Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni
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Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni
I Pablo Neruda Versi Del Capitano Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner II Da: L'Amore In te la terra Piccola rosa, rosa piccina, a volte, minuta e nuda, sembra che tu mi stia in una mano, che possa rinchiuderti in essa e portarti alla bocca, ma d'improvviso i miei piedi toccano i tuoi piedi e la mia bocca le tue labbra, sei cresciuta, le tue spalle salgono come due colline, i tuoi seni si muovono sul mio petto, il mio braccio riesce appena a circondare la sottile linea di luna nuova che ha la tua cintura: nell'amore come acqua di mare ti sei scatenata: misuro appena gli occhi più ampi del cielo e mi chino sulla tua bocca per baciare la terra. L'incostante Gli occhi mi corsero dietro una bruna che passava. Era di madreperla nera, era d'uva scura, e mi sferzò il sangue con la sua coda di fuoco. Dietro tutte vado. Passò una chiara bionda come una pianta d'oro dondolando i suoi doni. E la mia bocca andò come in un'onda scaricando sul suo seno lampi di sangue. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner III Dietro tutte vado. Ma a te, senza muovermi, senza vederti, te distante, vanno il mio sangue e i miei baci, bruna e chiara mia, alta e piccola mia, ampia e sottile mia, mia brutta, mia bellezza, fatta di tutto l'oro e di tutto l'argento, fatta di tutto il frumento e di tutta la terra, fatta di tutta l'acqua delle onde marine, fatta per le mie braccia, fatta per i miei baci, fatta per l'anima mia. La notte nell’isola Tutta la notte ho dormito con te vicino al mare, nell'isola. Eri selvaggia e dolce tra il piacere e il sonno, tra il fuoco e l'acqua. Forse assai tardi i nostri sogni si unirono, nell'alto o nel profondo, in alto come rami che muove uno stesso vento, in basso come rosse radici che si toccano. Forse il tuo sogno si separò dal mio e per il mare oscuro mi cercava, come prima, quando ancora non esistevi, quando senza scorgerti navigai al tuo fianco e i tuoi occhi cercavano ciò che ora - pane, vino, amore e collera ti do a mani piene, perché tu sei la coppa che attendeva i doni della mia vita. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner IV Ho dormito con te tutta la notte, mentre l'oscura terra gira con vivi e con morti, e svegliandomi d'improvviso in mezzo all'ombra il mio braccio circondava la tua cintura. Né la notte né il sonno poterono separarci. Ho dormito con te e svegliandomi la tua bocca uscita dal sonno mi diede il sapore di terra, d'acqua marina, di alghe, del fondo della tua vita, e ricevetti il tuo bacio bagnato dall'aurora, come se mi giungesse dal mare che ci circonda. Il ramo rubato Nella notte entreremo a rubare un ramo fiorito. Passeremo il muro, nelle tenebre del giardino altrui, due ombre nell'ombra. Ancora non se n'è andato l'inverno, e il melo appare trasformato d'improvviso in cascata di stelle odorose. Nella notte entreremo fino al suo tremulo firmamento, e le tue piccole mani e le mie ruberanno le stelle. E cautamente nella nostra casa, nella notte e nell'ombra, entrerà con i tuoi passi il silenzioso passo del profumo e con i piedi stellati il corpo chiaro della Primavera. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner V Il figlio Ahi figlio, sai, sai da dove vieni? Da un lago di gabbiani bianchi e affamati. Vicino all'acqua d'inverno io e lei sollevammo un rosso fuoco consumandoci le labbra baciandoci l'anima, gettando al fuoco tutto, bruciandoci la vita. Così venisti al mondo. Ma lei per vedermi e per vederti un giorno attraversò i mari ed io per abbracciare il suo fianco sottile tutta la terra percorsi, con guerre e montagne, con arene e spine. Così venisti al mondo. Da tanti luoghi vieni, dall'acqua e dalla terra, dal fuoco e dalla neve, da così lungi cammini verso noi due, dall'amore terribile che ci ha incatenati, che vogliamo sapere come sei, che ci dici, perché tu sai di più del mondo che ti demmo. Come una gran tempesta noi scuotemmo l'albero della vita fino alle più occulte fibre delle radici ed ora appari cantando nel fogliame, sul più alto ramo che con te raggiungemmo. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner VI Da: Le Furie L'amore Che hai, che abbiamo, che ci accade? Ahi il nostro amore È una corda dura che ci lega ferendoci e se vogliamo uscire dalla nostra ferita, separarci, ci stringe un nuovo nodo e ci condanna a dissanguarci e a bruciarci insieme. Che hai? Ti guardo e nulla trovo in te se non due occhi come tutti gli occhi, una bocca perduta tra mille bocche che baciai, più belle, un corpo uguale a quelli che scivolarono sotto il mio corpo senza lasciar memoria. E che vuota andavi per il mondo come una giara di color frumento, senz'aria, senza suono, senza sostanza! Invano cercai in te profondità per le mie braccia che scavano, senza posa, sotto la terra: sotto la tua pelle, sotto i tuoi occhi, nulla, sotto il tuo duplice petto sollevato, appena una corrente d'ordine cristallino che non sa perché corre cantando. Perché, perché, perché, amore mio, perché? Se tu mi dimentichi Voglio che sappia una cosa. Tu sai com'è questo: se guardo la luna di cristallo, il ramo rosso del lento autunno alla mia finestra, se tocco vicino al fuoco l'impalpabile cenere Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner VII o il rugoso corpo della legna, tutto mi conduce a te, come se ciò che esiste, aromi, luce, metalli, fossero piccole navi che vanno verso le tue isole che m'attendono. Orbene, se a poco a poco cessi di amarmi cesserò d'amarti a poco a poco. Se d'improvviso mi dimentichi, non cercarmi, ché già ti avrò dimenticata. Se consideri lungo e pazzo il vento di bandiere che passa per la mia vita e ti decidi a lasciarmi alla riva del cuore in cui affondo le radici, pensa che in quel giorno, in quell'ora, leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra. Ma se ogni giorno, ogni ora senti che a me sei destinata con dolcezza implacabile. Se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi, ahi, amor mio, ahi mia, in me tutto quel fuoco si ripete, in me nulla si spegne n‚ si oblia, il mio amore si nutre del tuo amore, amata, e finché tu vivrai starà tra le tue braccia senza uscir dalle mie. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner VIII Da: Le Vite La povertà Ahi, non vuoi, ti spaventa la povertà, non vuoi andare con scarpe rotte al mercato e tornare col vecchio vestito. Amore, non amiamo, come vogliono i ricchi, la miseria. Noi la estirperemo come dente maligno che finora ha morso il cuore dell'uomo. Ma non voglio che tu la tema. Se per mia colpa arriva alla tua casa, se la povertà scaccia le tue scarpe dorate, che non scacci il tuo sorriso che é il pane della mia vit Se non puoi pagare l'affitto esci al lavoro con passo orgoglioso, e pensa, amore, che ti sto guardando e uniti siamo la maggior ricchezza che mai s'è riunita sulla terra. Non solo il fuoco Ahi, sì, ricordo, ahi, i tuoi occhi chiusi come pieni dentro di luce nera, tutto il tuo corpo come una mano aperta, come un grappolo bianco della luna, e l'estasi, quando un fulmine ci uccide, quando un pugnale ci ferisce nelle radici e una luce ci spezza la chioma, e quando di nuovo torniamo alla vita, come uscissimo dall'oceano, come tornassimo feriti dal naufragio tra le pietre e l'alghe rosse. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner IX Ma altri ricordi esistono, non solo fiori dell'incendio, ma piccoli germogli che compaiono d'improvviso quando vado nei treni o nelle strade. Ti vedo che lavi i miei fazzoletti, che appendi alla finestra i miei calzini rotti, vedo la tua figura in cui tutto, tutto il piacere come una fiammata cadde senza distruggerti, di nuovo, donnina d'ogni giorno, di nuovo essere umano, umilmente umano, superbamente povero, come devi essere perché tu sia non la rapida rosa che la cenere dell'amore dissolve, ma tutta la vita, tutta la vita con sapone ed aghi, con l'aroma che amo della cucina che forse non avremo in cui la tua mano, tra le patate fritte e la tua bocca, che nell'inverno canta, mentre arriva l'arrosto, saran per me la permanenza della felicità sopra la terra. Ahi, vita mia, non solo il fuoco tra noi arde, ma tutta la vita, la semplice storia, l'amore semplice di una donna e d'un uomo uguali a tutti gli altri. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner X Piccola America Quando osservo la forma dell'America sulla mappa, amore, vedo te: le alture del rame sulla tua testa, i tuoi seni, grano e neve, il tuo fianco sottile, veloci fiumi che palpitano, dolci colline e praterie e nel freddo del sud i tuoi piedi terminano la loro geografia d'oro duplicato. Amore, quando ti tocco non solo hanno percorso le mie mani la tua delizia, ma rami e terre, frutti e acque, la primavera che amo, la luna del deserto, il petto della colomba selvaggia, la soavità delle pietre consumate dalle acque del mare o dei fiumi e il rosso intrico della fratta dove fame e sete stanno in agguato. Così la mia lunga patria mi riceve, piccola America, nel tuo corpo. E più ancora: quando ti vedo distesa vedo nella tua pelle, nel tuo color d'avena, la nazionalità del mio affetto. Perché dalle tue spalle il tagliatore di canna di Cuba ardente mi guarda, coperto d'oscuro sudore, e dalla tua gola pescatori che tremano nelle umide case della riva mi cantano il loro segreto. Così, lungo il tuo corpo, piccola America adorata, le terre e i popoli interrompono i miei baci e allora la tua bellezza non solo accende il fuoco che tra noi arde senza consumarsi, ma col tuo amore mi sta chiamando e attraverso la tua vita mi sta dando la vita che mi manca Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner XI e al sapore del tuo amore s'aggiunge il fango il bacio della terra che mi attende. Epitalamio Ricordi quando d' inverno giungemmo all'isola? Il mare verso di noi innalzava una coppa di freddo. Alle pareti i rampicanti sussurravano lasciando cadere foglie oscure al nostro passaggio. Anche tu eri una Piccola foglia che tremava sul mio petto. Il vento della vita ti pose lì. Dapprima non ti vidi; non seppi che camminavi con me, finché le tue radici perforarono il mio petto, s'unirono ai fili del mio sangue, parlarono per la mia bocca, fiorirono con me. Così fu inavvertita la tua presenza, foglia o ramo invisibile e il Mio cuore d'improvviso si Popolò di frutti e di suoni. Abitasti la casa che t'attendeva oscura, e allora accendesti le lampade. Ricordi, amor mio, i nostri primi passi nell'isola? Le pietre grige ci riconobbero, le raffiche della pioggia, le grida del vento nell' ombra. Ma il fuoco fu il nostro unico amico, vicino ad esso stringemmo con quattro braccia, nell'inverno, il dolce amore. Il fuoco vide crescere nudo il nostro amore fino a toccare stelle nascoste, e vide nascere e morire il dolore come una spada spezzata contro l'amore invincibile. Ricordi, oh addormentata nella mia ombra, come da te cresceva il sonno, Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner XII dal tuo petto nudo, aperto con le sue cupole gemelle, verso il mare, verso il vento dell'isola, e come io nel tuo sogno navigavo libero, nel mare e nel vento, legato e sommerso tuttavia all'azzurro volume della tua dolcezza? O dolce, dolce mia, mutò la primavera i muri dell'isola. Apparve un fiore come una goccia di sangue color d'arancia, poi i colori scaricarono tutto il loro peso puro. Il mare riconquistò la sua trasparenza, la notte su nel cielo mise in mostra i suoi grappoli, e ormai tutte le cose sussurrarono il nostro nome d'amore; pietra a pietra dissero il nostro nome e il nostro bacio. L'isola di pietra e di muschio risuonò nel segreto delle sue grotte come nella tua bocca il canto, e il fiore che nasceva tra gli interstizi della pietra con la sua sillaba segreta disse mentre passavi il tuo nome di pianta bruciante, e la scoscesa roccia innalzata come il muro del mondo riconobbe il mio canto, beneamata, e tutte le cose dissero il tuo amore, il mio amore, amata, perché la terra, il tempo, il mare, l'isola, la vita, la marea, il germe che dischiude le sue labbra nella terra, il fiore divoratore, il movimento della primavera, tutto ci riconosce. Il nostro amore è nato fuori delle pareti, nel vento, nella notte, nella terra, e per questo l'argilla e la corolla, il fango e le radici sanno come ti chiami, e sanno che la mia bocca si unì alla tua Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner XIII perché nella terra ci seminarono insieme solo senza che noi lo sapessimo, e che cresciamo insieme e insieme fioriamo, e per questo quando passiamo il tuo nome è nei petali della rosa che cresce nella pietra, il mio nome È nelle grotte. Tutti lo sanno, non abbiamo segreti, siamo cresciuti insieme, ma non lo sapevamo. Il mare conosce il nostro amore, le pietre dell'altura rocciosa sanno che i nostri baci fiorirono con purezza infinita, come una bocca scarlatta albeggia nei loro interstizi: così conoscono il nostro amore e il bacio che uniscono la tua bocca e la mia in un fiore eterno. Amore mio, la primavera dolce, fiore e mare, ci circondano. Non la scambiamo per il nostro inverno, quando il vento incominciò a decifrare il tuo nome che oggi ripete a tutte l'ore, quando le foglie non sapevano che tu eri una foglia, quando le radici non sapevano che tu mi cercavi nel mio petto. Amore, amore, la primavera ci offre il cielo, ma la terra oscura È il nostro nome, il nostro amore appartiene a tutto il tempo e alla terra. Amandoci, il mio braccio sotto il tuo collo d'arena, aspetteremo come cambiano la terra e il tempo nell'isola, come cadono le foglie Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner XIV dei rampicanti taciturni , come se ne va l'autunno dalla finestra rotta. Ma noi stiamo attendendo il nostro amico, il nostro amico dagli occhi rossi, il fuoco, quando di nuovo il vento scuoterà le frontiere dell'isola e disconoscerà il nome di tutti, l'inverno ci cercherà, amor mio, sempre, ci cercherà, perché lo conosciamo, perché non lo temiamo, perché abbiamo con noi il fuoco per sempre. Abbiamo la terra con noi, per sempre, la primavera con noi, per sempre, e quando si staccherà dai rampicanti una foglia, tu sai amor mio che nome sta scritto su quella foglia, un nome che è il tuo ed è il mio, i nostri nomi d'amore, un solo essere la freccia che trapassò l'inverno, l'amore invincibile, il fuoco dei giorni, una foglia che mi cadde sul petto, una foglia dell'albero della vita che fece nido e cantò, che mise radici che diede fiori e frutti. Così vedi, amor mio, come vado per l'isola, Per il mondo, sicuro in mezzo alla primavera, Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner XV pazzo di luce nel freddo, camminando tranquillo nel fuoco, sollevando il tuo peso di petali tra le mie braccia, come se mai avessi camminato se non con te, anima mia, come se non sapessi camminare se non con te, come se non sapessi cantare se non quando tu canti. La lettera lungo la strada Addio, ma con me sarai, verrai dentro una goccia di sangue che circolerà nelle mie vene, o fuori, bacio che mi brucia il volto o cinturone di fuoco nella mia cintola. Dolce mia, accogli il grande amore che uscì dalla mia vita e che in te non trovava territorio come l'esploratore sperduto nell'isola del pane e del miele. Io ti trovai dopo la tormenta, la pioggia lavò l'aria e nell'acqua i tuoi dolci piedi brillarono come pesci. Adorata, vado alle mie battaglie. Graffierò la terra per farti una grotta lì il tuo Capitano t'attenderà con fiori nel letto. Non pensar più, mia dolcezza, al tormento che passò tra di noi come un fulmine di fosforo lasciandoci forse la sua bruciatura. Venne anche la pace, perché torno a lottare alla mia terra, e poiché ho il cuore completo con la parte di sangue che mi desti per sempre, e poiché reco le mani piene del tuo essere nudo, guardami, guardami, Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner XVI guardami per il mare, che vado raggiante, guardami per la notte che navigo, e mare e notte sono gli occhi tuoi. Non sono uscito da te quando m'allontana. Ora ti racconterò: la mia terra sarà tua, vado a conquistarla, non solo per darla a te, ma per tutti, per tutto il mio popolo. Un giorno il ladro uscirà dalla sua torre. E l'invasore sarà espulso. Tutti i frutti della vita cresceranno nelle mie mani, prima abituati alla polvere da sparo. E saprò accarezzare i nuovi fiori, perché tu m'insegnasti la tenerezza. Dolce mia, adorata, verrai con me a lottare a corpo a corpo perché nel mio cuore vivono i tuoi baci come bandiere rosse, e se cado, non solo mi coprirà la terra, ma questo grande amore che mi recasti e che visse circolando nel mio sangue. Verrai con me, in quell'ora ti attendo, in quell'ora e in tutte le ore, in tutte le ore ti attendo. E quando verrà la tristezza che odio a bussare alla tua porta, dille che io ti attendo; e quando la solitudine vorrà che cambi l'anello in cui sta scritto il mio nome, di' alla solitudine che parli con me, che io dovetti andarmene perché sono un soldato, e che là dove sono, sotto la pioggia o sotto il fuoco, amor mio, t'attendo, t'attendo nel deserto più duro e presso il limone fiorito: in ogni parte dove sia la vita, dove la primavera sta nascendo, amore mio, t'attendo. Quando ti diranno « Quell'uomo non t'ama. » , ricorda che i miei piedi son soli in quella notte, e cerca i dolci e piccoli piedi che adoro. Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner XVII Amore, quando ti diranno che t'ho dimenticata, e anche se sarò io a- dirlo, quando io te lo dirò, non credermi chi e come potrebbe reciderti dal mio petto, e chi raccoglierebbe il mio sangue quando verso di te m'andassi dissanguando? Me neppure posso dimenticare il mio popolo. Vado a lottare in ogni strada, dietro ogni pietra. Anche il tuo amore m'aiuta: È un fiore chiuso che ogni volta mi empie del suo aroma e che s'apre d'improvviso dentro di me come una grande stella. Amore mio, è notte. L'acqua nera, il mondo addormentato, mi circondano. Poi verrà l'aurora, e nel frattempo io ti scrivo per dirti: « Ti amo » . Per dirti: « Ti amo » , cura, pulisci, innalza, difendi il nostro amore, anima mia. Io te lo lascio come se lasciassi un pugno di terra con semi. Dal nostro amore nasceranno vite. Nel nostro amore berranno acqua. Forse arriverà un giorno in cui un uomo e una donna, uguali a noi, toccheranno questo amore, e ancora avrà forza per bruciare le mani che lo toccheranno. Chi fummo? Che importa? Toccheranno questo fuoco, e il fuoco, dolce mia, dirà il tuo semplice nome e il mio, il nome che tu sola sapesti, perché tu sola sulla terra sai chi sono, e perché nessuno mi conobbe come una, come una sola delle tue mani, perché nessuno Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner XVIII seppe come, né quando, il mio cuore stette ardendo: solamente i tuoi grandi occhi grigi lo seppero, la tua grande bocca, la tua pelle, i tuoi seni, il tuo ventre, le tue viscere e l'anima tua che io risvegliai perché restasse a cantare fino alla fine della vita. Amore, t'attendo. Addio, amore, t'attendo. Amore, amore, t'attendo. Così questa lettera termina senza nessuna tristezza: sono fermi i miei piedi sulla terra, la mia mano scrive questa lettera lungo la strada, e in mezzo alla vita sarò sempre vicino all'amico, di fronte al nemico, col tuo nome sulle labbra, e un bacio che giammai s'allontanò dalla tua bocca. Antologia a cura di Fans Gianni Elsner http://members.xoom.virgilio.it/giannielsner/home.htm Pablo Neruda: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner