Impiego di concimi azotati a lento rilascio in orticoltura da pieno
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Impiego di concimi azotati a lento rilascio in orticoltura da pieno
Attività 2008-2009 del Centro Orticolo Campano Area Tematica ‘Messa a punto di tecniche innovative ecosostenibili’ Impiego di concimi azotati a lento rilascio in orticoltura da pieno campo Risultati delle prove condotte presso il CRA-CAT di Scafati su finocchio e melone in successione Responsabile della prova: Dr. L. Morra Altro personale coinvolto: Dr. G. Pizzolongo, Dr. M. Bilotto La razionalizzazione della concimazione azotata dipende direttamente dalle dosi di concime applicate e dalla tipologia dei concimi impiegati. L’obiettivo delle prove condotte in stretto coordinamento tra i siti di Scafati, Battipaglia ed Acerra, è di dimostrare se l’uso di concimi azotati a rilascio lento o controllato migliora l’efficienza d’uso dell’azoto al variare delle dosi applicate e in confronto alle tecniche consolidate come la fertirrigazione o la concimazione frazionata. A Scafati, nel primo anno di prova, sono stati coltivati finocchio e melone in successione. Il finocchio in ciclo autunno-vernino, ha prodotto circa 15 t/ha quando non concimato. La produzione è più che raddoppiata con la concimazione azotata. Tuttavia, la dose di 122 kg/ha di azoto ha permesso produzioni simili alla dose più alta rivelandosi decisamente più efficace (Tab. 1). La tradizionale distribuzione frazionata tra pre-trapianto e copertura ha fornito i migliori risultati produttivi rispetto al Rhizovit ma non differenti da Entec e Record. Solo con Entec si è avuto un recupero apparente di N dal concime superiore al 50 % e simile a quanto ottenuto con la concimazione frazionata (Tab. 2 ). Molto più basse le quote recuperate con Record e Rhizovit. Di conseguenza il surplus di azoto lasciato nel terreno a fine coltura è stato più alto in Record e Rhizovit, seguiti da Entec. Solo con la concimazione frazionata è stato stimato un quantitativo molto basso di N a fine ciclo (risultato ottimale). Nel complesso, la concimazione frazionata ha dato i migliori risultati sia sul piano produttivo che per la migliore efficienza d’uso dell’azoto. Le basse temperature del suolo durante l’autunno-inverno potrebbero avere ostacolato l’attività microbica del suolo e di conseguenza la disponibilità dell’azoto contenuto nei concimi a rilascio controllato/lento. Tabella 1: Caratteristiche della produzione di finocchi, quota di N recuperata dai concimi e quantità di N che rimane nel suolo a fine ciclo in relazione alla dose di azoto distribuita. Grumoli Peso medio Produzione Recupero Surplus N Dose di N comerciali grumolo commerciale apparente N fine ciclo (kg N ha-1) (n m-2) (g) (t ha-1) (%) (kg N ha-1) 6,2 595 55 a 36,6 50 b 122 6,2 41 b 175 605 37,3 132 a Valori seguiti da lettere diverse sono significativamente differenti secondo il test di Tukey HSD per P= 0,05; n.s.= non significativo secondo il test di Tukey HSD per P= 0,05; n.s.= non significativo La prova di Scafati, come quelle condotte nelle altre località e presentate di seguito, è stata impostata secondo uno schema sperimentale a split-plot con tre repliche. Nella parcella principale è stato ospitato il livello di concimazione, nella sub-parcella la tipologia di concimi. A Scafati, ogni parcella sperimentale ha avuto un’estensione di 25 m2. Le dosi di azoto sono state due e sono variate a seconda del tipo di coltura e in relazione all’ambiente di coltivazione sulla base della Guida alla Concimazione della regione Campania. E’ stata così individuata una dose ottima e, rispetto a questa, una dose ridotta del 30 %. I concimi a rilascio lento/controllato impiegati in tutte le prove sono stati: 1) ENTEC 25-15 (COMPO), un nitrato di ammonio contenente azoto ammoniacale stabilizzato con inibitore della nitrificazione 3,4 DMMP. 2) RHIZOVIT 2 granulare (TIMAC ITALIA), un estratto selezionato di sostanze organiche di origine naturale che determina un triplo effetto di attivazione dovuto all’azione di tre complessi attivatori specifici: 1) complesso organico che stimola le attività biologiche della rizosfera. 2) complesso attivatore del sistema radicale. 3) complesso attivatore che equilibra le forme azotate nel suolo. Contiene il 20% di N di cui 12% sotto forma ammoniacale e 8% sotto forma ureica. RECORD 55 (AGROQUALITA’) è un concime azotato al 35% di cui l’11,7 % come urea formaldeide. Il finocchio, cv Aurelio, è stato trapiantato il 30-9-2008 con una densità di investimento di 7.1 piante/m2 (0.7 x 0.2 m) e la raccolta è stata effettuata dal 19 al 26-2-2009. I concimi a lento rilascio sono stati distribuiti in due interventi (uno in pre-trapianto ed uno in copertura il 9-12-2008), mentre la tradizionale concimazione frazionata è stata articolata in tre interventi di cui uno in pre-trapianto e due in copertura il 9-12-2008 e il 20-1-2009. Tutte le tesi hanno previsto una distribuzione in pre-impianto di 90 unità di P2O5. La coltura è stata diserbata con Linuron, rincalzata un mese prima della raccolta. Melone La coltura del melone è stata impiantata sulle stesse parcelle che hanno ospitato quella del finocchio. In tal modo gli effetti dovuti alle dosi di azoto e al tipo di concime applicati sempre sulle stesse aree possono essere valutati più chiaramente nel tempo. Il ciclo colturale avvenuto da maggio a luglio ha incontrato condizioni microclimatiche del suolo più favorevoli alle attività microbiologiche, per cui le rese commerciabili raggiunte su parcelle non concimate sono state alte e pari a 42 t/ha (dato non mostrato in tabella) non differenti da quanto ottenuto con le dosi di azoto applicate (Tab. 3). Anche tra le due dosi applicate non vi sono state differenze produttive, pertanto l’efficienza d’uso (NUE) di ciascun chilo di N applicato è stata maggiore con la dose di 95 kg/ha. La pezzatura dei frutti (circa 15001600 g), il loro contenuto in zuccheri (°Brix maggiore di 10) e le caratteristiche biometriche dei peponidi non sono variate a causa della quantità di concime azotato (dati non mostrati). Il modo in cui l’azoto è stato distribuito non ha influenzato le rese e la loro qualità. Questo dato è molto interessante tenuto conto che la modalità di riferimento era rappresentata dalla fertirrigazione rispetto alla quale la distribuzione in unica soluzione in pre-trapianto dei diversi formulati è risultata parimenti efficiente ed efficace. Tabella 3: Produzione del melone cv Macigno ed efficienza d’uso dell’azoto in relazione alla dose di azoto somministrata Dose Frutti Produzione Scarto NUE N comm.le m-2 95 135 (n ) 2,7 n.s. 2,6 -1 (t ha ) 50,4 n.s. 48,6 -1 (t ha ) 2,6 n.s. 2,1 -1 (q kg ) 5,2 a 3,6 b A lettere differenti corrispondono medie significativamente diverse secondo il Test t di Student (P=0.05); n.s.: differenze non significative Tabella 4: Produzione del melone cv Macigno ed efficienza d’uso dell’azoto in relazione al tipo di concime impiegato Frutti Produzione Scarto NUE comm.le Concime (n m-2) (t ha-1) Entec 25 2,8 n.s. 50,3 n.s. Record 2,5 47,1 Rhizovit 2,6 48,1 Fertirrig. 2,8 52,7 n.s.: differenze non significative (t ha-1) 2,3 n.s. 2,8 2,6 1,9 (q/kg) 4,3 n.s. 4,6 4,1 4,6 Il melone retato (cv Macigno) è stato trapiantato su suolo pacciamato con PE nero il 26-5-2009 con una densità di investimento di 1 pianta/m2 (1.6 x 0.6 m) e le raccolte sono cominciate il 15-7-2009 e completate entro la fine di luglio. Nessuna cimatura è stata applicata sulla coltura in campo. Le dosi di N applicate sono state di 135 Kg/ha (ottimale) e 95 Kg/ha con una riduzione del 30 %. I concimi a lento rilascio sono stati distribuiti in un unico intervento in pre-trapianto mentre la fertirrigazione (considerato come il trattamento ordinario) è stata condotta attraverso 5 interventi con nitrato ammonico e potassico (dal 9-6-2009 al 10-7-2009). Tutte le tesi hanno ricevuto una distribuzione in pre-impianto di 81 unità di P2O5 e 50 di K2O. Sulle parcelle sono stati interrati i residui colturali della coltura di finocchio precedente. Risultati delle prove condotte presso il CRA-ORT di Battipaglia su pomodoro da industria e cavolfiore Responsabile della prova Dr. D. Perrone Altro personale coinvolto: Dr. M. Zaccardelli, Dr. V. Onofaro Sanajà, Dr. F. Lupo, p. a. B. D’Onofrio, agrotec. M. Lavorgna. Pomodoro Nel primo anno di prova, è stato coltivato pomodoro da industria (cv Brixol) e, in successione (coltura in atto), cavolfiore in ciclo autunno-vernino (cv Utopia). I dati principali sono riportati nelle Tabelle 5 e 6. La produzione commerciale di bacche è stata, in media, di 64,2 t/ha, con differenze altamente significative tra i diversi trattamenti in prova. Infatti, il risultato produttivo è stato significativamente influenzato sia dal livello di concimazione azotata impiegato (0, 105 e 150 Kg/ha) che dalla modalità di apporto utilizzata (somministrazione frazionata, 1/4 in pre-trapianto e 3/4 in copertura con diversi interventi di fertirrigazione, e somministrazione unica in pre-trapianto con concimi a rilascio lento/controllato). In particolare, alla dose ottima, le tesi con Rhizovit, Entec e Record hanno evidenziato le più alte rese in assoluto (78,9 - 77,3 e 73,7 t/ha rispettivamente), differenziandosi significativamente dalla tesi con concimazione tradizionale (69,3 t/ha). Altrettanto è accaduto con la dose ridotta ove tutte le tesi con concime a rilascio lento/controllato hanno prodotto significativamente più della tesi con fertirrigazione. Nel sito di Battipaglia, i risultati di questa esperienza, condotta sul pomodoro da industria, hanno bisogno di essere verificati da ulteriori prove sperimentali per poter capire fino a che punto l'impiego dei concimi azotati a rilascio lento/controllato, somministrati con un solo intervento in pre-trapianto possa favorire un regime nutrizionale della coltura migliore di quello garantito con la fertirrigazione. Tabella 5: Dati produttivi e principali caratteristiche della vegetazione in pomodoro Vegetazione Prod. comm. Scarto Stato Copertura Rigoglio fitosanitario (g) (t/ha) (t/ha) (val. 1-5) Controllo 43,6 28,3 e 1,8 3,5 1,2 4,0 70% Fertirrig. 43,9 53,8 d 0,4 2,7 3,0 2,7 70% Entec 26 45,3 66,5 c 0,8 3,2 3,8 3,2 70% Record 55 43,6 67,4 c 0,5 2,7 3,5 2,7 70% Rhizovit 43,1 64,4 c 0,7 3,5 3,7 3,5 100% Fertirrig. 44,1 69,3 bc 1,4 3,7 4,0 3,7 100% Entec 26 43,0 76,6 a 0,7 3,5 4,2 3,2 100% Record 55 43,5 73,7 ab 0,4 3,2 4,0 3,2 100% Rhizovit 45,4 781,90 a 0,8 3,5 4,3 LSD value = 59,17 at alpha = 0.050 Tabella 6: Principali caratteristiche biometriche e qualitative delle bacche 3,5 Trattamenti Tesi P. medio frutto Peso Diametro Diametro Bacche Difetti Omogen. Consist. Spessore Colore medio trasver. polare di pezz. bacche polpa bacche g mm mm assolate biotici % % val. 1-5 val. 1-5 mm val 1-5 Controllo 43,6 41,7 51,0 12,3 3,7 3,5 4,0 5,4 4,0 70% Fertirrig. 43,9 41,3 50,0 10,3 5,0 3,4 3,7 5,2 4,0 70% Entec 26 45,3 41,7 49,7 6,7 5,3 3,7 3,8 5,4 4,0 70% Record 55 43,6 40,0 49,3 8,3 4,3 3,7 3,7 5,4 4,0 70% Rhizovit 43,1 40,0 48,3 9,3 5,0 3,5 4,0 5,4 4,0 100% Fertirrig. 44,1 41,0 51,3 6,7 5,3 3,7 4,0 5,4 4,0 100% Entec 26 43,0 40,3 50,0 7,3 5,3 3,5 4,0 5,4 4,0 100% Record 55 43,5 40,3 50,0 7,3 4,7 3,5 4,0 5,3 4,0 100% Rhizovit 45,4 41,3 50,7 5,7 5,0 3,7 3,8 5,6 4,0 Valutazione: da 1 (contesto peggiore) a 5 (contesto migliore) Le prove sono state pianificate secondo lo schema sperimentale comune descritto all’inizio della relazione. Ogni parcella elementare ha avuto un’estensione di 28,8 m2. Il pomodoro è stato trapiantato il 27/04/2009, adottando un sesto d’impianto a file binate (1,20 + 0,40 x 0,40 m), con una densità d’investimento di 31.250 piante/ha. Relativamente alla concimazione, le dosi di azoto, definite sulla base della Guida alla Concimazione della regione Campania, sono state di 105 e 150 (ottimale) kg/ha. Sono stati distribuiti in tutte le tesi, eccetto il controllo, 100 Kg/ha di P2O5 e 90 Kg/ha di K2O. I concimi a lento rilascio, il P2O5 (come perfosfato minerale) ed il K2O (come K2 SO4) sono stati somministrati, con un’unico intervento, in pre-trapianto durante i lavori preparatori. La tradizionale concimazione azotata è stata effettuata somministrando 1/4 dell’azoto totale in pre-trapianto (come (NH4)2 SO4, mentre, i restanti 3/4 sono stati distribuiti in copertura (come NH4 NO3) con 9 interventi di fertirrigazione, a cadenza settimanale, a partire dal 18/05/2009. Con riferimento alle altre cure colturali, sono stati effettuati 20 interventi irrigui (fertirrigazioni comprese), per un volume complessivo di circa 3.000 m3/ha, e 2 sarchiature per il controllo delle infestanti. In presenza di un attacco di Tuta absoluta sono stati effettuati 3 trattamenti in fertirrigazione con NEMAZAL (azadiractina) per il contenimento dell’infestazione monitorata, inoltre, con trappole a feromoni. Nel corso del ciclo colturale sono state rilevate le principali fenofasi e lo stato sanitario delle piante, con particolare riferimento alle malattie fungine e virali (CMV e TSWV). Alla raccolta, effettuata il 28/7/09, quando l’80‐90% dei frutti aveva raggiunto la maturazione, sono state rilevate la produzione e le principali caratteristiche morfo‐biometriche e qualitative delle bacche. Cavolfiore I risultati principali sono riportati nelle tabelle 7 e 8. Anche per il cavolfiore la produzione (sia totale, come biomassa aerea, che commerciale, come corimbi coronati e defogliati) ha evidenziato differenze altamente significative tra i diversi trattamenti in prova. Infatti, il risultato produttivo è stato significativamente influenzato sia dal livello di concimazione azotata impiegato (0, 112 e 160 Kg/ha) che dalla modalità di apporto utilizzata (somministrazione frazionata ‐ 1/4 in pre‐trapianto e 3/4 in copertura con 3 interventi manuali ‐ e somministrazione unica in pre‐trapianto con concimi a rilascio lento/controllato). In particolare, la produzione commerciale significativamente più elevata è stata ottenuta con la concimazione frazionata alla dose ottima. Viceversa, alla dose ridotta la tesi con Entec ha fatto registrare un risultato produttivo simile alla concimazione frazionata. Contrariamente a quanto rilevato per il pomodoro, le tesi con Rhizovit come quella con Record 55, alla dose ottima come alla dose ridotta, hanno fatto registrare i risultati produttivi più bassi. I parametri morfologico/qualitativi dei corimbi (grado di copertura fogliare, forma e regolarità di forma, gradazione del colore bianco ed uniformità di colorazione, consistenza, compattezza, rugosità della grana, presenza di difetti vari come peluria, macchie, frondescenza, cuore cavo), come era da attendersi, non hanno evidenziato differenze tra i diversi trattamenti. Tabella 7: Risultati produttivi di cavolfiore a Battipaglia. Tesi Biomassa aerea coronato t/ha t/ha Corimbo defogliato t/ha Peso medio g Controllo 41,4 e 13,4 e 5,7 e 309 70% Fertirrig. 77,7 bc 28,4 bc 15,7 cd 849 70% Entec 26 80,1 bc 29,1 bc 16,2 bc 877 70% Record 55 81,7 bc 26,9 cd 14,1 de 765 70% Rhizovit 67,4 d 24,4 d 13,3 e 723 100% Fertirrig. 92,3 a 34,7 a 19,7 a 1069 100% Entec 27 86,8 ab 30,7 b 17,6 b 952 100% Record 55 76,4 cd 28,8 bc 16,6 bc 901 100% Rhizovit 79,4 bc 27,6 15,0 cde 813 c Tabella 8 - Aspetti morfo-biometrici e qualitativi della pianta e del corimbo. Cod. Pianta Taglia Batteriosi (1) (2) Corimbo Ingiall. Fgl basali (2) Altezza cm Larghezza cm Unif. Pezz. (3) Controllo 1,0 4,0 3,3 8,2 10,1 7,5 70% Fertirrig. 3,8 4,3 4,2 11,0 13,9 9,0 70% Entec 26 3,7 4,2 3,8 11,0 13,0 8,5 70% Record 55 3,3 3,8 3,3 10,8 13,2 8,0 70% Rhizovit 3,0 4,0 3,2 10,6 13,0 7,5 100% Fertirrig. 5,0 4,3 4,0 11,6 15,0 8,5 100% Entec 27 5,0 4,2 4,5 11,2 14,3 8,0 100% Record 56 4,7 3,5 3,5 10,8 14,1 7,5 13,7 8,5 100% Rhizovit 4,3 3,8 3,5 10,8 (1) 1= molto ridotta; 2= ridotta; 3= media; 4= grossa; 5= molto grossa. (2) 1= incidenza molto elevata; 2= elevata; 3= media; 4= bassa; 5= nulla. (3) 1= molto disforme; 10= molto uniforme. Il cavolfiore (cv Utopia, ciclo tardivo: 190-200 gg) è stato impiantato sulle stesse parcelle che hanno ospitato il pomodoro. Il trapianto è stato effettuato il 03/09/2009, con una densità d’investimento di circa 18.500 piante/ha (0,9 x 0,6 m). Mentre, la raccolta, in 2 passaggi, è stata effettuata il 2 e il 5 Marzo 2010. Quanto alla concimazione, sono stati impiegati 160 Kg/ha di N (dose 100%), 112 kg/ha di N (dose 70%), in entrambi i casi sono, inoltre, stati distribuiti 60 Kg/ha di P2O5 e 90 Kg/ha di K2O. I concimi azotati a lento rilascio, fosfatici (perfosfato minerale) e potassici (solfato potassico) sono stati somministrati, con un’unico intervento in pre-trapianto. La tradizionale concimazione azotata è stata effettuata somministrando 1/4 dell’azoto totale in pre-trapianto (come (NH4)2 SO4), mentre, i restanti 3/4 (come NH4 NO3) sono stati distribuiti manualmente in copertura in 3 soluzioni. Riguardo alla difesa dalle avversità, gli interventi sono stati condotti seguendo le indicazioni contenute nelle ”Norme tecniche per la Difesa fitosanitaria ed il diserbo integrato delle colture” della regione Campania. Con riferimento alle altre cure colturali, sono stati effettuati i necessari interventi irrigui , 1 sarchiatura per il controllo delle infestanti e l'assolcatura. Il campo di pomodoro da industria a Battipaglia Il campo di finocchio a Scafati. Risultati delle prove condotte presso l’azienda sperimentale di Eureco ad Acerra su patata e finocchio Responsabile della prova: Dr. Riccardo Riccardi Altro personale coinvolto: Dr. Gaetano Pizzolongo, Sig. Pasquale Vitiello Nel primo anno di prova, sono stati coltivati patata e finocchio in successione. La coltura del finocchio in ciclo autunno-vernino, è ancora in corso; sono qui presentati i risultati relativi alla coltivazione della patata. Per quanto riguarda la patata novella, la tradizionale distribuzione frazionata tra pretrapianto e copertura ha fornito risultati produttivi simili a quelli ottenuti con i concimi a rilascio lento/controllato (Tab. 7). Le parcelle non concimate hanno prodotto in media 20 t/ha mentre la produzione è risultata circa il doppio con la concimazione azotata; la dose di 115 kg/ha di azoto ha permesso produzioni simili a quella ottimale (Tab 8). Per ogni tesi almeno l’80% dei tuberi aveva un diametro compreso tra 40 e 75 mm; nelle parcelle non concimate non vi sono stati tuberi di diametro superiore ai 75 mm. Le produzioni di patata comune (Tab. 9 e 10) hanno evidenziato gli stessi andamenti produttivi ma con valori lievemente superiori per tutte le tesi. La sostanza secca dei tuberi alla fine del ciclo colturale è risultata in media pari al 22%, senza differenze significative tra le tesi. Nel complesso, la fertilizzazione con concimi a rilascio lento/controllato ha permesso produzioni assolutamente paragonabili a quelle ottenute con la fertilizzazione tradizionale e la dose ridotta di azoto ha consentito produzioni comparabili a quelle ottenute con la concimazione ottimale. Le temperature del suolo, in risalita nell’ultima fase del ciclo colturale della patata, potrebbero avere agevolato l’attività microbica del suolo e di conseguenza il rilascio dell’azoto contenuto nei concimi a rilascio controllato/lento. Tab. 9: Effetto della tipologia di concime e della dose sulla produzione commerciabile di patata novella (t ha-1) Tipologia di Livello di concimazione concime 115 165 medie ENTEC 21 40.3 40.7 40.5 RHIZOVIT 2 39.1 43.8 41.5 RECORD 55 35.9 39.5 37.7 NITRATO AMMONICO 38.5 44.1 41.3 Tab. 10: Effetto della dose di azoto sui parametri produttivi della patata novella Tuberi con Tuberi Tuberi con diametro con Produzione diametro 40 – 75 diametro commerciabile Scarto (t < 40 mm mm Dose di N > 75 mm (t ha-1) ha-1) (%) (%) (%) (kg ha-1) 0 20,5 b 0,4 7 93 a 0b 115 38,5 a 1,1 6 82 b 12 a 165 42,0 a 1,3 5 80 b 15 a Valori seguiti da lettere diverse sono significativamente differenti secondo il test di Tukey HSD per P= 0,05. Tab. 11: Effetto della tipologia di concime sulla produzione commerciabile della patata comune (t ha-1) Tipologia di Livello di concimazione concime 115 165 medie 42,4 49,1 45,7 ENTEC 21 42,8 51,1 46,9 RHIZOVIT 2 39,1 43,4 41,3 RECORD 55 45,6 48,2 46,9 NITRATO AMMONICO Tab. 12: Effetto della dose di azoto sui parametri produttivi della patata comune Tuberi con Tuberi Tuberi con diametro con Dose di Produzione diametro 40 – 75 diametro commerciabile Scarto (t < 40 mm mm N > 75 mm (kg ha-1) (t ha-1) ha-1) (%) (%) (%) 22,2 b 0,8 4 95 a 1b 0 42,5 a 1,9 2 90 ab 8a 115 48,0 a 2,0 3 85 b 12 a 165 Valori seguiti da lettere diverse sono significativamente differenti secondo il test di Tukey HSD per P= 0,05. La prova di Acerra, è stata impostata secondo uno schema sperimentale a blocchi randomizzati con tre repliche. Ogni parcella sperimentale ha avuto un’estensione di 29.4 m2. Le 2 dosi di azoto messe a confronto, sono state 165 e 115 kg ha-1. Il concime contenente azoto ammoniacale stabilizzato, utilizzato in questa prova, è stato ENTEC SOLUB 21. La patata, cv Santè, è stata seminata il 26-2-2009 con una densità di investimento di 7.1 piante/m2 (0.7 x 0.2 m) e la raccolta è stata effettuata in 2 riprese il 12-6-2009 (patata novella) e il 26-6-2009 (patata comune). I concimi a lento rilascio sono stati distribuiti in due interventi (uno in pre-trapianto ed uno in copertura il 22-4-2009), mentre la tradizionale concimazione frazionata è stata articolata in tre interventi di cui uno in pre-trapianto e due in copertura il 22-4-2009 e il 18-5-2009. Non sono stati somministrati concimi fosfatici e potassici, in linea con le indicazioni della Guida alla Concimazione della regione Campania. La coltura è stata diserbata con Linuron e rincalzata subito dopo la semina ed alla prima concimazione in copertura; sono stati effettuati due trattamenti antiperonosporici con cimoxanil + rame. Il campo di patata di Acerra. Finocchio In tabella 13 sono mostrati i risultati ottenuti nella prova condotta sul finocchio in successione alla patata. I risultati ottenuti hanno evidenziato per tutti i parametri misurati, una sostanziale equivalenza tra tutti i trattamenti compreso il controllo non fertilizzato. Gli incrementi produttivi delle tesi fertilizzate rispetto al testimone hanno oscillato da valori dello 0% (Rhizovit e Record alla dose ridotta) ad un massimo del 10% (Record alla dose ottimale) senza differenze significative tra le tesi. Nelle parcelle fertilizzate con una dose ridotta di azoto si sono avuti valori di efficienza d’uso dell’azoto statisticamente non differenti da quelli registrati nelle parcelle fertilizzate con la dose piena, anche se per queste ultime i valori numerici sono risultati leggermente inferiori (in media 0,30 t kg‐1 di N per la dose ridotta e 0,22 t kg‐1 di N per Il campo di melone a Scafati. la dose piena). Il motivo delle elevate produzioni ottenute sulle parcelle non fertilizzate è da attribuire alla buona fertilità di base del terreno, alla mineralizzazione della sostanza organica nel periodo estivo e al conseguente rilascio di azoto minerale in quantità sufficienti al normale sviluppo delle piante trapiantate alla fine di agosto. Inoltre, la precocità del ciclo colturale svoltosi in autunno, ha permesso di beneficiare di temperature che hanno favorito adeguati livelli di attività biologiche nel suolo anche durante l’accrescimento della coltura. A ulteriore supporto di questa interpretazione va osservato che, lo stesso terreno, in una differente fase stagionale (uscita dall’inverno) come quella in cui si è svolto il ciclo di patata, non ha sostenuto lo sviluppo e la produzione della coltura non fertilizzata. Tabella 13: Produzione di finocchio in ciclo estivo-autunnale ed efficienza agronomica d’uso dell’azoto ad Acerra. Dose di N Tipo di Grumoli Peso medio Produzione Incremento Efficienza concime grumolo commerciabile produz. vs il d’uso N dal (kg ha-1) non concime (g) concimato (n m-2) (t ha-1) (%) (t kg-1 N) 0 5,1 n.s. 689 n.s. 35,6 n.s. Ordinario 5,3 715 38,4 8 n.s. 0,32 n.s. 120 Entec 26 5,3 727 39,0 9 0,32 Record 55 5,0 702 35,5 0 0,29 Rhizovit 5,3 660 35,3 0 0,29 5,4 708 38,2 7 0,22 Ordinario 172 5,3 710 37,9 6 0,22 Entec 26 5,4 730 39,3 10 0,22 Record 55 5,2 704 37,4 7 0,21 Rhizovit Legenda: n.s.: differenze non significative. Per il finocchio, cv Tiziano, il trapianto è avvenuto il 31 agosto 2009 con una densità di 5,7 piante m-2. Le dosi di azoto applicate sono state: 0, 120, 175 kg ha-1 distribuite con un unico intervento in pre-trapianto nel caso dei concimi a non pronto effetto oppure con un intervento in pre-trapianto con il concime binario 25-10, e un intervento in copertura con solfato ammonico. La raccolta è avvenuta il 3 novembre 2009.