È un sovrapposto Boss sufficientemente fedele all`originale, con
by user
Comments
Transcript
È un sovrapposto Boss sufficientemente fedele all`originale, con
PROVA canna liscia Giulio Bernardelli Saturno calibro 28/70 PROVA DI MATURITÀ È un sovrapposto Boss sufficientemente fedele all’originale, con bascula squadrata e armoniosa e batterie Anson-Deeley. È moderno, ma anche l’ornato con grandi girali di foglie d’acanto e fiori su un fondo molto scuro ricorda quello dei primi Boss di inizio Novecento Testo di Massimo Vallini, foto di Fabio Riccardi A gli appassionati di bei fucili questo sovrapposto Saturno di Giulio Bernardelli in calibro 28 non sarà sfuggito all’Exa 2013 (ma è stato presentato per la prima volta all’Iwa di Norimberga). Era senz’altro in buona compagnia alla mostra bresciana: c’erano anche i “fini” di Cosmi, Battaglia, Piotti e Poli. Questi grandi nomi di artigiani diranno che il giovane Giulio deve ancora crescere, ma il sovrapposto tipo Boss è senz’altro una prova che vale la maturità. Il “nipote d’arte” Bernardelli (nipote di Narciso Bernardelli, detto “Ciso” e, per parte di madre, di Girolamo Fausti, che ha lavorato fino alla pensione nel famoso K2 di Beretta) ha dalla sua anche un certo pragmatismo commerciale che mi fa dire che in giro non ci sono Boss con batterie Anson di questo livello al prezzo di vendita che lui ha stabilito. Il prezzo base, senza incisioni, è 8.500 euro. Anche se nel modello presentato in queste pagine, con la ricca incisione di Luca Bertella si sale quasi a 15 mila. Saturno è il nome di un sovrapposto che la Vincenzo Bernardelli produsse all’inizio degli anni Novanta. Ma è un caso: Giulio mi riferisce che, invece, il nome deriverebbe dal fatto che le conchiglie della bascula sono doppie e una gira intorno all’altra proprio come le lune del pianeta con gli anelli. Gli altri fucili di Giulio Bernardelli porteranno nomi di astri e pianeti, comunque. La bascula del Saturno non è semplicemente una 740 76 ARMI E TIRO 11/2013 millimetri, la lunghezza delle canne “tipo Boss”, ma è sufficientemente fedele all’originale inglese. Squadrata, con spigoli vivi e con cordoni concavi perché a Bernardelli piacciono così. Naturalmente ci sono i due semiperni trapezoidali e leggermente arcuati, questi più “moderni” di disegno, disposti ai lati del vivo di culatta del monoblocco delle canne, che agiscono su due controspalle ricavate sui fianchi della bascula. È questa particolare struttura che rende un sovrapposto con chiusura Boss più basso, più elegante e slanciato rispetto ai sovrapposti con altri tipi di chiusura. La bascula di questo calibro 28, così, è alta 52 mm e larga 38. A differenza del Boss, più in stile Lebeau, il primo rampone è disegnato per inserirsi ancora più profondamente nella bascula, mediante due risalti, contrastando così anche l’apertura del fucile, in combinazione con il catenaccio a forma di “H”. Il sovrapposto Boss è l’arma che detiene il primato di valore a livello collezionistico, considerando che di quello originale, inventato da John Robertson con ramponatura laterale a giro di compasso, appunto, brevetto numero 3.307 del 1909 (il brevetto dell’asta con espulsione automatica è dello stesso anno e porta il numero immediatamente successivo) sono state prodotte poche decine di esemplari. Altri, in seguito, hanno ripreso questo schema meccanico a partire da Lebeau Courally, Francotte, Zanotti per arrivare a Franchi, Perazzi e Fabbri. Molti l’hanno copiato e, per certi versi migliorato, altri l’hanno industrializzato creando il cosiddetto “tipo Boss”. 13,8 millimetri, la foratura delle canne Il sovrapposto boxlock Saturno è stato ideato partendo dalla linea tradizionale inglese Boss con soluzioni tecniche all’avanguardia. 11/2013 ARMI E TIRO 77 PROVA canna liscia Giulio Bernardelli Saturno calibro 28/70 1 2 3 4 BASCULA INTEGRALE La bascula del Saturno di Giulio Bernardelli è integrale, cioè ottenuta da un unico blocco di acciaio di altissima qualità 28NiCrMo7, cementato e temprato, così come tutti i singoli componenti sono ricavati dal pieno con utensili, non per elettroerosione né per microfusione. Per ogni calibro (12, 20, 28, .410) è stata creata una bascula dedicata, con geometrie specifiche per ottenere un’armonia costruttiva oggi difficile da trovare a questo livello. Coda e sottoguardia allungato in pezzo unico con la bascula conferiscono robustezza e affidabilità. Intendiamoci, come avviene ormai per ogni costruttore di armi fini, la bascula è ricavata “di macchina”, cioè fresata dal pieno con macchinari a controllo numerico. Poi, però, occorrono ore di lavoro manuale per dare corpo e anima al metallo. Per farne un grande fucile. Il sovrapposto boxlock Saturno è stato ideato partendo dalla linea tradizionale inglese Boss con soluzioni tecniche all’avanguardia, insomma, ma la stessa maestria artigianale degli armaioli di un tempo. La batteria è fissa tipo Anson-Deeley con molle a spirale, gli estrattori sono automatici e si trovano in mezzo alle due canne con molle che li servono dietro il loro corpo, caricate dai gambi predisposti per scorrere in apposite sedi della bascula in apertura e contrastare i risalti della croce con la rotazione delle canne. Sul fondo della bascula corre un’unica slitta per il caricamento dei cani, sospinta dall’appendice della croce durante la rotazione delle canne. Le finte cartelle farebbero addirittura presumere acciarini H&H pinless. Naturalmente non è così, in ogni caso si tratta di un sovrapposto che non ha ribattini o viti visibili sulla bascula. Due sole viti, incise, nel lungo guardamano Tutti i singoli componenti sono ricavati dal pieno con utensili, non per elettroerosione né per microfusione 78 ARMI E TIRO 11/2013 1. Il monoblocco con i semiperni trapezoidali e leggermente arcuati, tipo Boss. A differenza del Boss, più in stile Lebeau, il primo rampone è disegnato per inserirsi ancora più profondamente nella bascula, mediante due risalti. 2. La bascula del Saturno di Giulio Bernardelli è integrale, squadrata secondo lo stile Boss. 3. L’ornato con grandi girali di foglie d’acanto e fiori su un fondo molto scuro a punta e martello è di Luca Bertella. 4. La chiave e il cursore della sicura, completamente incisi e zigrinati nelle zone di contatto con le dita. 1 PER CHI VUOLE COMPRARLO A chi è indirizzato: al cacciatore capannista o molto sportivo che cerca un fucile efficiente e bello, creato con il meglio della tecnologia moderna unita a metodi di lavorazione artigianali Cosa richiede: è curato nei minimi particolari, soprattutto del tutto personalizzabile Perché comprarlo: il prezzo è molto conveniente rispetto alla classe del fucile Con chi si confronta: a livello artigianale con il Bosis Wild e il Piotti sovrapposto tipo Boss, ma il prezzo lo fa confrontare anche con prodotti decisamente industriali. 2 1. Il calcio all’inglese è in noce pregiato, ovviamente realizzato su specifiche del cliente, lucidato a Tru-oil. e anche lo scasso del sottoguardia è perfettamente mimetizzato dall’incisione. 2. Lo scasso del sottoguardia è perfettamente mimetizzato dall’incisione. TUTTO PERSONALIZZABILE 3. Due sole viti, incise, nel lungo guardamano con il numero di matricola rimesso in oro. Ogni elemento del fucile è personalizzabile dal cliente, come un capo sartoriale fatto su misura. Questo esemplare ha il monogrillo inerziale, ma può anche essere meccanico e sono disponibili anche versioni con bigrillo o mono-bigrillo. Le incisioni a punta e martello sono di Luca Bertella. Si tratta di un ornato con grandi girali di foglie d’acanto e fiori su un fondo molto scuro. È uno stile che ricorda quello dei primi Boss di inizio Novecento, a larghe volute e con molta ombreggiatura, che fa affiorare reminiscenze rinascimentali. Sono stati eseguiti riporti per 2 grammi di oro nelle scritte e nei fili sulle canne, la “S” della sicura sulla bascula e il numero di matricola (0008) sul guardamano. La firma di Giulio Bernardelli compare solo sul petto di bascula e, appunto, sulle canne. Queste sono assemblate a monoblocco, ma “tirate” per farle apparire demibloc (soluzione comunque disponibile a richiesta). Sono cilindriche, lunghe 3 740 mm, forate a 13,8 mm, cromate internamente e pesanti 1.060 grammi. Derivano da tubi di produzione Lamec, hanno coni di raccordo lunghi (in particolare per un piccolo calibro come questo), sono saldate a stagno con guida aste che rendono la linea del fucile più armoniosa. Le strozzature sono fisse ***/*, la bindella piana, conica 7x4,5, con rabescatura eseguita a mano, il mirino è a sfera, in metallo. I bindellini sono pieni. NOCE PREGIATO Il calcio è in noce pregiato anche questo ovviamente realizzato su specifiche del cliente: all’inglese come in questo caso, ma può essere a pistola, a mezza pistola. Il collo di cigno non è particolarmente sottile, ma pieno, ben impugnabile. Il calcio è zigrinato fine sul collo di cigno e praticamente nell’intera astina, interamente lucidato a Tru-oil. Il calciolo è integrale, finito per zigrinatura compresa la vite del tirante perché il calcio non è fissato con la vite di codettone. Misura 375 di lunghezza, con pieghe “standard” 35 mm al naso e 55 al tallone. L’asta di tipo inglese ha il pulsante di sgancio a 11/2013 ARMI E TIRO 79 PROVA canna liscia Giulio Bernardelli Saturno calibro 28/70 1 2 3 4 pompa dell’astina incassato, con bocchetto inciso. La croce è più lunga, perché il legno non è a contatto con l’estrattore. 5 6 AL PERCORSO «Sogno di sparare a caccia con quel fucile, ma ho paura di rovinarlo!», mi confessa Giulio prima di accompagnarmi sul campo di Lodrino (Bs). Capite bene che se anche la pedana del Percorso non è come andare col cane alla beccaccia o al capanno di famiglia, come farebbe lui (e anch’io, potendo), il riguardo da prestare nei confronti di un fucile così ci sta tutto. Un po’ di più. Ma non c’è problema. Il sovrapposto fila via morbido e inesorabile sui piattelli, anche se mi “impunto” su un traversone destro che trovo particolarmente ostico. Non mi sembra neppure di avere 2. Le volate con il mirino a sfera in alpacca. 3. La firma sulla sinistra delle canne. Si nota appena che sono assemblate a monoblocco. 4. Molto belle le conchiglie doppie, Nessun particolare è lasciato al caso. 5. e 6. La croce, allungata per non far toccare il legno, e incisa nella parte esposta. 7. L’autore durante il test sul Percorso di caccia al Tav Valle Duppo di Lodrino (Bs). 7 80 1. Le canne sono saldate a stagno con guida aste che rendono la linea del fucile più armoniosa. ARMI E TIRO 11/2013 SCHEDA TECNICA LA PROVA IN PLACCA Costruttore: Giulio Bernardelli manifattura armi, via San Carlo 56, 25063 Gardone Val Trompia (Bs), tel. 030.21.06.959-335.20.28.71, fax 030.21.06.742, info@ bernardelli.it, www.bernardelli.it Modello: Saturno Tipo: fucile a due canne sovrapposte, per caccia Calibri: 28/70 (disponibile in 12, 20 e .410) Chiusura: tipo Boss con tassello trasversale a “H” Estrattori: automatici, selettivi Espulsione: a puntoni caricati da molle Percussione: indiretta mediante cani su percussori a lancio inerziale Scatto: monogrillo; batterie montate sul sottoguardia, molle cinetiche a “V” Canne: cilindriche, lunghe 740 mm, forate a 13,8, cromate internamente e pesanti 1.060 g Strozzature: strozzature fisse ***/* Congegni di puntamento: mirino a sfera, in metallo; bindella piana, conica di 7x4,5 mm e zigrinata, bindellini laterali pieni Sicurezza: a cursore sul dorso di bascula Calcio: misure e allestimenti a scelta, all’inglese (disponibili pistola, mezza pistola), in noce selezionato lucidato Tru oil; lungo 375 mm con pieghe di 35 e 55 mm Peso rilevato: 2.665 g Lunghezza rilevata: 1.190 mm Materiali: bascula in un unico pezzo di acciaio 28NiCrMo7, cementato e temprato; canne in acciaio al cromo molibdeno Finitura: bascula finita con incisioni a richiesta; canne brunite lucide Prezzo indicativo: da 8.500 a 18.000 euro, Iva inclusa, a seconda delle incisioni e delle personalizzazioni; con valigetta e altri accessori 1. Anche l’astina è all’inglese, quasi completamente zigrinata, con lo scudetto di Giulio Bernardelli. 2. Il bocchetto inciso con il pulsante dell’apertura a pompa incassato nel legno. *** 23 32 1 31 19 20 16 18 30 Cartucce impiegate: Baschieri & Pellagri Extra Rossa 28 Hv con 26 grammi di piombo 7,5 Totale pallini per cartuccia: 350 Distanza di tiro: 35 metri * Strozzature: ***/* Cerchio esterno di rosata: 750 mm 33 Cerchio interno di rosata: 375 mm Percentuale di pallini tra cerchio esterno e cerchio interno: prima canna 54% (189 pallini), seconda canna 53,4% (187 pallini) Percentuale di pallini nel cerchio 30 di 750 mm: prima canna 61,3% (116 pallini), seconda canna 66,8% (125 pallini) Percentuale di pallini nel cerchio di 375 mm: prima canna 38,7% (73 pallini), seconda canna 53,2% (62 pallini) Distribuzione: buona, rosate centrate 2 per le mani un calibro 28, tanto il fucile è solido, stabile e reattivo. Eppure il Saturno calibro 28, in tutto, pesa 2.665 grammi ed è lungo 1.190 mm. Molto convincente, veloce quanto basta, non impenna e consente di seguire i bersagli anche con la seconda canna, per rimediare all’errore di prima. Il mirino a perla in alpacca non è l’ideale per il fondale su cui mi trovo a sparare, ma non è un gran problema. Eppure, in precedenza, la prova in placca non mi aveva 35 17 14 18 13 27 3 convinto al 100%. Rosate ben distribuite, senza vuoti, ma un po’ scarse di pallini e risultati pressoché sovrapponibili per le due strozzature. Il Saturno spara davvero bene, anche se non sarà forse un fucile “dell’altro mondo”. Penso comunque che sia un esame superato e una bella prova d’artista per il giovane armaiolo che sta sempre più distaccandosi dai suoi maestri, accettandone sempre la sapiente guida, per acquisire una propria dimensione e personalità. 4 3. Il calciolo è integrale, finito per zigrinatura compresa la vite del tirante. 4. Il Saturno calibro 28 pesa 2.665 grammi ed è lungo 1.190 mm. 11/2013 ARMI E TIRO 81