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5. Informativa sul tasso di errore - Agricoltura

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5. Informativa sul tasso di errore - Agricoltura
5. Informativa sul tasso di errore
I Servizi della Commissione europea esprimono preoccupazione per l'elevato tasso di errore
riscontrato dalla Corte dei conti europea, per quanto riguarda la politica comunitaria di
sviluppo rurale (7,7% per il 2011 e confermato a livelli simili anche per il 2012),
significativamente superiore a quanto stimato dalla Commissione sulla base dei dati trasmessi
dagli Stati Membri (tra 1.89% per il 2011 e 1.62% per il 2012). Il dato elaborato dalla Corte
dei conti europea è di gran lunga superiore al margine di materialità (o di tolleranza) del 2%.
Inoltre, anche il tasso di errore calcolato sulla base dei dati nazionali va al di là del tasso di
materialità se consideriamo il 25% di margine di sicurezza.
Tale divergenza tra i due tassi, rende necessaria una riflessione sulla qualità dei controlli
effettuati a livello degli Stati Membri. Si esorta a riflettere sulla necessità di ridurre il tasso di
errore e di migliorare la qualità e l'efficacia dei controlli. In questa riflessione dovrebbero
essere coinvolte tutte le parti interessate, compresi i beneficiari e le organizzazioni
professionali.
I Servizi invitano l'AdG ad informare il CdS delle difficoltà rilevate in termini di tasso di
errore e, in particolare, dei problemi specifici riscontrati nell'implementazione del PSR Lazio
2007-2013.
Si ricorda che, indipendentemente dal livello del tasso di errore calcolato per ciascun PSR,
ogni stato membro dell'UE e ogni Regione è tenuta ad individuare le principali cause di errore
partendo dall'esperienza dell'attuazione degli interventi e dei controlli (tutti i controlli) negli
ultimi anni e includendo anche e soprattutto le risultanze degli audit della Commissione
europea e della Corte dei Conti europea. È inoltre opportuno prendere in considerazione
anche le cause di errore individuate in altre Regioni italiane ma potenzialmente rintracciabili
anche nella Regione Lazio, sfruttando il database messo a disposizione, a tal fine, dalla rete
rurale nazionale. Anche per lo scambio di informazioni in merito alle buone pratiche adottate,
intese come strumenti preventivi e correttivi.
Per ciascuna delle cause di errore così individuate, occorre elaborare delle azioni
correttive/preventive accompagnate da una chiara tempistica di attuazione.
Si invita inoltre l’AdG a comunicare queste informazioni al MIPAAF nell’ambito
dell’elaborazione del piano d’azione nazionale per la riduzione del tasso di errore della
politica di sviluppo rurale.
Tale esercizio di monitoraggio e controllo e il relativo scambio di informazioni con le autorità
nazionali e le altre autorità regionali, dovrebbe essere attuato costantemente, aggiornando i
dati a disposizione.
In proposito si rimanda alle seguenti più diffuse cause di errore riscontrate, e alle possibili
contromisure da adottare, confidando in una pronta e opportuna azione delle autorità
regionali.
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Principali cause di errore nell'UE
a) Modifiche al sistema di identificazione parcellare (LPIS) non
correttamente comunicate / calcoli non aggiornati;
b) Impegni difficili da attuare e controllare in quanto poco
chiaramente descritti;
c) Mancato rispetto delle regole in materia di appalti pubblici;
d) Impegni non strettamente legati all'obiettivo della misura
e) Auto-correzioni eccessive rispetto all'errore rilevato:
• Correzioni del 100% per mancato rispetto di una sola delle condizioni
previste da un impegno di misura;
• Correzioni del 100% in caso di non-conformità rispetto a una sola
delle condizioni di ammissibilità;
Principali cause di errore in Italia: misure a superficie
a) Errori a livello di procedure amministrative
• Non proporzionalità delle riduzioni;
• Mancato aggiornamento del sistema LPIS;
• Assenza di - o non efficiente - scambio informazioni tra le differenti
autorità;
• Non corretta identificazione dei criteri di ammissibilità;
• Impegni non correlati ad obiettivi ambientali;
• Impegni non descritti bene: difficoltà nella loro attuazione e nei
controlli;
b) Errori a livello dei beneficiari
• Errata dichiarazione dell'area delle superfici;
• Mancato rispetto degli impegni;
Principali cause di errore in Italia: altre misure
a) Errori a livello di procedure amministrative
• Carenze nei controlli amministrativi;
• Carenze nei controlli sull'ammissibilità e ragionevolezza dei costi;
• Debole o mancata applicazione delle norme sulle gare di appalto
pubblico;
• Scarsa qualità dei controlli e delle procedure amministrative;
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b) Errori a livello dei beneficiari
• Mancato rispetto delle norme in materia di appalti pubblici;
• Dichiarazione di spese non ammissibili;
• Errori nelle domande di pagamento;
Contromisure volte a ridurre il tasso di errore (a livello nazionale)
a) Identificazione delle principali cause degli errori;
b) Piani d'azione a livello nazionale e regionale (per ogni PSR);
c) Iniziative volte ad informare e a creare consapevolezza in
materia di tasso d'errore (scambio di informazioni/buone
pratiche/uso del database della Rete Rurale);
d) Attività di formazione;
e) Incremento del numero di controlli e della loro qualità;
Possibili ripercussioni (a livello UE)
a) Sospensione dei pagamenti;
b) Incremento delle correzioni finanziarie;
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