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ISTRUZIONI PER LA DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE PER
Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi Ufficio tutela e valorizzazione del paesaggio e del territorio ISTRUZIONI PER LA DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE PER IL RILASCIO DELL’AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PREMESSA Fermo restando quanto espresso dalla vigente normativa1 in merito alla documentazione da allegare alla domanda di rilascio di autorizzazione paesaggistica, con il presente documento si vuole facilitare l’utenza nella presentazione delle citate domande. Le indicazioni espresse devono essere necessariamente rapportate al tipo di intervento, all’entità della trasformazione rispetto al contesto e al tipo di vincolo; ciò comporta che la scala di rappresentazione e la tipologia/livello di definizione degli elaborati possano variare. In ogni caso, tutti gli elaborati (relazione paesaggistica, stato di fatto, stato di progetto e sovrapposizione tra stato di fatto e progetto) devono essere adeguati a valutare l’intervento sotto il profilo paesistico - ambientale. Si precisa infine che l’oggetto della domanda di autorizzazione deve essere chiaramente indicato sia sul modulo di presentazione della stessa, che sul cartiglio degli elaborati allegati. 1. RELAZIONE PAESAGGISTICA Deve contenere tutti gli elementi necessari per la verifica della compatibilità dell’intervento, con riferimento principale alle motivazioni del vincolo, tenuto conto di quanto indicato da: - PTR - PTCP - PTC del Parco Regionale, qualora l’intervento vi ricada - Piano particolareggiato del PLIS, qualora l’intervento vi ricada, o, nel caso il PP non sia ancora stato approvato, alle motivazioni legate alla costituzione del PLIS - Strumenti urbanistici comunali Pertanto, dovranno essere chiaramente evidenziati i seguenti inquadramenti: Inquadramento del progetto rispetto al PTCP (Tavv. 3, 4, 5) Inquadramento del progetto rispetto al PTC del Parco Regionale, qualora vi ricada Inquadramento del progetto rispetto al PLIS, qualora vi ricada Inquadramento del progetto rispetto allo strumento urbanistico La relazione paesaggistica deve evidenziare chiaramente il contesto paesaggistico in cui si inserisce l’intervento, dando conto dello stato dei luoghi ante e post intervento. In ultima analisi, la relazione paesaggistica deve quindi consentire a questo Ente di comprendere: 1. i valori riconosciuti dal vincolo; 2. gli elementi costitutivi del contesto paesaggistico in cui si inserisce l’intervento; 3. l’impatto visuale e le eventuali alterazioni causate dall’intervento rispetto al sistema paesaggistico. 1 - D.P.C.M. 12 dicembre 2005 - D.G.R. 15.03.2006 n. 8/2121 “Criteri e procedure per l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di tutela dei beni paesaggistici in attuazione della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12” - Accordo ai sensi del DPCM 12.12.05 tra Regione Lombardia e Ministero, sottoscritto il 4.8.2006 Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi Ufficio tutela e valorizzazione del paesaggio e del territorio 2. ELABORATI STATO DI FATTO E DI PROGETTO Gli elaborati rappresentativi di quanto sotto descritto possono essere tradotti graficamente nel modo che si ritiene più opportuno, ad esempio riportando più elementi della descrizione nella medesima tavola, oppure utilizzando diverse scale di rappresentazione, atte a chiarire meglio i principali caratteri dell’intervento. 2.1. ELABORATI STATO DI FATTO Aerofotogrammetria in scala 1:1000 o 1:2000 (es. Google), estesa ad un ampio ambito di riferimento, con riportata la planimetria dell’intervento Inquadramento del progetto rispetto al/ai vincoli D.Lgs. 42/04, che devono essere chiaramente rappresentati Planimetria dello stato di fatto dei luoghi, che evidenzi i caratteri e i valori paesistici ed ambientali presenti, riferibili sia ad un ambito significativo di riferimento, sia all’immediato contesto paesaggistico interessato dall’intervento Piante, sezioni e prospetti a chiarimento di dislivelli morfologici, impianti di cantiere, viabilità interna e di accesso, recinzioni, ecc. Ricognizione fotografica a colori - con chiara indicazione dei punti di ripresa fotografici su planimetria - riferita sia a punti di vista dall’area d’intervento verso il contesto, sia a punti di vista dal contesto (strade di avvicinamento, punti panoramici, rilevati ecc.) verso l’area d’intervento 2.2. ELABORATI DI PROGETTO Planimetria di progetto (1:5000; 1:2000; 1:1000), con inserimento ambientale ed evidenziazione dei caratteri estetici e funzionali dell’intervento proposto Piante, prospetti e sezioni significative (1:500; 1:200) con indicazioni in merito a dislivelli morfologici e/o movimenti terra, a sistemazioni idrauliche, a previsti impianti di cantiere, recinzioni, viabilità di accesso e di cantiere e altri manufatti connessi, nonché sui sistemi costruttivi, materiali e colori impiegati Sezioni ambientali schematiche (1:500, 1:1000) rappresentative del rapporto percettivo e altimetrico fra l’intervento e il contesto territoriale assoggettato a vincolo Indicazioni dei materiali di impiego e dei colori ed eventuali particolari costruttivi Simulazioni mediante rappresentazione prospettica dell’intervento o foto inserimento o rendering comprendente un adeguato intorno dell’area di intervento, che individuino la zona di influenza visiva e le relazioni di intervisibilità dell’opera con il contesto paesaggistico e con l’area d’intervento, idonee a valutare l’entità delle trasformazioni indotte Indicazione puntuale degli eventuali elementi di mitigazione e compensazione, da esplicitarsi mediante relazione agronomica, redatta da tecnico agronomo o forestale abilitato2 Sovrapposizione dello stato di fatto e del progetto con evidenziazione cromatica delle due situazioni 2 Per quanto riguarda la rappresentazione grafica delle opere di mitigazione e/o di recupero ambientale, deve essere chiaramente evidenziata la vegetazione esistente, e devono essere chiarite modalità, tecniche e tempi di attuazione degli interventi. In particolare, dovranno essere rappresentati a scala di dettaglio: − il materiale vegetale utilizzato, facendo riferimento alle specie vegetali indicate nel Repertorio B allegato al PTCP oppure, ove ricorra il caso, a quanto indicato dal Parco Regionale; − l’epoca di piantagione, il sesto d’impianto, i complementi di piantagione; − i sistemi di irrigazione temporanea fino ad affrancatura degli elementi vegetali; − il piano di gestione e manutenzione dell’impianto a verde, non inferiore a 36 mesi dalla fine dei lavori. Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi Ufficio tutela e valorizzazione del paesaggio e del territorio ULTERIORI PRECISAZIONI SULLA DOCUMENTAZIONE − Qualora l'intervento ricada in un Parco Regionale, deve essere preventivamente acquisito il parere di compatibilità dell'intervento rispetto al PTC del Parco; − tutti gli elaborati presentati devono prevedere un adeguato spazio su frontespizio e cartiglio, che consenta agli uffici di apporre il protocollo e il timbro con firma riferito al rilascio o diniego del provvedimento; − numero delle copie degli elaborati da presentare: n. 2 copie complete alla presentazione dell’istanza, integrabili successivamente in relazione all’andamento dell’istruttoria e alle eventuali integrazioni e prescrizioni richieste dai soggetti competenti. Al termine dell’iter istruttorio, verrà comunicato il numero totale delle copie necessarie; − gli Enti pubblici sono esentati dall’apposizione della marca da bollo sulla Domanda. SINTESI DEI DOCUMENTI DA PRESENTARE (CHECK-LIST) Domanda di autorizzazione paesaggistica (corredata di marca da bollo); Copia del documento d’identità del richiedente; Copia del documento d’identità del progettista; Dichiarazione del progettista di conformità dell’intervento alla normativa urbanistico – edilizia vigente (in caso di manufatti che abbiano beneficiato del condono edilizio, allegare la relativa concessione in sanatoria); Certificato di destinazione urbanistica; Parere di compatibilità al PTC del Parco Regionale, qualora l’intervento vi ricada; Relazione paesaggistica; Elaborati dello stato di fatto; Elaborati dello stato di progetto.