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100 Sonetti d`Amore
I Pablo Neruda 100 Sonetti d'Amore Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner II Da: Mattino Se non fosse perchè Se non fosse perché i tuoi occhi hanno color di luna, di giorno con argilla, con lavoro, con fuoco, e tieni imprigionata l'agilità dell'aria, se non fosse perché sei una settimana d'ambra, se non fosse perché sei il momento giallo in cui l'autunno sale su pei rampicanti e anche sei il pane che la luna fragrante elabora passeggiando la sua farina pel cielo, oh, adorata, io non t'amerei! Nel tuo abbraccio io abbraccio ciò ch'esiste, l'arena, il tempo, l'albero della pioggia, e tutto vive perché io viva: senz'andare sì lungi posso veder tutto: vedo nella tua vita tutto ciò che vive. Ho fame della tua bocca Ho fame della tua bocca, della tua voce, del tuoi capelli e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso, non mi sostiene il pane, l'alba mi sconvolge, cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno. Sono affamato del tuo riso che scorre, delle tue mani color di furioso granaio, ho fame della pallida pietra delle tue unghie, voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta. Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza, il naso sovrano dell'aitante volto, voglio mangiare l'ombra fugace delle tue ciglia e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo, cercandoti, cercando il tuo cuore caldo come un puma nella solitudine di Quitratúe. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner III Donna completa Donna completa, mela carnale, luna calda, denso aroma d'alghe, fango e luce pestati, quale oscura chiarità s'apre tra le tue colonne? Quale antica notte tocca l'uomo con i suoi sensi? Ahi, amare è un viaggio con acqua e con stelle, con aria soffocata e brusche tempeste di farina: amare è un combattimento di lampi e due corpi da un solo miele sconfitti. Bacio a bacio percorro il tuo piccolo infinito, i tuoi margini, i tuoi fiumi, i tuoi villaggi minuscoli, e il fuoco genitale trasformato in delizia corre per i sottili cammini del sangue fino a precipitarsi come un garofano notturno, fino a essere e non essere che un lampo nell'ombra. Mia brutta Mia brutta, sei una castagna spettinata, mia bella, sei come il vento, mia brutta, della tua bocca se ne può far due, mia bella, son freschi i tuoi baci come angurie. Mia brutta, dove stan nascosti i tuoi seni? Son minuscoli come due coppe di frumento. Mi piacerebbe vederti due lune sul petto: le torri gigantesche della tua sovranità. Mia brutta, il mare non ha le tue unghie nella sua bottega, mia bella, fiore a fiore, stella per stella, onda per onda, amore, ho contato il tuo corpo: mia brutta t'amo per la tua cintura d'oro, mia bella, t'amo per una ruga sulla tua fronte, amore, t'amo perché sei chiara e perché sei oscura. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner IV Nuda sei semplice Nuda sei semplice come una delle tue mani, liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente, hai linee di luna, strade di mela, nuda sei sottile come il grano nudo. Nuda sei azzurra come la notte a Cuba, hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli, nuda sei enorme e gialla come l'estate in una chiesa d'oro. Nuda sei piccola come una delle tue unghie, curva, sottile, rosea finché nasce il giorno e t'addentri nel sotterraneo del mondo. come in una lunga galleria di vestiti e di lavori: la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia e di nuovo torna a essere una mano nuda. Non t'amo come se fossi rosa di sale Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio o freccia di garofani che propagano il fuoco: t'amo come si amano certe cose oscure, segretamente, tra l'ombra e l'anima. T'amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori; grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo il concentrato aroma che ascese dalla terra. T'amo senza sapere come, né quando, né da dove, t'amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner V Da: Mezzoggiono Saprai che non t’amo e che t’amo Saprai che non t'amo e che t'amo perché la vita è in due maniere, la parola è un'ala del silenzio, il fuoco ha una metà di freddo. Io t'amo per cominciare ad amarti, per ricominciare l'infinito, per non cessare d'amarti mai: per questo non t'amo ancora. T'amo e non t'amo come se avessi nelle mie mani le chiavi della gioia e un incerto destino sventurato. Il mio amore ha due vite per amarti. Per questo t'amo quando non t'amo e per questo t'amo quando t'amo. Due amanti felici Due amanti felici fanno un solo pane, una sola goccia di luna nell'erba, lascian camminando due ombre che s'uniscono, lasciano un solo sole vuoto in un letto. Di tutte le verità scelsero il giorno: non s'uccisero con fili, ma con un aroma e non spezzarono la pace né le parole. E' la felicità una torre trasparente. L'aria, il vino vanno coi due amanti, gli regala la notte i suoi petali felici, hanno diritto a tutti i garofani. Due amanti felici non hanno fine né morte, nascono e muoiono più volte vivendo, hanno l'eternità della natura. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner VI E' oggi E' oggi: tutto l'ieri andò cadendo entro dita di luce e occhi di sogno, domani arriverà con passi verdi: nessuno arresta il fiume dell'aurora. Nessuno arresta il fiume delle tue mani, gli occhi dei tuoi sogni, beneamata, sei tremito del tempo che trascorre tra luce verticale e sole cupo, e il cielo chiude su te le sue ali portandoti, traendoti alle mie braccia con puntuale, misteriosa cortesia. Per questo canto il giorno e la luna, il mare, il tempo, tutti i pianeti, la tua voce diurna e la tua pelle notturna. Canti e a sole e cielo Canti e a sole e cielo col tuo canto la tua voce sgrana il cereale del giorno, parlano i pini con la lor lingua verde: gorgheggiano tutti Il uccelli dell'inverno. Il mare empie le sue cantine di passi, di campane, di catene e di gemiti, tintinnano metalli e utensili, suonano le ruote della carovana. Ma solo la tua voce ascolto e sale la tua voce con volo e precisione di freccia, scende la tua voce con gravità di pioggia, la tua voce sparge altissime spade, torna la tua voce carica di viole e quindi m'accompagna per il cielo. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner VII Qui stanno il pane, il vino, la tavola, la dimora Qui stanno il pane, il vino, la tavola, la dimora: il bisogno dell'uomo, la donna e la vita: a questo luogo correva la pace vertiginosa, per questa luce arse la comune bruciatura. Onore alle tue mani che volan preparando i bianchì risultati del canto e della cucina, salve! L'integrità dei tuoi piedi corritori viva! Ballerina che balli con la scopa. Quei bruschi fiumi con acque e minacce, quel tormentato stendardo della spuma, quegl'incendiari favi e scogliere son oggi questo riposo del tuo sangue nel mio, quest'alveo stellato e azzurro come la notte, questa semplicità senza fine della tenerezza. Da: Sera Poveri poeti Poveri poeti che la vita e la morte perseguitaron con la stessa cupa tenacia, poi son coperti d'impassibil pompa, abbandonati al rito e al dente funerario. Essi - oscuri come pietruzze - ora dietro gli alteri cavalli, distesi vanno, alfine governati dagli intrusi, tra i becchini, a dormire senza silenzio. Anzi, ormai sicuri che il morto è morto fanno delle esequie un festino miserabile con tacchini, maiali e altri oratori. Spirarono la loro morte e allora l'offesero: solo perché la loro bocca è chiusa e più non può rispondere al canto. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner VIII Questa è la casa Questa è la casa, il mare e la bandiera. Erravamo per altri lunghi muri. Non trovavamo porta né suono dall'assenza, come dopo morti. E alfin la casa apre il suo silenzio, entriamo a calpestare l'abbandono, i topi morti e l'addio vuoto, l'acqua che pianse nelle tubature. Pianse, pianse la casa notte e giorno, gemette con i ragni, socchiusa, si sgranò dai suoi occhi neri, e ora d'improvviso la ritorniam viva, la popoliamo e non ci riconosce: deve fiorire, e non si ricorda. Da: Notte Da viaggi e da dolori ritornai Da viaggi e da dolori ritornai, amor mio alla tua voce, alla tua mano che vola nella chitarra, al fuoco che interrompe con baci l'autunno, alla circolazione della notte nel cielo. Per tutti gli uomini chiedo pane e regno, chiedo terra per il contadino senza fortuna, che nessuno speri tregua dal mio sangue o dal mio canto, Ma al tuo amore non posso rinunciare senza morire. Per questo suona il valzer della serena luna, la barcarola nell'acqua della chitarra finché si pieghi la mia testa sognando: che tutte le insonnie della mia vita intrecciarono questa pergola dove la tua mano vive e vola custodendo la notte del viandante addormentato. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner IX Ormai sei mia Ormai sei mia. Riposa coi tuo sonno nel mio sonno. Amore, dolore, affanni, ora devono dormire. Gira la notte sulle sue ruote invisibili presso me sei pura come l'ambra addormentata. Nessuna più, amore, dormirà con i miei sogni. Andrai, andremo insieme per le acque del tempo. Nessuna viaggerà per l'ombra con me, solo tu, sempre viva, sempre sole, sempre luna. Ormai le tue mani aprirono i pugni delicati e lasciarono cadere dolci segni senza rotta, i tuoi occhi si chiusero come due ali grige, mentr'io seguo l'acqua che porti e che mi porta: la notte, il mondo, il vento dipanano il loro destino, e senza te ormai non sono che il tuo sogno solo. E' bello amore sentirti vicino a me E' bello, amore, sentirti vicino a me nella notte, invisibile nel tuo sogno, seriamente notturna, mentr'io districo le mie preoccupazioni come fossero reti confuse. Assente il tuo cuore naviga pei sogni, ma il tuo corpo così abbandonato respira cercandomi senza vedermi, completando il mio sonno come una pianta che si duplica nell'ombra. Eretta, sarai un'altra che vivrà domani, ma delle frontiere perdute nella notte, di quest'essere e non essere in cui ci troviamo qualcosa resta che ci avvicina nella luce della vita come se il sigillo dell'ombra indicasse col fuoco le sue segrete creature. Quando morirò voglio le tue mani Quando morrò voglio le tue mani sui miei occhi: voglio la. luce e il frumento delle tue mani amate, passare una volta ancora su di me la loro freschezza, sentire la soavità che cambiò il mio destino. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner X Voglio che tu viva mentr'io, addormentato, t'attendo, voglio che le tue orecchie continuino a udire il vento, che fiuti l'aroma del mare che amammo uniti e che continui a calpestare l'arena che calpestammo Voglio che ciò che amo continui a esser vivo e te amai e cantai sopra tutte le cose, per questo continua a fiorire, fiorita, perché raggiunga tutto ciò che il mio amore ti ordina, perché la mia ombra passeggi per la tua chioma, perché così conoscano la ragione del mio canto. Pensai di morire Pensai di morire, sentii dappresso il freddo, e di quanto io vissi solo te lasciavo: la tua bocca era il mio giorno e la mia nette terrestri e la tua pelle repubblica fondata dai miei baci. In quell'istante finirono i libri, l'amicizia, i tesori accumulati senza tregua, la casa trasparente che tu e io costruimmo: tutto cessò d'esistere meno i tuoi occhi. Perché l'amore, mentre la vita c'incalza, è semplicemente un'onda alta sulle onde, ma ahi quando la morte viene a bussare alla porta solo c'è il tuo sguardo per tanto vuoto, solo la tua carità per non continuare ad esistere, solo il tuo amore per chiudere l'ombra. L'età ci copre come una pioggerella L'età ci copre come una pioggerella, interminabile e arido è il tempo, una penna di sale tocca il tuo volto, una gocciolatura rose il mio vestito: il tempo non distingue tra le mie mani o un volo d'arance tra le tue: punge con neve e con zappa la vita: la vita tua ch'è la vita mia. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner XI La vita mia che ti diedi s'empie d'anni, come il volume d'un grappolo. Ritorneranno l'uve alla terra. Anche laggiù continua il tempo a esistere, ad attendere, a piovere sulla polvere, avido di cancellare fin l'assenza. Antologia a cura di Fans Gianni Elsner http://members.xoom.virgilio.it/giannielsner/home.htm Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner