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Si teneva i soldi dell`Asl, sospeso Tenaglia
-MSGR - 08 ABRUZZO - 41 - 06/02/13-N: 41 (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00127546 | IP: 31.199.12.148 IL GIUDICE PAOLO DI GERONIMO HA FIRMATO L’ORDINANZA PER IL BLOCCO DELL’ATTIVITA’ Chieti Mercoledì 6 Febbraio 2013 www.ilmessaggero.it Fax: 085 4224529 e-mail: [email protected] Si teneva i soldi dell’Asl, sospeso Tenaglia `Per l’accusa utilizzava le strutture ospedaliere e tratteneva il denaro IL CASO L'accusa sostiene che eseguiva visite mediche nell'orario di servizio e utilizzando attrezzature ospedaliere, ma incassava poi il denaro versato dai pazienti senza corrispondere la parte che di quei soldi spettava alla Asl, emettendo fatture con importi inferiori a quanto percepito. Per questo il professor Raffaele Tenaglia, direttore della Clinica urologica e andrologica del policlinico di Colle dell'Ara, professionista molto noto, e con una lunga carriera alle spalle, è stato raggiunto da un provvedimento, che porta la firma del giudice per le indagini preliminari Paolo Di Geronimo, che lo sospende dall'attività professionale per la durata di 6 mesi. L'ordinanza di sospensione, che si riferisce all'attività svolta in regime di libera professione, la cosiddetta intramoenia, è stata notificata al professor Tenaglia dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni di Pescara che in questi mesi hanno indagato su delega del sostituto procuratore Andrea Dell'Orso. L'ipotesi di reato a carico dell'urologo è quella di peculato. Le indagini hanno preso il via in seguito a un esposto presentato, sembra da un altro medico, nel dicembre del 2010. naglia, che pure era stato interrogato durante le indagini, è giunta come un fulmine a ciel sereno. OTTOMILA EURO SOTTRATTI «È una vicenda che mi sta squassando la vita - dice raggiunto telefonicamente - di tutta la mia vita professionale, dedicata ai pazienti, viene fuori una questione di ricevute non versate che chiarirò immediatamente. È solo una questione economica che riguarda cifre ridicole, ma io sono tranquillo e chiarirò tutto - sottolinea Tenaglia. E per una questione economica non mi si può impedire di fare il mio lavoro, spero di chiarire tutto in pochi giorni». Nato ad Orsogna, 63 anni da compiere ad agosto, dopo la laurea in medicina e chirurgia con 110 e lode conseguita a La Sapienza, Tenaglia entrò nell'equipe del professor Bracci, maestro dell'urologia italiana. Nella sua carriera ha eseguito migliaia di interventi seguendo tutte le tecniche. È fra l'altro membro del Comitato per la Ricerca scientifica, autore di oltre 400 pubblicazioni dal 1977 a oggi e di cinque testi di urologia. Dal 1987 è primario della clinica urologica dell'ospedale di Chieti e, dal 1992, direttore e docente della scuola di specializzazione in urologia dell'università D'Annunzio. Alfredo D’Alessandro LA DIFESA DEL PROFESSIONISTA Le somme sottratte alle casse dell'Asl Lanciano-Vasto-Chieti e riferite a poco più di un mese di attività ammontano a circa ottomila euro. Nel frattempo il professor Tenaglia, su istanza dei suoi difensori, gli avvocati Giuliano Milia e Augusto La Morgia, è stato autorizzato dal giudice a effettuare gli interventi già programmati su alcuni dei suoi pazienti: oggi sarà dunque in sala operatoria. Mentre nei prossimi giorni i legali decideranno le altre iniziative da intraprendere. Gli accertamenti sono stati compiuti tramite interrogatori di pazienti, acquisizione di documentazione presso la Asl e intercettazioni telefoniche e ambientali. L'ordinanza è stata comunicata all'Asl per le iniziative amministrative di sua competenza. La sospensione dall'attività per Te- IL MEDICO «QUESTA VICENDA STA SQUASSANDO LA MIA VITA SONO CIFRE RIDICOLE CHIARIRO’ TUTTO» Raffaele Tenaglia, direttore della clinica urologica del policlinico di Colle dell’Ara «La Ecoesse deve 3,5 milioni di Tosap» LA STANGATA La Società Ecoesse Cooperativa è soggetta al versamento della Tosap per l'occupazione del suo pubblico adibito a parcheggi a pagamento, in virtù di una convenzione stipulata con il Comune. È quanto stabilisce la Cassazione che con una recente sentenza, ha accolto il ricorso presentato dalla società Teateservizi contro un diverso pronunciamento della Commissione tributaria regionale, sezione staccata di Pescara. Secondo la Cassazione «l'occupazione di un'area pubblica, destinata a parcheggio dall'ente proprietario mediante concessione, va assoggettata a tassazione in capo al concessionario, con riferimento all' area posseduta in forza della concessione». Prima il Comune, successivamente Teateservizi affidataria della gestione e riscossione, hanno quantificato la Tosap dovuta dal 2001 al 2006 in 2 milioni 400 mila euro. Per gli anni a seguire fino, dal 2007 al 2011, sono in corso nuovi accertamenti e istanze presso la commissione tributaria, per un ammontare presunto DURA SENTENZA DELLA CASSAZIONE ACCOLTO IL RICORSO DELLA TEATESERVIZI CONTRO IL GESTORE DEI PARCHEGGI di circa un milione e mezzo. La Cassazione ha accolto il ricorso di Teateservizi «con conseguente cassazione della decisione della commissione tributaria regionale impugnata, con rinvio alla stessa Ctr per un nuovo esame - posto che la causa non può essere decisa nel merito - che si atterrà al suindicato principio di diritto». La vicenda si sviluppa per un lungo periodo. La società Teateservizi, subentrata al Comune, effettua gli accertamenti relativi alla Tosap, prendendo in esame i primi sei anni (dal 2001 al 2006) e quantificando in 2 milioni 400 mila il dovuto dalla Ecoesse. Questi fa ricorso alla commissione provinciale impugnando gli accertamenti. Allora Teateservizi si rivolge alla commissione regionale (secondo grado) la quale conferma il giudizio espresso dall'organismo di primo grado. Teateservizi non si ferma e fa ricorso alla Cassazione, ottenendo una pronuncia favorevole. Nella sentenza della Cassazione si legge che «il giudice di secondo grado osservava che in realtà gli spazi pubblici demaniali non erano stati sottratti alla fruizione della generalità dei cittadini, anche se il servizio di custodia ed esazione del ticket per il parcheggio era stato conferito alla cessionaria, la quale peraltro agiva sotto le indicazioni e la direttiva dell'ente concedente». La Corte, però, accoglie il ricorso» di Teateservizi, cassa la sentenza impugnata e rinvia alla Ctr per nuovo esame. Adriano Ciccarone © RIPRODUZIONE RISERVATA Provincia al verde, a rischio la società Ops OCCUPAZIONE C'è paura per la paventata chiusura dell'Ops, la società totalmente controllata dalla Provincia, nata per occuparsi di verificare lo stato di esercizio degli impianti termici e che cura anche gli apparati informatici. All' esame del prossimo Consiglio provinciale c'è una delibera, riguardante il Piano pluriennale di riequilibrio (la strada intrapresa per evitare il baratro) che a cui è allegato un corposo fascicolo, circa 150 pagine, nelle quali si affronta anche il destino dell'Ops come delle altre società partecipate i cui costi gravano, in maniera rilevante, sui bilanci dell'ente. A chiedere che venga evitata la liquidazione della Ops è la Fiom Cgil che ri- volge il suo appello alle «forze democratiche presenti in Consiglio provinciale». LAVORATORI IN BILICO «Giovedì prossimo il consiglio provinciale sarà chiamato a votare la messa in liquidazione della società Ops - annuncia la Cgil. Infatti, il consiglio provinciale dovrà, attraverso il voto, cancellare la delibera approvata nel novembre scorso che recitava chiaramente la evidente volontà di ristrutturare e rilanciare l'Ops come dettato dalla legge Monti. Oggi, invece, la giunta Di Giuseppantonio, fa un pericoloso passo indietro, mandando in mezzo ad una strada 38 lavoratori i quali non hanno ammortizzatori sociali. Vogliono evitare il dissesto economico facendolo pagare ai la- Chi è La sede della Provincia voratori». Di Giuseppantonio, che ieri ha riunito dirigenti e posizioni organizzative, con queste ultime che rischiano un drastico taglio, sulla vicenda Ops dice: «Stiamo vedendo come salvarla e ci stiamo mettendo tutto l'impegno nella consapevolezza che abbiano a che fare con persone che si ritroverebbero in mezzo alla strada». Di certo sarà difficile trovare qualcuno che, in Consiglio provinciale, voti il licenziamento di 38 lavoratori, specie a ridosso delle elezioni. Il problema esiste e con tutta probabilità si tratta solo di un appuntamento rimandato: nel frattempo a Roma ci saranno un nuovo Governo e un nuovo Parlamento che dovranno decidere il destino delle Province e delle società a esse collegate. © RIPRODUZIONE RISERVATA Si era anche candidato a rettore contro Di Ilio Nel curriculum di Raffaele Tenaglia c'è anche l'impegno nell'attività politica. Dal 1995 al 2000 è stato consigliere regionale con Forza Italia, poi nel 2000 si era candidato a sindaco di Chieti con la coalizione di centro sinistra perdendo lo scontro con Nicola Cucullo che si affermò con il 58% delle preferenze. Di nuovo candidato nella lista di Chieti e provincia, questa volta alla Regione con il Pdl nel 2008, Tenaglia non era stato eletto. Stessa sorte, ma nel mondo accademico, gli è toccata a giugno dell'anno scorso per la successione a Franco Cuccurullo sullo scranno più alto della d'Annunzo. Disse che voleva realizzare un polo sportivo dalla medicina sportiva alla riabiltazione.Ma la vittoria, plebiscitaria, è andata a Carmine Di Ilio, preside di Medicina. A Milano scritte offensive contro il cestista Mancinelli LA STORIA Scritte offensive, in pieno centro a Milano, contro il teatino Stefano Mancinelli. Il capitano della Nazionale italiana di basket, dopo cinque mesi da disoccupato di lusso, è stato ingaggiato appena una settimana fa dalla Pallacanestro Cantù. Ma il suo esordio, avvenuto domenica nella vittoriosa sfida contro Sassari, è stato rovinato dai messaggi apparsi sulla facciata della sua ex casa milanese («Mancio infame»), di fronte a un locale pubblico frequentato spesso dall'ex Armani, e nei pressi del suo negozio di abbigliamento sportivo di corso Ga- LANCIANO DISSEQUESTRATO UN LOCALE Dissequestrato bar Margareth Cafe' e le quote del 50% di un indagato dell'inchiesta di usura ed estorsione. Il difensore Massimo Biscardi dice «il gip sana l'errore degli inquirenti che hanno sequestrato l'intero esercizio, estraneo alla vicenda, soprattutto senza alcuna autorizzazione perché il decreto riguardavano le quote di altra ditta. Per il danno ci riserviamo opportune azioni risarcitorie». ATESSA TIRAPUGNI NELLA GIACCA STUDENTE DENUNCIATO Denuncia per porto abusivo di arma per uno studente di Archi, 19 anni, trovato in possesso di un tirapugni a quatto anelli con ribaldi. Insomma: a qualche tifoso dell'Olimpia il suo passaggio agli storici rivali di Cantù non è andato proprio giù. «Ho sentito Stefano stamattina, dopo che sono stato con lui fino a lunedì -racconta Alessandro Marzoli, uno dei migliori amici del capitano della Nazionale, consigliere comunale del Pd e presidente della Giba (il sindacato dei giocatori di basket)-. E' dispiaciuto, ma sa anche che situazioni simili fanno parte del gioco. Una cosa è certa: queste scritte non le merita assolutamente, perché è un professionista molto serio oltre che un patrimonio del basket italiano». Gianluca Lettieri © RIPRODUZIONE RISERVATA punte d'acciaio. VASTO OMICIDIO DEL VECCHIO PROROGATO IL CARCERE Due mesi in più di custodia cautelare in carcere. Il Gip del Tribunale, Caterina Salusti, ha accolto la richiesta, formulata dal pm Enrica Medori, di proroga dei termini nei confronti di Marco Del Vecchio, indiziato dell'omicidio dei suoi genitori. VASTO ISTITUTO SAN FRANCESCO LAVORATORI TRASFERITI Lavoratori sul piede di guerra al centro di riabilitazione, dove i sindacati si scagliano contro la direzione della struttura sanitaria, che ha spostato alcuni dipendenti da Vasto a Gissi e affidato alcuni servizi a una cooperativa esterna.