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sequenza visuale - Séminaire Robert Auzelle
SEQUENZA VISUALE SEQUENZA VISUALE : concetto contemporaneo che associa la lettura dello spazio alla sua rappresentazione; il termine sequenza, di origine romana, è stato utilizzato nel contesto del cinema dal 1925. "Successione di piani costituenti un tutto in relazione ad una determinata azione drammatica". Dictionnaire Robert. Una sequenza visuale rappresenta una successione di vedute o di immagini che rivela il particolare interesse di un insieme urbano o naturale. Distingueremo quattro tipi di sequenze: la sequenza lineare, la sequenza panoramica, la sequenza fondamentale e il film urbano. Una sequenza consiste di una successione di almeno tre vedute. La sequenza lineare si apprezza in una passeggiata in città, durante un preciso percorso: domicilio-lavoro, verso il centro-città, dalla scuola ai campi sportivi... Si tratta di stabilire le "stazioni" importanti del percorso che lo qualificano. Il modello di riferimento per questo tipo di esercizio è "Serial Visions" di Gordon Cullen in "Townscape" (1). Frédérik Gibberd, nel suo libro "Composition urbaine", utilizza anche il principio della sequenza lineare, quando effettua un'analisi urbana della percezione di un edificio (3). La rappresentazione è similare: essa mette vis à vis le vedute e i punti d'osservazione (g, b, c) indicati su una mappa nel senso del percorso. L'esercizio "alla maniera di...", eseguito nella Ferté-Gaucher (2) , combina i due esempi precedenti. Il principio del piano-veduta (4/5) è spesso utilizzato per rappresentare lo spazio vissuto o percepito (cf R.Unwin e F.Gibberd). Le sequenze lineari di una salita o di una discesa sono casi particolari interessanti. Il cambiamento di direzione in un " …La nostra percezione dello spazio è dinamica. E' legata all'azione. Più che una veduta contemplativa partendo da un punto fisso, la nostra percezione è cinematica. Ciò faceva dire a Le Corbusier: "l'architettura è giudicata dai nostri gli occhi che vedono, dalla testa che gira, dalle gambe che camminano. L'architettura non è un fenomeno sincronico, ma successivo, è fatta di spettacoli aggiunti gli uni agli altri e che si susseguono nello spazio e nel tempo, come d'altronde fa la musica". Robert Auzelle, Réflexions sur l'architecture, p.5 e 6. "E' studiando i dettagli di piani simili e analizzando i loro tratti caratteristici che si può tentare di raccogliere alcune direttive nella via dell'urbanistica, un'arte così antica che in realtà è per i moderni un'arte nuova di cui essi devono ricercare i principi nelle opere di altre epoche ". Raymond Unwin. L'étude pratique des plans de villes, p. 185 percorso crea ciò che si chiama "un punto nodale." Le transizioni tra i quartieri o il passaggio dalle aree rurali alla città sono anch'esse delle sequenze lineari, a un'altra scala, per mostrare i cambiamenti di luoghi. La sequenza panoramica si effettua partendo da un punto di osservazione particolare, che, tenuto conto del campo di visione dell'occhio (54°in orizzontale), e della mobilità della testa, permette di coprire tre angoli visuali affiancati potendo essere rappresentati da una panoramica triptica (6/7). R.Unwin rappresenta ingegnosamente il centro di Buttstedt (5) con 2 punti d'osservazione sfalsati. Si avrà in questo caso un'interpretazione della visione panoramica di uno spazio vissuto. Nella composizione tradizionale, in diverse epoche, dei belvedere, di terrazze, piazzali o ingressi di città, la sequenza panoramica è stata sempre usata per creare un effetto di monumentalità (di- vergenza di punti di vista verso il paesaggio: vista della piazza del Vert galant (Enrico IV) e degli argini della Senna dal centro del pont du Carrousel, (6) o convergenza delle vedute verso il monumento). Nell'esempio del Panteon di Parigi (7) alla mappa corrispondono le vedute che associano una finestra urbana inquadrata da due angoli di due strade. La sequenza panoramica può essere sia uno spazio vissuto, sia uno spazio intermedio, sia uno spazio percepito con delle silhouette parallele che sottolineano la distanza. L'urbanistica moderna usa l'effetto panoramico in modo permanente: nelle copertureterrazza, su terreni piatti, occupati da edifici costruiti su pilastri isolati, e in ogni alloggio, grazie al finestrone vetrato (cf finestra urbana). E' una delle conseguenze del fondamentale principio dell'autonomia descritto da J.Belmont: "Essi crearono degli edifici nei quali nessun elemento era collegato ad un altro ed essi-stessi erano isolati dal loro ambiente". La sequenza fondamentale definisce un insieme urbano attraverso le sue principali caratteristiche visuali; ciò che porta ad associare una successione di vedute: contrassegni. sequenza panoramica, sequenza lineare. Questa combinazione permette di definire meglio l'identità architettonica, sociale e ambientale di un quartiere, per gli abitanti e per i visitatori. Il quartiere della rue Daguerre è una illustrazione di sequenza fondamentale. (8) La scelta delle vedute è basata sui principi di percezione dello spazio urbano che esposti da Kevin Lynch in "The image of the City " Il film urbano infine, è una successione di sequenze visuali che introduce il movimento e il dramma, grazie ai mezzi audiovisivi dati dal suono o dal commento. La rappresentazione dello spazio, così, è meglio simulata per l'analisi o il progetto. I software di computer graphics e le immagini sintetizzate usate nei videogiochi hanno già trovato la loro applicazione anche nel campo archeologico, stradale e architettonico. * Questo metodo di lavoro facilita il dibattito democratico per fare comprendere l'interesse di una composizione urbana. E' compito dei "maîtres d'ouvrages" e dei sindaci prevedere questo tipo di prestazioni nei "cahiers des études de maîtrise d'oeuvre urbaine". V. ANGLE DE DEUX VOIES, BELVEDERE, ENTREE DE CITTÀ, FENETRE URBAINE, FRONT BATI, PARVIS, PERSPECTIVE MONUMENTALE, PIANO VISUEL, PIANO/VUE, QUARTIERREPERE, TERRASSE.