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Monte Disgrazia 3678m.

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Monte Disgrazia 3678m.
Monte Disgrazia 3678m.
(versante ovest-sud ovest)
Scheda dell'escursione
Difficoltà Tecnica : PD+ / III°
Sforzo Fisico:
medio/elevato
Pericoli oggettivi: crepacci e roccia friabile
Attrezzatura:
NDA – casco, imbracatura, corda, ramponi e picozza
Tempo
complessivo:
I°giorno: 2/3 ore
II°giorno: 10 ore
Quota di partenza: Piana di Preda Rossa 1955m.
Max quota:
cima 3678m.
Dislivello salita
e discesa :
I°giorno
Esposizione:
ovest-sud ovest
Periodo:
18/19 luglio 2015
Punti appoggio:
Rifugio Ponti 2559m tel/fax 342 611455 - 640138
575m. - II° giorno
6h-800m.
4h-1700m.
http://www.rifugioponti.it
Costo :
€
30,00 + rifugio, trasporti e merenda
1
Introduzione
Il monte Disgrazia è una montagna delle alpi Retiche occidentali alta 3678m. Situata
nelle provincia di Sondrio, è una delle vette principali della Valtellina centrale. Costuisce
lo spartiacque tra la Valmalenco e la Val Masino, ed è adiacente ad altri importanti
massicci, primo tra tutti quello del Bernina. Il Disgrazia appare decisamente imponente
grazie alla sua notevole altitudine e alla copertura glaciale rispetto alle cime circostanti.
Avvicinamento
Da Trento per passo Tonale, Aprica, Sondrio poco dopo si gira presso paese di Ardenno
per val Masino dove in pochi km. a Bagni di Masino/Filolera da dx si gira per Piana di
Preda Rossa (km 210 ore 5)
Descrizione
Sabato 27 : Dal parcheggio di Piana di Preda Rossa 1955m. seguire le indicazioni per il
rifugio Ponti lungo il sentiero che dapprima costeggia la bellissima piana sul lato destro
(orografico) e successivamente risale i pendii sovrastanti, prima nel bosco e poi tra prati
e roccette. Superato il primo tratto, il sentiero prende velocemente quota giungendo
infine al rifugio Ponti 2559m.
Domenica 28 : Dal rifugio si sale prima lungo i pendii che fiancheggiano la morena del
ghiacciao di Preda Rossa e poi in cima alla morena per stretto sentiero, un po´ esposto.
Dopo circa un´ora dal rifugio si tocca per la prima volta il ghiacciaio dove si indossano i
ramponi e ci si lega. Il ghiacciaio va affrontato sul suo lato sinistro costeggiando una
bella bastionata granitica. La salita inizialmente in dolce pendio acquista maggiore
pendenza per poi terminare alla suggestiva sella di Pioda (3387m). Da qui piegare verso
destra, aggirando il primo risalto roccioso e raggiungendo così la cresta tramite un
canalino (percorribile solo se innevato, in caso contrario è consigliabile attaccare
direttamente il risalto roccioso). Seguire ora il filo di cresta, a tratti affilata ed aerea, che
alterna tratti di roccia con altri di neve fino al grande testone roccioso del "cavallo di
bronzo" che precede di poco la vetta. Si può optare di scalarlo direttamente (III°) oppure
di aggirarlo sul versante S. Superata questa ultima difficoltà per facili roccette e neve si
tocca la vetta 3678m.
Percorso complessivo
Copyright 005 © SOSAT Sezione Operaia Società Alpinisti Tridentini
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