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Maxi debito delle reti gas la giunta spera nei giudici

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Maxi debito delle reti gas la giunta spera nei giudici
1717BUSTO ARSIZIO - GALLARATE
LUNEDÌ 4 GENNAIO 2016
PRESEPI E BARATTO
Tra grillini e Tarantino è guerra aperta
SAMARATE -(m.be.) «La maggioranza se
le canta e se la suona ma stavolta ha davvero stonato». E’ questo il severo giudizio
dell’opposizione dell’ M5S guidata dal
consigliere Stefano Provasio (nella foto)
riservato alla giunta Tarantino ,all’ordine
del giorno di Forza Italia ed alla mozione
della Lega con a tema la tutela dei simboli
cristiani e le tradizioni religiose sui quali il
Movimento si è astenuto. Premettono i
grillini: «La nostra posizione è chiara: cancellare le feste e impedire ai bambini di intonare i canti natalizi equivale a cancellare un pezzo di cultura e tradizioni ed è
inaccettabile». Poi aggiungono: «Ma questo non significa che si possa illustrare ed
approvare qualsiasi testo venga presentato al riguardo» evidenziando le notevoli
incongruenze «di due testi non votabili,
generici, incoerenti, imprecisi nelle varie
richieste, fuori tempo massimo, inapplicabili ed inefficaci». Ma una stoccata va al
sindaco Leonardo Tarantino che in aula
aveva ribadito che l’M5S non aveva votato i due testi come “ripicca” per i non voti
della maggioranza alle mozioni M5S:
«Una bambinata che non ci appartiene».
Da qui una dura riflessione su quanto sta
Maxi debito delle reti gas
la giunta spera nei giudici
Il 12 gennaio è prevista la sentenza del Tribunale di Milano
SUMIRAGO - Il 22 dicembre. Era questa la data attesa da mesi per conoscere il destino finanziario del Comune di Sumirago, da anni a un passo dal baratro del dissesto
a causa del contenzioso
sul riscatto della proprietà delle rete del metano,
una vicenda ormai nota
che risale addirittura al
2009 e che ha creato nelle
casse comunali un debito
dal maxi valore di due
milioni di euro generato
dal lodo arbitrale giudicato esecutivo dal tribunale
d’appello di Milano. Prima di Natale i giudici sarebbe dovuti entrare nel
merito, per stabilire finalmente chi ha ragione: il
Comune o la società 2I
Rete Gas?
E invece, a causa della indisposizione di un togato,
l’udienza è slittata al 12
gennaio.
Lo ha reso noto il sindaco
Mauro Croci l’altra sera
in consiglio comunale. O
meglio sarebbe dire in
riunione di maggioranza,
perché per l’ennesima
volta i banchi d’opposizione hanno brillato per
le assenze dei loro componenti. Questa volta erano assenti sia i due consiglieri di Progetto in Comune (Tobia Perfetto e
Alfredo Bottazzi) sia il
capogruppo della Lega
Alessandro Azzoni, lasciando così i “Cittadini
per Sumirago” soli a suonarsela e cantarsela.
Ci sono
due milioni
di buco che
pesano sui conti
del comune
Nonostante ciò, Croci ha
colto l’occasione per fare
il punto sulla vicenda più
spinosa del suo mandato,
Incombe il rischio di
dissesto finanziario sul
municipio di Sumirago:
colpa della causa per le
reti del gas
una pesante eredità arrivata dal passato che ancora non è si conclusa. Soltanto un mese fa la giunta
aveva dovuto portare in
votazione l’avvio della
procedura di riequilibro
Un mese fa
l’avvio della
procedura
di riequilibrio
finanziario
finanziario. «La sola alternativa percorribile era
portare le chiavi del municipio al prefetto e com-
missariare l’ente», spiegò. Si tratta di un’opportunità di rientro dal debito
in dieci anni concessa
dallo Stato per gli enti nei
quali sussistano squilibri
strutturali del bilancio in
grado di provocare il dissesto finanziario. Cosa
che naturalmente non accadrebbe se i giudici di
secondo grado dessero
ragione al Comune facendolo uscire da un incubo
che dura da sei anni ma
che negli ultimi due si è
acuito con continui pignoramenti della tesoreria che hanno ingessato
l’attività amministrativa.
Ecco perché l’amministrazione aspettava con
ansia l’udienza del 22 dicembre, salvo poi trovarsi
costretta a prolungare
l’attesa di tre settimane.
Il consiglio comunale
dell’altra sera si è reso necessario per prorogare di
ulteriori sei mesi la convenzione per la gestione
associata delle funzioni
di segretario comunale
tra Sumirago, Carnago,
Caronno varesino e Brunello. «Si stanno aprendo
degli scenari, tra cui la
possibilità di ingresso di
Daverio, e così insieme
agli altri sindaci ci siamo
presi sei mesi di tempo
per decidere come sia
meglio procedere», ha
detto Croci. Con le opposizioni latitanti, il punto
naturalmente è passato
all’unanimità.
avvenendo nell’aula consiliare. Scrive
l’M5S: «Anche la mozione della Lega è
stata approvata dalla sola maggioranza e
come abitudine a parlare sono i soliti tre
consiglieri, gli altri non aprono bocca». Invece, «la mozione presentata da noi del
MoVimento sul baratto amministrativo sta
ancora aspettando la sua attuazione cosa che avrebbe forse dato respiro a qualche concittadino a Natale e – conclude
con una dose di ironia - «attendiamo la
prossima utilissima mozione della maggioranza, probabilmente sulle tradizioni
lombarde pasquali, prima di Ferragosto»
IL BILANCIO DI MONTAGNOLI
Obbligati a lavorare
senza programmazione
ARSAGO SEPRIO - «Un anno triste». Così il sindaco
Claudio Montagnoli definisce il 2015 nel consueto incontro con la stampa per stendere il bilancio degli ultimi dodici mesi trascorsi alla guida
di Arsago. «In tanti di amministrazione (per lui il
2016, sarà il diciottesimo in fascia tricolore, ndr)
non mi è mai capitato di lavorare in una situazione
che sembra quasi un vivere alla giornata, senza
possibilità di programmare in maniera precisa
perché cambia tutto dalla sera alla mattina». II suo
sfogo ha naturalmente un mittente ben preciso, il
governo centrale. «Un esempio? La Tasi. Sono
ben contento che venga tolta, ma ai Comuni virtuosi come il nostro, che hanno scelto in questi
periodi difficilissimi di
mantenere le aliquote
basse, lo Stato ora darà quanto introitato lo
scorso anno. In pratica, meno un Comune
ha chiesto ai propri cittadini, meno avrà dallo
Stato centrale».
Eppure, nonostante
tutto, l’elenco degli interventi realizzati nel
2015 è lungo. E Montagnoli lo rivendica
con forza: il nuovo impianto di riscaldamento in municipio e in palestra,
gli interventi alla rete idrica, il miglioramento del
sistema informatico e telematico, la convenzione
per la polizia locale con Somma e Casorate, gli orti
urbani e molti altri. Rimane ancora fermo al palo, in
attesa dei finanziamenti regionali, l’intervento più
importante, ovvero l’ampliamento della scuola
primaria. «E’ una telenovela infinita, ma noi siamo
sempre attenti e attivi. E se ci togliessero questo
stramaledetto patto di stabilità, saremmo anche
pronti a partire con le nostre forze».
Un capitolo a parte Montagnoli lo riserva a Malpensa, proprio ora che sta per partire l’iter per
l’approvazione del nuovo Masterplan che disegnerà l’aeroporto dei prossimi quindici anni: «La
nostra non è una posizione contraria a priori, ma
ciò che preoccupa è l’eventuale raddoppio del
numero di movimenti giornalieri rispetto agli attuali. Questo porterebbe un aumento dell’utilizzo delle due piste esistenti con ovvie ripercussioni sull’inquinamento acustico e ambientale, nonostante il miglioramento degli aeromobili di nuova generazione. Il Masterplan della futura Malpensa
che ci hanno presentato un mese fa, anche se ridotto rispetto a quello ritirato da Sea lo scorso anno, presuppone un’attenzione e una ferma posizione sugli scenari futuri».
Gabriele Ceresa
G.C.
Proviamo a salvare i tigli. Nasce un comitato
Nasce un nuovo comitato per salvare i tigli
SAMARATE - L’annuncio è
stato dato lo scorso mese in consiglio comunale nel corso delle
comunicazioni da parte del consigliere di opposizione Alessandro Ferrazzi(PD) a dimostrare
che la partita non è ancora persa
e l’anno appena iniziato sarà di
lotta. Si perché è nato il nuovo
gruppo di lavoro “Tigli di via
XXII Marzo: Proviamoci” aperto a cittadini, associazioni, partiti politici ma soprattutto a
chiunque sia animato da buona
volontà e da spirito costruttivo
con il fine nobile di salvare diciotto tigli di via XXII Marzo – a
San Macario – che quest’anno
dovrebbero subire l’effetto ruspe a causa dei lavori di riqualificazione della storica arteria
della frazione che si aspetta da
tanto, troppo tempo. Si legge
sulla pagina Facebook del gruppo che in poche settimane ha già
raggiunto un centinaio o poco
più di membri: «Il nostro scopo è
raccogliere idee e soluzioni per
salvaguardare la storicità, la bellezza e la monumentalità dei tigli di via XXII Marzo migliorando nello stesso tempo la viabilità
e la sicurezza stradale per le auto
e le categorie deboli come pedoni e ciclisti». Insomma sta davvero tutta qui la scommessa di
questo gruppo nato dopo che la
battaglia per la salvezza di questi
alberi storici ha occupato per
lungo tempo e diversi mesi le
cronache locali a seguito anche
della presa di coscienza civica e
spontanea di un gruppo di cittadini guidato da Emanuela Si-
gnorini che in soli cinque giorni
aveva raccolto quasi 1100 firme
in una petizione popolare pro tigli con tanto di consegna ufficiale in comune al primo cittadino
Leonardo Tarantino. Il dialogo ed il confronto con il comune
non sono mai mancati ma la decisione finale dell’ente locale di
non trovare alternative al progetto originario con tanto di taglio
dei 18 tigli ha quindi riaperto i
battenti di una partita che non è
terminata al novantesimo minuto. Aveva detto pochi giorni fa il
sindaco nel corso della conferenza stampa di fine 2015:
«Aspettiamo il parere di Regione Lombardia sulla loro monumentalità ma noi daremo atto al
progetto di riqualificazione di
una via che la città aspetta da de-
cenni e che presto vedrà la luce e
procederemo a ripiantumare i tigli sacrificati all’interno di un
progetto di città verde in una
prospettiva più ampia». A stretto
giro di posta era arrivata sulla
Bacheca Civica la risposta di Signorini: «Un sindaco che va
contro un imponente mobilitazione popolare messa in campo
per salvare un pezzetto di ambiente e di storia del nostro caro
territorio non è il nuovo che
avanza bensì il vecchio che si riconferma». Insomma le schermaglie sembrano solo all’inizio
fermo restando che bisogna anche trovare delle alternative - ma
come diceva in televisione il
compianto Corrado Mantoni«forse non finisce qui».
Matteo Bertolli
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