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Il Bambino - Stallergenes

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Il Bambino - Stallergenes
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Il Bambino
09.05 - 7400
asmatico
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Che cos’é
l’asma?
L’asma è una patologia respiratoria.
È un insieme di sintomi caratterizzati
dalla dispnea, ovvero dalla difficoltà a respirare
dovuta a un restringimento delle vie aeree
(asma lieve).
In caso di evoluzione peggiorativa i bronchi,
che permettono all’aria di accedere ai polmoni,
si infiammano, si contraggono, si intasano di muco
al punto che le loro pareti si ispessiscono
portando a un malessere importante
(l’aria passa con difficoltà dai bronchi).
COME SI MANIFESTA
L’ASMA NEL BAMBINO?
> Tipica crisi d’asma:
Il bambino presenta molte difficoltà a
inspirare e espirare l’aria contenuta
nei suoi polmoni, cosa che genera una
tosse e un sibilo tipico. I sintomi
vanno da un semplice affanno fino a
difficoltà respiratorie gravi al punto
da richiedere l’ospedalizzazione.
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La crisi può essere di breve durata (da qualche minuto a
qualche ora) oppure ripetersi per diversi giorni. La maggior parte dei bambini asmatici presenta segni extrarespiratori che precorrono la crisi: naso che cola, gola
che pizzica, prurito agli occhi, starnuti, affaticamento,
pallore, occhi cerchiati, mal di testa.
> Altre manifestazioni
possono rappresentare un asma:
• Tosse importante e persistente:
- Tosse frequente che evolve nel corso
di diverse settimane, ma anche mesi
o anni.
- Tosse secca, più frequentemente notturna (in particolare quando si va a letto
o tra le 2 e le 4 del mattino).
- Tosse che sorge dopo aver terminato certi sports di
resistenza alla fatica, come la corsa o la bicicletta.
- Tosse intensa quando il bambino si
agita, gioca, ride o piange.
- Tosse che insorge in certi
periodi dell’anno oppure
in una casa umida o polverosa oppure alla presenza di un animale.
• Bronchite ricorrente, sibili :
Per tutti i bambini, dopo 3 episodi di bronchiolite, si
deve pensare ad una diagnosi di asma. Una respirazione sibilante accompagnata da tosse che segue a un
episodio di rinofaringite banale è il sospetto di un’asma che deve portare a una visita allergologica/pneumologica.
La scoperta di una base allergica deve far pensare alla
predisposizione dell’asma.
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IL BAMBINO ASMATICO,
E LA SUA VITA QUOTIDIANA
L’asma si ripercuote immancabilmente
sulla qualità dI vita del bambino
> Costrizioni legate alla malattia:
L’asma è la prima causa di assenteismo in
età scolare. Il bambino asmatico in crisi
mal sopporta l’esercizio fisico. In certi
casi le crisi sono provocate dallo sforzo.
La paura di subire una crisi limita l’attività, mentre un
allenamento costante, regolare e progressivo, può permettere di migliorare la qualità della vita.
È dunque la pratica regolare che fa del bambino
uno sportivo, che sia asmatico oppure no.
> Costrizioni legate al trattamento:
Una regolare sorveglianza medica della funzione respiratoria è indispensabile. Il bambino
deve essere chiaramente informato sulla sua
malattia, sul trattamento e sulle attività che può praticare. È a questa condizione che seguirà con regolarità il
suo trattamento, tutti i giorni, a casa come a scuola.
Quando il trattamento viene ben compreso e dunque ben
seguito, il bambino può ritrovare una qualità di vita del
tutto soddisfacente e avere una presenza a scuola normale. Un sostegno da parte dei genitori e una buona
aderenza al trattamento in età scolare costituiscono i
fattori chiave di successo.
QUALI SONO LE CAUSE
DELL’ASMA NEL BAMBINO?
Sono principalmente le allergie, le infezioni respiratorie,
il reflusso gastro-esofageo, l’intolleranza all’aspirina e
altre ancora.
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l’asma è di origine allergica
nell’ 85 %dei bambini.
Le crisi d’asma del bambino allergico sono spesso favorite o aggravate da un episodio di infezione virale respiratoria. Esse sono provocate da allergeni presenti nell’aria dell’ambiente dove il bambino vive.
COS’È L’ALLERGIA?
L’allergia è un fenomeno complesso: si potrebbe definire una reazione eccessiva dell’organismo a una sostanza
che gli è estranea.
Quando l’organismo entra in contatto con questa sostanza, detta allergene, la persona allergica produce anticorpi destinati a combattere specificamente l’allergene,
cosa che scatena la malattia allergica.
La reazione allergica può manifestarsi in differenti modi:
attraverso manifestazioni respiratorie, come la rinite e l’asma, o attraverso manifestazioni cutanee, come l’eczema e
l’orticaria.
Queste manifestazioni persistono fin tanto che la persona resta in contatto con la sostanza allergizzante.
I principali fattori dell’asma allergico
• Gli acari, aracnidi microscopici presenti nella
polvere di casa, che popolano la moquette, la
biancheria e i tessuti di arredamento.
• I pollini di graminacee, erbacee o alberi generalmente responsabili del raffreddore da
fieno.
• Gli animali: peli di gatto, cane, porcellini
d’india, criceti, conigli, cavalli.
• Certi alimenti
Fattori aggravanti: inquinamento esterno (fumi, gas di
scappamento, ecc.), inquinamento interno (aerosol, pitture, batteri, ecc.), fumo passivo e attivo, scarsa aerazione dell’abitazione.
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L’asma: una priorità
su scala mondiale
per l’OMS*
> 40
% delle riniti allergiche
evolvono in asma e il 70 % degli
asmatici hanno una rinite allergica.
> 1/3 dei bambini soffrono o
hanno sofferto di asma.
> il doppio degli asmatici in 10 anni
in Italia, in particolare
nei bambini.
> 3 asmatici su 10 sono bambini.
> 100 000
nel mondo.
000 di asmatici*
> 3 milioni di italiani*
soffrono d’asma.
> 2000 decessi all’anno in Italia*.
* Ministero della Salute-Pneumonet.
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COME TRATTARE L’ASMA?
> Identificare il o gli allergeni.
Quando si sospetta un’origine allergica, è essenziale consultare un allergologo. Questo eseguirà la
diagnosi dell’allergia basandosi su:
• domande precise (sintomi, storia clinica e condizioni
di vita).
• i risultati dei test cutanei. Questi test vengono effettuati sulla pelle dell’avambraccio con una goccia di
ogni estratto di allergene sospetto e identificano il o gli allergeni responsabili. Questi
allergeni provocano una reazione locale, un
pomfo nel soggetto sensibile.
• tests biologici potranno essere eseguiti,
come complemento, per confermare la diagnosi.
> Tentare di eliminare gli allergeni sospetti.
Nella limiti del possibile, bisogna allontanare tutti gli
allergeni sospettati di provocare le crisi d’asma, a casa
come a scuola o durante le attività del tempo libero.
• Adottare misure anti-acari.
• Proteggersi in periodi pollinici.
• Allontanare gli animali domestici se il bambino presenta difficoltà respiratorie in loro presenza.
> Curare i sintomi.
Il trattamento ha come obiettivo il controllo dell’infiammazione e la lotta contro la broncocostrizione. Deve
essere seguito costantemente, con regolarità e non unicamente nei momenti di crisi.
La crisi d’asma sarà curata e rapidamente alleviata attraverso un broncodilatatore come un aerosol dosato o una
polvere inalante. Se un trattamento di base è necessario,
lo si assocerà a corticosteroidi inalanti ed eventualmente un broncodilatatore di lunga durata d’azione. Nei casi
più seri, si utilizzeranno corticosteroidi per via generale
(asma acuto o cronico).
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> Attaccare la malattia alla radice.
Quando l’allergologo avrà diagnosticato un asma di origina allergica e l’asma è ben stabilizzata, questi proporrà una desensibilizzazione.
L’obiettivo è di abituare progressivamente l’organismo
del bambino a dosi crescenti di allergeni al fine di creare una tolleranza.
In pratica due tipi di somministrazioni sono possibili:
• la via iniettiva, tramite iniezioni sottocutanee nella parte superiore del braccio.
• la via sublinguale, attraverso
gocce di allergeni da somministrare sotto la lingua preferibilmente al mattino a digiuno
(trattamento a domicilio secondo indicazioni dell’allergologo).
Benefici della desensibilizzazione:
migliorare la qualità della vita in maniera duratura
Prevenire l’aggravamento della malattia.
Evitare l’insorgenza di nuove sensibilizzazioni ad altri
allergeni (polisensibilizzazioni).
Ridurre la frequenza delle crisi e migliorare la funzione respiratoria.
Ridurre il consumo di trattamenti sintomatici contro
l’asma.
www.stallergenes.it
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