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Qual è la prima cosa che fareste, se eletti?
10 Porto S. Elpidio •• MERCOLEDÌ 25 APRILE 2012 & S. ELPIDIO A MARE U N A D O M A N D A A L G I OR N O Qual è la prima cosa che fareste, se eletti? AVVICINANDOCI alle elezioni comunali, il Carlino si confronta con i sette candidati sindaci sulle principali tematiche politiche e amministrative della città. Affronteremo un argomento al giorno, formulando una domanda specifica agli aspiranti alla carica di primo cittadino, che saranno chiamati a rispondere illustrando in sintesi le loro idee e i loro progetti in proposito. MARIANI Riallacciare il dialogo tra Comune e cittadini ORSILI Un tavolo di confronto sulle questioni più urgenti RIATTACCARE la spina tra Comune e società civile. Oggi la città è morta, spenta si respira un’aria nefasta, di estremo pessimismo. Dobbiamo riprendere una corretta e trasparente comunicazione con i cittadini improntata a criteri di veridicità e non fine a uno sterile consenso politico. Dare la giusta priorità e un codice di accesso agli uffici significa sgravare e migliorare la loro attività visto che, ogni giorno, si trovano a risolvere le problematiche che vengono sottoposte alla loro attenzione con il codice rosso di estrema urgenza quando in realtà non lo sono affatto. Solo così riusciremo a far sì che il cittadino torni ad avere fiducia nelle istituzioni, perché creare aspettative o fare promesse è il segnale dell’insorgere di un processo tumorale tra ente e società che porta alla morte della politica. LA PRIORITÀ assoluta per il nostro territorio è la programmazione e l’istituzione di un tavolo di confronto. Sono molti gli argomenti che possono essere affrontati: Comune–Provincia–dirigenza scolastica sullla sorte del Tarantelli; Comune-Croce Azzurra per l’individuazione della nuova sede; individuazione del sito per realizzare la scuola materna ‘Martinelli’; confronto con la Provincia in tema di viabilità in zona Angeli; confronto con i commercianti per riportare il mercato in centro; confronto con l’Asur sul polo dell’anziano; individuazione delle aree parcheggio per il centro; concorso di idee per l’area Mandozzi e per l’ex consorzio agrario di Casette. Queste sono le grande decisioni che dovranno essere formalizzate entro il primo anno di mandato in modo da vederne la soluzione entro la fine. PLATANO ‘Far innamorare’ gli elpidiensi della città SABBATINI Mandare subito a casa partiti e lobby di potere TERRENZI Sostegno alle famiglie con un fondo di garanzia VALENTINI Riconquistare la fiducia della cittadinanza ZALLOCCO Un fondo di solidarietà per combattere la crisi SIAMO convinti che risolvere in maniera equilibrata tutte le problematiche non sia semplice, anche a causa dello scarso sentimento degli elpidiensi nel sentirsi parte della stessa comunità. La grande estensione territoriale certamente non aiuta gli amministratori. Il compito di un’amministrazione lungimirante è proprio quello di ‘far innamorare’ gli abitanti del proprio paese e di trovare la giusta alchimia per valorizzare tutte le peculiarità dei territori sintetizzandole in quell’unicum che risulterebbe vincente. Facendo conoscere la storia, la cultura, i luoghi, le manifestazioni, le caratteristiche del nostro straordinario paese a partire dalle scuole dell’infanzia e primarie cresceremo degli elpidiensi doc, fieri di esserlo. Elpidiensi capaci di sviluppare una coscienza di comunità e di sentirsi protagonisti. DOPO un’attenta riflessione, direi che la risposta è semplice: mandare tutti i partiti a casa. Basta una tornata elettorale che inneschi un vero rinnovamento. Non parlo dei candidati: so che sono tutte brave persone. Il problema sono i partiti alle loro spalle, quelli che hanno mandato l’Italia sull’orlo del default. Il loro fallimento è sistemico e tangibile, quantomeno per chi si informa ed è cosciente di ciò che accade. Bisogna dunque scardinare questo malcostume di clientelismi e raccomandazioni. Ovvio che chi pensa di avere un figlio mediocre a cui non dà il minimo credito, preferisca mantenere questo status antimeritocratico, ma la maggior parte di noi crede nella meritocrazia e spero che ci sia uno slancio d’orgoglio il 6 e 7 maggio spazzando via la dittatura dei partiti con tutte le lobby che bloccano il nostro sviluppo. LA PRIORITÀ delle priorità: il sostegno alle famiglie con diverse iniziative tra cui l’istituzione di un fondo di garanzia e dell’agenzia casa per il sostegno al pagamento di canoni e bollette. Attiveremo detrazioni all’Imu in base all’Isee fino alla completa esenzione; lo faremo con risorse che troveremo facendo scelte di bilancio coraggiose. Ma priorità sono anche altre: una scuola materna nel capoluogo, i parcheggi a servizio del centro storico, la viabilità in via Angeli, non necessariamente nell’ordine indicato. Nel rispetto del principio del bilancio partecipato (anch’esso una priorità) su questioni così importanti intendiamo confrontarci con la cittadinanza e decidere insieme. Stiamo raccogliendo pareri con il questionario distribuito negli incontri e dall’analisi dei dati stanno emergendo indicazioni interessanti. PER LA PROSSIMA amministrazione sarà fondamentale riconquistare la fiducia della cittadinanza. Su questa direttrice ci muoveremo fin da subito. Per troppo tempo i nostri concittadini sono stati abbandonati e lasciati al di fuori delle vicende della cosa pubblica. Questo ha provocato un progressivo e comprensibile allontanamento dalla vita amministrativa e politica. Oggi il distacco tra amministratori e amministrati è tangibile. In cima alla nostra lista di priorità c’è quindi un cambio di rotta sostanziale e prima di tutto sociale: apriremo le porte del Comune agli elpidiensi. Solo così, con la riacquistata fiducia da parte di tutti i cittadini, a prescindere dal loro voto, potremo iniziare una pianificazione che ridia alla città il lustro che merita. IN CITTÀ, nelle Marche e più in generale in Italia, in questo difficile momento di crisi economica è necessario mantenere la coesione sociale, combattere ogni forma di disagio sociale, il rischio di esclusione e prevenire le tensioni. Ciò è possibile supportando le persone e le famiglie salvaguardando la rete dei servizi sociali, garantendo il sostegno alle politiche scolastiche, valorizzando il supporto all’associazionismo che favorisce il senso di appartenenza. Un’azione concreta che intendiamo attuare è la creazione di un fondo di solidarietà per aiutare le famiglie ad affrontare l’impatto della nuova fiscalità imposta dallo Stato e per sostenerle nelle spese che incidono di più nel loro budget: mutui, affitti, utenze, accesso ai servizi per l’infanzia.