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Restauro dipinti su tela Chiara Caruso
Restauro dipinti su tela Chiara Caruso 1 Indice Indagini preliminari Indagini scientifiche Colletta Colla di pasta Velinatura Rimozione vecchio telaio Pulitura e preparazione del verso Impermeabilizzazione Consolidamento Applicazione rinforzi Inserti Sarcitura lacerazioni e strappi Telaio interinale e tele Foderatura a colla pasta Foderatura a beva Stiratura Svelinatura Montaggio sul nuovo telaio Pulitura Verniciatura 1° livello Stucco Stuccatura e rasatura Verniciatura 2° livello Reintegrazione pittorica Verniciatura finale Adesione carta gommata Interventi specifici: • umidità • attacchi biologici Per una corretta manutenzione 2 Indagini preliminari e documentazione Osservare la tela a luce radente che metterà in risalto le cadute di colore, ridipinture o vecchie stuccature ed eventuali sollevamenti. Si procederà ad un’indagine più dettagliata sul tipo di preparazione usata e sul suo stato di conservazione e quindi all’esame della tela e di eventuali precedenti foderature, ad esempio enumerando i fili della trama e dell’ ordito e la tipologia utilizzata per eventuali precedenti foderature. Sarà opportuno considerare le condizioni del telaio per decidere se sia necessaria la sua sostituzione,nel senso che,se fosse in un buono stato di conservazione e avesse buone caratteristiche di estensibilità, sarebbe opportuno mantenerlo. Indispensabile, ovviamente, il riconoscimento della tecnica pittorica,come pure un’adeguata ricerca storico-artistica ed il riconoscimento dell’iconografia. Ad un primo esame con i normali mezzi a disposizione si potrà eventualmente affidarsi a mezzi più sofisticati cioè ad indagini di tipo scientifico. E’ comunque auspicabile utilizzare la lampada di Wood come prima indagine,per evidenziare eventuali ridipinture o sostanze non originali. Il tutto verrà supportato da una documentazione fotografica a luce diffusa e radente. Finalità d’impiego Progetto di restauro D.P.I. Camice Guanti in lattice Indagini Scientifiche Tecniche ANALISI DISTRUTTIVE Analisi stratigrafica: si compie prelevando una sezione di pellicola pittorica e di preparazione tanto piccolo da non danneggiare il dipinto e tanto grande da permettere una lettura più chiara possibile. il frammento prelevato è racchiuso in un blocchetto di resina trasparente che sarà consumato per abrasione in direzione perpendicolare agli strati pittorici. Una prima serie d’informazioni è data dal microscopio a luce normale; si fanno poi osservazioni a luce polarizzata, ultravioletta ed infrarossa. Insieme a questo tipo di esame al microscopio si ha l’Analisi Colorimetrica su Sezione, è un esame specifico per alcune sostanze usate in campo artistico come leganti pittorici,olii, tempere, ecc.Microanalisi chimica: permette di individuare le più piccole particele che compongono il dipinto e per l’individuazione di pigmenti ed altre sostanze di3 natura minerale. 4 Colletta Tempo di lavorazione:3 ore Materiali d’impiego: Colla animale Melassa Fiele di bue Aceto Acqua 3 Kg 750 g 250 ml 2l 2l Modalità d’esecuzione Porre in un recipiente la colla animale e lasciarla gonfiare con l’acqua e 1l d’aceto e ammorbidire per 24 ore. Scaldare a bagnomaria la colla fino a farla sciogliere completamente aggiungere quindi la melassa e il fiele di bue; quando tutto sarà ben amalgamato togliere dal fuoco e aggiungere l’altro l aceto. Una volta fredda la colla assumerà un aspetto gelatinoso quindi tagliare in piccole porzioni e lasciare asciugare su di una rete metallica. Per il suo utilizzo bisogna scioglierla a bagnomaria. Finalità d’impiego Velatura Consolidamento Velinatura Colla di pasta Garze sul retro D.P.I. Camice Guanti in lattice 5 Colla di pasta Tempo di lavorazione:24 + 3 ore Materiale d’impiego Colletta secca Farina Acqua Trementina veneta Fungicida 250 g 1 kg 2,5 l 100 g 5 cc/Kg circa fresca 500 g 1 kg 2,250 l 100 g 5 cc/kg circa Modalità d’esecuzione Gonfiare la colletta in 250 ml d’acqua nella restante sciogliere la farina senza fare grumi, quando la colletta sarà gonfia aggiungere l’acqua e la farina e porre sul fuoco a bagnomaria. Girando continuamente il composto fino ad ottenere omogeneità. Aggiungere la trementina veneta e far cuocere ancora per un’ora e mezza circa. Togliere dal fuoco e quando comincia a raffreddare aggiungere il fungicida, quindi, lasciare raffreddare completamente. Coprire con della pellicola trasparente,che deve rimanere in contatto con la colla senza far passare l’aria. N.B. Il rapporto tra colletta e acqua dipende dall’idratazione della colletta Finalità d’impiego Foderatura Inserti Preparazione degli inserti Foderatura parziale Emergenza stacco parziale in fase di foderatura Rinforzi Velatura D.P.I. Camice Guanti 6 Velinatura Tempo di lavorazione:30 - 50 minuti Materiale d’impiego Carta da modelli – carta giapponese Colletta Vaporizzatore Spugna Acqua Pentola Spazzola Pennello Scotch di carta Modalità d’esecuzione Sciogliere la colletta a bagnomaria; CARTA DA MODELLI: Bagnare la carta dal lato opaco; stendere la colletta con una pennellessa sul dipinto; applicare la carta facendola aderire aiutandosi con una spazzola di setole morbide,evitando la creazione di bolle d’aria che devono essere poi necessariamente eliminate;rompere o rimuovere la carta perimetrale in eccesso ogni 3-4 cm. CARTA GIAPPONESE: Diluire ulteriormente la colletta con 1/3 di acqua calda,quindi stenderla a pennello,interponendo un foglio di carta giapponese. La stesura va eseguita partendo dal centro verso i lati del dipinto per evitare pieghe o increspature della carta. E’ evidente che,prima di operare la velinatura,si bloccano sul verso i tagli e le lacerazioni (come pure le lacune) con scotch di carta,rimosso poi quando la carta adesa si è asciugata. N.B.La velinatura a carta giapponese si effettua in caso di sollevamenti o decoesione della pellicola pittorica,ove non sarebbe possibile stendere la colletta direttamente sul dipinto. Questa operazione verrà comunque seguita dalla velinatura a carta da modelli. N.B.2 Ci sono casi in cui la tela, prima della velatura, necessita di essere inchiodata su una tavola per mancanza di telaio originale o per evitare che la colletta incolli la tela al telaio originale. Finalità d’impiego Quest’operazione è necessaria affinché il dipinto venga tutelato da traumi o incidenti di diversa natura durante le successive fasi di restauro. D.P.I. Camice 7 Guanti in lattice 8 Rimozione vecchio telaio Tempo di lavorazione: 40 - 60 minuti Materiale d’impiego Pinze Cavachiodi Scalpello Martello Sgorbia Stecca Spatola Tenaglie Bisturi Cacciavite Modalità d’esecuzione Normale smontaggio: dopo aver poggiato il dipinto velato su un piano orizzontale si sollevano i chiodi con il cavachiodi e si estraggono con le tenaglie. Tela incollata al telaio tramite la preparazione filtrata attraverso la tela: al fine di proteggere meglio le porzioni di pellicola pittorica più direttamente interessate dall’operazione, cioè quelle in corrispondenza del telaio, è preferibile eseguire, prima di iniziare la lavorazione, una doppia velatura con strisce di carta da modello o giapponese e velatino. Agendo dal verso della tela si può provare a staccare meccanicamente il telaio con l’aiuto di una spatola assottigliando, dove è necessario, la preparazione con il bisturi o ammorbidendola con l’acqua. Nel caso in cui la preparazione risulti tenacemente incollata al telaio, sarà necessario assottigliare quest’ultimo sino alla completa eliminazione. Quest’operazione è alquanto traumatica per il dipinto, sarà quindi necessario ancorare lo stesso al piano di lavoro con gli appositi morsetti,ponendo tra il piano e l’opera un panno di lana al fine di attenuare le vibrazioni prodotte in fase di lavorazione. Una volta ancorata la tela al piano, si procederà suddividendo con la sega i lati del telaio in segmenti di circa 10 cm e interponendo a scopo cautelativo una lastra di formica. Ancorato il morsetto sul segmento di telaio più prossimo a quello su cui si intende lavorare, si può iniziare ad assottigliare il telaio con scalpelli e sgorbie fino ad ottenere uno strato sottile che sarà mantenuto come base d’appoggio per i morsetti. Completata l’operazione su tutti i segmenti, si procederà alla rimozione degli eventuali frammenti di legno rimasti mediante bisturi e scalpello. Finalità d’impiego 9 Quest’operazione è necessaria affinché il vecchio telaio, danneggiato o insufficiente a sostenere il carico maggiore della tela foderata venga sostituito con un nuovo telaio. D.P.I. Camice Guanti in lattice Occhiali 10 Pulitura del verso Tempo di lavorazione: 1 – 4 ore Materiale d’impiego Carta abrasiva Carta vetrata media e fine Bisturi Supportanti Spazzola Solventi organici Colletta diluita Spugna Acqua calda Modalità d’esecuzione Mediante carta abrasiva si pulisce il retro della tela cercando di ottenere una superficie omogenea, meno scabra. I tempi cambiano nel caso in cui la tela sia stata precedentemente foderata,in questo caso ,si procederà delicatamente all’asportazione della vecchia tela da rifodero,avvalendosi del bisturi o di una spatola,come pure di acqua tiepida per ammorbidire la colla di adesione, o che siano presenti toppe o rinforzi,che devono essere eliminai,sempre con l’aiuto del bisturi.Nel caso in cui le toppe siano state applicate con adesivi non reversibili meccanicamente,si procederà ad una rimozione degli stessi avvalendosi dell’uso di opportuni solventi organici a tamponi,preventivamente testati e compatibili con la preparazione e la pellicola pittorica. Finalità d’impiego E’ una fase fondamentale perché rimovendo tutto il materiale in eccesso o non originale sul retro, la tela verrà preparata al meglio per l’operazione di foderatura. D.P.I. Camice Guanti in lattice Mascherina antipolvere Occhiali 11 Impermeabilizzazione del verso e/o della preparazione Tempo di lavorazione: 90 minuti Materiale d’impiego Paraloid 3/5/7% Pennello Vernice dammar Vernice retoucher Beva 371 Modalità d’esecuzione Stendere il prodotto impermeabilizzante sul retro del dipinto e lasciare asciugare. Per le tele molto sensibili all’umidità si può procedere applicando una mano di vernice dammar diluita al 50% in essenza di trementina,oppure stendendo 3 mani di paraloid rispettivamente al 3-5-7%.Quest’ultima operazione risulta efficace anche per l’impermeabilizzazione di quelle preparazioni altresì sensibili all’umidità (es. gesso+colla).La beva 371 si può adoperare nei casi in cui venga progettata una foderatura a resina termoplastica (beva film) o termoindurente (beva O.F. gel). Finalità d’impiego Operazione necessaria per tele molto sensibili all’umidità e/o nei casi in cui la preparazione ne risulta ugualmente sensibile. D.P.I. Camice Guanti in lattice Mascherina antipolvere 12 Consolidamento Tempo di lavorazione: 40 – 60 minuti Materiale d’impiego Colletta calda Pennello Pentola Tavola Cellophane Chiodi Garza Martello Beva 371 Modalità d’esecuzione Inchiodare la tela alla tavola ricoperta da un foglio di cellophane. Stendere la garza e su di essa la colletta calda con l’ausilio di una pennellessa. E’ possibile operare il consolidamento anche senza l’applicazione della garza,in quanto quest’ultima funge primariamente da rinforzo strutturale della tela e solo nei casi in cui la trama della tela originale è talmente sottile che la tela da rifodero(pattina)potrebbe imprimersi sulla stessa. In caso di foderatura a beva,si effettuerà il consolidamento con 1-2 più passaggi di beva 371 al 15%in white spirit o ragia dearomatizzata.La colletta calda si applica indipendentemente dai casi in cui la tela e/o preparazione siano state consolidate o impermeabilizzate con paraloid e/o vernice dammar a un triplice scopo: -consolidare ulteriormente la tela originale; -inglobare la polvere e lo sporco residui; -consentire una presa ottimale della colla da rifodero. Finalità d’impiego Consolidamento della preparazione,della pellicola pittorica e della tela D.P.I. Camice Guanti in lattice Mascherina antipolvere 13 Applicazione rinforzi Tempo di lavorazione: 2-6 ore Materiali d’impiego Velatine Colla pasta Colletta diluita Pentola Spatola Pennello Modalità d’esecuzione Stendere,sul retro,in prossimità di tagli e lacerazioni la colla pasta e applicare le porzioni di velatine,premendo in modo da facilitarne l’adesione. Se la tela è particolarmente danneggiata,si può applicare il velatino su tutta la superficie con colla pasta o colletta. In caso di tela particolarmente sottile si può utilizzare organza di seta(per evitare che il velatino, anche se sottile e sfrangiato,possa imprimersi sulla superficie pittorica)applicata con le stesse modalità. Finalità d’impiego Rinforzo strutturale nei punti critici delle lacerazioni. D.P.I. Camice Guanti in lattice Inserti Tempi di lavorazione: metodo A: ½ ora metodo B: 1 ora Materiale d’impiego Metodo A: ( da dietro) - colla di pasta - pattina - tendicolla - foglio acetato - pennarello indelebile - carta carbone - bisturi Modalità di esecuzione Metodo B: (da davanti) - spatola - pattina - tendicolla - foglio acetato - pennarello indelebile - carta carbone - bisturi - colla di pasta 14 15 Sarcitura lacerazioni e strappi della tela Tempo di lavorazione: 10 minuti Materiali d’impiego Resina poliammidica Melimex Termocauterio o ferro da stiro Modalità d’esecuzione Accostare i lembi della lacerazione o dell’inserto,applicare sui margini la resina poliammidica e stirare (la resina termoplastica si attiva a circa 50°).Sul piano di lavoro e sulla tela da stirare porre il melimex. Finalità d’impiego Reintegrazione del supporto. D.P.I. Camice Guanti in lattice 16 Preparazione del supporto per la foderatura: Telaio interinale e tele Tempo di lavorazione: 40 – 60 minuti Materiale d’impiego Tratte metalliche: 35 cm; 50 cm; 65 cm; 100 cm; 150 cm; 200 cm. Martinetti angolari Giunti Tela da rifodero (patta,pattina,medievale) Bisturi Forbici Modalità d’esecuzione Il telaio interinale (Rigamonti) permette di utilizzare le tratte metalliche di diverse misure,allo scopo di raggiungere la dimensione voluta, prendendo in considerazione circa venticinque centimetri per lato in più della dimensione della tela originale. Finalità d’impiego Foderatura Tensione della tela da rifodero D.P.I. Camice Guanti in lattice Mascherina antipolvere 17 Foderatura a colla pasta Tempo di lavorazione: 3-5 ore Materiale d’impiego Telaio interinale, Tela da rifodero, Colla pasta, Pressori, Mestolo, Giornali, Beva film, Carta bisiliconata, Ferro da stiro, Colletta, Modalità d’esecuzione Preparazione del telaio interinale, scelta della tela da rifodero tra patta e pattina, in base al tipo di tela originale. Stendere la colla pasta sul retro della tela, sovrapporre il telaio interinale e far passare la colla in eccesso attraverso la trama della tela da rifodero. Togliere la colla in eccesso con gli appositi pressori in legno partendo dal centro verso i bordi. Lasciar asciugare con l’ausilio di ventilatori o in un luogo asciutto e ventilato. N.B.Per la preparazione del telaio interinale si deve innanzitutto procedere alla scelta della tela da rifodero (tra patta e pattina) in base al tipo di tela originale. Finalità d’impiego La finalità sarà di dare nuovo sostegno ad una tela vecchia e usurata attraverso l’incollaggio con una nuova tela e ad un nuovo tensionamento. D.P.I. Camice Guanti 18 Foderatura a beva Tempo di lavorazione: 2 ore Materiali d’impiego Telaio interinale Tela medievale Beva gustav berger O.F. 371 White spirit Pennello Carta bisiliconata Ferro da stiro 3-5 kg Modalità d’esecuzione Diluire la beva in white spirit in rapporto 2:1 - 1:1,riscaldarla leggermente a bagnomaria e applicarla sul retro del dipinto e sulla tela da rifodero, tensionata sul telaio interinale. Dopo un tempo minimo di 24 ore(necessario per l’evaporazione dei solventi) posizionare il dipinto sul telaio interinale e stirare dal retro per attivare,con il calore,la resina. Non appena la resina si sarà nuovamente raffreddata,sarà possibile montarlo sul nuovo telaio. N.B. Se la pellicola pittorica non presenta particolari problemi di adesione e coesione,è possibile eseguire la foderatura senza velatine. In caso contrario,si può consolidare la pellicola pittorica applicando a pennello la resina nei punti in cui vi sono sollevamenti oppure procedendo con una velinatura con carta giapponese e resina,diluita in bassa percentuale in white spirit. Finalità d’impiego La finalità sarà di dare nuovo sostegno ad una tela vecchia e usurata attraverso l’incollaggio con una nuova tela e ad un nuovo tensionamento. D.P.I. Camice Guanti in lattice Maschera 19 Stiratura Tempo di lavorazione: 1 - 3 ore Materiale d’impiego Ferri da stiro 3/5 Kg Carta siliconata Tavole Vaporizzatore Spugne Modalità d’esecuzione Ponendo la superficie pittorica rivolta verso l’alto,si esegue la stiratura con ferri del peso di 3-5 kg,con temperatura di 40-55 °C,che permette alla colletta di penetrare nei cretti della pittura ed effettuarne in tal modo il consolidamento. Eventualmente si stira dal retro per far evaporare l’umidità,periodicamente si alza il telaio per far evaporare l’umidità eccedente. E’ inoltre possibile effettuare la stiratura solo sul retro,quando la pellicola pittorica non necessita di consolidamento ed adesione. Nel caso i cui la tela originale non fosse,in alcune zone,ben aderita a quella da rifodero,si esegue la stiratura dal verso propedeutica alla successiva stiratura del recto. N.B. Prima di stirare,inumidire con spugne e vaporizzatore di acqua il recto del quadro. Finalità d’impiego Quest’operazione ha come obiettivo quello di far penetrare la colla negli interstizi della tela e di appianare la superficie del quadro, attenuando eventuali conchigliature, viziature, e crettature. D.P.I. Camice 20 Svelinatura Tempo di lavorazione: 2 - 3 ore Materiale d’impiego Spugnette Pentola Acqua calda Bisturi a lama fissa. Modalità d’esecuzione Inumidire la superficie del dipinto e con movimento rotatorio della spugnetta, rimuovere delicatamente la carta e la colletta, che si scioglierà con il vapore dell’acqua,quindi è inutile e dannoso bagnare troppo la superficie del dipinto. In alcuni casi ci si può avvalere dell’aiuto del bisturi a lama fissa per eliminare i frammenti più tenacemente adesi. Dopo l’operazione tensionare il telaio interinale. Finalità d’impiego Rimuovere la carta da modelli e la colletta applicata sulla superficie pittorica. D.P.I. Camice Guanti in lattice 21 Montaggio nuovo telaio Tempo di lavorazione: 30 – 60 minuti Materiale d’impiego Sellerine Martello Tenditela Spugna Acqua Telaio estensibile in abete Chiavi in faggio Modalità d’esecuzione Inumidire i bordi della tela per una maggiore duttilità. Inchiodare il centro dei quattro lati alternando diagonalmente la sequenza. Poi, partendo dal centro, si fissano tutti i lati seguendo sempre una sequenza diagonale. Si inseriscono le chiavi poste ad ogni angolo sempre alternativamente. Per ottenere una migliore rifinitura estetica del nuovo telaio (di solito prodotto in abete chiaro)si può procedere alla mordenzatura del legno con tonalità noce/ciliegio. Inoltre per proteggere il legno si può applicare paraloid B72 al 5% in acetone. Finalità d’impiego Tensionare la tela e montarla su telaio estensibile. D.P.I. Camice Guanti in lattice 22 Pulitura Tempo di lavorazione: 8 – 24 ore Materiale d’impiego Cotone idrofilo Bastoncini di legno o pinza di tipo emostatico Contenitori per rifiuti tossici Barattoli per solventi Bisturi Solventi organici e/o basi e/o tensioattivi Modalità d’esecuzione Si effettuano prove di pulitura procedendo con diversi solventi organici e/o miscele di essi per trovare la soluzione più idonea all’asportazione delle sostanze estranee e/o alterate senza danneggiare la superficie d’immagine. Dopo aver eseguito dei tasselli di pulitura,nelle zone più significative,(utili anche alla documentazione fotografica) si procede alla pulitura di tutta la superficie pittorica,dall’alto verso il basso secondo l’andamento della descrizione pittorica. Naturalmente un unico solvente non è sempre sufficiente per l’intera superficie; bisogna tener conto della resistenza dei colori e del tipo di sporco da rimuovere. Al termine della pulitura, si avrà cura di verniciare a pennello il dipinto con vernice retoucher pura o diluita secondo l’aridità della superficie pittorica con lo scopo di proteggere la stessa durante le successive fasi di restauro. N.B. Basi,tensioattivi e solventi particolarmente reattivi devono trovare il loro utilizzo soltanto in casi particolari ove siano presenti sostanze strane che occultano la superficie pittorica. Es.: vecchi ritocchi ad olio,colle o grassi e sporco tenace. In caso,si avrà l’attenzione di supportare e poi neutralizzare l’azione dei suddetti solventi. Finalità d’impiego Rimozione di vernici ossidate, colle, sporco di varia natura presenti sulla pellicola pittorica e dovute al tempo,alla posizione della tela, a precedenti restauri. D.P.I. Camice Guanti in lattice Maschera con filtri intercambiabili 23 Verniciatura 1°livello Tempo di lavorazione: 15 minuti Materiali d’impiego Vernice matt Vernice retoucher pura o diluita a varie percentuali (a seconda della saturazione a cui si vuole arrivare) Pennellessa Modalità d’esecuzione Una volta che il dipinto si è asciugato,dopo la pulitura,si passa alla verniciatura di 1° livello seguendo la lunghezza a la larghezza del dipinto ad incrocio perpendicolare. Il dipinto deve essere posto in orizzontale,adagiato sul piano di lavoro. Per effettuare una buona verniciatura,le condizioni termoigrometriche devono essere stabili. Volendo ottenere una superficie più opacizzata,è possibile passare vernice retoucher addizionata con vernice matt in percentuali idonee. Finalità d’impiego Per risaturare la superficie dopo la pulitura e per proteggerla dalla successiva operazione della stuccatura D.P.I. Camice Guanti in lattice 24 Stucco Tempo di lavorazione: 15 ore Materiale d’impiego Colla di coniglio Gesso di Bologna Spatola Modalità d’esecuzione Mettere la colla di coniglio a gonfiare in acqua il giorno prima; il rapporto della colla secca e dell’acqua è di uno a nove. Dopo averla posta a sciogliere a bagnomaria, si aggiunge il gesso di Bologna facendolo assorbire dalla colla fino a saturazione senza girare. Una volta saturo di gesso,il preparato viene amalgamato. Finalità d’impiego Stuccature D.P.I. Camice 25 Stuccatura e rasatura Tempo di lavorazione: 2 - 10 ore Materiale d’impiego Gesso di Bologna Colla di coniglio Spatola Bastoncini di legno Acqua Cotone Bisturi Carta abrasiva Pelle di daino Modalità d’esecuzione Scaldare a bagnomaria la colla di coniglio, setacciare il gesso e amalgamare il tutto fino ad ottenere uno stucco morbido e pastoso, privo di grumi sufficientemente denso per essere applicato con facilità. Risarcire le lacune con lo stucco mediante spatola,esercitando una certa pressione per un’adesione ottimale. Le stuccature possono anche essere colorate unendo allo stucco il pigmento in modo da ricreare la cromia della preparazione. Si può anche scegliere di applicare il gesso liquido per evitare una superficie eccessivamente liscia delle stuccature. Una volta asciutte si rasano le stuccature con bisturi e/o carta abrasiva portandole a livello della superficie pittorica. La superficie deve essere pulita perfettamente,con l’ausilio della pelle di daino umida,mentre i bordi delle stuccature devono essere rifiniti con tamponcini di cotone idrofilo umidi. In alcuni casi può rendersi necessaria una stesura di vernice al 50% in essenza di trementina(per saturare eventuali aloni di gesso. Finalità d’impiego “Risarcire” la superficie pittorica dove si è verificata una caduta di preparazione e colmare così fori, lacerazioni, e lacune che lasciano in vista la trama della tela. D.P.I. Camice Guanti in lattice Maschera 26 Verniciatura 2° livello Tempo di lavorazione: 15 minuti Materiali d’impiego Vernice retoucher pura o diluita Pennellessa Modalità d’esecuzione Si stende la vernice con una pennellessa,seguendo la lunghezza e la larghezza del dipinto ad incrocio perpendicolare. Finalità d’impiego Per saturare ulteriormente la superficie pittorica ed omogeneizzare ad essa le stuccature,che nel frattempo hanno ricevuto la base ad acquerello o a tempera. D.P.I. Camice Guanti in lattice 27 Reintegrazione pittorica Tempo di lavorazione: 1 – 50 ore Materiale d’impiego Colori a vernice per restauro Pennelli Essenza di trementina Tavolozza Contenitori Carta assorbente Acquerelli /tempere Modalità d’esecuzione Esistono diversi tipi di reintegrazione pittorica, e il restauratore sceglie quello che meglio si adatta alle problematiche del quadro in lavorazione,in accordo con l’eventuale direzione di lavori. Una base ad acquerello oppure a tempera,utile ad impermeabilizzare la superficie porosa delle stuccature e a ricreare un colore che si avvicini il più possibile a quello della preparazione originale. La reintegrazione si completa utilizzando colori per ritocco a vernice per il restauro diluiti in essenza di trementina,secondo tecniche differenziate: Tratteggio verticale o Rigatino: reintegrazione pittorica a tratteggio verticale consiste nell’accostamento di righe sottili di colore puro fino a raggiungere la tonalità dell’originale. In questo modo i colori alla visione da lontano appariranno fusi mentre ad un’osservazione ravvicinata,l’intervento pittorico risulterà riconoscibile. Puntinato: segue gli stessi principi del rigatino,accostando però piccoli punti di colore puro. Tinta neutra: non essendo possibile una ricostruzione grafica completa,laddove mancano significative parti descrittive del dipinto,si utilizzerà una tinta uniforme che si accordi al tono generale del dipinto,dosando la quantità dei valori cromatici presenti nel dipinto fino a far assorbire la lacuna all’interno dell’opera. Astrazione cromatica: è un tipo di reintegrazione fatta di piccoli tratti intrecciati, usando il giallo, il rosso, il verde o l’azzurro e il nero. I colori usati restano indipendenti tra loro, non saranno modulati in funzione della cromia circostante. Il risultato non darà vita ad un colore monocromo ma la miscelazione avvenuta si collegherà in modo pluricromico ai colori già esistenti. Selezione cromatica: reintegrazione molto simile a tratteggio verticale, ma se nel rigatino i tratti sono verticali, nella selezione i tratti saranno obliqui se 28 seguono l’andamento di una piega, orizzontale se si tratta di un elemento a disposizione orizzontale e cosi via. N.B. In alcuni casi,ove sussistano le condizioni di tela a trama molto fine,preparazione e pellicola pittorica molto sottili,la tecnica ad acquerello può risultare definitiva. Finalità d’impiego Rendere possibile la lettura del quadro ad una certa distanza pur riconoscendo le aree d’intervento del restauratore. D.P.I. Camice Guanti in lattice Maschera 29 Verniciatura finale Tempo di lavorazione: 15 minuti Materiale d’impiego Vernice spray Vernice liquida Compressore Pistola Pennello Modalità d’esecuzione Una volta asciugato il colore, si spruzza un leggero strato di vernice per dare un aspetto più omogeneo e completo all’opera. Finalità d’impiego La verniciatura finale è necessaria a proteggere la superficie d’immagine e a rendere presentabili esteticamente i vari contesti cromatici,uniformando come saturazione e riproduzione l’intervento di restauro pittorico all’originale. D.P.I. Camice Guanti in lattice Maschera 30 Adesione della carta gommata Tempo di lavorazione: 30 minuti Materiali d’impiego Carta gommata Acqua Pentola Modalità d’esecuzione Bagnare la carta gommata dal lato adesivo e applicarla lungo i bordi del dipinto. Finalità d’impiego Rifinitura dei bordi del quadro. D.P.I. Camice Guanti in lattice 31 Interventi specifici Umidità Tempo di lavorazione: 2 ore Materiale d’impiego New Des Pennello Acqua Spugna o nebulizzatore Modalità d’esecuzione Si pulisce il retro della tela con carta vetrata e spazzola dura, quindi si stende il prodotto mediante pennello o nebulizzatore, avendo cura di non bagnare troppo la superficie. Finalità d’impiego Eliminazione dei microrganismi dovuti a umidità, presenti sul retro del quadro. D.P.I. Camice Guanti in lattice Maschera 32 Attacchi biologici Tempo di lavorazione: 1 ora Materiale d’impiego Bisturi (attacco pigmento) Spazzola (attacco supporto) Carta vetrata Modalità d’esecuzione Rimozione meccanica mediante bisturi, per rimuovere deiezioni di insetti (attacco pigmento). Rimozione del vecchio telaio infestato Pulizia meccanica del supporto (tela) (attacco supporto) Finalità d’impiego Eliminazione dei microrganismi presenti sulla tela D.P.I. Camice Guanti in lattice Maschera antipolvere Occhiali 33 Per una corretta manutenzione Per una corretta manutenzione e collocazione si consiglia di non esporre l’opera a fonti di luce solare diretta, a fonti di calore e di posizionarlo lontano dai fumi di cucine,camini, candele, stufe utilizzando impianti di illuminazione a norma di legge. Si dovrà inoltre evitare di esporre l’opera a variazioni termoigrometriche eventualmente collocandola in una parete che non risenta di grandi sbalzi di temperatura. Per quanto riguarda la periodica pulizia delle superfici pittoriche si consiglia l’uso di un piumino naturale per la rimozione delle polveri domestiche. 34