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Sgominata gang di spacciatori Il vademecum dello sportivo La

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Sgominata gang di spacciatori Il vademecum dello sportivo La
Periodico di informazione
del Comune di Mirandola
fondato nel 1877
Numero 24
Dicembre 2015
www.indicatoreweb.it
MIRANDOLESE
finale emilia
Sgominata gang
di spacciatori
Mercoledì 23 dicembre grande concerto con la Filarmonica e il Faith Gospel Choir
Un Natale di Presepi e musica
Un percorso nel centro storico di Mirandola attraverso le Natività artistiche
on line
Il vademecum
dello sportivo
I carabinieri di Finale Emilia hanno
sgominato un’organizzazione di spacciatori di nazionalità italiana che aveva
il controllo del traffico di stupefacenti
a Finale Emilia e a Massa Finalese. Le
indagini erano partite a giugno del 2014
con l’arresto di una 22enne trovata in
possesso di un panetto di hashish del
peso di 100 grammi. I carabinieri,
coordinati dal sostituto procuratore
della Repubblica di Modena, Marco
Imperato, hanno potuto accertare alcune centinaia di spacci nell’arco di circa
quattro mesi. La Procura della Repubblica di Modena, valutate le risultanze
investigative che avevano accertato la
frequenza e la metodicità degli spacci,
ha richiesto al Tribunale l’emissione di
misure cautelari a carico dei responsabili, peraltro noti alle forze dell’ordine
per avere precedenti per spaccio. Il Gip
di Modena Andrea Romito ha emesso
tre ordini di custodia cautelare in carcere, un arresto domiciliare e un obbligo
di presentazione alla polizia giudiziaria.
Continua a pag. 13
il racconto
La Befana
dell'Olmone
Un inedito racconto di Luca Marchesi, ambientato nel 1945, ci racconta
di una notte straordinaria e dei magici
incontri che si possono fare.
A pag. 29
C’è tutto lo sport mirandolese dalla
a alla zeta nella guida “Mirandola fa
sport”, fondamentale strumento per
orientarsi tra società cittadine, palestre,
piscine, campi sportivi e aree verdi. Il
vademecum è stato realizzato dal Servizio sport e promozione del territorio
del Comune e dal Punto informativo
comunale e può essere consultato o
scaricato dal sito del Comune (www.
comune.mirandola.mo.it). Le 220
pagine della guida si aprono con una
galleria delle società sportive cittadine,
con sedi, referenti, numeri di telefono,
e mail e profili Facebook, tutte le informazioni insomma per conoscere e
prendere contatto con le varie realtà
sportive mirandolesi: polisportive, società, associazioni, gruppi. “Mirandola
fa sport” prosegue poi con un’esaustiva
galleria di impianti e palestre, anche in
questo caso con le informazioni su gestori, accesso, attività praticate, orari,
contatti di campi di calcio e di tennis,
palestre, piscine. Nella pubblicazione
sono inoltre ospitate le palestre private
di Mirandola, anche in questo caso con
tutte le informazioni necessarie. La
guida si chiude con le aree verdi cittadine: da dove accedervi, quali attività
vi si possono praticare e di quali attrezzature sono dotate. Uno strumento
indispensabile per chi vuole conoscere
la realtà sportiva di Mirandola.
2 · n. 24 - dicembre 2015
«Impegni sulle liste d'attesa e nuova sala operatoria da gennaio»
mirandola
«Ospedale, il lavoro prosegue»
Il sindaco Benatti: «Referendum inutile, ora guardiamo al futuro»
«Vorrei in primo luogo ringraziare
i dipendenti comunali per il grande
sforzo che hanno profuso in occasione
del referendum del 13 dicembre scorso,
in un momento nel quale sono già oberati di lavoro per la ricostruzione post
sisma. Un grazie anche a presidenti, segretari e scrutatori dei seggi che hanno
consentito il regolare svolgimento delle
operazioni di voto». Lo ha dichiarato il
sindaco di Mirandola Maino Benatti
incontrando i giornalisti, lo scorso 14
dicembre, all’indomani del referendum
consultivo comunale sull’ospedale di
Mirandola, che non ha raggiunto il
quorum del 50 per cento più uno degli
aventi diritto per essere valido. Hanno
infatti votato 7.982 cittadini, ovvero il
44,07 per cento dei 18.114 elettori del
Comune di Mirandola. I “sì” sono stati
7.887 (99,05 per cento), mentre i “no”
76 (0,95 per cento).
«Massimo rispetto per chi ha votato
– ha proseguito Benatti – ma ora è il
momento di voltare pagina e continuare
il nostro lavoro per l’ospedale con le
istituzioni». E sono diverse le richieste
che l’Amministrazione comunale ha
già presentato alla Regione per potenziare il Santa Maria Bianca. Partendo
proprio dai tempi di attesa. «Stando a
quanto dichiarato dall’Ausl, i tempi di
attesa stanno diminuendo in tutta la
provincia grazie alle nuove assunzioni
effettuate – ha detto il sindaco – ma
si deve trattare di un’idea a lungo
termine, non di uno spot». Benatti ha
poi ribadito che chiederà che venga
conferito l’incarico per lo studio di
fattibilità per il nuovo ospedale unico
baricentrico tra Mirandola e Carpi.
«è necessario inoltre che la Chirurgia
dell’ospedale mirandolese funzioni al
meglio – ha proseguito – e l’apertura
aimag
Il nuovo
impianto di
compostaggio
Impianto di compostaggio
a Massa Finalese
è stato inaugurato lo scorso 26
novembre l’impianto di compostaggio
Aimag che si trova a Massa Finalese,
in via Ceresa, dopo i lavori svolti e le
migliorie tecniche applicate nel corso
del 2015. L’impianto di compostaggio
a Massa Finalese inizia la sua attività
a ottobre 2008, gestito dalla società
Campo srl (partecipata Icsta Reggiani
srl e Aimag). L’impianto nasce per
trattare gli scarti agroindustriali di
lavorazione degli zuccherifici, ma già
durante la realizzazione dell’impianto
gli zuccherifici di zona vengono chiusi.
L'impianto viene quindi autorizzato e
modificato per il trattamento dei rifiuti
urbani e speciali (Forsu, rifiuti agroalimentari, sfalci e potature). L’impianto è
inizialmente costituito da 4.750 mq di
capannone coperto, oltre che da 20.000
mq di piazzali in battuto di cemento,
sui quali sono autorizzate le attività di
maturazione finale. Nel 2012 Aimag
ne diviene unico proprietario e gestore.
Nel 2013 Aimag attiva poi un percorso di screening presso la Regione
Emilia Romagna per l’adeguamento
dell’impianto alle migliori tecnologie
disponibili (Bat), con l’intento di migliorare i processi e contestualmente
aumentare il quantitativo di rifiuti in
ingresso per raggiungere le 40.000
tonnellate annue. Nel febbraio 2015,
Aimag inizia i lavori autorizzati, confinando ulteriori 6.500 mq. Nei nuovi
ambienti realizzati, verranno effettuate
le attività di maturazione finale, vagliatura e stoccaggio del sovvallo di
ricircolo, che precedentemente erano
autorizzate sui piazzali cementati.
Con questo investimento, del
valore di 2,7 milioni di euro, Aimag
ha realizzato un impianto moderno,
flessibile e con migliori performance
di processo.
concordia
«Cpl non è coinvolta
nell'indagine di Velletri»
«Cpl Concordia – si legge in una
nota stampa della cooperativa – ha
appreso da notizie di stampa l’esistenza di una indagine della Procura della
Repubblica di Velletri, riguardante
l’ipotesi di illeciti commessi in relazione a contratti di appalto concernenti
forniture all’Aeronautica militare. Da
fonti di stampa si apprende inoltre che
vi sarebbero diciassette indagati, otto
dei quali attinti da misure cautelari, ai
quali verrebbero rivolte le accuse di
associazione per delinquere, turbativa
d’asta e corruzione. Poiché nel dare
conto di tali fatti alcuni organi di
stampa hanno adottato titoli fuorvianti,
volti ad indurre nei lettori l’idea di un
coinvolgimento della cooperativa in
tali indagini, Cpl precisa che non è in
alcun modo coinvolta nell’indagine
della Procura della Repubblica di
Velletri, riguardante alcuni episodi
corruttivi relativi a forniture per le basi
dell’Aeronautica militare, né lo sono i
suoi amministratori e dipendenti. In
virtù della totale e assoluta estraneità di
Cpl rispetto a tali indagini – conclude il
comunicato - la cooperativa si riserva
ogni azione a tutela del proprio buon
nome e ha già conferito ampio mandato
ai propri legali di agire in ogni sede a
tutela dei suoi diritti».
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita
Dir. responsabile: Fabio Montella. - Capo redattore: Luca Marchesi
Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola.
Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. - Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606
Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo)
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Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a
L’Indicatore Mirandolese, via Giolitti, 22 Mirandola 41037 tel. 0535/29525,
fax 0535/29541 e-mail: [email protected]
Chiuso in redazione il 14 dicembre 2015. Prossimo numero il 14 gennaio 2016
La conferenza stampa
del sindaco
della quarta sala da gennaio, supportata
dal personale necessario, contribuirà a
ridurre le liste di attesa». Importanti
tasselli sono poi la specializzazione
di Ortopedia e i 5 milioni e 800 mila
euro che saranno investiti per realizzare la casa della salute e l’ospedale di
comunità. Per Benatti è indispensabile
rafforzare i percorsi post ospedalieri e
che la Cardiologia abbia il personale
necessario, mentre va incrementata la
collaborazione tra ospedale e imprese
del distretto biomedicale, sulla base
della convenzione sottoscritta nel 2013
tra Ausl e Democenter e che prevede
che i nosocomi vengano utilizzati per
sperimentare le macchine prodotte dal
biomedicale.
sanità
L'impegno dell'Ausl
per il Santa Maria Bianca
Il direttore generale dell’Ausl di
Modena Massimo Annicchiarico nei
giorni scorsi ha risposto con una lettera
al sindaco di Mirandola Maino Benatti
che aveva segnalato le criticità riguardanti l’ospedale Santa Maria Bianca. Il
sindaco aveva evidenziato la necessità
di aumentare e accrescere il coinvolgimento dei professionisti all’interno del
Santa Maria Bianca e di rafforzare il
senso identitario comune, attraverso una
maggiore e più incisiva presenza della
direzione sanitaria. L’Ausl, risponde il
direttore generale, ha individuato proprio a questo scopo il dottor Giovanni
Andreoli, confermando al tempo stesso
l’impegno di un contatto costante con
il personale dell’ospedale che sarà anche più aperto ai cittadini, replicando
l’open day, che si è svolto lo scorso 10
ottobre, con le porte del Santa Maria
Bianca che si spalancheranno nuovamente ai visitatori. Il direttore generale
Annicchiarico riporta poi i risultati
delle rilevazioni regionali sui tempi di
attesa alle prestazioni specialistiche,
che documentano un significativo
miglioramento conseguito negli ultimi
mesi, confermando l’impegno costante
nel monitoraggio e nell’adozione di
eventuali misure correttive. Per quanto
riguarda l’accesso alle prestazioni chi-
rurgiche, a Mirandola i tempi di attesa
sono a oggi contenuti entro due mesi.
L’apertura del nuovo Punto Nascita,
inaugurato nei giorni scorsi con un investimento di 750 mila euro, consentirà
inoltre già da gennaio 2016, l’attivazione di un’ulteriore sala operatoria con
adeguamento della dotazione tecnologica e del personale infermieristico
al fine di realizzare il potenziamento
delle sedute dedicate alle specialistiche
già presenti come Chirurgia Generale,
Ortopedia, Ginecologia, Chirurgia
Oculistica e l’avvio delle attività della
Chirurgia Vascolare. Anche per l’attività
di Citopatologia, ricorda sempre nella
sua lettera Annicchiarico, è già in fase
avanzata il progetto che prevede la concentrazione a Mirandola delle attività di
citologia cervico – vaginale dell’intera
provincia. Notizia importante anche sul
fronte finanziamenti. Per la casa della
salute di Mirandola e per l’ospedale
di comunità sono già stati finanziati 5
milioni e 800 mila euro. Annicchiarico
ricorda infine nella sua lettera quanto
indicato dall’assessore regionale alle
politiche per la salute Sergio Venturi
relativamente alla proposizione del
progetto di fattibilità di un nuovo e
unico ospedale baricentrico tra Carpi
e Mirandola.
mirandola
Le funzioni dell'anagrafe canina
al Punto informativo comunale
Si informa che dal 1° gennaio
2016 a Mirandola le attività dell’anagrafe canina saranno svolte dal Punto
informativo comunale (Pic), presso il
Teatro Nuovo in piazza Costituente,
nel centro storico, a cui gli utenti si
dovranno rivolgere per iscrizioni,
cancellazioni e variazioni nel registro
degli animali d’affezione (obbligatorio per i cani, facoltativo per gatti e
furetti). Il Pic è aperto al pubblico nei
seguenti giorni e orari: dal lunedì al
venerdì dalle 17 alle 19,30, mercoledì
e sabato mattina dalle 9 alle 13. La
seconda domenica di ogni mese e in
occasione di manifestazioni di rilievo,
dalle 9 alle 13. Telefono: 0535/21407;
email: [email protected].
Si informa inoltre che sempre dal
1° gennaio 2016 non sarà più possibile acquisire i microchip presso il
Comune, in quanto verranno forniti
direttamente e applicati dai veterinari
abilitati (l’elenco dei veterinari è
consultabile sul sito: www.anagrafecaninarer.it) o dal Servizio Veterinario
dell’Ausl, che inoltre provvederanno
direttamente all’iscrizione dell’animale nel registro regionale degli animali
d’affezione.
brevi
LA MANUTENZIONE
DELLE CICLABILI
La manutenzione ordinaria della
pista ciclabile da San Felice a Finale
Emilia e dei tratti della ciclabile provinciale da Modena a Finale Emilia
presenti a Bastiglia e Medolla sarà
affidata anche nel 2016 ai Comuni
attraversati con le risorse della Provincia. Lo ha deciso il Consiglio provinciale approvando la convenzione
con la quale la Provincia conferma il
trasferimento della competenza ai Comuni di Bastiglia, Medolla, San Felice
e Finale Emilia, garantendo le relative
risorse necessarie pari a 30 mila euro.
«L'esperienza avviata negli anni scorsi
- sottolinea Maino Benatti, consigliere
provinciale con delega alla Viabilità
- che vede i Comuni occuparsi direttamente dell'infrastruttura realizzata
dalla Provincia è stata positiva, quindi
tutti gli enti hanno deciso di proseguire
con questo modello. I cittadini sono
giustamente attenti alla gestione di
questo percorso molto utilizzato dai
ciclisti e con questo accordo i Comuni
riescono a garantire una costante e
puntuale manutenzione, la verifica
in temi rapidi di eventuali problemi
e relativi interventi tempestivi». La
manutenzione ordinaria prevede la
pulizia delle scarpate e delle banchine
stradali, lo sfalcio periodico dell'erba e
la potatura di siepi e alberature, oltre
alla gestione e manutenzione della
segnaletica orizzontale e verticale,
degli archetti rallentatori, di buche e
crepe sulla carreggiata, impianti fotovoltaici, staccionate in legno e arredo
urbano, fino alla spalata neve e il sale
contro il ghiaccio. Per queste lavorazioni la Provincia assicura il prossimo
anno risorse in base alla lunghezza dei
tratti: al Comune di Bastiglia quattro
mila euro, a Medolla nove mila euro,
a San Felice oltre quattro mila euro e
a Finale Emilia quasi 13 mila euro.
La Provincia si impegna, inoltre,
ad assicurare tutti gli interventi di
manutenzione straordinaria segnalati
dai Comuni. Complessivamente i tratti
ciclabili, inaugurati dalla Provincia tra
il 2005 e il 2007 sul tracciato dell'ex
ferrovia dismessa che collegava Bastiglia, Mirandola e Finale Emilia,
sono lunghi quasi 20 chilometri di
cui oltre 11 chilometri riguardano il
tratto San Felice-Finale Emilia, oltre
due chilometri e 600 metri a Bastiglia
tra il confine con Modena e il ponte
sul Naviglio, e quasi sei chilometri a
Medolla tra via Villafranca e l'incrocio
con via Vettora.
«TROPPE CRITICITà
SULLA CISPADANA»
«Troppe criticità tuttora bloccano
l'iter dell'autostrada regionale Cispadana, l'infrastruttura pianificata da
decenni dalla Regione per dotare la
porzione settentrionale delle province
di Reggio Emilia, Modena e Ferrara di
un nuovo asse est-ovest fra la A22 e la
A13, efficiente e funzionale ai bisogni
di mobilità del territorio».
Lo scrivono Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di
Modena, e Tiziano Tagliani, presidente
della Provincia di Ferrara, in una lettera
indirizzata nei giorni scorsi al Governo
e al presidente della Regione Emilia
Romagna Stefano Bonaccini per ribadire che «la Cispadana è un'opera
necessaria, fortemente voluta dal territorio e da realizzarsi in tempi rapidi,
per favorire la mobilità sostenibile e lo
sviluppo del territorio».
L'infrastruttura, ricordano i presidenti delle due Province, proprio
grazie al suo orientamento est-ovest,
«costituisce un'importante opportunità
per il rilancio dello sviluppo dell'area».
Muzzarelli e Tagliani rilevano, inoltre,
che la nuova infrastruttura favorisce
l'ingresso dei flussi turistici verso
l'area costiera ferrarese e ravennate,
il parco del delta del Po e le città di
Ravenna e Ferrara, oltre ad agevolare
i flussi di merci e persone verso i porti
dell'Adriatico, facilitando lo sviluppo
di un sistema infrastrutturale fortemente interconnesso ed intermodale.
Inoltre il traffico, si legge nella lettera,
sarà composto in buona parte da traffico locale, il cui itinerario si esaurisce
all'interno dell'asse cispadano.
n. 24 - dicembre 2015 ·
Si è discusso anche del fondo del Ministero dello Sviluppo Economico
sisma
Serve chiarezza sulle zone franche
Sala stipata per il seminario dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord
Il pubblico
del convegno
3
brevi
LA DOMENICA A CAVEZZO
PROVINCIALI CHIUSE
A Cavezzo a partire da domenica
6 dicembre e per tutte le domeniche
del mese, le strade provinciali 5 e 468
chiudono dalle ore 6 alle ore 16 nel
tratto in corrispondenza del centro
abitato. Il provvedimento consente
lo svolgimento del mercato settimanale. Sul posto saranno indicati
i percorsi alternativi e le deviazioni
di itinerario.
ESCHE AVVELENATE
A MASSA FINALESE
A seguito del rinvenimento di
esche potenzialmente avvelenate
all'interno del parco pubblico Carrobio di Massa Finalese, si invitano
i cittadini a prestare la massima
attenzione e, in caso di avvistamento di bocconi sospetti, ad avvisare
immediatamente la polizia municipale di Finale Emilia al numero
0535/788123.
QUATTRO STUDENTI
PREMIATI DA TORINO
Sala stipata per il convegno sulle
zone franche urbane che si è svolto
lo scorso 9 dicembre a Villa Fondo
Tagliata di Mirandola. Il seminario,
organizzato dall'Unione Comuni Modenesi Area Nord, è stato coordinato
da Pasquale Mirto, dirigente del
Settore entrate dell'Unione. Presenti
anche il direttore di Anci EmiliaRomagna Gianni Melloni ed il presidente dell’Unione Alberto Silvestri.
Tra i temi emersi durante l'incontro,
il fondo messo a disposizione dal
Ministero dello Sviluppo Economico:
oltre 39 milioni di euro da dividere tra
il 2015 e il 2016. «I problemi emersi
durante l'incontro con i cittadini riguardano le modalità di applicazione della
normativa inerente alle zone franche
urbane. – spiega Pasquale Mirto – A
Roma è già in corso un incontro con il
ricostruzione
mirandola
Al via un nuovo Rinascimento
per duemila edifici danneggiati
Tema caldo dei prossimi anni nel
territorio dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord sarà la ricostruzione delle
opere pubbliche. Oltre ai contributi per
la ricostruzione forniti dalla Regione,
esistono altre strategie di finanziamento
messe in campo dalle amministrazioni
locali. Un ruolo centrale è rappresentato dal progetto “Rinascimento Alto
Padano”, che coinvolge 58 Comuni del
cratere sismico tra Emilia Romagna,
Veneto e Lombardia e ha come obiettivo il recupero del patrimonio artistico
del territorio, fortemente compromesso
dal sisma del 2012. In particolare, per
quanto riguarda l'area emiliana del
cratere sismico, sono 2.058 le opere
pubbliche danneggiate dal terremoto
per un valore complessivo di circa 1
miliardo e 700 milioni di euro. è già
stato finanziato il recupero di 876 opere
per un valore di circa 995 milioni di
euro. Una nuova e importante forma di
finanziamento per le opere pubbliche
consiste nelle donazioni da parte di
aziende e privati. A questo scopo è entrato in funzione “Art Bonus”, un nuovo
strumento finanziario sostenuto dalla
“Arcus Spa” grazie al quale cittadini,
privati ed imprese possono effettuare
donazioni a favore di beni artistici mediante una piattaforma on-line. L'Area
Nord ha inoltre avviato una sinergia con
“Noema Srl” per la raccolta di ulteriori
contributi mediante il fundraising ed
il crowdfunding, mezzi basati sulla
creazione di eventi mirati alla raccolta
di fondi integrativi.
Ministero dello Sviluppo Economico.
Nel frattempo l'Agenzia delle Entrate si
è dimostrata disponibile a collaborare
e fare chiarezza sull'applicazione della
legge». Per le imprese, il termine per
inoltrare le domande per usufruire delle
agevolazioni scade il 31 marzo 2016.
Sono i mirandolesi Luca Boselli
e Giulia Diodati, Lorenzo Losi di
Concordia e Michele Malaguti di
San Felice, i quattro giovani studenti
di Ingegneria che sono stati premiati
lo scorso 16 dicembre a Torino,
presso la Reggia di Venaria Reale.
I quattro ragazzi della Bassa si sono
aggiudicati i premi di studio previsti
dal bando “Un aiuto per Mirandola”,
promosso dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Torino per
sostenere le popolazioni colpite dal
sisma del 2012.
In pensione Raffaella Girotti
Segretaria di due sindaci
«Il piano strategico dell'area del
sisma deve essere assolutamente
concretizzato. – dichiara il presidente
dell’Unione Alberto Silvestri – Gli
obiettivi sono la piena rinascita di questo territorio, cruciale per la Regione,
e l'individuazione di nuovi percorsi di
sviluppo per aumentare la competitività
territoriale. Come sindaci del cratere,
condividiamo in pieno questi scopi».
Raffaella Girotti, segreteria del
sindaco di Mirandola Maino Benatti,
è andata in pensione. Dopo essere stata
per anni maestra all’asilo nido comunale, Raffaella era passata a lavorare
negli uffici municipali, diventando la
segretaria prima del sindaco Luigi
Costi e poi di Maino Benatti. I colleghi
l’hanno salutata con una grande festa.
Sul lavoro si era fatta apprezzare per
gentilezza e disponibilità nei confronti
di colleghi e cittadini e per la capacità di
sdrammatizzare tante situazioni con un
sorriso. Era anche la preziosa segretaria
di redazione dell’Indicatore Mirandolese. A lei va un grosso in bocca al lupo da
parte dell’Amministrazione comunale
e della redazione dell’Indicatore per
questa nuova fase della vita. In bocca
al lupo per il nuovo incarico va anche a
Matteo Carletti, chiamato a sostituire
Raffaella.
n. 24 - dicembre 2015 ·
Referti più veloci, analisi del colesterolo e del profilo lipidico
mirandola
La farmacia comunale di
Mirandola, in via Fogazzaro 8, aumenta la gamma di servizi a disposizione degli utenti. I nuovi esami
che si possono effettuare sono due:
l’elettrocardiogramma, ormai obbligatorio per la medicina sportiva dei
bambini e l’holter pressorio, vale a
dire la misurazione della pressione
arteriosa nell’arco delle 24 ore. Servendosi della farmacia i tempi di attesa
si accorciano di gran lunga: il giorno
dopo l’esame è già possibile avere il
referto. Chi ha quindi una particolare
urgenza, con una spesa tutto sommato
modica, si rivolge direttamente alla
farmacia comunale ed evita di ricorrere alla prenotazione presso l’Asl, che
obbliga invece a maggiori attese. I due
esami vanno ad aggiungersi agli altri
servizi offerti dalla farmacia. Senza
prendere appuntamento è possibile
sottoporsi alle analisi del colesterolo,
del profilo lipidico, della glicemia ed
emoglobina: l’esito è immediato. è in
atto una convenzione con un laboratorio di Reggio Emilia che consente
l’esame delle intolleranze alimentari.
I prelievi del sangue vengono inviati
in questa struttura esterna e, nel giro
di una decina di giorni, arriva la risposta. Tutto questo si inquadra nel
cambiamento della funzione delle
farmacie che non sono più da tempo il
luogo dove si acquistano solo sciroppi
e aspirine. «è sempre più importante
la prevenzione e la gente si cura di
più. Noi organizziamo giornate te-
matiche dedicate a singoli argomenti:
ad esempio l’esame dell’udito o del
colesterolo. Chiunque può usufruirne
ed è un servizio fornito gratuitamente.
C’è una presa in carico a 360 gradi
del cliente» spiegano all’unisono
le quattro dipendenti della sede di
Mirandola. Se il ruolo del farmacista
assume sempre di più importanza, a
Mirandola lo si è visto bene dopo il
terremoto. La farmacia comunale non
ha praticamente mai chiuso se non nei
giorni immediatamente successivi al
sisma. L’attività è continuata in un
container al di fuori della struttura in
via Fogazzaro fino alla fine del 2012.
Poi si è tornati nel vecchio edificio
ma, circa a metà del 2013, si è dovuti
tornar fuori per due mesi a causa dei
lavori di ristrutturazione. Nella sede
attuale è stata ricavata una stanza dove
vengono svolti i servizi di cui si diceva
all’inizio. La farmacia comunale di
Mirandola è convenzionata con le
Università di Modena e Bologna e
accoglie periodicamente tirocinanti
prelaurea, studenti o studentesse che,
per completare il loro ciclo di studi,
hanno l’obbligo di seguire uno stage
di sei mesi.
Giovanni Moi
zionale e con il dottor Paolo Rebecchi,
omonimo del titolare, stimato medico di
base sanfeliciano, nonché direttore sanitario della struttura. Fisiocenter offre
un servizio di fisioterapia a tutti i livelli:
manuale (massaggio, riabilitazione
post intervento, Rpg, back school, Mc
Kenzie eccetera) e strumentale (tecar,
laser, magnetoterapia, elettrostimolazione, ultrasuoni, con apparecchiature
all'avanguardia). Ma il vero “fiore
all'occhiello” consiste nell'osteopatia,
che è una terapia manuale volta a
correggere meccanicamente variazioni
strutturali o disordini meccanici capaci
di provocare alterazioni patologiche.
Con l'osteopatia si ottengono risultati
eccellenti su diverse patologie (lombalgie, lombosciatalgie, cervicalgie,
cefalee muscolo tensive, bruxismo
eccetera) anche croniche (come ad
esempio l'artrite reumatoide). Paolo Re-
becchi ha appena concluso un percorso
di formazione specialistica in osteopatia
durato due anni relativo alla “medicina
di terreno” che diversifica il trattamento
osteopatico in funzione della biotipologia di paziente. Il 2016 lo vedrà
impegnato in un percorso formativo di
osteopatia pediatrica della durata di tre
anni presso l'ospedale Meyer di Firenze.
Il titolare di Fisiocenter ha infine rapporti di collaborazione con alcune delle
più importanti realtà sportive della zona.
La farmacia comunale si rinnova
Tra i servizi a disposizione degli utenti l'elettrocardiogramma e l'holter pressorio
san felice
Fisiocenter ha riaperto
nelle antiche scuderie Ferri
Fisiocenter ce l'ha fatta e ha riaperto
a San Felice nella stessa sede dove aveva chiuso il 20 maggio 2012, a causa del
sisma. Dopo oltre tre anni l’ambulatorio
di massofisioterapia, osteopatia e ortopedia è tornato nei locali delle antiche
scuderie di Villa Ferri, nei pressi del
centro storico. La veste è rinnovata ma
la formula rimane la stessa: cura e dedizione al paziente. Comprensibilmente
soddisfatto il sanfeliciano dottor Paolo
Rebecchi, titolare dell'ambulatorio,
laureato in scienze motorie, diplomato
in massofisioterapia e specializzato in
osteopatia: «Ritornare nel mio ambula-
torio è stata una grandissima soddisfazione – ha detto - devo un grazie sincero
all'ingegner Pasquini di Bologna, che
si è occupato della ristrutturazione
dell'intero edificio, all'Amministrazione comunale e all’ufficio tecnico del
Comune che si sono fatti parte proattiva
di una ricostruzione assai difficoltosa».
Fisiocenter si avvale della stretta
collaborazione, amichevole, oltre che
professionale, con il dottor Giuseppe
D'Angelo, specialista in ortopedia e
traumatologia e chirurgia protesica
dell'arto inferiore e ortopedia pediatrica,
ben noto e attivo su tutto il territorio na-
5
6 · n. 24 - dicembre 2015
economia
Tre grandi progetti nel Comune della Bassa e a Cotignola
Finale punta su Ansa e Unifer
Importanti investimenti del Gruppo Sag, che arriverà ad avere oltre mille dipendenti
«È l'operazione di politica industriale più importante che Finale Emilia
ha ospitato negli ultimi 25 anni». Così
l'assessore alle Attività Produttive,
Angelo d'Aiello commenta l'iniziativa
che il Gruppo Sag ha fortemente voluto trovasse sede proprio nel territorio
finalese, anche per il supporto che
l'Amministrazione comunale è stata
in grado di fornire in tutto il percorso
di definizione e messa a punto di un
progetto molto articolato che incentiva
lo sviluppo economico locale. «È il
risultato – aggiunge d'Aiello – di un
lavoro durato oltre due anni e mezzo,
che ha visto numerosi passaggi sia in
sedi istituzionali che in ambiti tecnici e
sindacali. Un risultato frutto dello spirito collaborativo che azienda, istituzioni
e forze sindacali hanno saputo mettere
in campo per il rilancio di Finale e della
sua occupazione». Capace di resistere
alla grande crisi industriale iniziata
nel 2008 e di superare brillantemente
il terremoto del 2012, il Gruppo Sag
è una realtà industriale in progressiva
espansione che ha tre grandi progetti
in corso di realizzazione, due dei quali
riguardano proprio il territorio di Finale
Emilia. Il primo è il salvataggio del
marchio Ansa Marmitte e, soprattutto,
del posto di lavoro degli 85 dipendenti
che si trovavano da tempo in contratto di
solidarietà. Un'operazione significativa
anche per l'immagine prestigiosa del
marchio Ansa, al cui rilancio tecnicocommerciale sono rivolti grandi investimenti in macchinari e tecnologie
per elevare gli standard qualitativi
necessari ad affrontare mercati sempre
più esigenti e competitivi. A sostegno
di questo progetto è iniziata da alcuni
mesi la costruzione di un nuovo stabilimento di circa 7.000 metri quadrati
che sarà ultimato a breve. Il secondo è
probabilmente il più significativo per
l'impatto economico e sociale che avrà
a Finale Emilia e nei territori limitrofi.
Nella stessa area in cui sorge lo stabilimento Ansa, nel polo industriale di
Finale Emilia, è iniziata la costruzione
di un nuovo stabilimento di circa 17.000
metri quadrati di superficie all'interno
del quale opererà la newco Unifer
Navale che costruirà tubazioni per
il settore navale e petrolchimico. Si
tratta di una nuova realtà industriale,
unica nel suo settore di riferimento per
grandezza e tecnologia. La capacità
di fornire la qualità migliore di questi
prodotti a un livello di prezzo assolutamente competitivo assicurerà a Unifer
Navale la possibilità di creare sviluppo
nel territorio e offrire nuove opportunità di lavoro: a regime gli occupati
della nuova azienda saranno 120-130.
«Determinante nello sviluppo di questo
progetto – aggiunge d'Aiello – è stato
il lavoro di relazione con l'assessore
regionale alle Attività Produttive, Palma Costi, e la collaborazione con tutto
lo staff di Sfinge, attraverso il quale
sono passate le richieste di contributo e
finanziamento post-terremoto. In questo
caso, come in altri, il sistema Sfinge ha
dimostrato di essere una valida sponda
per l'attivazione di meccanismi virtuosi
di riqualificazione e rilancio industriale.
Per quanto riguarda l'occupazione,
come Amministrazione siamo già al
lavoro, sempre con la Regione, per individuare percorsi di formazione adeguati
alla costruzione di figure professionali
che possano soddisfare i requisiti di
specializzazione richiesti dall'azienda».
Con il terzo progetto – che non riguarda
Finale, ma la costruzione di un nuovo
stabilimento a Cotignola nel ravennate
– il Gruppo Sag arriverà ad avere oltre
mille dipendenti, con una leadership
internazionale e una gamma di prodotti
e tecnologie altamente all'avanguardia,
frutto di una scommessa con il mercato.
Una scommessa che è risultata vincente, soprattutto grazie all'entusiasmo e
alla passione di Walter Zini (Ceo di
Sag Group e azionista di maggioranza
del gruppo) e Andrea Morville (Ceo
di Sagom Tubi), continuamente alla
ricerca di novità in grado di assicurare
crescita, sviluppo e innovazione alle
aziende del gruppo.
n. 24 - dicembre 2015 ·
aziende
Le mitiche Aventador e Huracàn hanno la "pelle" mirandolese
Un nuovo impianto Imperiale
Modernissima struttura per l'azienda che vernicia le Lamborghini
Il vicesindaco Alessandro
Ragazzoni, primo da sinistra,
in visita alla Carrozzeria
Imperiale. Accanto, scorci dei
moderni impianti dell'azienda. In alto, a destra, il titolare
Pignatti
I confini della “terra dei motori”
si allungano anche nella Bassa, grazie
alla mirandolese Imperiale Group.
Un’azienda specializzata in verniciatura, anzi, in verniciature speciali.
Imperiale Group è, infatti, partner di
Lamborghini e per la storica azienda
di Sant’Agata di Bologna vernicia
tutte le Aventador e realizza le versioni
speciali e personalizzate della Huracàn.
Proprio per lavorare sulla Huracàn,
Imperiale Group ha costruito a poche
centinaia di metri dai propri “storici”
capannoni, un nuovo, modernissimo
impianto ad alta efficienza e basso
impatto ambientale. A raccontare nei
dettagli queste importanti novità è la
rivista “Car Carrozzeria” di settembre
2015.
Una nuova struttura al cui ingresso sventolano le bandiere con il
logo dell’Imperiale Group, lo stemma
della Lamborghini e il marchio Ppg.
La famiglia Pignatti ha iniziato negli
anni ‘80 aprendo una carrozzeria, una
struttura pensata per accogliere supercar e per fare lavorazioni difficili.
Anno dopo anno l’azienda si è fatta
conoscere ed è cresciuta. Neanche 10
anni e la prima sede va stretta ai fratelli Pignatti. C’è bisogno di spazio per
raccogliere i frutti di tanti sacrifici, per
diventare partner della Lamborghini.
Ed ecco nuovi investimenti. Nasce la
struttura di Mirandola, ancora in uso
per la verniciatura della Aventador, e
arrivano le certificazioni. Prima la Iso
9002, poi la Iso 9001:2000 e infine la
recente Ecoprofit. Intanto, il rapporto
con Lamborghini si rafforza. Imperiale
Group diventa una vera estensione
della fabbrica di Sant’Agata. La collaborazione, infatti, si fa molto forte e
intensa con l’arrivo della Murcièlago
e della Gallardo, due vetture che Lamborghini affida a Imperiale Group per
la verniciatura. I numeri sono impressionanti: in 10 anni Imperiale Group ha
verniciato per Lamborghini oltre 4.000
Murcièlago, supercar che oggi sono
sparse per tutto il mondo, lavorando anche ai modelli a tiratura limitata come
Lamborghini Veneno, Reventon, Jota,
Sesto Elemento. Non meno affascinanti
anche Gallardo Bicolore, Murcièlago
SV, Gallardo Tricolore e Performante,
solo per citarne alcune. In tutte queste
vetture Imperiale Group e Lamborghini
hanno lavorato insieme per realizzare
la tinta, superare le difficoltà di verniciare su materiali diversi (lamiera,
alluminio, carbonio e plastica) e garantire un risultato uniforme, capace di
mantenere inalterate nel tempo le sue
caratteristiche di esclusività. Questo
è un know-how costruito nel tempo,
in costante implementazione, che fa
dei prodotti Lamborghini una vera
eccellenza nel campo del car refinish.
Oltre ai servizi di lavorazione e
verniciatura di particolari e scocche su
commessa delle Case automobilistiche,
Imperiale Group offre servizi di riparazione e di assistenza per automobili
Lamborghini in quanto azienda autorizzata Lamborghini Service ed Aluminium Zentrum. Poi sono stati mantenuti
i servizi storici, quelli delle origini:
finizione e riparazione di vetture multimarca, con la possibilità di affiancare
i clienti durante tutto l’iter assicurativo.
Poi c’è il soccorso stradale 24 ore su 24
anche convenzionato Europ Assistance, Europ Vai, Pronto Assistance e Filo
Diretto e la possibilità di trasportare
vetture stradali, da corsa e persino
scocche e pezzi di assemblaggio. E non
è raro che Imperiale Group movimenti
una Lamborghini per fare assistenza
anche da altri continenti. La specialità
di Imperiale Group è realizzare colori
speciali. Lucidi, opachi e ora con glitter
le possibilità di personalizzazione del
cliente sono quasi infinite.
Marco Pignatti, responsabile di
produzione, è molto orgoglioso della
capacità di realizzare nuove tinte da
parte dei suoi collaboratori: «Qui capita
che arrivi un cliente e ci chieda un particolare colore – spiega - una volta ci
hanno dato come campione una cover
di un iPhone e poi noi, con i tecnici
Ppg, lo abbiamo realizzato. Solo l’anno scorso abbiamo preparato 27 tinte
uniche sia per le richieste dei clienti sia
su commessa Lamborghini. E riuscirci
è sempre fonte di soddisfazione». Il
controllo di qualità Lamborghini è
molto severo e vengono controllate
tutte le scocche verniciate. Imperiale
Group ha così realizzato un centro di
eccellenza nel settore della vernice e
ha già in mente nuovi sviluppi e nuovi
contenuti tecnologici. Innovazioni
e investimenti necessari per stare al
passo con costruttori del calibro di
Lamborghini.
7
n. 24 - dicembre 2015 ·
Esami addominali e cardiovascolari anche in situazioni d'emergenza
area nord
Il soccorso con l'ecografo in spalla
La Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ha donato due nuovi apparecchi
La Fondazione Cassa di Risparmio
di Mirandola ha donato all’Ausl Modena, ospedale di Mirandola “Unità
Operativa di Pronto Soccorso”, degli
strumenti diagnostici volti allo sviluppo tecnologico e all’implementazione
delle diagnostiche di base e avanzate
nel Pronto Soccorso di Mirandola e nel
mezzo di soccorso avanzato dell’Area
Nord della provincia di Modena. Si
tratta di due ecografi portatili da utilizzare in Pronto Soccorso e sull’automedica consentendo applicazioni volte
a esami addominali, cardiovascolari,
accessi venosi e di un videolaringoscopio che permette la visualizzazione
delle vie aeree in caso di intubazioni
difficili. L’automedica di Mirandola è
un centro di eccellenza delle attività
sanitarie modenesi; l’attività è svolta
da medici ed infermieri del Pronto
Soccorso dell’ospedale di Mirandola;
interviene in tutte le situazioni di emergenza in cui è a rischio la vita del paziente, con circa 110 interventi al mese,
quattro al giorno prevalentemente sul
territorio dei nove Comuni dell’Area
Nord con estensione ai Comuni delle
Terre d’Argine e talvolta alla provincia
di Mantova e Ferrara nelle complesse
logiche dell’Area Vasta 118 Emilia
Est. Le strumentazioni diagnostiche
permettono una migliore funzionalità
dell’Unità Operativa di Pronto Soccorso che così potrà sviluppare l’ecografia in urgenza (denominata Fast)
volta all’inquadramento del paziente
brevi
NOVEMBRE CALDO
IN UN ANNO DA RECORD
Novembre 2015 per gli esperti
dell’Osservatorio Geofisico del
Dipartimento di Ingegneria “Enzo
Ferrari” dell’Università di Modena
e Reggio Emilia è stato il 9° mese
di novembre più caldo con 10.7°C
in centro a Modena. Nella periferia
di Modena invece la media è stata
di 9.6°C. Elevate comunque le temperature a ridosso dell’estate di San
Martino, superiori ovunque ai 20°C.
La vera grande anomalia dei mesi trascorsi riguarda la temperatura media
dell’anno meteorologico (dicembre
2014-novembre 2015) che per quanto
riguarda le temperature medie è stato
il secondo di sempre, o almeno dal
1830 a oggi. Abbondanti le precipitazioni con 738.4 mm complessivi
a Modena.
DOMANDE SISMA
PROROGA AL 31 MARZO
e consentono di rendere più efficiente
l’automedica del Pronto Soccorso
di Mirandola tale da renderla unica
nella provincia di Modena. Con questo intervento la Fondazione Cassa di
Risparmio di Mirandola continua nella
mirandola
"Spezza l'attesa" in evidenza
in due convegni nazionali
Il progetto “Spezza l'attesa”, con
i volontari Avo che assistono degenti
e familiari presso il Pronto Soccorso
dell’ospedale di Mirandola, sta riscuotendo grande interesse anche a livello
nazionale. L’iniziativa è stata infatti
presentata in due diversi appuntamenti.
Il primo si è svolto a Piacenza lo scorso
31 ottobre, dove Annamaria Ragazzi
di Avo, Stefano Toscani e Luca Gelati
del Pronto Soccorso di Mirandola hanno illustrato l’esperienza mirandolese a
una platea di volontari, provenienti da
diverse regioni d’Italia. Il 6 novembre
scorso, poi, al simposio nazionale della
Società italiana medicina emergenza
(Simeu) svoltosi a Roma, Luca Gelati
ha tenuto una relazione sul progetto
dei volontari in sala d’attesa del Pronto
Soccorso di Mirandola.
Da
sinistra,
Cosimo
Quarta,
Stefano
Toscani
e Luca
Gelati
Uno dei
due nuovi
ecografi
portatili
9
L'intervento di
Annamaria
Ragazzi a
Piacenza
sua opera volta ad ammodernare e integrare le strumentazioni diagnostiche
dell’ospedale di Mirandola, attività
giustificata da quell'interesse primario
tutelato dall’art. 32 della Costituzione
Italiana che recita: “La Repubblica
tutela la salute come fondamentale
diritto dell'individuo e interesse della
collettività, e garantisce cure gratuite
agli indigenti”.
Cosimo Quarta
Stefano Toscani
salute
Hernan Crespo scende in campo
per battere l'influenza
Il Modena Fc scende
in campo a sostegno della
campagna di vaccinazione
gratuita contro l’influenza.
Testimonial d’eccezione è
Hernan Crespo, allenatore
dei Canarini e uno dei più
grandi cannonieri a livello
mondiale, che per primo si è
sottoposto alla vaccinazione
ed ha consigliato di fare la
stessa cosa anche ai suoi ragazzi. La proposta di aderire
alla campagna è stata accolta
favorevolmente dagli atleti e
dal tecnico che hanno sentito la responsabilità di diffondere l’informazione su
un’iniziativa di grande interesse per la
salute pubblica. La campagna, già in
corso in tutta la provincia di Modena,
garantisce la vaccinazione gratuita per
le persone più fragili. L'Azienda Usl
ha acquistato 116mila dosi di vaccino
che sono state distribuite ai medici di
famiglia.
Al via la proroga al 31 marzo
2016 per la presentazione delle domande di contributo per le imprese
mentre per concludere i lavori il
termine è il 31 marzo 2017. Lo stabilisce l’ordinanza (numero 56 del 4
dicembre 2015) firmata da Stefano
Bonaccini, presidente della Regione
Emilia-Romagna e Commissario
delegato alla Ricostruzione. L’ordinanza è consultabile sul sito http://
www.regione.emilia-romagna.it/
terremoto nella sezione “Atti per la
ricostruzione”.
DIFENSORE CIVICO
IN PROVINCIA
La Provincia ha avviato le procedure per nominare il nuovo Difensore
civico. In base al bando pubblico per
la selezione, le candidature dovranno essere presentate alla Provincia
entro il 28 dicembre. Il modello da
compilare è disponibile all'Ufficio
relazioni con il pubblico e alla segreteria della presidenza dell'ente. Altre
eventuali informazioni possono essere
richieste all’ufficio di Presidenza (tel.
059/209210 oppure 209386; mail
[email protected] oppure [email protected]). Il
prossimo Difensore civico sarà eletto
dal Consiglio provinciale che determinerà anche il compenso, rimarrà in
carica per tre anni, sarà rieleggibile e
potrà essere utilizzato dai Comuni modenesi che decideranno di avvalersene,
proseguendo l'esperienza di questi ultimi anni, dopo la soppressione di questa
figura nei Comuni decisa per legge nel
2010. Compito del Difensore civico è
garantire l'imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione;
su segnalazione o di propria iniziativa.
10 · n. 24 - dicembre 2015
mirandola
Iniziativa promossa dalla Consulta comunale del Volontariato
Una Natività artistica in municipio
Il Presepe di Franca Maria Fiorini è stato inaugurato e benedetto il 12 dicembre
mirandola
Nelle vetrine del centro storico
tanti Presepi da scoprire
Benatti e la Giunta comunale, oltre a
numerosi cittadini.
Si tratta di un Presepe bolognese,
realizzato da Franca Maria Fiorini, con
pregevoli statue fatte a mano, di proprietà
della Consulta del Volontariato e inserito
nel percorso cittadino dei Presepi allestito
dalla Consulta.
- Via Castelfidardo 21 (proprietà:
Marchetti): il Presepe di Giorgio Muratori (Formigine).
- Via Castelfidardo 30 (proprietà:
Silvestri): il Presepe di Fiorino Castellazzi (Mirandola); il Presepe di Simona
Buganza (Poggio Rusco); il Presepe di
Lino Pozzetti (Mirandola); il Presepe
di Ettore Ori (Mirandola) e il Presepe
di Regina Maran (Mirandola).
L'inaugurazione
del Presepe del
municipio. Sotto, da sinistra,
Alberto Diazzi,
don Carlo
Truzzi e Gino
Mantovani
è stato inaugurato e benedetto lo scorso 12 dicembre in municipio a Mirandola,
il Presepe del Volontariato collocato
nell’ingresso del Comune.
All’iniziativa erano presenti, tra
gli altri, il parroco don Carlo Truzzi, il
presidente della Consulta del Volontariato
Gino Mantovani, il sindaco Maino
Sodano Ruffoni (Mirandola); il Presepe del centro Tandem (Finale Emilia) e
il Presepe del laboratorio Arcobaleno
2 (Finale Emilia).
- Piazza Garibaldi 23 (proprietà:
Ribuoli) : il Presepe di Ennio Lugli
(Mirandola).
Prosegue “La tradizione del Natale
a Mirandola”, il progetto promosso
dalla Consulta del Volontariato, a cura
di Alberto Diazzi, in collaborazione
con la Fondazione Cassa di Risparmio
di Mirandola, il Comune e la parrocchia
di Santa Maria Maggiore.
Lo scorso 11 dicembre è stato
inaugurata, presso la sala espositiva
Santa Maria Maddalena di via Goito
1, alla presenza del vescovo monsignor
Francesco Cavina, una mostra di Presepi. Fra i pezzi esposti una quindicina
di diorami dalla sezione degli Amici del
Presepe di Cividino Quintano di Bergamo e una selezione dalla collezione
di monsignor Cavina. L’allestimento
è stato curato da Giancarlo Bruini
e l’ingresso all’esposizione è libero.
Fino al 6 gennaio, poi, possono essere
ammirati i Presepi nelle vetrine dei
negozi cittadini, mentre lo scorso 12
dicembre inaugurazione e benedizione
per il Presepe in municipio (
) che completa il percorso cittadino
dei Presepi.
Vetrine disponibili:
- Via Castelfidardo 19 (proprietà:
Marchetti): il Presepe di Donato &
Alberto (Mirandola); il Presepe della
4° D tempio pieno anno scolastico
2014/2015 scuola primaria (elementari)
Dante Alighieri Mirandola; il Presepe di
- Via Volturno 30 (proprietà: Bonfante): il Presepe di Elio Vellani
(Mirandola) e il Presepe napoletano
di Marilena Polacchini (Mirandola).
- Via Volturno 21 (proprietà: Ragazzi): i Presepi di Traditio – operai
delle arti (Bologna)
- Via Volturno 25 (proprietà: Ragazzi): il Presepe di Nonno Silvano
(Mirandola); il Presepe di Cristiano
Reggiani (Castelvetro); il Presepe di
Mirco Garuti (Mirandola); il Presepe di Renzo Guerzoni (Mirandola)
e il Presepe di Carmen Stefanini
(Mirandola).
- Via Luosi 35 (ex Falegnameria
Bruno Da Como): il Presepe meccanico di Bruno.
volontariato
Continua a crescere
la cena della Consulta
Nelle foto di
Oden Fontana, alcuni
protagonisti
della cena
Villa Tagliata piena di autorità, rappresentanti delle
associazioni ed amici del variegato ed utilissimo mondo del
volontariato mirandolese, che lo scorso 3 dicembre ha festeggiato il Natale con la tradizionale cena degli auguri.
n. 24 - dicembre 2015 ·
Meglio luci intermittenti, riscaldamento adeguato e tv... spenta
natale
Feste sì, ma occhio alla bolletta
Un vademecum per consentire di risparmiare fino al 20% sui costi energetici
Come in una famosa pubblicità
di panettoni l’invito per il prossimo
Natale non è “Fate i buoni”, bensì
“Fate i furbi”. Facile.it, principale
comparatore italiano del settore energia, ha messo a punto un vademecum
per consentire di risparmiare oltre il
20% dei costi della bolletta della luce
durante le feste. Gli strumenti per ottenere questo risultato sono semplici:
buona volontà, attenzione e un pizzico
di malizia.
1. Albero e presepe (ma anche bal-
coni, terrazze, giardini e tutto quello
che è abbellito da luci). In nome delle
nostre tasche conviene averle nella
versione luci intermittenti in grado
di farvi risparmiare fino al 40% e più
(se avrete ad esempio l’accortezza di
spegnerle di notte) rispetto alla versione luci fisse.
2. Festa in famiglia con tombola.
Qui il consiglio è contare quanta gente
sarà vostra ospite rispetto al volume
della stanza in cui vi trovate. Più il rapporto è stretto (vale a dire più persone
eventi
Musica e auguri nei negozi
Così Medolla festeggia il Natale
Sono tanti gli appuntamenti programmati a Medolla per celebrare il
Natale. Sabato 19 dicembre, dalle 9 alle
13, auguri e regali da Babbo Natale nei
negozi di Medolla, in collaborazione
con i commercianti. Dalle 10 alle 19, in
piazza Garibaldi, ci sarà un intagliatore
delle sculture di legno, con possibilità
di acquisto delle opere. Dalle 15 alle
20, sempre in piazza Garibaldi, mercatini delle associazioni di Medolla.
Alle 18, piazza Garibaldi, concerto del
Gruppo Trombe “Do, re, mi, fa sol, la,
si”, mentre alle 21, presso la chiesa
parrocchiale, si svolgerà il concerto di
Natale a cura della Filarmonica “Diazzi” di Concordia diretta dal maestro
Marco Bergamaschi. Domenica 20
dicembre, dalle 9 alle 13, ancora auguri
e regali da Babbo Natale nei negozi di
Medolla. Alle 15, presso l’auditorium
comunale, “La pastora”, spettacolo
teatrale per bambini e famiglie di e con
Ilaria Gelmi (durata 50 minuti) a cura
del Centro culturale. Alle 16 in piazza
Garibaldi, premiazione PanExpo ad
Nadal, concorso del miglior pane di
Natale fatto in casa. Dalle 17 alle 20,
sempre in piazza Garibaldi, festa di Natale dei ragazzi delle medie con dj set.
A seguire, alle 20, concerto dei “Three
on the river”. Mercoledì 23 dicembre,
alle 20,30, auditorium comunale “Un
Natale da favola” spettacolo teatrale,
ci saranno) più è possibile risparmiare
sul riscaldamento. Tre gradi in meno
permetteranno un abbassamento dei
consumi del 10%.
3. Festa in famiglia con abbuffata.
Costretti a cucinare, fate attenzione:
scongelate naturalmente e non col
microonde che invece userete per
riscaldare i cibi cotti in precedenza.
Risparmio calcolabile: 13%. Usate
la pentola a pressione (66% di risparmio del gas) e mettete in forno più
piatti contemporaneamente… Aiuta
per la regia di Martin G. Snidaro e
videoscenografie e artista video Lorenzo Mariani, compagnia I Retromarcia
in collaborazione con associazione
“Scuola Viva”. Giovedì 24 dicembre
alle 21,30 falò centrale, in piazza
Garibaldi, dove alle 22 arriverà Babbo
Natale sulla slitta e, alla stessa ora, ci
sarà un concerto di Natale. Alle 23,15
presepe vivente e messa presso la chiesa parrocchiale, a seguire falò in piazza
con Vin brûlé, panettone e lanterne.
Mercoledì 6 gennaio alle 9 ritrovo in
piazza Garibaldi. Alle 10 partenza La
Befan_orrida gara podistica gratuita
con premio per miglior Befana/Befanone. Organizza il Gruppo podisti medollesi. Alle 15 spettacolo per bambini e
famiglie presso l’auditorium comunale
“Legni, diavoli e vecchiette…Storie di
marionette!”di e con Giorgio Gabrielli
(durata 60 minuti) a cura del Centro
culturale. A seguire consegna della
calza della Befana offerta dal Circolo
Arcobaleno autogestito di Medolla.
Alle 17 in piazza Garibaldi, “Gli Spavaldi” spettacoli d’arte varia. Sempre
in piazza Garibaldi nelle giornate in
cui ci sono iniziative sarà presente la
baita Pro Loco con somministrazione di bevande calde, informazioni e
divulgazione degli scopi associativi.
Fino al 24 dicembre ci sarà poi la buca
delle lettere di Babbo Natale per quei
bambini che vogliono far arrivare la
loro letterina a Babbo Natale. La vigilia
di Natale poi, in base alle richieste e in
accordo con i genitori, Babbo Natale
potrà consegnare i doni direttamente
a casa loro. Per informazioni: Proloco
Medolla, telefono 324/7931 434, e mail
[email protected].
11
brevi
NATALE BIANCO E NERO
A SAN POSSIDONIO
Proseguono a San Possidonio le iniziative natalizie. Domenica 20 dicembre
in piazza Andreoli ci sarà la “Festa di
Natale”: alle ore 14 concerto degli auguri della scuola primaria Don Andreoli
e alle 16,30 la Compagnia delle spille
presenta lo spettacolo “Natale Bianco
Natale nero”. Alle 17,30 esibizione di un
quartetto di sassofoni della Fondazione
“Andreoli”. A seguire merenda per i più
piccoli. Giovedì 24 alle ore 24 presso il
parco di Villa Varini sarà inaugurato il
presepe, aperto fino al 6 gennaio. Giovedì 31 alle ore 23,30 in piazza Andreoli
ci sarà il consueto falò di Capodanno.
a risparmiare.
4. La televisione. Perché tenerla
accesa mentre chiacchierate a tavola
ridendo, scherzando o commentando
la bontà della cucina? Spegnerla vi
consentirà un risparmio piccolo–piccolo (appena 3 euro) ma guadagnerete
in rapporti umani, così come avrete un
vantaggio nello spegnere le luci delle
stanze non occupate dagli ospiti.
Nella tabella sopra, il calcolo approssimativo per un Natale semplice
ma davvero sostenibile.
Sabato 19 dicembre, con inizio alle
ore 21, al Pala Round Table di San Felice, verrà eseguita da Spira Mirabilis
la Sinfonia n.3 in Mi bemolle maggiore
op.97 “Renana” di Robert Schumann.
Ingresso gratuito con prenotazione
consigliata: telefono 0535/86320, mail:
[email protected].
cavezzo
camposanto
Proseguono a Cavezzo le iniziative natalizie. Sabato 19 dicembre,
presso la biblioteca comunale, alle ore
16,30, appuntamento con: “Le magnifiche renne di Babbo Natale”, lettura
animata per bambini dai 3 ai 6 anni
con Marco Bertarini. Domenica 20
dicembre per le strade e le piazze del
paese, dalle 10 alle 12,30, un Babbo
Natale speciale intratterrà grandi e
bambini con simpatiche e fantastiche
sorprese. Giovedì 31 dicembre, a
Villa Giardino, padiglione spettacoli
esterno, dalle 22, concerto di fine anno
con le band “The P’Elvis” (tributo a
Elvis Presley) e “Reload”. Ingresso
libero. Sempre a Villa Giardino, sala
bar interna, dalle 21,30, assaggi gastronomici e, a mezzanotte, brindisi
di Capodanno, offerti dalla Cooperativa Giardino di Cavezzo. Martedì 5
gennaio 2016, presso Villa Giardino,
ore 17,30, tradizionale “Arrivo delle
Befane". I bambini sono attesi con le
loro calze. Mercoledì 6 gennaio in
piazza Matteotti, ore 10,30, “Arrivano
i Re Magi con...”. Sempre martedì,
presso il Centro di Comunità di via
Volturno, alle 15, film per bambini
e ragazzi. Ingresso gratuito. Sabato
9 gennaio, biblioteca comunale, ore
16, “La Befana vien di notte”, lettura
animata per bambini dai 3 ai 6 anni
con Elena Musti.
Anche a Camposanto sono numerose le iniziative organizzate in
concomitanza con il Natale. Giovedì
17 dicembre, presso l’ex pista rossa,
ore 18, canti di Natale a cura dei
bambini e delle insegnanti della scuola dell’infanzia. Sempre il 17, nella
sala civica “Donatori di sangue”, ore
20,45, appuntamento con “Nonna, mi
racconti il Natale?” a cura del Centro
anziani. Giovedì 24 dicembre, Babbo
Natale consegna i regali a domicilio,
a cura di Fermata 23. Domenica 27
dicembre alle 9 presso la sede Avis,
Babbo Natale con dolcetti a cura di Avis
Camposanto. Dalle 18, presso Fermata
23, “Festivalino di Natale”. Mercoledì
6 gennaio 2016, dalle 14, presso Sala
civica e Fermata 23, festa dell’Epifania,
con cinema per bambini e arrivo della
Befana, a cura del Comitato genitori.
Durante la festa si estrarranno i premi
della lotteria dei commercianti.
SPIRA MIRABILIS
A SAN FELICE
Le renne sono Coro dei bimbi
e Festivalino
magnifiche
n. 24 - dicembre 2015 ·
13
Mercoledì 23 dicembre presso l'Aula Magna "Rita Levi Montalcini"
mirandola
Concerto natalizio con il gospel
Il Faith Choir insieme alla Filarmonica nel tradizionale appuntamento degli auguri
Anima, ritmo, energia, divertimento. Queste le parole chiave del
prossimo concerto degli auguri che
si svolgerà a Mirandola mercoledì
23 dicembre alle 21, presso l’Aula
Magna Rita Levi Montalcini e che,
come da tradizione, l’Amministrazione comunale di Mirandola offre
a tutta la cittadinanza e non solo. Sul
palco si esibiranno la Filarmonica
Andreoli di Mirandola, diretta dal
maestro Gianni Malavasi e il maestro americano Nehemian H. Brown
insieme al Faith Gospel Choir (giunto
al decimo anno di attività). «Abbiamo
preparato per voi - spiega Gianni
Malavasi - uno spettacolo unico e
originale, mettendo in opera le nostre
migliori risorse musicali e umane,
fondendo il suono degli strumenti a
fiato con le voci del coro gospel. Vi
proponiamo un percorso musicale
che parte dallo spiritual, i canti di
lavoro degli schiavi neri, passa per il
gospel, i canti della liberazione, per
arrivare al jazz, al blues e allo swing.
Faremo insieme a voi un percorso
speciale che racconta della musica
come collante fra i popoli, come
speranza e libertà spirituale, valori di
cui anche oggi abbiamo la necessità
di esperire, ricordare e difendere la
difficile conquista. Ecco allora una
buona occasione per incamminarci su
The long road to freedom, “la lunga
strada verso la libertà”. Avremo anche il contributo di alcuni sponsor e li
ringraziamo sin d’ora per la preziosa
collaborazione, per avere creduto
nel progetto: Fondazione Cassa di
Risparmio di Mirandola, Menù, LivaNova, Seft, Negrelli infissi, With
You». La prevendita sarà nel Foyer
dell’Aula Magna nei seguenti orari:
lunedì 21 e martedì 22 dalle 17,30
alle 19; mercoledì 23 dalle 17,30 alle
19 e dalle 20 alle 21. Posto unico 10
euro (adulti), 5 euro (fino ai 14 anni).
Locandina a pag. 22
mirandola
Digitalizzati 10 mila
certificati di famiglia
Risalgono alla seconda metà
dell'Ottocento gli oltre 10 mila certificati di famiglia del Comune di
Mirandola scansionati e archiviati
digitalmente dalla cooperativa sociale
Pomposiana di Modena. Il progetto è
stato realizzato in collaborazione con
il servizio di inserimento lavorativo
dell'Unione Comuni Modenesi Area
Nord. La scansione e archiviazione
digitale di una parte del registro di
popolazione di Mirandola è partita
all'inizio del 2015 e ha coinvolto quattro persone con abilità differenti. «Il
progetto è nato da una nostra proposta,
accolta dal Comune di Mirandola e
dall'Unione Comuni Modenesi Area
Nord. Fin dall'inizio abbiamo voluto
coinvolgere persone del territorio con
disabilità o in situazioni di disagio
- spiega Jonathan Franciosi, responsabile della divisione telelavoro della
cooperativa sociale Pomposiana di
Modena – Il servizio è stato progettato
in modo che potesse rispondere alle
esigenze degli operatori. Gli stessi
strumenti di hardware e software, per
esempio, sono stati adattati per ovviare
a problemi di ridotta mobilità o di altro
tipo». Gli oltre 10 mila fogli di famiglia
del Comune di Mirandola risalenti alla
seconda metà dell'Ottocento sono stati
scansionati con apposite attrezzature
e accorgimenti mirati a garantire l'integrità dei certificati, alcuni dei quali
erano conservati in precarie condizioni
anche a causa del terremoto del 2012.
Successivamente i documenti digitali
sono stati archiviati e ora si sta effettuando la catalogazione di tutti i residenti presenti all’interno dei certificati.
Si tratta di un lavoro certosino, svolto
da due persone diversamente abili che
si alternano nell'interpretazione dei
certificati, scritti a mano, con calligrafie diverse e, in alcuni casi, riportanti
nomi e cognomi non più d'uso comune.
«Stiamo già pianificando per il 2016
la scansione di altri 14 mila fogli di
famiglia del Comune di Mirandola,
risalenti a un periodo più recente – aggiunge Maurizio Marcon, presidente
della cooperativa sociale Pomposiana
– Anche in questo caso coinvolgeremo
persone diversamente abili residenti
nell'Area Nord. Speriamo, anzi, di
poter svolgere questo lavoro anche
per qualche altro Comune, aziende e
associazioni di categoria».
bloody rain
Sarah-Jane Morris a Mirandola
con il nuovo spettacolo
“Bloody Rain” è il nuovo spettacolo che Sarah-Jane Morris porterà
in scena, domenica 20 dicembre alle
ore 21, presso l’Aula Magna Rita
Levi Montalcini di Mirandola. Dopo
il teatro della parola con Ascanio
Celestini (giovedì 17 dicembre) sarà
dunque la musica a essere protagonista
assoluta del quarto appuntamento della
ricca stagione teatrale 2015-2016 di
Mirandola. Un’esibizione composta da
canzoni caratterizzate da un legame con
l’Africa nei ritmi, nelle melodie e nei
testi, che affrontano tematiche riguardanti i diritti umani, l’amore, la paura
e la libertà. Il percorso musicale della
cantante inglese è da sempre fortemente
influenzato dalla storia e dalla musica
del continente africano. Se nei primi
anni ‘80 si esibì con la band ghanese
“Fufu and Light Soup” e con il gruppo
afro-caraibico “The Republic” successivamente, con i 21 ottoni di "The Happy
End", ha esplorato canzoni di protesta
africane, irlandesi e latino-americane.
I brani di “Bloody Rain”, scritti con i
collaboratori di sempre Tony Remy,
Dominic Miller e Martyn Barker,
fanno parte di una proposta che nasce
come celebrazione della vita e, sebbene
fortemente influenzata dai ritmi e dalle
melodie africane, non vuole essere
un’imitazione dello stile musicale africano, ma piuttosto coglierne lo spirito.
Le canzoni sono state pubblicate in un
disco, uscito in Italia per l’etichetta
Sony. Sebbene Morris abbia conquistato
la scena pop degli anni Ottanta con
un disco di successo, la briosa “Don’t
Leave Me This Way” e possa ancora
esibirsi dinamicamente come cantante
pop, il suo obiettivo è sempre stato quello di raggiungere storie più profonde,
che ha più volte narrato con una voce
insieme imponente e immediata, spesso
paragonata a quelle di Nina Simone
e di Janis Joplin. Il nuovo progetto
di questa straordinaria artista intende
dunque celebrare il popolo africano, del
passato e del presente, la cui musica ed
esempio le hanno fatto da guida nella
vita, senza idealizzare l’Africa moderna
nascondendo dietro ad un velo le sue
contraddizioni. L'appuntamento successivo, che andrà a inaugurare il 2016,
sarà, mercoledì 20 gennaio, quello con
la celebre coppia di attori Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi, protagonisti
di “Enigma – niente significa mai una
cosa sola”, nel quale gli spettatori verranno condotti nella Berlino del 2009,
vent’anni dopo la caduta del Muro.
Rimandiamo, per ulteriori informazioni,
alla pagina Facebook Aula Magna Rita
Levi Montalcini.
iniziative
Tanti appuntamenti
a "Mirandola on Ice"
Resterà in funzione fino al 10
gennaio 2016, “Mirandola on Ice”,
la pista di pattinaggio in piazza
Costituente, aperta tutti i giorni, con
tante iniziative correlate. Tra i vari
appuntamenti segnaliamo: giovedì
24 dicembre scenderà in pista anche
Babbo Natale; domenica 3 gennaio
sfilata invernale; mercoledì 6 gennaio arriva la Befana sui pattini,
con il “concorso di bruttezza per la
Befana più Befana”. Da sabato 19
dicembre a mercoledì 6 gennaio ci
saranno hobbisti ed associazioni. Il
sabato e la domenica sarà presente
anche un maestro di pattinaggio. A
organizzare “Mirandola on Ice” è la
delegazione mirandolese di Ant col
patrocinio del Comune e il contributo
della Fondazione Cassa di Risparmio
di Mirandola. Partner sono anche
Radio Pico e Tipografia Malagoli. Il
ricavato dell’iniziativa andrà a favore
della Fondazione Ant Italia onlus per
l’assistenza socio-sanitaria gratuita
domiciliare ai malati di tumore e per
i progetti di prevenzione oncologica.
Per orari e informazioni è possibile
consultare la pagina Facebook “Mirandolaonice”.
dalla prima
Quattro arresti a Finale
per spaccio di droga
Per entrare nel dettaglio, a seguito
dell’arresto di una ragazza trovata in
possesso di 100 grammi di stupefacente su cui si aveva il sospetto che spacciasse per conto di qualcun altro, sono
iniziate le indagini che hanno portato
a una coppia di coniugi di Finale.
L’uomo prendeva gli appuntamenti e
le cessioni di stupefacente venivano
fatte dalla moglie, poiché il marito
era già stato arrestato per spaccio e
aveva preferito restare nell’ombra
curando i contatti telefonici e relegando la materiale cessione alla moglie.
Le indagini in corso hanno consentito di accertare il ruolo di un altro
spacciatore, anch’egli italiano che si
avvaleva di un suo pusher, adoperato
per la consegna dello stupefacente.
Le intercettazioni telefoniche unite ai
servizi di osservazione e ai riscontri attraverso l’individuazione e il controllo
dei consumatori, hanno permesso di
dimostrare l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente
marijuana e hashish. A seguito delle
risultanze, il giudice ha disposto gli
arresti in carcere per i tre uomini, mentre per la donna gli arresti domiciliari.
Dalle indagini è emersa anche la figura
di un nordafricano della provincia di
Ferrara da cui gli spacciatori si rifornivano seppur occasionalmente, che è
stato colpito da un obbligo di presen-
tazione alla p.g. Uno degli spacciatori
è stato arrestato anche per estorsione,
avendo pesantemente minacciato un
tossicodipendente e la famiglia di
quest’ultimo, perché aveva pagato
lo stupefacente con 50 euro falsi. Lo
scorso 14 dicembre, durante le perquisizioni domiciliari, è stata trovata
anche una pistola con matricola abrasa
e 120 grammi tra hashish e marijuana
presso l’abitazione di uno degli arrestati di Finale Emilia, mentre a casa
del magrebino ferrarese i carabinieri
hanno trovato circa 150 grammi di
hashish, pertanto il provvedimento di
presentazione alla p.g. è stato temporaneamente sospeso perché arrestato
in flagranza per detenzione illecita di
stupefacenti. Le ordinanze sono state
eseguite con la collaborazione dei
carabinieri di Copparo e dell’unità
cinofila dei carabinieri del Comando
provinciale di Bologna. Il sindaco di
Finale Emilia Fernando Ferioli si è
complimentato con i carabinieri per
la brillante operazione «frutto di un
lavoro investigativo lungo e accurato
– ha detto Ferioli - che ha permesso
di stroncare un’organizzazione che si
occupava di gestire il commercio di
stupefacenti a Finale Emilia e Massa
Finalese. Si tratta di un risultato importante a tutela della nostra comunità,
in particolare dei più giovani».
14 · n. 24 - dicembre 2015
mirandola
Nell'ambito dei progetti "Benessere in Comune" e "Nati per leggere"
mirandola
Le prime parole che ascoltiamo
VISITABILE AL BORGO
LA VENEZIA DI SECCHI
Potrà essere visitata fino a fine
gennaio 2016 la mostra fotografica
di Massimo Secchi “Una notte a Venezia”, allestita a Mirandola presso la
Galleria commerciale “Al Borgo” di
viale Gramsci.
Successo in Auditorium per il convegno su "Neuroscienze e voce materna"
arte a mirandola
Andrea di Carpegna Varini
espone alla caffetteria Busuoli
Un momento della giornata di formazione
Tanti i presenti alla giornata di formazione “Le parole che toccano. Neuroscienze e voce materna”, destinata a
sanitari (ostetriche, ginecologi, pediatri,
neonatologi) e a operatori attivi in “Nati
per Leggere”. L'appuntamento è stato
organizzato da Unione Comuni Modenesi
Area Nord, Ausl Modena e “Nati per leggere” e si è tenuto nei giorni scorsi presso
l'Aula Magna “Rita Levi Montalcini” di
Mirandola. L'incontro rientrava nell'ambito dei progetti “Benessere in Comune”
e “Nati per Leggere” e ha rappresentato
un'occasione per riflettere sui benefici
del canto, della narrazione e della lettura
condivisa in famiglia in relazione allo
sviluppo del cervello sociale ed ai bisogni del neonato. Dopo l'introduzione di
Mario Meschieri, direttore del Distretto
sanitario di Mirandola, sono intervenuti
i medici Alessandro Ferrari, Roberto
Gallerani Guidetti, la referente del
settore educazione alla salute dell'Ausl
di Modena Maria Monica Daghio e
la presidente del Sistema bibliotecario
dell’Unione Alessandra Mantovani. In
seguito hanno preso la parola in qualità
di relatori Pier Francesco Ferrari, ricercatore e docente del Dipartimento di
Neuroscienze dell'Università di Parma ed
alla University of Maryland, Alessandro
Volta, neonatologo, dirigente dell'Ausl di
Reggio Emilia ed Anna Maria Davoli,
pediatra e referente regionale di “Nati
per Leggere”. «Esistono periodi sensibili
in cui esposizioni a particolari stimoli
sono fondamentali, soprattutto per quelle
parti del cervello che sono predisposte
alla codifica delle informazioni di natura
sociale - ha detto Pier Francesco Ferrari
- Il cervello è particolarmente sensibile
anche all'ascolto della voce materna, sia in
periodo pre-natale sia in quello successivo
al parto. Per favorire l'attaccamento emotivo e lo sviluppo cognitivo del bambino è
importante che i genitori facciano sentire
al figlio la propria voce prima e dopo il
parto, per esempio attraverso il canto, le
ninne nanne, le filastrocche e in seguito attingendo a letture sempre più complesse».
Gli operatori sanitari e culturali si stanno
impegnando a informare le famiglie in
merito a queste conoscenze scientifiche.
La sinergia tra i settori sanitario, culturale
ed educativo è già avviata da qualche anno
nel territorio dell'Area Nord. Dall'autunno
2012 le ostetriche collaborano con le
bibliotecarie del territorio nell'ambito
dei corsi parto. Negli anni precedenti le
biblioteche avevano già collaborato con
i pediatri per promuovere la lettura negli
ambulatori. L'intento è ora quello di operare in maniera sempre più coordinata al
fine di elaborare nuove strategie culturali
comuni. L'Unione ringrazia la Federazione Italiana Medici Pediatri di Modena,
NaturaSì supermercati del biologico di
Mirandola e tutte le associazioni che
hanno reso possibile la giornata.
Si svolgerà da sabato 26 dicembre a
sabato 9 gennaio 2016
a Mirandola la mostra
di pittura di Andrea
di Carpegna Varini
di Milano presso la
saletta interna della
caffetteria Busuoli,
nell’ambito della
rassegna “Mirandola-Arte 2015/2016”.
L’artista Andrea di
Carpegna Varini
nasce a Milano nel
1975. Ha viaggiato molto e sin da
piccolo ha sempre
nutrito un forte interesse per la creatività. Dipinge, disegna fumetti,
illustrazioni, lavori grafici. Inoltre
compone canzoni, suona la chitarra,
il basso e scrive poesie. Multietnia,
sociale e musica, (particolarmente,
rock, hard rock, heavy metal) sono la
base di tutta la sua sperimentazione.
Crescendo, ha aggiunto alla sua ricerca interiore anche spunti derivati
dalla letteratura, teatro, e altri fonti
artistiche. Avendo visto parecchi
paesi, culture diverse e continuando ad amare il viaggio come fonte
di vita, ne ha assorbito tutte le sue
sfumature. Con il “Ponte degli Artisti” ha partecipato a tante iniziative
interessanti, tra le
quali il fuori salone del mobile nel
2014. Nel maggio
2014 ha aperto uno
spazio in via Atene
7 (Milano) chiamato
Spazio Atene, laboratorio creativo/
spazio espositivo.
Lavora alle sue
opere, collabora a
vari progetti. Espone e fa esporre artisti
esordienti meritevoli
che hanno bisogno di
visibilità. Unisce ogni
aspetto possibile tra
cultura, arte e creatività. L’arte di Andrea di Carpegna
Varini ci proietta in un universo
ieratico, con la rappresentazione
di figure mitologiche e personaggi
leggendari. Inoltre dà libero sfogo
alla sua fantasia descrivendo attentamente tutte le fasi dell’essere umano.
Si tratta di un viaggio lento e faticoso
che Varini approfondisce attraverso
la sua lunga esperienza. Inoltre approfondisce i temi della solidarietà
attraverso dipinti che pongono lo
spettatore a riflettere sulla possibilità
di interagire maggiormente con il
prossimo.
Antonio Castellana
n. 24 - dicembre 2015 ·
L'azienda che si occupa di qualità si trova in viale Gramsci 7
biomedicale
Pharma Europe sbarca a Mirandola
Al Foyer del Teatro Nuovo l'evento di inaugurazione della nuova sede
così l’eccellenza in termini di qualità
e affidabilità dei prodotti destinati ai
pazienti. Aldo Tomasi, responsabile
scientifico del Tecnopolo, ha sottolineato come anche questo centro di
servizi avanzati e ricerca applicata per
le aziende sia stato inaugurato nel corso
del 2015, soprattutto grazie all’accelerazione derivante da fondi europei per
la ricostruzione dopo il sisma del 2012.
Lo scorso 10 dicembre si è tenuto
presso il Foyer del Teatro Nuovo di
Mirandola l’evento organizzato da
Pharma Quality Europe (Pqe), in
collaborazione con Tecnopolo, per
l’inaugurazione della nuova sede della
società a Mirandola in viale Gramsci 7.
Pqe, fondata nel 1998, si propone come
“complete quality solution provider”
all’industria farmaceutica e a quella
dei dispositivi medicali. Con il quartier
generale a Firenze, Pqe opera in tutto il
mondo con 300 dipendenti e 10 filiali
in Europa, America ed Asia. Come ha
illustrato Gilda D’Incerti, fondatrice
di Pqe, la scelta di aprire una sede a
Mirandola è stata dettata dall’esigenza di seguire più da vicino gli attuali
clienti e dalla convinzione di poter rappresentare un indispensabile supporto
allo sviluppo del settore biomedicale,
aiutando le aziende ad avere tutte le
carte in regola per operare in conformità alle linee guida che regolano il
settore “Life Sciences” e conseguire
mirandola
Sisma: l'odissea a lieto fine
della famiglia Frassoldati
natale
Gli auguri "sostenibili"
del Ceas La Raganella
Tra poco sarà Natale: un momento
di serenità, di condivisione di affetti,
di speranze, un grande abbraccio per
vivere almeno una volta all’anno
l’intensità di emozioni comuni, fermandoci a pensare a noi e agli altri.
Impegniamoci perché il mondo sia un
po’ più sorridente e facciamo un regalo
ai nostri figli: differenziamo i rifiuti e
riduciamo lo spreco, assaporiamo cibo
sano e genuino, per il benessere di tutti.
Acquistiamo preferibilmente prodotti
a chilometro zero, locali, di stagione,
beviamo acqua del rubinetto, sicura
e senza imballaggio. Nutriamoci,
Il Parco Scientifico e Tecnologico di
Mirandola, la cui idea va indietro di
20 anni, sta quindi prendendo forma
concreta ed il distretto biomedicale si
arricchisce di presenze fondamentali
che contribuiscono ad accrescerne il
valore, a caratterizzarlo come rete di
imprese, non solo manifatturiere ma
anche di servizi connessi e ricerca, e a
radicarlo sempre di più sul territorio.
muoviamoci e informiamoci:
azioni-base per adottare sani
stili di vita. Regaliamoci un po’
di tempo per fare una passeggiata, per godere dell’inverno
e dei suoi colori e profumi.
Leggiamo un buon libro, diffondiamo profumi gradevoli
nella nostra cucina, preparando
i nostri cibi ritrovandoci a tavola in un’atmosfera tranquilla, occasione unica per stare
insieme e parlare. Quando è
possibile, lasciamo la macchina
a casa e, se viaggiamo, scegliamo il turismo sostenibile.
Rispettiamo l’ambiente e i luoghi che
visitiamo. Regaliamo alla nostra casa
materiali isolanti, smettiamola di abusare dell’elettricità! Facciamo regali di
lunga durata, giochi in legno certificato
e che stimolino la fantasia dei bambini.
Confezioniamo i pacchi regalo con
carta riciclata, o con materiali naturali
come rafia, corde, frutta secca e bastoncini speziati. Regaliamoci un po’
di verde per rispettare chi abita con
noi sulla terra: rispettiamo gli animali!
Rispettiamoci ….
Buon Natale
Ceas “La Raganella”
Ciascuno di noi ha la propria
storia da raccontare sul terremoto.
Come lo ha vissuto, quali conseguenze ne ha subito, cosa ha comportato a
livello personale, familiare e professionale. Uno spartiacque della vita,
un prima e un dopo, che resteranno
per sempre scolpiti nei ricordi di chi
quei drammatici giorni li ha vissuti in
prima persona. Sono tante le vicende
che si potrebbero raccontare. Alcune
tragiche e drammatiche, altre “esemplari”, di gente che non si è arresa,
che ha saputo con tenacia e coraggio,
superare tante avversità e lasciarsi il
sisma alle spalle, riprendendosi la
propria vita. Giovanni Frassoldati,
pensionato mirandolese di 64 anni, è
una di queste persone. Lo scorso 1°
novembre, lui, la moglie Eugenia
Galavotti e la figlia Alice, hanno
fatto finalmente ritorno nella loro
abitazione di San Giacomo Roncole,
abbandonata dopo il sisma del 2012.
Una storia complessa quella dei
Frassoldati. La loro casa in un primo
tempo viene infatti dichiarata agibile,
ma poi, dopo
una verifica
più approfondita, effettuata nell’agosto
2012, diventa
“inagibile al
100 per cento” con obbligo di uscita
immediata.
«Abbiamo
allora iniziato
a cercare un
appartamento, perché
non ce l’eravamo sentita
di andare in un Map che ci aveva
proposto il Comune» spiega Giovanni Frassoldati. Una ricerca complessa
che si conclude trovando un appartamento a Mirandola, al terzo piano
di un condominio senza ascensore,
dove ovviamente non ci stanno tutti
i mobili dell’abitazione terremotata,
visto che la nuova casa è molto più
piccola. Problemi, purtroppo, ben
noti a tante persone che sono state
costrette a lasciare le proprie abitazioni danneggiate dal terremoto.
Anche sul fronte della ricostruzione
non tutto fila liscio per i Frassoldati.
Ed è solo nel luglio 2014 che, dopo
varie traversie, possono finalmente
iniziare i lavori di ristrutturazione
della casa di San Giacomo Roncole,
conclusi nei giorni scorsi. Tre anni
molto difficili per la famiglia, che ha
vissuto affrontando e superando tante
difficoltà. Ma che non si è mai arresa.
«Sto ancora metabolizzando tutto
quello che è accaduto – conclude
Giovanni Frassoldati – però intanto
godiamoci la gioia del rientro».
15
brevi
A CAVEZZO UN TEAM
AIUTA GLI ALUNNI
«Che fare se mio figlio non vuole
studiare?» «È meglio che io affianchi
il mio ragazzo nello svolgimento dei
compiti o che lo lasci lavorare in autonomia?» «Mio figlio è dislessico: quali
strumenti posso utilizzare per aiutarlo a
casa?» «Temo che mio figlio possa avere un ritardo nel linguaggio: a chi devo
rivolgermi? Quale iter devo seguire?»
A questi e ad altri quesiti si propone di
dar risposta un team di docenti dell’istituto comprensivo “Giacomo Masi” di
Cavezzo ai genitori dei propri alunni.
Gli insegnanti Licia Spinelli (scuola
dell’infanzia), Daniela Berra e Patrizia
Tassi (scuola primaria), Massimiliano
Bordini (scuola secondaria di 1° grado),
infatti, hanno dato vita ad uno sportello
denominato: “Sostegno alle famiglie”
e, una volta al mese, su appuntamento,
forniranno consulenza su strategie
didattiche, software per sostenere gli
apprendimenti, libri di supporto per
attività a casa, siti di riferimento, strumenti/materiali didattici, informazioni
su cosa offre il territorio. Queste le date
previste per gli incontri, dalle 16,30
alle18, presso la scuola primaria “Manzi” di via 1 Maggio 148 a Cavezzo: 12
gennaio, 9 febbraio, 8 marzo, 5 aprile e
3 maggio. Per un appuntamento: [email protected].
«GRAZIE AL REPARTO
DI FISIATRIA»
Riceviamo e pubblichiamo.
«Recentemente sono stata curata
nel reparto di Fisiatria dell’ospedale
di Mirandola per la riabilitazione di
un braccio. Qui ho trovato eccellenti
professionisti e, come valore aggiunto,
una grande armonia tra gli operatori
e attenzione per i pazienti. Desidero
ringraziare pubblicamente la dottoressa
Bosi e la fisioterapista Laura Cavazza
che mi ha seguito dall’inizio alla fine del
mio percorso di riabilitazione con eccellente risultato». (Mariateresa Roda)
LA CHIUSURA
DEL CENTRO FAMIGLIE
Il Centro per le Famiglie di
Mirandola resterà chiuso dal 24 dicembre al 6 gennaio 2016 compresi.
I servizi del Centro riprenderanno
regolarmente giovedì 7 gennaio 2016.
Resterà sempre attiva la segreteria
telefonica (telefono 0535/29683).
PITTORI LOCALI
IN MOSTRA AL BORGO
Potrà essere visitata fino a gennaio
2016 la mostra di pittura di artisti locali, allestita a Mirandola nell’ala sud
della Galleria commerciale “Al Borgo”
di viale Gramsci.
n. 24 - dicembre 2015 ·
Per promuovere e sensibilizzare bambini e adulti alla cura del territorio
area nord
Minicensimento per la biodiversità
17
brevi
A CAVEZZO TELECAMERE
ANTI SPORCACCIONI
Singolare progetto del Ceas La Raganella col contributo della Fondazione Crm
finale emilia
"La spada e la fede"
è atteso alla "prima"
Biodiversità, parola tanto usata
ma ancora poco conosciuta e approfondita: varietà della vita sulla
terra. Quello che conosciamo sono
le 5.500 specie di mammiferi, 1.000
di uccelli, gli insetti sono così tanti
da non riuscire a contarli. Non sappiamo bene cosa ci ruota intorno e
ogni anno si scoprono abbattute metà
delle foreste del nostro pianeta; negli
ultimi sessanta anni abbiamo distrutto
più di quello che è stato annientato
nella storia dell’umanità. Un terzo
della Terra è ricoperto da alberi. Metà
delle medicine viene dagli alberi. Le
foreste sono le madri della pioggia,
visto che condensano acqua, aria,
terra e sole, sono le guardiane del
clima, sono l’acqua che beviamo e
il cibo che mangiamo, le medicine
con cui ci curiamo. E poi ci sono gli
animali; inquilini anch’essi in questa
Terra. Non li vediamo, spesso non li
vogliamo vicino, ma la Terra è anche
per loro e la loro vita, la loro resistenza è un muto insegnamento alla
nostra insana capacità di conquistare
ogni spazio. A forza di non vedere si
rischia di perdere ricchezza di vita. Da
cinque anni il Ceas “La Raganella”,
con il contributo della Fondazione
Cassa di Risparmio di Mirandola,
lavora nelle scuole con il progetto
didattico “Dedicato alla biodiversità” per promuovere e sensibilizzare
bambini e adulti alla cura delle
diversità del nostro territorio, degli
ambienti e della vita. Quest’anno
proponiamo un censimento di alcuni
aspetti della biodiversità nel territorio
della “Bassa”, le piccole cose che ci
accadono intorno, che esistono anche
se noi non ce ne accorgiamo, ma che
valgono la pena di essere osservate
e segnalate per valutare la ricchezza
di vita che ci circonda. Basta andare
sul sito dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord al link http://www.
unioneareanord.mo.it/servizi/centroeducazione-ambientale/i-progettididattici/la-biodiversita-al-parco- La
Raganella - Progetti didattici - la
Biodiversità al Parco.
Rosalba Pinti
Per info Ceas “La Raganella”,
telefono 0535/29712-29713-29724;
e-mail: [email protected]
massa finalese
Viaggio nella Resistenza
con Nerino Barbieri
Lo scorso 29 novembre a Massa
Finalese, “Mani Tese” e “Idea Attiva”
hanno organizzato con lo storico
Nerino Barbieri, una conferenza sul
tema: “Un viaggio nella Resistenza”,
alla presenza di un testimone della
nostra storia: don Ivo Silingardi,
classe 1920, che ha trascorso otto
mesi nel carcere di San Giovanni in
Monte a Bologna, nel reparto ostaggi
a disposizione delle Ss tedesche. Ne-
CORSO SUL LATINO
LINGUA MATER
“Incontro con il latino, lingua mater. Dal latino all’italiano: riflessioni
grammaticali, sintattiche, lessicali” è il
titolo del corso di lingua latina, tenuto
dalla professoressa Concetta Montoneri, che si svolgerà a Mirandola tra
gennaio e febbraio, nell’ambito delle
lezioni organizzate dall’Università
della libera età. Otto gli incontri in
programma, presso le scuole medie
“Montanari” dalle 15 alle 17, che si
svolgeranno l’11, il 14, il 18, il 21, il
25 e il 28 gennaio 2016 e l’1 e il 4 febbraio. Ogni lezione comprenderà una
parte dedicata alla traduzione di frasi
e brani dal latino e una parte dedicata
alle espressioni latine ancora ricorrenti
nell’italiano colto. Per informazioni:
347/6861847.
Nerino Barbieri, primo da
destra, all'incontro sulla
Resistenza
rino Barbieri ha presentato l’anziano
sacerdote definendolo «simbolo delle
angosce dei drammi e delle sofferenze della nostra gente in quei giorni»
e, con l’ausilio delle voci narranti
del gruppo Roots, ha parlato a lungo
della sua vita carceraria, destando interesse e commozione tra i numerosi
ragazzi e adulti presenti. Ha concluso
l’incontro la professoressa Maria
Pia Balboni.
mirandola
«Agide era un uomo speciale
Grazie a chi lo ha assistito»
Attraverso le pagine dell'Indicatore Mirandolese, le famiglie Bianchini
e Mattioli porgono un sentito ringraziamento a tutti coloro che si sono, a
vario titolo, occupati del caro Agide
scomparso domenica 18 ottobre. In
particolare al primario del reparto di
Medicina, Fabio Gilioli, insieme a tutti
i medici e gli infermieri del suo staff, a
tutto il personale del reparto di Lungodegenza post acuzie, anche qui con tutti
i medici e personale infermieristico
che lo compongono. «Da maggio sino
all'ultimo periodo trascorso, – spiegano in particolare Daniela, Claudio
e Michele Bianchini e Paolo Mattioli – Agide è stato trattato in modo
ineccepibile sia a livello umano che a
livello sanitario. Il personale medico
ci è stato vicino nei momenti critici e
nei momenti di bisogno per qualsiasi
cosa e necessità. Non possiamo fare a
meno di sentirci orgogliosi del nostro
Siamo ormai giunti al termine delle
riprese del film “La spada e la fede” che
uscirà indicativamente tra Natale e il
mese di gennaio 2016. Il film si propone
come un’operazione culturale poiché
porta alla ribalta un poeta italiano poco
noto, ma di grande importanza artistica:
Guido Casoni. Nato a Serravalle nel
1561, dove è morto nel 1642. Non a
caso “La spada e la fede” è la storia
di una ricerca attraverso i secoli dove
presente e passato s’intrecciano in un
contesto avventuroso e ricco di cambi
di scena. L'opera è stata realizzata
da una produzione indipendente del
regista e produttore Guido Casoni,
nel film, discendente dell’omonimo
poeta, mentre la sceneggiatura è stata
scritta dalla poetessa Maria Gavioli,
al suo esordio come sceneggiatrice.
Questo film pur essendo indipendente
ha una produzione ricca ed estremamente costosa, in quanto ci sono un
numero elevato d’attori ed interpreti di
fama sia nazionale che internazionale
come: Enzo Capitanio affermato attore
teatrale al suo esordio nel mondo della
celluloide, la mirandolese Elena Vit-
toria Sinico poetessa
ed attrice, Evelina Papazova danzatrice del
ventre di fama internazionale, Elisabetta
Tagliati nota soprano
di livello sovranazionale, Marzia Maria
Braglia poetessa e pittrice appartenete alla
corrente della Mail art,
la bellissima voce di
Mario Ballotta straordinario doppiatore di documentari
e grande esperto di sonorizzazione,
la voce narrante ed Elena Nicol Pasqualotti bellissima modella e ragazza
immagine, Cecilia Talamini scrittrice
prestata al cinema, solo per citarne alcuni. Le musiche del film sono di artisti
vari tra cui spiccano i Rota Temporis e
gli Americani Artek esecutori di musica
da camera. Una produzione costosa
in quanto essendo in parte un film in
costume sono stati creati abiti ricchi e
pieni di dettagli. Per quanto riguarda la
parte storica del film ci si è avvalsi della
consulenza di Patrizia Moz. Studiosa
del poeta da quasi un ventennio. Le
riprese del film sono avvenute in tre regioni italiane: Emilia Romagna, Veneto
e Lombardia. Sarà possibile visionare
“La spada e la fede” sia comprando il
dvd a un costo minimo, per volontà
del produttore, oppure nelle sale cinematografiche sensibili alle produzioni
indipendenti. Comunque per avere
sempre notizie aggiornate, è possibile
consultare la pagina Facebook, la pagina di Google+ ed il Blog, tutti intitolati
“La spada e la fede”.
A Cavezzo, presso la batteria di
bidoni per la raccolta rifiuti di Motta,
sono state posizionate telecamere per la
videosorveglianza al fine di affrontare
il grave problema dell’abbandono rifiuti e del cattivo conferimento. Il problema dell’abbandono rifiuti affligge il
Comune, in particolare Ponte Motta,
poiché i residenti dei Comuni limitrofi
che hanno il sistema di raccolta rifiuti
“porta a porta”, conferiscono per comodità e negligenza i loro rifiuti a Cavezzo. Le sanzioni vengono effettuate
sulla base del regolamento Ato4 per la
disciplina del Servizio di gestione dei
rifiuti urbani e assimilati e vanno da un
minimo di 52 euro per l’abbandono dei
rifiuti al di fuori degli appositi contenitori, ad un massimo di 166 euro per
l’immissione nei contenitori impropri.
ospedale e di chi, giornalmente, con
professionalità e devozione porta avanti un lavoro così difficile. Di nuovo
grazie da tutti noi». «Ho conosciuto
Agide nel lontano 1986 – aggiunge
Paolo Mattioli – prima ancora di
conoscere sua figlia Daniela, che in
seguito sarebbe divenuta mia moglie.
Di lui ho un ricordo bellissimo: una
persona sempre disponibile ad aiutare
tutti e pronto a dare un consiglio su
tutto ciò che gli veniva chiesto, con il
sorriso sul volto. Il suo duro lavoro di
camionista non gli ha mai impedito di
tornare a casa, mettere in auto tutta la
famiglia e partire per le sue proverbiali
gite fuori porta, dove non mancavano
mai allegria e serenità. E io lo voglio
ricordare così, come in quei momenti
spensierati che ha dedicato alla famiglia e a me, che sono stato accolto come
un altro figlio da lui e da Zaira, la mia
suocera preferita».
Agide
Bianchini,
al centro
della foto
con gli
occhiali,
insieme
ad alcuni
amici
18 · n. 24 - dicembre 2015
san possidonio
Il suo aereo venne mitragliato e incendiato da un velivolo alleato
L'ultimo volo di un coraggioso aviatore
Pongiluppi morì per le ustioni riportate nel tentativo di salvare il suo equipaggio
Checkertail
Clan
Virgilio sul suo aereo
Cr42 a Caselle Torinese. A destra, la famiglia
Pongiluppi
Nel gennaio 1943, durante il vertice alleato di Casablanca, Roosevelt
e Churchill pongono le basi per l'operazione “Husky”: l'invasione della
Sicilia, pianificata per la prima decade
di luglio, in modo da sfruttare la fase
lunare propizia al lancio notturno di
paracadutisti dietro le linee difensive
italo – tedesche. E' opinione comune degli analisti strategici alleati che il primo
assalto alla “fortezza Europa” coincida
con “il ventre molle” delle difese continentali, la Sicilia e di seguito della
penisola italiana, in piena crisi politica
di regime e ormai prossima al collasso
militare. Il 9 e il 10 luglio 1943, la 2a
Armata americana del generale Patton
e l'8a Armata britannica del generale
Montgomery sbarcano lungo la costa
sud orientale della Sicilia, riversando in
poche ore 160.000 uomini, 1.800 cannoni, 600 carri armati e 14.000 veicoli,
con il supporto logistico di 1.375 navi
e la copertura aerea di 4.000 velivoli.
Nel breve volgere di quindici giorni, il
Gran Consiglio del fascismo decreterà
la fine del regime di Benito Mussolini.
Sardegna, 20 luglio 1943
Fin dal maggio 1943, il 51°Stormo
della Regia Aeronautica, al comando
del colonnello Aldo Remondino, è
schierato a difesa della Sardegna, a
contrasto della crescente forza aerea
alleata che opera ormai a “distanza
ravvicinata” dalle coste tunisine verso le
isole di Pantelleria, Sicilia e Sardegna.
Il centro di rilevazione radar Jupiter 2
della Luftwaffe di Capo Spartivento
segnala l'avvicinarsi a 3000 metri di
quota di un nutrito numero di aerei
nemici provenienti dalle coste tunisine. L'allarme viene subito trasmesso,
alle 6:57, alla base di Monserrato, con
l'immediato decollo di una pattuglia di
quattro Macchi Mc 205 “Veltro” della
378a squadriglia al comando del tenente
Marcello Dini. Gli avversari sono 40
P40F/L del 325th F.G. dell'Usaaf, Checkertail Clan, decollati dal loro aeroporto tunisino di Mateur, con la missione
di attaccare proprio l'aeroporto di Monserrato. Nello scontro che ne consegue,
il Curtiss P40F del 1st lieutenant G.H.
Dichas viene abbattuto dal sergente
maggiore Giovanni Gambari. Alle
7:05, in pieno attacco nemico, si sono
alzati in volo altri due Macchi Mc205
della 351a squadriglia: si tratta del
maresciallo Virgilio Pongiluppi, con
il gregario sergente maggiore Angelo
Cerri. Durante la delicata fase d'involo,
la coppia di Macchi viene attaccata da
alcuni Warhaks. Pongiluppi riesce a
guadagnare scampo in quota entrando in
azione contro i caccia americani, mentre
il velivolo di Cerri viene distrutto durante la fase di decollo dai precisi colpi
del P40 del captain Ralph Gordon
Taylor. Alle ore 7:40 i cinque velivoli
del 155°Gruppo atterrano nuovamente
a Monserrato, riportando il risultato
di un velivolo nemico distrutto e tre
danneggiati.
Alba del 22 luglio 1943
Lo strapotere dell'Usaaf americana
è ormai palese, in relazione ad un costante assottigliamento degli effettivi
del 51°Stormo. Il comandante Remondino vede via via farsi meno consistente
la prontezza operativa del suo reparto,
che ormai quotidianamente deve confrontarsi con un nemico numericamente
prevalente di due-tre volte rispetto
ai Macchi italiani. Dal suo comando
corazzato di Monserrato, il colonnello
Remondino attende dall'alba l'ormai
consueto segnale di allarme della rete di
radio localizzazione, per lanciare i suoi
pochi piloti nella lotta. Quella mattina
gli americani sono in evidente ritardo.
Alle 9:20, sciogliendo gli indugi, i radio
localizzatori lanciano l'allarme, rilevando 48 Curtiss P40F/L, provenienti
a sorpresa da nord a bassa quota, per
sorprendere le difese italiane. Remondino ordina l'immediato decollo di tutta
la forza disponibile del 51° Stormo
dalle aviosuperfici di Monserrato e Capoterra: 21 Macchi Mc 202 ed Mc205
del 155° e del 20° Gruppo. Giovedì 22
luglio 1943 è ricordata come una tragica
giornata negli annali del 51°Stormo, le
perdite in combattimento aereo a fine
scontro, secondo i “mission report”
dell'Usaaf, assommano ad almeno dodici Macchi italiani, un Messerschmitt
Bf 109, due Junkers Ju52 e due Fieseler
Fi156 tedeschi, con la perdita certa di
due Curtiss P40L ai comandi del 1st
lieutenant Mark Boone e del 2nd lieutenant Hubert Miller. Da parte italiana,
il diario storico del 51°Stormo in quella
data riporta l’abbattimento di 8 Curtiss
P40 e la perdita di 4 velivoli (vedi nota
1). Proprio in concomitanza di quella
terribile giornata, il reparto logistico del
155°Gruppo “pantere nere”, al comando
del maggiore Duilio Fanali, è in pieno
trasferimento dal campo di Monserrato
alla più defilata superficie di Sa Zeppara, nel Medio Campidano, in corso di
abbandono da parte dei Messerschmitt
Bf 109 G del Gruppe II del JG51 della
Luftwaffe precipitosamente richiamati
sul continente, a Treviso S.Angelo. E'
proprio durante questa operazione di
trasferimento che, nel corso della delicata fase di atterraggio, un bimotore
Caproni Ca309 da collegamento del
155° viene attaccato da un P40F del
325th F.G. Ai comandi del Warhawk
è il 2nd lieutenant Bill Slattery, (nota
2) che erroneamente nel suo “mission
report” post volo lo identifica come
uno Junkers Ju 52 tedesco. Il micidiale
tiro concentrico delle otto mitragliatrici
browning del velivolo americano, fa
scempio dell'indifeso Caproni. Al pilota
italiano non resta che compiere una disperata manovra al suolo, nel tentativo
di sottrarsi alle micidiali raffiche. Con
l'aereo in fiamme, fermo a terra, il pilota
tenta con coraggio, ma inutilmente, di
estrarre i componenti del suo equipaggio riportando terribili ustioni (nota 3)
L'eroico pilota è Virgilio Pongiluppi,
maresciallo pilota della 351a squadriglia che muore, lucido e cosciente, due
giorni dopo all'ospedale di Oristano,
assistito dal capitano Ascanio Zapponi,
compagno di Gruppo (nota 4).
Diventare “pilota”
Virgilio Pongiluppi nasce a San
Possidonio, il 27 ottobre 1911 da una
famiglia di agricoltori locali. Dopo
la licenza ginnasiale, Virgilio subisce
il forte richiamo della passione aeronautica già durante i corsi premilitari,
arruolandosi poi, nel dicembre 1929,
come volontario nella Regia Aeronautica, viene quindi inviato alla scuola
allievi piloti di Capua, dove consegue
il brevetto di primo grado, l'11 marzo
1930, risultando 48° su 229, con il
punteggio di 15/20. Concluso l'iter di
addestramento come pilota militare
presso la 2a squadriglia caccia di Ghedi,
nel dicembre 1930 Virgilio è assegnato
con il grado di sergente pilota al 1°Stormo caccia di Udine Campoformido e
posto in congedo illimitato nel settembre 1931. La vita civile mal s'addice a
Virgilio e gli angusti orizzonti padani
sono deprimenti per uno spirito rivolto
al cielo. Ma sono i tempi della velleitaria
conquista dell'Impero, l'esigenza A.O.
richiama in servizio le classi 1911 e
1912 ed anche Virgilio è richiamato
in servizio il 29 marzo 1935, presso la
scuola caccia di Aviano, ed assegnato
poi il mese successivo al 2°Stormo
caccia di Mirafiori dove consegue
l'abilitazione al Fiat Cr32. In forza alla
92a squadriglia. Pongiluppi con l'intero
2°Stormo è di seguito trasferito per un
ciclo operativo in Libia, prima a Bengasi poi presso l'aeroporto di Mellaha
a Tripoli, dove nel luglio 1937 entra a
far parte del personale di ruolo aeronaviganti della Regia Aeronautica, con il
grado di sergente. Rientrato in Patria
nell'ottobre 1937 in forza al 3°Stormo
caccia a Mirafiori, è in questo reparto
che Pongiluppi viene prescelto per
partecipare alla celebre “operazione
H”, la manifestazione aerea organizzata
da Mussolini l'8 maggio 1938, presso
l'aeroporto di Furbara, in onore della
visita di stato del cancelliere tedesco
Adolf Hitler. Il 29 giugno 1938, si trasferisce volontario in Spagna, a disposizione dell'aeronautica franchista nel
celebre 4° Gruppo caccia “cucaracha”.
L'esperienza della guerra di Spagna
ne valorizza le doti di combattimento,
trasformandolo in un pilota cacciatore
di notevole esperienza e di riconosciute
doti di combattimento. Nel maggio
1939, conclusa l'esperienza spagnola,
Virgilio transita in servizio permanente effettivo “per meriti di guerra”
destinato, nell'ottobre dello stesso anno,
al 53°Stormo caccia, 150° Gruppo
sull’aeroporto di Caselle Torinese, equipaggiato con velivoli Fiat Cr42. Nella
primavera del 1940 per Virgilio è giunto
il momento di costruire la sua famiglia.
In effetti, il 29 maggio convola a nozze
con Zoe Pederzoli, che, il 1°settembre
dello stesso anno, lo rende padre di
Dante. L'entrata in guerra dell'Italia nel
giugno 1940 vede Pongiluppi in forza
alla 364a squadriglia del 150°Gruppo
caccia terrestre sul fronte occidentale,
per le operazioni contro la Francia in
appoggio ai bombardieri Fiat Br20
e di seguito sul fronte bellico grecoalbanese, per un terribile ciclo operativo
invernale sui monti dell'Epiro, con
compiti di interdizione, ricognizione e
scorta bombardieri. Rientrato in patria
nella tarda primavera 1941, alla fine
del secondo ciclo operativo, nei freddi
documenti ufficiali di guerra, Pongiluppi risulta trasferito come istruttore a
n. 24 - dicembre 2015 ·
Due momenti felici di
Virgilio Pongiluppi:
sul suo aereo e, a
destra, con Zoe nel
1940. Sotto, lo stemma
dello stormo dei "Gàt
Neghèr" e la cerimonia funebre del 1948
doppio comando e acrobazia
presso la scuola caccia di
2° periodo di Castiglione
del Lago.
A malincuore Virgilio accetta il trasferimento alla scuola
di volo, caldeggiato
dal suo comandante
di squadriglia, il capitano Corsini, che in
una lettera a Virgilio
lo esorta a coltivare i
propri affetti, nella consapevolezza di avere già
ampiamente dimostrato il proprio valore in azione, prestando fede
alla primaria volontà di costruirsi un
futuro di stabilità famigliare. Durante
il suo servizio a Castiglione del Lago,
Virgilio progetta il proprio avvenire
professionale, iscrivendosi alla facoltà
di Farmacia dell'Università di Firenze e
sostenendo quindi alcuni esami. Per Virgilio e Zoe, la difficile vita in tempo di
guerra è comunque vissuta con coraggio
e fiducia nel futuro, una “tentazione di
vivere” che si rafforza con la nascita, il
16 aprile 1942, del loro secondogenito,
Giuseppe, mentre Virgilio è istruttore
di volo alla scuola addestramento caccia
di Foligno.
L'irresistibile richiamo del dovere
L’aspirazione di vivere una vita
da affettuoso padre di famiglia, ed il
senso di realizzazione professionale
che scaturisce dall’idea di costruire un
futuro di pace convivono, nella mente di
Virgilio, con la razionale consapevolezza della realtà bellica. Da mesi, ormai,
appare sempre più chiaro che la guerra è
perduta: l’entrata nel conflitto
degli Stati Uniti e i tracolli
dell’asse ad est e nelle
sabbie africane hanno
inesorabilmente modificato gli assetti delle
forze in campo. Non
passa giorno che sulla
bacheca informativa
dell’aeroporto di Foligno non compaia il
nome di un compagno
o di un amico caduto in
operazioni di volo. Oggi
parlare di “dovere” sembra anacronistico, un termine
che appare sfumato e inconsistente,
e difficilmente si comprende appieno
il travaglio interiore che giorno dopo
giorno anima Virgilio Pongiluppi. E’
tempo di scelte difficili!
Lo Stormo del “Gàt Nègher”
Alla fine di dicembre 1942, il
51°Stormo, reduce da un sanguinoso
ciclo operativo sui cieli di Malta,
rientra, decimato in uomini e mezzi,
a Roma Ciampino con l’intento di
riorganizzarsi e ricevere nuovi aerei
e addestrare i rimpiazzi. Unitamente
a decine di entusiasti giovani piloti
provenienti dalle scuole di volo, il
maresciallo Pongiluppi è un prezioso
“valore aggiunto” che volontariamente
si dichiara pronto a rientrare in azione.
Con umiltà e determinazione, consegue
l’abilitazione al volo sui Macchi Mc202
assegnati al valoroso stormo del “gatto
nero”. In segno di riconoscimento per
tale volontario impegno, lo Stato Maggiore della Regia Aeronautica avvia per
Virgilio la pratica di promozione per
meriti di guerra a sottotenente pilota
di complemento. Nemmeno la nuova
gravidanza della moglie Zoe riesce a
convincere Pongiluppi a desistere dal
proprio intendimento. Mano a mano
che il reparto riacquista la sua prontezza
operativa, nella primavera del 1943,
iniziano ad affluire al reparto i nuovi
caccia Mc205, macchine finalmente in
grado di affrontare alla pari qualsiasi
velivolo nemico. Con questa nuova
dotazione, lo Stormo del “gatto nero”
può efficacemente svolgere operazioni
di difesa della capitale e di Napoli, con
un regolare servizio di allarme a contrasto delle incursioni alleate, sempre
più frequenti e numerose. Il 6 maggio
1943, l’intero 51°Stormo riceve l’ordine
di trasferimento in Sardegna: l’ultima
sanguinosa pagina operativa, una lotta
giornaliera contro nugoli di Curtiss
P40F e micidiali Lockheed P38 Lightning che dalla Tunisia scortano intere
armate di bombardieri B25 Mitchell e
B26 Marauder. L’epilogo della vita di
Virgilio Pongiluppi coincide con la vigilia di una giornata storica, il 25 luglio,
quando, in una tumultuosa riunione
notturna a Palazzo Venezia, a Roma, si
decreta la fine del regime ed un lungo,
doloroso cammino verso la Liberazione.
L’ultima “tentazione di vivere” si
chiama Natalia e nasce pochi giorni
dopo la morte del suo papà, a perpetuo
ricordo del sottotenente pilota Virgilio
Pongiluppi, originario di San Possidonio, 3 medaglie d’argento al Valor Militare e Dottore in Scienze Farmaceutiche
“Honoris Causa” dell'Università degli
studi di Modena. Cinque anni dopo, i
resti mortali di Virgilio, avvolti in un
drappo tricolore, vengono tumulati nel
piccolo cimitero di San Possidonio,
durante una solenne cerimonia funebre,
alla quale partecipa con affetto l'intero
paese (nota 5).
Giorgio Viola
(e-mail: [email protected])
19
Virgilio e Zoe
nel 1940
Note
1) Il 22 luglio 1943, oltre a
Pongiluppi furono persi, dal 51°
Stormo, tre piloti e relativi aerei:
l’Mc 205 del sergente Ferruccio
Serafini del 155°Gruppo, il Macchi
del tenente Paolo Damiani e quello
del sottotenente Redento Bordotti,
questi ultimi due appartenenti al 20°
Gruppo. Serafini, dopo aver finito
le munizioni, decise di immolarsi
speronando il P-40 con il quale stava
duellando, causando la distruzione
dei due velivoli: alla sua memoria
venne concessa la medaglia d'oro
al valor militare e intitolato il 51º
Stormo.
2) 2nd lieutenant Bill H. Slattery 325th F.G. 318 th F.S. morì il
25 dicembre 1943 durante il volo
di rientro da una missione offensive
sullo scalo ferroviario di Bolzano. Il
suo P47D si schiantò contro il fianco
di una collina a poche miglia dalla
base aerea di Lesina (FG) aeroporto
di rischiaramento del 325 th Fighter
Group. Il suo corpo è sepolto presso
il Cimitero di Guerra Americano di
Nettuno (RM)
3) Perirono sul colpo l’av.gov.
Giovannino Battisti e l’av.sc.mot.
Pietro Cervasi, mentre il 23 luglio
morì anche l’av.gov. Giovanni Corvascio.
4)Ascanio Zapponi morì in
azione proprio l’8 settembre 1943,
in volo di ricognizione esplorativa
su Cagliari e Biserta, dopo aver assistito il suo gregario, s.ten.Ostinelli
costretto ad un forzato ammaraggio
causato dal tiro fortuito di una batteria contraerea italiana. Zapponi
compì un sorvolo di controllo sul
Macchi Mc205 di Ostinelli, miracolosamente illeso in mare. Durante la
manovra, l’aereo di Zapponi toccò
con l’estremità alare la superficie
dell’acqua, precipitando in mare.
Ostinelli, testimone dell’accaduto, resistette in acqua per cinque giorni al
largo della Sardegna, fino a riuscire,
con le proprie forze, a prendere terra
presso Capo Carbonara.
5) Un sentito ringraziamento, da
parte dell’autore, va alla famiglia
Pongiluppi nelle persone del figlio
Giuseppe e del nipote Andrea.
n. 24 - dicembre 2015 ·
Dopo il terremoto la tradizione prosegue nel Centro in Galleria
mirandola
L'orologio segna 60 anni di azienda
Il primo negozio di Giuseppe Gavioli venne aperto nella primavera del 1956
Incontriamo Giuseppe Gavioli alle
prese con la riparazione di un orologio
nel suo “nuovo” negozio, trasferito nel
“Centro in Galleria” di viale Gramsci a
Mirandola dopo il terremoto del 2012,
che ha reso inagibile la sede della sua
gioielleria in centro storico.
«Sono nato professionalmente
come orologiaio e, dopo oltre sessant’anni e migliaia di orologi passati
tra le mie mani, è ancora il lavoro che
mi piace fare». Nei mesi successivi al
terremoto si è trovato a dover decidere
se lasciare scegliere agli eventi quando e come avrebbe dovuto smettere
di lavorare o riservarne a se stesso
la facoltà. «Io e mia moglie Anna
non abbiamo voluto interrompere
bruscamente il nostro lavoro. A parte
il fatto che avevo un sacco di orologi
da restituire ai legittimi proprietari».
Sdrammatizza con una battuta. «Ho
aperto il mio primo negozio nella primavera del 1956, in via Cavallotti. La
lavorazione e la vendita di oro e preziosi potevano essere esercitate solo dopo
i 25 anni di età e dietro autorizzazione
della Questura, che richiesi a 21 anni,
cioè all’acquisizione della “maggiore
età” per quei tempi, e che ottenni
dopo 4 anni di lavoro in due diverse
oreficerie, di proprietà di noti orologiai.
Nella Mirandola degli anni Cinquanta
e Sessanta le attività commerciali si
moltiplicavano velocemente e il lavoro
si evolveva proporzionalmente all’impegno e alle capacità, tanto che, al
contrario di oggi, reperire dai fornitori
tutto quello che serviva per il mantenimento costante dell’assortimento
necessario alla clientela dell’epoca
richiedeva quasi una raccomandazione.
21
Nel 1971, quindi, decisi di ampliare
l’attività trasferendola in quella che poi
rimase la sede definitiva della gioielleria, in piazza Costituente, che rinnovai
nuovamente nel 1992». Sessant’anni
di attività ininterrotta custodiscono
un bagaglio enorme di esperienze,
impossibili da sintetizzare in poche
righe. «Avrei voluto festeggiare il 60°
Natale al lavoro nel mio negozio, ma la
ricostruzione richiederà ancora molto
tempo. Sono costretto a rinunciare a
progetti che mi stavano a cuore, ma non
rinuncio a condividere con i clienti la
gratitudine per questo traguardo, regalando io a loro condizioni di acquisto
eccezionali. Il modo che ho per dimostrare la mia riconoscenza». Racconta
di quanto il suo lavoro lo abbia reso
indirettamente partecipe delle storie e
dei momenti più felici e importanti di
tantissime persone: fidanzamenti, matrimoni, nascite, eventi gioiosi di ogni
tipo. «Ho venduto le fedi nuziali alle
nonne, alle mamme e alle figlie». Gli
orologiai hanno un rapporto speciale
con la gestione del tempo. Ascoltando Giuseppe si direbbe che lo sanno
anche vivere bene. «Nonostante tutto,
ho molti buoni motivi per festeggiare
questo 60° Natale di lavoro».
lodovico gavioli
Il maestro orologiaio di Cavezzo
che segna il tempo dei modenesi
In provincia di
Modena il nome
Gavioli è strettamente legato
all’arte orologiaia. Il mirandolese
Giuseppe, che nel
2016 festeggerà i
60 anni di attività (vedi articolo
sopra), assicura
di avere nel proprio albero genealogico anche
Lodovico, che
realizzò l’orologio del Palazzo Municipale
di Modena,
che da un secolo e mezzo
scandisce le
ore in piazza
Grande.
Il padre di Lodovico, Giacomo,
era originario di Cavezzo e di mestiere
costruiva calessi. Nel 1818 si trasferì
a Modena ed un anno dopo chiese
l’autorizzazione di poter collocare
sulla porta della casa dove abitava e
dove aveva il laboratorio, in contrada
Gallucci, una targa che lo reclamizzava come «fabbricatore e restauratore d’orologi e ripetizioni da torretta
all’uso di Germania».
Come ricorda anche un articolo
della Gazzetta di Modena, alla morte
dello zio Luigi, custode dell’orologio di piazza, Giacomo gli subentrò
nel 1830, grazie alla stima che si era
meritata sia come orologiaio che come
costruttore di macchine di ogni specie.
Il figlio Lodovico, nato nel 1807, dimostrò una spiccata intelligenza per
l’arte meccanica, tanto che si narra che
all’età di appena nove anni seppe costruire un orologio di legno ricalcando
i modelli che quotidianamente aveva
sotto gli occhi. Nel 1823 il giovane
Lodovico costruì un altro orologio che
batteva le ore e i quarti con
musica e in seguito, grazie alla
ricerca continua,
ne fabbricò uno a
pendolo con due
sole ruote dentate
e un solo contrappeso, che suonava
le ore e i quarti.
La fama acquistata procurò
a Lodovico, un
vero genio della
meccanica, diversi incarichi, fra i
quali la costruzione
dell'orologio pubblico di Castelfranco, la
riparazione di quello
di Campogalliano nel
1826 e di quello di
Mirandola, nel 1837,
poi, nel 1839, la costruzione di quello del Foro Boario
modenese che destò la più grande
ammirazione, perché presentava tre
quadranti, collocati in posizioni diverse e le cui lancette erano azionate
dallo stesso unico meccanismo. Costruì anche l’orologio della Chiesa di
S. Agostino, in sostituzione di quello
distrutto da un fulmine nel 1817 e
l’orologio del Collegio dei Gesuiti in
Santa Chiara. Inventò anche alcuni
ingegnosi strumenti musicali, tra i
quali lo stratarmonio tritono, un’armonica a mano ed un automa (che era in
grado di suonare un’arpa) raffigurante
David. Così descriveva quest’ultima
“meraviglia” un giornale di Parigi
(dove Ludovico si trasferì ottenendo ammirazione e riconoscimenti):
«David è di grandezza naturale sulla
sua sedia reale, coll'arpa tra le gambe
e le mani sulle ginocchia. Sotto la
sedia è un meccanismo composto di
un cilindro in rame a tasti d'acciaio
armati di fili conduttori confinanti
colle dita. Appena la leva è messa in
A sinistra, la copertina dell'opuscolo edito nel 1871. Sopra, Lodovico Gavioli e
l'orologio di piazza Grande. Sotto, particolari del meccanismo
movimento, il personaggio comincia
col respirare, poi alza gli occhi al
cielo, come per cercare l'ispirazione.
È un'enorme difficoltà vinta di quel
giuoco dell'occhio e delle palpebre,
in perfetta conformità coll'organismo
umano. Ma avvi di più: David prende
la sua arpa in mano, chiude le ginocchia per meglio serrarla e passeggia
le sue dita sulle corde, come un istrumentista facente il pizzicato».
Rientrato a Modena nel 1866,
Lodovico offrì alla comunità il nuovo orologio per la Torre del Palazzo
Comunale, frutto di approfonditi
studi e capolavoro della meccanica
di precisione, collocato il 30 maggio
1868 e, dopo le necessarie prove,
definitivamente consegnato al Comune il 10 ottobre successivo. In un
opuscolo pubblicato tre anni dopo, che
l'Indicatore ha rintracciato, vengono
dettagliatamente ripercorse le tappe
della realizzazione del manufatto.
Dopo un anno di prova, durante il quale aveva potuto accertarsi «della più
esatta misura del tempo data dalla sua
macchina», Gavioli chiese che venisse
incaricato il direttore del Gabinetto
astronomico della città, Domenico
Ragona, per esaminare attentamente
il regolare moto dell'orologio. Ragona
scrisse in una relazione che l'orologio
era «un congegno di squisita precisio-
ne, che fa molto onore
al Gavioli che lo inventò, ed al Municipio
che lo commise. Basta
esaminare con attenzione questo magnifico
apparecchio, per essere
sicuri a priori, che in
esso vi è direi quasi,
più esattezza di quella
che si richiedeva per
un orologio destinato a segnare i minuti
primi». Il Comune di
Modena fu così soddisfatto dell'orologio che
chiese ed ottenne dal
Re la concessione al cavezzese Lodovico del
conferimento del grado
di cavaliere dell'Ordine
della Corona d'Italia, in
considerazione dei suoi
meriti nell'arte meccanica.
n. 24 - dicembre 2015 ·
novita' librarie
23
«Per capire il presente è fondamentale conoscere le nostre radici»
Libro su San Felice repubblicana
Autore è il già senatore e sindaco della cittadina Giovanni Manzini
Giovanni Manzini
Si intitola “San Felice repubblicana
1945-2015. Settant'anni visti da vicino” il libro del già senatore e sindaco
di San Felice Giovanni Manzini. Il
volume, edito dal Centro culturale
“Giorgio La Pira” e patrocinato dal
Comune, racconta la storia recente del
paese seguendolo nel suo percorso di
crescita e sviluppo, dal dopoguerra ai
giorni nostri. Manzini chiarisce subito
di non essere uno storico e di avere
vissuto “in prima persona” molti degli
eventi che racconta e di non avere
quindi alcuna pretesa di distaccata
obiettività. Il suo intento principale è
quello di mostrare il passato per aiutare
a capire meglio il presente «perché –
spiega – bisogna sapere cosa c'è stato
prima, visto che le cose non accadono
improvvisamente, ma hanno radici
profonde che affondano nella nostra
storia, radici che non vanno tagliate, ma
alle quali bisogna collegarsi». Il libro si
propone anche di spiegare l'anomalia
di San Felice che nella Bassa è sempre
stato un Comune “bianco”, per ragioni
storiche e culturali. In paese, infatti, il
al barnardon
Si rinnova la tradizione
del lunario dialettale
è stato presentato lo scorso 28
novembre a Mirandola il popolare
lunario dialettale “Al Barnardon”,
giunto alla sua 137esima edizione. Si
tratta di uno dei calendari più antichi
tuttora esistenti, sempre molto atteso
dalla popolazione mirandolese e non
solo. Nel corso della affollata presentazione, Tancredi Veronesi ha
letto “Al dascors general”, pungente
scritto che da sempre impreziosisce
il lunario. “Al Barnardon” è edito
da Fabrizio e Paolo Artioli, che
continuano a tenere viva, con grande
passione, la tradizione del padre Leonardo. Il lunario è già disponibile
nelle edicole di Mirandola, dell’Area
Nord, di Carpi e Modena.
fascismo non fu violento come altrove
e questo favorì un dopoguerra meno
cruento, mentre alla guida del Comune
ci fu una reale alternanza tra laici e
cattolici, che furono sempre avversari
ma mai nemici, capaci di dialogare e
di condividere scelte strategiche per
il futuro della collettività. Il paese fu
una sorta di laboratorio in cui molti
anni prima di quanto accaduto a livello
nazionale si sperimentarono inedite
forme di alleanza tra Dc e Pci. «Ho voluto mostrare l'evoluzione di San Felice
- prosegue Manzini - mai spaventato
dal nuovo ma che ha sempre cercato di
governarlo. Non a caso proprio in paese
sorse il primo polo industriale della
Bassa». L'autore, che si è documentato
nell'archivio storico comunale, parte
dalla Liberazione passando per i dodici
sindaci che hanno guidato il Comune,
analizzando poi l'andamento demografico e vari aspetti della vita cittadina:
agricoltura, cooperazione, industria,
ferrovie, scuole, teatro, chiese, Rocca,
soffermandosi anche su vicende più
“spinose” come quella della chiusura
dell'ospedale di San Felice, arrivando
infine alla ricostruzione post terremoto.
Il libro, che costa 10 euro, può essere
acquistato nelle edicole di San Felice.
Greta Sala
i libri di greta
Una buona lettura
per la fase "gialla"
Una cosa che accomuna alcuni lettori è quella di passare
momenti in cui si
preferiscono certi
tipi di libri, o certi
autori e in questi
periodi si cerca di
leggere più libri
possibile di quello scrittore o di
quel genere. Un
po’ come Picasso
con i suoi periodi
di colore. Io ho
appena attraversato il mio periodo “giallo”. Se
penso a uno scrittore italiano
di gialli mi viene subito in mente un
autore brillante da poco scomparso:
Giorgio Faletti. Mi aveva interessata con “Io uccido”, conquistata
mirandola
Nella Bottega di Morselli
una mostra di incisioni
Potrà essere visitata a Mirandola
fino al 6 gennaio 2016, la mostra di
incisioni originali realizzate dagli
artisti dal ‘500 all’800, accompagnate da importanti cornici anti-
che, allestita presso La Bottega di
Giorgio Morselli, in via Volturno
26. L’esposizione sarà aperta tutti i
giorni, festivi compresi, dalle 9 alle
12 e dalle 16 alle 19.
con “Niente di vero
tranne gli occhi”
e ultimamente mi
ha fatto compagnia con “Diario
di un venditore
di donne”. Subito
dopo ho, quindi,
cercato un romanzo dello stesso
genere e mi sono
imbattuta in “Giochi Criminali”. Il
libro è composto
da quattro racconti,
ognuno di un autore
diverso e non legati
tra loro. Tutti e quattro sono scorrevoli,
incuriosiscono il lettore e dissetano
palati esigenti. Ovviamente sono
stata catturata soprattutto dal fatto
che De Silva fosse uno dei quattro
autori e il suo racconto, sempre con il
personaggio da lui creato di Vincenzo
Malinconico, è formidabile. Ma devo
dire che questo libro è stato proprio
quello che volevo: una bella scorpacciata di suspense e indagini racchiuse
in un piccolo volume che finisce in un
attimo. Si passa dalla morte di un ricco artista con un’intrigante eredità, a
un caso di omicidio in una ricevitoria
del lotto per il commissario Ricciardi,
dall’avvocato Malinconico alle prese
con una particolare cliente che chiede
il suo aiuto in un caso di molestie, al
caso dell’ispettore Grazia Negro che
deve decidere se salvaguardare maggiormente il suo lavoro o sé stessa.
Ottimo per chi non ha tanto tempo
per leggere ma non ci rinuncia e per
chi vuole conoscere ben quattro modi
diversi di raccontare concentrati in un
unico volume.
Greta Sala
(greta-allaboutgreta.blogspot.com)
•
Titolo: Giochi criminali
•
Autore: Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Diego
De Silva, Carlo Lucarelli
•
Editore: Einaudi
•
Anno: 2014
•
Pagine: 184
•
Prezzo: 12 euro
n. 24 - dicembre 2015 ·
sullo scaffale
Il ricavato di "Amarcord Mirandola" contribuisce alle attività dell'Auser
finale emilia
I ricordi di Quirino in un libro
CONCERTO
PER UN SOGNO
Per presentare una nuova edizione
di “Pinocchio”, illustrata dal finalese
Giuseppe Diegoli, sabato 26 dicembre
(ore 21, chiesa del Seminario) a Finale
si terrà il “Concerto per un sogno”, con
il coro Erga Omnes.
Raccolti in un volume i racconti pubblicati sull'Indicatore Mirandolese
E’ stato presentato lo scorso 16 dicembre, presso l’Auditorium delle scuole
medie “Montanari” di Mirandola, il volume di Quirino Mantovani “Amarcord
Mirandola”, pubblicato dall’Auser in
collaborazione con la Fondazione Cassa
di Risparmio di Mirandola. Si tratta di
una serie di piacevolissimi racconti (in
parte pubblicati sull’Indicatore Mirandolese) che spaziano dagli anni Quaranta
del Novecento ai giorni nostri. «Quirino
Mantovani – spiega nell’introduzione
Angelo Morselli, presidente Auser
Modena – mi ricorda un cantastorie.
Difficile, leggendo i suoi coloriti e vivaci
racconti, non pensare a quelle figure che
anni fa vagavano a piedi per la sconfinata
pianura e comparivano, quasi per magia,
nei paesi in occasione di sagre, fiere
e feste, incantando il pubblico con le
Volume di Casari
sulla corte dei Pico
“La corte principesca dei Pico
nel Cinquecento e
Seicento” è il titolo
del nuovo volume
dello studioso mirandolese Umberto Casari. Il libro,
realizzato con il
contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio di
Mirandola, è stato
inserito dal Gruppo
Studi Bassa Modenese nella propria
collana editoriale.
«Le vicende
politiche e culturali di una piccola
signoria dell’area
padana, esaminate nell’arco di un
lungo e intenso periodo temporale,
– scrive nell’introduzione del volume Giampaolo Ziroldi, dirigente
del settore cultura del Comune di
Mirandola – costituiscono materia
complessa, specialmente se affrontata
con l’obiettivo di fornire in merito un
quadro sinottico complessivo, insieme
esauriente ed essenziale.
L’obiettivo viene pienamente rag-
in libreria
loro storie, vere o inventate che fossero.
Vicende ilari o drammatiche, zirudele,
fole e realtà si mescolavano tutte insieme,
facendo piangere, ridere e sognare, con le
piazze trasformate in tanti palcoscenici,
in cui si esibivano questi personaggi che
erano un po’ cronisti, poeti e saltimbanchi. Quello che colpisce di Quirino è
anche la sua straordinaria memoria, la
formidabile capacità di ricordare eventi
ed episodi, vissuti in prima persona o
che gli sono stati narrati. E che lui ci
ripropone con grande lucidità ed efficacia, tratteggiando con maestria il ritratto
di un’epoca». Il ricavato del volume, in
vendita a 10 euro e illustrato da numerose
fotografie, sarà interamente devoluto
all’Auser di Mirandola. Per acquistarlo:
telefono 0535/23274 (al mattino), oppure
349/8495469.
sullo scaffale
giunto da Umberto
Casari in questo libro, che offre una
lettura puntuale e
sorvegliata di figure
ed avvenimenti di
Mirandola e della
famiglia Pico, soffermandosi su due
secoli cruciali della
storia di entrambe
queste ultime.
La città e la
corte ne emergono come luoghi di
rilevanti rapporti,
non secondario
tassello di strategie diplomatiche
di respiro europeo
l’una e vivace centro di confronti intellettuali l’altra. Le
vicende della dinastia pichiana e di
Mirandola, dall’inizio del XVI secolo
fino alla settecentesca esautorazione
imperiale, costituiscono lo scenario di
fondo, efficacemente narrato lungo il
binario della scansione cronologica. E
la narrazione in queste pagine lascia
l’erudizione e il dato delle fonti felicemente mascherato dall’impianto saldo
e scorrevole della scrittura argomenta-
25
"Parole senza tempo"
con le illustrazioni di Gavioli
tiva. Entro la cornice storica di contesto
si delinea nel libro una galleria di personaggi, che include tanto gli esponenti
della famiglia al governo dello stato, da
Gianfrancesco a Francesco Maria,
quanto soprattutto esponenti dell’ambito di corte, variamente appartenenti
alla società intellettuale del tempo. Se
nel Cinquecento la città visse la sanguinosa transizione dinastica dal signore e
letterato Gianfrancesco II Pico allo
spregiudicato Galeotto II, con il contestuale affidamento alla Francia della
sfera d’influenza sul piccolo stato, nel
Seicento Mirandola poté mantenersi
in una condizione di equilibrio grazie
all’accorta politica dei due Alessandro
sotto la rinnovata protezione imperiale.
Al percorso di ordine storicopolitico della Signoria, che in due
secoli di storia trovò specialmente nei
due assedi papali momenti di assoluta
risonanza europea, Casari giustappone
in maniera non distinta ma pienamente integrata un itinerario letterario e
culturale che si sviluppa entro la corte
pichiana. Si delinea dalla lettura il profilo continuo e costante di scrittori che
gravitarono in vario modo intorno alle
figure dei signori di Mirandola: Lilio
Gregorio Giraldi, Ortensio Lando,
Girolamo Muzio, Giovambattista
Susio, Gerolamo Graziani, Leonardo
Bonetti, Gian Francesco Lazzarelli.
Questo esame di presenze letterarie a
corte compone uno strutturato complesso d’insieme, che fa generare l’idea
stessa di una compiuta area culturale
sul territorio mirandolese...».
Il libro “Parole
senza tempo” nasce
da un’idea di Otello
Bertoli e dalla disponibilità di uno
dei grandi protagonisti del disegno e
della grafica italiana, Gino Gavioli.
Quest’ultimo, che
con il suo studio fu
uno dei principali
autori dello storico
“Carosello” televisivo, ha sempre
avuto una straordinaria capacità di
raccontare per immagini. In questo
libro egli si mette
alla prova in un esercizio
complesso, quello di illustrare le
parole di alcune delle frasi scelte di
vari personaggi, che in diverso modo
sono in relazione con Mirandola e
il suo territorio. Il testo comprende molti degli scritti, raccolti da
Giampaolo Ziroldi, già contenuti
all’interno di una rubrica del giornale “L’Indicatore Mirandolese” e
pubblicati nel
corso degli
ultimi anni.
Gli autori
presenti sono
diversissimi
per periodo,
storia e ruolo e
si susseguono
intervenendo,
con le loro idee
e i loro pensieri, su svariatissimi aspetti
della vita, del
conoscibile, della società. Tutti
sono però uniti
dal collegamento, sotto forma
di persone, luoghi, eventi, idee e rimandi, con la
città di Mirandola e più in generale
con il territorio modenese. Il libro,
che ha il patrocinio del Comune di
Mirandola, nonché della Regione
Emilia Romagna e della Provincia
di Modena, è stato realizzato grazie
al contributo della Fondazione Cassa
di Risparmio di Mirandola.
area nord
I Pico nelle guerre d'Italia
Studio di Ghidoni nei Quaderni
È in distribuzione nelle librerie
dell’Area Nord il numero 68 dei
Quaderni della Bassa Modenese, la
rivista semestrale di storia locale edita
dal Gruppo Studi Bassa Modenese,
che con la collaborazione di studiosi
e ricercatori, fornisce informazioni
e notizie sulla storia, la tradizione e
l'ambiente del nostro territorio. Nel
numero di dicembre 2015 troviamo
un commosso ricordo di Bruno Andreolli di Gian Luca Tusini e Mauro
Calzolari. Nello stesso numero,
ampio spazio viene dato al saggio di
Enzo Ghidoni su: “I Pico nelle prime
guerre d’Italia”. In conclusione si presentano le novità editoriali del Gruppo
Studi “Il Mausoleo ai caduti in guerra
di San Felice sul Panaro” di Davide
Calanca; “Simboli di una comunità.
I caratteri identitari di Finale Emilia
dagli Estensi a oggi” a cura di Mauro
Calzolari e Francesca Foroni; “La
corte principesca dei Pico nel Cinquecento e nel Seicento” di Umberto
Casari (articolo a fianco).
26 · n. 24 - dicembre 2015
n. 24 - dicembre 2015 ·
medolla
La prefazione è a cura di Dante Maffia, candidato al Nobel nel 2014
27
mirandola
Mamàn rivive in 200 poesie
LA BIBLIOTECA RIAPRE
LUNEDì 4 GENNAIO
La biblioteca comunale “Eugenio Garin” di Mirandola sarà chiusa
nel periodo natalizio dal 24 dicembre
al 3 gennaio 2016. Riapertura al
pubblico lunedì 4 gennaio 2015 alle
ore 14,30.
Presentata a Montalbano la nuova raccolta di Olga Nigro Murolo
mirandola
La comicità del quotidiano
in un libro di Claudio Dellacasa
Un momento
conviviale della
presentazione del
nuovo libro di
Olga Murolo
La poetessa e scrittrice
mirandolese Olga Nigro
Murolo torna in libreria
con un nuovo volume di
liriche intitolato “Mamàn”
(Lepisma Edizioni, 200 pagine, 15,99 euro). Il libro,
che raccoglie circa 200
poesie, è stato presentato lo
scorso 9 dicembre presso
il ristorante “Montalbano”
di Medolla. A presenziare
all'evento, accompagnato dall'arpa celtica della musicista Cristina Blarzino,
circa 35 amiche di Olga provenienti da
Mirandola, Medolla, Ferrara, Mantova,
Modena, Cento, Finale, che costituiscono,
ormai da una decina d'anni, un gruppo
unito e appassionato, che si ritrova annualmente attorno ad Olga e alla sua poesia. Il
volume era stato presentato in anteprima
nazionale a “Più libri, più liberi”, la fiera
nazionale della piccola e media editoria
che si è svolta a Roma al Palazzo dei
Congressi-Eur, dal 4 all'8 dicembre, dove
Olga Murolo, con più di 600 poesie edite
e migliaia di copie di
libri venduti alle spalle,
era stata scelta come testimonial della sua casa
editrice. La lunga, articolata e intensa prefazione
della silloge poetica è di
Dante Maffia, prestigioso poeta, scrittore, saggista, candidato al premio
Nobel per la letteratura
nel 2014, considerato
attualmente l'erede di Montale e fra i più
significativi poeti e scrittori d'Italia. «In
un mondo come quello in cui ci stiamo
affossando, disconoscendo ormai doveri
e diritti, valori e ruoli, arte e poesia, ma soprattutto amore, Olga Nigro Murolo segue
un suo percorso solitario, ma sempre, con
rara coerenza, sulla strada antica e sicura
dei sentimenti. Così Olga riesce a farci
rivivere momenti di grazia portandoci nel
mondo della madre, donna bellissima e di
grandi doti artistiche – scrive Maffia nella
prefazione – e lo fa in maniera diretta,
senza il peso del gioco delle metafore,
Claudio Dellacasa. A sinistra, la copertina del libro
facendo fiorire i versi come se spuntassero su un cespo di rose... La poetessa
ha la capacità di fare rinascere davanti
al lettore la bellissima Ljùbiza Surijan
Nigro con quella intensità espressiva
che hanno soltanto i grandi ritrattisti. E
c'è una ragione in tutto ciò. Olga ha la
tentazione di sovrapporsi, anche se non
prevarica, di diventare la stessa madre,
di identificarsi e renderle così omaggio
totale... La poesia di Olga è una sinfonia
di note rasserenanti , attraverso le quali si
entra in una città fiorita e odorosa di lealtà
e di bellezza, toccando con mano i sogni,
che ella offre ai suoi lettori su un vassoio
d'argento anticato ricamato...». Olga Nigro Murolo ha pubblicato con editori del
calibro di Rizzoli, Mondadori e Lepisma
e su svariate riviste letterarie, culturali e
religiose, oltre che in dieci antologie. Al
momento sta lavorando a un romanzo
che dovrebbe essere pubblicato nel 2016.
Claudio Dellacasa colpisce
ancora. L’eclettico intrattenitore
mirandolese ha dato alle stampe
un nuovo libro intitolato: “Ella era
una ballerina (spiragli)” (“Il mio
libro”, 102 pagine, 9,50 euro), in
cui raccoglie aneddoti, freddure,
battute, riflessioni più o meno serie
(soprattutto meno).
Nella prefazione a questo singolare volume, Dellacasa si chiede
«ma perché una persona alla quale
vengono in mente tutte queste cavolate poi le deve anche scrivere?».
«Boh!» è la risposta che si dà e ci
dà l’autore con quell’ironia che attraversa tutte le pagine e che lo ha
fatto conoscere in tante occasioni
nelle quali come brillante presentatore e animatore ha collaborato alla
buona riuscita di iniziative cittadine.
A distanza quindi di qualche anno
dalla sua prima pubblicazione,
Dellacasa ci “ricasca”. Nel frattempo tante cose sono cambiate, ma
lo sguardo con cui l’autore guarda
alla vita rimane sempre ironico e
scanzonato, di chi riesce a cogliere
la comicità, a volte involontaria,
nascosta tra le pieghe dell’esistenza
quotidiana, senza smettere di ridere
di se stesso e non prendendosi mai
troppo sul serio. Non a caso, scrive
sempre Dellacasa nella prefazione:
«Se lo leggete in bagno in un’orina,
massimo due lo finite…».
28 · n. 24 - dicembre 2015
mirandola
Scuola, mare ed altri paesaggi in un'esposizione curata dalla figlia
In mostra i quadri di Cesare Filippi
Sarà visitabile fino al 31 gennaio alla Fenice la personale del pittore riminese
Potrà essere visitata fino al 31
gennaio 2016 a Mirandola la mostra
postuma del pittore riminese Cesare
Filippi: “Scuola, mare ed altri paesaggi”, a cura della figlia, architetto
Laila Filippi, allestita presso il caffè
“La Fenice” in Galleria del Popolo. L’iniziativa ha il patrocinio del
Comune di Mirandola e di quello di
Rimini. La mostra comprende una selezione di opere rappresentative della
produzione artistica di Cesare Filippi
e delle tematiche più care all'artista:
la scuola, attraverso l'esposizione di
alcuni quadri di grande dimensione;
il mare, grazie alla sua osservazione
delle persone sulla spiaggia di Rimini;
le divagazioni nei paesaggi dell'entro-
terra riminese, oltre ad alcune naturemorte in tecnica mista.
Il pittore Filippi, nativo di Forlimpopoli e riminese d’adozione, operò
in Romagna dagli anni '50 fino alla
scomparsa avvenuta nel 2010, lasciando una vastissima produzione di opere
a olio, tempera, tecnica mista, acquarello, disegni e incisioni, divenendo a
pieno titolo un rappresentante importante dell'arte emiliano-romagnola del
'900, come attestano importanti riconoscimenti nazionali e internazionali
ottenuti nel corso degli anni.
Svolse per gran parte della sua
vita l'attività di professore di disegno
presso alcune scuole medie di Rimini
e, proprio dall'ambiente scolastico,
attinse ispirazione per innumerevoli
schizzi che poi tradusse in composizioni pittoriche intense ed espressive.
n. 24 - dicembre 2015 ·
festività
Un racconto inedito di Luca Marchesi
La Befana dell'Olmone
Noemia spense la sigaretta. Aveva
sentito Pippo avvicinarsi. L’aereo alleato sganciava bombe e mitragliava
ovunque vedesse una luce, anche
tenue. Il Mosquito arrivò rombando
sopra di lei. Effettuò un paio di virate
e poi proseguì il suo volo nel cielo
stellato sopra la Bassa, allontanandosi in cerca di qualcosa da colpire.
La giovane fattucchiera accelerò il
passo. Era notte e la galaverna stava dolcemente distendendosi sulla
sconfinata pianura, imbiancandola. Il
freddo era così intenso che la fumana
aveva pensato bene di restarsene al
caldo, acquattata nei suoi nascondigli sottoterra. Noemia si muoveva
con sicurezza attraverso le tenebre,
evitando fossi e canali, schivando le
piantate delle viti e i filari delle pere.
Era sgattaiolata fuori di casa, sfidando il coprifuoco, mentre genitori e
fratelli dormivano, diretta al Bosco
della Saliceta, l’enorme foresta che si
estendeva tra San Felice, Camposanto
e Staggia. Noemia rabbrividì. Non per
il freddo che le mordeva le caviglie
in quella gelida nottata di gennaio. E
nemmeno per il timore di imbattersi
nel Ciribecco, la misteriosa creatura
di fumana che rapiva le donne nelle
lunghe notti invernali. Ma per Andrea
Mantovani che la aspettava tra querce
e frassini, sfidando i cinghiali affamati
che vagavano per la selva, i tedeschi
che tra gli alberi avevano nascosto una
polveriera, i partigiani acquattati nella
foresta e la Gestapo che dava loro la
caccia. Un luogo piuttosto affollato per
il loro amore clandestino. Fu l’Olmone
ad avvertirla, quando era quasi arrivata. L’antico albero, che aveva più di
cinquecento anni, era una sua vecchia
conoscenza. Se ne stava da secoli al
limitare del bosco, controllando con
annoiato distacco le vicende umane.
Noemia parlava il linguaggio degli
alberi fin da quando era bambina, una
lingua vecchia come il mondo che
le aveva insegnato la nonna, la più
grande strega mai vissuta tra Secchia
e Panaro, in lunghi e afosi pomeriggi
estivi, quando il sole spaccava pietre
e teste e persino i ramarri si rintanavano nelle crepe dei campi cercando
refrigerio dalla calura. «Nasconditi
giovane Noemia» le intimò l’albero
agitando i rami.
La ragazza si bloccò. L’Olmone
non si rivolgeva mai per primo a un
umano. Aspettava di essere interrogato. Doveva esserci un motivo molto
grave da indurlo a palare per primo.
L’albero non aveva senso dell’umorismo e il concetto di scherzo gli
era estraneo. La fattucchiera, quindi,
si rintanò nel fosso e attese. Il gelo
cominciò a intrufolarsi attraverso il
cappotto appartenuto a sua zia, mentre
le si informicolavano le gambe. Una
biscia d’acqua mise la testa fuori dalla
tana, la osservò stupita e poi tornò precipitosamente dentro. Noemia pensava
al suo moroso in attesa, poco più avanti, avvolto nell’oscurità, dove bosco e
notte si confondevano. Anziché essere
tra le sue braccia, se ne stava nel fosso
come una pantegana, tra galaverna
e bisce d’acqua. Tra poco si sarebbe
stufato di aspettarla e se ne sarebbe
tornato al calduccio della sua casa. Un
vasto fronte nuvoloso coprì le stelle.
La notte divenne più buia. Per
qualche minuto ci fu solo silenzio. La
ragazza si assopì, con la testa appoggiata sul ciglio del fosso, indifferente
anche al gelo della terra, accarezzata
dalle misteriose correnti notturne che
trasportavano polvere di stelle, ricordi,
desideri, sogni, rimpianti, rubati alla
gente addormentata della pianura. Si
riscosse all’improvviso. Batteva i denti
per il freddo. Si sollevò sulle gambe
molli e indolenzite, non riuscendo a
capire quanto tempo avesse dormito.
L’Olmone si era ammutolito e tutta
la campagna era sprofondata in un
silenzio carico di attesa. Fu allora che
la vide. Una vecchia signora ingobbita
che camminava a fatica appoggiandosi a un lungo bastone, il capo e il
viso quasi nascosti da un fazzoletto,
imbacuccata in un enorme cappotto
scuro. Poco più di un’ombra che si
confondeva tra le tenebre della gelida
notte. D’istinto Noemia si mosse in
direzione dell’anziana, chiedendosi
cosa ci stesse facendo in mezzo ai
campi. “Magari si è persa e ha bisogno
di aiuto”pensò la ragazza. Dimenticò
Andrea che forse la stava ancora
aspettando poco lontano e anche
l’avvertimento dell’Olmone. Accelerò
il passo per seguire la donna che si
muoveva molto più velocemente di
quanto avesse supposto. All’improvviso Noemia si trovò a lottare contro
un’ostile oscurità dalla consistenza
quasi fisica, che si era allungata sui
campi. Era come se stesse camminando nell’acqua bassa, faticando ad
avanzare. Una sconosciuta e potente
magia voleva impedirle di raggiungere
la sconosciuta che intanto si allontanava. La ragazza recitò quattro volte
la preghiera, appresa dalla nonna, per
scacciare l’energia negativa, gettando
alle sue spalle tre manciate di sale che
portava sempre in tasca. La presa delle
tenebre si allentò immediatamente e
Noemia fu libera di mettersi a correre,
raggiungendo in poco tempo l’anziana.
Nessuno del resto si muoveva come lei
attraverso la notte. «Signora, signora»
disse trafelata quando le fu quasi alle
spalle. La donna si girò, guardandola
con stupore. Da vicino a Noemia non
sembrava più tanto vecchia. Si accorse
poi che non era gobba, ma portava
un pesante sacco di iuta sulle spalle.
Nella mano destra reggeva una scopa
di saggina. Si era avvicinata alla ragazza e l'aveva annusata a lungo. Poi
aveva sorriso, scoprendo splendidi
denti bianchissimi. Nemmeno i figli
dei conti Saltini, i più ricchi del paese,
avevano denti così belli e curati.
«Magia» aveva mormorato la
sconosciuta. «Ecco perché mi hai vista e hai potuto raggiungermi» aveva
aggiunto fissando Noemia con due
magnetici occhi azzurri come il cielo
29
di primavera in cui ci si poteva perdere. La giovane intuì che avevano visto
tante cose, più di quante lei sarebbe
riuscita a sognare in tutta la vita.
«Nessuno può vedermi questa
notte o avvicinarsi a me. Ma per voi
streghe è diverso» aveva sorriso di
nuovo. Parlava con un dolce accento
straniero. Aveva posato a terra il sacco.
Vi aveva frugato dentro a lungo, estraendo alla fine un pacchetto avvolto in
una carta oleosa. Lo aveva consegnato
a Noemia. «Grazie» era riuscita a dire
la ragazza a cui sembrava che una lucertola avesse mangiato la lingua. Ma
quella donna le metteva soggezione.
Percepiva chiaramente il suo grande
potere.
«Ero solo venuta a salutare il mio
vecchio amico Olmone che forse è
stato un po’ brusco con te prima…»
aveva ripreso la sconosciuta. «Non
voleva che tu mi vedessi, ma le streghe
della Bassa sono sempre state mie amiche» si era guardata intorno e aveva
sospirato. «Mi piacerebbe restare, ma
ho molto lavoro da fare stanotte. E
credo che tu abbia ancora qualcuno
che ti sta aspettando». Con la testa
aveva indicato il vicino bosco. Senza
apparente sforzo si era caricata il sacco sulle spalle. Si era quindi messa a
cavalcioni della scopa, aveva sorriso
un’ultima volta alla ragazza ed era
partita come una freccia verso l’alto.
La ragazza era rimasta a osservarla
a bocca spalancata, mentre svaniva
nel cielo stellato cavalcando la scopa.
Solo allora si era ricordata che era la
notte tra il 5 e il 6 gennaio. Scartò con
frenesia il pacchetto che le aveva dato
la Befana. Conteneva carbone. Provò
una forte delusione. Lei non era stata
cattiva nel corso dell’anno o almeno le
piaceva pensarlo. Poi la luna, sgomitando, si era fatta largo tra le nuvole,
illuminando di nuovo la Bassa con il
suo freddo chiarore. Colpito dai raggi
lunari, il carbone aveva iniziato a trasformarsi. Noemia si ritrovò a fissare
incredula un mucchietto di monete
d’oro che iniziarono a scivolarle da
tutte le parti. Le raccolse frettolosamente, ancora indecisa se credere o
meno a quello che stava vedendo.
Con tutto quell’oro avrebbe potuto
farsi la dote e sposarsi. Lei e Andrea
non avrebbero più dovuto incontrarsi
di nascosto durante la notte. I ricchi
genitori di lui non volevano che il loro
unico figlio frequentasse una povera
ragazza che fumava e che per vivere
segnava le storte e leggeva il futuro
nei fondi del caffè. Ma adesso tutto
sarebbe cambiato. Si riempì le tasche
di monete e cominciò a correre verso il
bosco, dove il moroso quasi assiderato,
la stava ancora aspettando. Noemia si
girò solo un momento. Lontano scorse
la sagoma della Befana sulla scopa
che attraversava il cielo illuminata
dalla luna.
Le parve che le rivolgesse un
cenno di saluto, prima di svanire, tra
le nuvole di quella notte in cui molte
cose erano possibili.
Luca Marchesi
30 · n. 24 - dicembre 2015
mirandola
Il forte istruttore ha risposto positivamente all'invito di Stefano Testi
Per la Pico un coach da serie A
Due giorni di allenamenti con Flavio Fioretti, già vice della Pallacanestro Reggiana
mountain bike
Due momenti
dello stage con
Flavio Fioretti.
Nella foto in
alto a destra
il coach parla
con Stefano
Testi, nuovo
responsabile
tecnico della
Pico Basket
1971, Tiziano
Aleotti e Andrea Maini
Nella seconda settimana di novembre, tutti gli oltre 120 giovani cestisti della
Pico Basket 1971di Mirandola hanno
avuto l’opportunità di essere allenati da
coach Flavio Fioretti, sino alla scorsa
stagione vice allenatore della Pallacanestro Reggiana, squadra protagonista
nel campionato di A. Coach Fioretti ha
accolto di buon grado l’invito ricevuto da
Stefano Testi, nuovo responsabile tecnico
della Pico Basket 1971 ed ha voluto presiedere gli allenamenti di tutte le squadre
della società mirandolese, rimanendo in
palestra complessivamente oltre 10 ore
nelle due giornate in cui si è fermato a
Mirandola. All’inevitabile entusiasmo dei
ragazzi e al loro orgoglio di essere allenati
da un “coach di serie A”, si è affiancata
anche la soddisfazione dei dirigenti e
dello staff tecnico della Pico Basket
Davide Gaddi scalda i muscoli
per una nuova impresa pro Nepal
Davide
Gaddi, a
sinistra,
con Matteo
Carletti
1971. Tiziano Aleotti, presidente del
settore basket della Polisportiva G. Pico e
figura storica del basket mirandolese, così
descrive questa esperienza: «La presenza
di Flavio Fioretti in queste due giornate
ha offerto l’opportunità ai nostri giocatori
di potenziare il loro bagaglio tecnico, di
confrontarsi con metodi di allenamento
più intensi con l’obiettivo di costituire
per i nostri ragazzi uno stimolo costante
per migliorarsi sempre. La società ha
l’intenzione di ripetere questa esperienza,
sia invitando nuovamente coach Fioretti
sia chiamando altri tecnici, particolarmente esperti nella gestione dei settori
giovanili, che possono dare un contributo
importante alla nostra realtà sportiva».
Un paio di giorni dopo gli allenamenti,
Flavio Fioretti, con un gesto di squisita
cortesia, ha inviato un lungo messaggio
alla società:«Ringrazio la società Pico
Basket e Tiziano Aleotti per l'invito che
ho ricevuto: due giorni di allenamenti,
una breve ma intensissima collaborazione
durante la quale ho potuto confrontarmi e
mettere a disposizione la mia esperienza
per una bellissima realtà sportiva, ricca
di giovani atleti pieni di entusiasmo.
Ringrazio gli allenatori Stefano Testi,
Andrea Maini ed Erika Aleotti: insieme
abbiamo fatto una riunione e allenamenti
con obiettivi prefissati, lavorando sulla
progressione didattica per raggiungerli e
chiudendo con una analisi dei risultati per
capacitarsi dei miglioramenti dei ragazzi.
Aspettando altre giornate come quelle che
abbiamo appena passato insieme, faccio
un grosso in bocca al lupo alla Pico Basket
Mirandola. Coach Flavio Fioretti».
Il biker mirandolese Davide
Gaddi ha presentato, lo scorso 3
dicembre a Mirandola, nel corso
della cena del volontariato, la nuova
avventura che si accinge a compiere
a scopo benefico, con il patrocinio
del Comune. Gaddi, che con la sua
accessoriata mountain bike ha già effettuato la traversata da Palermo alla
Bassa modenese, partirà ai primi di
maggio del 2016 per sensibilizzare gli
italiani sulla drammatica situazione
del Nepal, colpito dal violento sisma
del 25 aprile scorso. Gaddi lancerà
un appello a devolvere fondi al conto
corrente Anpas per la ricostruzione
e ampliamento dell'orfanotrofio di
Lalitpur. Del viaggio, che toccherà
varie tappe in Italia, daremo conto
ampiamente su queste pagine.
n. 24 - dicembre 2015 ·
Domenica 20 dicembre alle 14,30 appuntamento in piazza Verdi
sport
31
BREVI
La Camminata dei Babbi Natale
ARBITRO DA 50 ANNI
MALAVASI PREMIATO
Settima edizione per la manifestazione organizzata dalla Podistica Finalese
La settima edizione della Camminata dei Babbi Natale organizzata,
dalla Podistica Finalese in collaborazione con Amministrazione comunale e Comitato Attività Produttive, è in
programma domenica 20 dicembre
a Finale Emilia. Ritrovo ore 14,30
in piazza Verdi e partenza alle ore
15 dopo la distribuzione dei costumi
e dei cappelli da Babbo Natale ai
mirandola
La Pico ringrazia l'Avis
per il sostegno negli esami
L’entrata in vigore del cosiddetto
“Decreto Balduzzi” (che ha preso
il nome dal ministro della Salute in
carica durante il Governo Monti) ha
comportato, tra l’altro, alcuni nuovi
adempimenti posti a carico delle società sportive. Ad esempio, è stata resa
obbligatoria la presenza, all’interno
degli impianti sportivi, dei defibril-
latori cardiaci, che, in situazioni di
emergenza, devono essere utilizzati da
personale adeguatamente addestrato.
è stato inoltre reso obbligatorio, per
i giovanissimi atleti che si avviano
alla pratica agonistica, un esame Ecg
(elettrocardiogramma) che attesti
l’assenza di patologie potenzialmente
pericolose. Proprio con riferimento
partecipanti.
Il percorso a sorpresa per le vie
del centro storico di Finale, accompagnato dalle note e dall'allegria della
Large Street Band, prevede anche
una sosta per la merenda offerta ai
Babbi Natale da Chocolat Cafè e
Bar Blue Moon. Info: Podistica di
Finale Emilia, 349/4106989; otto.
[email protected].
all’esame Ecg, per far fronte alle
richieste provenienti dalle famiglie
dei propri tesserati, la Polisportiva G.
Pico ha chiesto aiuto al personale medico e sanitario della sezione Avis di
Mirandola, che si è prontamente attivato, con grande disponibilità, gestendo
tempestivamente e con competenza
una situazione problematica che pareva richiedere tempi lunghissimi per
la sua soluzione. Il consiglio direttivo
della Polisportiva, anche a nome dei
genitori dei giovani atleti tesserati,
desidera quindi ringraziare il presidente Avis Libero Montagna, il medico
Tito Casoni e Anna Zucchi per il
preziosissimo servizio offerto, per la
cortesia dimostrata e per la affabilità
con la quale hanno tranquillizzato
alcuni “pazienti” un po’ spaventati.
In modo informale ma efficace si è
quindi realizzata una forma di collaborazione tra due storiche espressioni
del volontariato mirandolese, che pur
operando in ambiti diversi e in prima
battuta lontani, sono riuscite a trovare
un punto di contatto e di reciproca utilità. Si è trattatto di un’esperienza solo
all’apparenza banale, un piccolo ma
significativo esempio di “fare sistema”
che due realtà del nostro territorio sono
riuscite a concretizzare.
Lo scorso 23 novembre, presso la
sede sezionale dell’Associazione italiana
arbitri (Aia) di Finale Emilia, è stata
consegnata all’associato Luigi Malavasi
la pergamena autografata dal presidente
degli arbitri della Figc (Marcello Nicchi)
quale riconoscimento dell’obiettivo raggiunto di 50 anni di tessera associativa
e di permanenza nell’Associazione italiana arbitri. La sezione di Finale Emilia
si associa al riconoscimento e ringrazia
l’arbitro benemerito associato Luigi
Malavasi per l’opera e la collaborazione
data in tutti questi 50 anni di attività.
UNA CAMMINATA
"BRUCIA PANETTONI"
san possidonio
arti marziali
Corsi di ballo
dell'Ottocento
Da mercoledì 4 febbraio a San
Possidonio, l'associazione culturale
Battaglione Estense organizza, ogni
mercoledì, corsi di ballo dell'Ottocento presso l'auditorium Principato
di Monaco in via Focherini 1. La partecipazione al corso è completamente
gratuita. Per informazioni e iscrizioni
335/6910796.
Proseguono a Mirandola le attività
dell’associazione “Nordic Walking
Live” che riunisce gli appassionati
camminatori con i bastoni. Giovedì
17 dicembre alle 18,30 allenamento
leggero con partenza dal parcheggio
delle scuole medie in via Nuvolari. Alle
20, allenamento sostenuto, sempre con
partenza dal parcheggio delle medie.
Dopo Natale ci sarà invece una camminata “brucia panettoni”. L’Asd “Nordic
Walking Live” ricorda che è iniziato il
rinnovo delle adesioni associative per il
2016. Per informazioni: www.nordicwalkinglive.it.
5 birilli stecca
Ottimi risultati a Roncoferrato
per la Stadium karate
Ottimi risultati lo scorso 29 novembre
per gli atleti della Polisportiva Stadium di
Mirandola in collaborazione con l'Asd
Leoni karate, in occasione della gara
organizzata dal Csi di Roncoferraro (Mn).
Nell'arco della giornata gli atleti si sono
misurati nelle diverse competizioni ottenendo i seguenti risultati: Davide Arioli 1°
classificato kumite junior, Fabio Pignatti
2° classificato kumite senior/master,
Flavio Buchicchio 2° classificato kumite
esordienti, Andrea Tortelli 2°classificato
kumite junior, Martina Muntone 3° classificata kumite cadetti, Alessandro Costa
Zaccarelli 3° classificato kumite ragazzi,
Samuele Golinelli 4° classificato kumite
senior/master, Francesco Pignatti 4°classificato kumite ragazzi, Giada Garofalo
4° classificato kumite cadetti, Lorenzo
Costa Zaccarelli 4° classificato kumite
ragazzi, Matteo Dalliolio 4° classificato
kumite esordienti, Francesco Sgarbi 4°
classificato kumite senior/master, Vittoria
Calanca 5° classificato kumite ragazzi,
Matteo Carletti 5° classificato kumite
senior/master e Federico Golinelli 5°
classificato kumite ragazzi. Una menzione
particolare ad Andrea Artioli e Daniela
Gli atleti della Stadium in
gara. Sotto, Marco Leoni, a
sinistra, con Daniela Meschiari
e Andrea Artioli, primi classificati nel kata individuale e
secondi come squadra
Meschiari, che conquistano il 2° posto
nella specialità del kata a squadre e il
1° posto nel kata individuale maschile e
femminile. Grande è stata la soddisfazione
della Polisportiva Stadium congiuntamente al maestro Marco Leoni e a tutti
i suoi tecnici.
Applausi a non finire
per il campione Gualemi
Nella foto, Gualemi, al centro, è con Roberto Fernandez, a sinistra, atleta del Csb
“La Fenice” di Mirandola, che ha preso parte all’iniziativa. A destra Paolo Settimelli,
titolare di un’azienda toscana che produce e vende stecche da biliardo marca Fb con
cui Gualemi ha vinto il mondiale.
Appuntamento con il biliardo di
altissimo livello lo scorso 5 dicembre
a Carpi, presso il circolo “A tutto
effetto”.
Matteo Gualemi, campione del
mondo in carica 5 birilli stecca, si è
esibito in una applaudita dimostrazione di gioco.
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