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Pierluigi Panza Nati sotto la Luna
Pierluigi Panza Nati sotto la Luna Chi è l’autore. Pierluigi Panza Nati sotto la Luna Bompiani 230 pagine Pierluigi Panza è un giornalista del Corriere della Sera, caposervizio Cultura. Ha conseguito due lauree e un Dottorato di Ricerca. È docente universitario. Si occupa di beni culturali e ha pubblicato saggi di storia dell’arte e di estetica. Di che cosa parla il libro. Non è un saggio, ma un romanzo. La storia racconta le vite di quattro amici “da sempre”, nati tutti nell’anno del primo allunaggio. Lo sfigato, il dongiovanni alle prese con l’età che avanza, l’ipocondriaco e la voce narrante, amante dell’arte. Un quartetto come tanti che una vacanza all’Avana porterà sull’orlo del baratro, riscrivendo il loro destino. Il primo passo verso il vuoto sarà una maternità non voluta, frutto della breve relazione del più imbranato con una cubana. L’arrivo della straniera in Italia, il frettoloso matrimonio e la nascita di un bambino malato sono il susseguirsi di eventi di una storia come tante. Da qui in poi il libro si trasforma quasi in un road movie, in una Milano spettrale dove i più deboli soccombono e solo grazie agli amici possono tentare di andare avanti. Ma questo mondo non è fatto per tutti. Laddove uno dei quattro “nati sotto la Luna” scoprirà se stesso, un altro finirà la sua esistenza in modo tragico, il corpo irrigidito a poche spanne da terra… Perché leggerlo. “Nati sotto la Luna” è un libro che vive del quotidiano, e come tale, ad ogni pagina, è un pungo nello stomaco. Niente romanticismo, solo un velato lirismo che, con qualche pennellata qua e là tra le pagine, ci rende meno doloroso il sapere che siamo tutti piccoli esseri sul vetrino di un microscopio. Oltretutto senza nessuno che dall’alto sembra osservarci. Ambientato a Milano (ma non solo) racconta un intreccio di storie comuni, possibili, vicine al lettore perché “normali”. Come normali sono i problemi che devono affrontare i protagonisti: matrimonio, divorzio, la concorrenza cinese, la difficoltà ad arrivare a fine mese… Indicato per tutti coloro che la realtà, con i suoi limiti e le sue incongruenze, sono capaci di accettarla in toto. Per tutti gli altri meglio un Harmony/romanzo rosa. La frase curiosa. Pagina 7. “L’anima non esiste. Siamo solo molecole a trentasei gradi. Abbiamo creduto troppo a lungo nell’esistenza dell’anima e della luna. E siamo rimasti fregati”.