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38 NUOVI AMICI

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38 NUOVI AMICI
Joan esce a piedi diretta a scuola, sprofondata nel suo malumore. Le
passano accanto un sacco di bambini, ma nessuno le rivolge la parola.
È terribile sentirsi così esclusi e senza amici. Alla scuola vecchia era sempre fra i primi
e nessuno faceva caso se era grassa. Tutti trovavano simpatica Joan perché era spiritosa,
aveva sempre le idee migliori e inventava i giochi più divertenti. Anche gli insegnanti le
volevano bene. Ridevano delle sue battute e davano sempre buoni voti alle sue storie e
ai suoi disegni e la sceglievano per leggere ad alta voce o per fare un discorsetto quando
qualcuno veniva in visita a scuola.
Ma ora è tutto diverso. L’insegnante della sua classe è miss Morphet. Tanto per
cominciare è vecchia, e molto severa. Nessuno può giocare. Bisogna star seduti con la
schiena dritta e ascoltarla. E poi Joan è abituata a chiacchierare allegramente mentre fa i
compiti. Ma miss Morphet dice che non si deve aprire bocca, neppure per parlare col
compagno di banco.
Joan entra in classe. Anice e Anita sono in piedi fra i banchi. Anita sta sfoggiando un
paio di scarpe nuove.
Quando si lascia cadere di schianto nel banco, Melvyn, il suo compagno di banco,
nervoso come sempre, si sposta più in là. Poi si mette a frugare nella cartella in cerca
dei libri e delle penne.
- Che succede, Melly, hai perso il rossetto? – insinua Mike.
- Te lo trovo io, va bene? – dice Billy strappando la cartella di mano a Melvyn.
Melvyn lo guarda fisso sbattendo le palpebre rapidamente.
- Per piacere, ridammela – dice.
E quelli si mettono a prenderlo in giro facendogli il verso.
Melvyn sbatte le palpebre ancora di più.
- Qualunque cosa succeda, non piangere – gli dice Joan in un soffio.
– Piuttosto cerca di ripigliartela.
- Farò finta di niente. Prima o poi si stancheranno – dice Melvyn.
Ma quelli non si stancano. Cominciano a lanciare la cartella di Melvyn da un lato
all’altro della classe. Dalla cartella piovono penne e matite.
- Riprenditela – sibila Joan. – Anzi, aspetta, te la prendo io.
Si alza in piedi e cerca di strappare la cartella dalle mani di Billy.
- Uh, Cicciabomba vuole mettersi in mezzo! – esclama Billy, e lancia la cartella a Mike.
Mike è più piccolo di Billy, e Joan ha l’impressione di potercela fare con lui. Allora gli
si butta addosso vorticando furiosamente le braccia in aria. In quel momento entra in
classe miss Morphet: - Bambini! Calmatevi immediatamente! Quest’aula rassomiglia al
recinto degli orsi! Joan Morgan, c’era da aspettarselo. Ti spiace dirmi perché hai
aggredito, Mike?
- Non l’ho aggredito, miss Morphet, mi stavo difendendo – dice Joan. - Sarà, ma a me
sembra che stavate facendo a botte. Guarda che ti caccerai in un brutto guaio se non fai
attenzione.
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