NERONE (monologo) Nero: Attenzione! Gli applausi vanno ben
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NERONE (monologo) Nero: Attenzione! Gli applausi vanno ben
NERONE (monologo) Nero: Attenzione! Gli applausi vanno ben organizzati perché fanno parte dello spettacolo. Dovete imparare a battere le mani e mischiarvi al pubblico che seguirà il vostro esempio. Ci sono tre tipi fondamentali di applauso: primo “applauso a ronzio” Si battono non le palme delle mani ma solo le dita, aperte, aggiungendo un leggero vocio di approvazione del tipo: “Non male…si…bravo…mmmh!” Si decreta così all’artista un successino decente. Nerone esegue imitato dagli altri Secondo: “Applauso a tegole”: le mani concave, suono floscio, ritmo lentissimo. Sono fiaccate che distruggono chiunque. Da dedicare all’artista rivale…che cadrà in una depressione mortale. Nerone esegue imitato dagli altri Terzo: “Applauso a mattonella”: Mani distese suono deciso, vincente, ritmo sostenuto se accelerato al massimo è il trionfo! “Bis! Bis!!...” Nerone esegue imitato dagli altri Magnifico! Andiamo avanti con le prove. NERONE, TULLIO (dialogo) Nero: Gli umili, i deboli, i poveri…sono sempre stato dalla loro parte! Ma sono tanti, troppi…e un Imperatore deve pensare a tutti, anche agli aristocratici, ai nobili, ai generali, all’esercito perché… Roma vuol dire potenza. Tullio: Lucio non la pensava così… Nero: Lucio non c’è più, qui c’è Nerone! E sai qual è la prima cosa che ho fatto come Nerone? Ho fatto imprimere la mia faccia sulle monete d’oro, così tutti mi accarezzano e mi amano perché io sono la loro ricchezza! Tullio: “E’ più facile che un cammello entri nella cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno dei cieli”. Nero: Ma qui sulla terra uno veramente ricco può entrare dove vuole, anche nella più bella donna del mondo! Tullio: Puoi penetrare una donna mille volte senza riuscire mai a sfiorare il suo cuore. Poppea: Tu non conosci le donne, non conosci l’amore! Tullio: “Ama il prossimo tuo come te stesso” Ha detto il mio Signore Gesù! Nero: Chi?!!! Quello che dicono “un dio che si è fato uomo”? Tu hai davanti “un uomo che si è fatto dio”!! Tullio: Lui scelse l’umiltà, eppure era seguito da immense folle di fedeli Nero: Folle immense? E che spettacoli faceva? Cantava, ballava, suonava? Tullio: Parlava e con le sue parole i ciechi vedevano, gli storpi camminavano… Poppea: Attori che recitavano un copione! Nero: Mi hanno detto che ha moltiplicato i pesci, ma mi hanno anche detto che c’erano degli abili pescatori tra i suoi amici…tramutava l’acqua in vino… Lucano: A Roma, nelle osterie, tramutano il vino in acqua!! Nero: Qui a Roma giravano un certo Paolo di Tarso e un pescatore di nome Pietro, fanatici come te… Tullio: Paolo Pietro! Che ne hai fatto di loro? Nero: Li ho cacciati via, non li ho condannati per non farne dei martiri! Sono più pericolosi da morti che da vivi gli invasati come il tuo Gesù. Tullio: Lui è morto per insegnarci l’amore e per amore suo, molti sono pronti a morire. Nero: Anche tu, Tullio? Tullio: La morte è l’alba della vita eterna! Nero: Basta! Vattene via prima che sia io a mandarti nel tuo Regno dei cieli!!