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Impianti Elettrici D`Appartamento
IMPIANTI ELETTRICI D’APPARTAMENTO GENERALITA’ Il presente corso ha lo scopo di guidare l’installatore nella realizzazione pratica degli impianti elettrici nuovi, non soggetti a progettazione secondo il DM 37/08. Occorre riferirsi, in particolare alla norma CEI 64-8. L’impianto elettrico di un appartamento, di superficie superiore a 400m² o che comprende un locale adibito a uso medico o con potenza maggiore 6kW (sia da rete che da impianto di produzione), deve essere progettato da un professionista. Lo stesso dicasi per l’impianto elettrico di servizi condominiali: - Con potenza impegnata (contrattuale) maggiore 6kW, oppure - Con centrale termica con pericolo di esplosione o con compartimento antincendio di classe uguale o superiore a 30 oppure - Con autorimessa avente capacità di parcamento superiore a nove autoveicoli, oppure - Se l’edificio ha altezza di gronda superiore a 24m. TABELLA 1 - Scaglioni di potenza per fornitura monofase (fino a 10 kW di potenza contrattuale impegnata). POTENZA CONTRATTUALE IMPEGNATA (Kw) 1,5 3 4,5 6 10 POTENZA MASSIMA DISPONIBILE (kW) 1,7 3,3 5 6,6 11 CORRENTE DI IMPIEGO (A) 8 16 25 32 50 TABELLA 2 - Scaglioni di potenza per fornitura trifase (fino a 15 kW di potenza contrattuale impegnata). POTENZA CONTRATTUALE IMPEGNATA (Kw) 3 4,5 6 10 15 POTENZA MASSIMA DISPONIBILE (kW) 3,3 5 6,6 11 16,5 CORRENTE DI IMPIEGO (A) 6 8 10 16 25 Tipi di cavi per energia: All’interno dell’edificio: N07V-K cavo unipolare senza guaina isolato in PVC (non propagante l’incendio), ad esempio nell’appartamento o per la colonna montante; PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 1 - FROR 450/750 V cavo multipolare con isolamento e guaina in PVC (non propagante l’incendio), ad esempio per la colonna montante; All’esterno dell’edificio: H07RN-F cavo multipolare con isolamento in PVC e guaina in PCP (non propagante la fiamma), ad esempio per posa mobile; cavo unipolare, o multipolare, isolato in gomma EPR di qualità G7 con guaina in PVC (non propagante l’incendio); FG7R 0,6/1 kV FG7OR 0,6/1 kV N07V-K Cavo unipolare isolato in PVC, per posa fissa entro tubazione protettiva. FG7OR0,6/1kV Cavo unipolare o multipolare isolato in EPR, con guaina in PVC, adatto anche alla posa interrata, per posa fissa. H07RN-F H07RN8-F Cavo unipolare o multipolare, isolato in gomma sotto guaina esterna chiamata comunemente “neoprene”, resistente all’acqua e all’abrasione, per posa mobile. Il secondo è adatto anche per posa interrata. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 2 - FROR 450/750V - NPI Cavo multipolare, con isolamento e guaina in PVC, NON adatto alla posa interrata, per posa fissa. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 3 - Tipi di cavi per segnale: All’interno dell’edificio: H05V-K cavo unipolare senza guaina isolato in PVC (non propagante l’incendio), ad esempio per il campanello; FROR 300/500 V cavo multipolare con isolamento e guaina in PVC (non propagante l’incendio), ad esempio per il citofono; All’esterno dell’edificio: FG7R 0,6/1 kV cavo unipolare, o multipolare, isolato in gomma di qualità G7 con guaina in PVC (non propagante l’incendio); FG7OR 0,6/1 kV Colori distintivi dei cavi: Come noto, si deve utilizzare il bicolore giallo/verde per i conduttori di protezione ed equipotenziali, il colore blu per il conduttore di neutro. Non si possono nastrare tali conduttori per cambiargli colore. La norma non richiede colori particolari per i conduttori di fase tuttavia i colori consigliati sono nero, grigio e marrone che diventeranno obbligatori in una prossima evoluzione normativa. Per i circuiti SELV è bene utilizzare cavi di colore diverso dagli altri circuiti. SELV è l’acronimo di Sefety Extra Low Voltage (ex BTS) ovvero <50V c.a. e <120V in c.c. Un cavo con sigla 4x indica che le anime sono 3 per le fasi ed una per il neutro, il cavo 4G invece ha le 3 fasi ed il conduttore di protezione giallo/verde. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 4 - COLONNE MONTANTI Per colonna montante, o semplicemente montante, si intende il cavo che collega il gruppo di misura al quadretto elettrico di appartamento. I montanti devono essere contrassegnati con cartellino identificatore o similare almeno in corrispondenza delle due estremità. Le cassette possono essere comuni purché i cavi siano passanti, senza morsetti. Il dimensionamento del montante, come per le altre condutture, deve essere fatto nel rispetto della portata e della caduta di tensione come di seguito descritto. Dimensionamento del montante La sezione del cavo va scelta in funzione della potenza da trasportare, in modo da non superare la portata (termica) del cavo e in relazione alla lunghezza per contenere la caduta di tensione. La caduta di tensione tra il gruppo di misura e un qualsiasi punto dell’impianto non deve superare il 4% della tensione nominale con la potenza nominale. Se sul montante si ha una caduta di tensione dell’1,5% significa che sarà consentita una rimanente caduta del 2,5% all’interno dell’appartamento. E’ comunque sempre consigliabile abbondare con la sezione del montante in vista di future richieste di aumenti di potenza. Cavi di sezione maggiore riducono inoltre le perdite per effetto Joule: al maggior costo di istallazione fa riscontro un minor costo di esercizio. La sezione minima del montante per gli ambienti civili sarà di 6mmq. Nella tabella successiva è indicata la sezione dei montanti per linee monofasi affinché la caduta di tensione non superi l’1,5% POTENZA CONTRATTUALE IMPEGNATA 3 kW 6 kW LUNGHEZZA MASSIMA DEL MONTANTE L L ≤ 28 m 28 m < L ≤ 48 m 48 m < L ≤ 75 m 47 m < L ≤ 74 m L ≤ 15 m 15 m < L ≤ 24 m 24 m < L ≤ 38 m 38 m < L ≤ 58 m SEZIONE DEL CAVO 6 mm² 10 mm² 16 mm² 16 mm² 6 mm² 10 mm² 16 mm² 25 mm² Protezione del montante Il montante deve essere protetto dal sovraccarico (aumento anormale di potenza in un circuito elettricamente sano) e dal cortocircuito (aumento di corrente in caso di guasto). Per la protezione dal cortocircuito sarà sufficiente l’interruttore limitatore del gruppo di misura. Per la protezione del sovraccarico occorre installare un interruttore, tale interruttore non deve necessariamente essere posto alla base del montante, potrebbe essere installato anche nel centralino d’appartamento. Per proteggere il cavo dal sovraccarico occorre che la portata del cavo Iz sia superiore alla corrente nominale dell’interruttore di protezione In. Nella tabella seguente è indicato a titolo esemplificativo questo coordinamento In<Iz, fra parentesi vengono indicate le taglie consigliate degli interruttori di protezione. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 5 - SEZIONE 6 mmq 10 mmq 16 mmq 25 mmq TIPO CAVO N07V-K FG7R N07V-K FG7R N07V-K FG7R N07V-K FG7R Iz 41 A 54 A 57 A 75 A 76 A 100 A 101 A 133 A In 40 A (32 A) 50 A (40 A) 50 A (40 A) 63 A (50 A) 63 A (50 A) 100 A (63 A) 100 A (63-80 A) 125 A (100 A) N.B. La portata dei cavi in tabella è riferita alla posa di un solo circuito per tubo, qualora i circuiti siano in numero maggiore di uno la portata diminuisce, ad es. installando 3 circuiti la portata di un cavo da 6mmq in PVC sarebbe inferiore a 32A e diventerebbe necessario usare un interruttore da 25A. Oppure si potrebbe installare un cavo da 10mmq. Vedasi le tabelle successive: portata cavi FG7OR e cavi isolati in EPR portata cavi N07V-K e cavi isolati in PVC PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 6 - Esempio di colonne montanti e gruppi di misura centralizzati, senza interruttori di protezione alla base dei montanti. Alcuni preferiscono, tuttavia, installare in ogni caso un ulteriore interruttore automatico alla base del montante. Non è necessario proteggere il montante contro i contatti indiretti con interruttore differenziale se non ci sono masse fino al quadretto di appartamento (tubi protettivi, canali e quadretti in materiale isolante); sono ammesse le fascette metalliche per il fissaggio dei cavi multipolari. La futura normativa imporrà che non ci siano tali masse ad eccezione del quadro d’appartamento che è presumibile potrà essere metallico. L’installazione di un interruttore differenziale alla base del montante deve garantire la selettività con gli interruttori a valle (tipo selettivo o ritardato) oppure deve essere dotato di SDR cioè dispositivo di richiusura automatica. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 7 - PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 8 - Esecuzione del montante PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 9 - FIG. 4.5 Esempio di montanti costituiti da cavi unipolari posati in tubi separati, con conduttore di protezione per ciascun montante PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 10 - FIF. 4.6 Esempio di montanti costituiti da cavi tripolari posati in tubi separati PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 11 - FIG. 4.7 Esempio di montanti costituiti da cavi unipolari posati in tubi separati, con conduttore di protezione comune, in tubo e cassette esclusi. Il PE no deve essere interrotto. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 12 - FIG. 4.8 Esempio di montanti costituiti da cavi tripolari posati in un unico canale (non sono ammessi cavi unipolari). PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 13 - FIG. 4.9 Esempio di montanti costituiti da cavi bipolari posati in un unico canale (non sono ammessi cavi unipolari). Il conduttore di protezione è comune, in tubo e cassette esclusi. Il PE no deve essere interrotto. QUADRO CONTATORE Quando la colonna montante alimenta non solo l’appartamento ma anche altre linee, ad esempio quella del box o della cantina/ripostiglio, o un impianto fotovoltaico, il quadro alla base della colonna montante è necessario. Non sarà più necessario invece avere un interruttore generale, se ne potranno avere fino a 3 (CEI 0-21 – Regole tecniche di connessione alla rete di bassa tensione). PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 14 - Nel caso vi siano più di tre interruttori servirà anche il generale. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 15 - Il potere di cortocircuito degli interruttori automatici (magnetotermici) che si installano in prossimità del contatore (punto di connessione alla rete) deve essere almeno di 6kA per utenze monofase e 10kA per utenze trifase fino a 30kW (potenza disponibile 33kW). Per potenze superiori con fornitura in bassa tensione, installare un interruttore da 15kA. Il potere di cortocircuito degli interruttori dei quadri elettrici d’appartamento o dei servizi generali può essere ridotto in relazione alla lunghezza e sezione dei cavi del montante. Nella tabella sottostante è indicata la lunghezza minima del cavo per ridurre la corrente di cortocircuito da 6kA a 4,5kA per utenze monofase e da 10kA a 6kA o a 4,5kA per utenze trifase. SEZIONE 2,5 mmq 4 mmq 6 mmq 10 mmq 16 mmq 25 mmq 35 mmq MONOFASE 4,5Ka 1,0 m 1,7m 2,5 m 4,1 m 6,4 m 9,8 m 13,3 m TRIFASE 6kA 2,2 m 3,6 m 5,3 m 8,9 m 13,8 m 21,2 m 28,5 m 4,5kA 4,5 m 7,2 m 10,8 m 18,0 m 28,3 m 43,8 m 59,5 m Non è ammesso che al contatore siano collegati più di un cavo per morsetto pertanto il cavo tra contatore e quadro contatore o quadro appartamento deve essere costituito da due cavi unipolari (F-N) o da un cavo bipolare. Se l’autorimessa ha più di nove posti auto (un box da 40mc può contenere due auto) deve essere predisposta la bobina di sgancio per gli interrati. In base alla superficie interna calpestabile (esclusi box, cantine e soffitte), la potenza impegnabile, ovvero la massima potenza impegnata per cui l’impianto risulterà adatto, deve essere almeno: 3kW fino a 75 mq; 6kW oltre 75 mq. E’ opportuno a tal fine non usare cavi in PVC di sezione inferiore a 10mmq per locali di superficie maggiore a 75mq. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 16 - ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI Quadro appartamento All’interno dell’unità abitativa (consigliabile nel quadro elettrico) deve essere ubicato un interruttore generale (o un sezionatore sottocarico) facilmente individuabile ed accessibile all’utente, per la messa fuori tensione dell’impianto. Il quadro elettrico deve essere dimensionato per un 15% in più dei moduli installati, con un minimo di 2 moduli di riserva. Gli interruttori devono essere facilmente identificabili, ad esempio con una targa. Lo schema elettrico del quadro deve essere allegato alla dichiarazione di conformità quindi si può non inserire all’interno del quadro dall’abitazione. Il conduttore di protezione che serve l’unità immobiliare deve arrivare al quadro principale o sull’unico centralino d’appartamento come indicato nella figura a fianco. L’impianto deve essere protetto da almeno due interruttori differenziali distinti (in parallelo), se ne consiglia almeno uno per il circuito luce ed uno per il circuito prese oppure la divisione può essere fatta per piani in abitazioni su più piani. Gli interruttori differenziali dovrebbero essere di tipo A per i circuiti che alimentano lavatrici e condizionatori fissi (sono necessari anche per gli impianti fotovoltaici, per i locali medici o estetici che non richiedono il tipo B, ecc.), mentre dovrebbero essere in ogni caso con alta insensibilità ai disturbi oppure essere interruttori differenziali con richiusura automatica. Gli interruttori differenziali che alimentano le prese devono avere sensibilità non superiore a 0,03A. E’ consigliabile non installare mai centralini con meno di 12 moduli anche se l’ideale, per appartamenti di superficie maggiore a 75mq, è non scendere al di sotto dei 24 moduli. Sezione dei cavi e relative protezioni La sezione di un determinato tipo di cavo deve essere scelta in relazione alla potenza dei carichi ed alla caduta di tensione ammissibile. Sezioni adottate: - 1,5 mmq minimo: per i circuiti che alimentano prese da 10A, punti luce, segnalazioni e comando (Per i circuiti di comando è ammessa una sezione minima di 0,5 mmq, o addirittura 0,1 mmq se destinati ad apparecchiature elettroniche); - 2,5 mmq minimo: per gli altri circuiti, salvo per quelli di potenza superiore o uguale a 3 kW per i quali è opportuno una sezione di 4mmq. Nella tabella sottostante vengono indicate le lunghezze massime delle linee monofase per contenere la caduta di tensione nell’appartamento entro il 2,5%. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 17 - Tubi protettivi e canali: Vengono in genere utilizzati tubi pieghevoli in materiale isolante in esecuzione incassata. I tubi pieghevoli possono essere agevolmente piegati ma non frequentemente(1). Devono essere utilizzati tubi che non siano di colore arancio, giallo o rosso. I cavi contenuti nei tubi devono essere sfilabili. Dimensioni dei tubi protettivi rigidi in PVC a) Il diametro interni del tubo deve essere almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi ma si consiglia di mantenere almeno 1,5 volte. b) La sezione occupata dai cavi non deve superare la metà della sezione del canale. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 18 - PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 19 - Diametro esterno dei tubi pieghevoli in relazione al numero di cavi contenuti PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 20 - Diametro esterno dei tubi rigidi in relazione al numero di cavi contenuti PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 21 - Cassette I coperchi delle cassette devono essere “SALDAMENTE FISSATI”. E’ buona norma che giunzioni e cavi posti all’interno delle cassette non occupino più del 50% del volume intero della cassetta stessa. E’ importante inoltre attestare le tubazioni affinché non vi siano eccessivi intrecci di cavi. Apparecchi di comando Nei circuiti bipolari (fase-fase o fase-neutro) gli interruttori di comando, ad esempio per il circuito luce, possono essere unipolari, ma sui circuiti fase-neutro devono essere inseriti sul conduttore di fase. Gli interruttori di comando, i deviatori e gli invertitori per i punti luce sono da 10A; gli interruttori per le prese “comandate” devono avere la stessa corrente nominale della presa. Prese a spina Nei locali ad uso abitativo i circuiti che alimentano prese con corrente nominale fino a 20A (compresa) devono esser protetti da un interruttore differenziale con Idn ≤ 30 mA. Per le prese della cucina ed il punto presa destinato ad alimentare la lavabiancheria ed altri elettrodomestici di notevole potenza è opportuno installare le prese UNEL che consento la ricezione della spina schuko. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 22 - Esempio di collegamento prese: a) L’entra-esci sui morsetti delle prese è ammesso nell’ambito della stessa scatola, o al più tra due scatole a (qualunque distanza); non è ammesso oltre alle due scatole successive. b) E’ ammesso che più di due scatole siano attraversate da linee passanti. Circuiti di comando e di segnalazione I circuiti di comando (ad esempio apriporta) e di segnalazione (ad esempio campanelli) possono essere alimentati anche alla tensione di 230V, ma per maggiore sicurezza si prevedono di solito a “bassissima tensione di sicurezza” (SELV). I circuiti SELV devono esser alimentati da un trasformatore di sicurezza; non devono avere alcun punto, né le masse, a terra. Simboli di alcuni tipi di trasformatori di sicurezza: PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 23 - Nei quadri i trasformatori di sicurezza ed i circuiti SELV devono essere distanziati e/o separati dai circuiti a 230V. Sarà necessario predisporre in prossimità dell’eventuale ingresso del tubo del gas nell’unità immobiliare l’alimentazione elettrica per una eventuale elettrovalvola di intercettazione del gas. E’ opportuna la predisposizione del rivelatore di gas, se di metano va installato in alto, se di GPL va installato in basso. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 24 - Posa delle condutture Le condutture (tubi protettivi, cassette e scatole di derivazione) per l’impianto di energia vanno tenute separate dalle condutture per impianti di segnale (telefonia, trasmissione dati, segnali TV, ecc.) e per circuiti SELV. Si raccomanda di non installare prese di energia appartenenti a circuiti diversi nella medesima scatola. I tubi protettivi incassati a parete devono avere percorso orizzontale, verticale o parallelo a uno degli spigoli della parete. Nel pavimento e nel soffitto l’andamento può essere qualsiasi. L’unico tratto che è consentito realizzare obliquo, anzi è consigliato, è quello inel passaggio dalla posa verticale ad orizzontale. Evitando l’angolo retto si riduce l’ingombro dei tubi. Da tenere presente anche che i tubi non interrompano gli eventuali isolamenti termici. Le condutture elettriche non devono possibilmente sconfinare nelle altre unità immobiliari, qualora non ci fosse alternativa è opportuno indicare nella dichiarazione di conformità tale situazione. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 25 - La posa dei tubi protettivi sotto traccia non deve alterare le caratteristiche strutturali dell’edificio. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 26 - Se è prevista una rete elettrosaldata nella soletta è possibile posizionare i tubi affiancati altrimenti occorre tenerli distanziati in modo da rendere omogeneo il massetto. Operando in questo modo si possono evitare contestazioni per eventuali rotture del pavimento. I Tubi protettivi devono possibilmente passare sopra alle tubazioni contenenti liquidi. Connessioni Le giunzioni e le derivazioni devono essere eseguito con appositi dispositivi di connessione (morsetti con o senza vite) aventi grado di protezione IPXXB; non sono quindi considerate a norma le giunzioni e/o le derivazioni eseguite con attorcigliamento e nastratura. Il grado di protezione IPXXB indica che le parti attive, cioè le parti in tensione nel servizio ordinario incluso il neutro, non sono accessibili al dito di prova. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 27 - I dispositivi di connessione devono essere ubicati nelle cassette; non sono ammessi nei tubi e sono fortemente sconsigliati nelle scatole portaapparecchi. L’entra-esci sugli apparecchi (prese, lampade, ecc.) è ammesso solo se esistono doppi morsetti, oppure se il morsetto è dimensionato per la sezione totale dei cavi. I dispositivi di connessione non devono lasciare parti conduttrici scoperte PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 28 - Scaricatori di sovratensione Ogni volta che si interviene su un impianto elettrico si dovrebbe verificare se l’edificio è protetto o meno dai fulmini. Se l’edificio non è auto protetto occorre installare gli scaricatori di sovratensione (SPD) ed eventualmente il parafulmine (LPS). Qualora l’edifico sia auto protetto l’installazione degli scaricatori è comunque consigliabile per evitare danni economici (danni ai quali il committente può richiedervi dei risarcimenti se non si sono presi opportuni accordi). Le prescrizioni minime per gli scaricatori negli appartamenti sono le seguenti: • SPD di classe II (ricavabile dal catalogo del costruttore) • Corrente di scarica almeno 5kA (ricavabile dal catalogo del costruttore) • Collegamento a terra con cavo almeno da 4mmq (consigliabile 6mmq, che diventa necessario per gli scaricatori di tipo I) • Cablaggio con cavi il meno lunghi possibile (si consiglia di non superare 0,5m per il collegamento di fase e neutro e altri 0,5m per il collegamento di terra). Installare gli SPD a sentimento è una spesa inutile che non da alcuna garanzia sulla protezione, pertanto l’installazione deve seguire un certo criterio. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 29 - Ubicazione delle apparecchiature Le apparecchiature devono rispettare delle quote di installazione, secondo la norma CEI 64-8 e la guida CEI 64-50 L’asse di inserzione delle prese a spina (corrisponde di solito all’alveolo di terra) deve risultare ad un’altezza dal piano di calpestio di almeno 17,5 cm se a parete (sia con montaggio incassato, sia sporgente) o di almeno 7 cm se il montaggio è su canalizzazioni o zoccoli. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 30 - Nei locali servizi previsti per i portatori di handicap deve essere installato un campanello di allarme in prossimità della vasca e della tazza (wc). Secondo il DM 236/89 almeno un locale servizi dovrebbe essere previsto per i portatori di handicap in tutti gli appartamenti (salvo gli edifici unifamiliari o plurifamigliari senza parti comuni). E’ consigliabile chiedere al costruttore se siano previsti locali per disabili. Si ricorda che nelle autorimesse l’altezza delle apparecchiature è fissata a 1,15m dal piano di calpestio, indipendentemente dalla presenza di persone con handicap motori. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 31 - Locali contenenti vasche o docce E’ fondamentale conoscere preventivamente la posizione della doccia. Tutti i circuiti delle zone 0,1,2,3 del locale da bagno, o doccia, devono essere protetti da un interruttore differenziale con Idn ≤ 30 mA (è sufficiente allo scopo l’interruttore differenziale dell’appartamento anche se è preferibile un differenziale da 10mA). E’ importante conoscere preventivamente la posizione della doccia e/o della vasca per definire con precisione le zone di pericolosità, in base alle quali sono definite le regole di installazione. Le zone non si estendono all’esterno del locale attraverso le aperture munite di serramenti: ciò vuole dire che l’interruttore posto fuori dalla porta del bagno è ammissibile, anche se dista meno di 60 cm dal bordo della vasca. Le zone sono inoltre modificate dalla presenza di ripari fissi. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 32 - Individuazione delle zone nei locali da bagno (quote in metri). a) L’altezza della zona 1 è misurata dal pavimento, perché il fondo della vasca si trova a meno di 15 cm dal pavimento stesso. b) L’altezza della zona 1 è misurata dal fondo della vasca, essendo questa a più di 15 cm dal pavimento, Inoltre il muretto sul bordo della vasca riduce l’estensione della zona 2. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 33 - Individuazione delle zone nei locali doccia (quote in metri). a) Estensione delle zone intorno al piatto doccia. b) La presenza di un ostacolo fisso modifica l’estensione della zona 2. Individuazione delle zone nei locali doccia senza piatto doccia (quote in metri). a) Scompare la zona 2. La zona 1 si estende fino a 1,2 m dal soffione agganciato. b) La presenza di un ostacolo fisso deforma la zona 1. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 34 - Locale da bagno: a) Individuazione della zone e ubicazione di alcuni componenti elettrici (quote in metri); b) Particolari del collegamento elettrico dello scaldacqua ubicato in zona 1 o 2. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 35 - In fase di allestimento del locale da bagno, occorre effettuare i collegamenti equipotenziali supplementari sulle tubazioni metalliche all’ingresso (o all’usicita) del locale. Se la tubazione è isolante non occorre effettuare l’EQS (fig. a) se le tubazioni sono metalliche e rivestite di materiale isolante occorre effettuare l’EQS (fig. B). I collegamenti equipotenziali supplementari vanno effettuati con conduttore di sezione 2,5 mm² se protetti con tubo, oppure 4 mm² se istallati direttamente sotto intonaco o sotto pavimento. Tali collegamenti vanno eseguiti con “collari” di materiale tale da evitare fenomeni corrosivi: ad esempio di acciaio inox o di ottone per tubazioni di acciaio zincato, in rame o in ottone per tubazioni in rame. Esempio di collegamento equipotenziale supplementare nel locale da bagno: A) Con tubo protettivo; B) Senza tubo protettivo; PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 36 - L’installazione della vasca per idromassaggio non comporta particolari accorgimenti impiantistici; valgono le stesse regole e zone indicate precedentemente. La vasca per idromassaggio deve essere conforme alle relative norme ed essere protetta con un interruttore differenziale con Idn ≤ 30 mA. E’ sufficiente allo scopo la protezione differenziale del quadro di appartamento. Per maggiore sicurezza si può prevedere un apposito interruttore differenziale con Idn 10 mA. Le saune seguono norme particolari e non sono trattate nel presente fascicolo. Se a 230V il campanello di chiamata deve essere posizionato sopra ai 2,25 m di altezza. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 37 - Se a 12V il campanello di chiamata può essere posizionato in zona 1 o 2. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 38 - Cucine La cucina di una appartamento non è considerata dalle norme un ambiente particolare (valgono le regole generali): non sono quindi necessari i collegamenti equipotenziali supplementari. Per l’alimentazione degli elettrodomestici si consiglia di installare delle prese tipo P30 con terra laterale e centrale ad alveoli protetti, onde poter collegare indifferentemente elettrodomestici dotati di spina tedesca (schuko) o di spina italiana. Le prese sul piano di lavoro (h=110-120 cm) vanno ubicate lontano dal lavello e dal piano di cottura. I punti prese non accessibili e le alimentazioni dirette devono essere comandati da punti accessibili tramite interruttori onnipolari. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 39 - IMPIANTO DI TERRA Generalità L’impianto di terra è costituito fondamentalmente da: • • • • • Dispersore; Nodo o collettore principale di terra; Conduttori di protezione; Conduttore di terra; Collegamenti equipotenziali. Il dispersore può essere di varie tipologie: • • Dispersore intenzionale ( picchetti, tubi, profilati, tondini, ecc..); Dispersore naturale (ferri delle fondazioni in cemento armato, plinti, travi, ecc..); Il modo di collegamento a terra degli impianti di civile abitazione è in Italia il sistema TT; l’impianto di terra delle masse (costruito dall’utente) è separato dall’impianto di terra del neutro (previsto dal Distributore di energia). Per massa si intende una parte conduttrice, facente parte dell’impianto elettrico, che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie di isolamento, ma che può andare in tensione in caso di un cedimento dell’isolamento principale. Per massa estranea si intende una parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra. Masse e masse estranee vanno messe a terra. Dispersore Si possono utilizzare i ferri delle fondazioni in cemento armato, collegandoli con una corda nuda di rame posta lungo il perimetro dell’edificio. Questo tipo di impianto di terra (terra di fondazione) è conveniente solo se eseguito durante la costruzione delle fondazioni, quando lo scavo è ancora aperto. Esempio di dispersore in corda di rame collegata ai ferri delle fondazioni in cemento armato. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 40 - Esempio di collettore, conduttore di terra e dispersore realizzato ad anello con collegamento ai ferri delle fondazioni in cemento armato. Al termine dei lavori l’installatore deve eseguire una verifica con idoneo strumento per verificare la resistenza dell’impianto di messa a terra che si consiglia non superi mai i 20 ohm (il valore ideale è di pochi ohm). Il valore della misura deve essere riportato nella verifica iniziale che è bene venga allegata alla dichiarazione di conformità. N.B. E’ il coordinamento tra gli interruttori differenziali e l’impianto di terra che garantisce la sicurezza, in mancanza del differenziale la sicurezza viene a meno, come spesso avviene nei condomini dove alcuni appartamenti ne sono sprovvisti. Conduttore di terra Il conduttore di terra collega il dispersore al collettore o nodo di terra. La sezione del conduttore di terra deve essere almeno uguale a quella del conduttore di fase di sezione più elevata, con un minimo di 16 mmT se posato senza tubo protettivo, 6 mmT se posato con tubo protettivo. In realtà per gli edifici civili è quasi sempre sufficiente un conduttore da 16 mmT anche se la sezione del conduttore di fase è maggiore. Se costituito da corda nuda di rame interrata, deve avere una sezione di almeno 25 mmT, con filo elementare di diametro almeno 1,8 mm; se è un conduttore interrato di acciaio zincato, deve avere una sezione di almeno 50 mmT. E’ consigliabile proteggere con nastro bituminoso, o con manicotto termo restringente, il conduttore di terra in acciaio zincato nel tratto in cu entra nel terreno, per circa 30 cm, sia sopra sia sotto la superficie del suolo. In tale tratto il conduttore di terra è infatti particolarmente esposto alla corrosione. Nelle abitazioni non condominiali tale conduttore dovrà arrivare al quadro d’appartamento. Collettore di terra Il collettore di terra è costituito da una barra, ad esempio di rame o di acciaio zincato. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 41 - Un’alternativa potrebbe essere una morsettiera (considerazione personale). Al collettore devono essere collegati i conduttori di protezione, i conduttori equipotenziali principali ed il conduttore di terra. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 42 - All’interno dell’appartamento il collettore locale deve essere ubicato all’interno del quadro generale per permettere una corretta installazione degli scaricatori di sovratensione. Collegamento equipotenziale principale EQP Le tubazioni metalliche di acqua, gas, altre tubazioni entranti nel fabbricato, ed altre eventuali masse estranee ad esempio camicia metallica di un pozzo, devono essere collegate all’impianto di terra. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 43 - Il collegamento deve essere effettuato al collettore di terra; i conduttori devono avere sezione di 6 mmT. Gli EQP possono essere fatti a monte o a valle dei contatori di acqua o gas e devono essere eseguiti anche se la tubazione d’ingresso e isolante o se c’è una parte di tubazione isolante o un giunto dielettrico. Collegamento equipotenziale supplementare EQS Nei locali da bagno (contenenti vasca o doccia) i collegamenti equipotenziali supplementari vanno effettuati con conduttore di sezione 2,5 mm² se protetti con tubo, oppure 4 mm² se istallati direttamente sotto intonaco o sotto pavimento. Conduttori di protezione PE Il conduttore di protezione collega a terra le masse dell’impianto elettrico. Se fa parte della stessa conduttura di alimentazione, cioè se è posato dentro lo stesso tubo protettivo o fa parte dello stesso cavo multipolare, deve avere sezione almeno uguale a quella dei conduttori di fase (fino a 16 mmT). PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 44 - Il conduttore di protezione comune a più circuiti deve esser dimensionato in base al conduttore di fase si sezione maggiore. La sezione minima del conduttore di protezione non facente parte della stessa conduttura dei conduttori di fase: valgono le sezioni della figura precedente con i minimi sotto indicati. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 45 - BOX AUTO E RIPOSTIGLIO La linea di alimentazione del box e del ripostiglio (cantina) è normalmente allacciata alla fornitura di energia elettrica del singolo appartamento (alimentazione monofase). La linea deve avere una sezione tale da contenere la caduta di tensione entro il 4% della tensione normale. Un interruttore deve essere installato all’inizio della linea, di solito in prossimità del gruppo di misura dell’energia elettrica; deve avere la corrente nominale indicata in tabella ed essere anche di tipo differenziale, con Idn 30 mA. ¹ Per posa in canale (cavo multipolare), adottare la sezione di 2,5 mm² nei seguenti casi: - Il cavo ha isolamento in PVC e nel canale sono posati più di 6 cavi, oppure - Il cavo ha isolamento in gomma etilenpropilenica (EPR) e nel canale sono posati più di 12 cavi. ² Per posa in canale (cavo multipolare), adottare la sezione di 4 mm² nei seguenti casi: - Il cavo ha isolamento in PVC e nel canale sono posati più di 4 cavi, oppure - Il cavo ha isolamento in gomma etilenpropilenica (EPR) e nel canale sono posati più di 9 cavi. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 46 - IMPIANTI AUSILIARI Appartamento La distribuzione interna dell’appartamento che offre maggiore flessibilità è a stella. All’ingresso dell’appartamento, nel punto scelto per il centro stella, deve essere installato un armadietto o una scatola di derivazione, dove ubicare l’attestazione della rete di telecomunicazione esterna, le terminazioni dei cavo che collegano il centro stella alle prese e gli apparati passivi, ed eventuali attivi (hub, router, ecc.), che permettono la distribuzione dei segnali. E’ suggerita l’installazione di almeno una scatola portaprese per stanza (più scatole nei locali di maggiori dimensioni, a tal proposito vedasi il paragrafo “ Dotazioni minime”). Le scatole dovrebbero essere disposte in modo che ogni zona dell’appartamento non disti più di 5 m da una presa. Vicino alle prese per telefonia e trasmissione dati va prevista almeno una presa di energia elettrica. Le tubazioni, le cassette e le scatole di derivazione devono essere ad uso esclusivo del cablaggio per telecomunicazioni o segnali tv. Esempio di installazione impianti di energia, citofono, TV, telefono all’ingresso dell’appartamento. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 47 - Impianto centralizzato d’antenna TV Condominio L’impianto per la ricezione e distribuzione dei segnali televisivi deve essere rispondente alle norme CEI 100-126 e CEI 100-7. La linea a 230V per l’alimentazione del centralino di amplificazione deve essere posata in tubi e cassette separate dalle linee di segnale. Le scatole per i circuiti TV devono essere indipendenti, o separate con setti isolanti, da quelle dei circuiti di energia. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 48 - Appartamento La parte interna delle singole unità immobiliari deve avere le seguenti caratteristiche: - Distribuzione a stella; - Tubi a pavimento con diametro di almeno 25 mm; - Cassette di derivazione indipendenti o con setti isolanti di separazione; - Scatole porta prese TV indipendenti o separate con settori isolanti dagli impianti di energia. Messa a terra dell’antenna TV Il conduttore esterno del cavo coassiale deve essere collegato all’impianto di terra generale dell’edificio. Il sostegno dell’antenna deve esser collegato a terra, secondo le modalità indicate nelle norme EN 62305 (CEI 81-10), solo nei casi particolari in cui sporga al di sopra dell’edificio tanto da aumentare in modo inammissibile la frequenza di fulminazione. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 49 - Il collegamento a terra dell’antenna non è sicuramente necessario poiché essa non sporge oltre il volume delimitato dalla retta con pendenza 1/3 che tocca le parti più alte dell’edificio e dal suolo. Impianto citofonico o videocitofonico Condominio E’ consigliabile utilizzare tubazioni e scatole indipendenti da quelle degli altri impianti. I cavi da usare in questi impianti possono esser sia di tipo telefonico, sia per energia. Cavi dell’impianto citofonico, o videocitofonico, con lo stesso isolamento dei conduttori di energia, possono coesistere con questi ultimi nella stessa tubazione; in alternativa, i cavi di energia del tipo a doppio isolamento, ad esempio FG7OR, possono coesistere con i cavi degli impianti ausiliari isolati per la loro tensione nominale. In ogni caso le cassette di derivazione devono essere separate o con setti separatori inamovibili. Sezione minima dei cavi per citofoni o per videocitofoni: DISTANZA (m) TELECAMERA (mmT) 50 51-100 101-200 201-300 1 1,5 2,5 2,5 MODULO RIPRESA (mmT) 1,5 2,5 4 4 POSTO INERNO (mmT) 1 1,5 2,5 2,5 CHIAMATA (mmT) FONIA (mmT) SERRATURA (mmT) 0,5 0,75 1 1,5 0,5 0,75 1 1,5 1 1,5 2,5 2,5 Per alcuni circuiti degli impianti di videocitofono occorrono cavi di sezione maggiore; vengono in genere usati cavi multipolari per energia con tensioni nominali 300/500 V del tipo FROR. Per il segnale video è spesso necessario utilizzare cavi coassiali isolati in polietilene con impedenza caratteristica 75 Ω. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 50 - SERVIZI CONDOMINIALI Nei successivi paragrafi sarà trattata brevemente l’esecuzione degli impianti elettrici nei servizi condominiali che prescindono dall’obbligo di progetto. L’impianto elettrico relativo ai servizi condominiali deve essere suddiviso su più circuiti, ad esempio: illuminazione scale (un circuito per ogni scala), illuminazione giardino (uno o più circuiti, secondo l’estensione del giardino), centrale idrica (autoclave), impianto centralizzato di antenna TV, ecc. Il tratto di linea che va dal contatore al quadro dei servizi generali si può proteggere contro il cortocircuito per mezzo dell’interruttore limitatore del Distributore di energia come precedentemente indicato. Deve essere fatta la protezione dal sovraccarico. Si consiglia di usare un cavo di sezione non inferiore a 6mmq (tale sezione è richiesta per i montanti degli appartamenti e non per i servizi comuni). Illuminazione delle scale E’ opportuno prevedere un impianto di illuminazione con due circuiti: - Luce serale con illuminamento normale (comando temporizzato a pulsante); - Luce notturna con illuminamento ridotto (comando automatico con interruttore crepuscolare). L’illuminazione di sicurezza per questi ambienti è fortemente consigliata e diventa obbligatoria per il vano scala di edifici con altezza antincendio superiore a 32 m o se il luogo è considerato lavorativo (es. se c’è il portiere). Un infortunio nelle scale per l’improvvisa mancanza dell’illuminazione ordinaria sarà imputabile all’installatore che non ha previsto l’illuminazione di emergenza. L’impianto all’esterno Il cavo da utilizzare deve essere di tipo con guaina protettiva e con tensione nominale 0,6/1 kW,ad esempio FG7(O)R 0,6/1 kW o N1VV-K; I cavi direttamente interrati, o posati in tubo protettivo non idoneo a proteggerli meccanicamente, devono essere protetti con lastra o tegolo ed interrati alla profondità di almeno 0,5 m. Non è richiesta una profondità minima di posa, né la protezione meccanica supplementare, se il cavo è posto entro un tubo protettivo di tipo 450 o tipo 750, oppure se il cavo è posato entro un condotto o cunicolo. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 51 - Si ricorda che nelle strade ad uso pubblico la profondità minima di posa è 1m, nei campeggi è 0,6m con protezione addizionale, nelle strutture ad uso agricolo o zootecnico è 0,5m e scende ad 1m se il terreno è arabile o coltivato. Le cassette all’esterno devono avere un grado di protezione almeno IP44, è consigliabile che siano poste ad almeno 20 cm dal suolo. Le giunzioni e/o derivazioni entro i pozzetti interrati vanno eseguite con materiali idonei al fine di ripristinare l’isolamento del cavo; ad esempio: giunti a resina colata, nastrature auto agglomeranti e vernici isolanti, guaine isolanti termo restringenti. Le prese a spina con corrente nominale fino a 32A, destinate ad alimentare apparecchi utilizzatori mobili usati all’esterno, devono essere protette da interruttori differenziali con Idn ≤ 30 mA. Illuminazione esterna E’ richiesto un grado di protezione, contro l’ingresso di liquidi, almeno pari a: - IPX8 (immersione in acqua continua) per i componenti interrati o installati in pozzetti senza drenaggio; - IPX7 (immersione per 30 minuti) per i componenti installati in pozzetti con drenaggio. In tutti i altri casi è richiesto un grado di protezione almeno IP33, salvo particolari condizioni di installazione. Và da se che questo grado di protezione (minimo) non è sufficiente in molti casi, ad esempio se l’apparecchio è vicino al terreno, perché esposto agli spruzzi (in tal caso occorre almeno IPX4). Le lampade degli apparecchi di illuminazione devono essere accessibili solo dopo aver rimosso un involucro o barriera per mezzo di un attrezzo, a meno che l’apparecchio non si trovi ad un’altezza superiore a 2,8 m Si ricorda che eventuali proiettori installati all’esterno dovranno rispondere ai requisiti della legge regionale n°19 del 29 settembre 2003 relativa alle norme in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 52 - Esempio di collegamento per lampione da giardino di classe I con paletto in vetroresina e conduttura di classe II. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 53 - Esempio di collegamento per lampione da giardino di classe II con paletto in vetroresina o acciaio e conduttura di classe II. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 54 - Esempio di collegamento per lampione da giardino di classe I con paletto in acciaio e conduttura di classe II. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 55 - DOTAZIONI MINIME (VARIANTE V3 NORMA CEI 64-8) La norma CEI 64/8 (la bibbia degli impianti elettrici) ha stabilito nell’allegato A i requisiti minimi ai fini delle prestazioni dell’impianto elettrico in ambienti residenziali (non si applica alle parti condominiali e agli edifici pregevoli per arte D.lgs. 42/04). Tale allegato si applica ai nuovi impianti e ai rifacimenti completi di impianti esistenti, eseguiti in occasione di ristrutturazioni edili dell’unità immobiliare e saranno in vigore dal 1 settembre 2011. Nasce la suddivisione di tre livelli prestazionali: livello 1: livello minimo al di sotto del quale non è consentito scendere; livello 2: livello intermedio; livello 3: dotazioni impiantistiche ampie e innovative (domotica). L’impianto elettrico per essere conforme alla norma CEI 64-8 deve avere almeno il livello 1. Per poter essere indicato tale riferimento normativo nella dichiarazione di conformità non ci si può esimere dal realizzare il minimo prescritto. Oltre alla funzionalità, l’inserimento di un livello minimo permette di rendere trasparente il valore di un impianto, le dotazioni non sono più a discrezione dell’installatore ed i vari preventivi saranno meglio confrontabili. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 56 - PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 57 - PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 58 - Principali novità: • Dimensionamento dell’impianto per potenza di 3kW per superfici fino a 75 mq • Dimensionamento dell’impianto per potenza di 6kW per superfici superiori a 75 mq • Sfilabilità dei cavi e diametro del tubo almeno 1,5 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi in esso contenuti • Illuminazione di emergenza • Sezione del montante non inferiore a 6mmq • Selettività degli interruttori differenziali, sia verticale che orizzontale con almeno 2 differenziali in parallelo • Impiego di differenziali di tipo A ove richiesto • Entra esci sui morsetti delle prese al massimo fra due punti presa • Connessioni all’interno delle scatole di derivazione con morsetti • Quadro con interruttore generale • Spazio disponibile nel quadro di almeno un 15% con un minimo di 2 moduli liberi • Arrivo conduttore di terra nel quadro generale • Installare accanto ad ogni presa telefonica una presa di energia • Installare almeno una presa TV in ogni locale con accanto una predisposizione per 6 prese energia (le rimanenti prese TV nel medesimo locale possono essere affiancate da una sola predisposizione di punto presa) • Installare in ogni locale, in prossimità della porta almeno una presa (consigliabile di tipo unel) • Installare prese unel per lavabiancheria e utilizzatori di potenza cospicua (asciugatrice, lavastoviglie…) • Installare spia negli interruttori dei punti luce all’esterno e quelli non direttamente visibili • Numero minimo di prese di energia per ogni locale • Numero minimo di punti luce per ogni locale • Numero minimo di circuiti • Installazione di due punti presa nei locali da bagno • Punti presa sul piano di lavoro della cucina • Installazione di comando del locale in corrispondenza del lato battuta porta, interno o esterno al locale • Almeno un punto luce e un punto presa nell’ingresso • Almeno un punto luce e un punto presa nel corridoio, se la lunghezza è superiore a 5 m almeno un ulteriore punto luce ed un ulteriore punto presa • Almeno un punto presa nei ripostigli di superficie maggiore ad 1 mq • Almeno un punto luce e un punto presa nei giardini di superfici maggiore a 10 mq • Almeno un punto luce e un punto presa nei balconi, terrazzi, portici di superfici maggiore a 10 mq • Almeno un punto luce e un punto presa nelle cantine, nelle soffitte, nei box auto • I punti prese non accessibili della cucina devono essere comandati da punti accessibili tramite interruttori onnipolari. • Sistema di controllo carichi negli impianti di livello 2 e 3 • Domotica con 4 funzioni collegate nel livello 3 • Scaricatori obbligatori negli impianti di livello 3 I punti luce possono essere sostituiti da punti prese comandate. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 59 - Le lampade di emergenza devono essere estraibili e non collegate ad una presa. Esempio di quadro elettrico in impianto di livello 1 PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 60 - Esempio di quadro elettrico in impianto di livello 2 PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 61 - Esempio di quadro elettrico in impianto di livello 3 PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 62 - Il committente può deliberatamente rinunciare ai requisiti minimi stabiliti nell’allegato A, trattandosi di prestazioni e non di sicurezza, ma ciò deve risultare in modo esplicito nell’accordo tra le parti. Si ricorda tuttavia, ed è bene farlo capire al costruttore, che l’impianto elettrico è e sarà un valore aggiunto all’immobile, così come lo è ad esempio la certificazione energetica. Un appartamento con livello 2 può essere venduto ad un prezzo maggiore di quello di livello 1. Nella dichiarazione di conformità si potrà indicare nei riferimenti alle norme tecniche applicate ad esempio “CEI 64-8 escluso allegato A”, facendo riferimento al contratto fatto con il committente. PROGETTO ELETTRICO Tel.0543 950086 Cell.339 5654652 PAG - 63 -