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FP 4 – 2014 - Parrocchia di Castelcovati

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FP 4 – 2014 - Parrocchia di Castelcovati
notiziariodellaParrocchia
diSant’AntonioAbate diCASTELCOVATI
ANNOXXXVII N.4
DICEMBRE2014
FamigliaParrocchiale
castelcovati
Buon Natale,
Gesù vi sorrida!
FamigliaParrocchiale
castelcovati
CAMPAGNA ABBONAMENTI 2015
Direttore responsabile:
Gabriele Filippini
Direzione:
don Alfredo Savoldi
Redazione:
v. S. Antonio 33
25030 Castelcovati (Bs)
Stampa: Color Art s.r.l.
via Industriale 24/26
25050 Rodengo Saiano (Bs)
Tel. 030.6810155
Recapito telefonico
Don Alfredo Savoldi
Parroco, via S. Antonio 33
Tel. 030.718131
Cell. 329.2264394
Don Giovanni Tossi
viale dei Caduti 55
Tel. 030.7188512
Cell. 349.2114343
Cari lettori allegato a questo numero trovate un tagliando per rinnovare
l’abbonamento a Famiglia Parrocchiale per il 2015: compilatelo e consegnatelo al vostro incaricato per la distribuzione.
Se per qualche motivo il vostro referente non passasse entro la fine di gennaio, e desiderate abbonarvi, lo potete fare direttamente presso la sacrestia.
Ancora una volta desidero ringraziare la Redazione, gli incaricati della distribuzione e i collaboratori che ogni volta ci aiutano nella stesura degli articoli,
e grazie a tutti voi per il vostro sostegno.
Buona lettura per il 2015.
La Redazione
La quota di abbonamento, che anche quest’anno rimane invariata, è la
seguente:
lauree
Bertocchi Andrea, laurea in Scienze
dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Verona, l’11 novembre 2014.
Valentina Giaramita laureata il 6 novembre 2014 in Scienze dell’Educazione, presso l’Università degli Studi di
Bergamo.
Gli articoli per il prossimo numero
dovranno pervenire entro il 15 marzo
2015 a don Alfredo, preferibilmente su
CD o via e-mail al seguente indirizzo di
posta elettronica:
[email protected]
Non nascere neppure nei
paesi extracomunitari; saresti sempre considerato un clandestino, un
pericolo per l’Europa opulenta, ma
ormai invecchiata e senza speranza di futuro.
Non nascere neppure
gravemente ammalato, perché
saresti considerato un peso per la
società e probabilmente non saresti neppure curato.
€ 15 abbonamento ordinario
€ 20 abbonamento amico
€ 30 abbonamento spedito a mezzo Posta
Turrini Ida laurea magistrale in Medicina e Chirurgia il 17 ottobre 2014 con
110 presso Università degli Studi di Brescia.
Ai Collaboratori
LetteraaGESÙbambino
Matteo Rossi, laureato in Ingegneria
Fisica presso il Politecnico di Milano.
Andreini Monica, laurea magistrale in
Psicologia Clinica presso l’Università
degli studi di Bergamo.
Ai neo dottori gli auguri di tutta la redazione, perchè il raggiungimento di questo
ambito obiettivo sia solo il primo gradino
di una serie di successi e soddisfazioni.
ORARI SANTE MESSE
Dal Lunedì al Venerdì: ore 8.30 – 18.30
Sabato o
re 8.30 (casa di riposo) - ore18.30 (parrocchiale)
Domenica e festivi: ore 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00
2 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
Caro Gesù Bambino,
fra pochi giorni è Natale. Anche quest’anno il 25 dicembre tornerai
a nascere sulla terra.
Ti prego, non nascere nero,
perché ti prenderebbero in giro dicendo che sei “abbronzato”; magari poi
finisci in Africa, in Sudan o in Nigeria,
dove rischi di essere ucciso o tra i profughi dove si muore di fame o in un
paese dove ti metterebbero in mano
un mitra pronto a combattere come
bambino-soldato.
Non nascere in alcuni paesi
arabi o dove c’è intolleranza religiosa: se ti va bene, saresti cacciato dalla
tua casa immediatamente, oppure
ucciso.
Non nascere in Italia,
dove quasi più nessuno ti aspetta e
crede in te e dove c’è la recessione;
saresti considerato un costo e probabilmente saresti abortito.
Non nascere sulla barca dei
disperati che cercano di raggiungere
le coste dell’Europa nella speranza di
trovare pane, lavoro e dignità; correresti il rischio di annegare durante la
traversata del Mediterraneo o di essere considerato un delinquente e rispedito a casa.
Forse però sarebbe meglio
che tu nascessi ugualmente anche
se nero, in Africa, clandestino, profugo, ammalato o in Italia. Certamente porteresti speranza in chi
nella speranza non crede più.
Vieni Signore Gesù.
Ti aspettiamo.
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 3
FamigliaParrocchiale
castelcovati
IlPAPAalParlamentoEUROPEO
poco definire scottanti, come quelli del
lavoro, delle migrazioni da una sponda
all’altra del Mediterraneo, della pervasività di poteri finanziari al servizio di «imperi
sconosciuti», del moltiplicarsi e del deformarsi di interessi «multinazionali non
universali» e quindi, inevitabilmente, non
orientati al bene comune.
Bisogna aver fiducia nell’uomo, se si vuole inviare un
doveroso messaggio di speranza a tutti coloro che
nel nostro tempo si sentono come
schiacciati dalla paura, in una
delle tantissime forme (militare,
economica, tecnologica, sanitaria, spirituale, ecc.) che essa oggi
può assumere. Questa potrebbe
essere una delle formule con cui
riassumere il senso del discorso
pronunciato a Strasburgo da papa
Francesco in occasione della sua
visita al Parlamento europeo: un
discorso che va riferito – come il
Papa stesso non ha mancato di
sottolineare con forza – alla sua
vocazione di pastore e non a sue
ipotetiche competenze o visioni
politiche. È così che vanno intese
le sue ferme parole su temi che è
4 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
Semplici e severe le parole del Papa,
rispettose delle competenze dei parlamentari europei cui venivano rivolte, ma
nello stesso tempo dotate di una sottile
carica provocatoria. Perché, ha sostenuto,
per aver fiducia nell’uomo bisogna credere nella sua dignità e, per credere nella
dignità umana, bisogna abbandonare il
piano delle formule nobili, ma stereotipate per andare alla radice della cosa stessa. E la radice della dignità, afferma con
forza Francesco, non la troviamo né nella
cittadinanza, né nelle capacità economico-produttive delle persone, né meno che mai nelle
loro
molteplici abilità funzionali: dimensioni tutte rispettabili e anche ammirevoli,
ma estrinseche. La dignità della persona dipende
non da ciò che fa, ma da ciò che è, cioè dal suo radicamento nella trascendenza, dalla sua sacralità.
È facile immaginare con quale alzata di spalle certi
“laicisti” possono aver ascoltato queste parole, ritenendole intrise di confessionalismo. Ma per il Papa il
radicamento nella trascendenza è paradossalmente
un valore antropologico prima che teologico; esso
fa riferimento al prioritario carattere relazionale
della persona, che è tanto più se stessa quanto più
si scopre e si rivela fragile. È nella solitudine degli
anziani, dei migranti, dei giovani smarriti davanti alle minacce del futuro che si rivela
definitivamente la dignità
della persona e la profonda
carenza di umanità di quella
«cultura dello scarto», di quel
«consumismo esasperato»
e di quell’esaltazione di un
funzionalismo cieco ai valori
che sono così pervasivi nel
nostro tempo.
al centro del discorso del
Papa, non ha un prevalente
rifermento religioso-confessionale, ma antropologico. La famiglia «unita,
fertile e indissolubile» è il
luogo della stabilità, di cui
hanno bisogno giovani e
anziani, di cui ha bisogno
il sistema intergenerazionale di trasmissione
di valori e di cultura, che
mostra come la verità ultima dell’uomo non risieda
nell’«io», ma nel «noi».
Il discorso di papa Bergoglio si chiude con un
appello perché l’Europa consolidi la propria identità: un’identità che deve essere «buona», perché
radicata nella pace, nella concordia, nell’amicizia,
nell’apertura a Dio, perché – insiste papa Francesco
citando papa Benedetto – «è l’oblio di Dio e non
la sua glorificazione, a generare la violenza». È per
questo che l’insistenza da parte del Papa sull’«anima
buona» dell’Europa non è segno di ingenuo utopismo; è piuttosto un ammonimento, dolce e severo
nello stesso tempo, a riconoscere l’unico possibile
baricentro del nostro continente.
È per questo che lo stesso
riferimento alla famiglia e
al bene umano che in essa
si incarna, che si colloca
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 5
LaCaritas:
un'IntuizionePROFETICA
chepartedalConcilio
FamigliaParrocchiale
castelcovati
Un’intuizione profetica che parte dal Concilio e arriva
ai profughi di Lampedusa e a quelli di Erbil, passando
per il quotidiano impegno a favore di vecchie e nuove povertà. Nel 1971 papa Montini sollecitò la nascita
di un nuovo strumento pastorale, la Caritas italiana.
Il presidente della Cei, il cardinale arcivescovo di
Bologna Antonio Poma, incaricò una commissione
presieduta da don Giovanni Nervo di iniziare il lungo
cammino di avvio. In un’intervista Nervo, scomparso
nel 2013, ricordava questo colloquio con Paolo VI nel
1971: «Ci disse che era per lui inconcepibile che il popolo di Dio crescesse secondo lo spirito del Concilio
se tutti i membri della comunità cristiana non si fossero fatti carico dei bisogni e delle necessità degli altri.
Fino ad allora in Italia c’era stato per oltre trent’anni
un grande organismo caritativo e assistenziale, erogatore di beni e servizi, la Pontificia opera assistenza
(Poa), dipendente dalla Santa sede, che riceveva gli
aiuti dai cattolici americani ed era lo strumento della
carità del Papa per la Chiesa italiana. Nel periodo della guerra e del dopoguerra fu provvidenziale. Cambiata in Italia la situazione, Paolo VI nel 1970 la sciolse
e sollecitò la Cei a darsi un proprio organismo pastorale per promuovere e coordinare l’attività caritativa.
Così nacque la Caritas».
Accanto a sé don Nervo volle un sacerdote padovano, don Giuseppe Pasini, proveniente dalle Acli. «Nel
1971 – racconta Pasini – mi chiese di entrare nel nuovo organismo come responsabile del settore “Studi,
formazione, animazione”. Nel 1972 entrai in servizio
alla Caritas e vi rimasi per 24 anni».
Paolo VI aveva chiesto alla commissione di redigere
uno statuto provvisorio. «Per dirla con i termini del
Concilio – spiega l’attuale presidente della Fondazione Zancan di Padova – voleva una carità impegnata a
promuovere la giustizia e a liberare i poveri dalla dipendenza altrui. Un’impresa storica perché la cultura della
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carità non era, e in parte ancora non è, su queste linee.
Andava sostituito l’assistenzialismo con la promozione umana e l’obiettivo era diffondere la Caritas in tutte le diocesi e le parrocchie, che dovevano diventare
soggetti di carità evangelica attuandola secondo lo
spirito conciliare, aperta a tutti ma con un’opzione
preferenziale per i poveri. Perciò Montini insisteva
tanto sul ruolo prevalentemente pedagogico della
Caritas».
In 20 anni la Caritas era istituita praticamente in ogni
diocesi. Furono le emergenze a stimolarne l’espansione, conferma Pasini, che divenne direttore nel
1986, fino al 1996: «Penso ai terremoti del Friuli, della
Basilicata e Campania e dell’Umbria. Grazie ai gemellaggi interdiocesani la Caritas si è dotata di una struttura agile ed efficace».
L’intuizione montiniana è stata ricordata nei giorni
scorsi dalle sedute della Presidenza e del Consiglio
nazionale della Caritas italiana guidata dall’amministratore apostolico di Lodi Giuseppe Merisi. «Ho
ancora negli occhi l’incontro del novembre 2011
con papa Benedetto per i 40 anni – afferma Merisi –
dove simbolicamente si è vista la portata dell’intuizione profetica di Montini, aiutata dal moltiplicarsi
delle “opere segno” sui territori a favore degli ultimi.
E ha attuato lo statuto che il Papa del Concilio sollecitò alla Cei che le affidava il coordinamento delle
attività caritative di ispirazione cristiana. Oggi la Caritas italiana è quotidianamente vicina alle vecchie e
alle nuove povertà e non solo nei confini nazionali.
Inoltre il volontariato sui territori e l’impegno quotidiano, accanto alla formazione, hanno contribuito ad
accrescere la cultura della carità e la considerazione
della società civile».
Oggi quell’intuizione del Papa è diventata per la
Chiesa e la società italiana un patrimonio di valore
inestimabile.
LaMessaènoiosa?Èun problema
vostro,nondellaMessa...
Quante volte voi genitori l’avete sentito dire dai vostri figli la domenica mattina? Quante volte i nostri
insegnanti e i nostri catechisti l’hanno sentito mentre
preparavano i bambini per la Messa? E, ammettiamolo, quante volte noi stessi ce lo siamo detti? Cosa dire
di fronte a una frase così infelice e quasi sacrilega?
Beh, innanzitutto: “No, non è così!”. Uno può trovare la
Messa noiosa, ma è un problema suo, non della Messa. Ci sono nella vita diverse attività importanti che
sono “noiose”: le visite dal dentista possono essere
tali; le persone che hanno malattie ai reni mi dicono
che una dialisi tre volte alla settimana non è un’esperienza entusiasmante; andare a votare non è il massimo del divertimento. Tutte e tre le cose sono però
importanti per il nostro stare bene e il loro valore non
dipende dal grado di soddisfazione con cui le facciamo. La Messa è ancora più importante per la salute
della nostra anima rispetto agli esempi citati. La noia
è un nostro problema e, dicono i sociologi, lo è perché siamo ormai abituati a esperienze mordi e fuggi,
a fare zapping con il telecomando quando sbadigliamo di fronte a un programma. Grazie a Dio, il valore di
una persona o di un evento non dipende dal fatto che
possano “annoiare” o meno, qualche volta. La gente e
gli avvenimenti importanti non esistono per emozionarci, saremmo dei narcisi o dei ragazzini viziati se lo
pensassimo! Questo è vero in particolar modo per il
Santo Sacrificio della Messa. Noi crediamo che ogni
Messa è il rinnovarsi dell’avvenimento più importante e decisivo che sia mai accaduto: l’eterno, infinito
sacrificio di lode di Dio Figlio a Dio Padre su una croce, sul Monte Calvario, in un venerdì chiamato “santo”
. Pensiamoci un attimo: anche i soldati romani erano
“annoiati” quando deridevano Gesù e si giocavano a
dadi la sua tunica, l’unica cosa che possedeva. Secondo, non andiamo a Messa per cercare uno svago, ma
per pregare. Se i fiori sull’altare sono belli, se la musica è piacevole, se l’aria condizionata funziona, se la
predica è corta e significativa, se attorno ci sono volti
amici… tutto questo di certo aiuta.
Ma la Messa è efficace anche se tutte queste cose
mancano (e spesso purtroppo è così!). Perché la Mes-
sa non riguarda noi, ma Dio. E il valore della Messa
viene dalla nostra semplice ma profonda convinzione, basata sulla fede, che per un’ora, la domenica, siamo parte di qualcosa che “va al di là”, siamo innalzati
verso l’eterno, siamo partecipi di un mistero, unendoci a Cristo nel rendimento di grazie, nell’amore,
nel sacrificio di espiazione che offre eternamente al
Padre. Quello che fa Gesù funziona sempre e non è
mai noioso. La Messa non è un tedioso compito che
assolviamo per Dio, ma un miracolo che Gesù compie
con e per noi. Un signore mi ha raccontato che quando era ragazzo il cuore della settimana era per lui il
pranzo di famiglia alla domenica. Il cibo era buono
perché lo cucinava sua mamma e la tavola era felice
perché suo padre era sempre presente. Anche dopo
essersi sposato e aver avuto dei figli, alla domenica a
pranzo andava con tutta la famiglia da sua madre e
da suo padre. Quando i figli sono cresciuti gli hanno
chiesto se era proprio “necessario” andarci, perché a
volte lo trovavano “noioso”. “Sì, dobbiamo” rispondeva lui, “perché non andiamo per il cibo, ma per l’amore,
perché il papà e la mamma sono là”. Aveva le lacrime
agli occhi mentre lo ricordava, perché quando i suoi
genitori erano invecchiati le portate effettivamente
non erano più così buone e la compagnia non era più
così brillante. Nonostante tutto non era mai mancato
una volta: quel pranzo aveva un significato speciale, anche se le lasagne erano bruciate o suo padre si
addormentava a tavola. E ora, diceva, avrebbe dato
qualsiasi cosa per essere ancora là, perché sua mamma era morta e suo padre era in una casa per anziani. Così adesso sono lui e sua moglie a preparare il
pranzo della domenica e spera che i suoi tre bambini
un giorno vi porteranno le loro mogli e i loro figli. Lo
stesso vale per il pranzo della domenica della nostra
famiglia spirituale: la Messa. Alcuni pensano che una
partita allo stadio sia noiosa, altri pensano lo stesso
della musica classica. Secondo molti l’amicizia, il volontariato, la famiglia, la lealtà e l’amore per la patria
sono cose “del passato”, che non “prendono” più. Bene:
sono loro ad avere un problema! E poi mi vengono a
dire che la Messa è “noiosa”…
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FamigliaParrocchiale
castelcovati
IlsalutoaDONPierGiuseppe
Il giorno 7 settembre alle ore 15, la comunità di Castelcovati ha salutato don Piergiuseppe, con la celebrazione della Santa Messa. La chiesa era stracolma di bambini, giovani e adulti.
Terminata la Messa, nel cortile dell’oratorio si è tenuta una festa di saluti organizzata
dai vari gruppi della parrocchia, dove si è proiettato un filmato con i molti momenti felici
passati con i giovani nelle diverse attività proposte dall’oratorio. È stato un momento di
gioia e condivisione, ma c’è stato spazio anche per la commozione per un curato amato
e ben voluto da tutti.
La festa è continuata fino a sera inoltrata.
Il 21 settembre abbiamo poi accompagnato don Piergiuseppe nelle sue nuove parrocchie e la nostra comunità ha partecipato numerosa anche a questo avvenitmento.
Ancora grazie, don Piergiuseppe: la tua presenza tra noi ha lasciato un segno di bene
indelebile; ora il nostro impegno è quello di non disperdere i tuoi insegnamenti.
8 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 9
FamigliaParrocchiale
castelcovati
Corso"deifidanzati"...
enonsolo
Quest’anno il mese di ottobre ha visto svolgersi nella
nostra Parrocchia il corso di preparazione al matrimonio o, come viene chiamato più comunemente, ”corso dei fidanzati”.
Nove coppie, la maggior parte delle quali della nostra
comunità, hanno partecipato agli 11 incontri di formazione proposti.
La partecipazione di tutti è stata costante e i vari temi
sono stati seguiti con interesse.
Forse il rammarico è stato quello di non aver avuto
occasione di lavorare maggiormente in gruppi più
ristretti dove ciascuno è più libero di esprimersi e facilitato a vincere il riserbo o la timidezza che a volte
sono d’ostacolo.
Nonostante l’entusiasmo dimostrato dai fidanzati
non si può nascondere il fenomeno, che sta emergendo anche nelle nostre comunità, del calo dei
matrimoni e l’aumento delle convivenze.
Diminuiscono i giovani che guardano al matrimonio
come risposta ad un progetto, ad una chiamata di
Dio, vivere cioè il matrimonio come Vocazione.
Il loro compito diviene quello di aiutare il mondo, la
nostra società, la nostra parrocchia, chi ci sta accanto,
a riscoprire la tenerezza dell’Amore di Dio, ed aprire
gli occhi sulle cose che più contano nella vita.
Questo impegno dovrebbe, parafrasando una pubblicità, mettere “le ali” ai coniugi, renderli pieni di vita
e vitalità, desiderosi di far conoscere a tutti quanto è
bello vivere in pienezza una relazione sostenuta ed
alimentata dalla presenza di Dio. Proprio il contrario
quindi di quella insoddisfazione e appiattimento in
cui a volte si trasforma la vita a due.
È sufficiente prendere atto di questo cambiamento?
Perché avviene questo? Dove cercare una risposta?
Chi si è “sposato in Chiesa” ha quindi il dovere di testimoniare che la sua non è stata una scelta legata
alla tradizione o convenienza, ma scelta di vita da
proporre, con gioia e slancio generoso ai giovani. E’
compito degli “sposati” conquistare i giovani al matrimonio cristiano attraverso il loro esempio, convincente ed attraente.
Il nostro Dio, ci insegna la Chiesa, non è un Dio invadente.
Sono l’uomo e la donna che scegliendo di unirsi nel
Sacramento Nuziale, invitano Dio a far parte della
loro famiglia.
È la Parola di Dio che ci illumina e fa vedere come
l’unione di un uomo ed una donna, nel matrimonio, è
immagine dell’Amore di Cristo per l’uomo. Nella sua
indissolubilità e unicità l’amore di due sposi, illuminato da Dio, li rende co-creatori e co-redentori.
Una coppia di fidanzati, al termine del corso ha
scritto:
“Abbiamo ritrovato Dio. Adesso che l’abbiamo ritrovato, vorremmo che questo “Amico Speciale”, questo Padre, rimanesse sempre nella nostra vita, che venisse a
trovarci ogni giorno”.
Questo è l’augurio per i fidanzati, ma è anche l’impegno che ogni coppia di sposi può assumersi: lasciare
che Gesù entri più di frequente nelle nostre case e
che vi resti il più a lungo possibile.
10 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
AnniversaridiMatrimonio
Il cammino del
matrimonio è molto
difficile, perché si
uniscono due persone
con esigenze, priorità
e modi di pensare
differenti. Soprattutto
nei primi tempi di vita
insieme si incontrano le
difficoltà, ma lo scopo
comune, cioè quello di
formare una famiglia
unita, dà la spinta per
iniziare il percorso.
“Matrimonio” vuol
dire anche amore, ed
è questo che dà alla
coppia la forza di fare
una promessa così
importante (essere
fedeli sempre) davanti
a Dio, e continuare per
tutta la vita.
Domenica 16
novembre, nella Santa
Messa delle 11.00, ci
siamo trovati in diverse
coppie per festeggiare
gli anniversari di
matrimonio. In
questa celebrazione
abbiamo ringraziato
il Signore e chiesto la
Sua benedizione per
rafforzare l’amore e
continuare la vita in
famiglia.
Don Alfredo nell’omelia
ha commentato il
dono che ci avrebbe
fatto al termine della
celebrazione: un
quadretto (realizzato
dai nostri ragazzi di
3a media), che riporta
le tre parole speciali
di papa Francesco
per la famiglia,
e precisamente
Permesso, Grazie,
Scusa.
Le terremo presenti ogni giorno! Grazie don per il ricordo e per la preghiera.
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 11
FamigliaParrocchiale
castelcovati
Ss.CresimeePrimaComunione
e impegno dalle loro catechiste ed educatori, li hanno preparati bene a questo doppio
appuntamento.
È stata una celebrazione che ha coinvolto, oltre ai ragazzi, anche le famiglie, prima negli
incontri di catechesi, e poi nell’abbellire la chiesa. Grazie a questa collaborazione la celebrazione è stata vissuta intensamente.
Le catechiste, gli educatori e don Alfredo ringraziano tutti per la buona riuscita di questo
importante momento e danno appuntamento ai ragazzi e alle loro famiglie per i prossimi
incontri di catechesi.
Sabato 22 e domenica 23 novembre, nella nostra parrocchia si sono celebrate le Ss. Cresime e Prime Comunioni.
La celebrazione è stata presieduta dal delegato del Vescovo Mons. Rosario Verzeletti,
parroco di Chiari e Vicario di Zona.
I nostri ragazzi e ragazze, 49 per la precisione, erano molto emozionati e coscienti di
ciò che andavano a ricevere: il dono dello Spirito Santo e dell’Eucaristia. Per la prima
volta hanno ricevuto Gesù nel loro cuore. Tanti anni di catechismo, seguiti con amore
12 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 13
FamigliaParrocchiale
castelcovati
il filo della memoria
Prima Comunione:
un’emozione unica
Il giorno della Prima Comunione è uno di quelli più emozionanti
per ogni bambino: dopo tanti anni di catechismo che lo hanno
introdotto ai “misteri” della fede cristiana, e dopo alcuni mesi
di preparazione più specifica, finalmente vede coronato il desiderio di incontrare Gesù in forma tutta particolare ed intima.
Anche molti elementi esterni concorrono a creare un clima carico di significati: la chiesa parata solennemente, la comunità
che si raccoglie per condividere la festa, il vestito bello, genitori
e parenti eleganti, il pranzo o la cena con i famigliari, i regali…
Ebbene, cambiano i tempi, tante cose sono diverse (i vestiti, il
modo di stare insieme nelle occasioni importanti, ecc.), ma le
emozioni che i protagonisti di questo giorno vivono nel loro
cuore è lo stesso di sempre: il loro entusiasmo e la loro gioia per
un passaggio fondamentale nella vita di fede, che ha un valore
sia personale che comunitario, traspaiono dal loro sguardo.
P. O.
Ester ed Elena Palmieri accompagnate da Rosi e Roselsa Alghisi
Rosa Savoldi
La chiesa parrocchiale accoglie i comunicandi nel 1973
Pietro Bosetti
14 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
1969: Piero Marini, Liliana Ribola, Marino Marini
1982: foto di gruppo con don Vincenzo Togni e don Pierangelo Sanzogni
Anni Cinquanta: corteo dall'asilo verso la chiesa
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 15
FamigliaParrocchiale
castelcovati
dall' oratorio
Unpomeriggio"missionario"
dall' oratorio
C.A.G.
(Centro di Aggregazione Giovanile)
Da moltissimi anni il mese di ottobre la
Chiesa lo dedica alle missioni. Così abbiamo fatto anche noi. In particolare il
12 ottobre in oratorio abbiamo vissuto il
Pomeriggio missionario.
Nonsolocompiti
Nel nostro teatro alcuni giovani della
parrocchia, aiutati da video e fotografie, hanno raccontato le loro esperienze
missionarie, vissute nell’estate appena
trascorsa.
Alcuni sono stati in Romania, altri in
Bielorussia e una in Africa. Sono stati
racconti molto interessanti che ci hanno mostrato come si vive in quei paesi:
abbiamo visto la loro povertà e la loro
dignità nell’affrontare le
prove della vita.
I nostri “giovani missionari” hanno trascorso il
loro tempo animando
i giochi di bambini che
vivono negli orfanotrofi
di quel paese e donando
loro un sorriso e tanto
amore, subito ricambiato
da altrettanto affetto.
Dopo questa bellissima
testimonianza
siamo
andati tutti nel cortile
dell’oratorio dove un
gruppo di giovani di Brescia ci ha offerto un divertentissimo spettacolo di
giocolieri e mangiafuoco.
Una merenda in compagnia ha concluso il pomeriggio missionario.
16 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
Pronti … ai posti … VIA!
te a casa!).
Ha avuto così inizio il C.A.G. all’insegna del gioco e dello sport:
l’Oktobergrest.
Con i ragazzi delle medie, aiutati da Irma e Sonia, abbiamo provato a
fare i biscotti … in tutte
le salse!
Dopo quattro mesi di “pausa” estiva con un grest scoppiettante e
“rilassanti” campi estivi, il C.A.G.
ha aperto le porte!
Ottobre è stato il mese dell’accoglienza. Abbiamo tentato di sfruttare i pomeriggi soleggiati … con
un po’ di nostalgia per l’estate.
A novembre, sono tornati, a grande richiesta, i corsi di cucina!
Per i bambini delle elementari “In
cucina con la nonna” con nonna
Laura che ci ha insegnato a mangiare … ah no! ci ha insegnato a
cucinare!! Abbiamo imparato a
fare dei bellissimi (e buonissimi)
biscotti e delle deliziose focacce
(tante non sono nemmeno arriva-
A dicembre con i bambini delle elementari ci
“conceremo per le feste!”
facendo dei lavoretti natalizi.
Per i ragazzi delle medie,
con “Freedom writers”
proveremo a fare i giornalisti per un po’!
Non sei ancora passato a
trovarci al C.A.G.?
Ti aspettiamo dal martedì al venerdì dalle 16.15
alle 18!
Andrea, Olga e Simona
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 17
FamigliaParrocchiale
castelcovati
dall' oratorio
NotiziedalGSO
La nuova stagione sportiva con l’inizio dei campionati
i primi giorni di ottobre è di fatto entrata nel vivo.
Grande è la gioia e la soddisfazione per essere riusciti
ad iscrivere, anche quest’ anno,
una squadra in ogni categoria del C.S.I.
La scuola calcio (anni 2007 e successivi) viene
frequentata da circa 20 bambini, le altre squadre sono formate da una rosa di circa 13-14 calciatori ciascuna.
I nostri campi risultano quindi frequentati da
un centinaio di atleti.
Per consentire ai più piccoli di allenarsi e divertirsi anche nel periodo più freddo, siamo
riusciti ad ottenere l’utilizzo della palestra comunale nei mesi di dicembre e gennaio.
I vari campionati ci stanno riservando soddisfazioni alterne in termini di risultati, ma
quello che ci piace sottolineare sono l’ottimo comportamento ed il rispetto nei con-
18 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
fronti degli avversari e degli arbitri che le nostre squadre stanno dimostrando.
La speranza è che la stagione prosegua nella direzione
intrapresa. I prossimi impegni che ci vedranno come
protagonisti sono, oltre al proseguimento dei vari
campionati, il Torneo di Natale (il pomeriggio del 20
dicembre presso la palestra delle scuole medie) riservato alla scuola calcio, il Natale dello Sportivo (la sera
del 22 dicembre con la S. Messa e lo scambio di auguri
in oratorio con le varie associazioni sportive attive in
paese) ed il Torneo di S. Antonio (tutta la giornata del
10 gennaio) per le squadre Under 10, 12 e 14.
Un sentito e caloroso ringraziamento va riconosciuto
ai tanti volontari che si prendono cura dei nostri ragazzi e fanno sì che il nostro oratorio risulti animato e frequentato da tante persone.
L’ invito è per tutti i genitori, familiari, amici e covatesi
in genere, a sostenere con la loro presenza tutti i nostri
atleti.
Il G.S.O.
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 19
FamigliaParrocchiale
castelcovati
dall' oratorio
"Tuttodascoprire"
Anche quest’anno è iniziato nella nostra parrocchia,
accanto al catechismo, il cammino di ACR. Ogni anno
l’Azione Cattolica ha un motto che quest’anno è “Coraggio sono io”, preso dal brano del vangelo di Marco
che fa da sfondo in quest’anno associativo. Essendo
20 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
l’anno della sequela, siamo invitati a riflettere, nel
nostro cammino di fede, sul come seguiamo Gesù, e
Lui ci invita a non avere paura ed essere coraggiosi…
sempre!
Per aiutare i ragazzi a comprendere questo messaggio, l’ACR ha un’ambientazione e uno slogan particolari: siamo nel laboratorio di
un inventore e lo slogan é “Tutto da scoprire”!
Siamo partiti riscoprendo i talenti che
ognuno di noi ha, per riconoscerli, condividerli e farli fruttare mettendoli al servizio degli altri. Ogni educatore ha declinato con il proprio arco di età (6/8, 9/11,
12/14) questo obiettivo in base all’esperienza dei ragazzi. Tutti ci siamo ispirati
allo “sfondo” comune, ovvero il laboratorio dell’inventore. In particolare ci siamo
soffermati sugli strumenti che possiamo
trovarvi, perché, per costruire una bella
invenzione, è necessario avere degli stru-
menti, saperli utilizzare ed assemblare tutto al meglio.
Il mese di gennaio, poi, sarà il Mese
della Pace in cui i ragazzi allargheranno il loro sguardo sul mondo
circostante, per interrogarsi sul
modo in cui l’intelligenza dell’uomo viene messa a servizio della
tecnica. In questo periodo i ragazzi saranno chiamati a utilizzare gli
strumenti conosciuti in precedenza trovando il giusto incastro. Ogni
elemento deve essere collocato
al proprio posto, affinché
la grande invenzione della
vita possa corrispondere
al prototipo, al progetto di
Dio, in questo atto creativo
della loro esistenza.
Dopo aver conosciuto gli
strumenti ed assemblato
giustamente, inizieremo la
fase del “collaudo”. Avendo
sperimentato che le difficoltà si possono superare
nella prospettiva di Gesù, i
ragazzi scopriranno che la
loro vita, la più straordinaria
delle invenzioni, funziona
davvero solo se azionata,
utilizzata e donata per il
prossimo. Ogni scoperta,
infatti, diventa un’invenzione utile quando dal laboratorio viene portata nel mondo, per essere collaudata, testata nell’utilizzo da parte di tuti.
Arriveremo, quindi, al Mese degli Incontri che quest’anno sarà aperto
dal meeting a Bagnolo Mella il 26 aprile, dove incontreremo tutte le
parrocchie di Azione Cattolica della diocesi di Brescia. Una giornata di
festa in cui ragazzi, giovani e adulti “toccheranno con mano” cosa vuol
dire appartenere alla grande famiglia dell’AC.
In attesa di tutto questo abbiamo preparato la celebrazione dell’8 dicembre qui, in parrocchia. La festa dell’Immacolata è, per noi associati,
un momento importante, perché siamo chiamati a rinnovare il nostro
“Sì” di laici impegnati nell’AC, proprio nel giorno in cui ricordiamo il “Sì”
molto più grande di Maria. Per celebrare al meglio questo momento
vissuto nella S. Messa delle 9.30 con ragazzi, giovani ed adulti, ci siamo
incontrati domenica 7 alle 20.30 per una veglia che ci ha aiutato a disporci nel modo migliore.
Educatori ACR
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 21
FamigliaParrocchiale
castelcovati
dall' oratorio
dall' oratorio
Sperandochenonpiova
..... e puntuali “Come una colomba al desìo chiamata” a ottobre, nel teatro
dell’oratorio, messo a disposizione dal nostro gentilissimo parroco don Alfredo, sono tornati gli Stortignacoli con una nuova edizione di “SPERANDO
CHE NON PIOVA”, uno spettacolo all’insegna del divertimento, della musica e
dell’intrattenimento che
da più di 20 anni vede
sfilare sul palco nuove e
vecchie glorie locali che si
sfidano per l’ambito traguardo di RE DEI POMODORI, per la simpatia e la
risata, RE DEI FIORI, per la
bravura e interpretazione, e la speciale categoria DEI GIOVANI col loro vincitore. Anche quest’anno
lo spettacolo ha portato
la gioia e il piacere dello
stare insieme che sono
propri degli Stortignacoli.
Non si concorre solo per
la gloria: a tutti i concorrenti sono riservati premi
per la partecipazione e ai vincitori tocca una parte
della torta più consistente e siamo fieri del fatto che
grazie agli sponsor locali abbiamo potuto realizzare
questi premi, investendo nelle attività commerciali
di Castelcovati.
Allo scopo di rendere ancora più divertente lo spettacolo, invitiamo
chiunque si voglia
divertire e voglia
far divertire, con il
cabaret, barzellette,
scenette ecc. ecc.
a prepararsi per il
prossimo anno, per
mettere in difficoltà
i nostri “PROFESSIONISTI” che, mentre
lasciavano il teatro,
tutti soddisfatti dicevano: l’anno prossimo canterò........
ballerò....
...vedrete!
GLI STORTIGNACOLI
22 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 23
FamigliaParrocchiale
castelcovati
ICortilai
I CORTILAI ... eccoci, ci presentiamo, siamo un
gruppo di genitori che in questi ultimi anni,
con tanta energia e voglia di operare, si è coraggiosamente messo in gioco per animare le
ore pomeridiane della domenica in oratorio,
in compagnia dei bambini e ragazzi della nostra comunità. Anche quest’anno, abbiamo
avuto il piacere di iniziare con volti nuovi e
non ci stancheremo mai di invitare i genitori ad unirsi a noi per accrescere il gruppo.
Organizzando un calendario con i vari turni,
ogni domenica ci alterniamo, apriamo i campi
da calcio per i piccoli appassionati a questo
sport, prepariamo lavoretti, corsi di cucina, a
Natale portiamo auguri e regali agli ammalati
e quando la primavera sboccia, diamo spazio
ai tanti giochi all’aperto.
Il 16 novembre, in occasione della giornata
del ringraziamento, abbiamo organizzato la
FESTA DELL’ AGRICOLTURA, con giochi inerenti a quest’ultima, durante la quale bambini,
ragazzi, ma non solo, si sono divertiti un sacco, ne sentiamo ancora le risate, ed è stato un
piacere immenso.
Un’altra sorpresa indimenticabile è il meraviglioso VILLAGGIO DI S. LUCIA preparato a
dicembre per i più piccoli; anche in quest’occasione le espressioni di gioia e stupore
impresse sui volti dei bambini ci hanno appagato di tutto il lavoro svolto... Le nostre idee
sono come un vulcano in eruzione, quindi
bambini, vi aspettiamo ogni domenica con
l’amore e la gioia che Gesù ha insegnato a
donare agli altri.
24 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
dall' oratorio
dall' oratorio
ÈarrivataSANTALucia
DOMENICA 7 DICEMBRE in Oratorio grande Festa di
S. Lucia. I nostri ragazzi con le loro famiglie han-
no potuto visitare
il VILLAGGIO di
S. LUCIA. Giochi,
divertimento,
luci,
biscotti fatti dia ragazzi e
tante caramelle che ha portato Santa Lucia in
persona, accompagnata dal suo asinello.
S. Lucia è poi andata all’ufficio postale del suo
villaggio per ritirare la posta: erano le letterine
che i bambini avevano scritto e colorato e imbucato nell’apposita cassetta.
È stato tutto molto bello, grazie ai “Cortilai”
per l’ottimo lavoro fatto. Appuntamento per
tutti al prossimo anno!
FestadelRingraziamento
Un classico appuntamento con il mondo agricolo si
è tenuto domenica 12 novembre a Castelcovati e in
altri paesi della provincia: la “Giornata Nazionale del
Ringraziamento”. Questa festa viene celebrata in Italia
nella seconda domenica del mese e serve a far incontrare due realtà quali la Chiesa e il mondo rurale. Dopo
la celebrazione liturgica domenicale, si è infatti tenuta in piazza la consueta cerimonia di benedizione dei
trattori volta a rendere grazie a Dio per il raccolto dei
campi e chiedere la sua benedizione per i futuri lavori.
In questo tempo di crisi non è facile dire “grazie” ma
forse il segreto per non scoraggiarci è proprio questo:
affidarci a Dio ed essergli grati
per ciò che c’è perché, tanto
o poco, noi l’abbiamo.
Nel pomeriggio in oratorio la festa è continuata
in modo speciale. L’oratorio sembrava l’aia
di un grande cascinale;
i “cortilai” in abiti contadini d’altri tempi hanno
animato egregiamente il
pomeriggio con giochi a
tema e del passato: corsa
dei sacchi, rompipignatte, tombola agricola, gara di
sgranatura delle pannocchie. È
stato fatto anche il burro con un fiasco, burro che poi è stato mangiato spalmato su fette
di pane con lo zucchero. Zucchero filato e ottime caldarroste hanno allietato il palato di tutti.
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 25
unsalutodalla
SCUOLAdell'Infanzia
FamigliaParrocchiale
castelcovati
Che emozione … inizia la scuola.
Eccoci, è l’inizio di settembre e
puntualmente riprende la scuola dell’
infanzia tra sorrisi, abbracci, passi
incerti e qualche lacrima.
È sempre però una grande emozione
per tutti: per i bambini che
ritornano dopo l’ estate e scoprono
i nuovi compagni e ritrovano il loro
ambiente, per i bambini che arrivano
per la prima volta e tutto è nuovo,
tutto è strano, per i genitori che
lasciano i loro piccoli ogni
giorno.
E poi ci sono anche
le maestre …
anche per loro è
sempre un'emozione
l’inizio di un nuovo anno
scolastico … già, perchè la
scuola dell’ infanzia è un
mondo speciale dove si
imparano tutte le cose
che servono per vivere
bene…
Il valore di un sorriso,
l’importanza di una
regola, l’aiuto di un amico
… è qui che i bambini si staccano
per la prima volta dalla famiglia per
diventare grandi, è qui che si fanno
esperienze sul mondo, che si canta e
si gioca felici.
Non è facile descrivere l’emozione
che si prova a vivere all’ interno
della scuola dell’ infanzia; non è
venire a scuola, che ogni genitore possa vivere
questa esperienza di crescita e che ogni maestra
capisca sempre il ruolo speciale e la responsabilità
che questo lavoro comporta.
Vorrei condividere alcuni pensieri che Robert
Fulgum dedicò alla sua maestra in occasione del suo
funerale:
“La massima parte di ciò che mi serve sapere su come
si vive, cosa fare e in che modo comportarmi, l’ho
imparato all’asilo …
La saggezza non si trova al vertice della mantagna di
studi superiori, bensì nei castelli di sabbia del giardino
dell’ infanzia …
Queste sono le cose che ho appreso:
dividere tutto con gli altri, giocare
correttamente, non fare male alla
gente, rimettere le cose a posto,
dire che mi dispiace quando faccio
male a qualcuno, condurre una vita
equilibrata (imparare qualcosa,
pensare un po' e disegnare,
dipingere, cantare, ballare, suonare
e lavorare un tanto al giorno)….
Rimane sempre vero, a qualsiasi età
che quando si esce per il mondo è
meglio tenersi per mano e restare
uniti…”
Che dire ancora se non che le
nostre porte e finestre sono
aperte, che vi aspettiamo, che ci
auguriamo sia un anno positivo e
sereno per tutti.
Linda
facile perchè è un mondo complesso fatto di mille momenti
e di mille occhi che ti guardano curiosi e attenti, è fatto di
piccole mani che si intrecciano e di voci, di risate e abbracci
dolcissimi…
Spero che ad ogni bambino venga data sempre la possibilitàdi
26 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
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FamigliaParrocchiale
castelcovati
dalla scuola elementare
Tuttiallacasadiriposo
Martedì sono andato alla casa di riposo con le maestre e i miei compagni per
salutare tutti i nonni.
Quando siamo arrivati Nicoletta ci ha fatto togliere i giubbini e nello stesso
momento ci ha fatto conoscere Melania, una nonna di centoquattro anni.
AlCaseificioVitali
Dopo siamo andati in un
salone dove c’erano tutti
i nonni seduti in cerchio
che ci hanno accolto con
un sorriso.
Poi noi abbiamo letto
loro delle storie e loro
ci hanno fatto degli
indovinelli.
Infine ci hanno regalato
il lecca-lecca finto e la
caramella vera.
Questa esperienza mi
è piaciuta perché mi è
piaciuto leggere le storie
ai nonni.
Classi terze
della scuola primaria
28 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
dalla scuola elementare
Giovedì scorso noi delle classi terze siamo andati al caseificio Vitali di Chiari, accompagnati
dalle insegnanti.
Arrivati lì, ci aspettava Gian­
Pietro. Subito
dopo ci ha fatto vedere come si usano le
mungitrici per mungere le mucche.
Poi siamo andati a dare il fieno ai vitellini ed
anche a dare il latte con il biberon. Subito
dopo siamo andati al caseificio dove ci aspettavano Ottavio e Giulia per farci vedere come
si trasforma il latte in formaggio. In seguito
siamo andati a vedere i formaggi nelle celle
frigorifere e dopo siamo scesi in cantina a vedere i salumi freschi.
Successivamente siamo saliti a mangiare il
formaggio e a vedere i conigli.
Infine siamo andati a vedere un
vitellino appena nato e la mucca
lo leccava. Dopo siamo ritornati a
scuola.
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 29
FamigliaParrocchiale
castelcovati
dalla scuola media
Orientamento
del CROSS dell’ Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano: questo professionista illustrerà alcune modalità su come supportare i figli nella maturazione della
propria scelta scolastica e cercherà di mettere in luce
le difficoltà che si potrebbero incontrare nel percorso
della “scelta di vita”.
Frugando nei nostri più profondi pensieri sono emerse diverse paure… ora noi studenti di 3a media ci
troviamo di fronte ad una realtà nuova, diversa, per
alcuni forse anche un po’ spaventosa. Dobbiamo prepararci a prendere la nostra decisione: in quest’ultimo anno di scuola media l’ansia sta salendo alle stelle
un po’ per tutti.
Noi ragazzi siamo anche aiutati dalla scuola, che ci
permette di partecipare direttamente a giornate di
I nostri insegnanti e i genitori ci stanno particolarmente vicini per rassicurarci e farci capire meglio i nostri interessi, attitudini, grado di motivazione scolastica, come pure per farci riflettere sul metodo di studio
e di lavoro da noi raggiunto finora, tutto questo con
lo scopo di capire sempre più chiaramente le nostre
aspirazioni e i nostri possibili lavori futuri. In questo
primo periodo scolastico abbiamo incontrato così alcuni rappresentanti, docenti ed alunni, delle scuole
superiori vicine.
Il 6, 18, 19 Novembre abbiamo potuto conoscere e
valutare le proposte formative dei seguenti istituti: il
CFP “Zanardelli” di Chiari, l’Istituto Tecnico “Einaudi”
di Chiari e l’ Istituto Professionale “Ikaros” di Calcio.
Le nostre famiglie
ci stanno accanto in
modo particolare nella
nostra scelta, tenendo
incontri frequenti con
i docenti di classe e
valutando il consiglio
orientativo formulato
dagli insegnanti delle rispettive classi, sul
quale poi riflettere e
pensare serenamente
a casa con ciascuno di
noi.
Inoltre, i nostri genitori
potranno partecipare
ad una serata, il 16 dicembre alle ore 20.15,
tenuta da un esperto
30 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
“OPEN DAY “, nelle quali possiamo visitare insieme ai
genitori alcuni istituti del territorio e successivamente
fare uno “stage” nella scuola che più ci ha incuriosito.
Con questo grande bagaglio d’informazioni, curiosità soddisfatte ed esperienze già, più o meno, vissute
speriamo di avere tutti i presupposti per poter fare a
gennaio la scelta giusta… per il nostro futuro!!!
ConcertomusicalediNatale
Da piccoli quando ci chiedevano: “Che cosa vuoi fare
da grande?” rispondevamo: “Ballerina, calciatore, cantante, velina, astronauta…”. Ed eccoci qui a valutare
istituti tecnici, professionali e licei…
Alcuni di noi sono smarriti e disorientati, altri invece
hanno già le idee molto chiare. Per questo motivo,
tutti noi stiamo svolgendo delle attività scolastiche
che ci dovrebbero aiutare a fare la “scelta giusta”.
dalla scuola media
Anche quest’anno, noi ragazzi della scuola media, “capitanati”
dal professor Scalvini, ci esibiremo nel tradizionale concerto
di Natale, spettacolo che ha il compito di aprire la serata di
solidarietà.
A noi studenti è richiesto molto impegno: i brani eseguiti vanno preparati con cura e noi non siamo certo dei professionisti;
ma anche i genitori e gli insegnanti lavorano parecchio per
riuscire a raccogliere i fondi necessari per aiutare chi è meno
fortunato di noi.
La soddisfazione però è grande perchè abbiamo modo sia
di utilizzare le competenze acquisite negli anni e mostrarle
alle famiglie e alla comunità intera, sia di mettere in pratica
una delle caratteristiche principali di un buon cittadino, ovvero l’attenzione verso gli altri.
Generalmente, all’inizio della prima media, vengono selezionati
dei ragazzi che faranno parte del coro anche negli anni successsivi, mentre gli alunni di terza, che hanno alle spalle più di due anni
di esperienza in campo musicale, si destreggiano con gli strumenti
dell’orchestra.
Non vediamo l’ora di esibirci probabilmete per l’ultimo anno (il
nostro futuro è la scuola superiore) davanti al pubblico di Castelcovati e di emozionarci e fare emozionare come sempre!
I ragazzi di terza secondaria
di primo grado
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 31
FamigliaParrocchiale
castelcovati
sezione AVIS Castelcovati
Concorso"piccoli
madonnari"ecastagnata
Anche quest’anno il successo del concorso “Piccoli
madonnari” è stato grande! Come ormai da 27 anni
nel nostro paese, più di 380 bambini e ragazzi si sono
divertiti per una mattinata, dando sfogo alla loro creatività per realizzare delle vere e proprie opere con l’arte effimera del gessetto passato sulla carta catramata,
imitando i veri madonnari e artisti di strada che stupiscono con grandi immagini
realizzate sul manto stradale. L’invito ad improvvisarsi
artisti per un giorno era rivolto ai bambini della scuola
materna ed elementare, ma
anche ai ragazzi delle medie,
e ognuno ha partecipato con
entusiasmo per aggiudicarsi
uno dei primi tre posti di ogni
categoria. Infatti, passeggiando domenica 19 ottobre nella
nostra piazza si poteva respirare l’entusiasmo dei nostri
giovani che, favoriti anche da
una splendida giornata di sole,
32 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
si sono avvicinati all’arte come mezzo di espressione. La mattinata dedicata ai piccoli madonnari ha
trovato poi una piacevole continuazione nel corso del
pomeriggio per le premiazioni dei vincitori e la consegna di un riconoscimento a tutti i partecipanti.
Il Consiglio direttivo della sezione di Castelcovati è
convinto che nella promozione del messaggio di amore solidale, nella forma del dono del sangue, questa
giornata trovi un posto importante. Il concorso “Piccoli madonnari”, la tradizionale castagnata e il successivo
spettacolo dei burattini sono un momento prezioso
per i più giovani, ma anche per gli adulti: l’evento dedicato ai ragazzi, lo spazio “alternativo” dell’arte, attraverso la quale possono dire la loro, lanciare messaggi,
comunicare il loro punto di vista sui temi più vari, o
anche solo dimostrare doti e abilità tecnico-artistiche,
coincide con l’opportunità per genitori, nonni, educatori, adulti in generale, di conoscerli meglio, entrare un
po’ di più nel “loro mondo” e consolidare il rapporto
con loro.
Tutto questo, gustando caldarroste,
frittelle e zucchero
filato, scommettendo fra amici di chi è
l’occhio più allenato per indovinare il
peso di un tappeto
messo in palio…
Una
domenica
trascorsa stando
insieme in semplicità è la domenica più bella che
si possa sognare
durante la settimana!
CSEilcammino
ECCOCItantissimisalutiatutti
Siccome poi non ci piace arrivare impreparati, ci siamo subito
dati da fare per decidere la ricetta dei biscotti da regalare per Natale e per realizzare graziosi lavoretti di
Natale (di cui vi diamo un'anteprima nella fotografia),
costruiti con carta e scatole riciclate da ricoprire e decorare.
Dovete sapere che questa ricorrenza a noi piace molto perciò addobbi, albero, presepio e canzoni a tema
sono all’ordine del giorno fin dai primi giorni di Dicembre. Per non parlare poi del panettone!
Approfittiamo di questo spazio per fare a tutti i migliori auguri per un sereno Natale ed un bellissimo
inizio di anno nuovo, sperando che il 2015 porti tante
cose belle.
Avremmo voluto in questo numero raccontarvi delle
tante uscite estive che abbiamo fatto ma, come tutti
ben sappiamo, quest’anno il tempo è stato davvero
inclemente e così possiamo dire che… non siamo andati in piscina nemmeno una volta!
Ci risentiamo l’anno prossimo!
Pazienza, ci rifaremo l’anno prossimo. In compenso,
in una bella giornata di sole di Luglio, siamo andati al
Parco Sigurtà e ci siamo divertiti con una caccia al tesoro fotografica che ci ha portato a vedere la bellezza
di questo posto. Siamo poi riusciti comunque a fare
delle belle passeggiate qui vicino.
Tornati a Settembre ci siamo rituffati in tutte le nostre attività: sportive, di uscita, di laboratori, di divertimento e impegno… la nostra quotidianità è fatta di
differenti momenti e insieme al divertimento cerchiamo sempre di fare cose nuove, per esempio ci stiamo
specializzando in alcuni tipi di dolci (nella fotografia ci sono le nostre brioche, che facciamo salate e dolci) e vi ricordiamo che il momento culinario è solo uno dei tanti che raccontiamo nel
nostro profilo facebook che aggiorniamo tutti
i Giovedì (abbiamo ad esempio visitato alcune
bellissime e interessanti mostre, dove abbiamo
avuto anche l’occasione di conoscere gli artisti).
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 33
FamigliaParrocchiale
castelcovati
dalla biblioteca
Unabibliotecaapertaatutti
La nostra biblioteca è animata, in maniera
sempre crescente, dalla presenza e dall’impegno di volontarie e volontari che si avvicinano, liberamente e gratuitamente, a una
causa che non li coinvolge direttamente:
l’amore per la lettura e la valorizzazione di
un luogo in cui si può accedere, ormai, non
solo ai libri ma ad una pluralità di servizi.
Lo sa bene, ad esempio, il gruppo di lettrici e
lettori volontari che si alternano per raccontare ai bambini le favole e le storie più amate:
dopo la conoscenza del progetto “Nati per
leggere” e una formazione continua sulla
lettura ad alta voce, vengono proposte con
continuità letture e laboratori, sia in biblioteca che presso le scuole del paese.
La loro attività vuole sensibilizzare i genitori
alla pratica della lettura in famiglia attraverso una dimostrazione pratica molto semplice: leggere storie ad alta voce, dimostrando
ai genitori come bambini di età diverse, anche molto piccoli, possano interagire con i libri e come la lettura possa essere un’esperienza divertente
per il genitore ed il suo bambino. Ma il volontario in biblioteca, coinvolto in progetti e coordinato, è
una risorsa preziosa anche per altre attività di supporto all’ente e
di promozione: i banchetti di libri
usati, la presenza costante alle iniziative che si svolgono nel paese,
l’aiuto alla bibliotecaria per le attività in biblioteca, la diffusione del
materiale promozionale... e chi più
ne ha, più ne metta!
Certo è che l’organizzazione e il raccordo con la presenza dei bibliotecari è importantissimo: il valore
aggiunto prodotto dal volontariato
organizzato, quando sostiene le attività della biblioteca, diventa anche
34 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
una forma di partecipazione alla vita del paese.
Molte delle attività della nostra biblioteca la caccia al tesoro, i laboratori artistici con le
classi terze della scuola primaria, le letture periodiche, lo scaffale di libri usati e tutta quella bellissima rete di relazioni con il territorio
- non sarebbero possibili se studenti e stu-
dentesse, mamme e papà, pensionate e
semplici affezionati alla biblioteca non si
mettessero a disposizione, ognuno con
le proprie capacità, qualità e voglia di
fare, coordinati e organizzati dall’ente.
Il dibattito è aperto, se n’è parlato anche alla Rassegna della Microeditoria a
Chiari di quest’anno, ma certamente chi
ha provato l’esperienza di donare tempo ed energie alla collettiivtà sa quanto
questo “valore aggiunto” per la società
sia irrinunciabile e preziosissimo.
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 35
FamigliaParrocchiale
AVVISI
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m. 12/10/2014
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n. 24/08/1931
m. 12/10/2014
FESTA PIETRO
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m. 15/10/2014
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m. 05/12/2014
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m. 15/11/2014
Scalvini Manuel con Stortini Daniela
Timolina Matteo con Cadeo Elena
Magnone Andrea con Alghisi Elena
Guerrini Massimiliano con Migliorati Chiara
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n. 19/02/1931
m. 04/12/2014
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SCARDIA JACOPO NAGHIRO
di Francesco e Piselli Jessica
BISIGNANO LORENZA
di Roberto e Consoli Elena
BACAOANU LUCA
di Mihai e Bacaoanu Laura
FESTA ELISA
di Carlo e Festa Alessandra
FORLANI ALESSANDRO
di Marco e Gritti Mariagiovanna
36 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
Poli Carlo con Corsini Stefania
Natidaacquaespirito
BONETTA MARCO
di Denis e Lecchi Cristina
SPORT
NATALE DEGLI
Dotti Luigi con Giobini Gloria
DELPANNO GIADA
di Paolo e Locatelli Gessica
GRAVINA GINEVRA
di Giuseppe e Cavalli Roberta
FRANZONI GIULIA
di Massimiliano e Nodari Zaira
RUBAGOTTI GIADA
di Cristian e Mirveta Susica
BERTOCCHI CHIARA LUCE
di Michele e Scalvini Sara
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 37
FamigliaParrocchiale
castelcovati
PROGRAMMA DELLA
FESTA DI S. ANTONIO 2015
MARTEDI, 06 GENNAIO 2015
Dalle ore 19.00: Presentazione in conferenza stam-
pa della sagra “I canünsèi de Sant’Antone”. Saranno
presenti Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali di
Castelcovati e parroci dei paesi limitrofi.
GIOVEDI, 08 GENNAIO 2015
Dalle ore 20.30: “Adorazione Eucaristica” - Chiesa
parrocchiale.
VENERDI, 09 GENNAIO 2015
Dalle ore 19.00: Canünselada in Oratorio e presso i
ristoranti che hanno aderito all’iniziativa.
Dalle ore 20.00: Serata solidale con Associazioni e volontari, presso l’Oratorio.
Dalle ore 21.00: Presentazione della mostra fotografica organizzata dal Circolo Fotografico “L’Iride” di
Castelcovati ed incontro con l’autore presso l’ex Casa
Cadei.
SABATO, 10 GENNAIO 2015
Dalle ore 10.00: Torneo di calcio per ragazzi organiz-
zato dal Gruppo Sportivo dell’Oratorio.
Dalle ore 12.30: Canünselada in Oratorio con Associazioni sportive e presso i ristoranti che hanno aderito
all’iniziativa.
Dalle ore 19.00: Canünselada in Oratorio e presso i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa.
Dalle ore 20.30: Saggio di danza del Centro Danza Castelcovati di Monica Cogi.
DOMENICA, 11 GENNAIO 2015
Ss. Messe in Chiesa parrocchiale: ore 08.00 - 09.30
- 11.00 - 18.00.
Dalle ore 09.00 alle ore 18.00: Bancarelle dei prodotti
enogastronomici, di artigianato locale e hobbistica.
38 | notiziariodellaParrocchiadiSant’AntonioAbate | CASTELCOVATI
Dalle ore 09.00: Esposizione di animali in piazza, organizzata dall’AVIS
di Castelcovati e dalla
sezione locale della Coldiretti; esposizione disegni dei bambini.
Dalle ore 10.45: Inaugurazione della mostra
fotografica presso l’ex
Casa Cadei, organizzata
dal Circolo Fotografico
“L’Iride” di Castelcovati.
Dalle ore 12.00: Canünselada in Oratorio e presso i
ristoranti che hanno aderito all’iniziativa.
Dalle ore 14.30 alle ore 18.00: Mostra fotografica
presso l’ex Casa Cadei, organizzata dal Circolo fotografico “L’Iride”.
Dalle ore 15.00: Vespri solenni in Chiesa parrocchiale.
Dalle ore 15.30: Benedizione degli animali sul sagrato
della Chiesa parrocchiale.
Dalle ore 16.00: Premiazione del concorso “Piccoli
presepi a Castelcovati” sul sagrato della Chiesa parrocchiale.
Dalle ore 19.00: Canünselada in Oratorio e presso i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa.
Dalle ore 21.00: Giochi senza frontiere – L’andata.
VENERDI, 16 GENNAIO 2015
DOMENICA, 18 GENNAIO 2015
ristoranti che hanno aderito all’iniziativa.
- 11.00 - 18.00.
Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.30 alle
ore 18.00: Mostra fotografica presso l’ex Casa Cadei,
organizzata dal Circolo Fotografico “L’Iride” di Castelcovati.
Dalle ore 12.00: Canünselada in Oratorio e presso i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa.
Dalle ore 15.00: Processione con la statua di S. Antonio.
Dalle ore 16.30: Concerto del Corpo bandistico di Catelcovati presso il Teatro parrocchiale.
Dalle ore 19.00: Canünselada in Oratorio e presso i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa.
Dalle ore 21.00: Giochi senza frontiere – A volte ritornano!
Dalle ore 19.00: Canünselada in Oratorio e presso i Ss. Messe in Chiesa parrocchiale: ore 08.00 - 09.30
SABATO, 17 GENNAIO 2015
Ss
. Messe in Chiesa parrocchiale: ore 08.30 - 10.30
Concelebrazione solenne della solennità di S. Antonio
Abate, con ex parroci, ex curati e sacerdoti della zona
VIII – 18.00.
Dalle ore 12.00: Canünselada in Oratorio e presso i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa.
Dalle ore 15.30 alle ore 17.30: Torneo di minibasket
dell’USO Olimpia Basket presso la palestra delle scuole
medie.
Dalle ore 19.00: Canünselada in Oratorio e presso i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa.
Dalle ore 20.30: Commedia dialettale della compagnia “Gli Stortignacoli”, presso il Teatro parrocchiale.
Per tutto il periodo, sarà aperta la pesca di
beneficienza; inoltre, saranno esposti dei
presepi artistici di Adriano Loda e quelli
partecipanti al Concorso Presepi e sarà visitabile, all’interno della Chiesa di Sant’Alberto, il Presepio artistico meccanico.
MARTEDI, 13 GENNAIO 2015
Dalle ore 20.00: S. Messa solenne in Chiesa parroc-
chiale presieduta dal Vescovo Luciano Monari e, al
termine, benedizione dei locali della Coop. Solidarietà
covatese.
MERCOLEDI, 14 GENNAIO 2015
Dalle ore 20.30: Seduta del Consiglio comunale in
Oratorio, con consegna benemerenze e borse di studio per gli studenti meritevoli.
ANNOXXXVII N.4 | DICEMBRE2014 | 39
Visitate il presepio artistico meccanico
in S. Alberto dal 25 dicembre 2014 al 18 gennaio 2015
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