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la vodka giulia moriconi
La vodka Giulia Moriconi Vodka deriva dalla parola di origine russa voda, una forma arcaica diminutiva di acqua, sopravvisuta solo perche attribuita ad una bevanda alcolica che esiste da secoli. Fino all’inizio del XIV secolo non ci sono documenti che provano l’esistena della vodka in russia. Testimonianze certe di una distillazione progredita e sviluppata compaiono solo agli inizi del XVI secolo quando gli svedesi iniziarono ad importare da Mosca “una bevanda che brucia”. È nello stato moscovita che la distillazione, intesa come strumento commerciale e non fatto casalingo e personale, sembra essersi sviluppata, e in particolare è quasi certo che la produzione della vodka abbia avuto inizio sul finire del XIV secolo in un monastero della città di Mosca. Da qui, appunto, la denominazione di moscokovskaja vodka, cioè “vodka originaria di Mosca”. Ma nella storia della vodka ci sono anche i polacchi i quali, non solo rivendicano la paternità dell’acqua vite di cereali o vodka, ma affermano che il termine russo, vodka, abbia avuto origine dal polacco woda ed anche in questo caso il significato è acqua. Il nome poi passo in Russia solo alla fine del XIX. Questa affermazione troverebbe conferma nel “dizionario timologico della lingua polacca” dove si legge che la parola wodka non era in uso in russia prima di quel periodo. In effetti il termine vodka, usato per definire il distillato tradizionale entrò in russia sul finire dell’ottocento, indubbiamente, però, l’acqua vite esisteva già da tempo e veniva chiamata con altri termini,quali gorjacee vinò cioè “vino che brucia” Originaria della Polonia o della Russia, la vodka era, comunque, già largamente diffusa nei due Paesi fin dal 1500. La vodka secondo il disciplinare CEE è “La bevanda alcolica ottenuta da alcol etilico d’origine agricola sia per rettificazione, sia per filtrazione su carbone attivo, seguita eventualmente da una distillazione semplice, o per trattamento equivalente che permetta di attenuare le caratteristiche organolettiche delle materie prime utilizzate”. Un’aromatizzazione donsente di conferire al prodotto caratteristiche particolari soprattutto un gusto abboccato. La qualità della vodka assume aspetti diversi a seconda del Paese di produzione, e talvolta, anche del produttore. La scelta dei cereali è fatta in base a quelli maggiormente prodotti nel Paese d’origine. La vodka originale russa, la wodka polacca, la vodka finlandese, sono ottenute dall’alcol raffinato di cereali, prevalentemente grano e/o segal, della massima purezza. In altri paesi si utilizza anche il distillato di patate, ed esistono poi tipi particolari di “vodke” ricavate dalla distillazione del riso e di radici di liquirizia (Cina), riso (Hong-Kong), datteri (Iran), pere (USA). Le migliori qualità di vodka russa si ottengono dal malto di segale fermentato con lieviti selezionati, al quale si possono unire in piccole proporzioni, sempre diverse: avena, frumento, orzo e grano saraceno. Elemento molto importante è l’acqua, che deve essere pura. L’acqua, prima della misscelazione con i cereali,viene ulteriormente depurata attraverso demineralizazione, sedimentaizion e filtraggi su sabbia di quarzo, ma è sempre acqua “viva” non essendo bollita ne distillata. L’acqua è utilizzata anche per la diluizione del distillato: 1/3 di acquavite e 2/3 di acqua. La distillazione della vodka avviene in alambicchi continui e il distillato dopo una parziale o completa diluizione con acqua, subisce una filtrazione su carbone di betull, il cui scopo è liberare il distillato da odori sgradevoli dovuto soprattutto alle aldeidi. Il risultato di questa lavorazione è un’acquavite incolore con un’aroma particolare e sottile che la differenzia dalle vodke prodotte in altri Paesi europei o da quelle statunitenzi, piu neutre e insapori. Oltre alla vodka detta “neutra”, per il sapore quasi privo di caratteristiche distintive, esistono numerosi altri tipi di vodka, ai quali durante la lavorazione, sono aggiunti aromi particolari come: limone, foglie del pero e del melo,garofano, pepe e erbe della steppa. È necessario che la vodka sia fredda ma non gelata. Bevuta sola è meglio liscia: non si deve mai aggiungere ghiaccio ma raffredare il bicchiere e tenere la bottiglai in frigorifero. Per mantenere fresca la vodka si usano i bicchieri cilindrici o pipette, contenenti la dose del distillato già freddo. La vodka è una delle basi alcoliche più importanti della miscelazione dei cocktail, short o long drink, perche la sua qualità di distillato neutro le da la capacità di assumere il carattere di cio con cui è miscelata aumentando nella forza alcolica, senza variarne il sapore.