Sgominata gang di spacciatori Il vademecum dello sportivo La
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Sgominata gang di spacciatori Il vademecum dello sportivo La
Periodico di informazione del Comune di Mirandola fondato nel 1877 Numero 24 Dicembre 2015 www.indicatoreweb.it MIRANDOLESE finale emilia Sgominata gang di spacciatori Mercoledì 23 dicembre grande concerto con la Filarmonica e il Faith Gospel Choir Un Natale di Presepi e musica Un percorso nel centro storico di Mirandola attraverso le Natività artistiche on line Il vademecum dello sportivo I carabinieri di Finale Emilia hanno sgominato un’organizzazione di spacciatori di nazionalità italiana che aveva il controllo del traffico di stupefacenti a Finale Emilia e a Massa Finalese. Le indagini erano partite a giugno del 2014 con l’arresto di una 22enne trovata in possesso di un panetto di hashish del peso di 100 grammi. I carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Modena, Marco Imperato, hanno potuto accertare alcune centinaia di spacci nell’arco di circa quattro mesi. La Procura della Repubblica di Modena, valutate le risultanze investigative che avevano accertato la frequenza e la metodicità degli spacci, ha richiesto al Tribunale l’emissione di misure cautelari a carico dei responsabili, peraltro noti alle forze dell’ordine per avere precedenti per spaccio. Il Gip di Modena Andrea Romito ha emesso tre ordini di custodia cautelare in carcere, un arresto domiciliare e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Continua a pag. 13 il racconto La Befana dell'Olmone Un inedito racconto di Luca Marchesi, ambientato nel 1945, ci racconta di una notte straordinaria e dei magici incontri che si possono fare. A pag. 29 C’è tutto lo sport mirandolese dalla a alla zeta nella guida “Mirandola fa sport”, fondamentale strumento per orientarsi tra società cittadine, palestre, piscine, campi sportivi e aree verdi. Il vademecum è stato realizzato dal Servizio sport e promozione del territorio del Comune e dal Punto informativo comunale e può essere consultato o scaricato dal sito del Comune (www. comune.mirandola.mo.it). Le 220 pagine della guida si aprono con una galleria delle società sportive cittadine, con sedi, referenti, numeri di telefono, e mail e profili Facebook, tutte le informazioni insomma per conoscere e prendere contatto con le varie realtà sportive mirandolesi: polisportive, società, associazioni, gruppi. “Mirandola fa sport” prosegue poi con un’esaustiva galleria di impianti e palestre, anche in questo caso con le informazioni su gestori, accesso, attività praticate, orari, contatti di campi di calcio e di tennis, palestre, piscine. Nella pubblicazione sono inoltre ospitate le palestre private di Mirandola, anche in questo caso con tutte le informazioni necessarie. La guida si chiude con le aree verdi cittadine: da dove accedervi, quali attività vi si possono praticare e di quali attrezzature sono dotate. Uno strumento indispensabile per chi vuole conoscere la realtà sportiva di Mirandola. 2 · n. 24 - dicembre 2015 «Impegni sulle liste d'attesa e nuova sala operatoria da gennaio» mirandola «Ospedale, il lavoro prosegue» Il sindaco Benatti: «Referendum inutile, ora guardiamo al futuro» «Vorrei in primo luogo ringraziare i dipendenti comunali per il grande sforzo che hanno profuso in occasione del referendum del 13 dicembre scorso, in un momento nel quale sono già oberati di lavoro per la ricostruzione post sisma. Un grazie anche a presidenti, segretari e scrutatori dei seggi che hanno consentito il regolare svolgimento delle operazioni di voto». Lo ha dichiarato il sindaco di Mirandola Maino Benatti incontrando i giornalisti, lo scorso 14 dicembre, all’indomani del referendum consultivo comunale sull’ospedale di Mirandola, che non ha raggiunto il quorum del 50 per cento più uno degli aventi diritto per essere valido. Hanno infatti votato 7.982 cittadini, ovvero il 44,07 per cento dei 18.114 elettori del Comune di Mirandola. I “sì” sono stati 7.887 (99,05 per cento), mentre i “no” 76 (0,95 per cento). «Massimo rispetto per chi ha votato – ha proseguito Benatti – ma ora è il momento di voltare pagina e continuare il nostro lavoro per l’ospedale con le istituzioni». E sono diverse le richieste che l’Amministrazione comunale ha già presentato alla Regione per potenziare il Santa Maria Bianca. Partendo proprio dai tempi di attesa. «Stando a quanto dichiarato dall’Ausl, i tempi di attesa stanno diminuendo in tutta la provincia grazie alle nuove assunzioni effettuate – ha detto il sindaco – ma si deve trattare di un’idea a lungo termine, non di uno spot». Benatti ha poi ribadito che chiederà che venga conferito l’incarico per lo studio di fattibilità per il nuovo ospedale unico baricentrico tra Mirandola e Carpi. «è necessario inoltre che la Chirurgia dell’ospedale mirandolese funzioni al meglio – ha proseguito – e l’apertura aimag Il nuovo impianto di compostaggio Impianto di compostaggio a Massa Finalese è stato inaugurato lo scorso 26 novembre l’impianto di compostaggio Aimag che si trova a Massa Finalese, in via Ceresa, dopo i lavori svolti e le migliorie tecniche applicate nel corso del 2015. L’impianto di compostaggio a Massa Finalese inizia la sua attività a ottobre 2008, gestito dalla società Campo srl (partecipata Icsta Reggiani srl e Aimag). L’impianto nasce per trattare gli scarti agroindustriali di lavorazione degli zuccherifici, ma già durante la realizzazione dell’impianto gli zuccherifici di zona vengono chiusi. L'impianto viene quindi autorizzato e modificato per il trattamento dei rifiuti urbani e speciali (Forsu, rifiuti agroalimentari, sfalci e potature). L’impianto è inizialmente costituito da 4.750 mq di capannone coperto, oltre che da 20.000 mq di piazzali in battuto di cemento, sui quali sono autorizzate le attività di maturazione finale. Nel 2012 Aimag ne diviene unico proprietario e gestore. Nel 2013 Aimag attiva poi un percorso di screening presso la Regione Emilia Romagna per l’adeguamento dell’impianto alle migliori tecnologie disponibili (Bat), con l’intento di migliorare i processi e contestualmente aumentare il quantitativo di rifiuti in ingresso per raggiungere le 40.000 tonnellate annue. Nel febbraio 2015, Aimag inizia i lavori autorizzati, confinando ulteriori 6.500 mq. Nei nuovi ambienti realizzati, verranno effettuate le attività di maturazione finale, vagliatura e stoccaggio del sovvallo di ricircolo, che precedentemente erano autorizzate sui piazzali cementati. Con questo investimento, del valore di 2,7 milioni di euro, Aimag ha realizzato un impianto moderno, flessibile e con migliori performance di processo. concordia «Cpl non è coinvolta nell'indagine di Velletri» «Cpl Concordia – si legge in una nota stampa della cooperativa – ha appreso da notizie di stampa l’esistenza di una indagine della Procura della Repubblica di Velletri, riguardante l’ipotesi di illeciti commessi in relazione a contratti di appalto concernenti forniture all’Aeronautica militare. Da fonti di stampa si apprende inoltre che vi sarebbero diciassette indagati, otto dei quali attinti da misure cautelari, ai quali verrebbero rivolte le accuse di associazione per delinquere, turbativa d’asta e corruzione. Poiché nel dare conto di tali fatti alcuni organi di stampa hanno adottato titoli fuorvianti, volti ad indurre nei lettori l’idea di un coinvolgimento della cooperativa in tali indagini, Cpl precisa che non è in alcun modo coinvolta nell’indagine della Procura della Repubblica di Velletri, riguardante alcuni episodi corruttivi relativi a forniture per le basi dell’Aeronautica militare, né lo sono i suoi amministratori e dipendenti. In virtù della totale e assoluta estraneità di Cpl rispetto a tali indagini – conclude il comunicato - la cooperativa si riserva ogni azione a tutela del proprio buon nome e ha già conferito ampio mandato ai propri legali di agire in ogni sede a tutela dei suoi diritti». Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita Dir. responsabile: Fabio Montella. - Capo redattore: Luca Marchesi Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola. Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. - Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606 Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo) pubblicità tel. 800 047999, fax: 0535/609721, e-mail: [email protected] Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a L’Indicatore Mirandolese, via Giolitti, 22 Mirandola 41037 tel. 0535/29525, fax 0535/29541 e-mail: [email protected] Chiuso in redazione il 14 dicembre 2015. Prossimo numero il 14 gennaio 2016 La conferenza stampa del sindaco della quarta sala da gennaio, supportata dal personale necessario, contribuirà a ridurre le liste di attesa». Importanti tasselli sono poi la specializzazione di Ortopedia e i 5 milioni e 800 mila euro che saranno investiti per realizzare la casa della salute e l’ospedale di comunità. Per Benatti è indispensabile rafforzare i percorsi post ospedalieri e che la Cardiologia abbia il personale necessario, mentre va incrementata la collaborazione tra ospedale e imprese del distretto biomedicale, sulla base della convenzione sottoscritta nel 2013 tra Ausl e Democenter e che prevede che i nosocomi vengano utilizzati per sperimentare le macchine prodotte dal biomedicale. sanità L'impegno dell'Ausl per il Santa Maria Bianca Il direttore generale dell’Ausl di Modena Massimo Annicchiarico nei giorni scorsi ha risposto con una lettera al sindaco di Mirandola Maino Benatti che aveva segnalato le criticità riguardanti l’ospedale Santa Maria Bianca. Il sindaco aveva evidenziato la necessità di aumentare e accrescere il coinvolgimento dei professionisti all’interno del Santa Maria Bianca e di rafforzare il senso identitario comune, attraverso una maggiore e più incisiva presenza della direzione sanitaria. L’Ausl, risponde il direttore generale, ha individuato proprio a questo scopo il dottor Giovanni Andreoli, confermando al tempo stesso l’impegno di un contatto costante con il personale dell’ospedale che sarà anche più aperto ai cittadini, replicando l’open day, che si è svolto lo scorso 10 ottobre, con le porte del Santa Maria Bianca che si spalancheranno nuovamente ai visitatori. Il direttore generale Annicchiarico riporta poi i risultati delle rilevazioni regionali sui tempi di attesa alle prestazioni specialistiche, che documentano un significativo miglioramento conseguito negli ultimi mesi, confermando l’impegno costante nel monitoraggio e nell’adozione di eventuali misure correttive. Per quanto riguarda l’accesso alle prestazioni chi- rurgiche, a Mirandola i tempi di attesa sono a oggi contenuti entro due mesi. L’apertura del nuovo Punto Nascita, inaugurato nei giorni scorsi con un investimento di 750 mila euro, consentirà inoltre già da gennaio 2016, l’attivazione di un’ulteriore sala operatoria con adeguamento della dotazione tecnologica e del personale infermieristico al fine di realizzare il potenziamento delle sedute dedicate alle specialistiche già presenti come Chirurgia Generale, Ortopedia, Ginecologia, Chirurgia Oculistica e l’avvio delle attività della Chirurgia Vascolare. Anche per l’attività di Citopatologia, ricorda sempre nella sua lettera Annicchiarico, è già in fase avanzata il progetto che prevede la concentrazione a Mirandola delle attività di citologia cervico – vaginale dell’intera provincia. Notizia importante anche sul fronte finanziamenti. Per la casa della salute di Mirandola e per l’ospedale di comunità sono già stati finanziati 5 milioni e 800 mila euro. Annicchiarico ricorda infine nella sua lettera quanto indicato dall’assessore regionale alle politiche per la salute Sergio Venturi relativamente alla proposizione del progetto di fattibilità di un nuovo e unico ospedale baricentrico tra Carpi e Mirandola. mirandola Le funzioni dell'anagrafe canina al Punto informativo comunale Si informa che dal 1° gennaio 2016 a Mirandola le attività dell’anagrafe canina saranno svolte dal Punto informativo comunale (Pic), presso il Teatro Nuovo in piazza Costituente, nel centro storico, a cui gli utenti si dovranno rivolgere per iscrizioni, cancellazioni e variazioni nel registro degli animali d’affezione (obbligatorio per i cani, facoltativo per gatti e furetti). Il Pic è aperto al pubblico nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19,30, mercoledì e sabato mattina dalle 9 alle 13. La seconda domenica di ogni mese e in occasione di manifestazioni di rilievo, dalle 9 alle 13. Telefono: 0535/21407; email: [email protected]. Si informa inoltre che sempre dal 1° gennaio 2016 non sarà più possibile acquisire i microchip presso il Comune, in quanto verranno forniti direttamente e applicati dai veterinari abilitati (l’elenco dei veterinari è consultabile sul sito: www.anagrafecaninarer.it) o dal Servizio Veterinario dell’Ausl, che inoltre provvederanno direttamente all’iscrizione dell’animale nel registro regionale degli animali d’affezione. brevi LA MANUTENZIONE DELLE CICLABILI La manutenzione ordinaria della pista ciclabile da San Felice a Finale Emilia e dei tratti della ciclabile provinciale da Modena a Finale Emilia presenti a Bastiglia e Medolla sarà affidata anche nel 2016 ai Comuni attraversati con le risorse della Provincia. Lo ha deciso il Consiglio provinciale approvando la convenzione con la quale la Provincia conferma il trasferimento della competenza ai Comuni di Bastiglia, Medolla, San Felice e Finale Emilia, garantendo le relative risorse necessarie pari a 30 mila euro. «L'esperienza avviata negli anni scorsi - sottolinea Maino Benatti, consigliere provinciale con delega alla Viabilità - che vede i Comuni occuparsi direttamente dell'infrastruttura realizzata dalla Provincia è stata positiva, quindi tutti gli enti hanno deciso di proseguire con questo modello. I cittadini sono giustamente attenti alla gestione di questo percorso molto utilizzato dai ciclisti e con questo accordo i Comuni riescono a garantire una costante e puntuale manutenzione, la verifica in temi rapidi di eventuali problemi e relativi interventi tempestivi». La manutenzione ordinaria prevede la pulizia delle scarpate e delle banchine stradali, lo sfalcio periodico dell'erba e la potatura di siepi e alberature, oltre alla gestione e manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale, degli archetti rallentatori, di buche e crepe sulla carreggiata, impianti fotovoltaici, staccionate in legno e arredo urbano, fino alla spalata neve e il sale contro il ghiaccio. Per queste lavorazioni la Provincia assicura il prossimo anno risorse in base alla lunghezza dei tratti: al Comune di Bastiglia quattro mila euro, a Medolla nove mila euro, a San Felice oltre quattro mila euro e a Finale Emilia quasi 13 mila euro. La Provincia si impegna, inoltre, ad assicurare tutti gli interventi di manutenzione straordinaria segnalati dai Comuni. Complessivamente i tratti ciclabili, inaugurati dalla Provincia tra il 2005 e il 2007 sul tracciato dell'ex ferrovia dismessa che collegava Bastiglia, Mirandola e Finale Emilia, sono lunghi quasi 20 chilometri di cui oltre 11 chilometri riguardano il tratto San Felice-Finale Emilia, oltre due chilometri e 600 metri a Bastiglia tra il confine con Modena e il ponte sul Naviglio, e quasi sei chilometri a Medolla tra via Villafranca e l'incrocio con via Vettora. «TROPPE CRITICITà SULLA CISPADANA» «Troppe criticità tuttora bloccano l'iter dell'autostrada regionale Cispadana, l'infrastruttura pianificata da decenni dalla Regione per dotare la porzione settentrionale delle province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara di un nuovo asse est-ovest fra la A22 e la A13, efficiente e funzionale ai bisogni di mobilità del territorio». Lo scrivono Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, e Tiziano Tagliani, presidente della Provincia di Ferrara, in una lettera indirizzata nei giorni scorsi al Governo e al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini per ribadire che «la Cispadana è un'opera necessaria, fortemente voluta dal territorio e da realizzarsi in tempi rapidi, per favorire la mobilità sostenibile e lo sviluppo del territorio». L'infrastruttura, ricordano i presidenti delle due Province, proprio grazie al suo orientamento est-ovest, «costituisce un'importante opportunità per il rilancio dello sviluppo dell'area». Muzzarelli e Tagliani rilevano, inoltre, che la nuova infrastruttura favorisce l'ingresso dei flussi turistici verso l'area costiera ferrarese e ravennate, il parco del delta del Po e le città di Ravenna e Ferrara, oltre ad agevolare i flussi di merci e persone verso i porti dell'Adriatico, facilitando lo sviluppo di un sistema infrastrutturale fortemente interconnesso ed intermodale. Inoltre il traffico, si legge nella lettera, sarà composto in buona parte da traffico locale, il cui itinerario si esaurisce all'interno dell'asse cispadano. n. 24 - dicembre 2015 · Si è discusso anche del fondo del Ministero dello Sviluppo Economico sisma Serve chiarezza sulle zone franche Sala stipata per il seminario dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord Il pubblico del convegno 3 brevi LA DOMENICA A CAVEZZO PROVINCIALI CHIUSE A Cavezzo a partire da domenica 6 dicembre e per tutte le domeniche del mese, le strade provinciali 5 e 468 chiudono dalle ore 6 alle ore 16 nel tratto in corrispondenza del centro abitato. Il provvedimento consente lo svolgimento del mercato settimanale. Sul posto saranno indicati i percorsi alternativi e le deviazioni di itinerario. ESCHE AVVELENATE A MASSA FINALESE A seguito del rinvenimento di esche potenzialmente avvelenate all'interno del parco pubblico Carrobio di Massa Finalese, si invitano i cittadini a prestare la massima attenzione e, in caso di avvistamento di bocconi sospetti, ad avvisare immediatamente la polizia municipale di Finale Emilia al numero 0535/788123. QUATTRO STUDENTI PREMIATI DA TORINO Sala stipata per il convegno sulle zone franche urbane che si è svolto lo scorso 9 dicembre a Villa Fondo Tagliata di Mirandola. Il seminario, organizzato dall'Unione Comuni Modenesi Area Nord, è stato coordinato da Pasquale Mirto, dirigente del Settore entrate dell'Unione. Presenti anche il direttore di Anci EmiliaRomagna Gianni Melloni ed il presidente dell’Unione Alberto Silvestri. Tra i temi emersi durante l'incontro, il fondo messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico: oltre 39 milioni di euro da dividere tra il 2015 e il 2016. «I problemi emersi durante l'incontro con i cittadini riguardano le modalità di applicazione della normativa inerente alle zone franche urbane. – spiega Pasquale Mirto – A Roma è già in corso un incontro con il ricostruzione mirandola Al via un nuovo Rinascimento per duemila edifici danneggiati Tema caldo dei prossimi anni nel territorio dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord sarà la ricostruzione delle opere pubbliche. Oltre ai contributi per la ricostruzione forniti dalla Regione, esistono altre strategie di finanziamento messe in campo dalle amministrazioni locali. Un ruolo centrale è rappresentato dal progetto “Rinascimento Alto Padano”, che coinvolge 58 Comuni del cratere sismico tra Emilia Romagna, Veneto e Lombardia e ha come obiettivo il recupero del patrimonio artistico del territorio, fortemente compromesso dal sisma del 2012. In particolare, per quanto riguarda l'area emiliana del cratere sismico, sono 2.058 le opere pubbliche danneggiate dal terremoto per un valore complessivo di circa 1 miliardo e 700 milioni di euro. è già stato finanziato il recupero di 876 opere per un valore di circa 995 milioni di euro. Una nuova e importante forma di finanziamento per le opere pubbliche consiste nelle donazioni da parte di aziende e privati. A questo scopo è entrato in funzione “Art Bonus”, un nuovo strumento finanziario sostenuto dalla “Arcus Spa” grazie al quale cittadini, privati ed imprese possono effettuare donazioni a favore di beni artistici mediante una piattaforma on-line. L'Area Nord ha inoltre avviato una sinergia con “Noema Srl” per la raccolta di ulteriori contributi mediante il fundraising ed il crowdfunding, mezzi basati sulla creazione di eventi mirati alla raccolta di fondi integrativi. Ministero dello Sviluppo Economico. Nel frattempo l'Agenzia delle Entrate si è dimostrata disponibile a collaborare e fare chiarezza sull'applicazione della legge». Per le imprese, il termine per inoltrare le domande per usufruire delle agevolazioni scade il 31 marzo 2016. Sono i mirandolesi Luca Boselli e Giulia Diodati, Lorenzo Losi di Concordia e Michele Malaguti di San Felice, i quattro giovani studenti di Ingegneria che sono stati premiati lo scorso 16 dicembre a Torino, presso la Reggia di Venaria Reale. I quattro ragazzi della Bassa si sono aggiudicati i premi di studio previsti dal bando “Un aiuto per Mirandola”, promosso dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Torino per sostenere le popolazioni colpite dal sisma del 2012. In pensione Raffaella Girotti Segretaria di due sindaci «Il piano strategico dell'area del sisma deve essere assolutamente concretizzato. – dichiara il presidente dell’Unione Alberto Silvestri – Gli obiettivi sono la piena rinascita di questo territorio, cruciale per la Regione, e l'individuazione di nuovi percorsi di sviluppo per aumentare la competitività territoriale. Come sindaci del cratere, condividiamo in pieno questi scopi». Raffaella Girotti, segreteria del sindaco di Mirandola Maino Benatti, è andata in pensione. Dopo essere stata per anni maestra all’asilo nido comunale, Raffaella era passata a lavorare negli uffici municipali, diventando la segretaria prima del sindaco Luigi Costi e poi di Maino Benatti. I colleghi l’hanno salutata con una grande festa. Sul lavoro si era fatta apprezzare per gentilezza e disponibilità nei confronti di colleghi e cittadini e per la capacità di sdrammatizzare tante situazioni con un sorriso. Era anche la preziosa segretaria di redazione dell’Indicatore Mirandolese. A lei va un grosso in bocca al lupo da parte dell’Amministrazione comunale e della redazione dell’Indicatore per questa nuova fase della vita. In bocca al lupo per il nuovo incarico va anche a Matteo Carletti, chiamato a sostituire Raffaella. n. 24 - dicembre 2015 · Referti più veloci, analisi del colesterolo e del profilo lipidico mirandola La farmacia comunale di Mirandola, in via Fogazzaro 8, aumenta la gamma di servizi a disposizione degli utenti. I nuovi esami che si possono effettuare sono due: l’elettrocardiogramma, ormai obbligatorio per la medicina sportiva dei bambini e l’holter pressorio, vale a dire la misurazione della pressione arteriosa nell’arco delle 24 ore. Servendosi della farmacia i tempi di attesa si accorciano di gran lunga: il giorno dopo l’esame è già possibile avere il referto. Chi ha quindi una particolare urgenza, con una spesa tutto sommato modica, si rivolge direttamente alla farmacia comunale ed evita di ricorrere alla prenotazione presso l’Asl, che obbliga invece a maggiori attese. I due esami vanno ad aggiungersi agli altri servizi offerti dalla farmacia. Senza prendere appuntamento è possibile sottoporsi alle analisi del colesterolo, del profilo lipidico, della glicemia ed emoglobina: l’esito è immediato. è in atto una convenzione con un laboratorio di Reggio Emilia che consente l’esame delle intolleranze alimentari. I prelievi del sangue vengono inviati in questa struttura esterna e, nel giro di una decina di giorni, arriva la risposta. Tutto questo si inquadra nel cambiamento della funzione delle farmacie che non sono più da tempo il luogo dove si acquistano solo sciroppi e aspirine. «è sempre più importante la prevenzione e la gente si cura di più. Noi organizziamo giornate te- matiche dedicate a singoli argomenti: ad esempio l’esame dell’udito o del colesterolo. Chiunque può usufruirne ed è un servizio fornito gratuitamente. C’è una presa in carico a 360 gradi del cliente» spiegano all’unisono le quattro dipendenti della sede di Mirandola. Se il ruolo del farmacista assume sempre di più importanza, a Mirandola lo si è visto bene dopo il terremoto. La farmacia comunale non ha praticamente mai chiuso se non nei giorni immediatamente successivi al sisma. L’attività è continuata in un container al di fuori della struttura in via Fogazzaro fino alla fine del 2012. Poi si è tornati nel vecchio edificio ma, circa a metà del 2013, si è dovuti tornar fuori per due mesi a causa dei lavori di ristrutturazione. Nella sede attuale è stata ricavata una stanza dove vengono svolti i servizi di cui si diceva all’inizio. La farmacia comunale di Mirandola è convenzionata con le Università di Modena e Bologna e accoglie periodicamente tirocinanti prelaurea, studenti o studentesse che, per completare il loro ciclo di studi, hanno l’obbligo di seguire uno stage di sei mesi. Giovanni Moi zionale e con il dottor Paolo Rebecchi, omonimo del titolare, stimato medico di base sanfeliciano, nonché direttore sanitario della struttura. Fisiocenter offre un servizio di fisioterapia a tutti i livelli: manuale (massaggio, riabilitazione post intervento, Rpg, back school, Mc Kenzie eccetera) e strumentale (tecar, laser, magnetoterapia, elettrostimolazione, ultrasuoni, con apparecchiature all'avanguardia). Ma il vero “fiore all'occhiello” consiste nell'osteopatia, che è una terapia manuale volta a correggere meccanicamente variazioni strutturali o disordini meccanici capaci di provocare alterazioni patologiche. Con l'osteopatia si ottengono risultati eccellenti su diverse patologie (lombalgie, lombosciatalgie, cervicalgie, cefalee muscolo tensive, bruxismo eccetera) anche croniche (come ad esempio l'artrite reumatoide). Paolo Re- becchi ha appena concluso un percorso di formazione specialistica in osteopatia durato due anni relativo alla “medicina di terreno” che diversifica il trattamento osteopatico in funzione della biotipologia di paziente. Il 2016 lo vedrà impegnato in un percorso formativo di osteopatia pediatrica della durata di tre anni presso l'ospedale Meyer di Firenze. Il titolare di Fisiocenter ha infine rapporti di collaborazione con alcune delle più importanti realtà sportive della zona. La farmacia comunale si rinnova Tra i servizi a disposizione degli utenti l'elettrocardiogramma e l'holter pressorio san felice Fisiocenter ha riaperto nelle antiche scuderie Ferri Fisiocenter ce l'ha fatta e ha riaperto a San Felice nella stessa sede dove aveva chiuso il 20 maggio 2012, a causa del sisma. Dopo oltre tre anni l’ambulatorio di massofisioterapia, osteopatia e ortopedia è tornato nei locali delle antiche scuderie di Villa Ferri, nei pressi del centro storico. La veste è rinnovata ma la formula rimane la stessa: cura e dedizione al paziente. Comprensibilmente soddisfatto il sanfeliciano dottor Paolo Rebecchi, titolare dell'ambulatorio, laureato in scienze motorie, diplomato in massofisioterapia e specializzato in osteopatia: «Ritornare nel mio ambula- torio è stata una grandissima soddisfazione – ha detto - devo un grazie sincero all'ingegner Pasquini di Bologna, che si è occupato della ristrutturazione dell'intero edificio, all'Amministrazione comunale e all’ufficio tecnico del Comune che si sono fatti parte proattiva di una ricostruzione assai difficoltosa». Fisiocenter si avvale della stretta collaborazione, amichevole, oltre che professionale, con il dottor Giuseppe D'Angelo, specialista in ortopedia e traumatologia e chirurgia protesica dell'arto inferiore e ortopedia pediatrica, ben noto e attivo su tutto il territorio na- 5 6 · n. 24 - dicembre 2015 economia Tre grandi progetti nel Comune della Bassa e a Cotignola Finale punta su Ansa e Unifer Importanti investimenti del Gruppo Sag, che arriverà ad avere oltre mille dipendenti «È l'operazione di politica industriale più importante che Finale Emilia ha ospitato negli ultimi 25 anni». Così l'assessore alle Attività Produttive, Angelo d'Aiello commenta l'iniziativa che il Gruppo Sag ha fortemente voluto trovasse sede proprio nel territorio finalese, anche per il supporto che l'Amministrazione comunale è stata in grado di fornire in tutto il percorso di definizione e messa a punto di un progetto molto articolato che incentiva lo sviluppo economico locale. «È il risultato – aggiunge d'Aiello – di un lavoro durato oltre due anni e mezzo, che ha visto numerosi passaggi sia in sedi istituzionali che in ambiti tecnici e sindacali. Un risultato frutto dello spirito collaborativo che azienda, istituzioni e forze sindacali hanno saputo mettere in campo per il rilancio di Finale e della sua occupazione». Capace di resistere alla grande crisi industriale iniziata nel 2008 e di superare brillantemente il terremoto del 2012, il Gruppo Sag è una realtà industriale in progressiva espansione che ha tre grandi progetti in corso di realizzazione, due dei quali riguardano proprio il territorio di Finale Emilia. Il primo è il salvataggio del marchio Ansa Marmitte e, soprattutto, del posto di lavoro degli 85 dipendenti che si trovavano da tempo in contratto di solidarietà. Un'operazione significativa anche per l'immagine prestigiosa del marchio Ansa, al cui rilancio tecnicocommerciale sono rivolti grandi investimenti in macchinari e tecnologie per elevare gli standard qualitativi necessari ad affrontare mercati sempre più esigenti e competitivi. A sostegno di questo progetto è iniziata da alcuni mesi la costruzione di un nuovo stabilimento di circa 7.000 metri quadrati che sarà ultimato a breve. Il secondo è probabilmente il più significativo per l'impatto economico e sociale che avrà a Finale Emilia e nei territori limitrofi. Nella stessa area in cui sorge lo stabilimento Ansa, nel polo industriale di Finale Emilia, è iniziata la costruzione di un nuovo stabilimento di circa 17.000 metri quadrati di superficie all'interno del quale opererà la newco Unifer Navale che costruirà tubazioni per il settore navale e petrolchimico. Si tratta di una nuova realtà industriale, unica nel suo settore di riferimento per grandezza e tecnologia. La capacità di fornire la qualità migliore di questi prodotti a un livello di prezzo assolutamente competitivo assicurerà a Unifer Navale la possibilità di creare sviluppo nel territorio e offrire nuove opportunità di lavoro: a regime gli occupati della nuova azienda saranno 120-130. «Determinante nello sviluppo di questo progetto – aggiunge d'Aiello – è stato il lavoro di relazione con l'assessore regionale alle Attività Produttive, Palma Costi, e la collaborazione con tutto lo staff di Sfinge, attraverso il quale sono passate le richieste di contributo e finanziamento post-terremoto. In questo caso, come in altri, il sistema Sfinge ha dimostrato di essere una valida sponda per l'attivazione di meccanismi virtuosi di riqualificazione e rilancio industriale. Per quanto riguarda l'occupazione, come Amministrazione siamo già al lavoro, sempre con la Regione, per individuare percorsi di formazione adeguati alla costruzione di figure professionali che possano soddisfare i requisiti di specializzazione richiesti dall'azienda». Con il terzo progetto – che non riguarda Finale, ma la costruzione di un nuovo stabilimento a Cotignola nel ravennate – il Gruppo Sag arriverà ad avere oltre mille dipendenti, con una leadership internazionale e una gamma di prodotti e tecnologie altamente all'avanguardia, frutto di una scommessa con il mercato. Una scommessa che è risultata vincente, soprattutto grazie all'entusiasmo e alla passione di Walter Zini (Ceo di Sag Group e azionista di maggioranza del gruppo) e Andrea Morville (Ceo di Sagom Tubi), continuamente alla ricerca di novità in grado di assicurare crescita, sviluppo e innovazione alle aziende del gruppo. n. 24 - dicembre 2015 · aziende Le mitiche Aventador e Huracàn hanno la "pelle" mirandolese Un nuovo impianto Imperiale Modernissima struttura per l'azienda che vernicia le Lamborghini Il vicesindaco Alessandro Ragazzoni, primo da sinistra, in visita alla Carrozzeria Imperiale. Accanto, scorci dei moderni impianti dell'azienda. In alto, a destra, il titolare Pignatti I confini della “terra dei motori” si allungano anche nella Bassa, grazie alla mirandolese Imperiale Group. Un’azienda specializzata in verniciatura, anzi, in verniciature speciali. Imperiale Group è, infatti, partner di Lamborghini e per la storica azienda di Sant’Agata di Bologna vernicia tutte le Aventador e realizza le versioni speciali e personalizzate della Huracàn. Proprio per lavorare sulla Huracàn, Imperiale Group ha costruito a poche centinaia di metri dai propri “storici” capannoni, un nuovo, modernissimo impianto ad alta efficienza e basso impatto ambientale. A raccontare nei dettagli queste importanti novità è la rivista “Car Carrozzeria” di settembre 2015. Una nuova struttura al cui ingresso sventolano le bandiere con il logo dell’Imperiale Group, lo stemma della Lamborghini e il marchio Ppg. La famiglia Pignatti ha iniziato negli anni ‘80 aprendo una carrozzeria, una struttura pensata per accogliere supercar e per fare lavorazioni difficili. Anno dopo anno l’azienda si è fatta conoscere ed è cresciuta. Neanche 10 anni e la prima sede va stretta ai fratelli Pignatti. C’è bisogno di spazio per raccogliere i frutti di tanti sacrifici, per diventare partner della Lamborghini. Ed ecco nuovi investimenti. Nasce la struttura di Mirandola, ancora in uso per la verniciatura della Aventador, e arrivano le certificazioni. Prima la Iso 9002, poi la Iso 9001:2000 e infine la recente Ecoprofit. Intanto, il rapporto con Lamborghini si rafforza. Imperiale Group diventa una vera estensione della fabbrica di Sant’Agata. La collaborazione, infatti, si fa molto forte e intensa con l’arrivo della Murcièlago e della Gallardo, due vetture che Lamborghini affida a Imperiale Group per la verniciatura. I numeri sono impressionanti: in 10 anni Imperiale Group ha verniciato per Lamborghini oltre 4.000 Murcièlago, supercar che oggi sono sparse per tutto il mondo, lavorando anche ai modelli a tiratura limitata come Lamborghini Veneno, Reventon, Jota, Sesto Elemento. Non meno affascinanti anche Gallardo Bicolore, Murcièlago SV, Gallardo Tricolore e Performante, solo per citarne alcune. In tutte queste vetture Imperiale Group e Lamborghini hanno lavorato insieme per realizzare la tinta, superare le difficoltà di verniciare su materiali diversi (lamiera, alluminio, carbonio e plastica) e garantire un risultato uniforme, capace di mantenere inalterate nel tempo le sue caratteristiche di esclusività. Questo è un know-how costruito nel tempo, in costante implementazione, che fa dei prodotti Lamborghini una vera eccellenza nel campo del car refinish. Oltre ai servizi di lavorazione e verniciatura di particolari e scocche su commessa delle Case automobilistiche, Imperiale Group offre servizi di riparazione e di assistenza per automobili Lamborghini in quanto azienda autorizzata Lamborghini Service ed Aluminium Zentrum. Poi sono stati mantenuti i servizi storici, quelli delle origini: finizione e riparazione di vetture multimarca, con la possibilità di affiancare i clienti durante tutto l’iter assicurativo. Poi c’è il soccorso stradale 24 ore su 24 anche convenzionato Europ Assistance, Europ Vai, Pronto Assistance e Filo Diretto e la possibilità di trasportare vetture stradali, da corsa e persino scocche e pezzi di assemblaggio. E non è raro che Imperiale Group movimenti una Lamborghini per fare assistenza anche da altri continenti. La specialità di Imperiale Group è realizzare colori speciali. Lucidi, opachi e ora con glitter le possibilità di personalizzazione del cliente sono quasi infinite. Marco Pignatti, responsabile di produzione, è molto orgoglioso della capacità di realizzare nuove tinte da parte dei suoi collaboratori: «Qui capita che arrivi un cliente e ci chieda un particolare colore – spiega - una volta ci hanno dato come campione una cover di un iPhone e poi noi, con i tecnici Ppg, lo abbiamo realizzato. Solo l’anno scorso abbiamo preparato 27 tinte uniche sia per le richieste dei clienti sia su commessa Lamborghini. E riuscirci è sempre fonte di soddisfazione». Il controllo di qualità Lamborghini è molto severo e vengono controllate tutte le scocche verniciate. Imperiale Group ha così realizzato un centro di eccellenza nel settore della vernice e ha già in mente nuovi sviluppi e nuovi contenuti tecnologici. Innovazioni e investimenti necessari per stare al passo con costruttori del calibro di Lamborghini. 7 n. 24 - dicembre 2015 · Esami addominali e cardiovascolari anche in situazioni d'emergenza area nord Il soccorso con l'ecografo in spalla La Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ha donato due nuovi apparecchi La Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ha donato all’Ausl Modena, ospedale di Mirandola “Unità Operativa di Pronto Soccorso”, degli strumenti diagnostici volti allo sviluppo tecnologico e all’implementazione delle diagnostiche di base e avanzate nel Pronto Soccorso di Mirandola e nel mezzo di soccorso avanzato dell’Area Nord della provincia di Modena. Si tratta di due ecografi portatili da utilizzare in Pronto Soccorso e sull’automedica consentendo applicazioni volte a esami addominali, cardiovascolari, accessi venosi e di un videolaringoscopio che permette la visualizzazione delle vie aeree in caso di intubazioni difficili. L’automedica di Mirandola è un centro di eccellenza delle attività sanitarie modenesi; l’attività è svolta da medici ed infermieri del Pronto Soccorso dell’ospedale di Mirandola; interviene in tutte le situazioni di emergenza in cui è a rischio la vita del paziente, con circa 110 interventi al mese, quattro al giorno prevalentemente sul territorio dei nove Comuni dell’Area Nord con estensione ai Comuni delle Terre d’Argine e talvolta alla provincia di Mantova e Ferrara nelle complesse logiche dell’Area Vasta 118 Emilia Est. Le strumentazioni diagnostiche permettono una migliore funzionalità dell’Unità Operativa di Pronto Soccorso che così potrà sviluppare l’ecografia in urgenza (denominata Fast) volta all’inquadramento del paziente brevi NOVEMBRE CALDO IN UN ANNO DA RECORD Novembre 2015 per gli esperti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia è stato il 9° mese di novembre più caldo con 10.7°C in centro a Modena. Nella periferia di Modena invece la media è stata di 9.6°C. Elevate comunque le temperature a ridosso dell’estate di San Martino, superiori ovunque ai 20°C. La vera grande anomalia dei mesi trascorsi riguarda la temperatura media dell’anno meteorologico (dicembre 2014-novembre 2015) che per quanto riguarda le temperature medie è stato il secondo di sempre, o almeno dal 1830 a oggi. Abbondanti le precipitazioni con 738.4 mm complessivi a Modena. DOMANDE SISMA PROROGA AL 31 MARZO e consentono di rendere più efficiente l’automedica del Pronto Soccorso di Mirandola tale da renderla unica nella provincia di Modena. Con questo intervento la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola continua nella mirandola "Spezza l'attesa" in evidenza in due convegni nazionali Il progetto “Spezza l'attesa”, con i volontari Avo che assistono degenti e familiari presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Mirandola, sta riscuotendo grande interesse anche a livello nazionale. L’iniziativa è stata infatti presentata in due diversi appuntamenti. Il primo si è svolto a Piacenza lo scorso 31 ottobre, dove Annamaria Ragazzi di Avo, Stefano Toscani e Luca Gelati del Pronto Soccorso di Mirandola hanno illustrato l’esperienza mirandolese a una platea di volontari, provenienti da diverse regioni d’Italia. Il 6 novembre scorso, poi, al simposio nazionale della Società italiana medicina emergenza (Simeu) svoltosi a Roma, Luca Gelati ha tenuto una relazione sul progetto dei volontari in sala d’attesa del Pronto Soccorso di Mirandola. Da sinistra, Cosimo Quarta, Stefano Toscani e Luca Gelati Uno dei due nuovi ecografi portatili 9 L'intervento di Annamaria Ragazzi a Piacenza sua opera volta ad ammodernare e integrare le strumentazioni diagnostiche dell’ospedale di Mirandola, attività giustificata da quell'interesse primario tutelato dall’art. 32 della Costituzione Italiana che recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Cosimo Quarta Stefano Toscani salute Hernan Crespo scende in campo per battere l'influenza Il Modena Fc scende in campo a sostegno della campagna di vaccinazione gratuita contro l’influenza. Testimonial d’eccezione è Hernan Crespo, allenatore dei Canarini e uno dei più grandi cannonieri a livello mondiale, che per primo si è sottoposto alla vaccinazione ed ha consigliato di fare la stessa cosa anche ai suoi ragazzi. La proposta di aderire alla campagna è stata accolta favorevolmente dagli atleti e dal tecnico che hanno sentito la responsabilità di diffondere l’informazione su un’iniziativa di grande interesse per la salute pubblica. La campagna, già in corso in tutta la provincia di Modena, garantisce la vaccinazione gratuita per le persone più fragili. L'Azienda Usl ha acquistato 116mila dosi di vaccino che sono state distribuite ai medici di famiglia. Al via la proroga al 31 marzo 2016 per la presentazione delle domande di contributo per le imprese mentre per concludere i lavori il termine è il 31 marzo 2017. Lo stabilisce l’ordinanza (numero 56 del 4 dicembre 2015) firmata da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla Ricostruzione. L’ordinanza è consultabile sul sito http:// www.regione.emilia-romagna.it/ terremoto nella sezione “Atti per la ricostruzione”. DIFENSORE CIVICO IN PROVINCIA La Provincia ha avviato le procedure per nominare il nuovo Difensore civico. In base al bando pubblico per la selezione, le candidature dovranno essere presentate alla Provincia entro il 28 dicembre. Il modello da compilare è disponibile all'Ufficio relazioni con il pubblico e alla segreteria della presidenza dell'ente. Altre eventuali informazioni possono essere richieste all’ufficio di Presidenza (tel. 059/209210 oppure 209386; mail [email protected] oppure [email protected]). Il prossimo Difensore civico sarà eletto dal Consiglio provinciale che determinerà anche il compenso, rimarrà in carica per tre anni, sarà rieleggibile e potrà essere utilizzato dai Comuni modenesi che decideranno di avvalersene, proseguendo l'esperienza di questi ultimi anni, dopo la soppressione di questa figura nei Comuni decisa per legge nel 2010. Compito del Difensore civico è garantire l'imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione; su segnalazione o di propria iniziativa. 10 · n. 24 - dicembre 2015 mirandola Iniziativa promossa dalla Consulta comunale del Volontariato Una Natività artistica in municipio Il Presepe di Franca Maria Fiorini è stato inaugurato e benedetto il 12 dicembre mirandola Nelle vetrine del centro storico tanti Presepi da scoprire Benatti e la Giunta comunale, oltre a numerosi cittadini. Si tratta di un Presepe bolognese, realizzato da Franca Maria Fiorini, con pregevoli statue fatte a mano, di proprietà della Consulta del Volontariato e inserito nel percorso cittadino dei Presepi allestito dalla Consulta. - Via Castelfidardo 21 (proprietà: Marchetti): il Presepe di Giorgio Muratori (Formigine). - Via Castelfidardo 30 (proprietà: Silvestri): il Presepe di Fiorino Castellazzi (Mirandola); il Presepe di Simona Buganza (Poggio Rusco); il Presepe di Lino Pozzetti (Mirandola); il Presepe di Ettore Ori (Mirandola) e il Presepe di Regina Maran (Mirandola). L'inaugurazione del Presepe del municipio. Sotto, da sinistra, Alberto Diazzi, don Carlo Truzzi e Gino Mantovani è stato inaugurato e benedetto lo scorso 12 dicembre in municipio a Mirandola, il Presepe del Volontariato collocato nell’ingresso del Comune. All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, il parroco don Carlo Truzzi, il presidente della Consulta del Volontariato Gino Mantovani, il sindaco Maino Sodano Ruffoni (Mirandola); il Presepe del centro Tandem (Finale Emilia) e il Presepe del laboratorio Arcobaleno 2 (Finale Emilia). - Piazza Garibaldi 23 (proprietà: Ribuoli) : il Presepe di Ennio Lugli (Mirandola). Prosegue “La tradizione del Natale a Mirandola”, il progetto promosso dalla Consulta del Volontariato, a cura di Alberto Diazzi, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, il Comune e la parrocchia di Santa Maria Maggiore. Lo scorso 11 dicembre è stato inaugurata, presso la sala espositiva Santa Maria Maddalena di via Goito 1, alla presenza del vescovo monsignor Francesco Cavina, una mostra di Presepi. Fra i pezzi esposti una quindicina di diorami dalla sezione degli Amici del Presepe di Cividino Quintano di Bergamo e una selezione dalla collezione di monsignor Cavina. L’allestimento è stato curato da Giancarlo Bruini e l’ingresso all’esposizione è libero. Fino al 6 gennaio, poi, possono essere ammirati i Presepi nelle vetrine dei negozi cittadini, mentre lo scorso 12 dicembre inaugurazione e benedizione per il Presepe in municipio ( ) che completa il percorso cittadino dei Presepi. Vetrine disponibili: - Via Castelfidardo 19 (proprietà: Marchetti): il Presepe di Donato & Alberto (Mirandola); il Presepe della 4° D tempio pieno anno scolastico 2014/2015 scuola primaria (elementari) Dante Alighieri Mirandola; il Presepe di - Via Volturno 30 (proprietà: Bonfante): il Presepe di Elio Vellani (Mirandola) e il Presepe napoletano di Marilena Polacchini (Mirandola). - Via Volturno 21 (proprietà: Ragazzi): i Presepi di Traditio – operai delle arti (Bologna) - Via Volturno 25 (proprietà: Ragazzi): il Presepe di Nonno Silvano (Mirandola); il Presepe di Cristiano Reggiani (Castelvetro); il Presepe di Mirco Garuti (Mirandola); il Presepe di Renzo Guerzoni (Mirandola) e il Presepe di Carmen Stefanini (Mirandola). - Via Luosi 35 (ex Falegnameria Bruno Da Como): il Presepe meccanico di Bruno. volontariato Continua a crescere la cena della Consulta Nelle foto di Oden Fontana, alcuni protagonisti della cena Villa Tagliata piena di autorità, rappresentanti delle associazioni ed amici del variegato ed utilissimo mondo del volontariato mirandolese, che lo scorso 3 dicembre ha festeggiato il Natale con la tradizionale cena degli auguri. n. 24 - dicembre 2015 · Meglio luci intermittenti, riscaldamento adeguato e tv... spenta natale Feste sì, ma occhio alla bolletta Un vademecum per consentire di risparmiare fino al 20% sui costi energetici Come in una famosa pubblicità di panettoni l’invito per il prossimo Natale non è “Fate i buoni”, bensì “Fate i furbi”. Facile.it, principale comparatore italiano del settore energia, ha messo a punto un vademecum per consentire di risparmiare oltre il 20% dei costi della bolletta della luce durante le feste. Gli strumenti per ottenere questo risultato sono semplici: buona volontà, attenzione e un pizzico di malizia. 1. Albero e presepe (ma anche bal- coni, terrazze, giardini e tutto quello che è abbellito da luci). In nome delle nostre tasche conviene averle nella versione luci intermittenti in grado di farvi risparmiare fino al 40% e più (se avrete ad esempio l’accortezza di spegnerle di notte) rispetto alla versione luci fisse. 2. Festa in famiglia con tombola. Qui il consiglio è contare quanta gente sarà vostra ospite rispetto al volume della stanza in cui vi trovate. Più il rapporto è stretto (vale a dire più persone eventi Musica e auguri nei negozi Così Medolla festeggia il Natale Sono tanti gli appuntamenti programmati a Medolla per celebrare il Natale. Sabato 19 dicembre, dalle 9 alle 13, auguri e regali da Babbo Natale nei negozi di Medolla, in collaborazione con i commercianti. Dalle 10 alle 19, in piazza Garibaldi, ci sarà un intagliatore delle sculture di legno, con possibilità di acquisto delle opere. Dalle 15 alle 20, sempre in piazza Garibaldi, mercatini delle associazioni di Medolla. Alle 18, piazza Garibaldi, concerto del Gruppo Trombe “Do, re, mi, fa sol, la, si”, mentre alle 21, presso la chiesa parrocchiale, si svolgerà il concerto di Natale a cura della Filarmonica “Diazzi” di Concordia diretta dal maestro Marco Bergamaschi. Domenica 20 dicembre, dalle 9 alle 13, ancora auguri e regali da Babbo Natale nei negozi di Medolla. Alle 15, presso l’auditorium comunale, “La pastora”, spettacolo teatrale per bambini e famiglie di e con Ilaria Gelmi (durata 50 minuti) a cura del Centro culturale. Alle 16 in piazza Garibaldi, premiazione PanExpo ad Nadal, concorso del miglior pane di Natale fatto in casa. Dalle 17 alle 20, sempre in piazza Garibaldi, festa di Natale dei ragazzi delle medie con dj set. A seguire, alle 20, concerto dei “Three on the river”. Mercoledì 23 dicembre, alle 20,30, auditorium comunale “Un Natale da favola” spettacolo teatrale, ci saranno) più è possibile risparmiare sul riscaldamento. Tre gradi in meno permetteranno un abbassamento dei consumi del 10%. 3. Festa in famiglia con abbuffata. Costretti a cucinare, fate attenzione: scongelate naturalmente e non col microonde che invece userete per riscaldare i cibi cotti in precedenza. Risparmio calcolabile: 13%. Usate la pentola a pressione (66% di risparmio del gas) e mettete in forno più piatti contemporaneamente… Aiuta per la regia di Martin G. Snidaro e videoscenografie e artista video Lorenzo Mariani, compagnia I Retromarcia in collaborazione con associazione “Scuola Viva”. Giovedì 24 dicembre alle 21,30 falò centrale, in piazza Garibaldi, dove alle 22 arriverà Babbo Natale sulla slitta e, alla stessa ora, ci sarà un concerto di Natale. Alle 23,15 presepe vivente e messa presso la chiesa parrocchiale, a seguire falò in piazza con Vin brûlé, panettone e lanterne. Mercoledì 6 gennaio alle 9 ritrovo in piazza Garibaldi. Alle 10 partenza La Befan_orrida gara podistica gratuita con premio per miglior Befana/Befanone. Organizza il Gruppo podisti medollesi. Alle 15 spettacolo per bambini e famiglie presso l’auditorium comunale “Legni, diavoli e vecchiette…Storie di marionette!”di e con Giorgio Gabrielli (durata 60 minuti) a cura del Centro culturale. A seguire consegna della calza della Befana offerta dal Circolo Arcobaleno autogestito di Medolla. Alle 17 in piazza Garibaldi, “Gli Spavaldi” spettacoli d’arte varia. Sempre in piazza Garibaldi nelle giornate in cui ci sono iniziative sarà presente la baita Pro Loco con somministrazione di bevande calde, informazioni e divulgazione degli scopi associativi. Fino al 24 dicembre ci sarà poi la buca delle lettere di Babbo Natale per quei bambini che vogliono far arrivare la loro letterina a Babbo Natale. La vigilia di Natale poi, in base alle richieste e in accordo con i genitori, Babbo Natale potrà consegnare i doni direttamente a casa loro. Per informazioni: Proloco Medolla, telefono 324/7931 434, e mail [email protected]. 11 brevi NATALE BIANCO E NERO A SAN POSSIDONIO Proseguono a San Possidonio le iniziative natalizie. Domenica 20 dicembre in piazza Andreoli ci sarà la “Festa di Natale”: alle ore 14 concerto degli auguri della scuola primaria Don Andreoli e alle 16,30 la Compagnia delle spille presenta lo spettacolo “Natale Bianco Natale nero”. Alle 17,30 esibizione di un quartetto di sassofoni della Fondazione “Andreoli”. A seguire merenda per i più piccoli. Giovedì 24 alle ore 24 presso il parco di Villa Varini sarà inaugurato il presepe, aperto fino al 6 gennaio. Giovedì 31 alle ore 23,30 in piazza Andreoli ci sarà il consueto falò di Capodanno. a risparmiare. 4. La televisione. Perché tenerla accesa mentre chiacchierate a tavola ridendo, scherzando o commentando la bontà della cucina? Spegnerla vi consentirà un risparmio piccolo–piccolo (appena 3 euro) ma guadagnerete in rapporti umani, così come avrete un vantaggio nello spegnere le luci delle stanze non occupate dagli ospiti. Nella tabella sopra, il calcolo approssimativo per un Natale semplice ma davvero sostenibile. Sabato 19 dicembre, con inizio alle ore 21, al Pala Round Table di San Felice, verrà eseguita da Spira Mirabilis la Sinfonia n.3 in Mi bemolle maggiore op.97 “Renana” di Robert Schumann. Ingresso gratuito con prenotazione consigliata: telefono 0535/86320, mail: [email protected]. cavezzo camposanto Proseguono a Cavezzo le iniziative natalizie. Sabato 19 dicembre, presso la biblioteca comunale, alle ore 16,30, appuntamento con: “Le magnifiche renne di Babbo Natale”, lettura animata per bambini dai 3 ai 6 anni con Marco Bertarini. Domenica 20 dicembre per le strade e le piazze del paese, dalle 10 alle 12,30, un Babbo Natale speciale intratterrà grandi e bambini con simpatiche e fantastiche sorprese. Giovedì 31 dicembre, a Villa Giardino, padiglione spettacoli esterno, dalle 22, concerto di fine anno con le band “The P’Elvis” (tributo a Elvis Presley) e “Reload”. Ingresso libero. Sempre a Villa Giardino, sala bar interna, dalle 21,30, assaggi gastronomici e, a mezzanotte, brindisi di Capodanno, offerti dalla Cooperativa Giardino di Cavezzo. Martedì 5 gennaio 2016, presso Villa Giardino, ore 17,30, tradizionale “Arrivo delle Befane". I bambini sono attesi con le loro calze. Mercoledì 6 gennaio in piazza Matteotti, ore 10,30, “Arrivano i Re Magi con...”. Sempre martedì, presso il Centro di Comunità di via Volturno, alle 15, film per bambini e ragazzi. Ingresso gratuito. Sabato 9 gennaio, biblioteca comunale, ore 16, “La Befana vien di notte”, lettura animata per bambini dai 3 ai 6 anni con Elena Musti. Anche a Camposanto sono numerose le iniziative organizzate in concomitanza con il Natale. Giovedì 17 dicembre, presso l’ex pista rossa, ore 18, canti di Natale a cura dei bambini e delle insegnanti della scuola dell’infanzia. Sempre il 17, nella sala civica “Donatori di sangue”, ore 20,45, appuntamento con “Nonna, mi racconti il Natale?” a cura del Centro anziani. Giovedì 24 dicembre, Babbo Natale consegna i regali a domicilio, a cura di Fermata 23. Domenica 27 dicembre alle 9 presso la sede Avis, Babbo Natale con dolcetti a cura di Avis Camposanto. Dalle 18, presso Fermata 23, “Festivalino di Natale”. Mercoledì 6 gennaio 2016, dalle 14, presso Sala civica e Fermata 23, festa dell’Epifania, con cinema per bambini e arrivo della Befana, a cura del Comitato genitori. Durante la festa si estrarranno i premi della lotteria dei commercianti. SPIRA MIRABILIS A SAN FELICE Le renne sono Coro dei bimbi e Festivalino magnifiche n. 24 - dicembre 2015 · 13 Mercoledì 23 dicembre presso l'Aula Magna "Rita Levi Montalcini" mirandola Concerto natalizio con il gospel Il Faith Choir insieme alla Filarmonica nel tradizionale appuntamento degli auguri Anima, ritmo, energia, divertimento. Queste le parole chiave del prossimo concerto degli auguri che si svolgerà a Mirandola mercoledì 23 dicembre alle 21, presso l’Aula Magna Rita Levi Montalcini e che, come da tradizione, l’Amministrazione comunale di Mirandola offre a tutta la cittadinanza e non solo. Sul palco si esibiranno la Filarmonica Andreoli di Mirandola, diretta dal maestro Gianni Malavasi e il maestro americano Nehemian H. Brown insieme al Faith Gospel Choir (giunto al decimo anno di attività). «Abbiamo preparato per voi - spiega Gianni Malavasi - uno spettacolo unico e originale, mettendo in opera le nostre migliori risorse musicali e umane, fondendo il suono degli strumenti a fiato con le voci del coro gospel. Vi proponiamo un percorso musicale che parte dallo spiritual, i canti di lavoro degli schiavi neri, passa per il gospel, i canti della liberazione, per arrivare al jazz, al blues e allo swing. Faremo insieme a voi un percorso speciale che racconta della musica come collante fra i popoli, come speranza e libertà spirituale, valori di cui anche oggi abbiamo la necessità di esperire, ricordare e difendere la difficile conquista. Ecco allora una buona occasione per incamminarci su The long road to freedom, “la lunga strada verso la libertà”. Avremo anche il contributo di alcuni sponsor e li ringraziamo sin d’ora per la preziosa collaborazione, per avere creduto nel progetto: Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Menù, LivaNova, Seft, Negrelli infissi, With You». La prevendita sarà nel Foyer dell’Aula Magna nei seguenti orari: lunedì 21 e martedì 22 dalle 17,30 alle 19; mercoledì 23 dalle 17,30 alle 19 e dalle 20 alle 21. Posto unico 10 euro (adulti), 5 euro (fino ai 14 anni). Locandina a pag. 22 mirandola Digitalizzati 10 mila certificati di famiglia Risalgono alla seconda metà dell'Ottocento gli oltre 10 mila certificati di famiglia del Comune di Mirandola scansionati e archiviati digitalmente dalla cooperativa sociale Pomposiana di Modena. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il servizio di inserimento lavorativo dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord. La scansione e archiviazione digitale di una parte del registro di popolazione di Mirandola è partita all'inizio del 2015 e ha coinvolto quattro persone con abilità differenti. «Il progetto è nato da una nostra proposta, accolta dal Comune di Mirandola e dall'Unione Comuni Modenesi Area Nord. Fin dall'inizio abbiamo voluto coinvolgere persone del territorio con disabilità o in situazioni di disagio - spiega Jonathan Franciosi, responsabile della divisione telelavoro della cooperativa sociale Pomposiana di Modena – Il servizio è stato progettato in modo che potesse rispondere alle esigenze degli operatori. Gli stessi strumenti di hardware e software, per esempio, sono stati adattati per ovviare a problemi di ridotta mobilità o di altro tipo». Gli oltre 10 mila fogli di famiglia del Comune di Mirandola risalenti alla seconda metà dell'Ottocento sono stati scansionati con apposite attrezzature e accorgimenti mirati a garantire l'integrità dei certificati, alcuni dei quali erano conservati in precarie condizioni anche a causa del terremoto del 2012. Successivamente i documenti digitali sono stati archiviati e ora si sta effettuando la catalogazione di tutti i residenti presenti all’interno dei certificati. Si tratta di un lavoro certosino, svolto da due persone diversamente abili che si alternano nell'interpretazione dei certificati, scritti a mano, con calligrafie diverse e, in alcuni casi, riportanti nomi e cognomi non più d'uso comune. «Stiamo già pianificando per il 2016 la scansione di altri 14 mila fogli di famiglia del Comune di Mirandola, risalenti a un periodo più recente – aggiunge Maurizio Marcon, presidente della cooperativa sociale Pomposiana – Anche in questo caso coinvolgeremo persone diversamente abili residenti nell'Area Nord. Speriamo, anzi, di poter svolgere questo lavoro anche per qualche altro Comune, aziende e associazioni di categoria». bloody rain Sarah-Jane Morris a Mirandola con il nuovo spettacolo “Bloody Rain” è il nuovo spettacolo che Sarah-Jane Morris porterà in scena, domenica 20 dicembre alle ore 21, presso l’Aula Magna Rita Levi Montalcini di Mirandola. Dopo il teatro della parola con Ascanio Celestini (giovedì 17 dicembre) sarà dunque la musica a essere protagonista assoluta del quarto appuntamento della ricca stagione teatrale 2015-2016 di Mirandola. Un’esibizione composta da canzoni caratterizzate da un legame con l’Africa nei ritmi, nelle melodie e nei testi, che affrontano tematiche riguardanti i diritti umani, l’amore, la paura e la libertà. Il percorso musicale della cantante inglese è da sempre fortemente influenzato dalla storia e dalla musica del continente africano. Se nei primi anni ‘80 si esibì con la band ghanese “Fufu and Light Soup” e con il gruppo afro-caraibico “The Republic” successivamente, con i 21 ottoni di "The Happy End", ha esplorato canzoni di protesta africane, irlandesi e latino-americane. I brani di “Bloody Rain”, scritti con i collaboratori di sempre Tony Remy, Dominic Miller e Martyn Barker, fanno parte di una proposta che nasce come celebrazione della vita e, sebbene fortemente influenzata dai ritmi e dalle melodie africane, non vuole essere un’imitazione dello stile musicale africano, ma piuttosto coglierne lo spirito. Le canzoni sono state pubblicate in un disco, uscito in Italia per l’etichetta Sony. Sebbene Morris abbia conquistato la scena pop degli anni Ottanta con un disco di successo, la briosa “Don’t Leave Me This Way” e possa ancora esibirsi dinamicamente come cantante pop, il suo obiettivo è sempre stato quello di raggiungere storie più profonde, che ha più volte narrato con una voce insieme imponente e immediata, spesso paragonata a quelle di Nina Simone e di Janis Joplin. Il nuovo progetto di questa straordinaria artista intende dunque celebrare il popolo africano, del passato e del presente, la cui musica ed esempio le hanno fatto da guida nella vita, senza idealizzare l’Africa moderna nascondendo dietro ad un velo le sue contraddizioni. L'appuntamento successivo, che andrà a inaugurare il 2016, sarà, mercoledì 20 gennaio, quello con la celebre coppia di attori Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi, protagonisti di “Enigma – niente significa mai una cosa sola”, nel quale gli spettatori verranno condotti nella Berlino del 2009, vent’anni dopo la caduta del Muro. Rimandiamo, per ulteriori informazioni, alla pagina Facebook Aula Magna Rita Levi Montalcini. iniziative Tanti appuntamenti a "Mirandola on Ice" Resterà in funzione fino al 10 gennaio 2016, “Mirandola on Ice”, la pista di pattinaggio in piazza Costituente, aperta tutti i giorni, con tante iniziative correlate. Tra i vari appuntamenti segnaliamo: giovedì 24 dicembre scenderà in pista anche Babbo Natale; domenica 3 gennaio sfilata invernale; mercoledì 6 gennaio arriva la Befana sui pattini, con il “concorso di bruttezza per la Befana più Befana”. Da sabato 19 dicembre a mercoledì 6 gennaio ci saranno hobbisti ed associazioni. Il sabato e la domenica sarà presente anche un maestro di pattinaggio. A organizzare “Mirandola on Ice” è la delegazione mirandolese di Ant col patrocinio del Comune e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Partner sono anche Radio Pico e Tipografia Malagoli. Il ricavato dell’iniziativa andrà a favore della Fondazione Ant Italia onlus per l’assistenza socio-sanitaria gratuita domiciliare ai malati di tumore e per i progetti di prevenzione oncologica. Per orari e informazioni è possibile consultare la pagina Facebook “Mirandolaonice”. dalla prima Quattro arresti a Finale per spaccio di droga Per entrare nel dettaglio, a seguito dell’arresto di una ragazza trovata in possesso di 100 grammi di stupefacente su cui si aveva il sospetto che spacciasse per conto di qualcun altro, sono iniziate le indagini che hanno portato a una coppia di coniugi di Finale. L’uomo prendeva gli appuntamenti e le cessioni di stupefacente venivano fatte dalla moglie, poiché il marito era già stato arrestato per spaccio e aveva preferito restare nell’ombra curando i contatti telefonici e relegando la materiale cessione alla moglie. Le indagini in corso hanno consentito di accertare il ruolo di un altro spacciatore, anch’egli italiano che si avvaleva di un suo pusher, adoperato per la consegna dello stupefacente. Le intercettazioni telefoniche unite ai servizi di osservazione e ai riscontri attraverso l’individuazione e il controllo dei consumatori, hanno permesso di dimostrare l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente marijuana e hashish. A seguito delle risultanze, il giudice ha disposto gli arresti in carcere per i tre uomini, mentre per la donna gli arresti domiciliari. Dalle indagini è emersa anche la figura di un nordafricano della provincia di Ferrara da cui gli spacciatori si rifornivano seppur occasionalmente, che è stato colpito da un obbligo di presen- tazione alla p.g. Uno degli spacciatori è stato arrestato anche per estorsione, avendo pesantemente minacciato un tossicodipendente e la famiglia di quest’ultimo, perché aveva pagato lo stupefacente con 50 euro falsi. Lo scorso 14 dicembre, durante le perquisizioni domiciliari, è stata trovata anche una pistola con matricola abrasa e 120 grammi tra hashish e marijuana presso l’abitazione di uno degli arrestati di Finale Emilia, mentre a casa del magrebino ferrarese i carabinieri hanno trovato circa 150 grammi di hashish, pertanto il provvedimento di presentazione alla p.g. è stato temporaneamente sospeso perché arrestato in flagranza per detenzione illecita di stupefacenti. Le ordinanze sono state eseguite con la collaborazione dei carabinieri di Copparo e dell’unità cinofila dei carabinieri del Comando provinciale di Bologna. Il sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli si è complimentato con i carabinieri per la brillante operazione «frutto di un lavoro investigativo lungo e accurato – ha detto Ferioli - che ha permesso di stroncare un’organizzazione che si occupava di gestire il commercio di stupefacenti a Finale Emilia e Massa Finalese. Si tratta di un risultato importante a tutela della nostra comunità, in particolare dei più giovani». 14 · n. 24 - dicembre 2015 mirandola Nell'ambito dei progetti "Benessere in Comune" e "Nati per leggere" mirandola Le prime parole che ascoltiamo VISITABILE AL BORGO LA VENEZIA DI SECCHI Potrà essere visitata fino a fine gennaio 2016 la mostra fotografica di Massimo Secchi “Una notte a Venezia”, allestita a Mirandola presso la Galleria commerciale “Al Borgo” di viale Gramsci. Successo in Auditorium per il convegno su "Neuroscienze e voce materna" arte a mirandola Andrea di Carpegna Varini espone alla caffetteria Busuoli Un momento della giornata di formazione Tanti i presenti alla giornata di formazione “Le parole che toccano. Neuroscienze e voce materna”, destinata a sanitari (ostetriche, ginecologi, pediatri, neonatologi) e a operatori attivi in “Nati per Leggere”. L'appuntamento è stato organizzato da Unione Comuni Modenesi Area Nord, Ausl Modena e “Nati per leggere” e si è tenuto nei giorni scorsi presso l'Aula Magna “Rita Levi Montalcini” di Mirandola. L'incontro rientrava nell'ambito dei progetti “Benessere in Comune” e “Nati per Leggere” e ha rappresentato un'occasione per riflettere sui benefici del canto, della narrazione e della lettura condivisa in famiglia in relazione allo sviluppo del cervello sociale ed ai bisogni del neonato. Dopo l'introduzione di Mario Meschieri, direttore del Distretto sanitario di Mirandola, sono intervenuti i medici Alessandro Ferrari, Roberto Gallerani Guidetti, la referente del settore educazione alla salute dell'Ausl di Modena Maria Monica Daghio e la presidente del Sistema bibliotecario dell’Unione Alessandra Mantovani. In seguito hanno preso la parola in qualità di relatori Pier Francesco Ferrari, ricercatore e docente del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Parma ed alla University of Maryland, Alessandro Volta, neonatologo, dirigente dell'Ausl di Reggio Emilia ed Anna Maria Davoli, pediatra e referente regionale di “Nati per Leggere”. «Esistono periodi sensibili in cui esposizioni a particolari stimoli sono fondamentali, soprattutto per quelle parti del cervello che sono predisposte alla codifica delle informazioni di natura sociale - ha detto Pier Francesco Ferrari - Il cervello è particolarmente sensibile anche all'ascolto della voce materna, sia in periodo pre-natale sia in quello successivo al parto. Per favorire l'attaccamento emotivo e lo sviluppo cognitivo del bambino è importante che i genitori facciano sentire al figlio la propria voce prima e dopo il parto, per esempio attraverso il canto, le ninne nanne, le filastrocche e in seguito attingendo a letture sempre più complesse». Gli operatori sanitari e culturali si stanno impegnando a informare le famiglie in merito a queste conoscenze scientifiche. La sinergia tra i settori sanitario, culturale ed educativo è già avviata da qualche anno nel territorio dell'Area Nord. Dall'autunno 2012 le ostetriche collaborano con le bibliotecarie del territorio nell'ambito dei corsi parto. Negli anni precedenti le biblioteche avevano già collaborato con i pediatri per promuovere la lettura negli ambulatori. L'intento è ora quello di operare in maniera sempre più coordinata al fine di elaborare nuove strategie culturali comuni. L'Unione ringrazia la Federazione Italiana Medici Pediatri di Modena, NaturaSì supermercati del biologico di Mirandola e tutte le associazioni che hanno reso possibile la giornata. Si svolgerà da sabato 26 dicembre a sabato 9 gennaio 2016 a Mirandola la mostra di pittura di Andrea di Carpegna Varini di Milano presso la saletta interna della caffetteria Busuoli, nell’ambito della rassegna “Mirandola-Arte 2015/2016”. L’artista Andrea di Carpegna Varini nasce a Milano nel 1975. Ha viaggiato molto e sin da piccolo ha sempre nutrito un forte interesse per la creatività. Dipinge, disegna fumetti, illustrazioni, lavori grafici. Inoltre compone canzoni, suona la chitarra, il basso e scrive poesie. Multietnia, sociale e musica, (particolarmente, rock, hard rock, heavy metal) sono la base di tutta la sua sperimentazione. Crescendo, ha aggiunto alla sua ricerca interiore anche spunti derivati dalla letteratura, teatro, e altri fonti artistiche. Avendo visto parecchi paesi, culture diverse e continuando ad amare il viaggio come fonte di vita, ne ha assorbito tutte le sue sfumature. Con il “Ponte degli Artisti” ha partecipato a tante iniziative interessanti, tra le quali il fuori salone del mobile nel 2014. Nel maggio 2014 ha aperto uno spazio in via Atene 7 (Milano) chiamato Spazio Atene, laboratorio creativo/ spazio espositivo. Lavora alle sue opere, collabora a vari progetti. Espone e fa esporre artisti esordienti meritevoli che hanno bisogno di visibilità. Unisce ogni aspetto possibile tra cultura, arte e creatività. L’arte di Andrea di Carpegna Varini ci proietta in un universo ieratico, con la rappresentazione di figure mitologiche e personaggi leggendari. Inoltre dà libero sfogo alla sua fantasia descrivendo attentamente tutte le fasi dell’essere umano. Si tratta di un viaggio lento e faticoso che Varini approfondisce attraverso la sua lunga esperienza. Inoltre approfondisce i temi della solidarietà attraverso dipinti che pongono lo spettatore a riflettere sulla possibilità di interagire maggiormente con il prossimo. Antonio Castellana n. 24 - dicembre 2015 · L'azienda che si occupa di qualità si trova in viale Gramsci 7 biomedicale Pharma Europe sbarca a Mirandola Al Foyer del Teatro Nuovo l'evento di inaugurazione della nuova sede così l’eccellenza in termini di qualità e affidabilità dei prodotti destinati ai pazienti. Aldo Tomasi, responsabile scientifico del Tecnopolo, ha sottolineato come anche questo centro di servizi avanzati e ricerca applicata per le aziende sia stato inaugurato nel corso del 2015, soprattutto grazie all’accelerazione derivante da fondi europei per la ricostruzione dopo il sisma del 2012. Lo scorso 10 dicembre si è tenuto presso il Foyer del Teatro Nuovo di Mirandola l’evento organizzato da Pharma Quality Europe (Pqe), in collaborazione con Tecnopolo, per l’inaugurazione della nuova sede della società a Mirandola in viale Gramsci 7. Pqe, fondata nel 1998, si propone come “complete quality solution provider” all’industria farmaceutica e a quella dei dispositivi medicali. Con il quartier generale a Firenze, Pqe opera in tutto il mondo con 300 dipendenti e 10 filiali in Europa, America ed Asia. Come ha illustrato Gilda D’Incerti, fondatrice di Pqe, la scelta di aprire una sede a Mirandola è stata dettata dall’esigenza di seguire più da vicino gli attuali clienti e dalla convinzione di poter rappresentare un indispensabile supporto allo sviluppo del settore biomedicale, aiutando le aziende ad avere tutte le carte in regola per operare in conformità alle linee guida che regolano il settore “Life Sciences” e conseguire mirandola Sisma: l'odissea a lieto fine della famiglia Frassoldati natale Gli auguri "sostenibili" del Ceas La Raganella Tra poco sarà Natale: un momento di serenità, di condivisione di affetti, di speranze, un grande abbraccio per vivere almeno una volta all’anno l’intensità di emozioni comuni, fermandoci a pensare a noi e agli altri. Impegniamoci perché il mondo sia un po’ più sorridente e facciamo un regalo ai nostri figli: differenziamo i rifiuti e riduciamo lo spreco, assaporiamo cibo sano e genuino, per il benessere di tutti. Acquistiamo preferibilmente prodotti a chilometro zero, locali, di stagione, beviamo acqua del rubinetto, sicura e senza imballaggio. Nutriamoci, Il Parco Scientifico e Tecnologico di Mirandola, la cui idea va indietro di 20 anni, sta quindi prendendo forma concreta ed il distretto biomedicale si arricchisce di presenze fondamentali che contribuiscono ad accrescerne il valore, a caratterizzarlo come rete di imprese, non solo manifatturiere ma anche di servizi connessi e ricerca, e a radicarlo sempre di più sul territorio. muoviamoci e informiamoci: azioni-base per adottare sani stili di vita. Regaliamoci un po’ di tempo per fare una passeggiata, per godere dell’inverno e dei suoi colori e profumi. Leggiamo un buon libro, diffondiamo profumi gradevoli nella nostra cucina, preparando i nostri cibi ritrovandoci a tavola in un’atmosfera tranquilla, occasione unica per stare insieme e parlare. Quando è possibile, lasciamo la macchina a casa e, se viaggiamo, scegliamo il turismo sostenibile. Rispettiamo l’ambiente e i luoghi che visitiamo. Regaliamo alla nostra casa materiali isolanti, smettiamola di abusare dell’elettricità! Facciamo regali di lunga durata, giochi in legno certificato e che stimolino la fantasia dei bambini. Confezioniamo i pacchi regalo con carta riciclata, o con materiali naturali come rafia, corde, frutta secca e bastoncini speziati. Regaliamoci un po’ di verde per rispettare chi abita con noi sulla terra: rispettiamo gli animali! Rispettiamoci …. Buon Natale Ceas “La Raganella” Ciascuno di noi ha la propria storia da raccontare sul terremoto. Come lo ha vissuto, quali conseguenze ne ha subito, cosa ha comportato a livello personale, familiare e professionale. Uno spartiacque della vita, un prima e un dopo, che resteranno per sempre scolpiti nei ricordi di chi quei drammatici giorni li ha vissuti in prima persona. Sono tante le vicende che si potrebbero raccontare. Alcune tragiche e drammatiche, altre “esemplari”, di gente che non si è arresa, che ha saputo con tenacia e coraggio, superare tante avversità e lasciarsi il sisma alle spalle, riprendendosi la propria vita. Giovanni Frassoldati, pensionato mirandolese di 64 anni, è una di queste persone. Lo scorso 1° novembre, lui, la moglie Eugenia Galavotti e la figlia Alice, hanno fatto finalmente ritorno nella loro abitazione di San Giacomo Roncole, abbandonata dopo il sisma del 2012. Una storia complessa quella dei Frassoldati. La loro casa in un primo tempo viene infatti dichiarata agibile, ma poi, dopo una verifica più approfondita, effettuata nell’agosto 2012, diventa “inagibile al 100 per cento” con obbligo di uscita immediata. «Abbiamo allora iniziato a cercare un appartamento, perché non ce l’eravamo sentita di andare in un Map che ci aveva proposto il Comune» spiega Giovanni Frassoldati. Una ricerca complessa che si conclude trovando un appartamento a Mirandola, al terzo piano di un condominio senza ascensore, dove ovviamente non ci stanno tutti i mobili dell’abitazione terremotata, visto che la nuova casa è molto più piccola. Problemi, purtroppo, ben noti a tante persone che sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni danneggiate dal terremoto. Anche sul fronte della ricostruzione non tutto fila liscio per i Frassoldati. Ed è solo nel luglio 2014 che, dopo varie traversie, possono finalmente iniziare i lavori di ristrutturazione della casa di San Giacomo Roncole, conclusi nei giorni scorsi. Tre anni molto difficili per la famiglia, che ha vissuto affrontando e superando tante difficoltà. Ma che non si è mai arresa. «Sto ancora metabolizzando tutto quello che è accaduto – conclude Giovanni Frassoldati – però intanto godiamoci la gioia del rientro». 15 brevi A CAVEZZO UN TEAM AIUTA GLI ALUNNI «Che fare se mio figlio non vuole studiare?» «È meglio che io affianchi il mio ragazzo nello svolgimento dei compiti o che lo lasci lavorare in autonomia?» «Mio figlio è dislessico: quali strumenti posso utilizzare per aiutarlo a casa?» «Temo che mio figlio possa avere un ritardo nel linguaggio: a chi devo rivolgermi? Quale iter devo seguire?» A questi e ad altri quesiti si propone di dar risposta un team di docenti dell’istituto comprensivo “Giacomo Masi” di Cavezzo ai genitori dei propri alunni. Gli insegnanti Licia Spinelli (scuola dell’infanzia), Daniela Berra e Patrizia Tassi (scuola primaria), Massimiliano Bordini (scuola secondaria di 1° grado), infatti, hanno dato vita ad uno sportello denominato: “Sostegno alle famiglie” e, una volta al mese, su appuntamento, forniranno consulenza su strategie didattiche, software per sostenere gli apprendimenti, libri di supporto per attività a casa, siti di riferimento, strumenti/materiali didattici, informazioni su cosa offre il territorio. Queste le date previste per gli incontri, dalle 16,30 alle18, presso la scuola primaria “Manzi” di via 1 Maggio 148 a Cavezzo: 12 gennaio, 9 febbraio, 8 marzo, 5 aprile e 3 maggio. Per un appuntamento: [email protected]. «GRAZIE AL REPARTO DI FISIATRIA» Riceviamo e pubblichiamo. «Recentemente sono stata curata nel reparto di Fisiatria dell’ospedale di Mirandola per la riabilitazione di un braccio. Qui ho trovato eccellenti professionisti e, come valore aggiunto, una grande armonia tra gli operatori e attenzione per i pazienti. Desidero ringraziare pubblicamente la dottoressa Bosi e la fisioterapista Laura Cavazza che mi ha seguito dall’inizio alla fine del mio percorso di riabilitazione con eccellente risultato». (Mariateresa Roda) LA CHIUSURA DEL CENTRO FAMIGLIE Il Centro per le Famiglie di Mirandola resterà chiuso dal 24 dicembre al 6 gennaio 2016 compresi. I servizi del Centro riprenderanno regolarmente giovedì 7 gennaio 2016. Resterà sempre attiva la segreteria telefonica (telefono 0535/29683). PITTORI LOCALI IN MOSTRA AL BORGO Potrà essere visitata fino a gennaio 2016 la mostra di pittura di artisti locali, allestita a Mirandola nell’ala sud della Galleria commerciale “Al Borgo” di viale Gramsci. n. 24 - dicembre 2015 · Per promuovere e sensibilizzare bambini e adulti alla cura del territorio area nord Minicensimento per la biodiversità 17 brevi A CAVEZZO TELECAMERE ANTI SPORCACCIONI Singolare progetto del Ceas La Raganella col contributo della Fondazione Crm finale emilia "La spada e la fede" è atteso alla "prima" Biodiversità, parola tanto usata ma ancora poco conosciuta e approfondita: varietà della vita sulla terra. Quello che conosciamo sono le 5.500 specie di mammiferi, 1.000 di uccelli, gli insetti sono così tanti da non riuscire a contarli. Non sappiamo bene cosa ci ruota intorno e ogni anno si scoprono abbattute metà delle foreste del nostro pianeta; negli ultimi sessanta anni abbiamo distrutto più di quello che è stato annientato nella storia dell’umanità. Un terzo della Terra è ricoperto da alberi. Metà delle medicine viene dagli alberi. Le foreste sono le madri della pioggia, visto che condensano acqua, aria, terra e sole, sono le guardiane del clima, sono l’acqua che beviamo e il cibo che mangiamo, le medicine con cui ci curiamo. E poi ci sono gli animali; inquilini anch’essi in questa Terra. Non li vediamo, spesso non li vogliamo vicino, ma la Terra è anche per loro e la loro vita, la loro resistenza è un muto insegnamento alla nostra insana capacità di conquistare ogni spazio. A forza di non vedere si rischia di perdere ricchezza di vita. Da cinque anni il Ceas “La Raganella”, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, lavora nelle scuole con il progetto didattico “Dedicato alla biodiversità” per promuovere e sensibilizzare bambini e adulti alla cura delle diversità del nostro territorio, degli ambienti e della vita. Quest’anno proponiamo un censimento di alcuni aspetti della biodiversità nel territorio della “Bassa”, le piccole cose che ci accadono intorno, che esistono anche se noi non ce ne accorgiamo, ma che valgono la pena di essere osservate e segnalate per valutare la ricchezza di vita che ci circonda. Basta andare sul sito dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord al link http://www. unioneareanord.mo.it/servizi/centroeducazione-ambientale/i-progettididattici/la-biodiversita-al-parco- La Raganella - Progetti didattici - la Biodiversità al Parco. Rosalba Pinti Per info Ceas “La Raganella”, telefono 0535/29712-29713-29724; e-mail: [email protected] massa finalese Viaggio nella Resistenza con Nerino Barbieri Lo scorso 29 novembre a Massa Finalese, “Mani Tese” e “Idea Attiva” hanno organizzato con lo storico Nerino Barbieri, una conferenza sul tema: “Un viaggio nella Resistenza”, alla presenza di un testimone della nostra storia: don Ivo Silingardi, classe 1920, che ha trascorso otto mesi nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna, nel reparto ostaggi a disposizione delle Ss tedesche. Ne- CORSO SUL LATINO LINGUA MATER “Incontro con il latino, lingua mater. Dal latino all’italiano: riflessioni grammaticali, sintattiche, lessicali” è il titolo del corso di lingua latina, tenuto dalla professoressa Concetta Montoneri, che si svolgerà a Mirandola tra gennaio e febbraio, nell’ambito delle lezioni organizzate dall’Università della libera età. Otto gli incontri in programma, presso le scuole medie “Montanari” dalle 15 alle 17, che si svolgeranno l’11, il 14, il 18, il 21, il 25 e il 28 gennaio 2016 e l’1 e il 4 febbraio. Ogni lezione comprenderà una parte dedicata alla traduzione di frasi e brani dal latino e una parte dedicata alle espressioni latine ancora ricorrenti nell’italiano colto. Per informazioni: 347/6861847. Nerino Barbieri, primo da destra, all'incontro sulla Resistenza rino Barbieri ha presentato l’anziano sacerdote definendolo «simbolo delle angosce dei drammi e delle sofferenze della nostra gente in quei giorni» e, con l’ausilio delle voci narranti del gruppo Roots, ha parlato a lungo della sua vita carceraria, destando interesse e commozione tra i numerosi ragazzi e adulti presenti. Ha concluso l’incontro la professoressa Maria Pia Balboni. mirandola «Agide era un uomo speciale Grazie a chi lo ha assistito» Attraverso le pagine dell'Indicatore Mirandolese, le famiglie Bianchini e Mattioli porgono un sentito ringraziamento a tutti coloro che si sono, a vario titolo, occupati del caro Agide scomparso domenica 18 ottobre. In particolare al primario del reparto di Medicina, Fabio Gilioli, insieme a tutti i medici e gli infermieri del suo staff, a tutto il personale del reparto di Lungodegenza post acuzie, anche qui con tutti i medici e personale infermieristico che lo compongono. «Da maggio sino all'ultimo periodo trascorso, – spiegano in particolare Daniela, Claudio e Michele Bianchini e Paolo Mattioli – Agide è stato trattato in modo ineccepibile sia a livello umano che a livello sanitario. Il personale medico ci è stato vicino nei momenti critici e nei momenti di bisogno per qualsiasi cosa e necessità. Non possiamo fare a meno di sentirci orgogliosi del nostro Siamo ormai giunti al termine delle riprese del film “La spada e la fede” che uscirà indicativamente tra Natale e il mese di gennaio 2016. Il film si propone come un’operazione culturale poiché porta alla ribalta un poeta italiano poco noto, ma di grande importanza artistica: Guido Casoni. Nato a Serravalle nel 1561, dove è morto nel 1642. Non a caso “La spada e la fede” è la storia di una ricerca attraverso i secoli dove presente e passato s’intrecciano in un contesto avventuroso e ricco di cambi di scena. L'opera è stata realizzata da una produzione indipendente del regista e produttore Guido Casoni, nel film, discendente dell’omonimo poeta, mentre la sceneggiatura è stata scritta dalla poetessa Maria Gavioli, al suo esordio come sceneggiatrice. Questo film pur essendo indipendente ha una produzione ricca ed estremamente costosa, in quanto ci sono un numero elevato d’attori ed interpreti di fama sia nazionale che internazionale come: Enzo Capitanio affermato attore teatrale al suo esordio nel mondo della celluloide, la mirandolese Elena Vit- toria Sinico poetessa ed attrice, Evelina Papazova danzatrice del ventre di fama internazionale, Elisabetta Tagliati nota soprano di livello sovranazionale, Marzia Maria Braglia poetessa e pittrice appartenete alla corrente della Mail art, la bellissima voce di Mario Ballotta straordinario doppiatore di documentari e grande esperto di sonorizzazione, la voce narrante ed Elena Nicol Pasqualotti bellissima modella e ragazza immagine, Cecilia Talamini scrittrice prestata al cinema, solo per citarne alcuni. Le musiche del film sono di artisti vari tra cui spiccano i Rota Temporis e gli Americani Artek esecutori di musica da camera. Una produzione costosa in quanto essendo in parte un film in costume sono stati creati abiti ricchi e pieni di dettagli. Per quanto riguarda la parte storica del film ci si è avvalsi della consulenza di Patrizia Moz. Studiosa del poeta da quasi un ventennio. Le riprese del film sono avvenute in tre regioni italiane: Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Sarà possibile visionare “La spada e la fede” sia comprando il dvd a un costo minimo, per volontà del produttore, oppure nelle sale cinematografiche sensibili alle produzioni indipendenti. Comunque per avere sempre notizie aggiornate, è possibile consultare la pagina Facebook, la pagina di Google+ ed il Blog, tutti intitolati “La spada e la fede”. A Cavezzo, presso la batteria di bidoni per la raccolta rifiuti di Motta, sono state posizionate telecamere per la videosorveglianza al fine di affrontare il grave problema dell’abbandono rifiuti e del cattivo conferimento. Il problema dell’abbandono rifiuti affligge il Comune, in particolare Ponte Motta, poiché i residenti dei Comuni limitrofi che hanno il sistema di raccolta rifiuti “porta a porta”, conferiscono per comodità e negligenza i loro rifiuti a Cavezzo. Le sanzioni vengono effettuate sulla base del regolamento Ato4 per la disciplina del Servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati e vanno da un minimo di 52 euro per l’abbandono dei rifiuti al di fuori degli appositi contenitori, ad un massimo di 166 euro per l’immissione nei contenitori impropri. ospedale e di chi, giornalmente, con professionalità e devozione porta avanti un lavoro così difficile. Di nuovo grazie da tutti noi». «Ho conosciuto Agide nel lontano 1986 – aggiunge Paolo Mattioli – prima ancora di conoscere sua figlia Daniela, che in seguito sarebbe divenuta mia moglie. Di lui ho un ricordo bellissimo: una persona sempre disponibile ad aiutare tutti e pronto a dare un consiglio su tutto ciò che gli veniva chiesto, con il sorriso sul volto. Il suo duro lavoro di camionista non gli ha mai impedito di tornare a casa, mettere in auto tutta la famiglia e partire per le sue proverbiali gite fuori porta, dove non mancavano mai allegria e serenità. E io lo voglio ricordare così, come in quei momenti spensierati che ha dedicato alla famiglia e a me, che sono stato accolto come un altro figlio da lui e da Zaira, la mia suocera preferita». Agide Bianchini, al centro della foto con gli occhiali, insieme ad alcuni amici 18 · n. 24 - dicembre 2015 san possidonio Il suo aereo venne mitragliato e incendiato da un velivolo alleato L'ultimo volo di un coraggioso aviatore Pongiluppi morì per le ustioni riportate nel tentativo di salvare il suo equipaggio Checkertail Clan Virgilio sul suo aereo Cr42 a Caselle Torinese. A destra, la famiglia Pongiluppi Nel gennaio 1943, durante il vertice alleato di Casablanca, Roosevelt e Churchill pongono le basi per l'operazione “Husky”: l'invasione della Sicilia, pianificata per la prima decade di luglio, in modo da sfruttare la fase lunare propizia al lancio notturno di paracadutisti dietro le linee difensive italo – tedesche. E' opinione comune degli analisti strategici alleati che il primo assalto alla “fortezza Europa” coincida con “il ventre molle” delle difese continentali, la Sicilia e di seguito della penisola italiana, in piena crisi politica di regime e ormai prossima al collasso militare. Il 9 e il 10 luglio 1943, la 2a Armata americana del generale Patton e l'8a Armata britannica del generale Montgomery sbarcano lungo la costa sud orientale della Sicilia, riversando in poche ore 160.000 uomini, 1.800 cannoni, 600 carri armati e 14.000 veicoli, con il supporto logistico di 1.375 navi e la copertura aerea di 4.000 velivoli. Nel breve volgere di quindici giorni, il Gran Consiglio del fascismo decreterà la fine del regime di Benito Mussolini. Sardegna, 20 luglio 1943 Fin dal maggio 1943, il 51°Stormo della Regia Aeronautica, al comando del colonnello Aldo Remondino, è schierato a difesa della Sardegna, a contrasto della crescente forza aerea alleata che opera ormai a “distanza ravvicinata” dalle coste tunisine verso le isole di Pantelleria, Sicilia e Sardegna. Il centro di rilevazione radar Jupiter 2 della Luftwaffe di Capo Spartivento segnala l'avvicinarsi a 3000 metri di quota di un nutrito numero di aerei nemici provenienti dalle coste tunisine. L'allarme viene subito trasmesso, alle 6:57, alla base di Monserrato, con l'immediato decollo di una pattuglia di quattro Macchi Mc 205 “Veltro” della 378a squadriglia al comando del tenente Marcello Dini. Gli avversari sono 40 P40F/L del 325th F.G. dell'Usaaf, Checkertail Clan, decollati dal loro aeroporto tunisino di Mateur, con la missione di attaccare proprio l'aeroporto di Monserrato. Nello scontro che ne consegue, il Curtiss P40F del 1st lieutenant G.H. Dichas viene abbattuto dal sergente maggiore Giovanni Gambari. Alle 7:05, in pieno attacco nemico, si sono alzati in volo altri due Macchi Mc205 della 351a squadriglia: si tratta del maresciallo Virgilio Pongiluppi, con il gregario sergente maggiore Angelo Cerri. Durante la delicata fase d'involo, la coppia di Macchi viene attaccata da alcuni Warhaks. Pongiluppi riesce a guadagnare scampo in quota entrando in azione contro i caccia americani, mentre il velivolo di Cerri viene distrutto durante la fase di decollo dai precisi colpi del P40 del captain Ralph Gordon Taylor. Alle ore 7:40 i cinque velivoli del 155°Gruppo atterrano nuovamente a Monserrato, riportando il risultato di un velivolo nemico distrutto e tre danneggiati. Alba del 22 luglio 1943 Lo strapotere dell'Usaaf americana è ormai palese, in relazione ad un costante assottigliamento degli effettivi del 51°Stormo. Il comandante Remondino vede via via farsi meno consistente la prontezza operativa del suo reparto, che ormai quotidianamente deve confrontarsi con un nemico numericamente prevalente di due-tre volte rispetto ai Macchi italiani. Dal suo comando corazzato di Monserrato, il colonnello Remondino attende dall'alba l'ormai consueto segnale di allarme della rete di radio localizzazione, per lanciare i suoi pochi piloti nella lotta. Quella mattina gli americani sono in evidente ritardo. Alle 9:20, sciogliendo gli indugi, i radio localizzatori lanciano l'allarme, rilevando 48 Curtiss P40F/L, provenienti a sorpresa da nord a bassa quota, per sorprendere le difese italiane. Remondino ordina l'immediato decollo di tutta la forza disponibile del 51° Stormo dalle aviosuperfici di Monserrato e Capoterra: 21 Macchi Mc 202 ed Mc205 del 155° e del 20° Gruppo. Giovedì 22 luglio 1943 è ricordata come una tragica giornata negli annali del 51°Stormo, le perdite in combattimento aereo a fine scontro, secondo i “mission report” dell'Usaaf, assommano ad almeno dodici Macchi italiani, un Messerschmitt Bf 109, due Junkers Ju52 e due Fieseler Fi156 tedeschi, con la perdita certa di due Curtiss P40L ai comandi del 1st lieutenant Mark Boone e del 2nd lieutenant Hubert Miller. Da parte italiana, il diario storico del 51°Stormo in quella data riporta l’abbattimento di 8 Curtiss P40 e la perdita di 4 velivoli (vedi nota 1). Proprio in concomitanza di quella terribile giornata, il reparto logistico del 155°Gruppo “pantere nere”, al comando del maggiore Duilio Fanali, è in pieno trasferimento dal campo di Monserrato alla più defilata superficie di Sa Zeppara, nel Medio Campidano, in corso di abbandono da parte dei Messerschmitt Bf 109 G del Gruppe II del JG51 della Luftwaffe precipitosamente richiamati sul continente, a Treviso S.Angelo. E' proprio durante questa operazione di trasferimento che, nel corso della delicata fase di atterraggio, un bimotore Caproni Ca309 da collegamento del 155° viene attaccato da un P40F del 325th F.G. Ai comandi del Warhawk è il 2nd lieutenant Bill Slattery, (nota 2) che erroneamente nel suo “mission report” post volo lo identifica come uno Junkers Ju 52 tedesco. Il micidiale tiro concentrico delle otto mitragliatrici browning del velivolo americano, fa scempio dell'indifeso Caproni. Al pilota italiano non resta che compiere una disperata manovra al suolo, nel tentativo di sottrarsi alle micidiali raffiche. Con l'aereo in fiamme, fermo a terra, il pilota tenta con coraggio, ma inutilmente, di estrarre i componenti del suo equipaggio riportando terribili ustioni (nota 3) L'eroico pilota è Virgilio Pongiluppi, maresciallo pilota della 351a squadriglia che muore, lucido e cosciente, due giorni dopo all'ospedale di Oristano, assistito dal capitano Ascanio Zapponi, compagno di Gruppo (nota 4). Diventare “pilota” Virgilio Pongiluppi nasce a San Possidonio, il 27 ottobre 1911 da una famiglia di agricoltori locali. Dopo la licenza ginnasiale, Virgilio subisce il forte richiamo della passione aeronautica già durante i corsi premilitari, arruolandosi poi, nel dicembre 1929, come volontario nella Regia Aeronautica, viene quindi inviato alla scuola allievi piloti di Capua, dove consegue il brevetto di primo grado, l'11 marzo 1930, risultando 48° su 229, con il punteggio di 15/20. Concluso l'iter di addestramento come pilota militare presso la 2a squadriglia caccia di Ghedi, nel dicembre 1930 Virgilio è assegnato con il grado di sergente pilota al 1°Stormo caccia di Udine Campoformido e posto in congedo illimitato nel settembre 1931. La vita civile mal s'addice a Virgilio e gli angusti orizzonti padani sono deprimenti per uno spirito rivolto al cielo. Ma sono i tempi della velleitaria conquista dell'Impero, l'esigenza A.O. richiama in servizio le classi 1911 e 1912 ed anche Virgilio è richiamato in servizio il 29 marzo 1935, presso la scuola caccia di Aviano, ed assegnato poi il mese successivo al 2°Stormo caccia di Mirafiori dove consegue l'abilitazione al Fiat Cr32. In forza alla 92a squadriglia. Pongiluppi con l'intero 2°Stormo è di seguito trasferito per un ciclo operativo in Libia, prima a Bengasi poi presso l'aeroporto di Mellaha a Tripoli, dove nel luglio 1937 entra a far parte del personale di ruolo aeronaviganti della Regia Aeronautica, con il grado di sergente. Rientrato in Patria nell'ottobre 1937 in forza al 3°Stormo caccia a Mirafiori, è in questo reparto che Pongiluppi viene prescelto per partecipare alla celebre “operazione H”, la manifestazione aerea organizzata da Mussolini l'8 maggio 1938, presso l'aeroporto di Furbara, in onore della visita di stato del cancelliere tedesco Adolf Hitler. Il 29 giugno 1938, si trasferisce volontario in Spagna, a disposizione dell'aeronautica franchista nel celebre 4° Gruppo caccia “cucaracha”. L'esperienza della guerra di Spagna ne valorizza le doti di combattimento, trasformandolo in un pilota cacciatore di notevole esperienza e di riconosciute doti di combattimento. Nel maggio 1939, conclusa l'esperienza spagnola, Virgilio transita in servizio permanente effettivo “per meriti di guerra” destinato, nell'ottobre dello stesso anno, al 53°Stormo caccia, 150° Gruppo sull’aeroporto di Caselle Torinese, equipaggiato con velivoli Fiat Cr42. Nella primavera del 1940 per Virgilio è giunto il momento di costruire la sua famiglia. In effetti, il 29 maggio convola a nozze con Zoe Pederzoli, che, il 1°settembre dello stesso anno, lo rende padre di Dante. L'entrata in guerra dell'Italia nel giugno 1940 vede Pongiluppi in forza alla 364a squadriglia del 150°Gruppo caccia terrestre sul fronte occidentale, per le operazioni contro la Francia in appoggio ai bombardieri Fiat Br20 e di seguito sul fronte bellico grecoalbanese, per un terribile ciclo operativo invernale sui monti dell'Epiro, con compiti di interdizione, ricognizione e scorta bombardieri. Rientrato in patria nella tarda primavera 1941, alla fine del secondo ciclo operativo, nei freddi documenti ufficiali di guerra, Pongiluppi risulta trasferito come istruttore a n. 24 - dicembre 2015 · Due momenti felici di Virgilio Pongiluppi: sul suo aereo e, a destra, con Zoe nel 1940. Sotto, lo stemma dello stormo dei "Gàt Neghèr" e la cerimonia funebre del 1948 doppio comando e acrobazia presso la scuola caccia di 2° periodo di Castiglione del Lago. A malincuore Virgilio accetta il trasferimento alla scuola di volo, caldeggiato dal suo comandante di squadriglia, il capitano Corsini, che in una lettera a Virgilio lo esorta a coltivare i propri affetti, nella consapevolezza di avere già ampiamente dimostrato il proprio valore in azione, prestando fede alla primaria volontà di costruirsi un futuro di stabilità famigliare. Durante il suo servizio a Castiglione del Lago, Virgilio progetta il proprio avvenire professionale, iscrivendosi alla facoltà di Farmacia dell'Università di Firenze e sostenendo quindi alcuni esami. Per Virgilio e Zoe, la difficile vita in tempo di guerra è comunque vissuta con coraggio e fiducia nel futuro, una “tentazione di vivere” che si rafforza con la nascita, il 16 aprile 1942, del loro secondogenito, Giuseppe, mentre Virgilio è istruttore di volo alla scuola addestramento caccia di Foligno. L'irresistibile richiamo del dovere L’aspirazione di vivere una vita da affettuoso padre di famiglia, ed il senso di realizzazione professionale che scaturisce dall’idea di costruire un futuro di pace convivono, nella mente di Virgilio, con la razionale consapevolezza della realtà bellica. Da mesi, ormai, appare sempre più chiaro che la guerra è perduta: l’entrata nel conflitto degli Stati Uniti e i tracolli dell’asse ad est e nelle sabbie africane hanno inesorabilmente modificato gli assetti delle forze in campo. Non passa giorno che sulla bacheca informativa dell’aeroporto di Foligno non compaia il nome di un compagno o di un amico caduto in operazioni di volo. Oggi parlare di “dovere” sembra anacronistico, un termine che appare sfumato e inconsistente, e difficilmente si comprende appieno il travaglio interiore che giorno dopo giorno anima Virgilio Pongiluppi. E’ tempo di scelte difficili! Lo Stormo del “Gàt Nègher” Alla fine di dicembre 1942, il 51°Stormo, reduce da un sanguinoso ciclo operativo sui cieli di Malta, rientra, decimato in uomini e mezzi, a Roma Ciampino con l’intento di riorganizzarsi e ricevere nuovi aerei e addestrare i rimpiazzi. Unitamente a decine di entusiasti giovani piloti provenienti dalle scuole di volo, il maresciallo Pongiluppi è un prezioso “valore aggiunto” che volontariamente si dichiara pronto a rientrare in azione. Con umiltà e determinazione, consegue l’abilitazione al volo sui Macchi Mc202 assegnati al valoroso stormo del “gatto nero”. In segno di riconoscimento per tale volontario impegno, lo Stato Maggiore della Regia Aeronautica avvia per Virgilio la pratica di promozione per meriti di guerra a sottotenente pilota di complemento. Nemmeno la nuova gravidanza della moglie Zoe riesce a convincere Pongiluppi a desistere dal proprio intendimento. Mano a mano che il reparto riacquista la sua prontezza operativa, nella primavera del 1943, iniziano ad affluire al reparto i nuovi caccia Mc205, macchine finalmente in grado di affrontare alla pari qualsiasi velivolo nemico. Con questa nuova dotazione, lo Stormo del “gatto nero” può efficacemente svolgere operazioni di difesa della capitale e di Napoli, con un regolare servizio di allarme a contrasto delle incursioni alleate, sempre più frequenti e numerose. Il 6 maggio 1943, l’intero 51°Stormo riceve l’ordine di trasferimento in Sardegna: l’ultima sanguinosa pagina operativa, una lotta giornaliera contro nugoli di Curtiss P40F e micidiali Lockheed P38 Lightning che dalla Tunisia scortano intere armate di bombardieri B25 Mitchell e B26 Marauder. L’epilogo della vita di Virgilio Pongiluppi coincide con la vigilia di una giornata storica, il 25 luglio, quando, in una tumultuosa riunione notturna a Palazzo Venezia, a Roma, si decreta la fine del regime ed un lungo, doloroso cammino verso la Liberazione. L’ultima “tentazione di vivere” si chiama Natalia e nasce pochi giorni dopo la morte del suo papà, a perpetuo ricordo del sottotenente pilota Virgilio Pongiluppi, originario di San Possidonio, 3 medaglie d’argento al Valor Militare e Dottore in Scienze Farmaceutiche “Honoris Causa” dell'Università degli studi di Modena. Cinque anni dopo, i resti mortali di Virgilio, avvolti in un drappo tricolore, vengono tumulati nel piccolo cimitero di San Possidonio, durante una solenne cerimonia funebre, alla quale partecipa con affetto l'intero paese (nota 5). Giorgio Viola (e-mail: [email protected]) 19 Virgilio e Zoe nel 1940 Note 1) Il 22 luglio 1943, oltre a Pongiluppi furono persi, dal 51° Stormo, tre piloti e relativi aerei: l’Mc 205 del sergente Ferruccio Serafini del 155°Gruppo, il Macchi del tenente Paolo Damiani e quello del sottotenente Redento Bordotti, questi ultimi due appartenenti al 20° Gruppo. Serafini, dopo aver finito le munizioni, decise di immolarsi speronando il P-40 con il quale stava duellando, causando la distruzione dei due velivoli: alla sua memoria venne concessa la medaglia d'oro al valor militare e intitolato il 51º Stormo. 2) 2nd lieutenant Bill H. Slattery 325th F.G. 318 th F.S. morì il 25 dicembre 1943 durante il volo di rientro da una missione offensive sullo scalo ferroviario di Bolzano. Il suo P47D si schiantò contro il fianco di una collina a poche miglia dalla base aerea di Lesina (FG) aeroporto di rischiaramento del 325 th Fighter Group. Il suo corpo è sepolto presso il Cimitero di Guerra Americano di Nettuno (RM) 3) Perirono sul colpo l’av.gov. Giovannino Battisti e l’av.sc.mot. Pietro Cervasi, mentre il 23 luglio morì anche l’av.gov. Giovanni Corvascio. 4)Ascanio Zapponi morì in azione proprio l’8 settembre 1943, in volo di ricognizione esplorativa su Cagliari e Biserta, dopo aver assistito il suo gregario, s.ten.Ostinelli costretto ad un forzato ammaraggio causato dal tiro fortuito di una batteria contraerea italiana. Zapponi compì un sorvolo di controllo sul Macchi Mc205 di Ostinelli, miracolosamente illeso in mare. Durante la manovra, l’aereo di Zapponi toccò con l’estremità alare la superficie dell’acqua, precipitando in mare. Ostinelli, testimone dell’accaduto, resistette in acqua per cinque giorni al largo della Sardegna, fino a riuscire, con le proprie forze, a prendere terra presso Capo Carbonara. 5) Un sentito ringraziamento, da parte dell’autore, va alla famiglia Pongiluppi nelle persone del figlio Giuseppe e del nipote Andrea. n. 24 - dicembre 2015 · Dopo il terremoto la tradizione prosegue nel Centro in Galleria mirandola L'orologio segna 60 anni di azienda Il primo negozio di Giuseppe Gavioli venne aperto nella primavera del 1956 Incontriamo Giuseppe Gavioli alle prese con la riparazione di un orologio nel suo “nuovo” negozio, trasferito nel “Centro in Galleria” di viale Gramsci a Mirandola dopo il terremoto del 2012, che ha reso inagibile la sede della sua gioielleria in centro storico. «Sono nato professionalmente come orologiaio e, dopo oltre sessant’anni e migliaia di orologi passati tra le mie mani, è ancora il lavoro che mi piace fare». Nei mesi successivi al terremoto si è trovato a dover decidere se lasciare scegliere agli eventi quando e come avrebbe dovuto smettere di lavorare o riservarne a se stesso la facoltà. «Io e mia moglie Anna non abbiamo voluto interrompere bruscamente il nostro lavoro. A parte il fatto che avevo un sacco di orologi da restituire ai legittimi proprietari». Sdrammatizza con una battuta. «Ho aperto il mio primo negozio nella primavera del 1956, in via Cavallotti. La lavorazione e la vendita di oro e preziosi potevano essere esercitate solo dopo i 25 anni di età e dietro autorizzazione della Questura, che richiesi a 21 anni, cioè all’acquisizione della “maggiore età” per quei tempi, e che ottenni dopo 4 anni di lavoro in due diverse oreficerie, di proprietà di noti orologiai. Nella Mirandola degli anni Cinquanta e Sessanta le attività commerciali si moltiplicavano velocemente e il lavoro si evolveva proporzionalmente all’impegno e alle capacità, tanto che, al contrario di oggi, reperire dai fornitori tutto quello che serviva per il mantenimento costante dell’assortimento necessario alla clientela dell’epoca richiedeva quasi una raccomandazione. 21 Nel 1971, quindi, decisi di ampliare l’attività trasferendola in quella che poi rimase la sede definitiva della gioielleria, in piazza Costituente, che rinnovai nuovamente nel 1992». Sessant’anni di attività ininterrotta custodiscono un bagaglio enorme di esperienze, impossibili da sintetizzare in poche righe. «Avrei voluto festeggiare il 60° Natale al lavoro nel mio negozio, ma la ricostruzione richiederà ancora molto tempo. Sono costretto a rinunciare a progetti che mi stavano a cuore, ma non rinuncio a condividere con i clienti la gratitudine per questo traguardo, regalando io a loro condizioni di acquisto eccezionali. Il modo che ho per dimostrare la mia riconoscenza». Racconta di quanto il suo lavoro lo abbia reso indirettamente partecipe delle storie e dei momenti più felici e importanti di tantissime persone: fidanzamenti, matrimoni, nascite, eventi gioiosi di ogni tipo. «Ho venduto le fedi nuziali alle nonne, alle mamme e alle figlie». Gli orologiai hanno un rapporto speciale con la gestione del tempo. Ascoltando Giuseppe si direbbe che lo sanno anche vivere bene. «Nonostante tutto, ho molti buoni motivi per festeggiare questo 60° Natale di lavoro». lodovico gavioli Il maestro orologiaio di Cavezzo che segna il tempo dei modenesi In provincia di Modena il nome Gavioli è strettamente legato all’arte orologiaia. Il mirandolese Giuseppe, che nel 2016 festeggerà i 60 anni di attività (vedi articolo sopra), assicura di avere nel proprio albero genealogico anche Lodovico, che realizzò l’orologio del Palazzo Municipale di Modena, che da un secolo e mezzo scandisce le ore in piazza Grande. Il padre di Lodovico, Giacomo, era originario di Cavezzo e di mestiere costruiva calessi. Nel 1818 si trasferì a Modena ed un anno dopo chiese l’autorizzazione di poter collocare sulla porta della casa dove abitava e dove aveva il laboratorio, in contrada Gallucci, una targa che lo reclamizzava come «fabbricatore e restauratore d’orologi e ripetizioni da torretta all’uso di Germania». Come ricorda anche un articolo della Gazzetta di Modena, alla morte dello zio Luigi, custode dell’orologio di piazza, Giacomo gli subentrò nel 1830, grazie alla stima che si era meritata sia come orologiaio che come costruttore di macchine di ogni specie. Il figlio Lodovico, nato nel 1807, dimostrò una spiccata intelligenza per l’arte meccanica, tanto che si narra che all’età di appena nove anni seppe costruire un orologio di legno ricalcando i modelli che quotidianamente aveva sotto gli occhi. Nel 1823 il giovane Lodovico costruì un altro orologio che batteva le ore e i quarti con musica e in seguito, grazie alla ricerca continua, ne fabbricò uno a pendolo con due sole ruote dentate e un solo contrappeso, che suonava le ore e i quarti. La fama acquistata procurò a Lodovico, un vero genio della meccanica, diversi incarichi, fra i quali la costruzione dell'orologio pubblico di Castelfranco, la riparazione di quello di Campogalliano nel 1826 e di quello di Mirandola, nel 1837, poi, nel 1839, la costruzione di quello del Foro Boario modenese che destò la più grande ammirazione, perché presentava tre quadranti, collocati in posizioni diverse e le cui lancette erano azionate dallo stesso unico meccanismo. Costruì anche l’orologio della Chiesa di S. Agostino, in sostituzione di quello distrutto da un fulmine nel 1817 e l’orologio del Collegio dei Gesuiti in Santa Chiara. Inventò anche alcuni ingegnosi strumenti musicali, tra i quali lo stratarmonio tritono, un’armonica a mano ed un automa (che era in grado di suonare un’arpa) raffigurante David. Così descriveva quest’ultima “meraviglia” un giornale di Parigi (dove Ludovico si trasferì ottenendo ammirazione e riconoscimenti): «David è di grandezza naturale sulla sua sedia reale, coll'arpa tra le gambe e le mani sulle ginocchia. Sotto la sedia è un meccanismo composto di un cilindro in rame a tasti d'acciaio armati di fili conduttori confinanti colle dita. Appena la leva è messa in A sinistra, la copertina dell'opuscolo edito nel 1871. Sopra, Lodovico Gavioli e l'orologio di piazza Grande. Sotto, particolari del meccanismo movimento, il personaggio comincia col respirare, poi alza gli occhi al cielo, come per cercare l'ispirazione. È un'enorme difficoltà vinta di quel giuoco dell'occhio e delle palpebre, in perfetta conformità coll'organismo umano. Ma avvi di più: David prende la sua arpa in mano, chiude le ginocchia per meglio serrarla e passeggia le sue dita sulle corde, come un istrumentista facente il pizzicato». Rientrato a Modena nel 1866, Lodovico offrì alla comunità il nuovo orologio per la Torre del Palazzo Comunale, frutto di approfonditi studi e capolavoro della meccanica di precisione, collocato il 30 maggio 1868 e, dopo le necessarie prove, definitivamente consegnato al Comune il 10 ottobre successivo. In un opuscolo pubblicato tre anni dopo, che l'Indicatore ha rintracciato, vengono dettagliatamente ripercorse le tappe della realizzazione del manufatto. Dopo un anno di prova, durante il quale aveva potuto accertarsi «della più esatta misura del tempo data dalla sua macchina», Gavioli chiese che venisse incaricato il direttore del Gabinetto astronomico della città, Domenico Ragona, per esaminare attentamente il regolare moto dell'orologio. Ragona scrisse in una relazione che l'orologio era «un congegno di squisita precisio- ne, che fa molto onore al Gavioli che lo inventò, ed al Municipio che lo commise. Basta esaminare con attenzione questo magnifico apparecchio, per essere sicuri a priori, che in esso vi è direi quasi, più esattezza di quella che si richiedeva per un orologio destinato a segnare i minuti primi». Il Comune di Modena fu così soddisfatto dell'orologio che chiese ed ottenne dal Re la concessione al cavezzese Lodovico del conferimento del grado di cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, in considerazione dei suoi meriti nell'arte meccanica. n. 24 - dicembre 2015 · novita' librarie 23 «Per capire il presente è fondamentale conoscere le nostre radici» Libro su San Felice repubblicana Autore è il già senatore e sindaco della cittadina Giovanni Manzini Giovanni Manzini Si intitola “San Felice repubblicana 1945-2015. Settant'anni visti da vicino” il libro del già senatore e sindaco di San Felice Giovanni Manzini. Il volume, edito dal Centro culturale “Giorgio La Pira” e patrocinato dal Comune, racconta la storia recente del paese seguendolo nel suo percorso di crescita e sviluppo, dal dopoguerra ai giorni nostri. Manzini chiarisce subito di non essere uno storico e di avere vissuto “in prima persona” molti degli eventi che racconta e di non avere quindi alcuna pretesa di distaccata obiettività. Il suo intento principale è quello di mostrare il passato per aiutare a capire meglio il presente «perché – spiega – bisogna sapere cosa c'è stato prima, visto che le cose non accadono improvvisamente, ma hanno radici profonde che affondano nella nostra storia, radici che non vanno tagliate, ma alle quali bisogna collegarsi». Il libro si propone anche di spiegare l'anomalia di San Felice che nella Bassa è sempre stato un Comune “bianco”, per ragioni storiche e culturali. In paese, infatti, il al barnardon Si rinnova la tradizione del lunario dialettale è stato presentato lo scorso 28 novembre a Mirandola il popolare lunario dialettale “Al Barnardon”, giunto alla sua 137esima edizione. Si tratta di uno dei calendari più antichi tuttora esistenti, sempre molto atteso dalla popolazione mirandolese e non solo. Nel corso della affollata presentazione, Tancredi Veronesi ha letto “Al dascors general”, pungente scritto che da sempre impreziosisce il lunario. “Al Barnardon” è edito da Fabrizio e Paolo Artioli, che continuano a tenere viva, con grande passione, la tradizione del padre Leonardo. Il lunario è già disponibile nelle edicole di Mirandola, dell’Area Nord, di Carpi e Modena. fascismo non fu violento come altrove e questo favorì un dopoguerra meno cruento, mentre alla guida del Comune ci fu una reale alternanza tra laici e cattolici, che furono sempre avversari ma mai nemici, capaci di dialogare e di condividere scelte strategiche per il futuro della collettività. Il paese fu una sorta di laboratorio in cui molti anni prima di quanto accaduto a livello nazionale si sperimentarono inedite forme di alleanza tra Dc e Pci. «Ho voluto mostrare l'evoluzione di San Felice - prosegue Manzini - mai spaventato dal nuovo ma che ha sempre cercato di governarlo. Non a caso proprio in paese sorse il primo polo industriale della Bassa». L'autore, che si è documentato nell'archivio storico comunale, parte dalla Liberazione passando per i dodici sindaci che hanno guidato il Comune, analizzando poi l'andamento demografico e vari aspetti della vita cittadina: agricoltura, cooperazione, industria, ferrovie, scuole, teatro, chiese, Rocca, soffermandosi anche su vicende più “spinose” come quella della chiusura dell'ospedale di San Felice, arrivando infine alla ricostruzione post terremoto. Il libro, che costa 10 euro, può essere acquistato nelle edicole di San Felice. Greta Sala i libri di greta Una buona lettura per la fase "gialla" Una cosa che accomuna alcuni lettori è quella di passare momenti in cui si preferiscono certi tipi di libri, o certi autori e in questi periodi si cerca di leggere più libri possibile di quello scrittore o di quel genere. Un po’ come Picasso con i suoi periodi di colore. Io ho appena attraversato il mio periodo “giallo”. Se penso a uno scrittore italiano di gialli mi viene subito in mente un autore brillante da poco scomparso: Giorgio Faletti. Mi aveva interessata con “Io uccido”, conquistata mirandola Nella Bottega di Morselli una mostra di incisioni Potrà essere visitata a Mirandola fino al 6 gennaio 2016, la mostra di incisioni originali realizzate dagli artisti dal ‘500 all’800, accompagnate da importanti cornici anti- che, allestita presso La Bottega di Giorgio Morselli, in via Volturno 26. L’esposizione sarà aperta tutti i giorni, festivi compresi, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. con “Niente di vero tranne gli occhi” e ultimamente mi ha fatto compagnia con “Diario di un venditore di donne”. Subito dopo ho, quindi, cercato un romanzo dello stesso genere e mi sono imbattuta in “Giochi Criminali”. Il libro è composto da quattro racconti, ognuno di un autore diverso e non legati tra loro. Tutti e quattro sono scorrevoli, incuriosiscono il lettore e dissetano palati esigenti. Ovviamente sono stata catturata soprattutto dal fatto che De Silva fosse uno dei quattro autori e il suo racconto, sempre con il personaggio da lui creato di Vincenzo Malinconico, è formidabile. Ma devo dire che questo libro è stato proprio quello che volevo: una bella scorpacciata di suspense e indagini racchiuse in un piccolo volume che finisce in un attimo. Si passa dalla morte di un ricco artista con un’intrigante eredità, a un caso di omicidio in una ricevitoria del lotto per il commissario Ricciardi, dall’avvocato Malinconico alle prese con una particolare cliente che chiede il suo aiuto in un caso di molestie, al caso dell’ispettore Grazia Negro che deve decidere se salvaguardare maggiormente il suo lavoro o sé stessa. Ottimo per chi non ha tanto tempo per leggere ma non ci rinuncia e per chi vuole conoscere ben quattro modi diversi di raccontare concentrati in un unico volume. Greta Sala (greta-allaboutgreta.blogspot.com) • Titolo: Giochi criminali • Autore: Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Diego De Silva, Carlo Lucarelli • Editore: Einaudi • Anno: 2014 • Pagine: 184 • Prezzo: 12 euro n. 24 - dicembre 2015 · sullo scaffale Il ricavato di "Amarcord Mirandola" contribuisce alle attività dell'Auser finale emilia I ricordi di Quirino in un libro CONCERTO PER UN SOGNO Per presentare una nuova edizione di “Pinocchio”, illustrata dal finalese Giuseppe Diegoli, sabato 26 dicembre (ore 21, chiesa del Seminario) a Finale si terrà il “Concerto per un sogno”, con il coro Erga Omnes. Raccolti in un volume i racconti pubblicati sull'Indicatore Mirandolese E’ stato presentato lo scorso 16 dicembre, presso l’Auditorium delle scuole medie “Montanari” di Mirandola, il volume di Quirino Mantovani “Amarcord Mirandola”, pubblicato dall’Auser in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Si tratta di una serie di piacevolissimi racconti (in parte pubblicati sull’Indicatore Mirandolese) che spaziano dagli anni Quaranta del Novecento ai giorni nostri. «Quirino Mantovani – spiega nell’introduzione Angelo Morselli, presidente Auser Modena – mi ricorda un cantastorie. Difficile, leggendo i suoi coloriti e vivaci racconti, non pensare a quelle figure che anni fa vagavano a piedi per la sconfinata pianura e comparivano, quasi per magia, nei paesi in occasione di sagre, fiere e feste, incantando il pubblico con le Volume di Casari sulla corte dei Pico “La corte principesca dei Pico nel Cinquecento e Seicento” è il titolo del nuovo volume dello studioso mirandolese Umberto Casari. Il libro, realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, è stato inserito dal Gruppo Studi Bassa Modenese nella propria collana editoriale. «Le vicende politiche e culturali di una piccola signoria dell’area padana, esaminate nell’arco di un lungo e intenso periodo temporale, – scrive nell’introduzione del volume Giampaolo Ziroldi, dirigente del settore cultura del Comune di Mirandola – costituiscono materia complessa, specialmente se affrontata con l’obiettivo di fornire in merito un quadro sinottico complessivo, insieme esauriente ed essenziale. L’obiettivo viene pienamente rag- in libreria loro storie, vere o inventate che fossero. Vicende ilari o drammatiche, zirudele, fole e realtà si mescolavano tutte insieme, facendo piangere, ridere e sognare, con le piazze trasformate in tanti palcoscenici, in cui si esibivano questi personaggi che erano un po’ cronisti, poeti e saltimbanchi. Quello che colpisce di Quirino è anche la sua straordinaria memoria, la formidabile capacità di ricordare eventi ed episodi, vissuti in prima persona o che gli sono stati narrati. E che lui ci ripropone con grande lucidità ed efficacia, tratteggiando con maestria il ritratto di un’epoca». Il ricavato del volume, in vendita a 10 euro e illustrato da numerose fotografie, sarà interamente devoluto all’Auser di Mirandola. Per acquistarlo: telefono 0535/23274 (al mattino), oppure 349/8495469. sullo scaffale giunto da Umberto Casari in questo libro, che offre una lettura puntuale e sorvegliata di figure ed avvenimenti di Mirandola e della famiglia Pico, soffermandosi su due secoli cruciali della storia di entrambe queste ultime. La città e la corte ne emergono come luoghi di rilevanti rapporti, non secondario tassello di strategie diplomatiche di respiro europeo l’una e vivace centro di confronti intellettuali l’altra. Le vicende della dinastia pichiana e di Mirandola, dall’inizio del XVI secolo fino alla settecentesca esautorazione imperiale, costituiscono lo scenario di fondo, efficacemente narrato lungo il binario della scansione cronologica. E la narrazione in queste pagine lascia l’erudizione e il dato delle fonti felicemente mascherato dall’impianto saldo e scorrevole della scrittura argomenta- 25 "Parole senza tempo" con le illustrazioni di Gavioli tiva. Entro la cornice storica di contesto si delinea nel libro una galleria di personaggi, che include tanto gli esponenti della famiglia al governo dello stato, da Gianfrancesco a Francesco Maria, quanto soprattutto esponenti dell’ambito di corte, variamente appartenenti alla società intellettuale del tempo. Se nel Cinquecento la città visse la sanguinosa transizione dinastica dal signore e letterato Gianfrancesco II Pico allo spregiudicato Galeotto II, con il contestuale affidamento alla Francia della sfera d’influenza sul piccolo stato, nel Seicento Mirandola poté mantenersi in una condizione di equilibrio grazie all’accorta politica dei due Alessandro sotto la rinnovata protezione imperiale. Al percorso di ordine storicopolitico della Signoria, che in due secoli di storia trovò specialmente nei due assedi papali momenti di assoluta risonanza europea, Casari giustappone in maniera non distinta ma pienamente integrata un itinerario letterario e culturale che si sviluppa entro la corte pichiana. Si delinea dalla lettura il profilo continuo e costante di scrittori che gravitarono in vario modo intorno alle figure dei signori di Mirandola: Lilio Gregorio Giraldi, Ortensio Lando, Girolamo Muzio, Giovambattista Susio, Gerolamo Graziani, Leonardo Bonetti, Gian Francesco Lazzarelli. Questo esame di presenze letterarie a corte compone uno strutturato complesso d’insieme, che fa generare l’idea stessa di una compiuta area culturale sul territorio mirandolese...». Il libro “Parole senza tempo” nasce da un’idea di Otello Bertoli e dalla disponibilità di uno dei grandi protagonisti del disegno e della grafica italiana, Gino Gavioli. Quest’ultimo, che con il suo studio fu uno dei principali autori dello storico “Carosello” televisivo, ha sempre avuto una straordinaria capacità di raccontare per immagini. In questo libro egli si mette alla prova in un esercizio complesso, quello di illustrare le parole di alcune delle frasi scelte di vari personaggi, che in diverso modo sono in relazione con Mirandola e il suo territorio. Il testo comprende molti degli scritti, raccolti da Giampaolo Ziroldi, già contenuti all’interno di una rubrica del giornale “L’Indicatore Mirandolese” e pubblicati nel corso degli ultimi anni. Gli autori presenti sono diversissimi per periodo, storia e ruolo e si susseguono intervenendo, con le loro idee e i loro pensieri, su svariatissimi aspetti della vita, del conoscibile, della società. Tutti sono però uniti dal collegamento, sotto forma di persone, luoghi, eventi, idee e rimandi, con la città di Mirandola e più in generale con il territorio modenese. Il libro, che ha il patrocinio del Comune di Mirandola, nonché della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Modena, è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. area nord I Pico nelle guerre d'Italia Studio di Ghidoni nei Quaderni È in distribuzione nelle librerie dell’Area Nord il numero 68 dei Quaderni della Bassa Modenese, la rivista semestrale di storia locale edita dal Gruppo Studi Bassa Modenese, che con la collaborazione di studiosi e ricercatori, fornisce informazioni e notizie sulla storia, la tradizione e l'ambiente del nostro territorio. Nel numero di dicembre 2015 troviamo un commosso ricordo di Bruno Andreolli di Gian Luca Tusini e Mauro Calzolari. Nello stesso numero, ampio spazio viene dato al saggio di Enzo Ghidoni su: “I Pico nelle prime guerre d’Italia”. In conclusione si presentano le novità editoriali del Gruppo Studi “Il Mausoleo ai caduti in guerra di San Felice sul Panaro” di Davide Calanca; “Simboli di una comunità. I caratteri identitari di Finale Emilia dagli Estensi a oggi” a cura di Mauro Calzolari e Francesca Foroni; “La corte principesca dei Pico nel Cinquecento e nel Seicento” di Umberto Casari (articolo a fianco). 26 · n. 24 - dicembre 2015 n. 24 - dicembre 2015 · medolla La prefazione è a cura di Dante Maffia, candidato al Nobel nel 2014 27 mirandola Mamàn rivive in 200 poesie LA BIBLIOTECA RIAPRE LUNEDì 4 GENNAIO La biblioteca comunale “Eugenio Garin” di Mirandola sarà chiusa nel periodo natalizio dal 24 dicembre al 3 gennaio 2016. Riapertura al pubblico lunedì 4 gennaio 2015 alle ore 14,30. Presentata a Montalbano la nuova raccolta di Olga Nigro Murolo mirandola La comicità del quotidiano in un libro di Claudio Dellacasa Un momento conviviale della presentazione del nuovo libro di Olga Murolo La poetessa e scrittrice mirandolese Olga Nigro Murolo torna in libreria con un nuovo volume di liriche intitolato “Mamàn” (Lepisma Edizioni, 200 pagine, 15,99 euro). Il libro, che raccoglie circa 200 poesie, è stato presentato lo scorso 9 dicembre presso il ristorante “Montalbano” di Medolla. A presenziare all'evento, accompagnato dall'arpa celtica della musicista Cristina Blarzino, circa 35 amiche di Olga provenienti da Mirandola, Medolla, Ferrara, Mantova, Modena, Cento, Finale, che costituiscono, ormai da una decina d'anni, un gruppo unito e appassionato, che si ritrova annualmente attorno ad Olga e alla sua poesia. Il volume era stato presentato in anteprima nazionale a “Più libri, più liberi”, la fiera nazionale della piccola e media editoria che si è svolta a Roma al Palazzo dei Congressi-Eur, dal 4 all'8 dicembre, dove Olga Murolo, con più di 600 poesie edite e migliaia di copie di libri venduti alle spalle, era stata scelta come testimonial della sua casa editrice. La lunga, articolata e intensa prefazione della silloge poetica è di Dante Maffia, prestigioso poeta, scrittore, saggista, candidato al premio Nobel per la letteratura nel 2014, considerato attualmente l'erede di Montale e fra i più significativi poeti e scrittori d'Italia. «In un mondo come quello in cui ci stiamo affossando, disconoscendo ormai doveri e diritti, valori e ruoli, arte e poesia, ma soprattutto amore, Olga Nigro Murolo segue un suo percorso solitario, ma sempre, con rara coerenza, sulla strada antica e sicura dei sentimenti. Così Olga riesce a farci rivivere momenti di grazia portandoci nel mondo della madre, donna bellissima e di grandi doti artistiche – scrive Maffia nella prefazione – e lo fa in maniera diretta, senza il peso del gioco delle metafore, Claudio Dellacasa. A sinistra, la copertina del libro facendo fiorire i versi come se spuntassero su un cespo di rose... La poetessa ha la capacità di fare rinascere davanti al lettore la bellissima Ljùbiza Surijan Nigro con quella intensità espressiva che hanno soltanto i grandi ritrattisti. E c'è una ragione in tutto ciò. Olga ha la tentazione di sovrapporsi, anche se non prevarica, di diventare la stessa madre, di identificarsi e renderle così omaggio totale... La poesia di Olga è una sinfonia di note rasserenanti , attraverso le quali si entra in una città fiorita e odorosa di lealtà e di bellezza, toccando con mano i sogni, che ella offre ai suoi lettori su un vassoio d'argento anticato ricamato...». Olga Nigro Murolo ha pubblicato con editori del calibro di Rizzoli, Mondadori e Lepisma e su svariate riviste letterarie, culturali e religiose, oltre che in dieci antologie. Al momento sta lavorando a un romanzo che dovrebbe essere pubblicato nel 2016. Claudio Dellacasa colpisce ancora. L’eclettico intrattenitore mirandolese ha dato alle stampe un nuovo libro intitolato: “Ella era una ballerina (spiragli)” (“Il mio libro”, 102 pagine, 9,50 euro), in cui raccoglie aneddoti, freddure, battute, riflessioni più o meno serie (soprattutto meno). Nella prefazione a questo singolare volume, Dellacasa si chiede «ma perché una persona alla quale vengono in mente tutte queste cavolate poi le deve anche scrivere?». «Boh!» è la risposta che si dà e ci dà l’autore con quell’ironia che attraversa tutte le pagine e che lo ha fatto conoscere in tante occasioni nelle quali come brillante presentatore e animatore ha collaborato alla buona riuscita di iniziative cittadine. A distanza quindi di qualche anno dalla sua prima pubblicazione, Dellacasa ci “ricasca”. Nel frattempo tante cose sono cambiate, ma lo sguardo con cui l’autore guarda alla vita rimane sempre ironico e scanzonato, di chi riesce a cogliere la comicità, a volte involontaria, nascosta tra le pieghe dell’esistenza quotidiana, senza smettere di ridere di se stesso e non prendendosi mai troppo sul serio. Non a caso, scrive sempre Dellacasa nella prefazione: «Se lo leggete in bagno in un’orina, massimo due lo finite…». 28 · n. 24 - dicembre 2015 mirandola Scuola, mare ed altri paesaggi in un'esposizione curata dalla figlia In mostra i quadri di Cesare Filippi Sarà visitabile fino al 31 gennaio alla Fenice la personale del pittore riminese Potrà essere visitata fino al 31 gennaio 2016 a Mirandola la mostra postuma del pittore riminese Cesare Filippi: “Scuola, mare ed altri paesaggi”, a cura della figlia, architetto Laila Filippi, allestita presso il caffè “La Fenice” in Galleria del Popolo. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Mirandola e di quello di Rimini. La mostra comprende una selezione di opere rappresentative della produzione artistica di Cesare Filippi e delle tematiche più care all'artista: la scuola, attraverso l'esposizione di alcuni quadri di grande dimensione; il mare, grazie alla sua osservazione delle persone sulla spiaggia di Rimini; le divagazioni nei paesaggi dell'entro- terra riminese, oltre ad alcune naturemorte in tecnica mista. Il pittore Filippi, nativo di Forlimpopoli e riminese d’adozione, operò in Romagna dagli anni '50 fino alla scomparsa avvenuta nel 2010, lasciando una vastissima produzione di opere a olio, tempera, tecnica mista, acquarello, disegni e incisioni, divenendo a pieno titolo un rappresentante importante dell'arte emiliano-romagnola del '900, come attestano importanti riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti nel corso degli anni. Svolse per gran parte della sua vita l'attività di professore di disegno presso alcune scuole medie di Rimini e, proprio dall'ambiente scolastico, attinse ispirazione per innumerevoli schizzi che poi tradusse in composizioni pittoriche intense ed espressive. n. 24 - dicembre 2015 · festività Un racconto inedito di Luca Marchesi La Befana dell'Olmone Noemia spense la sigaretta. Aveva sentito Pippo avvicinarsi. L’aereo alleato sganciava bombe e mitragliava ovunque vedesse una luce, anche tenue. Il Mosquito arrivò rombando sopra di lei. Effettuò un paio di virate e poi proseguì il suo volo nel cielo stellato sopra la Bassa, allontanandosi in cerca di qualcosa da colpire. La giovane fattucchiera accelerò il passo. Era notte e la galaverna stava dolcemente distendendosi sulla sconfinata pianura, imbiancandola. Il freddo era così intenso che la fumana aveva pensato bene di restarsene al caldo, acquattata nei suoi nascondigli sottoterra. Noemia si muoveva con sicurezza attraverso le tenebre, evitando fossi e canali, schivando le piantate delle viti e i filari delle pere. Era sgattaiolata fuori di casa, sfidando il coprifuoco, mentre genitori e fratelli dormivano, diretta al Bosco della Saliceta, l’enorme foresta che si estendeva tra San Felice, Camposanto e Staggia. Noemia rabbrividì. Non per il freddo che le mordeva le caviglie in quella gelida nottata di gennaio. E nemmeno per il timore di imbattersi nel Ciribecco, la misteriosa creatura di fumana che rapiva le donne nelle lunghe notti invernali. Ma per Andrea Mantovani che la aspettava tra querce e frassini, sfidando i cinghiali affamati che vagavano per la selva, i tedeschi che tra gli alberi avevano nascosto una polveriera, i partigiani acquattati nella foresta e la Gestapo che dava loro la caccia. Un luogo piuttosto affollato per il loro amore clandestino. Fu l’Olmone ad avvertirla, quando era quasi arrivata. L’antico albero, che aveva più di cinquecento anni, era una sua vecchia conoscenza. Se ne stava da secoli al limitare del bosco, controllando con annoiato distacco le vicende umane. Noemia parlava il linguaggio degli alberi fin da quando era bambina, una lingua vecchia come il mondo che le aveva insegnato la nonna, la più grande strega mai vissuta tra Secchia e Panaro, in lunghi e afosi pomeriggi estivi, quando il sole spaccava pietre e teste e persino i ramarri si rintanavano nelle crepe dei campi cercando refrigerio dalla calura. «Nasconditi giovane Noemia» le intimò l’albero agitando i rami. La ragazza si bloccò. L’Olmone non si rivolgeva mai per primo a un umano. Aspettava di essere interrogato. Doveva esserci un motivo molto grave da indurlo a palare per primo. L’albero non aveva senso dell’umorismo e il concetto di scherzo gli era estraneo. La fattucchiera, quindi, si rintanò nel fosso e attese. Il gelo cominciò a intrufolarsi attraverso il cappotto appartenuto a sua zia, mentre le si informicolavano le gambe. Una biscia d’acqua mise la testa fuori dalla tana, la osservò stupita e poi tornò precipitosamente dentro. Noemia pensava al suo moroso in attesa, poco più avanti, avvolto nell’oscurità, dove bosco e notte si confondevano. Anziché essere tra le sue braccia, se ne stava nel fosso come una pantegana, tra galaverna e bisce d’acqua. Tra poco si sarebbe stufato di aspettarla e se ne sarebbe tornato al calduccio della sua casa. Un vasto fronte nuvoloso coprì le stelle. La notte divenne più buia. Per qualche minuto ci fu solo silenzio. La ragazza si assopì, con la testa appoggiata sul ciglio del fosso, indifferente anche al gelo della terra, accarezzata dalle misteriose correnti notturne che trasportavano polvere di stelle, ricordi, desideri, sogni, rimpianti, rubati alla gente addormentata della pianura. Si riscosse all’improvviso. Batteva i denti per il freddo. Si sollevò sulle gambe molli e indolenzite, non riuscendo a capire quanto tempo avesse dormito. L’Olmone si era ammutolito e tutta la campagna era sprofondata in un silenzio carico di attesa. Fu allora che la vide. Una vecchia signora ingobbita che camminava a fatica appoggiandosi a un lungo bastone, il capo e il viso quasi nascosti da un fazzoletto, imbacuccata in un enorme cappotto scuro. Poco più di un’ombra che si confondeva tra le tenebre della gelida notte. D’istinto Noemia si mosse in direzione dell’anziana, chiedendosi cosa ci stesse facendo in mezzo ai campi. “Magari si è persa e ha bisogno di aiuto”pensò la ragazza. Dimenticò Andrea che forse la stava ancora aspettando poco lontano e anche l’avvertimento dell’Olmone. Accelerò il passo per seguire la donna che si muoveva molto più velocemente di quanto avesse supposto. All’improvviso Noemia si trovò a lottare contro un’ostile oscurità dalla consistenza quasi fisica, che si era allungata sui campi. Era come se stesse camminando nell’acqua bassa, faticando ad avanzare. Una sconosciuta e potente magia voleva impedirle di raggiungere la sconosciuta che intanto si allontanava. La ragazza recitò quattro volte la preghiera, appresa dalla nonna, per scacciare l’energia negativa, gettando alle sue spalle tre manciate di sale che portava sempre in tasca. La presa delle tenebre si allentò immediatamente e Noemia fu libera di mettersi a correre, raggiungendo in poco tempo l’anziana. Nessuno del resto si muoveva come lei attraverso la notte. «Signora, signora» disse trafelata quando le fu quasi alle spalle. La donna si girò, guardandola con stupore. Da vicino a Noemia non sembrava più tanto vecchia. Si accorse poi che non era gobba, ma portava un pesante sacco di iuta sulle spalle. Nella mano destra reggeva una scopa di saggina. Si era avvicinata alla ragazza e l'aveva annusata a lungo. Poi aveva sorriso, scoprendo splendidi denti bianchissimi. Nemmeno i figli dei conti Saltini, i più ricchi del paese, avevano denti così belli e curati. «Magia» aveva mormorato la sconosciuta. «Ecco perché mi hai vista e hai potuto raggiungermi» aveva aggiunto fissando Noemia con due magnetici occhi azzurri come il cielo 29 di primavera in cui ci si poteva perdere. La giovane intuì che avevano visto tante cose, più di quante lei sarebbe riuscita a sognare in tutta la vita. «Nessuno può vedermi questa notte o avvicinarsi a me. Ma per voi streghe è diverso» aveva sorriso di nuovo. Parlava con un dolce accento straniero. Aveva posato a terra il sacco. Vi aveva frugato dentro a lungo, estraendo alla fine un pacchetto avvolto in una carta oleosa. Lo aveva consegnato a Noemia. «Grazie» era riuscita a dire la ragazza a cui sembrava che una lucertola avesse mangiato la lingua. Ma quella donna le metteva soggezione. Percepiva chiaramente il suo grande potere. «Ero solo venuta a salutare il mio vecchio amico Olmone che forse è stato un po’ brusco con te prima…» aveva ripreso la sconosciuta. «Non voleva che tu mi vedessi, ma le streghe della Bassa sono sempre state mie amiche» si era guardata intorno e aveva sospirato. «Mi piacerebbe restare, ma ho molto lavoro da fare stanotte. E credo che tu abbia ancora qualcuno che ti sta aspettando». Con la testa aveva indicato il vicino bosco. Senza apparente sforzo si era caricata il sacco sulle spalle. Si era quindi messa a cavalcioni della scopa, aveva sorriso un’ultima volta alla ragazza ed era partita come una freccia verso l’alto. La ragazza era rimasta a osservarla a bocca spalancata, mentre svaniva nel cielo stellato cavalcando la scopa. Solo allora si era ricordata che era la notte tra il 5 e il 6 gennaio. Scartò con frenesia il pacchetto che le aveva dato la Befana. Conteneva carbone. Provò una forte delusione. Lei non era stata cattiva nel corso dell’anno o almeno le piaceva pensarlo. Poi la luna, sgomitando, si era fatta largo tra le nuvole, illuminando di nuovo la Bassa con il suo freddo chiarore. Colpito dai raggi lunari, il carbone aveva iniziato a trasformarsi. Noemia si ritrovò a fissare incredula un mucchietto di monete d’oro che iniziarono a scivolarle da tutte le parti. Le raccolse frettolosamente, ancora indecisa se credere o meno a quello che stava vedendo. Con tutto quell’oro avrebbe potuto farsi la dote e sposarsi. Lei e Andrea non avrebbero più dovuto incontrarsi di nascosto durante la notte. I ricchi genitori di lui non volevano che il loro unico figlio frequentasse una povera ragazza che fumava e che per vivere segnava le storte e leggeva il futuro nei fondi del caffè. Ma adesso tutto sarebbe cambiato. Si riempì le tasche di monete e cominciò a correre verso il bosco, dove il moroso quasi assiderato, la stava ancora aspettando. Noemia si girò solo un momento. Lontano scorse la sagoma della Befana sulla scopa che attraversava il cielo illuminata dalla luna. Le parve che le rivolgesse un cenno di saluto, prima di svanire, tra le nuvole di quella notte in cui molte cose erano possibili. Luca Marchesi 30 · n. 24 - dicembre 2015 mirandola Il forte istruttore ha risposto positivamente all'invito di Stefano Testi Per la Pico un coach da serie A Due giorni di allenamenti con Flavio Fioretti, già vice della Pallacanestro Reggiana mountain bike Due momenti dello stage con Flavio Fioretti. Nella foto in alto a destra il coach parla con Stefano Testi, nuovo responsabile tecnico della Pico Basket 1971, Tiziano Aleotti e Andrea Maini Nella seconda settimana di novembre, tutti gli oltre 120 giovani cestisti della Pico Basket 1971di Mirandola hanno avuto l’opportunità di essere allenati da coach Flavio Fioretti, sino alla scorsa stagione vice allenatore della Pallacanestro Reggiana, squadra protagonista nel campionato di A. Coach Fioretti ha accolto di buon grado l’invito ricevuto da Stefano Testi, nuovo responsabile tecnico della Pico Basket 1971 ed ha voluto presiedere gli allenamenti di tutte le squadre della società mirandolese, rimanendo in palestra complessivamente oltre 10 ore nelle due giornate in cui si è fermato a Mirandola. All’inevitabile entusiasmo dei ragazzi e al loro orgoglio di essere allenati da un “coach di serie A”, si è affiancata anche la soddisfazione dei dirigenti e dello staff tecnico della Pico Basket Davide Gaddi scalda i muscoli per una nuova impresa pro Nepal Davide Gaddi, a sinistra, con Matteo Carletti 1971. Tiziano Aleotti, presidente del settore basket della Polisportiva G. Pico e figura storica del basket mirandolese, così descrive questa esperienza: «La presenza di Flavio Fioretti in queste due giornate ha offerto l’opportunità ai nostri giocatori di potenziare il loro bagaglio tecnico, di confrontarsi con metodi di allenamento più intensi con l’obiettivo di costituire per i nostri ragazzi uno stimolo costante per migliorarsi sempre. La società ha l’intenzione di ripetere questa esperienza, sia invitando nuovamente coach Fioretti sia chiamando altri tecnici, particolarmente esperti nella gestione dei settori giovanili, che possono dare un contributo importante alla nostra realtà sportiva». Un paio di giorni dopo gli allenamenti, Flavio Fioretti, con un gesto di squisita cortesia, ha inviato un lungo messaggio alla società:«Ringrazio la società Pico Basket e Tiziano Aleotti per l'invito che ho ricevuto: due giorni di allenamenti, una breve ma intensissima collaborazione durante la quale ho potuto confrontarmi e mettere a disposizione la mia esperienza per una bellissima realtà sportiva, ricca di giovani atleti pieni di entusiasmo. Ringrazio gli allenatori Stefano Testi, Andrea Maini ed Erika Aleotti: insieme abbiamo fatto una riunione e allenamenti con obiettivi prefissati, lavorando sulla progressione didattica per raggiungerli e chiudendo con una analisi dei risultati per capacitarsi dei miglioramenti dei ragazzi. Aspettando altre giornate come quelle che abbiamo appena passato insieme, faccio un grosso in bocca al lupo alla Pico Basket Mirandola. Coach Flavio Fioretti». Il biker mirandolese Davide Gaddi ha presentato, lo scorso 3 dicembre a Mirandola, nel corso della cena del volontariato, la nuova avventura che si accinge a compiere a scopo benefico, con il patrocinio del Comune. Gaddi, che con la sua accessoriata mountain bike ha già effettuato la traversata da Palermo alla Bassa modenese, partirà ai primi di maggio del 2016 per sensibilizzare gli italiani sulla drammatica situazione del Nepal, colpito dal violento sisma del 25 aprile scorso. Gaddi lancerà un appello a devolvere fondi al conto corrente Anpas per la ricostruzione e ampliamento dell'orfanotrofio di Lalitpur. Del viaggio, che toccherà varie tappe in Italia, daremo conto ampiamente su queste pagine. n. 24 - dicembre 2015 · Domenica 20 dicembre alle 14,30 appuntamento in piazza Verdi sport 31 BREVI La Camminata dei Babbi Natale ARBITRO DA 50 ANNI MALAVASI PREMIATO Settima edizione per la manifestazione organizzata dalla Podistica Finalese La settima edizione della Camminata dei Babbi Natale organizzata, dalla Podistica Finalese in collaborazione con Amministrazione comunale e Comitato Attività Produttive, è in programma domenica 20 dicembre a Finale Emilia. Ritrovo ore 14,30 in piazza Verdi e partenza alle ore 15 dopo la distribuzione dei costumi e dei cappelli da Babbo Natale ai mirandola La Pico ringrazia l'Avis per il sostegno negli esami L’entrata in vigore del cosiddetto “Decreto Balduzzi” (che ha preso il nome dal ministro della Salute in carica durante il Governo Monti) ha comportato, tra l’altro, alcuni nuovi adempimenti posti a carico delle società sportive. Ad esempio, è stata resa obbligatoria la presenza, all’interno degli impianti sportivi, dei defibril- latori cardiaci, che, in situazioni di emergenza, devono essere utilizzati da personale adeguatamente addestrato. è stato inoltre reso obbligatorio, per i giovanissimi atleti che si avviano alla pratica agonistica, un esame Ecg (elettrocardiogramma) che attesti l’assenza di patologie potenzialmente pericolose. Proprio con riferimento partecipanti. Il percorso a sorpresa per le vie del centro storico di Finale, accompagnato dalle note e dall'allegria della Large Street Band, prevede anche una sosta per la merenda offerta ai Babbi Natale da Chocolat Cafè e Bar Blue Moon. Info: Podistica di Finale Emilia, 349/4106989; otto. [email protected]. all’esame Ecg, per far fronte alle richieste provenienti dalle famiglie dei propri tesserati, la Polisportiva G. Pico ha chiesto aiuto al personale medico e sanitario della sezione Avis di Mirandola, che si è prontamente attivato, con grande disponibilità, gestendo tempestivamente e con competenza una situazione problematica che pareva richiedere tempi lunghissimi per la sua soluzione. Il consiglio direttivo della Polisportiva, anche a nome dei genitori dei giovani atleti tesserati, desidera quindi ringraziare il presidente Avis Libero Montagna, il medico Tito Casoni e Anna Zucchi per il preziosissimo servizio offerto, per la cortesia dimostrata e per la affabilità con la quale hanno tranquillizzato alcuni “pazienti” un po’ spaventati. In modo informale ma efficace si è quindi realizzata una forma di collaborazione tra due storiche espressioni del volontariato mirandolese, che pur operando in ambiti diversi e in prima battuta lontani, sono riuscite a trovare un punto di contatto e di reciproca utilità. Si è trattatto di un’esperienza solo all’apparenza banale, un piccolo ma significativo esempio di “fare sistema” che due realtà del nostro territorio sono riuscite a concretizzare. Lo scorso 23 novembre, presso la sede sezionale dell’Associazione italiana arbitri (Aia) di Finale Emilia, è stata consegnata all’associato Luigi Malavasi la pergamena autografata dal presidente degli arbitri della Figc (Marcello Nicchi) quale riconoscimento dell’obiettivo raggiunto di 50 anni di tessera associativa e di permanenza nell’Associazione italiana arbitri. La sezione di Finale Emilia si associa al riconoscimento e ringrazia l’arbitro benemerito associato Luigi Malavasi per l’opera e la collaborazione data in tutti questi 50 anni di attività. UNA CAMMINATA "BRUCIA PANETTONI" san possidonio arti marziali Corsi di ballo dell'Ottocento Da mercoledì 4 febbraio a San Possidonio, l'associazione culturale Battaglione Estense organizza, ogni mercoledì, corsi di ballo dell'Ottocento presso l'auditorium Principato di Monaco in via Focherini 1. La partecipazione al corso è completamente gratuita. Per informazioni e iscrizioni 335/6910796. Proseguono a Mirandola le attività dell’associazione “Nordic Walking Live” che riunisce gli appassionati camminatori con i bastoni. Giovedì 17 dicembre alle 18,30 allenamento leggero con partenza dal parcheggio delle scuole medie in via Nuvolari. Alle 20, allenamento sostenuto, sempre con partenza dal parcheggio delle medie. Dopo Natale ci sarà invece una camminata “brucia panettoni”. L’Asd “Nordic Walking Live” ricorda che è iniziato il rinnovo delle adesioni associative per il 2016. Per informazioni: www.nordicwalkinglive.it. 5 birilli stecca Ottimi risultati a Roncoferrato per la Stadium karate Ottimi risultati lo scorso 29 novembre per gli atleti della Polisportiva Stadium di Mirandola in collaborazione con l'Asd Leoni karate, in occasione della gara organizzata dal Csi di Roncoferraro (Mn). Nell'arco della giornata gli atleti si sono misurati nelle diverse competizioni ottenendo i seguenti risultati: Davide Arioli 1° classificato kumite junior, Fabio Pignatti 2° classificato kumite senior/master, Flavio Buchicchio 2° classificato kumite esordienti, Andrea Tortelli 2°classificato kumite junior, Martina Muntone 3° classificata kumite cadetti, Alessandro Costa Zaccarelli 3° classificato kumite ragazzi, Samuele Golinelli 4° classificato kumite senior/master, Francesco Pignatti 4°classificato kumite ragazzi, Giada Garofalo 4° classificato kumite cadetti, Lorenzo Costa Zaccarelli 4° classificato kumite ragazzi, Matteo Dalliolio 4° classificato kumite esordienti, Francesco Sgarbi 4° classificato kumite senior/master, Vittoria Calanca 5° classificato kumite ragazzi, Matteo Carletti 5° classificato kumite senior/master e Federico Golinelli 5° classificato kumite ragazzi. Una menzione particolare ad Andrea Artioli e Daniela Gli atleti della Stadium in gara. Sotto, Marco Leoni, a sinistra, con Daniela Meschiari e Andrea Artioli, primi classificati nel kata individuale e secondi come squadra Meschiari, che conquistano il 2° posto nella specialità del kata a squadre e il 1° posto nel kata individuale maschile e femminile. Grande è stata la soddisfazione della Polisportiva Stadium congiuntamente al maestro Marco Leoni e a tutti i suoi tecnici. Applausi a non finire per il campione Gualemi Nella foto, Gualemi, al centro, è con Roberto Fernandez, a sinistra, atleta del Csb “La Fenice” di Mirandola, che ha preso parte all’iniziativa. A destra Paolo Settimelli, titolare di un’azienda toscana che produce e vende stecche da biliardo marca Fb con cui Gualemi ha vinto il mondiale. Appuntamento con il biliardo di altissimo livello lo scorso 5 dicembre a Carpi, presso il circolo “A tutto effetto”. Matteo Gualemi, campione del mondo in carica 5 birilli stecca, si è esibito in una applaudita dimostrazione di gioco.