Il termine benchmark, di conio inglese, tradotto letteralmente
by user
Comments
Transcript
Il termine benchmark, di conio inglese, tradotto letteralmente
PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRASFRONTALIERA ITALIA-FRANCIA “MARITTIMO” 2007-2013 PROGETTO: “VERSO LA CREAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO PUBBLICO-PRIVATO PER LA COMPETITIVITÀ, L’INNOVAZIONE E IL CAPITALE UMANO NEL SETTORE NAUTICO ALTO MEDITERRANEO” INNAUTIC Asse d’intervento: II “Sistema transfrontaliero dell’innovazione nella nautica” SOTTOPROGETTO B AZIONE 3.1.4 Messa in rete di conoscenze e competenze per la nuova imprenditorialità” STUDIO DI BENCHMARKING NAZIONALE ED INTERNAZIONALE SUL COMPARTO NAUTICO STUDIO DI BENCHMARKING pag INDICE 1 1. PREMESSA 4 1.1 La Cultura del Benchmarking 6 1.2 Il benchmarking come strumento di gestione strategica 7 2. LA RICERCA 2.1 Scenario di riferimento nazionale ed internazionale 8 2.2 Definizione delle aree oggetto dell’analisi: 9 Il comparto nautico nazionale 12 2.3 I Competitors nel Mediterraneo: mercati a confronto-opportunità. 13 I cantieri e gli accessori nautici, le marine, il posizionamento del prodotto italiano, fattori di crescita del mercato nautico, caratteristiche. Turchia 17 Croazia 23 Tunisia 33 Marine Isole Baleari - Palma de Maiorca 37 Costa Azzurra - Saint Tropez 38 Costa Dalmata - Marina di Frapa 39 Progettualità internazionale: 40 Progetto Port, Consorzio Zefiro, Cooperazione Italia Francia Marittimo. 40 2.4 Metodologia dell’indagine: ricognizione dei Centri Servizio o sportelli informativi attivi operanti nel territorio nazionale e internazionale tramite web search e indagine telefonica 42 2.4.1 Le Assonautiche nazionali: Finalità, iniziative promosse, servizi offerti. La cambusa di Assonautica 45 Assonautica Euromediterranea 46 2 Venezia: Servizi offerti, Finalità 48 -Iniziative promosse 50 - Promozione Dello Sviluppo Delle Energie Alternative e del Contenimento 51 Dei Consumi Energetici - Progetto Per La Realizzazione Di Un Motore Ibrido - Progetto Eumarex 52 - Progetto scivoli nautici 52 - La Rivista “Lagunamare” 53 Genova: iniziative promosse 54 - Prospettive di evoluzione della portualità ligure 54 - Nuovo Punto D’imbarco per persone con Difficoltà Motoria 54 Livorno: Iniziative promosse 55 Ancona: iniziative promosse, servizi offerti 56 Savona 57 2.4.2 Imprese del settore nautico: Tipologia, servizi offerti, struttura, caratteristiche. 58 Aspo Chioggia 58 Marina di Pescara 60 Sirena 61 Consorzio Navale Marchigiano 63 Consorzio Nautica Pisana 64 Consorzio Export Nautico 66 Navigo 68 Ditenave 72 Ucina 73 2.4.3 Le Marine: Marina di Varazze 75 Porto Lotti 76 Marina di Calà dei Medici 78 Vento di Venezia 80 3 PREMESSA Lo studio di Benchmarking che segue si è sviluppato attuando uno specifico confronto, all’interno del comparto nautico nazionale, tra diverse realtà specializzate del settore, casi significativi ed esperienze come le Assonautiche nazionali, le marine, nonché - nell’ambito del comparto nautico internazionale, - sei regioni operanti in diversi territori. I casi considerati sono ritenuti eccellenze nel settore della nautica, proprio al fine di trasferire nuove best practices, in materia di marketing territoriale e nautico. Al riguardo le attività legate allo sviluppo del marketing territoriale sono spesso interpretate erroneamente, in senso stretto, quale insieme di azioni destinate al semplice sviluppo delle attività di promozione, (visione tattica), mentre il marketing è da intendersi in senso molto più ampio, quale attività di pianificazione programmazione e visione strategica. La Camera di Commercio di Sassari offre, come noto, numerosi servizi di assistenza alle Imprese che vogliono stabilirsi e crescere nel territorio del Nord Sardegna: per questo motivo una delle sue priorità, insite anche nel progetto INNAUTIC, consiste nel definire un valido programma di lavoro di lungo periodo finalizzato allo sviluppo del business, anche nel promettente settore della nautica da diporto. In quest’ottica, si è inserita la necessità di elaborare un’analisi di “Benchmarking Nazionale e Internazionale” basata sulle esperienze estere e nazionali di maggior successo, analizzando gli strumenti adottati da queste esperienze nell’attrazione degli investimenti e nello sviluppo locale, l’intero documento è da considerarsi di prima approssimazione,ed è destinato ad essere approfondito. Si è sempre più consapevoli che occorre essere sinergicamente impegnati a sostenere lo sviluppo locale e ad attrarre investimenti produttivi, attraverso una più stretta collaborazione tra gli attori in campo. È quindi indispensabile anche una valida ed intensa attività di marketing strategico tale da dar vita ad una fitta “rete” di collaborazione ed intenti tra Istituzioni, Enti, Associazioni e imprese che condividano obiettivi e concertino programmi ed iniziative comuni. Il presente studio di Benchmarking, come si è accennato, vuole rappresentare il primo di una serie di progetti volti ad analizzare e monitorare in maniera strutturata le esperienze promosse da aree “vincenti”. La governance, i processi e le competenze per lo sviluppo locale vanno necessariamente supportate da una conoscenza approfondita delle migliori “pratiche” su scala internazionale, attraverso l’analisi comparata degli strumenti di politica territoriale adottati. In una complessità ambientale e nella varietà delle strategie che le aziende adottano, privilegiando ora la crescita dimensionale ora le concentrazioni territoriali, emerge l’interesse per la definizione di quei fattori critici che sono alla base del successo per l’azienda che opera nel settore nautico in Italia. Le “best practices” che se ne traggono potranno fungere da esempio per altre imprese, sia già 4 esistenti che soprattutto di nuova origine. L’individuazione dei fattori critici per il successo di una “utility” operante nel settore della nautica è stata intrapresa inizialmente attraverso l’analisi delle aziende di maggior rilievo a livello nazionale. Ad integrazione di questo primo aspetto, sono state successivamente effettuate alcune interviste telefoniche con le figure dirigenziali di imprese significative del settore, ritenute in grado di apportare un contributo valido in termini di lettura delle tendenze più recenti e delle possibilità di sviluppo di lungo periodo. Sulla base dell’analisi web search è stato possibile definire quali potessero essere le funzioni di maggiore interesse su cui svolgere lo studio di benchmarking; in particolare, si sono analizzate al riguardo le finalità, le iniziative promosse e i servizi offerti dalle Assonautiche nazionali nonchè le caratteristiche e i servizi offerti da alcune Marine italiane. Come risultato di questa analisi comparata, è stata stilata una graduatoria delle imprese, individuandone la natura pubblica o privata, la redditività, le dimensioni, i servizi offerti. E’ così possibile evidenziare quali imprese, possano essere considerate di riferimento fra gli altri operatori nel mercato, relativamente a ciascuna delle diverse funzioni messe in rilievo. Al benchmarking “per funzioni” si è considerato utile aggiungere un benchmarking “aziendale”, comprensivo dei processi caratterizzanti il sistema-impresa, così da individuare i “best performer” nei termini globali della gestio. Infatti, non è scontato che l’impresa che meglio si comporta, relativamente ad un determinato fattore critico, risulti tra le meglio performanti per altri aspetti. 5 1.1 LA CULTURA DEL BENCHMARKING Il termine benchmark, tradotto letteralmente esprime il concetto di “parametro di riferimento”, da cui discende il lemma benchmarking inteso come “attività di confronto con parametri oggettivi di riferimento atta a definire, dunque, degli standard con cui giudicare”. Semplificando il concetto, si può dire che il benchmark fornisce una metrica, vale a dire un sistema di misurazione per migliorare la propria performance. Partendo dalla definizione del Consorzio per la Ricerca e lo Sviluppo delle Metodologie di Benchmark: “Benchmarking è un approccio sistemico e continuo per identificare gli standard di prestazione, confrontare se stessi con questi e identificare le prassi che permettono di diventare il nuovo standard di riferimento”. Era il lontano 1979 quando la Xerox si accorse di subire un ritardo di competitività ed applicò questa nuova tecnica di confronto. Ad oggi, l’analisi di benchmarking è ormai a pieno titolo uno strumento manageriale che permette di relativizzare le proprie performance con quelle di altri soggetti (siano essi Concorrenti o meno) che hanno definito soluzioni o performance talmente significative da rappresentare un modello da emulare.1 Il confronto sistematico, attuato nell’analisi, permette di evidenziare quelli che oggi sono comunemente chiamati benchmark gap, ossia scostamenti dagli standard determinati nel confronto. Tale analisi consente una utilissima revisione critica dell’impresa individuando:• i suoi punti di forza e di debolezza; • la razionalizzazione di alcuni processi aziendali; favorendone l’ applicazione quale strumento per accrescere qualità ed efficienza. In definitiva la cultura del benchmark, può accrescere sensibilmente la capacità manageriale fornendo utili informazioni per possibili soluzioni ai fini del miglioramento dei processi, di condotte strategiche e modelli organizzativi e gestionali. 1 L’utilità del benchmarking quale strumento di analisi e di gestione, ha permesso l’ipotesi di una sua qualità dei suoi prodotti rispetto alla concorrenza internazionale. La Canon (una società nipponica) aveva appena introdotto sul mercato una fotocopiatrice di medie dimensioni ad un prezzo inferiore al costo di produzione della Xerox, per un modello equivalente. Il direttore della logistica Robert Camp (al quale è attribuita la paternità del metodo di benchmarking) confrontò, per prima, le performance di alcune sue funzioni e processi della Xerox con le prestazioni di aziende che riteneva all’avanguardia e innovative in quelle stesse funzioni e processi. Catalogò quindi degli specifici standard di riferimento in aree quali: i costi di produzione, i tempi di ciclo, le spese generali, i prezzi di vendita al dettaglio e le caratteristiche del prodotto. Robert Camp era convinto che esistesse “il concreto e fondato rischio di morire delle proprie certezze”. 6 1.2 IL BENCHMARKING COME STRUMENTO DI GESTIONE STRATEGICA Le tipologie di benchmarking si distinguono in base all’oggetto dell’analisi: - IL BENCHMARKING INTERNO - IL BENCHMARKING ESTERNO Il benchmarking esterno a sua volta si suddivide in: -benchmarking competitivo; -benchmarking funzionale o dei processi; -benchmarking generico o della best practice Il primo (“benchmarking interno”) si distingue dai successivi per essere l’unico che non si basa sulla comparazione con l’esterno: si può definire come un metodo di autocontrollo sistematico, praticato all’interno delle imprese. Un particolare benchmarking interno è quello all’interno di grossi gruppi aziendali, che paragonano, tra loro le aziende del gruppo. La prima tipologia di benchmarking esterno consiste invece in quello competitivo, che raggruppa le analisi avendo come termine di paragone i competitors e, in particolare, coloro che operano nel medesimo mercato. Operando con i concorrenti, il processo è interessante anche se certamente non automatico, nella concreta realizzazione, per la possibile rivalità tra i manager di imprese diverse e in concorrenza e per la scarsa disponibilità a concedere dati interni a favore di tutto il campione di lavoro. Trovando imprese che intuiscano l’utilità della comparazione, però, questo tipo di analisi permette di accumulare informazioni interessanti e facilmente adattabili per l’affinità dell’output. È quindi una tipologia di benchmarking in crescita, nella misura in cui le imprese assimilano sempre di più la cultura del confronto. L’analisi funzionale non è, ad oggi, diffusamente percepita. D’altra parte, non sempre può essere significativo concentrarsi esclusivamente su una funzione, mentre sarebbe interessante confrontarsi su aspetti della gestione che includa più funzioni, anche se questo potrebbe complicare, in certi casi, la corretta comparazione con imprese assai diverse. L’ultima distinzione è quella del benchmarking generico o della best practice, di affiliazione relativamente più recente rispetto alla altre tipologie e che permette di scegliere ad oggetto dell’analisi qualsiasi tipo di impresa che sia considerata la migliore in assoluto in un particolare campo di interesse. Come nel caso dell’analisi funzionale, la non diretta competitività tra le imprese selezionate favorisce il reperimento di informazioni nuove e la scoperta di processi innovativi anche per un impresa di nostro interesse che opera in un mercato, come risultato della rielaborazione dei “modelli” delle imprese risultate migliori. 7 2. LA RICERCA 2.1 SCENARIO DI RIFERIMENTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE Negli ultimi anni, le politiche a favore del turismo si stanno aprendo a nuovi scenari e sfide. In particolare, in linea con le direttive della Comunità Europea che incoraggia e sostiene la promozione e lo sviluppo sostenibile del turismo costiero, il porto turistico si va configurando come vero e proprio ingresso al territorio e luogo deputato all’accoglienza. In tale struttura, attraverso politiche di marketing integrate, si possono nel contempo realizzare anche notevoli economie di scala che conducano progressivamente ad un beneficio diffuso in termini di valore aggiunto e di posti di lavoro. Nella Regione Sardegna le strutture portuali dedicate al diportismo sono 78 e l'offerta potenziale è di 19.415 posti barca. Il parco nautico della Regione Sardegna ammonta d’altro canto a 3.958 unità2. In base a stime effettuate dalla CNA di Olbia, il totale dei posti barca nel Nord Sardegna è pari a 8.498 unità, di cui solo 1931 unità presenti nella Provincia di Sassari e 6.567 quelli presenti nella Provincia di Olbia Tempio. Secondo il censimento effettuato dalla Fondazione Promo Pa per l’amministrazione provinciale di Olbia-Tempio (Ottobre 2011), le infrastrutture per ospitare unità da diporto sono 60 in tutto il territorio provinciale (OT). Dal confronto delle caratteristiche dei porti delle varie regioni italiane effettuato utilizzando i dati contenuti nel “Rapporto sul turismo nautico 2010”3, si evince che la Regione Sardegna occupa il secondo posto in termini di infrastrutture portuali per il turismo nautico (preceduta solo dalla Sicilia con 86 infrastrutture), così come in termini di posti barca disponibili (preceduta, in questo caso, dalla Liguria dove si trovano 21.850 posti barca). Sempre dalla stessa fonte si ricava che dal 2007 al 2010 sono state aperte in Sardegna 4 nuove infrastrutture portuali dedicata alla nautica da diporto; più precisamente due marine e due approdi. Ciò è un indice importante della dinamicità del sistema sardo che tende ad andare incontro alle sempre maggiori richieste della domanda sviluppando sia strutture importanti – quali sono appunto le “marine” – che semplici (gli approdi). Solo la Sicilia con 7 infrastrutture (2 porti e 5 approdi) è risultata più dinamica. Nei distretti nautici e nelle località turistiche nautiche eccellenti e competitive (Costa Azzurra-Corsica, Spagna, Costa ligure-toscana) da tempo, anche in seguito alla spinta determinata dalla crisi, sono state sviluppate iniziative di sistema basate su una logica di programmazione, concertata e condivisa che ha portato alla creazione di centri di servizio, reti, poli 2 Dato riferito alle sole imbarcazioni immatricolate 3 edito dall’osservatorio nazionale sul turismo nautico 8 di eccellenza e organizzazioni e strutture similari. Anche le risposte sviluppate nell'ambito dei vari progetti transfrontalieri e transregionali sulla nautica sono state di questo tipo. In ogni caso, poiché occorre pensare ad un modello aggregato con altri territori, le problematiche da affrontare e le caratteristiche attuali del mercato infatti impongono che si operi a livello di sistema: in primo luogo, tra gli operatori interni al territorio, in quanto nessuno è più sufficiente di per se ed, in secondo luogo, tra gli operatori esterni al territorio, con i quali realizzare, sulla base di visioni e strategie condivise, reti ed alleanze per presentarsi sul mercato con maggior forza. La Regione Sardegna, dal canto suo, è già impegnata con Liguria, Toscana e Corsica, nel progetto “Tourisme Ports Environnement” il cui obiettivo è realizzare una governance per un sistema integrato dei porti turistici , volta in particolare al raggiungimento di elevati standard ambientali e di una qualità alta nell’offerta turistica per l’insieme del territorio4. 4 La Sardegna si caratterizza per uno sviluppo costiero tra i più importanti del Mediterraneo con flussi turistici legati ad un diportismo nautico in forte espansione. Un altro elemento importante che deriva dalle analisi dell’Osservatorio nautico è quello relativo alla dotazione dei servizi. Nel Rapporto citato viene calcolato un indice che si basa sulla rilevazione della presenza in una infrastruttura di 12 servizi “essenziali”. Tanto più l’indice si avvicina a questo valore, tanto maggiore è la dotazione dei servizi. In questa classifica la Provincia di Sassari si classifica al 1° posto in termini complessivi, la Provincia di Olbia Tempio si classifica al 5° posto, al 23° posto in relazione al numero dei porti e posti barca,Olbia Tempio al 1°posto, al 16° posto per la qualità dei servizi portuali,al 36° (OT), al 25° posto in riferimento all’indicatore relativo agli altri turismi del mare, al 35°(OT) ed infine al 42° posto in riferimento all’accessibilità ed all’afflusso mentre al 1° di nuovo (OT). Lo sviluppo dei porti turistici e i notevoli flussi economici legati a questo traffico, associati alla presenza attrattiva di località note, fanno di quest’area un’importante risorsa per lo sviluppo del settore ed una delle realtà dell’economia regionale in grado di poter creare maggiore occupazione e sviluppo. Si tratta di un settore trainante per l’economia costiera e l’entroterra, sebbene la sua economia abbia portato ad un decremento medio del 10% dei transiti (rapporto sul turismo nautico). 9 2.2 DEFINIZIONE DELLE AREE OGGETTO DELL’ANALISI L’analisi dei competitors presenti nel Mare Mediterraneo è stata eseguita utilizzando due principali fonti: documenti esistenti sull’argomento (indagini, atti di convegni, ecc.); indagine web serch Il Mar Mediterraneo è la principale destinazione turistica dei diportisti internazionali. Ne sono prova i dati ICOMIA, riferiti ai maxiyacht. Secondo i principali rapporti internazionali (The Yacht Report, The Super Yachting Index ed altri) circa il 75% della flotta mondiale di questo tipo di imbarcazioni (composta al Febbraio 2011 da 4.129 unità) staziona nel mare nostrum e di questi oltre il 60% nell'alto Tirreno (Sud della Francia, Corsica, Sardegna e costa tirrenica italiana), mentre per la parte restante si distribuisce tra la Spagna ed il Mediterraneo orientale. Tende ad incrementarsi anche la permanenza di questo tipo di imbarcazioni: si arriva a periodi di 8 mesi in quanto si è modificato il modello di uso da parte di armatori extra-UE che ritengono più conveniente e comodo far stazionare la nave anche nei mesi invernali nel Mediterraneo anziché effettuare viaggi di andata e ritorno dal proprio centro di residenza a dove la nave viene utilizzata. Questo aspetto è importante in quanto richiama l'aspetto sul quale si gioca la competizione tra i porti: la sfida è infatti quella di attrarre nel proprio territorio (sistema) le imbarcazioni (siano esse maxiyacht o altro tipo di unità) e far diventare la struttura locale l'home port dell'armatore. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che vi sia un vero e proprio sistema della portualità e dell'intera filiera della nautica: la competizione si gioca non tra singole strutture portuali ma a livello di territorio. L'armatore (sia esso un soggetto privato o una società di chartering) cerca per la sua imbarcazione un “porto-casa”, una struttura inserita in un territorio capace di offrire tutti i servizi che si utilizzano quando siamo nella propria abitazione, e soprattutto tipici di quell'area - nonché quelli (tecnici) necessari all'uso ed alla manutenzione - ordinaria e straordinaria - dell'unità. E' fondamentale operare a livello di sistema, in quanto i nuovi modelli di business e competizione che si stanno affermando - a seguito della trasformazione determinata dalla crisi internazionale del comparto - impongono una integrazione tra componente prodotto e componente servizi. Ancor di più, è necessario che il sistema nautico sia integrato, intendendo con ciò che vi sia una visione ed una strategia comune tra i vari operatori (pubblici e privati) e che il settore operi in tutti i segmenti del mercato: dai maxiyacht alla cosiddetta “nautica sociale” (ovvero quella che riguarda le imbarcazioni al di sotto dei 10 mt. di lunghezza). La filiera nautica, ormai da alcuni anni è, infatti sempre più allungata e integrata a valle (servizi). Come rileva Lucio Petrone, senior editor della rivista “Nautica”, la nautica da diporto negli ultimi 10 anni sta conoscendo un profondo mutamento; da un settore nato in maniera spontanea, dove la maggior parte degli operatori si sono fatti sul campo, si è arrivati oggi ad uno scenario in cui si assiste alla concentrazione fra gruppi e aggregazioni, insomma verso una nautica che sta muovendo una sempre più spinta managerialità. Per chi vuole crescere, la sfida del mercato globale si gioca in particolare su un terreno di strategie che scaturiscono da un complesso di indagini di mercato, dall’esame delle potenzialità allo studio delle normative commerciali e produttive. Da un approccio esclusivamente product oriented la nautica sta finalmente muovendo verso un approccio che non a caso si definisce market oriented. A questo proposito, la strada intrapresa da vari soggetti tra i quali l'Amministrazione provinciale, la CCIAA, la CNA e Assonautica, di effettuare indagini conoscitive per quantificare il peso del sistema nautico in termini di imprese e addetti, rilevare i fabbisogni professionali, nonché la realizzazione di una guida – con relativo database – delle infrastrutture per il diportismo commissionata alla Fondazione Promo PA dall'amministrazione provinciale di Olbia, vanno nella giusta direzione. Avere strumenti per la conoscenza è il primo passo per una gestione integrata e market oriented. Naturalmente sono strumenti che di per sé non risolvono i problemi - al limite li palesano - ed in quanto tali devono essere utilizzati nel miglior modo possibile. A questo proposito è opportuno che le indagini e le rilevazioni non abbiano un carattere episodico, ma rientrino in un processo permanente e strutturato (anche attraverso la costituzione di un Osservatorio) e soprattutto che via sia un organo che gestisca questo processo e si occupi della diffusione e della condivisione della conoscenza con gli altri attori del sistema. Questa organizzazione – sul modello di un Centro Servizi - potrebbe essere implementata nell'ambito del progetto PTE e/o in sinergia con la costituenda “Scuola dei mestieri” che dovrebbe costituirsi e localizzarsi presso i locali recuperati dell'area ex SEP. Stante queste premesse si impone che, per quanto riguarda l'ambito dei porti turistici, vi sia uno sviluppo di altri servizi, oltre a quelli ormai ritenuti essenziali, in modo da rendere più attraente un'infrastruttura configurata come home port. Servizi aggiuntivi e, soprattutto, distintivi, capaci di rendere unico il porto, o meglio la rete di porti di un determinato spazio geografico,contenendo in questo modo la concorrenza di altre strutture. Uno dei maggiori esperti del settore, l'Ing. Lorenzo Pollicardo, evidenzia come gli “Yacht Hub“ rappresentano un nuovo concetto di sviluppo economico e occupazionale per il territorio: “la sfida è dunque quella di creare dei veri e propri “Yacht Hub” dove ospitare le grandi unità da diporto nei periodi in cui esse non sono operative. L’Italia gode in questo campo di un significativo privilegio ma la competizione è molto forte. Gli esempi non lontani di Spagna e Francia, e più recentemente di Turchia e Montenegro, dimostrano infatti come possano risultare vincenti l’integrazione e sinergia tra città, porto, industria e turismo per sfatare la diffidenza che ha influenzato in alcune città di 11 mare i rapporti tra attività marittima e turismo ed ha spesso isolato il porto dalla città, dai suoi abitanti e dai turisti che la visitano. L’elemento cruciale è lo sviluppo dei waterfront delle grandi città portuali: chi ha investito per tempo nel recupero e nella valorizzazione pubblica e turistica dei propri waterfront si trova oggi in una condizione di assoluto vantaggio sia per sviluppare una concreta offerta turistica sia per ricreare un tessuto di servizi connessi e di industria “leggera” in grado di generare una significativa ricaduta economica ed occupazionale. Nello Yachting è dunque con l’integrazione e con lo sviluppo di partnership e sinergie che si può vincere la competizione internazionale ed in sintesi queste sono le attività essenziali per poter garantire un’offerta leader sul bacino del Mediterraneo: Miglioramento dell’offerta ricettiva dei marina già operanti con logistica e servizi di eccellenza Investimenti logistici per tutto il settore del refit & repair Razionalizzazione degli spazi acquei portuali dedicati alla piccola nautica residenziale, adottando soluzioni logistiche moderne, quali il dry storage . Adozione di iniziative di promozione e formazione giovanile da parte delle Istituzioni locali. Creazione di Poli Tecnologici di eccellenza locali per la Grande Nautica”. 12 IL COMPARTO NAUTICO NAZIONALE: A Le Assonautiche nazionali: finalità, iniziative promosse, servizi offerti - Venezia- Genova - Livorno - Ancona - Savona B Imprese del settore nautico: finalità, iniziative promosse, servizi offerti Aspo Chioggia Marina di Pescara Sirena Consorzio Navale Marchigiano Consorzio Export Nautico Consorzio Nautica Pisana Navigo Ditenave Ucina C Le Marine: finalità, iniziative promosse, servizi offerti Marina di Varazze Porto Lotti Marina di Calà dei Medici Vento di Venezia 13 I COMPETITORS NEL MEDITERRANEO: MERCATI A CONFRONTO, OPPORTUNITÀ. Per rispondere a queste domanda è necessario partire dall'analisi della situazione della portualità a livello internazionale. Nel mare Mediterraneo esistono sostanzialmente 5 sistemi che offrono opportunità di effettuare turismo nautico: - Palma de Maiorca; Costa Azzurra - Saint Tropez : Turchia - Marina di Frapa A questi si sta aggiungendo il sistema della sponda Sud del Mediterraneo, ovvero i paesi costieri del Nord Africa. Anche se attualmente quest'area è in una fase critica per le vicende legate alla cosiddetta “Primavera Araba”, gli osservatori concordano nel ritenere l’arca come futuri (nel medio periodo) competitors. La posizione geografica di Paesi emergenti, quali Turchia Tunisia e Slovenia ricchi di numerose e bellissime località costiere, costituisce un’area strategica con un potenziale ricchissimo anche per il made in Italy della nautica, che incomincia ad essere sempre più apprezzato in queste realtà. Nel futuro questi paesi rappresenteranno uno sbocco commerciale non tradizionale in cui l’industria nautica italiana potrà cogliere considerevoli opportunità di business e rafforzare la nostra presenza italiana. Il substrato produttivo sul quale poggia il vettore della nautica da diporto nei Paesi sopra indicati ha infatti come caratteristiche comuni le competenze, le tecnologie e le strutture, quali frutti dello spin off da parte di grandi cantieri pubblici e militari privatizzati o in via di privatizzazione5. In Croazia vi sono numerosi studi di ingegneria e di consulenza tecnica, in Turchia, a Tuzla, si ha una grande concentrazione di cantieri nautici; in Tunisia si costruiscono megayacht nell’area di una granze azienda pubblica, in via di privatizzazione, localizzata nell’entroterra di Biserta. Le competenze e la qualità complessiva dei prodotti locali arriva a punte di eccellenza in particolare per la Turchia che può contare, oltre che sulle strutture a disposizione, anche su di una lunga tradizione di “maestri d’ascia” produttori sia di imbarcazioni in legno sia di mobili. Sono queste le motivazioni, 5 La presente pubblicazione si colloca all’interno del progetto Nautica MED, realizzato da SIDI-Eurosportello, CCIAA Ravenna e ICE, Istituto Nazionale per il Commercio Estero nell’ambito degli Accordi di Programma tra ICE/Unioncamere Nazionale e Assocamerestero, finanziato dal Ministero delle Attività Produttive. Lo studio è stato realizzato da I.B.S. – Research & Consultancy di Istanbul, con il coordinamento dell’Ufficio ICE Istanbul 14 oltre al più basso costo della mano d’opera, che hanno indotto alcuni grandi cantieri italiani a produrre in questo Paese megayacht a vela di oltre 90 metri. La Croazia è invece più portata alla costruzione di imbarcazioni a motore sino a 14- 18 metri e nonché soprattutto di barche a vela e di gommoni. Ciò rispecchia, la valenza sostanzialmente turistica della nautica dovuta alla propria posizione, all’orografia della costa e ai flussi turistici che vedono oggi la Croazia come una delle più importanti destinazioni nell’ambito del Mediterraneo. Per la Tunisia invece la questione produttiva si pone a livello, come già accennato, di costruzione di megayacht da parte di società off shore, ossia che esportano la maggior parte della produzione. Possiamo quindi guardare alla Croazia-Turchia-Tunisia con ottiche sostanzialmente diverse che vedono la Croazia come un mercato di non grandi dimensioni ad altissima concentrazione competitiva e basato sul turismo nautico volto ad una classe media. La Turchia ha valenze più articolate in quanto assume la caratteristica di un vero e proprio mercato per dimensione, per crescita, in un contesto in cui anche il turismo nautico non è da sottovalutare. Questo Paese rappresenta interessanti opportunità di delocalizzazione per imbarcazioni anche di grandi dimensioni, e può anche costituire un ponte verso i nuovi mercati dei Paesi del Mar Nero e dell’ex Unione Sovietica. La Tunisia, in una sorta di classifica, segue i due Paesi sopra citati ponendosi opportunità di delocalizzazione produttiva anche per imbarcazioni di 30-40 metri senza giungere tuttavia alle dimensioni nel caso rilevate della Turchia. Un fondamentale elemento per il business è ovviamente costituito dal turismo nautico, settore nel quale primeggia la Croazia con le sue 49 marine ed i 13.000 posti barca, segue la Turchia con 20 marine e 7.000 posti barca, mentre la Tunisia si posiziona a 6 marine per un totale di 3.000 ormeggi. Oltreché come mercato in sé, occorre considerare questi Paesi anche come punto di ingresso in altri mercati emergenti, quali quelli delle Nazioni che si affacciano sul Mar Nero e che sono sorte dall’ex Unione Sovietica nonché l’area omogenea rappresentata dall’Unione del Magreb Arabo i cui punti di ingresso sono rappresentati dalla Turchia e dalla Tunisia. A livello di qualità dei prodotti italiani si è riscontrata, quasi l’unanimità nell’apprezzamento e riconoscimento soprattutto per gli accessori elettro-meccanici e di design nonchè per quelli di bordo. Per sviluppare ancor più gli scambi sarebbe necessario interfacciarsi con una rete distributiva locale qualificata, diffusa sul territorio ed in grado di erogare i servizi post vendita (manutenzione, assistenza, pezzi di ricambio). Caratteristiche queste che difficilmente sono disponibili nei tre Paesi oggetto di indagine, come risulta dalla tabella che segue: CROAZIA Vi operano micro imprese sottocapitalizzate, mercato dominato da poche grandi strutture e per la nautica da due-tre distributori. 15 TURCHIA Sistema distributivo centrato su poche grandi aziende locali che hanno effettuato notevoli investimenti in magazzini e stock. TUNISIA Sistema distributivo in fase di costruzione. CROAZIA Ricerca di un distributore che sia in grado di investire e che contrasti la posizione dominante del distributore attuale. Più esclusive per lo stesso prodotto non sono sostenibili dal mercato. TURCHIA Investimenti in magazzini e stock di “ prossimità” dei poli di produzione degli yacht con particolare attenzione ai megayacht TUNISIA Partnership con uno dei pochi distributori locali in grado di svilupparsi; attenzione particolare alle zone franche e alle aziende off-shore MERCATI A CONFRONTO:VOCAZIONE CROAZIA: 1) Turismo nautico 2) Charter 3) Commercializzazione e accessori TURCHIA: 1) Produzione di Yacht 2) Produzione di megayacht 3) Mercato TUNISIA: 1) Delocalizzazione produttiva, 2) Turismo nautico, 3) Penetrazione nei mercati dell’Unione Magrebina Araba PRODOTTI - OPPORTUNITÀ6 CROAZIA Barche a vela, Strutture per le marine, Accessori nautici, Delocalizzazione produttiva temporanea TURCHIA Megayacht, Delocalizzazione produttiva, Accessori nautici, Ponte di ingresso in altri mercati(Mar nero, ex Unione Sovietica) TUNISIA Società off shore di produzione ed esportazione, Piccole imbarcazioni, Servizi e strutture delle marine (medio periodo) Altro importante settore è costituito dal turismo nautico che può contare in Turchia su 20 marine per complessivi 7.000 posti barca. Le marine sono sia a capitale privato che pubblico, come ad esempio la marina di Istanbul. Questo settore è interessante per le nostre imprese visti i programmi di ammodernamento delle strutture e le iniziative di “incoming” turistico che propongono le agenzie turche. 6 Indotto sul turismo, Aree produttive a basso costo all’interno del Paese, Sistema viario in sviluppo, Economia che può essere sensibile a fattori esterni di tensione geo- politica, Mercati Libia Algeria-Marocco- Mauritania. 16 Caratteristiche dei cantieri navali TURCHI I cantieri navali privati sono prevalentemente concentrati in Tuzla, e nella regione di Marmara, la regione del Mar Nero e la regione dell’Egeo. Tuzla, che si trova a circa 30 km dal centro di Istanbul, venne adibita come zona cantieristica navale nel 1969 ed il terreno venne concesso agli imprenditori con concessioni di 49 anni. La Camera di Commercio Marittimo sta cercando di ottenere che Tuzla venga denominata zona franca con la vendita del terreno tramite pagamenti a lunga scadenza. Tranne alcune rare eccezioni, i cantieri navali privati soffrono della mancanza di capitale lavorativo ed il numero del personale impiegato varia in base all’uso della capacità del cantiere stesso. La stragrande maggioranza dei cantieri fu fondata per costruire imbarcazioni di piccola e media grandezza. L’uso delle tecnologie moderne e dei metodi aggiornati è limitato a questi cantieri. In Turchia vi sono 48 cantieri navali. 34 di essi sono a Tuzla, comprese 9 dock galleggianti e 7 impianti che producono yacht in legno, fibra di vetro ed acciaio. Nella regione di Tuzla sono 8 i cantieri che attualmente costruiscono yacht: la Anadolu Shipyard noleggia i suoi impianti ai costruttori di yacht, la Deniz Endustrisi e la Nuh Cooperative sono adatte per imbarcazioni di piccola stazza mentre la Dearsan, la RMK, la Torlak, la Torgem e la Yildiz sono adatte per la produzione di mega yacht in acciaio. La Yontech al momento attuale costruisce imbarcazioni per scopi militari. Gli impianti esistenti nelle altre regioni sono 14. Oltre alla Regione Cantieristica Navale situata a Tuzla (Istanbul), non esistono zone cantieristiche organizzate. La suddetta zona è già sfruttata al limite delle sue capacità fisiche. Il tema della costituzione di nuove zone adibite alla cantieristica navale è già stato sollevato più volte negli ultimi anni, con la priorità riconosciuta alla regione di Tuzla-Gebze e quindi alle altre regioni. Il primo passo concreto é stato lo sforzo effettuato per convertire il cantiere navale di Madenci (ad Ergeli, al nord della regione del Mar Nero), in una zona cantieristica navale. Successivamente si è avuta la privatizzazione della regione cantieristica navale Seka a Tasucu, Mersin, candidata ad essere l’unico cantiere navale nella regione del Mediterraneo Orientale. Nella zona di Kurtpınar, Adana (Turchia meridionale), il terreno è stato espropriato alla Direzione Generale Nazionale della Abitazioni. Nella regione meridionale di Erzin – Turunclu, vicino ad Hatay, si attende l’approvazione del Ministero delle Finanze per la costruzione di una zona adibita alla costruzione ed alla manutenzione navale. Punti critici per i prodotti italiani: La produzione locale si sta sviluppando nelle seguenti aree: • Condizionatori d’aria (e di recenti i depuratori d’acqua) • Equipaggiamenti elettrici • Illuminazione • Interni 17 • Equipaggiamenti idraulici • Argani, paranchi, ancore La Turchia ha particolare successo nei segmenti che comportano un’intensa manodopera quali i prodotti in acciaio inossidabile, eliche e vele. Le ditte turche hanno costantemente sviluppato la loro qualità fino ad ottenere i certificati ISO 9000 e di recente la certificazione CE, riuscendo a superare il problema degli standard qualitativi. Inoltre, nei recenti anni un certo numero di ditte turche ha iniziato a produrre con licenze straniere ed in particolare italiane, costituendo a tale proposito numerose joint ventures. In merito al settore della costruzione di yacht, un elevato numero di costruttori locali coopera con disegnatori ed architetti navali italiani e di altre nazionalità. I marchi orientali stanno cambiando gli equilibri del mercato in certe categorie incluso quello del controllo motore e delle scatole di ingranaggi, costringendo i fornitori italiani a rivedere i propri prezzi, i tempi di consegna e le strategie promozionali. I rapporti con i distributori sono di primaria importanza perché convincere il distributore dell’efficienza del prodotto é un prerequisito per un’efficace penetrazione del mercato degli accessori. I fornitori italiani dovrebbero maggiormente enfatizzare i rapporti con i distributori (visione a lunga scadenza, ridotti tempi di consegna e formazione di uno certo stock) ed offrire prezzi competitivi contro i prodotti provenienti dall’estremo oriente e la qualità emergenti dei prodotti locali. Per quanto riguarda gli yacht, le debolezze dei marchi italiani possono essere riassunte come segue: • La tecnologia degli scafi delle imbarcazioni GRP7 italiane è considerata come obsoleta. • Gli italiani sono assenti dal segmento degli yacht a vela, tranne che per alcune imbarcazioni (Grand Soleil). D’altro canto la Beneteau, in conformità alle strategie mondiali recentemente definite, mira ad aumentare il proprio share sul mercato dall’1% al 10% negli yacht a motore, e si presenta come un serio e forte concorrente in questo segmento. Negli yacht a motore la Ferretti e la Azimut sono posizionati nel segmento alto prezzo – alta qualità, la Cranchi nel segmento medio - alto (che gli permette di competere con i principali attori del mercato turco) e la Gobbi nel segmento basso. Il primo attore è il Regno Unito che possiede uno share sul mercato del 50%, seguito dagli USA e dalla Francia (30%) e l’Italia (20%). La Fairline, la Princess e la Azimut sono le barche più vendute in Turchia e sia la Azimut che la Ferretti sono considerate alla pari della Fariline, ma solo nel 2002 la Azimut fu in grado di vendere un buon numero di imbarcazioni. Alcuni competitori ritengono che le prime cinque compagnie del mercato quali la Azimut e la Ferretti possano vendere dalle 2 alle 3 unità in Turchia anche senza fare alcuno sforzo. La Ferretti detiene una posizione di riguardo se paragonata alle altre quattro, leader del mercato, in termini di strategie di marketing e di design. La tecnologia della Ferretti è più 7 (GRP): Imbarcazioni marittime di plastica e vetroresina rinforzata. 18 vecchia della Azimut. La Gobbi e la Cranchi, che di recente hanno cominciato a costruire imbarcazioni fino a 15 metri di lunghezza, offrono un vantaggio sul prezzo fra il 33 ed il 55% se paragonato alla Fairline, e ci si aspetta che abbiano una buona probabilità nel penetrare il mercato turco, ma la Gobbi non ha una rappresentante, essendo stata acquistata dalla Azimut, e la Cranchi non sembra riuscire a sfruttare al massimo il vantaggio generato dai suoi prezzi. Due segmenti in particolare offrono un grande potenziale per nuovi investimenti nel mercato delle imbarcazioni: • Mega yachts in acciaio / alluminio costruiti su misura. • Imbarcazioni a vela ed a motore in fibra, lunghezza 10-25 metri. 19 TENDENZE E FATTORI DI CRESCITA DEL MERCATO TURCO La Turchia produce principalmente prodotti singoli in legno, legno-resina, materiali compositi, alluminio ed acciaio. Il Paese ha successo in tale tipo di produzione di yacht a motore, considerato che gran parte degli investimenti sono correlati allo scafo. Fino ad un decennio fa, il materiale principalmente usato era il legno.L’aumento nel numero dei cantieri nonché la specializzazione nell’uso di materiali compositi in fibra di vetro, alluminio ed acciaio e l’aumento delle imbarcazioni in acciaio e materiale composito hanno generato una tendenza che dovrebbe aumentare negli anni a venire. La produzione in serie ha avuto inizio solo di recente ed è limitata alla plastica rinforzata con il vetro (GRP) ed ai materiali compositi. In Turchia, gli impianti adibiti alla costruzione degli yacht vanno da cantieri navali perfettamente attrezzati a piccoli impianti artigianali. Fatta eccezione per un paio di costruttori di mega yacht ed alcuni grandi costruttori principalmente concentrati nella zona di Tuzla, gli altri cantieri sono di entità ridotta e necessitano supporto nell’organizzare e strutturare il design, nella produzione e nelle attività di marketing. Il livello della tecnologia impiegata è bassa ed il numero di designers locali in circolazione è notevolmente basso. I costruttori di yacht dalle dimensioni ridotte sono localizzati nella parte occidentale del Mar Nero, nella regione di Marmara, nell’Egeo e nel Mediterraneo sud – occidentale (nelle vicinanze di Izmir, è rinomata per le barche a vela in legno prodotte a scopi di esportazione. Per gran parte di questi cantieri, la costruzione di imbarcazioni è un’attività tradizionale di famiglia, ma sono in molti ad aver sviluppato i propri impianti e ad essere riusciti a divenire competitivi sul mercato delle esportazioni sfruttando nuovi design e standard. Questi cantieri producono una vasta gamma di imbarcazioni, da quelle per escursioni giornaliere alle imbarcazioni per il fine settimana, dalle imbarcazioni classiche a quelle da gara, ai charter, ai ferryboat di lungo raggio, ai pescherecci. In alcune categorie riescono ora a competere con i fornitori stranieri. La maggioranza dei costruttori locali di yacht intravedono un grande potenziale nella capacità produttiva del settore locale a causa del fatto che sia la qualità produttiva che la manodopera sono in pieno sviluppo: “L’operaio non sa ancora cosa sia la produzione in serie ma é capace ed ha l’abilità di apprendere in breve tempo”. Inoltre: • La Turchia possiede numerose e bellissime località per la nautica, la vicinanza della Turchia all’Europa permette al cliente di raggiungere facilmente il cantiere navale per controllare la produzione e lasciare in loco il suo yacht. • La consegna dello yacht in Europa é facile. Sono due i segmenti che offrono il maggiore potenziale per i nuovi investimenti: • Mega yacht in acciaio/alluminio costruiti su richiesta • Imbarcazioni a vela ed a motore fra i 10 ed i 25 metri costruiti in fibra, possibilmente sulla base 20 della tecnica della produzione in serie. L’armonizzazione legislativa ed istituzionale con l’UE dovrebbe influenzare positivamente il settore, nonostante che lacune infrastrutturali possano rallentarne lo sviluppo entro breve o medio termine. 21 IL POSIZIONAMENTO DEL PRODOTTO ITALIANO Il mercato degli accessori nautici è un mercato che dipende in gran parte dalle importazioni. Ciò è particolarmente evidente per i motori, i generatori, i servizi igienici, lavandini, pompe, depuratori d’acqua, equipaggiamenti per l’illuminazione ed accessori per gli interni, i sistemi di controllo dei motori, gli indicatori, l’elettronica per la navigazione, la sicurezza e argani, verricelli e paranchi. La dipendenza sulle esportazioni di altri componenti quali il gruppo di ingranaggi, i componenti idraulici, gli equipaggiamenti elettrici, le macchine di produzione di ghiaccio, i frigoriferi e gli equipaggiamenti culinari si aggira intorno al 70-80%.8 L’Italia ha una grande influenza sul mercato in oggetto. Molti dei costruttori di yacht contattati durante lo studio hanno affermato che il “made in Italy” costituisce fra l’80 ed il 95% del totale dei materiali da loro importati. “Tutti gli accessori possono essere importati dall’Italia: la loro varietà ed il loro prezzo è molto buono”. Altri imprenditori hanno invece affermato che i prodotti italiani sono buoni in certe categorie in termini di qualità o rapporto qualità/prezzo ma solo parzialmente buoni in altre. L’Italia è considerata in possesso di notevoli vantaggi rispetto ad altri Paesi Europei fornitori: “L’80% dei materiali da me impiegati é di importazione e l’80 – 90% di questi sono italiani. • Il rapporto prezzo/qualità è ottimo. I prodotti inglesi o tedeschi costano molto di più. • La logistica è efficiente e vi è abbondanza nel trasporto terrestre o marittimo. • La fornitura di materiali ed accessori è semplice – I designer italiani possono facilmente far avere i cataloghi che necessitano per identificare i fornitori che ci interessano”. Il maggior vantaggio dei prodotti italiani è quindi la reputazione di essere in possesso del miglior rapporto prezzo/qualità riscontrabile sul mercato. 8 La presente pubblicazione si colloca all’interno del progetto Nautica MED, realizzato da SIDI-Eurosportello, CCIAA Ravenna e ICE, Istituto Nazionale per il Commercio Estero nell’ambito degli Accordi di Programma tra ICE/Unioncamere Nazionale e Assocamerestero, finanziato dal Ministero delle Attività Produttive. Lo studio è stato realizzato da Vigna Marketing Studio di Zagabria con il coordinamento dell’Ufficio ICE Zagabria. 22 Caratteristiche MERCATO CROATO Il settore della nautica da diporto si contraddistingue in Croazia per alcuni punti di eccellenza come i cantieri dell’area di Zagabria, impostati su moderni criteri di logistica industriale, per passare a quelli più tradizionali, poiché più “vecchi” della costa, che tuttavia producono imbarcazioni a motore ed a vela di elevata qualità. I prodotti italiani sono molto apprezzati ed utilizzati, soprattutto gli accessori per yacht a motore e barche a vela, i componenti tecnologici, gli impianti elettrici ed i quadri di comando di bordo, i componenti di design e di allestimento dell’imbarcazione nonché le strutture e le tecnologie per le marine con riferimento soprattutto alle colonnine, ai pontili galleggianti ed agli impianti di illuminazione. Tuttavia i nostri prodotti incontrano una notevole concorrenza rappresentata dai giapponesi per l’elettronica di bordo, dai cinesi per le componenti idrauliche e dai coreani. A questi si aggiungono i concorrenti più classici che provengono dall’Inghilterra, dalla Germania e dalla Grecia. Ciò nonostante, le prospettive di crescita sono molto incoraggianti soprattutto nel settore del turismo nautico e del chartering, il quale presenta anche l’opportunità di essere esso stesso un business per la produzione e vendita di imbarcazioni, in quanto è previsto un rinnovo della flotta che tocca centinaia di unità. La Croazia non è di fatto un mercato in sé, che possa esprimere elevati volumi di vendita locale, ma lo diventa per i flussi di imbarcazioni e del turismo nautico che la frequentano. Se si concorda questo elemento, allora occorre porsi nei confronti delle aziende croate in termini di partnership per collaborazioni produttive e di servizio al fine di condividere un beneficio comune. Turismo: La Croazia è una delle più importanti destinazioni turistiche del Mediterraneo. Con riferimento al settore nautico, vi sono 49 porti turistici (marine) con un numero complessivo di 13.000 posti barca. Qui di seguito sono evidenziati i principali Paesi di provenienza dei flussi turistici PAESE N° DI TURISTI Germania 1.481.659 Italia 1.099.427 Slovenia 869.900 Repubblica Ceca 697.902 Austria 690.366 Fonte : Central Bureau of Statistic – Croatia 23 IL MERCATO POTENZIALE La valutazione del mercato potenziale deve tener conto dei seguenti fattori: il flusso delle imbarcazioni da diporto, l’incremento del turismo vista la vocazione al chartering della Croazia e della vela, l’ambiente come elemento di attrazione dei flussi turistici, l’evoluzione della legislazione del settore, lo sviluppo dei porti turistici (marine) nel senso di aumentarne la capacità ricettiva. Altri fattori sono da aggiungere a quelli sopra evidenziati, più precisamente: i punti di assistenza presso le marine e, non meno importante, il rapporto costo/qualità e prezzo dei prodotti della nautica da diporto ottenuti in Croazia sia per il mercato locale che per l’estero. Il settore della nautica da diporto non sorge isolato ma poggia su di un sub-strato industriale e di conoscenze nautiche ed ingegneristiche di primo livello. la Croazia è stata un Paese costruttore di grandi navi. Ciò ha creato una struttura di competenze diversificate nel settore con una buona disponibilità di ingegneri navali per lo spin-off dai cantieri navali statali avvenuto in tempi immediatamente successivi al conflitto. Ancora oggi la Croazia ha un posto di rilievo nella costruzione di grandi navi con la possibilità concreta di inserirsi nel settore di nicchia dei mega-yacht . Non solo navi ma anche strutture meccaniche per i porti, strutture per i terminal portuali, impianti di produzione per lavorazioni in ambiti portuali, costruzioni di navi mercantili. La Croazia occupa il quinto posto a livello mondiale in questa tipologia di produzione. In Croazia esiste una base diffusa di competenze nel settore della nautica in generale. Ciò ha permesso la nascita in questi ultimi anni di molti cantieri che producono imbarcazioni di diverse tipologie: Grandi imbarcazioni - Medie imbarcazioni - Piccole dimensioni: decine di aziende-cantieri operano nel settore della produzione di piccole imbarcazioni e delle riparazioni. La costa croata, le marine, i mandracchi ed i porti sono un vero paradiso per il turismo nautico. La grande presenza di naviganti e l’esperienza nella costruzione e manutenzione delle imbarcazioni favoreggiano lo sviluppo della cantieristica da diporto. Attualmente esistono una quarantina di piccoli produttori di imbarcazioni. Nel corso dell’ultimo anno sono stati presentati 11 modelli di imbarcazioni a motore e velieri, da 5 a 12 metri completamente nuovi. Inoltre, sono stati presentati 10 modelli di barche e gommoni9. . La produzione dello yacht a vela del tipo Salona 40 su progetto dei fratelli Jakopin (Slovenia) 9 HELIYAHTS di Pula (Pola) costruisce imbarcazioni con un design esclusivo e di altissima qualità. Il cantiere è sorto allo scopo di costruire solo lo yacht Dat Helja per l’armatore straniero. La qualità dei lavori eseguiti ha consentito la costituzione di un cantiere attrezzato con le più avanzate tecnologie per la produzione di nuovi yacht e il rinnovamento di quelli esistenti. Oggi impiega 30 dipendenti ed effettua un fatturato di 2.600.000 e/anno. La AD Boats costruisce velieri a Solin (Salona) e gommoni a Zagreb (Zagabria) 24 rappresenta il Brand dell’impresa. Si prevede una crescita della produzione annuale del 30%. Il valore della produzione che da impiego ad 80 dipendenti, raggiunge i 10 milioni e il 60% della produzione viene esportata. Attualmente il libro di ordinazioni contiene 30 barche a vela. Il valore della produzione di canotti raggiunge 1,5 milioni e/anno. La maggior parte delle attrezzature viene importata. (35 addetti per il fatturato di 1.500.000 e/anno). DAMOR di Kastel Sucurac (Castel S. Giorgio), nel capannone di recente costruzione, costruisce diversi modelli di imbarcazioni a motore, fino a 8,0 m e la maggior parte della produzione viene esportata in Slovenia. (25 dipendenti per il fatturato di 1.300.000 e/anno). Situato sul mare, il cantiere Piculjan è gestito da tre fratelli tra cui uno, architetto navale, è Presidente dell’Associazione dell’Industria Nautica Croata. Anche i progetti sono firmati da due di loro: Romano Piculjan, architetto navale e Boris Piculjan. Oltre all’indiscutibile qualità, con il cliente si instaura un rapporto speciale che inizia prima dell’ordinazione e continua anche dopo la consegna dell’imbarcazione, cosicché l’imbarcazione viene costruita su misura del cliente. Il costruttore provvede alla manutenzione delle imbarcazioni vendute, considerandole parte della propria flotta. Il cantiere produce annualmente 20 imbarcazioni da 7,2 a 8,9 m, delle quali il 70% per clienti privati croati, il 20% per clienti stranieri residenti in Croazia. Il 10% viene esportato in Italia e Slovenia. Il giro d’affari raggiunge 1,5 milioni e/anno, il cantiere occupa 30 dipendenti. Fa parte integrante del cantiere la marina con 50 posti barca. Il cantiere offre servizio di manutenzione e riparazione di imbarcazioni fino a 20 tonnellate di stazza. Esistono in Croazia tutta una serie di produttori tradizionali di piccole dimensioni. 25 I CANTIERI E GLI ACCESSORI NAUTICI CROATI Il posizionamento del prodotto italiano è molto buono, è considerato leader come marchio nel settore nautico. Molte aziende croate hanno rapporti consolidati con aziende italiane soprattutto per quanto concerne alcuni articoli quali: pompe idrauliche, impianti e quadri di comando elettrici di bordo, boma, oblò. Tuttavia il mercato è di fatto controllato da due aziende, una italiana ed una croata, la prima gestisce i magazzini e gli approvigionamenti nonché la logistica della consegna, la seconda è invece un’azienda commerciale. Una tale organizzazione di vendita introduce un sovraprezzo pari a circa il 30 % del valore del prodotto se fosse acquistato direttamente alla fonte. Tale surplus di prezzo è ancora considerato un premium price per la gamma offerta e la possibilità di potersi rivolgere nella propria zona ad un centro di assistenza (post-vendita). Oggi, sotto la pressione dei prezzi, i cantieri croati ricercano accessori della medesima qualità ma a prezzi inferiori. Da qui il loro interesse di acquisire gli accessori direttamente alla fonte. In Croazia vi sono aziende che producono accessori di qualità che vengono anche esportati in Italia nel settore dei mega yacht 10. 10 ) Allestimento interno e componenti: Fino a due anni fa la domanda del mercato locale si limitava all’acquisto dello scafo che i clienti allestivano secondo le proprie risorse finanziarie. Questa è una delle ragioni della scarsa presenza di produttori di attrezzature di bordo e di arredamento per interno. L’unica fabbrica croata di motori marini per imbarcazioni di dimensioni minori era stata costituita all’epoca dell’ex Jugoslavia, ma nel frattempo è fallita.Ci sono alcune imprese che producono componenti per l’adattamento del motore all’uso previsto. Molte sono le imprese che si occupano di manutenzione e riparazioni di motori. 26 LE MARINE Attualmente vi sono 49 marine, per un totale di 13.000 posti barca. Tuttavia il numero di ormeggi esistenti presso le marine e porticcioli turistici non è sufficiente; infatti gli esperti del settore nautico valutano che in Croazia mancano ancora almeno 10 mila nuovi ormeggi, tra cui anche quelli per i mega yacht. Il 97% del turismo è concentrato nel periodo aprile-settembre. Tutte le marine hanno le istallazioni di servizio essenziali ed alcune raggiungono punti di eccellenza come ad esempio la Marina Frapa. Ben 38 delle 49 marine sono attualmente omologate dal Ministero del Turismo, da un punto di vista della qualità le marine si suddividono in 4 di prima categoria, 24 di seconda categoria e le restanti 10 di terza categoria e sono così ripartite11 : . Istria 10 . Primorje-Kotar 8 . Sibenik 8 . Zadar 5 . Split 5 . Dubrovnink 2 L’Italia si colloca al 5% come ormeggi permanenti dietro Austria, Croazia e Germania, rispettivamente 26-23 e 22 % mentre è al primo posto per il transito, guadagnando il 25% . Seguono la Germania e la Croazia con il 18% e poi l’Austria col 16%. Considerando i permessi di navigazione, l’Italia occupa il secondo posto (27%), preceduta dalla Germania (34%). Medesime percentuali si riferiscono anche per la graduatoria relativa alla bandiera dell’imbarcazione - l’Italia occupa sempre il secondo posto con il 27% di permessi di navigazione rilasciati, dopo la Germania che ne ha ottenuto 34%. Tenendo conto invece della cittadinanza dei passeggeri, l’Italia divide il primo posto con la Germania, con il 29% dei permessi rilasciati. Prendendo in considerazione il numero dei passeggeri imbarcati, l’Italia è al secondo posto preceduta dalla Germania. L'elenco dei porti turistici (marine) e dei porticcioli comunali, attualmente consiste di ottantasei nomi. Nell'elenco che fanno parte dell'Unione delle Marine presso l’Associazione del Turismo Nautico della Camera dell’Economia della Croazia, trovano posto anche i più importanti porticcioli comunali e sportivi che dispongono di un determinato numero di posti barca commerciali. Le marine croate hanno ottime caratteristiche edilizie ed interessanti ubicazioni. Si trovano nelle maggiori città oppure in ben protette insenature insulari. Dispongono di ottimi ormeggi, scali, gru, 11 fonte : Ministere du Turisme – Ambassade de France en Croatie 27 officine di riparazione e manutenzione, ristoranti e bar, e l'offerta migliora ogni anno. Molti porti turistici possono fregiarsi del Vessillo azzurro, con il quale dimostrano di tenere in considerazione la tutela dell'ambiente. Cresce il numero di ormeggi in riva che, oltre ad essere adibiti a navi passeggeri e turistiche, dispongono di un determinato spazio per i diportisti. PORTI TURISTICI: Capacità ricettiva dei porti turistici Numero di porti turistici 74 di cui marine 49 Lo specchio di mare si estende su una superficie di mq 3. 548. 243 Numero totale di ormeggi: 14.730, 100% di cui per imbarcazioni :IMBARCAZIONI NUMERO TOTALE % ORMEGGI fino a 6 m 1.885 13% da 6 a 8 m 2.318 16% da 8 a 10 m 3.314 22% da 10 a 12 m 3.650 25% da 12 a 15 m 2.610 18% da 15 a 20 m 769 5% oltre 20 m 184 1% 14.730 100% 28 Lunghezza sviluppata delle rive per ormeggio: 57. 008 mq Posti per il rimessaggio all’asciutto: 5.618 Imbarcazioni Il mercato delle imbarcazioni e del charter è strettamente collegato con le marine. Tutti gli ormeggi nelle marine croate sono praticamente occupati, quindi l’andamento futuro del mercato delle imbarcazioni, sia a motore che a vela, dipende dall’ampliamento delle strutture esistenti e dalla costruzione di nuove marine. Le compagnie charter hanno più di 3.000 imbarcazioni a vela e a motore. Questo segmento del mercato segnala grande crescita e potrebbe essere interessante per i produttori italiani. Le compagnie charter acquistano annualmente oltre 500 imbarcazioni tra le quali spiccano: N° imbarcazioni Bavaria (vela) 200 Jeanneau (Euromarina) 200 Elan 30-50 Altri, Regno Unito, USA 100 Totale 530-550 29 TENDENZE E FATTORI DI CRESCITA DEL MERCATO CROATO PROSPETTIVE DELLE MARINE Gli esperti del settore valutano che in Croazia mancano ancora circa 10.000 nuovi ormeggi. Va rilevato, inoltre, che al competente ministero croato (Ministero del mare, turismo e dei trasporti) sono anche all’esame le nuove possibilità di accoglienza, in quanto l’attuale numero di ormeggi per i mega yacht è scarso. La società Tankerkomerc (contea zaratina) che gestisce la Marina Zadar ha in atto programmi per l’ampliamento di tale struttura; infatti dagli attuali 500 ormeggi (300 posti barca in mare e 200 a terra) si prevede di raggiungere un totale di 1.000 ormeggi. Nella contea di Spalato (zona Spalato città e Dalmazia centrale -comprese le isole) sono in preparazione circa una ventina di progetti per la costruzione di moli/pontili da ormeggio negli attuali porticcioli di quasi tutte le isole della Dalmazia centrale; questi progetti aumenterebbero il numero totale degli ormeggi in zona per ulteriori 1.800 unità. Va rilevato inoltre che nella zona Sjeverna Luka della città di Spalato (porto industriale – zona franca nella città di Spalato) è in fase preparatoria la realizzazione di una marina per il rimessaggio con officina di manutenzione. La società Baotic Yachting è in procinto di costruire una nuova marina, ma non è ancora stata resa nota l’ubicazione. La Marina Kastela (ubicato nella località di Castelli in prossimità di Spalato) è ancora in fase di costruzione e se ne prevede il completamento di un primo lotto entro giugno 2004 per circa 400 nuovi posti barca per poi entro il 2005-6 completare il progetto di espansione. L’ACI (Adriatic Croatia International Club) è la società costituita circa una ventina di anni fa; attualmente raggruppa 21 marine lungo la costa adriatica e sulle isole. Dispone di 5.500 ormeggi (tra posti barca in mare ed all’asciutto). Nel 2003 presso le marine ACI sono state registrate 3.800 imbarcazioni a ormeggio permanente, gli ormeggi di transito registrano ca. 110.000 giornate/imbarcazioni. L’ACI intende migliorare la qualità degli attuali servizi offerti e ampliare alcune delle strutture per raggiungere i 6.000 ormeggi (si prevede, infatti, la costruzione di ulteriori 500 ormeggi nelle marine Pomer, Jezera, Skradin i Vrbovska). 30 POSIZIONAMENTO DEL PRODOTTO ITALIANO I prodotti delle aziende italiane più utilizzati dalle imprese croate che operano nella nautica da diporto sono : • quadri elettrici di bordo e relativi impianti • impianti di depurazione dell’aria e di condizionamento • accessori dell’imbarcazione • pompe idrauliche • motocompressori • barche in vetroresina • motori diesel • colonnine, pontili galleggianti, illuminazione per marine • utensili di lavoro Il posizionamento del nostro prodotto è scaturito dalle interviste effettuate agli imprenditori e che hanno fornito i seguenti risultati12: - prodotto italiano di qualità ma ancora ad un prezzo più elevato di quello della concorrenza ed inoltre vi sono criticità per il mantenimento dei tempi di consegna e del servizio post-vendita - la qualità dei prodotti della concorrenza si sta avvicinando a quella dei prodotti italiani- vi sono carenze nel sistema di distribuzione in quanto per gli accessori il mercato sembra ancora essere controllato da una azienda italiana che quindi “fa il prezzo”. La presente pubblicazione si colloca all’interno del progetto Nautica MED, realizzato da SIDI-Eurosportello, CCIAA Ravenna e ICE, Istituto Nazionale per il Commercio Estero nell’ambito degli Accordi di Programma tra ICE/Unioncamere Nazionale e Assocamerestero, finanziato dal Ministero delle Attività Produttive. Lo studio è stato realizzato da Vigna Marketing Studio di Zagabria con il coordinamento dell’Ufficio ICE Zagabria. 12 31 Caratteristiche del mercato: TUNISIA La Tunisia per le sue caratteristiche naturali e climatiche estremamente favorevoli si pone nel panorama mediterraneo come un paese con un interessante potenziale per la nautica da diporto: il paese comprende 1200 chilometri di costa con una buona offerta di porti e di ormeggi che distano mediamente tra le 100 e le 400 miglia dai principali porti della riva nord del Mediterraneo. Le condizioni climatiche sono favorevoli alla nautica da diporto in quanto il periodo navigabile è mediamente di tre mesi più lungo rispetto ai Paesi che si trovano sulla parte settentrionale del Mediterraneo. Inoltre la Tunisia si colloca tra le primarie mete del turismo mediterraneo: tale realtà costituisce un elemento a favore della nautica da diporto in quanto l'evoluzione del pacchetto turistico in tal senso, costituirebbe un miglioramento qualitativo dell'attuale offerta turistica. La presente indagine si propone quindi di analizzare il comparto nelle sue varie componenti con particolare riferimento al prodotto italiano: verranno verificate le infrastrutture esistenti e quelle di prossima realizzazione, gli indicatori socio-economici relativi alla popolazione, la struttura produttiva e commerciale, la legislazione e le disposizioni doganali che regolano il settore. L'ipotesi di partenza è verificare che la Tunisia possa entrare a pieno titolo nella strategia più complessa e articolata di penetrazione commerciale del prodotto italiano della nautica da diporto nell'intero bacino del Mediterraneo. Gli indicatori economici posizionano tale paese nella categoria dei paesi emergenti con delle buone prospettive di crescita, anche per quanto riguarda il prodotto nautico. L'Italia è già presente nel panorama della nautica da diporto tunisino accanto ad altri Paesi europei: mediante tale presenza si potrà essere in grado di sfruttare al meglio tutti i vantaggi derivanti da un mercato interno in crescita, di un mercato turistico di sicuro interesse, nonché da future opportunità di business derivanti dagli accordi internazionali che prevedono un graduale smantellamento delle barriere doganali e la creazione di un'Area di Libero Scambio nel Mediterraneo. Il mercato della nautica da diporto in Tunisia è piuttosto limitato. Numerosi sono i fattori che ne limitano la crescita, anche se tutti sono riconducibili a due fattori: la presenza di una forte tassazione, che colpisce tutti i beni che sono considerati "voluttuari" la presenza di un numero esiguo di cittadini tunisini che usufruiscono di un reddito tale da permettere loro l'acquisto di un'imbarcazione da diporto. La questione dell'elevata tassazione - la quale può scoraggiare l'acquisto di un'imbarcazione da parte di un privato, incide limitatamente nel caso in cui ad acquistarla sia una società turistica. Il reddito annuo pro-capite in Tunisia è in lenta crescita, anche se negli ultimi anni si è verificata una situazione di stagnazione, legata alla congiuntura internazionale. In particolare, alla crescita piuttosto lenta del reddito, si contrappone una generale debolezza del Dinaro sull'Euro. Tale fenomeno 32 comporta in termini reali una diminuzione del reddito ed una perdita di potere d'acquisto nei confronti di beni d'importazione e soprattutto di quelli provenienti dall'Unione Europea. I PORTI Le attuali potenzialità ricettiva del Paese si collocano prevalentemente sulla fascia costiera centro settentrionale: sono attualmente operativi sei porti turistici ma altri sono in fase di realizzazione e di studio ed avranno il compito di colmare presto il deficit ricettivo che presenta la fascia costiera centro-meridionale. Tra i porti in via di realizzazione vi è quello di Houmt Souk nell'isola di Jerba; sempre nell'isola di Jerba - è in fase di studio il porto di Lella Hadhria. È in fase di avanzato studio il porto di Skanes Monastir che verrà realizzato nella zona dove si sta pianificando e costruendo il più vasto insediamento turistico della Tunisia. Si sta infine valutando la possibilità di riconvertire una parte del porto di Tunisi per accogliere le imbarcazioni da diporto. Riguardo la pianificazione sul lungo periodo l'ONTT (Office Nationale du Tourisme Tounisien) e il Ministero dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale per il Xº Piano di Sviluppo (2006-2010) ipotizzano la creazione di oltre 2.000 nuovi posti di ormeggio. Poiché i porti turistici saranno strutturati per accogliere tra le 400 e le 500 imbarcazioni, si prevede che durante il periodo in questione verranno realizzate 6/7 nuove marine. I PORTI TURISTICI Marina Cap Monastir La struttura portuale è integrata in un complesso alberghiero e turistico importante: il Porto Marina Cap Monastir si colloca infatti in una delle principali zone turistiche della Tunisia. Le installazioni portuali sono moderne: moli di attracco, forniture di acqua dolce e di elettricità (220380 e 500V): allaccio telefonico e TV; installazioni sanitarie e stazioni di rifornimento Le strutture portuali possono permettere l'ormeggio di imbarcazioni di 12 metri ed anche più grandi, è presente un'area di carenaggio, che comprende una gru da 30 T, una gru da 1,5 T, e maestranze qualificate (meccanici, elettricisti, tecnici frigoriferi e falegnami; oltre alla possibilità di effettuare riparazioni nautiche, si possono acquistare strumenti e accessori. Il porto mette a disposizione 386 ormeggi e disponibilità per il rimessaggio invernale. La marina è sede di un centro immersioni e vi è possibilità di noleggiare imbarcazioni per passeggiate in mare. Infine, le formalità portuali sono espletate da un presidio doganale e di polizia. 33 Port el Kantaoui E’ stata la prima struttura portuale turistica a disporre sin dalla sua costruzione di tutte le caratteristiche costruttive di una moderna marina. Il porto è stato costruito su di una lingua di terra che porta il nome di Ras Marsa e, grazie alla natura della costa e ai lavori effettuati, esso rappresenta, oggi, uno dei porti meglio protetti del Mediterraneo. Anche questo porto è inserito in un vasto complesso turistico-alberghiero che comprende hotel di varie categorie, una vasta gamma di ristoranti, bar, strutture ludiche e ricreative, un campo da golf a 27 buche, autonoleggio, ufficio postale, supermercati, farmacie e altri servizi per i diportisti. Port Yasmine di Hammamet Il porto turistico Yasmine di Hammamet è una struttura molto recente, integrata in un vasto complesso turistico e alberghiero. Il porto occupa una superficie di 20 ettari; la profondità del bacino varia da - 6,00 a - 2,30 metri ed è concepito per ospitare oltre 700 imbarcazioni, di diverse dimensioni. La struttura permette inoltre l'attracco su pontili, banchine fisse (1) e galleggianti (9). La larghezza dell'entrata è molto ampia, di circa 50 metri. Tutti i posti sono dotati di acqua ed elettricità, quest'ultima calibrata ai vari bisogni delle diverse tipologie di imbarcazione (da 16 a 600 ampere, mono o tri fase). Per le imbarcazioni di 12 metri e oltre vi è la possibilità di raccordarsi alla rete telefonica e televisiva per il tramite di collegamenti effettuati attraverso la capitaneria di porto. Il porto è strutturato in modo da permettere tutte le formalità di entrata e uscita dal territorio tunisino: nella Capitaneria di Porto sono presenti i servizi doganali, della Guardia Nazionale, della Polizia di Frontiera, e della Marina Mercantile. 34 ECCO NEL DETTAGLIO I POSTI DISPONIBILI, SECONDO LA DIMENSIONE DELLE IMBARCAZIONI: 140 posti da 6,00 m per 2,80m 100 posti da 8,00 m per 3,30m 164 posti da 10,00 m per 4,00m 128 posti da 12,00 m per 4,50m 21 posti da 14,00 m per 5,00m 56 posti da 16,00 m per 5,50m 42 posti da 20,00 m per 7,00m 23 posti da 25,00 m per 7,50m 20 posti da 30,00 m per 8,00m 1 posto da 35,00 m per 9,00m 6 posti da 40,00 m per 10,00m 3 posti da 50,00 m per 12,00m 1 posto da 80,00 m per 13,00m 1 posto da 110,00 m per 20,00m Il porto ospita inoltre un cantiere navale, situato accanto alla Capitaneria di Porto sul molo Libeccio che è gestito dal Gruppo Rodriguez: esso presenta un'area di carenaggio di 9000 m2, una gru da 120 T ed una gru da 40 T. Sidi Bou Said Originato da un antico porto di pesca, il porto turistico di Sidi Bou Said ha di recente conosciuto una valorizzazione in tal senso: la marina mette a disposizione 360 ormeggi e offre tutti i servizi necessari quanto ad elettricità, telefono, acqua, rifornimento di carburante, negozi. La struttura dispone di una gru da 26 tonnellate, maestranze qualificate che offrono assistenza tecnica. Vi è la possibilità di rimessaggio invernale e vi sono diverse società rappresentanti di case nautiche che si occupano delle riparazioni e della manutenzione. Al suo interno si trova un club nautico, una scuola di vela e nelle immediate vicinanze vi è possibilità di accedere a ristoranti ed hotel. La località di Sidi Bou Said si colloca nel Golfo di Tunisi, a pochi chilometri dalla capitale; il porto si trova sulla costa dove sorgeva l'antica Cartagine. Nelle vicinanze dal porto ritroviamo inoltre la località turistica di La Marsa-Gammarth, e la cittadina di La Goulette con un porto commerciale e un porto passeggeri. 35 Montezah Tabarka Il porto turistico si è sviluppato accanto a una preesistente struttura portuale di pesca e in complementarità alla località turistica Montazah Tabarka. Tale struttura dispone di una cinquantina di ormeggi, sono presenti molti servizi per la ricezione dei natanti (capitaneria di porto, gru, acqua, elettricità, e assistenza tecnica). A oggi non è operativo un cantiere navale che si occupa di rimessaggio e varo. La marina è inserita in un contesto urbano ed economico e offre tutti i servizi correlati. La costa nord della Tunisia è rinomata per la limpidezza delle acque e la bellezza delle coste, in tale contesto è presente un club per gli sport acquatici. Biserta Il porto turistico di Biserta si trova nell'omonima città, ed è noto per il suo porto commerciale e per i suoi arsenali militari. La struttura mette a disposizione 120 ormeggi di cui 50 invernali, approvvigionamento di acqua, elettricità, carburante, un'area per il carenaggio, una gru da 100 tonnellate e l'assistenza tecnica (riparazioni meccaniche, verniciatura). La struttura è dotata di docce, servizi igienici e ristorazione; essa è inserita in un grande complesso urbano e pertanto sono facilmente accessibili tutti i servizi correlati. 36 POSIZIONAMENTO DEL PRODOTTO ITALIANO La presenza di investitori italiani nel settore della nautica da diporto si è sviluppata negli ultimi anni, dando vita ad imprese che - a partire dalla Tunisia e beneficiando della locale legislazione degli investimenti e approfittando dei vantaggiosi fattori di produzione - hanno spostato o hanno integrato le loro produzioni in Tunisia, esportando verso l'Italia, mantenendo o ampliando le loro quote di mercato. Pertanto, grande parte delle esportazioni tunisine nel comparto della navigazione marittima e nel sotto-comparto della nautica da diporto, sono da attribuire a tali aziende che producono per il mercato estero prodotti italiani, e si posizionano in seconda posizione dopo quelli francesi. Malgrado tale generalizzata preminenza dei francesi (che si manifesta soprattutto nella fornitura di barche di grande taglia, in quelle a vela e nei navigatori GPS), risulta che i fornitori italiani si aggiudicano significative fette di mercato per quanto riguarda le imbarcazioni a motore medio-piccole, motori fuori bordo e soprattutto gli accessori e la componentistica. Tra gli innumerevoli prodotti e tra le varie case fornitrici, ne sono state indicate alcune (Osculati, Forniture nautiche, Parema, Sicil Corde, Selva) che sono saldamente presenti sul mercato tunisino, mediante la fornitura di componentistica e accessori (viti e varia ferramenta in inox, alluminio e ottone, scotte e cime, tra cui anche cime particolari con all'interno piombo; pulpiti, battagliole, winch, cerniere, passa cavi e passa cima; parabrezza, oblò, bussole e navigatori GPS tra i più importanti). Anche per quanto riguarda il settore della sicurezza e dell'abbigliamento in mare, i prodotti italiani godono di buona reputazione, così come, per la tappezzeria da interno e i tendini para sole (Socovena). Riguardo ancora il settore dei motori fuori bordo i motori Selva primeggiano sul mercato tunisino con il leader mondiale Yamaha. Infine per quanto riguarda il comparto delle vernici, delle resine e degli antivegetativi, vi sono sul mercato tunisino delle aziende che hanno da poco iniziato a fabbricare tali tipologie di prodotti, ma la loro qualità è ancora inferiore a quella dei prodotti italiani che spesso continuano ad essere preferiti (Stoppani e Boero tra quelli indicati), accanto ad altre marche straniere, e ciò malgrado le barriere all'importazione. Si è già accennato al fatto che molto spesso i prodotti italiani giungono in Tunisia per il tramite di operatori francesi; l'opportunità di implementare la commercializzazione diretta dei prodotti italiani, dovrebbe costituire nel prossimo futuro il perno della strategia commerciale dei nostri imprenditori nel Paese, che potrebbero in tal modo consolidare le attuali vendite, ampliarle mediante un accesso non mediato e acquisire nel contempo una migliore conoscenza del mercato di riferimento. Una politica commerciale più strutturata, costante ed aggressiva potrebbe sia propiziare l'apertura di 37 nuovi contatti, che favorire l'entrata dei nostri prodotti sui mercati degli altri paesi arabi e maghrebini e innesca i presupposti per la creazione di nuovi rapporti di collaborazione sia commerciale che produttiva. Si ritiene, che future strategie di marketing del prodotto italiano, dovrebbero innanzitutto partire dal buon posizionamento e dalla buona immagine dei nostri prodotti per consolidare ed accrescere le attuali quote di mercato. Le aziende italiane dovrebbero inoltre essere maggiormente consapevoli delle potenzialità dell'ambiente economico tunisino per meglio sfruttare tutte le opportunità derivanti da un'economia in buona salute, da una politica in via di progressiva liberalizzazione e soprattutto dalle ricadute dell'Accordo di Libero Scambio, che come si è visto stabilisce delle condizioni nettamente preferenziali per i prodotti UE rispetto a concorrenti di altre aree. Il perdurare di una congrua tassazione interna (peraltro in via di abolizione), non potrà costituire un problema insormontabile per le esportazioni italiane, vista la gamma, la qualità e la buona immagine di “marca” dei nostri prodotti. Tali potenzialità potranno trovare pieno sviluppo in presenza di buoni risultati dell'economia tunisina e di un consolidamento degli stili di vita a favore della nautica da diporto. 38 LE MARINE Palma De Maiorca – Isole Baleari La scelta di Palma di Maiorca tra le località che presentano eccellenze circa l’aspetto dell’ospitalità turistica nautica è determinata dal fatto che in questo territorio si trovano diverse strutture portuali, la principale delle quali è appunto presso il capoluogo dell’Isola dove si possono trovare tutte le tipologie di attività e di servizio necessarie per l’uso e la manutenzione dell’imbarcazione. Solo nell’isola di Palma esistono ben 41 porti tutti localizzati a distanze percorribili entro un giorno13. Nell’arcipelago delle Baleari le strutture portuali per la nautica da diporto sono 60, anche in questo caso ad una distanza percorribile in poche ore. In molti porti di questa area si possono trovare servizi di ogni tipo, ma soprattutto presso l’area portuale di Palma di Maiorca si trovano grandi spazi e infrastrutture, un numero rilevante di imprese e professionisti che operano lungo tutto l’arco della filiera della nautica. Tra le varie strutture, ad esempio, la Marina Port del Mallorca, gode di una posizione privilegiata (praticamente nel centro della città) e dispone di servizi di intrattenimento degli ospiti di alto livello. Il numero dei posti barca disponibili è 152 (che possono ospitare imbarcazioni da 13,5 a 30 metri di lunghezza). Da segnalare la tessera “Club del Usuario” che offre ai possessori vantaggi con imprese convenzionate che offrono servizi di vario tipo (ristoranti, hotel, agenzie di noleggio e servizi turistici, ecc.). In pochi anni sono stati colmati i gap che esistevano con le strutture di altri territori competitor (in particolare, secondo indagini locali, sono stati acquisiti alcuni clienti che prima erano basati nei porti della Francia meridionale) e soprattutto si registra la creazione di un sistema tra i vari attori della filiera. Ad esempio, è stato attivato il servizio ePresupuesto: un sistema basato su web di offerta di preventivi a disposizione di armatori e imprese. Tale servizio presenta benefici sia per la domanda (facilità di uso e riduzione dei tempi di reperimento di preventivi, trasparenza e possibilità di comparazioni in tempo reale, ecc.), che per l’offerta (accesso ad un marketplace virtuale praticamente illimitato), il tutto certificato dalla Camera di Commercio di Maiorca. L’attenzione verso l’ambiente e le nuove tecnologie sono le linee guida sulle quali le società che gestiscono le infrastrutture della nautica basano il loro percorso di sviluppo. Punti di Forza - Patrimonio ambientale e rete di porti tra le isole delle Baleari - Disponibilità di servizi di qualità ed innovativi nell’erogazione (web based) 13 a vela con condizioni meteo buone. 39 - Infrastrutture moderne e rilevanti in termini quantitativi e qualitativi (compresi dry docks) - Programma di attività nautiche collaterali (turistiche, sportive, ecc.) - Integrazione con il territorio e con la città Saint Tropez Costa Azzurra Il porto di Saint Tropez, nella Costa Azzurra, è uno dei principali scali turistici nautici del Mediterraneo, oltre che uno dei più conosciuti ed esclusivi. Offre 734 ormeggi ripartiti in due bacini per una superficie complessiva di oltre 90.000 mq ed è inserito direttamente nel contesto urbano cittadino. Lo staff è composto da 40 persone e, nonostante la clientela sia prevalentemente internazionale, ha saputo mantenere la sua specificità storica e culturale. La politica di questa marina è tesa a mantenere il livello di esclusività ed eleganza che ne hanno fatto la fortuna e che si presenta come il suo principale elemento distintivo. Più che verso l'innovazione dei servizi (comunque presente, così come una solida politica di sostenibilità ambientale testimoniata oltre che dalle relative certificazioni anche da eventi e sponsorizzazioni) si punta sul marketing e la comunicazione, in particolare con l'organizzazione di eventi sportivi, culturali e mondani. Un aspetto molto importante è l'elevata percentuale di clientela straniera ed il rilevante numero di scali di imbarcazioni e soprattutto dei megayacht. Per le sue caratteristiche e per la tipologia della clientela prevalente può essere osservato quale benchmark dei più importanti porti. Punti di Forza - Immagine internazionale di esclusività ed eleganza - Integrazione con la città ed il retroterra - Calendario di attività sportive, culturali e mondane - Presenza di servizi di alto livello e di buon livello tecnologico Marina di Frapa Dalmazia Il porto di Marina di Frapa Dalmazia, può ospitare 450 imbarcazioni di lunghezza fino a 25 metri oltre a 150 posti a terra. Si tratta di una struttura relativamente nuova, che si è affacciata da poco sul mercato internazionale (il che giustifica la limitata capacità nell'accogliere le imbarcazioni più grandi e l'assenza di posti riservati ai Megayacht). Si sviluppa in 10 banchine oltre al molo di transito. L'intero stabilimento di marina Frapa copre più di 136 000 mq. All’interno della marina si trovano diverse strutture: ristoranti, hotel, bar, centro convegni, centro sportivo, ed una grotta sottomarina dove è localizzato un ristorante. Vi è un’area cantieristica dove è 40 possibile effettuare lavori di manutenzione sia all’aperto che al coperto. Lo Yacht Club Frapa organizza manifestazioni sportive, tra le quali la “Women’s match race”14. La società di gestione si caratterizza per un’attività di marketing molto forte, testimoniata da una politica di prezzi competitivi e dalla sua missione e visione che riportiamo: "LA MISSIONE - Essere e rimanere la migliore marina dell’Adriatico e del Mediterraneo che offre un servizio completo e di alta qualità. Guadagno della fiducia dei clienti con un approccio individuale e riconoscendo tutti i loro desideri e necessità. “LA VISIONE - Mantenere gli standard esistenti più alti e accogliere continuamente standard nuovi, che sposteranno i limiti e che detteranno lo sviluppo del turismo nautico a livello mondiale”. Punti di Forza - Prezzi competitivi - Forte attività di marketing - Integrazione con il territorio 14 Marina Frapa ha vinto dal 1999 al 2008 (con l’eccezione del 2002) il premio “The best croatian marina award” e da 8 anni di seguito il premio Bandiera Blu. 41 PROGETTUALITÀ INTERNAZIONALE Oltre a quelli sopra citati esistono poi alcuni progetti che integrano porti e località turistiche nautiche ed evidenziano la trasformazione in atto basata su un approccio di rete che vede la creazione di “cluster” di infrastrutture supportate da Enti pubblici e associazioni. Tra questi, si segnala a titolo di esempio, PORTS RIVIERA COOPERATION un progetto europeo transfrontaliero che intende promuovere l'attività dei porti turistici della Riviera italo-francese, il cui capofila è la Provincia di Imperia, il prodotto principale è la creazione di una piattaforma di prenotazione dei posti barca su tutto il bacino di navigazione compreso tra Marsiglia e Genova. Sono tre le aree d'intervento: economia, formazione e ambiente. Comprende 48 porti situati nel versante italiano tra le province di Imperia e di Savona e nel versante francese e tra le Alpi-marittime ed il Var. In questo vasto bacino di navigazione per il diporto, ricco di prestigiose località turistiche, sono numerose le problematiche di sviluppo economico e di preservazione dell'ambiente naturale. Lo sviluppo della piattaforma Internet Resaports permetterà un accesso semplificato alla prenotazione dei posti barca, all'elenco dei professionisti della nautica ed alle informazioni complete sulle offerte della ristorazione e del turismo. Questo servizio ha un forte valore aggiunto per il diportista e sarà accessibile attraverso differenti canali: telefono, Internet, portali o vetrine interattive, call center o ancora attraverso l'Atlas Odyssea. Attraverso questa piattaforma è possibile prenotare di giorno in giorno un posto barca in un porticciolo via internet (sia attraverso un PC, sia con un palmare o un semplice telefono cellulare) e attraverso un call center multilingua centralizzato che potrà fornire anche informazioni turistiche ai diportisti. Altra rete interessante è quella del Consorzio ZEFIRO, che ha dato vita e gestisce una rete di porti nel meridione d’Italia. L'idea di questo progetto, nasce dalla considerazione che l'offerta italiana di "turismo nautico" deve oggi competere con i sistemi maturi presenti nel Mediterraneo: Spagna, Francia Croazia, Grecia e Turchia. Per fare questo si è puntato sul valorizzare le risorse e peculiarità che rendono unici i territori aderenti, valorizzandone le risorse naturalistiche, quelle artistico-culturali ed enogastronomiche, sfruttando inoltre il vantaggio della posizione centrale e baricentrica rispetto alle rotte e alle destinazioni del mare Mediterraneo. Il Consorzio Zefiro, ho come obiettivo principale quello di creare, promuovere ed animare un "circuito" con il duplice obiettivo di: promuovere l'offerta turistica sul mercato mondiale, facilitando e guidando i potenziali clienti nella scelta degli itinerari; migliorare la fruibilità degli impianti fidelizzando i clienti e riducendo il fattore di 42 stagionalizzazione. Zefiro sta sviluppando un insieme di azioni per lo sviluppo dell’offerta turistica per il settore nautico a partire dalle sei regioni del Mezzogiorno d'Italia (Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna), con il coinvolgimento di un elevato numero di imprese che operano sia nelle sei regioni indicate che nel resto del Paese e che rappresentano in maniera autorevole ed articolata la complessa "filiera" del settore specifico. Un valore importante del progetto è il coinvolgimento ed il supporto di enti (Camere di Commercio locali, Assonautiche provinciali, Capitanerie di Porto) che presenti ed operanti sui territori, danno un respiro istituzionale ed una garanzia di continuità e di sviluppo nel tempo. Per il raggiungimento del risultato Zefiro punta in maniera strategica su due fattori: l'innovazione tecnologica e la qualità del servizio offerto. Non vanno poi dimenticati i vari progetti sviluppati nell'ambito della filiera della nautica da diporto all'interno del Programma di cooperazione transfrontaliero Italia-Francia marittimo (tra i quali citiamo SERENA, MISTRAL, ODYSSEA FIM, tra gli altri), all'interno dei quali gli aspetti legati alla portualità sono affrontati in maniera diretta ed indiretta. In tutti questi progetti vi è la presenza all'interno del partenariato di soggetti sardi; tuttavia ci sembra che la presenza di Enti ed operatori della Provincia di Olbia Tempio sia sottorappresentata soprattutto in considerazione del peso che questo settore riveste in questa Provincia rispetto al totale regionale. All'interno di questi progetti sono stati sviluppati o sono in corso di realizzazione importanti iniziative, ricerche e servizi certamente utili al sistema della nautica da diporto; riteniamo che il sistema della Provincia di Olbia Tempio debba allinearsi a questo livello di standard; le citate iniziative di realizzare indagini sui fabbisogni professionali e di un censimento-mappatura della nautica da diporto a livello locale vanno certamente in questa direzione e molto può essere sviluppato all'interno del progetto strategico INNAUTIC che viene finanziato da questo programma, ove l'amministrazione provinciale è uno dei partner. Questi progetti risultano interessanti in quanto operano a livello di rete tra quattro aree dell'Alto Tirreno: Liguria, Corsica, Toscana e Sardegna; aree che presentano interessanti complementarietà e forti potenzialità nel costituire un distretto transnazionale all'interno del quale la portualità rappresenta forse la principale area sulla quale costruire alleanze e reti. 43 2.4 METODOLOGIA DELL’INDAGINE Seguendo la logica del benchmarking è stata condotta un’analisi comparativa, che ha individuato diverse realtà nazionali del settore della nautica, come le Assonautiche italiane più impegnate in iniziative e attività, le marine più organizzate casi significativi ed esperienze all’avanguardia nell’ambito del sistema nautico italiano. L’obiettivo dell’indagine è stato quindi duplice: a) ricostruire le principali caratteristiche e dinamiche evolutive del comparto nautico in Italia e nel Mediterraneo al fine di analizzare i servizi, le tecnologie e gli investimenti che sono stati realizzati nelle strutture di eccellenza; b) analizzare i punti di forza e di debolezza del Nord Sardegna rispetto ai competitor nella filiera, affinché il comparto nautico possa diventare in prospettiva una leva strategica di sviluppo per in nostro territorio. Si è proceduto pertanto ad effettuare, in primo luogo, un’analisi dei punti di forza e debolezza nonché delle opportunità e minacce (cosiddetta analisi SWOT), finalizzata a valutare la realtà socio economica del settore a livello locale, regionale, nazionale e internazionale. In particolare, si sono analizzati alcuni porti turistici di eccellenza che si sono distinti per la qualità, l’innovazione e l’ampiezza dei servizi offerti nonché per la capacità di promuovere lo sviluppo dell’economia nei territori circostanti in un’ottica di sistema e di integrazione di filiera. I dati raccolti con l’analisi SWOT hanno consentito di ricostruire il posizionamento competitivo del Nord Sardegna nel settore nautico, di conseguenza di valutare il possibile ruolo che il comparto dovrebbe svolgere nel rafforzamento della competitività del territorio. Dal punto di vista metodologico, l’analisi è stata realizzata attraverso la rielaborazione delle informazioni raccolte, nonché attraverso alcune interviste di approfondimento (dirette o telefoniche) a testimoni privilegiati attivi sia sul territorio o che, a vario titolo, al di fuori di esso. I risultati arricchiti da un'analisi sullo stato dell'arte nel comparto (grazie alla raccolta, analisi ed elaborazione di indagini e ricerche, rapporti di osservatori, articoli della stampa specializzata, atti dei convegni),consentono di definire il posizionamento competitivo.Il primo momento dell’analisi è stato di tipo esplorativo; attraverso un’accurata web search sono stati vagliati siti istituzionali e, le informazioni bibliografiche e documentali inerenti le singole strutture.I criteri che hanno portato alla definizioni dei casi studio ed alla successiva scelta sono stati: • localizzazione geografica: si è scelto di utilizzare il criterio di equidistribuzione del campione nelle tre macro-aree Nord, Centro e Sud; • rilevanza della regione: per evitare di avere casi poco rappresentativi della realtà nazionale, come Venezia e Chioggia , che determina in maniera singolare le scelte produttive e distributive. • forma giuridica: per dare peso alla diversità presenti nel sistema italiano. 44 L’utilizzo di tali criteri di selezione ha portato all’individuazione ed allo studio preventivo di diverse realtà nazionali. Da queste sono state scelte per l’attività di benchmarking: A Le Assonautiche nazionali: Finalità, iniziative promosse, servizi offerti - Venezia - Genova - Livorno - Ancona - Savona B Imprese del settore: Aspo Chioggia15 Marina di Pescara Sirena Consorzio Navale Marchigiano Consorzio Export Nautico Consorzio Nautica Pisana Navigo Ditenave Ucina C Marine: Marina di Varazze Porto Lotti Marina di Calà dei Medici Vento di Venezia La metodologia utilizzata per la fase di studio ha comportato approfondite interviste, e in parallelo ricerche di materiale documentale web serch. Documentazione raccolta seguendo aspetti inerenti: • la forma giuridica • l'offerta nautica, a livello di programmazione, eventuali progetti speciali, servizi aggiuntivi da parte 15 Si è scelto di analizzare l’aspo di Chioggia in quanto azienda speciale della camera di commercio di Venezia. 45 dei singoli, e attività extra; • gli obiettivi gestionali e le politiche di marketing per il loro raggiungimento; • l'organizzazione delle risorse umane, ruoli e competenze delle figure impiegate, stile di gestione nonché laddove fossero presenti, programmi di valutazione delle competenze e interventi formativi. A seguito delle singole analisi si è infine reso possibile un confronto tra le tre realtà attraverso parametri privilegiati. 46 LA CAMBUSA DI ASSONAUTICA AL 51° SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GENOVA A Genova l’appuntamento con La Nautica Mondiale e le Aziende del Circuito “Cambusa Di Assonautica” Al Salone Nautico Internazionale di Genova. Si tratta di una promozione a 360 gradi per i prodotti enoagroalimentari, per l’artigianato artistico, per il turismo. E’ confermata la presenza di Assonautica Italiana con il suo grande stand / contenitore in cui avranno luogo le iniziative collaterali a cura delle Assonautiche regionali e provinciali. Nel grande stand istituzionale dell’Assonautica Italiana sono ospiti ben 46 Camere di commercio e 42 Assonautiche d’Italia. Il corner espositivo della “Cambusa di Assonautica” sarà un punto fondamentale dell’architettura espositiva dello stand: prodotti tipici, manufatti dell’artigianato artistico, pacchetti turistici saranno proposti alle stampe specializzate e agli ospiti istituzionali di Assonautica italiana. Il progetto “la Cambusa di Assonautica” che prevede la presentazione e la promozione di prodotti eno agroalimentari tipici, dell’artigianato, e delle offerte turistiche; è una manifestazione atta a favorire la diffusione del patrimonio enogastronomico tipico e locale della Regione Sardegna. E’ un ‘iniziativa in cui verrà coinvolta una collettività di imprese le quali potranno all’interno degli stand ubicati lungo le banchine dei porti, promuovere i prodotti tipici.. ASSONAUTICA EURO MEDITERRANEA Assonautica EuroMediterranea si propone di: Creare un partenariato pubblico privato stabile tra soggetti presenti nell’area Europea e Mediterranea, con lo scopo di redigere progetti, condividere iniziative e scambiare buone pratiche; per l’armonizzazione delle politiche riguardanti la nautica nel Mediterraneo; organizzare incontri e scambi di conoscenze e di know how per l'intera filiera nautica. Con riferimento a quanto detto si prevedono le seguenti azioni; predisporre dei progetti su nautica, turismo nautico ed ambiente attraverso l’utilizzazione dei fondi Europei; pubblicare un rapporto annuale sui flussi di turismo 47 nautico e della nautica nei paesi del Mediterraneo e dell’Europa, organizzare un Forum Annuale riguardante le politiche nautiche e turistiche del Mediterraneo. Per il perseguimento dello scopo sociale l’Assonautica Euromediterranea può costituire e/o partecipare a idonee strutture societarie delle quali possono far parte soggetti pubblici e privati, associazioni, enti, società ed altre organizzazioni internazionali. FINALITÀ delle ASSONAUTICHE L'Associazione nazionale per la nautica da diporto - Assonautica - è stata costituita il 16 dicembre 1971 ad iniziativa dell'Unioncamere e di un nutrito gruppo di Camere di Commercio, nell'intento di tutelare gli interessi del diportismo nautico italiano, nonché di promuovere e favorire, più in generale, lo sviluppo del turismo nautico. Assonautica16, che è suddivisa in sezioni provinciali, è una organizzazione che rappresenta complessivamente il mondo nautico e che si interessa di tutte le 16 L'Associazione nazionale per la nautica da diporto - Assonautica - è stata costituita il 16 dicembre 1971 ad iniziativa dell’Unioncamere e di un nutrito gruppo di Camere di Commercio, nell’intento di tutelare gli interessi del diportismo nautico italiano, nonché di promuovere e favorire, più in generale, lo sviluppo del turismo nautico. Attualmente sono associate ad Assonautica, oltre all’Unione nazionale delle Camere di Commercio (Unioncamere), all’Istituto Tagliacarne (per la promozione della cultura economica), all’UCINA (Unione nazionale dei cantieri, industrie nautiche ed affini), e alle Unioni regionali camerali della Lombardia e della Puglia, 45 Camere di Commercio. L’organizzazione periferica di Assonautica è articolata in 42 Associazioni provinciali e 7 regionali, costituite ad iniziativa delle Camere di Commercio delle rispettive province. Sono in corso di costituzione diverse nuove sedi periferiche. Assonautica è presente anche all’estero con la costituzione dell’Assonautica EuroMediterranea, per lo sviluppo della nautica e del turismo nautico tra i principali Paesi euromediterranei.Paesi che hanno già un’Assonautica sono l’Albania e Dubai. L’Assonautica si pone nella sua organizzazione centrale e periferica quale espressione di Enti pubblici rappresentativi degli interessi congiunti di tutte le categorie economiche, come le Camere di Commercio, per la concreta attuazione della politica promozionale del sistema camerale nel settore della nautica da diporto e del turismo nautico nonché delle varie attività di filiera ad esso collegate. E’ una funzione che Assonautica assolve coinvolgendo anche imprese e operatori del settore, associazioni di categoria e persone fisiche direttamente o indirettamente interessate allo sviluppo della nautica da diporto, ritenendo il mercato del turismo nautico una componente essenziale per la nostra economia. Si tratta di un mercato nel quale fioriscono numerosi interessi, dove non sempre domanda ed offerta riescono ad amalgamare la propria crescita, per l’esistenza di norme organizzative non più all’altezza dei tempi. In tale contesto Assonautica ambisce a svolgere un’efficace funzione di cerniera e di mediazione degli interessi privati e pubblici. Questo ruolo nel porre Assonautica al di sopra degli interessi di altre organizzazioni operanti nel mercato del turismo nautico favorisce un utile e proficuo coordinamento delle varie forze impegnate nel settore in questione e nel rispetto dei loro specifici programmi istituzionali. Alla funzione strumentale di collaborazione con il sistema camerale per qualificare ed incrementare l’attività del settore nautico, si affianca quella di costituire un concreto ed efficace punto di riferimento sia per gli operatori del settore sia per la gran massa di diportisti. L’impegno prioritario di Assonautica, al centro come in periferia è quello di porre la propria struttura organizzativa in condizioni di essere un autorevole portavoce dell’utenza nautica; un impegno strettamente connesso alle finalità istitutive dell’Associazione da perseguire attraverso l’offerta all’utenza nautica di servizi di più immediata necessità con sufficienti livelli di efficienza e produttività. Ci si riferisce, in particolare, agli insediamenti ricettivi per la nautica da diporto e a tutte le attrezzature accessorie; ai servizi di assistenza tecnica, nei vari settori interessanti il diporto nautico; all’organizzazione di scuole per il conseguimento dei titoli per il comando e la condotta delle unità da diporto; all’assistenza in mare ed a quella legale, assicurativa e di informazione turistica; alla promozione di ogni altra attività rivolta al potenziamento del diporto nautico come fattore integrante del turismo nazionale ed internazionale. 48 tematiche legate al mare e alla navigazione. Proprio l’attenzione a 360 gradi sulle questioni nautiche è la principale caratteristica di Assonautica che diversamente da un circolo privato intende tutelare i diritti e gli interessi diffusi di chiunque va per mare. E’ per questo motivo che ad Assonautica aderiscono sia soci individuali, sia circoli e associazioni sportive e culturali. Assonautica è quindi una istituzione in grado di porsi quale sintesi di tutto il variegato mondo che interagisce a vario titolo, economico, produttivo, sportivo, culturale, ambientale, con le acque che bagnano gli ottomila chilometri di costa italiana, senza dimenticare i quattromila chilometri di acque interne del nostro paese. Vela, motore, voga, immersioni, pesca, ma anche porticcioli e marine, didattica e istruzione marinara, archeologia navale e subacquea, sono alcuni dei tanti temi cui Assonautica dedica le sue attenzioni. Temi naturalmente cari anche alla sezione provinciale di Venezia distintasi per il sostegno continuo a manifestazioni e fiere nautiche, a regate e sfide sportive, a convegni ed a corsi su argomenti nautici. 49 ASSONAUTICA VENEZIA Venezia è per antonomasia la regina dei mari, una città stato nota in ogni angolo del mondo per la sua straordinaria ricchezza architettonica e culturale creata sulle fortune marinare della Serenissima. Una storia ed una cultura, fondata sul mare ma che oggi sta perdendosi schiacciata da dinamiche economiche e sociali slegate dalla vocazione marinara. Obiettivo di Assonautica Venezia non può essere quindi che quello di difendere la tradizione marinara e cantieristica veneziana e di riavvicinare le terre e le popolazioni della nostra provincia alla cultura del mare. Tra le iniziative di Assonautica Venezia segnalo l’aver promosso il “Raggruppamento Assonautiche dell’Adriatico”, di cui Venezia è la sede; l’aver contribuito alla nascita del “Salone Galleggiante dell’Adriatico”, oggi divenuto “Salone Nautico di Venezia”; l’aver ideato ed organizzato la manifestazione “Vela Venezia”, attualmente sospesa; l’aver ideato il premio “Venezia per il mare”; l’organizzazione continua di corsi per l’ottenimento della patente nautica; l’organizzazione nell’ambito della manifestazione “Appuntamento in Adriatico” della tappa di Venezia.17 SERVIZI: polizze d’assicurazione agevolate con la compagnia Reale Mutua Assicurazioni di Venezia; facilitazioni e consulenze, in materia finanziaria e creditizia, corsi, anche personalizzati, a prezzo agevolato per il conseguimento della patente nautica sia a vela che a motore, entro le 12 miglia o senza limiti; servizio informativo su normative e leggi afferenti la navigazione marina e lagunare; facilitazioni per l’entrata e la partecipazione alle manifestazioni nautiche della Provincia di Venezia patrocinate da Assonautica; inserimento su richiesta nella graduatoria dei nuovi posti barca eventualmente realizzati all’interno del progetto della nuova portualità di Venezia; convenzione per ormeggio e servizi con il Polo Nautico Vento di Venezia, presso l’isola della Certosa; convenzione per ormeggio e servizi con la darsena Marina Fiorita a Treporti; INIZIATIVE ATTUATE Dall'anno di fondazione numerose ed importanti sono state le iniziative ed i programmi portati a 17 L'iscrizione ad Assonautica consente ai soci di ricevere gratuitamente a casa, tramite spedizione postale, la rivista Lagunamare, il gonfalone di San Marco e altri gadget, oltre ad essere costantemente aggiornati attraverso il sito internet ed il servizio sms sulle principali iniziative nautiche e a godere delle opportunità offerte dalla Carta Servizi: I soci di Assonautica fanno parte di diritto della Guardia Costiera Ausiliaria (Centro Regionale del Veneto), e come tali godono del servizio effettuato dai soci Volontari della G.C.A. in contatto con la Capitaneria di Porto e con la Protezione Civile. 50 termine dall' Assonautica Venezia. La Scuola Nautica, con relativi corsi ed emissione in proprio delle patenti. Le Mostre Nautiche Galleggianti. La prima nella darsena di San Giorgio e le successive alla Marina del Cavallino. La Consormare, associazione tra tutti gli operatori nautici della provincia di Venezia. La Consulta Nautica Interassociativa che riuniva circa 90 associazioni sportive legate alla nautica. Le numerose conferenze, tavole rotonde ed incontri aventi lo scopo di promuovere ed assistere il comparto ed i diportisti. Il Consorzio di S. Andrea costituito allo scopo di ottenere la disponibilità dell'idroscalo Miraglia. Il Raggruppamento delle Assonautiche dell' Adriatico per una migliore gestione delle nostre acque, anche a seguito dell' organizzazione dell' "Appuntamento in Adriatico" che nel 2004 giungerà alla 16^ edizione. La VELAVENEZIA, raduno epocale che dal 1984 vedeva nel bacino di San Marco la concentrazione di tutte le unità acquatiche come protesta per la carenza dei posti d’ormeggio ed il moto ondoso in crescita. VENEZIA per il MARE il premio che ogni anno elegge una personalità od una organizzazione che si sia particolarmente distinta o messa in luce nella difesa e nella pubblicizzazione di questo incomparabile ambiente e nel suo uso. OBIETTIVI PRINCIPALI: L' Assonautica di Venezia intende rafforzare e riaffermare la centralità nautica per qualificare ed incrementare l’attività del settore nella provincia di Venezia, che mantiene una importante valenza strategica per lo sviluppo dell’economia locale. Il primo è l’individuazione di nuovi spazi dedicati alla nautica da diporto a Venezia centro storico e nelle isole adiacenti, perseguito attraverso uno studio di fattibilità commissionato allo IUAV (Università di Venezia). Il secondo è quello del rilancio dell’immagine dell’Associazione attraverso la nascita della rivista LAGUNAMARE. Una pubblicazione che oggi dopo tre anni si è ormai affermata come apprezzata vetrina dei fermenti nautici lagunari e provinciali oltreché come puntuale organo informativo sulle tematiche di settore. Le iniziative intraprese per lo sviluppo della nautica da diporto si riferiscono in particolare al progetto per la realizzazione di una nuova darsena da diporto a San Nicolò al Lido, perseguito attraverso uno studio di fattibilità commissionato allo IUAV, ma anche, non trascurando alcune favorevoli opportunità che si sono presentate, e che il Comitato esecutivo e la nuova presidenza di Assonautica, hanno ritenuto possano consentire in tempi brevi ad Assonautica di essere presente in 51 spazi dedicati alla nautica da diporto in località Alberoni e Sacca S. Biagio (Saccafisola). INIZIATIVE PROMOSSE: Promozione Dello Sviluppo Delle Energie Alternative E Del Contenimento Dei Consumi Energetici L’Assonautica di Venezia da sempre tiene in massima considerazione la fragilità ed il delicato equilibrio naturale e paesaggistico del territorio lagunare e si adopera per la disciplina del traffico lagunare nella città di Venezia centro storico e nelle sue isole. A tal riguardo l'Assonautica è interessata a promuovere lo sviluppo delle energie alternative ed il contenimento dei consumi energetici ed intende farsi promotrice dei seguenti progetti: - PROGETTO P.A.E.A. - PROGETTO PROTOTIPI IBRIDI ED ENERGIE RINNOVABILI. Entrambi i progetti riguardano lo sviluppo di imbarcazioni ecosostenibili, a servizio di trasporto di persone e merci, alimentate con fonti di energia rinnovabile per la riduzione delle emissioni, della rumorosità, del moto ondoso e con costi di acquisto e gestione maggiormente competitivi rispetto agli standard attuali. Si tratta di sviluppare nuove forme di propulsione, sia di tipo ibrido che attuate completamente per mezzo di fonti di energia rinnovabili, da realizzarsi su diverse tipologie di imbarcazioni, nelle quali, accanto alla normale propulsione di tipo endotermico verranno sviluppate forme di propulsione alimentate per mezzo di motori GPL, elettrici, idrogeno e pannelli fotovoltaici.18 Lo scopo è favorire la collaborazione e la aggregazione tra le imprese venete; incentivare la ricerca scientifica e tecnologica per effetto di processi di trasferimento tecnologico, all’interno dei sistemi distrettuali regionali; sollecitare l’avvio di processi di innovazione di prodotto, processo e organizzativa all’interno delle filiere produttive, così da alimentare la competitività del sistema economico veneto; favorire la propagazione delle conoscenze all’interno dei distretti produttivi.19 Progetto Per La Realizzazione Di Un Motore Ibrido L’Assonautica di Venezia da sempre tiene in massima considerazione la fragilità ed il delicato equilibrio naturale e paesaggistico del territorio lagunare e si adopera per la disciplina del traffico lagunare nella città di Venezia centro storico e nelle sue isole. 18 I contributi verranno richiesti attraverso il Consorzio Distretto Cantieristica Nautica Veneziana, che ne è il richiedente ed è rappresentato dal Dott. Renato Fabbro. Il bando è: Bando di assegnazione delle risorse per i patti di sviluppo distrettuale e metadistrettuali – DGR n. 2111 del 10/07/07. Regione Veneto – Legge Regionale 4 aprile 2003, n. 8 e successive modifiche ai sensi della Legge Regionale 16 marzo 2006, n.5 La Regione Veneto, attarverso il bando, assegna risorse pubbliche destinate alla realizzazione di progetti attuativi riferiti ai patti di sviluppo sistrettuale e metadistrettuali. 19 Nello specifico, la partecipazio sarà a due misure: Nella Misura 2a , Progetti di innovazione e ricerca rivolti allo sviluppo di prodotto o processo, è stato presentato il PROGETTO P.A.E.A. (Progettazione Applicazione Energie Alternative). Nella Misura 2b, Progetti di sviluppi tecnologico e ricerca rivolti allo sviluppo di prodotto o processo,è stato presentato il PROGETTO PROTOTIPI IBRIDI ED ENERGIE RINNOVABILI. 52 A tal riguardo l'Assonautica è interessata a promuovere lo sviluppo delle energie alternative ed il contenimento dei consumi energetici ed intende farsi promotrice di un'iniziativa per la realizzazione di un motore ibrido per consentire alle imbarcazioni di navigare nel Centro Storico di Venezia (Canal Grande e rii interni) con un motore elettrico, mentre nel resto della laguna con un motore a combustione interna a bassa emissione. Tale soluzione dovrebbe consentire basse velocità, (con un limite massimo di 7 Kl/ora nelle zone ZTL), minima produzione di moto ondoso e zero inquinamento nelle acque interne, mentre in quelle esterne garantirebbe la sicurezza per la maggiore potenza impiegata e nello stesso tempo la ricarica dei necessari accumulatori.20 Progetto Eumarex Il progetto Eumarex, si configura come un’organizzazione di servizi in grado di offrire autonomia, uniformità e pari opportunità e ad una rete di Borse telematiche della Nautica. In sintesi l'Eumarex si propone di: favorire lo sviluppo, l’auto-regolamentazione e la trasparenza del mercato e dell’economia della nautica italiana e la sua integrazione con quella di n. 25 Nazioni UE; promuovere, in concerto con le Associazioni di categoria, l’aumento della qualificazione del Mercato e di Soggetti per la Negoziazione Marittima (di seguito SNM), dotati di specifici requisiti di onorabilità, professionalità ed organizzazione ed impegnati nel rispetto integrale dei Regolamenti dell’Eumarex; promuovere la standardizzazione, in termini di classificazione dei parametri di descrizione e localizzazione, di principi uniformi nei procedimenti di valutazione, nelle modalità di calcolo delle misure di consistenza e nella definizione dei valori di stima; favorire il ricorso a procedure e contratti esaustivi, uniformi e trasparenti, in grado di tutelare meglio Consumatori ed Utenti; valorizzare il carattere sussidiario ed ausiliario al Sistema nel miglioramento del controllo sulle clausole inìque o vessatorie presenti nei contratti; contribuire ad intensificare il contrasto alle forme di abusivismo nell’esercizio delle attività e delle professioni interessate dal Mercato. Avendo la Camera di Commercio di Venezia manifestato un orientamento favorevole all'iniziativa, 20 Abbiamo già coinvolto alcuni costruttori di valenza internazionale disponibili a collaborare al progetto che una volta realizzato potrebbe essere utilizzato in altre realtà nelle quali l'uso di motori ibridi può coniugare le esigenze di sicurezza con un basso impatto ambientale. Il progetto migliore potrebbe venire individuato anche utilizzando lo strumento di un concorso internazionale che potrebbe venire bandito, in collaborazione con il Comune di Venezia e la Camera di Commercio, in occasione di un apposito Convegno sul tema. Il progetto verrà portato avanti in fasi successive: Abbiamo anche richiesto all'Amministrazione comunale, oltre al patrocinio del progetto, una partnership con la sottoscrizione di un protocollo d'intesa che potrà prevedere un sostegno finanziario al progetto. Abbiamo già interessato alcuni costruttori di valenza internazionale disponibili a collaborare al progetto che una volta realizzato potrebbe essere utilizzato in altre realtà nelle quali l'uso di motori ibridi può coniugare le esigenze di sicurezza con un basso impatto ambientale. 53 l'Assonautica Provinciale di Venezia si è resa disponibile ad assumere la gestione dell' Eumarex Venezia Progetto scivoli nautici L'importante crescita del fatturato della nautica da diporto, sia come cantieristica di costruzione che di servizi, è stata evidenziata ormai da tempo e costituisce argomento di indubbia importanza della grande nautica di prestigio, se assicura alti fatturati e grande successo all'export, non ha tuttavia riflessi sui servizi richiesti dalla piccola e media nautica, che in Veneto ha una proliferazione di cantierini e specialmente di utenti popolari che scendono sulle nostre coste con barchette e gommoni a rimorchio dell'auto.21 L'Assonautica intende avviare un progetto per la realizzazione o manutenzione di scivoli di varo ed alaggio dei natanti da offrire sia ai cittadini residenti della regione stessa, sia al turismo nautico delle barche carrellabili.22 Una volta aggiornata la mappatura della costa, il progetto potrà comportare la realizzazione di una proposta di integrazione degli scivoli stessi con nuovi impianti, usufruendo di risorse pubbliche assegnate attraverso un apposito bando destinato alla realizzazione di progetti attuativi di tali infrastrutture. Progetto didattico alla riscoperta delle scienze marinaresche e della navigazione 2° edizione Riprenderà il percorso didattico alle scuole della provincia di Venezia che mira ad accompagnare i ragazzi alla scoperta della navigazione e delle scienze marinaresche consentedogli di riappropriarsi della ricchezza storica e culturale del proprio territorio e di sfruttarne le opportunità. Un’iniziativa promossa e realizzata dall’associazione Assonautica di Venezia e dalla cooperativa Il Sestante. Particolare attenzione sarà data quest'anno alla diffusione delle regole ed accortezze necessarie per navigare in sicurezza. Il percorso prevede delle sessioni in aula ed escursioni in barca. I docenti che gestiranno l'attività, oltre a possedere una specifica competenza teorico - pratica relativa alle tematiche oggetto del progetto, hanno una particolare preparazione per la conduzione di attività in aula e la gestione di gruppi di lavoro con giovani e bambini. La Rivista “Lagunamare” 21 La dove esistono strutture di varo, alaggio e ricovero temporaneo (parchi boe e attracchi) questo "pendolarismo" produce effetti economici importanti: basta pensare il flusso dei tedeschi ed austriaci sul lago di Garda e sulla costa veneta (oggi sempre più intercettato da Slovenia e Croazia grazie alla crescita esponenziale di scivoli e di "marinas") che rappresenta la prima voce del turismo in certe aree. 22 Una accurata ricognizione sul territorio per verificare sia l'ubicazione, sia lo stato di efficienza è già stata portata a termine di recente in occasione de progetto Portolando. 54 L' Assonautica di Venezia darà sempre maggior seguito alla diffusione dei temi legati alla portualità, alla cantieristica e alle attività diportistiche della città e della provincia, mediante la pubblicazione della rivista bimestrale “LagunaMare”, che in pochi anni ha contribuito a far conoscere nella nostra provincia la nautica da diporto e tutte le attività imprenditoriali che vi fanno riferimento. Ora la nautica viene riconosciuta come volano di crescita economica, anche grazie alla nostra rivista “Lagunamare” con la diffusione dei temi legati alla portualità, alla cantieristica e alle attività diportistiche della città e della provincia, settore. 55 ASSONAUTICA GENOVA Prospettive di evoluzione della portualità ligure In occasione del 51° Salone Nautico, la Camera di Commercio di Genova in collaborazione con l'Assonautica Provinciale di Genova, ha presentato uno studio su: "Prospettive di evoluzione della portualità ligure", curato dall'Osservatorio Nautico Nazionale. Lo studio è stato realizzato nell’ambito del Progetto TPE – Rete dei porti turistici per la sostenibilità ambientale. Lo studio è stato pensato come uno strumento a disposizione di chi deve decidere e programmare in materia. La Liguria in Italia è già prima per numero di posti barca ma l'offerta continua ad essere alta rispetto alla media del paese. Cresce l'offerta e cresce anche la domanda ma con una differenza vistosa tra Liguria e media italiana. In Liguria e soprattutto a Genova, la richiesta maggiore è di posti barca per natanti sotto i 10 metri, in Italia per quelle più grandi. Lo studio ha rilevato: per le barche sotto i 10 m.: Genova 44%, Liguria 30,4%, Italia 25,9%; per quelle tra i 10 ed i 18 m: Genova 33,3%, Liguria 17,4%, Italia 54,5%. Sono dati che rafforzano la convinzione che il rilancio della nautica debba partire dalle piccole imbarcazioni che hanno però il problema degli spazi. Lo studio dell'Osservatorio dovrebbe quindi suggerire a chi dovrà pianificare l'offerta dei porticcioli in Liguria, di puntare sui posti per le unità più piccole.23 Nuovo Punto D’imbarco Per Persone Con Difficoltà Motoria. Assonautica P.Le Di Genova e Camera di Commercio unite nel sociale Il progetto, interamente sostenuto dalla Camera di Commercio di Genova, rientra nelle attività portate avanti dall’Assonautica Provinciale di Genova volto a migliorare l’accessibilità dei porti turistici liguri perseguendo l’obiettivo primario del progetto strategico europeo TPE (Tourism Ports Environment) a cui ha aderito unitamente alle altre Assonautiche della nostra regione. L’idea, nata lo scorso inverno su proposta dei circoli nautici sportivi facenti parte di Assonautica, riesce a compiersi dopo un iter burocratico che ha visto l’Assonautica Provinciale di Genova prendere contatti con la Porto Antico Spa, l’Autorità Portuale e la Capitaneria di Porto al fine di ottenere le necessarie autorizzazioni e concessioni per l’utilizzo di uno specchio acqueo adiacente al centrale Acquario di Genova. Il punto di imbarco, unico nella provincia e agevolmente raggiungibile anche in auto, permetterà alle persone con difficoltà motoria di poter accedere con facilità al mare e di praticare svariate 23 Lo chiede il mercato e, avverte il Porf. Ugolini, per i posti di minori dimensioni non c'è bisogno di nuovi spazi, si possono ottenere razionalizzando strutture già esistenti. 56 attività tra cui barca a vela, barca a motore, canoa e kayak. L’accesso avverrà tramite l’installazione di una gruetta a funzionamento manuale, denominata sollevatore Pequod, appositamente progettata dalla ditta danese Guldmann, leader mondiale nella produzione per il sollevamento e la movimentazione di persone con difficoltà motoria. Grazie all’utilizzo di una imbragatura questa struttura permette di gestire, in modo semplice e sicuro, anche le disabilità più gravi, dando sostegno e contenimento alle parti più a rischio. “La passione per il mare –commenta Fabio Pesto Presidente di Assonautica Genova- accomuna da sempre ragazzi e adulti e dovrebbe essere un’opportunità per tutti. Siamo orgogliosi di poter contribuire attivamente allo sviluppo sociale della nautica con l’inaugurazione del primo punto di imbarco della Provincia di Genova dedicato alle persone con difficoltà motoria. Ci auguriamo che questo rappresenti il primo passo verso un’attenzione maggiore”. “Sono particolarmente lieto – aggiunge Paolo Odone, Presidente della Camera di Commercio di Genova – di avere contribuito alla realizzazione di un progetto che chiamerei di nautica sociale, che prende il via in contemporanea con il Salone Nautico. Iniziative come questa di Assonautica dimostrano che il settore non è attento solo ai megayacht, ma è aperto anche a idee e proposte più ad ampio raggio. Dare la possibilità ai disabili di andare per mare è un altro modo per Genova di affermarsi in qualità di capitale della nautica”24 24 Porto turistico assonautica:La Spezia Passeggiata Morin - La Spezia - tel. : [email protected] www.assonauticasp.it numeri posti barca: 609 profondità dei fondali: da mt. 1,5 a mt. 7lunghezza massima dei fondali: 14,5 servizi offerti: acqua, luce, servizi igienici, impianto antincendio, pulizia pontili e banchine, assistenza all'ormeggio. 57 PROGRAMMA ATTIVITA’ 2011 ASSONAUTICA LIVORNO Pur senza certezze sulla disponibilità anche per il 2011 delle aree a terra (piazzali e sede uffici) e a mare (darsena scuola permanente di vela per disabili) causa l’avvio dei lavori per il “Marina” di Azimut- Benetti, il programma sull’attività operativa prevede i seguenti, principali eventi: - Scuola permanente di vela per disabili con n.2 imbarcazioni monoposto classe 2,4 e n. 2 imbarcazioni biposto classe Martin 16, più un J 24 per corsi collettivi di media altura. - Uscite di scolaresche provenienti da tutta la Toscana con lancia a motore di 8 metri a 12 posti, destinazione Area protetta delle Secche della Meloria, con ragguagli didattici e naturalistici. - Organizzazione ciclo di regate per le classi disabili (2,4, Martin 16, Dream, Homerus) nell’abito del Trofeo Accademia Navale di fine aprile. - Gestione posti barca (porto a secco) per i soci, con due gru d’alaggio (una semovente fino a 6 tonnellate e una fissa con motore elettrico fino a 1000 kg) e servizi, circa 120 posti per natanti e imbarcazioni a vela fino a 10 metri. - Organizzazione per conto della Capitaneria di porto degli eventi didattici relativi alla sicurezza della navigazione, con prove di zattere autogonfiabili, segnali pirotecnici, uso del Gps, etc. Vigilanza nautica- su coordinamento della Guardia Costiera- con n.2 gommoni (Assonautica Rescue) di 7,5 e 8,5 metri, attrezzati con pronto soccorso, barella spinale, bombole di ossigeno e defibrillatore. Da quest’anno specifica collaborazione con l’Area Marina Protetta delle secche della Meloria per vigilanza e posa in opera di catenarie e gavitelli per evitare gli ancoraggi sulla porateria di posidonia. - Organizzazione della “Staffetta” per i 150 anni dell’unità d’Italia per quanto riguarda Livorno, l’Elba (o in alternativa la Capraia) ed eventuale puntata fino a La Maddalena per portare il testimone dalla Toscana alla Sardegna. Eventi relativi alla “Staffetta” in collaborazione con la Camera di Commercio di Livorno.– - Organizzazione della visita al Salone nautico di Genova e partecipazione all’assemblea annuale con pullman gratuito per i soci. - Pubblicazioni varie, regate di zona, assistenza tecnica ai soci, assistenza nautica a manifestazioni sportive e folcloristiche locali (palio remiero, processione Madonna di Montenero, regate di derive di altri circoli, pulizia delle scogliere e delle spiagge libere in collaborazione con il Comune) eccetera. GLI ORMEGGI Spianata del Molo Mediceo -Livorno- numero posti barca: 200 a secco profondità dei fondali: da mt. 2,00 a mt. 4,5 lunghezza massima dei natanti: mt. 15,00 servizi offerti: acqua, luce, servizi 58 igienici, n. 3 gru, n. 2 scivoli, servizi antincendio, servizi per disabili, scuola vela permanente, docce, sale didattiche, meteo in Vhf, supporto regate. ASSONAUTICA ANCONA Tutela e diffusione del diportismo nautico. Questo è l’obiettivo che condivide con l’Associazione Nazionale per la Nautica di Diporto di cui è una sezione provinciale fin dalla fondazione, nel 1974, ad opera della Camera di Commercio di Ancona. Interesse per la cultura del mare, per le tradizioni marinaresche locali, per la tutela dell’ambiente marino e per tutto ciò che può aiutare l’avvicinamento alla navigazione diportistica del maggior numero possibile di appassionati, ponendo attenzione a quegli aspetti economici, imprenditoriali e logistici che ruotano attorno alla nautica. Tutto questo ci ha portato a crescere fino agli attuali 600 soci, a concorrere con le altre Associazioni diportistiche di Ancona alla creazione del porto turistico Marina Dorica, nel quale deteniamo 292 posti barca, ad organizzare incontri, corsi e convegni sulla nautica, a mantenere una biblioteca specializzata sul mare a disposizione dei soci. Due corsi annui per patente nautica hanno permesso di titolare dall’ottobre 1993 fino ad oggi centinaia di diportisti. GLI ORMEGGI I posti barca dell’Assonautica nel Marina Dorica sono 292. Il Marina Dorica, inaugurato nell’ottobre 2000, si trova in Ripartizione dei posti barca dell’Assonautica in Marina Dorica una darsena esterna al porto commerciale di Ancona, circa Numero Posti per lunghezze fino a mezzo miglio a SW del suo ingresso, e dispone di 1250 posti 93 7,5 metri 103 10 metri 42 12 metri Servizi igienici 18 15 metri Dotazioni di sicurezza 1 22 metri Attracco 28 (a terra) 5 metri WiFi in area bar 6 (a terra) 6 metri 1 (a terra) 7 metri in mare. I servizi offerti comprendono: Acqua Energia Elettrica Vigilanza 59 Il fondale è in media sui tre metri in tutta la darsena, quattro metri nelle aree destinate alle imbarcazioni maggiori. I posti barca sono tutti di proprietà-concessione dei soci. Alcuni posti possono essere disponibili per cessione in uso temporaneo o per cessione permanente da parte del titolare: la segreteria dispone di informazioni su queste eventuali offerte. Per gli ormeggi di transito bisogna contattare il Marina Dorica : tel. 071/54800 - fax 071/54801, email [email protected] , VHF canale 8, specificando le dimensioni dell’imbarcazione. Si può chiedere, se si preferisce e si è soci di altre Assonautiche, di ormeggiare presso posti liberi nei pontili Assonautica. Di norma i posti liberi in tutto il Marina sono oltre 100. E’ richiesto l’ormeggio con la prua in banchina, con cime proprie da predisporre a prua e a poppa; il sistema di ormeggio è con passerelle laterali (fingers), senza gavitelli o cime a mare. Il Marina dispone di mezzi di sollevamento fino a 60 tonnellate e invasi, utilizzabili anche da parte di non soci. Il funzionamento di Marina Dorica è disciplinato da apposito regolamento portuale. Una descrizione completa del porto turistico sui può trovare nel sito www.marinadorica.it . SAVONA Zone S.Lucia e Miramare - (Assonautica di Savona) [email protected] www.assonauticasavona.it numero posti barca: 245, profondità dei fondali: da mt. 2,00 a mt. 9,00 lunghezza massima dei natanti: 13 mt.; servizi offerti: acqua, luce, pulizia pontili e banchine, assistenza all'ormeggio, guardiania (solo diurna), stazione meteo, alaggio. Nella Zona della Vecchia Darsena la società S.V.PORT SERVICE ha 134 posti barca ed è convenzionata con l'Assonautica di Savona. 60 2.4.2 IMPRESE DEL SETTORE NAUTICO: TIPOLOGIA, SERVIZI OFFERTI, STRUTTURA, CARATTERISTICHE. ASPO CHIOGGIA DENOMINAZIONE: A.S.PO CHIOGGIA- AZIENDA SPECIALE DEL PORTO DI CHIOGGIA TIPOLOGIA: AZIENDA SPECIALE DELLA CCIAA VENEZIA PARTNERS: STATO, REGIONE PROVINCIA COMUNE E CCIAA STRUTTURA: Azienda Speciale per il Porto di Chioggia, della Camera di Commercio di Venezia istituita nel 1979, svolge funzioni di rappresentanza pubblica nell’interesse generale del Porto di Chioggia. SI OCCUPA: di promuovere, favorire e stimolare lo sviluppo delle attività marittimo portuale, nell’ambito dei compiti perseguiti dalla Cciaa. Compiti istituzionali: Programmazione Coordinamento e Promozione delle opere e dell’attività portuale, precisamente individuati dall’art. 14 della legge 84/94 e sue successive integrazioni. SERVIZI: Realizzazione infrastrutture (costruzione del nuovo porto); Erogazione servizi; Amministrazione beni patrimoniali; a) Realizzazione infrastrutture: Promuove realizza e gestisce strutture ed infrastrutture di interesse economico generale del comprensorio portuale, tanto di pertinenza del pubblico demanio marittimo che della proprietà privata. Partecipa con altri soggetti pubblici e privati, ad organismi anche associativi, ad enti consorzi ed a società. b).erogazione servizi: Cura e promuove tutte le iniziative imprenditoriali che sono connesse con le funzioni assegnate al porto nella loro integrità e comprende: il collocamento operativo e lo stazionamento, al fine di sviluppare le attività non solo commerciali ma anche di pesca, turismo nautico e servizio al porto passeggeri l’immagine delle infrastrutture portuali sia in ambito nazionale che all’estero provvede alla raccolta e pubblicazione di tutti i dati e le informazioni riguardanti l’economia portuale ed i suoi traffici, e i programmi di sviluppo;il deposito in aree doganali merci estere nazionali e comunitarie, provenienti sia via terra che via mare. Tale custodia è soggetta all’osservanza delle leggi vigenti e di un regolamento approvato dalla dogana di Chioggia. Erogazione servizi attraverso Un casello, operativo 12 ore al giorno, parallelo e di supporto a quello della postazione della Guardia di Finanza, per svolgere attività di riscontro delle merci in entrata ed uscita, nonché del personale che accede al porto per servizio 61 fiscale; i pratiche; IMPORTANZA STRATEGICA: Venezia, Comune di Chioggia, Camera di Commercio di Venezia, hanno consentito: aggio all’aperto; e; c)Amministrazione beni patrimoniali: l’Azienda ha operato nell’ambito territoriale nazionale ed internazionale al fine di promuovere le strutture realizzate. Nel corso del 2009, sono state locate, anche temporaneamente, parte delle aree realizzate, nonché, con contratti commerciali, la maggior parte degli uffici realizzati all’interno delle palazzine direzionali. PARTNERS Cinque soci STATO, REGIONE PROVINCIA COMUNE E CCIAA Obiettivi:programmazione, coordinamento e promozione delle opere e dell’attività portuale clodiense con funzioni di rappresentanza pubblica nell’interesse generale del Porto di Chioggia. 62 MARINA DI PESCARA SRL DENOMINAZIONE: MARINA DI PESCARA SRL TIPOLOGIA: Società Unipersonale Con Socio Unico (CCIAA PE) PARTNER: Camera di Commercio di Pescara. SERVIZI: Assistenza all'ormeggio nelle 24 ore; ormeggio su corpo morto, rifornimento carburanti e lubrificanti, pulizia specchio acqueo, servizio antincendio e antinquinamento, servizio diretto in Torre di Controllo. Ulteriori servizi: snack bar, agenzia pratiche Attrezzature Acqua potabile, acqua per lavaggio imbarcazioni, elettricità, docce, toilette, illuminazione banchine e pontili, cabine telefoniche, posteggio auto interno con vigilanza notturna e diurna OBIETTIVI: un sistema di “alta qualità” qualità nei servizi all’utenza; qualità nelle iniziative a favore dei disabili; qualità nella tutela dell’ambiente marino. Realizzata sulla golena sud del fiume Pescara e parte dell’arenile sud. Una delle strutture più grandi dell’Adriatico 275.000 mq in concessione. Caratteristiche Tecniche Posti barca 1000 da 6 a 50 m. con estensione massima fino a 1200 posti Lunghezza massima Superficie in concessione 275.000 mq., specchio acqueo 91.000 mq., superficie destinata a cantiere navale 12.000 mq. 63 SIRENA LAZIO E’ un consorzio finalizzato allo sviluppo del settore marittimo e della nautica da diporto ed é il primo sistema integrato europeo realizzato dalle imprese del settore della nautica con il concorso del mondo della ricerca e della formazione. DENOMINAZIONE: Sistema Integrato Regionale per la Nautica del Lazio – Società Cooperativa Consortile TIPOLOGIA: SOCIETA’ COOPERATIVA CONSORTILE PARTNERS 27 imprese CAPITALE SOCIALE: € 24.500 N° DIPENDENTI: 4 LOCALIZZAZIONE: ROMA OBIETTIVI: Le imprese della nautica della Regione Lazio hanno creato uno strumento operativo per realizzare servizi reali comuni in sinergia con il comparto pubblico, enti locali e nazionali. Progettazione di servizi e infrastrutture beni e reti comuni per l'ottimizzazione delle attività produttive ricerca tecnologica e scientifica promozione e sviluppo di attività di formazione. I soci Fondatori e le Imprese del Sirena, hanno realizzato un'organizzazione permanente ed altamente professionale - che utilizza strutture e sistemi tecnologicamente all’avanguardia, innovazione tecnologica, ricerca e mondo universitario - finalizzata ad offrire la più ampia gamma di servizi ed opportunità alle imprese ed agli utenti di tutto il mondo. Realizzazione di nuove strutture ricettive che nell’equilibrio dinamico del territorio costiero, dovranno individuarsi nelle aree del Golfo. Ciò consentirà anche di adeguare l’offerta imprenditoriale alla sempre crescente domanda per la manutenzione e il refitting di imbarcazioni di grandi dimensioni. L’ottimizzazione dei costi di gestione delle attività d’impresa del settore. Attualmente tali tipi di attività si possono svolgere solamente a Genova ed a Viareggio, strutture insufficienti a soddisfare la domanda di manutenzione delle imbarcazioni che vengono prodotte ogni anno in Italia - valore aggiunto per i superyacht Assistenza alle imprese italiane ed estere. SERVIZI: Il Sistema SIRENA, avvalendosi di strutture e servizi reali, offre la possibilità alle imprese del settore della nautica, di: attivare nuove unità produttive; 64 individuare partner, join venture e collaborazioni commerciali; svolgere attività di interrelazioni e sinergie tra le numerose aziende già aderenti al Sistema e nuovi partners; assistere gli investitori; curare le relazioni con il governo regionale; assistere le imprese nei programmi di finanziamento agevolato svolti dalla Regione Lazio e dagli interventi governativi; attivare progetti di internazionalizzazione e commercializzazione dei prodotti; Assistenza agli armatori ed agli utenti; servizi integrati di manutenzione, refitting, custodia e rimessaggio; possibilità di pianificazione degli ormeggi in transito; assistenza alla permanenza destagionalizzata; pianificazione dei servizi di cambusa e stivaggio; equipaggi e personale specializzato, etc.. CONSORZIO NAVALE MARCHIGIANO DENOMINAZIONE: CONSORZIO REGIONALE PER LE IMPRESE NEL SETTORE CANTIERISTICO MARCHIGIANOTIPOLOGIA: SOCIETA’ CONSORTILE A RESPONSABILITÀ’ LIMITATA PARTNERS: oltre 50 soci, CAPITALE SOCIALE € 255.000,00 N° DIPENDENTI:1 LOCALIZZAZIONE: FANO (PS) SERVIZI: Assistenza alla gestione finanziaria delle aziende e nei rapporti bancari Gestione di accordi con banche per servizi mirati Tutoraggio per nuove imprese subfornitrici Informazione settoriale attraverso newsletter Rappresentanza verso gli enti pubblici territoriali su tutte le problematiche connesse all’attività della nautica da diporto. 65 I progetti infrastrutturali Il Consorzio Navale Marchigiano, attraverso la partecipazione sociale in Marina Group Spa, collabora alla fase realizzativa dell’ampliamento e riassetto urbanistico del porto di Fano. Offre inoltre assistenza ai soci nei rapporti con Capitaneria di Porto e Comune di Fano, in merito ai regolamenti portuali. Attraverso la partecipazione ai vari tavoli di lavoro, sta seguendo le attività di dragaggio all’interno dei porti di Pesaro, Fano, Senigallia e Ancona e le relative infrastrutture di accesso. Partecipa alla fase realizzativa del Distretto del Mare promosso dalla Regione Marche. Tale progetto,inserito nel piano di sviluppo della attività produttive regionali, ha come obiettivo lo sviluppo del settore nautico attraverso attività di promozione, ricerca, innovazione e formazione. OBIETTIVI La realizzazione di un sistema integrato per la nautica costruito sul dialogo tra le istituzioni e le aziende del comparto, i cantieri e i fornitori. La cooperazione di oltre 50 soci, numero in crescita costante, che rappresentano l’eccellenza di un settore trainante e in continua espansione come quello della nautica, ha permesso nel tempo di ottenere risultati importanti e soprattutto impensabili senza l’unione delle forze degli attori e i portatori di interessi che gravitano attorno a questa realtà. Punti di forza dell’associazione, oltre all’immagine e all'autorevolezza del marchio derivanti dalla storia passata, sono sintetizzabili nei progetti di ricerca sulla sicurezza nel lavoro, la formazione a tutti i livelli, la collaborazione nella realizzazione di progetti infrastrutturali, la promozione del comparto con vari strumenti, primo fra tutti il Salone Nautico dell’Adriatico – Fano Yacht Festival. Il lavoro del Consorzio Navale Marchigiano valorizza e cura gli interessi generali dei singoli associati, collabora con le istituzioni per salvaguardare e dall’altro migliorare la qualità dell’economia dell’intero comparto nautico, promuove ogni utile iniziativa di informazione, pubblicitaria e promozionale per incrementare notorietà e vendite in tutti i mercati, predispone piani, progetti, regolamenti, proposte e studi finalizzati al miglioramento tecnico, economico e di sicurezza delle aziende associate, svolge funzione di catalizzatore tra i bisogni dell’industria nautica e le necessità delle istituzioni in un’ottica evoluta di marketing territoriale. PROGETTO DI STUDIO PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO CHIMICO NELLA LAVORAZIONE DELLA VETRORESINA IL progetto, avviato in collaborazione con l’Università di Urbino, e con alcuni produttori di materie prime, si pone l’obiettivo di individuare una metodologia innovativa che consenta una forte riduzione dell’impatto ambientale e fisico nella lavorazione del prodotto base per la nautica. Il progetto è tra le prime esperienze in tal senso in Italia e coinvolge più di 30 aziende dell’area 66 adriatica tra Fano ed Ancona, in cui si lavora 1/3 dell’intero volume di vetroresina italiana. Dopo una prima fase di sperimentazione in laboratorio, sono iniziati i rilevamenti e le prove direttamente nelle aziende partecipanti. PROGETTO DI FORMAZIONE: Formazione di base Il Consorzio Navale Marchigiano ha attivato un programma di formazione di base per piccoli imprenditori, titolari di aziende operanti nell’indotto nautico. Inoltre promuove incontri formativi in collaborazione con Obiettivo Lavoro. Il Master universitario Il Consorzio Navale Marchigiano promuove ed organizza, in collaborazione con l’Università di Urbino, Facoltà di Economia, il Master Universitario in “NAUTICAL BUSINESS MANAGEMENT”. Il Master si propone di formare professionalità per lo sviluppo di competenze, di alta qualificazione, idonee allo svolgimento di attività di pianificazione, programmazione tecnica, analisi del mercato, gestione manageriale, controllo strategico e gestione delle imprese che operano nel settore della nautica da diporto. La ricerca conoscitiva sul settore Il CNM, in stretta collaborazione con la Provincia di Pesaro e Urbino e l’Università di Urbino facoltà di Economia, ha avviato una ricerca finalizzata alla conoscenza del settore e alla creazione di una banca dati, attraverso la rilevazione del volume d’affari delle aziende, del numero degli occupati e di quanto altro individui il comparto. CONSORZIO NAUTICA PISANA DENOMINAZIONE: Consorzio Nautica Pisana TIPOLOGIA: CONSORZIO PARTNERS: consorziati:36 cantieri e 25 operatori di filiera,. CAPITALE SOCIALE: € 7.200 (€ 200 a socio) N° DIPENDENTI: np LOCALIZZAZIONE: PISA Porto di Boccadarno e Sviluppo Navicelli 67 OBIETTIVI: L'ASSOCIAZIONE PORTICCIOLI si prefigge lo scopo di assistere il settore della nautica e supportare tutti gli operatori della relativa filiera in ogni necessità organizzativa, promozionale e commerciale. Collabora con le istituzioni e con gli enti pubblici e privati, rappresentanze sindacali, economiche e sociali per promuovere i legittimi interessi del settore e dei suoi operatori. BOCCADARNO PORTO DI PISA sorgerà alla foce del fiume, su un'area di 200 mila metri quadrati dove, oltre al bacino portuale vero e proprio ed ai servizi strettamente collegati alla nautica sono previsti un albergo, un'area commerciale e una zona residenziale. Il porto potrà accogliere 475 imbarcazioni e si aprirà direttamente in mare. Troveranno spazio bunkeraggio, attività artigianali legate alla nautica e la torre di controllo mentre sul fronte sud, diviso in due livelli, è prevista la passeggiata sopra e un parcheggio coperto per i diportisti sotto, puntando così alla rivitalizzazione del commercio,all’integrazione dell’offerta dei servizi e alla promozione dell’immagine della città. SVILUPPO NAVICELLI: la nuova area cantieristica che sta sorgendo sul canale dei Navicelli e che unisce la Darsena Pisana al porto di Livorno comprenderà, servizi, aree commerciali e per uffici. Dalla Darsena Pisana ci si potrà quindi spostare, via canale, al porto di Livorno e, via fiume, al costruendo porto turistico di Marina di Pisa, fornendo grandi vantaggi sia a chi volesse portare una barca dal cantiere in mare, sia a chi volesse risalire l'Arno per arrivare nel canale. L’area, è in grado di ospitare fino a 30 grandi imbarcazioni per allestimenti e attività di re-fitting, contando anche su un travel lift con portata di 680t. Il POLO NAUTICO PISANO: raggruppa le tre principali realtà del comparto nautico pisano ovvero i rimessaggi dell'Arno, la nuova area cantieristica sul canale dei Navicelli e il porto di Boccadarno. Il progetto del porto prevede la realizzazione di un porto turistico per complessivi 475 posti barca. Unitamente al porto di Boccadarno, è previsto lo sviluppo dell’area dei Navicelli, dove, su un’estensione di 240.000 mq, saranno costruiti i capannoni delle aziende impegnate nella cantieristica. Il Consorzio Nautica Pisana punta quindi a sviluppare iniziative sinergiche per migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti, puntando altresì sulla grande viabilità (superstrada FI-PI-LI e autostrada Sestri-Livorno) e sulla vicinanza all’aeroporto internazionale Galilei. 68 CONSORZIO EXPORT NAUTICO DENOMINAZIONE: CONSORZIO EXPORT NAUTICO (CEN) TIPOLOGIA: CONSORZIO PARTNERS: privati CAPITALE SOCIALE: € 15.500 N° DIPENDENTI:1 LOCALIZZAZIONE: RAVENNA- Emilia Romagna Il Consorzio Export Nautico25 nasce per supportare le aziende nell’esportazione dello stile nautico italiano nel mondo. CEN aderisce a Feder Export, organizzazione che raggruppa i più attivi consorzi italiani, all’API di Ravenna ed intrattiene, inoltre, un collegamento diretto con associazioni di categoria regionali e nazionali: Unionapi, Confapi ed Assonautica. Area promozionale Rapporti associativi e Contributi Contabilità generale e Controllo di gestione Marketing Associativo Statistiche del Settore Normativa tecnica,ambiente e sicurezza Rapporti con enti nazionali e internazionali Formazione Rapporti con le istituzioni Legislazione e fiscalità Osservatorio Nautico Nazionale Il Salone Nautico Internazionale di Genova Promozione del settore sul mercato italiano Presenze fieristiche istituzionali e collettive di aziende Raccolta dati e pubblicazioni Rapporti con le istituzioni per la promozione di progetti di internazionalizzazione Attività ufficio Stampa Comunicazione interna verso gli Associati seminari e convegni Area tecnica 25 Come Associarsi: possono fare domanda di adesione al Consorzio Export Nautico le piccole e medie imprese che esercitano le attività di cui al primo comma, numeri 1), 2), 3) e 5), dell’articolo 2195 del codice civile od imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985 n. 443.I nuovi consorziati sono tenuti:a) a sottoscrivere una quota di partecipazione al fondo consortile determinata in Euro 1.291,14;b) a versare la quota di iscrizione, da determinarsi annualmente da parte dell’Assemblea Ordinaria. 69 Traduzioni Interpretariato Consulenza generale in materia di import-export Ricerca e raccolta di informazioni sui partner commerciali Ricerca di agenti e rappresentanti Assistenza specializzata per la realizzazione di iniziative di cooperazione interaziendale per facilitare l'internazionalizzazione delle PMI NAVIGO DENOMINAZIONE: NAUTICA VISION E GOVERNANCE TIPOLOGIA:SOCIETÀ CONSORTILE A RESPONSABILITÀ LIMITATA PARTNERS: comprende 36 imprese, 2 Associazioni di categoria (Associazione Industriali della Provincia di Lucca e CNA Lucca), la CCIAA di Lucca, il Comune di Viareggio, la Provincia di Lucca. CAPITALE SOCIALE: € 10.000,00 N° SOCI: 1 PUBBLICO 6 PRIVATI N° DIPENDENTI: 0 LOCALIZZAZIONE: VIAREGGIO Riferimento dei principali stakeholders territoriali (Banche, Consorzi, Associazioni Sindacali e Società di servizio) eroga servizi alle imprese del settore della nautica obiettivo generale: rilanciare la loro competitività,offrire servizi per sostenere le imprese, in diverse aree: -gestione -sviluppo -comunicazione e promozione -rapporti con la Pubblica Amministrazione servizi alla produzione, al diportismo ed al refit partendo da un'idea imprenditoriale, attorno alla quale sviluppare i vari approfondimenti e servizi. POLO INTERNAZIONALE DEL REFITTING: Il centro internazionale di refit promuoverà certificazione • progettazione • formazione • innovazione • finanza 70 • promozione internazionale • • comunicazione semplificazione amministrativa Navigo organizza servizi e OPPORTUNITA' DI COFINANZIAMENTO: 1. NAVIGO Yacht District 2. NAVIGO CONNECT 3. NAVIGO MY JOB 4. NAVIGO SERVICE 5. NAVIGO COMMUNICATIONS 6. NAVIGO CONSULTING 1.NAVIGO YACHT DISTRICT Un servizio innovativo che consente di avere una conoscenza aggiornata del settore in termini di processi produttivi, specializzazioni di impresa e servizi al diportismo. Servizi qualificati specifici a domanda collettiva Supporto allo sviluppo di reti distributive specializzate ed alla promozione di prodotti conoscenza aggiornata del settore in termini di processi della produzione, specializzazioni di impresa e servizi al diportismo come supporto per servizi finalizzati a: Migliorare la visibilità delle imprese e promuovere il miglioramento delle loro relazioni Fornire informazioni e report di carattere istituzionale e di mercato Costruire un sistema di best practices per la promozione dell’eccellenza delle imprese della filiera toscana. Verso un marchio che qualifica l'eccellenza delle imprese nautiche Creazione di marchi collettivi Tracciabilità dei prodotti Certificazione di filiera Logistica Temporary Managemnt Implementazione degli strumenti di business e market intelligence Implementazione dei supporti per azioni di branding digitale e Marketing cooperativo Implementazione di piattaforme tecnologiche cooperative per la gestione a livello globale di transazioni e ordini Implementazione di sistemi di community building virtuali per la valutazione e la condivisione di esperienze e conoscenze 71 2.NAVIGO CONNECT Servizi di consulenza per il miglioramento competitivo dell'impresa fornendo servizi di Consulenza di tipo: Organizzativo, Sviluppo Innovazione, Marketing comunicazione, Web, Finanziaria, Supporto idee progettuali, Start up e spin off nuove imprese nautiche. Gestione della catena di fornitura o supply chain per entrare a far parte del sistema NAVIGO Servizi per l’efficienza ambientale ed energetica Organizzare la propria visibilità nel distretto Selezione, valutazione e integrazione di fornitori Implementazione di sistemi informativi avanzati che consentono la gestione in tempo reale delle informazioni secondo normative e percorsi di certificazione di qualità, sicurezza ed ambiente Consulenza per l’innovazione in campo ambientale ed energetico Servizi per la valutazione di soluzioni energetiche rinnovabili per le produzioni (esempio pannelli fotovoltaici per i capannoni) 3.NAVIGO MY JOB Servizi di miglioramento della efficienza delle operazioni produttive Supporto alla certificazione avanzata supporti alla gestione aziendale per migliorare il livello qualitativo delle imprese di filiera. Supporto alla riorganizzazione aziendale Supporto nel cambio generazionale Sviluppo di nuove strutture organizzative, procedure e ruoli aziendali Ottimizzazione della struttura finanziaria e dell’efficienza ed efficacia della gestione del credito (Basilea2) Implementazione di sistemi informativi avanzati che consentono la gestione in tempo reale delle informazioni secondo normative e percorsi di certificazione di qualità, sicurezza ed ambiente 4 NAVIGO SERVICE Supporto allo sviluppo di reti distributive specializzate ed alla promozione di prodotti Servizio di indirizzo delle strategie di gestione verso più elevati livelli di qualità dell'offerta al diportismo nautico per: Valorizzare l'ambito portuale di Viareggio in un sistema di relazioni con la rete dei porti turistici toscani; Promuovere servizi di integrazione tra il porto di Viareggio, la città e il più ampio territorio toscano; 72 Migliorare l'integrazione tra le diverse attività presenti nel porto di Viareggio (cantieristica navale, service nautici, pesca, ecc.); Analizzare la segmentazione del diportismo nautico. implementazione degli strumenti di business e market intelligence implementazione dei supporti per azioni di branding digitale e marketing cooperativo implementazione di piattaforme tecnologiche cooperative per la gestione a livello globale di transazioni e ordini implementazione di sistemi di community building virtuali per la valutazione e la condivisione di esperienze e conoscenze. 5.NAVIGO COMMUNICATIONS Supporto alla introduzione di innovazioni nella gestione delle relazioni con i clienti Supporto all'innovazione commerciale per la fattibilità di presidio su nuovi mercati Servizi di supporto all’introduzione di nuovi prodotti Marketing e comunicazione Internet Relazioni esterne Rapporti con la stampa Organizzazione eventi Programmi di visibilità e promozione raggruppamenti di imprese Partecipazione a fiere ed eventi Implementazione di strumenti informatici per rendere più visibile il sistema di offerta di servizi alla filiera Implementazione di strumenti informatici per rendere più visibile il sistema di offerta di servizi al diportismo nautico Studi di fattibilità per joint ventures Analisi di investimento Studi legali e contrattuali Previsioni a lungo termine delle vendite per ridurre l’incertezza ed il rischio associati all’introduzione di nuovi prodotti 73 6. NAVIGO CONSULTING Servizi di audit e assessment (valutazione) del potenziale Studi di fattibilità Servizi qualificati specifici per la creazione di nuove imprese innovative. Servizi di pre-incubazione Servizi di supporto al cambiamento organizzativo Servizi tecnici di sperimentazione Servizi di gestione della proprietà intellettuale Servizi di progettazione per l’innovazione di prodotto e processo produttivo La consulenza è una modalità trasversale con cui NAVIGO risponde all'esigenza di miglioramento competitivo della singola impresa, avvalendosi di competenze di eccellenza sui temi: Organizzazione aziendaleSviluppo Innovazione Finanza (possibilità di finanziamenti pubblici e privati) Supporto idee progettuali Start up nuove imprese nautiche (fare impresa nel settore nautico o spin off rispetto alla produzione ordinaria) Supporto nella relazione con il mondo della ricerca per studio e test nuovi materiali DITENAVE: DENOMINAZIONE: Distretto Tecnologico Navale e Nautico del Friuli Venezia Giulia TIPOLOGIA: ASSOCIAZIONE accordo di programma tra pubblico e privato 22 associati tra Cciaa regione comuni provincia associazioni di categoria consorzi ecc PARTNERS: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia M.I.U.R. Enti locali Imprese Associazioni di categoria Camere di Commercio Università Enti di formazione, Enti di ricerca. CAPITALE SOCIALE: N° DIPENDENTI: np LOCALIZZAZIONE: MONFALCONE OBIETTIVI: Persegue finalità di supporto al conseguimento di livelli superiori di competitività tecnica ed economica dei settori della cantieristica navale e della nautica da diporto nel territorio della regione, nell’ambito del Distretto Tecnologico Navale e Nautico del Friuli Venezia Giulia SERVIZI OFFERTI: Formazione ricerca Innovazione: • sviluppo industriale • trasferimento tecnologico • aggregazione tra operatori • facilitazione di accesso agli strumenti finanziari di supporto a favore delle PMI; 74 attività di: indirizzo, promozione e coordinamento del Distretto Tecnologico Navale e Nautico del Friuli Venezia Giulia verifica delle azioni che, nei diversi campi, vengono eseguite dai soggetti deputati a dare esecuzione alle attività del Distretto nell’ambito degli impegni dagli stessi assunti promozione del tessuto imprenditoriale ed avvia azioni di integrazione con l’offerta di servizi di ricerca, formazione, innovazione. favorisce l’individuazione: • delle linee strategiche di intervento nei settori di competenza • degli obiettivi di medio periodo in relazione all’analisi di scenario • delle opportunità di finanziamento delle iniziative da attuare • del possibile inserimento delle attività del Distretto in reti di competenze regionali, nazionali ed europee. 75 UCINA DENOMINAZIONE: UNIONE NAZIONALE CANTIERI E INDUSTRIE NAUTICHE E AFFINI TIPOLOGIA: Associazione senza fini di lucro rappresenta le industrie e le imprese della nautica da diporto italiana, opera per lo sviluppo del settore nautico, promuove la cultura del mare e lo sviluppo del turismo nautico in Italia. PARTNERS:Soci Effettivi: Imprese con sede legale nel territorio nazionale. a) Imprese del Settore Produzione, ovvero le Imprese che producono direttamente e/o assemblano prodotti di terzi. b) Imprese del Settore Commercio, ovvero le Imprese che si occupano della distribuzione di prodotti di terzi.c) Imprese del Settore Servizi, ovvero le Imprese che svolgono attività di prestazione di servizi e assistenza per la nautica. Soci Aggregati Organizzazioni, Associazioni di Imprese e non, Consorzi di Imprese che svolgono attività significative per la nautica e per settori affini e che presentano elementi di complementarità, di strumentalità e/o di raccordo economico con l’imprenditoria istituzionalmente rappresentata. Soci Affiliati Piccole imprese di produzione, commercio e servizi che presentino elementi di complementarità, di strumentalità e/o raccordo economico con il settore. Possono appartenere a questa categoria associativa anche i Gruppi Editoriali e le Case Editrici di settore. N° DIPENDENTI: 12 COLLABORATORI LOCALIZZAZIONE: GENOVA OBIETTIVI: Opera a livello istituzionale come soggetto di confronto con le forze politiche, sociali e di governo. A livello internazionale partecipa con propri rappresentanti in Icomia e in EBI (European Boating Industry) per la promozione della nautica mondiale e europea. Nell’ambito della promozione della nautica e del Made in Italy aderisce a Federazione del Mare, Federturismo, Comitato Fiere Industria, Fondazione Edison, Symbola, Fondazione Sviluppo sostenibile. Provvede alla raccolta, elaborazione e diffusione dei dati di andamento del settore industriale e del turismo nautico sia in relazione al mercato interno sia a quello internazionale. Favorisce lo sviluppo tecnico ed economico del comparto tramite l’elaborazione di ricerche, pubblicazioni e l’organizzazione di studi, dibattiti e convegni. Organizza eventi per promuovere il settore e la nautica sul territorio: il Salone Nautico Internazionale di Genova, la campagna Navigar m’è dolce, la Convention Satec. Offre assistenza, tutela, informazione, rappresentanza e fornisce consulenze associative di carattere sia tecnico sia normativo ai propri soci ha creato la categoria associativa dei “Soci Affiliati”, cui possono aderire dal 2009 tutte le realtà della filiera nautica. Offre formazione attraverso programmi di aggiornamento all’industria e di qualificazione 76 professionale per i giovani che scelgono la nautica. E’ fonte di informazione sempre aggiornata per il mondo della nautica attraverso il portale www.ucina.net. SERVIZI OFFERTI: Rapporti associativi e Contributi Contabilità generale e Controllo di gestione Marketing Associativo Statistiche del Settore Normativa tecnica,ambiente e sicurezza Rapporti con enti nazionali e internazionali Formazione Rapporti con le istituzioni Legislazione e fiscalità Osservatorio Nautico Nazionale Il Salone Nautico Internazionale di Genova Promozione del settore sul mercato italiano Presenze fieristiche istituzionali e collettive di aziende Raccolta dati e pubblicazioni Rapporti con le istituzioni per la promozione di progetti di internazionalizzazione Attività ufficio Stampa Comunicazione interna verso gli Associati seminari e convegni 77 2.4.3 LE MARINE MARINA DI VARAZZE: 800 posti barca Imbarcazioni fino a 35 mt. Presenza di tutti i servizi e possibilità di personalizzazione Giardino botanico Certificazione ambientale Slogan: “Semplicemente unica” PUNTI DI FORZA Localizzazione e presenza di risorse ambientali di pregio e interesse Integrazione con il lungomare di Varazze Porto di Varazze è il prolungamento del lungomare della cittadina. Design, modernità (Caribbean style in salsa ligure) Patrimonio ambientale circostante di alto pregio Proprietà della struttura di un affermato gruppo cantieristico Inserita nel Gruppo Azimut-Benetti È una delle strutture più moderne della Riviera di Ponente realizzata nel rispetto dell’architettura tradizionale, in posizione strategica vicino alle grandi città dell’Italia settentrionale e del centro Europa. E’ un porto turistico che punta alla qualità dei servizi per oltre 800 barche, armatori e residenti ed offre un ambiente esclusivo fra yacht di lusso, prestigiose residenze, tutte fronte mare, negozi, bar e ristoranti. Progettato da uno dei più prestigiosi studi italiani, quello degli architetti Roberto Gabetti e Aimaro Isola di Torino affiancati dall’architetto Pietro Venezia di Varazze, è composto da otto edifici, costruiti in legno iroko e pietra a vista, tetti in rame antichizzato, ispirati agli stabilimenti balneari liguri dei primi del Novecento. Immerso nel verde, oltre a tutti i servizi tradizionali che un moderno marina offre alle barche, Marina di Varazze punta sulla qualità del servizio all’armatore, in barca e a terra, offre abitazioni dalla posizione privilegiata a chi ha scelto di acquistare uno dei trenta appartamenti affacciati sul porto. Ha un programma di eventi sportivi, mondani e culturali che si svolgono nel corso di tutto l'anno. Sono stati creati oltre 800 posti barca per imbarcazioni di lunghezza fino a 35 metri. Alla qualità dei servizi il marina abbina il concetto di libertà del servizio. L’armatore può scegliere se occuparsi in parte o totalmente della propria barca, appoggiandosi ai servizi di assistenza nautica presenti in 78 porto, ma anche decidere di demandare interamente questo compito al marina e trovare il proprio yacht sempre pronto per la navigazione. I servizi disponibili vanno da colazione e giornale a bordo a consegna della cambusa in barca o catering per una cena con gli amici, alla manutenzione della barca fino alla consulenza per l’espletamento delle pratiche nautiche. Inoltre, in tutto il porto è prevista la copertura Wi Fi per la connessione a Internet, un servizio di web cam con password e videosorveglianza, un Internet point. Il nuovo complesso dispone anche di prestigiosi appartamenti, tutti fronte mare e con impianto di climatizzazione autonomo, novecento posti auto, ristoranti, bar e negozi nell’elegante shopping Arcade. Il noleggio di scooter e biciclette per adulti e bambini, di Smart e auto di lusso, courtesy car elettriche, servizio concierge per prenotazioni hotel, teatri e aerei, organizzazione escursioni e visite guidate nei dintorni, area giochi per bambini, servizio di baby sitting, scuole di vela, noleggio imbarcazioni a motore Azimut e di un centro benessere di talassoterapia completano la ricca offerta del marina. La società di gestione fa parte del Gruppo Azimut-Benetti, leader nella costruzione di yacht di lusso, che ha deciso di mettere la propria esperienza a servizio dello sviluppo dei porti. Marina di Varazze supera il concetto di porto turistico tradizionale per offrire servizi esclusivi in un contesto raffinato. Lo slogan, “Semplicemente unica” rivela da subito la visione e la mission che si intende perseguire e che risulta in linea con quanto precedentemente descritto circa il marketing e la competizione delle strutture portuali. Dispone inoltre di un proprio Giardino Botanico ed ha una propria politica ambientale supportata dalla relativa certificazione e regolamento per la gestione ambientale UNI EN ISO 14001. 79 PORTO LOTTI 530 posti barca Imbarcazioni da 12a 80 mt. (20 nuovi posti per unità fino a 100 mt.) Presenza di tutti i servizi: facilità di accesso via strada e via mare (anche grazie ai servizi navetta) Slogan: “Elegante, esclusivo, sicuro, semplicemente unico” PUNTI DI FORZA Localizzazione e integrazione con il territorio e facilità di accesso Focalizzazione alle esigenze dell’armatore “Servizio gestione” (concetto della “grande Plaisance”) Privacy e sicurezza degli ospiti Nuova darsena (in fase di realizzazione) per superyachts (da 40 a 100 mt), per complessivi 18-20 posti barca. Porto Lotti Card (rete con altri territori, porti e strutture di accoglienza) Porto Lotti è localizzato nei pressi della città di La Spezia, a due minuti di distanza dallo svincolo autostradale che collega La Spezia con Parma, Milano, Genova, Firenze e Bologna. Porto Lotti è considerato uno dei marina più moderni ed esclusivi della costa italiana, con 530 ormeggi per barche da 12 a 80 metri e con la disponibilità di un’area terrestre di 21.000 mq. Un sistema computerizzato di monitor fotoelettrici garantisce una sorveglianza continua. Il personale di Porto Lotti, altamente qualificato e dotato di vasta esperienza, offre servizi di alta qualità per tutti i tipi di imbarcazioni. Un carrello elevatore da 160 tonnellate, una gru a ponte da 50 tonnellate e due gru mobili (da 7 e 12 tonnellate), una squadra di tecnici e servizio ormeggiatori 24 ore su 24 consentono di eseguire con facilità qualsiasi operazione, dall’ormeggio all’alaggio, al varo così come il carenaggio durante la stagione invernale. La società di gestione di Porto Lotti offre un servizio (accessorio) “gestione”, ovvero provvedere a tutte le operazioni e tutti i piccoli interventi di manutenzione e riparazione eseguibili con barca in mare, sostituendo il marinaio per far sì che l’armatore possa sempre disporre correttamente dell’imbarcazione e quindi ottimizzare l’utilizzo della propria barca. L’addetto alla gestione provvede a mantenere cariche le batterie, ad areare l’imbarcazione nelle giornate di sole prevenendo la formazione di muffe e condense, effettuando un attento controllo delle sentine, degli scarichi dei wc, del buon funzionamento delle autoclavi e in sostanza di tutti gli apparati che necessitano di continuo controllo; provvede inoltre alla pulizia esterna e, se richiesto, interna dell’imbarcazione. Tutto ciò permette di risolvere ogni tipo di problema ed evitando all’armatore di doversi preoccupare di trovare persone e risorse per i problemi alla propria imbarcazione. Lo slogan di Porto Lotti è: “Elegante, esclusivo, sicuro. semplicemente unico”. Porto Lotti viene 80 presentato dai suoi gestori come un’ “isola di stile” nel cuore del Golfo della Spezia. Anche in questo caso sono evidenti i richiami alla visione ed alla missione che si intende perseguire, che risulta molto efficace dal punto di vista della comunicazione alla quale viene attribuita una grande importanza testimoniata dal fatto che viene editata una pubblicazione specifica denominata “Porto Lotti Magazine”. Infine giova mettere in evidenza come, attraverso la Porto Lotti Card (strumento di fidelizzazione della clientela), vi sia una sorta di rete con altre marine e territori. La Porti Lotti Card offre convenzioni sottoscritte con strutture di alta qualità presso le quali sono possibili facilitazioni di prenotazione, tariffe agevolate e una corsia preferenziale per l’accesso e la permanenza in Costa Smeralda presso il Grand Hotel Poltu Quatu, nello splendido porto di Marina dell’Orso, convenzionato per l’ormeggio; inoltre la convenzione è valida anche a Porto di Cavallo e all’Hotel des Pecheurs in Corsica, la Porto Lotti Card offre anche una speciale convenzione con il circuito golfistico del Versilia Golf Club di Forte Dei Marmi 81 MARINA DI CALA DE MEDICI 650 posti barca Presenza di tutti i servizi Cantiere interno PUNTI DI FORZA Integrazione con il territorio Iniziative di animazione: vedi Porto del Gusto Gestione ecosostenibile e orientata alla qualità totale (certificazione, mansionario) Porto di Marina di Cala de Medici si trova a Rosignano Marittimo in Provincia di Livorno, si tratta di una struttura di concezione innovativa che ospita 650 imbarcazioni anche di grandi dimensioni. La struttura accoglie, inoltre, un complesso commerciale di 3000 mq. ed un polo cantieristico d’eccellenza. All'utenza marittima sono rivolti molteplici servizi: l'assistenza all'ormeggio, l'erogazione di acqua ed elettricità in banchina, la raccolta delle batterie esauste e delle acque di sentina, il servizio informazioni e segreteria, la gestione del traffico marittimo. Inoltre gli accesi al porto via terra e via mare sono assistiti 24 h. Tutto ciò è regolamentato all’interno di una “Carta dei Servizi”. Interessante, in quanto in linea con le tendenze turistiche, il “Porto del Gusto”, grazia al quale i turisti ed i diportisti potranno approfittare dell’autentica ospitalità Toscana, forte di uno stretto legame con l'entroterra, grazie ai ristoranti, agli eventi e all'offerta commerciale pensati in maniera particolare per il target dei diportisti. La società che gestisce il porto, Cala de' Medici Servizi, si compone di diverse divisioni, dalla progettazione di strutture civili e marittime, alla formazione professionale (è anche agenzia formativa); tra queste divisioni è importante segnalare la presenza di Cala de' Medici Cantiere che è il cantiere nautico di Marina Cala de' Medici al servizio del naviglio stanziale e di quello in transito. Il cantiere ha una superficie di 6.800 metri quadri di cantiere con superfici coperte adibite a rimessaggio, dispone di un travel lift da 100 tonnellate, di un bacino di alaggio di 8 metri di larghezza, 22 metri di lunghezza e 4,5 metri di profondità, di un hangar verniciatura e di una cabina di verniciatura per alberi (max. 44 mt.), oltre ad una falegnameria artigiana capace di operare anche nell'ambito del restauro di barche d'epoca. 82 VENTO DI VENEZIA 300 posti barca per imbarcazioni da 5 fino a 25 metri Presenza di tutti i servizi Cantiere interno, specializzato nella costruzione restauro di imbarcazioni della tradizione in legno PUNTI DI FORZA Localizzazione nei pressi di rilevantissimi giacimenti storici-culturali, unici al mondo (praticamente a Venezia) Integrazione con il territorio Presenza di attività connesse all’accoglienza nautica: Scuola di vela ricettività turistica Ricettività turistica con partner locali ed esterni La marina Vento di Venezia si trova nell'Isola di Certosa nella laguna di Venezia, all'interno di un polo nautico composto, oltre che dal porto turistico anche da un'area cantieristica, un parco urbano e da una scuola di vela. Vento di Venezia è a pochi minuti dal centro storico cittadino ed è dotato di tutti i servizi per la nautica da diporto ed il tempo libero. Si sottolinea l'assenza di barriere architettoniche. La marina può ospitare 300 imbarcazioni dai 5 ai 25 metri. Dispone inoltre di un rimessaggio al coperto in un capannone attrezzato e attraverso il proprio cantiere è in grado di offrire servizi tecnici per l'uso e la manutenzione dell'imbarcazione, quali: alaggio e varo carenaggi, pulizia carena, e applicazione antivegetativa. Il cantiere è inoltre specializzato nel restauro di barche d'epoca. All'interno del polo nautico vi sono strutture capaci di ospitare eventi di vario tipo in una cornice molto interessante dal punto di vista architettonico e paesaggistico. Infine si segnala all'interno del Polo una struttura ricettiva (Certosa Hotel) gestita dalla società Terre di Venezia S.r.l., di cui fa parte anche una nota azienda produttrice del Prosecco di Valdobbiadene, che tra l'altro ha l’obbiettivo di sviluppare il turismo enogastronomico in laguna attraverso la riscoperta della tradizione agricola della laguna. Attualmente il Certosa Hotel si è fatto promotore, in collaborazione con VdV, del progetto artistico The Creative Rooms, curato dalla Baronessa De Domizio Durini, che prevede, con termine entro il 2010, la decorazione di tutte le 18 stanze da parte di 18 artisti internazionali scelti dalla curatrice. 83