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ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “S. Pertini - L. Montini -V.Cuoco” Campobasso PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA “Una scuola per la cittadinanza e l’inclusione” ” A.S. 2015-2016 Il presente P.O. F. è stato deliberato dal Collegio dei docenti nella seduta ………… e adottato con delibera ….. del Consiglio di Istituto nella seduta ……………….. 1 INDICE Premessa I principi ispiratori Cap. 1 L’istituzione scolastica I.I.S: un poker d’assi Le sedi Il contesto e il bacino d’utenza Storia e profilo degli Istituti Strutture e servizi Cap. 2 L’offerta formativa L’Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali Il quadro orario Il Liceo Linguistico Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali Il quadro orario L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Socio-sanitari Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali Il quadro orario L’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali Il quadro orario I Percorsi IeFP all’interno dell’ I.I.S. Corsi serali di secondo livello Il Centro Sportivo Scolastico Cap. 3 Le scelte formative, educative e culturali Premessa Le priorità e il piano di miglioramento Il Potenziamento dell’organico per l’anno 2015-2016 L’impostazione didattica e le metodologie innovative Profilo Biennio Competenze certificate al Primo Biennio Profilo Triennio per ogni indirizzo Obiettivi standard per ogni indirizzo Costruzione di prove parallele: linee-guida I criteri di valutazione per l’apprendimento Criteri per lo svolgimento degli scrutini finali, dell’ammissione all’esame di stato e per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo Criteri assegnazione voto in condotta Criteri di osservazione nel biennio e nel triennio La progettazione CLIL Progetto educativo-didattico del CSS: “Sport a scuola” Ampliamento dell’offerta formativa: i progetti attivati 2 Cap. 4 L’inclusione Il progetto dell’IIS: ALL INCLUDED Il Piano Annuale per l’Inclusione La Continuità e l’orientamento I percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro Le attività di recupero Il progetto Accoglienza Documenti per la progettazione Il format per i progetti Lo schema per la programmazione disciplinare Il format per la programmazione di classe Cap. 5 Il personale L’organigramma La formazione docenti Cap. 6 I regolamenti Il regolamento dell’IIS Regolamento Viaggi di istruzione Il regolamento del Centro Sportivo Scolastico Il regolamento dei laboratori scientifici Il patto di corresponsabilità Regolamento Antifumo Regolamento Bar Cap. 7 Il Monitoraggio del sistema scolastico Linee guida per il monitoraggio 1) Monitoraggio del POF 2) Monitoraggio del curricolo (focus sull’area didattica) 3) Monitoraggio del piano di miglioramento (focus sull’area didattica) 4) Monitoraggio degli esiti degli studenti 5) Monitoraggio delle risorse finanziarie 6) Analisi della percezione delle diverse componenti scolastiche 7) Monitoraggio dei corsi di recupero 8) Monitoraggio dei progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa 3 PREMESSA Che cos’è il P.O.F. Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) «esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia (art. 3, comma 1, D.P.R. 275/99)». Come recita la legge del 13 luglio 2015, n. 107 comma 1, «l'istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell'offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunita' scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realta' locali». Il Piano, pertanto, pianifica le attività dell’Istituto, fissa i criteri generali dell’azione educativo- didattica, individua obiettivi e strategie, delinea percorsi curricolari, chiarisce le modalità di valutazione. Tali criteri hanno valore vincolante per la Comunità Scolastica e per le attività programmatiche dei consigli di classe e di ogni singolo docente. Coerentemente con gli obiettivi propri degli indirizzi di studio, il P.O.F. interpreta le esigenze del contesto socio-culturale ed economico della realtà locale e le istanze della popolazione scolastica. In sintesi il Piano dell’Offerta Formativa: § è elaborato dalla scuola per garantire ad ogni studente, nessuno escluso, il massimo sviluppo delle sue potenzialità; § nasce dall’esigenza di ricercare funzionalità operative tra diverse articolazioni progettuali; § rappresenta la carta della scuola in cui sono esplicitati il progetto culturale, le scelte didattiche ed educative, le modalità dell’organizzazione e dell’autovalutazione; § può essere rivisto ed aggiornato nell’ottica di un continuo miglioramento, raccogliendo e valutando le sollecitazioni e le indicazioni di tutte le componenti della comunità scolastica, degli Enti locali e delle associazioni operanti sul territorio. Insomma, il P.O.F è la carta d’identità di un’istituzione scolastica. 4 Criteri ispiratori L’Istituto IIS Pertini-Montini-Cuoco, in armonia coi principi fondamentali della Costituzione, delle vigente normativa scolastica e della recente legge 13 luglio 2015, n.107, nonchè in sintonia con i bisogni propri della società contemporanea, ha progettato il Piano dell’Offerta Formativa per l’anno 2015-2016 ispirandosi ai seguenti criteri: · Essere una scuola aperta, laboratorio permanente di sperimentazione e innovazione didattica; · Educare gli studenti alla civile convivenza democratica considerando la scuola come una comunità fondata sul dialogo e sul confronto; · Garantire uguaglianza nelle opportunità educative e formative indipendentemente dalla situazione di partenza; · Agire secondo criteri di imparzialità, nel massimo rispetto di ogni opinione e sistema culturale; · Promuovere l’innalzamento del successo formativo di tutti gli studenti; · Prevenire e contrastare la dispersione scolastica e ogni forma di discriminazione e bullismo; · Promuovere il benessere di ciascuna componente della comunità scolastica; · Favorire l’interazione con le famiglie e con il territorio. Tali principi sono basilari per favorire la crescita sociale e affettiva degli studenti, rispettandone le peculiarità ed ampliandone le potenzialità per renderli, alla fine del percorso scolastico, cittadini autonomi e critici. In quest’ottica, sono fondamentali la partecipazione corresponsabile nell'organizzazione della vita scolastica, la condivisione delle norme come elementi che stimolano e favoriscono il rispetto delle regole di convivenza civile, la capacità di scelta e di impegno solidale, l’accettazione e l’integrazione della diversità. I criteri e le finalità indicati, volti a formare prima uno studente consapevole e poi un cittadino attivo, solidale e responsabile, sono realizzati tramite le seguenti linee guida: · Valorizzazione e potenziamento delle competenze culturali, professionali e in materia cittadinanza attiva degli studenti; · Potenziamento delle metodologie laboratori ali, delle attivita' di laboratorio e dei percorsi di alternanza scuola-lavoro; · Attuazione dell’autonomia in ambito didattico, educativo, organizzativo; · Flessibilità e coerenza progettuale delle iniziative; · Continuità didattica-educativa in entrata con il segmento scolastico precedente e in uscita con il mondo delle professioni e gli studi post-secondari; · Verifica costante della fattibilità e dell’attuazione del piano nella prospettiva di modifiche in itinere e di ulteriori sviluppi; · Integrazione con la comunità locale per la costituzione di una rete di servizi comuni . 5 Cap. 1 L’istituzione scolastica L’I.I.S: un poker d’assi L’Istituto d’Istruzione Superiore Pertini-Montini-Cuoco, dal 2015-2016, riunisce 3 istituti di istruzione secondaria superiore: l’ITAS Pertini, l’IPC Cuoco e l’IPIA Montini, tutti ubicati nella città di Campobasso. Questo accorpamento, frutto del dimensionamento scolastico, ha costituito un’istituzione complessa e articolata, che però l’intera comunità scolastica considera un’opportunità per poter rispondere ai bisogni diversificati del territorio e per mettere in campo un’offerta formativa di ampio respiro: liceale, tramite l’indirizzo linguistico, tecnica, tramite l’indirizzo biotecnologico, e professionale, tramite gli indirizzi per l’industria e l’artigianato e per i servizi commerciali e socio sanitari. In tal senso, l’I.I.S intende promuovere processi formativi unitari, sia pure nel rispetto della storia e dell’identità di ogni percorso che brevemente sarà di seguito presentato. Le sedi Le cinque sedi dell’I.I.S sono ubicate nella città di Campobasso. Ne l cu o r e st o r ico d e l la c it t à è la sed e d e l l’ I st it u t o p ro fe s s io n a le p er i Servizi Commerciali e Sociosanitari in Corso Bucci, n. 28/m; sempre nel centro della città è la sede del Liceo Linguistico in via Principe di Piemonte, mentre la sede dell’Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie è in prossimità del centro, in un’area urbana destinata a istituzioni scolastiche e universitarie. L’Istituto professionale per l’Industria e l’Artigianato utilizza due sedi, una, sempre in posizione centrale, a Piazza S. Francesco, e l’altra, in un’area prossima al centro, a via S. Giovanni 100. Sono tutte facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici e non particolarmente distanti dalla stazione ferroviaria e dal terminal dei pullman di linea. Il contesto e il bacino d’utenza Campobasso è capoluogo della regione Molise e grazie alla sua funzione amministrativa è sede di istituzioni e enti. E’ situata nel Molise centrale, ben collegata con i comuni della sua provincia e anche con comuni delle regioni limitrofe. Nel suo territorio e nell’hinterland sono presenti numerose piccole e medie aziende e non mancano stimoli culturali, grazie all’impegno di enti, associazioni e dell’Università. E’ un centro di riferimento per l’intera regione sia dal punto di vista socio-economico, sia dal punto di vista culturale, benché il contesto regionale sia segnato dal rischio dell’impoverimento demografico e dalla fragilità dei settori produttivi. Tali fragilità contraddistinguono tanti comuni della provincia di Campobasso, che è particolarmente estesa. Infatti, solo alcuni degli 84 comuni, che appartengono a questa provincia, presentano una taglia demografica consistente (all’incirca tra 5.000 e 11.000 residenti) e sono dotati di strutture e servizi ad ampio spettro. Ecco perché Campobasso ha una funzione nevralgica in tale tessuto territoriale. L’I. I. S accoglie studenti provenienti dalle scuole secondarie di primo grado della città e della provincia, ma non sono rari i casi di studenti provenienti dalle province di Foggia o 6 Benevento. I diversi curricoli hanno acquisito nel tempo una fisionomia ben riconosciuta nel contesto di Campobasso e dai comuni limitrofi. Tuttavia nel corso degli anni è divenuta incisiva anche la presenza di studenti provenienti da comuni abbastanza lontani. E’ necessario anche aggiungere che, dal punto di vista socio-economico, il territorio cittadino e regionale è caratterizzato da scarsa diffusione della criminalità ma da aumento del consumo di alcool e di sostanze stupefacenti, dalla diminuzione dell'emigrazione, ma da un elevato tasso di disoccupazione; questi elementi, sia pure così sinteticamente riferiti, spiegano le fragilità del tessuto produttivo locale e in alcuni casi si riflettono anche nella condizione socioeconomica delle famiglie di appartenenza degli studenti. Profilo e storia dell’ITAS Pertini L' ITAS “Sandro Pertini” di Campobasso fu intitolato a Sandro Pertini, (San Giovanni di Stella, 25 settembre 1896 – Roma, 24 febbraio 1990) politico, giornalista e partigiano italiano. Fu il settimo presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 1978 al 1985, il secondo socialista (dopo Giuseppe Saragat) a ricoprire tale carica. Nell’Italia repubblicana fu eletto deputato all'Assemblea Costituente per i socialisti, quindi senatore nella prima legislatura e deputato in quelle successive, sempre rieletto dal 1953 al 1976. Ricoprì per due legislature consecutive, dal 1968 al 1976, la carica di Presidente della Camera dei deputati, infine fu eletto Presidente della Repubblica Italiana l'8 luglio 1978. Andando spesso oltre il ruolo istituzionale, il suo mandato presidenziale fu caratterizzato da una forte impronta personale che gli valse una notevole popolarità, tanto da essere ricordato come il "presidente più amato dagli italiani". L’ITAS, sorto come Istituto Tecnico Femminile, nel corso degli anni ha attivato diverse maxisperimentazioni che hanno dato vita sia all’ Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie sia al Liceo Linguistico. L’Istituto da sempre evidenzia marcata attitudine ad interagire col territorio, ad aprirsi ai programmi europei, a sperimentare, nel settore dell’istruzione e della formazione, il collaborative learning, a costruire reti funzionali alla condivisione e disseminazione di buone pratiche. L’Istituto, ben due volte, è risultato vincitore del Concorso nazionale “Centoscuole”, bandito dalla Fondazione “San Paolo” di Torino. È inoltre: • dotato di una annosa esperienza nella maxi-sperimentazione; • membro, a livello europeo, dell’ELSQ (progetto qualità); • scuola-polo, nell’ambito del programma nazionale TECHNE, per l’Azione del percorso “Comunicare il sistema IFTS”; 7 • • • • • • • scuola-polo per azioni formative destinate al personale docente ed ATA; impegnato in corsi IFTS; istituto scolastico di riferimento della Fondazione DEMOS I.T. S. Molise impegnato in diversi percorsi di ricerca-azione, anche all’interno di reti europee; capofila e partner di numerosi progetti del "Programma Leonardo"; test center ECDL; test center per la regione Molise delle certificazioni DELE L’Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie Da molti anni l’Istituto opera nel settore dell’istruzione secondaria superio re co me part ner per la progettazione e sperimentazione di p e r c o r s i f o r m a t i v i i n a m b i t o biologico - sanitario e ambientale, attualmente istituzionalizzati nei nuovi indirizzi della riforma della s c u o l a s e c o n d a r i a s u p e r i o r e . L'indirizzo "Biotecnologie Sanitarie" è un unicum sul territorio e risulta, per i p i a n i d i s t u d i o d e d i c a t i , particolarmente rispondente, in uscita, alle professioni sanitarie. Peraltro, tale indirizzo rappresenta l’evoluzione storica di precedenti sperimentazioni attivate, dalla metà degli anni Ottanta del secolo scorso, sulle ceneri dell’Istituto Tecnico Femminile, nel settore sociosanitario. A partire dai primi anni Novanta si sono susseguiti, come naturale evoluzione della sperimentazione, l’indirizzo Biologico nell’ambito dei percorsi “Brocca” e il Liceo Tecnico con indirizzo ambiente e salute, in seguito alla cosiddetta Riforma Berlinguer che ha anche comportato l’adozione della denominazione Istituto Tecnico per Attività’ Sociali (I.T.A.S.). Attualmente, secondo il nuovo assetto ordinamentale della scuola superiore nel settore tecnologico è presente l’indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie e ambientali”. Il Liceo Linguistico Il Liceo Linguistico è stato costituito, unitamente all’indirizzo biosanitario, nell’ambito della trasformazione dell’ Istituto Tecnico Femminile, grazie all’attivazione della maxi- s p e r i m e n t a z i o n e d i i n d i r i z z o linguistico e all’adozione del cosiddetto “Progetto Brocca”. Con la riforma dei licei del 2010 è divenuto Liceo Linguistico. Tale percorso, caratterizzato dallo studio di più sistemi linguistici, guida lo studente ad approfondire e sviluppare le co no scenze, le abilit à e le competenze necessarie per acquisire la padronanza di più lingue (Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo) e per comprendere criticamente l'identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse. Per ogni lingua è attivata la certificazione europea. 8 L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Socio-sanitari Vincenzo Cuoco L’istituto ha le sue radici nella scuola tecnica istituita il 19 ottobre 1869 ad iniziativa e spesa del Comune di Campobasso con il contributo annuo della Provincia e dello Stato. Istituita con R.D. 6 agosto 1888, fu intitolata a Vincenzo Cuoco. Divenne nel 1923 Scuola Complementare, nel 1929 Scuola Secondaria di Avviamento al Lavoro, nel 1932 Scuola Secondaria di Avviamento Professionale a tipo Commerciale per trasformarsi, infine, con D.P.R.30 settembre 1965 n.1740, in Istituto professionale di Stato per il Commercio. L’istituzione ha seguito le evoluzioni che nel corso degli anni hanno vissuto e sperimentato gli istituti professionali e dal 2010 è in linea con il Nuovo Ordinamento previsto per questi ultimi. Pertanto, all’indirizzo consolidato Settore “Servizi commerciali”, è stato affiancato un altro indirizzo: Settore servizi - Indirizzo Servizi socio sanitari, all’interno del quale è stata di recente attivata l’ Articolazione "Odontotecnico". L’indirizzo “Servizi commerciali“ prepara gli studenti ad acquisire competenze per supportare operativamente aziende nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. L’indirizzo “Servizi socio-sanitari” a sua volta fornisce le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità. L’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato Leopoldo Montini L’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di Campobasso è intitolato a Leopoldo Montini, un eroe molisano della Prima guerra mondiale. Già presente nel primo dopoguerra, periodo durante il quale la scuola contribuì fortemente a formare la locale classe artigiana, l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato nasce con D.P.R. del 10 luglio 1960, a seguito della soppressione della Scuola Tecnica e dell’annessione alla Scuola d’Avviamento. In quell’anno ebbero inizio i corsi di Congegnatore meccanico e di Meccanico riparatore di automezzi, per la sezione Industria meccanica, e di Elettricista impiantista a bassa tensione per quella di Industria elettrica. Negli anni successivi si svilupperà un processo di diffusione e forte radicamento n e l territorio, grazie anche all’istituzione di Scuole Coordinate a Santa Croce di Magliano, Casacalenda, Riccia, Gambatesa, Frosolone e Colli al Volturno. L’istituzione ha seguito le evoluzioni che nel tempo hanno vissuto e sperimentato gli istituti professionali e dal 2010 è in linea con il Nuovo Ordinamento previsto per questi ultimi. In coerenza con la propria storia ma anche in sintonia con le esigenze attuali è in vigore l’indirizzo “Manutenzione e Assistenza tecnica”, fornendo competenze tecnico-professionali relative alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. Proprio in quest’ottica, presso l’istituto sono attivi anche corsi serali. 9 Strutture e servizi Uffici (dirigenza, segreteria) Laboratorio di chimica Laboratorio di microbiologia Laboratorio di fisica Laboratorio anatomia Laboratorio di igiene Laboratori Scientifici Laboratori informatici/multimediali Laboratorio CAD-CAM Laboratorio Meccanica Laboratorio Misure Elettriche Laboratorio Sistemi elettronici Laboratorio Installazione Sistemi elettrici Laboratorio Disegno Laboratorio linguistico Biblioteca Sala riunioni Aula magna Sistema audiovisivo ed antenna parabolica Campo di calcetto Palestra 10 Cap. 2 L’offerta formativa Gli indirizzi attualmente attivati dall’I.I.S Pertini-Montini-Cuoco sono: · · · · · Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie Liceo Linguistico Istituto Professionale Indirizzo Servizi commerciali Istituto Professionale Indirizzo Servizi Socio-Sanitari Istituto Professionale Indirizzo Servizi Socio-Sanitari - Articolazione odontotecnico · Istituto Professionale Indirizzo Manutenzione e Assistenza tecnica Inoltre, sono attivi corsi per qualifiche regionali triennali e diplomi quadriennali e corsi serali. Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie Con il nuovo assetto ordinamentale, andato in vigore dall’a. s. 2010/11 a seguito della Riforma della Scuola Secondaria Superiore, l’identità degli Istituti Tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico. A partire al corrente a. s. 2010/11, è stato quindi attivato l’ordinamento del settore tecnologico indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie”. Il corso di studi, eguale per tutte le classi prime e seconde, a conclusione del primo biennio, permette di scegliere fra l’indirizzo “Biotecnologie ambientali” e l’indirizzo “Biotecnologie sanitarie”. Nell’articolazione “Biotecnologie ambientali” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative al governo e al controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro, e allo studio delle interazioni fra sistemi energetici e ambiente, riferite specialmente all’impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni inquinanti. Nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e applicare studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva. 11 Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali Al termine del quinquennio il diplomato ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, nonché negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario; nello specifico delle articolazioni “biotecnologie sanitarie” e “biotecnologie ambientali” il diplomato matura particolari competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitarie. Il diplomato può accedere, oltre ai corsi ITS (Istruzione Tecnica Superiore), a tutte le facoltà universitarie con particolare riguardo a corsi di laurea triennali e magistrali, relativi alla salvaguardia dell’ambiente, che offrono ampi sviluppi occupazionali nel campo delle Biotecnologie sanitarie, ambientali, farmaceutiche delle Energie rinnovabili, della Gestione del territorio, della gestione integrata dei rifiuti. Inoltre, può inserirsi agevolmente, con il diploma, in enti pubblici o privati, come consorzi di bonifica, enti di gestione delle risorse idriche, laboratori analisi, cliniche sanitarie. Può anche svolgere la libera professione come consulente. 12 QUADRO ORARIO DEL CORSO Ore settimanali per anni di corso 1° biennio 2° biennio 5° anno 1° 2° 3° 4° 5° 4 4 4 4 4 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 1 4 4 3 3 3 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 1 1 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDIO Lingua e letteratura Italiana Lingua Inglese Storia Geografia Matematica Diritto e Economia Scienze della Terra e Biologia Fisica* Chimica* Tecnologie e Tecniche di rappresentazione grafica* Tecnologie informatiche* Scienze e Tecnologie applicate** Complementi di matematica Scienze motorie e sportive Religione/Attività alternative articolazione "Biotecnologie Sanitarie" Chimica analitica e strumentale* Chimica organica e biochimica* Biologia, microbiologia e tecnologia di controllo sanitario* Igiene, Anatomia, Fisiologia e Patologia* Legislazione sanitaria Totali ore settimanali 33 32 3 3 4 6 3 3 4 6 32 32 4 4 6 3 32 4 4 6 2 32 4 4 6 2 32 4 4 6 3 32 articolazione "Biotecnologie Ambientali" Chimica analitica e strumentale* Chimica organica e biochimica* Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale* Fisica ambientale* Totali ore settimanali 33 32 (¹) * a scelta dello studente ** ci si riferisce all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. insegnamenti che prevedono attività di laboratorio con la compresenza di Insegnanti tecnico-pratici 13 LICEO LINGUISTICO A partire dall’a. s. 2010/11, è stato attivato l’indirizzo linguistico secondo il nuovo ordinamento dei Licei. Infatti, il Liceo Linguistico persegue le seguenti finalità espresse dal Regolamento recante la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei (art. 2 comma 2 D.P.R. 89 del 15 marzo 2010): “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni, ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. Tale percorso consente di maturare conoscenze e competenze nelle seguenti aree: metodologica; logico-argomentativa; linguistico-comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica. Inoltre, le lingue moderne sono studiate non solo nella loro dimensione culturale peculiare, ma soprattutto come mezzo di espressione e comunicazione per allargare l’esperienza degli studenti in un’ottica multiculturale. “Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e di civiltà diverse” (art. 6 comma 1). Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali Gli sbocchi professionali del diplomato del liceo linguistico sono quelli connessi all’uso intensivo delle lingue straniere: traduttori ed interpreti, comunicazione e mediazione linguistica e culturale, con sbocchi nel settore diplomatico, giornalistico e turistico. Peraltro, il diploma conseguito consente l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria, mentre la conoscenza delle lingue, indipendentemente dalla facoltà, offre maggiori possibilità di frequentare corsi universitari all'estero e consente di approfondire la propria preparazione tramite l'accesso diretto ai testi originali o a testi non ancora disponibili in traduzione. Inoltre, il Liceo Linguistico fornisce la cultura generale indispensabile per la frequenza di corsi post-secondari e specializzazioni, attivati da enti pubblici o privati, che preparano a professioni come interpreti e traduttori, bibliotecari, allestitori museali, addetti alle pubbliche relazioni, operatori turistici, esperti di comunicazione di massa. Il Liceo Linguistico fornisce ai diplomati una professionalità in campo linguistico che può anche trovare diretta applicazione nelle aziende che privilegiano i rapporti commerciali con l’estero 14 QUADRO ORARIO DEL CORSO Ore settimanali per anni di corso DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDIO Lingua e letteratura Italiana Lingua Latina Lingua e cultura Inglese* Lingua e cultura Francese* Lingua e cultura Tedesca* o Spagnola*(¹) Storia - Geografia Storia Filosofia Matematica** Fisica Scienze naturali*** Storia dell'Arte Scienze motorie e sportive Religione/Attività alternative Totali ore settimanali 1° biennio 1° 4 2 4 3 3 3 2° 4 2 4 3 3 3 3 3 2 2 2 1 27 2 1 27 3° 4 4° 4 5° anno 5° 4 3 4 4 3 4 4 3 4 4 2 2 2 2 2 2 2 1 30 2 2 2 2 2 2 2 1 30 2 2 2 2 2 2 2 1 30 2° biennio (¹) a scelta dello studente * Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua. ** con Informatica al primo biennio *** Scienza della Terra, Biologia, Chimi Istituto Professionale Indirizzo Servizi commerciali In coerenza con le linee guida per l’Istruzione Professionale del 2010, l’indirizzo “Servizi Commerciali” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali, sia nell’attività di promozione delle vendite; in tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli grafici e pubblicitari. Le competenze sono declinate per consentire allo studente l’opportunità di operare con una visione organica e di sistema all’interno di un’azienda, affinando la professionalità di base con approfondimenti in uno dei tre ambiti di riferimento che caratterizzano l’indirizzo di studi. L’identità dell’indirizzo tiene conto delle differenti connotazioni che assumono oggi i servizi commerciali, sia per le dimensioni e le tipologie delle strutture aziendali, sia per le diverse esigenze delle filiere di riferimento. L’ ambito Commerciale tende, inoltre, a sviluppare competenze che orientano lo studente nel contesto economico sociale generale e territoriale, declinate per operare con una visione organica e di sistema all’interno dell’azienda, di sviluppare una professionalità di base ben strutturata e flessibile nell’area economico aziendale, con la possibilità di attivare approfondimenti in relazione alla tipologia del territorio ed alla richiesta delle aziende 15 Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato, che può tanto proseguire negli studi universitari quanto entrare nel mondo del lavoro, è in grado di orientarsi nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali. Inoltre, è’ in grado di: · ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali; · contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi; · contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–contabile; · contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing; · utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore; · organizzare eventi promozionali; · utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni; · comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore. 16 Quadro Orario del corso INDIRIZZO PROFESSIONALE "Servizi commerciali" DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO Area comune I II III IV V Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 1 3 Diritto ed Economia 2 2 Scienze della terra e Biologia 2 2 Geografia 1 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 8 8 Area di indirizzo Scienze integrate (fisica) 2 Scienze integrate (chimica) 2 Informatica e laboratorio 2 2 Tecnologie professionali dei servizi commerciali 5 5 8 3 3 3 3 Diritto ed Economia 4 4 4 Tecniche di comunicazione 2 2 2 32 30 32 (di cui laboratorio in compresenza) Seconda lingua comunitaria Totale ore settimanali 2 3 33 2 32 2 17 Istituto Professionale Indirizzo Servizi Socio-Sanitari In coerenza con le linee guida per l’Istruzione Professionale del 2010, l’indirizzo “Sociosanitario” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze necessarie per organizzare ed attuare, in collaborazione con altre figure professionali, interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. L’identità dell’indirizzo si caratterizza per una visione integrata dei servizi sociali e sanitari nelle aree che riguardano soprattutto la mediazione familiare, l’immigrazione, le fasce sociali più deboli, le attività di animazione socio-educative e culturali e tutto il settore legato al benessere. Le innovazioni in atto richiedono che lo studente sviluppi competenze comunicative e relazionali nonché scientifiche e tecniche correlate alla psicologia generale ed applicata, alla legislazione socio-sanitaria, alla cultura medico-sanitaria. Nel secondo biennio, l’utilizzo di saperi, metodi e strumenti specifici dell’asse scientifico-tecnologico consente al diplomato di rilevare e interpretare i bisogni del territorio e promuovere, nel quotidiano, stili di vita rispettosi della salute e delle norme igienico-sanitarie. Le discipline afferenti all’asse storico-sociale consentono di riconoscere le problematiche relative alle diverse tipologie di persone, anche per azioni specifiche di supporto. Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali il Diplomato può tanto proseguire negli studi quanto entrare nel mondo del lavoro; In particolare il percorso offre le basi per i seguenti percorsi universitari: · · · · · · Scienze Infermieristiche Ostetricia Tecnico della riabilitazione Dietistica Educatore professionale sanitario Tecniche della prevenzione e della sicurezza sul lavoro · Servizio Sociale. Nel momento in cui il Diplomato in Servizi Socio-Sanitari si inserisce nel mondo del lavoro, è in grado di: · partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con soggetti istituzionali e professionali; · rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee strutture; · intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; · applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; · organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli; · interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento; · individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienicosanitari della vita quotidiana; · utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse. 18 IL QUADRO ORARIO DEL CORSO * ore di compresenza ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico DISCIPLINE 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 2 2 - - - Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia Geografia 1 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Scienze integrate (Fisica) 2 - - - - Scienze integrate (Chimica) - 2 - - - Scienze umane e sociali 4(1*) 4(1*) - - - 2(1*) - - - - Educazione musicale - 2(1*) - - - Metodologie operative 2** 2** 3** - - Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3 Igiene e cultura medico-sanitaria - - 4 4 4 Psicologia generale ed applicata - - 4 5 5 Diritto e legislazione socio-sanitaria - - 3 3 3 - - - 2 2 33 32 32 32 32 Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche Tecnica amministrativa ed economia sociale TOTALE 19 ISTITUTO PROFESSIONALE INDIRIZZO "SERVIZI SOCIO-SANITARI" ARTICOLAZIONE "ODONTOTECNICO" Sempre in coerenza con le linee guida del 2010, il diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo Servizi socio-sanitari, nell’articolazione “Odontotecnico”, è in grado di: • applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per rendere il lavoro funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo; • osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della professione; • dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i pazienti; • aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle norme giuridiche e sanitarie che regolano il settore. Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali ll Diplomato di Istruzione Professionale dell’indirizzo"Odontotecnico", a conclusione del percorso quinquennale è in grado di: · predisporre nel laboratorio odontotecnico apparecchi di protesi dentale provvisoria, fissa e mobile su modelli forniti da medici dentisti; · interagire con lo specialista odontoiatra; · Osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l'esercizio della professione. Al termine del corso di studi l'Odontotecnico può: • inserirsi nel mondo del lavoro, presso strutture sanitarie pubbliche o in laboratori privati; • può esercitare in proprio la professione di odontotecnico; • può proseguire gli studi iscrivendosi a corsi universitari. In particolare il percorso offre le basi per i seguenti percorsi universitari: · · · · · Igienista Dentale Scienze Infermieristiche Educatore professionale sanitario Tecniche della prevenzione e della sicurezza sul lavoro Servizio Sociale. 20 IL QUADRO ORARIO DEL CORSO Quadro Orario Settore: Servizi Indirizzo: Servizi socio – sanitari Articolazione: Odontotecnico Ore Discipline III I II IV V Italiano 4 4 4 4 4 Storia, costituzione e cittadinanza 2 2 2 2 2 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Matematica 4 4 3 3 3 Religione cattolica o attivita’ alternative 1 1 1 1 1 Diritto ed economia 2 2 Geografia generale ed economica 1 Scienze motorie 2 2 2 Scienze integrate (scienze della terra e biologia) 2 2 Scienze integrate (fisica) 2 2 Scienze integrate (chimica) 2 2 Anatomia, fisiologia e igiene 2 2 2 2 2 2 Rappresentazione e modellazione odontote 4( 4(4 2 2 cnica 4) ) Esercitazione di laboratorio di odontotecnica 4 4 7 8 4(2 4( 4(2 ) 2) ) Scienze dei materiali dentali e laboratorio Gnatologia Totale ore settimanali 7 2 3 3 2 2 3 32 32 32 ( ) ore di compresenza con insegnante ITP 21 Istituto Professionale Indirizzo Manutenzione e Assistenza tecnica In coerenza con le linee guida per l’Istruzione Professionale del 2010, nell’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica sono confluiti gli indirizzi del previgente ordinamento professionale che maggiormente attenevano alla meccanica, all’elettrotecnica, all’elettronica. Onde evitare possibili interpretazioni che costituiscano sovrapposizione con altri indirizzi dell’istruzione tecnica, si ribadisce per il secondo biennio e per il quinto anno il carattere politecnico del profilo di competenza del manutentore, che agisce su sistemi e apparati complessi, che non sono di tipo esclusivamente meccanico, elettrico od elettronico. La struttura politecnica dell’indirizzo viene esaltata proprio nella determinazione del contesto tecnologico nel quale si applicano le competenze del manutentore, rispetto alla grande varietà di casi, poiché l’organizzazione del lavoro, l’applicazione delle normative, la gestione dei servizi e delle relative funzioni, pur seguendo procedure analoghe, mobilitano saperi tecnici enormemente differenziati, anche sul piano della responsabilità professionale. La formazione ad operare su sistemi complessi (sia essi impianti o mezzi) richiede pertanto una formazione sul campo affidata a metodologie attive che è opportuno riferire precocemente a contesti e processi reali o convenientemente simulati nel laboratorio degli apprendimenti. per di più in condizioni di conoscenza anche parziale degli oggetti sui quali si interviene (diagnostica, analisi del guasto e delle sue cause, modalità di manifestazione, riparazione). Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali Al termine del corso di studi, lo studente potrà iscriversi a corsi universitari, ma anche inserirsi nel mondo del lavoro, dove sarà in grado di gestire, organizzare ed effettuare · interventi di installazione e manutenzione ordinaria, · di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. · Le competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. 22 Il QUADRO ORARIO DEL CORSO ore settimanali di lezione DISCIPLINE Discipline area comune Discipline area di indirizzo Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze della terra e biologia Scienze motorie e sportive Religione o attività alternative Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 1 Scienze integrate:fisica (con 1 ora laboratorio ) 2 Scienze integrate: chimica (con 1 ora laboratorio ) Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione 3 Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tecnologie meccaniche ed applicazioni Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione 1° biennio 2°biennio 5^ cl. 1^ cl. 2^ cl. 3^ cl. 4^ cl. 5^ 4 3 2 4 2 2 2 1 3 2 2 2 3 4 3 2 4 2 2 2 1 3 2 2 2 3 4 3 2 3 4 3 2 3 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 4 5 5 3 3 5 4 5 3 3 3 8 1 Insegnamento in attività di laboratorio svolto congiuntamente da docente teorico e tecnico-pratico 2 Insegnamento in attività di laboratorio svolto congiuntamente da docente teorico e tecnico-pratico 3 Insegnamento in attività di laboratorio svolto da docente tecnico-pratico 23 I PERCORSI IeFP ALL’INTERNO DELl’ I.I.S. “S. Pertini” in linea con il nuovo sistema di istruzione regionale attivati presso l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato e l’ Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Socio-Sanitari Percorsi IeFP: qualifiche regionali triennali e diplomi quadriennali Gli artt. 117 e 118 della Costituzione della Repubblica Italiana prevedono che l’istruzione e la formazione professionale siano materia di esclusiva competenza legislativa delle Regioni. Queste possono definire il sistema di istruzione e formazione alle professioni sulla base delle specifiche caratteristiche territoriali e del sistema produttivo locale, mentre lo Stato fissa le norme generali sull’istruzione e i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), ossia gli standard comuni e vincolanti a livello nazionale, concernenti i diritti sociali, tra cui quelli educativi e formativi. Il riordino dell’Istruzione Secondaria Superiore, messo in atto dalla normativa nazionale, prevede che gli Istituti Professionali statali possano rilasciare esclusivamente diplomi di istruzione secondaria superiore al termine di un percorso di 5 anni. Prevede, altresì, che possano svolgere, in regime di sussidiarietà e nel rispetto della competenza esclusiva delle Regioni in materia, un ruolo integrativo e complementare nei confronti del sistema formativo regionale (a norma dell’articolo 2, comma 3, del D.P.R. n. 87/2010 che disciplina il sistema di IeFP di cui al Capo III del D.lgs. n. 226/2005). L’offerta sussidiaria degli Istituti Professionali statali, pertanto, diviene funzionale all’integrazione, ampliamento e differenziazione dei percorsi in rapporto alle esigenze e specificità del territorio; questo non solo per assicurare il diritto degli studenti in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo di accedere ai percorsi del secondo ciclo nell’istruzione secondaria superiore, ma anche per consentire loro l’ingresso in quelli del sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), contrastando in tal modo la dispersione scolastica. Gli studenti in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo possono iscriversi a percorsi per il conseguimento di qualifiche professionali, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto-dovere all’istruzione. Ad esempio, al termine di un triennio di IeFP, coloro che hanno scelto di conseguire la qualifica presso gli Istituti Professionali proseguono il percorso sino al diploma quinquennale; invece gli studenti che hanno conseguito la qualifica presso gli Enti di formazione professionale possono rientrare a scuola, previa valutazione e riconoscimento del percorso triennale seguito, per proseguire sino al diploma quinquennale statale. È possibile, inoltre, scegliere di conseguire un ulteriore titolo al termine del quarto anno di frequenza all’interno di un Istituto Professionale statale: si tratta di un diploma tecnico il cui conseguimento è subordinato al requisito di possesso della qualifica triennale. Il percorso annuale relativo al quarto anno ha come finalità quella di far ottenere agli allievi il “Diploma di Tecnico” che è correlato al IV livello EQF e costituisce la naturale evoluzione della figura dell’operatore professionale, che si consegue nel triennio ed è, a sua volta, correlata al III livello EQF. Certificazione rilasciata: il passaggio alla annualità successiva del percorso formativo e l'ammissione agli esami di accertamento finali sono subordinate al raggiungimento degli obiettivi minimi previsti e alla frequenza di almeno il 75% del monte ore. Al termine del percorso sono previste delle prove finali teorico-pratiche, il cui superamento permette agli allievi di conseguire l'attestato di qualifica professionale rilasciato dalla Regione Molise. 24 Le qualifiche professionali consentono l’accesso diretto al mondo del lavoro, e quindi alla formazione continua e permanente e sono riconosciute a livello regionale, nazionale ed europeo. Il conseguimento dei titoli rilasciati nell’ambito del circuito IeFP non dà accesso ai percorsi universitari. L’I.I.S. inserisce i percorsi per il rilascio dei titoli IeFP all’interno dei propri iter didattici quinquennali. Tale attuazione avviene nell’ambito del regime sussidiario di cui sopra, con un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di formazione regionale, nel quadro di specifiche intese tra la Regione Molise e il MIUR, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. I percorsi, essendo attuati all’interno di quelli d’istruzione statale, hanno il medesimo quadro disciplinare e orario annuale delle lezioni pari a: - 1089 ore, corrispondente a 33 ore settimanali per le classi prime; - 1065 ore, corrispondenti a 32 ore settimanali per le classi seconde, terze e quarte. Per realizzare gli iter formativi IeFP, ai fini del rilascio delle qualifiche regionali, l’Istituto si potrà avvalere dell’utilizzo delle quote di autonomia e, a seconda delle esigenze e delle necessità, anche delle quote di flessibilità relative all’area di indirizzo. In questo modo si riesce a curvare la percentuale di ore da dedicare all’accrescimento delle competenze tecnico-professionali indispensabili per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, senza però trascurare le competenze di base e trasversali che rimangono comunque ad un livello ottimale per la possibile prosecuzione degli studi. Particolare riguardo è dato alle attività di Alternanza Scuola-Lavoro il cui svolgimento è essenziale per sostenere le prove finali a conclusione dell’iter formativo. Le competenze minime che dovranno essere raggiunte per la prosecuzione degli studi faranno riferimento: -al Quadro Europeo delle Qualifiche per quanto riguarda le competenze di base e trasversali; -all’Accordo Stato-Regioni recepito con delibera della giunta regionale del Molise per quanto riguarda le competenze tecnico-professionali. I titoli conseguibili presso il nostro Istituto sono i seguenti, declinati secondo la denominazione della figura di cui al Repertorio reg.le delle Qualifiche in Obbligo Formativo - D.G.R. n. 312 del 16/05/2012 e Linee Guida Regionali di cui alla D.G.R. n.355 del 28/07/2014: Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato Titoli TRIENNALI ™ ™ ™ ™ Operatore elettrico Operatore elettronico Operatore meccanico Montatore meccanico di sistemi cod. 19.67 Titoli QUADRIENNALI ™ ™ ™ ™ Tecnico elettrico Tecnico elettronico Tecnico meccanico Operatore Elettrico 25 Descrizione sintetica della figura L’ Operatore elettrico interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione dell’impianto elettrico con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività con competenze relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni residenziali, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali nel rispetto delle norme relative alla sicurezza degli impianti elettrici; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica e della manutenzione dell’impianto. Competenze tecnico professionali in esito al triennio L’operatore elettrico è in grado di: 1) Definire e pianificare fasi/successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del progetto dell’impianto elettrico; 2) Approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso; 3) Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria; 4) Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali; 5) Effettuare la posa delle canalizzazioni, seguendo le specifiche progettuali; 6) Predisporre e cablare l’impianto elettrico nei suoi diversi componenti, nel rispetto delle norme di sicurezza e sulla base delle specifiche progettuali e delle schede tecniche; 7) Effettuare le verifiche di funzionamento dell’impianto elettrico in coerenza con le specifiche progettuali; 8) Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici, individuando eventuali anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino. OPERATORE ELETTRONICO Descrizione sintetica della figura L’ Operatore elettronico interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative all’installazione e manutenzione di sistemi elettronici e alle reti informatiche nelle abitazioni, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, dell’installazione di impianti telefonici e televisivi, di sistemi di sorveglianza e allarme, di reti informatiche; provvede inoltre alla verifica e alla manutenzione dell’impianto. Competenze tecnico professionali in esito al triennio L’operatore elettronico è in grado di: 1) Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del progetto del sistema/rete elettronica; 2) Approntare materiali, strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso; 3) Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria; 26 4) Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali; 5) Predisporre e cablare le canalizzazioni, i quadri e i cavi seguendo le specifiche progettuali; 6) Installare sistemi elettronici per la ricezione e la comunicazione di segnali audio-video seguendo le specifiche progettuali; 7) Installare e configurare reti informatiche seguendo le specifiche progettuali; 8) Assemblare e configurare personal computer in base alla documentazione tecnica di riferimento e alle esigenze del cliente; 9) Effettuare le verifiche di funzionamento del sistema o della rete in coerenza con le specifiche progettuali, predisponendo la documentazione di verifica; 10) Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di sistemi e reti, individuando eventuali anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino. OPERATORE MECCANICO – MONTATORE MECCANICO DI SISTEMI Descrizione sintetica della figura L’ Operatore Meccanico, interviene, a livello esecutivo, nel processo di produzione meccanica con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative alle lavorazioni di pezzi e complessivi meccanici, al montaggio e all’adattamento in opera di gruppi, sottogruppi e particolari meccanici, con competenze nell’approntamento e conduzione delle macchine e delle attrezzature, nel controllo e verifica di conformità delle lavorazioni assegnate, proprie della produzione meccanica. Competenze tecnico professionali in esito al triennio L’operatore meccanico è in grado di: 1) Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o della documentazione di appoggio (schemi, disegni, procedure distinte materiali, ecc.) e del sistema di relazioni; 2) Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse fasi di lavorazione sulla base della tipologia di materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso; 3) Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione ordinaria; 4) Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali; 5) Verificare la rispondenza delle fasi di lavoro, dei materiali e dei prodotti agli standard qualitativi previsti dalle specifiche di progettazione; 6) Eseguire la lavorazioni di pezzi e complessivi meccanici secondo le specifiche progettuali; 7) Montare e assemblare prodotti meccanici secondo le specifiche progettuali; 8) Eseguire le operazioni di aggiustaggio di particolari e gruppi meccanici. Titoli QUADRIENNALI Descrizione sintetica della figura Il Tecnico IeFP svolge funzioni di media complessità fondate su processi decisionali non completamente autonomi, a cui è chiamato a collaborare nell’individuazione di alternative d’azione, anche elaborate fuori dagli schemi di protocollo, ma entro un quadro di azione che può essere innovato, ricalibrato e stabilito solo da figure in possesso delle qualificazioni correlate ai livelli superiori1. 27 AMBITO ELETTRICO ed ELETTRONICO Standard delle competenze tecnico-professionali caratterizzanti la figura di TECNICO ELETTRICO e TECNICO ELETTRONICO in esito al quadriennio 1.Condurre le fasi di lavoro sulla base delle specifiche di progetto, presidiando l'attività di realizzazione e/o manutenzione dell’impianto. 2.Identificare situazioni di rischio potenziale per la sicurezza, la salute e l'ambiente nel luogo di lavoro, promuovendo l’assunzione di comportamenti corretti e consapevoli di prevenzione. 3.Recepire i bisogni del cliente, coniugandoli con le opportunità tecniche e tecnologiche disponibili. 4.Progettare impianti civili e industriali di piccola dimensione. 5.Predisporre documenti relativi alle attività ed ai materiali. 6.Identificare le esigenze di acquisto di attrezzature e materiali, curando il processo di approvvigionamento 7.Effettuare le verifiche di funzionamento dell’impianto, predisponendo la documentazione richiesta. AMBITO MECCANICO Standard delle competenze tecnico-professionali caratterizzanti la figura di TECNICO MECCANICO in esito al quadriennio 1.Monitorare il funzionamento di strumenti, macchine e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria. 2. Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche contrastando affaticamento, infortuni e malattie professionali. 3. Effettuare l’attrezzaggio della macchina utensile. 4. Predisporre il cartellino delle lavorazioni nelle sue diverse parti, nel rispetto delle norme di sicurezza e sulla base delle specifiche progettuali e delle schede tecniche. 5. Effettua verifiche dimensionali dei componenti meccanici. 6. Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti industriali, individuando eventuali anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino. “Accordo tra Regioni e Province autonome per l’adozione delle metodologie e degli strumenti condivisi, quale riferimento per l’offerta di istruzione e formazione professionale a livello regionale”, siglato in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in data 25/02/2010. 28 Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Socio-Sanitari Titolo TRIENNALE Operatore amministrativo segretariale Titolo Quadriennale Tecnico dei servizi di impresa OPERATORE AMMINISTRATIVO SEGRETARIALE Descrizione sintetica della figura L’Operatore amministrativo-segretariale interviene, a livello esecutivo, nel processo di amministrazione e gestione aziendale con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative alla gestione, elaborazione, trattamento e archiviazione di documenti e comunicazioni di diverso tipo, anche di natura amministrativo-contabile, con competenze nella programmazione ed organizzazione di eventi e riunioni di lavoro Competenze tecnico professionali in esito al triennio L’Operatore amministrativo segretariale è in grado di: 1) Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere, sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni; 2) Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse attività sulla base della tipologia di materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso; 3) Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione ordinaria; 4) Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di e salvaguardia ambientale, identificando e prevenendo situazioni di rischio per sé, per altri e per l'ambiente, assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali; 5) Collaborare alla gestione dei flussi informativi e comunicativi con le tecnologie e la strumentazione disponibile; 6) Redigere comunicazioni anche in lingua straniera e documenti sulla base di modelli standard per contenuto e forma grafica; 7) Redigere, registrare e archiviare documenti amministrativo-contabili; 8) Curare l’organizzazione di riunioni, eventi e viaggi di lavoro in coerenza con gli obiettivi e le necessità aziendali; 9) Operare secondo i criteri di qualità stabiliti dal protocollo aziendale, riconoscendo e interpretando le esigenze del cliente/utente interno/esterno alla struttura/funzione organizzativa; 10) Operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di igiene. Titolo QUADRIENNALE Descrizione sintetica della figura Il Tecnico dei Servizi d’Impresa è una figura professionale che si differenzia dall’Operatore di IeFP per la tipologia e l’ampiezza delle conoscenze, la finalizzazione della gamma di abilità cognitive e pratiche, oltre che per il grado di responsabilità e di autonomia nello svolgimento delle varie attività. Si tratta di una figura polivalente che può trovare collocazione nelle aziende e negli studi professionali del settore terziario. Le competenze specifiche acquisite nell’indirizzo consentono di svolgere compiti amministrativi e contabili di base con l’uso delle tecnologie informatiche. Il corso integrato è incentrato su ambiti di conoscenze finalizzate all’acquisizione di competenze relative 29 anche alla cittadinanza attiva e al possesso di strumenti conoscitivi e applicativi per l’apprendimento permanente. TECNICO DEI SERVIZI DI IMPRESA Standard delle competenze tecnico-professionali caratterizzanti la figura di TECNICO DEI SERVIZI DI IMPRESA in esito al quadriennio 1. Curare le relazioni di front – office con clienti, fornitori e altri soggetti di riferimento per i diversi ambiti professionali. 2.Predisporre le modalità e gli strumenti di gestione e controllo dei flussi comunicativi e informativi in entrata e in uscita rispetto sia agli interlocutori esterni che interni. 3. Identificare situazioni di rischio potenziale per la sicurezza, la salute e l'ambiente, promuovendo l’assunzione di comportamenti corretti e consapevoli di prevenzione. 4. Effettuare le operazioni di carattere amministrativo e contabile IDATTI Corsi serali di secondo livello presso l’istituto professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato I radicali mutamenti avvenuti nella realtà economica italiana ed internazionale attraverso la globalizzazione dell’economia, l’affermarsi delle nuove tecnologie e la rapidità delle loro innovazioni hanno avuto notevoli riflessi sui processi formativi. Il sapere, l’intelligenza tecnico-scientifica, il know-how sono la risorsa fondamentale nell’attuale competizione economica e quindi l’istruzione costituisce un elemento decisivo per lo sviluppo del sistema paese. La promozione dell’istruzione, a partire dalle categorie più svantaggiate (drop out, extracomunitari, disoccupati), e la lotta alla dispersione scolastica, oltre che per i tradizionali valori sociali ed umanitari, vengono così ad assumere un’importanza strategica anche dal punto di vista economico. Investire sugli adulti che continuano ad apprendere consente di creare un circolo virtuoso che a sua volta favorisce anche il successo scolastico dei giovani. Le raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea di Lisbona (marzo 2000), le risoluzioni del suddetto Consiglio sull’apprendimento permanente (27.06.2002) e sul capitale sociale e umano (27.07.2003) hanno colto appieno le suddette esigenze e hanno rappresentato sicuramente un forte stimolo agli Stati membri nella direzione della promozione e valorizzazione delle iniziative di formazione lungo l’intero arco della vita (longlife learning). Da questa analisi e dalle numerose richieste pervenute, il nostro istituto ha ritenuto di attivare un corso serale di istruzione professionale di secondo livello rivolto agli adulti. Le ragioni di questa loro volontà è dovuta soprattutto ad esigenze di tipo lavorativo in quanto molti di essi sono in una situazione di difficoltà occupazionale ed hanno quindi ravvisato, nel conseguimento di un diploma a indirizzo tecnico-professionale (“Tecnico per la Manutenzione e l’Assistenza tecnica”), la possibilità di migliorare anche la propria condizione occupazionale. È quindi una richiesta che si pone da una parte nel quadro di una formazione continua in grado di costruire un sistema di educazione di tipo permanente (anche contro la dispersione scolastica) e dall’altra parte come strumento reale di riqualificazione della professionalità nel mondo del lavoro in cui operano. 30 Destinatari: L’accesso al percorso è riservato ad un’utenza composta da adulti e/o giovaniadulti, lavoratori e non, che hanno interrotto gli studi dopo la terza media o non hanno completato quelli superiori previo accertamento dei crediti formali, non formali e informali. La presenza di crediti formativi accertati costituirà elemento preferenziale per l’inserimento nel percorso Il Centro Sportivo Scolastico Il Centro Sportivo Scolastico dell’I. I. S, che opera sulla base delle indicazioni ministeriali, promuove l’aggregazione e il senso di appartenenza alla scuola e contribuisce alla valorizzazione delle attività motorie. Le attività del CSS integrano il percorso formativo delle ore curricolari di Scienze Motorie e concorrono allo sviluppo di una cultura sportiva, del movimento e del benessere, e all’acquisizione di un “atteggiamento competitivo” corretto. Oltre allo studio delle diverse discipline sportive, sono proposte attività educative trasversali di accoglienza ed integrazione degli studenti. In tal modo il CCS si impegna a favorire la più larga adesione alle attività, pomeridiane e non. In concreto, gli obiettivi formativi e educativi che sostengono le attività del CSS sono i seguenti: • incrementare l’attività sportiva scolastica svolta dagli studenti; • promuovere la partecipazione degli studenti ai Giochi Sportivi Studenteschi; • potenziare e diversificare l’offerta formativa dell’Istituto di attività motoria, fisica e sportiva; • rilevare attitudini e vocazioni individuali alla pratica sportiva; • integrare gli alunni diversamente abili; • consolidare le capacità di partecipare al gioco di squadra nel rispetto delle regole. Altresì, il centro Sportivo Scolastico intende aprirsi al territorio per essere un centro di riferimento per altre istituzioni scolastiche e per la comunità locale. Cap. 3 Le scelte formative, educative e culturali Le scelte formative, educative e culturali sono state definite nel rispetto delle Indicazioni Nazionali per il Liceo (allegato al DPR 89/2012) delle Linee Guida per gli Istituti Tecnici (Direttiva MIUR n. 57/2012 eC.M.5/2012), delle Linee Guida per gli Istituti Professionali del 2010 (D.P.R. 15 marzo 2010, n.87), del Documento per l’Obbligo d’Istruzione e relativi allegati Assi culturali e Competenze di cittadinanza (2007) e della legge n. 107 del 13 luglio 2015, ed elaborate nelle riunioni dipartimentali tenendo presente i seguenti presupposti: • aderenza ai Piani di Studio proposti dal riordino della scuole secondaria; • rispetto della storia e delle caratteristiche di ogni percorso; • integrazione degli aspetti comuni ai diversi indirizzi di studio, per la costituzione di un curricolo caratterizzato da una forte attenzione agli aspetti essenziali del sapere; • sviluppo e potenziamento, nel triennio di indirizzo, di competenze professionalizzanti; • definizione dei Piani di Studio personalizzati riferiti a studenti i cui bisogni formativi necessitano di un intervento diversificato; 31 • • flessibilità organizzativa e didattica, didattica laboratoriale, interventi personalizzati; ampliamento dell’offerta formativa con attività progettuali considerate qualificanti per il curricolo formativo dello studente ed erogate in orario scolastico ed extrascolastico. Inoltre, come si dirà nel prossimo paragrafo, si sono tenuti nella massima considerazione i risultati del Rapporto di Autovalutazione, realizzato nel 2014-2015, per cui sono stati ì individuati: · Le priorità da perseguire per il miglioramento dell’Offerta Formativa · l’impostazione didattica e le metodologie innovative utili per la realizzazione dell’offerta formativa, · i profili in uscita degli studenti per il biennio e per il triennio; · gli obiettivi standard per tutte le classi. · i criteri di valutazione condivisi. Sono poi stati identificati criteri e linee guida per le seguenti fasi fondamentali dell’azione didattica: · · · · · · · · costruzione di prove parallele e delle relative griglie di valutazione; Inclusione; Criteri per l’osservazione nel biennio e nel triennio; Attività di recupero; Accoglienza Orientamento Alternanza Scuola-Lavoro Progettazione CLIL Le priorità e il piano di miglioramento L’Istituto di Istruzione Superiore Pertini-Montini-Cuoco di Campobasso accorpa dal Primo Settembre 2015 tre scuole diverse: l’ITAS Pertini, l’IPC Cuoco e l’IPIA Montini. Tale accorpamento rende necessario e non solo formale il richiamo puntuale agli esiti del Rapporto di Autovalutazione del 2014-2015, da considerarsi come un nodo fondamentale per ogni istituzione, che in tale circostanza ha focalizzato la propria storia e lo stato del’arte così da individuare le modalità per migliorare e implementare la propria offerta formativa. Le tre istituzioni hanno una loro storia collaudata, ma si sono messe in discussione tramite il RAV del 2014-2015 e hanno messo a fuoco i punti di forza e le criticità. L’accorpamento è divenuto un ulteriore stimolo per il confronto e ha permesso di identificare le seguenti priorità basilari per la costruzione dell’offerta formativa per l’anno 2015-2016: · · · · · Potenziamento delle competenze linguistiche e logico-scientifiche degli studenti soprattutto al termine del primo biennio di studi; Riduzione dell’abbandono scolastico; Promozione di percorsi di formazione per i docenti; Adeguamento degli ambienti di apprendimento alle nuove frontiere della didattica digitale; Potenziamento dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro. 32 Queste priorità sono divenute la base del piano di miglioramento dell’IIS Pertini che, con il contributo fattivo di tutte le sue componenti, intende realizzare nell’anno 2015-2016tramite i seguenti obiettivi di processo: · · · · · · · · La costruzione consapevole e condivisa del curricolo d’istituto, tramite la formulazione degli obiettivi minimi per ogni disciplina e per ogni anno scolastico, La condivisione dei processi progettuali, delle prove di verifica e dei criteri di valutazione La valorizzazione dell’inclusione degli studenti L’individuazione di metodologie didattiche innovative Percorsi di formazione e di autoformazione dei docenti L’avvio di esperienze di ricerca-azione La realizzazione mirata dell’ampliamento dell’offerta formativa Un monitoraggio costante dei processi didattici e scolastici. Questi obiettivi sono il primo step per raggiungere le mete auspicate, cioè i traguardi di lungo termine, come il potenziamento delle competenze degli studenti e la riduzione dell’abbandono scolastico. Di qui l’importanza del monitoraggio dei processi da parte della Commissione di Autovalutazione, così da poter verificare tempestivamente i risultati delle azioni messe in campo. Il Potenziamento dell’organico per l’anno 2015-2016 L’IIS, in base alle priorità prima individuate e al piano di miglioramento in corso, ha ritenuto opportuno individuare le seguenti aree da potenziare così da avviare la relativa richiesta per l’organico potenziato per l’anno 2015-2016: POTENZIAMENTO SOCIO-ECONOMICO e LEGALITA’ POTENZIAMENTO SCIENTIFICO POTENZIAMENTO LINGUISTICO POTENZIAMENTO LABORATORIALE POTENZIAMENTO MOTORIO POTENZIMENTO UMANISTICO POTENZIAMENTO ARTISTICO-MUSICALE PER LA 33 Impostazione didattica e metodologie innovative L’Istituto persegue una progettazione didattica coerente alle Indicazioni ministeriali e all’offerta formativa prescelta, attenta ai bisogni formativi degli studenti e volta alla costruzione di competenze trasversali e specifiche dei percorsi di studio. La progettualità è considerata il cardine della mediazione didattica ed è predisposta, in forma sia disciplinare sia interdisciplinare, selezionando metodologie e strategie adeguate ai focus tematici prescelti e con l’obiettivo di potenziare e rafforzare competenze. In tal senso, i docenti dell’IIS pianificano tanto la progettazione curricolare (disciplinare e di classe) quanto quella extracurricolare secondo i seguenti criteri comuni e condivisi: · analisi della situazione di partenza · obiettivi trasversali e disciplinari coerenti a quelli individuati nel POF · competenze da potenziare e rafforzare · metodologie · strumenti didattici · criteri e modalità di valutazione · prove di verifica · attività di recupero e di potenziamento Cardine di ogni progettualità è la didattica per competenze. Seguendo le indicazioni della normativa ministeriale e delle associazioni professionali più accreditate, le competenze sono intese come la disposizione a scegliere, utilizzare e padroneggiare conoscenze, capacità e abilità così da impostare e/o risolvere situazioni problematiche. Competenze, dunque, come performance, cui collaborano le capacità in quanto tratti potenziali, che consentono di realizzare, in un contesto dato, un processo. Una didattica per competenze consente di raggiungere le seguenti finalità formative e culturali: · Rendere gli studenti protagonisti del processo educativo · Creare forti sinergie fra sapere, saper fare, saper essere · Finalizzare la didattica alla creazione di strumenti cognitivi spendibili nel mondo delle professioni · Creare una rete di nessi tra le discipline che consenta agli alunni un apprendimento organico e coerente. I fattori che rendono funzionale la progettualità e permettono di praticare una didattica per competenze sono le metodologie didattiche, principalmente quelle innovative, cioè quelle modalità che facilitano l’apprendimento e l’acquisizione di competenze, in ambienti interessanti e stimolanti. In quest’ottica i docenti dell’IIS hanno avviato una riflessione comune e hanno selezionato le metodologie innovative che ritengono più adeguate ai bisogni formativi degli allievi e che utilizzano nella loro pratica d’aula. 34 Esse sono: · Lezione interattiva: modalità per coinvolgere gli studenti come partecipanti attivi nel lavoro d’aula. Prevede l’alternarsi di momenti espositivi con attività che impegnano direttamente gli allievi, fornendo un immediato feedback ai docenti. · Didattica laboratoriale: essa non coincide né con le applicazioni informatiche, né con la produzione di manufatti o di oggetti, perché richiede sinergia tra teoria e prassi. E’ da considerarsi la modalità fondamentale per coniugare il sapere con il saper fare e per rendere gli studenti protagonisti del loro apprendimento. In tal senso tale metodologia è valida per ogni area disciplinare, ma è privilegiata per l’insegnamento della storia, secondo esperienze ben consolidate presso l’istituto, e per la didattica della scrittura. · Didattica laboratoriale in setting specifici (laboratori scientifici, aula informatica, laboratori linguistici, laboratori di meccanica e di elettrotecnica, lezione sul campo, etc.): ulteriore applicazione della didattica laboratoriale, secondo i presupposti prima accennati, realizzata in ambienti d’apprendimento predisposti per esercitazioni ed esperienze in vitro, in situ, in modalità virtuale, etc. · Didattica digitale: è una metodologia fondamentale per il ruolo che le tecnologie assumono oggi nella nostra società e per l’abituale uso da parte degli studenti. Tramite l’uso del computer, di internet e principalmente della LIM, la didattica digitale ha l’obiettivo di sviluppare nell’allievo capacità di analisi, sintesi e valutazione degli argomenti oggetto di studio. La qualità dell’apprendimento è potenziata e migliorata attraverso un uso consapevole delle nuove tecnologie, mentre gli studenti si sentono protagonisti del loro sapere. Inoltre, alcuni software sono un ottimo supporto per studenti con particolari fragilità o diversamente abili. · Didattica orientativa: è una metodologia particolarmente utile per limitare e ridurre l’abbandono scolastico; richiede di dedicare particolare attenzione alle fragilità degli studenti, intervenendo in modo mirato e puntuale nel lavoro d’aula così da consolidare conoscenze e competenze. · Il Debate: metodologia privilegiata dalle discipline linguistiche, prevede la suddivisione in due o più gruppi, ciascuno portatore di una tesi da argomentare. E’ una modalità che stimola il confronto, la discussione e l’utilizzazione delle strutture linguistiche. · Cooperative learning: metodologia attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. Il docente assume il ruolo di facilitatore e organizzatore delle attività strutturando gli “ambienti d’apprendimento”. 35 · Peer to peer: è una forma di educazione tra pari dove dominante e centrale è la qualità della relazione e della comunicazione; la caratteristica principale è la sintonia che si crea tra ricevente ed emittente dell’informazione. Si promuove così il protagonismo attivo degli adolescenti percepiti come risorsa. · Simulazione d’impresa: intende riprodurre, all’interno della scuola, il concreto modo di operare di un’azienda negli aspetti relativi all’organizzazione, alle relazioni e agli strumenti di lavoro. Si può prevedere anche l’elaborazione di prodotti con il coinvolgimento di enti esterni. E’ una modalità didattica funzionale ai percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro. · Progettazione moduli CLIL: è una modalità per insegnare una disciplina non linguistica in una lingua straniera, migliorando le competenze linguistiche degli studenti e sviluppando atteggiamenti plurilingui. Sono previsti moduli CLIL nel liceo Linguistico e nel Biotecnologico, ma anche nei percorsi professionali, sia pure in forma sperimentale. · Classe rovesciata o flipped classroom: l’aula non è considerata il luogo di trasmissione delle conoscenze ma lo spazio di lavoro e discussione dove gli studenti imparano ad utilizzarle nel confronto con i pari e con il docente. Quest’ultimo fornisce ai ragazzi tutti i materiali utili all’esplorazione autonoma dell’argomento di studio, mentre gli studenti realizzano esperienze di apprendimento attivo. · Esperienze di ricerca-azione: tale metodologia è caratterizzata dal fatto che l’oggetto della ricerca è radicato nella situazione reale della classe stessa e dal fatto che gli insegnanti con i propri allievi avviano e svolgono la ricerca. E’ quindi uno strumento per avviare cambiamenti educativi fondamentali dal basso; richiede un costante monitoraggio del percorso di ricerca messo in campo e dei risultati ottenuti. · Interazione dinamica tra mondo reale e mondo scientifico-matematico: modalità per stimolare i ragazzi a ricercare conoscenze matematiche e scientifiche e a utilizzarle per orientarsi nel mondo reale. Utili in tal senso sono anche le attività di laboratorio. · Didattica per progetti: metodo didattico sistematico in grado di proporre un’esperienza complessa che coinvolge il discente in modo totale e gli consente di impossessarsi delle competenze necessarie per interagire con il mondo esterno. E’ una modalità utile per realizzare l’ampliamento dell’offerta formativa e rafforzare competenze relazionali, culturali e professionali. E’ anche utile per pianificare attività o moduli con classi secondarie di primo grado per facilitare la continuità educativa nel passaggio alla scuola secondaria superiore. Tale esperienza è consolidata presso il Biotecnologico e per il percorso professionale Manutenzione e Assistenza tecnica. 36 PROFILO BIENNIO Tutti gli indirizzi L’elevamento dell’obbligo di istruzione a sedici anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale; offre inoltre strumenti per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e formativa, contribuendo a realizzare concretamente il principio di pari opportunità. Il percorso formativo del biennio di tutti gli indirizzi dell’Istituto persegue il raggiungimento delle competenze elencate di seguito, che saranno certificate al termine del secondo anno di frequenza. Asse dei linguaggi Lingua italiana e linguaggi multimediali § § § § § § . padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale nei vari contesti; leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; produrre testi di vario tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi; Utilizzare e produrre testi multimediali; Comprendere i prodotti della comunicazione audio – visiva; Elaborare prodotti multimediali (testi, immagini, suoni, ecc.) anche con tecnologie digitali. Lingua/e straniera/e § utilizzare la/e lingua/e straniera/e per i principali scopi comunicativi e operativi. Asse matematico § § § § utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica; confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi; analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico. Asse scientifico-tecnologico § § § § osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale; riconoscere nella varie forme i concetti di sistema e di complessità; analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza; essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto naturale e sociale in cui vengono applicate. 37 Asse storico-sociale § § § § comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente; riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio; Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.” Competenze certificate al termine del Primo Biennio2 Al termine delle operazioni di scrutinio, per ogni studente che ha assolto l’obbligo decennale di istruzione il consiglio di classe procede alla certificazione delle competenze ai sensi dell’art. 4, comma 3, del DPR 139/2007, secondo le indicazioni contenute nel D.M. n. 9/2010, art. 1, comma3. I consigli di classe utilizzano le valutazioni effettuate nel percorso di istruzione di ogni studente in modo che la certificazione descriva compiutamente l’avvenuta acquisizione delle competenze di base, che si traduce nella capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità personali e sociali in contesti reali, con riferimento alle discipline/ambiti disciplinari che caratterizzano ciascun asse culturale. I docenti, per certificare le competenze, terranno conto degli obiettivi standard minimi trasversali e disciplinari dichiarati nel POF, così come deliberati dal Collegio dei docenti, e dei risultai delle prove finali per classi parallele. Ai fini dell’adempimento dell’obbligo d’istruzione da parte degli alunni diversamente abili si fa riferimento a quanto previsto dal citato Decreto 22 agosto 2007 n. 139, art. 3, c. 1, 1. (Ai fini dell’adempimento dell’obbligo di istruzione da parte degli alunni diversamente abili, si fa riferimento al piano educativo individualizzato nella progettazione delle attività didattiche educative) e le indicazioni contenute nelle “Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” di cui alla nota prot. n. 4274 del 4 agosto 2009 2 Per tutti gli alunni al 10° anno di istruzione obbligatoria – 5 elementari +3 medie + 2 superiori quindi anche per gli studenti del primo anno che hanno ripetuto 2 volte la classe prima. 38 PROFILO PER IL TRIENNIO PER OGNI INDIRIZZO Indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie A conclusione del percorso quinquennale nell’Indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie, lo studente consegue i risultati di apprendimento descritti nel nuovo Regolamento degli Istituti Tecnici, di seguito indicati in termini di competenze: § § § § § § § Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate; Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali; Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni; Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate; Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici; Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio; Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza. In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze elencate sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento. Indirizzo Linguistico A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato del Liceo Linguistico consegue i risultati di apprendimento, descritti dalle Indicazioni ministeriali del 2010, di seguito indicati in termini di competenze: • avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; • avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; • saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme testuali; • riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro; • essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari; • conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni; • sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio. 39 Indirizzo Professionale Servizi Commerciali A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i seguenti risultati di apprendimento, specificati in termini di competenze:. · Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali. · Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali. · Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e software applicativi di settore. · . Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente. · Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità. · Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction. · Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari. · Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi. · Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati. · Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici. Indirizzo Professionale Servizi socio-sanitari A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi socio-sanitari” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: · Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni sociosanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità. · Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. · Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali. · Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone. · Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale. · Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita. · Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati. · Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo. 40 Indirizzo Professionale Servizi socio-sanitari- Articolazione odontotecnico Il Diplomato di Istruzione Professionale dell’indirizzo"Odontotecnico", a conclusione del percorso quinquennale possiede le competenze necessarie per: · Predisporre nel laboratorio odontotecnico apparecchi di protesi dentale provvisoria, fissa e mobile su modelli forniti da medici dentisti. · Interagire con lo specialista odontoiatra. · Applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per rendere il lavoro funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo. · Osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l'esercizio della professione. · Applicare le conoscenze di atonomia dell'apparato boccale, di biomeccanica, di fisica e di chimica per la realizzazione di un manufatto protesico. · Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di igene e sicurezza del lavoro e di prevenzione degli infortuni. Indirizzo professionale Manutenzione e Assistenza Tecnica A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Manutenzione e Assistenza Tecnica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: · · · · · · · · utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche; utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione; individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite; utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, 41 · · · · · · · · eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti; controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente; osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi. comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti; gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento; reperire e interpretare documentazione tecnica; utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione; individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite; utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti. 42 Obiettivi Standard Minimi Gli standard di istituto sono gli obiettivi formativi, culturali e professionali che l’I. I. S Pertini-Montini-Cuoco per ogni indirizzo assicura ai propri studenti a garanzia della loro formazione e del titolo di studio che conseguono. Essi sono stati definiti nel rispetto dei seguenti documenti ministeriali: · Indicazioni Nazionali per il Liceo Linguistico (2010), · Linee guida per gli Istituti tecnici (2010), · Linee guida per gli Istituti Professionali (2010), · Documento per l’Obbligo d’Istruzione e relativi allegati Assi culturali e competenze di cittadinanza (2007), · Circolare Ministeriale n. 89 del 18 ottobre 2012; · La legge del 13 luglio 2015, n. 107. Essi sono stati discussi e definiti dagli organi collegiali dell’IIS (gruppo ristretto e dipartimenti disciplinari) e approvati dal collegio docenti in data 15 settembre 2015. Gli obiettivi standard minimi sono stati individuati tenendo in debita considerazione la centralità dello studente nel processo di insegnamento/apprendimento e la struttura delle discipline con la finalità di proporre i saperi in modo costruttivo. In tale prospettiva gli standard sono stati declinati in termini di competenze, ossia di saper fare e saper utilizzare conoscenze e abilità in modo mirato. Essi sono stati articolati per aree in accordo ad una visione interdisciplinare dei saperi. Il termine minimo indica il livello base, fondamentale e essenziale per il conseguimento di un’adeguata formazione, anno dopo anno, e del titolo di studio finale, senza in alcun modo pregiudicare il raggiungimento di obiettivi più complessi. Gli organi collegiali hanno ritenuto premessa imprescindibile degli standard minimi i seguenti obiettivi trasversali, identificati nelle riunioni dipartimentali tenutesi all’inizio dell’anno scolastico 2015-2016 e distinti per il primo biennio, il secondo biennio e ultimo anno: Primo Biennio • relazionarsi agli altri nel rispetto delle regole di cittadinanza • imparare ad imparare; • imparare a comunicare. Secondo Biennio e Quinto anno • rafforzare le competenze di cittadinanza in una dimensione glocal; • rielaborare criticamente il sapere e la realtà; • rapportarsi consapevolmente al mondo delle professioni; • realizzare progetti interdisciplinari; • sapersi autovalutare. Pertanto, sono riportati di seguito gli obiettivi standard minimi individuati per ogni indirizzo dal momento che, pur avendo gli organi collegiali operato in modo unitario, è apparso opportuno rispettare le specificità dei diversi curricoli. 43 Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie PRIMO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane e lingua inglese) • • • • • • • Individuare i concetti-chiave e gli elementi principali presenti nei testi e negli argomenti proposti; Esporre in modo sostanzialmente corretto argomenti proposti; Produrre in modo complessivamente lineare testi scritti secondo precise consegne; Comprendere in modo essenziale testi orali/scritti noti inerenti alla sfera personale; Produrre semplici scambi dialogici e brevi testi scritti per descrivere situazioni o ambienti della sfera personale, anche se con ripetizione mnemonica di quanto appreso; Riconoscere gli elementi fonologici, morfologici e sintattici di base della lingua inglese; Riconoscere gli aspetti essenziali della civiltà del paese di cui si studia la lingua. Area storico-sociale (storia, geografia, diritto e economia, religione) • • • • • • • Individuare le coordinate spazio-temporali in cui si colloca un evento storico; Individuare la relazione uomo-ambiente; Individuare semplici comportamenti della realtà personale e sociale e confrontarli con il dettato della norma giuridica; Riconoscere il ruolo dello Stato come regolatore di convivenza civile e produttore di un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento di diritti costituzionalmente garantiti a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente; Distinguere i principali caratteri delle forme di Stato e di governo e confrontarli con quelli adottati dall’ordinamento giuridico vigente; Individuare le dinamiche più elementari dei principali sistemi economici per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio; Riflettere sull’origine della religiosità. Area scientifico-tecnologica (Matematica- Tecnologie InformaticheScienze Integrate -Tecnologie e Tecniche di rappresentazione Grafica- Scienze e Tecnologie applicate, scienze motorie) • • • • • • Analizzare la struttura di semplici espressioni numeriche e calcolare il valore anche con il supporto di strumenti di calcolo; Fare uso delle lettere come mero simbolo e come variabile ed eseguire operazioni elementari con monomi e polinomi; Riconoscere in situazioni simili a quelle trattate, i dati utili di un semplice problema, selezionare il modello adeguato e utilizzare in modo sostanzialmente corretto il simbolismo associato (tabelle, grafici, lettere, insiemi); Riconoscere gli enti e le figure geometriche, descrivere le principali figure geometriche e le relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti; Costruire figure isometriche utilizzando le trasformazioni geometriche; Individuare i contenuti essenziali trattati da ogni disciplina; 44 • • · · · · · · · · · · · · Comprendere un testo, individuarne i punti fondamentali e saperne esporre i concetti essenziali; Stabilire connessioni tra causa ed effetto; Padroneggiare le unità di misura del sistema internazionale; Raccogliere e rappresentare dati sperimentali e organizzarli in tabelle e/o grafici; Operare con i vettori; Saper risolvere semplici esercizi e problemi inerenti gli argomenti trattati (fisica); Saper descrivere ed identificare gli stati di aggregazione della materia; Riconosce e descrivere le caratteristiche di miscugli eterogenei e omogenei; Sviluppare la capacità di calcolare la mole; Saper rappresentare la struttura atomica; Saper applicare le norme di sicurezza nelle diverse situazioni di pericolo; Osservare fatti e fenomeni naturali, chimici, artificiali, fisici con consapevolezza; Utilizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi; descrivere le caratteristiche più importanti dell’Universo, del Sistema solare, del pianeta Terra e della Luna; illustrare le conseguenze più rilevanti dei moti di Rotazione e di Rivoluzione terrestri: individuare le coordinate di un punto sulla superficie terrestre; esprimere le caratteristiche essenziali di una carta geografica; riferire la tipologia e le principali caratteristiche di una roccia in relazione alla sua origine; spiegare l’origine e le conseguenze del vulcanesimo e dei terremoti; esporre le peculiarità chimico-fisiche dell’atmosfera terrestre; leggere una semplice carta del tempo meteorologico; delineare le caratteristiche fisico-chimiche generali delle acque terrestri sia dolci che salate (laghi, fiumi e ghiacciai, mare); riferire sulle forze di modellamento e sui principali processi di inquinamento del pianeta Terra; · · · · · · · · · · Utilizzare le proprie capacità motorie in condizioni facilitate; · Modulare e distribuire il carico motorio secondo i propri parametri fisiologici; · Usare il regolamento tecnico dei giochi sportivi praticati; · Utilizzare in sicurezza piccoli e grandi attrezzi e spazi adibiti all’attività fisica con esercizi semplificati. SECONDO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane e lingua inglese) · · · · · Esporre e produrre atti linguistici adeguati alle situazioni comunicative; Acquisire una metodologia basilare per l’ analisi di testi letterari e non; Produrre in modo sostanzialmente corretto testi scritti rispondenti alle consegne; Utilizzare la terminologia in modo appropriato; comprendere in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti, inerenti alla sfera personale e sociale; · riferire fatti e descrivere situazioni con proprietà lessicale in testi orali e scritti, in una lingua pur non priva di qualche errore, a condizione che il messaggio arrivi al destinatario; 45 · partecipare a conversazioni ed interagire nella discussione anche con parlanti madrelingua, in maniera adeguata al contesto; · riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi, lessico e sugli usi linguistici, anche in un'ottica comparativa con la lingua italiana. Area storico-sociale (storia, diritto e economia, religione) • • • • • • Individuare le caratteristiche principali dei sistemi politici studiati; Riconoscere discontinuità e continuità nella linea del tempo; Individuare le caratteristiche salienti dell’organizzazione dello Stato e distinguerne le principali funzioni istituzionali imprescindibili per il conseguimento dell’interesse pubblico; Individuare caratteri e dinamiche delle principali forme di mercato per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio; Riconoscere l’interdipendenza tra i più noti fenomeni economici, sociali e istituzionali nella loro dimensione locale e nazionale; Riconoscere il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo delle civiltà umane e la sua relazione con le altre tradizioni religiose. Area scientifico-tecnologica (Matematica- Tecnologie InformaticheScienze Integrate -Tecnologie e Tecniche di rappresentazione GraficaScienze e Tecnologie applicate, scienze motorie) • In semplici situazioni problematiche note riconoscere i dati essenziali, selezionare il modello adeguato, formalizzare e applicare in modo sostanzialmente corretto i processi di calcolo richiesti; • In situazioni problematiche della vita reale esaminate: a) Individuare relazioni significative tra grandezze, b) scoprire e descrivere regolarità in dati o situazioni osservate, c) utilizzare forme diverse di rappresentazione e comunicazione, d) acquisire capacità di passaggio dall’una all’altra; Trarre informazioni utili da rappresentazioni grafiche della tipologia trattata; · Riconoscere e descrivere le principali figure geometriche e le relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti; · Riconoscere in un teorema ipotesi e tesi; · Osservare, descrivere ed analizzare semplici fenomeni appartenenti alla realtà naturale; · Saper risolvere semplici esercizi e problemi inerenti gli argomenti trattati; · Analizzare i fenomeni legati alle trasformazioni dell’energia partendo dall’esperienza; · Padroneggiare il linguaggio formale e i principali procedimenti dimostrativi della fisica; · Saper correlare la configurazione elettronica degli elementi alle proprietà periodi · Utilizzare l’elettronegatività per l’identificazione dei legami chimici; · Eseguire in modo corretto semplici bilanciamenti di reazioni chimiche; · Saper redigere, in modo essenziale, una relazione di laboratorio; · Adoperare in sicurezza semplici strumenti di laboratorio; 46 · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · Saper applicare le misure minime di sicurezza nelle attività scolastiche; Esprimersi in modo chiaro utilizzando anche il lessico specifico delle varie discipline; Rappresentare correttamente un’idea attraverso uno schizzo preliminare e Saper usare le tecniche manuali ed informatiche per elaborare le successive stesure grafiche; Riconoscere le grandezze fisiche e utilizzare rispettive unità di misura del S.I; Utilizzare gli strumenti adeguati alle misurazioni da eseguire; Descrivere le varie parti del microscopio ottico; Individuare le più importanti caratteristiche e la funzione degli strumenti e delle apparecchiature del laboratorio biologico; Applicare le norme comportamentali di sicurezza; Definire il concetto di rischio; Spiegare il significato di “biotecnologie” Esporre le principali applicazioni biotecnologiche in agricoltura ed in campo sanitario; Indicare le caratteristiche di un organismo unicellulare e pluricellulare animale e vegetale utili per la loro classificazione; Riferire sulle componenti biotiche e abiotiche di un ecosistema; Descrivere le caratteristiche generali delle biomolecole; Enunciare la “teoria cellulare”; Descrivere le caratteristiche delle cellule procariote; Descrive la struttura e le funzioni dei principali organuli della cellula eucariote; Evidenzia le caratteristiche peculiari delle cellule vegetali e quelle animali; Spiegare le fasi principali della respirazione cellulare; Spiegare le fasi principali della fotosintesi ; Esporre le fasi più importanti dei processi della mitosi e della meiosi Definire il significato dei principali termini in uso in genetica (fenotipo e genotipo, omozigote ed eterozigote, dominante e recessivo; Adattare le proprie capacità motorie ad una attività motoria abituale e a nuove sperimentazioni; Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare i gesti motori in relazione alle modificazioni spazio temporali; Giocare rispettando le regole e le tecniche degli sport praticati e partecipare con fair play affrontando anche funzioni arbitrali; Utilizzare in sicurezza strutture e attrezzi. TERZO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane e lingua inglese) • Comprendere e analizzare nelle linee essenziali i testi letterari; • Individuare il contesto storico-culturale dei testi letterari; • Produrre in modo adeguato testi di diversa tipologia; • Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline; • Comprendere, in modo globale e solo in parte dettagliato, testi orali/scritti di varia tipologia; • Riferire contenuti inerenti a testi noti, seppur con un’esposizione legata al manuale ed una forma non del tutto corretta; 47 • Produrre semplici testi scritti su tematiche di interesse generale in maniera sufficientemente scorrevole, seppur con incertezze sul piano morfo-sintattico; • Conoscere le strategie comunicative legate ai diversi contesti socio-culturali; • Utilizzare l’inglese per lo studio e l’apprendimento di altre discipline col supporto di adeguati ausili (tabelle, Power- Point, schemi…); • Analizzare nelle linee essenziali una pluralità di testi di ambito tecnico-scientifico. Area storico-sociale (storia e religione) • • Collocare un fenomeno/evento sia in chiave sincronica che diacronica in modo sostanzialmente corretto; Individuare la presenza della religione nella società contemporanea nel rispetto del pluralismo culturale. Area scientifico-tecnologica (Matematica, complementi di matematica, Chimica analitica e strumentale, Chimica organica e biochimica, Fisica ambientale, Igiene, anatomia, fisiologia e patologia, Biologia,microbiologia e tecnologie di controllo sanitario/ambientale scienze motorie) · Ricostruire la cronologia delle scoperte scientifiche; · Saper operare con tecniche semplici di laboratorio, nel rispetto delle norme di sicurezza individuali e collettive; · Rappresentare graficamente dati riguardanti semplici situazioni scientifiche e sociali; · Possedere un linguaggio specifico essenziale e una sufficiente chiarezza espositiva; · Correlare le basi teoriche fondamentali della chimica generale inorganica al comportamento degli ioni in soluzione; · Prevedere l’evoluzione di semplici equilibri chimici; · Sviluppare le necessarie abilità operative in attività laboratoriali applicando le norme di · · · · sicurezza; Redigere nei suoi punti essenziali relazioni relative alle attività individuali e di gruppo; Individuare le proprietà chimico-fisiche del carbonio nella chimica organica; Applicare le regole della nomenclatura IUPAC alle molecole più semplici; Utilizzare il concetto di gruppo funzionale per identificare le proprietà chimico-fisiche di semplici molecole organiche; Acquisire le necessarie abilità operative di tutela in merito alla sicurezza individuale e collettiva; · · Applicare il concetto di energia, potenza e lavoro nelle macchine termiche; · Studiare la trasmissione del calore nelle macchine termiche utilizzate nelle biotecnologie ambientali; · Analizzare il funzionamento dei pannelli solari e delle celle fotovoltaiche; · Distinguere le diverse tipologie di impianti eolici, analizzando il loro funzionamento e il loro impatto ambientale; · Saper definire, nelle linee essenziali, le finalità dell’Igiene ed il concetto di “benessere psicofisico e sociale”; · Descrivere le caratteristiche strutturali(macroscopiche e microscopiche) e funzionali fondamentali degli apparati tegumentario, locomotore e di controllo(sistema nervoso), utilizzando strumenti e metodi idonei; · Utilizzare la terminologia specifica di base per comunicare i contenuti disciplinari (Igiene); · Partecipare alle attività di laboratorio rispettando le sequenze esecutive dei protocolli di lavoro e le consegne, nel rispetto delle norme di sicurezza e di protezione ambientale di base, previste 48 dalla normativa vigente; · riferire sulle caratteristiche chimiche delle macromolecole alla base della struttura cellulare procariote ed eucariote; · individuare e descrivere le strutture significative dell’organizzazione cellulare procariote ed eucariote; · utilizzare il microscopio ottico per semplici osservazioni di preparati per microscopia; · descrivere i processi alla base della divisione binaria dei procarioti; · lavorare in laboratorio in condizioni di sterilità; · individuare le caratteristiche di alcuni dei terreni di coltura più utilizzati; · utilizzare le più comuni tecniche di analisi quantitativa; · utilizzare i principali metodi di controllo della crescita microbica; · utilizzare le tecniche per la sterilizzazione; · Avere consapevolezza delle proprie capacità condizionali; · Usare le diverse capacità coordinative e lavorare in base ai meccanismi energetici, fisici e cinetici dell’organismo; · Riconoscere e usare informazioni propriocettive e sensoriali; · Utilizzare le tecniche e le tattiche di gara degli sport praticati con fair play; · Mostrare comportamenti idonei per la prevenzione di infortuni. · Usare semplici elementi di base di un primo soccorso. QUARTO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane e inglese) · · · · · · · · · · · · · lingua Analizzare le principali strutture formali dei testi letterari; Ricostruire il contesto storico-culturale dei testi letterari; Produrre correttamente testi di diversa tipologia; Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline; Comprendere in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti su argomenti diversificati; Riferire fatti, descrivere situazioni e sostenere le proprie opinioni con pertinenza lessicale in testi orali e testi scritti strutturati e coesi; Partecipare a conversazione e interagire nella discussione in maniera adeguata sia agli interlucori sia al contesto; Elaborare testi orali/scritti di diverse tipologie; Riflettere sul sistema e sugli usi della lingua straniera, anche al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; Utilizzare in modo appropriato il lessico conosciuto, le strategie comunicative e le abilità testuali in situazioni di uso della lingua orale e scritta in una pluralità di contesti; Utilizzare adeguatamente la lingua straniera per lo studio e l’apprendimento di discipline scientifiche; Analizzare e approfondire aspetti relativi alla cultura del paese in cui si parla la lingua con particolare riferimento all’ambito sociale; Analizzare testi e documenti culturali di varia natura, mettendoli in relazione tra loro e con i contesti storico-sociali. 49 Area storico-sociale (storia e religione) • • • Analizzare semplici testi storiografici; Individuare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche; Scoprire l’importanza dell’etica e individuare le specificità dell’etica religiosa. Area scientifico-tecnologica (Matematica, complementi di matematica, Chimica analitica e strumentale, Chimica organica e biochimica, Fisica ambientale, Igiene, anatomia, fisiologia e patologia, Biologia,microbiologia e tecnologie di controllo sanitario/ambientale,scienze motorie) · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · Inquadrare storicamente gli sviluppi delle scienze e delle tecniche; Comprendere i concetti essenziali delle discipline; Conseguire sufficienti abilità operative e di verifica dei fenomeni attraverso l'uso d'attrezzature scientifiche; Acquisire i dati ed esprimere i risultati di un fenomeno, attraverso grandezze fondamentali e derivate, indicando le tecniche di laboratorio specifiche nel rispetto delle norme di sicurezza individuali e collettive; Rappresentare graficamente dati e saper effettuare confronti relativamente a semplici situazioni scientifiche e sociali; Utilizzare un linguaggio scientifico-specifico e una adeguata chiarezza espositiva; Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo in modo schematico e sintetico chimica analitica); Interpretare la struttura di semplici sistemi politropici e loro trasformazioni; Elaborare dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati di osservazioni di una semplice procedura analitica attraverso grandezze fondamentali; Utilizzare in maniera essenziale le principali tecniche quantitativa e strumentale applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza; Utilizzare il concetto di gruppo funzionale per identificare le proprietà chimico-fisiche di semplici molecole organiche (chimica organica); Applicare le regole della nomenclatura IUPAC alle molecole più semplici di nuove famiglie organiche; Applicare semplici percorsi di sintesi in chimica organica; Utilizzare le necessarie abilità operative di tutela in merito alla sicurezza individuale e collettiva; Utilizzare il concetto di etichettatura energetica per favorire il risparmio energetico; Analizzare i principi degli impianti di riscaldamento e le tecniche per favorire il risparmio energetico; Individuare le tipologie di biomasse ed i metodi per utilizzare tali fonti energetiche; Analizzare i metodi di produzione dell'energia elettrica; Analizzare il funzionamento di centrali geotermiche; Descrivere le principali funzioni svolte dagli apparati del corpo umano; Individuare le cause ed i fattori di rischio delle patologie indicate nei contenuti della disciplina (Igiene), conoscerne i sintomi di base e le tipologie di prevenzione; 50 · Saper indicare sinteticamente la sequenza operativa per la programmazione di un intervento di Educazione sanitaria; · Focalizzare le informazioni essenziali relative alle tecniche per la diagnosi delle patologie studiate; · schematizzare i processi di duplicazione, trascrizione e traduzione del DNA; · spiegare il significato dei processi di trasformazione e coniugazione nei procariote; · riferire sull’origine molecolare delle principali tipologie di mutazioni; · utilizzare il quadrato di Punnet per la risoluzione di semplici problemi di genetica mendeliana; · schematizzate le fasi del ciclo riproduttivo litico e lisogeno dei virus e della trasduzione; · riconoscere l’azione di un enzima di restrizione; · indicare le particolarità di una cellula transgenica e di un vettore; · schematizzare le fasi della PCR (Polymerase Chain Reaction) e dell’elettroforesi su gel (DNA e proteine); · descrivere il meccanismo d’azione degli enzimi ed i fattori che lo influenzano; · esporre le fasi principali del metabolismo aerobico - (Glicolisi, ciclo di Krebs e fosforilazione ossidativa); · esporre le fasi principali del metabolismo anaerobico (fermentazioni lattica, alcoolica e acetica); · schematizzare le fasi rilevanti della fotosintesi; · eseguire semplici identificazioni batteriche in relazione alla tipologia di reazione biochimica catalizzata; · descrivere gli elementi più significativi di una matrice ambientale e di un ecosistema; · descrivere le caratteristiche e la funzione della catena alimentare e della rete alimentare; · schematizzare i cicli biogeochimici ( acqua, ossigeno, carbonio e azoto) con i relativi microrganismi coinvolti; · riferire il concetto di qualità ambientale dell’acqua, dell’aria e del suolo secondo la normativa vigente; · descrivere le principali metodiche per un’analisi ambientale mediante gli indicatori biologici secondo la normativa di settore; · descrivere il ruolo dello xenobiotico, del veleno, della tossina e la differenza tra tossicità acuta e cronica; · analizzare gli strumenti d’analisi dell’epidemiologia (distribuzione e frequenza in una popolazione delle principali malattie) e della tossicologia (sintomi, meccanismi d’azione di alcune droghe, di alcuni veleni e alcuni farmaci); · disegnare una semplice curva dose-effetto; · descrivere i processi di dispersione e bioaccumulo; · Avere consapevolezza delle proprie capacità e svolgere attività in coerenza con le competenze possedute; · Individuare informazioni provenienti da fonti propriocettive; · Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare il gesto in relazione alle modificazioni spazio – temporali; · Utilizzare le tecniche e le tattiche di gioco degli sport praticati con fair play; · Mostrare comportamenti idonei a prevenire infortuni durante le diverse attività motorie e saper agire in casi di infortuni; · Applicare i principi per un corretto stile di vita nel prendersi cura di sé stessi. 51 QUINTO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane e lingua inglese) · Saper svolgere l’analisi dei testi letterari nei caratteri formali e tematici; · Saper predisporre e produrre testi formalmente corretti; · Utilizzare in modo adeguato e corretto i linguaggi specifici delle discipline; · Comprendere testi orali e scritti su argomenti di attualità, di letteratura, di civiltà, di tecnologia e scienze, anche se qualche dettaglio sfugge; · Saper utilizzare la LS per lo studio e l’apprendimento di altre discipline, col supporto di adeguati ausilii; · Consolidare il proprio metodo di studio nell’uso delle LS per l’apprendimento di contenuti non linguistici (CLIL); · Produrre testi scritti e orali su tematiche tecnico-scientifiche, di attualità e civiltà, anche se non sempre i contenuti sono organizzati in modo sistematico e soggetti ad un adeguato controllo del sistema linguistico; · Leggere ed analizzare una pluralità di testi afferenti alla cultura del paese di cui si studia la lingua; · Utilizzare le nuove tecnologie per fare ricerca e saper rielaborare criticamente i documenti selezionati. Area storico-sociale (storia, legislazione sanitaria e religione) • • • • • • Operare confronti e mettere in relazione eventi storici; Correlare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche; Individuare i principali soggetti della Pubblica Amministrazione all’interno dei sistemi normativi nazionali e locali riconoscendone i fini, l’attività e i settori di intervento; Individuare i caratteri più rilevanti dell’organizzazione sanitaria e riconoscerne le dinamiche normative contestualizzandole a livello nazionale e locale; Riconoscere la natura giuridica delle prestazioni socio-sanitarie pubbliche, irrinunciabili ai fini della tutela della salute costituzionalmente garantita; Riconoscere il ruolo delle religioni nella società contemporanea. Area scientifico-tecnologica (Matematica, complementi di matematica, Chimica analitica e strumentale, Chimica organica e biochimica, Fisica ambientale, Igiene, anatomia, fisiologia e patologia, Biologia,microbiologia e tecnologie di controllo sanitario/ambientale,scienze motorie) • • Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento; Comprendere i nuclei tematici disciplinari; 52 • • • · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · Comprendere nuclei tematici specifici relativi alla disciplina CLIL; Scegliere e applicare protocolli di attività sperimentali, rispettando normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza; Redigere semplici progetti e relazioni tecnico–professionali, usando un linguaggio scientifico- specifico e una appropriata chiarezza espositiva; Utilizzare i concetti, principi e modelli essenziali delle teorie e leggi che regolano la spettrofotometria e la cromatografia per eseguire semplici analisi strumentali; Padroneggiare l’uso di strumenti ed attrezzature di laboratorio utili all’applicazione dell'analisi chimica con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; Pianificare ed attuare semplici processi analitici utilizzando gli strumenti di documentazione, controllo e sicurezza; Applicare nei contenuti di base la normativa che disciplina i processi analitici delle matrici di riferimento, anche in riferimento alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro ed alla tutela dell'ambiente; Utilizzare le proprietà chimico-fisiche per identificare le principali classi di molecole biologiche; Comunicare in essenziale le conoscenze, abilità e risultati ottenuti utilizzando un linguaggio specifico per le principali vie metaboliche; Correlare le caratteristiche dei microorganismi ai principali processi fermentativi; Organizzare le attività di laboratorio nel rispetto norme di sicurezza; Analizzare l'inquinamento acustico e il meccanismo di propagazione delle onde sonore; Studiare il campo elettrico e il campo magnetico; Analizzare l'inquinamento elettromagnetico e i fattori di rischio ambientale; Studiare la struttura della materia a livello atomico; Analizzare il funzionamento di una centrale nucleare e i fattori di rischio ambientale; Individuare il meccanismo di produzione dell'energia elettrica mediante le celle ad idrogeno; Descrivere in modo corretto e con terminologia specifica appropriata, le malattie (infettive , cronico-degenerative, genetiche) e le anomalie del processo riproduttivo e dello sviluppo, considerandone le principali caratteristiche epidemiologiche, le norme di prevenzione (primaria, secondaria e terziaria) e le tecniche fondamentali per la loro diagnosi; Saper indicare, in modo semplice ma corretto, le modalità con cui le alterazioni dei sistemi di regolazione (S. nervoso, endocrino ed organi di senso) possano causare alterazioni dell’equilibrio omeostatico; Applicare strumenti e metodi per la pianificazione di semplici progetti di Educazione sanitaria; descrivere la funzione degli enzimi di restrizione e il loro principale utilizzo; spiegare come si ottiene una cellula transgenica; esporre le più semplici conoscenze sulla terapia genica; individuare le tecniche di produzione di alcune proteine umane; individuare le tappe della sperimentazione farmacologica; comprendere l’importanza delle cellule staminali nelle applicazioni terapeutiche; illustrare i più diffusi processi biotecnologici alimentari: il vino, i prodotti della lievitazione e lo Yogurt; individuare i più semplici mezzi fisici e chimici per la conservazione degli alimenti; riferire sulle caratteristiche del sistema HACCP; riportare le più recenti conoscenze sulle piante transgeniche; 53 · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · • • • • illustrare le più semplici Biotecnologie nel settore veterinario; ricercare e indicare i principali mutageni chimici e fisici e gli effetti biologici da essi determinati. descrivere le principali caratteristiche chimico-fisiche e biologiche dell’acqua e degli e cosistemi idrici naturali; schematizzare i procedimenti di potabilizzazione delle acque dolci di sorgente e superficiali; individuare i principali inquinanti idrici e i parametri indicatori di inquinamento organico; schematizzare i trattamenti primario, secondario e terziario nella depurazione delle acque; schematizzare le fasi di depurazione delle acque reflue; riferire la tipologia dei microrganismi presenti nelle acque reflue; riferire le leggi più importanti in materia idrica; eseguire le principali indagini analitiche sulle acque , secondo protocollo e nel pieno rispetto delle regole di sicurezza personale ed ambientale; schematizzare le principali caratteristiche strutturali, biochimiche e funzionali del suolo; schematizzare il processo del compostaggio e indicare la tipologia dei microrganismi coinvolti; riferire le principali norme nazionali e comunitarie inerenti gli RSU; riferire alcune delle tecniche più idonee allo smaltimento e alla produzione di energia da rifiuti eseguire le principali indagini analitiche sul suolo, secondo protocollo e nel pieno rispetto delle regole di sicurezza personale ed ambientale; riferire sulla composizione e stratificazione sdell’atmosfera; schematizzare le fasi del biomonitoraggio dell’aria mediante licheni; elencare le maggiori fonti di inquinanti atmosferici; riferire sui principali problemi ambientali a livello locale e planetario causati dall’inquinamento antropico; indicare alcune delle strategie adottate in campo internazionale per ovviare alle conseguenze dell’aumento dell’effetto serra; descrivere le principali tecnologie di rimozione di inquinanti organici dai fumi di scarico; eseguire le principali indagini analitiche sull’atmosfera, secondo protocollo e nel pieno rispetto delle regole di sicurezza personale ed ambientale; Organizzare un proprio piano di allenamento; Applicare tecniche espressive in ambiti diversi; Regolare la dinamica del movimento attraverso le informazioni percettive, adattando e trasformando vari gesti tecnici; Mostrare notevoli abilità tecnico-tattiche nella pratica di vari sport, mantenendo uno "stile "sportivo" e relazioni leali; Ideare, progettare e realizzare una attività motoria finalizzata applicando norme e principi per la sicurezza e la salute. Liceo Linguistico PRIMO ANNO Area Umanistico-linguistica (lingua e lettere italiane, latino, geo-storia, religione, inglese, francese, tedesco, spagnolo) 54 • • • • • • • • Individuare i concetti-chiave e gli elementi principali presenti nei testi e negli argomenti proposti; Esporre in modo sostanzialmente corretto argomenti proposti; Produrre in modo complessivamente lineare testi scritti secondo precise consegne; Individuare le coordinate spazio-temporali in cui si colloca un evento storico; Individuare la relazione uomo-ambiente; Riconoscere gli elementi basilari della lingua latina; Analizzare e tradurre frasi e semplici testi in lingua latina; Riflettere sull’origine della religiosità. Micro-area lingue comunitarie • • • • Comprendere in modo essenziale testi orali/scritti noti inerenti alla sfera personale; Produrre semplici scambi dialogici e brevi testi scritti per descrivere situazioni o ambienti della sfera personale, anche se con ripetizione mnemonica di quanto appreso; Riconoscere gli elementi fonologici, morfologici e sintattici di base delle lingue studiate; Riconoscere gli aspetti essenziali della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. Area scientifica (matematica, scienze, scienze motorie) • • • • • · · · · · · · • • • • Analizzare la struttura di semplici espressioni numeriche e calcolare il valore anche con il supporto di strumenti di calcolo; Fare uso delle lettere come puro simbolo e come variabile ed eseguire operazioni elementari con monomi e polinomi; Riconoscere in situazioni simili a quelle trattate, i dati utili di un semplice problema, selezionare il modello adeguato e utilizzare in modo sostanzialmente corretto il simbolismo associato (tabelle, grafici, lettere, insiemi); Riconoscere gli enti e le figure geometriche, descrivere le principali figure geometriche e le relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti; Costruire figure isometriche utilizzando le trasformazioni geometriche; Riconoscere le componenti del Sistema Terra ed individuare le possibili relazioni; Distinguere le problematiche ambientali sulla base delle cause naturali e non naturali; Orientarsi rispetto ad un sistema di riferimento; Saper calcolare le differenze orarie tra le diverse località della Terra; Porre in relazione l'alternanza del dì e della notte e le stagioni con i principali moti della Terra; Comprendere come gli agenti atmosferici e le acque modellano il paesaggio; Esporre i concetti essenziali con un linguaggio semplice ma specifico; Utilizzare le proprie capacità motorie in condizioni facili; Modulare e distribuire il carico motorio secondo i propri parametri fisiologici; Usare il regolamento tecnico dei giochi sportivi praticati in semplici competizioni; Utilizzare in modo semplice e in sicurezza piccoli e grandi attrezzi e spazi adibiti all’attività fisica. SECONDO ANNO 55 Area Umanistico-linguistica (lingua e lettere italiane, latino, geo-storia, religione inglese, francese, tedesco, spagnolo) • • • • • • Esporre e produrre atti linguistici adeguati alle situazioni comunicative; Acquisire una metodologia basilare per l’analisi di testi letterari e non; Produrre in modo sostanzialmente corretto testi scritti rispondenti alle consegne; Utilizzare la terminologia in modo appropriato; Individuare le caratteristiche principali dei sistemi politici studiati; Riconoscere discontinuità e continuità nella linea del tempo; • • • • Riconosce i cambiamenti operati dall’uomo sui sistemi territoriali; Riconoscere costrutti fondamentali della lingua latina; Analizzare e tradurre frasi e semplici testi in lingua latina; Riconoscere il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo delle civiltà umane e la sua relazione con le altre tradizioni religiose. Micro-area lingue comunitarie · comprendere in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti, inerenti alla sfera personale e sociale; · riferire fatti e descrivere situazioni con proprietà lessicale in testi orali e scritti, in una lingua pur non priva di qualche errore, a condizione che il messaggio arrivi al destinatario; · partecipare a conversazioni ed interagire nella discussione anche con parlanti madrelingua, in maniera adeguata al contesto; · riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi, lessico e sugli usi linguistici, anche in un'ottica comparativa con la lingua italiana; · riflettere sulle abilità e strategie acquisite nella LS per lo studio di altre lingue. . Area scientifica (matematica, scienze. Scienze motorie) • • • • In semplici situazioni problematiche note riconoscere i dati essenziali, selezionare il modello adeguato, formalizzare e applicare in modo sostanzialmente corretto i processi di calcolo richiesti (semplici equazioni, disequazioni e sistemi di equazioni e di disequazioni); In situazioni problematiche della vita reale esaminate: 1. individuare relazioni significative tra grandezze, 2. scoprire e descrivere regolarità in dati o situazioni osservate, 3. utilizzare forme diverse di rappresentazione e comunicazione 4. acquisire capacità di passaggio dall’una all’altra. Trarre informazioni utili da rappresentazioni grafiche della tipologia trattata; Riconoscere le figure e i luoghi geometrici, descrivere le principali figure geometriche e le relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti; 56 • · · · · · · · • • • • Riconoscere, in un teorema ipotesi e tesi ,nonché la validità di passaggi logici in semplici dimostrazioni; Riconoscere i livelli gerarchici dell'organizzazione dei viventi; Riconoscere l'uniformità dell'organizzazione cellulare; Riconoscere le proprietà della vita; Distinguere i fattori biotici da quelli abiotici; Comprendere i meccanismi della mitosi e della meiosi; Comprendere i meccanismi dell'ereditarietà dei caratteri; Esporre i concetti essenziali con un linguaggio semplice ma specifico; Adattare le proprie capacità motorie ad una attività motoria abituale e a nuove sperimentazioni; Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare i gesti motori in relazione alle modificazioni spazio temporali; Giocare rispettando le regole e le tecniche degli sport praticati e partecipare con fair play affrontando anche funzioni arbitrali; Utilizzare in sicurezza strutture e attrezzi. TERZO ANNO Area Umanistico-linguistica (lingua e lettere italiane, storia, filosofia, storia dell’arte, religione inglese, francese, tedesco, spagnolo) • • • • • • • • • Comprendere e analizzare nelle linee essenziali i testi letterari; Individuare il contesto storico-culturale dei testi letterari; Produrre in modo adeguato testi di diversa tipologia; Collocare un fenomeno/evento sia in chiave sincronica che diacronica in modo sostanzialmente corretto; Saper collocare l’opera d’arte nel periodo storico; Ricostruire nei suoi nessi fondamentali il pensiero dei filosofi dell’Antica Grecia e del Medioevo; Esporre, per iscritto e oralmente, in forma chiara e lineare fatti e problemi relativi ai filosofi studiati; Individuare la presenza della religione nella società contemporanea nel rispetto del pluralismo culturale; Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline. Micro-area lingue comunitarie • • • • • Comprendere, in modo globale e solo in parte dettagliato, testi orali/scritti di varia tipologia. Riferire contenuti inerenti a testi noti, seppur con un’esposizione legata al Manuale, pur se con qualche incertezza; Produrre semplici testi scritti su tematiche di interesse generale in maniera sufficientemente scorrevole, seppur con incertezze sul piano morfo-sintattico; Conoscere sufficientemente le diverse strategie comunicative legate ai diversi contesti socio- culturali; Utilizzare le lingue comunitarie per lo studio e l’apprendimento di altre discipline 57 • col supporto di adeguati ausili (tabelle, Power- Point, schemi…); Analizzare in linee essenziali testi di ambito letterario, sociale, scientifico. Area scientifica (matematica, fisica, scienze, scienze motorie) • Descrivere le principali proprietà della circonferenza e dei poligoni inscritti e circoscritti con il supporto di opportuni strumenti e modelli materiali; • Dimostrare semplici proprietà delle figure geometriche piane, utilizzando il metodo delle coordinate cartesiane; • Risolvere, utilizzando processi algebrici (equazioni, disequazioni di I e II grado e sistemi) e modelli geometrici (retta e parabola), semplici problemi I° e II° grado per effettuare scelte e/o massimizzare o minimizzare situazioni problematiche; • Utilizzare i parametri relativi all’angolo (seno, coseno, e tangente) e le loro reciproche relazioni per risolvere problemi elementari riconducibili alla risoluzione dei triangoli rettangoli; • Individuare, con metodi algebrici e geometrici, semplici relazioni tra dati sperimentali; • Trarre informazioni utili da grafici assegnati; • Descrivere semplici fenomeni con un linguaggio chiaro e complessivamente adeguato all’argomento oggetto di studio; • Risolvere semplici problemi, simili a quelli discussi, facendo riferimento alle leggi che regolano i fenomeni oggetto di studio e agli strumenti matematici adeguati al percorso didattico; · Esaminare le proprietà della materia; · Distinguere le miscele dai composti; · Distinguere un fenomeno fisico da un fenomeno chimico; · Attribuire significato alle formule chimiche; · Precisare la relazione esistente tra posizione di un elemento sulla tavola periodica (g.A)e la sua configurazione elettronica esterna; · Comprendere il concetto di ottetto elettronico; · Riconoscere le diverse categorie di composti inorganici; · Saper classificare le reazioni chimiche; · Precisare i fattori da cui dipende la velocità di una reazione chimica; · Distinguere tra reazioni reversibili e irreversibili; · Saper definire gli acidi e le basi; · Utilizzare la terminologia propria della chimica; · Avere consapevolezza delle proprie capacità condizionali; • Usare le diverse capacità coordinative e lavorare in base ai meccanismi energetici, fisici e cinetici dell’organismo; • Riconoscere e usare informazioni propriocettive e sensoriali; • Utilizzare le tecniche e le tattiche di gara degli sport praticati con fair play; • Mostrare comportamenti idonei per la prevenzione di infortuni; • Usare semplici elementi di base di un primo soccorso. 58 QUARTO ANNO Area Umanistico-linguistica (lingua e lettere italiane, storia, filosofia, storia dell’arte, religione inglese, francese, tedesco, spagnolo) • • • • • • • • • • • • • Analizzare le principali strutture formali dei testi letterari; Ricostruire il contesto storico-culturale dei testi letterari; Produrre correttamente testi di diversa tipologia; Analizzare semplici testi storiografici; Individuare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche; Saper riconoscere opere e artisti ed indicarne i caratteri principali; Consolidare l’acquisizione della terminologia specifica del linguaggio filosofico; Comprendere le idee centrali del pensiero dei filosofi dell’età moderna; Esporre, per iscritto e oralmente, in forma chiara e lineare fatti e problemi relativi ai filosofi studiati; Operare semplici confronti tra i filosofi studiati; Scoprire l’importanza dell’etica e individuare le specificità dell’etica religiosa; Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline. . Micro-area lingue comunitarie · comprendere in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali e scritti su argomenti diversificati; · riferire fatti, descrivere situazioni e sostenere le proprie opinioni con proprietà lessicale in testi orali articolati e testi scritti strutturati e coesi; · partecipare a conversazioni e interagire nella discussione, anche con parlanti madrelingua, in maniera adeguata agli interlocutori e al contesto, facendo particolare attenzione nel distinguere il contesto amichevole/informale da quello formale; · elaborare testi orali/scritti, di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, letteratura, cinema, arte, musica; · riflettere sul sistema e sugli usi linguistici della lingua straniera, anche al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la L1; · utilizzare in modo appropriato il lessico conosciuto, le strategie comunicative e le abilità testuali in situazioni di uso della lingua orale e scritta in una pluralità di contesti; · utilizzare le conoscenze, le abilità e le strategie acquisite nella LS per lo studio di altre lingue; · utilizzare adeguatamente la LS per lo studio e l'apprendimento di altre discipline, anche nel quadro dell'apprendimento di una DNL in lingua straniera (CLIL); · leggere, analizzare ed interpretare testi letterari con riferimento ad una pluralità di generi quali il racconto, il romanzo, la poesia, il testo teatrale etc, relativi ad autori particolarmente rappresentativi della tradizione letteraria del paese di cui studia la lingua; · leggere, analizzare ed interpretare testi letterari di epoche diverse, confrontandoli con testi letterari italiani o relativi ad altre culture; · analizzare ed approfondire aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento agli ambiti sociale, letterario e artistico; 59 · analizzare testi e documenti culturali di varia natura, mettendoli in relazione tra loro e con i contesti storico-sociali. Area scientifica (matematica, fisica, scienze, scienze motorie) • • Operare in modo sostanzialmente corretto con i radicali quadratici; Riconoscere, da rappresentazioni grafiche, funzioni esponenziali e logaritmiche ed descrivere le loro proprietà al variare della base; • Risolvere semplici problematiche, simili a quelle discusse, con modelli esponenziali e logaritmici (semplici equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche riducibili alla stessa base); • Riconoscere, in rappresentazioni grafiche, funzioni goniometriche e descrivere le loro principali caratteristiche; • Individuare la posizione nel piano cartesiano del grafico di una funzione reale intera o fratte utilizzando equazioni, disequazioni e sistemi; • Interpretare semplici fenomeni ed effettuare previsioni sulla evoluzione determinando l’interpolante statistica dei dati assegnati; • Analizzare semplici eventi e calcolarne la probabilità; • Individuare, con metodi algebrici e geometrici, semplici relazioni tra dati sperimentali; • Trarre informazioni utili da grafici assegnati; • Descr ivere semp lici feno meni ut ilizzando un linguagg io chiaro e complessivamente adeguato all’argomento oggetto di studio; • Risolvere semplici problemi, simili a quelli discussi, facendo riferimento alle leggi che regolano i fenomeni oggetto di studio e agli strumenti matematici adeguati al percorso didattico; · Riconoscere le proprietà dell'atomo di carbonio; · Riconoscere le diverse categorie di idrocarburi ed i loro gruppi funzionali; · Comprendere il ruolo biologico delle biomolecole; · Distinguere i 4 tipi di tessuto; · Comprendere le differenze tra controllo nervoso e controllo endocrino; · Distinguere le linee di difesa di un organismo e riconoscere l'importanza dell'uso di sieri e vaccini; · Riconoscere le differenze riguardanti l'apparato sessuale maschile e femminile anche riguardo agli aspetti ormonali; · Comprendere la differenza tra embrione e feto e riconoscere l'importanza della placenta; · Utilizzare la terminologia propria della chimica e della biologia; • Avere consapevolezza delle proprie capacità e svolge attività in coerenza con le competenze possedute; • Individuare informazioni provenienti da fonti propriocettive; • Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare il gesto in relazione alle modificazioni spazio – temporali; • Utilizzare le tecniche e le tattiche di gioco degli sport praticati con fair play; • Mostrare comportamenti idonei a prevenire infortuni durante le diverse attività motorie e saper agire in casi di infortuni. • Applicare i principi per un corretto stile di vita nel prendersi cura di sé stessi. 60 QUINTO ANNO Area Umanistico-linguistica (lingua e lettere italiane, storia, filosofia, storia dell’arte, religione inglese, francese, tedesco, spagnolo) • • • • • • • • • • • • Saper svolgere l’analisi dei testi letterari nei caratteri formali e tematici, Saper predisporre e produrre testi formalmente corretti; Operare confronti e mettere in relazione eventi storici; Correlare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche; Analizzare le opere d’arte nelle linee essenziali; Comprendere il significato delle categorie filosofiche; Comprendere le idee centrali del pensiero dei filosofi contemporanei; Esporre, per iscritto e oralmente, in forma chiara e lineare fatti e problemi relativi ai filosofi studiati; Operare passaggi concettuali entro un’argomentazione sintatticamente corretta; Riconoscere il ruolo delle religioni nella società contemporanea; Utilizzare in modo adeguato e corretto i linguaggi specifici delle discipline. micro-area delle lingue comunitarie · Consolidare e ampliare strutture, abilità e competenze comunicative corrispondenti al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (livello B1/B2 per quanto riguarda la 3° LS) al fine di raggiungere la padronanza linguistica; · Consolidare il proprio metodo di studio nell'uso delle LS per l'apprendimento di contenuti non linguistici (CLIL); · Approfondire gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio (ambiti storicosociale, artistico e letterario), con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell'epoca moderna e contemporanea; · Produrre testi scritti e orali su tematiche di letteratura, attualità, civiltà, anche se non sempre i contenuti sono organizzati in modo sistematico e soggetti ad un adeguato controllo del sistema linguistico; · Leggere ed analizzare una pluralità di testi afferenti alla cultura dei paesi di cui si studiano le lingue; · Utilizzare le nuove tecnologie per fare ricerca e saper rielaborare criticamente i documenti selezionati. Area scientifica (matematica, fisica, scienze, scienze motorie) • • Determinare le caratteristiche di una semplice funzione intera o fratta utilizzando limiti e derivate; 61 • • • • • • • • • • • Rappresentare, nel piano cartesiano, il grafico di una semplice funzione reale intera o fratta; Calcolare l’integrale indefinito di funzioni polinomiali; Calcolare l’area di semplici figure piane; Individuare, con metodi algebrici e geometrici, semplici relazioni tra dati sperimentali; Trarre informazioni utili da grafici assegnati; Descrivere semplici fenomeni con un linguaggio chiaro e complessivamente adeguato all’argomento oggetto di studio; Risolvere semplici problemi, simili a quelli discussi, facendo riferimento alle leggi che regolano i fenomeni oggetto di studio e agli strumenti matematici adeguati al percorso didattico; · Comprendere la struttura del DNA;dell'RNA e delle proteine; · Comprendere il meccanismo di base della trascrizione e della traduzione dell'informazione genetica; · Riconoscere l'universalità del codice genetico ed il suo funzionamento; · Saper individuare le applicazioni delle biotecnologie e le problematiche ad esse connesse; · Distinguere i 4 tipi di tessuto; · Comprendere le differenze tra controllo nervoso e controllo endocrino; · Distinguere le linee di difesa di un organismo e riconoscere l'importanza dell'uso di sieri e vaccini; · Riconoscere le differenze riguardanti l'apparato sessuale maschile e femminile anche riguardo agli aspetti ormonali; · Comprendere la differenza tra embrione e feto e riconoscere l'importanza della placenta; · Utilizzare la terminologia propria della chimica e della biologia; • Organizzare un proprio piano di allenamento; • Applicare tecniche espressive in ambiti diversi; • Regolare la dinamica del movimento attraverso le informazioni percettive, • adattando e trasformando vari gesti tecnici; • Mostrare notevoli abilità tecnico-tattiche nella pratica di vari sport, mantenendo • uno "stile "sportivo" e relazioni leali; • • Ideare, progettare e realizzare una attività motoria finalizzata applicando norme e principi per la sicurezza e la salute. ISTITUTO PROFESSIONALE: INDIRIZZI COMMERCIALE E SOCIOSANITARIO, comprensivo dell’articolazione ODONTOTECNICO PRIMO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese e lingua francese) 62 · · · · · · · Individuare i concetti-chiave e gli elementi principali presenti nei testi e negli argomenti proposti; Esporre in modo sostanzialmente corretto argomenti proposti; Produrre in modo complessivamente lineare testi scritti secondo precise consegne; Comprendere in modo essenziale testi orali/scritti noti inerenti alla sfera personale; Produrre semplici scambi dialogici e brevi testi scritti per descrivere situazioni o ambienti della sfera personale, anche se con ripetizione mnemonica di quanto appreso; Individuare gli elementi fonologici, morfologici e sintattici di base della lingua inglese; Individuare gli aspetti essenziali della civiltà del paese di cui si studia la lingua. PER QUANTO RIGUARDA LA LINGUA E CULTURA FRANCESE come L S2 • Comprendere in modo essenziale testi orali / scritti noti inerenti la sfera personale e sociale. • Produrre brevi e semplici testi sia orali che scritti inerenti la sfera personale e sociale, pur con qualche incertezza lessicale e grammaticale. • Individuare le principali strutture linguistiche e grammaticali di base e saper operare confronti con lingua madre. Area storico-giuridico-sociale (storia, geografia, scienze umane e sociali, elementi di storia dell’arte, diritto e economia, tecniche professionali dei servizi commerciali, metodologie operative, religione) · Individuare le coordinate spazio-temporali in cui si colloca un evento storico; · Individuare la relazione uomo-ambiente; · Riconoscere i contesti , gli operatori e i destinatari principali dell’intervento socio – sanitario; · Riconoscere i soggetti dell’intervento socio- sanitario e le loro competenze; · Individuare le principali tipologie di famiglia; · Comprendere lo sviluppo storico delle grandi civiltà attraverso le arti visive; · Sapersi esprimere con una terminologia specifica del periodo; · Saper descrivere i contenuti iconografici di un’opera d’arte; · Saper descrivere i caratteri stilistici delle opere analizzate; · Saper utilizzare terminologie specifiche relative alle opere e alle tecniche; · Individuare semplici comportamenti della realtà personali e sociali e confrontarli con il dettato della norma giuridica; · Riconoscere il ruolo dello Stato come regolatore di convivenza civile attraverso l’emanazione di regole fondate su principi costituzionalmente garantiti; · · · · · · · · · · Individuare le caratteristiche essenziali dei principali sistemi socio- economici per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio; Analizzare i flussi economici e monetari tra i soggetti dell’attività economica; Analizzare e interpretare i documenti dello scambio economico; Applicare le formule relative ai calcoli finanziari ai casi e alle problematiche aziendali; Saper individuare i compiti che la società attribuisce all’O.S.S. Essere in grado di valutare la ricettività dei soggetti in relazione alle diverse attività; Essere in grado di programmare interventi professionali; Saper utilizzare le risorse del gruppo come ambito e supporto dell’intervento; possedere la sicurezza operativa data dalla preparazione specifica; Riflettere sull’origine della religiosità. 63 Area scientifico-tecnologica (matematica, informatica, scienze della terra e biologia, scienze integrate (fisica), scienze integrate (chimica), anatomia fisiologia igiene, Rappresentazione e modellazione odontotecnica, esercitazione di laboratorio odontotecnico, scienze motorie) · · · · · · · · · · · · Analizzare la struttura di semplici espressioni numeriche e calcolare il valore anche con il supporto di strumenti di calcolo; Fare uso delle lettere come puro simbolo e come variabile ed eseguire operazioni elementari con monomi e polinomi; Riconoscere in situazioni simili a quelle trattate, i dati utili di un semplice problema, selezionare il modello adeguato e utilizzare in modo sostanzialmente corretto il simbolismo associato (tabelle, grafici, lettere, insiemi,equazioni di primo grado); Riconoscere gli enti e le figure geometriche, descrivere le principali figure geometriche e le relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti; Applicare in contesti vari i rapporti e le percentuali; Comprendere il funzionamento logico funzionale dell’hardware e software (sistemi operativi); Focalizzare le informazioni ricevute per gestire un PC e saper applicare i contenuti appresi; Focalizzare le informazioni ricevute per gestire autonomamente un file; Focalizzare il sistema per riuscire attraverso il programma di videoscrittura a creare ed elaborare testi con stili e formattazioni di vario tipo; Individuare le regole per la gestione autonoma di auto correzione ortografica e grammaticale; Individuare i programmi per creare una tabella, i concetti base di excel, il sistema per reperire informazioni su internet; Comprendere in concetto di “sistema” in riferimento alla Terra inserita nel Sistema solare; · Comprendere che la Terra e il Sistema solare sono soggetti a leggi che ne regolano i movimenti; · Riconoscere le componenti del sistema Terra e individuarne le più semplici relazioni; · Orientarsi rispetto ad un sistema di riferimento; · Saper ricollegare le principali caratteristiche geomorfologiche del territorio in riferimento agli agenti esogeni ed endogeni responsabili del modellamento del paesaggio; · · · · · · · · · · Comprendere che tutte le attività dell’uomo interferiscono con il sistema Terra; Padroneggiare le unità di misura del sistema internazionale; Raccogliere e rappresentare dati sperimentali e organizzarli in tabelle e/o grafici; Operare con i vettori; Saper risolvere semplici esercizi e problemi inerenti gli argomenti trattati; Saper associare grandezze, simboli e relative unità di misura del S.I.; Riconoscere un passaggio di stato, sapere come e perché avviene; Saper distinguere tra miscugli e soluzioni e proporre appropriati metodi di separazione; Saper utilizzare correttamente il simbolismo chimico; Saper descrivere in modo essenziale la struttura atomica e ricavare le informazioni essenziali dalla tavola periodica; 64 · · · · Descrivere le caratteristiche strutturali e funzionali fondamentali degli organismi viventi e degli apparati indicati nei contenuti della disciplina (Anatomia); Saper definire, nelle linee essenziali, i concetti di Igiene, salute, malattia e prevenzione; Utilizzare la terminologia specifica di base per comunicare i contenuti disciplinari (Anatomia); Focalizzare le principali norme di igiene e di sicurezza di un laboratorio tecnico-scientifico; · Acquisire il senso del disegno e la sua funzione comunicativa nel campo Odontotecnico; · Saper sviluppare gli elementi di geometria piana e solida nel campo Odontotecnico; · Acquisire la padronanza sulle tecniche e sui metodi delle proiezioni ortogonali; · Saper riconoscere la Morfologia dentale e anatomia generale della bocca; · Saper svolgere le prime tavole anatomiche dei denti; · Individuare la morfologia dentale; · Saper realizzare in cera tutti i singoli denti; · Individuare i materiali da impronta e i materiali per sviluppare le impronte; · Utilizzare le proprie capacità motorie in condizioni facilitate; · · · Modulare e distribuire il carico motorio secondo i propri parametri fisiologici; Usare il regolamento tecnico dei giochi sportivi praticati; Utilizzare in sicurezza piccoli e grandi attrezzi e spazi adibiti all’attività fisica con esercizi semplificati. SECONDO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese e lingua francese) • • • • · · Esporre e produrre atti linguistici adeguati alle situazioni comunicative; Acquisire una metodologia basilare per l’ analisi di testi letterari e non; Produrre in modo sostanzialmente corretto testi scritti rispondenti alle consegne; Utilizzare la terminologia in modo appropriato; Comprendere in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti, inerenti alla sfera personale e sociale; Riferire fatti e descrivere situazioni con proprietà lessicale in testi orali e scritti, in una lingua pur non priva di qualche errore, a condizione che il messaggio arrivi al 65 · · · · · destinatario; Partecipare a conversazioni ed interagire nella discussione anche con parlanti madrelingua, in maniera adeguata al contesto; Riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi, lessico e sugli usi linguistici, anche in un'ottica comparativa con la lingua italiana; Analizzare aspetti relativi alla cultura del paese/dei paesi di cui studia la lingua, con particolare riferimento all'ambito sociale; Confrontare aspetti della propria cultura con aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui la LS è parlata; Analizzare semplici testi orali, scritti, iconico-grafici su argomenti di attualità, cinema, arte, sport, ma anche scienze, ambiente, sanità, commercio. PER QUANTO RIGUARDA LA LINGUA E CULTURA FRANCESE come LS2 · Comprendere l’idea centrale di testi diversi, sia orali che scritti, legati al vissuto quotidiano; · Saper riconoscere le diverse tipologie testuali ( lettere , email, web page.. ); · Produrre testi brevi e semplici ( dialoghi guidati, cartoline , lettere ) su tematiche di interesse personale; · Utilizzare le funzioni comunicative e le strutture grammaticali studiate per saper parlare di se stessi , degli altri e del proprio vissuto quotidiano; · Comparare alcuni aspetti della civiltà del paese di cui si studia la lingua con quelli del paese di provenienza. Area storico-giuridico-sociale (storia, scienze umane e sociali, ed. musicale, diritto e economia, Tecniche Professionali dei Servizi commerciali, metodologie operative, religione) · Individuare le caratteristiche principali dei sistemi politici studiati; · Riconoscere discontinuità e continuità nella linea del tempo; · Individuare codici e tecniche della comunicazione in apporto alle diverse tipologie di utenza; · Utilizzare alcuni sistemi di comunicazione in relazione alle differenti tipologie di utenti; · Riconoscere i profili professionali del settore socio- educativo; · Saper riconoscere uno spartito musicale. alfabetizzazione musicale; · Focalizzare il linguaggio universale della musica e i campi di esperienza dove trova applicazione (in particolare: arte, movimento, poesia, teatro, musicoterapia, danza, cinema, video, multimedialità, ascolto); · Saper riconoscere i vari strumenti musicali; · Saper individuare , selezionare e riconoscere i generi musicali,la musica nelle grandi epoche (es. rinascimento, barocco, classicismo, romanticismo ecc.), le applicazioni del linguaggio musicale come conoscenza, utilizzo in ambito lavorativo (infanzia, anziani, centri sociali, ludoteche, disabilità, ecc.); · Individuare le caratteristiche salienti dell’organizzazione dello Stato e distinguerne le principali funzioni istituzionali imprescindibili per il conseguimento dell’interesse pubblico; · Individuare caratteri, specificità e dinamiche delle principali forme di mercato per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio; 66 · Riconoscere l’interdipendenza tra i noti fenomeni economici, sociali, istituzionali e coglierne la dimensione locale e nazionale; · Analizzare e interpretare i titoli di credito, gli effetti e le conseguenze della loro emissione e circolazione; · Individuare e distinguere le metodologie di determinazione delle imposte dirette e indirette; · Classificare e rappresentare gli elementi del patrimonio e del reddito; · Comprendere la natura dei meccanismi della comunicazione; · Gestire con professionalità e solidarietà la relazione d’aiuto, · Distinguere competenze, ruoli e gerarchie; · Saper organizzare gli ambienti secondo le esigenze; · Riconoscere il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo delle civiltà umane e la sua relazione con le altre tradizioni religiose. Area scientifico-tecnologica (matematica, informatica, scienze della terra e biologia, scienze integrate (fisica), scienze integrate (chimica), anatomia fisiologia igiene, Rappresentazione e modellazione odontotecnica, esercitazione di laboratorio odontotecnico, scienze motorie) · · · · · · · · · · · · · · In semplici situazioni problematiche note riconoscere i dati essenziali, selezionare il modello adeguato, formalizzare e applicare in modo sostanzialmente corretto i processi di calcolo richiesti ( semplici equazioni, disequazioni e sistemi di equazioni e di disequazioni); In situazioni problematiche della vita reale esaminate, 1. individuare relazioni significative tra grandezze, 2. scoprire e descrivere regolarità in dati o situazioni osservate, 3. utilizzare forme diverse di rappresentazione e comunicazione 4. acquisire capacità di passaggio dall’una all’altra. Trarre informazioni utili da rappresentazioni grafiche della tipologia trattata; Riconoscere le figure e i luoghi geometrici, descrivere le principali figure geometriche e le relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti; Saper rappresentare graficamente semplici funzioni; Saper utilizzare i comandi di editing a livello avanzato; Focalizzare i diversi tipi di impaginazione; Acquisire un adeguato metodo di lavoro e una terminologia specifica appropriata; Saper utilizzare excel; Saper reperire e utilizzare le informazioni da internet; Individuare tutti gli stili di corrispondenza commerciale italiana e estera; Redigere relazioni e il curriculum; Osservare, descrivere ed analizzare semplici fenomeni appartenenti alla realtà naturale; Individuare le caratteristiche fondamentali degli organismi viventi; · Comprendere che tutti gli esseri viventi sono accomunati da strutture comuni; · Comprendere l’importanza della riproduzione cellulare; · Comprendere il significato e l’importanza della biodiversità nel mantenimento degli equilibri naturali; 67 · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · Utilizzare un linguaggio semplice ma appropriato alla biologia; Saper risolvere semplici esercizi e problemi inerenti gli argomenti trattati (Fisica); Analizzare i fenomeni legati alle trasformazioni dell’energia partendo dall’esperienza; Padroneggiare il linguaggio formale e i principali procedimenti dimostrativi della fisica; Saper costruire e interpretare le configurazioni elettroniche; Saper distinguere e descrivere il legame ionico e quello covalente; Saper definire le modalità di espressione delle concentrazioni di una soluzione; Definire il significato di equilibrio chimico; Definire il pH e la sua scala; Descrivere le caratteristiche strutturali e funzionali fondamentali degli apparati indicati nei contenuti della disciplina (Anatomia); Descrivere le strutture anatomiche dell’apparato stomatognatico; Utilizzare la terminologia specifica per comunicare i contenuti disciplinari (Anatomia); Saper indicare le principali norme di igiene, sicurezza e di prevenzione degli infortuni da applicare in un laboratorio tecnico-scientifico; Sapere utilizzare la tecnica della rappresentazione grafica in assonometria; Saper rappresentare le corone dentali, e saper sviluppare le tavole anatomiche; Saper riconoscere l’anatomia dentale e la relativa Morfologia; Saper svolgere tutte le tavole anatomiche con tecniche di chiaroscuro; Acquisire le cognizioni di base per la modellazione dei denti; Realizzare modelli da lavoro per protesi fissa e mobile; Saper leggere l’anatomia della bocca edentula su modello edentulo e quindi saper costruire un porta impronta individuale; Realizzare ganci a filo su modelli parzialmente edentuli; Adattare le proprie capacità motorie ad una attività motoria abituale e a nuove sperimentazioni; Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare i gesti motori in relazione alle modificazioni spazio temporali; Giocare rispettando le regole e le tecniche degli sport praticati e partecipare con fair play affrontando anche funzioni arbitrali; Utilizzare in sicurezza strutture e attrezzi. TERZO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese e lingua francese) · Comprendere e analizzare nelle linee essenziali i testi letterari; · Individuare il contesto storico-culturale dei testi letterari; · Produrre in modo adeguato testi di diversa tipologia; · Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline; · Utilizzare, in contesti semplici, le lingue straniere comunitarie per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali. Area storico-giuridico-sociale (storia, diritto e economia, diritto e legislazione socio-sanitaria, tecniche professionali dei servizi commerciali, tecnica amministrativa ed economia sociale, tecniche di comunicazione e relazione, psicologia generale e applicata, metodologie operative, religione) 68 · Collocare un fenomeno/evento sia in chiave sincronica che diacronica in modo sostanzialmente corretto; · Individuare gli istituti fondamentali del diritto privato,diritto del lavoro e del diritto commerciale [indirizzo commerciale]; · Individuare gli istituti fondamentali del diritto privato,diritto del lavoro e della legislazione sanitaria [indirizzo socio-sanitario]; · Risolvere casi pratici anche se guidati dall'insegnante; · Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio , ricerca e approfondimento disciplinare; · Acquisire gli strumenti concettuali e procedure funzionali a preparare ad un'interazione con il mondo del lavoro; · Individuare e classificare i costi e i ricavi; · Determinare il risultato economico e il patrimonio alla fine dell’esercizio; · Individuare a quali situazioni esistenti è possibile applicare i nuovi contratti di lavoro; · Riconoscere ed interpretare tecniche e strategie della comunicazione verbale e non verbale al fine di ottimizzare l’interazione comunicativa; · Riconoscere le caratteristiche del linguaggio verbale persuasivo; · Individuare la struttura e codici dei processi comunicativi; · Individuare elementi che influiscono sulla parzialità e distorsione nella rilevazione delle informazioni ( pregiudizi, stereotipi); · Valutare gli effetti psicologici e sociali di stereotipi e pregiudizi; · Identificare le caratteristiche multifattoriali e multidimensionali della condizione di benessere psico- fisico- sociale; · Acquisire competenze sugli ambiti di lavoro dell’O.S.S; · Individuare i compiti che la società attribuisce all’OSS; · Saper riconoscere i sintomi delle malattie infantili più comuni; · Sapersi rapportare all’adolescente tossicodipendente con una sincera relazione d’aiuto; · Saper fornire informazioni precise sulle strutture di accoglienza presenti sul territorio; · Individuare la presenza della religione nella società contemporanea nel rispetto del pluralismo culturale. Area scientifico-tecnologica (matematica, igiene e cultura medico-sanitaria, anatomia fisiologia igiene, scienze dei materiali dentali, Rappresentazione e modellazione odontotecnica, laboratorio di esercitazione odontotecnica, scienze motorie) · · · · · Acquisire un corretto uso degli strumenti di calcolo (tipo calcolatrice); Risolvere correttamente equazioni di 1° e 2° grado intere; Risolvere correttamente disequazioni di 1° e 2° grado intere; Saper risolvere semplici sistemi di equazioni; Acquisire operatività sul piano cartesiano : 69 · · · · · · saper calcolare la distanza tra due punti e saper trovare le coordinate del punto medio); saper riconoscere l’equazione di una retta, le sue caratteristiche e costruirne il grafico saper determinare l’equazione di una retta; trovare il punto intersezione di due rette; riconoscere rette parallele e/o perpendicolari; Spiegare le finalità dell'igiene ed il concetto di salute come benessere psico-fisico e sociale. · · · · · · · · Conoscere gli apparati e i sistemi dal punto di vista anatomico (macro e microscopico) e Funzionale; Avere consapevolezza dell'importanza dell'educazione sanitaria e delle norme di prevenzione; Utilizzare in modo idoneo e funzionale un lessico medico –sanitario; Descrivere le principali caratteristiche strutturali e funzionali dell'apparato stomatognatico; Individuare per ogni elemento dentario la localizzazione e la relativa funzione; Consolidare la terminologia specifica (Anatomia); Saper spiegare le principali caratteristiche dei materiali usati in odontotecnica; Saper riconoscere i principali tipi di gesso e le loro proprietà; Distinguere le cere dentali; Saper classificare ed utilizzare i materiali per modelli; Sapere osservare, descrive, analizzare e riconoscere l’apparato boccale; · Sapere sviluppare la rappresentazione geometrica delle arcate dentali e del cranio; · Essere in grado di interagire con lo specialista odontoiatra attraverso il disegno delle protesi dentali; · Essere in grado di rappresentare e modellare i rapporti occlusali e il movimenti della mandibola; · · · · · Saper collocare i modelli sui dispositivi di registrazione occlusale; Focalizzare gli elementi fondamentali di protesica dentale; Saper realizzare una protesi parziale in resina; Saper realizzare elementi di protesi fissa provvisori in resina a freddo; Saper realizzare una travata metallica ottenuta da una fusione a cera persa; · Avere consapevolezza delle proprie capacità condizionali; · Usare le diverse capacità coordinative e lavorare in base ai meccanismi energetici , fisici e cinetici dell’organismo; · Riconoscere e usare informazioni propriocettive e sensoriali; · Utilizzare le tecniche e le tattiche di gara degli sport praticati con fair play; · Mostrare comportamenti idonei per la prevenzione degli infortuni; · Applicare semplici elementi di base di un primo soccorso. · · · · 70 QUARTO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese e lingua francese) · · · · · · Analizzare le principali strutture formali dei testi letterari; Ricostruire il contesto storico-culturale dei testi letterari; Produrre correttamente testi di diversa tipologia; Produrre testi scritti su tematiche tecnico-scientifiche con una sintassi semplice; Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline; Utilizzare le lingue straniere comunitarie per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali; · Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento; · Redigere semplici relazioni tecniche e riferire sulle attività relative a situazioni professionali. Area storico-giuridico-sociale (storia, diritto e economia, diritto e legislazione socio-sanitaria, tecniche professionali dei servizi commerciali, tecnica amministrativa ed economia sociale, tecniche di comunicazione e di relazione, psicologia generale e applicata, religione) · Analizzare semplici testi storiografici; · Individuare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche; · Individuare gli istituti fondamentali di diritto commerciale e degli specifici contratti usati nella prassi commerciali [indirizzo commerciale]; · Applicare le nozioni apprese nella risoluzione di casi pratici[indirizzo commerciale]i; · Operare in modo autonomo e critico [indirizzo commerciale] ; · Analizzare il valore, i limiti ed i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza dei luoghi di vita di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio[indirizzo commerciale] ; · Individuare gli istituti fondamentali della legislazione socio-sanitaria e del diritto amministrativo [indirizzo socio-sanitario]; · Saper illustrare le finalità e le forme dell'integrazione socio-sanitaria[indirizzo sociosanitario] ; 71 · Saper descrivere le tipologie delle prestazioni socio-sanitarie [indirizzo sociosanitario]; · Analizzare la figura e il ruolo dell’imprenditore in relazione alle funzioni indispensabili per il funzionamento dell’azienda; (indirizzo commerciale) · Analizzare le potenzialità offerte alla gestione aziendale dalle diverse forme giuridiche; (indirizzo commerciale) · Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; (indirizzo socio-sanitario) · utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizza-zione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi; (indirizzo socio-sanitario) · Utilizzare metodolo-gie e strumenti opera-tivi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del ter-ritorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comu-nità; (indirizzo socio-sanitario) · Redigere relazioni tecniche e documen-tare le attività indi-viduali e di gruppo relative a situazioni professionali; (indirizzo socio-sanitario); · · · · · · · Individuare i fattori interni ed esterni che influenzano la percezione; Individuare i mezzi e gli strumenti della comunicazione di massa; Riconoscere le potenzialità della comunicazione a stampa e audiovisiva; Riconoscere le strategie della comunicazione pubblicitaria; Individuare diverse tipologie di utenza e problematiche psicosociali connesse; Individuare le funzioni e le caratteristiche dell’ascolto attivo; Valutare i bisogni e le problematiche del minore , dell’anziano, delle persone con disabilità, della persona con disagio psichico, dei nuclei familiari in difficoltà; · Scoprire l’importanza dell’etica e individuare le specificità dell’etica religiosa. Area scientifico-tecnologica (matematica, igiene e cultura medico-sanitaria, Rappresentazione e modellazione odontotecnica, laboratorio di esercitazione odontotecnica, gnatologia, scienze dei materiali dentali, scienze motorie) · · · · · · · · · · · · · Saper risolvere equazioni e disequazioni di 1° e 2° intere e fratte; Saper riconoscere una funzione razionale e irrazionale e determinarne il dominio; Saper trovare le intersezioni con gli assi cartesiani; Saper effettuare lo studio del segno di una funzione; Spiegare in modo appropriato e significativo le azioni dell'epidemiologia. Saper ordinare secondo schemi le cause e i fattori di rischio delle varie malattie. Avere la consapevolezza di come alcuni comportamenti o abitudini siano lesivi per la propria e l' altrui salute; Saper rappresentare l’arcata normalizzata e classificare le arcate dentarie; Saper rappresentare e modellare la protesi mobile – scheletrica; Essere in grado di utilizzare software specifici per la rappresentazione e la modellazione odontotecnica; Saper redigere relazioni tecniche e documentare attraverso l’analisi, l’anatomia della bocca; Realizzare una protesi totale mobile; Realizzare protesi fisse metallo ceramica (singoli elementi e ponti); 72 · · · · · · · · · · · · · · · Saper costruire una protesi combinata con attacchi; Utilizzare le conoscenze di anatomia e biomeccanica dell'apparato stomatognatico nella individuazione delle principali soluzioni protesiche; Descrivere le parti che compongono un articolatore; Descrivere le diverse tipologie delle protesi; Consolidare la terminologia specifica; Saper individuare il contesto di applicazione delle principali proprietà dei materiali usati in odontotecnica; Distinguere le principali caratteristiche dei materiali metallici e della loro solidificazione; saper utilizzare in sicurezza le principali attrezzature in uso nei laboratori odontotecnici; saper utilizzare le schede dei materiali ai fini dell’igiene del lavoro; Avere consapevolezza delle proprie capacità e svolge attività in coerenza con le competenze possedute; Individuare informazioni provenienti da fonti propriocettive; Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare il gesto in relazione alle modificazioni spazio – temporali; Utilizzare le tecniche e le tattiche di gioco degli sport praticati con il fair play; Mostrare comportamenti idonei a prevenire infortuni durante le diverse attività motorie e saper agire in caso di infortunio. Applicare i principi per un corretto stile di vita nel prendersi cura di se stesso. QUINTO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese e lingua francese) · · · · · · · Saper svolgere, in modo sostanzialmente corretto, l’analisi dei testi letterari nei caratteri formali e tematici; Produrre testi orali e scritti formalmente corretti su tematiche tecnicoscientifiche, d’attualità e di civiltà; Utilizzare in modo adeguato e corretto i linguaggi specifici delle discipline; Comprendere le idee fondamentali di testi complessi, su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione; Saper riferire gli argomenti studiati in modo comprensibile; Saper produrre testi comprensibili su argomenti di carattere professionale; Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale. Area storico-giuridico-sociale (storia, diritto e economia, diritto pratica commerciale legislazione socio-sanitaria, tecniche professionali dei servizi commerciali, tecnica amministrativa ed economia sociale, tecniche di comunicazione e relazione, psicologia generale e applicata, religione) · · Operare confronti e mettere in relazione eventi storici; Correlare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche; 73 · Individuare gli istituti fondamentali di diritto commerciale e degli specifici contratti usati nella prassi commerciali [indirizzo commerciale] · Applicare le nozioni apprese nella risoluzione di casi pratici [indirizzo commerciale]; · Operare in modo autonomo e di critica indirizzo commerciale]; · Individuare i principali soggetti della Pubblica Amministrazione all’interno dei sistemi normativi nazionali e locali riconoscendone le finalità,l’attività e i settori di intervento [indirizzo socio-sanitario]; Individuare i caratteri più rilevanti dell’organizzazione sanitaria e riconoscerne le dinamiche normative contestualizzandole a livello nazionale e locali [indirizzo socio-sanitario]; Riconoscere la natura giuridica delle prestazioni socio-sanitarie pubbliche irrinunciabili ai fini della tutela della salute costituzionalmente garantita [indirizzo socio-sanitario]; Interagire col sistema informativo aziendale; · · · · · · Contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativa –contabile; Redigere riclassificare ed interpretare il bilancio d’esercizio; Redigere semplici budget ed interpretare gli scostamenti tra budget e risultati ottenuti; · Individuare le strategie di comunicazione dell’immagine aziendale; · Individuare le strategie per la promozione delle vendite; · Saper comprendere i bisogni che sono alla base dei comportamenti umani nelle relazioni comunicative; · Saper comprendere l’azienda come sistema di comunicazione sociale; · Saper riconoscere fattori fondamentali attraverso cui l’azienda individua e interpreta gli orientamenti della clientela; · Identificare il campo d’indagine teorico e applicativo delle diverse scuole di pensiero; · Riconoscere la relazione tra metodi di analisi e ricerca e teorie psicologiche; · Interagire con le diverse tipologie di utenze; · Valutare la responsabilità professionale ed etica dei diversi ruoli professionali; · Riconoscere il ruolo delle religioni nella società contemporanea. Area scientifico-tecnologica (matematica, Igiene e cultura medico-sanitaria, gnatologia, esercitazione di lab. di Odontotecnica, scienze dei materiali dentali, scienze motorie) · · · · · · Conoscere il concetto di limite, almeno sotto l’aspetto intuitivo, e saper calcolare il valore del limite di funzioni razionali intere e/o fratte; Saper determinare e rappresentare graficamente asintoti di funzioni algebriche razionali intere e/o fratte; Saper calcolare le derivate di funzioni razionali intere e/o fratte; Saper leggere, interpretare ed analizzare i grafici di funzioni; Saper effettuare lo studio completo di una semplice funzione razionale intera o fratta; Saper elaborare schemi/ progetti mirati di Educazione Sanitaria; 74 · · · Saper rapportarsi con le varie figure professionali; Identificare metodi, mezzi, scopi di azioni rivolte ai bisogni e alle problematiche specifiche del minore, dell'anziano, della persona con disabilità, della persona con disagio psichico e dei nuclei familiari; Individuare le problematiche inerenti le patologie dell'apparato stomatognatico indicandone le soluzioni protesiche; · Saper indicare le principali regole per la prevenzione delle malattie professionali; · Comprendere semplici prescrizioni mediche; · Focalizzare tutte le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i tipi di protesi: provvisorie-fisse-mobili-combinate-suimpianti-cad.cam-auro galvano – ortodontiche; · Saper interagire con lo specialista odontoiatra; · Saper redigere relazioni tecniche e documentare attivita’ individuali e di gruppo relative a situazioni professionali; · Saper riconoscere le caratteristiche chimico-fisiche, meccaniche e tecnologiche dei diversi materiali; · Focalizzare come le proprietà determinano le modalità di impiego; · saper analizzare le caratteristiche chimico-fisiche presentate dagli stessi materiali alla fine del ciclo lavorativo; · saper valutare come i materiali interagiscono nel cavo orale; · Organizzare un proprio piano di allenamento; · Applicare tecniche espressive in ambiti diversi; · Regolare la dinamica del movimento attraverso le informazioni percettive, adattando e trasformando vari gesti tecnici; · Mostrare notevoli abilità tecnico-tattiche nella pratica di vari sport; mantenendo uno “stile sportivo” e leali relazioni; · Ideare, progettare e realizzare una attività motoria finalizzata applicando norme e principi per la sicurezza e la salute 75 ISTITUTO PROFESIONALE INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA PRIMO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese) · · · · · · · Individuare i concetti-chiave e gli elementi principali presenti nei testi e negli argomenti proposti; Esporre in modo sostanzialmente corretto argomenti proposti; Produrre in modo complessivamente lineare testi scritti secondo precise consegne; Comprendere in modo essenziale testi orali/scritti noti inerenti alla sfera personale; Produrre semplici scambi dialogici e brevi testi scritti per descrivere situazioni o ambienti della sfera personale, anche se con ripetizione mnemonica di quanto appreso; Individuare gli elementi fonologici, morfologici e sintattici di base della lingua inglese; Individuare gli aspetti essenziali della civiltà del paese di cui si studia la lingua. Area storico- giuridico-sociale (storia, geografia, diritto e economia, religione) · Individuare le coordinate spazio-temporali in cui si colloca un evento storico; · Individuare la relazione uomo-ambiente; · Individuare semplici comportamenti della realtà personali e sociali e confrontarli con il dettato della norma giuridica; · Riconoscere il ruolo dello Stato come regolatore di convivenza civile attraverso l’emanazione di regole fondate su principi costituzionalmente garantiti; · Individuare le caratteristiche essenziali dei principali sistemi socio- economici per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio; · Riflettere sull’origine della religiosità. Area scientifico-tecnologica (matematica, scienze della terra e biologia, Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica, Scienze integrate:fisica, Scienze integrate: chimica, Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione, Laboratori tecnologici ed esercitazioni, scienze motorie) · · Analizzare la struttura di semplici espressioni numeriche e calcolare il valore anche con il supporto di strumenti di calcolo; Fare uso delle lettere come puro simbolo e come variabile ed eseguire operazioni elementari con monomi e polinomi; 76 · · · · Riconoscere in situazioni simili a quelle trattate, i dati utili di un semplice problema, selezionare il modello adeguato e utilizzare in modo sostanzialmente corretto il simbolismo associato (tabelle, grafici, lettere, insiemi,equazioni di primo grado); Riconoscere gli enti e le figure geometriche, descrivere le principali figure geometriche e le relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti; Applicare in contesti vari i rapporti e le percentuali; Comprendere in concetto di “sistema” in riferimento alla Terra inserita nel Sistema solare; · Comprendere che la Terra e il Sistema solare sono soggetti a leggi che ne regolano i movimenti; · Riconoscere le componenti del sistema Terra e individuarne le più semplici relazioni; · Orientarsi rispetto ad un sistema di riferimento; · Saper ricollegare le principali caratteristiche geomorfologiche del territorio in riferimento agli agenti esogeni ed endogeni responsabili del modellamento del paesaggio; · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · Comprendere che tutte le attività dell’uomo interferiscono con il sistema Terra Utilizzare metodi e sistemi di rappresentazione grafica di oggetti, dispositivi e sistemi; Utilizzare gli elementi normalizzati e unificati; Interpretare le simbologie settoriali; Interpretare la rappresentazione grafica di oggetti, dispositivi e sistemi; Padroneggiare le unità di misura del sistema internazionale; Raccogliere e rappresentare dati sperimentali e organizzarli in tabelle e/o grafici; Operare con i vettori; Saper risolvere semplici esercizi e problemi inerenti gli argomenti trattati (fisica); Saper descrivere ed identificare gli stati di aggregazione della materia; Riconosce e descrivere le caratteristiche di miscugli eterogenei e omogenei. Sviluppare la capacità di calcolare la mole; Saper rappresentare la struttura atomica Saper applicare le norme di sicurezza nelle diverse situazioni di pericolo. Riconoscere le caratteristiche funzionali di un computer (calcolo, elaborazione, comunicazione); Riconoscere ed utilizzare le funzioni di base di un sistema operativo; Utilizzare applicazioni elementari di scrittura; Utilizzare la rete internet per ricercare fonti e dati; Utilizzare la rete per attività di comunicazione interpersonale; Riconoscere i limiti e i rischi dell’uso della rete con particolare riferimento alla tutela della privacy. Individuare i pericoli e valutare i rischi; Riconoscere e interpretare la segnaletica antinfortunistica; Individuare i dispositivi a protezione delle persone degli impianti; Assumere comportamenti adeguati alla sicurezza; Utilizzare strumenti e metodi di misura di base; Utilizzare, in condizioni di sicurezza, semplici strumenti e dispositivi tipici delle attività di manutenzione; Descrivere i principi di funzionamento e le condizioni di impiego degli strumenti utilizzati. Stimare gli errori di misura; Presentare i risultati delle misure su grafici e tabelle; Reperire la documentazione tecnica di interesse; Consultare libretti d’istruzione e manuali tecnici di riferimento; Correlare i dati della documentazione con il dispositivo descritto; Utilizzare le proprie capacità motorie in condizioni facilitate; 77 · · · Modulare e distribuire il carico motorio secondo i propri parametri fisiologici; Usare il regolamento tecnico dei giochi sportivi praticati; Utilizzare in sicurezza piccoli e grandi attrezzi e spazi adibiti all’attività fisica con esercizi semplificati. SECONDO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese) • • • • · · · · · · · Esporre e produrre atti linguistici adeguati alle situazioni comunicative; Acquisire una metodologia basilare per l’ analisi di testi letterari e non; Produrre in modo sostanzialmente corretto testi scritti rispondenti alle consegne; Utilizzare la terminologia in modo appropriato; Comprendere in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti, inerenti alla sfera personale e sociale; Riferire fatti e descrivere situazioni con proprietà lessicale in testi orali e scritti, in una lingua pur non priva di qualche errore, a condizione che il messaggio arrivi al destinatario; Partecipare a conversazioni ed interagire nella discussione anche con parlanti madrelingua, in maniera adeguata al contesto; Riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi, lessico e sugli usi linguistici, anche in un'ottica comparativa con la lingua italiana; Analizzare aspetti relativi alla cultura del paese/dei paesi di cui studia la lingua, con particolare riferimento all'ambito sociale; Confrontare aspetti della propria cultura con aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui la LS è parlata; Analizzare semplici testi orali, scritti, iconico-grafici su argomenti di attualità, cinema, arte, sport, ma anche scienze, ambiente, sanità, commercio. Area storico-giuridico-sociale (storia, diritto e economia, religione) · Individuare le caratteristiche principali dei sistemi politici studiati; · Riconoscere discontinuità e continuità nella linea del tempo; · Individuare le caratteristiche salienti dell’organizzazione dello Stato e distinguerne le principali funzioni istituzionali imprescindibili per il conseguimento dell’interesse pubblico; 78 · Individuare caratteri, specificità e dinamiche delle principali forme di mercato per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio; · Riconoscere l’interdipendenza tra i noti fenomeni economici, sociali, istituzionali e coglierne la dimensione locale e nazionale; Area scientifico-tecnologica (matematica, scienze della terra e biologia, Scienze integrate:fisica, Scienze integrate: chimica, Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica, Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione, Laboratori tecnologici ed esercitazioni, scienze motorie) · · · · · · In semplici situazioni problematiche note riconoscere i dati essenziali, selezionare il modello adeguato, formalizzare e applicare in modo sostanzialmente corretto i processi di calcolo richiesti ( semplici equazioni, disequazioni e sistemi di equazioni e di disequazioni); In situazioni problematiche della vita reale esaminate, - individuare relazioni significative tra grandezze, - scoprire e descrivere regolarità in dati o situazioni osservate, - utilizzare forme diverse di rappresentazione e comunicazione; - acquisire capacità di passaggio dall’una all’altra. Trarre informazioni utili da rappresentazioni grafiche della tipologia trattata; Riconoscere le figure e i luoghi geometrici, descrivere le principali figure geometriche e le relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti; Saper rappresentare graficamente semplici funzioni; Individuare le caratteristiche fondamentali degli organismi viventi; · Comprendere che tutti gli esseri viventi sono accomunati da strutture comuni; · Comprendere l’importanza della riproduzione cellulare; · Comprendere il significato e l’importanza della biodiversità nel mantenimento degli equilibri naturali; · · · · · · · · · · · · · · Utilizzare un linguaggio semplice ma appropriato; · · · · · Osservare, descrivere ed analizzare semplici fenomeni appartenenti alla realtà naturale. Saper risolvere semplici esercizi e problemi inerenti agli argomenti trattati (fisica); Analizzare i fenomeni legati alle trasformazioni dell’energia partendo dall’esperienza; Padroneggiare il linguaggio formale e i principali procedimenti dimostrativi della fisica; Saper correlare la configurazione elettronica degli elementi alle proprietà periodiche ; Utilizzare l’elettronegatività per l’identificazione dei legami chimici; Eseguire in modo corretto semplici bilanciamenti di reazioni chimiche; Saper redigere, in modo essenziale, una relazione di laboratorio; Adoperare in sicurezza semplici strumenti di laboratorio; Realizzare semplici prototipi 3D; Realizzare semplici rappresentazioni grafiche attraverso supporti informatici; Produrre documentazione tecnica; Individuare e descrivere la funzionalità del sistema. Individuare i singoli componenti che lo costituiscono, sulla base della loro funzionalità; Leggere e costruire schemi a blocchi; Rappresentare dati e funzioni; Applicare tecniche di comunicazione efficace; Utilizzare il linguaggio appropriato alla situazione comunicativa; Assumere procedure per lo smontaggio assemblaggio dei dispositive; 79 · · · · · · · · · · Descrivere e riconoscere le principali proprietà tecnologiche dei materiali in relazione al loro impiego; Riconoscere i contenuti essenziali di un contratto di compravendita; Verificare i contenuti della garanzia; Riconoscere la validità di una certificazione; Stimare i tempi di esecuzione di semplici operazioni eseguite nel rispetto delle regole; Individuare le caratteristiche di base del sistema qualità; Adattare le proprie capacità motorie ad una attività motoria abituale e a nuove sperimentazioni; Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare i gesti motori in relazione alle modificazioni spazio temporali; Giocare rispettando le regole e le tecniche degli sport praticati e partecipare con fair play affrontando anche funzioni arbitrali; Utilizzare in sicurezza strutture e attrezzi. TERZO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese) · Comprendere e analizzare nelle linee essenziali i testi letterari; · Individuare il contesto storico-culturale dei testi letterari; · Produrre in modo adeguato testi di diversa tipologia; · Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline; · Utilizzare, sia pure in modo semplice, le lingue straniere comunitarie per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali. Area storico-sociale (storia, religione) · Collocare un fenomeno/evento sia in chiave sincronica che diacronica in modo sostanzialmente corretto; · Individuare la presenza della religione nella società contemporanea nel rispetto del pluralismo culturale. Area scientifico-tecnologica (matematica, Laboratori tecnologici ed esercitazioni, Tecnologie meccaniche ed applicazioni, Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni, Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione, scienze motorie) · · · Descrivere le principali proprietà della circonferenza e dei poligoni inscritti e circoscritti con il supporto di opportuni strumenti e modelli materiali; Dimostrare semplici proprietà delle figure geometriche piane, utilizzando il metodo delle coordinate cartesiane; Risolvere, utilizzando processi algebrici ( equazioni, disequazioni di I e II grado e sistemi) e modelli geometrici ( retta e parabola), semplici problemi I° e II° grado per effettuare scelte e/o massimizzare o minimizzare situazioni problematiche; 80 · · · · · · · · · · · · · Utilizzare i parametri relativi all’angolo ( seno, coseno, e tangente) e le loro reciproche relazioni per risolvere problemi elementari; · Saper risolvere semplici equazioni esponenziali e logaritmiche; · Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo con numeri complessi in forma algebrica e trigonometrica; · Realizzare ed interpretare disegni e schemi di dispositivi e impianti di varia natura; · Individuare le condizioni di esercizio degli impianti indicate in schemi e disegni; · Assemblare componenti pneumatici ed elettrici attraverso la lettura di schemi e disegni; · Reperire, aggiornare e archiviare la documentazione tecnica di interesse; · Consultare i manuali tecnici di riferimento; · Mettere in relazione i dati della documentazione con il dispositivo descritto; · Ricavare dalla documentazione a corredo della macchina/impianto le informazioni relative agli interventi; · Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura di base. Descrivere i principi di funzionamento e le condizioni di impiego degli strumenti di misura. Stimare gli errori di misura; Presentare i risultati delle misure su grafici e tabelle anche con supporti informatici; Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di misura e controllo tipici delle attività di manutenzione caratteristici del settore di interesse; Configurare gli strumenti di misura e di controllo. Eseguire prove e misurazioni in laboratorio; Commisurare l'incertezza delle misure a valori di tolleranza assegnati; Valutare i rischi connessi al lavoro e applicare le relative misure di prevenzione; Utilizzare attraverso la conoscenza e l'applicazione della normativa di sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche; Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa, utilizzare correttamente gli strumenti di misura, controllo e diagnosi; Valutare la correttezza e la congruità dei collegamenti effettuati; Elencare i vantaggi derivanti dall’utilizzo dei materiali; Individuare i componenti che costituiscono il sistema statico utilizzando correttamente le unità di misura; Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa, utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche; Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianto; · Interpretare ed eseguire disegni e schemi di impianti e circuiti elettrici –elettronici; · Definire le condizioni di esercizio degli impianti rappresentati in schemi e disegni; · Individuare gli elementi per la protezione dell'equipaggiamento elettrico delle macchine e degli impianti; · Individuare le modalità di alimentazione elettrica e le relative protezioni previste; · Determinare i materiali dei conduttori idonei al trasporto dell'energia negli apparati e negli impianti da alimentare elettricamente; · Individuare le caratteristiche elettriche di macchine, impianti e dispositivi elettrici [curvatura elettrica]; · Interpretare schemi di circuiti digitali; comporre semplici circuiti digitali [curvatura elettronica]; · Implementare semplici automatismi [curvatura elettronica]; · Riconoscere e designare i principali componenti; · Interpretare i dati e le caratteristiche tecniche dei componenti di apparati e impianti; · Usare le diverse capacità coordinative e lavorare in base ai meccanismi energetici , fisici e cinetici dell’organismo; · Avere consapevolezza delle proprie capacità condizionali; · Riconoscere e usare informazioni propriocettive e sensoriali; 81 · · · Utilizzare le tecniche e le tattiche di gara degli sport praticati con fair play; Mostrare comportamenti idonei per la prevenzione degli infortuni; Applicare semplici elementi di base di un primo soccorso. QUARTO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese) • • • • Analizzare le principali strutture formali dei testi letterari; Ricostruire il contesto storico-culturale dei testi letterari; Produrre correttamente testi di diversa tipologia; · Produrre testi scritti su tematiche tecnico-scientifiche con una sintassi semplice; Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline; · Utilizzare la LS per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali; · individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento; · redigere semplici relazioni tecniche e riferire sulle attività relative a situazioni professionali. Area storico-sociale (storia,religione) · Analizzare semplici testi storiografici; · Scoprire l’importanza dell’etica e individuare le specificità dell’etica religiosa. Area scientifico-tecnologica (matematica, Laboratori tecnologici ed esercitazioni, Tecnologie meccaniche ed applicazioni, Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni, Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione, scienze motorie) · · · · · · · · · · Operare in modo sostanzialmente corretto con i radicali quadratici; Riconoscere, da rappresentazioni grafiche, funzioni esponenziali e logaritmiche ed descrivere le loro proprietà al variare della base; Risolvere semplici problematiche, simili a quelle discusse, con modelli esponenziali e logaritmici (semplici equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche riducibili alla stessa base); Riconoscere, in rappresentazioni grafiche, funzioni goniometriche e descrivere le loro principali caratteristiche; Individuare la posizione nel piano cartesiano del grafico di una funzione reale intera o fratte utilizzando equazioni, disequazioni e sistemi; Risolvere triangoli rettangoli e triangoli qualsiasi; Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo con i numeri complessi; Saper trasformare i numeri complessi da una forma all’altra. Saper risolvere tutti i tipi di semplici disequazioni (razionali intere e fratte, esponenziali in valore assoluto); Realizzare e interpretare disegni e schemi di dispositivi e impianti di varia natura; 82 · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · Interpretare le condizioni di esercizio degli impianti indicate in schemi e disegni; Assemblare componenti pneumatici ed elettrici attraverso la lettura di schemi e disegni; Reperire, aggiornare e archiviare la documentazione tecnica di interesse; Consultare i manuali tecnici di riferimento; Mettere in relazione i dati della documentazione con il dispositivo descritto; Ricavare dalla documentazione a corredo della macchina/impianto le informazioni relative agli interventi; Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura di base. Descrivere i principi di funzionamento e le condizioni di impiego degli strumenti di misura. Stimare gli errori di misura; Presentare i risultati delle misure su grafici e tabelle anche con supporti informatici; Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di misura e controllo tipici delle attività di manutenzione caratteristici del settore di interesse; Configurare gli strumenti di misura e di controllo. Eseguire prove e misurazioni in laboratorio; Commisurare l'incertezza delle misure a valori di tolleranza assegnati; Valutare i rischi connessi al lavoro e applicare le relative misure di prevenzione; Individuare i componenti che costituiscono il sistema statico utilizzando correttamente le unità di misura; Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i materiali impiegati; Scegliere i componenti funzionali ai compiti assegnati, gestire il montaggio e la manutenzione; Scegliere i componenti funzionali ai compiti assegnati, gestire il montaggio e la manutenzione; Utilizzare attraverso la conoscenza e la normativa sulla sicurezza tecnologie specifiche. Saper redigere correttamente un ciclo di lavoro mediante cartellino di lavorazione; Individuare le caratteristiche elettriche di macchine, impianti e dispositivi elettrici; Individuare i pericoli e valutare i rischi nell'uso dei dispositivi, nelle attività e ambienti di vita e di lavoro; Riconoscere la segnaletica antinfortunistica; Individuare, adottare e promuovere dispositivi a protezione delle persone e degli impianti; Assumere comportamenti sicuri nelle attività di manutenzione e prescriverli agli utenti dei relativi apparati e impianti; Identificare livelli, fasi e caratteristiche dei processi di manutenzione caratteristici degli impianti e apparati elettrici; Individuare e utilizzare strumenti e tecnologie adeguate al tipo di intervento manutentivo di interesse; Organizzare e gestire processi di manutenzione; Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di misura propri delle attività di manutenzione elettrica ed elettronica; Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di controllo e regolazione propri delle attività di manutenzione elettrica ed elettronica; Configurare strumenti di misura, monitoraggio e controllo; Eseguire prove e misurazioni, in laboratorio e in situazione; Commisurare l'incertezza delle misure a valori di tolleranza assegnati; Descrivere struttura e organizzazione funzionale di dispositivi e impianti oggetto di interventi manutentivi; Determinare i materiali dei conduttori idonei al trasporto dell’energia negli apparati e negli impianti da alimentare elettricamente [curvatura elettrica]; Individuare le caratteristiche elettriche di macchine, impianti e dispositivi elettrici[curvatura elettrica]; Valutazione delle prestazioni di macchine ed apparati elettronici [curvatura elettronica]; 83 · · · · · · · · · · · · · · · · · Realizzazione di automatismi tramite dispositivi a microcontrollore microprocessore[curvatura elettronica]; Interpretare i dati e le caratteristiche tecniche dei componenti di apparati e impianti; Assemblare e installare impianti, dispositivi e apparati; Osservare le norme di tutela della salute e dell'ambiente nelle operazioni di collaudo, esercizio e manutenzione, Adottare i dispositivi di prevenzione e protezione prescritti dalle norme per la sicurezza nell'ambiente di lavoro; Interpretare i contenuti delle certificazioni; Individuare i criteri per l'esecuzione dei collaudi dei dispositivi; Verificare la corrispondenza delle caratteristiche rilevate alle specifiche tecniche dichiarate; Redigere la documentazione e le attestazioni obbligatorie Procedure negli interventi di manutenzione; Effettuare visite tecniche e individuare le esigenze d'intervento; Individuare le risorse strumentali necessarie all'erogazione del servizio. Eseguire interventi di manutenzione ed effettuare il collaudo Stimare i costi relativi all'intervento; Avere consapevolezza delle proprie capacità e svolge attività in coerenza con le competenze possedute; Individuare informazioni provenienti da fonti propriocettive; Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare il gesto in relazione alle modificazioni spazio – temporali; Utilizzare le tecniche e le tattiche di gioco degli sport praticati con il fair play; Mostrare comportamenti idonei a prevenire infortuni durante le diverse attività motorie e saper agire in caso di infortunio. Applicare i principi per un corretto stile di vita nel prendersi cura di se stesso. QUINTO ANNO Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese) • Saper svolgere, in modo sostanzialmente corretto, l’analisi dei testi letterari nei caratteri formali e tematici; · Produrre testi orali e scritti formalmente corretti su tematiche tecnicoscientifiche, d’attualità e di civiltà; · Utilizzare in modo adeguato e corretto i linguaggi specifici delle discipline; · Comprendere le idee fondamentali di testi complessi, su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione; · Saper riferire gli argomenti studiati in modo comprensibile; · Saper produrre testi comprensibili su argomenti di carattere professionale; · Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale. Area storico-sociale (storia, religione) · · · Operare confronti e mettere in relazione eventi storici; Correlare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche; Riconoscere il ruolo delle religioni nella società contemporanea. 84 Area scientifico-tecnologica (matematica, Laboratori tecnologici ed esercitazioni, Tecnologie meccaniche ed applicazioni, Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni, Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione ,scienze motorie) · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · Saper calcolare i limiti e conoscere le principali operazioni sui limiti; Determinare le caratteristiche di una semplice funzione intera o fratta utilizzando limiti e derivate; Rappresentare, nel piano cartesiano, il grafico di una semplice funzione reale intera o fratta; Calcolare l’integrale indefinito di funzioni polinomiali; Calcolare l’area di semplici figure piane; Utilizzare anche con supporti informatici metodi e strumenti di diagnostica tipici dell'attività di manutenzione di settore; Individuare guasti applicando i metodi di ricerca; Smontare, sostituire e rimontare componenti e apparecchiature di varia tecnologia applicando procedure di sicurezza; Utilizzare anche con supporti informatici metodi e strumenti di diagnostica tipici dell'attività di manutenzione di settore; Individuare guasti applicando i metodi di ricerca; Smontare, sostituire e rimontare componenti e apparecchiature di varia tecnologia applicando procedure di sicurezza; Redigere documentazione tecnica; Utilizzare la tecnologia ed il funzionamento della macchina a controllo numerico, nonché saper utilizzare il linguaggio ISO Standard; Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlate alla richiesta; Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche, con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro; Individuare i componenti che costituiscono il sistema, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti; Predispone la distinta base degli elementi e delle apparecchiature componenti l'impianto; Predisporre la distinta base degli elementi/apparecchiature componenti/impianti; Utilizzare software di gestione relativo al settore di interesse; Valutare il ciclo di vita di un sistema, costi e ammortamenti; Analizzare impianti per diagnosticare guasti; Valutare affidabilità, disponibilità, manutenibilità e sicurezza di un sistema in momenti diversi del suo ciclo di vita; Applicare le normative concernenti la sicurezza personale e la tutela dell'ambiente; Individuare la struttura dei documenti relativi agli impianti e alle macchine, la gestione delle versioni e degli aggiornamenti evolutivi nel loro ciclo di vita; Utilizzare il lessico di settore, anche in lingua inglese; Ricercare e individuare guasti; Smontare, sostituire e rimontare componenti e apparecchiature di varia tecnologia applicando procedure di sicurezza; Applicare le procedure per il processo di certificazione di qualità; Pianificare e controllare interventi di manutenzione Organizzare la logistica dei ricambi e delle scorte; Gestire la logistica degli interventi; Stimare i costi del servizio; Redigere preventivi e compilare un capitolato di manutenzione; 85 · · · · · · · Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di diagnostica tipici delle attività manutentive di interesse; Utilizzare il lessico di settore, anche in lingua inglese; Organizzare un proprio piano di allenamento; Applicare tecniche espressive in ambiti diversi; Regolare la dinamica del movimento attraverso le informazioni percettive, adattando e trasformando vari gesti tecnici; Mostrare notevoli abilità tecnico-tattiche nella pratica di vari sport; mantenendo uno “stile sportivo” e leali relazioni; Ideare, progettare e realizzare una attività motoria finalizzata applicando norme e principi per la sicurezza e la salute. Costruzione di prove parallele: linee-guida I docenti dell’Istituto, avendo condiviso il curricolo d’istituto organizzato per obiettivi standard per ogni indirizzo, hanno ritenuto opportuno avviato un percorso didattico più articolato: la predisposizione di prove parallele per tutte le discipline e per ogni anno di corso dei diversi curricoli. I docenti negli incontri dipartimentali individuano per ogni disciplina e/o per area disciplinare · indicatori metodologici per la predisposizione delle prove coerenti agli obiettivi standard · criteri di valutazione e relative griglie. Dopo aver condiviso tale percorso, essi selezionano · le prove da somministrare, · i tempi · le consegne. Dopo la somministrazione, i risultati sono condivisi, utilizzati per la certificazione delle competenze del primo biennio, per la valutazione de percorso scolastico e per un’osservazione sistematica del potenziamento delle competenze di tutte le classi. Dal punto di vista organizzativo i docenti ritengono opportuno somministrare mediamente due prove parallele nel corso di ogni anno scolastico. Per quanto riguarda le prove di ingresso esse sono predisposte e somministrate, ma sono considerate utili solo per la conoscenza sistematica degli studenti. 86 Valutazione dell’apprendimento La Programmazione didattica impone un monitoraggio sistematico sia della situazione iniziale dell’alunno, sia dell’intero percorso formativo attraverso attività di valutazione. Nella valutazione saranno considerati: · il processo (l’insieme dei diversi elementi del percorso che hanno portato a quella prestazione o a quel prodotto); · la prestazione (la modalità dell’esecuzione); · il prodotto (la singola prova, un compito eseguito, l’esito di una prova scritta o di una verifica orale. Per la valutazione del prodotto si utilizzano prove strutturate, semi strutturate, questionari e verifiche orali. Essa assume caratteri diagnostici, formativi e sommativi a seconda delle finalità. Per la valutazione diagnostica i docenti hanno predisposto test di ingresso per il rilevamento della situazione iniziale, funzionale alla progettazione curricolare. Durante lo svolgimento dei percorsi formativi sono somministrate prove intermedie per il rilevamento dell’apprendimento in itinere. Per la valutazione sommativa si ricorre alla comparazione tra risultati finali e obiettivi fissati in sede progettuale. Nella valutazione della prestazione vengono fondamentalmente accertati i progressi rispetto alla situazione di partenza tenendo conto degli obiettivi prefissati. La valutazione del processo tiene conto, invece, principalmente della motivazione, della gratificazione e dei momenti di rinforzo, e le procedure si basano su metodi di tipo sia quantitativo sia qualitativo. La valutazione quantitativa si articola nelle seguenti fasi: · definizione dell’oggetto da accertare; · scelta delle prove docimologiche da utilizzare; · registrazione dei dati; · criteri di misurazione. · La valutazione qualitativa si basa sull’osservazione e sui colloqui. Dalla sintesi di entrambe è possibile: · · · · verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi; sostenere i casi difficili con interventi individualizzati; attestare i risultati didattici. rendere consapevoli gli studenti dell’andamento degli studi in termini di risultati raggiunti e/o ancora da raggiungere. Per l’attribuzione dei voti, il Collegio dei docenti ha fissato degli indicatori in corrispondenza con i livelli di conoscenze e competenze da sviluppare, come nella tabella riportata di seguito e criteri, sempre riportati di seguito per l’ammissione alla classe successiva. 87 CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO Corrisponde a un eccellente raggiungimento degli obiettivi, con padronanza dei contenuti e delle abilità di trasferirli e rielaborarli autonomamente in un’ottica interdisciplinare e/o multidisciplinare. In particolare: completa, approfondita e personale conoscenza degli argomenti; acquisizione piena delle competenze previste; uso sempre corretto dei linguaggi specifici e sicura padronanza degli strumenti. 10 Corrisponde ad un completo raggiungimento degli obiettivi e ad una autonoma capacità di rielaborazione delle conoscenze. In particolare: conoscenza completa ed approfondita degli argomenti; acquisizione sicura delle competenze richieste; uso appropriato dei linguaggi specifici e degli strumenti. 9 Corrisponde ad un soddisfacente raggiungimento degli obiettivi e ad una autonoma capacità di rielaborazione delle conoscenze. In particolare: conoscenza sicura degli argomenti; buona acquisizione delle competenze richieste; uso valido dei linguaggi specifici e degli strumenti. 8 Corrisponde ad un discreto raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di rielaborazione delle conoscenze abbastanza sicura. In particolare: conoscenza chiara degli argomenti; acquisizione delle competenze fondamentali richieste; uso sostanzialmente corretto dei linguaggi specifici e degli strumenti. 7 Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi essenziali, in particolare: conoscenza sostanziale degli argomenti; acquisizione delle competenze minime richieste; uso generalmente corretto dei linguaggi e degli strumenti specifici. 6 Corrisponde ad un parziale raggiungimento degli obiettivi minimi: conoscenze approssimative; acquisizione non sempre adeguata delle competenze richieste; alcune difficoltà nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti. 5 Corrisponde ad un inadeguato raggiungimento degli obiettivi minimi: conoscenze frammentarie; inadeguata acquisizione delle competenze richieste; limitato uso dei linguaggi specifici e degli strumenti. 4 Corrisponde al mancato raggiungimento degli obiettivi minimi: scarse e/o nulle le conoscenze e competenze richieste ; Inf. a4 88 Definizione dei criteri per lo svolgimento degli scrutini finali, dell’ammissione all’esame di stato e per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo In sede di scrutinio finale, il docente della disciplina proporrà il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo periodo didattico e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto dovrà tenere conto delle valutazioni espresse in sede di scrutini intermedi nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati. La proposta di voto dovrà altresì prendere in considerazione i seguenti elementi: a) possesso in ingresso da parte dello studente delle conoscenze fondamentali necessarie per affrontare senza difficoltà i contenuti disciplinari previsti nei piani di studio per la classe frequentata; b) possesso delle capacità cognitive, socio-affettive, relazionali, psicomotorie e delle competenze necessarie a conseguire gli obiettivi indicati nella programmazione; c) progressi e miglioramenti registrati rispetto ai livelli cognitivi e relazionali di partenza; d) partecipazione al dialogo educativo, impegno e continuità nello studio; e) effetti e risultati prodotti dagli interventi didattici adottati dal consiglio di classe e dai docenti in rapporto alle difficoltà mostrate dagli studenti; f) partecipazione ai corsi integrativi e alle altre iniziative di recupero e sostegno organizzate dalla scuola; g) miglioramenti fatti registrare nel corso degli accertamenti; h) livelli di preparazione raggiunti e loro idoneità a consentire il proseguimento degli studi nella classe successiva con possibilità di miglioramento e di recupero; i) frequenza assidua e partecipazione alla vita della scuola; l) frequenza ad attività integrative certificate dalla scuola e svolte in orario extracurricolare; m) crediti formativi riconosciuti dal consiglio di classe, sulla base delle indicazioni del collegio dei docenti Per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il consiglio di classe, sulla base dei criteri preventivamente stabiliti, procederà alla valutazione della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. In tal caso, il consiglio di classe rinvierà la formulazione del giudizio finale e provvederà, sulla base degli specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero, riportando all’albo dell’Istituto la sola indicazione della “sospensione del giudizio”. Si procederà invece al giudizio finale nei confronti degli studenti per i quali il consiglio di classe abbia espresso una valutazione positiva, con conseguente immediato giudizio di ammissione alla classe successiva, anche a seguito degli interventi di recupero seguiti, nonché nei confronti degli studenti che presentino valutazioni insufficienti in più discipline, comprese le discipline di indirizzo, tali da pregiudicare certamente, su motivato parere del consiglio di classe, gli apprendimenti previsti per la classe successiva, con conseguente e immediato giudizio di non ammissione alla classe successiva. In caso di esito negativo del giudizio finale il risultato viene pubblicato all’albo con la indicazione “non ammesso”. Del risultato negativo della valutazione sarà data comunicazione scritta alla famiglia. 89 Nei casi per i quali non si riesca a definire attraverso la discussione una posizione conclusiva condivisa da tutto il Consiglio di Classe, si procederà a votazione per la ammissione o la non ammissione alla classe successiva secondo le modalità di legge. Per gli alunni per i quali si sarà stabilito il rinvio della valutazione, con deliberazioni del Consiglio di Classe che dichiarano l’esistenza di carenze, verranno compilate le comunicazioni per le famiglie, con l'indicazione degli interventi definiti e con l’indicazione della procedura da seguire per comunicare alla scuola l’eventuale scelta delle famiglie di provvedere autonomamente. Nella comunicazione alle famiglie sarà inoltre espressamente indicato che, in caso di opzione per gli interventi organizzati dalla scuola, la sola frequenza del corso di recupero estivo non è ritenuta sufficiente al recupero se non accompagnata da un’attività di studio individuale da svolgere sotto il diretto controllo della famiglia fino alla data della verifica, fissata nel mese di agosto. Il Consiglio di Classe procederà all’attribuzione del voto di condotta su proposta del coordinatore e successivamente procederà all’attribuzione dei voti per ciascuna disciplina. L'ammissione alla classe successiva per effetto di decisione del Consiglio di Classe non determinerà modifiche dei giudizi e delle proposte di voto dei singoli insegnanti che saranno indicate sul verbale delle operazioni di scrutinio, anche in caso di decisione assunta all’unanimità. Agli alunni delle classi del triennio dichiarati ammessi alla classe successiva o all’esame di stato il consiglio di classe attribuirà il credito scolastico, operando secondo le indicazioni degli art. 11 e 15 del Regolamento D.P.R. 323 del 23.07.1998 rispettando i parametri fissati nella tabella A allegata al D.M. 99 del 16 dicembre 2009. I consigli di classe, nell’attribuire i crediti scolastici, terranno conto dei seguenti criteri: · media dei voti riportati nello scrutinio finale; · assiduità nella frequenza scolastica; · interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo. I consigli di classe, nell’attribuire i crediti formativi, terranno conto dei seguenti criteri: · attività extrascolastiche ed extracurriculari coerenti con il POF e/o rispondenti alle finalità dell’indirizzo di studi e/o inerenti al piano di studi; · attività formalmente certificate in termini di competenze acquisite (deroga, relativamente alle classi terminali, per le certificazione delle LL. SS., nel caso in cui gli esiti degli esami siano certificati in periodo successivo agli scrutini di ammissione e il docente di lingua esprima parere favorevole); · attività svolte presso la Pubblica Amministrazione, Enti, Istituzioni, Aziende pubbliche e private, soggetti pubblici e privati preposti all’erogazione di servizi, agenzie formative pubbliche e private; · attività poste in essere direttamente da questo Istituto che abbiano rilevanza per collegamento mondo del lavoro/Università, per la significatività dei partner collegati, per l’ambito e le tematiche affrontate. Per gli studenti dell’ultimo anno, in sede di scrutinio finale, il consiglio di classe procederà all’ammissione all’esame di Stato, secondo le indicazioni normative, tenendo conto delle conoscenze e delle competenze acquisite nell'ultimo anno del corso di studi e delle capacità critiche ed espressive. Il Consiglio di Classe, per gli alunni che non possono essere valutati per malattia o per trasferimento della famiglia (opportunamente documentati), delibera l'ammissione a prove suppletive per le materie per cui risultano carenti o mancanti gli elementi e i riscontri necessari per la valutazione. I docenti con alunni nelle situazioni sopra indicate sono tenuti a darne comunicazione al coordinatore del Consiglio di Classe e al Dirigente con congruo anticipo rispetto alla data fissata per lo scrutinio, al fine di consentire le verifiche necessarie e l'acquisizione di idonea documentazione. Il consiglio di classe procederà alla valutazione degli alunni in situazione di handicap tendo conto dei risultati raggiunti in relazione al piano educativo personalizzato e stabilendo, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi definiti e quindi di ripetenza, una loro riduzione nella programmazione dell’anno successivo. Al termine delle attività di recupero, ciascun consiglio di classe, di norma nella medesima composizione di quello che ha effettuato le operazioni di scrutinio finale, sulla base dei risultati 90 complessivi dell’attività di recupero e delle verifiche effettuate ed utilizzando i medesimi criteri valutativi utilizzati in occasione del rinvio della decisione, delibererà l’integrazione dello scrutinio finale, espresso sulla base di una valutazione complessiva dello studente che, in caso di esito positivo, comporterà l’ammissione dello stesso alla frequenza della classe successiva. In tale caso saranno pubblicati all’albo dell’istituto i voti riportati in tutte le discipline con la indicazione “ammesso”. In caso di esito negativo, sarà pubblicata all’albo la sola indicazione “non ammesso”. Del risultato negativo della valutazione sarà data comunicazione scritta alla famiglia. Nei confronti degli studenti per i quali sia stata espressa una valutazione positiva in sede di integrazione dello scrutinio finale al termine del terzo e quarto anno di corso, il consiglio di classe procederà altresì all’attribuzione del punteggio di credito scolastico nella misura prevista dalla Tabella A allegata al DM 99/2009. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA 10 Lo studente partecipa al dialogo educativo, rispetta le regole, instaura rapporti corretti con tutti, collaborativi con i compagni ( per i quali diventa soggetto trainante ), ha una frequenza costante e dimostra impegno e senso di responsabilità nello studio personale. 9 Lo studente partecipa al dialogo educativo, rispetta le regole, instaura rapporti corretti con i compagni, ha una frequenza costante e dimostra impegno nello studio personale. 8 Lo studente è attento e partecipe al dialogo educativo, è rispettoso delle regole, ma non sempre rispetta le scadenze e talvolta trascura l’ impegno personale. 7 Lo studente è normalmente attento , pur rendendosi a volte responsabile di mancanze relative alla corretta partecipazione alle attività didattiche. Può aver ricevuto note ( sul registro) e/o una ammonizione. 6 Lo studente è spesso disattento e non si lascia coinvolgere nel dialogo educativo. Può essere stato oggetto di ammonizioni e/o sospensione per comportamenti scorretti, ma successivamente ha dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento. 5 Lo studente si è reso responsabile di comportamenti scorretti che hanno comportato la sospensione e non ha dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento. 4-1 Lo studente si è reso responsabile di comportamenti di particolare ed oggettiva gravità. 91 CRITERI DI OSSERVAZIONE NEL BIENNIO E NEL TRIENNIO L’osservazione è il punto di partenza di ogni intervento educativo e permette di assumere elementi utili per conoscere atteggiamenti e comportamenti degli allievi. Deve quindi essere una rilevazione sistematica e fondata su fattori significativi, analizzati in modo mirato nel corso del tempo. In tale prospettiva, sono stati individuati criteri per l’osservazione nel biennio e nel triennio. 92 GRIGLIA DI OSSERVAZIONE TRIENNIO 93 La progettazione CLIL Nel triennio delle scuole superiori è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. L’I. I. S ministeriali e ha favorito è impegnato ad attuare tali indicazioni la formazione CLIL di alcuni suoi docenti che è in corso di completamento; pertanto, nell’anno scolastico 2015-2016, in sintonia con le indicazioni operative della Circolare Ministeriale del 25 luglio 2014, sono attuati progetti interdisciplinari in lingua straniera nelle classi quinte dell’Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie e nelle classi terze, quarte e quinte del linguistico con la collaborazione dei docenti di lingua straniera e dei madrelinguisti. In forma sperimentale sono avviate attività progettuali CLIL anche nei percorsi professionali. Ecco di seguito i progetti CLIL previsti per l’anno 2015-2016. Classe V C Biotecnologico: la docente di matematica, prof.ssa Minicucci, in collaborazione con il docente di inglese, sperimenterà, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto, un’unità didattica della disciplina MATEMATICA, relativa allo studio della derivata prima e seconda (massimi, minimi e flessi) e all’ Integrale definito. Classe V D Biotecnologico: la docente di Igiene, prof.ssa Ricciardella, in collaborazione con il docente di inglese, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto, sperimenterà un’unità didattica della disciplina IGIENE, ANATOMIA,FISIOLOGIA E PATOLOGIA, relativa allo studio dei seguenti temi: Viruses and Aids; Biotechnology in medicine: production of insulin and detecting pregnancy using monoclonal antibodies. Classe V E Biotecnologico: la dovente di Igiene, prof.ssa Lombardi, in collaborazione con il docente di inglese, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto sperimenterà un’ unità didattica nella disciplina IGIENE, ANATOMIA, FISIOLOGI E PATOLOGIA, relativa alle malattie infettive. ,. Classe V F Biotecnologico: docente di Scienze, prof. Di Mascio, in collaborazione con il docente di inglese, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto, sperimenterà un’unità didattica di BIOLOGIA, relativa alle Biotecnologie. Classe III A, III B, III I Liceo Linguistico: i docenti di storia, Mastronardi, Miceli, Roccia, Sarno, in collaborazione con le docenti di lingua inglese, il madrelinguista e le docenti di sostegno, sperimenteranno un’ unità didattica della disciplina STORIA, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto. Classi IV A Linguistico: docente di Storia dell’arte, professoressa Zollo, in collaborazione con i docenti di lingua inglese e dei madrelinguisti, sperimenterà un’ unità didattica della disciplina STORIA DELL’ARTE, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto. 94 Classe IV B Liceo Linguistico: la docente di storia, Sarno, in collaborazione con il docente di lingua inglese, il madrelinguista e le docenti di sostegno, sperimenterà un’ unità didattica della disciplina STORIA, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto e anche in relazione al progetto in corso Read on. Classi IVA Liceo Linguistico: la docente di Filosofia, prof..ssa Di Nunzio, in collaborazione con i docenti di lingua inglese e dei madrelinguisti, sperimenterà un’ unità didattica della disciplina FILOSOFIA, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto. Classe V B Linguistico: la docente di Scienze, prof.ssa Ruta, in collaborazione con il docente di inglese, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto, sperimenterà un’unità didattica di BIOLOGIA, relativa alle Biotecnologie. 95 PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO DEL CSS: “SPORT A SCUOLA” Finalita' educative Progetto “Sport a Scuola” è lo slogan dell’educazione sportiva extracurriculare pomeridiana. Sebbene non ci sia soluzione di continuità con le attività curriculari, quelle sportive pomeridiane costituiscono un importante momento d’aggregazione sociale e base d’esperienze formative di civismo e solidarietà. I valori e le opportunità che lo sport può offrire sono particolarmente importanti per la socializzazione dei giovani: essi stimolano la crescita equilibrata, offrono notevoli spunti d’apertura intellettuale, permettono l’effettuazione d’esperienze di vita con altri, favoriscono la valorizzazione del corpo e lo sviluppo della motricità di base, così spesso minacciata dalla sedentarietà. Di conseguenza, si promuoveranno iniziative intese a suscitare e consolidare nei giovani la consuetudine alle attività sportive, considerate come fattore di formazione umana e di crescita civile e sociale, contro i pericoli dell’isolamento, dell’emarginazione, delle devianze giovanili ed a sostegno della lotta alla dispersione scolastica. Le finalità cui si tenderà nell’attuazione del progetto educativo didattico sono le seguenti: • Consapevolezza della propria corporeità (in rapporto a sé, agli altri ed all'ambiente) • attraverso le funzioni espressive e comunicative del linguaggio gestuale e motorio • Acquisizione di una corretta cultura motoria, sportiva e del tempo libero (star bene • con sé e con gli altri, nel rispetto delle regole comunemente concordate). • Scoperta delle attitudini motorie personali, maturando la consapevolezza dei propri • limiti e delle proprie potenzialità (autovalutazione). • Acquisizione dell'abitudine alla riflessione sull'attività fisica svolta attraverso • l'osservazione e l'analisi dei comportamenti motori, onde favorire il passaggio dal concreto (azione motoria) all'astratto (rappresentazione mentale della stessa). • Riconoscimento del contributo dell’esperienza motoria e sportiva ai fini della • crescita del rispetto reciproco, della partecipazione attiva, del controllo morale, dell’impulsività e della collaborazione interpersonale. Obiettivi didattici disciplinari Per quanto evidenziato nelle finalità educative, la partecipazione alle attività deve coinvolgere nelle varie discipline sportive il maggior numero possibile d’alunni, anche portatori di handicap, senza vincoli di partecipazione per nessuno. L’attività sportiva scolastica, con tutte le sue peculiarità, contribuendo in modo significativo alla formazione e allo sviluppo della personalità del preadolescente, è un elemento fondamentale di tutta l’azione didattico-educativa della scuola. Questa forma d’attività, che caratterizza lo sport educativo, privilegia tutti i processi d’apprendimento e d’acquisizione delle attività motorie, ricusando ogni procedura allenante centrata sulla prestazione, sulla selezione e sul conseguimento dei risultati fini a se stessi. In quest’ottica gran rilevanza pedagogica assumerà la fase d’istituto, strumento capillare della diffusione della pratica sportiva ed i tornei scolastici interni; si potenzieranno, si consolideranno e, in alcuni casi, si recupereranno gli obiettivi operativi già prefissati nella programmazione disciplinare curriculare (dimensione di continuità tra tutta l’attività scolastica, superando, nei fatti, la stessa distinzione tra curriculare ed extracurricolare): consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base (per una migliore conoscenza di se stessi ed un più ordinato sviluppo psicomotorio), potenziamento fisiologico (per un incremento delle capacità motorie condizionali e coordinative), conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche proprie delle attività motorie (per favorire il passaggio dal concreto dell'azione motoria all'astratto della rappresentazione mentale della stessa), conoscenza delle regole nella pratica ludica e sportiva (per rispettare le regole 96 assumere sane abitudini per la tutela della vita e dell'ambiente) e formazione delle rappresentative che rappresenteranno l’Istituto nelle varie Fasi dei Giochi Sportive Studenteschi. Contenuti I contenuti programmatici scelti avranno carattere di continuità per l’intero anno scolastico con i programmi curriculari di Scienze Motorie e Sportive dei quali non saranno in alcun modo sostitutivi.La realizzazione dell’attività sportiva scolastica, finalizzata ai Giochi Sportivi Studenteschi, potrà essere supportata dalla collaborazione con gli Enti Locali e le forze presenti sul territorio (Associazioni, Società Sportive, Tecnici Federali, Genitori, Alunni, con compiti organizzativi, di giuria ed arbitraggio) al fine di garantire la massima partecipazione degli studenti, vincendo anche quelle naturali difficoltà che vengono dalla carenza di strutture. Le discipline sportive cui la scuola parteciperà, nelle varie fasi dei Giochi sportivi Studenteschi, oggetto dell’attività ludico-sportive extracurriculari, saranno definite con delle linee guida orientative, dovendo poi, nel dettaglio, potersi adattare ad ogni particolare situazione dei ragazzi, ciò allo scopo di raggiungere l’obiettivo della partecipazione, dell’integrazione sociale, della crescita civica, della solidarietà morale.In linea di massima, potendo disporre di n°4 Insegnanti di Educazione Fisica, si cercherà di favorire il gioco della Pallacanestro, Pallavolo, Calcio a 11 e Calcio a 5, Pallamano e Atletica Leggera. I contenuti oggetto delle lezioni saranno i seguenti: • Rafforzamento generale, miglioramento delle capacità condizionali: con esercizi tendenti al potenziamento generale e specifico. • Preacrobatica generale: con esercitazioni tendenti a rafforzare il coraggio ed a dare il consapevole dominio di se stessi. • Atletica Leggera: attraverso esercitazioni di corse, salti e lanci; corsa di velocità, corsa ad ostacoli, corsa di resistenza, esercitazione di salto in alto e in lungo, getto del peso, staffette di corsa. • Giochi pre-sportivi: tendenti a sviluppare la personalità dei ragazzi e mettere in luce le loro qualità migliori. • Giochi sportivi: con esercitazioni in gruppi ed a squadra tendenti all’acquisizione d’abilità tecnico-tattiche e di una crescita del rispetto delle regole, del rispetto reciproco, della partecipazione attiva, del controllo morale, dell’impulsività, della collaborazione interpersonale. Metodi Gli obiettivi prefissati saranno perseguiti attraverso l’interazione di metodi che favoriscano sistematicamente la centralità dell’allievo e dell’insegnante. L’organizzazione di situazioni didattiche, governate da stili educativi non direttivi, porrà l’allievo al centro della relazione educativa favorendo lo sviluppo della creatività motoria, l’espressione corporeo-gestuale, una maggiore autonomia e gestione delle abilità e, via via, la risoluzione di problemi motori differenziati. In tal modo sarà arricchito il bagaglio motorio individuale richiesto nelle combinazioni dei movimenti e nello svolgimento di situazioni tecnico-tattiche variabili, ricorrenti nei giochi di gruppo e sportivi. I metodi d’apprendimento “analitico-globale” e per “compiti” saranno impiegati prevalentemente per: favorire l’apprendimento ed il consolidamento delle abilità, individualizzare i compiti d’apprendimento ed il processo di formazione motoria, correggere gli errori, adattare le abilità ai nuovi rapporti staturo-ponderali peculiari della pubertà. Saranno offerte soprattutto opportunità d’apprendimento cooperativo per facilitare l’interazione reciproca, la partecipazione e la collaborazione. 97 Il processo d’apprendimento sarà basato sulla possibilità di investire tutti gli aspetti della motricità (principio della polivalenza); riguarderà le variabili esecutive relative al maggior numero d’abilità ed al loro rapporto anche con l’uso d’attrezzi (principio della multilateralità), per consentire a ciascun allievo di strutturare e rielaborare autonomamente le proprie competenze motorie in funzione di risposte originali e trasferibili; sfrutterà le "valenze ludiche" degli attrezzi disponibili, dei giochi, degli esercizi a coppie e in gruppo (principio della ludicità). La componente ludica dovrà essere sempre presente durante l’attività, perché i giochi tendono a sviluppare il rispetto delle regole, quello dei ruoli, ed a sperimentare in modo positivo emozioni in una situazione divertente d’affiliazione e coesione. Le opportunità formative da svolgersi potranno arricchire l’esperienza, facilitando, inoltre, l’individuazione e l’orientamento di personali attitudini motorie e sportive. Verifiche La verifica delle acquisizioni tecnico-tattiche ed il miglioramento della prestazione corporea degli alunni nelle varie attività avverrà attraverso un processo di controllo del comportamento motorio durante le esercitazioni e la somministrazione di test (tipo gara). La socializzazione si verificherà attraverso l'osservazione diretta del comportamento nelle varie situazioni. La comprensione e l'acquisizione delle caratteristiche proprie dell'attività motoria si verificherà attraverso la verbalizzazione. Durata Il progetto “Sport a Scuola” si svolgerà dall’inizio alla fine dell’anno scolastico, con riferimento alla calendarizzazione delle varie fasi delle discipline sportive dei Giochi Sportivi Studenteschi e “Classi in Gioco” cui la scuola formalmente aderirà. Durante l’anno scolastico, previa disponibilità degli alunni, le lezioni si terranno anche durante i periodi d’interruzione delle normali lezioni curriculari (es. vacanze natalizie e pasquali), con eventuali spostamenti in orario antimeridiano.All’attività sportiva scolastica, finalizzata alla partecipazione alle varie fasi dei Giochi Sportivi Studenteschi e Classi in Gioco, si dedicheranno n. 6 (sei) ore pomeridiane, tutte eccedenti l'orario curriculare della cattedra di Scienze Motorie per ogni Insegnante impegnato. Partecipazione alunni La partecipazione alle attività coinvolgerà nelle varie discipline sportive il maggior numero possibile d’alunni, anche portatori di handicap, senza vincoli di partecipazione per nessuno. Gli alunni, i quali compileranno un apposito modulo di iscrizione, saranno suddivisi orientativamente in due gruppi misti di lavoro: un primo gruppo del BIENNIO nati negli anni 1999/00 (categoria ragazzi/e); un secondo gruppo del TRIENNIO nati negli anni 1996/97/98 (categoria cadetti/e). Si consentirà, in alcuni casi, di frequentare le lezioni in gruppi diversi a causa di giustificati impegni precedentemente assunti da parte degli interessati. Le lezioni, per entrambi i gruppi, si terranno in due giorni settimanali definiti e, comunque, recuperabili in altri giorni della settimana, previo avviso scritto alle famiglie, in caso di sopraggiunti impegni dei docenti interessati (es. convocazioni degli Organi Collegiali, visite guidate, etc.). Beni e servizi Le lezioni si svolgeranno presso la palestra polivalente sita in Via Trivisonno dove è possibile praticare la pallavolo e la pallacanestro, calcio e pallamano e negli spazi esterni annessi all’ edificio scolastico di Via Scardocchia, sufficienti per praticare l’atletica leggera.Saranno utilizzati gli attrezzi disponibili ed eventuale materiale di recupero. 98 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA I PROGETTI ATTIVATI Con l’ampliamento dell’offerta formativa si intende favorire il benessere scolastico degli studenti, offrire un arricchimento culturale in sintonia con i bisogni della società contemporanea, rafforzare le competenze degli studenti. Le attività di ampliamento sono svolte dai docenti dell’istituto, al fine di valorizzare le competenze professionali del personale, senza però escludere apporti esterni. Per l’anno 2015-2016 sono attivati progetti per tutti gli indirizzi e progetti specifici. PROGETTI PER TUTTI GLI INDIRIZZI Titolo Obiettivi ASSISTENZA DOMICILIARE Limitare il disagio e l’isolamento sociale dovuto allo stato di salute con proposte educative mirate Soddisfare il bisogno di apprendere, conoscere e comunicare Agevolare la prospettiva del reinserimento nel percorso scolastico Curare l’aspetto socializzante della scuola. Destinatari Allievi impossibilitati a frequentare la scuola per motivi di salute responsabile pro. Ernesto Di Pietro Titolo INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SULL’USO DI TABACCO, ALCOOL E DROGHE NELLE SCUOLE Conoscieilvalutare consultorio e le strutture pubbliche Obiettivi Informare gli studenti l’evoluzione di fenomeni in socio-sanitarie rapido cambiamento nella società attuale Destinatari Studenti di un intero corso del Pertini, del Montini e del Cuoco responsabile Prof.ssa I. RICCIARDELLA- Professoressa T. ADAMO Previsto staff di progetto Titolo SPORTELLO INFO-STUDENTI Conosci il consultorio e le strutture pubbliche socio-sanitarie Obiettivi Conoscere il consultorio e le strutture pubbliche socio-sanitarie che operano sul nostro territorio, nonché le loro funzioni Destinatari Tutte le Classi Prime responsabile Prof.sse I. RICCIARDELLA, T. ADAMO Previsto staff di progetto Titolo SESSUALITA’ ED AFFETTIVITA’ 99 •Acquisire atteggiamenti sani verso il proprio corpo e quindi verso la propria sessualità; •Acquisire la capacità di attuare scelte autonome e responsabili; •Aumentare la consapevolezza dei ragazzi sui vari aspetti della sessualità Destinatari Tutte le Classi Seconde responsabile Prof.sse I.RICCIARDELLA- T. ADAMO Previsto staff di progetto Obiettivi Titolo Obiettivi SPORTELLO SUPPORTO ED ASCOLTO PSICOLOGICO •Supportare i giovani e le rispettive famiglie in condizioni di disagio psicologico; •Contenere la dispersione scolastica Destinatari Gli studenti dell’Istituto (a richiesta individuale e/o familiare) responsabile Prof.sse I. RICCIARDELLA, T. ADAMO Previsto staff di progetto Titolo Obiettivi VECCHIE E NUOVE DIPENDENZE: PIU’ SAI…MENO RISCHI!!! • promuovere il concetto di salute; • fornire informazioni corrette sulle sostanze psicoattive legali ed illegali; • dare indicazioni sui rischi connessi alla guida in stato di ebbrezza; • informare sulle nuove dipendenze Destinatari Tutte le Classi Prime del Pertini-Montini - Cuoco responsabile Prof.sse I. RICCIARDELLA- T. ADAMO Previsto staff di progetto Titolo Obiettivi SHOAH E UNIONE EUROPEA · Rafforzare le competenze degli studenti nell’analisi di processi storici Favorire la formazione della cittadinanza europea degli studenti Destinatari Classi III e IV di tutti gli indirizzi responsabile Prof.ssa A. D’ANDREA E’ previsto staff di progetto SABATO … AL PERTINI INCONTRI-DIBATTITI -CONFRONTI CON LA SOCIETA’ CIVILE • Potenziare le competenze di cittadinanza; Obiettivi • Aprire le porte al mondo della letteratura, della musica, dello spettacolo, della scienza, dello sport , attraverso incontri con esponenti della società civile Destinatari Tutte le Classi responsabile Prof.ssa Angela BONAVITA Titolo Titolo PERTINI ENSEMBLE 100 Obiettivi Valorizzare la cultura musicale come linguaggio non verbale trasversale alle altre discipline; · Utilizzare la didattica laboratoriale per favorire l’apprendimento attraverso l’operatività; · Potenziare abilità musicali individuali e d’insieme Destinatari Studenti del Linguistico e del Biotecnologico responsabile Prof.sse C. IALENTI, A. MASTRONARDI, V. TATA Titolo Obiettivi · NASCONO LIBERI E UGUALI- CINEFORUM · Valorizzare il mezzo cinematografico Rafforzare il rispetto per i diritti umani e per le libertà fondamentali Destinatari Classi prime e seconde del Pertini-Montini-Cuoco responsabile Prof.M. ROCCIA E’ previsto staff di progetto Titolo Obiettivi LA PAGINA DEL PERTINI -MONTINI -CUOCO Rafforzare le competenze espressive degli studenti tramite la possibilità di pubblicare articoli su un quotidiano locale Destinatari Studenti di tutti gli indirizzi responsabile Prof. R. IANNACCONE Titolo Obiettivi LABORATORIO TEATRALE Migliorare le competenze comunicative degli studenti tramite la realizzazione di uno spettacolo teatrale Destinatari Studenti di tutti gli indirizzi responsabile Prof. R. IANNACCONE Titolo Obiettivi A SCUOLA DI COOPERAZIONR Informare e sui temi della cooperazione, sviluppo, eco sostenibilità e sicurezza alimentare Diffondere la cultura della pace e della cooperazione Destinatari responsabile Proff. S. BARBA, R. IANNACCONE, S. FIORILLI; N. RICCIARDELLA 101 Titolo Obiettivi Destinatari responsabile GIOCO, SPORT E FANTASIA. ESSERE ANIMATORE”. Conoscere le tecniche di animazione Utilizzare attività ludiche, motorie, sportive e di intrattenimento Rafforzare le competenze socio-relazionali Studenti di tutti gli indirizzi Prof. M. IATAURO PROGETTI PER UNO O PIU’ INDIRIZZI Titolo Obiettivi PROGRAMMA EUROSCUOLA · Rafforzare negli studenti la conoscenza dell’Europa e dell’Unione Europea; Favorire la formazione della cittadinanza europea degli studenti Rafforzare la cultura della progettazione europea Destinatari Studenti del Linguistico e del Biotecnologico responsabile Prof. M. FEROCINO Titolo Obiettivi MATEMATICA & REALTA’ • stimolare gli studenti all’apprendimento cooperativo tra pari; • rappresentare mediante modelli matematici problemi del quotidiano per comprenderli e risolverli Destinatari Studenti delle classi terze del Biotecnologico e del Linguistico responsabile Prof.sse A. NAPPA, R. DE PASQUALE Titolo Obiettivi IL GIARDINO PARLANTE WWW.ILGIARDIOPARLANTE.COM § Formazione scientifica degli studenti dell’Istituto Biotecnologico, per la descrizione delle specie botaniche più frequenti nei giardini storici della città utili alla progettazione e realizzazione di percorsi di visita e di “ giochi “ ludico-scientifici § Formazione storico-artistica per la descrizione delle presenze artistiche della città nell’area di studio § Traduzione dei percorsi guidati in quattro lingue comunitarie con la collaborazione di docenti di madre lingua Destinatari Studenti del Biotecnologico e del Linguistico responsabile Prof.ssa Annarita MASSARELLA Titolo Organizzazione de “ I Giochi delle Scienze Sperimentali 2015” per la SECONDARIA DI 1°GRADO Fase regionale 102 § Evidenziare il ruolo fondamentale assolto dal nostro Istituto per la cultura scientifica di base e per la formazione della persona. § Offrire la possibilità , ai docenti che partecipano all’iniziativa, di costruire un patrimonio di conoscenze e competenze professionali comuni da condividere con i colleghi. § essere di stimolo allo studio delle scienze sperimentali per gli studenti della scuola SECONDARIA DI 1°GRADO Destinatari Studenti dell’Istituti della Scola Secondaria di 1° grado, meritevoli e motivati alla partecipazione alla gara nazionale Obiettivi responsabile Prof.ssa Annarita MASSARELLA Titolo GIOCHI DELLA CHIMICA 2016 Obiettivo · Fornire agli studenti una preparazione adeguata per partecipare alle fasi regionali dei giochi della Chi,mica Stimolare l’interesse degli studenti per la disciplina Destinatari Alunni delle classi seconde e quarte del Biotecnologico responsabile prof.ssa S. NIRO Titolo Obiettivi DALLE MERENDINE PRECONFEZIONATE Al “MADE AT HOME” Orientare gli studenti al concetto di benessere Costruire percorsi per alunni della scuola secondaria di primo grado Orientarsi verso la didattica laboratoriale Destinatari Studenti delle classi terze e quarte del Biotecnogico responsabile Prof.ssa N. RICCIARDELLA Titolo Obiettivi Destinatari GESTIRE LA BIBLIOTECA SCOLASTICA potenziare l’apprendimento attraverso la gestione, la fruizione e la valorizzazione dei beni culturali scolastici; promuovere la lettura e le attività riguardanti le risorse e i servizi della · biblioteca scolastica, per la crescita individuale e per l’emancipazione civile e culturale dello studente in formazione; · rendere la biblioteca scolastica parte integrante del processo formativo della Scuola, luogo di raccolta della documentazione didattica prodotta dall’Istituto Studenti delle classi II C, I D, I E Biotecnologico · responsabile Prof.sse E. TANNO, N. VARANESE 103 Titolo Obiettivi PIANO I.S.S. ( Insegnare Scienze Sperimentali) Promuovere un programma per lo sviluppo professionale dei docenti basato sulla diffusione di metodologie laboratoriali per un approccio alle Scienze che abbia una contestualizzazione storica e temporale rispetto ai nodi concettuali. • Favorire e sostenere lo sviluppo delle scuole quali “laboratori” del sapere scientifico (professionalità; infrastrutture; strumenti e ambienti idonei alla pratica sperimentale). • Attivare buone pratiche per una ridefinizione dei curricola, dando il rilievo necessario alle discipline scientifiche - tecnologiche e alla loro dimensione culturale e sperimentale anche nell’ottica della costruzione di un curricolo verticale. Destinatari Docenti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado • responsabile Prof.ssa Annarita MASSARELLA Titolo ACQUA PUBBLICA/ACQUA PRIVATA-LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Obiettivi approfondire gli aspetti legislativi e culturali del servizio idrico integrato in generale e nel Molise Destinatari Studenti del Biotecnologico responsabile Prof. Mario FEROCINO Titolo Obiettivi EDUCAZIONE FINANZIARIA promuovere un programma di sviluppo che assicuri alle giovani generazioni gli strumenti cognitivi di base per assumere in futuro scelte consapevoli in campo economico e finanziario sia come cittadini, sia come utenti dei servizi finanziari Destinatari Classi III de Biotecnologico e del linguistico responsabile Prof. Mario FEROCINO Titolo Obiettivi METODO DIFESA DONNA • conoscere e applicare procedure per la sicurezza personale; • essere informati sui centri di aiuto e dei consultori del proprio territorio Destinatari Le classi 5°C e 5°D responsabile Prof.ssa Michela IATAURO Titolo Obiettivi ENGLISH FOR COMUNICATION AND CERTIFICATION. Progetto di potenziamento della comunicazione in lingua straniera per il conseguimento delle certificazioni esterne PET (Preliminary English Test) e FCF (First Certificate in English). potenziare e valorizzare il livello di conoscenza della lingua inglese attraverso l'attivazione di corsi pomeridiani tenuti da docenti madrelingua altamente qualificati Destinatari studenti del Biotecnologico e del Linguistico responsabile p.ssa A. DE CASTRO 104 CORSO DI LINGUA INGLESE PER DOCENTI E ALTRE PERSONE ESTERNE ALLA SCUOLA Titolo Obiettivi potenziare e valorizzare il livello di conoscenza della lingua inglese attraverso l'attivazione di corsi pomeridiani per il conseguimento delle certificazioni europee Destinatari Adulti esterni alla scuola, docenti responsabile p.ssa A. DE CASTRO Titolo CERTIFICAZIONE ESTERNA DI SPAGNOLO DELE LIVELLO B1 E B2 Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi potenziare e valorizzare il livello di conoscenza della lingua spagnola attraverso l'attivazione di corsi pomeridiani tenuti da docenti madrelingua altamente qualificati studenti delle classi terze, quarte e quinte prof. D. J. MASTROGIORGIO CORSO DI LINGUA E CULTURA CINESE Sensibilizzare allo studio del cinese Avvicinare i partecipanti alla cultura cinese Destinatari Studenti della scuola, esterni responsabile Prof.D.J.MASTROGIORGIO Titolo Obiettivi Destinatari Titolo Titolo Obiettivi Destinatari Titolo responsabile Obiettivi Destinatari responsabile PROGETTO DELF Certificazione di competenze in Lingua FRANCESE, a cura di Alliance Française · Potenziare la competenza linguistica degli allievi che scelgono di conseguire la certificazione; · sviluppare le quattro abilità linguistiche allievi del secondo biennio e del quinto anno Prof.ssa S. M. Paolo PROGETTO Di CONTINUITA’: il tedesco dopo l’inglese BUON DIVERTIMENTOCON IL TEDESCO Sensibilizzare studio del tedesco PROGETTO Di allo CONTINUITA’: Buon divertimento con il tedesco Avvicinare studenti della secondaria Sensibilizzare allo studio del tedesco di primo grado alla cultura dei paesi germanofoni Avvicinare studenti della primaria alla cultura dei paesi germanofoni Studenti delle secondarie di primo grado Allievi della scuola primaria CORSO DI TEDESCO LIVELLO B1 Prof.ssa DI LEMBO migliorare e sviluppare le competenze comunicative secondo i descrittori proposti dal Consiglio d’Europa nel “Quadro di riferimento comune europeo 105 Studenti del Linguistico e del Biotecnologico e soggetti esterni, tutti già in possesso delle competenze relative al livello A1. Prof.ssa G. DI LEMBO Protocollo n° ................................................................... Titolo READ ON! FOR E CLIL • Incrementare la motivazione e l’atteggiamento positivo verso la lettura; • migliorare i livelli di apprendimento sia nella lingua inglese sia in altre lingue studiate Destinatari Studenti della classe 3 B responsabile Proff. D. J. MASTROGIORGIO, D’ONOFRIO Obiettivi Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile LA SCOPERTA DEL PAESAGGIO RINASCIMENTALE Potenziare competenze storico-letterarie Fornire strumenti per l’analisi del paesaggio artistico-letterario III I Linguistico Prof.ssa E. SARNO UN APPROCCIO ALLA DEMOGRAFIA Avvicinare gli studenti agli elementi fondamentali della demografia Guidarli nell’analisi di dati demografici IV B Linguistico Prof.ssa E. SARNO CORSO DI MODELLAZIONE SOLIDA Potenziare le eccellenze Promuovere apprendimento significativo, collaborativo e attivo Studenti del Triennio Montini, docenti, personale ATA, genitori, esterni Prof.A. IACAMPO, A. PAGLIONE E’ previsto staff di progetto LA SERRA DI ARDUINO Fornire agli studenti l’opportunità didattica di gestire e controllare apparecchiature elettriche e acquisire competenze tecniche Studenti delle classi III B e IV B Montini Prof.A. SPALLONE 106 Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi GREEN TECHNOLOGIES AWARD 2016 Fornire agli studenti l’opportunità didattica di acquisire competenze relative al risparmio energetico Studenti delle classi III B e IV B Montini Prof.A SPALLONE MICRO LAB Rafforzare le competenze laboratoriali degli studenti Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Studenti delle scuole secondarie di primo grado Prof.A. SPALLONE IPIA LAB Energy Predisporre un laboratorio per l’efficienza energetica Stabilire contatti con aziende locali Destinatari responsabile Studenti delle classi III B e IV B Montini Prof.A. SPALLONE Titolo Obiettivi RACCONTIAMOCI IN RETE Destinatari Studenti del Triennio del Cuoco responsabile Utilizzare le TIC per narrare storie Produrre brevi documentari o cortometraggi Prof. R. IANNACCONE Titolo Obiettivi USO E ABUSO DI ANIMALI Destinatari Studenti del Triennio del Cuoco responsabile Favorire la conoscenza del mondo animale Favorire incontri con esperti del settore Prof. R. IANNACCONE 107 OLTRE IL TETTO DI CRISTALLO Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Analizzare la condizione femminile Guidare gli studenti ad una corretta interpretazione del ruolo della donna Studenti delle classi quarte e quinte del Cuoco Prof. R. IANNACCONE I PEGGIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA Analizzare l’attuale crisi economica tramite la visone di film Acquisire un metodo di lettura dell’attuale crisi economica Studenti delle classi quarte e quinte del Cuoco Prof. R. IANNACCONE NUTRIMENTO DEL CORPO E DELL’ANIMA NELLA CIVILTA’ CONTEMPORANEA Guidare gli studenti alla conoscenza della civiltà contadina Operare confronti con la civiltà contemporanea tramite i sapori Studenti delle classi V del Cuoco Prof. C. SARDELLA XANADU Sviluppare l’interesse per la lettura Potenziare le competenze comunicative Studenti del biennio Linguistico Prof. F. MICELI OROLOGIO MECCANICO con meccanismo a CROCE DI MALTA Potenziare e rafforzare le competenze degli studenti nell’impiego delle macchine a controllo numerico, software solidwork e stampante 3d Studenti delle classi quinte del Montini Proff. A. IACAMPO e A. PAGLIONE 108 Titolo READ ON! FOR E CLIL • Incrementare la motivazione e l’atteggiamento positivo verso la lettura; • migliorare i livelli di apprendimento sia nella lingua inglese sia in altre lingue studiate Destinatari Studenti della classe 3 B Obiettivi Titolo CORSO DI TEDESCO LIVELLO B1 Obiettivi migliorare e sviluppare le competenze comunicative secondo i descrittori proposti dal Consiglio d’Europa nel “Quadro di riferimento comune europeo Destinatari Studenti del Linguistico e del Biotecnologico e soggetti esterni, tutti già in possesso delle competenze relative al livello A1. responsabile Prof.ssa G. DI LEMBO responsabile Proff. D. J. MASTROGIORGIO, D’ONOFRIO Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi LA SCOPERTA DEL PAESAGGIO RINASCIMENTALE Potenziare competenze storico-letterarie Fornire strumenti per l’analisi del paesaggio artistico-letterario III I Linguistico Prof.ssa E. SARNO UN APPROCCIO ALLA DEMOGRAFIA Avvicinare gli studenti agli elementi fondamentali della demografia Guidarli nell’analisi di dati demografici IV B Linguistico Prof.ssa E. SARNO CORSO DI MODELLAZIONE SOLIDA Potenziare le eccellenze Promuovere apprendimento significativo, collaborativo e attivo Studenti del Triennio Montini, docenti, personale ATA, genitori, esterni Prof.A. IACAMPO, A. PAGLIONE E’ previsto staff di progetto LA SERRA DI ARDUINO Fornire agli studenti l’opportunità didattica di gestire e controllare apparecchiature elettriche e acquisire competenze tecniche 109 Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Studenti delle classi III B e IV B Montini Prof.A. SPALLONE GREEN TECHNOLOGIES AWARD 2016 Fornire agli studenti l’opportunità didattica di acquisire competenze relative al risparmio energetico Studenti delle classi III B e IV B Montini Prof.A SPALLONE MICRO LAB Rafforzare le competenze laboratoriali degli studenti Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Studenti delle scuole secondarie di primo grado Prof.A. SPALLONE IPIA LAB Energy Predisporre un laboratorio per l’efficienza energetica Stabilire contatti con aziende locali Destinatari responsabile Studenti delle classi III B e IV B Montini Prof.A. SPALLONE Titolo Obiettivi RACCONTIAMOCI IN RETE Destinatari Studenti del Triennio del Cuoco responsabile Utilizzare le TIC per narrare storie Produrre brevi documentari o cortometraggi Prof. R. IANNACCONE Titolo Obiettivi USO E ABUSO DI ANIMALI Destinatari Studenti del Triennio del Cuoco responsabile Favorire la conoscenza del mondo animale Favorire incontri con esperti del settore Prof. R. IANNACCONE 110 OLTRE IL TETTO DI CRISTALLO Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Titolo Obiettivi Destinatari responsabile Analizzare la condizione femminile Guidare gli studenti ad una corretta interpretazione del ruolo della donna Studenti delle classi quarte e quinte del Cuoco Prof. R. IANNACCONE I PEGGIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA Analizzare l’attuale crisi economica tramite la visone di film Acquisire un metodo di lettura dell’attuale crisi economica Studenti delle classi quarte e quinte del Cuoco Prof. R. IANNACCONE NUTRIMENTO DEL CORPO E DELL’ANIMA NELLA CIVILTA’ CONTEMPORANEA Guidare gli studenti alla conoscenza della civiltà contadina Operare confronti con la civiltà contemporanea tramite i sapori Studenti delle classi V del Cuoco Prof. C. SARDELLA XANADU Sviluppare l’interesse per la lettura Potenziare le competenze comunicative Studenti del biennio Linguistico Prof. F. MICELI OROLOGIO MECCANICO con meccanismo a CROCE DI MALTA Potenziare e rafforzare le competenze degli studenti nell’impiego delle macchine a controllo numerico, software solidwork e stampante 3d Studenti delle classi quinte del Montini Proff. A. IACAMPO e A. PAGLIONE 111 Cap. 4 L’INCLUSIONE Il progetto IIS: ALL INCLUDED Progetto di ricerca-azione finalizzato a promuovere e realizzare la cultura dell’inclusione “Una scuola che include è una scuola che pensa e che progetta tenendo a mente proprio tutti. Una scuola che - come esplicita, in questa riflessione, Canevaro - non si deve muovere sempre nella condizione di emergenza, in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si differenzia da quella della maggioranza degli alunni “normali” della scuola. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto.” PREMESSA La motivazione di fondo di questa proposta progettuale risiede non solo trova le sue radici nel PAI posto in essere dell’ Istituto, ma risiede nel convincimento che, nell’attuale stagione storica, la cultura dell’inclusione si ponga quale diffusa quanto impegnativa frontiera su cui combattere le laceranti contraddizioni figlie del tormentato passaggio ad una nuova concezione del mondo. La scuola non può che esserne protagonista, riappropriandosi della sua fisiologica - ma spesso disattesa - centralità culturale e sociale nel segnare, accompagnandolo in funzione di ineliminabile ponte, il passaggio passato-presente, con uno sguardo rivolto al futuro, che prenda corpo in azioni strutturalmente mirate. In tal senso, lo stesso conclamato rapporto scuola-territorio assume valenza di massima funzionalità ed efficacia, in una inscindibile relazione biunivoca, capace di innescare e diffondere, con effetto alone, un sistema di buone pratiche, fondate sulla proiezione della positiva capitalizzazione del passato in termini di anticipatrice innovazione. La motivazione di contesto nasce dal recente, nuovo assetto dell’Istituto “Pertini”, che, dal corrente anno scolastico, si avvale dell’aggregazione dell’Istituto Professionale dell’Industria e dell’artigianato e dell’ Istituto Professionale per i servizi commerciali e socio sanitari; evento, questo, che rende indispensabile la realizzazione di interventi di “inclusione” reciproca, finalizzata a dar luogo ad una efficace comunicazione interna e, soprattutto, a determinare processi didatticoeducativi coerenti e coesi tra loro, declinati all’interno di una mission concretamente condivisa. Peraltro, il processo di “inclusione” non può che vedere coinvolte tutte le componenti della scuola, discenti, famiglie, docenti e non docenti, parti sociali, istituzioni e soggetti, pubblici e privati, significativi del territorio. NATURA ed IMPIANTO del PROGETTO Il percorso, in sé complesso, ma non irrealizzabile, non può che essere codificato sotto la species del Progetto-Quadro, dal respiro triennale, al cui interno innestare sottoprogetti specifici, dedicati ai diversi target presi in esame, salvaguardando la intrinseca unitarietà sotto il marcatore “inclusione”, che si fa, qui, baluardo contro tutte le forme di “esclusione” e di “discriminazione”, tradizionali e contingenti, di qualsiasi natura. L’inclusione è, peraltro, irrinunciabile presupposto della integrazione e si inscrive nel grande alveo della legalità, declinata nei termini di giustizia e solidarietà, assunta, dall’USR del Molise e dalla nostra scuola, come filo conduttore del corrente anno scolastico. La modalità di sviluppo è quella, ormai consolidata, della ricerca-azione, che garantisce maggiore coinvolgimento dei diversi attori in termini di formazione circolare; estrema flessibilità; più attendibile efficacia; migliore controllo, sotto il profilo dell’autovalutazione e della valutazione, delle ricadute degli interventi. 112 L’impianto del progetto, in una estrema schematizzazione, si sostanzia di una impostazione sequenziale scuola-territorio-scuola, scandita sulla promozione e realizzazione di tre macroobiettivi, tra loro fortemente interconnessi, che assumono, altresì, valenza di indicatori di processo e di prodotto: 1. Culture inclusive, che passano per la costruzione di una comunità sicura ed accogliente, cooperativa e stimolante, mirata alla valorizzazione di ciascun individuo ed alla condivisione di principi inclusivi, da parte di tutte le componenti della scuola (discenti, famiglie, docenti, personale non docente) 2. Politiche inclusive, che si concretizzano nella realizzazione di una scuola pubblica che si presenti come casa dalle pareti di cristallo, grazie alla trasparenza di tutte le procedure, riferite agli studenti, al personale, ai fornitori, ai referenti territoriali, politici e sociali; una scuola che operi, nei confronti di tutti, in termini di efficace accoglienza; che sappia organizzare idonee azioni di sostegno alle diversità; che sia in grado di rinforzare motivazioni vacillanti o carenti; che abbia la capacità di valorizzare il merito e di potenziare le eccellenze 3. Pratiche inclusive, che prevedono efficaci approcci comunicativi, metodologie didatticoeducative, stili di apprendimento-insegnamento, alla luce dell’imperativo categorico di utilizzare le diversità - di qualsivoglia natura - come valore aggiunto, atto a fungere da stimolo al confronto e da reciproco fattore di crescita consapevole. La filosofia portante dell’intero “pacchetto” muove nell'ottica del passaggio da una logica dell'integrazione delle diversità, statica , ad una logica dell'inclusione rivolta a tutti, dinamica, intesa come un processo che riconosca la rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti, nonché del successo scolastico e personale per tutti. L'intento è dunque quello di allineare la “cultura” del nostro istituto ad un'utenza appartenente ad un tessuto sociale sempre più complesso e variegato, e contemporaneamente di attivare pratiche educative, che tengano conto delle più aggiornate teorie psico-pedagogiche e delle recenti indicazioni legislative regionali, nazionali e comunitarie, riguardanti l'inclusione. Si tratta di mettere” le diversità” al centro dell'azione educativa, trasformandole così in risorse per l'intera comunità scolastica, partendo dal convincimento che la “diversità” - lungi dal rappresentare stigma identificativo di “NON normalità”- è condizione immanente all’intero genere umano, atteso che ciascun individuo è diverso dagli altri ed in quanto tale portatore di bisogni educativi personalizzati od individualizzati. Tutto questo è reso possibile dalla rimozione degli ostacoli all'apprendimento e alla partecipazione, attraverso l'attivazione di facilitatori e l’abbattimento di barriere ostative, come suggerito dal sistema ICF (International Classification of Funtioning, Disabilityes and Handicap) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Non a caso l’abbrivio del percorso è costituito dall’esperienza maturata nel corso dell’approccio sperimentale al sistema ICF, che costituisce una importante sfida, sul piano didattico-educativo, per docenti e discenti, impegnati insieme alle famiglie - ciascuno per la sua parte - ad effettuare un vistoso salto di qualità, segnato dalla progressiva modifica di atteggiamenti consolidati, dallo spostamento dell’asse di attenzione, dalla ricodifica del focus di interesse. Dalla lezione ICF - riletta in un’accezione progressivamente più ampia sino a divenire omnicomprensiva - intendiamo trarre alimento concettuale e metodologico, nel nostro variegato percorso volto alla inclusione. Una vera attenzione verso l'inclusione scolastica deve evitare la creazione di categorie e sottocategorie etichettanti e avviare una profonda riflessione sulle tematiche educativo-didattiche, sugli stili d'insegnamento, sulle scelte metodologiche, sulla gestione della relazione educativa, sullo sviluppo dell'intelligenza emotiva, sugli approcci curricolari. Tanto, al fine di permettere a tutti la piena espressione delle proprie potenzialità nel pieno rispetto dell'uguaglianza delle opportunità. Si ridefinisce e completa il tradizionale approccio all'integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la 113 comunità educante all' intera area dei bisogni educativi speciali (BES), da sancire annualmente attraverso la redazione del piano annuale per l'inclusività. E’ opportuno osservare che la Legge 170/2010 insiste più volte sul tema della didattica individualizzata e personalizzata come strumento di garanzia del diritto allo studio, con ciò lasciando intendere la centralità delle metodologie didattiche, e non solo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative, per il raggiungimento del successo formativo degli alunni con DSA. Più in generale – contestualizzandola nella situazione didattica dell’insegnamento in classe – l’azione formativa individualizzata pone obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo-classe, ma è concepita adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali dei discenti, con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo, comportando quindi attenzione alle differenze individuali in rapporto ad una pluralità di dimensioni. L’azione formativa personalizzata ha, in più, l’obiettivo di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità e, quindi, può porsi obiettivi diversi per ciascun discente, essendo strettamente legata a quella specifica ed unica persona dello studente a cui ci rivolgiamo. Illuminante può essere la rilettura del distinguo - sottile, ma fondamentale - tra didattica individualizzata e didattica personalizzata. SOTTOPROGETTI di cui si sostanzia il PROGETTO-QUADRO “ALL INCLUDED” ACCOGLIENZA L’ormai annoso e consolidato percorso destinato agli studenti in entrata ed alle loro famiglie deve essere riletto ed ampliato sino a comprendere aspetti riferiti, in termini sistemici, anche al personale, docente ed ATA. Per la progettazione di dettaglio si rimanda alle determinazioni che assumeranno i responsabili di settore. ORIENTAMENTO Anche questo percorso, già presente nell’Istituto e scandito nelle fasi di ingresso, in itinere, in uscita, abbisogna di una rilettura che meglio ne caratterizzi gli aspetti della inclusione. Per il dettaglio si rinvia ai responsabili di settore, con la precisazione, tuttavia, che i percorsi di orientamento, che costituiscono il filo portante della vicenda scolastica di ciascuno, possono essere ulteriormente supportati dal fisiologico incrocio con il sottoprogetto Volàno, illustrato in maniera più diffusa nell’apposito allegato, stante la sua priorità di attivazione, anche grazie al prevedibile più forte impatto innovativo. I.C.F. Per il dettaglio si rimanda alla specifica progettazione, in vista della riattivazione del percorso dopo la pausa forzata. LEGALITA’: Nell’ambito della Cittadinanza consapevole, ossia quel grande serbatoio di insegnamento relativo alla vita della comunità, con tutte le sue regole e le sue declinazioni, tra cui quella fondamentale dell’economia , trova la sua ratio il Progetto di “alfabetizzazione economica e finanziaria”. Pertanto, importnate per gli studenti comprendere l’uso corretto del denaro, della moneta bancaria, il rispetto delle norme, i grandi temi della previdenza, del risparmio, della pianificazione che devono essere argomenti di dibattito e stimolo all’acquisizione di competenze, in quanto strumenti indispensabili nella “cassetta degli attrezzi” per la costruzione del loro futuro. Gli strumenti in questo caso sono utili ed apprezzati se capaci di stimolare gli studenti alla riflessione e al senso critico, se sviluppano insomma competenze oltre che conoscenze.. La natura ampia ed aperta del Progetto-Quadro “All Included” è funzionale alla sua progressiva implementazione nel tempo, sulla scorta di rilevati input, interni ed esterni. 114 SOTTOPROGETTO VOLÁNO Duplice ed, in entrambi i casi, paradigmatica la lettura del titolo: volano, nel senso che “spiccano il volo”; voláno, in quanto le azioni connesse al sottoprogetto si fanno vòláno del successo scolastico degli studenti ed, ancor più, vanno ad implementare la capacità dell’Istituto di promuovere la cultura dell’inclusione, nell’ambito della cultura della legalità, e definiscono la centralità della scuola sul territorio, attraverso un’azione inclusiva rivolta a target di cittadini che, dotati di specifiche competenze, dedicano, in qualità di volontari ed a titolo di totale gratuità, il proprio tempo agli studenti coinvolti. A riguardo, ci si propone di impiegare, ove possibile, il registro e le modalità tipiche della Banca del Tempo, prevedendo, in taluni casi, uno scambio di servizi alla pari. FINALITA’ Porre in essere un’azione di “inclusione” rivolta al territorio strettamente connessa alla mission specifica dell’istituto OBIETTIVI 1. Promuovere il successo scolastico anche attraverso l’apporto di soggetti competenti esterni all’Istituto impiegati in funzione di tutors finalizzati al superamento di gap diversi 2. Porre in essere azioni di rimotivazione; rinforzo ed implementazione della motivazione; di orientamento in ingresso, in itinere, in uscita 3. Mettere a confronto gli studenti, in un percorso più disteso e personalizzato, con il mondo del lavoro e delle professioni, attraverso voci esterne 4. Utilizzare, in regime di gratuità ed in funzione di tutors, risorse presenti sul territorio prevalentemente non più impegnate in attività lavorative perché in quiescenza 5. Applicare al sistema istruzione il concetto di volontariato e la modalità di banca del tempo (quest’ultimo, più che un obiettivo, può definirsi tensione verso il risultato, attese le numerose variabili connesse; non può essere, pertanto, considerato, nella valutazione, che quale eventuale valore aggiunto) MODALITA’ DI SVOLGIMENTO E METODI Incontri e conversazioni in piccoli gruppi (preferibilmente non superiori alle 10/12 unità); esercitazioni e prove laboratoriali ove necessarie. Sviluppo modulare dei percorsi, con annesse prove di verifica ove necessarie. IMPIANTO DEL SOTTOPROGETTO E TARGET DI STUDENTI COINVOLTI Il sottoprogetto va declinato in tre azioni fondamentali rivolte a target diversi: 1. Il Volo dei PULCINI. Target :studenti delle classi PRIME che manifestano difficoltà di passaggio dalla media alle superiori. TUTORS: docenti di scuola media in quiescenza, afferenti ad insegnamenti fondamentali (Italiano e Matematica), che aiutino i giovani studenti a superare i gap derivanti dall’ingresso nella scuola superiore. I tutors dovranno rapportarsi ai docenti curriculari (coordinatori di classe e/o docenti delle discipline coinvolte nel percorso), che li coadiuveranno nella diagnosi, nella definizione degli interventi (da svilupparsi in piccoli moduli “microchirurgici”) e nelle verifiche. 2. Il Volo delle GRU Target: studenti delle classi 2^ e 3^che manifestino, per cause varie, debole motivazione allo studio. TUTORS: docenti in quiescenza capaci di operare sulla base di moduli trasversali, incentrati sulla logica; capaci, altresì, di analizzare la etiologia della demotivazione. Si suggerisce l’impiego di 115 docenti che hanno operato all’interno dell’Istituto. I tutors dovranno rapportarsi con i docenti curriculari, che rendiconteranno, sul campo, l’efficacia degli interventi. 3. Il Volo delle AQUILE Target: studenti che, all’interno delle classi 3^ , 4^ e 5^ manifestino potenzialità di eccellenza.TUTORS: docenti in quiescenza, provenienti da diversi ambiti disciplinari ( si raccomanda di non dimenticare i docenti di lingue straniere disponibili a corroborare le competenze comunicative degli studenti), capaci di potenziare le competenze degli studenti attraverso moduli rigorosamente trasversali. Le verifiche finali saranno effettuate sulla base di lavori di gruppo su tematiche proposte dagli allievi. La ineliminabile relazione dei tutors con i docenti curriculari sarà finalizzata a meglio definire il profilo culturale di ciascuno studente, anche in termini di aspettative. Gli studenti eccellenti delle classi 4^e 5^ si avvarranno, altresì, di incontri mirati con tutors volontari provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni individuati sulla base degli interessi degli studenti stessi. In questo caso, gli incontri assumeranno valenza fortemente orientante. In questo percorso potranno essere impiegati (a giudizio del CdC, come tutors degli studenti del biennio, alcuni studenti dell’eccellenza, che riceveranno in cambio crediti formativi). La partecipazione degli studenti alle azioni innanzi illustrate, che avranno luogo in orario extracurriculare, è volontaria e gratuita. VALUTAZIONE Al di là di eventuali prove di verifica specifiche poste dai tutors e dai docenti curriculari, la valutazione degli interventi sarà rilevata attraverso una scheda di customer satisfaction, da somministrarsi agli studenti ed alle loro famiglie. RISORSE STRUMENTALI Aule e laboratori dell’Istituto. COSTI PER L’ISTITUTO Assicurazione temporanea dei tutors; eventuali fotocopie e materiali di laboratorio; ore aggiuntive per i docenti interni finalizzate agli incontri con i tutors; ore aggiuntive per personale tecnico ed ausiliario (ove necessarie). Una più dettagliata definizione dei percorsi è demandata alla individuazione dei tutors e dei destinatari dei percorsi stessi, al fine di rispondere efficacemente alle loro esigenze ed alle loro aspettative. Il Piano Annuale per l’inclusione PREMESSA L’obiettivo di una scuola sempre più inclusiva è perseguibile solo rispondendo in modo flessibile alle esigenze di ogni singolo alunno; in particolare il Piano Annuale per l’Inclusività come indicato nella Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e la C.M. n. 8 del 2013 prot. 561, predispone gli “Strumenti di interventi per alunni con Bisogni Educativi Speciali”. Nella consapevolezza della diversità come risorsa, la cui valorizzazione richiede ai sistemi educativi nuove capacità di individuazione dei bisogni e di differenziazione nelle risposte, la flessibilità deve diventare la caratteristica saliente della scuola inclusiva sviluppando una pedagogia centrata sul singolo alunno. “In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. 116 Quest’area dello svantaggio scolastico, che comprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali” (D. M. del 27/12/2012). Vi sono comprese tre grandi sottocategorie: 1) diversa abilità (Legge 5 febbraio 1992, n. 104); 2) disturbi evolutivi specifici: · disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) (Legge 8 ottobre 2010, n.170); · deficit del linguaggio; · deficit delle abilità non verbali, · deficit della coordinazione motoria; · deficit dell’attenzione e dell’iperattività (A.D.H.D.); 3) svantaggio linguistico, culturale e socioeconomico Al fine di favorire il successo formativo, la scuola deve essere capace di promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento, ponendo una particolare attenzione alla lettura dei loro bisogni, creando un ambiente accogliente e supportante, monitorando e documentando le strategie e metodologie più idonee, in modo da rispondere ai bisogni rilevati. Il Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) allegato al POF, analizza le criticità e i punti di forza del piano per l’inclusione della scuola allo scopo di progettare azioni di miglioramento. All’interno di questo documento è compresa un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola l’anno successivo. Vengono quindi programmati gli obiettivi da perseguire e le attività da porre in essere. Alla base del P.A.I., il concetto inclusivo da prediligere è quello dell’Educazione per tutti, eliminando ogni automatismo tendente a relegare i soggetti con bisogni educativi speciali entro uno specifico ambito. Ciascuno ha bisogno di essere incluso. L’inclusività è un processo di emergenza, pieno di contingenze che guidano quotidianamente il fare inclusivo della scuola (si pensi ad un alunno che presenta momentanee e serie difficoltà di salute). Gli interventi coinvolgono soggetti diversi: insegnanti, famiglie, équipe medica, esperti esterni e, a livello di Istituzione scolastica, devono essere gestiti integrando al meglio i contributi delle diverse professionalità coinvolte (cfr. Piano Annuale per l’Inclusività - Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno – Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo pagg.5-9). RIFERIMENTI NORMATIVI · · · · · Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” Legge 53/2003 “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale” Legge 8 ottobre 2010, n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” Legge Regionale n.1 del 2010 “Interventi a favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA)” · DM 12 luglio 2011 “Linee guida per il diritto degli alunni con DSA” D.M. 27 dicembre 2012 “Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica” · C.M. n. 8, 6 marzo 2013 Prot. 561 FINALITA’ DEL DOCUMENTO Il presente documento intende offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare tutte le azioni necessarie a realizzare una didattica inclusiva. Quindi, in primo luogo deve mettere in 117 evidenza tutti gli elementi di positività e di criticità del processo di inclusività, rilevando le tipologie dei diversi BES e le risorse impiegabili, l’insieme delle difficoltà e dei disturbi riscontrati. Il nostro Istituto si propone di realizzare un progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione. La proposta di Piano di Inclusione si propone di assicurare a tutti gli alunni BES la piena soddisfazione del diritto all’educazione ed all’istruzione. Già nel corso dell’anno scolastico appena conclusosi, la nostra scuola si è attivata con interventi metodologici e pratiche didattiche mirati a favorire, nel miglior modo possibile, l’inclusione di questi alunni attraverso l’accoglienza, l’integrazione e l’orientamento. Inoltre, la Scuola, pone fra le sue finalità la necessità di rendere più consapevoli le famiglie e quindi di orientarle verso progetti realistici sul futuro dei propri figli. OBIETTIVI GENERALI • • Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di competenze Rendere il soggetto BES il più autonomo possibile OBIETTIVI SPECIFICI • • • Costituzione dei G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) per redigere e monitorare il Piano di Inclusione inserito nel POF e per coordinare la programmazione dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio assistenziali ecc. Attivazione del G.L.I. per ciascun alunno con BES, al fine di favorire contatti e passaggi di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio. Formulazione del Piano Educativo Individualizzato (concordato in sede di GLI con gli appartenenti al gruppo di lavoro) e della Programmazione didattico-educativa finalizzata all’integrazione. GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE) Il GLHI viene sostituito dal GLI, coordinato da Dirigente scolastico. Ne fanno parte tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola: funzioni strumentali, insegnanti di sostegno, AEC (assistente educativo e culturale); assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzione con la scuola. Il GLI svolge funzioni interne ed esterne alla scuola, relative a tutte le problematiche riferite ai BES ed elabora, annualmente, il Piano per l'inclusione (PAI). ANALISI DEL CONTESTO Il nostro Istituto si colloca in una realtà sociale complessa. Da una parte esso accoglie alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio, con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psicosociale dei figli; dall’altra si trova ad operare con alunni in situazione di disagio familiare e/o sociale ed economico modesto. A seguito degli ultimi Consigli di Classe emerge una situazione in cui diversi alunni, pur essendo privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano scarsa motivazione nel percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione, difficoltà linguistico-espressive, scarso interesse della famiglia alla vita scolastica dei figli, atteggiamenti di aggressività fisica e verbale. 118 L’Istituto collabora con la ASREM del territorio in un’ottica di prevenzione del disagio adolescenziale, con interventi programmati nel corso dell’anno scolastico. SOGGETTI A CUI È INDIRIZZATO IL PIANO - Alunni con disabilità certificate (legge 104/92) - Alunni con disturbi evolutivi specifici (DSA, ADHD/DOP, Borderline cognitivo, altro) - Alunni che presentano uno svantaggio (socio-economico, linguistico e/o culturale, comportamentale/relazionale, altro) 119 PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’ ALUNNI CON DISABILITA’ CERTIFICATE Nell’ottica dell’accoglienza e dell’integrazione degli alunni diversamente abili, l’Istituto promuove il loro inserimento effettivo e proficuo nella realtà scolastica, cerca di costruire percorsi educativodidattici in funzione dell’autonomia e della totale integrazione al fine di far maturare e apprendere le competenze possibili per realizzare il proprio Progetto di vita, compatibilmente con le effettive capacità, difficoltà e bisogni. L’integrazione è un processo che ha come finalità educativa generale il promuovere e favorire l’inserimento, l’inclusione scolastica, lo sviluppo delle potenzialità dell’alunno disabile, o in situazione di svantaggio, nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione, allo scopo di realizzare il suo “progetto di vita”. “Crescere è tuttavia un avvenimento individuale che affonda le sue radici nei rapporti con gli altri e non si può parlare di sviluppo del potenziale umano o di centralità della persona considerandola avulsa da un sistema di relazioni la cui qualità e la cui ricchezza è il patrimonio fondamentale della crescita di ognuno” (Linee Guida per l’integrazione scolastica - Miur). Per il raggiungimento della finalità educativa sono necessarie: COLLEGIALITÀ: coinvolgimento della famiglia dell’alunno disabile e di tutti gli educatori (insegnanti di classe, di sostegno, educatori, tutor) nella stesura e nell’attuazione del progetto educativo–didattico, nella sua verifica e valutazione. INDIVIDUALIZZAZIONE dell’insegnamento: progettazione delle attività, nel rispetto delle capacità e delle potenzialità dell’alunno; contesto di apprendimento all’interno della classe, in gruppi di classi aperte, in piccoli gruppi o in un rapporto uno a uno, a seconda della necessità, ma privilegiando la dimensione comunitaria. FLESSIBILITÀ nell’organizzazione: vengono garantiti ritmi di attività adeguati, opportunità di successo e di esperienze motivanti e gratificanti; qualora sia necessario, viene ammessa la partecipazione dei genitori a visite didattiche, a uscite sul territorio o a progetti particolari, per agevolare l’integrazione e sostenere emotivamente il soggetto disabile previa valutazione e proposta del Consiglio di Classe. CONTINUITÀ fra i vari ordini di scuola. FORMAZIONE per docenti, genitori, assistenti, educatori, da parte degli Enti preposti. LAVORO DI RETE con il territorio: amministrazioni pubbliche (servizi sociali, Pubblica Istruzione); ASREM (Neuropsichiatria infantile); Istituti Comprensivi per progetto continuità; CTH (Centro Territoriale Handicap); Aziende private per stage aziendali. Ciò che conta non è il fatto che una persona in situazione di handicap trovi una collocazione all’interno dell’istituzione scolastica, quanto che le persone che intervengono nella relazione educativa si sforzino di rispondere a quelli che si presume possano essere i bisogni specifici di questo alunno nel contesto in cui si trova. “L’accoglienza è reale quando comporta piccoli adattamenti e il processo di insegnamento è efficace quando si adatta agli individui cui si rivolge.” (A. Canevaro) Pianificazione delle attività a favore degli alunni disabili PERIODO ATTIVITA’ Settembre · nuovi docenti vengono informati riguardo gli alunni disabili già presenti in Istituto; · iene convocato un Consiglio di classe straordinario per gli alunni disabili in ingresso (sarebbe opportuna la presenza dell’insegnante di sostegno 120 dell’Istituto Comprensivo di provenienza dell’alunno); · si occupa dell’organizzazione il docente funzione strumentale per l’integrazione degli alunni disabili Metà settembre · sservazione sistematica dell’alunno, predisposizione e attuazione delle opportune strategie da parte di ogni docente · accordo con i medici referenti per acquisizione di informazioni relative alla diagnosi funzionale; · accordo con Enti locali per la definizione di un eventuale intervento di personale educativo/assistenziale Fine Ottobre/inizio Novembre · Entro metà Novembre · Entro fine Novembre · edazione del PEI congiuntamente agli operatori AUSL, ai docenti curricolari e di sostegno, agli educatori, alla famiglia; onvocazione GLHO con la partecipazione di tutti i docenti dei rispettivi C.d.C., dell’educatore assistenziale e/o del tutor, della famiglia, degli operatori U.O. NPI edazione/aggiornamento del PDF congiuntamente dagli operatori AUSL, ai docenti curricolari e di sostegno, alla famiglia · onvocazione del GLH di Istituto per accogliere proposte di intervento nell’anno scolastico corrente a sostegno anche dell’integrazione degli alunni diversamente abili e per condividere i progetti proposti e attivati dal nostro Istituto Febbraio/Marzo · onvocazione del GLHI per verificare l’andamento dei progetti in corso, il livello di integrazione degli studenti all’interno dell’Istituto, per comunicare le caratteristiche dei ragazzi disabili iscritti per l’a.s. successivo e pianificare gli interventi, le richieste di personale e gli acquisti di materiali Maggio · l consiglio di classe verifica il PEI e i progetti in esso contenuti Giugno · tesura e ratifica della relazione conclusiva 121 Pianificazione delle attività di comunicazione alle famiglie degli alunni con disabilità PERIODO ATTIVITA’ Entro metà Settembre · incontro con la famiglia dell’alunno in ingresso · incontro per accordi iniziali per alunni già presenti in istituto Fine Ottobre/inizio Novembre · Gennaio · LHO incontro per orientamento con le famiglie degli alunni di terza media Aprile/Maggio · incontro di verifica sui risultati raggiunti · incontri con gli insegnanti di sostegno e le famiglie dell’Istituto Comprensivo di provenienza dello studente in ingresso l’anno successivo Durante tutto l’anno scolastico · contatti telefonici · comunicazioni scritte · incontri con i genitori qualora emergano problemi improvvisi · in alcuni casi incontri giornalieri/settimanali/mensili di verifica Progettazione didattica Ciascun consiglio di classe (in accordo con i familiari degli alunni ed i medici che hanno redatto la diagnosi), entro il mese di novembre di ciascun anno, dopo un preliminare periodo di osservazione, deve scegliere tra due percorsi didattici: A. programmazione ministeriale B. programmazione differenziata Programmazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi ministeriali, o comunque ad essi globalmente corrispondenti (art. 15 comma 3 dell’O.M. n.90 del 21/5/2001). In tal caso è possibile prevedere: 1. un programma minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline; 2. un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti, ricercando la medesima valenza formativa (art. 318 del D.L.vo 297/1994): la riduzione/modifica dei contenuti non deve ostacolare il raggiungimento degli obiettivi previsti dal curricolo, in termini di competenze terminali. 122 Programmazione differenziata in vista di obiettivi didattici formativi non riconducibile ai programmi ministeriali. E’ necessario il consenso della famiglia (art. 15, comma 5, O.M. n. 90 del 21/5/01). La programmazione differenziata consiste in un piano di lavoro personalizzato per l’alunno, stilato da ogni docente del C.d.C. per ogni singola materia. Metodologie Come raccomandato nelle Linee Guida per l’integrazione scolastica, il docente di sostegno assegnato alla classe dovrà svolgere una funzione di coordinamento delle attività previste per la realizzazione dell’integrazione dell’alunno diversamente abile, interagendo con tutti i docenti, anche con quelli con cui non opera in compresenza e fornendo loro la consulenza e l’ausilio materiale necessario per attuare l’integrazione. I docenti curriculari, da parte loro, dovranno attivarsi per favorire l’apprendimento e la socializzazione dell’alunno diversamente abile, operando in tre direzioni: - clima della classe: gli insegnanti devono essere attenti ai bisogni di ciascuno e valorizzare le diversità degli alunni disabili come arricchimento per l’intera classe; - strategie didattiche e strumenti: i docenti devono cercare di adottare strategie e metodologie che favoriscano il lavoro di gruppo e la cooperazione, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici; - apprendimento-insegnamento: nell’alunno va favorita la partecipazione attiva nel processo di apprendimento, cercando specifiche strategie di approccio al “sapere”, rispettando i suoi ritmi, tempi e stili di apprendimento. Valutazione Per tutto quanto concerne la valutazione degli alunni disabili, si fa riferimento alla O.M. 90/2001. Nel percorso “A” sia per le verifiche che vengono effettuate durante l’anno scolastico, sia per le prove che vengono effettuate in sede d’esame, possono essere predisposte prove equipollenti, che verifichino il livello di preparazione culturale e professionale (capaci cioè di verificare i medesimi obiettivi) idoneo per il rilascio del diploma di qualifica o della maturità. Le prove equipollenti possono consistere in: 1. MEZZI diversi: le prove possono essere ad esempio svolte con l’ausilio di apparecchiature informatiche 2. MODALITA’ diverse: il Consiglio di Classe può predisporre prove utilizzando modalità diverse (es. prove strutturate: risposta multipla, Vero/Falso, ecc.). 3. CONTENUTI differenti da quelli proposti dal ministero: il Consiglio di Classe entro il 15 Maggio predispone una prova studiata ad hoc o trasformare le prove del Ministero in sede d’esame (la mattina stessa). (Commi 7 e 8 dell’art. 15 O.M. n. 90 del 21/5/ 2001, D.M. 26/8/81, art. 16 L. 104/92 , parere del Consiglio di Stato n. 348/91). 4. TEMPI più lunghi nelle prove scritte ( comma 9 art. 15 dell’O.M. 90, comma 3 dell’art. 318 del D.L.vo n. 297/94). Gli assistenti all’autonomia e comunicazione possono essere presenti durante lo svolgimento solo come facilitatori della comunicazione (D.M. 25 maggio 95, n.170). Durante lo svolgimento delle prove d’esame nella classe quinta la presenza dell’insegnante di sostegno è subordinata alla nomina del Presidente della Commissione qualora sia determinante per lo svolgimento della prova stessa. Si ritiene in ogni caso più che opportuna la presenza del sostegno. Nel percorso “B” gli alunni vengono valutati con voti che sono relativi unicamente al P.E.I.: la valutazione è individualizzata totalmente (criteri, soglie, strumenti…) in quanto deve mettere in luce i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti dal PEI. Le prove pertanto devono essere strutturare in modo da testare detti obiettivi e non devono necessariamente essere utilizzati i medesimi strumenti in uso nella classe. I criteri di valutazione delle prove individualizzate sono da ritenersi parimenti individualizzati. Tali voti hanno valore legale solo ai fini della prosecuzione degli studi; ai voti riportati nello scrutinio finale e ai punteggi assegnati in esito agli esami si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate, 123 l’indicazione che la votazione è riferita al P.E.I. e non ai programmi ministeriali (comma 6 art. 15 O.M. 90 del 21/5/2001). Possono partecipare agli esami di qualifica e di stato, svolgendo prove differenziate omogenee al percorso svolto, finalizzate al conseguimento di un attestato delle competenze acquisite utilizzabile come “credito formativo” per la frequenza di corsi professionali (art. 312 e seguenti del D. L.vo n. 297/94). I.I.S. “S. Pertini” BIOTECNOLOGIE SANITARIE E AMBIENTALI Campobasso P . E . I . P IA N O E D U CA T IV O IND IV ID U A L IZ Z A T O ANNO SCOLASTICO 2014/2015 CLASSE: ………….. PRESENTAZIONE DELL’ALUNNO/A Dati personali: COGNOME E NOME: LUOGO E DATA DI NASCITA: RESIDENZA: RECAPITO TELEFONICO: CLASSE FREQUENTATA: RAPPORTO DI SOSTEGNO: AREA DISCIPLINARE: SCUOLA E CLASSE DI PROVENIENZA: DOCUMENTAZIONE AGLI ATTI: OPERATORI SANITARI: Diagnosi Funzionale: P.D.F.: Neuropsichiatra: Psicologo: TERAPIA FARMACOLOGICA E/O RIABILITATIVA 124 IND ICE - Dati conoscitivi ………………………………………………………………..pag. - Situazione di partenza ………………………………………………………..pag. - Obiettivi educativi generali …………………………………………………..pag. - Obiettivi e contenuti disciplinari ……………………………………………..pag. - Tempi d’intervento …………………………..………………………………..pag. - Metodologia e strumenti ……………………………………………………..pag. - Verifica e valutazione ………………………………………………………..pag. 125 D A T I C O N O S C I T I V I Diagnosi …………………………………………………. Situazione familiare ………………………………………………….. Situazione scolastica e tipologia della classe ………………………………………………... Situazione extra-scolastica …………………………………………………. 126 S I T U A Z I O N E D I P A R T E N Z A Di seguito vengono riportate - dai 9 Assi del PDF - le osservazioni cliniche di particolare rilievo al fine di impostare una programmazione didattico-educativa efficace ed efficiente. Trattasi di dati “funzionali” ad una piena integrazione scolastica: § Asse cognitivo: § Asse affettivo-relazionale: § Asse comunicazionale: § Asse linguistico: § Asse sensoriale: § Asse motorio-prassico: § Asse neuropsicologico: § Asse dell’autonomia: § Asse dell’apprendimento: 127 O B I E T T I V I E D U C A T I V I G E N E R A L I ………….. O B I E T T I V I E C O N T E N U T I D I S C I P L I N A R I Per gli obiettivi disciplinari specifici si rinvia a quanto indicato nelle singole programmazioni didattiche. T E M P I D ’ I N T E R V E N T O ……………………………………………………………………. Orario settimanale Lunedì orario 1 2 3 4 5 6 Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Organizzazione settimanale delle ore di sostegno* Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato orario 1 2 3 4 5 6 *L’organizzazione delle ore di sostegno tiene conto delle esigenze didattiche e formative dell’alunno. Tale organizzazione oraria è flessibile e suscettibile di variazioni e integrazioni in relazione ai bisogni didattico - educativi dell’alunna e della classe in cui è inserita. M E T O D O L O G I A E S T R U M E N T I ……………………………………………………………………………………………… 128 V E R I F I C A E V A L U T A Z I O N E Il presente PEI potrà subire modifiche, durante l’anno scolastico, in un qualunque momento se ne ravvisi la necessità, a seguito del monitoraggio continuo degli obiettivi raggiunti e delle modalità attuate: esse riguarderanno gli obiettivi didattici e/o quelli educativi. La verifica dei risultati raggiunti e della congruenza delle scelte effettuate si realizzeranno in via ordinaria e in coincidenza con le verifiche periodiche della classe. Le prove di verifica saranno svolte secondo modalità concordate dagli insegnanti curriculari con l’insegnante di sostegno, operando gli opportuni adattamenti nelle consegne e/o nei materiali ed attivando i facilitatori più idonei: · verifiche e valutazioni saranno effettuate al termine dell'attività proposta e saranno di volta in volta calibrate rispetto alle eventuali difficoltà emergenti, non escludendo tempi più lunghi, lievi modifiche formali e in alcuni casi anche prove equipollenti, e seguendo gli obiettivi minimi semplificati (art. 318 - Valutazione del rendimento e prove d’esame - del Decreto Legislativo 297/1994 “Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione”); · le prove orali saranno preferibilmente programmate in modo da rispettare i tempi di apprendimento dell’alunno/a, ma talvolta potranno anche non esserlo; · le verifiche saranno operate anche attraverso osservazioni sistematiche La valutazione delle verifiche sarà effettuata con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma. La VALUTAZIONE FINALE terrà conto della situazione di partenza, dell’impegno, della partecipazione al dialogo educativo didattico, dei ritmi e delle modalità di apprendimento dell’allievo. 129 La valutazione sarà effettuata in base agli artt. 15 e 16, O.M. n. 90 del 21/05/2001PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’ ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Indicazioni normative Legge n. 170/2010, D.M. 12 luglio 2011 e Accordo Stato Regioni del 27 luglio 2012 che ha stabilito quanto segue: - l’obbligo delle Regioni di accreditare degli Enti Certificanti; - l’indicazione delle caratteristiche che tali Enti devono avere (fondamentali l’équipe di lavoro e l’esperienza nel campo); - l’indicazione, per gli alunni delle classi terminali, di presentare la diagnosi non oltre il 31 marzo; - la proposta di un modello unico di diagnosi in cui siano presenti, tra l’altro, indicazioni operative chiare per la prassi didattica. Per quanto riguarda il docente referente per gli alunni con DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI, collabora con il Dirigente e: 1. Pianifica gli incontri famiglia-docenti 2. Predispone le Schede di individuazione e monitoraggio 3. Coordina la compilazione del Piano Didattico Personalizzato (fornisce consulenza e informazioni ai colleghi) 4. Suggerisce ai CdC le strategie educative adeguate 5. Ricerca e produce materiali per la didattica 6. Collabora nelle attività di formazione per i docenti 7. Coordina i laboratori eventualmente predisposti all’interno dell’istituto 8. Espleta le operazioni di monitoraggio 9. Tiene rapporti con associazione A.I.D. 10. Tiene contatti con specialisti e tecnici ASL Adempimenti della scuola, dei coordinatori e dei docenti dei consigli di classe - La famiglia consegna la diagnosi alla Presidenza con lettera di trasmissione e la fa protocollare e la segreteria alunni inserisce la diagnosi nel fascicolo personale dell’alunno. - Il docente referente dell’Istituto si accerta che la diagnosi non risalga a più di 3 anni e aggiorna l’anagrafe relativa agli alunni certificati e/o diagnosticati DSA. - La famiglia richiede alla scuola (mediante un modello fornito dalla segreteria didattica) l’elaborazione del PDP (Piano Didattico Personalizzato); - Entro 2 mesi bisogna elaborare il PDP. Nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia. Nel PDP è necessario: 1. descrivere il funzionamento delle abilità strumentali (lettura, scrittura, calcolo); 2. indicare le caratteristiche del processo di apprendimento; 3. elencate tutte le misure dispensative e gli strumenti compensativi che il consiglio di classe decide di adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie e gli strumenti che si ritengano opportuni; 4. predisporre i tempi e le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine ciclo. - Per gli alunni già certificati, nei consigli di classe di ottobre, verrà redatta una bozza di PDP che il coordinatore, insieme al docente referente, successivamente sottoporrà in un incontro ai genitori e, se disponibili, agli specialisti sanitari. Il consiglio di classe, durante il ciclo scolastico, apporterà le eventuali modifiche nella predisposizione del PDP, prendendo atto delle indicazioni della famiglia e degli operatori sanitari e degli esiti delle verifiche in itinere dell’alunno. 130 - Il PDP va consegnato dal coordinatore alla segreteria didattica che provvederà ad inoltrarne copia alla famiglia, con lettera protocollata; il PDP dovrà essere firmato dal Dirigente scolastico, dal Consiglio di classe, dalla famiglia. - Si prevedono incontri periodici con la famiglia. Nel caso di studenti privi di diagnosi, ma in cui si sospetta la presenza di DSA, la scuola deve darne comunicazione alla famiglia, che si incaricherà di contattare gli specialisti. Gli insegnanti dovranno stilare una relazione con le proprie osservazioni da consegnare al DS e ai referenti. IL CONSIGLIO DI CLASSE La docente di sostegno ………………….. ……………. … … …. … … …. … … …. …. _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ I genitori dell’Alunno/a ____________________________ ____________________________ 131 ITAS "S .PERTINI” ………………………… C. F. ………………… Fax ……………… Tel. ……………………… Sito://www.itaspertini.it e-mail: …………………………. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ( legge 8 ottobre 2010, n. 170; D.M. 12 luglio 2011 ) 1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO Cognome e Nome .............................................................................. Data e luogo di nascita ....................................................................... Anno scolastico ................................. Classe ..................................... Coordinatore di classe ........................................................................ 2. TIPOLOGIA DI DISTURBO Diagnosi specialistica redatta da: .................................................................................................................... presso ................................................................... in data ............................................................................ Disturbo: ........................................................................................................................................................ ....................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... 3. ANALISI DELLA SITUAZIONE DELL’ALUNNO Informazioni pervenute dalla famiglia: ....................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... Osservazioni del Consiglio di classe: acquisita acquisita acquisita acquisita acquisita acquisito acquisito acquisito Collaborazione e partecipazione Relazionalità con compagni/adulti Accettazione e rispetto delle regole Motivazione al lavoro scolastico Capacità organizzativa Rispetto degli impegni e delle responsabilità Senso di autostima Consapevolezza del proprio modo di apprendere 4. ATTIVITA’ DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE Si rimanda ai Piani di Studio Individualizzati delle singole discipline. 132 da rafforzare da rafforzare da rafforzare da rafforzare da rafforzare da rafforzare da rafforzare da rafforzare da sviluppare da sviluppare da sviluppare da sviluppare da sviluppare da sviluppare da sviluppare da sviluppare 5. ATTIVITA’ DIDATTICHE PERSONALIZZATE incoraggiare l’apprendimento collaborativo; favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio; promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di imparare ad apprendere”; privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”; sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare aspettative; sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle proprie strategie di apprendimento; individuare mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini,schemi, mappe, …). 6. STRUMENTI COMPENSATIVI UTILIZZATI L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari: tabelle, formulari, procedure specifiche, sintesi, schemi e mappe elaborati dai docenti; calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante; computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner (a discrezione dei docenti e a seconda delle necessità); 7. risorse audio (cassette registrate, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali, …); software didattici free; tavola pitagorica; computer con sintetizzatore vocale. MISURE DISPENSATIVE Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato: dalla presentazione contemporanea dei quattro caratteri (nelle prime fasi dell’apprendimento); dalla lettura ad alta voce; dal prendere appunti; dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per gli alunni senza DSA); dal copiare dalla lavagna; dalla dettatura di testi/o appunti; da un eccessivo carico di compiti; dallo studio mnemonico delle tabelline; dallo studio della lingua straniera in forma scritta. 8. FORME DI VERIFICA E VALUTAZIONE PERSONALIZZATE Si concordano: interrogazioni programmate; compensazione con prove orali di compiti scritti; uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali; valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma; programmazione di tempi più lunghi per l’esecuzione di prove scritte; prove informatizzate; prove scritte che permettano di utilizzare misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere. 133 9. PATTO CON LA FAMIGLIA Si concordano: i compiti a casa (riduzione, distribuzione settimanale del carico di lavoro, modalità di presentazione, …); le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline, segue il bambino/ragazzo nello studio domestico; gli strumenti compensativi utilizzati a casa: o tabelle, formulari, sintesi; o calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante; o computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner; o risorse audio (cassette registrate, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali …); o software didattici free; o tavola pitagorica; le interrogazioni. Il presente Piano Educativo è stato concordato e redatto da: Consiglio di Classe: ............................................................................. ........................................................................................................... .............................................................................. ........................................................................................................... Dirigente scolastico ............................................................................ Genitori ............................................................................................. ................................................................................................ Data ............................................................ 134 PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’ ALUNNI CON ALTRI BES (escluso legge 104/92 e legge 170/10) Indicazioni normative Gli strumenti operativi per gli alunni con ALTRI BES sono la Direttiva del 27/12/2012 e la CM 8/2013. Rilevazione delle difficoltà Il docente referente che si occupa del disagio, ad inizio ottobre, rileverà i casi di alunni “a rischio” attraverso incontri con i Consigli di classe. I docenti saranno invitati a compilare la “Scheda per la rilevazione di alunni in disagio” e comunque a fornire tutte le notizie e i materiali che riterranno necessari. Le segnalazioni potranno avvenire, naturalmente in corso d’anno, qualora se ne presenti la necessità. La scheda elaborata in maniera dettagliata verrà inoltrata al Dirigente Scolastico. Il D.S. e il docente referente, dopo aver esaminato le relazioni dei casi segnalati, insieme al coordinatore della classe coinvolta consulteranno gli esperti della ASL per valutare un primo approccio di intervento. Pianificazione dell’intervento Sulla base di quanto sopra rilevato il Consiglio di classe pianifica l’intervento e, se necessario, predispone il piano personalizzato; si attiva l’intervento con gli esperti ASL e con la famiglia. Intervento Attuazione del piano concordato. Verifica e valutazione dell’intervento Al fine di verificare l’andamento dell’intervento e la necessità di eventuali cambiamenti ad esso, si terranno incontri periodici nell’ambito dei Consigli di classe o, se necessario, con sedute appositamente convocate. Documentazione Scheda di rilevazione, PDP, interventi, percorsi, verifiche, incontri con esperti ed operatori saranno tutti documentati e raccolti nel fascicolo personale riservato dell’alunno. Valutazione in itinere dell’andamento didattico È compito del C.d.C. (novembre/dicembre e marzo/aprile). Per i criteri di valutazione, si terrà conto: - della situazione di partenza, evidenziando le potenzialità dell’alunno - delle finalità e degli obiettivi da raggiungere - degli esiti degli interventi realizzati - del livello globale di crescita e preparazione raggiunto. Saranno compilate Griglie di osservazione come da Allegato. La valutazione dei procedimenti e/o delle strategie adottate, concordate con la Famiglia, verranno verificate dal D.S. 135 ITAS "S .PERTINI” ………………………… C. F. ………………… Fax ……………… Tel. ……………………… Sito://www.itaspertini.it e-mail: …………………………. CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI CON B.E.S. (non certificati in base alla L.104/92 e alla L.170/2010) Anno Scolastico 2015-2016 Alunni con Bisogni Educativi Speciali per i Alunni con Bisogni Educativi per i quali va compilato il PDP: quali non andrebbe compilato il PDP (salvo quanto indicato dalle note 3 e 4): 1. Gli alunni che presentano una diagnosi psicologica Gli alunni che presentano difficoltà transitorie e/o medica (nota 1) di: dovute a: (nota 3 e 4) · · disturbo di ADHD, in italiano DDAI (deficit di attenzione e iperattività), non certificati dalla Legge 104/92, né dalla L.170/2010. funzionamento cognitivo limite (borderline) che comprende: i disturbi di sviluppo del linguaggio espressivo, i disturbi di sviluppo nella comprensione del linguaggio, i deficit delle abilità non verbali (visuo-spaziali) e della coordinazione motoria (disprassia), il disturbo del comportamento (tra cui quello oppositivoprovocatorio DOP). 1. criticità personali o familiari; 2. difficoltà emozionali (stati ansiosi, depressione); 3. difficoltà di autostima; 4. difficoltà determinate da lunghe degenze o convalescenze. (Le categorie diagnostiche elencate fanno Nota 3 “Ove non sia presente certificazione clinica riferimento al DSM-5 e all’ICD-10 proposte o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, dall’OMS*). 2. gli alunni con scarso rendimento scolastico, di recente immigrazione o che presentano difficoltà comunque riconducibili a situazioni di svantaggio linguistico-culturale; verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche;…” -C.M. n 8/13-Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative 3. alunni già sottoposti ad accertamenti diagnostici Nota 4 “…In ultima analisi,…, nel caso di difficoltà 136 (presso strutture sanitarie o enti accreditati) in non meglio specificate, soltanto qualora nell’ambito del Consiglio di classe (nelle scuole attesa di certificazione (nota 2); 4. gli alunni con situazioni di apprendimento che presentano forti criticità, non in possesso di alcuna certificazione, per i quali l'Istituto ha segnalato in forma scritta alle famiglie la situazione di difficoltà rilevata, cognitiva o comportamentale, consigliando una valutazione presso le strutture ASL. (Nota 3) secondarie) o del team docenti (nelle scuole primarie) si concordi di valutare l’efficacia di strumenti specifici, questo potrà comportare l’adozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato, con eventuali strumenti compensativi e/o misure dispensative. (Nota 22 novembre 2013- Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013/2014. Chiarimenti Nota1: …Per “certificazione” si intende un documento, con valore legale, che attesta il diritto dell’interessato ad avvalersi delle misure previste da precise disposizioni di legge … dalla Legge 104/92 o dalla Legge 170/2010 - le cui procedure di rilascio ed i conseguenti diritti che ne derivano sono disciplinati dalle suddette leggi e dalla normativa di riferimento. Per “diagnosi” si intende invece un giudizio clinico, attestante la presenza di una patologia o di un disturbo, che può essere rilasciato da un medico, da uno psicologo o comunque da uno specialista iscritto negli albi delle professioni sanitarie. (Nota 22 novembre 2013- Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013/2014. Chiarimenti Nota 2 …”ad alunni (già sottoposti ad accertamenti diagnostici nei primi mesi di scuola) che, riuscendo soltanto verso la fine dell’anno scolastico ad ottenere la certificazione, permangono senza le tutele cui sostanzialmente avrebbero diritto. Si evidenzia pertanto la necessità di superare e risolvere le difficoltà legate ai tempi di rilascio delle certificazioni (in molti casi superiori ai sei mesi) adottando comunque un piano didattico individualizzato e personalizzato nonché tutte le misure che le esigenze educative riscontrate richiedono. C.M. n 8/13-Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative Nota 3: Al fine di rilevare difficoltà cognitive e/o comportamentali si rimanda al documento A – “Griglia di osservazione per individuare gli alunni con Bisogni Educativi Speciali * DSM 5: Manuale diagnostico e statistico delle malattie mentali. ICD-10: la decima revisione della classificazione ICD, ossia la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati, proposta dall'OMS. 137 ITAS "S .PERTINI” ………………………… C. F. ………………… Fax ……………… Tel. ……………………… Sito://www.itaspertini.it e-mail: …………………………. P.D.P. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO 1. Per allievi con altri Bisogni Educativi Speciali (BES-Dir. Min. 27/12/2012; C.M. n. 8 del 6/03/2013) Istituto________________________________ Plesso________________________________ A.S. ______________ Alunno/a: __________________________ Classe/sez: ______________ Coordinatore di classe/Team: _________________________ Referente/i BES____________________________________________ ________________________________________________________________ Coordinatore GLI________________________________________________ La compilazione del PDP è effettuata dopo un periodo di osservazione dell’allievo. Il PDP viene deliberato dal Consiglio di classe/Team, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia. 138 INDICE SEZIONE A – DATI ANAGRAFICI E INFORMAZIONI ESSENZIALI DI PRESENTAZIONE DELL’ALLIEVO SEZIONE B - GRIGLIA OSSERVATIVA PER ALLIEVI CON BES PARTE PRIMA: DESCRIZIONE DELLE ABILITA’ PARTE SECONDA: DESCRIZIONE DEI COMPORTAMENTI SEZIONE C – PATTO EDUCATIVO CONCORDATO CON LA FAMIGLIA DELL’ALUNNO SEZIONE – D STRUMENTI QUADRO COMPENSATIVI RIASSUNTIVO E DELLE DEGLI MISURE DISPENSATIVE SEZIONE E – INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE 139 SEZIONE A - Dati Anagrafici Presentazione dell’Allievo e Informazioni Essenziali di Cognome e nome allievo/a:________________________________________ Luogo di nascita: __________________________Data____/ ____/ _______ Lingua madre: _________________________________________________ Eventuale bilinguismo: ___________________________________________ INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE DA PARTE DI: · SERVIZIO SANITARIO · DIAGNOSI RILASCIATA DA PRIVATI · DI CLASSE/SEZIONE - TEAM DOCENTI Relazione redatta da: __________________________________________________in data ___ /___ / ____ (relazione da allegare) 140 SEZIONE B - GRIGLIA OSSERVATIVA PER ALLIEVI CON BES PARTE I: descrizione delle abilità DIAGNOSI SPECIALISTICA (dati rilevabili, se presenti, nella diagnosi) OSSERVAZIONE IN CLASSE (dati rilevati direttamente dagli insegnanti) LETTURA ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………. ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… …………………………………………….. ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ……………………………………………… LETTURA VELOCITÀ CORRETTEZZA COMPRENSIONE SCRITTURA ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… …………………………………………………. - Molto lenta - Lenta - Scorrevole - Adeguata - Non adeguata (ad esempio confonde/inverte/sostituisce omette lettere o sillabe - Scarsa - Essenziale - Globale - Completa-analitica SCRITTURA - Corretta - Poco corretta - Scorretta SOTTO DETTATURA TIPOLOGIA ERRORI - Fonologici - Non fonologici - Fonetici ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… …………………………………………………. ADERENZA CONSEGNA - Spesso - Talvolta - Mai CORRETTA STRUTTURA MORFO-SINTATTICA - Spesso PRODUZIONE AUTONOMA/ - Talvolta - Mai CORRETTA STRUTTURA TESTUALE (narrativo, descrittivo, regolativo …) - Spesso - Talvolta - Mai CORRETTEZZA ORTOGRAFICA - Adeguata - Parziale - Non adeguata USO PUNTEGGIATURA - Adeguata - Parziale - Non 141 adeguata GRAFIA ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… …. GRAFIA LEGGIBILE - Sì - Poco - No - Leggero - Ripassato TRATTO - Premuto CALCOLO - Incerto CALCOLO ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………. …………………………… ………………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………. ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………. ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………... Difficoltà visuospaziali (es: quantificazione automatizzata) ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………. ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………. ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………… ………………………………… …………. Recupero di fatti numerici (es: tabelline) - spesso - talvolta - mai - non - raggiunto - parziale raggiunto - non Automatizzazione dell’algoritmo procedurale - raggiunto - parziale Errori di processamento numerico (negli aspetti cardinali e ordinali e nella corrispondenza tra numero e quantità) - spesso Uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente) - adeguata - parziale Capacità di problem solving - adeguata - parziale Comprensione del testo di un problema - adeguata - parziale raggiunto - talvolta - mai - non adeguato - non adeguata - non adeguata 142 SI RITIENE OPPORTUNO AGGIUNGERE ALCUNI INDICATORI RIFERITI IN MANIERA SPECIFICA ALL’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE Pronuncia difficoltosa • talvolta • mai • talvolta • mai spesso • talvolta • mai • spesso • talvolta • mai • spesso • talvolta • mai • notevoli • poche • mai • notevoli • poche • mai • spesso grammaticali di base • spesso Difficoltà nella scrittura ( copiare dalla lavagna) • Difficoltà nella scrittura autonoma Difficoltà nell’ acquisizione del nuovo lessico Difficoltà di acquisizione degli automatismi Differenze tra comprensione del testo scritto e orale Differenze tra produzione scritta e orale Altro: …………………………………………………………… ……………… ……………… …………… 143 ALTRE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO OSSERVAZIONE IN CLASSE (Dati rilevabili se presenti nella diagnosi) (dati rilevati direttamente dagli insegnanti) PROPRIETÀ LINGUISTICA PROPRIETÀ LINGUISTICA - difficoltà nella strutturazione della frase - difficoltà nel reperimento lessicale - difficoltà nell’esposizione orale MEMORIA MEMORIA Difficoltà nel memorizzare: - categorizzazioni - formule, strutture grammaticali, algoritmi (tabelline, nomi, date …) - sequenze e procedure ATTENZIONE ATTENZIONE - attenzione visuo-spaziale - selettiva - intensiva AFFATICABILITÀ AFFATICABILITÀ - Sì - poca PRASSIE - No PRASSIE - difficoltà di esecuzione - difficoltà di pianificazione - difficoltà di programmazione e progettazione ALTRO ALTRO 144 SEZIONE B - GRIGLIA OSSERVATIVA PER ALLIEVI CON BES PARTE II: descrizione dei comportamenti Presenta regolarità nella frequenza scolastica 2 1 0 Manifesta difficoltà nel rispetto delle regole Mostra rispetto verso gli impegni (compiti a casa, attività a scuola…) Non porta a scuola i materiali necessari alle attività scolastiche; ne ha scarsa cura 2 1 0 2 1 0 2 1 0 Mostra autonomia nel lavoro 2 1 0 Manifesta difficoltà nel mantenere l’attenzione durante le spiegazioni 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 Manifesta difficoltà nella comprensione delle consegne proposte Non presta attenzione ai richiami dell’insegnante Mostra bassa tolleranza alla frustrazione con comportamenti inadeguati Reagisce con aggressività alle provocazioni dei compagni Viene escluso dai compagni dalle attività scolastiche Tende ad autoescludersi dalle attività scolastiche e dalle attività di gioco/ricreative Dimostra scarsa fiducia nelle proprie capacità 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 Mostra consapevolezza delle proprie difficoltà 2 1 0 Mostra consapevolezza dei propri punti di forza 2 1 0 LEGENDA 0 L’elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità 1 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali 2 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate 145 SEZIONE C - PATTO EDUCATIVO CONCORDATO CON LA FAMIGLIA DELL’ALUNNO 1. Attività scolastiche personalizzate programmate : · di recupero,di consolidamento e/o di potenziamento; · a classi aperte; · di di gruppo e/o a coppie; · di recupero/sostegno linguistico con operatori esterni alla scuola; · di supporto nello svolgimento dei compiti in orario pomeridiano; · di tutoring da parte dei compagni di classe; · in apprendimento cooperativo · utilizzo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative come da tabella D; · altro ……………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………….. 2. Strumenti e supporti nel lavoro a casa · testi semplificati e/o ridotti; · schemi e mappe; · intervento di un tutor privato; · intervento di un familiare; · altro ……………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………….. 3. Strategie metodologiche e didattiche Gli insegnanti, per stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni, opereranno ponendo particolare attenzione alle specifiche difficoltà, affinché l’ alunno/a sia messo/a in condizione di raggiungere il successo formativo. A tale scopo favoriranno l’attivazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative, che ritengono adeguati, riportati nella sez. D. 146 SEZIONE D - Quadro riassuntivo delle misure dispensative e degli strumenti compensativi - parametri e criteri per la verifica/valutazione (nota2) MISURE DISPENSATIVE (nota1) (legge 170/10 e linee guida 12/07/11) E INTERVENTI DI PERSONALIZZAZIONE · Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe · Dispensa dall’uso dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento · Dispensa dall’uso del corsivo e dello stampato minuscolo · Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti · Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna · Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie · Dispensa dall’utilizzo di tempi standard · Riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi · Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare, senza modificare gli obiettivi · Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni di più materie · Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling · Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti multimediali · Accordo sui tempi e sulle modalità delle interrogazioni · Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi · Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento e/o arricchimento con una discussione orale); riduzione al minimo delle domande a risposte aperte · Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale · Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di schemi riadattati e/o mappe durante l’interrogazione · Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi) · Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi · Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici · Altro 147 STRUMENTI COMPENSATIVI (legge 170/10 e linee guida 12/07/11) (Nota 2 e 3) D1.1 Utilizzo di computer e tablet (possibilmente con stampante) D1.2 Utilizzo del registratore digitale o di altri strumenti di registrazione per uso personale D2.3 Utilizzo di ausili per il calcolo (tavola pitagorica, linee dei numeri…) ed eventualmente della calcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale) D3.4 Utilizzo di schemi, tabelle, mappe e diagrammi di flusso come supporto durante compiti e verifiche scritte D4.5 Utilizzo di formulari e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante compiti e verifiche scritte D5.6 Utilizzo di mappe e schemi durante le interrogazioni per facilitare il recupero delle informazioni D6.7 Utilizzo di testi semplificati D6.8 Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato sintesi vocale, mappe, schemi, formulari D7.9 Altro_______________________________________________________________________ Nota2 …”Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure previste dalla Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di apprendimento”….” Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico – possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle allegate Linee guida.”- (Direttiva 27 dicembre 2012 - Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica). Nota3 - In caso di esame di stato, gli strumenti adottati dovranno essere indicati nella riunione preliminare per l’esame conclusivo del primo ciclo in cui il Consiglio di Classe dovrà indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti-vedere p.14 148 SEZIONE E - INDICAZIONI VERIFICA/VALUTAZIONE GENERALI PER LA PROVE SCRITTE 1. Utilizzare prove V/F, scelte multiple, completamento; 2. Predisporre verifiche accessibili, brevi, strutturate, scalari; 3. Facilitare la decodifica della consegna e del testo; 4. Programmare e concordare con l’alunno le verifiche; 5. Utilizzare mediatori didattici durante le interrogazioni (mappe - schemi - immagini); 6. Presentare eventuale testo della verifica in formato digitale e/o stampato maiuscolo; 7. Prevedere lettura del testo della verifica scritta da parte dell'insegnante o tutor; 8. Apportare riduzione/selezione della quantità di esercizi nelle verifiche scritte; 9. Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove; 10. altro………………………………………………………………. PROVE ORALI o Gestione dei tempi nelle verifiche orali; 11. Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale (esperienze personali, storie, ecc) tenendo conto di eventuali difficoltà espositive; 12. Osservazioni dell’infanzia); sistematiche occasionali del comportamento (per la scuola 13. Stimolare la verbalizzazione di esperienze personali anche attraverso l’attività grafica (per la scuola dell’infanzia); 14. Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) ove necessario. VALUTAZIONE (consigli generali) - Valutare per formare (per orientare il processo di insegnamento-apprendimento); - Valorizzare il processo di apprendimento dell’allievo e non valutare solo il prodotto/risultato ; - Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto che della forma; - Favorire un clima di classe sereno e tranquillo, anche dal punto di vista dell’ambiente fisico (rumori, luci…); - Rassicurare sulle conseguenze delle valutazioni (nota1). 149 IMPIANTO VALUTATIVO PERSONALIZZATO (per l’esame di stato conclusivo del II ciclo ) Disciplina Misure dispensati ve Strumenti Tempi compensati aggiuntivi vi Criteri valutativi Altro ___________________________________ Nota1. La valutazione dell’alunno è sempre rapportata al percorso didattico stabilito nel PDP e ai progressi compiuti dall’alunno stesso in base alle proprie capacità. Le parti coinvolte si impegnano a rispettare quanto condiviso e concordato, nel presente PDP, per il successo formativo dell'alunno. FIRMA DEI DOCENTI COGNOME E NOME DISCIPLINA FIRMA FIRMA DEI GENITORI ___________________________ ___________________________ __________________, lì ___________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO _____________________ 150 PAI - ALUNNI CON ALTRI BES (escluso legge 104/92 e legge 170/10) Protocollo d’accoglienza per l’inserimento degli alunni stranieri 1.Gli obiettivi Il Protocollo d’accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio Docenti. Contiene le indicazioni riguardanti l’inserimento degli alunni immigrati, traccia in linea di massima le fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento/consolidamento della lingua italiana, stabilisce i criteri di massima per la valutazione degli apprendimenti e delle competenze. È uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto annualmente sulla base delle esperienze realizzate da tutti i docenti. Il Protocollo d’accoglienza si propone di: definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza degli alunni stranieri; facilitare l’ingresso di ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale; favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione. In una prima fase di accoglienza, sulla base delle competenze linguistiche esistenti, segnalate dai docenti del consiglio di classe, sarà possibile attivare: - la formazione temporanea di gruppi omogenei per madrelingua o per cittadinanza per specifiche esigenze didattiche (alfabetizzazione italiano L2); - l’inserimento in altre attività proposte da Enti vari presenti sul territorio 2. La Progettazione del curricolo Potrà essere necessario attuare dei percorsi di facilitazione dell’apprendimento linguistico e “disciplinare”, sulla base delle risorse disponibili: - ore a disposizione/sportello/altro… - risorse professionali esterne messe a disposizione dagli Enti Locali e dal Ministero - risorse professionali volontarie messe a disposizione dal territorio - risorse economiche dell’Istituto I docenti di classe potranno concordare con le risorse coinvolte gli interventi di facilitazione linguistica per l’apprendimento della lingua italiana. Particolare attenzione verrà data agli alunni immigrati in ingresso provenienti direttamente dall’estero e “non alfabetizzati”. Obiettivi prioritari saranno l’acquisizione di una buona competenza nell’Italiano scritto e parlato, sia in forme ricettive che produttive, prima per la comunicazione interpersonale e per l’integrazione scolastica, poi per lo studio delle discipline, da realizzare attraverso laboratori di Italiano, a seconda della situazione iniziale rilevata. La progettazione avviene su obiettivi ridotti o semplificati, in base alle capacità dell’alunno ed in risposta ai suoi bisogni formativi ed utilizzati per definire lo standard da raggiungere. L’attività dei docenti coinvolti nell’inserimento potrebbe avere lo scopo di: - facilitare l’apprendimento del linguaggio funzionale favorendo la presenza nel gruppo-classe per tutto il tempo scuola; - rilevare i bisogni specifici di apprendimento; - semplificare, se necessario, il curricolo, per quanto riguarda i tempi di apprendimento di un’altra lingua straniera oltre all’Italiano; - individuare le modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina. 151 3. La Valutazione Si individuano alcuni criteri per la valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione: - prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi; - valutare il progresso rispetto al livello di partenza; - tenere conto che l’alunno straniero è sottoposto a una doppia valutazione: quella relativa al suo percorso di italiano seconda lingua, quella relativa alle diverse aree disciplinari e ai contenuti del curricolo comune; - predisporre strumenti per la valutazione formativa e sommativa adeguati. 4. La normativa di riferimento Il Protocollo d’accoglienza rappresenta uno strumento con cui l’Istituto amplia il Piano dell’Offerta Formativa. Esso è coerente con la legislazione vigente e si propone di dare concreta attuazione alle seguenti normative: - DPR 394/99 Art.45; - “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” (C.M. 4233 del 19/02/2014); - Documento programmatico “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri”, Ottobre 2007; - DPR 22 giugno 2009 , n. 122 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni”; - Nota MIUR prot. 465 del 27 gennaio 2012 - Studenti con cittadinanza non italiana iscritti a classi di istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Esami di Stato. - “Linee guida per la progettazione dei percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana” (MIUR, Prot. 236 del 31 gennaio 2012) - Il referente per l’integrazione degli alunni stranieri (da nominare) ha il compito di: 1. coordinare gli incontri docenti/operatori specialisti/assistente sociale; 2. pianificare l’intervento dello psicologo (classi e alunni, sportello); 3. coordinare la stesura PEP; 4. predisporre le schede di valutazione da parte dei docenti; 5. predisposizione di schede auto valutative da compilare da parte degli alunni; 6. ricerca di materiale per la didattica; 7. individuazione di adeguate strategie educative. 152 PAI - ALUNNI CON ALTRI BES (escluso legge 104/92 e legge 170/10) Protocollo per la prevenzione e contrasto del Disagio Culturale/Relazionale La scuola, allo scopo di tradurre i saperi in comportamenti consapevoli e corretti, indispensabili a consentire alle giovani generazioni di esercitare la democrazia nel rispetto delle diversità e delle regole della convivenza civile, si propone di individuare e di contrastare, i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, realizzando interventi finalizzati a prevenire il disagio derivato dall’eventuale manifestarsi, nel contesto della comunità scolastica, di comportamenti viziati dai suddetti fenomeni. La scuola si prefigge, a tale scopo, di tradurre tali interventi, in risposta alle necessità individuate, in specifiche azioni culturali ed educative, rivolte a tutta la comunità scolastica, ivi comprese le famiglie. Più concretamente, la scuola si propone: • di integrare l’offerta formativa con attività finalizzate alla prevenzione del bullismo e del cyberbullismo (trasformando, ad esempio, nell’ambito dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, le indicazioni relative a un utilizzo consapevole della Rete in specifici moduli didattici); • di aggiornare costantemente il Regolamento d’Istituto, ogniqualvolta ciò si rendesse necessario, con una sezione dedicata all’utilizzo a scuola di computer, smartphone e altri dispositivi elettronici; • di comunicare con adeguata chiarezza agli studenti e alle famiglie le sanzioni previste dal Regolamento d’Istituto nei casi di bullismo e cyberbullismo; • di somministrare agli studenti e ai genitori, anche attraverso piattaforme online, questionari finalizzati al monitoraggio dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, che possano fornire una fotografia della situazione, e consentire una valutazione oggettiva degli interventi eventualmente già effettuati; • di predisporre percorsi di formazione, tenuti da esperti e rivolti ai genitori, sulle problematiche del bullismo e del cyberbullismo, impostati anche sull’analisi dei bisogni rilevati; • di rivolgere agli insegnanti moduli di formazione, i cui contenuti saranno di natura psicopedagogica da un lato, più prettamente tecnologica dall’altro, che possano rafforzare le competenze necessarie ad individuare tempestivamente eventuali risvolti psicologici conseguenti all’uso distorto delle nuove tecnologie e alla violenza in contesti faccia a faccia; • di mettere gli insegnanti, allo scopo di prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyber bullismo, in grado di utilizzare reti di supporto, interne ed esterne alla scuola; • di valorizzare il ruolo del personale scolastico, e in particolare degli assistenti tecnici, al fine di un utilizzo sicuro di internet a scuola. 153 CONCLUSIONE Tutti gli alunni riconosciuti come soggetti con BES avranno diritto, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, ad uno specifico piano: Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM n° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012; Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli sopracitati. L’Istituto, e quindi ogni singolo C.d.C., in aggiunta agli obiettivi didattici specifici, indica come “obiettivi di sistema” di carattere trasversale: 1) accoglienza di tutti gli alunni, inclusi quelli con BES che hanno diritto a due forme di accoglienza: a. di natura socio-affettiva nella comunità scolastica; b. in ragione del proprio stile cognitivo; 2) abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola; 3) comunicazione didattica “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro, etc. 4) formazione e aggiornamento 5) reperimento e produzione documentazione 6) didattica individuale 7) ausili, tecnologie e materiali speciali 8) interventi di assistenza e aiuto personale. Sulla base dell’autonoma responsabilità nella gestione delle risorse umane della scuola, il Dirigente Scolastico potrà valutare l’opportunità di assegnare docenti curricolari con competenza nei DSA, in classi ove sono presenti alunni BES 154 LA CONTINUITA’ e L’ORIENTAMENTO L’attività di orientamento, regolata dal dlg 21 e 22 del 2008, è articolata su due livelli e presenta varie sfaccettature per i diversi aspetti che, nel nostro Istituto, abbiamo preso in considerazione. Le attività proposte accompagnano lo studente nell’arco del quinquennio e vengono distribuite in diversi momenti dell’anno scolastico. Modalità dell’orientamento in entrata e in itinere: • • • • • • • • • • • presentazione del POF da parte di un team di docenti presso le scuole sec di I grado della città e della provincia ; proposta di laboratori itineranti – simulazioni di esperimenti/ attività didatticoludiche -su argomenti specifici –da attivare presso le sedi ospitanti; progetti di continuità (curricolo verticale), da porre in essere presso i nostri laboratori in orario curriculare o pomeridiano, in accordo con i docenti della scuola sec. di I grado; progetti continuità/ orientamento: progetto “All inclused” , PEI, progetto di vita; progetto accoglienza “ Diritto all’accoglienza”attraverso il quale si favorisce l’inserimento degli studenti del I anno nelle rispettive classi e nella scuola (strettamente legato al progetto inclusione). Attività relative all’orientamento in uscita: • partecipazione di pre-corsi universitari, tenuti da docenti universitari e organizzati dall’Università degli Studi Molise, • seminari divulgativi • incontri in sede e presso altre città con rappresentanti dell’extrascuola per offrire informazioni e maturare esperienze utili per le scelte postdiploma; • Incontri motivazionali, di simulazione di colloqui di lavoro per favorire la conoscenza di sé le competenze orientative di base e far emergere così gli interessi personali ; • Incontri/colloqui con le famiglie; • monitoraggio sugli ex studenti relativo alle scelte post diploma. Inoltre gli stage di alternanza scuola/ lavoro presso aziende e istituzioni pubbliche rappresentatno un’ulteriore attività a forte valenza orientativo-formativa Infine, a completamento delle attività di informazione e preaccoglienza, il Pertini prevede ogni anno giornate di “ scuola aperta”, Openlab e Openday, durante le quali le famiglie possono visitare la scuola, intervistare docenti e studenti per conoscere il Piano ell’offerta formativa 155 I PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO L’Alternanza scuola-lavoro ha assunto da tempo una valenza istituzionale e si qualifica come opzione pedagogica forte e come nuovo stile di insegnamento-apprendimento, coniugando sapere teorico e sapere empirico attraverso l’ interazione tra scuola e lavoro. L’area professionalizzante rappresenta la parte più peculiare dell'offerta formativa prevista dal piano di studi. E' necessario sottolineare che gli stage offrono agli alunni l'opportunità di conseguire una preparazione pratica necessaria per facilitare il loro futuro inserimento nel settore lavorativo, e di comprendere meglio l'articolazione dei programmi scolastici. Questa interazione tra scuola e mondo del lavoro, dunque, consente agli studenti di avere contatti diretti con diverse realtà lavorative. Il percorso di Alternanza scuola–lavoro, si articola in moduli di formazione sia in aula che in azienda: i primi si svolgono presso l’Istituto e sono finalizzati all’acquisizione di conoscenze generali; i secondi si tengono in collaborazione con l’azienda con l’obiettivo di far acquisire conoscenze e competenze di base e professionali che consentano allo studente di svolgere un ruolo attivo e da protagonista nella realtà lavorativa e sociale. I percorsi di formazione si realizzano attraverso metodologie finalizzate a sviluppare, con particolare riferimento alle attività e agli insegnamenti di indirizzo, competenze basate sulla didattica di laboratorio, l’analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti; sono orientati alla gestione di processi in contesti organizzati e all’uso di modelli e linguaggi specifici; sono strutturati in modo da favorire un collegamento organico con il mondo del lavoro e delle professioni, compresi il volontariato ed il privato sociale. Stage, tirocini e alternanza scuola lavoro sono strumenti didattici per la realizzazione dei percorsi di studio. (D.P.R. 15 marzo 2010, n.88 - regolamento sul riordino degli istituti tecnici pubblicato sul supplemento ordinario della G.U. n.137 del 15 giugno 2010). Il progetto comprende: • visite aziendali guidate • attività preliminare d’orientamento • formazione in aula e nei luoghi di lavoro • periodo di stage della durata variabile (400 ore nel secondo biennio e quinto anno) in orario curricolare ed extracurricolare • monitoraggio e valutazione in itinere e finale Il progetto di durata triennale prevede percorsi trasversali mirati al raggiungimento di obiettivi coprogettati con l’azienda-ente ospitante. Gli obiettivi formativi generali del percorso sono i seguenti: • valorizzare le eccellenze e recupero degli studenti in difficoltà • valorizzare i diversi stili di apprendimento per facilitare i processi cognitivi • potenziare l’apprendimento mediante esperienze concrete • potenziare l’autostima • avvicinare al mondo del lavoro per favorire l’orientamento • acquisizione di nuove competenze in relazione al nuovo contesto mediante esperienze dirette e concrete • sviluppare le competenze comunicative ed organizzative. • Rilascio delle Qualifiche Regionali IeF, riconosciute anche dall’Unione Europea. 156 Il progetto avrà inizio con interventi formativi finalizzati all’acquisizione di competenze • sulla “sicurezza negli ambienti di lavoro “ a cura dei docenti interni e/o esterni • sulla “ privacy “a cura dei docenti interni e/o esterni Tutor e coordinatore del progetto Alla realizzazione del progetto parteciperanno figure di riferimento: ü Il docente tutor interno, designato dall'istituzione scolastica sulla base di titoli documentabili e certificabili, “svolge il ruolo di assistenza e guida e verifica degli studenti che seguono il percorso di formazione, con la collaborazione del tutor esterno” In particolare: · assicura il raccordo tra docenti del Consiglio di classe, studente, famiglia, azienda; · controlla la pertinenza delle aziende con le quali realizzare le esperienze, identificando gli ambiti lavorativi di inserimento; · collabora con l’impresa alla formulazione del progetto educativo, coordinando e mediando fra le reciproche esigenze; · fornisce assistenza, accompagnamento e guida nel processo di apprendimento dello studente in alternanza; · aggiorna il Consiglio di classe sull’andamento dell’esperienza, seguendo tutto il processo didattico organizzativo; · verifica, insieme al tutor aziendale, il corretto svolgimento dei percorsi definiti nel progetto educativo personalizzato, monitorandone gli esiti in itinere e al termine dell’esperienza; · redige la relazione didattica conclusiva. ü Il tutor aziendale, designato dai soggetti che accolgono gli studenti, “favorisce l'inserimento dello studente nel contesto operativo, lo assiste nel percorso di formazione sul lavoro e fornisce all'istituzione scolastica ogni elemento atto a verificare e valutare le attività dello studente e l'efficacia dei processi formativi”. Il tutor interno all’azienda ha sostanzialmente le seguenti funzioni. · assicura il raccordo tra azienda, scuola, studente; · collabora con l’istituzione scolastica alla formulazione del progetto educativo; · favorisce l’inserimento dello studente nel contesto lavorativo; · assiste e guidare lo studente nel luogo di formazione sul lavoro; · garantisce il rispetto delle finalità formative durante lo svolgimento dell’attività lavorativa; · aggiorna il docente tutor sull’andamento dell’esperienza; · verifica, insieme al docente tutor, il corretto svolgimento dei percorsi definiti nel progetto educativo personalizzato, monitorandone gli esiti in itinere e al termine dell’esperienza; · fornisce all’istituzione scolastica ogni elemento atto a valutare le attività dello studente e l’efficacia dei processi formativi. ü Il referente di progetto della scuola svolge compiti di coordinamento generale delle attività legate all’alternanza. Nell’esercizio di questa funzione dovrà: · assicurare la continuità del progetto per tutta la sua durata · coordinare le attività all’interno della scuola · garantire il rispetto di standard condivisi · coinvolgere e motivare i Consigli di classe e i dipartimenti disciplinari all’interno della scuola · mantenere i rapporti con tutti i partner di progetto 157 · · curare il monitoraggio delle diverse esperienze e delle diverse fasi dell’alternanza partecipare alla coprogettazione dei percorsi in alternanza in collaborazione con i soggetti coinvolti. Modalità di comunicazione Le modalità di diffusione del progetto saranno differenziate in relazione ai diversi possibili utenti. Per i docenti : • Ai componenti del Consiglio di Istituto sarà presentato il Progetto e fornita ogni utile informazione circa le fasi della sua realizzazione. • Al Collegio docenti, che ha approvato il progetto, saranno illustrate le varie fasi e l’andamento del progetto. • Sarà dedicato uno spazio specifico nei Consigli di Classe interessati al Progetto di alternanza . Per gli studenti : Gli studenti saranno informati durante gli incontri con il Dirigente e con i docenti Per i genitori: Il Dirigente con i docenti incontreranno le famiglie per presentare il progetto ATTIVITA’ di formazione/orientamento I Tutor aziendali ed i Tutor scolastici e tutti gli altri soggetti coinvolti nel progetto di alternanza parteciperanno ad incontri finalizzati alla condivisione del progetto ed alla diffusione della cultura dell'alternanza. In tale occasione verrà spiegato il modello di sperimentazione dell'alternanza scuolalavoro utilizzato nonché il ruolo e le funzioni che ciascuno di loro dovrà svolgere nell'ambito del progetto. I Tutor scolastici parteciperanno ad un secondo incontro finalizzato all'acquisizione della metodologia e degli strumenti per il rilevamento dei dati di monitoraggio e valutazione. L'incontro è finalizzato inoltre alla condivisione di strategie per il supporto agli studenti nella definizione del progetto formativo. L'attività di formazione/orientamento prevede, per ciascun gruppo classe, incontri in aula con il referente del progetto. Gli incontri d’orientamento saranno finalizzati alla definizione del concetto d’alternanza ed alla stipula del patto formativo. A ciascuno studente sarà assegnata l'azienda/ente in cui andrà a svolgere le attività in alternanza, affiancato da un tutor scolastico ed un tutor aziendale. Un secondo incontro è finalizzato alla rielaborazione, da parte di ciascuno studente, dell'esperienza di alternanza scuola-lavoro. Modalità di verifica e valutazione del percorso Tale fase è particolarmente significativa e importante perché introduce elementi di novità nella tradizionale attività di valutazione formativa e sommativa effettuata nelle scuole. Nei percorsi di Alternanza sarà prioritario verificare: • il rispetto del percorso formativo individuale concordato con i tutor esterni; • il grado di possesso delle competenze acquisite (in base agli obiettivi concordati del percorso formativo); • lo sviluppo, il consolidamento, il potenziamento delle competenze relazionali e cognitive rispetto alla fase d’aula ed alle esperienze maturate in azienda; • le competenze acquisite e la ricaduta sul “gruppo classe” dell’esperienza condotta in ambiente lavorativo; • l’autovalutazione dell’allievo. Al fine di attuare le suddette fasi di verifica e valutazione si potranno utilizzare i seguenti strumenti: 158 · · · · · Griglie di valutazione “Diario di bordo” Prova interdisciplinare Relazione finale individuale. Scheda valutazione tutor aziendale Sarà, inoltre, predisposto un Attestato di Alternanza Scuola Lavoro - Stage che costituirà una sorta di portfolio dello studente e rappresenterà la certificazione delle esperienze condotte e delle competenze acquisite. A fine percorso e debitamente compilati tutti i documenti potranno essere consegnati a ciascuno studente in modo che possano far parte del suo curricolo. Monitoraggio in itinere e finale del progetto di alternanza con particolare attenzione alla soddisfazione di allievi e aziende • in itinere: monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori nel rispetto dei tempi e delle modalità previste in sede programmatica • ex-post: rilevazione del grado di raggiungimento degli obiettivi. Valutazione Nella valutazione, effettuata dal referente, si farò ricorso a strumenti statistici che prendano in considerazione i seguenti criteri ed i loro indicatori: • efficacia: grado di raggiungimento degli obiettivi progettuali (efficacia interna) • efficienza: rapporto tra risorse impiegate e raggiungimento degli obiettivi progettuali rilevanza: congruenza tra obiettivi progettuali e bisogni formativi dei destinatari. Di seguito un elenco delle attività che gli studenti potranno realizzare nella scuola e con enti partner: Progetti della scuola per l’Alternanza · PROGETTO HOSTESS E STEWARD: prevede la partecipazione di studentesse e studenti in qualità di hostess e steward a convegni, seminari, congressi, mostre, riunioni, feste e gare sportive, corsi di aggiornamento, organizzati da Enti Locali (Comune, Provincia, Regione, MIUR, Associazioni culturali, Università, enti privati, ecc.). Esso è finalizzato a stabilire contatti tra la scuola e il mondo del lavoro e a promuovere la formazione globale e culturale degli studenti, potenziando la loro capacità di adeguarsi a diversi contesti, nel rispetto delle specifiche caratteristiche individuali. L'attività viene svolta sia nei giorni feriali che in quelli festivi e prefestivi, sia nelle ore mattutine, che pomeridiane e serali. Il servizio di hostess e steward viene prestato anche all’interno della scuola in occasione dell’orientamento rivolto alle scuole medie. · Stage presso l’Assemblea regionale, con una convenzione con la Presidenza del Consiglio Regionale del Molise. 159 Enti partner per percorsi di Alternanza L'INPS è tra i più grandi e complessi enti previdenziali d'Europa, gestisce la quasi totalità della previdenza italiana ed ha un bilancio che per entità è il INPS secondo dopo quello dello Stato. Sono assicurati all’INPS la maggior parte dei lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato e dei lavoratori autonomi. Gli studenti opereranno nelle varie strutture organizzative della Direzione provinciale di Campobasso dove avviene la produzione e l’erogazione dei SETTORE servizi ai cittadini (prestazioni a sostegno del reddito, occasionali o SOCIOSANITARIO temporanee) anche mediante la presenza in affiancamento nel front office dell’Ente articolato in reception; sportelli veloci; postazioni per la consulenza; postazioni informatiche self service; responsabile dell’U.R.P. In tal modo gli studenti riscontreranno nel concreto l’applicazione della normativa socio-sanitaria oggetto del percorso di studi acquisendo competenze nella gestione di procedimenti finalizzati all’erogazione di prestazioni socio-sanitarie congruenti col profilo formativo in uscita dell’Istituto frequentato. L’ARPA Molise (Agenzia per la protezione ambientale) “è preposta all'esercizio delle funzioni e delle attività tecnico-scientifiche per la ARPA MOLISE prevenzione collettiva e per i controlli ambientali, alla realizzazione di iniziative di ricerca in materia ambientale, all'erogazione di prestazioni MOLISE analitiche di rilievo sia ambientale che sanitario”. Presso tale agenzia gli ACQUE studenti potranno sperimentare le diverse modalità di analisi delle matrici ambientali al fine della tutela dell’equilibrio degli ecosistemi e della salute dell’uomo. MOLISE ACQUE: L’Azienda Speciale Regionale assicura il rifornimento di SETTORE acqua potabile ai serbatoi di 170 comuni molisani, pugliesi e campani. Il bacino di utenza è di circa 500.000 abitanti ed il servizio idrico viene AMBIENTALE garantito attraverso un sistema di circa 2.000 km di condotte, 250 serbatoi, 35 centrali di sollevamento. Le opere acquedottistiche dell'azienda sono di elevato pregio ingegneristico e risultano meta di numerose visite da parte degli studiosi provenienti da tutta l'Europa. L'Ente rifornisce di acqua anche i consorzi di bonifica del Basso Molise per consentire l'irrigazione di circa 14.000 ettari e i consorzi per i nuclei industriali più importanti del Molise. L'erogazione di acqua a tutte le utenze potabili, irrigue e industriali è garantita 24 ore su 24 per tutto l'anno. L'Ente è inoltre responsabile della gestione di numerosi acquedotti locali minori, per tutti praticando una tariffa che è fra le più basse d'Europa. Presso tale ente gli studenti potranno acquisire competenze nell’analisi delle acque. 160 42 NEUROMED Il settore “sanitario”, con finalità generali nei settori principali della ricerca biomedica e sanitaria e alla divulgazione del sapere clinico-scientifico attraverso l’organizzazione di stage di alta qualità, è particolarmente adatto ai percorsi di scuola lavoro per gli studenti del nostro Istituto. SETTORE SANITARIO Infatti, nelle strutture sanitarie individuate gli studenti potranno superare la formazione di tipo tradizionale grazie alla realizzazione di percorsi formativi più aderenti alle esigenze formative con contributi didattici aggiornati, innovativi ed efficaci. ASREM Il Sistema Camerale mette a disposizione delle imprese tutte le informazioni, i servizi e l’assistenza necessarie alle imprese per allargare le possibilità LA MOLISANA commerciali all’estero. Tra le attività rientrano principalmente gli interventi CAMERA DI diretti a favorire la internalizzazione delle imprese (import/export). COMMERCIO Nelle imprese individuate gli studenti potranno rendersi consapevoli delle proprie capacità linguistiche e sociali e acquisire conoscenze specifiche ACCADEMIA necessarie in diversi settori lavorativi. BRITANNICA Di particolare interesse l’attivazione di TIROCINI FORMATIVI in convenzione con la Camera di Commercio, per dare la possibilità, a studenti che frequentano il quinto anno del Liceo Linguistico, di partecipare all’organizzazione dell’evento di brokeraggio denominato “EEN B2B Matchmaking in Molise ”, finalizzato a favorire il processo d i SETTORE internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, in programma il 4 e 5 dicembre 2014. Gli studenti affiancheranno il personale del sistema camerale MEDIAZIONE nell’organizzazione e gestione delle attività propedeutiche agli eventi LINGUISTICA (preparazione materiale, accompagnamento, traduzioni, accoglienza e assistenza ai buyer…). Inoltre, sono stipulate convenzioni individuali con ditte o unità artigianali per permettere esperienze di alternanza agli studenti nei comuni di residenza. 161 LE ATTIVITA’ DI RECUPERO L’Istituto, per favorire il successo formativo di tutti gli studenti e in ottemperanza alla alle disposizioni ministeriali predispone attività di recupero scolastico per gli studenti che presentano lacune o difficoltà saranno organizzati dei corsi di recupero, di sostegno e potenziamento a seconda delle fragilità individuate dai docenti del consiglio di classe. Per motivazioni di carattere didattico e in considerazione del carico orario, prima di tutto, nell’attività curricolare, si propone una didattica che sostenga l'attenzione e rafforzi la motivazione. Si è convinti che, privilegiando la relazione comunicativa con lo studente, si possa poi condurre la sua attenzione all'acquisizione dei contenuti. Inoltre, il Collegio dei docenti concorda e condivide la distinzione tra attività di sostegno che si possono realizzare durante tutto l'anno con lo scopo di prevenire l'insuccesso e attività di recupero che si svolgono in maniera canonica in due momenti precisi (dopo la fine del I quadrimestre, dopo la fine del II e prima dell'inizio del nuovo anno). Le attività di recupero si concludono con una certificazione attestante i risultati raggiunti da ogni studente. In orario scolastico si possono prevedere le seguenti azioni: • divisione del gruppo classe in base alle diverse esigenze degli studenti; • richiami teorici e assegnazione di compiti individualizzati da svolgere a casa; • tutoraggio fra alunni ed attivazione di modalità didattiche anche di tipo cooperativo. In orario pomeridiano si possono organizzare: • sportello help con interventi flessibili di sostegno per segmenti ridotti di programma per tutto l’anno scolastico; • corsi di recupero disciplinare con porzioni significative di programma, per difficoltà gravi e diffuse che necessitano di un’azione più incisiva (alla fine del primo trimestre); • azioni di recupero on-line attraverso la predisposizione di esercizi e/o di lezioni; • pause didattiche durante i trimestri per consentire, agli studenti in difficoltà, di colmare le lacune evidenziate; • azioni di promozione dell’eccellenza per offrire agli alunni l’opportunità di approfondire gli aspetti teorici ed applicativi della disciplina. Nel periodo estivo si prevedono le seguenti forme di intervento per studenti con sospensione del giudizio deliberata in sede di scrutinio finale: • • • modulo di studio individuale assegnato sulla base delle carenze registrate; corsi di recupero da attuarsi per gruppi di studenti con carenze omogenee provenienti da una singola classe o da classi parallele (art. 7, O.M. 92/07). 162 IL PROGETTO ACCOGLIENZA L’Istituto si impegna a mantenere sempre un comportamento accogliente nei confronti sia degli studenti sia delle famiglie. Sono infatti importanti le condizioni che favoriscono lo “star bene a scuola”, al fine di ottenere la partecipazione attiva di tutti al progetto educativo. L’accoglienza pertanto non si esaurisce nei primi giorni di scuola ma continua per tutto il quinquennio. Tuttavia, il momento iniziale rappresenta una fase delicata ed è importante creare un ambiente educativo rassicurante che attenui le ansie degli allievi. Perciò, è stato predisposto uno specifico progetto per l’accoglienza delle classi prime, che ha le seguenti finalità: • favorire il passaggio dalla scuola media a quella superiore; • facilitare l’inserimento degli allievi nella nuova realtà scolastica; • contrastare i fenomeni di disagio e della dispersione scolastica; • favorire nell’allievo il riconoscimento delle proprie difficoltà e aspettative. Il progetto è realizzato, nei primi giorni di scuola, tramite le seguenti attività: • Analisi di mappe per l’orientamento spaziale; • Somministrazione di schede e questionari; • Presentazione delle caratteristiche dell’istituto e dei suoi spazi; • • Illustrazione del regolamento d’istituto e delle regole che realizzano la democrazia a scuola; • “Attività rompighiaccio”; • Giochi di movimento. Le attività stimolano negli allievi la conoscenza • del territorio nel quale è ubicata la scuola • della struttura scolastica • dell’organizzazione scolastica • dei diversi soggetti che vi operano. Facilitano l’interazione docenti/studenti su alcuni aspetti fondamentali come • il metodo di studio • l’approccio alle discipline. In tal modo, nei primi giorni di scuola, gli studenti pongono le basi per relazioni positive con i loro pari, con i docenti e con tutte le componenti della comunità scolastica, si inseriscono in modo costruttivo nella nuova realtà scolastica e rafforzano il loro senso di responsabilità. Illustrazione del progetto formativo; Format per i progetti: 163 .1 Denominazione del progetto .2 Responsabile del progetto Responsabile del progetto: Staff di progetto: 1. .. 2. . 1.3 Finalità del Progetto 1.4 Destinatari 1.5 Discipline e Docenti coinvolti 1.6 Obiettivi 1.7 Descrizione sintetica del progetto 1.8 Durata del Progetto 1.9 Risorse umane 2.0 Beni e servizi Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Infrastrutture necessarie: Aule Palestra Laboratori Fotocopie Attrezzature Sussidi didattici Altro (specificare 2.1 Pianificazione /Diagramma di GANTT Attività Persone Periodo Attrezzature n. ore Totale ore 164 2.2 Descrizione Indicare analiticamente tutte le spese che si ritengono necessarie e l'importo totale che si ritiene debba essere stanziato nel bilancio preventivo : - spese di funzionamento relative a fotocopie, all'uso dei laboratori, all'affitto di Sale, di impianti tecnici e sportivi, al noleggio di pullman e ad altri servizi necessari alla realizzazione del Progetto - spese per acquisto materiale Costo indicativo 2.2 Monitoraggio e verifica efficacia Indicare gli strumenti per tenere il progetto sotto controllo e per verificarne l’efficacia Questionari customer satisfacion Prove finali di verifica dell’apprendimento SCHEMA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE 1. FINALITA’ 2. PROFILO DELLA CLASSE con riferimento a prove d’ingresso (questa parte può essere sintetica perchè è inserita anche nella programmazione della classe) 3. QUADRO DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI E DISCIPLINARI DI COMPETENZA CON ESPLICITO RIFERIMENTO AGLI OBIETTIVI STANDARD DEL POF 4. Unità o moduli con l’indicazione per ciascuna partizione dei seguenti punti: · · · · · · · · Prerequisiti Metodologie Argomenti trattati Conoscenze e Competenze attese Tempi Criteri di valutazione Modalità di verifica Mezzi e strument 5. PREDISPOSIZIONE DI MODALITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO 6. GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER PROVE SCRITTE E ORALI 7. Eventuali attività progettuali e/o extracurricolari inerenti agli argomenti trattati 165 I.I.S. “S. PERTINI – MONTINI – CUOCO” - CAMPOBASSO - • Modello di programmazione • del Consiglio di Classe ◦ Anno scolastico 2015 / 2016 166 5. Composizione del Consiglio di classe (alunni) 6. N. alunni ripetenti 7. N. alunni promossi con debiti 8. N. alunni trasferiti: N. alunni provenienti da altre classi N. alunni provenienti da altri Istituti 9. N. studenti diversamente abili 10. N. studenti DSA ----- Tipologia ----------- 11. N. studenti con BES-----Tipo di bisogno ----------- -------------------------------------------- SITUAZIONE DI PARTENZA E PROFILO DELLA CLASSE Livello critico (1-3) Livello basso (4-5) Livello medio (6-7) Livello alto (8-10) 167 - OBIETTIVI TRASVERSALI COMPORTAMENTALI - - OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI - - STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO PER ASSI CULTURALI - LICEO LINGUISTICO: Aree disciplinari Standard minimi Area umanistico-linguistica ( Italiano-Geo-storia-L.Latina-FilosofiaStoria dell'arte Lingua Inglese-L. Francese- L. TedescaL. Spagnola) . . . . . Area Scientifica (Matematica-Fisica-Scienze Naturali) . . . . . Aree delle Scienze Motorie . . . . . 168 BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI E SANITARIE: Aree disciplinari Standard minimi Area Linguistico-Umanistica (Italiano-L.Inglese-Geografia) . . . . . Area Storico-Sociale (Storia-Diritto ed Economia) . . . . . Area Scientifica (Matematica-Complementi di matematica-Scienze IntegrateTecnologie e Tecniche di rappresentazione Grafica-Tecnologie Informatiche-Scienze e Tecnologie applicate) . . . . . Area tecnico-Scientifica(B. Ambientale) (Chimica analitica e StrumentaleChimica organica e Biochimica-Biologia, Microbiologia e Tecn. di controllo ambientale-Fisica ambientale) . . . . . Area tecnico-Scientifica(B. Sanitarie) Chimica analitica e strumentaleChimica organica e biochimicaBiologia,microbiologia e tecnologie di controllo sanitario-Igiene, anatomia, fisiologia e patologia-Legislazione sanitaria . . . . . Aree delle Scienze Motorie e sportive . . . . . ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E SOCIO-SANITARI “V. CUOCO” Aree disciplinari Standard minimi Area Linguistico-Umanistica . 169 (Italiano- Storia - L.Inglese- L.FranceseGeografia-Religione-Pscicologia generale e applicata- Tecniche di comunicazione - Scienze umane e sociali- Elementi di St. dell’arte-Musica) . . . . Area Giuridico - Economica (Diritto ed Economia- Tecnica Professionale dei servizi commercialiInformatica e Laboratorio) . . . . Area Scientifica (Matematica) . . . . . Area tecnico-Scientifica SERVIZI COMMERCIALI ( Scienze della Terra e Biologia-FisicaChimica) . . . . . Area tecnico-Scientifica SERVIZI SOCIO-SANITARI (Metodologie operative-Igiene e cultura medico sanitaria-Tecnica amministrativa ed economia socialeScienze della Terra e Biologia- FisicaChimica; Diritto e legislazione sociosanitaria) . . . . . Area tecnico-Scientifica ODONTOTECNICO (Anatomia, Fisiologia e IgieneGnatologia-Rappresentazione e modellazione odontotecnicaEsercitazionidi di laboratorio e odontotecnica-Scienze dei materiali dentali e laboratorio-Scienze della Terra e Biologia -Fisica e Chimica . . . . . Aree delle Scienze Motorie e sportive . . . ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “L. MONTINI” Aree disciplinari Standard minimi Area Linguistico-Umanistica (Italiano-L.Inglese) . . . . 170 . Area Storico-Sociale (Storia-Diritto ed Economia-Religione) . . . . . Area Scientifica (Matematica-Fisica-Chimica-Scienze della terra e Biologia-Geografia) . . . . Area Tecnico-Scientifica MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica-Tecnologie dell’informazione e della comunicazione-Tecnologie elettrico/elettroniche-Tecnologie meccaniche ed applicazioni-Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione-Laboratori tecnologici ed esercitazioni) . . . . . Aree delle Scienze Motorie e sportive . . . 171 - MODALITA’ DI LAVORO E STRUMENTI DI APPRENDIMENO IN RELAZIONE ALLE COMPETENZE DELLA CLASSEMetodologia Assi Culturali Area LinguisticoUmanistica Area Storico-Sociale Area Tecnico/ GiuridicoScientifica economica Area ScienzeMotorie Lezione Frontale Lezione Pratica Lezione partecipata Lezione Multimediale( uso LIM) Discussione guidata Lavoro di gruppo(pear educativi) Attività di laboratorio Brain storming Problem solving Strumenti Assi Culturali Area LinguisticoUmanistica Area StoricoSociale Area Scientifica Area ScienzeMotorie Libro di testo Materiale audiovisivo Laboratori Softweare applicativo Strumenti e tabelle di calcolo Articoli di giornali Mappe concettuali 172 -VALUTAZIONI - FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE -VERIFICHE- Tipologia I quadrimestre Discipline da 1 a 3 ore II quadrimestre Discipline da 4 ore Discipline da 1 a 3 ore Discipline da 4 ore Verifiche orali Verifiche scritte Verifiche pratiche (laboratori) -MODALITA’ E STRATEGIE PER LE ATTIVITA’ DI RECUPERO-ORGANIZZAZIONE E CARICHI DI LAVORO- “ -ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI E VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE- 12. PROPOSTA DI AZIONI PER IL PIANO DI MIGLIORAMENTO 2 3 4 5 6 Organizzazione settimanale delle ore di sostegno* Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato orario 1 2 3 4 5 6 *L’organizzazione delle ore di sostegno tiene conto delle esigenze didattiche e formative dell’alunno. Tale organizzazione oraria è flessibile e suscettibile di variazioni e integrazioni in relazione ai bisogni didattico - educativi dell’alunna e della classe in cui è inserita 173 Cap. 5 Il personale L’ORGANIGRAMMA Le complesse attività svolte dal personale dell’istituto necessitano della presenza di referenti e organi di controllo e strategici. Nelle seguenti tabelle si riportano i nominativi dei responsabili e dei referenti. Dirigente scolastico prof.ssa Marialuisa Forte Collaboratori Dirigente prof. Flaviano Di Mascio prof.ssa Antonella Mastronardi Prof. Diego Milano Prof. Giuseppe Scasserra I CONSIGLIO D’ISTITUTO A BREVE SARANNO ESPLETATE LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO Dirigente scolastico Marialuisa Forte Componente docenti Anzini Umberto Barba Selene Bonavita Arcangela Di Pietro Ernesto Evangelista Carlos Mastronardi Antonella Petrollino Nunzia Pucacco Michele D’Ascoli Ersilia Petrone Adriano Componente ATA Componente genitori Macchiarola Annamaria Miserere Pierpaolo Colitti Maurizio Di Santo Maria Componente studenti Capparelli Manuel Cornacchione Michela Di Tommaso Alessandra Neri Michele 174 Organigramma segreteria: vedi file nella cartella file da inserie p11 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE “S. Pertini - L. Montini - V. Cuoco" CAMPOBASSO ORGANIGRAMMA UFFICI DI SEGRETERIA A.S. 2015/2016 DIRETTORE SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI DOTT. GIUSEPPE ANTONIO DI IORIO UFFICIO PROTOCOLLO MASCIOLI Laura UFFICIO: PERSONALE / AMMINISTRATIVO COTUGNO Giuseppina D’ANDREA Romeo D’ASCOLI Ersilia DI SALVIO Angela PENNA Margherita ZITA Silvana MONTAGANO QUAGLINO TARTAGLIA TEMPESTA TRIVISONNO UFFICIO: DIDATTICA Rina Antonietta Giuseppina Manuela Michele UFFICIO TECNICO INS. LA PORTA Domenico Assistenti tecnici Lab scientifici Fatticcio Antonella Piano Sabrina ------------------ 175 Collaboratori Scolastici ITAS 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. BORRELLI Maria CHIARIZIO Caterina COLARUSSO Maria COPPETA Teresa CORDONE Antonella FELICE Maria Cristina GIANFELICE Nunzio SANTILLI Michele STIVALETTI Giuseppe TIMPERIO Nunzia VALIANTE Giuseppe IPIA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. BATTISTA Lucia DEGNOVIVO Teresa DELL’AVERSANA Rachele DI CRISTOFARO Franca FOSTINELLI Crmela GIOIOSA Carmelina LUPO Pasqualina MORENA Giuseppina CUOCO 1. 2. 3. 4. 5. BARREA Maria COPPOLA Antonietta CORSILLI Patrizia MASTROPAOLO Pietrantonio VASILE Antonietta 176 COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE Liceo linguistico 1A 2A 3A 4A 5A Salvatore L. Mastrogiorgio D. J. Nappa A. Carozza M. V. Niro S. Biotecnologico 1 C Tanno E. 2 C Iatauro M. 3 C Picciano C. 4 C Petrollino N. 5 C De Castro A. IPC 1 A Santopolo C.. 2A 3A De Lisio M. Benigni N. 4 A Di Ferdinando M. 5 A Domenici M. 3 C Palermo D. 1B 2B 3B 4B 5B 1D 2D 3D 4D 5D Niro C. Roccia M. Miceli F. D’Onofrio D. Cerio M. Sassi M.A. Caruso G.. Colaneri G. Ricciardella I. Sollazzo M. 1B Leso M. G. 2B 3B D. 4B 5B 1E 2E 3E 4E 5E 2I 3I Paolo S. Sarno E. Varanese N. De Pasquale R Massarella A. Lombardi V. Barba S. 1F 2F 3F Pucacco M. Di Pietro E. Bonavita A 5F Pietrunti Izzi C. IPIA 1 A Mattei M. 1 D Matteo P. Genua C. De Rita M. 1 B Petrecca M.. 2 A Lucarelli M. 2 B Perrone M. 3 A Raucci F. 3 B Paiardini L. Costanzo M. 4 A Villani P. 4 B Spallone A. 4 D Paglione A. Sardella C. 5 A Martino M. 1^ ser. Santella 5 B Fiorilli S. 4^ ser. Iacampo 5 D Oriente A. 2 D Colalillo M. 3 D Ciccotelli C. AREA DIDATTICA, AUTOVALUTAZIONE E FORMAZIONE coordinatore: Emilia Sarno FORMAZIONE Responsabile : Maria Antonietta Sassi INVALSI referente: Amalia Nappa DOCUMENTAZIONE Responsabile: Roberto Colella AREA AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA E INNOVAZIONE coordinatore: Anna Rita Massarella AREA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO/RAPPORTI TERRITORIO coordinatore: Mario Ferocino COMUNICAZIONE Responsabile: Arcangela Bonavita AREA ORIENTAMENTO E CONTINUITA’ coordinatore: Selene Barba 177 AREA INCLUSIONE E STUDENTI coordinatore: Marialaura Cosimi GRUPPO H coordinatore:: Arianna Antenucci DSA coordinatore: : Simona Chiesi CIC referente: Incoronata Ricciardella Funzioni strumentali DOCENTE INCARICATO AREE DI RIFERIMENTO COORDINAMENTO DELLA DIDATTICA Sonia Fiorilli Maria Grazia Matteo FORMATIVA ESantopolo Antonio AREA AMPLIAMENTO INNOVAZIONE OFFERTA AREA ALTERNANZA TERRITORIO SCUOLA-LAVORO/RAPPORTICostanzo Maria Spallone Antonio Petrollino Nunzia Raucci Fernando AREA ORIENTAMENTO E CONTINUITA’ Di Lembo Gabriella Lucarelli Domenico Massarella Lucia AREA INCLUSIONE E STUDENTI Iannaccone Rosalisa Iatauro Michela Ricciardella Nuccia COORDINATORI DIPARTIMENTI DIPARTIMENTO Coordinatore AREA STORICO-FILOSOFICA- ARTISTICAGIURIDICA E LETTERARIA Anna D’Andrea MATEMATICA Marcello Cerio SCIENZE LINGUE STRANIERE DIRITTO E ECONOMIA Giuseppe Caruso Silvia Paolo Consiglia Sardella 178 RESPONSABILI BIBLIOTECHE E GIORNALE ISTITUTO: Tina Adamo; Silvia Di Cera; Emilia Tanno UNITA’ AUTOVALUTAZIONE: Emilia Sarno – Maria Antonietta Sassi - Amalia Nappa - Mario Ferocino - Selene Barba- Marialaura Cosimi - Sonia Fiorilli - Maria Grazia Matteo – Fernando Raucci – Lucia Massarella RESPONSABILI LABORATORI IPC - CUOCO LABORATORI SCIENTIFICI Renato Gasbarro LABORATORI INFORMATICI Giuseppe Scasserra IPIA - MONTINI LABORATORI INFORMATICI Angelo Paglione – Antonio Pistilli CNC E OFFICINE MECCANICHE Antonio Socci LABORATORIO ELETTRONICA Lucio Carolla LABORATORIO ELETTROTECNICA Michele Rateni ITAS – PERTINI LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA Anna Rita Massarella LABORATORIO DI IGIENE E ANATOMIA/ AULA MULTIMEDIALE DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE Incoronata Ricciardella LABORATORIO DI CHIMICA Antonio Gasbarrino LABORATORIO DI FISICA Giuseppe Caruso LABORATORI LINGUISTICI Nunzia Petrollino - Cinzia Niro LABORATORI INFORMATICI/MULTIMEDIALI Amalia Nappa/Angelo MInadeo CONSEGNATARIO SUSSIDI EDUCAZIONE FISICA Laura Salvatore 179 La formazione docenti Per l’anno 2015-2016, il collegio, considerati i bisogni formativi emersi in fase di progettazione didattica e le priorità collegate all’offerta formativa, considerate le attribuzioni di propria competenza in ordine alle attività di aggiornamento e sottolineata l’esigenza di favorire attraverso l’aggiornamento l’adeguamento delle competenze psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali, considerate le indicazioni legislative e contrattuali in materia di aggiornamento, ha deliberato all’unanimità l’attivazione delle seguenti iniziative di formazione autonomamente realizzate dall’Istituto sulla base della rilevazione dei bisogni formativi dei docenti: - didattica per competenze - didattica innovativa - didattica delle lingue - didattica inclusiva, con particolare riguardo all’ICF e alla didattica per DSA - CLIL - attività e strumentazione dei laboratori - formazione su macchine a controllo numerico Il collegio ha deliberato altresì di autorizzare tutti i docenti in servizio a partecipare, senza oneri per la scuola, ad iniziative di formazione e aggiornamento autonomamente scelte tra quelle proposte dall’USR Molise, dalle Università, dalle Agenzie Formative riconosciute dal MIUR, dalle Associazioni di Categoria, dalla Curia Vescovile e da tutti i soggetti autorizzati, in orario compatibile con quello di servizio o facendo ricorso ai permessi previsti dal CCNL con le modalità regolate dal Contratto Integrativo di Istituto (coerenza dell’iniziativa con l’attività specifica posta in essere dal docente; disponibilità a partecipare alla formazione; minore anzianità di servizio; rotazione). 180 Cap. 6 I regolamenti REGOLAMENTO DI ISTITUTO ISTITUTO TECNICO PER ATTIVITÀ SOCIALI “SANDRO PERTINI” Campobasso REGOLAMENTO D'ISTITUTO INDICE DEL REGOLAMENTO TIT OLO I – GENERALITA’, PRINCIPI ED OBIETTIVI ART. 1 - PREMESSE ART. 2 - PRINCIPI ISPIRATORI ART. 3 - OBIETTIVI ART. 4 - AP P R O VA Z I O N E , M O D I F I C A E D APPLICAZIONE. TITOLO II – ORGANI ED ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA ART. 5 – GENERALITÀ SUGLI ORGANI COLLEGIALI DELL’ISTITUTO ART. 6 - CONSIGLIO DI ISTITUTO A) COSTITUZIONE DEL CONSIGLIO ISTITUTO B) COMPITI ED ATTRIBUZIONI C) NOMINA DEL PRESIDENTE E ATTRIBUZIONI D) NOMINA DEL VICE-PRESIDENTE E ATTRIBUZIONI E) NOMINA DEL SEGRETARIO E ATTRIBUZIONI F) CONSIGLIERI: ATTRIBUZIONI G) CONVOCAZIONE DELLE SEDUTE H) SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE I) VOTAZIONI J) ATTI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO K) PUBBLICITÀ DELLE SEDUTE L) ESTINZIONE E SCIOGLIMENTO ANTICIPATO.. M) ELEZIONI SUPPLETIVE. N) COMMISSIONI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO. ART. 7 – COLLEGIO DEI DOCENTI A) COSTITUZIONE B) COMPITI ED ATTRIBUZIONI C) CONVOCAZIONE DELLE SEDUTE 181 D) SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE E) VOTAZIONI F) ATTI DELCOLLEGIODOCENTI G) PUBBLICITÀ DELLE SEDUTE ART. 8 – CONSIGLIO DI CLASSE A) COSTITUZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE B) COMPITI ED ATTRIBUZIONI C) CONVOCAZIONE DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO DICLASSE D) SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE E) VOTAZIONI F) ATTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE G) PUBBLICITÀ DELLE SEDUTE H) ASSEMBLEE DI CLASSE ALLARGATE ALLE ALTRE COMPONENTI TITOLO III – DIRITTI E DOVER ART. 9 – DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI ART. 10 – DIRITTI E DOVERI DEI DOCENTI ART. 11 – DIRITTI E DOVERI DEI GENITORI ART. 12 – DIRITTI E DOVERI DEL PERSONALE ATA TITOLO IV – DISCIPLINA ART. 13 - PRINCIPI E FINALITÀ ART. 14 - INFRAZIONI DISCIPLINARI E SANZIONI ART. 15 - PROCEDIMENTO SANZIONATORIO A) INFRAZIONI LIEVI B) INFRAZIONI MENO LIEVI E REITERAZIONI DI INFRAZIONI LIEVI C) INFRAZIONI PIÙ GRAVI E REITERATE CHE COMPORTANO LA SOSPENSIONE O L’ALLONTANAMENTO DALLA SCUOLA D) IMPUGNAZIONI E) PROCEDIMENTO PER I RICORSI TITOLO V – ASSEMBLEE ART. 16 – DISPOSIZIONI GENERALI ART. 17 – LE ASSEMBLEE STUDENTESCHE A) GENERALITÀ; B) FUNZIONAMENTO DELLE ASSEMBLEE STUDENTESCHE ART. 18 : LE ASSEMBLEE DEI GENITORI TITOLO VI – DISPOSIZIONI RELA TIVE ALLA PUBBLICIT A ’ ED ALL’AGGIORNAMENTO ART. 19 – FORME DI PUBBLICITÀ ART. 20 – AGGIORNAMENTO ALLEGATI A) REGOLAMENTO PER I VIAGGI DI ISTRUZIONE B) REGOLAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO 182 C) REGOLAMENTO DEI LABORATORI SCIENTIFICI (BIOTECNOLOGICO) D) REGOLAMENTO LABORATORI (IPIA) E) REGOLAMENTO PER L’ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL’UFFICIO TECNICO TITOLO I – GENERALITA’, PRINCIPI ED OBIETTIVI Art. 1 - Premesse Il presente Regolamento è stato redatto per dare concreta attuazione alle previsioni dello "Statuto delle Studentesse e degli Studenti", emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249 e successivamente modificato dal D.P.R 21 novembre 2007 n. 235 Il Regolamento di Istituto è inoltre necessariamente coerente con il Piano dell’Offerta Formativa che dalle stesse previsioni dello Statuto trae i propri principi ispiratori e che, mediante il presente Regolamento può, nel concreto, essere predisposto garantendo che i suoi contenuti siano condivisi da tutte le componenti della scuola. Art. 2 - Principi ispiratori L'Istituto d'Istruzione superiore"S. Pertini-L.Montini-V.Cuoco” recepisce i principi ispiratori dello Statuto degli Studenti organizzando le proprie attività ed il proprio funzionamento affinché esso riesca ad essere al contempo luogo di formazione e di educazione sia attraverso l'acquisizione delle conoscenze sia attraverso lo sviluppo della coscienza critica. Tutta la vita della comunità scolastica pertanto si informa ai principi democratici della nostra comunità nazionale e ricerca, con gli strumenti che le sono assegnati dalle norme dello Stato, la crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In sintesi la scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici in cui ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi generali dell'ordinamento italiano. Art. 3 - Obiettivi Il Regolamento di Istituto disciplina in particolare il rapporto tra utenti e operatori scolastici all'interno dell'Istituto e verso l’esterno. Insieme al Piano dell'Offerta Formativa (POF), costituisce il documento fondamentale dell'Istituto. Nella sua articolazione esso si propone di garantire il conseguimento dei seguenti obiettivi: · lo svolgimento ordinato delle attività formative, in armonia con i principi propri della comunità scolastica già enunciati, rendendo pubblico e documentato il suo funzionamento organizzativo, nel rispetto dei vincoli di legalità, imparzialità, trasparenza, ragionevolezza, buon andamento ed economicità dell’azione amministrativa; · la qualità del servizio formativo, mediante una programmazione partecipata e consapevole di tutte le componenti ed un efficace coinvolgimento di tutte le parti interessate ai processi formativi, sia nelle modalità di erogazione della formazione curriculare che per quanto attiene alle attività complementari e integrative, coerentemente con i principi presentati ed in un costante processo di adeguamento al contesto sociale in cui l’istituzione scolastica si trova ad operare; · la libertà di espressione e la tutela dei diritti individuale e collettiva, assicurando la fruizione della conoscenza, la tutela della sicurezza degli individui che la frequentano, la 183 salubrità degli ambienti, la crescita della persona promuovendo il senso di responsabilità di tutti i membri della comunità e garantendo altresì l'equità di eventuali provvedimenti disciplinari; · un'efficiente comunicazione tra persone ed un funzionamento costantemente in grado, · senza particolari sollecitazioni, di attestare la trasparenza dei propri comportamenti con un'ampia circolazione dell’informazione interna ed esterna; · il massimo utilizzo delle risorse e delle strutture di cui l'Istituto dispone, intese pertanto come bene comune da rispettare e tutelare Art. 4 - Approvazione, modifica ed applicazione. Il presente Regolamento, predisposto dalla competente Commissione, condiviso dalle componenti dell'Istituto (studenti, docenti e genitori), è approvato dal Consiglio di Istituto e può essere modificato dallo stesso Consiglio. L’applicazione del Regolamento è affidata a tutta la comunità scolastica affinché ciascuno si impegni a rispettarlo e farlo rispettare. TITOLO II – ORGANI ED ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA Art. 5 –Organi Collegiali dell’Istituto L'Istituto di Istruzione Superiore “S. Pertini” opera attraverso i seguenti Organi Collegiali: · Consiglio d’Istituto · Giunta Esecutiva · Collegio dei Docenti · Consigli di Classe ed è diretto da un Dirigente Scolastico. Gli Organi Collegiali possono costituire commissioni “ad hoc” per migliorare l’efficienza del proprio funzionamento istituzionale e l’ambito delle loro competenze è stabilito nel loro atto costitutivo. Essi documentano la propria attività attraverso verbali delle riunioni redatti per iscritto ed adozione degli atti ufficiali previsti per il loro funzionamento Art. 6 - Consiglio di Istituto a) Costituzione del Consiglio di Istituto Il Consiglio di Istituto (CdI) è organo istituito secondo le previsioni del D.Lgs. n. 297 del 16 aprile1994 e ss.mm.ii. ed ai sensi dell’Art. 8, essendo il numero degli iscritti superiore a 500 studenti è costituito da 19 componenti: · Il Dirigente scolastico; · 8 rappresentanti dei docenti; · 4 rappresentanti degli studenti; · 4 rappresentanti dei genitori o di chi ne fa legalmente le veci; · 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Nel Consiglio d’Istituto tutti i membri hanno eguali poteri e si trovano su un piano di eguaglianza giuridica ed al di fuori di ogni rapporto gerarchico. 184 Il CdI dura in carica per 3 anni scolastici. Ciascuna componente elegge i propri rappresentanti ogni tre anni, eccezion fatta per la rappresentanza studentesca che viene rinnovata annualmente. In caso di decadenza degli eletti per perdita dei requisiti, i primi dei non eletti nelle rispettive liste prendono il loro posto. b) Compiti ed attribuzioni Il Consiglio elabora e adotta gli indirizzi generali dell’Istituto e ne determina le forme di autofinanziamento. Esso esercita il proprio potere deliberante sul bilancio preventivo (Programma Annuale) e sul conto consuntivo disponendo sia in ordine alla spesa corrente di ciascun esercizio per il funzionamento amministrativo e didattico che in ordine agli investimenti mediante l'impiego dei mezzi finanziari disponibili. Inoltre, il CdI adotta il presente Regolamento e lo può modificare in occasione di modificazioni normative che attengono agli ambiti regolati o dietro proposta dei suoi membri o segnalazioni delle rappresentanze delle componenti scolastiche e con esso stabilisce le regole di funzionamento nei seguenti ambiti: · Organi Collegiali; · Adozione del Piano dell’Offerta Formativa; della scuola e relativi doveri; · Sistema di irrogazione delle sanzioni e di tutela del diritto di difesa; Tutela dei diritti delle diverse componenti Il Consiglio di Istituto ha potere deliberante, entro i limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione dell'attività della scuola nelle seguenti materie: 1) acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli multimediali e le dotazioni librarie, e acquisto dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni; 2) adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; 3) definizione degli indirizzi delle attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione a cui deve attenersi il Collegio dei Docenti nella predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa, tenendo in debito conto le proposte ed i pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e degli studenti; 4) adozione del Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti; 5) programmazione ed attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione; 6) promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; 7) partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; 8) definizione dei criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione ad esse dei singoli docenti, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe; 9) emissione di pareri sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, dell'Istituto; 10) emissione di pareri sugli aspetti metodologici - didattici deliberati dal Collegio dei Docenti; 11) definizione dei criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi; 12) autorizzazione all’uso delle attrezzature della scuola da parte di altre enti che ne facciano richiesta, sempreché non si pregiudichino le normali attività della scuola; 13) adempimento di ogni altro compito attribuitogli dalla vigente normativa. c) Nomina del Presidente e attribuzioni Il CdI è retto da un Presidente eletto, nel corso della sua prima riunione, tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Essa è effettuata da parte di tutti gli eletti delle componenti del CdI,. L’elezione richiede una votazione segreta e la maggioranza assoluta dei rappresentanti. Se tale maggioranza 185 non viene raggiunta nella prima votazione, la seconda richiede la semplice maggioranza relativa. In caso di parità di voti, la votazione deve essere ripetuta fino al raggiungimento della maggioranza dei voti in favore di uno degli eligendi. Tra il Presidente ed i membri del Consiglio non intercorre alcun rapporto di gerarchia. Il Presidente: · convoca il CdI; · cura l’ordinato svolgimento delle sedute del CdI e ne presiede lo svolgimento; · affida le funzioni di Segretario ad un membro del CdI; · autentica con la propria firma i verbali di ciascuna riunione; · può disporre, nelle sedute pubbliche, dopo aver dato gli opportuni avvertimenti, che venga espulso dall’auditorio chiunque sia causa di disordine. Il Consiglio può revocare il mandato al Presidente con deliberazione assunta a maggioranza assoluta dei componenti in carica, sulla base di una mozione di sfiducia posta all'ordine del giorno con richiesta scritta da parte di almeno un terzo dei consiglieri e, in tal caso, le votazioni si effettueranno ovviamente a scrutinio segreto. In caso di persistente parità, prevarrà il voto del Vicepresidente. In tale occasione la seduta del Consiglio d’Istituto sarà presieduta dal Vicepresidente.. d) Nomina del Vice-Presidente e attribuzioni Il Consiglio può decidere di eleggere un Vice Presidente. Il Vice Presidente assume, in assenza del Presidente, tutte le attribuzioni previste per il Presidente. Anche il Vice Presidente deve essere eletto, mediante votazione segreta, tra i membri del Consiglio d’Istituto rappresentanti dei genitori e per la sua elezione si usano le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente. Qualora il Presidente cessasse dalla carica, si dovrà procedere a nuova elezione, in quanto il Vice Presidente non vi subentra di diritto. In caso di mancata elezione di un Vice Presidente e di assenza del Presidente, le sue attribuzioni sono esercitate dal Consigliere più anziano. e) Nomina del Segretario e attribuzioni La designazione del Segretario del CdI è di competenza specifica e personale del Presidente. Il Segretario redige il verbale della seduta. Le altre incombenze amministrative del Consiglio, come la redazione e l’invio delle lettere di convocazione dei membri del Consiglio, la copia delle documentazioni necessarie per la seduta di un Consiglio d’Istituto debbono essere svolte, su indicazione del Dirigente scolastico e per ordine del Presidente, dal personale addetto alla segreteria della scuola. f) Consiglieri e attribuzioni I Consiglieri che nel corso della legislatura perdono i requisiti per essere eletti in Consiglio devono essere sostituiti dai primi non eletti delle rispettive liste, purché essi siano in possesso dei requisiti necessari per far parte del Consiglio. In caso di esaurimento delle liste si procede ad elezioni suppletive secondo le indicazioni del presente regolamento. I Consiglieri possono presentare le dimissioni dalla carica. Tale diritto può essere esercitato sia all’atto dell’elezione che nel corso del mandato. Le dimissioni devono essere presentate per iscritto, la forma orale è ammessa solamente nel caso in cui vengano date dinanzi al Consiglio e, quindi, messe a verbale. Le dimissioni diventano efficaci solo al momento della loro accettazione, mediante delibera del Consiglio. Il Consiglio può accettare o respingere le dimissioni, ma ha il dovere di accettarle se tale è la volontà irrevocabile del Consigliere dimissionario. Il Consigliere dimissionario, una volta surrogato, non fa più parte della lista e non può, quindi, riassumere la carica di consigliere. Per i Consiglieri che non intervengano a tre sedute consecutive del Consiglio può essere dichiarata la decadenza dalla carica e con surroga secondo le modalità di cui al comma precedente. In tale caso il Presidente, mediante i servizi amministrativi scolastici, notifica a mezzo raccomandata o Posta Elettronica Certificata una 186 comunicazione al Consigliere assente, in cui lo invita a rappresentare la sussistenza di cause idonee a giustificare le perduranti assenze (malattie, gravi motivi di famiglia, impedimenti giudiziari, ecc.). Il mancato riscontro di tale richiesta o l’adduzione di motivazioni non ritenute idonee possono comportare la decadenza dalla carica. Il CdI delibera in merito alla idoneità o meno delle giustificazioni addotte con maggioranza assoluta. Il Consiglio può esprimersi sulla decadenza di un Consigliere nella seduta successiva al determinarsi della causa che la origina mediante delibera immediatamente esecutiva. Il Consiglio deve altresì individuare il candidato che deve subentrare ed accertare il possesso dei requisiti. Spetta invece al Dirigente Scolastico emettere l’atto formale di nomina. Le attribuzioni di ogni Consigliere sono: · introduzione di punti all’Ordine del Giorno (OdG) per ciascuna seduta: tale prerogativa andrà esercitata in forma scritta o anche verbale mediante comunicazione al Presidente o al Segretario o al Dirigente Scolastico prima dell’invio della lettera di convocazione del CdI; · diritto di intervento in merito alle questioni dibattute ed all’ordine del Giorno; · diritto di presentare Mozioni d’Ordine all’atto dell’inizio della discussione di ciascun punto all’Ordine del giorno; · presentazione di mozioni di sfiducia nei confronti del Presidente del CdI o della Giunta Esecutiva, ove ne ricorrano le condizioni (supporto di un terzo dei Consiglieri). I Consiglieri della componente studentesca che non abbiano raggiunto la maggiore età non hanno diritto di voto deliberativo per quanto attiene all’approvazione del bilancio preventivo e conto consuntivo. Essi tuttavia hanno diritto di partecipare alla discussione di tali materie e di esprimere il loro parere, che deve essere tenuto dai votanti nella massima considerazione. g) Convocazione delle sedute del Consiglio di Istituto L'atto della convocazione del CdI è emanato dal Presidente, fatta salva la prima convocazione che d’ufficio, dopo le elezioni, viene effettuata dal Dirigente Scolastico allo scopo di prendere atto della propria costituzione e di nominare i suoi organi interni. Il Presidente ha l’obbligo giuridico di convocare il Consiglio quando ciò venga richiesto da almeno un terzo dei Consiglieri o dalla Giunta Esecutiva o dal Dirigente Scolastico, restando invece discrezionale quando la richiesta provenga da meno di un terzo dei Consiglieri. In tali casi la richiesta di convocazione, formulata per iscritto e sottoscritta dagli interessati, deve essere rivolta al Presidente del Consiglio e deve indicare gli argomenti di cui si chiede la trattazione. La convocazione è inoltre d’obbligo e deve consentire il regolare svolgimento delle attività dell’Istituto, nelle seguenti circostanze: · Adozione del Piano dell’Offerta Formativa (entro il termine del mese di Ottobre, ove non sussistano altri impedimenti); · Approvazione di progetti di investimento che presentino scadenze imminenti; · Approvazione del Programma Annuale e del Conto Consuntivo; L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d'urgenza. L’omessa comunicazione, anche ad uno solo dei membri del Consiglio, comporta l’illegittimità della seduta e delle deliberazioni assunte. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare (OdG), il giorno, l'ora ed il luogo della riunione e verrà pubblicata sul sito istituzionale. L’OdG non potrà contenere argomenti che non risultino di competenza del CdI. Le riunioni dovranno avvenire, di norma, in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. L’eventuale convocazione in orario difforme va motivata. h) Svolgimento delle sedute del Consiglio di Istituto 187 La seduta deve trattare gli argomenti secondo l’ordine con il quale sono stati iscritti all’OdG, tuttavia il Consiglio, a maggioranza, può decidere anche un diverso ordine di trattazione mediante formulazione di mozioni d’ordine. Prima della discussione di un argomento all'OdG, ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("sospensiva"). La mozione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. L’ordine del giorno è vincolante, pertanto il Consiglio non può discutere di argomenti diversi da quelli iscritti. Solo in circostanze eccezionali ed in maniera motivata, dopo aver deciso in tal senso con voto unanime, il Consiglio può discutere argomenti non all’OdG.. Gli eventuali punti all’OdG rimasti indiscussi, verranno inseriti nell’OdG della seduta successiva da indire, di norma, entro 72 ore. La seduta è valida se è presente la metà più uno dei componenti in carica. Il quorum richiesto per la validità della seduta deve sussistere per tutta la durata della stessa, fatto salvo l’eventuale caso di allontanamento forzato di un membro disposto per ragioni di ordine da parte del Presidente del Consiglio di Istituto. Ogni Consigliere ha diritto di chiedere che si proceda alla verifica del numero legale. In mancanza del numero legale, il Presidente, accertata formalmente la mancanza del quorum richiesto, scioglie la seduta. Tale operazione deve essere comunque compiuta all’inizio della seduta. i) Votazioni Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, hanno luogo eventuali dichiarazioni di voto, con le quali i membri del CdI espongono brevemente i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Una volta indette le votazioni da parte del Presidente nessuno può più avere la parola sull’argomento in discussione, neppure per proporre mozioni d'ordine. Terminata la votazione, il Presidente annuncia il risultato della stessa, comunicando se il deliberando è stato approvato o respinto. La votazione può essere pubblica ed in tal caso può avvenire per alzata di mano o appello nominale, oppure segreta, ed in tal caso avviene per iscritto su apposite schede. La votazione segreta è obbligatoria quando la decisione riguarda persone fisiche. In caso di votazione segreta il Presidente nomina due scrutatori perché lo assistano nelle operazioni di voto. L’esito della votazione segreta andrà riportato in apposito documento allegato al verbale della seduta, redatto dal Segretario e controfirmato dal Presidente e dai 2 scrutatori, in cui verranno indicate le modalità in cui è avvenuta la votazione, ossia elenco dei presenti, elenco dei votanti, astenuti, oggetto della votazione con esplicita indicazione del quesito riportato su ciascuna scheda, esito della votazione in termini di numero dei favorevoli, numero dei contrari, numero delle schede bianche, numero delle schede nulle. Sono nulle le votazioni segrete quando effettuate senza scrutatori. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. Gli astenuti concorrono alla formazione del numero legale. In caso di parità prevale il voto del Presidente. In caso di parità in votazione per scheda segreta, la votazione è ripetuta sino al conseguimento della maggioranza assoluta dei presenti. j) Atti del Consiglio di Istituto Le delibere del Consiglio sono atti amministrativi definitivi contro i quali è ammesso il ricorso secondo la normativa vigente. Il verbale è un atto giuridico che deve dare conto esatto ed obiettivo di quanto si è svolto nel corso della seduta. Il verbale deve dare conto della legalità della seduta, indicando data, ora e luogo della riunione, chi assume la presidenza e chi svolge le funzioni di segretario, l’avvenuta verifica della correttezza della sua convocazione e del numero legale dei presenti, l’elenco nominativo dei presenti e degli assenti, questi ultimi se, ove noto, giustificati o meno. Il verbale deve quindi riportare, per ogni punto all’OdG, una sintesi della discussione, le dichiarazioni di voto, il testo integrale delle deliberazioni, i risultati delle votazioni. Il verbale viene sottoscritto dal Segretario che lo redige e dal Presidente che ne attesta la veridicità. I singoli componenti del Consiglio possono esprimere la richiesta di mettere a verbale le loro dichiarazioni, ed in tal caso il richiedente provvederà a consegnare al segretario, entro il termine della discussione, il documento sottoscritto contenente le dichiarazioni, che verrà letto ed inserito nel 188 verbale per costituirne parte integrante. Il verbale viene comunque letto ed approvato, con eventuali rettifiche, all’inizio della seduta successiva alla seduta alla quale si riferisce. Tra la documentazione resa disponibile preliminarmente alla seduta, il Segretario acclude una copia del verbale provvisorio ai Consiglieri, per permettere loro di formulare eventuali correzioni in sede di approvazione dello stesso. Tale copia non può essere assolutamente diffusa. Tutti gli atti del CdI sono pubblicati all'albo di Istituto. L’accesso agli atti amministrativi del CdI è regolato dalla vigente normativa .Il Consiglio può autorizzare esperti delle questioni da dibattere ad intervenire alle sue sedute. La partecipazione deve essere approvata a maggioranza dal Consiglio, mediante votazione, pena l’illegittimità della stessa. La presenza di esperti deve essere limitata all’espressione della propria relazione e/o parere. Il Direttore dei Servizi Amministrativi (DSGA) dell’Istituto, in quanto membro della Giunta esecutiva, può partecipare, su richiesta del Dirigente scolastico, in qualità di esperto, alle sedute del Consiglio d’Istituto, ove sono in discussione aspetti contabili, amministrativi e tecnico- giuridici. Per tale partecipazione non è necessaria alcuna votazione da parte del Consiglio d’Istituto. Egli non ha comunque diritto di voto. l) Estinzione e scioglimento anticipato del Consiglio di Istituto. Il Consiglio può essere sciolto dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale in caso di persistenti e gravi irregolarità o di mancato funzionamento del Consiglio stesso, oppure quando non sussistano più le condizioni di regolare funzionamento a causa di dimissione o perdita dei requisiti di tutti i suoi membri. Art. 7 – Collegio dei Docenti a) Costituzione del Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti (CdD) è costituito da tutto il personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nell'Istituto, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Esso si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico. Le funzioni di Segretario del CdD sono attribuite dal Dirigente Scolastico al docente avente funzione di collaboratore del D.S. Le sedute non sono pubbliche. b) Compiti ed attribuzioni Il Collegio dei Docenti ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell'Istituto, in rapporto alle particolari esigenze ambientali dell’istituzione scolastica favorendone il coordinamento interdisciplinare. La sua competenza è esclusiva per quanto attiene agli aspetti formativi e all’organizzazione didattica e concorre con le proprie deliberazioni alle attività di progettazione della programmazione educativa e didattica limitando tale autonomia soltanto entro gli indirizzi e coerentemente con i criteri elaborati annualmente dal Consiglio di Istituto e operando nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente. Il CdD ha potere deliberante in ordine alla didattica e, particolarmente, su: 1) elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa secondi gli indirizzi formulati annualmente dal Consiglio di Istituto. (ex art. 3 del D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999); 2) adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (ex art. 7 comma 2 lett. a) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994); 3) adozione delle iniziative per il sostegno di alunni portatori di handicap e di figli di lavoratori stranieri (ex art. 7 comma 2 lett. m) ed n) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994); 4) programmazione delle innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici dell’organizzazione scolastica (ex art. 2, comma 1 del D.M. n. 251 del 29 maggio 1998, così come modificato dal D.M. n. 178 del 19 luglio 1999); 5) redazione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione (ex art. 13 del CCNI 31agosto 1999 ed ex art. 7 comma 2 lett. g) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994); 6) adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di classe, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto e la scelta dei sussidi didattici (ex art. 7 comma 2 lett. e) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994); 7) approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole (ex art. 7 comma 2 del D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999); 189 8) valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, se necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica (ex art. 7 comma 2 lett. d) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994); 9) esame dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni segnalati dai docenti della rispettiva classe, onde individuare i mezzi per ogni possibile recupero, anche sentendo gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, sociopsico-pedagogici e di orientamento (ex art. 7 comma 2 lett. o) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994); 10) identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL del 26 maggio 1999 ed art. 37 del CCNI 31 agosto 1999), con la definizione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi; 11) elezione dei docenti che costituiscono il comitato per la valutazione del servizio del personale docente (ex art. 7 comma 2 lett. l) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994); 12) individuazione delle attività aggiuntive di insegnamento ed attività funzionali all’insegnamento, nel quadro delle compatibilità con il P.O.F. e delle disponibilità finanziarie (art. 25 CCNL); 13) ogni altro argomento attribuito alle competenze del CdD dalla normativa vigente (ex art. 7 comma 2 lett. r) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994). Formula inoltre proposte e/o pareri: 1) per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti e sull’orario delle lezioni e lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenendo conto dei criteri generali indicati dal consiglio d'istituto c) Convocazione delle sedute del Collegio dei Docenti La convocazione delle sedute del Collegio dei Docenti segue le stesse regole previste per il Consiglio di Istituto, fatte salve le seguenti differenze: l’atto di convocazione è emanato sempre dal Presidente del Collegio dei Docenti, ed in caso di impedimento esso, previa delega, può essere convocato dal docente che, secondo la vigente normativa, assume la funzione di “vicario”; il Dirigente Scolastico ha l’obbligo di convocare il Collegio quando ciò venga richiesto da almeno un terzo dei componenti; l'atto di convocazione è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d'urgenza; la convocazione è effettuata mediante circolare comunicata a tutti i docenti (componenti); la convocazione deve indicare gli argomenti da trattare (OdG), il giorno, l'ora ed il luogo della riunione e verrà affissa nella Sala dei Docenti; la documentazione a supporto della discussione di punti all’OdG sarà resa disponibile, di norma, almeno 3 giorni prima della riunione e comunque su richiesta presso la Segreteria Amministrativa dell’Istituto. i singoli docenti cinque giorni prima della data di convocazione del collegio possono far pervenire al Dirigente Scolastico proposte da inserire all’OdG indicando se trattasi di proposte in rettifica o in alternativa a quelle già presenti. d) Svolgimento delle sedute del Collegio dei Docenti Lo svolgimento delle sedute del Collegio dei Docenti segue le stesse regole previste per il Consiglio di Istituto, fatte salve le seguenti differenze: 1) il Presidente del Collegio effettua le sue comunicazioni ad inizio di seduta. 190 2) in sede di avvio della seduta verranno stabiliti, se necessario, i tempi massimi indicativi di discussione per ciascun punto all’OdG. Il Presidente, sentiti i Consiglieri, a sua discrezione, può concedere maggior tempo ove ne venga fatta richiesta. 3) ogni relatore illustra la proposta nel tempo massimo fissato per la presentazione. 4) il Presidente coordina gli interventi al dibattito entro il tempo massimo fissato per la discussione. 5) il relatore al termine degli interventi ha diritto di replica per il tempo stabilito in sede di apertura della discussione. In tale intervento il relatore può manifestare la volontà di far proprie le proposte di rettifica o rifiutarle. e) Votazioni Le votazioni del Collegio dei Docenti seguono le stesse regole previste per il Consiglio di Istituto, fatta salva la seguente differenza: se su un singolo argomento esistono più di due proposte il Dirigente scolastico mette ai voti tutte le proposte. Se nessuna delle proposte durante la votazione ha ottenuto la maggioranza assoluta dei votanti mette ai voti successivamente in alternativa le sole due proposte che hanno avuto il maggior numero dei voti, risulterà approvata la proposta che alla fine viene votata dalla maggioranza dei votanti. f) Atti del Collegio dei Docenti La pubblicità degli atti del Collegio dei Docenti è realizzata mediante affissione del verbale della riunione alla bacheca della Sala dei Docenti e/o invio tramite post elettronica a tuti i docenti. Art. 8 – Consiglio di Classe a) Costituzione del Consiglio di Classe Il Consiglio di Classe (CdC) è costituito ex Art. 5 del D.Lgs. n.297 del 16 aprile 1994, da: tutto il personale docente di ciascuna classe, di ruolo, non di ruolo e di sostegno in servizio; 2 rappresentanti eletti dei genitori degli alunni iscritti alla classe; 2 rappresentanti eletti degli alunni iscritti alla classe. Esso si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico, una volta effettuate le elezioni annuali dei rappresentanti delle componenti genitori ed alunni. Esso ha due possibili modalità di funzionamento: · ordinario - docenti e rappresentanti delle componenti dei genitori e degli studenti. · ristretto - soli docenti. Il CdC è presieduto dal Dirigente Scolastico (DS) o da docente, membro del CdC, suo delegato, in linea di principio coincidente con il Docente Coordinatore della Classe. La delega può essere data in via preventiva, all’inizio di ciascun anno scolastico, divenendo efficace, di volta in volta, in caso di assenza del DS. Le funzioni di Segretario del CdC sono attribuite dal Presidente del CdC al docente coordinatore, membro del CdC ,come da decreto di nomina docenti coordinatori di classe. b) Compiti ed attribuzioni Il Consiglio di Classe ha il compito precipuo di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Esso è anche uno degli ambiti idonei per poter formulare, con il supporto di tutte le sue componenti, proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione nell’ ambito del piano dell’ offerta formativa, nonché individuare tutte azioni volte a migliorare il coordinamento interdisciplinare. In particolare il CdC ha potere su: · formulazione di proposte al Collegio dei Docenti per l’elaborazione del Piano dell’Offerta · Formativa , con particolare riferimento a: 191 · adeguamento delle programmazioni disciplinari a particolari esigenze della classe e di coordinamento disciplinare; · attività integrative anche a carattere interdisciplinare; · iniziative per il sostegno di alunni con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA)e bisogni educativi speciali (BES); · innovazioni sperimentali; · realizzazione e coordinamento del Piano Annuale delle Attività derivante dalla programmazione del Piano dell’Offerta Formativa: a. in funzionamento “ristretto” per quanto attiene alla didattica; b. in funzionamento “ordinario” per quanto attiene eventuali aspetti organizzativi e logistici; • predisposizione della proposta di elenco dei Libri di testo e dei sussidi didattici nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto, in funzionamento “ristretto”, previa consultazione delle componenti genitori e studenti del CdC; • coordinamento didattico e rapporti interdisciplinari in funzionamento “ristretto”; • valutazione periodica e finale degli alunni in funzionamento “ristretto”; • elaborazione di osservazioni e/o proposte sul funzionamento didattico-organizzativo dell’Istituto da sottoporre al Dirigente Scolastico, al Consiglio di Istituto, al Collegio dei Docenti, ciascuno per le materie di propria competenze • segnalazione al Collegio dei Docenti dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni proponendo mezzi di possibile recupero; • irrogazione o proposizione delle sanzioni disciplinari nei confronti di alunni della classe, nei casi previsti dal presente regolamento; • ogni altro argomento attribuito ai CdC dalla vigente normativa e dai regolamenti. c) Convocazione delle sedute del Consiglio di Classe L'atto della convocazione del CdC è emanato dal Presidente dello stesso. La convocazione avviene di norma sulla base di un calendario concordato all’ inizio dell’ anno scolastico mediante il piano delle attività stabilito dal D.S. Essa può altresì aver luogo: · su iniziativa del Presidente, anche sulla base di richieste di genitori e/o studenti anche singoli quando gli argomenti da discutere non possano essere utilmente rinviati, senza pregiudizio, alla data programmata; · su richiesta sottoscritta e motivata della maggioranza del CdC; · su richiesta sottoscritta e motivata delle due componenti studenti e genitori. La convocazione è inoltre d’obbligo nelle seguenti circostanze: · approvazione delle proposte per la predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa; · adozione di azioni e misure attuative del Piano dell’Offerta Formativa; · irrogazione e/o proposizione di sanzioni agli studenti; · valutazione periodica e finale degli studenti; · aspetti riguardanti la sicurezza degli studenti e del personale; 192 L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d'urgenza. Le convocazioni dei docenti sono collettive. Quelle ordinarie sono effettuate mediante comunicazione affissa in Sala dei Docenti, quelle straordinarie appositamente notificate internamente all’Istituto mediante apposizione di firma, per conferma di presa visione, su copia della comunicazione. Le convocazioni dei membri genitori e studenti avviene invece mediante notifica individuale. I rappresentanti dei genitori e degli studenti hanno l’obbligo di indicare il mezzo con cui desiderano che vengano inviate le Convocazioni per le sedute ordinarie e per quelle d’urgenza. Il mezzo prescelto deve essere compatibile con la necessità di garantire la partecipazione di ciascun Consigliere e documentare l’avvenuto invio della Convocazione. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare (OdG), il giorno, l'ora ed il luogo della riunione. Le riunioni dovranno avvenire, di norma, in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. L’eventuale convocazione in orario difforme va giustificata e approvata da tutti i membri. d) Svolgimento delle sedute del Consiglio di Classe Nel luogo e ora fissate per la riunione del Consiglio di Classe il Presidente procede alla verifica della validità della Seduta, che si intende sussistere laddove: · nel caso dello scrutinio, siano presenti tutti gli aventi diritto a partecipare o, in caso di giustificato impedimento, i loro sostituti nominati dal DS; · in tutti gli altri casi, sia presente la maggioranza più uno degli aventi diritto a partecipare. Una volta verificata positivamente la validità della seduta, dandone atto, il Presidente dichiara aperta la seduta procedendo alla discussione secondo l’ordine dei punti previsti dall’OdG. Nella discussione di ciascun punto all’OdG, il Presidente deve garantire a tutti la possibilità di esprimere le proprie opinioni, evitando altresì interventi dispersivi e ripetitivi, tenendo presente che: a. gli interventi devono essere attinenti all’argomento in discussione. b. al termine della discussione, ove necessario, il Presidente procede a far eseguire l’eventuale votazione, previa acquisizione delle dichiarazioni di voto. c. dopo la votazione, il Presidente procede alla discussione del successivo punto all’OdG, finché esauriti gli stessi dichiarerà terminata la seduta. d. votazioni Le votazioni del Consiglio di Classe seguono le stesse regole previste per il Consiglio di Istituto, ossia qualsiasi atto si intende approvato in presenza della favorevole maggioranza relativa degli aventi diritto al voto. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Nel caso delle sedute del CdC per operazioni di scrutinio, non è ammessa l’astensione dal voto. L’insegnante di religione partecipa con gli stessi diritti-doveri degli altri insegnanti; prende parte alle valutazioni periodiche e finali delle classi in cui presta servizio, limitatamente agli alunni che si avvalgono dell’insegnamento di religione cattolica; nello scrutinio finale, nel caso in cui la normativa statale richieda una deliberazione da adottare a maggioranza, il voto espresso dall’insegnante di religione cattolica, se determinante, diviene un giudizio motivato scritto a verbale (D.P.R. 202 del 23/06/1990). f) Atti del Consiglio di Classe Il verbale della seduta viene redatto seduta stante, oppure nell'arco di tre giorni lavorativi, dalla stessa seduta. Le deliberazioni ed i pareri approvati nel corso di una seduta si intendono comunque validi, a prescindere dalla stesura del verbale stesso. Le procedure di pubblicità degli atti del Consiglio di Classe sono sempre ispirate alla necessità di trasparenza, purché l’accesso da parte di terzi all’Atto deliberato sia subordinato alla verifica della legittimità dell’interesse di questi a disporne in visione/copia. In particolare gli Atti approvati, purché tempestivamente trasmessi agli Organi competenti a cura del Segretario del CdC, non hanno necessità di pubblicità e vengono custoditi presso gli uffici amministrativi dell’Istituto. L’irrogazione delle sanzioni disciplinari deve essere notificata nelle forme previste dal presente 193 Regolamento allo studente ove maggiorenne o ai genitori/affidatari dello stesso ove minorenne; g) Pubblicità delle sedute Alle sedute del CdC in funzionamento “ordinario” possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate. In tale modalità di funzionamento, il Presidente del CdC, all’avvio della seduta, prenderà atto dell’eventuale presenza di tali elettori . E’ interesse prioritario dell’Istituto garantire la massima trasparenza del funzionamento del CdC ed a tale scopo deve essere assicurato ogni sforzo per tutelare la presenza degli uditori interessati a seguire i lavori del CdC. A tale scopo, il calendario delle convocazioni delle sedute ordinarie dei CdC è pubblicato sull’Albo “on-line”. Le eventuali sedute “straordinarie” sono rese note a cura dei rappresentanti delle singole componenti nei tempi e modi concordati con i propri rappresentati. h) Assemblee di Classe allargate alle altre compenenti Ai soli fini di elaborare proposte e pareri su aspetti educativi, comportamentali ed organizzativi della classe che possano beneficiare del massimo contributo di tutte le componenti (docenti, genitori e studenti) è previsto che con le stesse modalità indicate per il CdC, il Presidente possa convocare Assemblea allargata di Classe, in cui tutte e sole le componenti della classe, anche con il supporto di consulenti esterni previamente autorizzati dalla stessa assemblea, hanno diritto di intervento. Il voto è limitato alle sole componenti docenti, studenti e genitori. TITOLO III – DIRITTI E DOVERI Diritti e doveri degli studenti ART.9 DIRITTI Lo studente ha diritto a : · rispetto della propria identità personale e della riservatezza · libera espressione del proprio pensiero, libertà di coscienza e religione purché correttamente espresso · prestazione didattica qualificata ed aggiornata · valutazione corretta, trasparente e tempestiva · utilizzo delle dotazioni scolastiche, secondo i relativi regolamenti · partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola · informazione tempestiva sulle attività della scuola · trasparenza delle procedure relative ai provvedimenti disciplinari. DOVERI Nel rispetto della normativa vigente ed in conformità con le premesse del presente regolamento, gli studenti hanno il dovere di: · · mantenere un comportamento rispettoso, corretto, diligente e collaborativo, rispettando l’orario scolastico, frequentando regolarmente le lezioni, ed assolvendo agli impegni di studio · rispettare l’offerta formativa della scuola, impegnandosi nel processo di apprendimento · rispettare e far rispettare le strutture scolastiche, utilizzandole correttamente 194 · utilizzare correttamente gli appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti nelle aule e nei corridoi; · non danneggiare il patrimonio della scuola, ferma restando, ove ne ricorrano gli estremi, la possibilità di sanzioni disciplinari ed anche di denuncia penale oltre al necessario risarcimento degli eventuali danni; · rispettare i regolamenti specifici dei laboratori, della biblioteca e delle palestre affissi nei locali stessi e la cui presa di visione è tassativa ed avervi accesso solo se accompagnati dai docenti o sotto la sorveglianza del personale tecnico addetto; · adottare un abbigliamento decoroso adatto all’istituzione scolastica e rispettoso delle norme di igiene personale; · evitare l’uso di un linguaggio scurrile e/ o che arrechi offesa alla dignità delle persone e dei beni. I rappresentanti di classe degli studenti hanno il compito di mantenere i collegamenti con i rappresentanti di istituto degli studenti, con il docente coordinatore e con il DS. a) Uscita dalla classe durante le lezioni Gli alunni,durante le ore di lezione, possono uscire dall'aula solo se autorizzati dal docente . Nella prima ora di lezione non è consentito uscire dalla classe, se non per indifferibili motivi. Durante tutta la durata delle lezioni è fatto divieto agli studenti di sostare presso la postazione del collaboratore scolastico. L'uscita dall'aula può essere autorizzata a non più di un alunno per volta nel corso delle ore di lezione, fatta eccezione per casi seriamente motivati In ogni caso ,l'allontanamento dall'aula deve essere di breve durata ,tranne se giustificata da motivi di salute, per rispetto sia del docente che fa lezione, sia per i propri compagni che a loro volta non possono essere autorizzati ad uscire fino al suo rientro Se per motivi di salute l'alunno è necessitato ad allontanarsi dall'aula,il docente in servizio deve affidarlo al collaboratore scolastico che vigilerà sullo stesso o, nei casi più gravi provvederà ad accompagnarlo dal collaboratore del D.S perchè siano adottati i le misure necessarie al caso (es:prestare il primo soccorso da parte degli addetti, chiamare il 118, avvisare la famiglia ecc) b) Comportamento in caso di assenza del docente In caso di assenza del docente dalla classe per qualunque motivo, compreso il caso di mancata sostituzione del docente assente, gli studenti sono invitati ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni che verranno fornite dal personale docente o dai collaboratori scolastici, evitando di sostare fuori della classe e arrecare disturbo alle altre classi,e,al contempo, astenersi da comportamenti che possano mettere in pericolo l’incolumità propria e dei compagni. c) Utilizzo distributori automatici Durante le ore di lezione gli studenti non possono utilizzare i distributori in questione, né, tantomeno, possono portare in classe bevande e merende prelevate dagli stessi e lasciare residui di cibo, bevande non consumate e contenitori sporchi riposti sotto il banco. E' consentito l'utilizzo dei distributori automatici solo durante la pausa ricreativa. Eventuali eccezioni dovranno essere autorizzate dal docente in servizio nell'ora di lezione. REGOLAMENTO BAR ( PLESSO IPIA) STUDENTI Gli studenti possono usufruire dei servizi di ristoro del bar dell’Istituto prima dell’inizio delle lezioni, al termine delle stesse e per tutto il periodo che precede l’attività didattica pomeridiana. Possono altresì recarsi nei locali del bar durante l’intervallo delle lezioni. L’accesso al bar durante le ore di lezione non è consentito: eventuali presenze di studenti dovranno essere giustificate da validi motivi ed autorizzate. Nei locali del bar non è consentito servire né consumare alcolici di alcun tipo, anche di provenienza 195 esterna. Art. 3 – PERSONALE ESTERNO L’accesso al servizio di ristoro della scuola è consentito agli esterni solo se espressamente autorizzati dal D. S. o dal D.S.G.A. In ogni caso gli esterni dovranno essere identificati e, se del caso, forniti dell’apposito pass di visitatore. L’accesso al bar da parte di studenti e insegnanti di altri Istituti è regolamentato da specifica convenzione deliberata annualmente dagli organismi di gestione competenti. Art. 4 – DIVIETO DI FUMO Per tutti, compresi i visitatori, nei locali del bar è vietato fumare Si ricorda che la distribuzione dei prodotti alimentari durante la ricreazione deve essere effettuata con la seguente modalità: 1. il docente della prima ora di lezione si assicura che venga compilata la LISTA DI PRENOTAZIONE; 2. entro le ore 8,45 un Rappresentante di Classe consegnerà la LISTA DI PRENOTAZIONE al personale ausiliario; 3. il personale ausiliario alle ore consegnerà le liste di prenotazione al titolare della ditta; 4. dalle ore alle ore un Rappresentante di Classe ritirerà il contenitore per alimenti con i prodotti alimentari prenotati e verserà il relativo pagamento agli addetti alla vendita d) Rispetto dei locali e delle suppellettili scolastiche Il mantenimento delle aule in condizioni igieniche accettabili costituisce un segno di rispetto per sè stessi , per i compagni e per i collaboratori scolastici. Al termine delle lezioni ogni studente provvederà a raccogliere qualsiasi tipo di rifiuto dal pavimento dell’aula e a smaltirlo negli appositi contenitori.Inoltre, ciascuno è tenuto a non lasciare effetti personali sulla grata del banco,quali libri, camici ed altro, E’ fatto divieto a tutti gli studenti di i m b r a t t a r e muri, banchi e altre suppellettili con scritte o disegni e) Divieto di fumo E’ fatto assoluto divieto di fumare in tutti i locali dell’Istituto in osservanza della L.11/11/75 n.584, della Direttiva del P.D.C.M.14/12/95, della Circolare del Ministro della salute 28/03/2001, della L.16/01/2003 art. 51. Secondo la più recente normativa n.104 / 2013 art 4, è altresì vietato fumare nelle pertinenze dell’ edificio scolastico . Il divieto è esteso alle sigarette elettroniche sia all’interno che all’esterno dell’edificio.Tale divieto riguarda indistintamente tutte le componenti scolastiche. Soggetti preposti al controllo dell'applicazione del divieto In attuazione dell'art. 4, comma 1, lettera b) del DPCM 14/12/1995 e dell'Accordo Stato-Regioni del 16/12/04, i funzionari incaricati di vigilare e contestare le infrazioni al divieto di fumare all’interno dell’edificio sono: proff. Di Mascio, Mastronardi, Milano, Scasserra. Sarà compito dei predetti funzionari: • vigilare sulla corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile in tutti i luoghi ove vige il divieto; • vigilare sull'osservanza del divieto, accertare le infrazioni, contestare immediatamente al trasgressore la violazione, verbalizzandola con l'apposita modulistica; • notificare, tramite gli uffici amministrativi, la trasgressione alle famiglie dei minorenni sorpresi a fumare ed ai trasgressori, comunque identificati, che hanno rifiutato la notifica. Il controllo generico sul rispetto della norma è delegato a tutti i docenti per quanto attiene agli spazi interni, al personale ausiliario per quanto riguarda i servizi igienici f) Divieto uso cellulari È assolutamente vietato l’uso dei telefoni cellulari sia durante le ore di lezione sia nei corridoi. L’uso diffuso del telefono cellulare nelle scuole è regolamentato ai sensi della C.M. 25/08/1998, n° 362. Per i professori è consentito solo nei tempi non coincidenti con l’attività didattica, intendendosi per attività didattica anche la sorveglianza degli studenti durante la ricreazione. E’ chiaro che 196 l’inosservanza di tale disposizione da parte dei docenti, oltre a favorire atteggiamenti sbagliati da parte degli stessi studenti, reca disturbo al corretto svolgimento delle ore di lezione che, per legge, devono essere dedicate interamente all’attività di insegnamento e non possono essere utilizzate, sia pure parzialmente, per attività personali E’ altresì vietato l’utilizzo dei telefoni cellulari per riprendere immagini e/o video. I dati in formato audio, video o immagine che riproducono registrazioni vocali o filmati o fotografie digitali riconducibili a persone, studenti e docenti, o altri soggetti, che operano all’interno della scuola, si configurano come “dati personali” soggetti a protezione, come indicato nel Decreto Legislativo 196/2003, pertanto la loro acquisizione senza il consenso della persona interessata e la loro diffusione mediante mms o attraverso la rete internet, specie se si tratta di dati riferiti a minori, costituisce un reato perseguibile dalle leggi vigenti in sede civile e penale. Inoltre: · L’inosservanza del divieto ,qualora fosse reiterato,comporta il ritiro del cellulare dal docente e la consegna dello stesso in Presidenza ( Dirigente o collaboratori) ove potrà essere riconsegnato su richiesta dei genitori · La violazione del divieto durante una prova scritta di verifica determina l’immediato · annullamento della prova · La violazione del divieto durante le fasi di verifica orale comporta l’ammonizione scritta · con annotazione sul registro di classe ed il ritiro del cellulare · Per ragioni di particolare urgenza o gravità, gli alunni potranno utilizzare il telefono di Segreteria, o del centralino del plesso scolastico, per comunicare con le famiglie, anche durante le ore di lezione, previa autorizzazione del docente. L'uso di cellulari e smartphone è consentito per fini strettamente personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone e sempre previa autorizzazione del docente Se il cellulare è di tipo smartphone può essere utilizzato nelle stesse modalità di un tablet per supportare le attività didattiche secondo le prescrizioni e le modalità impartite dal docente che svolge la lezion g) Assemblee di classe e di Istituto Per le Assemblee di classe gli studenti sono tenuti a: 1) compilare il modello di richiesta; 2) chiedere l’ora per l’assemblea di classe ad un docente, evitando che la richiesta gravi sugli stessi docenti; 3) consegnare il modello di richiesta ai collaboratori del Dirigente Scolastico per la firma; 4) in sede di assemblea compilare il verbale e consegnarlo al coordinatore di classe Per le Assemblee di istituto gli studenti, rappresentanti d’Istituto, devono: 1) fare richiesta 5 giorni prima della data stabilita specificando l’o.d.g. e concordare con il D.S l’opportunità di invitare eventuali personalità competenti su argomenti dell’o.d.g; 2) comunicare agli altri studenti, con avvisi esposti nell’albo degli studenti, la convocazione, la data e il luogo dell’assemblea; 3) organizzare il servizio d’ordine secondo le direttive del D.S.o suo delegato e del R.S.P.P. h) Assenze Tutti gli alunni devono giustificare le assenze utilizzando il Libretto personale dello Studente. Al rientro dell’alunno in classe, il docente esigerà per le assenze per qualsivoglia motivazione la giustifica dei genitori; per le assenze superiori a 5 giorni il certificato medico e/o giustifica personale del genitore che che verrà consegnato dal coordinatore di classe ai Collaboratori del D.S Gli studenti maggiorenni potranno giustificare le proprie assenze, previa autorizzazione dai genitori, ad inizio d’anno scolastico. 197 Nel caso di assenze prolungate, non giustificate dalla famiglia,il docente deve provvedere a richiedere le informazioni necessarie i) Entrate posticipate Le entrate posticipate devono essere giustificate dal docente in servizio in quell’ora, che permetterà l’ ingresso dello studente in classe. Sono consentite cinque entrate posticipate; le ulteriori entrate posticipate, devono essere autorizzate dal D.S. o dal Collaboratore o da un suo delegato e registrate sul giornale di classe. I ritardi reiterati incideranno negativamente sull’attribuzione del voto di condotta l) Uscite anticipate Il ricorso all’uscita anticipata dalle lezioni dei singoli alunni, consentito dal regolamento di istituto in casi eccezionali, per improrogabili necessità di tipo familiare e per motivi di salute, può essere esercitato esclusivamente dal genitore esercitante la potestà sull’alunno minorenne, secondo le seguenti modalità: · · le uscite anticipate saranno consentite di norma solo in orari coincidenti con il termine dell’ora di lezione, tranne in casi eccezionali o per indifferibili motivi di salute; · l’alunno,in particolar modo se minorenne, potrà lasciare la scuola solo se prelevato dal genitore che ne farà richiesta attraverso la compilazione dell’apposito modello predisposto dalla segreteria; · in casi eccezionali il genitore potrà delegare per iscritto una terza persona, purché maggiorenne, allegando alla richiesta una copia del proprio documento di identità. · ricevuta la richiesta, il collaboratore scolastico preleverà l’alunno dalla classe, rilasciando · al docente presente il modulo di richiesta; · il docente presente in classe registrerà l’uscita sul registro di classe, conservando agli atti del registro la richiesta del genitore m) Parcheggio ciclomotori e altri veicoli Per i ciclomotori e ogni altro veicolo è previsto un apposito spazio, non custodito, all’interno dei plessi dell’Istituto, che hanno la pertinenza di un cortile. n) Uso delle fotocopiatrici Per il rispetto dei diritti d’autore è assolutamente vietato fotocopiare i libri di testo. Da altri libri, in caso di necessità, e su richiesta scritta di un Docente, è possibile fotocopiare solo un numero molto limitato di pagine. Diritti e doveri dei docenti ART.10 Il docente ha diritto: · al rispetto della propria persona e della propria professionalità da parte di ogni altra componente della scuola; · a partecipare ad attività di aggiornamento e formazione in servizio, funzionali alla piena realizzazione e allo sviluppo della propria professionalità · di conoscere e usufruire di tutti i servizi e le offerte culturali del territorio locale e nazionale 198 · a stabilire sul piano umano e culturale rapporti corretti e significativi all’interno della scuola · Il docente ha il dovere di: · mettere al centro della propria professione la persona dello studente; · riservare il giusto rispetto nei confronti dello studente e pretendendone altrettanto, relazionandosi e dialogando con ogni studente senza violare identità, convinzioni e provenienze culturali; · considerare costantemente che la funzione educativa espletata nella propria attività professionale debba sempre collocarsi in una prospettiva di cooperazione e supporto rispetto alla responsabilità primaria dei genitori; · utilizzare le proprie conoscenze e competenze specifiche per elaborare autonomamente curricoli con cui si possa rispondere sempre più efficacemente ai bisogni di istruzione e di cultura degli studenti; · alla creazione di un clima di dialogo costruendo la comunità scolastica come contribuire luogo in cui persone e associazioni abbiano la libertà di esprimersi e prendere iniziative; · collaborare con i colleghi attenendosi alle linee d’intesa stabilite all’interno del team docente; Per tali ragioni, il docente: · garantisce l’appropriatezza della propria azione educativa, pianificando e realizzando, al meglio delle proprie competenze, il processo di insegnamento/apprendimento, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dall’ordinamento didattico e nel rispetto degli indirizzi deliberati nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto; · mantiene, durante l’attività di docenza , il costante controllo della propria comunicazione: · evita che le proprie attività ed esigenze personali abbiano impatto sull’attività svolta: · procede alle verifiche dell’apprendimento, svolgendo le prove con regolarità, secondo la frequenza indicata nel POF e valutando tempestivamente le stesse; applicando principi di trasparenza ed equità nella valutazione secondo i criteri di omogeneizzazione stabiliti dal Collegio dei Docenti · Il docente, quindi,garantisce il regolare svolgimento delle attività ed il rispetto dei regolamenti: · annotando sul registro di classe i compiti assegnati, gli argomenti svolti e le attività di verifica previste, · attenendosi strettamente alle regole previste dal presente Regolamento per la tutela della disciplina; · apponendo la propria firma per presa visione delle circolari dirette agli studenti e annotandola comunicazione sul registro di classe 199 · informandosi delle comunicazioni del D.S e dei suoi collaboratori ,la cui non presa visione non è motivo di giustifica; a tal proposito si precisa che le circolari e gli avvisi resi pubblici, secondo le modalità prestabilite dagli stessi, anche se non firmati dai destinatari, s’intendono a tutti gli effetti regolarmente notificati. a) Adempimenti inerenti ad assenze, entrate posticipate e uscite anticipate degli studenti Rientra nei doveri del docente il controllo delle assenze dello studente. Al rientro dello studente in classe, il docente controllerà che le assenze siano giustificate dai · genitori o da chi ne fa le veci;per le assenze superiori a 5 giorni è obbligatoria la certificazione del medico e/o la giustifica personale del genitore. Nel caso di assenze prolungate, non giustificate dalla famiglia, i l d o c e n t e deve provvedere a richiedere le informazioni necessarie · In caso di irregolare frequenza, non giustificata da situazioni oggettivamente documentate, il coordinatore e/o il docente interessato, contatteranno immediatamente la famiglia e registreranno nel Registro di classe, alla voce “Annotazioni” del giorno, l’esito della comunicazione. · Nel caso in cui il fenomeno si protragga, l’ufficio di dirigenza dovrà essere tempestivamente informato dal coordinatore per gli adempimenti previsti dalla normativa vigente. · I docenti sono obbligati alla puntuale e tempestiva registrazione delle assenze degli studenti (Registro personale e di classe), stante la rilevanza amministrativa che il monte ore assenza assume, ai sensi dell’art. 14, co.7 del DPR 122/09, e della C.M. n° 20 del 04.03.2011. · La documentazione attestante le assenze in deroga all’art. citato, secondo quanto deliberato dal Collegio dei Docenti del 14 settembre, verrà consegnata ai Collaboratori del DS. Il docente in servizio, con la massima attenzione e puntualità annoterà sul registro di classe le entrate anticipate o le uscite posticipate degli studenti, indicandone con precisione l’orario e l’eventuale giustifica o segnalandone la mancanza della stessa. b) VIGILANZA DURANTE LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA Fa parte degli obblighi di servizio imposti ai docenti quello di vigilare sugli allievi. La vigilanza sugli alunni deve avvenire senza soluzione di continuità: la responsabilità nei loro riguardi, infatti, passa senza intermediari dalla famiglia alla scuola e viceversa Non è ammesso l’allontanamento dello studente dall’aula per motivi disciplinari Per le misure disciplinari ci si deve attenere a quanto previsto dal Regolamento e dallo Statuto delle studentesse e degli studenti Le circostanze impongono, vista la “delicata” età degli adolescenti, di non sottovalutare la necessità che gli stessi siano sempre adeguatamente sorvegliati dal docente di classe, che ne è sempre responsabile. I docenti, pertanto, non possono sostare nei corridoi, nell’atrio o nel giardino, durante gli orari di servizio, perché questo causa una riduzione indebita del tempo destinato alle lezioni A tal proposito, dispone l’art. 29, comma 5, CCNL Scuola 2006/2009 che, per assicurare l’accoglienza e la vigilanza sugli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi. 200 La responsabilità per l’inosservanza del predetto obbligo è disciplinata dagli artt. 2047 e 2048 Codice Civile. Ai sensi dell’art. 2047 c.c., il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell’incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. Dispone l’art. 2048 c.c. che “i precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. (…). Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto”. Nelle ipotesi di responsabilità ex artt. 2047 e 2048 c.c., l’insegnante si libera se prova di non aver potuto impedire il fatto, dimostrando, quindi, di aver esercitato la vigilanza nella misura dovuta, e che, nonostante l’adempimento di tale dovere, il fatto dannoso per la sua repentinità ed imprevedibilità gli abbia impedito un tempestivo efficace intervento (Cass., sez III, 18.4.2001, n.5668); è richiesta, perciò, la dimostrazione di aver adottato in via preventiva le misure organizzative idonee ad evitare il danno (Cass. Civ., sez III, 3.2.1999, n. 916 ha confermato la sentenza di merito che aveva ritenuto sussistente la responsabilità dell’insegnante avuto riguardo alla circostanza dell’allontanamento ingiustificato della stessa dall’aula). La Corte dei Conti, sez. III, 19.2.1994, n. 1623, ha ritenuto, inoltre, che l’obbligo della vigilanza abbia rilievo primario rispetto agli altri obblighi di servizio e che, conseguentemente, in ipotesi di concorrenza di più obblighi derivanti dal rapporto di servizio e di una situazione di incompatibilità per l’osservanza degli stessi, non consentendo circostanze oggettive di tempo e di luogo il loro contemporaneo adempimento, il docente deve scegliere di adempiere il dovere di vigilanza. Durante l’esercizio delle attività didattiche, il responsabile della vigilanza sugli alunni della classe è,dunque, il docente assegnato alla classe in quella scansione temporale Il docente che, durante l’espletamento dell’attività didattica debba, non per futili motivi, assentarsi temporaneamente dalla classe, prima di allontanarsi dalla scolaresca deve incaricare un collaboratore scolastico di vigilare sugli alunni sino al suo ritorno. Il collaboratore scolastico non si può rifiutare di effettuare la vigilanza su richiesta del docente, come disposto dal Profilo Professionale (CCNL 2006/2009). Il collaboratore scolastico è responsabile per i danni subiti dagli alunni a causa della sua omessa vigilanza, solo se aveva precedentemente ricevuto l’affidamento dei medesimi. b 1). VIGILANZA DALL’INGRESSO DELL’EDIFICIO FINO AL RAGGIUNGIMENTO DELL’AULA Al fine di regolamentare l’ingresso degli alunni nell’edificio scolastico all’inizio di ogni turno di attività, antimeridiano o pomeridiano, si dispone che presso ciascun ingresso dell’edificio sia presente un collaboratore scolastico che presta la dovuta vigilanza sugli alunni. Gli altri collaboratori scolastici in servizio nel turno vigileranno il passaggio degli alunni nei rispettivi piani o ambiti di servizio fino all’entrata degli stessi nelle proprie aule. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, come detto in precedenza, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. b 2). VIGILANZA NELLA FRAZIONE TEMPORALE INTERESSATA AI CAMBI DI TURNO DEI DOCENTI NELLE SCOLARESCHE Al fine di assicurare la continuità della vigilanza sugli alunni durante il cambio di turno dei docenti, i collaboratori scolastici di ciascun piano sono tenuti a favorire e agevolare lo stesso cambio dei docenti.accertardosi di eventuali ritardi o di assenze degli stessi. Qualora il cambio di turno non fosse tempestivo, per il protarsi dell'assenza del docente in entrata nell'aula,il collaboratore scolastico, cui sia affidata la sorveglianza sugli alunni da parte del docente in uscita, vigilerà sulla scolaresca fino all 'arrivo del docente o di un suo sostituto e , nel contempo, provvederà a comunicarlo all’Ufficio di Presidenza. I collaboratori scolastici,pertanto,sono tenuti a presidiare costantemente il proprio piano di servizio, senza allontanarsi,se non per chiamata degli Uffici della Scuola o per esigenze impellenti. Il docente che ha appena lasciato la classe, si recherà tempestivamente nell’aula in cui è programmata la lezione successiva, consentendo a sua 201 volta al docente che era in attesa del proprio cambio di recarsi nella classe in cui è in servizio. Il docente in uscita è comunque responsabile dell'incolumità dei propri alunni,per cui prima di allontanarsi dall'aula ,deve accertarsi che gli stessi non siano lasciati soli affidandoli al collaboratore scolastico. Sempre per favorire il cambio di turno tra i docenti, quindi per garantire la continuità della vigilanza sugli alunni, i docenti che entrano in servizio a partire dalla 2^ ora in poi o che hanno avuto un’ora “libera”, sono tenuti a farsi trovare, al suono della campana, già davanti all’aula interessata per consentire un rapido cambio . b 3). VIGILANZA DURANTE L’INTERVALLO/RICREAZIONE Al fine di regolamentare la pausa ricreativa che si colloca tra la fine della 3^ ora e l’inizio della 4^ora di lezione, concessa agli studenti per consumare una frugale colazione , la vigilanza deve essere effettuata dai docenti in servizio alla 3^ ora che ne sono quindi responsabili; Considerato che durante l’intervallo la ricreazione si svolgerà nelle classi e nei corridoi,l’obbligo del docente alla vigilanza è circoscritto nella classe o nelle immediate vicinanze. b 4). VIGILANZA DURANTE IL TRAGITTO AULA – USCITA DALL’EDIFICIO AL TERMINE DELLE LEZIONI Al fine di regolamentare l’uscita degli alunni dall’edificio scolastico al termine di ogni turno di attività, antimeridiano o pomeridiano, si dispone che presso ciascuna porta di uscita dell’edificio sia presente un collaboratore scolastico con il compito di prestare la dovuta vigilanza nel passaggio degli alunni. Gli altri collaboratori scolastici in servizio nel turno vigileranno il transito degli alunni nei rispettivi piani di servizio. Per assicurare la vigilanza, come detto in precedenza, gli insegnanti sono tenuti ad accompagnare gli alunni sino alla porta di uscita dell’edificio. b 5). VIGILANZA DURANTE IL TRAGITTO AULA – LABORATORI Al fine di regolamentare il tragitto dall’aula ai laboratori il docente o i docenti, in caso di compresenza, accompagneranno gli studenti ed effettueranno la vigilanza perché il percorso sia ordinato, disciplinato e sicuro. b 6). VIGILANZA SUI “MINORI BISOGNOSI DI SOCCORSO” La vigilanza sui “minori bisognosi di soccorso”, nella fattispecie, alunni portatori di handicap grave, particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno o dal docente della classe eventualmente coadiuvato, in caso di necessità, da un collaboratore scolastico. b 7). VIGILANZA DURANTE IL TRAGITTO SCUOLA – PALESTRA FUORI SEDE E VICEVERSA Durante il tragitto scuola – palestra in sede o fuori sede e viceversa, la vigilanza sugli alunni è affidata al docente di Scienze motorie che deve garantire un disciplinato e ordinato transito degli stessi anche per non arrecare disturbo alle lezioni c ) Assenze dal servizio La RICHIESTA e la CONCESSIONE di permessi, congedi e ferie retribuiti e non , prevede ex lege le seguenti disposizioni: c 1) Congedi per malattia Informare tempestivamente l’ Ufficio del Personale telefonando tra le ore 7,45 e le ore 8.00 specificando i giorni richiesti. La telefonata ha valore di fonogramma e come tale viene protocollata. Il docente deve, indipendentemente dall’ orario di lavoro del giorno, - comunicare l’assenza entro e non oltre tale orario, per permettere di organizzare per tempo le sostituzioni, evitando disagi ai colleghi; 202 - dare indicazioni circa la presumibile durata dell’assenza. In caso contrario la comunicazione di assenza per malattia si intende della durata di un solo giorno; - nel caso di richiesta di prolungamento dell’assenza, informare l’ Ufficio del personale prima della scadenza dei giorni richiesti c 2) Permessi brevi Il permesso deve essere autorizzato personalmente dal D.S. e la successiva domanda deve essere controfirmata dal docente che effettuerà la sostituzione. Come da CCNL vigente, le ore di permesso breve devono essere recuperate prioritariamente per supplenze; sarà cura di questo ufficio comunicare giorno e orario della sostituzione da effettuare. c 3) Cambio di orario giornaliero E‘ possibile effettuare il cambio di orario giornaliero solo previa richiesta scritta al Dirigente. c 4) Permessi retribuiti, ferie Qualsiasi permesso (breve, congedi, ferie, ecc.) deve essere richiesto solo ed unicamente al D.S. o in caso di sua assenza, al Collaboratore vicario che provvederà ad informare il dirigente. La fruizione di tutti i permessi (tranne i congedi per malattia e la legge 104/92) deve essere autorizzata, pertanto la semplice richiesta non autorizza il personale ad assentarsi nei giorni indicati nella domanda. c 5)Assenze per malattia, modalità di certificazione e controlli. Tenuto conto delle disposizioni sulle assenze per malattia contenute nel CCNL/06.09, nell’art. 71 del D. L. 112/2008 convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133, nelle circolari n. 7 del e n. 8 del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, nel D.Lvo 27 ottobre 2009, n. 150, nonché nel Decreto 18 dicembre 2009, n. 206, nelle circolari n. 7 /2010 e n. 10/2011 del Ministero per la Pubblica Amministrazione e per l’innovazione, tenuto altresì conto delle recenti disposizioni in materia di assenze per visite specialistiche e prestazioni diagnostiche contenute nell’art. 4, comma 16 bis, della L. 125/2013 e nella circolare FP n. 2/2014, si invita tutto il personale in servizio ad attenersi alle seguenti disposizioni: Il personale assente per malattia dovrà osservare le seguenti fasce orarie di reperibilità: dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00 tutti i giorni, anche non lavorativi e festivi La certificazione prodotta a giustificazione della malattia per i primi due eventi dell’anno solare, se prevedono un’assenza inferiore a 10 giorni, può essere indifferentemente rilasciata da una struttura pubblica o privata. A partire dal terzo evento, e per tutte le assenze superiori a 10 giorni, l’assenza deve essere giustificata con certificato medico telematico del medico di base convenzionato con il SSN. c 6)Assenza per visite specialistiche, terapie, prestazioni diagnostiche In caso di assenza per visite specialistiche, terapie, prestazioni diagnostiche, il personale deve presentare in tempo utile la richiesta al dirigente scolastico specificando a quale delle seguenti diverse tipologie di assenza intende ricorrere, a seconda delle circostanze, del tempo necessario ad effettuare la prestazione, della valutazione del medico curante: Permesso breve (da recuperare entro i due mesi successivi) in misura non superiore alla metà delle ore di servizio della giornata, per un max di 2 ore per i docenti; Permesso retribuito per motivi personali da giustificare con autocertificazione o attestazione dell’avvenuta prestazione; Assenza per malattia con decurtazione c 7)Assenza per cicli di terapie Per cicli anche lunghi di terapie, che comportano incapacità lavorativa, si può produrre un solo certificato del medico curante - anche cartaceo - attestante la necessità di trattamenti sanitari ricorrenti comportanti incapacità lavorativa e completo del calendario previsto. Successivamente si produrranno le attestazioni delle singole terapie che dovranno fare riferimento al ciclo prescritto. La scuola disporrà il controllo della malattia secondo le disposizioni vigenti, ad esclusione dei casi di ricovero o day hospital presso strutture ospedaliere pubbliche e private. 203 Il dipendente, pur in presenza di espressa autorizzazione del medico curante ad uscire, è tenuto a farsi trovare nel domicilio comunicato alla scuola ogni giorno, anche domenicale o festivo, nelle fasce di reperibilità indicate. Nel caso in cui il dipendente durante la malattia dimori in luogo diverso da quello comunicato o debba assentarsi dal proprio domicilio per visite mediche, accertamenti specialistici indifferibili o altri giustificati motivi da certificare, deve darne preventiva comunicazione alla scuola. Ai sensi del D.M. 18 dicembre 2009, n. 2006, è escluso dall’obbligo di rispettare le fasce di reperibilità il personale per il quale la malattia è etiologicamente riconducibile a patologie che richiedono terapie salvavita, infortuni sul lavoro, malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio, stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta. Per far valere questo diritto, il dipendente deve produrre al dirigente scolastico la documentazione medica attestante una delle suddette patologie che prevedono l’esenzione dal controllo fiscale (o accertarsi che l’amministrazione sia già in possesso della relativa documentazione) e dichiarare, all’atto della richiesta scritta o della comunicazione per fonogramma, che l’assenza è riconducibile a tale patologia. Per ciascuna assenza per malattia viene operata una decurtazione della retribuzione per i primi 10 giorni di assenza. In caso di proroga di un periodo di malattia per uno o più periodi successivi, la malattia viene considerata come un unico evento e viene effettuata una sola decurtazione della retribuzione nei primi 10 giorni, purché l’assenza sia continuativa. La decurtazione della retribuzione non viene operata per le seguenti tipologie di assenza per malattia: Assenze per malattia dovute a infortunio sul lavoro Assenze per malattia dovute a causa di servizio Assenze per malattia dovute a ricovero o day hospital Assenze per malattia dovute a patologie gravi che richiedano terapie salvavita Le esclusioni dall’obbligo di reperibilità e dalla decurtazione della retribuzione devono essere espressamente dichiarate dal personale nel modello di domanda o nella comunicazione per fonogramma dell’assenza e documentate con idonea certificazione medica che attesti che la patologia è conseguente alla situazione dichiarata. Si ricorda che le disposizioni sopra richiamate sono relative a situazioni per le quali si esercitano diritti riconosciuti e regolati da norme di legge e contrattuali. Il nuovo quadro normativo introdotto dal D.lvo 150/2009, in caso di mancato rispetto delle disposizioni sopra richiamate, configura diverse e specifiche responsabilità, sanzionabili disciplinarmente, sia per il personale che per il dirigente scolastico, nel caso di mancato esercizio del potere disciplinare. d ) Criteri relativi alle sostituzioni docenti assenti Le sostituzioni saranno disposte dai Collaboratori del Dirigente, che impegneranno i docenti a disposizione attenendosi ai seguenti criteri, da utilizzare di volta in volta secondo i casi: utilizzo di docenti con obbligo di ore a disposizione per le supplenze, dando la precedenza a quelli che operano nella classe “scoperta”; docente a disposizione per il completamento di orario di cattedra secondo il seguente ordine di priorità: classe, disciplina (con il criterio della rotazione); docente che deve recuperare permessi brevi secondo il seguente ordine di priorità: classe, disciplina (comunicati settimanalmente dall’ufficio amministrativo); docente in servizio che non ha la classe presente a scuola; altro docente, con retribuzione aggiuntiva, ore eccedenti; abbinamento di classi parallele o di classi contigue. Il docente a disposizione (o con classe non presente in istituto) non deve allontanarsi dalla sede di servizio. Qualora si abbiano classi “scoperte” senza preavviso, e siano assenti in quel momento sia il Dirigente, sia i Collaboratori la riorganizzazione del servizio, per garantire in primo luogo la vigilanza e successivamente la qualità del servizio stesso, spetta di comune accordo ai docenti dell’Istituto presenti in quella circostanza. In particolari evenienze può essere incaricato della vigilanza il personale ausiliario, ma solo in caso di estrema necessità gli alunni di una classe 204 “scoperta” possono essere affidati per tutta l’ora al suddetto personale: esso infatti, oltre i compiti previsti dal C.C.N.L., può essere utilizzato per vigilare gli alunni solo al cambio dell’ora o per urgenti esigenze dei docenti. Le decisioni prese dai Collaboratori in ordine alle sostituzioni vengono messe per iscritto e devono essere assunte dai docenti come ordini di servizio. Nel caso in cui risulti alla prima ora una classe non coperta da sostituzioni, i Collaboratori, provvederanno a recarsi nella classe suddetta dove svolgeranno regolare appello e contestualmente disporranno la modalità di vigilanza degli studenti. e) Assemblee sindacali in orario di lezione Il personale ha diritto a partecipare alle assemblee sindacali, in orario di servizio, per non più di 10 ore annue (art. 8 CCNL 2006/09). La volontà di partecipazione all’Assemblea deve essere comunicata per iscritto, almeno 2 giorni prima della convocazione. f) Adempimenti in caso di infortunio di studenti In caso di incidente durante l’orario scolastico, dopo aver prestato i primi soccorsi, il docente provvederà ad avvertire i genitori o chi ne fa le veci, e, se il caso lo richiede, ad inviare lo studente presso il più vicino Pronto Soccorso, rispettando le procedure previste dalle norme vigenti sulla sicurezza. Subito dopo l’incidente il docente, ai fini della denuncia all’assicurazione, cui tutti gli alunni sono automaticamente iscritti, preparerà una relazione da consegnare in segreteria didattica, secondo l’apposito modello (in caso di intervento medico ed ospedaliero dovrà essere allegato il certificato medico) g ) Obblighi relativi alle comunicazioni interne Secondo quanto stabilito dal CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE (D.L.vo 82/2005, così come integrato dal D.L. vo 159/2006), dalla L. 69/2009 e dal CAD 2010, ogni atto o documento può essere trasmesso dalle PP.AA. attraverso l’uso delle tecnologie informatiche. Nello stesso modo i rapporti tra i dipendenti e l’Amministrazione possono avvenire per mezzo di casella di posta certificata. L’indirizzo di posta certificata dell’Istituto al quale far pervenire istanze, comunicazioni e qualsiasi documento ritenuto utile è il seguente: CBIS02600G [email protected]. In ogni caso può essere utilizzato anche l’indirizzo del dirigente: [email protected]. Le comunicazioni interne che partono dall’ufficio del dirigente, le cosiddette circolari interne, saranno pubblicate tempestivamente sul sito internet della scuola. Ciascun docente, anche con poche ore settimanali di servizio nell’istituto, ha l’obbligo di lettura delle circolari che, una volta emesse, diventano prescrittive per tutti. A causa delle disposizioni della Funzione Pubblica, concernenti la necessità di contenere i costi della carta e dei materiali per la fotoriproduzione, lettere, note, circolari e atti non possono essere stampati. E’ fatto divieto a tutto il personale, compreso quello docente, di stampare, utilizzando i computer e le stampanti della scuola, le lettere, le note e le circolari che provengono dall’ ufficio. L’invio è informatico, anche la catalogazione e la consultazione devono avvenire in formato digitale. E’ obbligo di servizio, per tutto il personale, prendere visione della posta inviata dall’ufficio, controllando quotidianamente la propria casella di posta elettronica. La disponibilità cartacea del documento, infatti, non costituisce, di per sé, elemento di ufficialità, bastando, ai sensi delle norme citate, la semplice trasmissione del documento alla sede di servizio del personale a cui la corrispondenza è indirizzata, con certificazione dell’avvenuta ricezione. La pubblicazione delle note informative e di ogni altro documento utile sul SITO della SCUOLA consente, poi, a tutto il personale di prendere visione, scaricare, salvare, i documenti in qualsiasi momento ritenuto idoneo. Le tecnologie dell’informatica e della comunicazione, infatti, vengono individuate, dalle normative citate, come strumenti utili a realizzare gli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità e semplificazione ai quali l’Amministrazione è tenuta per legge h ) Adempimenti inerenti alla compilazione dei documenti e verbalizzazione delle riunioni Gli insegnanti sono tenuti alla regolare compilazione dei documenti connessi all’espletamento della funzione docente. La verbalizzazione delle riunioni degli OO.CC. deve essere sintetica e contenuta entro il limite strettamente indispensabile, evidenziando chiaramente (in relazione ai vari punti all’O.d.G.) più le 205 decisioni adottate che la discussione sostenuta per pervenire alle decisioni stesse. Ricordo che i Verbali delle riunioni sono atti amministrativi e come tali sono sottoposti alle norme che regolano i procedimenti amministrativi (L. n°241/90 e S.M.I.). In quanto tali essi producono i propri effetti solo a condizione che riportino tutti gli elementi essenziali (materiali) alla sua costituzione. Sono soggetti, poi, al diritto di accesso, sancito dalle norme già ricordate, pertanto è indispensabile che i contenuti in esso riassunti siano pertinenti (relativi, cioè, ai soli punti all’o.d.g.), chiari, sintetici, ed esplicativi dei processi decisionali espressi dall’organo o dall’assemblea riunita. A questo fine, per le riunioni ritenute strategiche ai fini dei provvedimenti e dei processi formativi connessi al diritto allo studio degli studenti, sarà cura dell’ufficio di dirigenza fornire apposito facsimile da utilizzare come traccia per la verbalizzazione. La redazione del verbale deve essere fatta sempre su supporto informatico, il documento sarà poi stampato, siglato, firmato e conservato a cura dell’ufficio al fine di garantire l’immodificabilità dell’atto. i )Pianificazione e calendarizzazione degli impegni La pianificazione e calendarizzazione degli impegni avviene secondo la delibera del Collegio dei Docenti con la quale si approva il PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ proposto dal Dirigente. La CONVOCAZIONE formale degli impegni e delle riunioni avviene attraverso la PIANIFICAZIONE MENSILE, che è da considerare come notifica dell’impegno, e che diventa riferimento valido anche in caso di diverse indicazioni rispetto alla pianificazione annuale. PER I DOCENTI CHE NON SVOLGONO L’INTERO ORARIO DI CATTEDRA NELL’ISTITUTO o CHE HANNO ORARIO PART-TIME La partecipazione alle attività collegiali pianificate è, in genere, parametrata al numero di ore di cattedra svolte nell’Istituto. Per quanto attiene agli obblighi inclusi nell’orario di servizio obbligatorio del docente, come regolato dal CCNL vigente. Questo non significa che il docente possa AUTONOMAMENTE sospendere la partecipazione alle attività collegiali quando ritiene, arbitrariamente, di aver raggiunto le quote stabilite per legge, perché il D.S., rilevata l’opportunità e la necessità della partecipazione del docente a determinate riunioni, può disporne comunque l’obbligo di presenza, retribuendo quelle che, a questo punto, diventano ore eccedenti. Tanto ribadisco per evitare comportamenti che potrebbero dar luogo a contestazione di addebiti disciplinari. l )Uso di fotocopie I docenti che hanno bisogno di fotocopiare materiale didattico, devono consegnarlo al personale ausiliario almeno con un giorno di anticipo. Lo stesso è invitato a far rispettare questa disposizione. Non possono essere fotocopiati libri o parti di libri da consegnare agli studenti per integrare i libri di testo. m ) Uso di infrastrutture informatiche Per tutto quanto attiene alle infrastrutture informatiche, ogni attività, ogni spostamento, ogni intervento c/o queste strutture deve essere definito esclusivamente con i docenti e il personale ATA responsabile e secondo quanto già disposto. Il coordinamento delle iniziative predisposte avverrà attraverso i responsabili dei Laboratori. n )Registri personali e di classe I REGISTRI (personale, di classe) sono ATTI AMMINISTRATIVI. La loro cura è responsabilità penale, amministrativa e disciplinare del dipendente (il docente, per agli atti di compilazione dei Registri opera in qualità di dipendente della P.A.). L’obbligo di compilazione non risponde né a logiche di mero formalismo, né a burocrazia ridondante. I REGISTRI vanno utilizzati come quotidiano strumento di lavoro utile a certificare e rendere noto tutto quel che normalmente si realizza nel corso dell’anno scolastico. I documenti e le informazioni contenute nei Registri e in tutti gli ATTI SCOLASTICI, sono RISERVATI ed i docenti li “TRATTANO” su NOMINA SPECIFICA (incaricati del trattamento). Ogni utilizzo non contemplato o non conforme alla nomina già consegnata ad ogni docente, è da ritenersi ILLECITO e punibile secondo quanto previsto dal Codice Penale. Il computer in cui è aperta ed operativa la gestione dei registri elettronici non va mai lasciato incustodito. 206 Nel caso in cui gli armadietti dei professori contengano dati personali degli studenti (es. compiti in classe, appunti con giudizi, ecc.), devono essere chiusi a chiave e la chiave deve essere conservata dal docente. La cura degli atti e dei registri è assimilabile alla cura e alla diligenza che il docente pone nel proprio lavoro. o ) Uso dei laboratori L’uso dei Laboratori è regolato attraverso il rispetto di poche semplici norme. Ogni Laboratorio è affidato ad un Responsabile il quale autorizza l’uso delle strutture, ne verifica lo stato di manutenzione. Il Responsabile organizza nella maniera più opportuna il sistema per la registrazione degli accessi, anche al fine di addebitare eventuali responsabilità. La prenotazione dei Laboratori e di ogni altra struttura/sussidio, deve effettuarsi in uno dei due modi: facendone richiesta una tantum al responsabile del laboratorio per l’intero anno scolastico (indicando le ore settimanali di interesse); facendone richiesta estemporanea di volta in volta al responsabile per il periodi di interesse. Gli studenti non possono utilizzare il Laboratorio in assenza del docente al quale sono affidati, sia perché i minori non possono essere lasciati incustoditi, sia per le responsabilità connesse a manomissioni o danni (che restano comunque a carico del docente che doveva effettuare la vigilanza). I Laboratori non devono essere utilizzati in modo difforme da quanto stabilito nel Regolamento dei Laboratori, Regolamento che tutti i docenti sono tenuti a conoscere ed applicare p ) Adempimenti inerenti ad acquisti e presentazione schede progetti Gli acquisti di materiali, strutture, sussidi, devono rientrare in un piano coordinato e concordato con il responsabile del laboratorio e/o del progetto. Una volta stabilita la necessità degli acquisti, i responsabili predisporranno il modulo di richiesta e lo faranno pervenire al D.S. q )Rapporti fra il personale docente e l’Area Amministrativa L’Istituto scolastico eroga non solo processi di formazione, ma anche provvedimenti/processi amministrativi. Tutta l’attività didattica ha bisogno di una puntuale rendicontazione amministrativa, precisa sia nella compilazione, sia nei tempi di consegna. Raccomando la massima cura nella compilazione di ogni ATTO AMMINISTRATIVO e nella sua riconsegna nei tempi indicati. Verbali, lettere alle famiglie, modelli, richieste, documenti, ecc. non devono essere continuamente richiesti o sollecitati dall’ufficio della Didattica o dalla scrivente. Il ritardo nella consegna e l’imprecisione della compilazione, possono causare disservizio, responsabilità amministrativa o disciplinare del personale interessato. r )Rapporti individuali con le famiglie Le norme, in più momenti, hanno disposto che sia data tempestiva comunicazione alle famiglie relativamente agli esiti dei percorsi scolastici degli studenti ed ai livelli di maturazione e di sviluppo degli stessi. Tale adempimento è individuato come “individuale e dovuto” ai sensi dell’art. 29 co.2c, del CCNL 2006. Il Collegio dei docenti, poi, nell’ambito della propria autonomia, organizza (anche allo scopo di renderlo noto ai genitori) un calendario per regolamentare tali colloqui il quale, però, non esaurisce la possibilità di tali relazioni, chieste anche dal DPR 122/09, al fine di tutelare l’esercizio del dovere, da parte dei genitori, “di educare ed istruire la prole” (art. 30 della Costituzione). A tal fine specifico, per chiarezza dei comportamenti dovuti dal docente, che essendo questa attività (rapporti individuali con le famiglie) inserita dal CCNL 2006 tra quelle individuali, dovute e non quantificabili (art. 29, co.2c), qualora il genitore dovesse richiedere un colloquio con il docente, anche fuori il calendario dei colloqui o oltre lo stesso, il docente è obbligato ad accordarglielo, nei tempi e nei modi che ritiene opportuni. I genitori non possono mai essere ricevuti durante il proprio orario di insegnamento. s )Ruolo e funzioni dei collaboratori del D.S. I due collaboratori del D.S. rappresentano il Dirigente ed agiscono su sua delega diretta (D.L.vo 165/01). Essi coordinano tutte le attività e fungono da riferimento, per tutto il personale, docente e ATA, per ogni questione e/o materia che riguarda l’Istituto. Devono essere contattati ed adeguatamente informati nel caso di qualsiasi variazione relativa alle normali disposizioni, che possono, anche sul momento, autorizzare o negare, previa successiva ratifica del dirigente stesso 207 A causa della complessità dell’Istituto i collaboratori sono coadiuvati da altri due docenti (referenti di sede) che cooperano e svolgono le funzioni vicarie nelle altre due sedi t )REGOLAMENTO BAR ( PLESSO IPIA) t 1 )PERSONALE DOCENTE E ATA L’utilizzo del servizio ristoro è consentito al personale in servizio durante le pause dell’attività connessa all’orario di lavoro. Per il personale ATA è consentita la “pausa caffè” durante l’orario giornaliero di servizio, da contenersi in un tempo massimo di 15 minuti e con modalità che non pregiudichino le prestazioni dovute in ordine al funzionamento delle linee telefoniche, alla vigilanza sugli ingressi, all’assistenza all’attività didattica e all’apertura degli sportelli al pubblico. t 2)DIVIETO DI FUMO Per tutti, compresi i visitatori, nei locali del bar è vietato fumare Si ricorda che la distribuzione dei prodotti alimentari durante la ricreazione deve essere effettuata con la seguente modalità: 1. il docente della prima ora di lezione si assicura che venga compilata la LISTA DI PRENOTAZIONE; 2. entro le ore 8,45 un Rappresentante di Classe consegnerà la LISTA DI PRENOTAZIONE al personale ausiliario; 3. il personale ausiliario alle ore consegnerà le liste di prenotazione al titolare della ditta; 4. dalle ore alle ore un Rappresentante di Classe ritirerà il contenitore per alimenti con i prodotti alimentari prenotati e verserà il relativo pagamento agli addetti alla vendita Art. 11 – Diritti e doveri dei genitori a) I genitori hanno diritto: di esprimere pareri e proposte in ordine agli obiettivi formativi e di assicurare un coerente sostegno all’azione formativa e didattica ; di essere rispettati come persone e come educatori; di essere informati sulla funzionalità della scuola tramite il P.O.F. e, su richiesta, avere copia dei documenti di programmazione; di partecipare alle scelte educative ed organizzative della scuola; avere garanzie da parte della scuola sul benessere fisico, psichico ed emotivo dei propri figli; di essere informati sull’andamento didattico disciplinare dei propri figli, in particolare, ritardi, assenze, rapporti interpersonali conflittuali, provvedimenti disciplinari a suo carico; di essere sempre sentiti a difesa dei propri figli, qualora ai propri figli siano addebitate responsabilità disciplinari; di ricevere, per i propri figli, una valutazione oggettiva, trasparente e immediata. I genitori devono: collaborare per la crescita culturale dei propri figli, mettendo a disposizione le personali competenze; prendere atto delle varie comunicazioni della scuola e controfirmarle; assicurare assiduamente la presenza dei propri figli a scuola senza favorire assenze arbitrarie; prendere atto di eventuali danni provocati dai propri figli a carico di persone, arredi, attrezzature e materiale didattico, ed intervenire, eventualmente , con il recupero e il risarcimento del danno; accogliere, dopo averne avuta informazione e dopo aver eventualmente esercitato diritto di difesa, il provvedimento disciplinare emesso a carico dei figli; partecipare alle riunioni degli organi collegiali in cui sono eletti; rispondere alle convocazioni del Dirigente E’, inoltre, opportuno che i genitori : • partecipino ai colloqui individuali con i docenti negli spazi e negli orari stabiliti; • partecipino alle varie attività della scuola dando il proprio contributo, nei momenti decisionali, attraverso gli organi elettivi; • informino il Dirigente, all'atto dell'iscrizione, di eventuali problemi particolari dei propri figli Art. 12 - Diritti e Doveri del personale ATA 208 Il personale ATA, a norma della Legge 59/97, art. 21: · assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali strumentali, operative e di sorveglianza connesse all’attività dell’Istituto, in rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico, con il direttore dei servizi generali ed amministrativi e con il personale docente. Tutto il Personale ATA ha diritto: alla tutela della propria privacy; al rispetto da parte degli alunni,dei docenti e dei genitori; a partecipare a iniziative di aggiornamento per lo specifico profilo professionale; di prendere parte alle attività (manifestazioni,mostre,spettacoli) organizzati dall'Istituto; a stabilire rapporti significativi sul piano umano con tutte le componenti della Scuola I doveri del personale ATA sono disciplinati dal C.C.N.N. vigente ( capo IV). In particolare il personale ATA ha il dovere: di accogliere cortesemente il pubblico; di collaborare con i docenti; di custodire rigorosamente il diritto alla privacy di ciascuno; di non utilizzare il materiale ed i sussidi per uso personale; di rispettare l'orario di servizio anche in caso di variazioni sopraggiunte per motivi organizzativi; di usare un linguaggio adeguato sia nei toni che nei contenuti; I Collaboratori Scolastici hanno altresì il dovere: di accogliere e sorvegliare gli alunni all'entrata; di mantenere puliti i locali, gli spazi di pertinenza scolastica e gli arredi; di custodire e sorvegliare i locali scolastici; di sorvegliare gli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni in occasione di momentanea assenza degli insegnanti; Tutto il personale ATA fa parte integrante della Scuola, di cui garantisce la funzionalità; ha il diritto/dovere di conoscere le delibere del Collegio Docenti, del Consiglio d'Istituto e le finalità educative che la scuola si propone. TITOLO IV – DISCIPLINA Art. 13 - Principi e finalità La responsabilità disciplinare è personale. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di corretti rapporti all'interno dell'Istituto. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. Tutte le sanzioni disciplinari possono essere comminate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee e proporzionate all'infrazione; esse tendono a far riconoscere ai responsabili la violazione delle norme causate dai loro gesti, ad impedirne la ripetizione, a favorire la correzione di atteggiamenti scorretti ed, infine, sono ispirate al principio della riparazione del danno. Inoltre esse tengono conto della situazione personale dello studente, a cui è offerta la possibilità di convertirle in attività in favore dell'Istituto come specificato nell’articolo seguente. Art. 14 - Infrazioni disciplinari e sanzioni Costituiscono mancanze disciplinari le infrazioni dei doveri degli studenti innanzi riportate che si possono verificare durante il normale orario delle lezioni, nel corso dei trasferimenti da e verso l'Istituto con i mezzi di trasporto pubblico e durante qualsiasi attività connessa con la vita scolastica (viaggi di istruzione, attività integrative ecc.). Per tali comportamenti sono previsti appositi provvedimenti disciplinari commisurati alla gravità dell’infrazione, all’entità del danno provocato e alla recidività. La relazione tra mancanze 209 disciplinari e corrispondenti sanzioni è stabilita dalla tabella allegata al presente regolamento di cui è parte integrante. Il personale docente, ma anche non docente, in quanto parte della comunità scolastica, è tenuto a segnalare i comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari. I provvedimenti, che saranno presi con tempestività al fine di non sminuire il valore educativo degli stessi, sono: · rimprovero verbale privato o in classe, · ammonizione scritta sul libretto personale, · ammonizione scritta sul registro di classe, · sospensione temporanea fino a 5 giorni, con obbligo di frequenza scolastica, · allontanamento dalla comunità scolastica per periodi non superiori a quindici giorni, · allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori ai 15 giorni, · allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno scolastico, esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di · studi. Il richiamo verbale e l’ammonizione scritta sono inflitti dal docente o dal dirigente scolastico in caso di violazioni lievi. Chi ha la potestà di disporre il provvedimento può chiedere la convocazione dei genitori. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano la sospensione temporanea con obbligo di frequenza scolastica sono adottati dal Dirigente scolastico in caso di mancanze meno lievi o di reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l’allontanamento da scuola per periodi non superiori a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Classe in caso di mancanze gravi o di sistematica reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. Qualora nello stesso fatto siano coinvolti allievi appartenenti a più classi, i consigli delle classi interessati si riuniranno in seduta comune. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l’allontanamento da scuola per periodi superiori a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Istituto, in caso di mancanze di particolare gravità o di reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. La durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità dell’infrazione ovvero al generarsi e al permanere di una situazione di pericolo. Le sanzioni che comportano l’allontanamento dall’Istituto fino al termine delle lezioni e quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’Esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. La sanzione dell'allontanamento dall’Istituto fino al termine dell'anno scolastico è disposta nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano applicabili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione effettiva dello stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno ad altra scuola. Le sanzioni per le infrazioni disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla Commissione di Esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Poiché i provvedimenti disciplinari hanno uno scopo educativo e di riparazione del danno provocato, in tutti i casi in cui sia possibile ed opportuno, la sanzione sarà accompagnata (o convertita) dall’esecuzione di attività rivolte a ripristinare ciò che è stato alterato, a ristabilire le condizioni di civica convivenza quali si convengono ad una comunità scolastica. Si provvederà dunque all’attuazione di attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica (ad es. attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica quali attività di segreteria, di biblioteca, di pulizia dei locali ecc.) o a favore di Istituzioni operanti nel territorio di riferimento dell’Istituto. 210 Nei periodi di allontanamento dalla comunità scolastica, deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nell'Istituto. Ai sensi e per gli effetti della normativa vigente quando la violazione disciplinare può configurare un’ ipotesi di reato, il Dirigente Scolastico è tenuto alla presentazione di denuncia alle autorità competenti. Per comportamenti non previsti o non esplicitamente indicati si procede per analogia. Nel caso di alunni che abbiano subito provvedimenti disciplinari e mostrino scarsa affidabilità disciplinare, rischiando di determinare turbativa e tensione, il Consiglio di Classe può deciderne l’esclusione da viaggi e visite di istruzione. Gli effetti dei provvedimenti disciplinari sono limitati all’anno scolastico. In caso di trasferimento in corso d’anno dello studente ad altra scuola, la sanzione viene comunicata all’Istituto che lo accoglie. Art. 15 - Procedimento sanzionatorio Il provvedimento disciplinare è irrogato in seguito ad una procedura che ha lo scopo di accertare i fatti e di garantire condizioni di equità. a) Infrazioni lievi Il docente procede con il richiamo verbale, privato o in classe, o l’ammonizione scritta sul libretto personale/diario e sul registro Il Dirigente Scolastico, sentito lo studente ed eventualmente il Docente, può ammonire verbalmente o per iscritto lo studente, eventualmente informando in merito i genitori o convocandoli presso l’Istituto. b) Infrazioni meno lievi e reiterazioni di infrazioni lievi Il docente annota il fatto sul registro di classe e lo segnala al Dirigente scolastico. Il Dirigente Scolastico, sentito lo studente, il Docente ed eventuali testimoni e parti coinvolte, irroga la sanzione disciplinare della sospensione fino a 6 giorni con obbligo di presenza a scuola, informando in merito i genitori ed eventualmente convocandoli presso l’Istituto. In questi casi non viene data comunicazione preventiva di avvio del procedimento e la contestazione è formulata contestualmente, oralmente, ed annotata sul registro di classe insieme alle eventuali giustificazioni dell’allievo. c) Infrazioni più gravi e reiterate che comportano la sospensione o l’allontanamento dalla scuola In caso di infrazioni più gravi o reiterate che comportano la sospensione o l’allontanamento da scuola: il procedimento sanzionatorio prende avvio con la segnalazione della mancanza commessa da parte del docente, anche se non si tratta di docente della classe. La segnalazione deve essere fatta con annotazione sul registro di classe e/o con comunicazione al dirigente scolastico; deve essere indicato il nominativo dello studente e riportata una descrizione sintetica e puntuale dell’accaduto. Il dirigente scolastico dà comunicazione di avvio del procedimento alla famiglia dello studente o allo studente stesso, se maggiorenne, indicando gli addebiti contestati, la data di audizione dello studente e i termini di conclusione del procedimento. Ove vi siano controinteressati, anche essi devono essere avvertiti dell’avvio del procedimento. Il Dirigente scolastico, nel termine di quindici giorni dalla segnalazione, convoca il Consiglio di Classe, se questo è l'organismo competente (devono essere presenti anche i rappresentanti di genitori e studenti), o invita il Presidente del Consiglio di Istituto a convocare tale organo. L’adunanza è valida se sono presenti la metà più uno degli aventi diritto al voto. Lo studente è invitato alla riunione perché esponga le proprie ragioni. Lo studente ha facoltà di presentare memorie e scritti difensivi. Il Consiglio di classe o il Consiglio di Istituto, udito lo studente ed eventuali testimoni o altre persone interessate e coinvolte, allontanato l'interessato, provvede a discutere l’accaduto e con scrutinio segreto irroga la sanzione a maggioranza dei votanti. Le schede bianche e nulle si computano nel numero dei votanti. Il verbale della riunione viene trasmesso al Dirigente Scolastico per la formale notifica del provvedimento disciplinare all’interessato. In caso di allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine delle lezioni, a verbale devono essere precisate le motivazioni per cui non si sono ritenuti esperibili altri interventi che rendessero possibile il reinserimento nella comunità scolastica. 211 Nel caso di allontanamento per più di un giorno il Dirigente Scolastico, su proposta del consiglio di classe, contestualmente al provvedimento: 1. stabilisce e comunica alla famiglia quali attività intraprendere per mantenere un rapporto costruttivo con lo studente in previsione del suo rientro nella scuola, 2. identifica il docente di contatto didattico. CASISTICA DEI COMPORTAMENTI E DELLE RELATIVE SANZIONI Comportamento Sanzione Organo competente Ritardi Obbligo di giustificazione Dirigente scolastico, Vicario scritta e/o Docente prima ora e ammissione ora successiva Ritardi in numero superiore a Richiamo scritto con D.S.,Docente e Coordinatore tre per il singolo periodo di annotazione sul registro di del C.d.C valutazione classe. Segnalazione al D.S. e/o al coordinatore del C.d.C. Disturbo occasionale durante le Richiamo verbale Docente lezioni Disturbo occasionale reiterato durante le lezioni Segnalazione sul registro di classe Docente Disturbo persistente anche dopo la segnalazione sul registro di classe Segnalazione sul registro di D.S. e/o Coordinatore di classe e al D.S. e/o al classe e C.d.C Coordinatore di classe e/o al C.d.C. Convocazione eventuale della famiglia Fumare all’interno dell’istituto Richiamo verbale e/o scritto e applicazione delle sanzioni di legge Dirigente Scolastico e/o Docente, anche su segnalazione di un collaboratore scolastico Assenza ingiustificata occasionale Richiamo scritto con annotazione sul registro di classe Docente prima ora Assenza ingiustificata reiterata reiterata Richiamo scritto con annotazione sul registro di classe. Segnalazione al D.S. e/o al coordinatore della classe e/o al C.d.C. Docente, D.S. e Coordinatore di classe e/o C.d.C Assenza di massa Richiamo scritto con annotazione sul registro di classe. D.S. Assenza di massa reiterata Abbandono delle lezioni senza permesso Sospensione dalle lezioni Richiamo scritto ed eventuale sospensione dalle lezioni per un giorno. Segnalazione al D.S. e/o al Coordinatore di classe e/o al C.d.C. e comunicazione alla famiglia C.d.C Docente, D.S. e Coordinatore di classe e/o C.d.C 212 Offesa alla persona del docente e agli ausiliari Offesa ai compagni e loro famiglie Non osservare le norme di sicurezza e creare situazioni pericolose per sé e per gli altri: rendere pericoloso l’uso delle scale e dell’ ascensore, rimuovere la segnaletica sulla sicurezza, attivare l’allarme senza motivo Danni a persone Danni a cose Introduzione di estranei a scuola Usare sostanze stupefacenti ed alcoliche nella scuola Offesa alla religione, all’ideologia politica, alla disabilità, alla parentela e alla malattia Minacce e violenze verso le persone o le cose che non comportino reato Violenza fisica verso persone, animali e cose Richiamo scritto del Docente Segnalazione al D.S. e sospensione da uno a tre giorni Docente, D.S., Consiglio di classe. La famiglia è tempestivamente messa al corrente Richiamo scritto. Segnalazione al D.S. e sospensione dalle lezioni per un numero di giorni da uno a tre Docente, D.S., C.d.C.. La famiglia è tempestivamente messa al corrente Richiamo scritto sul registro. Segnalazione al D.S. e sospensione dalle lezioni da tre a più giorni. Rimborso danni e/o riparazioni Docente, D.S., C.d.C.. La famiglia è tempestivamente messa al corrente Richiamo scritto da parte di un docente. Segnalazione al D.S. e sospensione dalle lezioni, senza obbligo di frequenza, da tre a cinque giorni e più. Richiamo scritto sul registro. Segnalazione al D.S. e sospensione dalle lezioni per un numero di giorni da definire. Riparazione o rimborso del danno. Docente, D.S., C.d.C.. La famiglia è tempestivamente messa al corrente Richiamo scritto sul registro, coinvolgimento del D.S., comunicazione scritta ai genitori. Sospensione fino a cinque giorni. Richiamo scritto sul registro di classe, segnalazione al D.S., comunicazione immediata alla famiglia. Sospensione da cinque a otto giorni di lezione. Richiamo scritto sul registro, segnalazione al D.S. comunicazione immediata alla famiglia e sospensione, a seconda della gravità, fino a quindici giorni. Richiamo scritto, segnalazione al D.S., comunicazione immediata alla famiglia e sospensione, a seconda della gravità, fino a 15 giorni. Richiamo scritto, segnalazione al D.S., comunicazione Docente, D.S., anche su segnalazione di operatori scolastici, C.d.C. Docente, D.S., C.d.C.. La famiglia è tempestivamente messa al corrente Docente, D.S e C.d.C. Docente, D.S. e C.d.C Docente, D.S. e C.d.C Docente, D.S. e C.d.C 213 Violenza fisica verso persone, animali e cose che comportino anche responsabilità penali e configurabili come reato immediata alla famiglia e sospensione, a seconda della gravità, fino a 15 giorni Richiamo scritto, segnalazione al D.S., comunicazione immediata alla famiglia e sospensione, a seconda della gravità, fino a 15 giorni Consiglio d’Istituto, acquisito il parere scritto del C.d.C, convocato dal D.S. su segnalazione del docente e/o anche di operatori scolastici 214 d) ORGANO DI GARANZIA e Impugnazioni L'Organo di Garanzia interno all’ Istituto è formato da: un docente dell’Istituto designato dal Consiglio di Istituto (tra i docenti coordinatori di · classe), · un rappresentante degli studenti eletto dai rappresentanti degli studenti in Consiglio di Istituto tra i componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe, un rappresentante dei genitori eletto dai rappresentanti dei genitori in Consiglio di Istituto tra i · componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe. Con le stesse modalità di cui al precedente comma vengono designati o eletti, uno per ogni componente, i membri supplenti, che sostituiranno i membri effettivi in caso di incompatibilità (es. qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di obbligo di astensione (es. qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo studente sanzionato o un suo genitore) o di decadenza per perdita del requisito di eleggibilità. L'Organo di Garanzia rimane in carica per due anni scolastici. L'Organo di Garanzia deve essere “perfetto” (presenza di tutti i membri) in prima convocazione. In seconda convocazione il numero necessario a rendere legale la seduta è pari alla metà più uno dei componenti. Il ricorso è accolto dall’Organo di Garanzia quando abbia ottenuto il voto favorevole della metà più uno dei votanti. I membri che si astengono dal voto si computano nel numero dei votanti. In caso di parità di voti prevale l’opzione espressa dal presidente. Nel verbale viene indicato esattamente il numero dei voti favorevoli e contrari al ricorso e quello degli astenuti. L'Organo di Garanzia interno all’Istituto si pronuncia anche sui conflitti che sorgono all'interno dell'Istituto in merito all'applicazione del presente Regolamento. L’Organo di Garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico che lo convoca ogni qual volta venga inoltrato un ricorso riguardo un provvedimento disciplinare. Di tutte le riunioni dell’organo di garanzia è redatto processo verbale a cura di uno dei componenti liberamente scelto dal Presidente. Le decisioni sono prese a maggioranza e sono comunicate per iscritto, entro cinque giorni dalla data della riunione, a chi ha avanzato ricorso o reclamo. e) Procedimento per i ricorsi L'Organo di Garanzia interno all’Istituto, ricevuto il ricorso, nel termine di cinque giorni fissa la riunione alla quale vengono invitati ad esporre le proprie ragioni lo studente al quale è stata irrogata la sanzione e il Docente che ha accertato l’infrazione. Nel corso della riunione lo studente può presentare memorie e scritti difesivi. L'Organo di Garanzia interno all’Istituto, può assumere qualsiasi informazione ritenuta necessaria e decide, sentite le parti, con provvedimento motivato. Il provvedimento dell'Organo di Garanzia interno all’Istituto viene trasmesso alla Segreteria didattica per la comunicazione all'interessato. TITOLO V – ASSEMBLEE Art. 16 – Disposizioni generali Le assemblee degli studenti e dei genitori sono regolate dagli articoli 12,13,14,15 del D.P.R. n. 297/94. Qualora venga richiesta la partecipazione di esperti, ai sensi del 6° comma art.13 del D.P.R. n. 297/94, la relativa domanda deve essere presentata al Consiglio di Istituto per la prescritta autorizzazione. Gli studenti e i propri genitori hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste nei successivi articoli. Il DS garantisce il rispetto dei diritti degli studenti e promuove opportune iniziative volte a sviluppare negli studenti la capacità di esercizio della partecipazione e dei diritti democratici. Art. 17 – Le Assemblee Studentesche a) Generalità Le assemblee costituiscono occasioni di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. Le assemblee possono essere di Classe o di Istituto. 215 Data l’indisponibilità di locali che possano contenere tutti gli alunni della scuola, l’assemblea d’Istituto può articolarsi in assemblee di classi parallele, di biennio, di triennio, di plesso da tenersi nell’arco della stessa giornata o di giornate diverse. E’ consentito lo svolgimento di una assemblea di Istituto e di una di classe al mese. Le assemblee non possono aver luogo nel mese conclusivo delle lezioni. L’assemblea di Istituto può ricoprire il limite massimo delle ore di lezione di una giornata, mentre l’assemblea di classe può ricoprire il limite massimo di due ore di lezione. Le assemblee di classe, durante l’anno scolastico, non possono essere tenute sempre nello stesso giorno della settimana. Unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno, potrà essere richiesta al CdI la partecipazione di esperti esterni, forniti di competenze relativamente a problemi sociali, culturali, artistici, tecnici e scientifici per un utile arricchimento culturale degli studenti. A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca e di seminario o per lavori di gruppo. Le giornate riservate alle assemblee d’Istituto, durante l’orario delle lezioni, regolarmente autorizzate dal Consiglio d’Istituto, comma 7, art.13 T.U., sono da considerare a tutti gli effetti come giorni di lezione e concorrono pienamente al computo del numero minimo dei giorni destinati allo svolgimento delle lezioni. L’Istituzione scolastica ha l’onere di adottare tutte le iniziative necessarie per la verifica della presenza dei docenti e degli studenti. La presenza degli studenti va accertata attraverso l’appello in aula all’inizio della prima ora. Alle Assemblee di Istituto possono assistere il Dirigente Scolastico o un suo delegato, a quelle di classe il docente che avrebbe dovuto tenere lezione nelle stesse ore, il quale è tenuto alla sorveglianza ai fini della sicurezza. Deve essere redatto apposito verbale sia dell'assemblea di classe che di Istituto da consegnare entro cinque giorni al D.S. b) Funzionamento delle assemblee studentesche L’Assemblea di Istituto è di norma convocata, su richiesta utilizzando l’apposito modulo e inoltrato al Dirigente Scolastico depositandolo in segreteria didattica almeno 5 giorni prima della data di convocazione. La richiesta contiene l’Ordine del Giorno proposto. Essa può essere richiesta da: · i rappresentanti di Istituto; · dal 20% degli studenti; . dal Comitato degli studenti Fa eccezione eventuale convocazione straordinaria, per motivi di urgenza, la cui richiesta deve essere recapitata direttamente al Dirigente Scolastico 24 ore prima della data prevista. Il Ds ha la facoltà di cambiare la data e/o le ore richieste, ove sussistano, anche su parere dei docenti, interferenze di ordine didattico. Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea. Dell’assemblea va redatto apposito verbale da consegnare entro il giorno successivo al DS. Il docente in servizio durante lo svolgimento dell’assemblea di classe è incaricato della sorveglianza e, quando rilevi condizioni che non consentono lo svolgimento dei lavori, può richiedere l’intervento del DS o di un suo Collaboratore per la sospensione dell’assemblea. Può inoltre far verbalizzare comportamenti scorretti o non rispettosi. Art. 18 – Le Assemblee dei genitori Le assemblee dei genitori possono essere di Classe o di Istituto. Le assemblee si svolgono preferibilmente nei locali della scuola. In tali casi, la data e l’orario del loro svolgimento devono essere concordate con il Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico, compatibilmente con la disponibilità dei locali e del personale ATA, autorizza la convocazione dell’assemblea. L’Assemblea di Istituto può essere richiesta da: · i rappresentanti di Istituto; 216 · dal 20% dei genitori degli studenti iscritti La richiesta contiene l’Ordine del Giorno proposto. I genitori promotori dell’Assemblea di Istituto ne danno comunicazione, per il tramite della Segreteria Scolastica, mediante pubblicazione sul sito ed affissione all’Albo, rendendo contestualmente noto anche l’Ordine del Giorno. All’assemblea di classe o di Istituto possono partecipare, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti della classe o dell’Istituto. TITOLO VI DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA PUBBICITA’ E ALL’AGGIORNAMENTO Art. 19 – Forme di pubblicità Il presente Regolamento è pubblicato all’albo della scuola e sul sito web. Art. 20 – Aggiornamento Il presente Regolamento può essere modificato entro il 31 dicembre di ogni anno ed ogni qualvolta si renda necessario per avvenuto mutamento della normativa di riferimento o per integrazione di sue parti, previa consultazione degli studenti e deigGenitori, sulla base delle osservazioni avanzate dagli Organi collegiali e di partecipazione della scuola, dal Dirigente Scolastico o dai componenti del Consiglio di Istituto stesso . REGOLAMENTO PER I VIAGGI DI ISTRUZIONE 1) Criteri generali organizzativi Le visite d’istruzione sono opportunità didattiche finalizzate ad integrare la programmazione formativa. Esse permettono di collegare l’attività scolastica con l’ambiente esterno, così come previsto negli obiettivi stabiliti nel POF: crescita delle capacità relazionali, delle esperienze socioculturali, delle conoscenze del patrimonio culturale e paesaggistico-monumentale. Queste attività, dunque, sono rivolte alla classe nella sua totalità ed esigono un’adeguata preparazione sia a livello didattico sia a livello culturale. Ogni anno la Commissione Viaggi, costituita dai docenti incaricati delle Funzioni Strumentali, individua e propone ai singoli Consigli di Classe (docenti,studenti e genitori) una serie di mete e itinerari, che abbiano particolare rilevanza dal punto di vista artistico e culturale e che siano in accordo con gli obiettivi della programmazione e con le finalità dell’indirizzo. Il numero dei partecipanti, di ogni singola classe, non deve essere inferiore almeno al 70% dei componenti della stessa. Di norma i viaggi d’istruzione durano il tempo ritenuto necessario per conseguire gli obiettivi educativi e didattici stabiliti. In via orientativa si fissano i seguenti limiti: viaggio in Italia per il triennio (1/3 giorni); viaggio in Italia e/o all’estero per il biennio post qualifica (max 6 giorni); Per programmi di particolare rilevanza didattica e di esperienza di vita (progetti speciali, avvenimenti culturali, ecc.), è consentita una diversa durata, su programma analitico concordato dal Consiglio di Classe, da sottoporre ad esame e ad approvazione del Consiglio di Istituto. Periodo di svolgimento: dall’ultima settimana di settembre all’ultima di aprile, esclusi i periodi in cui sono stati programmati gli scrutini. Per i viaggi di istruzione legati a progetti speciali, ad avvenimenti culturali fissati in date diverse o a 217 voli low cost eventualmente non prenotabili nei periodi indicati, è possibile variare il periodo di svolgimento, previa approvazione del Consiglio di Istituto. Per motivi economici, inoltre, è opportuno che i partecipanti alla singola visita di istruzione non siano inferiori alle 50 unità, perciò si consiglia che almeno due classi scelgano una meta comune fissando lo stesso itinerario. È compito dei Consigli di Classe fissare le mete dei viaggi d'istruzione. I Consigli di classe si riuniranno in seduta ordinaria o anche in seduta straordinaria per ratificare il programma del viaggio, con l’indicazione dei docenti accompagnatori, condizione questa indispensabile per l’espletamento del viaggio. La documentazione, completa e compilata in ogni sua parte (progetto, elenco partecipanti, accompagnatori, programma di viaggio, preventivo massimo di spesa), sarà consegnata in presidenza, dal Coordinatore della Classe, entro e non oltre le seguenti date: 10 novembre per le classi per cui è previsto il viaggio in novembre/dicembre; 10 gennaio per le classi per cui è previsto il viaggio in primavera. Successivamente, l'ufficio di segreteria provvederà a richiedere i preventivi di spesa delle visite programmate alle compagnie di viaggio e a predisporre i relativi prospetti comparativi. In seguito all’approvazione del Consiglio d’Istituto, li farà pervenire al docente incaricato. Ottenuta l'informazione di ritorno rispetto ai costi previsti, la funzione strumentale incaricata (unico intermediario autorizzato ai rapporti con la segreteria), verificata la volontà di confermare la visita d'istruzione, consegnerà in segreteria le autorizzazioni rilasciate dai genitori degli alunni e l’impegno di accettazione del preventivo attraverso il versamento contestuale dell’importo relativo. 2) Modalità per il versamento: ıa mezzo versamento individuale sul conto corrente postale dell’Istituto (non è escluso il versamento collettivo). I bollettini di versamento raccolti dal rappresentante di classe degli alunni saranno consegnati alla funzione strumentale che li farà pervenire all’ufficio di segreteria. ıGli alunni che non partecipano alla visita d'istruzione sono tenuti alla frequenza regolare delle lezioni. ıGli studenti in visita d'istruzione dovranno mantenere un comportamento disciplinato e responsabile, soprattutto nelle ore notturne. Nel caso di comportamenti riprovevoli gli studenti saranno soggetti a provvedimenti disciplinari. ıI docenti accompagnatori dovranno essere uno ogni 15 alunni e, qualora la classe non sia abbinata ad un'altra, dovranno essere due. ıI docenti accompagnatori dovranno appartenere al consiglio della classe interessata, pena l’esclusione dal viaggio d’istruzione. ıI docenti accompagnatori dovranno comunicare la propria disponibilità per iscritto alla Dirigenza su apposito modulo. ıNon è consentito ai docenti accompagnatori, se non in casi di assoluta eccezionalità, partecipare a più di un viaggio di istruzione annuale, compresi gli scambi culturali; ciò al fine di evitare eccessive interruzioni dell’attività didattica nelle proprie classi. ıI docenti accompagnatori hanno il dovere di vigilanza sugli studenti del proprio gruppo classe o di altro gruppo di studenti loro affidato per necessità organizzative. ıIn presenza di alunni portatori di handicap è il Consiglio di classe che dà precise indicazioni, anche rispetto a particolari esigenze come, ad esempio, la presenza dell’docente di sostegno e/o dell’assistente educatore sull’alunno portatore di handicap. ıIl Consiglio di classe escluderà dal gruppo dei partecipanti alle visite d’istruzione gli alunni, sia pure dalle votazioni lusinghiere che, in corso d’anno o negli anni precedenti, si siano segnalati per comportamenti non conformi al regolamento d’Istituto. ıSu richiesta, può partecipare al viaggio il genitore di alunno portatore di handicap, a proprie spese; nella domanda da indirizzare al Dirigente Scolastico il genitore indicherà gli estremi della propria copertura assicurativa. ıÈ consentita la partecipazione del Dirigente Scolastico su richiesta del Consiglio di Classe o su richiesta del Dirigente stesso. 218 ıNon è consentita a nessun titolo la partecipazione di parenti degli accompagnatori. ıCompatibilmente con le risorse economiche della scuola, sono previsti sostegni economici a carico del bilancio d'Istituto per favorire la partecipazione di studenti meritevoli e con accertate difficoltà economiche, su segnalazione del Consiglio di Classe. ıII programma del viaggio dovrà essere predisposto dal Consiglio di Classe in forma analitica e dettagliata, con la specifica indicazione degli obiettivi didattici e culturali dell'iniziativa. ıPer ogni viaggio sarà designato dal Capo d'Istituto il docente "capogita". Questi coordinerà l'intera attività dei gruppi di studenti durante gli spostamenti e, insieme agli altri docenti accompagnatori, concorderà i momenti di sosta cercando di soddisfare, nei limiti del possibile, le esigenze e le richieste dei partecipanti senza causare eccessivi disagi, rallentamenti o ritardi. Il docente "capogita" curerà l'organizzazione, con i conducenti dei mezzi di trasporto, dei trasferimenti da e per l'albergo assegnato; prenderà contatti con le autorità locali in caso di necessità e con le direzioni degli alberghi e dovrà essere informato degli spostamenti delle singole classi partecipanti al viaggio. ıPer ogni viaggio il "capogita" ha il compito di mantenere i contatti con la Dirigenza dell'Istituto per segnalare inconvenienti riscontrati, incidenti, necessità e, al rientro, compilerà il questionario/relazione sullo svolgimento del viaggio. ıIl docente "capogita" deve stilare accurata relazione sull’andamento del viaggio e su eventuali comportamenti sconvenienti degli alunni partecipanti, tali da arrecare disturbo o impedimento al sereno svolgimento delle iniziative culturali. ıPrima del viaggio, dovrà essere comunicato al D.S. e/o al Vicario un recapito telefonico, anche personale, dei docenti accompagnatori per poter contattare in ogni momento la classe in uscita. ıLa prenotazione di una guida turistica in loco, qualora se ne ravvisi la necessità, dovrà essere effettuata a cura di uno dei docenti accompagnatori. ıI contratti organizzativi ed ogni atto amministrativo saranno condotti direttamente dalla scuola, nel rispetto della normativa. ıPer quanto non previsto dal presente regolamento, si rimanda alle norme vigenti in materia di viaggi e di visite di istruzione approvate dal Ministero della Pubblica Istruzione. RIEPILOGO COMPITI DELLE RISPETTIVE COMPONENTI COMPITI DELLA COMMISSIONE VIAGGI DI ISTRUZIONE ( COSTITUITA DALLE FUNZIONI STRUMENTALI DELL’ISTITUTO E PRESIEDUTA DAL D.S. E/O DAL VICARIO) ıProporre ai consigli di classe “pacchetti” di viaggi di istruzione tipo, in ordine alle diverse classi (prime, seconde, ecc.); ciò, senza ledere la libertà di programmazione dei consigli di classe, ma solo al fine di favorirne la scelta (prezzi, programmi, ecc.). ıSupportare i consigli di classe nella scelta delle mete e nella programmazione dei viaggi. ıPreparare schede tecniche da presentare alle agenzie di viaggio prescelte. ıTenere i rapporti con la presidenza per quanto di propria competenza. COMPITI DEI DOCENTI COORDINATORI DELLA CLASSE INTERESSATA AL VIAGGIO D’ISTRUZIONE ıConsegnare le autorizzazioni e i bollettini di versamento in segreteria. ıTenere i rapporti tra alunni, docenti accompagnatori e commissione viaggi. ıInformare i docenti accompagnatori in merito all’organizzazione complessiva della visita d’istruzione. COMPITI DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE Raccogliere le autorizzazioni e i bollettini di versamento per la consegna al coordinatore di classe. COMPITI DELL’UFFICIO DI SEGRETERIA E DELL’UFFICIO TECNICO ıTenere i rapporti con la commissione viaggi. ıRichiedere preventivi alle Ditte e predisporre i prospetti comparativi. ıPredisporre tutti gli adempimenti di natura amministrativo/contabile relativi alle visite. COMPITI DEI CAPIGITA ıCoordinare l'intera attività dei gruppi di studenti durante gli spostamenti. ıInsieme agli altri docenti accompagnatori, concordare i momenti di sosta cercando di soddisfare, nei limiti del possibile, le esigenze e le richieste dei partecipanti senza causare eccessivi disagi, 219 rallentamenti o ritardi. ıCurare l'organizzazione, con i conducenti dei mezzi di trasporto, dei trasferimenti da e per l'albergo assegnato. ıPrendere contatti con le autorità locali in caso di necessità e con le direzioni degli alberghi e essere informato degli spostamenti delle singole classi partecipanti al viaggio. ıPer ogni viaggio il "capogita" deve mantenere i contatti con la presidenza dell'Istituto per segnalare inconvenienti riscontrati, incidenti, necessità e, al rientro. ıCompilare il questionario/relazione sullo svolgimento del viaggio. ıStilare accurata relazione sull’andamento del viaggio e su eventuali comportamenti sconvenienti degli alunni partecipanti, tali da arrecare disturbo o impedimento al sereno svolgimento delle iniziative culturali. COMPITI DEI DOCENTI ACCOMPAGNATORI ıCompilare apposito modulo di dichiarazione di disponibilità ad accompagnare la propria classe. ıAssistere agli alunni. ıContattare eventuali guide. REGOLAMENTO VISITE GUIDATE Si svolgono nell'arco di una mattinata o eccezionalmente di una giornata per visite a musei o mostre, per manifestazioni culturali o di interesse professionale. Il Dirigente Scolastico autorizza tali uscite, richieste per iscritto dal docente interessato, purché siano inserite nella programmazione approvata dal Consiglio di classe oppure approvate in sede di Collegio dei Docenti. ADEMPIMENTI ıNelle riunioni di programmazione di inizio d'anno, i Consigli di classe definiranno un piano di massima per le visite guidate. ıLe proposte verranno quindi discusse nel Consiglio di classe di novembre, durante il quale sarà verificata l'effettiva possibilità di svolgimento, anche in relazione alla coerenza con le attività previste nella programmazione; nell'ipotesi di valutazione positiva, il Consiglio raccoglierà la disponibilità dei docenti ad accompagnare gli alunni. ıIl Consiglio di classe presterà particolare attenzione a che la spesa prevista consenta a tutti gli alunni di partecipare all'iniziativa proposta. I casi di particolare difficoltà economica saranno segnalati tempestivamente in modo che la Presidenza possa attivare le opportune procedure di sussidio. ıEventuali visite guidate proposte successivamente al Consiglio di classe di novembre, potranno essere approvate, con analoga procedura, purché siano coerenti con la programmazione didattica. Salvo delibere diverse degli organi competenti, di norma non sono consentite a ciascuna classe più di tre visite guidate per anno scolastico. Le visite guidate non devono essere effettuate in coincidenza di scadenze e valutazioni PARTECIPAZIONE DELLA CLASSE La partecipazione alle attività programmate e deliberate in base alle presenti disposizioni, assume carattere obbligatorio per tutti gli studenti della classe. In ogni caso, affinché le uscite possano aver luogo, è necessaria la partecipazione di almeno il 70% degli studenti della classe interessata. DISCIPLINA Trattandosi di attività scolastica svolta sotto la guida e la tutela della scuola, gli studenti partecipanti devono adeguarsi alle direttive dei docenti accompagnatori. ACCOMPAGNATORI Il personale accompagnatore assume, con dichiarazione scritta, l'obbligo di una attenta ed assidua vigilanza degli studenti. A detto personale fanno carico le responsabilità di cui all'art. 2047 del Codice Civile integrato dalla norma di cui all'art. 61 della Legge 11 luglio 1980, n° 312 che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave. Si stabilisce che gli accompagnatori siano due, se il viaggio riguarda un'unica classe, almeno uno ogni quindici alunni, se le classi sono in numero maggiore. Gli accompagnatori devono essere docenti della classe. 220 Nel caso di partecipazione di studenti portatori di handicap deve essere assicurata, in caso di necessità, l'ulteriore presenza di un docente di sostegno o di altro operatore. Nel rispetto dello spirito della C.M. 133/90, è opportuno ed auspicabile un avvicendamento degli accompagnatori durante l’espletamento delle visite guidate. ORGANIZZAZIONE L'organizzazione è affidata alla scuola. La C.M. 133/90 vieta esplicitamente che tale incarico possa essere affidato agli studenti. SPESA Tutta la gestione contabile dei viaggi di istruzione avviene nell'ambito del bilancio dell'istituto. Pertanto le quote a carico dei partecipanti devono essere versate sul conto corrente postale intestato alla scuola. B) REGOLAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Il Centro Sportivo Scolastico opera sulla base di un progetto inserito annualmente nel P.O.F. di Istituto, su indicazioni che il M.I.U.R. comunica alle scuole attraverso le “Linee Guida” a carattere Nazionale e territoriale ed attraverso le Circolari applicative che disciplinano tutte le attività di Educazione Fisica, Motoria e Sportiva delle scuole di ogni ordine e grado. Il Centro Sportivo Scolastico opera attraverso la costituzione di gruppi/squadra di studenti distinti per interessi o discipline sportive e per fasce di età, ponendo doverosa attenzione anche ai disabili, con l’intento di contribuire alla promozione delle attività motorie per tutti e la valorizzazione delle eccellenze. Tra le finalità del Centro Sportivo Scolastico, negli specifici programmi annuali, verranno individuati, oltre ai classici obiettivi riguardanti lo studio delle diverse discipline sportive, anche attività educative trasversali di accoglienza e integrazione degli studenti, per contrastare episodi di bullismo e prevenire forme di dipendenza da alcol, tabacco e doping. Il Progetto farà parte del P.O.F. di istituto e troverà spazio in ambito curricolare, extra curricolare ed opzionali Le ore di insegnamento frontale previste per la attuazione del progetto, saranno programmate secondo quanto disciplinato dall’articolo 87 del vigente Contratto Nazionale di Lavoro del comparto scuola, che costituisce lo strumento indispensabile per la realizzazione delle finalitàdel centro sportivo scolastico; tale istituto, tradizionalmente facente parte dello stato giuridico dei docenti di educazione fisica, permetterà di usufruire degli stanziamenti ministeriali previsti per le ore aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva, fino ad un massimo di sei ore settimanali per ogni docente. Queste ore debbono essere utilizzate con carattere di continuità per tutto l’anno, al fine di creare negli alunni un’abitudine sportiva nello stile di vita e permettere loro di percepirla come una attività regolare. L’utilizzo delle ore di avviamento alla pratica sportiva deve essere adeguatamente registrato e documentato per verificare la partecipazione degli alunni nelle diverse attività per essere monitorato e rendicontato dai dirigenti scolastici per consentire all’Amministrazione di analizzare i dati, rilevare fabbisogni, valutare la necessità di eventuali variazioni per il futuro. Per la organizzazione il Dirigente Scolastico utilizzerà i docenti di educazione fisica resisi disponibili e tra loro individuerà e nominerà quello incaricato del coordinamento del Centro Sportivo. Questi, in collaborazione con i colleghi di Educazione fisica, dovrà redigere un programma didattico-sportivo con tutte le iniziative da proporre agli studenti durante l’anno scolastico. Il progetto quantificherà anche gli oneri finanziari per la sua realizzazione e necessari per avanzare la richiesta di accesso ai fondi delle ore di avviamento alla pratica sportiva, il cui finanziamento avverrà nei limiti delle risorse destinabili a livello nazionale. Per ogni anno scolastico il “Programma delle attività” costituirà la necessaria integrazione del presente regolamento 221 C) REGOLAMENTO DEI LABORATORI SCIENTIFICI (BIOTECNOLOGICO) Il laboratorio è luogo irrinunciabile all’interno di un percorso formativo a carattere scientifico, per sviluppare negli studenti conoscenze, abilità e competenze attraverso la didattica laboratoriale. Nel laboratorio si integrano le dimensioni cognitive, affettive, senso-motorie, sociali, in cui ci si misura direttamente con le cose, acquisendo la cognizione che si può agire sul mondo per modificarlo; in esso è possibile educare alla responsabilità e alla consapevolezza di ciò che si fa. Finalità delle attività di laboratorio • sviluppare la creatività, il senso critico e logico, aspetti fondamentali della conoscenza; • incrementare e mantenere l’interesse e la motivazione. • promuovere negli studenti una metodologia scientifico-sperimentale; • potenziare, attraverso il metodo scientifico di indagine, il sistema induttivo e ipotetico deduttivo; • condurre esperienze per riflettere sul rapporto “sapere” e “sapere fare”; • migliorare l’apprendimento di concetti scientifici; • promuovere processi di problematizzazione, di formulazione di ipotesi, di analisi dei dati, di sintesi, di collegamento/verifica e di deduzioni, fino alla capacità di generalizzazione e di astrazione (porre i dati in un contesto di conoscenze e in un quadro possibile di interpretazione: costruzioni di modelli), per valorizzare le diverse capacità (intuitiva, relazionale e operativa) e stili cognitivi; • acquisire la capacità di sviluppare un’osservazione sistematica dei fatti sperimentali e l’abitudine di annotare ogni dato sul proprio quaderno di laboratori Obiettivi delle attività di laboratorio Cognitivi: • migliorare l’apprendimento dei concetti • sviluppare la capacità di risolvere problemi • migliorare la comprensione del metodo scientifico di indagine Operativi: • sviluppare le abilità di eseguire indagini in campo scientifico • sviluppare le capacità di analisi dei dati sperimentali • sviluppare la capacità di lavorare con altri • sviluppare capacità di manipolazione • sviluppare le capacità di comunicazione Modalità e tempi delle attività di laboratorio Le attività di laboratorio risultano parte integrante dei percorsi didattici programmati dai docenti , e le attività di laboratorio si articolano in : • fase di discussione, dimostrazione teorica e progettazione, svolta in parte in aula e in parte in laboratorio • fase di esecuzione, di analisi e interpretazione dei dati sperimentali. Ogni esperienza/esperimento viene guidata/o, oltre che dal docente di classe, dall’insegnante tecnicopratico e dall’assistente tecnico. Il docente di classe, inoltre, coordina le attività teoriche con quelle sperimentali. Per la loro organizzazione si rinvia alle programmazioni didattiche di ogni singolo docente. 222 Verifica delle attività di laboratorio L’attività sarà misurata sia negli aspetti operativi, che in quelli relazionali. Alla conclusione dell’attività di laboratorio, gli studenti stileranno relazioni tecniche e/o schede di laboratorio, che costituiranno elemento di valutazione. GESTIONE E USO DEL LABORATORIO SCHENTIFICO • • • • • • • • • • I laboratori sono dedicati esclusivamente all’attività didattica ed è consentito l’accesso esclusivamente agli studenti delle classi previste dall’orario scolastico e solo in presenza del personale docente o tecnico. Durante l’intervallo e nelle ore in cui non sono previste lezioni, è vietato l’accesso agli studenti. In tali periodi il laboratorio è chiuso a chiave o è consentita la presenza dei docenti e/o dell’insegnante tecnico pratico e/o dell’assistente tecnico per la preparazione delle lezioni, per la manutenzione tecnica e per le attività necessarie al buon funzionamento I responsabili di laboratorio predispongono, per tutto l’anno scolastico, il calendario di utilizzazione dei laboratori. Per consentire a tutte le classe di fruire dell’aula laboratorio, il calendario delle attività relative ai laboratori prevede che le classi si alternino secondo disposizione del calendario e, laddove si intravedano delle sovrapposizioni, si farà ricorso alla turnazione ed al buon senso dei docenti . Le varie attività vengono monitorate per mezzo di un registro che indica il giorno, l’ora, la classe, il docente e l’argomento dell’esercitazione di laboratorio. Tutte le attività didattiche dei laboratori devono essere opportunamente programmate e pianificate con anticipo sufficiente alla necessaria predisposizione di prodotti ed apparecchiature, in condizioni di massima sicurezza . Per sfruttare pienamente l’aula di laboratorio, il docente teorico che non prevede l’utilizzo del laboratorio secondo calendario e tempi previsti, rende l’ora libera e quindi disponibile per gli altri docenti, indipendentemente dall’orario di calendario previsto. · I docenti utenti sono invitati a comunicare qualsiasi problema ai responsabili dell’aula I responsabili sono tenuti ad annotare, in itinere, eventuali variazioni dell’inventario del laboratorio Il docente e l’insegnante tecnico pratico avranno cura di segnalare agli studenti le apposite indicazioni affisse sulle pareti dei laboratorio relative, in particolare, alla natura dei rischi specifici attribuiti alle sostanze pericolose, ai simboli convenzionali indicativi del rischio caratteristico di prodotti chimici e ai r consigli di prudenza; Gli studenti ed il personale, presenti in laboratorio per svolgere la loro attività, devono rispettare le prescrizioni di sicurezza Gli studenti devono mantenere sempre un comportamento rispettoso verso gli addetti e utilizzeranno con attenzione le attrezzature in dotazione al laboratorio. Si presenteranno alle lezioni dotati del necessario materiale didattico e delle dotazioni personali di sicurezza (camice, guanti, occhiali, elastico per i capelli lunghi …) prescritte dai docenti. • Gli studenti, durante le attività, sono tenuti ad indossare il camice da laboratorio, i guanti monouso e la mascherina paraschizzi, quando necessario • Al termine dell’esercitazione, gli studenti riordineranno il loro posto di lavoro secondo le indicazioni ricevute e consegneranno, in ordine, all’insegnante tecnico pratico e/o all’assistente tecnico le attrezzature e i materiali eventualmente ricevuti all’inizio della lezione. • Comporta grave responsabilità per gli insegnanti, sia teorici sia tecnico-pratici, allontanarsi per futili motivi durante l'orario di servizio dai laboratori o ritardare il cambio dell'ora 223 .Compiti del docente teorico: 1. All’inizio dell’anno, dopo l’ accoglienza, in relazione agli obiettivi e finalità fissati dal Collegio Docenti e dal C.di C., programma le esercitazioni di laboratorio finalizzate agli obiettivi didattici da raggiungere; 2. Durante le lezioni /esercitazioni, coadiuvato dall’I.T.P. , quando è possibile, fornisce agli allievi le informazioni necessarie per far effettuare l’esercitazione. Sovrintende, con l’I.T.P. e l’A.T. , allo svolgimento della stessa e interviene sugli allievi in difficoltà. 3. Controlla che le attrezzature vengano usate in modo consono evitando il loro danneggiamento. 4. Al termine della lezione, verifica che la riconsegna del materiale venga effettuata con il dovuto ordine. 5. Segnala eventuali danni e in tal caso applica il Regolamento delle studentesse e degli studenti. 6. Segnala al responsabile di laboratorio la necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria. • • • • Funzioni dell’Insegnante Tecnico Pratico (I.T.P.) In accordo con il docente teorico, all’inizio dell’anno, dopo l’ accoglienza, in relazione agli obiettivi e finalità fissati dal C.D. e dal C. di C., programma le esercitazioni di laboratorio finalizzate agli obiettivi didattici della programmazione. Qualche giorno prima della data fissata per l’esercitazione, predispone il materiale necessario allo svolgimento dell’attività laboratoriale. Prima dell’esercitazione predispone, possibilmente con l’assistente tecnico, il materiale e le attrezzature necessarie allo svolgimento dell’esercitazione, verifica il buon funzionamento delle stesse e durante la lezione collabora con il docente. All’inizio dell’ A.S., o alla bisogna “in itinere" , in relazione alla programmazione didattica, concorda con i docenti teorici , la richiesta motivata di acquisto di attrezzature e materiali Funzioni dell’Assistente Tecnico ( A.T. ) • Provvede alla ordinaria manutenzione e custodia delle attrezzature, strumentazioni e materiale di facile consumo in dotazione al laboratorio. • Provvede alla predisposizione degli strumenti, attrezzature e materiali necessari alle esercitazioni in base ad un programma comunicatogli dal docente teorico e/o dall’insegnante tecnico-pratico, con qualche giorno di anticipo rispetto alla esercitazione. • Al termine delle esercitazioni, provvede al riordino del materiale consegnato all’inizio della lezione e ad un rapido controllo degli strumenti e delle attrezzature utilizzate, segnalando immediatamente eventuali anomalie e collaborando ad individuare gli eventuali responsabili. • Collabora con il responsabile di laboratorio, all’aggiornamento del registro dell’inventario. • Esegue un periodico controllo del funzionamento e dello stato di conservazione della strumentazione e dell’attrezzatura per garantire continuità nello svolgimento delle esercitazioni. Segnala al responsabile eventuali anomalie. • Alla fine dell’anno scolastico, assieme al responsabile di laboratorio, provvede alla verifica dell’inventario e partecipa alle operazioni di chiusura, negli armadi predisposti, delle attrezzature leggere e alla verifica del materiale di consumo . • E’ presente, quando possibile, in laboratorio durante le lezioni e collabora con i docenti alla buona riuscita della esercitazione. • Qualora dovesse essere assegnato a più laboratori, concorda con i relativi responsabili un orario di presenza nelle singole aule. • Nell’ipotesi di assenza programmata durante i giorni di lezione, concorderà con gli insegnanti le modalità per permettere un regolare svolgimento delle attività di laboratorio 224 Funzioni del Responsabile di Laboratorio · · · · · · · · · · Cura l’impiego ottimale del laboratorio. Custodisce il materiale in dotazione del laboratorio e cura la persistenza di scorte adeguate dei materiali necessari alla didattica ( in stretto raccordo con il D.S.G.A. e il D.S.). · Riceve dai colleghi segnalazioni di manutenzioni. All’inizio dell’anno scolastico, raccoglie le richieste di acquisto di attrezzature e materiali, per l’arricchimento delle dotazioni. · Predispone, sentiti gli insegnanti interessati, una regolamentazione del laboratorio . · Predispone l’orario delle attività di laboratorio, coadiuvato dall’ITP e dall’A.T. Vigila che tutte le misure di sicurezza disposte dal Dirigente Scolastico siano osservate segnalando eventuali inadempienze. Cura la segnalazione al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di eventuali situazioni di rischio. Verificata, direttamente o indirettamente, la carenza di dotazioni antinfortunistiche del laboratorio, richiede il necessario intervento concordato con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Nei casi di grave pericolo sospende le esercitazioni avvisando il D.S. e richiedendone l’intervento immediato. Provvede a stilare una breve relazione tecnica sulla inutilizzabilità di un bene ( per deterioramento, obsolescenza, etc…) , necessaria al discarico inventariale del bene. Segnala anomalie nel funzionamento delle macchine e/o arredi e infissi che necessitino di manutenzione. Segnala, in caso di guasti ( e in attesa di riparazione) mediante appositi cartelli, della temporanea inutilizzabilità del laboratorio. · A fine anno, relaziona sull’attività svolta . Disciplina studenti Nei laboratori è tassativamente vietato agli studenti: • accedere al laboratorio in assenza dell'insegnante o del personale preposto; • consumare cibi o bevande; • sporcare e/o lasciare il locale in disordine; • spostare e/o asportare il materiale; • tenere un comportamento tale da mettere in pericolo la propria incolumità e quella altrui; • prendere iniziative personali al di fuori dell'esperimento che si deve effettuare e spostarsi di continuo da un tavolo all'altro e non stare correttamente al proprio posto; • toccare le apparecchiature elettriche del sistema multimediale nonché manovrare gli interruttori generali d'alimentazione delle stesse. Gli studenti sono responsabili della cura di apparecchiature e materiale didattico loro affidato per lo svolgimento delle esercitazioni e, a lavoro ultimato, devono mettere in ordine il bancone, sistemare la vetreria nel lavandino, lasciare i contenitori con sostanze inutilizzate o con sostanze da trattare sul bancone e risistemare gli sgabelli. 225 D) REGOLAMENTO LABORATORI (IPIA) 1) Modalità di accesso ai laboratori: a) Le chiaviere (quelle degli armadietti interni) devono essere tenute dagli assistenti tecnici, e dall’ufficio tecnico. b) Le chiavi dei laboratori, sono affidate ai collaboratori scolastici, i quali potranno darle ai docenti secondo l'orario pubblicato. Una copia delle chiavi sarà tenuta dall'Ufficio tecnico. c) I docenti fruiranno dei laboratori, secondo l’orario pubblicato. d) I docenti, all’inizio dell’ora, devono chiedere l’apertura del laboratorio al collaboratore scolastico e le chiaviere all'assistente tecnico competente, il quale dovrà essere presente in laboratorio all'inizio dell'ora. Il docente firmerà l’apposito registro, all’interno del laboratorio. e) Il docente, in un determinato laboratorio, sarà assistito dall'assistente tecnico competente per quel laboratorio. Nel caso in cui l’assistente tecnico abbia più laboratori e questi sono occupati in contemporaneità, assisterà con priorità il docente che svolge da solo la lezione attendendo, nel caso in cui ciò non si verifichi, disposizione dai docenti. f) Al termine dell’ora, i docenti, unitamente agli assistenti tecnici, controlleranno che tutto sia in ordine, annotando eventuali problemi. g) In caso di assenza dell’assistente tecnico, il docente chiederà le chiaviere all’Ufficio tecnico, l’assistenza alla lezione se ritenuta necessaria sarà effettuata dall’assistente tecnico libero in quel periodo. h) Gli assistenti tecnici dovranno aiutare il o i docenti nell’azione di vigilanza comunicando immediatamente al docente qualsiasi comportamento scorretto da parte degli allievi. 2) Trasferimento di strumentazione, attrezzature e materiale di consumo: il materiale, gli strumenti, le attrezzature e quanto altro sta in un determinato laboratorio, in caso di necessità, possono essere prelevati per essere utilizzati in altro laboratorio purché il trasferimento venga effettuato dall’assistente tecnico, che provvederà, ad annotarlo in un apposito registro e al termine della lezione a riportarlo nel laboratorio di pertinenza. 3) Organizzazione dei laboratori: a) Ciascun strumento di misura dovrà essere dotato, se possibile, di libretto di istruzione e di un manuale inerente gli accorgimenti per un uso sicuro dello stesso. 4) Esperienze di laboratorio: Al fine di creare un archivio utile delle esperienze di laboratorio ciascun docente compilerà, esperienza per esperienza, una apposita scheda la cui base sarà preparata dal responsabile del laboratorio. In tale scheda dovrà essere descritto lo svolgimento della prova, disegnato lo schema, indicati gli strumenti da utilizzare e la classe coinvolta 5) Compiti dei responsabili di laboratorio e degli assistenti tecnici: Responsabili dei laboratori - elaborano proposte per ottimizzare l’utilizzo dei laboratori; - attuano le deliberazioni e le disposizioni che il Dirigente scolastico determina. - vigilano affinché venga rispettato il regolamento interno; - comunicano all’ufficio tecnico eventuali anomalie o danni alla strumentazione e/o attrezzatura. - predispongono il registro per l’accesso ai laboratori e lo controllano. - mantengono in ordine e aggiornano le schede delle esperienze. - effettuano eventuali modifiche ai Layout dei singoli laboratori. - raccolgono proposte da parte dei docenti e dagli assistenti tecnici e formulano proposte di acquisto di attrezzature, strumenti e materiale di consumo indicando le priorità. - si interfacciano con il Dirigente Scolastico. Assistenti tecnici - Provvedono a tenere in ordine le attrezzature, le strumentazioni e il materiale di laboratorio; 226 - provvedono a verificare carenze di materiale informando il responsabile di laboratorio; - assistono i docenti durante la lezione anche dal punto di vista della vigilanza sugli allievi; - assistono il responsabile dell’ufficio tecnico all’inventario delle attrezzature e delle strumentazioni. E) REGOLAMENTO PER L’ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL’UFFICIO TECNICO L'Ufficio Tecnico è l'organismo che si occupa del coordinamento delle funzioni di natura tecnica dell'Istituto Scolastico. L’Ufficio ha compiti di tipo consultivo ed operativo, sia per quanto riguarda gli aspetti didattici generali che per quelli di carattere organizzativo Per tutti gli aspetti organizzativi/amministrativi generali, l’Ufficio Tecnico fa capo al Direttore Amministrativo, il quale, ricevute le direttive di massima e gli obiettivi dal Dirigente predispone gli interventi e gli strumenti necessari al raggiungimento dei risultati attesi. Per quanto attiene gli aspetti didattici ed organizzativi correlati, l’Ufficio Tecnico fa capo al Dirigente o al collaboratore all’uopo individuato. L’Ufficio Tecnico è coordinato da un docente all’uopo incaricato dal Dirigente. SETTORE MANUTENTIVO Il servizio di manutenzione, per ogni plesso dell’Istituto, è così suddiviso ed articolato: a) Manutenzione ordinaria e straordinaria eseguibile con il personale tecnico interno : è attuata secondo le disponibilità di personale qualificato, di mezzi tecnici operativi e di sicurezza disponibili. b) Manutenzione ordinaria e straordinaria a carattere specifico, di macchine, apparecchiature, attrezzature, sia di uso didattico sia di ufficio: sarà affidata, secondo la natura dell’intervento al personale tecnico interno o a ditte esterne specializzate. c) Manutenzione degli immobili, degli impianti, della viabilità interna e degli spazi verdi : è di competenza dei settori tecnici dell’amministrazione di competenza, il cui intervento sarà richiesto come più avanti specificato; laddove necessario è previsto l’impiego del personale interno per un primo intervento di ripristino. Modalità di attuazione degli interventi : a) I lavori da eseguire con il personale tecnico interno sono assegnati, tramite ordine di servizio, del docente preposto direttamente all’operatore. Il prelievo dei materiali occorrenti è eseguito dall’operatore stesso direttamente presso il magazzino che redige nota di quanto consegnato (annotandolo su apposita cedola). A lavoro ultimato l’operatore restituisce al magazzino il materiale non utilizzato e quello di risulta degli interventi. b) Il docente preposto segue il lavoro in tutte le sue fasi, definendone le caratteristiche tecniche in collaborazione con il personale tecnico, ratifica l’ordine di servizio e ne stabilisce la positiva conclusione in base alla richiesta originaria ed alle valutazioni tecniche successive. Ne controlla i tempi di esecuzione. c) La manutenzione delle macchine, delle apparecchiature e delle attrezzature, sia di impiego didattico sia d’ufficio, è richiesta per iscritto al settore manutentivo dai responsabili di laboratorio e dai referenti dei vari uffici. La manutenzione di strutture ed arredi è richiesta per iscritto dai responsabili di plesso, dai referenti delle segreterie, dal personale di custodia. Nelle richieste devono figurare i riferimenti necessari all’identificazione del luogo e della natura del guasto. d) Il docente incaricato si avvale delle competenze tecniche specifiche dei colleghi del settore Tecnico. e) Laddove siano presenti, tra le varie richieste, anche interventi sulle macchine degli uffici, le priorità di intervento saranno quotidianamente concordate con il DIRETTORE SGA. f) È prevista una manutenzione preventiva con controlli periodici semestrali eseguiti dal personale tecnico ed organizzati dal docente preposto allo specifico settore tecnico. g) Laddove il settore manutentivo non ritenesse di essere in grado di svolgere l’intervento di ripristino o fosse necessaria la sostituzione in garanzia di parti o pezzi di ricambio, l’Istituto si 227 rivolgerà a ditte esterne. Tale impossibilità dovrà essere manifestata entro 3 giorni dalla richiesta. h) Gli interventi di pertinenza dei settori tecnici dell’Ente Locale di riferimento - ed effettuati da ditte esterne - sono richiesti dal docente collaboratore individuato entro 3 giorni dalla comunicazione del docente del settore manutentivo. Tali lavori vengono seguiti dal docente incaricato della manutenzione nell’ambito dell’Ufficio Tecnico. SETTORE TECNICO L’Ufficio Tecnico collabora con gli insegnanti preposti allo svolgimento delle esercitazioni pratiche nei vari laboratori, allo scopo di determinare le condizioni migliori per lo svolgimento in essi dell’attività didattica. A tale scopo è di supporto ai responsabili di laboratorio per individuare, in ciascuna specializzazione, le problematiche tecniche attinenti lo sviluppo dell’attività didattica. Tiene i rapporti con gli insegnanti per l’informazione tecnica relativa a materiali ed apparecchiature da impiegare nelle esercitazioni, con particolare riguardo ai problemi di ordine didattico. Promuove le riunioni con gli insegnanti addetti ai laboratori per determinare un migliore uso degli stessi. Favorisce lo sviluppo delle aree tecniche, suggerendo innovazioni tecnologiche e stimolando allievi e colleghi alla ricerca ed alla collaborazione. In particolare: a) Fissa le note di utensileria, materiali ed attrezzature di supporto e di scorta che il magazzino deve tenere a disposizione degli insegnanti per impieghi temporanei, nonché le note da consegnare quale dotazione permanente di reparto. b) Coadiuva il DIRETTORE SGA nella predisposizione del piano acquisti e del piano di approvvigionamento del materiale di consumo dei laboratori, c) Cura la manutenzione e la messa in sicurezza delle attrezzature e delle macchine presenti nei reparti, secondo le indicazioni pervenute dai docenti, in collaborazione con il S.P.P. dell’Istituto. d) Esegue sopralluoghi periodici, unitamente al personale del S.P.P., nei vari ambienti dell’Istituto, allo scopo di fornire informazioni necessarie a redigere il Piano di Sicurezza del documento di valutazione dei rischi. e) Effettua, entro 60 giorni dalla consegna, i collaudi delle apparecchiature e delle macchine acquistate, insieme al responsabile di laboratorio, fatto salvo diversa disposizione del Dirigente (vedi art. 36 comma 1 del D.I. 44/2001). f) Visita le varie industrie del ramo per aggiornarsi sugli ultimi sviluppi della tecnica che interessano le specializzazioni di competenza. g) Si occupa dell’applicazione dell’Art. 26 del D.Lgs 81/2008, secondo le procedure concordate con il S.P.P. h) Su indicazione del Dirigente i componenti del Settore Tecnico fanno parte di Gruppi di lavoro e/o Commissioni di carattere organizzativo/operativo. i) Si accerta, in collaborazione con il S.P.P., che il personale dell’Istituto e gli allievi siano dotati dei necessari dispositivi di protezione individuale, laddove necessari. j) Effettua il collaudo delle attrezzature, recuperando i libretti di istruzione e prevedendo un libretto di manutenzione periodica delle stesse. Ha attribuzioni propositive e/o consultive in merito: a) alle caratteristiche tecniche dei materiali e delle attrezzature d acquistare. b) ad interventi di vario genere per assicurare la funzionalità dei macchinari, dei laboratori, delle officine; Esprime pareri in merito ai requisiti tecnici dei beni da acquistare. Interviene sulla valutazione dei requisite tecnici del materiale offerto dalle varie aziende in relazione ai diversi acquisti da effettuarsi. Dei prodotti acquistati raccoglie le schede di sicurezza, ne distribuisce copia nei laboratori, conservandone gli originali, e verificando la possibilità di sostituire eventuali prodotti pericolosi con altre tipologie che presentino pericolosità inferiore. In seguito a ciò, collabora con il Servizio di Prevenzione, con l’ufficio amministrativo, con il magazzino per la gestione dello smaltimento dei rifiuti prodotti all’interno dei laboratori dell’Istituto. 228 Si preoccupa che le macchine acquistate presentino tutte le caratteristiche di sicurezza indicate dalla vigente normativa. ADEMPIMENTI INVENTARIALI L’inventario è tenuto e curato dal Direttore SGA che ricopre anche la funzione di consegnatario con le connesse responsabilità. Le attrezzature e gli arredi dei laboratori sono affidati in subconsegna dal DIRETTORE SGA al docente responsabile di laboratorio, individuato dal Dirigente. I beni e le attrezzature di uso comune vengono gestiti dal Direttore che, sulla base delle varie richieste, provvede alla consegna dei beni inventariati mediante apposita nota di autorizzazione e presa in carico da parte del docente richiedente. Ogni 5 anni si provvede alla ricognizione dei beni ed ogni dieci anni al rinnovo degli inventari ed alla rivalutazione dei beni. Tali adempimenti sono condotti dall’Ufficio Tecnico per valutare lo stato di conservazione di tali beni, l’eventuale valore di stima da riattribuire o la necessità di effettuare i necessari discarichi inventariali. Il materiale reso inservibile all’uso è eliminato dall’inventario. Al provvedimento di eliminazione è allegato apposito verbale, contenente la valutazione dei singoli beni fuori uso, predisposto dall’Ufficio Tecnico. Parimenti, il materiale di risulta, i beni fuori uso e quelli obsoleti non più utilizzabili che possono essere venduti dall’Istituto, devono essere oggetto di stima del loro valore da effettuarsi sulla base del valore di inventario dedotti gli ammortamenti, ovvero sulla base del valore dell’usato per beni simili. Di tale adempimento l’Ufficio Tecnico predispone apposito verbale. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (in base all’Art. 3 DPR 235/2007) 1.La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile. 2.La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno (art. 1 c. 1 e 2 DPR 249/98). La scuola, nel rispetto della Carta dei Servizi e dello Statuto delle studentesse e degli studenti, SOTTOPONE alla sottoscrizione il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto del Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per conseguire le finalità dell’Offerta Formativa e per sostenere gli studenti per il successo scolastico. La Scuola è impegnata a: • creare un clima sereno e corretto, necessario per favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno alle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione; • dare attuazione ai curricoli nazionali e alle scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere di ciascuna alunna e di ciascun alunno; 229 • procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto alla progettazione didattica e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivandone i risultati che saranno utilizzati per il miglioramento del servizio; • comunicare costantemente con le famiglie i risultati, le difficoltà, i progressi nelle discipline di studio oltre che gli aspetti inerenti il comportamento e la condotta; • prestare ascolto e attenzione ai problemi degli studenti, così da favorire l’interazione con le famiglie. Il Dirigente Scolastico si impegna a: • garantire l’attuazione del piano dell’offerta formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale amministrativo-tecnico-ausiliario nella condizione di adempiere nel modo migliore ai propri compiti; • garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità; • garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica; • coordinare le attività necessarie a conoscere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera per ricercare risposte adeguate; • garantire a tutti gli alunni e alle famiglie la possibilità di accedere alle informazioni necessarie alla fruizione del servizio scolastico; • operare per il miglioramento della qualità del servizio scolastico. I docenti si impegnano a: • informare studenti e genitori degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione della propria programmazione e della valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti; • contribuire a realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; • favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; • incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; • pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile individualizzate; • contribuire alla efficienza ed alla efficacia del lavoro collettivo e alla funzionalità dell’organizzazione del servizio scolastico; • vigilare sulla sicurezza degli alunni e contribuire alla crescita della cultura della sicurezza nella scuola e sul lavoro. Il personale Amministrativo-Tecnico-Ausiliario si impegna a: • collaborare alla attuazione del Piano dell’Offerta Formativa della scuola; • garantire il necessario supporto alle attività didattiche; • contribuire ad un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola; • contribuire al miglioramento del servizio ed allo sviluppo dell’innovazione dell’organizzazione e delle tecnologie. Le studentesse e gli studenti si impegnano a: 230 • essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; • non usare in classe il cellulare e dispositivi elettronici non didattici; • lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente ; • intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; • conoscere l’offerta formativa presentata dagli insegnanti; • rispettare i compagni, le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui, il personale della scuola; • conoscere e rispettare il regolamento di disciplina di istituto e i regolamenti dei laboratori; • rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola; • rispettare le norme di sicurezza e partecipare alla crescita della cultura della sicurezza nella scuola e sul lavoro; • partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo, svolgere regolarmente i compiti assegnati e sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti; • contribuire all’affermazione di modelli di comportamento improntati alla convivenza civile; • favorire la comunicazione scuola/famiglia. La famiglia si impegna a: • instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa; • tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il libretto personale e le comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee o sul sito web della scuola), e partecipare con regolarità alle riunioni previste; • far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, giustificare le assenze (con la necessaria certificazione medica dopo le malattie superiori a cinque giorni); • verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che lo studente segua gli impegni di studio e rispetti i regolamenti, prendendo parte attiva alla vita della scuola; • partecipare al risarcimento dei danni provocati dalla alunna/o servizi della scuola, arredi, attrezzature e materiale didattico; • controllare che l’alunna/o non faccia uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi, consapevole che la violazione di tale disposizione comporterà il ritiro temporaneo del cellulare se usato durante le ore di lezione e la denuncia alle autorità competenti nel caso in cui venissero diffuse riprese non autorizzate e lesive dell’immagine della scuola e/o della dignità di altri soggetti; • dare il proprio contribuito alla vita della scuola ed al miglioramento della qualità del servizio scolastico attraverso la partecipazione alle riunioni degli organi collegiali e alle valutazioni del servizio proposte. Firma di uno dei genitori:………………………… Firma dello studente/studentessa:…………………….. Firma del Dirigente Scolastico: …………………… .…. 231 REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE NELLA SCUOLA Art. 1 – RIFERIMENTI NORMATIVI Il presente regolamento è emanato ai sensi della normativa vigente e in particolare: art. 32 della Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo; Legge 11/11/1975 n. 584; Circolare Min. San. 5/10/1976 n. 69; Direttiva PCM 14/12/1995; Circolare Min. San. 28/03/2001, n. 4; Circolare Ministro della Salute 17 dicembre 2004; Accordo Stato - Regioni 16/12/2004; Circolare 2/Sanità/2005 14 genn. 2005 Circolare 3/Sanità/2005; Legge 28/12/2001, n.448 art. 52, punto 20; Legge 16/01/2003 n.3; art. 51 della L. 3 del 16/01/2003; DPCM 23/12/2003; Legge finanziaria 2005 (incrementa del 10% le sanzioni precedenti) Decreto Legislativo 81/2008; Decreto Legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modifiche, in Legge con provvedimento dell’8 Novembre 2013 , n. 128; Legge 24 Novembre 1981, n. 689 – Modifiche al Sistema penale. Art. 2 - FINALITA’ 1. Il presente Regolamento è redatto con finalità educative e si prefigge di: a) tutelare la salute degli alunni, del personale e di tutti gli utenti dell'Istituzione Scolastica, come sancito dall'art. 32 della Costituzione e dal Decreto legislativo n. 81/2008 (Testo Unico della Salute e della Sicurezza ); b) prevenire l’abitudine di fumare; c) incoraggiare i fumatori a smettere di fumare; d) garantire un ambiente salubre, conformemente alle norme vigenti di sicurezza sul lavoro; e) fare della scuola un ambiente “sano”, basato sul rispetto della persona e della legalità e che faciliti nelle persone scelte consapevoli orientate alla salute propria e altrui; f) far rispettare il divieto di fumo, in tutti i locali e nelle aree all’aperto di pertinenza dell’istituzione scolastica (articolo 4 della Legge 8 Novembre 2013, n. 128); g) promuovere attività educative di lotta al tabagismo, inserite in un più ampio programma di educazione alla salute previsto nel Piano dell’Offerta Formativa (POF) e dare visibilità alla politica contro il fumo adottata dall’istituzione scolastica. Con il presente Regolamento e l’ informativa effettuata dai Docenti e dal Dirigente Scolastico all’inizio dell’anno scolastico, nonché con l’attuazione dei progetti di “Educazione alla salute”, la Scuola si è resa promotrice di ogni possibile iniziativa tesa ad evitare che si verifichi la violazione delle disposizioni previste dalla normativa antifumo da parte dello studente minorenne; pertanto nel caso del minore che non ottemperi al divieto di fumo si considera in solido la famiglia del minore quale responsabile del comportamento illecito del figlio o della figlia ravvisandosi una colpa in educando. Art. 3 - SPAZI SOGGETTI AL DIVIETO DI FUMO 1. E' stabilito il divieto di fumo, anche per le sigarette elettroniche, in tutti i locali e nelle aree all’aperto di pertinenza dell'istituto scolastico. 232 2. In tutti gli ambienti scolastici sono apposti cartelli con l'indicazione del divieto di fumo, della relativa norma, delle sanzioni applicabili, i nominativi dei docenti e del personale ATA responsabili per la vigilanza, denominati responsabili preposti, cui spetta rilevare le violazioni. 3. Tutto il personale scolastico, docente e ATA, ha comunque l’obbligo di vigilanza e di segnalare eventuali infrazioni riscontrate ai responsabili preposti individuati dal Dirigente Scolastico e indicati nella cartellonistica di divieto di fumo. 4. Le sanzioni sono applicate a chiunque viola il divieto di fumo: studenti, personale docente e ATA, genitori ed esterni presenti negli spazi interni ed esterni dell’Istituto Art. 4 - SOGGETTI PREPOSTI AL CONTROLLO DELL’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO 1. I responsabili preposti (quindi i funzionari incaricati a procedere alla contestazione dell'infrazione, alla verbalizzazione e alla comunicazione all'autorità competente), in attuazione dell'art. 4, comma 1, lettera b) del D. P. C. M. 14 /12 /1995, sono indicati sugli appositi cartelli di divieto di fumo. 2. E' compito dei responsabili preposti: - Vigilare sulla corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile in tutti i luoghi ove vige il divieto quindi anche nelle aule, nei laboratori, nella palestra, nei bagni, nelle zone all'aperto. - Vigilare sull'osservanza del divieto, procedere alla contestazione delle infrazioni e verbalizzarle 3. I responsabili preposti al controllo dell’applicazione del divieto di fumo vengono individuati dal Dirigente Scolastico nelle persone di: - sedePrincipe di Piemonte: prof.ssa A. Mastronardi; - sede via Scardocchia: prof. F. Di Mascio; - sede via San Giovanni/p.zza San Francesco: prof. D. Milano; - sede Corso Bucci: prof. G. Scasserra 4. Tutto il personale docente ed ATA ha l’obbligo di rilevare eventuali violazioni e di comunicarle ai responsabili preposti. A tal fine dovrà essere posta particolare cura nella sorveglianza/vigilanza, durante l’intervallo, anche all’esterno dell’edificio, e nei cambi di lezione. Si dovrà evitare, come previsto nel Regolamento di Istituto, di far uscire più ragazzi contemporaneamente dalla classe. 5. I responsabili preposti incaricati restano in carica fino a revoca dell’incarico da parte del Dirigente Scolastico. 6. In presenza di eventuali difficoltà nell’applicazione delle norme antifumo, il Dirigente Scolastico può chiedere la collaborazione del Nucleo Antisofisticazione Sanità dei Carabinieri e delle altre autorità preposte all’osservanza del divieto. 7. Il personale incaricato in qualità di responsabile preposto deve essere munito di apposita disposizione di nomina. Art. 5 - SANZIONI (Per le Sanzioni e le modalità di pagamento, vedere in particolare le procedure descritte in “Allegato A” e “Allegato F” ) 1. Così come stabilito dall'art. 7 Legge 584/1975, come modificato dall'art. 52, comma 20, della Legge 28/12/2001 n. 448, e dall'art. 10 Legge 689/1981, come modificato dall'art. 96 D.Lgs. 507/1999, i trasgressori sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da €. 27,50 a €. 275,00. La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni. 2. Peraltro, in applicazione dell’art. 16 della Legge n. 689/1981, il pagamento viene previsto sempre con un importo pari a doppio del minimo, quindi pari a € 55,00. 3. Coloro che non fanno rispettare le singole disposizioni, vale a dire tutto il personale docente e ATA, preposti al controllo dell'applicazione del presente regolamento, sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 220,00 a € 2.200,00. 4. I dipendenti della scuola che non osservino il divieto nei luoghi dove è vietato fumare, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, possono essere sottoposti a procedimenti disciplinari, secondo quanto previsto dalla normativa vigente 233 5. La violazione del divieto di fumo da parte degli studenti sarà presa in considerazione nella valutazione del comportamento. In caso di recidiva, il Consiglio di Classe, in aggiunta alla sanzione pecuniaria, può decidere l’applicazione di provvedimenti disciplinari in quanto violazione di un regolamento scolastico. Art. 6 - PAGAMENTO CONTRAVVENZIONI 1. Ai sensi dell’art. 8 della legge 584/75, il trasgressore può provvedere al pagamento della sanzione (nella forma più favorevole tra il doppio del minimo e 1/3 del massimo, come disposto dall’art. 16 della Legge n. 689/1981 entro il termine perentorio di giorni 60 (sessanta) dalla data di contestazione o della notificazione, pari a 55 € o 110 € in presenza di donna in gravidanza o minori di 12 anni 2. Le persone preposte al rispetto del divieto di fumo che non ottemperino alle disposizioni di legge e a quelle del presente regolamento sono ammesse a pagare, con effetto liberatorio, entro il termine di 60 giorni, la somma di € 440,00 3. Il pagamento della sanzione amministrativa, da parte del trasgressore, può essere effettuato: a) - in banca o presso gli Uffici postali utilizzando il modello F23 e indicando la causale del versamento (Infrazione al divieto di fumo – Istituto di Istruzione Superiore “Pertini – Montini – Cuoco”); b) - direttamente presso la Tesoreria Provinciale competente per territorio; c) - presso gli Uffici Postali tramite bollettino di conto corrente postale intestato alla tesoreria Provinciale competente per Territorio, indicando la causale del versamento (come sopra). 4. L’interessato dovrà far pervenire, entro 60 giorni, a mano o per posta, la ricevuta del versamento alla Scuola, onde evitare l’inoltro del rapporto al Prefetto territorialmente competente. La scuola rilascerà una ricevuta all'interessato. Art. 7 - PROCEDURA DI ACCERTAMENTO Contestazione e Notificazione 1. Nei casi di violazione del divieto, i responsabili preposti di cui all'art. 4 comma 3 del presente regolamento procedono alla contestazione immediata previo accertamento della violazione utilizzando esclusivamente la modulistica dell'amministrazione scolastica. Il verbale viene redatto in triplice copia: una per il trasgressore (consegnata o notificata), una per la scuola e una inviata al Prefetto, che sarebbe l' “autorità competente” di cui alla lettera b, del già ricordato articolo 4 della DPCM 14/12/95. La compilazione del verbale va preceduta dalla numerazione progressiva e dalla personalizzazione con il timbro dell'Istituto. 2. In mancanza della contestazione personale al trasgressore, gli estremi della violazione debbono essere notificati agli interessati entro il termine di 30 giorni dall'accertamento, mediante raccomandata A/R. 3. In caso di trasgressione della norma da parte di minore, il relativo verbale verrà notificato alla famiglia, con raccomandata A/R, unitamente all’invio del modello F23 per il pagamento. 4. Entro trenta giorni dalla contestazione o notificazione l’interessato può far pervenire all’Autorità competente, il Prefetto, scritti difensivi e documenti e può chiedere di essere sentito dalla medesima. 5. Ai sensi della normativa vigente, al personale dipendente dell'Ente scolastico, è vietata la riscossione diretta della sanzione amministrativa. 6. Al fine della più ampia informazione e sensibilizzazione in materia, il presente Regolamento dovrà essere pubblicizzato adeguatamente, anche attraverso apposita comunicazione alle famiglie. Art. 8 - MODALITÀ ORGANIZZATIVE I docenti responsabili dei progetti di "Educazione alla Salute " sono incaricati di coordinare, indirizzare e monitorare tutte le azioni che sul piano organizzativo, logistico, informativo e tecnico risultano indispensabili a rendere operativo il presente regolamento ed a segnalare al Consiglio d’Istituto eventuali proposte di modifiche o integrazioni. Art. 9 - NORME FINALI Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento è fatto rinvio alle disposizioni di legge vigenti. 234 Art. 10 - ENTRATA IN VIGORE Con l’entratadel presente Regolamento, ad effetto immediato dopo la pubblicazione all’Albo, cessano di avere efficacia le disposizioni con esso incompatibili. ALLEGATI ALLA PROCEDURA: Allegato A: Verbale di accertamento e contestazione del divieto di fumare; Allegato B: Trasmissione al Prefetto di copia del verbale; Allegato C: Comunicazione al Prefetto di mancata esibizione di ricevuta di versamento; Allegato D: Notifica di violazione ai genitori dell’alunno minorenne ai sensi e per gli effetti dell’art. 14 legge n. 689/1981; Allegato E: Nomina agenti accertatori di infrazione del divieto di fumo; Allegato F: Istruzioni generali per le contravvenzioni al divieto di fumo. Il presente Regolamento è stato approvato nella seduta del Collegio dei docenti del 14 ottobre 2015 REGOLAMENTO BAR Art. 1 – STUDENTI Gli studenti possono usufruire dei servizi di ristoro del bar dell’Istituto prima dell’inizio delle lezioni, al termine delle stesse e per tutto il periodo che precede l’attività didattica pomeridiana. Possono altresì recarsi nei locali del bar durante l’intervallo delle lezioni. L’accesso al bar durante le ore di lezione non è consentito: eventuali presenze di studenti dovranno essere giustificate da validi motivi ed autorizzate. Nei locali del bar non è consentito servire né consumare alcolici di alcun tipo, anche di provenienza esterna. Art. 2 – PERSONALE DOCENTE E ATA L’utilizzo del servizio ristoro è consentito al personale in servizio durante le pause dell’attività connessa all’orario di lavoro. Per il personale ATA è consentita la “pausa caffè” durante l’orario giornaliero di servizio, da contenersi in un tempo massimo di 15 minuti e con modalità che non pregiudichino le prestazioni dovute in ordine al funzionamento delle linee telefoniche, alla vigilanza sugli ingressi, all’assistenza all’attività didattica e all’apertura degli sportelli al pubblico. Art. 3 – PERSONALE ESTERNO L’accesso al servizio di ristoro della scuola è consentito agli esterni solo se espressamente autorizzati dal D. S. o dal D.S.G.A. In ogni caso gli esterni dovranno essere identificati e, se del caso, forniti dell’apposito pass di visitatore. L’accesso al bar da parte di studenti e insegnanti di altri Istituti è regolamentato da specifica convenzione deliberata annualmente dagli organismi di gestione competenti. Art. 4 – DIVIETO DI FUMO Per tutti, compresi i visitatori, nei locali del bar è vietato fumare 235 Cap. 7 Il monitoraggio del sistema scolastico Linee guida per il monitoraggio L’IIS Pertini-Montini-Cuoco ritiene necessario monitorare in modo sistematico l’organizzazione didattica e scolastica dell’istituzione così da verificare il raggiungimento degli obiettivi posti in essere nel POF, risolvere le eventuali criticità e mettere in atto un miglioramento continuo. Il monitoraggio, riguarderà tutte le componenti della scuola: didattiche, organizzative e gestionali nonché gli enti e i soggetti collaboratori. Le modalità di monitoraggio adottate sono quantitative e qualitative: le prime sono realizzate tramite analisi statistiche di dati (risorse umane, economiche, esiti degli studenti, etc), le seconde tramite somministrazione di questionari e tramite la metodica del focus group. Tali analisi di volta in volta potranno riguardare tutto l’universo scolastico o solo un campione, selezionato con criteri scientifici. Le diverse formule sono predisposte dalla Commissione per l’Autovalutazione e condivise con il collegio docenti, il dirigente scolastico e, laddove necessario, con tutta la comunità scolastica, perché il monitoraggio sia considerato non come un mero controllo formale, ma come un’esperienza per migliorare e implementare il sistema scuola. Le azioni di monitoraggio previste sono le seguenti: 9) Monitoraggio del POF 10) Monitoraggio del curricolo (focus sull’area didattica) 11) Monitoraggio del piano di miglioramento (focus sull’area didattica) 12) Monitoraggio degli esiti degli studenti 13) Monitoraggio delle risorse economiche 14) Analisi della percezione delle diverse componenti scolastiche 15) Monitoraggio dei corsi di recupero 16) Monitoraggio dei progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa Oltre a tali azioni preventivate, la Commissione Autovalutazione potrà di volta in volta individuare aree e/o situazioni da monitorare per cui provvederà a creare il format adatto e lo condividerà sempre con il collegio docenti e il dirigente scolastico. 1) Monitoraggio del POF Il monitoraggio dell’offerta formativa, realizzato tramite questionari somministrati, anche a campione, alle diverse componenti scolastiche, i seguenti indicatori: · livello e modalità di attuazione; · vincoli incontrati; · le risorse; · livello di partecipazione e condivisione delle diverse componenti scolastiche; · risultati. 236 2) Monitoraggio del curricolo (focus sull’area didattica) Tale monitoraggio riguarda un’area specifica ma particolarmente delicata: il curricolo di istituto. Esso è realizzato tramite analisi dei risultati delle prove parallele. Ogni consiglio di classe sintetizzerà in un’apposita scheda i risultati raggiunti dagli studenti nelle prove svolte nel corso dell’anno scolastico, con l’indicazioni di eventuali criticità. Tali schede sono poi analizzate dalla commissione di autovalutazione. 3) Monitoraggio del piano di miglioramento (focus sull’area didattica) Il monitoraggio del piano di miglioramento, realizzato tramite questionari somministrati ai coordinatori di classe, i seguenti indicatori: · Criticità iniziali · Azioni messe in campo · Metodologie utilizzate · Risultati attesi e risultati effettivi · Punti di forza e punti di debolezza delle azioni messe in campo 4) Monitoraggio degli esiti degli studenti Sono realizzate sistematicamente analisi della frequenza e degli esiti degli studenti alla fine di ogni anno scolastico, per tenere sotto controllo tanto la loro frequenza, tanto il trend dei risultati. Inoltre, sono monitorati gli esiti delle prove INVALSI. Tali analisi non sono mai solo quantitative, ma laddove emergano delle criticità sono effettuate delle indagini qualitative per comprendere le eventuali ragioni dell’ insuccesso scolastico, dell’ abbandono, o della non promozione. 5) Monitoraggio delle risorse finanziarie Il dirigente scolastico e il personale amministrativo procedono a sistematiche analisi dell’utilizzazione delle risorse finanziarie e della conformità con gli obiettivi del POF. 6) Analisi della percezione delle diverse componenti scolastiche Dal momento che non sono solo utili i dati quantitativi o analisi quali-quantitative dei risultati degli studenti, si ritiene necessario anche osservare la percezione del sistema scuola tramite questionari somministrati ai docenti, studenti, personale ATA, genitori. I questionari andranno principalmente a rilevare le percezioni relative · le principali componenti della struttura organizzativa (dirigente scolastico, docenti, personale ATA, DSGA, genitori e alunni); · aspetti cruciali dell’organizzazione didattica e scolastica, · il grado di soddisfazione. 237 7) Monitoraggio attività di recupero L’IIS ritiene opportuno monitorare, tramite la scheda che segue, i risultati degli studenti partecipanti alle attività di recupero dopo il primo quadrimestre, in modo che ogni consiglio di classe possa adottare ulteriori interventi per studenti che non abbiano raggiunto risultati positivi. Questionario per il monitoraggio quadrimestre delle attività di recupero svolte dai docenti dopo il primo 1) Quanti allievi, classe per classe, non hanno raggiunto la sufficienza nella/e disciplina/e che insegni nel primo trimestre? [ indicare la disciplina o le discipline, ciascuna classe e il numero assoluto degli allievi] disciplina……………………………………………………………………………………………………… Classe/allievi Classe/allievi Classe/allievi Classe/allievi __________________________________________________________________ disciplina……………………………………………………………………………………………………… Classe/allievi Classe/allievi Classe/allievi Classe/allievi __________________________________________________________________ disciplina……………………………………………………………………………………………………… Classe/allievi Classe/allievi Classe/allievi Classe/allievi __________________________________________________________________ 2)Quale tipologia di recupero è stata attivata? [si può fornire più di una risposta] a) Recupero individualizzato b) Pausa didattica c) Sportello d) Corso pomeridiano e) altro………………………………….. 3) Dopo le attività di recupero, tutti hanno raggiunto la sufficienza? SI’ NO 4) Se alcuni non hanno raggiunto la sufficienza, quanti sono e a quali classi appartengono? Classe/allievi Classe/allievi Classe/allievi Classe/allievi __________________________________________________________________ Classe/allievi Classe/allievi Classe/allievi Classe/allievi __________________________________________________________________ 5) Quali sono i motivi del mancato raggiungimento della sufficienza? [si può fornire più di una risposta e si indichi comunque la classe e il numero degli alunni dove ciascun motivo è dominante] a) Scarso impegno ………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………..……………………………………………………... b) Mancanza di metodo ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………….…………………………………………………………… c) Tempi lenti nell’apprendimento ………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………… d) Molte lacune di base………………………………………………………………………………………………. e) Altro……………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. 6) Quali sono i tuoi suggerimenti per affrontare questi casi? ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… 238 8) Monitoraggio dei progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa I progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa devono essere monitorati per valutarne l’efficacia dal punto di vista didattico e l’efficienza nell’uso delle risorse finanziarie. Tale analisi è effettuata tramite la scheda che segue. Scheda per il monitoraggio dei progetti attivati SCHEDA DI MONITORAGGIO DEI PROGETTI PRESENTI NEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014 – 2015 PROGETTO…………………………………………………………………………………….. REFERENTE…………………………………………………………………………………. Classi e/o studenti coinvolti Data di inizio Data di conclusione Attività previste Attività svolte Esperti esterni Sono state attivate le collaborazioni previste dal progetto? Sì No Il progetto non prevedeva l’intervento di esperti esterni 239 Laddove prevista, quale documentazione è stata prodotta? Documenti preparatori Verbali delle riunioni del gruppo di progetto Convenzioni con enti o soggetti esterni 240 Materiali didattici Altri materiali: Altro (specificare) Il progetto ha raggiunto i risultati preventivati? Sì No (eventualmente chiarirne il perché) Valutazione dei benefici ottenuti dagli alunni Comportamento Motivazione allo studio Socializzazione Competenze disciplinari Competenze metodologiche Competenze nell’uso di strumenti Competenze professionali Arricchimento personale Rapporti con il territorio Altro Si sono registrate criticità? Eventuali voci di spese Data Il responsabile di progetto 241