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Nerone I parte - Moruzzi Numismatica Roma

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Nerone I parte - Moruzzi Numismatica Roma
Nerone (54- 68 d.C.)
Su Nerone si è sempre scritto molto.
Forse perché l’interesse da lui suscitato è sempre stato tanto, un interesse che si è spesso tradotto in antipatia, coadiuvata anche dagli scritti
degli storici Svetonio e Tacito, che hanno delineato di Nerone un ritratto a tinte forti.
Anche la storiografia cristiana non è andata per il sottile e scrittori, quali Vittorino, Commodiano, Sulpicio Severo hanno visto in lui una
sorta di “anticristo”, figura che ha attraversato i secoli, passando per tutto il Medioevo.
L’avversione di cristiani antichi e moderni nei confronti di Nerone trova la sua origine nel fatto che Nerone è ritenuto il primo persecutore
del cristianesimo.
La storiografia moderna ci fornisce un ritratto molto più equilibrato dell’imperatore, la cui figura è stata rivalutata in seguito ad un attento
controllo delle fonti.
Il nostro interesse non è quello di schierarci da una parte o dall’altra, quanto esporre la monetazione di Nerone, considerando i ritratti ed
i tipi posti sulle monete emesse durante il suo regno. Perché è certo che Nerone, da grande esteta ed amante del bello quale fu, fece in modo
che venisse impiegata molta cura nella realizzazione delle monete, che avrebbero circolato nelle mani di tutti, dai ricchi senatori fino ai più
umili cives del suo impero.
Quindi dalla monetazione imperiale di Roma e Lugdunum fino alle monete delle province, dall’aureo al bronzo, passando attraverso i denari
d’argento, ogni singola moneta, sia anche un semisse, tutti insieme mostrano l’elevatissimo livello raggiunto.
In lui dobbiamo vedere l’artefice di un’ardita rivoluzione culturale con la quale cercava di indirizzare i romani verso i costumi ellenici, molto
più civili e raffinati.
Anche con le monete Nerone voleva raggiungere questo scopo. I suoi tondelli sono ben realizzati, i suoi coni denotano sempre una cura nei
particolari, i suoi ritratti sono tra i più belli e realistici mai realizzati, i suoi tipi sono ben resi. Anche la riforma monetaria che Nerone
promosse ci indica quale fosse l’interesse che Nerone riponeva nel mezzo monetario.
E’ riconosciuto da tutti quanto la riforma sia stata importante per l’economia di tutto l’impero.
Quando Nerone sale al trono è ancora un ragazzo, e le sue prime monete lo ritraggono come un giovane dal collo lungo e aggraziato, le
guance un po’ tondeggianti, il mento sfuggente.
Con il passare degli anni la sua figura si appesantisce e al ritratto giovanile si sostituisce quello di un uomo dalle fattezze un po’ tondeggianti,
con collo robusto su cui poggia una testa ben calibrata, dalle guance piene e con i capelli ricci ondeggianti sulla nuca, come era di moda tra
gli aurighi e gli attori.
E’ possibile ripercorrere e seguire, come in una sorta di “album fotografico”, la crescita di Nerone, da ragazzo, che sale al trono con la
reggenza della madre Agrippina coaudivato da Seneca, all’uomo spregiudicato, che è stato definito un “bizzarro incrocio fra un principe
rinascimentale, dalla cultura e dai gusti sceltissimi, a volte persino barocchi, e un teppista, un ragazzaccio avido di vita e di piaceri” (M. Fini,
Nerone, Duemila anni di calunnie, Milano 1993)
Francesca Barenghi
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190, Aureo, Roma 50-54 (AV 7,52 gr.) D: NERO CLAVD CAES
DRVSVS GERM PRINC IVVENT, busto drappeggiato di Nerone, Cesare a s. R: SACERD COOPT IN OMN CONL SVPRA
NVM EX S C, simpulum a d., lituus a s. rispettivamente su patera
e tripode, R.I.C. 76/R, Cohen 311/Fr. 50, (RR) BB
€ 3.700
192. Denario, Roma 60-61 (AR 3,39 gr.) D: NERO CAESAR
AVG IMP, testa nuda a d. R: PONTIF MAX TR P VII COS IIII
P P, EX S C in corona di quercia, R.I.C. 22/R3, Cohen 216/Fr. 6,
(RRR) qSPL
€ 700
Ex Lanz 138, n. 577.
Ex Rauch 11, n. 627.
193, Denario, Roma 60-61 (AR 3,66 gr.) D: NERO CAESAR
AVG IMP, testa nuda a d. R: PONTIF MAX TR P VII COS IIII
P P, EX S C, Cerere velata stante a s., sorregge due spighe di grano
ed una torcia tenuta verticalmente, R.I.C. 24/R3, Cohen 218/Fr.
10, (RRR) mBB
€ 1.300
Ex Lanz 117, n. 566.
191, Denario, Roma 54 (AR 3,26 gr.) D: AGRIPP AVG DIVI
CLAVD NERONIS CAES MATER, busti contrapposti di Nerone a d. e Agrippina II drappeggiata a s. R: NERONI CLAVD DIVI
F CAES AVG GERM IMP TR P, EX S C entro corona di quercia,
R.I.C. 2, Cohen 7/Fr. 30, qSPL
€ 2.500
Ex Lanz 102, n. 491.
Tracce di pulizia.
194. Asse, Roma 62 circa (AE 7,20 gr.) D: NERO CLAVD
CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata a d. R:
GENIO AVGVSTI, S C, il Genio stante di tre-quarti a s., versa il
contenuto di una patera su un altare acceso e tiene una cornucopia
nella s., R.I.C. 83/R, Cohen 100, (R) BB/mBB
€ 550
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195. Asse senza S C, Roma 62 circa (AE 9,10 gr.) D: NERO
CLAVD CAESAR AVG GERM P M TR P IMP P P, testa radiata
a d. R: GENIO AVGVSTI, il Genio stante a s. nell’atto di sacrificare sopra un altare, R.I.C. 87/R, Gnecchi 21 var., (RRR) mBB
€ 1.000
Ex Arsantiqva 1, n. 205.
Difficile spiegare la mancanza di S C; Gnecchi lo riporta come un
medaglioncino ma non è da escludere l’ipotesi di una eccezionale
emissione di monete in bronzo dell’imperatore, al contrario delle
altre senatoriali, così come sempre è indicato.
197. Sesterzio, Roma 64 (AE 25,19 gr.) D: NERO CLAVD
CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata con egida,
a d. R: CONG II DAT POP / S C, scena di congiarium: Nerone
togato, seduto su una bassa piattaforma a d., stende la mano d.;
dietro di lui, il praefectus annonae, in piedi di fronte; in basso, un
attendente stante a s. consegna una tessera nelle mani di un cittadino in piedi di fronte a lui; sullo sfondo, Minerva in piedi di
fronte, la testa a s., regge nella d. una civetta e nella s. la lancia; alla
sua s., edificio tetrastilo con tetto piano, R.I.C. 158/R, Cohen 74/
Fr. 25, (R) mBB/BB
€ 2.700
Ex Arsantiqva 2, n. 233.
La moneta vuole commemorare un congiarium elargito da Nerone. La parola congiarium deriva da congius, una misura di volume pari a sei sextarii.
Nei tempi antichi, durante il periodo repubblicano, il congius era
una misura di olio o di vino distribuito durante certe occasioni.
Congiarium è diventato così un nome per donazioni liberali alle
persone, di solito costituito da olio, vino, grano o denaro.
196. Sesterzio, Roma 62-66 (AE 25,20 gr.) D: NERO CLAVD
CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata a d. R: S
C, arco trionfale decorato con corone sulla fronte e sul lato s.,
sormontato dall’imperatore in quadriga frontale, R.I.C. -, Cohen
307/Fr. 12, (RR) qSPL
€ 3.500
198. Sesterzio, Roma 64 (AE 27,65 gr.) D: NERO CLAVD
CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata a d. con
egida R: AVGVSTI S POR OST C, veduta del porto di Ostia. In
alto, il faro sormontato dalla statua di Nettuno stante a s. con lo
scettro nella s.; in basso, figura distesa del dio Tevere a s. con il
timone nella d. ed un delfino nella s.; al centro del porto, sette
navi, R.I.C. 178, Cohen 367/Fr. 20, (R) mBB
€ 13.000
Ex Arsantiqva 1, n. 192.
Ex NAC 25, n. 382; ex NAC 4, n. 326.
Si tratta indubbiamente di un arco trionfale quello rappresentato
nel sesterzio con una quadriga posta sulla sommità dell’arco
guidata dall’auriga (lo stesso imperatore?) e attorniata dalle
personificazioni della Pace e della Vittoria. Un gradino più in
basso due piccole figure in atto di fuggire potrebbero rappresentare il nemico in fuga o sottomesso. L’arco ad un solo fornice
presenta, sul lato visibile nel conio monetale, all’interno di una
nicchia, una statua di una figura maschile armata da identificare
con lo stesso Marte. Nessuna struttura del genere è ricordata
dalle fonti nè testimoniata dai resti archeologici finora scoperti.
Potrebbe dunque trattarsi di una costruzione posticcia, come tante altre ben testimoniate in ogni epoca, e destinata a durare il
tempo di un trionfo. (Fiorenzo Catalli)
Il primitivo porto di Ostia per la sua ristrettezza e per il continuo
insabbiamento della zona non consentiva l’ancoraggio di navi di
grosse dimensioni, le quali dovevano rimanere al largo della
zona e trasbordare il carico su navi più piccole, che risalivano il
corso del Tevere.
Per venire incontro a queste esigenze e per alleggerire il traffico
del primitivo porto, l’imperatore Claudio decise di costruire un
nuovo scalo, malgrado il parere contrario dei tecnici, che ritenevano la zona inadatta alla costruzione del porto.
Nelle vicinanze del bacino portuale vi erano due moli su uno dei
quali era presente il faro. La struttura portuale fu conclusa sotto
Nerone e ben presto nei pressi di questo bacino si sviluppò il
nucleo della città di Porto.
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CA178
199. Dupondio, Roma 64 (AE 14,72 gr.) D: NERO CLAVDIVS
CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa radiata a s. R:
SECVRITAS AVGVSTI, S C / II, la Securitas seduta in trono a d.
tiene un corto scettro nella s.; davanti a lei, altare acceso e
inghirlandato, cui si appoggia una torcia accesa posta sul bucranio,
R.I.C. 194, Cohen 326, BB/mBB
€ 600
Ex Astarte 7, n. 440.
201. Dupondio, Roma 64 (AE 12,69 gr.) D: NERO CLAVDIVS
CAESAR AVG GERM P M TR P IMP P P, testa radiata a d. R:
VICTORIA AVGVSTI, S C / II, la Vittoria in movimento verso s.
sorregge nella d. una corona e nella s. un lungo ramo di palma,
R.I.C. 201 var., Cohen 349, SPL/mBB
€ 3.300
Ex Spink.
Esemplare eccezionale, una delle più belle raffigurazioni del ritratto di Nerone.
200. Dupondio, Roma 64 (AE 12,31 gr.) D: NERO CLAVD
CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa radiata a s. R:
VICTORIA AVGVSTI, S C / II, la Vittoria in volo a s. sorregge una
corona ed un ramo di palma, R.I.C. 197/R, Cohen 338, (R) SPL
€ 1.500
Ex CNG 58, n. 1116.
202. Asse, Lugdunum 64 circa (AE 6,57 gr.) D: NERO CLAVD
CAESAR AVG GERMANI, testa laureata a d. con globetto alla
base del collo R: PONTIF MAX TR POT IMP P P, S C, Nerone
laureato, sotto le sembianze di Apollo Citaredo, marcia verso d.
mentre suona la lira con la d., R.I.C. 380/R2, Cohen -, (RR) qSPL
€ 1.400
Ex NAC 25, n. 383.
Moneta con patina verde; nitida la raffigurazione del citaredo.
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