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La psiche – cosa fare quando tutto ci appare cupo?

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La psiche – cosa fare quando tutto ci appare cupo?
CSSMAGAZINE
4 | 2015
Sani e ben assicurati – 29 domande e risposte
Jogging
o walking?
Domanda 26
Perché perdendo
peso perdiamo
anche acqua?
Domanda 02
Dossier:
La psiche – cosa fare quando
tutto ci appare cupo?
Domanda 04 – 12
Distrarsi?
Cara Lettrice, caro Lettore
Una malattia di natura psichica è gravosa non solo per la persona affetta da essa.
Nella maggior parte dei casi, a soffrire sono anche le persone che le sono vicine.
Molti fra noi hanno già vissuto una situazione simile. Le conseguenze sono da
un lato il turbamento e d’altro canto, spesso, un onere eccessivo. Il dossier di
questo numero si occupa del tema «Psiche». Le mostriamo in che misura possa
esservi una tendenza alla depressione, dove si può cercare un aiuto professionale
e quel che, eventualmente, può rendere felici laddove tutto pare essere a tinte
fosche.
Proprio in queste giornate che precedono il Natale, a molti di noi il mondo appare
più grigio del solito, la vita più faticosa. Per questo le auguro, cara lettrice e caro
lettore, di vivere momenti luminosi e felici. Chissà, forse uno o l’altro degli articoli
di questo Magazine potrà contribuire a farla distrarre un po’ dai pensieri della
quotidianità. Almeno, non dovrebbe certo mancare la varietà degli argomenti.
Roland Hügi
Caporedattore
Domanda
01
Come contattare la
CSS Assicurazione?
Per domande relative ai prodotti
I collaboratori nelle agenzie vi offrono un supporto personale
e sono raggiungibili al telefono ogni giorno fra le ore 8 e le 18.
www.css.ch /agenzia
Per domande relative a prestazioni e fatture
La Serviceline è a vostra disposizione dal lunedì al venerdì,
dalle ore 8 alle 18. 0844 277 277 (tariffa locale rete fissa svizzera),
[email protected]
Per emergenze 24h e consulenza medica
La CSS vi assiste in situazioni di emergenza e in caso
di domande mediche 24 ore su 24, 7 giorni
la settimana: +41 (0)58 277 77 77
Modifiche di indirizzi
Le modifiche di indirizzi possono essere comunicate
tramite mail ([email protected]) oppure
tramite telefono alla Serviceline della CSS (0844 277 277).
Chi l’ha fatto?
CSS Magazine 4 | 2015
Il CSS Magazine è la rivista per i clienti del Gruppo CSS per
gli assicurati di CSS, INTRAS e Arcosana. Il Magazine appare
trimestralmente in lingua tedesca, francese e italiana.
Tiratura complessiva: 780 000 esemplari
Società del Gruppo CSS:
CSS Assicurazione malattie SA, CSS Assicurazione SA,
INTRAS Assicurazione malattie SA, INTRAS Assurances SA
e Arcosana SA.
Editore e indirizzo della redazione:
CSS Assicurazione SA, Tribschenstrasse 21, Casella postale
2568, 6002 Lucerna, Telefono 058 277 11 11, Fax 058 277 12 12,
[email protected]
Redazione: Roland Hügi (caporedattore)
Collaborazione permanente: Manuela Specker
Redazione CSS Esclusiva: Diana Bruggmann
Traduzione: Anna Fontanella, Erminia Gagliotta, Florence
Barbezat, Massimo Gobber
Concetto: Infel AG, Zurigo
Grafica, produzione: Niki Bossert, Silvia Tschümperlin
Commissione di redazione: Samuel Copt, Roland Gisler,
Franziska Guggisberg, Esther Hashimoto, Helena Mettler,
Bruno Schmid
Stampa: swissprinters AG, Zofingen
Carta: UPM Star, FSC Mixed Sources
Magazine CSS online: UPM Star, www.css-magazine.ch
Copyright: la riproduzione di stampa è consentita soltanto
con indicazione della fonte. Solo i testi definiti comunicazione
ufficiale hanno carattere vincolante dal punto di vista legale.
Cosa contiene?
Domanda
18
Dossier La psiche
04
05
06
07
08
09
10
11
12
Soffrite in inverno?
Guadagno in qualità di vita?
In che modo aiuta il Telefono Amico?
Terapie alternative possibili?
Contributi per lo yoga?
Cosa ci rende felici?
Cosa assume l’assicurazione di base?
Chi era Psiche?
Si è predisposti alla depressione?
Alimentazione & Movimento
15 Cavoletti di Bruxelles invece delle arance?
22 Quanto è salutare la selvaggina?
26 Jogging o walking?
Salute & Prevenzione
Domanda
13
02
14
17
19
20
Perché perdendo peso perdiamo anche acqua?
Più costoso = più sano?
Cosa può essere servito in tavola?
Da dove deriva la paura dei ragni?
Vaccinarsi contro l’influenza?
Politica & Economia
13 Che cosa la preoccupa di più?
24 Cos’è il supplemento unico?
Prestazioni & Offerte
Domanda
22
Approfitti delle offerte
esclusive del nostro Club
Clienti CSS Esclusiva
01
03
16
18
21
23
25
27
28
29
Come contattare la CSS Assicurazione?
Come mi assicuro dal punto di vista finanziario?
C’è bisogno d’aiuto?
Non cadere mai più?
Modelli assicurativi alternativi: cosa cambia?
Seconda opinione: qual è il modo più rapido?
Tiers garant: cosa significa?
Sostenere il WWF?
Contributi: quali centri di fitness sono riconosciuti?
Lei lo sa?
Copertina: simon+kim
Domanda
02
Perché perdendo
peso perdiamo
anche acqua?
prima con i glicogeni. Questi sono una forma di carboidrati, depositati nei muscoli e nel fegato. Un
essere umano dispone in media di una riserva di glicogeni di circa 300 – 400 grammi. Questa riserva
può fornire energia per circa la durata di un giorno.
Ai glicogeni è sempre associata l’acqua. Con ogni
grammo di glicogeni consumato si liberano circa
quattro grammi d’acqua. Una volta consumate le
riserve di glicogeni ha luogo una perdita di peso di
circa due chilogrammi. Una gran parte però, circa
1,5 chilogrammi, è comunque solo acqua eliminata.
Smaltimento lento dei grassi
Testo: Alexia Sieber
Quando si vuole dimagrire, non è raro che l’euforia
iniziale per la rapida riuscita si tramuti in seguito in
frustrazione. Questo quando il peso non scende più
tanto rapidamente come all’inizio. Ma perché la perdita di peso sembra procedere rapidamente all’inizio
e poi sempre più lentamente? La spiegazione è relativamente semplice: se si riduce l’apporto calorico il
corpo sopperisce al suo fabbisogno energetico
Quando si vuole dimagrire, non è raro
che l’euforia iniziale per la rapida riuscita
si tramuti in seguito in frustrazione.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
© Thomas Zimmermann
Chi si prefigge di ridurre il proprio peso
corporeo deve sapere che di regola
i primi chilogrammi persi sono di acqua.
Ma perché?
Quando le riserve di glicogeni si esauriscono, il corpo copre maggiormente il suo fabbisogno energetico tramite lo smaltimento di grassi. Questo però non
elimina così tanta acqua e inoltre fornisce energia in
misura superiore al doppio rispetto ai glicogeni. Per
eliminare un chilogrammo di grasso corporeo si
devono perciò risparmiare 7000 calorie e questo è
molto, considerando che il fabbisogno medio giornaliero è di circa 2000 calorie. Per questo motivo, in
questa «seconda» fase si perde peso a
un ritmo nettamente più lento. Dima- Un valore indicativo ragiogrire tramite la riduzione dei grassi nevole quando si vuol
richiede dunque molta perseveranza. perdere peso è circa un
Un valore indicativo ragionevole per la chilo alla settimana.
perdita di peso è di circa un chilogrammo la settimana. Digiunando o attenendosi a
un piano alimentare molto restrittivo, si può accelerare la perdita di peso. Questo significa però che per
trovare energia l’organismo impiega le proteine della
massa muscolare, il che comporta un effetto simile a
quello dei glicogeni. Sulla bilancia i risultati si fanno
notare subito, ma oltre alla riduzione della massa
muscolare, anche in questo caso si verifica una perdita di acqua. In effetti, la massa muscolare richiede
da due a tre grammi d’acqua per ogni grammo di
proteine.
Domanda
03
Come mi assicuro
dal punto di
vista finanziario?
Una grave malattia è sempre connessa a dolore
e sofferenza. Se poi da essa consegue un
decesso o un’invalidità, non è raro che sorgano
problemi finanziari. Qui la nuova assicurazione della CSS fornisce un cuscino stabile.
© Fotolia
Testo: Roland Hügi
Il rischio di un’invalidità o addirittura di un decesso a
seguito di una malattia è decisamente maggiore
rispetto a quello a seguito di un infortunio. Spesso,
ai familiari tocca chiedersi come andare avanti dal
punto di vista finanziario. Qui interviene l’Assicurazione per decesso o invalidità a seguito di malattia
(MDI) della CSS. L’MDI può essere d’aiuto nel mitigare le conseguenze finanziarie di un’invalidità causata
da una malattia. Essa è soprattutto consigliata per
quelle persone che altrimenti non hanno la garanzia
di un’altra assicurazione, quale la previdenza professionale. Chi per esempio esercita un’attività indipendente può attenuare le conseguenze di una perdita di guadagno con l’MDI. Per i bambini o i giovani,
l’importo versato può essere utilizzato per i costi di
mezzi ausiliari o per una nuova formazione professionale. La nuova assicurazione offre
la scelta fra dodici diverse combina- La somma massima
zioni di copertura. La somma massi- versata in caso
ma versata ammonta in caso di de- di decesso è di
cesso a 100 000 franchi, per un’invalidità 100 000 franchi.
a 300 000 franchi. Gli assicurati beneficiano di prestazioni già a partire da un grado
d’invalidità del 25 percento. Essi ricevono l’intera
somma assicurata già a partire da un grado d’invalidità del 70 percento.
Interessante combinazione
La nuova offerta della CSS è l’integrazione ideale
della nota Assicurazione per decesso o invalidità a
seguito di infortunio (ADI). Quest’ultima mitiga le
spesso pesanti conseguenze finanziarie di un infortunio. Se si combinano i due prodotti assicurativi, la
CSS può garantire ribassi estremamente interessanti.
La combinazione ADI & MDI è stipulabile per bambini e giovani già a partire da 7.60 franchi al mese
(capitale di decesso 5000 franchi e capitale d’invalidità 100 000 franchi).
Tutte le informazioni (condizioni di assicurazione,
varianti dell’assicurazione) sono riportate sul sito
web della CSS.
www.css.ch/mdi
www.css.ch/dii
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Dossier La psiche
Domanda
04
Soffrite
in inverno?
Come mitteleuropei pensiamo che un inverno
nell’estremo nord incida tremendamente
sulla psiche. «Opinione errata» è la risposta di
Juha Lehtinen. Questo sessantunenne vive
con sua moglie ad Aska, un piccolo villaggio a
nord del Circolo polare artico.
Testo: Roland Hügi
La sauna ad ogni occasione
E cosa fa Juha Lehtinen per restare in forma anche
durante il lungo inverno? Esatto: fa la sauna. «Oltre a
una sauna di fumo tradizionale, che deve essere
riscaldata durante ore, abbiamo anche una sauna
con il forno a legna», dice Lehtinen. Lo si trova nella
sauna almeno quattro volte la settimana, durante
tutto l’anno. In estate il raffreddamento finale si fa
nell’acqua del fiume che scorre davanti casa, in
inverno, invece, nella neve o addirittura nuotando tra il ghiaccio a una temperatura di 0
gradi … Anche questo ci fa capire che Juha
Lehtinen si gode pienamente i mesi invernali.
© Gettyimages
Quando Juha Lehtinen, pedagogo in pensione, racconta dell’inverno finlandese, ci si rende subito conto che noi «gente del sud» abbiamo un’idea del tutto
errata. «Chi è cresciuto quassù non ha bisogno di
strategie speciali per affrontare i presunti duri
mesi invernali» dice Juha Lehtinen, che vive in
Lapponia fin dal suo secondo anno d’età. Al
contrario: «Dopo un’estate breve e intensa e un
autunno pieno di colori, è bello prendere la vita con
più calma in sintonia con il ritmo della natura. Molte
persone amano addirittura l’inverno e il tasso più alto
di suicidi non si riscontra in inverno, bensì in primavera o in estate». Inoltre in Lapponia l’inverno non è poi
tanto oscuro come si pensa alle nostre latitudini. Il
periodo più oscuro dura soltanto quattro giorni,
poco prima di Natale (in finlandese questi giorni si
chiamano Kaamos), quando non diventa mai chiaro.
«Prima e dopo c’è comunque un crepuscolo durante
alcune ore», dice Juha Lehtinen. Inoltre dalla metà di
ottobre c’è la neve. «E questa,
soprattutto con il chiaro di luna,
fa sembrare chiara anche la notte più scura, in particolare quando nel cielo splende un’aurora
boreale.»
Tra boschi e paludi
Nonostante le lunghe notti, in inverno Juha Lehtinen
non dorme più a lungo. La sola differenza sta nelle
attività. In estate va soprattutto a pesca, raccoglie
funghi e bacche e va in barca; in inverno va prevalentemente a teatro, al cinema e ai concerti, oltre
che dedicarsi alla lettura e a guardare la televisione
nel tepore della sua casa in legno. Un aspetto importante è anche quello dei contatti sociali. «A volte
dobbiamo percorrere più di 100 chilometri per rendere visita agli amici», spiega Juha Lehtinen. Questo
non stupisce se si pensa che la sua casa è situata su
una penisola tra due fiumi, in mezzo a boschi e terreni paludosi. Il villaggio di Aska, con i suoi 80 abitanti, fa parte del comune di Sodänkylä, il cui nucleo
dista 17 chilometri. E Rovaniemi, capoluogo della
Lapponia, dista 115 chilometri.
Juha Lehtinen si gode l’inverno
in Lapponia – anche se i giorni
sono in parte estremamente
corti.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Finalmente dormire di nuovo
bene: la terapia online del
sonno può essere d’aiuto a
tale proposito.
Domanda
05
Guadagno in
qualità di vita?
terapia poteva essere svolta comodamente al computer, senza un eccessivo onere in termini di tempo»
Dall’altro, i costi venivano assunti dalla CSS. Il modulo di base della terapia consisteva in un diario del
sonno online, in cui Michael H. doveva documentare
il proprio sonno. Queste annotazioni servivano al
terapista della clinica del sonno per approfondire la
problematica legata all’insonnia.
Gestire lo stress
Con gli ulteriori moduli Michael H. ha imparato a
conoscere meglio il suo orologio biologico, oltre
Per metà della sua esistenza Michael H.*
che a gestire meglio lo stress e applicare diverse
tecniche per addormentarsi. «I primi successi li ho
ha sofferto di disturbi del sonno. Grazie alla
ottenuti dopo alcune settimane e oggi di solito
terapia online del sonno, oggi il 39enne
dormo un sonno normale e sano», afferma H. Nel
può dormire di nuovo sonni tranquilli.
corso dell’estate ha potuto terminare la terapia,
Testo: Roland Hügi
dopo avere ricevuto dal terapista che lo ha affiancato tramite computer un feedback conclusivo e
diversi suggerimenti nel
Tutto è iniziato durante gli studi presso l’ETH di Zurigo: caso in cui i problemi
appena si coricava, il cervello di Michael H. iniziava a di insonnia dovessero
«lavorare». «Sono una persona piuttosto cerebrale», ripresentarsi. «Mi ha inoldice H. «Questo mi porta a riflettere costantemente tre esortato ad applicare
su eventi e temi passati o futuri.» La pressione degli in modo coerente quanLa terapia online del sonno conesami sempre latente ha accentuato il problema al to appreso e a effettuare
sente di superare le cause
punto tale che Michael H. si è ritrovato in un circolo dopo un anno un condei disturbi di addormentamento
vizioso: spesso passava l’intera notte in bianco. trollo dei risultati.» Lo
Anche nella sua successiva vita professionale il pro- scetticismo iniziale di
e da interruzione del sonno.
Insieme a un terapista, in un arco
blema persisteva. «Era duro riuscire ad affrontare in Michael H. ha ormai da
di tempo che va dalle 8 alle
modo serio la quotidianità lavorativa dopo una notte tempo lasciato il posto a
12 settimane vengono sviluppate
insonne; nemmeno i sonniferi (non soggetti a pre- un sonno ristoratore. «Il
via computer strategie utili
scrizione medica) aiutavano», ricorda il periodo processo è stato lungo e
durato fino alla primavera passata.
per gestire i problemi di insonnia.
inizialmente ho dovuto
I partner medici per queste
affrontare alcuni conterapie online sono le cliniche
traccolpi», ammette H.
Diario del sonno importante
per la medicina del sonno
Fu allora che sua moglie scoprì la terapia del sonno «ma ne è assolutamente
di Zurzach e Lucerna. La terapia
online suddivisa in quattro moduli (vedi riquadro). valsa la pena, poiché ci
richiede la conoscenza orale e
«Nonostante lo scetticismo iniziale decisi di usufruire ho guadagnato in qualiscritta della lingua tedesca e un
di questa offerta terapeutica», racconta Michael H. tà di vita.»
accesso costante a Internet.
I motivi determinanti sono stati due. «Da un lato, la * Nome noto alla redazione
© Gettyimages
Partner
competenti
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Dossier La psiche
Domanda
06
In che modo
La linea del Telefono Amico suona ogni due
minuti (n. 143). Franco Baumgartner *
ci illustra l’importante funzione di questa
assistenza psicologica.
Intervista: Manuela Specker
Le stagioni buie sono iniziate. Al momento,
sono più numerose le persone che si rivolgono
al Telefono Amico?
FRANCO BAUMGARTNER: Il numero di chiamate è
molto stabile durante tutto l’anno: nel 2014 sono state 226 628. Mediamente, dunque, riceviamo una telefonata quasi ogni due minuti. Soprattutto a dicembre
registriamo un’impennata di circa il 10 percento, non
necessariamente legata al periodo natalizio, ma al
fatto che l’anno sta volgendo al termine. Questo può indurre le persone ad
affrontare i propri problemi. La stagione
buia non costituisce affatto la fase più
delicata. Dalle ricerche effettuate in
questo ambito risulta che per molti è
più difficile affrontare la primavera.
Quando le giornate si allungano di
nuovo, il fatto di non stare bene pesa
ancora di più.
Qual è l’aiuto concreto che i
* Franco Baumgartner
collaboratori volontari del Telefono
è il Presidente
Amico possono fornire?
dell’Associazione
Spesso alle persone basta avere qualSvizzera del
cuno che li ascolta e li capisce. Una
Telefono Amico.
parte importante di esse chiama più di
una volta. Per loro possiamo rappresentare un sostegno importante nella gestione della quotidianità. Un
ruolo fondamentale è ricoperto dallo smistamentoe
delle telefonate. Noi ci consideriamo dei generalisti
che, in caso di necessità, indirizzano le persone in cerca di aiuto a uno specialista. Si tratta più o meno di ogni
decima telefonata.
Negli ultimi anni quali sono stati i cambiamenti del
tipo di problemi rivolti al Telefono Amico dalle
persone in difficoltà?
Constatiamo un’incredibile stabilità in questo senso. Il
cambiamento più rilevante dalla nostra fondazione nel
1957 consiste nel fatto che non siamo più principalmente un telefono di crisi per le situazioni di emergenza. Sempre più persone, invece, chiedono all’assistenza psicologica telefonica un aiuto costante. Il
Telefono Amico è altresì diventato un sostegno supplementare per chi si trova già in terapia. Succede
addirittura che quando si assentano per ferie, gli psichiatri consiglino ai loro clienti di rivolgersi a noi in
caso di bisogno. Inoltre, le persone emarginate dalla
società, per esempio perché beneficiari di una rendita
AI, apprezzano molto il fatto che da noi non si sentono
giudicati. Ma il tema della solitudine non si limita soltanto a questi casi.
Bensì?
A noi si rivolgono anche persone apparentemente ben
integrate nella società. Manager affermati, per esempio, che fino ad allora non sono mai riusciti a tematizzare i loro problemi, poiché dovevano semplicemente
funzionare. Queste persone possono sperimentare
una grande solitudine nell’affrontare le loro difficoltà.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
© f1online
aiuta il Telefono
Amico?
In momenti in cui non si sa più
come andare avanti il telefono amico
offre aiuto prezioso.
Domanda
07
© Gettyimages
Terapie alternative
possibili?
A tanti fa bene scoprire soltanto di non essere gli unici. Spesso sono le donne a chiamare, a causa di un
sovraccarico di responsabilità assunte, dall’attività
lavorativa ai bambini, fino all’economia domestica. In
questi casi è fondamentale la nostra funzione di
feedback, in quanto spesso hanno ingiustamente
l’impressione di sbagliare tutto.
Qual è la situazione dell’offerta online? Le persone
interessate possono rivolgersi al Telefono Amico
Il Telefono Amico (numero
anche via chat o e-mail.
telefonico 143) dispone complesGrazie all’assistenza online, la barriera psicologica
sivamente di 12 sedi regionali
che assicurano una consulenza e
a esporre tematiche tabu
assistenza al telefono 24 ore
come il suicidio, la sessualità o la violenza, si è
su 24, svolta da 630 collaboratori
volontari che hanno seguito
ulteriormente abbassata.
una fondata formazione interna,
Quanto prima qualcuno
in cui non solo hanno appreso
si rivolge a noi per i suoi
le tecniche di comunicazione, ma
problemi, tanto meglio.
tra l’altro anche il modo in cui
Spesso capita di intrattepossono garantire per il Telefono
nere prima uno scambio
Amico il fondamentale aiuto
tramite e-mail, per passaall’autoaiuto. Il più frequentere poi alla linea telefonica
mente, le persone interessate
143. Al momento non
si rivolgono all’assistenza psicopossiamo ancora offrire
logica per problemi relaziouna disponibilità online
nali e sofferenze psicologiche.
24 ore su 24, ma nell’immediato futuro è previsto
Il Telefono Amico si finanzia
soprattutto attraverso le donaun ampliamento della
zioni e i contributi di fondanostra offerta.
telefonoamico.143.ch
zioni, chiese ed enti pubblici.
Oltre alle terapie convenzionali, per chi soffre di
disturbi di natura psichica spesso si utilizzano con
funzione di sostegno anche dei procedimenti
di medicina complementare. Tuttavia, solo cinque
metodi alternativi vengono assunti dall’assicurazione di base, fra gli altri la medicina tradizionale
cinese e l’omeopatia. Chi desidera usufruire di
altri metodi deve ricorrere a un’assicurazione complementare. In quest’ottica, l’Assicurazione per
medicina alternativa myFlex è l’integrazione ideale
all’assicurazione di base – per una copertura
ampliata oltre l’ambito della medicina classica.
I metodi riconosciuti dalla CSS sono riportati
sul sito web della CSS.
www.css.ch/assicurazione-complementare
Domanda
08
Contributi per
lo yoga?
Oltre ai farmaci e alle terapie, anche i metodi di
rilassamento possono aiutare a gestire meglio
una malattia psichica. È per questa ragione che
sosteniamo tramite il Conto della salute diverse
attività quali lo yoga, il training autogeno o la gestione dello stress, a patto che il relativo offerente
sia riconosciuto dalla CSS. Il contributo massimo
della CSS ai costi è, a seconda della copertura
assicurativa stipulata, pari a 350 franchi. Del Conto
della salute possono beneficiare gli assicurati
della CSS che hanno determinate assicurazioni
complementari.
www.css.ch/contodellasalute
Dossier La psiche
Terza età
Nei confronti delle persone più giovani, quelle in età oltre i 65 anni
sono tendenzialmente più soddisfatte della loro vita. Questo dipende
da una determinata forma di saggezza
dell’età, come dimostra una ricerca sulla felicità
basata su un sondaggio relativo alla soddisfazione
soggettiva nei confronti della vita: molte persone
anziane hanno sviluppato nel corso degli anni buone strategie per affrontare le difficoltà. Di questo fa
parte anche il non compararsi mai con altre persone
e il non voler sempre far contenti tutti. Le forze che
vengono meno comportano inoltre il fatto che molti hanno maggior cura del loro corpo.
09
Cosa ci rende
felici?
Ognuno ha la sua propria idea in merito a cosa
significa la felicità. Ma tutti si frappongono
a volte tra la loro felicità e sé stessi. Perché ciò
che può essere fonte di felicità, può anche
essere fonte di sventura. L’arte della vita sta nel
trovare il giusto equilibrio.
Testo: Manuela Specker, illustrazione: Blackyard
Amici
Relazioni sociali nell’ambito delle
quali ci si sente compresi, in tempi
buoni e in tempi tristi: questo è il fulcro di ogni amicizia. Ma saper curare
le giuste amicizie è un’arte sottovalutata
da molte persone, proprio in questa era di social
media, nella quale si possono acquisire rapidamente
un paio di «amici» con un clic del mouse. Ma il
numero non è determinante nella vita reale e neanche in quella digitale. Avere continuamente un gran
numero di persone intorno a sé non ha molto a che
vedere con l’amicizia quale fonte di felicità. Chi usa
gli altri semplicemente per non essere solo, non
deve stupirsi se poi, nel momento del bisogno, gli
amici non ci sono.
Anima gemella
Trovare l’anima gemella per la vita è
un’aspirazione interiore per la maggior parte di noi. Ma con le piattaforme di incontri, la ricerca della persona
giusta non è diventata più semplice:
molte persone sono sopraffatte dalla grande scelta.
A volte è ancora meglio confidare nel fato. In ogni
caso vale la pena di investire in un rapporto di coppia
stabile e non fuggire ad ogni difficoltà: le relazioni
pluriennali, basate sulla fiducia e sul rispetto reciproco, contribuiscono notevolmente alla soddisfazione
personale. I colpi di fulmine, per contro, sono fenomeni labili.
Lavoro
Oltre alle relazioni sociali, avere un
lavoro motivante sensato, nel quale
si sia sollecitati né troppo né troppo
poco, è un fattore sicuro ai fini di una
felicità durevole. Ma questo non vale per
coloro che si dedicano anima e corpo esclusivamente alla carriera: il piacere di una promozione
dura di regola solo brevemente. Inoltre l’orientamento esclusivo alla carriera pregiudica la vita familiare e le altre relazioni, cose che rendono le persone più soddisfatte. Per contro, la disoccupazione è
una della maggiori fonti di insoddisfazione e per le
vittime è quasi tanto grave come un divorzio.
Denaro
Nella vita, per poter soddisfare esigenze relative alla propria felicità, ci
vogliono condizioni materiali sicure.
Ma la ricerca sulla felicità insegna:
quando le esigenze fondamentali sono
soddisfatte, gli esseri umani tendono a sopravvalutare l’influsso del denaro sulla loro felicità. E invece la
frenesia per avere sempre più denaro mette in secondo ordine aspetti importanti, che effettivamente
rendono più soddisfatti, ad esempio la famiglia o
altre relazioni sociali. I veri momenti di felicità, che
contribuiscono durevolmente alla soddisfazione,
non dipendono dal possesso di beni materiali, bensì
dalle esperienze vissute.
Istruzioni per la felicità: alla ricerca
della felicità. Pieghi l’immagine
qui riportata dove contrassegnato e
si sorprenderà.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Soluzione: il cioccolato rende felici :-)
Domanda
Dossier La psiche
Domanda
10
Cosa assume
l’assicurazione
di base?
Le persone che soffrono di problemi di natura
psichica necessitano di un trattamento fondato.
Tuttavia, non tutte le possibilità di trattamento vengono assunte dall’assicurazione di base.
Testo: Roland Hügi
Se è necessaria una degenza stazionaria in clinica,
questa viene assunta dall’AOC. Sono escluse le prestazioni supplementari richieste dal paziente, come
per esempio la divisione semiprivata. Sono coperti
dall’assicurazione di base anche i costi dei medicamenti per il trattamento (p. es. tranquillanti, antidepressivi, antipsicotici), sempre che il medicamento
figuri nel cosiddetto Elenco delle specialità (ES)
dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
Vengono pagate anche le ricette magistrali, vale a
dire medicamenti confezionati su base individuale
dalle farmacie. Premessa necessaria in tal senso è
che le sostanze impiegate figurino in un elenco
pubblicato dall’UFSP.
Se ciò è ritenuto necessario e se vi è una corrispondete prescrizione, vengono infine assunti
dall’assicurazione di base ulteriori metodi. Di essi
fanno parte, tra gli altri, l’ergoterapia, le terapie ludiche o l’arteterapia, l’omeopatia o l’agopuntura. In
ogni caso, tali terapie devono essere fornite da fornitori di prestazioni riconosciuti. Chi dispone di una
corrispondente assicurazione complementare può
approfittare di vari altri metodi terapeutici (vedi
domanda 7).
* Psicoterapia effettuata da uno psicoterapeuta sotto sorveglianza e
responsabilità di un medico, nello studio di quest’ultimo.
Per curare una malattia psichica si deve in un primo
tempo accertare se è possibile un trattamento ambulatoriale o se è necessaria una degenza stazionaria.
Questo dipende dal tipo della malattia e dalla sua gravità. In linea di principio, sono assunti a carico dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie
(AOC) i costi della psicoterapia medica e di quella delegata*. Non sono invece pagati i trattamenti da parte
di psicologi riconosciuti. Ai sensi della Legge sull’assicurazione malattie, questi ultimi non sono fornitori di
prestazioni riconosciuti. A seconda del quadro clinico,
Domanda
11
I costi per una psicoterapia vengono assunti dall’assicurazione
di base.
la psicoterapia viene integrata da una cura psichiatrica
ambulatoriale. Ciò permette di accompagnare in modo
mirato la persona malata e di istruirla nell’affrontare
la vita quotidiana.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
La storia di Amore e Psiche, che nell’arte figurativa
era già nota in precedenza, nasce dalla penna
del poeta romano Apuleio. Psiche, la figlia del re, è
talmente bella, che Venere, la dea della bellezza,
s’infuria e ordina ad Amore, suo figlio, di assicurarsi
che Psiche si innamori della creatura più orrenda
sulla faccia della terra. Ma il dio dell’amore dimostra
tutta la sua umanità e s’innamora della divina
bellezza di Psiche, concependo addirittura un figlio
con lei e provocando la nuova ira di sua madre
Venere. Quest’ultima si mette alla ricerca di Psiche,
imponendole tutta una serie di imprese quasi
impossibili, che la fanciulla riesce tuttavia a superare,
anche grazie all’aiuto di Amore. Il lieto fine arriva
quando Amore si reca dal padre Giove, che gli dà il
permesso di sposare Psiche, rendendola immortale.
© Fotolia
Chi era Psiche?
Se qualcuno si ammala di
depressioni ciò può dipendere anche
dalla predisposizione ereditaria.
studi dimostrano che i traumi possono mutare durevolmente il patrimonio genetico, favorendo le depressioni o le malattie da ansia.
È decisivo ciò che si verifica prima della nascita
Anche le influenze prenatali sono da inserire in questo contesto. Se una madre in attesa subisce ad
esempio un grande stress psicologico, la produzione
di nuovi ormoni dello stress può agire sul cervello del
feto, aumentando così il rischio di future malattie
psichiche.
La nostra costituzione psichica è condizionata
anche dalle esperienze dei primi anni di vita, oltre che
dalla futura socializzazione nella famiglia, nel contesto scolastico o nella cerchia di conoscenti. Non
esiste mai un unico motivo o gene per cui viene favorita un’indole allegra piuttosto che una propensione
alla depressione, ma si tratta sempre di un’interazione
di diversi fattori determinanti.
Domanda
12
Si è predisposti
alla depressione?
Secondo un detto popolare, ognuno è artefice
della propria felicità. Tuttavia, se qualcuno
si ammala di depressione è anche colpa della
predisposizione genetica.
© simon+kim
Testo: Manuela Specker
Quali sono i fattori decisivi che nel corso di una vita
possono scatenare una forma di depressione? Perché alcuni hanno un’indole allegra e sono più capaci
di affrontare i colpi inflitti dalla vita, e altri invece ne
vengono sopraffatti? Il ruolo della predisposizione
genetica è fuori discussione, poiché le depressioni
frequentemente colpiscono più volte la stessa famiglia. Ma anche questa è solamente una mezza verità.
Spesso, alla predisposizione genetica associamo
un carattere di immutabilità, mentre è possibile che
il patrimonio genetico subisca delle modifiche a
seconda delle influenze a cui veniamo esposti. Stiamo parlando della cosiddetta epigenetica. Diversi
Lo sport fa bene alla psiche
Questo non vale soltanto per l’origine La depressione non va condi una depressione, ma anche per il fusa con un malessere
suo trattamento. Numerose ricerche depressivo. Sentirsi di tanto
hanno provato gli effetti positivi che in tanto tristi e abbattuti è
un’attività fisica regolare esercita sulla del tutto normale. In fin dei
salute mentale. I processi biochimici conti, la soddisfazione e
che si svolgono nel cervello sono la felicità si possono provaaddirittura misurabili: nelle persone re in modo intenso solo
che amano il movimento, l’ippocampo grazie ai lati oscuri della
crea ulteriori cellule nervose che stabi- vita. I sintomi di una
liscono nuovi collegamenti fra di loro, depressione in senso clinico durano almeno per
formando nuovi vasi sanguigni.
La rivista di attualità «Der Spiegel» due settimane e si manifeha pubblicato uno studio su tecnici e stano ad esempio con la
ricercatori che hanno trascorso otto mancanza di energia e la
mesi isolati in una stazione in Antar- sensazione di vuoto
tide, avendo a disposizione diversi interiore, spesso associati a
attrezzi di allenamento della resisten- un continuo rimuginare
za e della forza. I membri del team e alla difficoltà nel decidere
che praticavano poco sport hanno anche le cose più semplici.
subito un peggioramento graduale
delle condizioni psichiche, mentre chi svolgeva
regolarmente un’attività sportiva disponeva di una
salute psichica stabile nonostante l’isolamento, e
quindi era meno soggetto alla cosiddetta «isteria da
isolamento».
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Domanda
13
Che cosa
la preoccupa
di più?
Noleggio in luogo di acquisto: questo è il
principio aziendale della Rentanski AG, affiliante
del sistema swissrent a Davos. Ma nonostante
il noleggio dell’equipaggiamento da sci sia di
grande attualità, il direttore della Rentaski Boris
Bossi non guarda al futuro solo con ottimismo.
Intervista: Roland Hügi, foto: Marco Sieber
Boris Bossi, la sede aziendale della Rentaski AG
si trova a Davos, circondata dalle montagne. Quale
significato riveste questo per lei?
BORIS BOSSI: Sono nato e cresciuto a Davos. Dopo
la mia formazione di impiegato di banca, ho lavorato
per 13 anni nel settore bancario a Zurigo, con diversi
soggiorni all’estero. Nel 2000 ho potuto trasformare
in professione la mia passione per lo sport invernale
entrando a fare parte dell’azienda fondata da mio
suocero. Nel 2008 sono diventato direttore. Davos,
la culla dello sport invernale, è la mia patria. Il paesaggio, le montagne, la famiglia e la
popolazione: tutto questo mi sta
molto a cuore.
Lei stesso possiede degli sci?
Nonostante viva qui in mezzo alle
montagne, non possiedo nemmeno
un paio di sci, a parte un vecchio
modello fabbricato con due semplici assi di legno. Noleggiare e condividere è più sensato che comprare e
usare occasionalmente. Inoltre, apprezzo la possibilità di poter provare,
di volta in volta e a seconda delle
condizioni di neve, le più svariate
attrezzature.
E l’idea della vostra azienda consiste proprio in questo: noleggio in luogo di
affitto. Quale argomento userebbe per convincermi
a non comprare più sci in futuro, ma a noleggiarli?
Di argomenti a favore del noleggio ne esistono
diversi. A cominciare dal lato pratico: il noleggio
consente di evitare la fatica del trasporto di un equipaggiamento pesante da sci. Chi opta per il noleggio
può scegliere direttamente nella località sciistica il
modello più moderno. Oltretutto, gli sci sono sottoposti a una manutenzione adeguata,
gli attacchi controllati e in ottime Boris Bossi
condizioni; al contrario degli equi- Boris Bossi (47 anni, sposato,
paggiamenti da sci privati, conser- padre di due ragazzi) ha
vati per la maggior parte del tempo seguito una formazione
in cantina. Il sistema di noleggio bancaria e ha successivamenbatte l’acquisto anche sul fronte te lavorato nel settore
della sostenibilità: uno sci a noleg- bancario internazionale. Dal
gio è infinitamente più sfruttato di 2008 è CEO dell’azienda
uno sci privato, che in ultima analisi Rentaski AG con sede a Davos.
L’azienda è stata fondata nel
risulta più costoso.
1989 dal suocero, con l’obiettiAnche perché lo sci è sempre
vo di rendere sistematico il
meno praticato.
Esattamente. Questo è un altro noleggio di articoli da sport
argomento. Ha senso procurarsi un invernali di elevato standard
intero equipaggiamento per due o qualitativo. Oggi, 31 negozi
sportivi con 54 punti di
tre weekend sciistici a stagione?
Come funziona esattamente il prin- vendita presso le località di
sport invernali svizzere sono
cipio aziendale della Rentaski AG?
La Rentaski AG opera dalle retrovie affilianti di swissrent. Gli
e possiede tutto il materiale; il che è assicurati della CSS beneficiadecisivo ai fini del controllo della no di offerte interessanti in
qualità. Il materiale è messo a di- tutti i negozi sportivi affiliati
sposizione per due o al massimo tre a swissrent
anni mediante leasing agli affilianti (vedi CSS Esclusiva).
che hanno aderito (31 negozi di
sport con 54 sedi nelle stazioni sciistiche svizzere). I
negozi sportivi affiliati beneficiano tra l’altro del fatto
che siamo noi a occuparci di tutto il marketing, dunque ad esempio della produzione di materiale
pubblicitario (opuscoli, manifesti) per i punti di vendita. Per di più, grazie alle nostre numerose cooperazioni (SBB, Coop, Reka, TCS, CSS ecc.) ci accertiamo che i negozi sportivi acquisiscano nuovi clienti. A
questo proposito diventa sempre più significativa la
gestione e la commercializzazione del nostro portale online www.swissrent.com.
Nel 1987, quando l’idea aziendale prese forma,
praticamente a nessuno veniva in mente di
noleggiare piuttosto che acquistare un articolo
sportivo. Immagino che l’inizio sia stato arduo.
In realtà, il sistema di noleggio degli sport invernali
è stato inventato molto prima, anche se l’idea di
realizzare il principio con una strategia di marketing
pienamente consolidata non era ancora stata maturata. Il problema, dunque, non consisteva tanto nel fatto
che la gente non fosse pronta a noleggiare un equipaggiamento da sci, quanto piuttosto che non era a
conoscenza di questa possibilità. In tal senso, gli inizi
della Rentaski AG sono stati tutt’altro che facili.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
«Davos la culla dello sport invernale è la mia patria.
Il paesaggio, le montagne, la famiglia e gli abitanti;
tutto questo mi sta a cuore.»
Boris Bossi, CEO dell’azienda Rentaski AG
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Quando si è prodotto il cambiamento nel modo di
pensare della clientela, per cui noleggiare è molto
più sensato di acquistare?
Una volta che il principio ha preso piede su ampia
scala, il successo è arrivato rapidamente, e con esso
il relativo sviluppo, tanto che oggi il sistema di noleggio è molto diffuso. Secondo le mie stime, circa il
90 percento degli ospiti che praticano sport invernali provenienti dall’estero e circa il 50 percento di
clienti svizzeri viaggiano ormai senza equipaggiamento proprio.
«Dal momento che non mi appartiene non devo
avere cura del materiale.» Sono molti i clienti che la
pensano così e riportano gli articoli in pessime
condizioni?
Per niente. La maggior parte dei clienti, soprattutto
quelli che arrivano dalla Svizzera, hanno molta cura
degli oggetti noleggiati, quasi di più che se fossero
loro. Succede molto raramente che gli sci dati a
noleggio ci vengano consegnati completamente
rovinati.
Dalla fondazione della Rentaski AG, numerosi
negozi di sport hanno avuto l’idea del noleggio.
Questo la fa preoccupare?
La concorrenza ravviva gli affari. Pertanto, non ho
nulla in contrario se i negozi sportivi noleggiano materiale. Rispetto agli offerenti singoli, la Rentaski AG
ha il vantaggio che può acquistare il materiale a condizioni più favorevoli e offrire agli affilianti un marketing professionale.
Gli inverni si fanno sempre più corti e le estati
sempre più calde. Una situazione tutt’altro che
ottimale per il vostro modello aziendale.
Il mutamento climatico è ormai una realtà assodata,
che per molti versi comporta conseguenze negative
per la nostra attività. Da un lato la stagione invernale
è sempre più breve, dall’altro nelle quote più basse la
neve è sempre più scarsa; con il risultato che tanti
bambini e giovani non entrano più in contatto con la
realtà sciistica. Fino a trenta, quarant’anni fa, si
poteva sciare nell’Altipiano e nelle aree pedemontane per molte settimane. Oggi, nel migliore dei casi, la
poca neve che cade consente per qualche giorno di
fare delle battaglie a palla di neve. Sono circostanze
che contribuiscono a ridurre sempre di più la potenziale clientela. Per tale motivo, lo sport invernale ha
effettivamente un problema di continuità.
Quali sono le idee aziendali che sviluppate nei mesi
estivi per mantenere la competitività sul mercato?
In montagna, le possibilità di accedere a nuovi ambiti operativi sono limitate. Attualmente stiamo
promuovendo il noleggio delle mountain bike.
Tuttavia, questo richiede tempo ed è di gran
lunga più impegnativo del noleggio di sci.
Domanda
14
Più costoso =
più sano?
I costi della salute in Svizzera indicano una
sola direzione: verso l’alto. Ma godiamo
anche di una salute migliore grazie a questo?
Testo: Roland Hügi
La sola assicurazione obbligatoria delle cure medicosanitarie (AOC) diventa in Svizzera ogni giorno più costosa nella misura di tre milioni di franchi (!). Se nel
2003 il costo annuo è stato di 15 miliardi di franchi, nel
2015 si dovrebbe raggiungere la cifra di 26 miliardi. E
per ora non si vede la fine di questa spirale. Se si definisce la salute come la mancanza di malattie e infermità,
la tesi secondo la quale l’aumento dei costi della salute
significa automaticamente una salute migliore non è
sostenibile. Questo è esemplificato già dal fatto che
aumenta vertiginosamente il numero dei malati di
demenza. Lo stesso vale per la quota di persone in sovrappeso o addirittura obese. Secondo l’Osservatorio
svizzero della salute (Obsan), tale quota si situa attualmente nel nostro paese al 40 percento. Questi due
esempi (e molti se ne potrebbero aggiungere) indicano
che il nostro settore sanitario, così ben strutturato, non
ci rende più sani, ma ci consente comunque di vivere
più a lungo senza disturbi, nonostante le malattie.
Il mondo è malato
Questo fatto è confermato anche dalla ricerca sul carico di malattia mondiale (Global Burden of Disease
Study, 188 paesi). I risultati della ricerca, alla quale hanno partecipato anche ricercatori svizzeri, sono stati
pubblicati nel mese di luglio 2015 nella prestigiosa rivista scientifica «The Lancet». Secondo tale ricerca,
il 95 percento della popolazione mondiale lamenta di
soffrire di almeno un’infermità. Una persona su tre soffre addirittura di cinque infermità. Questo si ripercuote
infine sul numero degli anni che gli esseri umani vivono
con una malattia su questa Terra. Esso è aumentato nel
2013 a 760 milioni di anni. Conclusione: viviamo di più,
ma anche più a lungo con disturbi della salute. Alla
stessa conclusione giunge il Rapporto nazionale sulla
salute 2015. Secondo tale rapporto «le malattie croniche come il diabete, i disturbi cardiocircolatori, il cancro o la demenza rappresentano una sfida sempre più
ardua per il sistema sanitario svizzero».
La Rentaski AG è cliente di vivit, il centro
di competenze per la salute e la prevenzione
della CSS.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Domanda
16
C’è bisogno d’aiuto?
Tosse, raffreddore, febbre? Nessun problema: il
lessico della salute medicine 2.0 non si limita a
spiegare i sintomi e le cause dei tipici malanni invernali e di tutte le altre malattie e infermità, dalla
A di ascesso alla Z di zoster. Esso elargisce anche
consigli per la prevenzione in merito a quel che
ognuno può fare in prima persona o alle situazioni
nelle quali ci si deve assolutamente rivolgere a un
medico. Troverete il lessico della salute nel sito web
della CSS; esso si può inoltre ottenere quale app
per gli smartphone. Nell’app medicina 2.0 sono già
integrate varie funzioni pratiche come, per esempio,
la ricerca dei farmaci generici o quella delle farmacie
che indica la farmacia più vicina, come pure
uno scanner dei codici a barre. Grazie a quest’ultimo
si possono consultare nel giro di pochi secondi
i foglietti esplicativi dei medicamenti.
www.css.ch/contodellasalute
Domanda
15
Cavoletti di Bruxelles
invece delle arance?
È soprattutto in inverno che la vitamina C
diventa particolarmente importante per le nostre
difese immunitarie, anche se il suo fabbiso­‑
gno non necessariamente deriva dagli agrumi,
e nemmeno dalle compresse di vitamine.
© Gettyimages
Testo: Roland Hügi
Un’alimentazione ricca di vitamine e sostanze nutritive sostiene il sistema immunitario dell’uomo. Questo
non significa tuttavia che nel periodo invernale freddo
e grigio bisogna ricorrere ad appositi preparati. Seguire un’alimentazione sana con diverse porzioni di frutta e verdura al giorno può bastare. La vitamina C, che
il corpo non è in grado di produrre autonomamente,
è fondamentale per il sistema immunitario proprio
dell’organismo, in quanto ci aiuta ad affrontare in
salute la stagione invernale. La quantità giornaliera
consigliata a una persona sana è di 100 milligrammi
al giorno.
Contrariamente a quanto si pensa comunemente, non
sono esclusivamente gli agrumi a contenere tanta vitamina C, ma anche molte specie di verdure autoctone.
Cosa dire ad esempio dei cavoletti di Bruxelles? Ogni
100 grammi di questa verdura contengono 100 milligrammi della preziosa vitamina (circa il doppio delle
arance), seguita a poca distanza dal finocchio. Ma anche
il cavolo (bianco o rosso), spesso sottovalutato in tutte le
sue specie, è un ottimo dispensatore di vitamina C: ne
contiene circa 50 milligrammi. Rispetto alle arance
gustate fresche, con la verdura ad alto contenuto di
vitamina C esiste però lo svantaggio che se viene cucinata per troppo tempo la vitamina C passa gradualmente all’acqua di cottura. Quindi, è preferibile scegliere un
metodo più adatto alla conservazione delle vitamine,
quali per esempio la cottura al vapore o in poca acqua.
A proposito: la vitamina C, pur essendo effettivamente uno stimolante del sistema immunitario, non
deve essere presa in quantità ingenti a titolo profilattico. L’organismo, infatti, ne assume soltanto la quantità necessaria, espellendo quella eccedente.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Domanda
17
Cosa può essere
servito in tavola?
Non c’è niente di più bello di un pasto preparato con cura. Tante persone, tuttavia, possono
gustarlo solo con la massima cautela, poiché
soffrono di un’intolleranza o addirittura di
un’allergia alimentare, e quindi devono considerare con attenzione tutto ciò che viene
loro servito nel piatto.
Testo: Roland Hügi
Circa un quinto delle persone in Svizzera è costretto
a rinunciare al consueto bicchiere di latte a colazione, a causa di un’intolleranza al lattosio (zucchero
riducente): si tratta di una delle più diffuse allergie
alimentari nel nostro Paese. Circa l’uno percento
deve evitare di mangiare pane e prodotti a base di
grano, poiché gli è stata diagnosticata la celiachia, e
dunque l’intolleranza al glutine, una sostanza lipoproteica contenuta in diversi cereali, come il grano, il
farro o la segale. Oltre alle intolleranze, sono molto
frequenti anche le allergie. Stando ad aha! Centro
Allergie Svizzera, circa il quattro percento degli
adulti e tra il cinque e l’otto percento dei bambini nel
nostro Paese è affetto da un’allergia alimentare.
Differenze sostanziali
Quali sono le differenze tra una forma d’intolleranza
e una forma di allergia? Karin Stalder del team Prestazioni specialistiche ce le illustra: «In molti casi
l’intolleranza è riconducibile a problemi gastrointestinali. È possibile che le persone interessate siano
sprovviste degli enzimi necessari per digerire un determinato alimento, ad esempio i latticini che contengono lattosio.» Di conseguenza, i sintomi tipici si
manifestano con disturbi di digestione. Nel caso delle allergie, invece, si tratta di una reazione del sistema immunitario. «Il sistema immunitario percepisce
come una minaccia le proteine provenienti dagli alimenti in questione, per esempio gli arachidi, il latte
vaccino o i frutti di mare, producendo anticorpi specifici», spiega Karin Stalder. Questi provocano la
reazione allergica che se innocua si riduce a un
semplice prurito, ma nel peggiore dei casi può
causare un collasso circolatorio con esito mortale.
Nessuna possibilità di cura
La gravità delle intolleranze e delle allergie a determinati alimenti è anche dovuta al fatto che spesso
queste restano per tutta la vita. «E nel caso della celiachia, contrariamente all’allergia al veleno delle api
o all’allergia ai pollini, non vi sono terapie», continua
Karin Stalder. Per chi ne è colpito, non esiste quindi
altra soluzione che quella di controllare meticolosamente ciò che si trova nel piatto. «Proprio in caso di
celiachia questo è indispensabile, in quanto numerosi alimenti contengono glutine o tracce di esso»,
dice Karin Stalder. È importante che l’intolleranza
o l’allergia alimentare sia accertata
accuratamente da uno specialista e la aha! aiuta
persona affetta sappia esattamente Per tutte le questioni
come affrontare la problematica. La sull’argomento è
fondazione aha! sconsiglia vivamente possibile rivolgersi ad
di effettuare i test rapidi, come quelli aha! Centro Allergie
Svizzera, il quale mette a
offerti nei grandi magazzini.
Le ragioni per il continuo incremen- disposizione opuscoli,
to delle intolleranze e allergie alimentari formazioni nonché una
sono numerose. «Certamente, un ruolo linea di consulenza
fondamentale è rivestito dalle nostre telefonica gratuita:
abitudini alimentari fortemente aha!infoline
modificate, così come dalle in- (+41 31 359 90 50).
www.aha.ch
fluenze ambientali», conclude Karin Stalder. I
motivi non sono tuttavia ancora del
tutto stati accertati e continuano a
essere oggetto di ricerche.
© Gettyimages
Circa un quinto della popolazione
svizzera è intollerante al lattosio.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Andrea Schnider (sinistra)
mostra a Heidi Haas i
pericoli di caduta presenti
in casa.
Domanda
plessiva e l’accesso alle infrastrutture pubbliche hanno una grade importanza per la mobilità di una persona», spiega Andrea Schnider. Nell’abitazione ha
controllato i singoli locali, «ma lascio alle persone
anziane la libertà di mostrarmi solo quello che
vogliono». Di regola, già in questa fase si notano le
insidie evidenti, quali per esempio angoli di tappeti
che scivolano, o gradini delle scale male illuminati,
se ne parla e si tenta di eliminarle.
18
Non cadere
mai più?
Importanti fattori fisici
Inciampare o addirittura cadere in casa
propria? «Io proprio no!» si è detta
l’ottantunenne Heidi Haas. Per questo ha
frequentato il programma di prevenzione delle cadute «Sicuri tutti i giorni».
Testo: Roland Hügi
© Thomas Zimmermann
Fino a qualche tempo fa, nella casa unifamiliare di
Heidi Haas a Kölliken AG c’era ancora qualche insidia
qua e là. Adesso però i tappeti sono incollati al parquet e non scivolano più. «Inoltre oggi mi muovo con
maggiore consapevolezza tra le mie quattro mura»
dice l’arzilla ottantunenne. Il cambiamento è dovuto
al programma di prevenzione delle cadute «Sicuri tutti i giorni»*. Questa offerta della Lega svizzera contro
il reumatismo le è stata consigliata dal suo reumatologo, non da ultimo perché Heidi Haas soffre di osteoporosi e le cadute potrebbero avere per lei gravi
conseguenze. Per questo motivo, non ha dovuto
riflettere a lungo e si è iscritta immediatamente.
È importante la situazione complessiva
Già poco tempo dopo, Heidi Haas ha ricevuto la visita della fisioterapista Andrea Schnider. Prima di
entrare nell’abitazione di questa pensionata, si è fatta
un’idea dei paraggi. «La situazione abitativa com-
Oltre a questi fattori di rischio esterni, si fa il punto
anche su quelli «interni». «Mi accerto dunque se, per
esempio, qualcuno soffre di vertigini e se è necessario fare esercizi di rafforzamento, affinché una persona sia protetta meglio contro le cadute», prosegue
Andrea Schnider. Questi ultimi non sono stati necessari per Heidi Haas. Ma dai test fatti, tra l’altro percorrendo un determinato tragitto nell’abitazione tenendo in mano un bicchiere pieno d’acqua, è risultato
però un potenziale di miglioramento in relazione al
ritmo della camminata e dell’attenzione. Segue
quindi la spiegazione dei rilevamenti fatti. Osservando le due donne ci si rende conto che c’è una familiarità che ha contributo notevolmente alla riuscita
del programma.
Heidi Haas è comunque convinta che la consulenza porterà a risultati durevoli: «Finora non sono
mai caduta nella mia abitazione e sono sicura che,
grazie al programma di prevenzione della cadute,
non cadrò neanche in futuro». E adesso tenta di
convincere anche altre persone della sua cerchia di
conoscenze. «Ho appena consigliato il programma a
una conoscente che è già caduta più volte nella sua
abitazione». Chissà, forse anche questa sua collega
potrà presto dire: «Cadere? Io proprio no!».
www.reumatismo.ch
www.css.ch/programmidiassistenza
* I costi del programma «Sicuri tutti i giorni», offerto in tutta
la Svizzera, ammontano a CHF 500 e, a determinate condizioni,
vengono assunti completamente dalla CSS.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Domanda
19
Da dove
Le paure possono
portare all’isolamento
deriva la paura
dei ragni?
L’aracnofobia, ossia la paura dei ragni, è ampiamente
diffusa, nonostante l’innocuità di questi animaletti
a otto zampe. Una caratteristica tipica delle fobie è proprio
che il pericolo viene totalmente sopravvalutato,
limitando fortemente la qualità di vita di chi ne è affetto.
Vi sono persone che vanno nel panico di
fronte a semplici tasti e pulsanti, oppure che
hanno paura di fare brutte figure in pubblico e
per tale ragione non vanno più tra la gente (fobia
sociale). Un’altra paura simile è quella di non riuscire a scappare in caso di pericolo all’interno di una
folla di gente o in ampi spazi all’aperto (agorafobia). Anche questi fobici evitano i grandi raduni
o addirittura la gente. Esiste addirittura la
fobia di essere osservati da un’anatra
(anatidaephobia).
Testo: Manuela Specker
Eccolo lì, pacifico, proprio sullo scolo della doccia,
ignaro dei suoni che provoca per il solo fatto di esistere (urla strazianti da parte della signora che si
accingeva a fare la doccia) e che potrebbero provenire direttamente da un film dell’orrore di Hitchcock.
Caratteristiche dell’aracnofobia
I genitori trasmettono le paure
Le fobie possono anche essere acquisite
per apprendimento. I bambini, ad esempio, sentono esattamente quando un genitore ha paura dei ragni,
riprendendo a loro volta la stessa paura. Per di più, i ragni
sono predestinati a essere temuti, poiché grazie alle otto zampe appaiono incredibilmente agili e veloci, e quindi potenzialmente incontrollabili.
Finché le paure di ogni genere non sono espressione di conflitti
irrisolti o di traumi vissuti è possibile liberarsene affrontandole: le
persone colpite si espongono all’oggetto o al soggetto della loro
fobia. Le terapie comportamentali cognitive sono considerate tra i
metodi più efficaci per controllare le paure. Se non vengono curate, spesso possono dare origine a nuove fobie: le paure non
vengono mai da sole. Le misure come la terapia comportamentale cognitiva sono indicate soprattutto quando la
persona colpita soffre a causa della sua fobia,
quando quest’ultima prende il sopravvento,
limitando la qualità di vita.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
© Gettyimages
La paura dei ragni è la fobia più diffusa e viene spesso
confusa con il ribrezzo nei confronti dei ragni. Infatti, chi soffre effettivamente di aracnofobia sviluppa
un comportamento che sotto il profilo psicologico
comporta un onere e una limitazione enormi. Le
persone colpite, per esempio, evitano tutti i luoghi in
cui potrebbero trovarsi dei ragni. Oppure, ogni sera,
prima di coricarsi, si accertano meticolosamente
che sotto le coperte non si celi uno di questi ospiti
indesiderati.
Quando si trovano effettivamente di fronte a un
ragno, restano immobili come statue di sale, senza
muoversi (a volte per ore) finché qualcuno non
allontana l’animale, oppure fuggono a gambe levate.
Nel loro terrore sopravvalutano addirittura le dimensioni del ragno. Il polso accelera, il cuore batte forte,
la pelle suda: i fobici presentano tutte le reazioni che
il corpo sviluppa in caso di pericolo reale e che in
alcuni casi ci salvano addirittura la vita.
Alle nostre latitudini, tuttavia, i ragni non rappresentano alcun pericolo. E di questo sono ovviamente consapevoli anche le persone fobiche. Ciononostante, questa consapevolezza non è sufficiente a far
prendere il sopravvento alla ragione. Le paure sono
profondamente radicate nell’inconscio e non sono
riconducibili esclusivamente agli animali, ma possono essere provocate altresì da oggetti o situazioni.
L’origine delle paure
A chi non ne è colpito, le fobie di ogni genere
possono risultare divertenti, ma per le persone interessate
costituiscono una vera e propria tortura. Le domande cruciali che
si pongono sono: da dove derivano tutte queste paure, e come ci si
libera di esse? Una delle possibili spiegazioni è da ricercarsi nell’evoluzione
biologica, secondo cui determinate fobie potrebbero essere state trasmesse
geneticamente, perché necessarie ai nostri antenati per sopravvivere. L’anatidaephobia (molto rara) risalirebbe ad esempio ai tempi in cui gli animali erano enormi e
rappresentavano effettivamente una minaccia per gli uomini.
Più comprensibile risulta invece la paura dei ratti, che ancora oggi vengono associati
alla peste, nonostante non siano affatto gli unici mammiferi a svolgere la funzione di animali ospiti. Se il ratto potesse parlare, griderebbe certamente alla diffamazione, al pari
dello squalo bianco, che da quando è uscito il thriller di Steven Spielberg nel 1975 è considerato una belva pericolosa, nonostante sia di gran lunga superiore il numero di vittime
uccise dalle punture di api che da un attacco di squali.
Quindi, le fobie non sono soltanto di origine biologico-evolutiva, ma anche di natura storico-artistica. Anche l’aracnofobia può scaturire o essere rafforzata da un
racconto. Basti pensare alla «Vedova nera» di Jeremias Gotthelf o ai film dell’orrore in cui i ragni assalgono intere città e alla fine riesce a sopravvivere solo chi è
riuscito a barricarsi in casa. La prospettiva che si offre a coloro che osano
uscire nuovamente alla luce del giorno è una città completamente
invasa dalle ragnatele. Immagini inquietanti e di pura fantasia.
Sarebbe invece più realistico immaginarsi che senza i
ragni e le loro ragnatele soffriremmo di
un’enorme piaga di zanzare.
Una risorsa di
creatività
La paura non è di per sé negativa,
dal momento che in caso di pericolo
aumenta la propria attenzione, ma può
addirittura diventare una fonte di creatività.
Lo scomparso fondatore di Apple Steve Jobs,
per esempio, era terrorizzato dai tasti e dai
pulsanti di ogni genere. È per questo motivo che numerosi prodotti di Apple
presentano un design semplice e
fanno praticamente a meno
dei pulsanti.
Piccolo glossario
delle fobie più insolite
• Anatidaephobia: la fobia di essere
osservati da un’anatara
• Coulrofobia: la paura dei clown
• Gamofobia: la paura del matrimonio
• Glucodermaphobia: la paura della pellicola
sul latte caldo
• Keraunothetnofobia: la paura che i satelliti
ci cadano addosso
• Koumpounophobia: la paura dei bottoni
• Phasmofobia: la paura dei fantasmi
• Pteronofobia: la paura di patire
di solletico con una piuma
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Domanda
20
Vaccinarsi contro
Vaccinarsi al più tardi ora
Tutti gli anni, il vaccino antinfluenzale viene adeguato ai virus in continuo mutamento. Per espletare i
suoi effetti entro l’inizio della stagione invernale, il
vaccino dovrebbe essere fatto proprio in questi giorni. Di norma, la protezione è efficace
Il dibattito sull’utilità della vaccinazione contro
per sei mesi. In un sito web dell’Uffi- Vaccinazioni in
cio federale della sanità pubblica farmacia
l’influenza si rinfocola ogni tardo autunno,
sono
raggruppate tutte le principali In tanti cantoni esiste la
nonostante i fatti parlino chiaro: chi appartiene
informazioni sull’argomento, tra cui possibilità di sottoporsi
a una categoria a rischio, ad esempio le
un check che informa sui gruppi di al vaccino antinfluenzale in
persone affette da gravi malattie polmonari,
persone per i quali è raccomandata farmacia. Numerosi
dovrebbe farsi vaccinare.
farmacisti sono in possesso
la vaccinazione.
www.vaccinarsicontrolinfluenza.ch del relativo certificato
Testo: Roland Hügi
di capacità. Sul sito Internet
della Società svizzera dei
farmacisti è disponibile un
Un’improvvisa febbre alta, brividi, naso intasato, toselenco di tutte le farmacie
se, mal di gola e fatica a deglutire: si tratta dei tipici
che possono offrire il vaccisintomi dell’influenza, ossia una malattia infettiva
no antinfluenzale.
delle vie respiratorie, che può protrarsi fino a due
www.pharmasuisse.org
settimane. Oltretutto è possibile che sia accompagnata da mal di testa, vertigini e dolori al petto, alle
articolazioni e ai muscoli, e nei bambini da nausea,
Domanda
vomito e diarrea. Nonostante il manifestarsi di questi
sintomi forti, solo il 14 percento della popolazione
svizzera si fa vaccinare contro l’influenza. Un chiaro
segnale, questo, che l’influenza è ancora troppo
spesso sottovalutata, sebbene possa comportare
gravi complicazioni, soprattutto nelle persone affette da pneumopatia cronica. Ma anche nelle persone
sane è possibile che il decorso di un’influenza si
aggravi. Chi si vaccina non protegge solo se stesso,
ma impedisce anche a chi gli sta vicino di contagiarsi con il virus dell’influenza.
l’influenza?
21
Restare a letto a causa dell’influenza?
Questo si può evitare: chi fa il vaccino contro
l’influenza ha una protezione efficace.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
La CSS offre tre modelli assicurativi alternativi: l’Assicurazione Studi medici della
salute, l’Assicurazione del medico di famiglia e il modello di telemedicina. In questi
modelli, quando hanno problemi di salute
le persone assicurate si rivolgono sempre
in primo luogo al medico scelto in base al
rispettivo modello. Esse beneficiano di
un trattamento completo e coordinato e di
un ribasso sui premi. Per il 1° gennaio
2016, la CSS amplierà il numero di reti di
medici. Inoltre, per l’Assicurazione del
medico di famiglia First Med di INTRAS
sarà adeguato il Regolamento, fra l’altro
per quanto concerne l’articolo «Mancata
osservanza degli obblighi».
Una panoramica delle reti di medici e
dettagli sulle modifiche sono riportati in
www.css.ch/adattamento
© Gettyimages
Modelli assicurativi alternativi:
cosa cambia?
Nella preparazione della
selvaggina occorre osservare
alcune regole.
Domanda
22
Quanto è salutare la selvaggina?
La carne di animali selvatici che fanno molto
movimento, si nutrono in modo naturale e respirano l’aria di bosco benefica è salutare, a
patto che vengano rispettate determinate regole.
Testo: Alexia Sieber
Delizia autunnale per il palato
Di tanto in tanto, sui piatti di alcuni buongustai svizzeri
finiscono anche fagiani, anatre e piccioni selvatici. Tuttavia, il menu selvatico autunnale prevede soprattutto
la selvaggina da pelo. La statistica federale della caccia
(UFAM) è capeggiata da caprioli, camosci e cervi rossi.
Purtroppo, la carne di animali provenienti dal loro habitat naturale non basta a coprire l’enorme domanda. È
per questo motivo che ai consumatori viene venduta
anche selvaggina da allevamento proveniente da
aziende agricole svizzere. La maggior parte della cacciagione è però importata dall’estero; a seconda del
tipo di carne prevalentemente da Germania, Austria e
Nuova Zelanda. La selvaggina importata viene in gran
parte da allevamenti.
Condizioni di vita naturali
© simon+kim
animali sono sempre in movimento, tendenzialmente
la selvaggina presenta una parte muscolosa più elevata e meno tessuto adiposo, oltre a essere più ricca di
proteine e sostanze minerali e più digeribile.
Poco importa se provengono dal loro habitat naturale
o da un allevamento: i cervi e gli altri animali da selvaggina sono continuamente in movimento e si
nutrono di ciò che offre la natura nelle varie stagioni.
In Svizzera, anche i cervi da allevamento d’estate si
cibano di fieno e in parte di mangime fresco come
patate, carote o mele. Contrariamente all’ingrasso
tradizionale, l’impiego di sostanze che favoriscono la
crescita è piuttosto inusuale. Dal momento che gli
La selvaggina dovrebbe essere cucinata sempre per
almeno dieci minuti a una temperatura base di 80 gradi centigradi, e mai consumata cruda o al sangue. Una
volta osservate queste precauzioni, nulla impedisce di
gustarsi queste prelibatezze, anche se un piatto autunnale a base di cavolo rosso, pera cotta con ribes, funghi
freschi, saporite castagne e spätzli fatti in casa può
risultare altrettanto appetitoso senza la carne.
Piombo nello stomaco
Se la selvaggina viene abbattuta con munizioni di
piombo, vi è il rischio che esso si introduca nell’organismo. Questo metallo pesante può danneggiare gli
organi e le funzioni fisiologiche. Poiché in Svizzera a
tavola si consumano mediamente al massimo tre
pasti di selvaggina all’anno, ciò non comporta alcun
rischio per la salute. Secondo l’Ufficio federale competente della sicurezza alimentare e di veterinaria
(USAC), anche un consumo superiore (fino a dieci
porzioni all’anno) non risulta problematico. Nel caso
di donne incinte e bambini fino ai sette anni occorre
invece prudenza, in quanto bastano piccole quantità
di piombo per danneggiare permanentemente il
sistema nervoso del feto e dei bambini piccoli.
www.usav.admin.ch
(Temi – Nutrizione dalla A alla Z)
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Seconda opinione via Internet
Domanda
23
Seconda opinione:
qual è il modo più
rapido?
Un’operazione programmata spesso solleva molti
interrogativi. In questi casi può essere d’aiuto
una seconda opinione. Ora gli assicurati e le assicurate CSS possono riceverla direttamente sul
portale www.meinezweitmeinung.ch.
Testo: Roland Hügi
Un’ernia al disco, una lesione dei legamenti del
ginocchio o un doloroso problema a una spalla. Tipici disturbi per i quali un intervento pare inevitabile.
«L’operazione è davvero necessaria?»; «Non c’è
un’altra terapia?» si chiedono insicuri molti interessati. E fanno bene a farlo. Che vi sia un’altra possibilità di trattamento o che l’operazione sia davvero
necessaria, una seconda opinione aiuta a trovare la
soluzione più adeguata.
Ora, per gli assicurati e le assicurate della CSS che
desiderano una seconda opinione è a disposizione
www.meinezweitmeinung.ch. La piattaforma online
presenta grandi vantaggi:
• Competente: alle domande rispondono specialisti
di spicco in Svizzera.
• Assoluta protezione dei dati: la comunicazione dei
dati medici avviene esclusivamente fra paziente e
medico. Tutti i dati vengono criptati e rimangono
in Svizzera.
• Rapida: entro una o due settimane si ha il rapporto
del medico che dà la seconda opinione (se non è
richiesta una visita personale).
• Indipendenza: il paziente può caricare in ogni momento autonomamente la sua documentazione
medica.
• Facile da usare: è estremamente facile utilizzare
meinezweitmeinung.ch.
• Cooperativa: strutturazione della piattaforma in
stretta collaborazione con le maggiori cliniche e i
più importanti specialisti svizzeri.
«Nel caso vi siano incertezze prima di un’operazione, consiglio a tutti di richiedere il parere di un esperto, personale e neutrale. Con la piattaforma online
protetta, ora questo si può fare più rapidamente e
con più semplicità», afferma la dottoressa Dorothea
Hofer-Zglinski, specialista Innovazione presso il
Management dei fornitori e delle cure della CSS.
Il portale Internet www.meinezweitmeinung.ch è
a disposizione solo in tedesco e inglese (sono previste altre lingue) ed è accessibile a tutti gli assicurati
e a tutte le assicurate. Come sempre, è inoltre possibile richiedere per una seconda opinione il supporto
dell’istanza di coordinamento della CSS. Informazioni
al numero di telefono 0844 277 277 (dalle 8 alle 18).
www.css.ch/secondaopinione
Procedura semplice
Inoltro del caso
Ci inoltri il suo caso sul nostro sito
web: compilare il questionario, caricare la documentazione,
selezionare la clinica.
Emissione della seconda
opinione medica
L’equipe medica scelta esamina
la documentazione
ed emette un secondo parere
medico indipendente
e con relativa motivazione.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Risposta
Riceverà il secondo parere nel
giro di due settimane.
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Ed ecco come ricevere su www.meinezweitmeinung.ch
una seconda opinione rapidamente e semplicemente:
Domanda
24
Cos’è il supplemento unico?
Nella polizza 2016 degli assicurati CSS è
riportato un supplemento unico
di 2.75 franchi al mese. Di cosa si tratta?
Testo: Roland Hügi
Nella primavera 2014 il Parlamento federale ha
approvato un nuovo articolo di legge nella Legge
federale sull’assicurazione malattie. Secondo tale
Domanda
decisione, tra il 2015 e il 2017 saranno ridistribuiti in
totale 800 milioni di franchi ai sensi di una correzione dei premi. Il finanziamento avviene per un terzo
ciascuno tramite la Confederazione, le assicurazioni
malattie e gli assicurati. Ne sono interessate tutte le
persone abitanti in Svizzera sottoposte all’obbligo
assicurativo. Per finanziare il contributo dell’assicuratore, nel 2016 la CSS Assicurazione riscuote con il
premio dell’assicurazione obbligatoria delle cure
medico-sanitarie un supplemento unico di 2.75 franchi al mese a persona.
Questo importo è riscosso indipendentemente da
eventuali accrediti dei premi e ribassi sui premi e concerne in egual modo tutte le clienti e i tutti i clienti della CSS (sono esclusi gli assicurati della INTRAS). Il supplemento unico serve unicamente al finanziamento
della correzione dei premi decisa dal Parlamento federale. Inizialmente, la CSS voleva finanziare con i propri
mezzi il supplemento di premio che adesso viene fatturato agli assicurati. Tuttavia, questo è stato rifiutato
dall’Ufficio federale della sanità pubblica.
www.css.ch/correzionedeipremi
percentuale). Il sistema del tiers garant permette
all’assicurato di controllare direttamente la fattura
prima di procedere al pagamento della stessa. Infatti,
solo l’assicurato può valutare se siano menzionate le
prestazioni che effettivamente sono state erogate.
Il secondo principio di pagamento che trova
applicazione nelle assicurazioni malattie svizzere è il
«tiers payant» («Un terzo paga»). Come il termine
lascia supporre, in questo caso il conteggio delle
prestazioni di un fornitore di prestazioni (p. es. ospedale) viene inviato direttamente all’assicurazione
malattie (con copia alla persona assicurata). Questa
paga l’intero importo e richiede poi alla persona
assicurata la summenzionata partecipazione ai costi.
25
Tiers garant:
cosa significa?
Nel contesto dell’assicurazione malattie
ricorrono continuamente termini di
non facile comprensione. Uno di essi è
«tiers garant».
© f1online
Testo: Roland Hügi
Per quanto di prim’acchito «tiers garant» paia un
termine difficilmente comprensibile, tradurlo è
semplicissimo. La locuzione presa dal francese
significa, tradotta letteralmente: «Un terzo garantisce» Nell’assicurazione malattie, ciò significa semplicemente che la persona assicurata paga in prima
persona le sue fatture e chiede poi un rimborso
all’assicurazione malattie. Quest’ultima garantisce
l’indennizzo, con deduzione della partecipazione ai
costi a carico dell’assicurato (franchigia e aliquota
CSSMAGAZINE 4 | 2015
Nel sistema tiers garant, una persona assicurata paga
personalmente (p. es. in farmacia) e invia poi all’assicurazione la fattura per il rimborso.
C orrere e camminare fa bene.
È l’intensità a fare la differenza.
walking. Si trattava in particolare di chiarire se il
jogging e il walking potevano in qualche modo favorire il manifestarsi di ipertonia (ipertensione), diabete,
colesterolo alto o patologie coronarie.
Un risultato che sorprende
Iniziamo dal dato più sorprendente: le Da uno studio pubblicato
differenze tra le due attività sportive nel 2012 a Taiwan risulta
sono esigue. Tuttavia, questo studio è che già un’attività sportivalido solo a patto che durante il jog- va leggera – 15 minuti
ging e il walking si consumi lo stesso al giorno – abbasserebbe
numero di calorie. Questo significa il rischio di mortalità
che chi pratica il walking deve prolun- del 14 percento rispetto
gare l’attività per ottenere lo stesso alle persone che non
effetto sulla salute di chi si dedica al praticano attività fisica.
jogging, che brucia più calorie a causa
della velocità maggiore. Se questa premessa è soddisfatta, le persone che prediligono il walking possono addirittura ridurre il rischio di suddette malattie
in misura superiore rispetto agli altri sportivi. Poiché
però spesso l’attività di jogging è svolta per un tempo prolungato e con un’intensità maggiore, le persone che lo praticano traggono più benefici per la loro
salute.
26
Jogging
o walking?
Tra i dibattiti più animati degli ultimi tempi vi è
la questione su quale sia l’attività più salutare:
il jogging o il walking? Uno studio dimostra che
entrambe giovano in egual modo alla salute.
Testo: Roland Hügi
C’è chi attraversa i paesaggi correndo a perdifiato,
mentre altri preferiscono adottare ritmi più lenti e si
dedicano ai loro giri di walking (con o senza bastoni).
La convinzione che l’una o l’altra disciplina sia certamente più salutare è sbagliata. Lo ha dimostrato uno
studio condotto dal Lawrence Berkeley National
Laboratory negli USA, per il quale sono stati effettuati due rilevamenti con circa 30 000 persone che praticano il jogging e 16 000 che si dedicano al walking.
Il team di ricercatori ha voluto accertare gli eventuali effetti positivi prodotti sulla salute dal jogging e dal
Basta poco
Detto questo, si può passare a un altro capitolo della discussione attorno a jogging e walking. A tale
proposito menzioniamo un altro studio pubblicato
nel 2012 a Taiwan, e al quale hanno preso parte circa 400 000 persone. È stato appurato che, rispetto
al non seguire alcuno sport, è sufficiente una
attività sportiva ridotta (15 minuti al giorno) per
diminuire del 14 percento il rischio di mortalità.
Quindi, grazie a soli 15 minuti al giorno, gli sportivi
«minimalisti» godono di un’aspettativa di vita di tre
anni superiore ai non sportivi. E il rischio di mortalità
continua a scendere con ogni quarto d’ora di attività
aggiunto. Inoltre, secondo gli autori dello studio, si
ridurrebbe anche il rischio di cancro. In ultima analisi, non conta tanto il tipo di attività svolta (jogging,
walking, bicicletta o nuoto) quanto il fatto di dedicarsi regolarmente a uno sport.
CSSMAGAZINE 4 | 2015
© Gettyimages
Domanda
Domanda
27
Sostenere
il WWF?
Il portale elettronico login clienti myCSS contribuisce
alla salvaguardia dell’ambiente. Chi decide di
registrarsi a myCSS sostiene contemporaneamente
il programma del WWF per la salvaguardia della
regione alpina.
Testo: Roland Hügi
L’arco alpino, che si estende trasversalmente in tutta
l’Europa, è caratterizzato da una molteplicità unica
nel suo genere. Tuttavia, il mondo alpino è sempre più
a rischio, soprattutto perché si tratta in assoluto della
regione di montagna più sfruttata al mondo. Ed è
proprio in questo senso che intende intervenire il programma alpino europeo del WWF. «Il nostro obiettivo
consiste nella salvaguardia del patrimonio naturale
alpino per le generazioni future e nell’elaborazione di
soluzioni transfrontaliere», afferma Sergio Savoia,
responsabile del programma.
© Wild Wonders of Europe / Grzegorz Lesniewski / WWF
Una CSS sostenibile
Con la realizzazione del suo portale login clienti
myCSS, al quale sono già iscritti 140 000 assicurati,
anche la CSS punta su un approccio sostenibile. La
registrazione a myCSS rende superfluo qualsiasi
documento cartaceo. Inoltre, è possibile accedere
elettronicamente in qualsiasi momento e ovunque
alla propria documentazione assicurativa, come le
polizze o i conteggi di prestazioni. In quanto a sostenibilità, WWF e la CSS seguono percorsi comuni: per
ogni nuova persona che si registra a myCSS, la CSS
sostiene il programma alpino europeo del WWF
con un contributo di cinque franchi. Questo
importo vale per le prossime 18 000 nuove registrazioni. Pertanto, chi opta per myCSS non solo
si schiera apertamente dalla parte della sostenibilità ambientale, ma dimostra altresì l’importanza
della diffusione del concetto di sostenibilità per
ottenere un effetto su ampia scala.
www.wwf.ch
www.css.ch/it/mycss
Domanda
28
Contributi: quali
centri di fitness
sono riconosciuti?
Nel quadro del Conto della salute, la CSS contribuisce ai costi di abbonamenti annuali e semestrali
per l’allenamento di forza e resistenza con l’uso di
attrezzi presso determinati centri di fitness.
Dal 1° gennaio 2016, la CSS riconoscerà gli offerenti
certificati secondo Qualitop e ora anche secondo
Fitness Classification con almeno tre stelle. Si possono avere maggiori informazioni a riguardo
contattando la Serviceline. Oppure potete trovare
i centri di fitness riconosciuti situati nelle vostre
vicinanze direttamente nel portale login clienti
my.css.ch (rubrica Prestazioni & coperture). La CSS
supporta numerose attività per la promozione
della salute e la prevenzione. I dettagli sono
riportati in
www.css.ch/contodellasalute
Modern Times Hotel – sulle tracce di
Charlie Chaplin
Il Modern Times Hotel di Saint-LégierLa Chiésaz, presso Vevey, è dedicato
interamente all’uomo per il quale il
bastone da passeggio rappresentava
la dignità, i baffi la vanità e le scarpe rotte
le preoccupazioni dell’essere umano:
Charlie Chaplin. Il nuovo albergo 4* l’attende con le sue 138 modernissime
stanze, un bar/lounge «elettrizzante», un
piacevole ristorante gourmet con grill e
una boutique gastronomica con prodotti biologici regionali. Una breve passeggiata conduce all’omonimo museo
dedicato alla vita e alle opere della grande star del cinema. In palio c’è un pernottamento per due persone, comprendente anche una cena gourmet e una
ricca colazione nel Modern Times Hotel
presso Vevey e un ingresso al museo.
Per tutti gli assicurati CSS che nel
2016 prenoteranno una stanza del
Modern Times Hotel tramite Private
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Sponsor del premio è: Private Selection
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www.privateselection.ch
[email protected]
Domanda
29
Lei lo sa?
Metta alla prova le sue conoscenze
e vinca un soggiorno nel nuovo
Modern Times Hotel presso Vevey.
Per partecipare all’estrazione
Scriva la soluzione su di una cartolina
postale e la invii al seguente indirizzo:
CSS Assicurazione, cruciverba,
CSS Magazine, Tribschenstrasse 21,
Casella postale, 6002 Lucerna
Oppure invii un’e-mail a:
[email protected]
Il vincitore o la vincitrice sarà estratto/a. Le vie legali sono escluse.
Termine d’invio è il
18 dicembre 2015.
Ci congratuliamo con la vincitrice:
Gertrude Bernhardsgrütter,
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Soluzione:
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Premio principale: buono athleticum per un valore di CHF 500
2. – 3. premio: per ciascuno un buono athleticum del valore di CHF 250
4. – 13. premio: per ciascuno un buono athleticum del valore di CHF 100
Ritagliare il buono e consegnarlo alla cassa.
Non cumulabile con altre riduzioni, non
valevole per gli articoli «Best Price», per servizi
e carte regalo. Non è previsto il pagamento
in contanti. Un solo buono
per persona utilizzabile.
Codice online: 10000976
ME 10
Ulteriori informazioni e partecipazione al concorso:
www.css.ch/esclusiva/athleticum
Valevole in tutte le filiali e nello
shop online fino al 31.12.2015
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