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La civetta
La Civetta Athene noctua La Civetta è un uccello (animale vertebrato a sangue caldo) che fa parte dei rapaci notturni (ordine : Strigiformi) che popolano le nostre regioni, come ad esempio : il gufo comune, l’allocco, il barbagianni, il gufo reale, l’assiolo, … In realtà è la più diurna dei rapaci notturni, infatti è possibile incontrarla anche di giorno, ma solitamente caccia di notte! Caratteristiche La civetta non supera i 22cm di lunghezza ed ha un’apertura alare di circa 58 cm. E’ dotata di una testa rotonda ed appiattita e di dischi facciali abbastanza evidenti con fondo di colore biancastro. Il becco è corto e ad uncino. Il piumaggio è superiormente di colore bruno, barrato e macchiato di bianco, inferiormente di colore bianco a strie brune. Grazie a queste caratteristiche è un animale piuttosto mimetico. Gli occhi sono grandi e gialli. Sono particolarmente adattati alla visione notturna (hanno una pupilla che si dilata in modo sorprendente). I rapaci notturni hanno occhi che come i nostri sono rivolti in avanti, ma sono fissi all’interno del cranio; non possono quindi muoverli in su, in giù, a destra o a sinistra. A causa di queste caratteristiche il loro campo visivo è limitato rispetto ad altri uccelli (come ad esempio il piccione). In realtà gli occhi sono diretti in avanti per consentire un’ottima visione binoculare (ciò permette una miglior valutazione delle distanze). Però per guardare di lato questi uccelli devono girare tutta la testa. Questa operazione è facilitata da un collo relativamente lungo e flessibile che permette una rotazione della testa di circa 270°. In realtà nelle notti molto scure la civetta, come tutti i rapaci notturni, non è che vede tanto meglio dell’uomo; è per questo motivo che l’udito è molto importante per questi uccelli! Le orecchie sono asimmetriche. Questo permette all’animale di distinguere con più precisione il luogo di provenienza del suono. In questo modo un rapace notturno posto in un capannone completamente al buio, riesce comunque a catturare un topo. Ma se vengono appese delle strisce di cartone come ostacolo sul suo cammino, il rapace ci sbatterà contro! Un’altra caratteristica dei rapaci notturni è quella di avere un volo silenziosissimo. In questo modo riescono a cogliere le prede di sorpresa. La silenziosità è data dalla disposizione e dalla consistenza delle penne, soprattutto delle remiganti (penne più lunghe dell’ala). Queste hanno una specie di piccolo pettine al margine che, tagliando l’aria, rende il volo impercettibile! Alimentazione L’alba e il tramonto sono le ore preferite dalla civetta per la caccia. Essa si nutre di piccoli mammiferi (toporagni, arvicole), uccellini, rettili (lucertole, serpenti), anfibi (rane) e grossi insetti. Per cacciare, la civetta si posa su un ramo e scruta attentamente il territorio. Appena scorge una preda, gli piomba addosso quasi ad ali chiuse, la afferra con le zampe (fornite di lunghi e affilati artigli) e poi torna dal luogo da cui è partita dove la uccide con un forte colpo di becco! Generalmente la preda viene inghiottita intera, le parti indigeribili (ossa, denti, peli, penne, esoscheletri e ali di insetti) vengono compresse nello stomaco e rigurgitate in masse compatte dette BORRE, la cui analisi consente l’identificazione delle prede! Le borre (o boli) sono quindi delle pallottole formate dai resti di cibo che un uccello non è in grado di digerire. Vengono prodotte non solo dai rapaci notturni, ma anche da molti altri uccelli (aironi, gabbiani, cormorani, martin pescatori, …). Analizzando il contenuto delle borre è quindi possibile determinare cosa hanno mangiato gli uccelli che le hanno rigurgitate! Le borre di civetta si riconoscono perché sono molto piccole e spesso hanno un’estremità appuntita! Habitat (= dove vive) Vive in terreni aperti con presenza di alberi e siepi (campagna), anche in prossimità di insediamenti umani. Nidifica sotto i tetti, nelle fessure dei muri, nelle cavità dei tronchi. Evita i boschi molto grandi, dove invece si può trovare l’allocco con cui viene spesso confusa (il canto è simile), ma in realtà l’allocco è un predatore della civetta! Spesso si vede anche di giorno, magari posata su degli alberi o su dei paletti! In Ticino si trova sul Piano di Magadino e nel Mendrisiotto. Ora si calcola che ce ne siano ancora presenti solo 5 coppie. La popolazione è infatti in forte declino soprattutto a causa della diminuzione dei siti di nidificazione e dell’uso dei pesticidi in agricoltura (meno insetti per nutrirsi e bioaccumulo di pesticidi nel corpo che piano piano avvelenano le civette). Riproduzione Il periodo riproduttivo inizia a marzo con un intenso scambio di messaggi sonori tra maschio e femmina. Eseguono anche una danza di corteggiamento. Il nido viene fatto nelle cavità degli alberi, in vecchi prefabbricati o su camini non utilizzati. Qui vengono deposte da 3 a 5 uova bianche che vengono covate solo dalla femmina per circa un mese. Il maschio durante questo periodo cerca cibo da portare alla sua compagna. Dopo circa un mese nascono i piccoli che all’inizio sono ciechi e sordi, coperti da una peluria biancastra. I genitori vanno entrambi alla ricerca di cibo per nutrire i piccoli che verranno alimentati e curati dai genitori fino al 4°5° mese di vita, quando cominceranno a volare! Passerà ancora un mese prima che i giovani lascino definitivamente il nido per andare a cercarsi un territorio tutto loro. Curiosità Per il canto non certo melodioso ma lugubre e lamentoso, la civetta è stata a lungo considerata un uccello presagio di morte e perseguitata ovunque si facesse vedere. Ora è la specie più minacciata a livello svizzero. Nella Grecia antica era invece associata alla dea della saggezza ed è diventata il simbolo della città di Atene. Considerata un portafortuna. Maura Cattaneo