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PROGRAMMAZIONE ATTIVITA` EDUCATIVA ASILO NIDO 2015 2016

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PROGRAMMAZIONE ATTIVITA` EDUCATIVA ASILO NIDO 2015 2016
Comune di Morbegno (So)
ASILO NIDO “LA TARTARUGA”
PROGETTO EDUCATIVO 2015/2016
“Inventare un progetto educativo
dove l’inizio del cammino
può essere ovunque,
la direzione qualsiasi,
i passi disuguali,
le tappe arbitrarie,
l’arrivo imprevedibile,
ma dove pertanto tutto è coerente"
Fabbri, Munari “Le strategie del sapere”
Il nostro nido accoglie 31 bambini suddivisi in 3 gruppi eterogenei per età:
•
•
•
il GIROTONDO con Daniela (educatrice con funzioni di coordinatrice)
il MARE con Nadia (educatrice)
l’ORSETTO con Sara (educatrice)
Anche quest’anno ogni gruppo sarà composto da 10/11 bambini e
sarà seguito dall’educatrice di riferimento e da un’altra educatrice:
(Orlanda, operatore dei servizi sociali per il gruppo Girotondo,
Linda che fino a settembre 2016 rimarrà al nido per il progetto
“garanzia giovani” per il gruppo Orsetto ed Elisabetta, educatrice
assunta dal comune di Morbegno per l’anno 2015/2016 per 30 ore
settimanali, per il gruppo Mare.
Sarà inoltre presente Beatrice, che effettuerà Servizio civile fino a
luglio 2016 e che fungerà da supporto nei vari gruppi, in particolare
nel gruppo “Orsetto”.
Ogni gruppo ha a disposizione una saletta con bagno adiacente.
All’interno delle sale, gli angoli strutturati a disposizione dei bambini sono:
o Angolo della cucina per stimolare il gioco simbolico e d’identificazione,
favorire lo sviluppo del linguaggio e della motricità fine, lo sviluppo
affettivo, l’espressione dei sentimenti.
o Angolo della lettura per favorire la verbalizzazione, aiutando i bambini
ad associare sempre più parole alle immagini; inoltre incentiva al
racconto rispettando le sequenze delle storie.
o Angolo della bambola per stimolare il gioco simbolico e offrire la
possibilità di esplicitare e rivivere esperienze di vita quotidiana.
o Angolo del garage. Il gioco con le macchinine stimola l’imitazione
sonora e rappresentativa.
o Angolo delle costruzioni per permettere al bambino, attraverso il fare
e il disfare, di capire come la realtà può essere modificata; favorisce
inoltre la creatività ed il coordinamento della motricità fine.
o In ogni spazio sono inoltre a disposizione animali (fattoria), giochi
musicali, sonagli, peluches, telefoni, palle.
E’
cura
delle
educatrici
lavare
e
cambiare
periodicamente i giochi nelle diverse sale quando scade
l’interesse da parte dei bambini o quando si ritiene di
dover sviluppare diverse abilità
E’ nostra intenzione, tempo permettendo, effettuare delle uscite in
giardino, anche nel periodo autunnale o invernale, per portare il
bambino alla conoscenza della natura e dell’ambiente esterno,
attraverso l’osservazione del mutare della natura con il trascorrere
delle stagioni.
Per quanto riguarda il personale ausiliario, il nido dispone di una
cuoca, Bruna, dipendente comunale, e di due inservienti, Anna e
Renata, dipendenti della Cooperativa “Orizzonte”, affidataria del
servizio di pulizia del nido.
Ci si avvale altresì della collaborazione:
•
dalla dottoressa Giuliana Romegialli, specialista in
puericultura, incaricata dal comune per circa 20 ore annuali.
Sarà presente al nido per le visite di ammissione e poi una volta al
mese.
Svolgerà supervisione per l’igiene e l’alimentazione e consulenza per le
educatrici e le famiglie.
•
di una psicologa incaricata dal Comune, la dottoressa
Lucilla Libera, che sarà presente al nido, a inizio anno, una volta la
settimana e, successivamente, ogni 15 giorni per le osservazioni dei
bambini e una volta al mese per gli incontri con le educatrici e durante
alcuni incontri a tema con i genitori.
La coordinatrice del nido (Daniela) è disponibile per le famiglie previo
appuntamento.
Le educatrici si relazionano con le famiglie
attraverso:
Colloqui iniziali individuali di conoscenza (a cui partecipa anche la
psicologa);
Raccolta di ulteriori informazioni durante e dopo il periodo di inserimento
di ogni bambino;
Colloqui individuali con l’educatrice di riferimento: per i bambini nuovi il
primo colloquio è a distanza di un mese circa dal termine
dell’inserimento, mentre per gli altri bambini saranno fissate le date nei
mesi di novembre e aprile/maggio;
La riunione delle educatrici si tiene settimanalmente per programmazione
e verifica delle attività e mensilmente con la psicologa.
Quest’anno è previsto un incontro di gruppo per i genitori dei bimbi
che hanno terminato l’inserimento.
Al fine di condividere l’esperienza dell’asilo nido si organizzano delle feste in cui
vengono invitati genitori e fratelli (festa dell’accoglienza a settembre, festa della
primavera e festa di fine anno a giugno).
A Natale e a carnevale le feste si svolgono durante la mattinata tra bambini ed
educatrici.
Per favorire una migliore comunicazione fra nido e famiglia viene utilizzato
giornalmente un quadernetto personale dov’è possibile condividere
momenti e vissuti particolari dei bambini sia a casa che al nido.
Proseguirà il progetto di continuità educativa tra asilo nido e scuola
dell’infanzia “Arcobaleno”. Essendo un momento di crescita importante
riteniamo significativo accompagnare i bimbi in questa esperienza.
Vi sarà anche uno scambio di informazioni con le insegnanti della scuola
dell’infanzia “Girasole, per aiutare nella conoscenza dei bimbi che
frequenteranno la suddetta scuola.
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A fine anno le famiglie vengono invitate ad una serata di
condivisione di emozioni e vissuti sia da parte delle educatrici che
dei genitori.
Durante la serata verrà proiettato un video con le fotografie
dell’anno educativo trascorso.
GIORNATA SPECIALE
Viene ancora data la possibilità ai genitori dei bimbi “grandi” di vivere una
mattinata al nido con i propri bambini.
Gli obiettivi di questo progetto sono:
Aumentare le occasioni di scambio con e tra i genitori;
Ritrovarsi e condividere esperienze tra bambini, educatrici e genitori;
Dare la possibilità ai genitori di vivere con il proprio bambino la
quotidianità all’asilo, condividendo momenti di routine, di gioco e la
vita nel gruppo.
In questa giornata il bambino è il protagonista ed il genitore è tenuto ad
assecondarlo; questo in antitesi con quanto viene richiesto durante
l’inserimento in cui mamma o papà sono invitati a rimanere seduti per
infondere sicurezza al proprio bimbo e sostenerlo nell’esplorazione del
nuovo ambiente.
Riproporremo il progetto
SCATOLA FOTOGRAFICA
Raccoglieremo, con l’aiuto dei genitori, alcune fotografie dei bambini, dei
loro familiari, eventuali animali domestici, educatrici e foto del nido.
Una volta plastificate saranno poste in una scatola (una per ogni gruppo).
Lo scopo è di proporle al gruppo in alcuni momenti tranquilli della giornata.
Per i bambini avranno una forte valenza affettiva essendo rappresentative
della vita quotidiana a casa e al nido e saranno da stimolo al linguaggio e
alla condivisione, oltre che rafforzare il collegamento nido/famiglia.
IL PIACERE DI STARE INSIEME A TAVOLA
Il ritrovarsi a tavola dopo il gioco della mattinata diventa, per il bambino, un
momento privilegiato di comunicazione verbale e di condivisione
dell’esperienza olfattiva e gustativa.
I bambini partecipano attivamente alla preparazione di questo momento.
Si è creata la figura del “cameriere” .
I bimbi “grandi”, a turno hanno la possibilità di sparecchiare per i propri
compagni, portando via piatti, bicchieri, bavaglie, posate…
Per mantenere costante il clima di tranquillità durante il pranzo è necessario
introdurre delle regole, poche, chiare e costanti: aspettare il proprio turno,
non alzarsi e andare in giro se non si è camerieri, ringraziare e non
disturbare i compagni vicini.
“PROGETTO BIBLIOTECA”
I bimbi ‘grandi’ avranno la possibilità di partecipare ad uscite presso la biblioteca
comunale di Morbegno in piccoli gruppi.
Il progetto sarà finalizzato:
• Alla conoscenza di persone nuove in un ambiente diverso dal nido
• All’imparare a relazionarsi con estranei
• Ad appassionarsi sempre di più alla lettura con modalità giocose.
“PROGETTO ORTO”
Visto il successo della coltivazione del nostro orto verrà ripetuta l’esperienza.
Gli obiettivi saranno :
• Riconoscere le erbacce e strapparle
• Bagnare le piantine
• Controllarne la crescita
• Utilizzo di attrezzi specifici in modo corretto
• Osservare il passaggio semi/frutti
• Scoperta di alimenti vegetali
• Osservazione dei cambi stagionali
• Osservazione del tempo e dei cambiamenti
• Raccolta e assaggio dei prodotti.
Proseguirà anche il progetto di ATTIVITÀ ESPLORATIVA SONORA.
Attraverso strumenti sonori costruiti con materiali diversi nelle forme e nelle
dimensioni, facili da manipolare, che producono suoni interessanti, verrà
stimolata la produzione spontanea di suoni con scoperta e invenzioni
musicali.
Con l’uso di strumenti musicali veri e propri invece, verrà favorito il
coordinamento audio-oculo-manuale; con la sperimentazione e la ripetizione
continua dei suoni si attua il potenziamento della capacità ritmica.
Il progetto verrà rivolto a diverse fasce di età.
E’ prevista anche la costruzione di semplici strumenti musicali.
PROGETTO “EMOZIONI IN CORSO”
Questo progetto è rivolto ai bimbi dai 2 ai 3 anni.
La conoscenza riguarda quattro emozioni che si toccano quotidianamente nel
rapporto con i bambini: gioia, tristezza, rabbia e paura.
Verranno utilizzati strumenti quali immagini, canzoncine, fotografie, racconto
di brevi storie, gioco tipo memory con faccine stilizzate, disegno, mimica
facciale e corporea, ascolto di brani musicali, pasta di sale…
Gli obiettivi sono la conoscenza, la scoperta e la denominazione delle proprie
emozioni, riconoscere e riconoscersi e riconoscere come il viso e il corpo
manifestano le proprie emozioni. E’ stata inventata e utilizzata la storia di
Farfallina che servirà da filo conduttore dell’esperienza.
PROGETTO EDUCAZIONE MOTORIA
Questa attività viene svolta in una sala appositamente allestita con grandi
tappeti, cuscini e la piscina con le palline.
Vengono utilizzati: stoffe, teli, palle, palloni, corde, palloncini, foulard ecc.
L’esperienza del corpo come strumento di conoscenza, di comunicazione e di
relazione prevede sia attività di solo movimento, sia di attività con oggetti e
materiali, eventualmente accompagnate da musiche di sottofondo, adeguate
al momento.
I bambini si accostano all’attività motoria entrando nella stanza ed
esplorando:
strisciano, gattonano, rotolano, saltano, corrono liberamente conquistando
tutto lo spazio disponibile. Si crea così una situazione di libero movimento e
successivamente l’educatrice può arricchirla introducendo nuovi elementi ed
eventuali semplici percorsi...
Con l’attività motoria i bambini hanno modo di scoprire le potenzialità del
loro corpo, prendono confidenza con il proprio sè corporeo e acquisiscono
sicurezza nel movimento.
Attraverso giochi strutturati si apprendono i concetti topologici dentro-fuori;
sopra-sotto; vicino- lontano; si possono inoltre dare ai bambini:
l’opportunità di migliorare le proprie potenzialità, avere stimoli per stare in
gruppo, imparare a condividere, saper aspettare il proprio turno, conoscere
e controllare l’aggressività.
Verranno ancora proposte attività legate alla
NARRAZIONE
Il leggere insieme le storie o il raccontare storie sono modalità di interazione
con il bambino assai ricche di potenzialità. Gli scambi comunicativi che
l’accompagnano e la notevole circolazione di informazioni che caratterizzano
queste attività incentrate sul materiale scritto, sono riconosciuti
fondamentali non solo ai fini dello sviluppo del linguaggio orale, ma anche
per la nascita del futuro lettore-scrittore e per la crescita conoscitiva e
emotiva dell’individuo.
IL LABORATORIO DI CUCINA
Cucinare, unita ad altre esperienze che ogni giorno si fanno, è un’attività che consente
di raggiungere in modo divertente, ma soprattutto creativo e piacevole, gli obiettivi del
Nido, attraverso l’acquisizione di competenze legate a:
•
•
•
•
•
Autonomia emotiva
Sviluppo motorio
Conoscenza di sé
Socializzazione
Sviluppo cognitivo
All’interno di questi macro obiettivi si creano anche le buone abitudini, come il lavarsi le
mani prima e dopo aver cucinato…
I bambini per apprendere e costruire le loro competenze, devono poter fare e provare
piacere nel fare, ripetere le esperienze, sperimentare la loro creatività il più possibile.
Attraverso questo laboratorio si possono conquistare competenze estremamente
importanti per la costruzione dell’autonomia e dell’autostima.
ESPERIENZA SENSORIALE DI MANIPOLAZIONE
Verranno utilizzati materiali quali legumi, farine bianca e gialla naturali o
mescolate con acqua, carote cotte, patate lesse, spinaci, polenta…
Verranno proposte attività di manipolazione e scoperta dei diversi cibi.
La manipolazione sviluppa competenze motorie, cognitive, sensoriali ed
espressive e possiede un alto valore affettivo; aiuta il bambino ad
incrementare la manualità, a scoprire le possibili trasformazioni della
materia attraverso l’esplorazione, a riconoscere le differenze percettive e a
consolidare la relazione tra causa ed effetto. E’ un gioco creativo, libero, una
possibilità offerta al bambino di dare forma concreta alla sua immaginazione,
senza richiedere il prodotto finito o l’esecuzione di un compito.
L’obiettivo di questa attività è quello di mettere il bambino in condizioni di
esperire, di provare a entrare in contatto con le cose, in maniera tale da
crescere ampliando la gamma delle sue esperienze e sviluppando la sua
capacità di intervenire sugli oggetti che ha di fronte, in maniera creativa.
Le attività proposte quest’anno avranno come filo
conduttore
LA FATTORIA
ed il personaggio che ci accompagnerà nelle diverse attività
sarà GIACOMINO IL CONTADINO.
Le educatrici del nido, nel corso dell’anno, proporranno ai bambini un
percorso didattico intitolato “La fattoria”, finalizzato alla conoscenza degli
animali, della loro alimentazione, delle loro abitudini e dell’ambiente in cui
vivono.
E’ stato scelto questo tema in quanto ritenuto familiare a tutti i bambini e
quindi di
facile apprendimento.
“GIACOMINO IL CONTADINO” sarà il personaggio che introdurrà l’argomento e
ci accompagnerà nel corso dell’anno alla scoperta dei diversi animali e prodotti
della fattoria. Giacomino si presenterà attraverso una marionetta morbida e
mostrerà ai bambini la fattoria dove abita, il suo mezzo di trasporto, ovvero il
trattore, e tutti gli animali che vivono con lui: la mucca, il cavallo, il maiale, la
gallina e il pulcino, la pecora, il coniglio, l’asinello…
Gli obiettivi che accomunano le attività, che saranno svolte nel corso dell’anno
saranno volte a stimolare nei bambini il senso del prendersi cura e
l’apprendimento del modo corretto di relazionarsi con gli animali.
Le attività del progetto didattico, sviluppate nel corso della settimana, saranno
principalmente le seguenti:
•
•
•
•
•
•
•
•
laboratorio grafico-pittorico: immagini del contadino e degli animali da
colorare con diverse tecniche pittoriche e da completare con collage di
diversi materiali;
laboratorio di manipolazione e assaggio di alcuni alimenti che fanno parte
del regime alimentare degli animali, come ad esempio mela, carota,
formaggio, insalata, mais (pop corn), cetriolo ecc ;
laboratorio di lettura e narrazione: storie e racconti sugli animali,
drammatizzazione di favole con gli animali e del racconto di GIACOMINO
IL CONTADINO;
attività motoria: ascolto e riproduzione con gesti di canzoncine sugli
animali, imitazione dell’andatura degli stessi;
gioco simbolico: far finta di dar da mangiare agli animali
la preparazione e la cura di un piccolo orto che consentirà ai piccoli di
osservare i tempi biologici di crescita degli ortaggi, dal seme all’orto;
con l’acquisto di una piccola incubatrice potremo vedere da vicino come
nascono i pulcini e di prendercene cura per qualche giorno dopo la
nascita;
la produzione di pane e biscotti.
Sarà inoltre prevista una visita alla fattoria didattica con la partecipazione dei
genitori, che permetterà ai bambini di conoscere di persona la realtà della
fattoria e di vedere gli animali nel loro ambiente.
Gli obiettivi specifici del progetto saranno differenziati in base all’età
dei bambini
Nei primi anni di vita del bambino si formano le strutture di base della
personalità, dell’affettività e delle capacità cognitive e sociali.
Il nido rappresenta per il bambino il primo ingresso in un contesto
sociale che gli consente di vivere un’esperienza ricca di stimoli
realizzando le condizioni che favoriscono una crescita sana e orientata
all’autonomia, nel rispetto dei suoi tempi, della sua individualità e
delle scelte che la famiglia ha fatto per lui.
FINALITA’
Il nido vuole essere un servizio
educativo e sociale diretto a favorire lo sviluppo psicopsico- fisico e
relazionale del bambino nei primi tre anni di vita, in
collaborazione con i genitori o con chi ne svolge le funzioni.
Per il raggiungimento di tali finalità il nido è organizzato in
modo da garantire:
•
•
•
•
•
•
Un
armonico
sviluppo
globale
del
bambino
attraverso
stimolazioni sensoriali, motorie e affettive atte a ridurre
socio-culturali e/o psico
psico-fisici.
eventuali svantaggi socio
Uno spazio in grado di offrire al bambino esperienze
sostanzialmente diverse da quelle vissute a casa completando
la vita in famiglia e allargandola verso il sociale.
Un equilibrio tra attività guidata e attività liberamente
scelta
lta dal bambino, affinché quest’ultimo non si sente
sce
costretto ma, anzi, interlocutore attivo nei suoi rapporti
con il mondo, gli adulti e gli altri bambini.
Attività presentate con modalità e materiali diversi a
stimoli
seconda delle età, al fine di proporre stimo
li maggiormente
rispondenti ai reali bisogni dei bambini.
Rapporti di calda fiducia con gli adulti in grado di
rispondere ai bisogni di protezione e di autonomia propri di
questa età.
Organizzazione degli spazi in grado di rispondere ai bisogni
individuali di ogni bambino pure all’interno di regole
comuni.
L’INSERIMENTO DEL BAMBINO AL NIDO
L’inserimento è un momento molto delicato e importante nella vita di un bambino
che deve imparare a conoscere persone e ambienti nuovi e diversi da quelli
famigliari.
Affinché il bambino possa affrontare il “nuovo mondo” in una condizione di
sicurezza e gradualità è importante che il genitore rimanga con lui per i primi
giorni, per un periodo variabile da bambino a bambino.
In questo modo si facilita l’instaurarsi di una relazione anche fra genitore e
educatore, attraverso un reciproco scambio di informazioni, opinioni e pensieri.
Successivamente il genitore si allontana dal nido per periodi sempre più lunghi
fino a che il bambino non è in grado di sostenere la frequenza ad orario completo.
Proprio in considerazione di questo delicato momento, la presenza del genitore
viene chiesta di norma.
Tenuto conto, comunque, che ogni bambino è diverso dagli altri, si prevede che
siano le educatrici, in collaborazione con i genitori, ad individuare le condizioni e i
tempi più favorevoli per ogni inserimento.
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA EDUCATIVA
Accoglienza (dalle 7.30 alle 9.30)
E’ il momento fondamentale che favorisce il distacco del
bambino dal genitore. Ogni bambino viene ricevuto
dall’educatrice all’ingresso con atteggiamento affettuoso e
disponibile; è anche il momento per un’eventuale
trasmissione di informazioni tra genitore ed educatrice.
Spuntino e igiene personale (dalle 9.30 alle 10.00)
E’ il momento in cui viene offerto al bambino un piccolo
spuntino a base di frutta e ci si occupa dell’igiene personale.
Attività(dalle 10.00 alle 11.00)
E’ il momento in cui le educatrici propongono ai bambini
attività che possono essere di vario tipo:manipolative,
grafico-pittoriche, psico-motorie, di gioco simbolico e di
imitazione.
Pranzo(dalle 11.15 alle 12.00)
Prima del pasto il bambino, con l’aiuto delle educatrici si
occupa della propria igiene personale. Le educatrici
condividono questo momento con il proprio gruppo di
bambini in modo da sottolineare l’importanza non solo
alimentare ma anche relazionale. I pasti sono
preparati sulla base delle tabelle dietetiche fornite dalla
pediatra dell’ASL . Il menù viene variato in caso di
intolleranze o allergie alimentari.
Riposo e risveglio(dalle 12.30 alle 15.30)
Prima del riposo un momento viene dedicato all’igiene
personale di ogni bambino. Le educatrici facilitano il sonno
attraverso filastrocche, canzoncine e ninna nanna. Al
momento del risveglio, che segue i ritmi individuali, il
bambino trova accanto a se le educatrici.
Merenda(dalle 15.30 alle 16.00)
La merenda (latte, yogurt, succo di frutta)varia ogni giorno
in base al menù.
Ricongiungimento (dalle 16.00 alle 17.30)
Nel pomeriggio i bambini vivono momenti di gioco
spontaneo o guidato muovendosi liberamente nella spazio a
loro disposizione. All’arrivo dei genitori le educatrici, oltre a
salutare affettuosamente i bambini, danno ai genitori
informazioni utili sull’andamento della giornata dei propri
figli.
LE ROUTINES
I rituali messi in atto durante questi momenti costituiscono dei
punti fermi e rassicuranti per il bambino perché in essi si sente
accolto, accettato e protetto.
Questi momenti di cura, quali il pasto, il sonno e il cambio non
devono essere sottovalutati, ma anzi trattati con estrema
professionalità, in quanto è durante questi, più che nei momenti
delle attività, che si costruisce una relazione emotivamente intensa
con il bambino.
ha più di una valenza: cura fisica
Il pranzo
del bambino attraverso un’assunzione corretta del cibo; esperienza
senso-motoria importante per la scoperta e la manipolazione del
cibo; esperienza fondamentale per l’acquisizione dell’autonomia;
esperienza sociale di condivisione.
Il gioco manipolativo-esplorativo del cibo ha pieno diritto di esistere
in quanto permette al bambino di entrare in confidenza con esso.
Inoltre il piacere di pasticciare non dura a lungo se non viene
costantemente frustrato e subentra ben presto la soddisfazione di
maneggiare le posate come i grandi.
L’alimentazione del bambino costituisce, inoltre uno degli aspetti
della vita del nido che suscita maggiori ansie nei genitori, è per
questo che il momento del pasto deve essere gestito correttamente
dall’educatrice che potrà tranquillizzare la mamma non solo con
consigli e parole ma anche con l’esempio concreto e quotidiano di
una valida impostazione del pranzo al nido.
Il cambio
ha molteplici valenze: momento
di intimità e di intenso rapporto affettivo; momento di stimolazione
verbale- cognitiva; momento di avvio all’autonomia. E’ per questo
che deve esse trattato con la massima cura, mai con fretta e
confusione.
è un momento di forte valenza
Il sonno
emotiva, affettiva e cognitiva per il bambino; non è un caso che il
riposo al nido costituisca l’ultima fase dell’inserimento, la più
delicata perché si chiede al bambino di addormentarsi fuori dal suo
ambiente abituale senza la presenza rassicurante dei genitori. Il
sonno è un momento individuale. Ogni bambino ha strategie,
oggetti, posizioni, richieste personali che, nei limiti del possibile,
verranno rispettate. L’individualità deve essere rispettata anche nel
risveglio per questo ogni bambino deve svegliarsi spontaneamente
secondo i suoi tempi.
IL GIOCO
All’interno dello svolgimento della giornata si collocano
le attività di gioco che offrono, attraverso la
strutturazione
degli
ambienti,
la
possibilità
di
conoscere, esplorare, scoprire, relazionare..
Il gioco è un’attività centrale della vita dl bambino,
molto seria ed impegnativa, che possiamo considerare al
pari del lavoro, se non fosse per la spontaneità che lo
caratterizza e che lo distingue.
Il ruolo del nido è quello di esser promotore del gioco
dei bambini, creando spazi e tempi idonei.
La presenza dell’educatrice garantisce la possibilità di
giocare:le
regole,
pur
semplici,
che
le
diverse
situazioni di gioco richiedono, non potrebbero essere
accolte senza la presenza costante di un adulto.
Al mattino, nei momenti di massima compresenza delle
educatrici, si strutturano piccoli gruppi, omogenei per
età, che giocano in spazi delimitati, nei quali si
stabilisce un clima di intimità.
I materiali variano ma i bambini chiedono quasi
ritualmente lo stesso gioco.
Il clima tranquillo permette di parlare, ma anche
semplicemente di agire a scoprire.
Molti materiali informali sono spesso più graditi di
giochi sofisticati.
La ritmicità con cui si propongono questi momenti
permette
di
organizzare
i
primi
riferimenti
temporali(“prima giochiamo, poi andiamo a pranzo,oppure a
riposare”).
Questi momenti permettono di arrivare al pranzo o al
sonno tranquilli, dopo aver stabilito rapporti sereni con
l’adulto o con il gruppetto di amici.
Durante il gioco è possibile anche un’osservazione
privilegiata dei bambini:molto progressi nel linguaggio,
nei
movimenti
o
nell’organizzazione
del
pensiero
risultano particolarmente evidenti
GIOCARE A TRAVASARE
PER sperimentare liberamente le
Qualità dei diversi materiali e avere “scambi” di gioco con
gli amici.
CON…
Farine, castagne, crusca, pasta di diversi formati, acqua,
yogurt…
GIOCARE A MANIPOLARE….
PER sperimentare diverse sensazioni tattili
Per provare il piacere di pasticciare
CON…
Pasta di pane, farina bianca e gialla, sabbia,
colori a dita, acqua e sapone, colla…
GIOCHI PER IL MOVIMENTO…
PER aumentare la padronanza del proprio corpo,
sperimentando le proprie capacità
CON…
Scalette, pedane, scivoli,materassi,cuscini,
sedie,scatoloni, cavalli,corde,cerchi…
GIOCARE A COSTRUIRE…
PER combinare le cose a loro disposizione,
creando situazioni fantastiche e
conferendone un significato
CON…
Scatole di forme, scatoloni, barattoli, carta
di giornale, cubetti di legno, casette, lego,
clipo, dentelli e dentelloni…
GIOCARE PER RILASSARSI…
PER gustare il piacere di farsi coccolare,
chiacchierare nella tranquillità e creare momenti di
rapporto individualizzato con chi si occupa di loro..
CON…
Un divano o una poltroncina, tappeto, cuscini, libri di
filastrocche e di favole, musica e giornali con
immagini da sfogliare insieme…
rito individualizzato con chi si occupa di loro..
LA PITTURA…
PER gustare il gioco con il colore,
dare liberamente forma ai diversi tipi
di segni e macchie…
CON fogli, pennelli, bicchieri,
rulli, ciotole… spugne tempere
atossiche
IL GIOCO EURISTICO
PER permettere una libera
esplorazione e sperimentazione di
riempire e svuotare contenitori di
diverso materiale, favorendo il
processo di classificazione
CON…
Pon pon di lana, tappi di sughero,
nastrini e anelli di legno, mollette,
bigodini…
GIOCARE CON LA VASCA DELLE
MERAVIGLIE
PER fare l’esperienza di rotolarsi nella
piscina piena di palline e divertirsi nel
gioco dentro-fuori con oggetti e con se
stessi
CON…
Una piscina di gomma e centinaia di
apposite palline colorate
GIOCARE DAVANTI ALLO SPECCHIO
E A TRAVESTIRSI
PER prendere famigliarità con la propria
immagine riflessa, fino a considerarla come
propria;avere la possibilità di scegliere,
mettere e togliere abiti a propria scelta
CON…
specchi, camicie,foulards, cappelli,
collane,pantofole, orologi, borsette,occhiali…
GIOCARE IN CUCINA E CON LE
BAMBOLE…
PER imitare le azioni quotidiane di chi si
prende cura di loro, far finta di sentirsi
protagonisti, per stimolare il gioco simbolico e
l’identificazione, favorire lo sviluppo del
linguaggio e della motricità fine.
CON…
arredo da cucina, piatti, bicchieri, posate,
stoviglie, pentole, materiale da “cucinare”,
bambole, vestiti, culle, cuscini, coperte,
seggiolini,vasino, biberon…
GIOCARE NELL’ANGOLO
CARICO E SCARICO
PER far evolvere il gioco dei
travasi caricando e scaricando da
carriole, grossi camion e scatole,
oggetti di varia natura
CON…
Carriole, camion, scatole in
plastica, secchielli e palette…
LA LETTURA
PER gustare la narrazione e la lettura di
immagini insieme ad un adulto, imparando
ad utilizzare i libri con rispetto e ad
accettarlo come forma di comunicazione e di
relazione
CON…
Libri di immagini, libri di fiabe, libri
piccolissimi, libri giganti, libri rigidi, libri
morbidi, libri in movimento, tappeti e
cuscini…
Ciò che si respira in un nido è il clima che gli adulti sanno stabilire,
un clima di unità e di fiducia tra genitori ed educatori è ciò che
maggiormente può recare benessere al bambino.
Pur nell’indiscutibile
nell’indiscutibile diversità dei ruoli è compito degli adulti trasformare la
necessità di una scelta in un momento di crescita e di apertura alla realtà
Novembre 2015
Le educatrici
Daniela Nadia Orlanda Sara Elisabetta
con Beatrice e Linda
Fly UP