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Il M5s sarà costretto a vincere
PRIMO PIANO Sabato 5 Marzo 2016 9 A Roma, dove gli altri partiti sono praticamente ridotti ad una poltiglia improponibile Il M5s sarà costretto a vincere Anche grazie a Virginia Raggi, sua candidata sindaco DI SCOVATI NELLA RETE MARCO BERTONCINI L e amministrative stanno rivelandosi per il M5s una circostanza favorevole, inattesamente a giudizio di molti politologi: i grillini potrebbero serbare una robusta fetta degli elettori conquistati a politiche ed europee. Anzi, qualche sondaggio assegna loro potenzialità addirittura per rassodare il voto di protesta. L’esempio clamoroso è fornito da Roma. Ovviamente l’inglorioso e traumatico epilogo dell’amministrazione di Ignazio Marino aveva fornito non poche carte al gioco pentastellato. Se il passare del tempo dalle dimissioni del sindaco attenua nel corpo elettorale il ricordo, l’insoddisfazione diffusa per le condizioni della capitale spinge oggi molti romani a riflettere sulla possibilità, la prossima volta, di chiudere la porta ai partiti, a tutti i partiti indistintamente, per cercare alla disperata un cambiamento purchessia. Il fatto è che, dal traffico alle buche nelle strade (eterno tormentone capitolino, croce di ogni sindaco, diletto di ogni pagina di cronaca locale), dai parcheggi ai trasporti e perfino agli animali (storni, topi, gabbiani), a Roma le questioni di ogni giorno restano eternamente insolute. Il rinfocolato scandalo di affittopoli, poi, intorta direttamente o indirettamente ex sindaci e disciolte amministrazioni di ogni colore. Va detto che la candidata grillina, Virginia Raggi, sembra acquistare simpatie. Dalla conferenza stampa di presentazione in poi, l’immagine appare positiva. Lo si può dedurre anche dal duplice comportamento della stampa della destra capitolina. Il Tempo le ha concesso ampio spazio, dipingendola positivamente. Il Giornale d’Italia, organo di Francesco Storace, l’ha anch’esso sbattuta in prima pagina, ma per attaccarla: segno di ruvida preoccupazione per una concorrenza efficace. D’altro canto le buone prospettive grilline per arrivare al ballottaggio si avvertono pure a Torino, a spese soprattutto del centro-destra. Contemporaneamente, però, il movimento patisce i rischi della partitizzazione, del divenire cioè come gli altri. I ricorsi alla giustizia, da parte degli esclusi alle primarie romane, ne sono un sintomo. In Campania, poi, le liti, le dissidenze, il correntismo, le accuse reciproche, perfino le ventilate doppie liste, sia a Napoli (ove costantemente i sondaggi hanno assegnato ottime possibilità all’ignoto candidato grillino) sia a Salerno, accostano il movimento alle non eccellenti tradizioni dei vecchi partiti. I cinque stelle stanno facendosi del male da soli. Virginia Raggi #CONDENASTQUALITY Ci accontentiamo semplicemente del meglio e creiamo i migliori prodotti editoriali. Per questo abbiamo Vanity Fair, il settimanale leader in Italia, Vogue il mensile più autorevole e Glamour il mensile femminile più letto. Per questo siamo l’editore italiano più seguito sui social. Per questo ogni mese oltre 15 milioni di donne scelgono i nostri siti. Tradotto in una parola, Qualità. In due parole, Condé Nast.