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economia del bestiame - Collegio Nazionale degli Agrotecnici e

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economia del bestiame - Collegio Nazionale degli Agrotecnici e
CORSO DI PREPARAZIONE AGLI ESAMI DI
ABILITAZIONE PER AGROTECNICO E
AGROTECNICO LAUREATO
ECONOMIA DEL BESTIAME
Docente: Dott. Agr. FRUCI ANTONIO
Sezione 2011 – Sede di BRIATICO (VV)
ECONOMIA DEL BESTIAME
Le scelte economiche dell’imprenditore in questo ambito possono riguardare:
Ø
l’introduzione dell’allevamento;
Ø
la scelta fra più allevamenti possibili;
Ø
la convenienza alla vendita o trasformazione dei foraggi aziendali.
GIUDIZIO ECONOMICO di CONVENIENZA ALL’INTRODUZIONE DELL’ALLEVAMENTO O ALLA
SCELTA TRA PIU’ ALLEVAMENTI
In questi casi il giudizio di convenienza può esprimersi attraverso il bilancio aziendale e l’indice da utilizzare è
quello del reddito netto dell’imprenditore. L’introduzione dell’allevamento sarà conveniente se il Reddito Netto
percepibile con l’allevamento supera quello senza.
RN con allevamento > RNa senza allevamento
Dovendo scegliere tra allevamenti di specie diverse o più tipologie di una stessa specie (es. bovini da carne o da
latte), la scelta ricadrà sulla soluzione che massimizza il Reddito Netto.
GIUDIZIO ECONOMICO di CONVENIENZA ALLA TRASFORMAZIONE DEI FORAGGI AZIENDALI
In questi casi il giudizio di convenienza può esprimersi senza la necessità di compilare un intero bilancio
aziendale ma calcolando semplicemente il prezzo di trasformazione del foraggio.
Per individuare il prezzo di trasformazione occorre calcolare prima il Valore di trasformazione secondo il
seguente schema:
PRODOTTI
SOMME
SPESE DI TRAFORMAZIONE
Carne (ULS)
Quote fabbricati (stalla, silos, concimaia etc..)
Latte
Quote macchine destinate all’allev.
Letame
Quote bestiame
Quote prodotti di scorta
Spese varie: (mangimi, integratori, latte in polvere, etc., veterinario,
medicinali, energia elettrica, ecc.)
Imposte e contributi
Salari
Stipendi
Interessi (su fabbricati, bestiame, macchine e prodotti di scorta)
Tot. PRODOTTI
Tot. SPESE
Valore
di trasformazione = PRODOTTI
- SPESE
SOMME
La differenza fra i prodotti e le spese dà il valore di trasformazione dei foraggi e delle paglie (trasformate in
equivalente di Fieno Normale) consumati in azienda
Dividendo ora il Valore di Trasformazione per i quintali di foraggio si ottiene il prezzo di trasformazione (P).
P = Valore di trasformazione / Quintali di foraggio.
Se in azienda si producono foraggi diversi (mais, medica, soia; etc..) occorre trasformare i quantitativi in unità di
misura omogenea come il fieno normale (FN) o unità foraggere (UF)
PRODOTTI
I.C. FN
I.C. UF
Fieno medica
1,25
0,46
Fieno polifita
1,00
0,45
Silomais
0,60
0,25
Erba mista
0,40
0,17
Granoturco
2,35
1,10
Paglia
0,45
0,15
Orzo
2,15
1,00
L’Unità Foraggera è l’unità di misura del valore nutritivo degli alimenti impiegati per l’alimentazione animale.
Corrisponde al valore nutritivo di 1Kg di orzo o di 2,5 Kg di fieno normale di prato stabile ed è pari a 1450
calorie.
Fieno normale è quello proveniente da un buon prato polifita asciutto (viene utilizzato per determinare il carico
di bestiame dell’azienda).
Calcolo del PESO VIVO MANTENIBILE con il metodo del Fieno Normale
Si rende necessario quando si vuole dimensionare l’allevamento alla produzione foraggera aziendale.
Si procede nel seguente modo:
1) Determinazione della produzione foraggera aziendale in FN;
2) Calcolo del peso vivo mantenibile totale
P vivo m. = Tot. FN/11
3) Calcolo del peso di un gruppo omogeneo
Categoria
Numero
Età (anni)
Peso medio
Unitario
Totale
Vitelle-Manzette
1
0-1
2,0
2,0
Manze
1
1-2
5,0
5,0
Vacche
7
2-9
6,5
45,5
Totale
52,5
4)
Calcolo del N. di gruppi omogenei allevabili
N. g.o =
Peso vivo mantenibile
-------------------------------------------------Tot. Qli di 1 gruppo omogeneo
5) Calcolo del N. totale di capi allevabili
Tot. Animali = N. gruppi allevabili x N. animali di ciascun gruppo
Calcolo del BESTIAME ALLEVABILE con il metodo delle Unità Foraggere (UF)
Si rende necessario quando si vuole dimensionare l’allevamento alla produzione foraggera aziendale.
Si procede nel seguente modo:
1) Determinazione della produzione foraggera aziendale in UF
2) Calcolo del consumo annuo di un gruppo omogeneo
Linea allevamento vacche
Categoria
Numero
Età (anni)
Consumi in UF
Giornaliero
per capo
Annuo
per capo
Complessivo
annuo
Vitelle-Manzette
1
0–1
4,2
1.533
1.533
Manze
1
1–2
5,0
1.827
1.827
Vacche
7
2–9
8,8
3.212
22.484
Totale
25.844
Linea allevamento vitelli da ingrasso
Categoria
Numero
Età (anni)
Consumi in UF
Giornaliero
per capo
Annuo
per capo
Complessivo
annuo
Vitelli - Manzi
1
0–1
4,8
1.752
1.752
Torelli
1
1–2
7,0
2.555
2.555
Totale
3) Calcolo del N. di gruppi omogenei allevabili
N. g.o =
Totale U.F prodotte
-------------------------------------------------C. annuo di un gruppo omogeneo
4) Calcolo del N. totale di capi allevabili
Tot. Animali = N. gruppi allevabili x N. animali di ciascun gruppo
4.307
UTILE LORDO DI STALLA
E’ l’aumento di valore che il capitale bestiame fa registrare in un anno a seguito delle
variazioni quantitative (incremento di carne) e qualitative ottenute nello stesso
periodo. Detto aumento si determina per differenza fra il valore della consistenza
finale (C.Fin.) e delle vendite da una parte ed il valore della consistenza iniziale (C.In) e
degli acquisti dall’altra.
ULS = (C.Fin. + Vendite + Morti) - (C.In. + Acquisti + Nascite)
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