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Provate a usare un terminale a - 25 gradi

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Provate a usare un terminale a - 25 gradi
44 Management
Tra voice picking e “smart glass”
Niente più
gelida manina
Roberto Frazzoli
Il voice picking si presta in modo ideale alla
logistica del freddo perché evita agli operatori
di togliere i guanti a -25 gradi. Le esperienze
di alcune importanti aziende in un convegno
organizzato da GEP Informatica
A lato la nuova sede della GEP Informatica a Correggio (RE), una scuola
del primo novecento completamente
ristrutturata con uffici, sale studio e
sale convegno. A lato Alberto Cirelli,
direttore commerciale: “la logistica
è una sintesi di efficacia, semplicità,
operatività e concretezza”
P
remere i tasti di un terminale
portatile, impugnare una
penna: sono operazioni praticamente impossibili da compiere
se si indossano pesanti guantoni da
cella frigorifera, quelli indispensabili per lavorare a venticinque
gradi sotto zero. Accade così che
gli operatori siano talvolta costretti
a togliersi i guanti, un’operazione
certo poco piacevole a quelle temperature. Ecco perché il “voice picking” - la tecnologia che permette
agli operatori di interagire con il
sistema informativo per mezzo
di microfono e cuffia - si presta
in modo ideale alla logistica del
freddo, rendendo possibile ottenere
aumenti significativi della produttività. Alcune importanti esperienze
in questo settore sono state presentate nel corso di un convegno
organizzato recentemente da GEP
Informatica, tenutosi a Correggio
nella nuova sede dell’azienda.
Sodele: produttività +20%
Una delle realtà che hanno recentemente adottato il voice picking
044_Niente più gelida manina.indd 44
per la logistica del freddo è Sodele,
azienda di Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia) che svolge attività di
magazzinaggio per conto terzi e dispone di diecimila posti pallet a -25
Provate
a usare
un terminale
a
- 25 gradi
gradi (oltre ad aree di stoccaggio
per altre temperature). Come ha
spiegato Gilberto Tosi, titolare della
società, passando al voice picking
Sodele ha aumentato del 20% la
produttività degli operatori che
lavorano nel magazzino a -25 gradi:
il volume di lavoro gestito giornalmente da ogni persona è salito da
650 a 830 colli, il che ha permesso
di ridurre il numero degli addetti di
quell’area aziendale da nove a sette
(con la possibilità di destinare due
persone ad altre mansioni). Tosi ha
sottolineato che per Sodele il voice
picking si inserisce nell’ambito di
una filosofia aziendale che assegna
da sempre grande importanza al
benessere dei lavoratori: all’interno
delle celle a -25 gradi, infatti, la società di Sant’Ilario impiega carrelli
retrattili dotati di cabina riscaldata,
al cui interno gli operatori possono
indossare indumenti leggeri. L’adozione del voice picking da parte di
Sodele è stata decisa nell’ambito di
una ristrutturazione complessiva
del magazzino a -25 gradi, finalizzata ad aumentarne la capienza.
Per raggiungere una capacità di
10.000 posti pallet la società ha
scelto di realizzare un magazzino
compattabile.
Conad Centro Nord: produttività +10%
Conad Centro Nord, l’organizzazione di Conad che copre l’Emilia-Romagna e la Lombardia
con 231 punti vendita, ha scelto
recentemente di adottare il voice
picking per il proprio magazzino
surgelati di 3.750 metri quadri che
sorge a Nocetolo (Reggio Emilia).
La struttura ha una capienza di
2.100 posti pallet e conserva 650
referenze a -28 gradi. Giampietro
Bedogna, responsabile dei sistemi
informativi di Conad Centro Nord,
ha spiegato che l’adozione del voice
picking ha reso possibile ottenere
un aumento di produttività del
10% circa, con una riduzione degli errori di prelievo. Bedogna ha
posto l’accento sulla facilità di
Per Stefano Bianchi (foto), partner AB
Coplan, l’errore capitale, nella progettazione di un magazzino, è affidarsi
alle sensazioni e non ad uno studio
accurato basato sui numeri, applicando un rigoroso metodo di analisi
e di reingegnerizzazione dei processi
Gilberto Tosi (foto), titolare della Sodele di Sant’Ilario d’Enza, ha illustrato
i vantaggi dell’adozione del voice
picking in un magazzino operativo a
-25 gradi: “il primo elemento da considerare è il rispetto per i lavoratori”
22/05/14 11.52
Management 45
La Scuola Logistica
Il “voice picking” – la tecnologia che permette agli operatori di interagire con il sistema informativo per mezzo di microfono e cuffia – si presta in modo ideale alla logistica del freddo, rendendo possibile ottenere significativi aumenti
di produttività
integrazione della nuova tecnologia: è stato mantenuto il WMS
preesistente, il software è stato solo
leggermente modificato. Nessuna
modifica si è resa necessaria per la
rete Wi-Fi poiché il traffico dati è
rimasto invariato. L’ingresso della
nuova tecnologia ha incontrato
soltanto due piccoli inconvenienti,
che sono stati subito risolti: è stato
necessario adottare microfoni impermeabili alla condensa dovuta
al fiato, inoltre uno dei comandi
vocali impartiti dagli operatori
è stato cambiato (da “enter” ad
“avanti”) per evitare le difficoltà di
interpretazione della “erre moscia”
tipica dell’accento parmigiano. Il
software di riconoscimento del
parlato si è dimostrato peraltro
molto robusto, accettando senza
difficoltà le pronunce degli addetti di ogni nazionalità. I risultati
positivi ottenuti nel magazzino di
Nocetolo hanno convinto Conad
Centro Nord a estendere il voice
picking a tutte le proprie piattaforme logistiche: generi vari, bevande,
salumi e latticini, carne, ortofrutta.
Un ulteriore vantaggio derivante
da questa scelta è la possibilità
di unificare i terminali in uso in
tutte le strutture, con conseguenti
risparmi sui costi di manutenzione.
Il modello di terminale prescelto
da Conad è privo di display, una
Giampietro Bedogna (foto), responsabile dei Sistemi Informativi Conad
Centro Nord, ha posto l’accento sulla
facilità di integrazione della nuova
tecnologia voice picking presso il
magazzino surgelati di Nocetolo
044_Niente più gelida manina.indd 45
Il magazzino non è più la “Caienna” in cui collocare le persone meno valide
ma, al contrario, un reparto che richiede personale formato. Anche l’adozione
del voice picking richiede un’attenta analisi che consideri tutti i dati e tutte le
opzioni disponibili
dotazione ritenuta superflua per il
voice picking.
Il convegno è stato organizzato da GEP Informatica, società di
Correggio (Reggio Emilia) specializzata nelle applicazioni IT che
riguardano la logistica e i trasporti. Alberto Cirelli, direttore commerciale dell’azienda, ha aperto l’incontro sottolineando che le
competenze più importanti di GEP riguardano l’analisi dei flussi,
una fase fondamentale che viene prima di ogni implementazione
informatica. In molti anni d’attività l’azienda ha sviluppato soluzioni
per moltissime aziende, tra cui le due realtà che hanno partecipato
al convegno: Sodele e Conad Centro Nord. Le soluzioni di voice
picking proposte da GEP si basano sul software vo-CE di ITworks.
L’evento descritto nell’articolo – affiancato da un’area espositiva
alla quale hanno partecipato anche Honeywell e Finlogic - è servito a GEP anche per inaugurare la “Scuola Logistica”, la nuova
sede dell’azienda ottenuta ristrutturando una scuola elementare
dei primi del novecento. Oltre ad ospitare gli uffici di GEP (www.
gepinformatica.it), l’edificio sarà utilizzato regolarmente per corsi
e altri eventi formativi.
ad esempio, occorre minimizzare i
tempi di permanenza dell’operatore
all’interno della cella frigorifera.
Una spinta ulteriore verso una progettazione accurata proviene anche
dalle trasformazioni che hanno
cambiato il ruolo della logistica,
aumentandone l’importanza: oggi
il magazzino è il luogo in cui le
aziende personalizzano i prodotti
e dove si concretizza il “livello di
servizio”, ad esempio evitando
errori e ritardi.
Per questo motivo oggi il magazzino non è più “la Caienna” in cui
collocare le persone meno valide
ma, al contrario, un reparto che
richiede personale diplomato e
laureato. A fronte di tutto ciò,
numerose aziende mostrano però
di essere tuttora in ritardo anche
rispetto a requisiti di base come
la sicurezza e l’ordine: Bianchi ha
infatti mostrato foto recenti di
magazzini con scaffali pericolanti
e con spazi ingombri di materiali
alla rinfusa.
Il voice picking è uno degli strumenti a disposizione delle aziende
che intendono migliorare le prestazioni dei propri magazzini e
va quindi inserito in uno studio
complessivo che consideri tutte le
opzioni disponibili. L’intervento
di Stefano Bianchi di AB Coplan,
consulente di logistica, si è soffermato appunto sulla necessità
di progettare i nuovi magazzini
seguendo principi rigorosi: tutte
le soluzioni possibili devono essere
confrontate senza preconcetti, sulla
base di numeri, cioè di parametri
misurabili.
Le alternative sono innumerevoli:
diversi livelli di automazione, diversi sistemi di picking (può muoversi
l’operatore oppure la merce), preparazione per ordine o per codice e
molto altro ancora. La logistica del
freddo rende ancora più stringente
la necessità di un approccio rigoroso, poiché le condizioni estreme
impongono la massima razionalità:
Maurizio Minossi di Itworks ha presentato gli “smart glass”, dispositivi
che si inforcano come un paio di
occhiali e che consentono di ricevere
informazioni guardando in un display
monoculare posto a breve distanza
dall’occhio
Dispositivi quali gli smart glass potranno ampliare ulteriormente le possibilità
applicative del voice picking permettendo agli operatori di aver sempre le mani
libere anche in situazioni particolari
Progettare in modo scientifico
Integrazione con gli “occhiali intelligenti”
Il convegno organizzato da GEP
Informatica ha offerto anche l’an-
teprima di una tecnologia che
potrà presto rappresentare un’interessante evoluzione del voice
picking: l’integrazione con gli
“smart glass”, dispositivi che si
inforcano come gli occhiali e che
consentono all’operatore di ricevere informazioni guardando in un
minuscolo display monoculare
collocato a breve distanza dall’occhio. La soluzione illustrata – basata sugli occhiali del produttore
Vuzix, che comprendono anche
una piccola telecamera HD - è
stata sviluppata da Itworks (Anco-
Uno
smart phone
con sistema
operativo
Android
na), partner di GEP per il settore
voice picking. Come ha spiegato
Maurizio Minossi di Itworks, lo
smart glass prodotto da Vuzix è a
tutti gli effetti uno smart phone
con sistema operativo Android e
può pertanto essere equipaggiato
con tutto il software di voice picking (riconoscimento del parlato
e sintesi vocale). Dispositivi di
questo tipo potranno ampliare
ulteriormente le possibilità applicative del voice picking, permettendo agli operatori di avere sempre
le mani libere in una gamma di
situazioni particolari. Ad esempio,
negli ambienti molto rumorosi
l’operatore potrà ricevere informazioni tramite il display anziché via
cuffia; inoltre la telecamera HD
incorporata negli smart glass potrà
essere utilizzata per leggere i codici a barre dei prodotti a peso variabile, a seguito di un semplice comando vocale.
22/05/14 11.52
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