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I parastinchi e la protezione dei traumi della gamba
I parastinchi e la protezione dei traumi della gamba di Egidio Sproviero "L'uso del parastinchi venne introdotto dal giocatore Samuel Widdowson del Nottingham Forest nel 1874" "È evidente che l'uso dei parastinchi riduce i danni dei tessuti molli (cute e muscoli) della gamba, soprattutto le lesioni chepossono derivare dall'impatto dei tacchetti con l'arto" traumi fratturativi di gamba (frattura di tibia, di pero ne o di entrambe le ossa), avvengono generalmente per un trauma diretto e da con- I ro funzione viene svolta per intero e relativamente a quali parti della gamba essi possano svolgere una protezione completa o parziale. L'analisi della letteratura relativa a tale argomento ci aiuta solo in parte. Oggi i parastinchi sono un elemento obbligatorio e indispensabile per la protezione dei calciatori, i quali non possono prescinderne, sebbene allo stesso tempo percepiscano l'impaccio dell'ingombro e del peso. La regola 4, a pagina 43, del Regolamento del Giuoco del Calcio, relativa ai parastinchi, è molto generica, infatti dà solo delle indicazioni di f.ìE:I!I G·U' ARDS Canv.." <':cntinuou~ Str:lp~ 9 4. LC.:\I her Con:iII U 1US Stmps, ls. Chlm?is Lined, 18. 6d. (;o:cJ C:tJ?C Ch:lmois Lined, J 23 sa Dc$t Qun!il)·,3s. ed. Shin and Anlde Combina,tion. T eather (Lined Cb:lmoil'), b. Cold Crpe, 28. 6cL - Postage,3d. Sam Weller Widdowson (1851-1927), capitano e successivamente presidente del No ttingham Forest, è ritenuto aver introdotto l'u- La pubblicità dei parastinchi (in inglese shin guards o shin pads), introdotti da Sam Weller, in un quotidiano dell'epoca. so dei parastinchi. massima e cioè: "devono essere coperti completamente dai calzettoni; devono essere di materiale idoneo (gomma, plastica o materiali similari); devono offrire un grado di protezione adeguato". Cosa s' intenda per materiale idoneo e protezione adeguata risulta appunto dubbio e generico. In letteratura non c'è uniformità di vedute relativamente alle forze d'impatto sull'arto che pos- sono determinare eventi fratturativi. Ad ogni modo, le fratture di gamba possono avvenire o per contatto al momento di calciare, o per un tackle scivolato, peggio se condotto da dietro rispetto all' avversario. L'unica visione comune relativamente alla protezione e quindi alla prevenzione delle fratture è che indossando i parastinchi si ottiene un assorbimento d~llo shock da impatto e dissipazione dell' energia dello stesso. È evidente che l'uso dei parastinchi riduce i danni dei tessuti molli (cute e muscoli) della gamba, soprattutto le lesioni che possono derivare dall'impatto dei tacchetti con la gamba. I tacche tti infatti sono variati nel tempo in forma e lunghezza e materiale costitutivo, cercando di ottenere da essi il miglior grip possibile con la superficie di corsa (soprattutto i fondi in erba, ma in molti casi aumentando i danni articolari e/o legamentosi, crociato anteriore in primis). Pertanto si è reso necessario adeguare anche i parastinchi nella loro forma, dimensione e materiale costitutivo. Per incrementare l'assorbimento dell'energia del trauma diretto, i parastinchi devono essere realizzati in materiale rigido (plastica, kevlar o carbonio) nella parte esterna e presentare un rivestimento interno soffice (meglio ancora se pneumatico e adattabile alla forma della tibia, costituendo una sorta di airbag), ma questa doppia struttura incrementa il peso del dispositivo. Sebbene sia auspicabile la realizzazione di un parastinchi ideale e personalizzato, la struttura più efficace e i migliori materiali non sono stati ancora definiti dagli studi effettuati su tale attrezzatura protettiva. Al momento tutti utilizzano parastinchi di serie. La scelta avviene senza un' attenta valutazione delle dimensioni, della forma.e dei materiali costitutivi. Innanzi tutto va detto che, soprattutto tra i dilettanti, l'uso dei parastinchi viene "sofferto" come un fastidioso obbligo regolamentare e non come un importante mezzo preventivo dei traumi di gamba (dei tessuti molli e dell' osso). Si vede spes- 1parastinchi fissati col solo calzettone assicurano una protezione ridotta. so, sui campi di calcio, infilare sotto i calzettoni anche delle semplici forme in cartone, che visivamente riproducono la forma dei parastinchi (e ingannano l'arbitro), ma che ovviamente non hanno effetto protettivo alcuno. Generalmente la scelta ricade sul modello meno ingombrante. Invece le dimensioni dei parastinchi dovrebbero essere scelte in rapporto alle caratteristiche antropometriche del calciatore (non solo la lunghezza caviglia-ginocchio, ma anche la circonferenza di polpaccio). I parastinchi dovrebbero trovarsi a un paio di centimetri sotto il ginocchio fino a poco sopra la curva della caviglia quando il piede viene dorsiflesso. In tal modo garantiscono un' adeguata protezione, non solo della tibia. Esistono differenti tipi e modelli di parastinchi, che di seguito sintetizziamo in: • parastinco semplice; • parastinco con cavigliera integrata (per la protezione dei malleoli); • parastinco con cavigliera rimovibile, che permette l'uso del solo parastinco o del parastinco più cavigliera a seconda della pratica. Indipendentemente dal tipo, i parastinchi sono progettati per rimanere fermi grazie al nastro elasticizzato con terminale in velcro. I modelli più elementari, che presentano solamente il corpo, vengono tenuti fermi dallo stesso calzettone sotto il quale vengono indossati, ma il più delle volte vengono fissati utilizzando una nastratura. Il regolamento vieta nastrature di colore diverso dai cal- Durante un incontro si verificano momenti in cui i contrastipossono esseremoltoforti, da qui l'importanza di indossare iparastinchi per limitare i danni che nepotrebbero derivare. Marek Hamiie, campione slovacco del Napoli, porta abitualmente soloparastinchi leggeri, come altri calciatori insofferenti del peso della protezione: ma il rischio è alto! Vale la pena di ricordare che i parastinchi sono stati progettati e testati senza tale tipo di fissazione aggiuntiva. Quando il nastro è di tipo anelastico, esso può rappresentare un punto di convergenza e di carico di forze anomale sull' osso, soprattutto durante fasi di tackle in cui il tallone può rimanere fisso al suolo. Tale carico di forze può rappresentare sull' osso un momento tale da superare la capacità di resistenza e diventare invece un evento eziologico fratturativo dell' osso (soprattutto per la tibia). Meglio utilizzare parastinchi con elastico e velcro ed evitare la fissazione con nastratura. Infine una valutazione meritano anche i materiali con cui i parastinchi sono realizzati (plastica, kevlar o carbonio). Dai più recenti studi in cui sono stati effettuati test di resistenza alle forze d'irn- aperta la via della ricerca di parastinchi di peso, forma, materiali idonei a garantire in futuro una protezione quanto più prossima a quella totale. Egidio Sproviero è responsabile USS Riabilitazione, ospedale "Beato Domenico Lentini'; Lauria, ASP Potenza BIBLIOGRAFIA Boden BP: Leginjuries andshin guardJ. 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