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La psiche – cosa fare quando tutto ci appare cupo?
CSSMAGAZINE 4 | 2015 Sani e ben assicurati – 29 domande e risposte Jogging o walking? Domanda 26 Perché perdendo peso perdiamo anche acqua? Domanda 02 Dossier: La psiche – cosa fare quando tutto ci appare cupo? Domanda 04 – 12 Distrarsi? Cara Lettrice, caro Lettore Una malattia di natura psichica è gravosa non solo per la persona affetta da essa. Nella maggior parte dei casi, a soffrire sono anche le persone che le sono vicine. Molti fra noi hanno già vissuto una situazione simile. Le conseguenze sono da un lato il turbamento e d’altro canto, spesso, un onere eccessivo. Il dossier di questo numero si occupa del tema «Psiche». Le mostriamo in che misura possa esservi una tendenza alla depressione, dove si può cercare un aiuto professionale e quel che, eventualmente, può rendere felici laddove tutto pare essere a tinte fosche. Proprio in queste giornate che precedono il Natale, a molti di noi il mondo appare più grigio del solito, la vita più faticosa. Per questo le auguro, cara lettrice e caro lettore, di vivere momenti luminosi e felici. Chissà, forse uno o l’altro degli articoli di questo Magazine potrà contribuire a farla distrarre un po’ dai pensieri della quotidianità. Almeno, non dovrebbe certo mancare la varietà degli argomenti. Roland Hügi Caporedattore Domanda 01 Come contattare la CSS Assicurazione? Per domande relative ai prodotti I collaboratori nelle agenzie vi offrono un supporto personale e sono raggiungibili al telefono ogni giorno fra le ore 8 e le 18. www.css.ch /agenzia Per domande relative a prestazioni e fatture La Serviceline è a vostra disposizione dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 18. 0844 277 277 (tariffa locale rete fissa svizzera), [email protected] Per emergenze 24h e consulenza medica La CSS vi assiste in situazioni di emergenza e in caso di domande mediche 24 ore su 24, 7 giorni la settimana: +41 (0)58 277 77 77 Modifiche di indirizzi Le modifiche di indirizzi possono essere comunicate tramite mail ([email protected]) oppure tramite telefono alla Serviceline della CSS (0844 277 277). Chi l’ha fatto? CSS Magazine 4 | 2015 Il CSS Magazine è la rivista per i clienti del Gruppo CSS per gli assicurati di CSS, INTRAS e Arcosana. Il Magazine appare trimestralmente in lingua tedesca, francese e italiana. Tiratura complessiva: 780 000 esemplari Società del Gruppo CSS: CSS Assicurazione malattie SA, CSS Assicurazione SA, INTRAS Assicurazione malattie SA, INTRAS Assurances SA e Arcosana SA. Editore e indirizzo della redazione: CSS Assicurazione SA, Tribschenstrasse 21, Casella postale 2568, 6002 Lucerna, Telefono 058 277 11 11, Fax 058 277 12 12, [email protected] Redazione: Roland Hügi (caporedattore) Collaborazione permanente: Manuela Specker Redazione CSS Esclusiva: Diana Bruggmann Traduzione: Anna Fontanella, Erminia Gagliotta, Florence Barbezat, Massimo Gobber Concetto: Infel AG, Zurigo Grafica, produzione: Niki Bossert, Silvia Tschümperlin Commissione di redazione: Samuel Copt, Roland Gisler, Franziska Guggisberg, Esther Hashimoto, Helena Mettler, Bruno Schmid Stampa: swissprinters AG, Zofingen Carta: UPM Star, FSC Mixed Sources Magazine CSS online: UPM Star, www.css-magazine.ch Copyright: la riproduzione di stampa è consentita soltanto con indicazione della fonte. Solo i testi definiti comunicazione ufficiale hanno carattere vincolante dal punto di vista legale. Cosa contiene? Domanda 18 Dossier La psiche 04 05 06 07 08 09 10 11 12 Soffrite in inverno? Guadagno in qualità di vita? In che modo aiuta il Telefono Amico? Terapie alternative possibili? Contributi per lo yoga? Cosa ci rende felici? Cosa assume l’assicurazione di base? Chi era Psiche? Si è predisposti alla depressione? Alimentazione & Movimento 15 Cavoletti di Bruxelles invece delle arance? 22 Quanto è salutare la selvaggina? 26 Jogging o walking? Salute & Prevenzione Domanda 13 02 14 17 19 20 Perché perdendo peso perdiamo anche acqua? Più costoso = più sano? Cosa può essere servito in tavola? Da dove deriva la paura dei ragni? Vaccinarsi contro l’influenza? Politica & Economia 13 Che cosa la preoccupa di più? 24 Cos’è il supplemento unico? Prestazioni & Offerte Domanda 22 Approfitti delle offerte esclusive del nostro Club Clienti CSS Esclusiva 01 03 16 18 21 23 25 27 28 29 Come contattare la CSS Assicurazione? Come mi assicuro dal punto di vista finanziario? C’è bisogno d’aiuto? Non cadere mai più? Modelli assicurativi alternativi: cosa cambia? Seconda opinione: qual è il modo più rapido? Tiers garant: cosa significa? Sostenere il WWF? Contributi: quali centri di fitness sono riconosciuti? Lei lo sa? Copertina: simon+kim Domanda 02 Perché perdendo peso perdiamo anche acqua? prima con i glicogeni. Questi sono una forma di carboidrati, depositati nei muscoli e nel fegato. Un essere umano dispone in media di una riserva di glicogeni di circa 300 – 400 grammi. Questa riserva può fornire energia per circa la durata di un giorno. Ai glicogeni è sempre associata l’acqua. Con ogni grammo di glicogeni consumato si liberano circa quattro grammi d’acqua. Una volta consumate le riserve di glicogeni ha luogo una perdita di peso di circa due chilogrammi. Una gran parte però, circa 1,5 chilogrammi, è comunque solo acqua eliminata. Smaltimento lento dei grassi Testo: Alexia Sieber Quando si vuole dimagrire, non è raro che l’euforia iniziale per la rapida riuscita si tramuti in seguito in frustrazione. Questo quando il peso non scende più tanto rapidamente come all’inizio. Ma perché la perdita di peso sembra procedere rapidamente all’inizio e poi sempre più lentamente? La spiegazione è relativamente semplice: se si riduce l’apporto calorico il corpo sopperisce al suo fabbisogno energetico Quando si vuole dimagrire, non è raro che l’euforia iniziale per la rapida riuscita si tramuti in seguito in frustrazione. CSSMAGAZINE 4 | 2015 © Thomas Zimmermann Chi si prefigge di ridurre il proprio peso corporeo deve sapere che di regola i primi chilogrammi persi sono di acqua. Ma perché? Quando le riserve di glicogeni si esauriscono, il corpo copre maggiormente il suo fabbisogno energetico tramite lo smaltimento di grassi. Questo però non elimina così tanta acqua e inoltre fornisce energia in misura superiore al doppio rispetto ai glicogeni. Per eliminare un chilogrammo di grasso corporeo si devono perciò risparmiare 7000 calorie e questo è molto, considerando che il fabbisogno medio giornaliero è di circa 2000 calorie. Per questo motivo, in questa «seconda» fase si perde peso a un ritmo nettamente più lento. Dima- Un valore indicativo ragiogrire tramite la riduzione dei grassi nevole quando si vuol richiede dunque molta perseveranza. perdere peso è circa un Un valore indicativo ragionevole per la chilo alla settimana. perdita di peso è di circa un chilogrammo la settimana. Digiunando o attenendosi a un piano alimentare molto restrittivo, si può accelerare la perdita di peso. Questo significa però che per trovare energia l’organismo impiega le proteine della massa muscolare, il che comporta un effetto simile a quello dei glicogeni. Sulla bilancia i risultati si fanno notare subito, ma oltre alla riduzione della massa muscolare, anche in questo caso si verifica una perdita di acqua. In effetti, la massa muscolare richiede da due a tre grammi d’acqua per ogni grammo di proteine. Domanda 03 Come mi assicuro dal punto di vista finanziario? Una grave malattia è sempre connessa a dolore e sofferenza. Se poi da essa consegue un decesso o un’invalidità, non è raro che sorgano problemi finanziari. Qui la nuova assicurazione della CSS fornisce un cuscino stabile. © Fotolia Testo: Roland Hügi Il rischio di un’invalidità o addirittura di un decesso a seguito di una malattia è decisamente maggiore rispetto a quello a seguito di un infortunio. Spesso, ai familiari tocca chiedersi come andare avanti dal punto di vista finanziario. Qui interviene l’Assicurazione per decesso o invalidità a seguito di malattia (MDI) della CSS. L’MDI può essere d’aiuto nel mitigare le conseguenze finanziarie di un’invalidità causata da una malattia. Essa è soprattutto consigliata per quelle persone che altrimenti non hanno la garanzia di un’altra assicurazione, quale la previdenza professionale. Chi per esempio esercita un’attività indipendente può attenuare le conseguenze di una perdita di guadagno con l’MDI. Per i bambini o i giovani, l’importo versato può essere utilizzato per i costi di mezzi ausiliari o per una nuova formazione professionale. La nuova assicurazione offre la scelta fra dodici diverse combina- La somma massima zioni di copertura. La somma massi- versata in caso ma versata ammonta in caso di de- di decesso è di cesso a 100 000 franchi, per un’invalidità 100 000 franchi. a 300 000 franchi. Gli assicurati beneficiano di prestazioni già a partire da un grado d’invalidità del 25 percento. Essi ricevono l’intera somma assicurata già a partire da un grado d’invalidità del 70 percento. Interessante combinazione La nuova offerta della CSS è l’integrazione ideale della nota Assicurazione per decesso o invalidità a seguito di infortunio (ADI). Quest’ultima mitiga le spesso pesanti conseguenze finanziarie di un infortunio. Se si combinano i due prodotti assicurativi, la CSS può garantire ribassi estremamente interessanti. La combinazione ADI & MDI è stipulabile per bambini e giovani già a partire da 7.60 franchi al mese (capitale di decesso 5000 franchi e capitale d’invalidità 100 000 franchi). Tutte le informazioni (condizioni di assicurazione, varianti dell’assicurazione) sono riportate sul sito web della CSS. www.css.ch/mdi www.css.ch/dii CSSMAGAZINE 4 | 2015 Dossier La psiche Domanda 04 Soffrite in inverno? Come mitteleuropei pensiamo che un inverno nell’estremo nord incida tremendamente sulla psiche. «Opinione errata» è la risposta di Juha Lehtinen. Questo sessantunenne vive con sua moglie ad Aska, un piccolo villaggio a nord del Circolo polare artico. Testo: Roland Hügi La sauna ad ogni occasione E cosa fa Juha Lehtinen per restare in forma anche durante il lungo inverno? Esatto: fa la sauna. «Oltre a una sauna di fumo tradizionale, che deve essere riscaldata durante ore, abbiamo anche una sauna con il forno a legna», dice Lehtinen. Lo si trova nella sauna almeno quattro volte la settimana, durante tutto l’anno. In estate il raffreddamento finale si fa nell’acqua del fiume che scorre davanti casa, in inverno, invece, nella neve o addirittura nuotando tra il ghiaccio a una temperatura di 0 gradi … Anche questo ci fa capire che Juha Lehtinen si gode pienamente i mesi invernali. © Gettyimages Quando Juha Lehtinen, pedagogo in pensione, racconta dell’inverno finlandese, ci si rende subito conto che noi «gente del sud» abbiamo un’idea del tutto errata. «Chi è cresciuto quassù non ha bisogno di strategie speciali per affrontare i presunti duri mesi invernali» dice Juha Lehtinen, che vive in Lapponia fin dal suo secondo anno d’età. Al contrario: «Dopo un’estate breve e intensa e un autunno pieno di colori, è bello prendere la vita con più calma in sintonia con il ritmo della natura. Molte persone amano addirittura l’inverno e il tasso più alto di suicidi non si riscontra in inverno, bensì in primavera o in estate». Inoltre in Lapponia l’inverno non è poi tanto oscuro come si pensa alle nostre latitudini. Il periodo più oscuro dura soltanto quattro giorni, poco prima di Natale (in finlandese questi giorni si chiamano Kaamos), quando non diventa mai chiaro. «Prima e dopo c’è comunque un crepuscolo durante alcune ore», dice Juha Lehtinen. Inoltre dalla metà di ottobre c’è la neve. «E questa, soprattutto con il chiaro di luna, fa sembrare chiara anche la notte più scura, in particolare quando nel cielo splende un’aurora boreale.» Tra boschi e paludi Nonostante le lunghe notti, in inverno Juha Lehtinen non dorme più a lungo. La sola differenza sta nelle attività. In estate va soprattutto a pesca, raccoglie funghi e bacche e va in barca; in inverno va prevalentemente a teatro, al cinema e ai concerti, oltre che dedicarsi alla lettura e a guardare la televisione nel tepore della sua casa in legno. Un aspetto importante è anche quello dei contatti sociali. «A volte dobbiamo percorrere più di 100 chilometri per rendere visita agli amici», spiega Juha Lehtinen. Questo non stupisce se si pensa che la sua casa è situata su una penisola tra due fiumi, in mezzo a boschi e terreni paludosi. Il villaggio di Aska, con i suoi 80 abitanti, fa parte del comune di Sodänkylä, il cui nucleo dista 17 chilometri. E Rovaniemi, capoluogo della Lapponia, dista 115 chilometri. Juha Lehtinen si gode l’inverno in Lapponia – anche se i giorni sono in parte estremamente corti. CSSMAGAZINE 4 | 2015 Finalmente dormire di nuovo bene: la terapia online del sonno può essere d’aiuto a tale proposito. Domanda 05 Guadagno in qualità di vita? terapia poteva essere svolta comodamente al computer, senza un eccessivo onere in termini di tempo» Dall’altro, i costi venivano assunti dalla CSS. Il modulo di base della terapia consisteva in un diario del sonno online, in cui Michael H. doveva documentare il proprio sonno. Queste annotazioni servivano al terapista della clinica del sonno per approfondire la problematica legata all’insonnia. Gestire lo stress Con gli ulteriori moduli Michael H. ha imparato a conoscere meglio il suo orologio biologico, oltre Per metà della sua esistenza Michael H.* che a gestire meglio lo stress e applicare diverse tecniche per addormentarsi. «I primi successi li ho ha sofferto di disturbi del sonno. Grazie alla ottenuti dopo alcune settimane e oggi di solito terapia online del sonno, oggi il 39enne dormo un sonno normale e sano», afferma H. Nel può dormire di nuovo sonni tranquilli. corso dell’estate ha potuto terminare la terapia, Testo: Roland Hügi dopo avere ricevuto dal terapista che lo ha affiancato tramite computer un feedback conclusivo e diversi suggerimenti nel Tutto è iniziato durante gli studi presso l’ETH di Zurigo: caso in cui i problemi appena si coricava, il cervello di Michael H. iniziava a di insonnia dovessero «lavorare». «Sono una persona piuttosto cerebrale», ripresentarsi. «Mi ha inoldice H. «Questo mi porta a riflettere costantemente tre esortato ad applicare su eventi e temi passati o futuri.» La pressione degli in modo coerente quanLa terapia online del sonno conesami sempre latente ha accentuato il problema al to appreso e a effettuare sente di superare le cause punto tale che Michael H. si è ritrovato in un circolo dopo un anno un condei disturbi di addormentamento vizioso: spesso passava l’intera notte in bianco. trollo dei risultati.» Lo Anche nella sua successiva vita professionale il pro- scetticismo iniziale di e da interruzione del sonno. Insieme a un terapista, in un arco blema persisteva. «Era duro riuscire ad affrontare in Michael H. ha ormai da di tempo che va dalle 8 alle modo serio la quotidianità lavorativa dopo una notte tempo lasciato il posto a 12 settimane vengono sviluppate insonne; nemmeno i sonniferi (non soggetti a pre- un sonno ristoratore. «Il via computer strategie utili scrizione medica) aiutavano», ricorda il periodo processo è stato lungo e durato fino alla primavera passata. per gestire i problemi di insonnia. inizialmente ho dovuto I partner medici per queste affrontare alcuni conterapie online sono le cliniche traccolpi», ammette H. Diario del sonno importante per la medicina del sonno Fu allora che sua moglie scoprì la terapia del sonno «ma ne è assolutamente di Zurzach e Lucerna. La terapia online suddivisa in quattro moduli (vedi riquadro). valsa la pena, poiché ci richiede la conoscenza orale e «Nonostante lo scetticismo iniziale decisi di usufruire ho guadagnato in qualiscritta della lingua tedesca e un di questa offerta terapeutica», racconta Michael H. tà di vita.» accesso costante a Internet. I motivi determinanti sono stati due. «Da un lato, la * Nome noto alla redazione © Gettyimages Partner competenti CSSMAGAZINE 4 | 2015 Dossier La psiche Domanda 06 In che modo La linea del Telefono Amico suona ogni due minuti (n. 143). Franco Baumgartner * ci illustra l’importante funzione di questa assistenza psicologica. Intervista: Manuela Specker Le stagioni buie sono iniziate. Al momento, sono più numerose le persone che si rivolgono al Telefono Amico? FRANCO BAUMGARTNER: Il numero di chiamate è molto stabile durante tutto l’anno: nel 2014 sono state 226 628. Mediamente, dunque, riceviamo una telefonata quasi ogni due minuti. Soprattutto a dicembre registriamo un’impennata di circa il 10 percento, non necessariamente legata al periodo natalizio, ma al fatto che l’anno sta volgendo al termine. Questo può indurre le persone ad affrontare i propri problemi. La stagione buia non costituisce affatto la fase più delicata. Dalle ricerche effettuate in questo ambito risulta che per molti è più difficile affrontare la primavera. Quando le giornate si allungano di nuovo, il fatto di non stare bene pesa ancora di più. Qual è l’aiuto concreto che i * Franco Baumgartner collaboratori volontari del Telefono è il Presidente Amico possono fornire? dell’Associazione Spesso alle persone basta avere qualSvizzera del cuno che li ascolta e li capisce. Una Telefono Amico. parte importante di esse chiama più di una volta. Per loro possiamo rappresentare un sostegno importante nella gestione della quotidianità. Un ruolo fondamentale è ricoperto dallo smistamentoe delle telefonate. Noi ci consideriamo dei generalisti che, in caso di necessità, indirizzano le persone in cerca di aiuto a uno specialista. Si tratta più o meno di ogni decima telefonata. Negli ultimi anni quali sono stati i cambiamenti del tipo di problemi rivolti al Telefono Amico dalle persone in difficoltà? Constatiamo un’incredibile stabilità in questo senso. Il cambiamento più rilevante dalla nostra fondazione nel 1957 consiste nel fatto che non siamo più principalmente un telefono di crisi per le situazioni di emergenza. Sempre più persone, invece, chiedono all’assistenza psicologica telefonica un aiuto costante. Il Telefono Amico è altresì diventato un sostegno supplementare per chi si trova già in terapia. Succede addirittura che quando si assentano per ferie, gli psichiatri consiglino ai loro clienti di rivolgersi a noi in caso di bisogno. Inoltre, le persone emarginate dalla società, per esempio perché beneficiari di una rendita AI, apprezzano molto il fatto che da noi non si sentono giudicati. Ma il tema della solitudine non si limita soltanto a questi casi. Bensì? A noi si rivolgono anche persone apparentemente ben integrate nella società. Manager affermati, per esempio, che fino ad allora non sono mai riusciti a tematizzare i loro problemi, poiché dovevano semplicemente funzionare. Queste persone possono sperimentare una grande solitudine nell’affrontare le loro difficoltà. CSSMAGAZINE 4 | 2015 © f1online aiuta il Telefono Amico? In momenti in cui non si sa più come andare avanti il telefono amico offre aiuto prezioso. Domanda 07 © Gettyimages Terapie alternative possibili? A tanti fa bene scoprire soltanto di non essere gli unici. Spesso sono le donne a chiamare, a causa di un sovraccarico di responsabilità assunte, dall’attività lavorativa ai bambini, fino all’economia domestica. In questi casi è fondamentale la nostra funzione di feedback, in quanto spesso hanno ingiustamente l’impressione di sbagliare tutto. Qual è la situazione dell’offerta online? Le persone interessate possono rivolgersi al Telefono Amico Il Telefono Amico (numero anche via chat o e-mail. telefonico 143) dispone complesGrazie all’assistenza online, la barriera psicologica sivamente di 12 sedi regionali che assicurano una consulenza e a esporre tematiche tabu assistenza al telefono 24 ore come il suicidio, la sessualità o la violenza, si è su 24, svolta da 630 collaboratori volontari che hanno seguito ulteriormente abbassata. una fondata formazione interna, Quanto prima qualcuno in cui non solo hanno appreso si rivolge a noi per i suoi le tecniche di comunicazione, ma problemi, tanto meglio. tra l’altro anche il modo in cui Spesso capita di intrattepossono garantire per il Telefono nere prima uno scambio Amico il fondamentale aiuto tramite e-mail, per passaall’autoaiuto. Il più frequentere poi alla linea telefonica mente, le persone interessate 143. Al momento non si rivolgono all’assistenza psicopossiamo ancora offrire logica per problemi relaziouna disponibilità online nali e sofferenze psicologiche. 24 ore su 24, ma nell’immediato futuro è previsto Il Telefono Amico si finanzia soprattutto attraverso le donaun ampliamento della zioni e i contributi di fondanostra offerta. telefonoamico.143.ch zioni, chiese ed enti pubblici. Oltre alle terapie convenzionali, per chi soffre di disturbi di natura psichica spesso si utilizzano con funzione di sostegno anche dei procedimenti di medicina complementare. Tuttavia, solo cinque metodi alternativi vengono assunti dall’assicurazione di base, fra gli altri la medicina tradizionale cinese e l’omeopatia. Chi desidera usufruire di altri metodi deve ricorrere a un’assicurazione complementare. In quest’ottica, l’Assicurazione per medicina alternativa myFlex è l’integrazione ideale all’assicurazione di base – per una copertura ampliata oltre l’ambito della medicina classica. I metodi riconosciuti dalla CSS sono riportati sul sito web della CSS. www.css.ch/assicurazione-complementare Domanda 08 Contributi per lo yoga? Oltre ai farmaci e alle terapie, anche i metodi di rilassamento possono aiutare a gestire meglio una malattia psichica. È per questa ragione che sosteniamo tramite il Conto della salute diverse attività quali lo yoga, il training autogeno o la gestione dello stress, a patto che il relativo offerente sia riconosciuto dalla CSS. Il contributo massimo della CSS ai costi è, a seconda della copertura assicurativa stipulata, pari a 350 franchi. Del Conto della salute possono beneficiare gli assicurati della CSS che hanno determinate assicurazioni complementari. www.css.ch/contodellasalute Dossier La psiche Terza età Nei confronti delle persone più giovani, quelle in età oltre i 65 anni sono tendenzialmente più soddisfatte della loro vita. Questo dipende da una determinata forma di saggezza dell’età, come dimostra una ricerca sulla felicità basata su un sondaggio relativo alla soddisfazione soggettiva nei confronti della vita: molte persone anziane hanno sviluppato nel corso degli anni buone strategie per affrontare le difficoltà. Di questo fa parte anche il non compararsi mai con altre persone e il non voler sempre far contenti tutti. Le forze che vengono meno comportano inoltre il fatto che molti hanno maggior cura del loro corpo. 09 Cosa ci rende felici? Ognuno ha la sua propria idea in merito a cosa significa la felicità. Ma tutti si frappongono a volte tra la loro felicità e sé stessi. Perché ciò che può essere fonte di felicità, può anche essere fonte di sventura. L’arte della vita sta nel trovare il giusto equilibrio. Testo: Manuela Specker, illustrazione: Blackyard Amici Relazioni sociali nell’ambito delle quali ci si sente compresi, in tempi buoni e in tempi tristi: questo è il fulcro di ogni amicizia. Ma saper curare le giuste amicizie è un’arte sottovalutata da molte persone, proprio in questa era di social media, nella quale si possono acquisire rapidamente un paio di «amici» con un clic del mouse. Ma il numero non è determinante nella vita reale e neanche in quella digitale. Avere continuamente un gran numero di persone intorno a sé non ha molto a che vedere con l’amicizia quale fonte di felicità. Chi usa gli altri semplicemente per non essere solo, non deve stupirsi se poi, nel momento del bisogno, gli amici non ci sono. Anima gemella Trovare l’anima gemella per la vita è un’aspirazione interiore per la maggior parte di noi. Ma con le piattaforme di incontri, la ricerca della persona giusta non è diventata più semplice: molte persone sono sopraffatte dalla grande scelta. A volte è ancora meglio confidare nel fato. In ogni caso vale la pena di investire in un rapporto di coppia stabile e non fuggire ad ogni difficoltà: le relazioni pluriennali, basate sulla fiducia e sul rispetto reciproco, contribuiscono notevolmente alla soddisfazione personale. I colpi di fulmine, per contro, sono fenomeni labili. Lavoro Oltre alle relazioni sociali, avere un lavoro motivante sensato, nel quale si sia sollecitati né troppo né troppo poco, è un fattore sicuro ai fini di una felicità durevole. Ma questo non vale per coloro che si dedicano anima e corpo esclusivamente alla carriera: il piacere di una promozione dura di regola solo brevemente. Inoltre l’orientamento esclusivo alla carriera pregiudica la vita familiare e le altre relazioni, cose che rendono le persone più soddisfatte. Per contro, la disoccupazione è una della maggiori fonti di insoddisfazione e per le vittime è quasi tanto grave come un divorzio. Denaro Nella vita, per poter soddisfare esigenze relative alla propria felicità, ci vogliono condizioni materiali sicure. Ma la ricerca sulla felicità insegna: quando le esigenze fondamentali sono soddisfatte, gli esseri umani tendono a sopravvalutare l’influsso del denaro sulla loro felicità. E invece la frenesia per avere sempre più denaro mette in secondo ordine aspetti importanti, che effettivamente rendono più soddisfatti, ad esempio la famiglia o altre relazioni sociali. I veri momenti di felicità, che contribuiscono durevolmente alla soddisfazione, non dipendono dal possesso di beni materiali, bensì dalle esperienze vissute. Istruzioni per la felicità: alla ricerca della felicità. Pieghi l’immagine qui riportata dove contrassegnato e si sorprenderà. CSSMAGAZINE 4 | 2015 Soluzione: il cioccolato rende felici :-) Domanda Dossier La psiche Domanda 10 Cosa assume l’assicurazione di base? Le persone che soffrono di problemi di natura psichica necessitano di un trattamento fondato. Tuttavia, non tutte le possibilità di trattamento vengono assunte dall’assicurazione di base. Testo: Roland Hügi Se è necessaria una degenza stazionaria in clinica, questa viene assunta dall’AOC. Sono escluse le prestazioni supplementari richieste dal paziente, come per esempio la divisione semiprivata. Sono coperti dall’assicurazione di base anche i costi dei medicamenti per il trattamento (p. es. tranquillanti, antidepressivi, antipsicotici), sempre che il medicamento figuri nel cosiddetto Elenco delle specialità (ES) dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Vengono pagate anche le ricette magistrali, vale a dire medicamenti confezionati su base individuale dalle farmacie. Premessa necessaria in tal senso è che le sostanze impiegate figurino in un elenco pubblicato dall’UFSP. Se ciò è ritenuto necessario e se vi è una corrispondete prescrizione, vengono infine assunti dall’assicurazione di base ulteriori metodi. Di essi fanno parte, tra gli altri, l’ergoterapia, le terapie ludiche o l’arteterapia, l’omeopatia o l’agopuntura. In ogni caso, tali terapie devono essere fornite da fornitori di prestazioni riconosciuti. Chi dispone di una corrispondente assicurazione complementare può approfittare di vari altri metodi terapeutici (vedi domanda 7). * Psicoterapia effettuata da uno psicoterapeuta sotto sorveglianza e responsabilità di un medico, nello studio di quest’ultimo. Per curare una malattia psichica si deve in un primo tempo accertare se è possibile un trattamento ambulatoriale o se è necessaria una degenza stazionaria. Questo dipende dal tipo della malattia e dalla sua gravità. In linea di principio, sono assunti a carico dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOC) i costi della psicoterapia medica e di quella delegata*. Non sono invece pagati i trattamenti da parte di psicologi riconosciuti. Ai sensi della Legge sull’assicurazione malattie, questi ultimi non sono fornitori di prestazioni riconosciuti. A seconda del quadro clinico, Domanda 11 I costi per una psicoterapia vengono assunti dall’assicurazione di base. la psicoterapia viene integrata da una cura psichiatrica ambulatoriale. Ciò permette di accompagnare in modo mirato la persona malata e di istruirla nell’affrontare la vita quotidiana. CSSMAGAZINE 4 | 2015 La storia di Amore e Psiche, che nell’arte figurativa era già nota in precedenza, nasce dalla penna del poeta romano Apuleio. Psiche, la figlia del re, è talmente bella, che Venere, la dea della bellezza, s’infuria e ordina ad Amore, suo figlio, di assicurarsi che Psiche si innamori della creatura più orrenda sulla faccia della terra. Ma il dio dell’amore dimostra tutta la sua umanità e s’innamora della divina bellezza di Psiche, concependo addirittura un figlio con lei e provocando la nuova ira di sua madre Venere. Quest’ultima si mette alla ricerca di Psiche, imponendole tutta una serie di imprese quasi impossibili, che la fanciulla riesce tuttavia a superare, anche grazie all’aiuto di Amore. Il lieto fine arriva quando Amore si reca dal padre Giove, che gli dà il permesso di sposare Psiche, rendendola immortale. © Fotolia Chi era Psiche? Se qualcuno si ammala di depressioni ciò può dipendere anche dalla predisposizione ereditaria. studi dimostrano che i traumi possono mutare durevolmente il patrimonio genetico, favorendo le depressioni o le malattie da ansia. È decisivo ciò che si verifica prima della nascita Anche le influenze prenatali sono da inserire in questo contesto. Se una madre in attesa subisce ad esempio un grande stress psicologico, la produzione di nuovi ormoni dello stress può agire sul cervello del feto, aumentando così il rischio di future malattie psichiche. La nostra costituzione psichica è condizionata anche dalle esperienze dei primi anni di vita, oltre che dalla futura socializzazione nella famiglia, nel contesto scolastico o nella cerchia di conoscenti. Non esiste mai un unico motivo o gene per cui viene favorita un’indole allegra piuttosto che una propensione alla depressione, ma si tratta sempre di un’interazione di diversi fattori determinanti. Domanda 12 Si è predisposti alla depressione? Secondo un detto popolare, ognuno è artefice della propria felicità. Tuttavia, se qualcuno si ammala di depressione è anche colpa della predisposizione genetica. © simon+kim Testo: Manuela Specker Quali sono i fattori decisivi che nel corso di una vita possono scatenare una forma di depressione? Perché alcuni hanno un’indole allegra e sono più capaci di affrontare i colpi inflitti dalla vita, e altri invece ne vengono sopraffatti? Il ruolo della predisposizione genetica è fuori discussione, poiché le depressioni frequentemente colpiscono più volte la stessa famiglia. Ma anche questa è solamente una mezza verità. Spesso, alla predisposizione genetica associamo un carattere di immutabilità, mentre è possibile che il patrimonio genetico subisca delle modifiche a seconda delle influenze a cui veniamo esposti. Stiamo parlando della cosiddetta epigenetica. Diversi Lo sport fa bene alla psiche Questo non vale soltanto per l’origine La depressione non va condi una depressione, ma anche per il fusa con un malessere suo trattamento. Numerose ricerche depressivo. Sentirsi di tanto hanno provato gli effetti positivi che in tanto tristi e abbattuti è un’attività fisica regolare esercita sulla del tutto normale. In fin dei salute mentale. I processi biochimici conti, la soddisfazione e che si svolgono nel cervello sono la felicità si possono provaaddirittura misurabili: nelle persone re in modo intenso solo che amano il movimento, l’ippocampo grazie ai lati oscuri della crea ulteriori cellule nervose che stabi- vita. I sintomi di una liscono nuovi collegamenti fra di loro, depressione in senso clinico durano almeno per formando nuovi vasi sanguigni. La rivista di attualità «Der Spiegel» due settimane e si manifeha pubblicato uno studio su tecnici e stano ad esempio con la ricercatori che hanno trascorso otto mancanza di energia e la mesi isolati in una stazione in Antar- sensazione di vuoto tide, avendo a disposizione diversi interiore, spesso associati a attrezzi di allenamento della resisten- un continuo rimuginare za e della forza. I membri del team e alla difficoltà nel decidere che praticavano poco sport hanno anche le cose più semplici. subito un peggioramento graduale delle condizioni psichiche, mentre chi svolgeva regolarmente un’attività sportiva disponeva di una salute psichica stabile nonostante l’isolamento, e quindi era meno soggetto alla cosiddetta «isteria da isolamento». CSSMAGAZINE 4 | 2015 Domanda 13 Che cosa la preoccupa di più? Noleggio in luogo di acquisto: questo è il principio aziendale della Rentanski AG, affiliante del sistema swissrent a Davos. Ma nonostante il noleggio dell’equipaggiamento da sci sia di grande attualità, il direttore della Rentaski Boris Bossi non guarda al futuro solo con ottimismo. Intervista: Roland Hügi, foto: Marco Sieber Boris Bossi, la sede aziendale della Rentaski AG si trova a Davos, circondata dalle montagne. Quale significato riveste questo per lei? BORIS BOSSI: Sono nato e cresciuto a Davos. Dopo la mia formazione di impiegato di banca, ho lavorato per 13 anni nel settore bancario a Zurigo, con diversi soggiorni all’estero. Nel 2000 ho potuto trasformare in professione la mia passione per lo sport invernale entrando a fare parte dell’azienda fondata da mio suocero. Nel 2008 sono diventato direttore. Davos, la culla dello sport invernale, è la mia patria. Il paesaggio, le montagne, la famiglia e la popolazione: tutto questo mi sta molto a cuore. Lei stesso possiede degli sci? Nonostante viva qui in mezzo alle montagne, non possiedo nemmeno un paio di sci, a parte un vecchio modello fabbricato con due semplici assi di legno. Noleggiare e condividere è più sensato che comprare e usare occasionalmente. Inoltre, apprezzo la possibilità di poter provare, di volta in volta e a seconda delle condizioni di neve, le più svariate attrezzature. E l’idea della vostra azienda consiste proprio in questo: noleggio in luogo di affitto. Quale argomento userebbe per convincermi a non comprare più sci in futuro, ma a noleggiarli? Di argomenti a favore del noleggio ne esistono diversi. A cominciare dal lato pratico: il noleggio consente di evitare la fatica del trasporto di un equipaggiamento pesante da sci. Chi opta per il noleggio può scegliere direttamente nella località sciistica il modello più moderno. Oltretutto, gli sci sono sottoposti a una manutenzione adeguata, gli attacchi controllati e in ottime Boris Bossi condizioni; al contrario degli equi- Boris Bossi (47 anni, sposato, paggiamenti da sci privati, conser- padre di due ragazzi) ha vati per la maggior parte del tempo seguito una formazione in cantina. Il sistema di noleggio bancaria e ha successivamenbatte l’acquisto anche sul fronte te lavorato nel settore della sostenibilità: uno sci a noleg- bancario internazionale. Dal gio è infinitamente più sfruttato di 2008 è CEO dell’azienda uno sci privato, che in ultima analisi Rentaski AG con sede a Davos. L’azienda è stata fondata nel risulta più costoso. 1989 dal suocero, con l’obiettiAnche perché lo sci è sempre vo di rendere sistematico il meno praticato. Esattamente. Questo è un altro noleggio di articoli da sport argomento. Ha senso procurarsi un invernali di elevato standard intero equipaggiamento per due o qualitativo. Oggi, 31 negozi sportivi con 54 punti di tre weekend sciistici a stagione? Come funziona esattamente il prin- vendita presso le località di sport invernali svizzere sono cipio aziendale della Rentaski AG? La Rentaski AG opera dalle retrovie affilianti di swissrent. Gli e possiede tutto il materiale; il che è assicurati della CSS beneficiadecisivo ai fini del controllo della no di offerte interessanti in qualità. Il materiale è messo a di- tutti i negozi sportivi affiliati sposizione per due o al massimo tre a swissrent anni mediante leasing agli affilianti (vedi CSS Esclusiva). che hanno aderito (31 negozi di sport con 54 sedi nelle stazioni sciistiche svizzere). I negozi sportivi affiliati beneficiano tra l’altro del fatto che siamo noi a occuparci di tutto il marketing, dunque ad esempio della produzione di materiale pubblicitario (opuscoli, manifesti) per i punti di vendita. Per di più, grazie alle nostre numerose cooperazioni (SBB, Coop, Reka, TCS, CSS ecc.) ci accertiamo che i negozi sportivi acquisiscano nuovi clienti. A questo proposito diventa sempre più significativa la gestione e la commercializzazione del nostro portale online www.swissrent.com. Nel 1987, quando l’idea aziendale prese forma, praticamente a nessuno veniva in mente di noleggiare piuttosto che acquistare un articolo sportivo. Immagino che l’inizio sia stato arduo. In realtà, il sistema di noleggio degli sport invernali è stato inventato molto prima, anche se l’idea di realizzare il principio con una strategia di marketing pienamente consolidata non era ancora stata maturata. Il problema, dunque, non consisteva tanto nel fatto che la gente non fosse pronta a noleggiare un equipaggiamento da sci, quanto piuttosto che non era a conoscenza di questa possibilità. In tal senso, gli inizi della Rentaski AG sono stati tutt’altro che facili. CSSMAGAZINE 4 | 2015 «Davos la culla dello sport invernale è la mia patria. Il paesaggio, le montagne, la famiglia e gli abitanti; tutto questo mi sta a cuore.» Boris Bossi, CEO dell’azienda Rentaski AG CSSMAGAZINE 4 | 2015 Quando si è prodotto il cambiamento nel modo di pensare della clientela, per cui noleggiare è molto più sensato di acquistare? Una volta che il principio ha preso piede su ampia scala, il successo è arrivato rapidamente, e con esso il relativo sviluppo, tanto che oggi il sistema di noleggio è molto diffuso. Secondo le mie stime, circa il 90 percento degli ospiti che praticano sport invernali provenienti dall’estero e circa il 50 percento di clienti svizzeri viaggiano ormai senza equipaggiamento proprio. «Dal momento che non mi appartiene non devo avere cura del materiale.» Sono molti i clienti che la pensano così e riportano gli articoli in pessime condizioni? Per niente. La maggior parte dei clienti, soprattutto quelli che arrivano dalla Svizzera, hanno molta cura degli oggetti noleggiati, quasi di più che se fossero loro. Succede molto raramente che gli sci dati a noleggio ci vengano consegnati completamente rovinati. Dalla fondazione della Rentaski AG, numerosi negozi di sport hanno avuto l’idea del noleggio. Questo la fa preoccupare? La concorrenza ravviva gli affari. Pertanto, non ho nulla in contrario se i negozi sportivi noleggiano materiale. Rispetto agli offerenti singoli, la Rentaski AG ha il vantaggio che può acquistare il materiale a condizioni più favorevoli e offrire agli affilianti un marketing professionale. Gli inverni si fanno sempre più corti e le estati sempre più calde. Una situazione tutt’altro che ottimale per il vostro modello aziendale. Il mutamento climatico è ormai una realtà assodata, che per molti versi comporta conseguenze negative per la nostra attività. Da un lato la stagione invernale è sempre più breve, dall’altro nelle quote più basse la neve è sempre più scarsa; con il risultato che tanti bambini e giovani non entrano più in contatto con la realtà sciistica. Fino a trenta, quarant’anni fa, si poteva sciare nell’Altipiano e nelle aree pedemontane per molte settimane. Oggi, nel migliore dei casi, la poca neve che cade consente per qualche giorno di fare delle battaglie a palla di neve. Sono circostanze che contribuiscono a ridurre sempre di più la potenziale clientela. Per tale motivo, lo sport invernale ha effettivamente un problema di continuità. Quali sono le idee aziendali che sviluppate nei mesi estivi per mantenere la competitività sul mercato? In montagna, le possibilità di accedere a nuovi ambiti operativi sono limitate. Attualmente stiamo promuovendo il noleggio delle mountain bike. Tuttavia, questo richiede tempo ed è di gran lunga più impegnativo del noleggio di sci. Domanda 14 Più costoso = più sano? I costi della salute in Svizzera indicano una sola direzione: verso l’alto. Ma godiamo anche di una salute migliore grazie a questo? Testo: Roland Hügi La sola assicurazione obbligatoria delle cure medicosanitarie (AOC) diventa in Svizzera ogni giorno più costosa nella misura di tre milioni di franchi (!). Se nel 2003 il costo annuo è stato di 15 miliardi di franchi, nel 2015 si dovrebbe raggiungere la cifra di 26 miliardi. E per ora non si vede la fine di questa spirale. Se si definisce la salute come la mancanza di malattie e infermità, la tesi secondo la quale l’aumento dei costi della salute significa automaticamente una salute migliore non è sostenibile. Questo è esemplificato già dal fatto che aumenta vertiginosamente il numero dei malati di demenza. Lo stesso vale per la quota di persone in sovrappeso o addirittura obese. Secondo l’Osservatorio svizzero della salute (Obsan), tale quota si situa attualmente nel nostro paese al 40 percento. Questi due esempi (e molti se ne potrebbero aggiungere) indicano che il nostro settore sanitario, così ben strutturato, non ci rende più sani, ma ci consente comunque di vivere più a lungo senza disturbi, nonostante le malattie. Il mondo è malato Questo fatto è confermato anche dalla ricerca sul carico di malattia mondiale (Global Burden of Disease Study, 188 paesi). I risultati della ricerca, alla quale hanno partecipato anche ricercatori svizzeri, sono stati pubblicati nel mese di luglio 2015 nella prestigiosa rivista scientifica «The Lancet». Secondo tale ricerca, il 95 percento della popolazione mondiale lamenta di soffrire di almeno un’infermità. Una persona su tre soffre addirittura di cinque infermità. Questo si ripercuote infine sul numero degli anni che gli esseri umani vivono con una malattia su questa Terra. Esso è aumentato nel 2013 a 760 milioni di anni. Conclusione: viviamo di più, ma anche più a lungo con disturbi della salute. Alla stessa conclusione giunge il Rapporto nazionale sulla salute 2015. Secondo tale rapporto «le malattie croniche come il diabete, i disturbi cardiocircolatori, il cancro o la demenza rappresentano una sfida sempre più ardua per il sistema sanitario svizzero». La Rentaski AG è cliente di vivit, il centro di competenze per la salute e la prevenzione della CSS. CSSMAGAZINE 4 | 2015 Domanda 16 C’è bisogno d’aiuto? Tosse, raffreddore, febbre? Nessun problema: il lessico della salute medicine 2.0 non si limita a spiegare i sintomi e le cause dei tipici malanni invernali e di tutte le altre malattie e infermità, dalla A di ascesso alla Z di zoster. Esso elargisce anche consigli per la prevenzione in merito a quel che ognuno può fare in prima persona o alle situazioni nelle quali ci si deve assolutamente rivolgere a un medico. Troverete il lessico della salute nel sito web della CSS; esso si può inoltre ottenere quale app per gli smartphone. Nell’app medicina 2.0 sono già integrate varie funzioni pratiche come, per esempio, la ricerca dei farmaci generici o quella delle farmacie che indica la farmacia più vicina, come pure uno scanner dei codici a barre. Grazie a quest’ultimo si possono consultare nel giro di pochi secondi i foglietti esplicativi dei medicamenti. www.css.ch/contodellasalute Domanda 15 Cavoletti di Bruxelles invece delle arance? È soprattutto in inverno che la vitamina C diventa particolarmente importante per le nostre difese immunitarie, anche se il suo fabbiso‑ gno non necessariamente deriva dagli agrumi, e nemmeno dalle compresse di vitamine. © Gettyimages Testo: Roland Hügi Un’alimentazione ricca di vitamine e sostanze nutritive sostiene il sistema immunitario dell’uomo. Questo non significa tuttavia che nel periodo invernale freddo e grigio bisogna ricorrere ad appositi preparati. Seguire un’alimentazione sana con diverse porzioni di frutta e verdura al giorno può bastare. La vitamina C, che il corpo non è in grado di produrre autonomamente, è fondamentale per il sistema immunitario proprio dell’organismo, in quanto ci aiuta ad affrontare in salute la stagione invernale. La quantità giornaliera consigliata a una persona sana è di 100 milligrammi al giorno. Contrariamente a quanto si pensa comunemente, non sono esclusivamente gli agrumi a contenere tanta vitamina C, ma anche molte specie di verdure autoctone. Cosa dire ad esempio dei cavoletti di Bruxelles? Ogni 100 grammi di questa verdura contengono 100 milligrammi della preziosa vitamina (circa il doppio delle arance), seguita a poca distanza dal finocchio. Ma anche il cavolo (bianco o rosso), spesso sottovalutato in tutte le sue specie, è un ottimo dispensatore di vitamina C: ne contiene circa 50 milligrammi. Rispetto alle arance gustate fresche, con la verdura ad alto contenuto di vitamina C esiste però lo svantaggio che se viene cucinata per troppo tempo la vitamina C passa gradualmente all’acqua di cottura. Quindi, è preferibile scegliere un metodo più adatto alla conservazione delle vitamine, quali per esempio la cottura al vapore o in poca acqua. A proposito: la vitamina C, pur essendo effettivamente uno stimolante del sistema immunitario, non deve essere presa in quantità ingenti a titolo profilattico. L’organismo, infatti, ne assume soltanto la quantità necessaria, espellendo quella eccedente. CSSMAGAZINE 4 | 2015 Domanda 17 Cosa può essere servito in tavola? Non c’è niente di più bello di un pasto preparato con cura. Tante persone, tuttavia, possono gustarlo solo con la massima cautela, poiché soffrono di un’intolleranza o addirittura di un’allergia alimentare, e quindi devono considerare con attenzione tutto ciò che viene loro servito nel piatto. Testo: Roland Hügi Circa un quinto delle persone in Svizzera è costretto a rinunciare al consueto bicchiere di latte a colazione, a causa di un’intolleranza al lattosio (zucchero riducente): si tratta di una delle più diffuse allergie alimentari nel nostro Paese. Circa l’uno percento deve evitare di mangiare pane e prodotti a base di grano, poiché gli è stata diagnosticata la celiachia, e dunque l’intolleranza al glutine, una sostanza lipoproteica contenuta in diversi cereali, come il grano, il farro o la segale. Oltre alle intolleranze, sono molto frequenti anche le allergie. Stando ad aha! Centro Allergie Svizzera, circa il quattro percento degli adulti e tra il cinque e l’otto percento dei bambini nel nostro Paese è affetto da un’allergia alimentare. Differenze sostanziali Quali sono le differenze tra una forma d’intolleranza e una forma di allergia? Karin Stalder del team Prestazioni specialistiche ce le illustra: «In molti casi l’intolleranza è riconducibile a problemi gastrointestinali. È possibile che le persone interessate siano sprovviste degli enzimi necessari per digerire un determinato alimento, ad esempio i latticini che contengono lattosio.» Di conseguenza, i sintomi tipici si manifestano con disturbi di digestione. Nel caso delle allergie, invece, si tratta di una reazione del sistema immunitario. «Il sistema immunitario percepisce come una minaccia le proteine provenienti dagli alimenti in questione, per esempio gli arachidi, il latte vaccino o i frutti di mare, producendo anticorpi specifici», spiega Karin Stalder. Questi provocano la reazione allergica che se innocua si riduce a un semplice prurito, ma nel peggiore dei casi può causare un collasso circolatorio con esito mortale. Nessuna possibilità di cura La gravità delle intolleranze e delle allergie a determinati alimenti è anche dovuta al fatto che spesso queste restano per tutta la vita. «E nel caso della celiachia, contrariamente all’allergia al veleno delle api o all’allergia ai pollini, non vi sono terapie», continua Karin Stalder. Per chi ne è colpito, non esiste quindi altra soluzione che quella di controllare meticolosamente ciò che si trova nel piatto. «Proprio in caso di celiachia questo è indispensabile, in quanto numerosi alimenti contengono glutine o tracce di esso», dice Karin Stalder. È importante che l’intolleranza o l’allergia alimentare sia accertata accuratamente da uno specialista e la aha! aiuta persona affetta sappia esattamente Per tutte le questioni come affrontare la problematica. La sull’argomento è fondazione aha! sconsiglia vivamente possibile rivolgersi ad di effettuare i test rapidi, come quelli aha! Centro Allergie Svizzera, il quale mette a offerti nei grandi magazzini. Le ragioni per il continuo incremen- disposizione opuscoli, to delle intolleranze e allergie alimentari formazioni nonché una sono numerose. «Certamente, un ruolo linea di consulenza fondamentale è rivestito dalle nostre telefonica gratuita: abitudini alimentari fortemente aha!infoline modificate, così come dalle in- (+41 31 359 90 50). www.aha.ch fluenze ambientali», conclude Karin Stalder. I motivi non sono tuttavia ancora del tutto stati accertati e continuano a essere oggetto di ricerche. © Gettyimages Circa un quinto della popolazione svizzera è intollerante al lattosio. CSSMAGAZINE 4 | 2015 Andrea Schnider (sinistra) mostra a Heidi Haas i pericoli di caduta presenti in casa. Domanda plessiva e l’accesso alle infrastrutture pubbliche hanno una grade importanza per la mobilità di una persona», spiega Andrea Schnider. Nell’abitazione ha controllato i singoli locali, «ma lascio alle persone anziane la libertà di mostrarmi solo quello che vogliono». Di regola, già in questa fase si notano le insidie evidenti, quali per esempio angoli di tappeti che scivolano, o gradini delle scale male illuminati, se ne parla e si tenta di eliminarle. 18 Non cadere mai più? Importanti fattori fisici Inciampare o addirittura cadere in casa propria? «Io proprio no!» si è detta l’ottantunenne Heidi Haas. Per questo ha frequentato il programma di prevenzione delle cadute «Sicuri tutti i giorni». Testo: Roland Hügi © Thomas Zimmermann Fino a qualche tempo fa, nella casa unifamiliare di Heidi Haas a Kölliken AG c’era ancora qualche insidia qua e là. Adesso però i tappeti sono incollati al parquet e non scivolano più. «Inoltre oggi mi muovo con maggiore consapevolezza tra le mie quattro mura» dice l’arzilla ottantunenne. Il cambiamento è dovuto al programma di prevenzione delle cadute «Sicuri tutti i giorni»*. Questa offerta della Lega svizzera contro il reumatismo le è stata consigliata dal suo reumatologo, non da ultimo perché Heidi Haas soffre di osteoporosi e le cadute potrebbero avere per lei gravi conseguenze. Per questo motivo, non ha dovuto riflettere a lungo e si è iscritta immediatamente. È importante la situazione complessiva Già poco tempo dopo, Heidi Haas ha ricevuto la visita della fisioterapista Andrea Schnider. Prima di entrare nell’abitazione di questa pensionata, si è fatta un’idea dei paraggi. «La situazione abitativa com- Oltre a questi fattori di rischio esterni, si fa il punto anche su quelli «interni». «Mi accerto dunque se, per esempio, qualcuno soffre di vertigini e se è necessario fare esercizi di rafforzamento, affinché una persona sia protetta meglio contro le cadute», prosegue Andrea Schnider. Questi ultimi non sono stati necessari per Heidi Haas. Ma dai test fatti, tra l’altro percorrendo un determinato tragitto nell’abitazione tenendo in mano un bicchiere pieno d’acqua, è risultato però un potenziale di miglioramento in relazione al ritmo della camminata e dell’attenzione. Segue quindi la spiegazione dei rilevamenti fatti. Osservando le due donne ci si rende conto che c’è una familiarità che ha contributo notevolmente alla riuscita del programma. Heidi Haas è comunque convinta che la consulenza porterà a risultati durevoli: «Finora non sono mai caduta nella mia abitazione e sono sicura che, grazie al programma di prevenzione della cadute, non cadrò neanche in futuro». E adesso tenta di convincere anche altre persone della sua cerchia di conoscenze. «Ho appena consigliato il programma a una conoscente che è già caduta più volte nella sua abitazione». Chissà, forse anche questa sua collega potrà presto dire: «Cadere? Io proprio no!». www.reumatismo.ch www.css.ch/programmidiassistenza * I costi del programma «Sicuri tutti i giorni», offerto in tutta la Svizzera, ammontano a CHF 500 e, a determinate condizioni, vengono assunti completamente dalla CSS. CSSMAGAZINE 4 | 2015 Domanda 19 Da dove Le paure possono portare all’isolamento deriva la paura dei ragni? L’aracnofobia, ossia la paura dei ragni, è ampiamente diffusa, nonostante l’innocuità di questi animaletti a otto zampe. Una caratteristica tipica delle fobie è proprio che il pericolo viene totalmente sopravvalutato, limitando fortemente la qualità di vita di chi ne è affetto. Vi sono persone che vanno nel panico di fronte a semplici tasti e pulsanti, oppure che hanno paura di fare brutte figure in pubblico e per tale ragione non vanno più tra la gente (fobia sociale). Un’altra paura simile è quella di non riuscire a scappare in caso di pericolo all’interno di una folla di gente o in ampi spazi all’aperto (agorafobia). Anche questi fobici evitano i grandi raduni o addirittura la gente. Esiste addirittura la fobia di essere osservati da un’anatra (anatidaephobia). Testo: Manuela Specker Eccolo lì, pacifico, proprio sullo scolo della doccia, ignaro dei suoni che provoca per il solo fatto di esistere (urla strazianti da parte della signora che si accingeva a fare la doccia) e che potrebbero provenire direttamente da un film dell’orrore di Hitchcock. Caratteristiche dell’aracnofobia I genitori trasmettono le paure Le fobie possono anche essere acquisite per apprendimento. I bambini, ad esempio, sentono esattamente quando un genitore ha paura dei ragni, riprendendo a loro volta la stessa paura. Per di più, i ragni sono predestinati a essere temuti, poiché grazie alle otto zampe appaiono incredibilmente agili e veloci, e quindi potenzialmente incontrollabili. Finché le paure di ogni genere non sono espressione di conflitti irrisolti o di traumi vissuti è possibile liberarsene affrontandole: le persone colpite si espongono all’oggetto o al soggetto della loro fobia. Le terapie comportamentali cognitive sono considerate tra i metodi più efficaci per controllare le paure. Se non vengono curate, spesso possono dare origine a nuove fobie: le paure non vengono mai da sole. Le misure come la terapia comportamentale cognitiva sono indicate soprattutto quando la persona colpita soffre a causa della sua fobia, quando quest’ultima prende il sopravvento, limitando la qualità di vita. CSSMAGAZINE 4 | 2015 © Gettyimages La paura dei ragni è la fobia più diffusa e viene spesso confusa con il ribrezzo nei confronti dei ragni. Infatti, chi soffre effettivamente di aracnofobia sviluppa un comportamento che sotto il profilo psicologico comporta un onere e una limitazione enormi. Le persone colpite, per esempio, evitano tutti i luoghi in cui potrebbero trovarsi dei ragni. Oppure, ogni sera, prima di coricarsi, si accertano meticolosamente che sotto le coperte non si celi uno di questi ospiti indesiderati. Quando si trovano effettivamente di fronte a un ragno, restano immobili come statue di sale, senza muoversi (a volte per ore) finché qualcuno non allontana l’animale, oppure fuggono a gambe levate. Nel loro terrore sopravvalutano addirittura le dimensioni del ragno. Il polso accelera, il cuore batte forte, la pelle suda: i fobici presentano tutte le reazioni che il corpo sviluppa in caso di pericolo reale e che in alcuni casi ci salvano addirittura la vita. Alle nostre latitudini, tuttavia, i ragni non rappresentano alcun pericolo. E di questo sono ovviamente consapevoli anche le persone fobiche. Ciononostante, questa consapevolezza non è sufficiente a far prendere il sopravvento alla ragione. Le paure sono profondamente radicate nell’inconscio e non sono riconducibili esclusivamente agli animali, ma possono essere provocate altresì da oggetti o situazioni. L’origine delle paure A chi non ne è colpito, le fobie di ogni genere possono risultare divertenti, ma per le persone interessate costituiscono una vera e propria tortura. Le domande cruciali che si pongono sono: da dove derivano tutte queste paure, e come ci si libera di esse? Una delle possibili spiegazioni è da ricercarsi nell’evoluzione biologica, secondo cui determinate fobie potrebbero essere state trasmesse geneticamente, perché necessarie ai nostri antenati per sopravvivere. L’anatidaephobia (molto rara) risalirebbe ad esempio ai tempi in cui gli animali erano enormi e rappresentavano effettivamente una minaccia per gli uomini. Più comprensibile risulta invece la paura dei ratti, che ancora oggi vengono associati alla peste, nonostante non siano affatto gli unici mammiferi a svolgere la funzione di animali ospiti. Se il ratto potesse parlare, griderebbe certamente alla diffamazione, al pari dello squalo bianco, che da quando è uscito il thriller di Steven Spielberg nel 1975 è considerato una belva pericolosa, nonostante sia di gran lunga superiore il numero di vittime uccise dalle punture di api che da un attacco di squali. Quindi, le fobie non sono soltanto di origine biologico-evolutiva, ma anche di natura storico-artistica. Anche l’aracnofobia può scaturire o essere rafforzata da un racconto. Basti pensare alla «Vedova nera» di Jeremias Gotthelf o ai film dell’orrore in cui i ragni assalgono intere città e alla fine riesce a sopravvivere solo chi è riuscito a barricarsi in casa. La prospettiva che si offre a coloro che osano uscire nuovamente alla luce del giorno è una città completamente invasa dalle ragnatele. Immagini inquietanti e di pura fantasia. Sarebbe invece più realistico immaginarsi che senza i ragni e le loro ragnatele soffriremmo di un’enorme piaga di zanzare. Una risorsa di creatività La paura non è di per sé negativa, dal momento che in caso di pericolo aumenta la propria attenzione, ma può addirittura diventare una fonte di creatività. Lo scomparso fondatore di Apple Steve Jobs, per esempio, era terrorizzato dai tasti e dai pulsanti di ogni genere. È per questo motivo che numerosi prodotti di Apple presentano un design semplice e fanno praticamente a meno dei pulsanti. Piccolo glossario delle fobie più insolite • Anatidaephobia: la fobia di essere osservati da un’anatara • Coulrofobia: la paura dei clown • Gamofobia: la paura del matrimonio • Glucodermaphobia: la paura della pellicola sul latte caldo • Keraunothetnofobia: la paura che i satelliti ci cadano addosso • Koumpounophobia: la paura dei bottoni • Phasmofobia: la paura dei fantasmi • Pteronofobia: la paura di patire di solletico con una piuma CSSMAGAZINE 4 | 2015 Domanda 20 Vaccinarsi contro Vaccinarsi al più tardi ora Tutti gli anni, il vaccino antinfluenzale viene adeguato ai virus in continuo mutamento. Per espletare i suoi effetti entro l’inizio della stagione invernale, il vaccino dovrebbe essere fatto proprio in questi giorni. Di norma, la protezione è efficace Il dibattito sull’utilità della vaccinazione contro per sei mesi. In un sito web dell’Uffi- Vaccinazioni in cio federale della sanità pubblica farmacia l’influenza si rinfocola ogni tardo autunno, sono raggruppate tutte le principali In tanti cantoni esiste la nonostante i fatti parlino chiaro: chi appartiene informazioni sull’argomento, tra cui possibilità di sottoporsi a una categoria a rischio, ad esempio le un check che informa sui gruppi di al vaccino antinfluenzale in persone affette da gravi malattie polmonari, persone per i quali è raccomandata farmacia. Numerosi dovrebbe farsi vaccinare. farmacisti sono in possesso la vaccinazione. www.vaccinarsicontrolinfluenza.ch del relativo certificato Testo: Roland Hügi di capacità. Sul sito Internet della Società svizzera dei farmacisti è disponibile un Un’improvvisa febbre alta, brividi, naso intasato, toselenco di tutte le farmacie se, mal di gola e fatica a deglutire: si tratta dei tipici che possono offrire il vaccisintomi dell’influenza, ossia una malattia infettiva no antinfluenzale. delle vie respiratorie, che può protrarsi fino a due www.pharmasuisse.org settimane. Oltretutto è possibile che sia accompagnata da mal di testa, vertigini e dolori al petto, alle articolazioni e ai muscoli, e nei bambini da nausea, Domanda vomito e diarrea. Nonostante il manifestarsi di questi sintomi forti, solo il 14 percento della popolazione svizzera si fa vaccinare contro l’influenza. Un chiaro segnale, questo, che l’influenza è ancora troppo spesso sottovalutata, sebbene possa comportare gravi complicazioni, soprattutto nelle persone affette da pneumopatia cronica. Ma anche nelle persone sane è possibile che il decorso di un’influenza si aggravi. Chi si vaccina non protegge solo se stesso, ma impedisce anche a chi gli sta vicino di contagiarsi con il virus dell’influenza. l’influenza? 21 Restare a letto a causa dell’influenza? Questo si può evitare: chi fa il vaccino contro l’influenza ha una protezione efficace. CSSMAGAZINE 4 | 2015 La CSS offre tre modelli assicurativi alternativi: l’Assicurazione Studi medici della salute, l’Assicurazione del medico di famiglia e il modello di telemedicina. In questi modelli, quando hanno problemi di salute le persone assicurate si rivolgono sempre in primo luogo al medico scelto in base al rispettivo modello. Esse beneficiano di un trattamento completo e coordinato e di un ribasso sui premi. Per il 1° gennaio 2016, la CSS amplierà il numero di reti di medici. Inoltre, per l’Assicurazione del medico di famiglia First Med di INTRAS sarà adeguato il Regolamento, fra l’altro per quanto concerne l’articolo «Mancata osservanza degli obblighi». Una panoramica delle reti di medici e dettagli sulle modifiche sono riportati in www.css.ch/adattamento © Gettyimages Modelli assicurativi alternativi: cosa cambia? Nella preparazione della selvaggina occorre osservare alcune regole. Domanda 22 Quanto è salutare la selvaggina? La carne di animali selvatici che fanno molto movimento, si nutrono in modo naturale e respirano l’aria di bosco benefica è salutare, a patto che vengano rispettate determinate regole. Testo: Alexia Sieber Delizia autunnale per il palato Di tanto in tanto, sui piatti di alcuni buongustai svizzeri finiscono anche fagiani, anatre e piccioni selvatici. Tuttavia, il menu selvatico autunnale prevede soprattutto la selvaggina da pelo. La statistica federale della caccia (UFAM) è capeggiata da caprioli, camosci e cervi rossi. Purtroppo, la carne di animali provenienti dal loro habitat naturale non basta a coprire l’enorme domanda. È per questo motivo che ai consumatori viene venduta anche selvaggina da allevamento proveniente da aziende agricole svizzere. La maggior parte della cacciagione è però importata dall’estero; a seconda del tipo di carne prevalentemente da Germania, Austria e Nuova Zelanda. La selvaggina importata viene in gran parte da allevamenti. Condizioni di vita naturali © simon+kim animali sono sempre in movimento, tendenzialmente la selvaggina presenta una parte muscolosa più elevata e meno tessuto adiposo, oltre a essere più ricca di proteine e sostanze minerali e più digeribile. Poco importa se provengono dal loro habitat naturale o da un allevamento: i cervi e gli altri animali da selvaggina sono continuamente in movimento e si nutrono di ciò che offre la natura nelle varie stagioni. In Svizzera, anche i cervi da allevamento d’estate si cibano di fieno e in parte di mangime fresco come patate, carote o mele. Contrariamente all’ingrasso tradizionale, l’impiego di sostanze che favoriscono la crescita è piuttosto inusuale. Dal momento che gli La selvaggina dovrebbe essere cucinata sempre per almeno dieci minuti a una temperatura base di 80 gradi centigradi, e mai consumata cruda o al sangue. Una volta osservate queste precauzioni, nulla impedisce di gustarsi queste prelibatezze, anche se un piatto autunnale a base di cavolo rosso, pera cotta con ribes, funghi freschi, saporite castagne e spätzli fatti in casa può risultare altrettanto appetitoso senza la carne. Piombo nello stomaco Se la selvaggina viene abbattuta con munizioni di piombo, vi è il rischio che esso si introduca nell’organismo. Questo metallo pesante può danneggiare gli organi e le funzioni fisiologiche. Poiché in Svizzera a tavola si consumano mediamente al massimo tre pasti di selvaggina all’anno, ciò non comporta alcun rischio per la salute. Secondo l’Ufficio federale competente della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAC), anche un consumo superiore (fino a dieci porzioni all’anno) non risulta problematico. Nel caso di donne incinte e bambini fino ai sette anni occorre invece prudenza, in quanto bastano piccole quantità di piombo per danneggiare permanentemente il sistema nervoso del feto e dei bambini piccoli. www.usav.admin.ch (Temi – Nutrizione dalla A alla Z) CSSMAGAZINE 4 | 2015 Seconda opinione via Internet Domanda 23 Seconda opinione: qual è il modo più rapido? Un’operazione programmata spesso solleva molti interrogativi. In questi casi può essere d’aiuto una seconda opinione. Ora gli assicurati e le assicurate CSS possono riceverla direttamente sul portale www.meinezweitmeinung.ch. Testo: Roland Hügi Un’ernia al disco, una lesione dei legamenti del ginocchio o un doloroso problema a una spalla. Tipici disturbi per i quali un intervento pare inevitabile. «L’operazione è davvero necessaria?»; «Non c’è un’altra terapia?» si chiedono insicuri molti interessati. E fanno bene a farlo. Che vi sia un’altra possibilità di trattamento o che l’operazione sia davvero necessaria, una seconda opinione aiuta a trovare la soluzione più adeguata. Ora, per gli assicurati e le assicurate della CSS che desiderano una seconda opinione è a disposizione www.meinezweitmeinung.ch. La piattaforma online presenta grandi vantaggi: • Competente: alle domande rispondono specialisti di spicco in Svizzera. • Assoluta protezione dei dati: la comunicazione dei dati medici avviene esclusivamente fra paziente e medico. Tutti i dati vengono criptati e rimangono in Svizzera. • Rapida: entro una o due settimane si ha il rapporto del medico che dà la seconda opinione (se non è richiesta una visita personale). • Indipendenza: il paziente può caricare in ogni momento autonomamente la sua documentazione medica. • Facile da usare: è estremamente facile utilizzare meinezweitmeinung.ch. • Cooperativa: strutturazione della piattaforma in stretta collaborazione con le maggiori cliniche e i più importanti specialisti svizzeri. «Nel caso vi siano incertezze prima di un’operazione, consiglio a tutti di richiedere il parere di un esperto, personale e neutrale. Con la piattaforma online protetta, ora questo si può fare più rapidamente e con più semplicità», afferma la dottoressa Dorothea Hofer-Zglinski, specialista Innovazione presso il Management dei fornitori e delle cure della CSS. Il portale Internet www.meinezweitmeinung.ch è a disposizione solo in tedesco e inglese (sono previste altre lingue) ed è accessibile a tutti gli assicurati e a tutte le assicurate. Come sempre, è inoltre possibile richiedere per una seconda opinione il supporto dell’istanza di coordinamento della CSS. Informazioni al numero di telefono 0844 277 277 (dalle 8 alle 18). www.css.ch/secondaopinione Procedura semplice Inoltro del caso Ci inoltri il suo caso sul nostro sito web: compilare il questionario, caricare la documentazione, selezionare la clinica. Emissione della seconda opinione medica L’equipe medica scelta esamina la documentazione ed emette un secondo parere medico indipendente e con relativa motivazione. CSSMAGAZINE 4 | 2015 Risposta Riceverà il secondo parere nel giro di due settimane. © www.meinezweitmeinung.ch Ed ecco come ricevere su www.meinezweitmeinung.ch una seconda opinione rapidamente e semplicemente: Domanda 24 Cos’è il supplemento unico? Nella polizza 2016 degli assicurati CSS è riportato un supplemento unico di 2.75 franchi al mese. Di cosa si tratta? Testo: Roland Hügi Nella primavera 2014 il Parlamento federale ha approvato un nuovo articolo di legge nella Legge federale sull’assicurazione malattie. Secondo tale Domanda decisione, tra il 2015 e il 2017 saranno ridistribuiti in totale 800 milioni di franchi ai sensi di una correzione dei premi. Il finanziamento avviene per un terzo ciascuno tramite la Confederazione, le assicurazioni malattie e gli assicurati. Ne sono interessate tutte le persone abitanti in Svizzera sottoposte all’obbligo assicurativo. Per finanziare il contributo dell’assicuratore, nel 2016 la CSS Assicurazione riscuote con il premio dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie un supplemento unico di 2.75 franchi al mese a persona. Questo importo è riscosso indipendentemente da eventuali accrediti dei premi e ribassi sui premi e concerne in egual modo tutte le clienti e i tutti i clienti della CSS (sono esclusi gli assicurati della INTRAS). Il supplemento unico serve unicamente al finanziamento della correzione dei premi decisa dal Parlamento federale. Inizialmente, la CSS voleva finanziare con i propri mezzi il supplemento di premio che adesso viene fatturato agli assicurati. Tuttavia, questo è stato rifiutato dall’Ufficio federale della sanità pubblica. www.css.ch/correzionedeipremi percentuale). Il sistema del tiers garant permette all’assicurato di controllare direttamente la fattura prima di procedere al pagamento della stessa. Infatti, solo l’assicurato può valutare se siano menzionate le prestazioni che effettivamente sono state erogate. Il secondo principio di pagamento che trova applicazione nelle assicurazioni malattie svizzere è il «tiers payant» («Un terzo paga»). Come il termine lascia supporre, in questo caso il conteggio delle prestazioni di un fornitore di prestazioni (p. es. ospedale) viene inviato direttamente all’assicurazione malattie (con copia alla persona assicurata). Questa paga l’intero importo e richiede poi alla persona assicurata la summenzionata partecipazione ai costi. 25 Tiers garant: cosa significa? Nel contesto dell’assicurazione malattie ricorrono continuamente termini di non facile comprensione. Uno di essi è «tiers garant». © f1online Testo: Roland Hügi Per quanto di prim’acchito «tiers garant» paia un termine difficilmente comprensibile, tradurlo è semplicissimo. La locuzione presa dal francese significa, tradotta letteralmente: «Un terzo garantisce» Nell’assicurazione malattie, ciò significa semplicemente che la persona assicurata paga in prima persona le sue fatture e chiede poi un rimborso all’assicurazione malattie. Quest’ultima garantisce l’indennizzo, con deduzione della partecipazione ai costi a carico dell’assicurato (franchigia e aliquota CSSMAGAZINE 4 | 2015 Nel sistema tiers garant, una persona assicurata paga personalmente (p. es. in farmacia) e invia poi all’assicurazione la fattura per il rimborso. C orrere e camminare fa bene. È l’intensità a fare la differenza. walking. Si trattava in particolare di chiarire se il jogging e il walking potevano in qualche modo favorire il manifestarsi di ipertonia (ipertensione), diabete, colesterolo alto o patologie coronarie. Un risultato che sorprende Iniziamo dal dato più sorprendente: le Da uno studio pubblicato differenze tra le due attività sportive nel 2012 a Taiwan risulta sono esigue. Tuttavia, questo studio è che già un’attività sportivalido solo a patto che durante il jog- va leggera – 15 minuti ging e il walking si consumi lo stesso al giorno – abbasserebbe numero di calorie. Questo significa il rischio di mortalità che chi pratica il walking deve prolun- del 14 percento rispetto gare l’attività per ottenere lo stesso alle persone che non effetto sulla salute di chi si dedica al praticano attività fisica. jogging, che brucia più calorie a causa della velocità maggiore. Se questa premessa è soddisfatta, le persone che prediligono il walking possono addirittura ridurre il rischio di suddette malattie in misura superiore rispetto agli altri sportivi. Poiché però spesso l’attività di jogging è svolta per un tempo prolungato e con un’intensità maggiore, le persone che lo praticano traggono più benefici per la loro salute. 26 Jogging o walking? Tra i dibattiti più animati degli ultimi tempi vi è la questione su quale sia l’attività più salutare: il jogging o il walking? Uno studio dimostra che entrambe giovano in egual modo alla salute. Testo: Roland Hügi C’è chi attraversa i paesaggi correndo a perdifiato, mentre altri preferiscono adottare ritmi più lenti e si dedicano ai loro giri di walking (con o senza bastoni). La convinzione che l’una o l’altra disciplina sia certamente più salutare è sbagliata. Lo ha dimostrato uno studio condotto dal Lawrence Berkeley National Laboratory negli USA, per il quale sono stati effettuati due rilevamenti con circa 30 000 persone che praticano il jogging e 16 000 che si dedicano al walking. Il team di ricercatori ha voluto accertare gli eventuali effetti positivi prodotti sulla salute dal jogging e dal Basta poco Detto questo, si può passare a un altro capitolo della discussione attorno a jogging e walking. A tale proposito menzioniamo un altro studio pubblicato nel 2012 a Taiwan, e al quale hanno preso parte circa 400 000 persone. È stato appurato che, rispetto al non seguire alcuno sport, è sufficiente una attività sportiva ridotta (15 minuti al giorno) per diminuire del 14 percento il rischio di mortalità. Quindi, grazie a soli 15 minuti al giorno, gli sportivi «minimalisti» godono di un’aspettativa di vita di tre anni superiore ai non sportivi. E il rischio di mortalità continua a scendere con ogni quarto d’ora di attività aggiunto. Inoltre, secondo gli autori dello studio, si ridurrebbe anche il rischio di cancro. In ultima analisi, non conta tanto il tipo di attività svolta (jogging, walking, bicicletta o nuoto) quanto il fatto di dedicarsi regolarmente a uno sport. CSSMAGAZINE 4 | 2015 © Gettyimages Domanda Domanda 27 Sostenere il WWF? Il portale elettronico login clienti myCSS contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente. Chi decide di registrarsi a myCSS sostiene contemporaneamente il programma del WWF per la salvaguardia della regione alpina. Testo: Roland Hügi L’arco alpino, che si estende trasversalmente in tutta l’Europa, è caratterizzato da una molteplicità unica nel suo genere. Tuttavia, il mondo alpino è sempre più a rischio, soprattutto perché si tratta in assoluto della regione di montagna più sfruttata al mondo. Ed è proprio in questo senso che intende intervenire il programma alpino europeo del WWF. «Il nostro obiettivo consiste nella salvaguardia del patrimonio naturale alpino per le generazioni future e nell’elaborazione di soluzioni transfrontaliere», afferma Sergio Savoia, responsabile del programma. © Wild Wonders of Europe / Grzegorz Lesniewski / WWF Una CSS sostenibile Con la realizzazione del suo portale login clienti myCSS, al quale sono già iscritti 140 000 assicurati, anche la CSS punta su un approccio sostenibile. La registrazione a myCSS rende superfluo qualsiasi documento cartaceo. Inoltre, è possibile accedere elettronicamente in qualsiasi momento e ovunque alla propria documentazione assicurativa, come le polizze o i conteggi di prestazioni. In quanto a sostenibilità, WWF e la CSS seguono percorsi comuni: per ogni nuova persona che si registra a myCSS, la CSS sostiene il programma alpino europeo del WWF con un contributo di cinque franchi. Questo importo vale per le prossime 18 000 nuove registrazioni. Pertanto, chi opta per myCSS non solo si schiera apertamente dalla parte della sostenibilità ambientale, ma dimostra altresì l’importanza della diffusione del concetto di sostenibilità per ottenere un effetto su ampia scala. www.wwf.ch www.css.ch/it/mycss Domanda 28 Contributi: quali centri di fitness sono riconosciuti? Nel quadro del Conto della salute, la CSS contribuisce ai costi di abbonamenti annuali e semestrali per l’allenamento di forza e resistenza con l’uso di attrezzi presso determinati centri di fitness. Dal 1° gennaio 2016, la CSS riconoscerà gli offerenti certificati secondo Qualitop e ora anche secondo Fitness Classification con almeno tre stelle. Si possono avere maggiori informazioni a riguardo contattando la Serviceline. Oppure potete trovare i centri di fitness riconosciuti situati nelle vostre vicinanze direttamente nel portale login clienti my.css.ch (rubrica Prestazioni & coperture). La CSS supporta numerose attività per la promozione della salute e la prevenzione. I dettagli sono riportati in www.css.ch/contodellasalute Modern Times Hotel – sulle tracce di Charlie Chaplin Il Modern Times Hotel di Saint-LégierLa Chiésaz, presso Vevey, è dedicato interamente all’uomo per il quale il bastone da passeggio rappresentava la dignità, i baffi la vanità e le scarpe rotte le preoccupazioni dell’essere umano: Charlie Chaplin. Il nuovo albergo 4* l’attende con le sue 138 modernissime stanze, un bar/lounge «elettrizzante», un piacevole ristorante gourmet con grill e una boutique gastronomica con prodotti biologici regionali. Una breve passeggiata conduce all’omonimo museo dedicato alla vita e alle opere della grande star del cinema. In palio c’è un pernottamento per due persone, comprendente anche una cena gourmet e una ricca colazione nel Modern Times Hotel presso Vevey e un ingresso al museo. Per tutti gli assicurati CSS che nel 2016 prenoteranno una stanza del Modern Times Hotel tramite Private Selection Hotels, regaleremo un biglietto d’ingresso al Museo Modern Times. Sponsor del premio è: Private Selection Hotels. www.privateselection.ch [email protected] Domanda 29 Lei lo sa? Metta alla prova le sue conoscenze e vinca un soggiorno nel nuovo Modern Times Hotel presso Vevey. Per partecipare all’estrazione Scriva la soluzione su di una cartolina postale e la invii al seguente indirizzo: CSS Assicurazione, cruciverba, CSS Magazine, Tribschenstrasse 21, Casella postale, 6002 Lucerna Oppure invii un’e-mail a: [email protected] Il vincitore o la vincitrice sarà estratto/a. Le vie legali sono escluse. Termine d’invio è il 18 dicembre 2015. Ci congratuliamo con la vincitrice: Gertrude Bernhardsgrütter, 9606 Bütschwil Soluzione: CSSMAGAZINE 4 | 2015 © f1online Soluzione del cruciverba 3/15 Ulteriori offerte su www.css.ch /esclusiva Shop della salute Offerte speciali 30 % Prezzo: CHF 94.50 anziché CHF 135 Omron Tens E3 Intense Apparecchio per la terapia del dolore. Può essere applicato per alleviare dolori muscolari e alle articolazioni, rigidità e insensibilità nella schiena, spalle ed estremità. Intuitivo nell’uso, 9 tipi di funzionamento, 15 livelli di intensità. Garanzia: 3 anni. 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