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L`urlo-Edizione straordinaria - "GN D`AGNILLO"

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L`urlo-Edizione straordinaria - "GN D`AGNILLO"
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EDITORIALE
Abbiamo scoperto, in questi ultimi due anni ,che la redazione di un
giornalino scolastico è una delle attività più avvincenti che una scuola
possa offrire ai suoi alunni: Certo, i nostri docenti hanno faticato parecchio a farci intraprendere questa” attività “ extracurriculare che inizialmene ci sembrava essere solo un modo per farci svolgere altri compiti a
casa per lo “sviluppo delle nostre competenze linguistiche e comunicative…..” poi la scoperta…. Il gruppo di allievi che ha inizialmente aderito, dietro i reiterati inviti dei docenti, ha visto di giorno in giorno crescere l’entusiasmo che ,a macchia d’olio, ha invaso quasi tutti gli studenti
dell ‘ISISS Giovanni Paolo I al punto che spesso ,per poter inserire tutti
gli articoli,recensioni,racconti e così via giunti in redazione , ci sarebbero voluti più giornalini e non uno solo.” L’Urlo dell’Isiss”, questo il nome del nostro giornalino ,al di là delle finalità didattiche era diventata
una nostra “creatura”, uno strumento per esprimere e scambiare idee con gli altri studenti , un mezzo da usare come un ponte fra i diversi sedi indirizzi del nostro istituto. Abbiamo fatto di tutto per
poter continuare a farlo vivere così come era: ore
piccole per correggere le bozze , discussioni animatissime sull’impostazione da dare, distribuzione porta a porta per racimolare quanto necessario
a contribuire al pagamento della stampa… ma i
mezzi a disposizione della scuola , ormai a quota zero, non ci consentono più di continuare da soli e per questo abbiamo chiesto “asilo” all’Eco dell’alto Molise , la cui redazione, con grande slancio e solidarietà, ci
ha benevolmente riservato un cantuccio nel giornale da cui far sentire la
nostra voce e dimostrare che i giovani d’oggi non sono tutti assenti e
passivi rispetto a ciò che accade nella realtà che li circonda, ma hanno le
“loro” idee e tanta voglia di esprimerle con le parole e se necessario con
le azioni. Certo ci sentiamo un po’ intimiditi se pensiamo a quanti lettori sparsi nel mondo leggeranno i nostri articoli o le nostre performances .A tutti loro chiediamo scusa se dovessimo essere banali o scontati :
perdonateci e aiutateci con le vostre critiche o con le vostre lodi(se
qualcuno si sentirà di farlo). Le aspettiamo:ci aiuteranno comunque a
crescere.
LA REDAZIONE
N.D.R
Nelle .pagine seguenti abbiamo raccolto tutti gli articoli prodottidagli alunni ,sia
quelli pubblicati ,sia quelli che ;per ovvi motivi editoriali ,non hanno potuto avere
l’onore di essere ospitati sulle pagine dell’Eco i cui direttori e collaboratori torniamo di nuovo a ringraziare per la grande opportunità che ci hanno offerto e di cui ci
uguriamo i poter usufruire anche nel prossimo anno scolastico
Grazie da tutti gli alunni dell’Isiss ,dai nostri docenti ,dal Dirigente scolastico.
Aula virtuale
Lettera aperta a tutti gli ex dell’Isiss di Agnone
Ai Presidi, ai Docenti agli Alunni a,l Personale ATA,
A TUTTI I SIMPATIZZANTI
Carissimi,ovunque voi siate ,
Attraverso questa pagina dell’Eco quest’anno abbiamo la fortu-
na di poter far sì che le nostre,idee,le nostre emozioni e opinioni diventino parole vive che dal chiuso delle nostre
menti ,dei nostri cuori e delle nostre aule entrino in un più
ampio circolo comunicativo. Vorremmo condividere questa
opportunità con tutti voi e far sì che questa pagina diventi un aula virtuale in cui ritrovarci per condividere riflessioni,sollecitare confronti che
aiutino la nostra crescita democratica e civile. ma anche per accogliere i
vostri ricordi,le vostre esperienze, belle o brutte che siano,che ci facciano conoscere in modo più diretto e vivo la storia di questa Istituzion
di cui ,orgogliosamente, ora noi siamo, e voi siete stati , parte decisiva.
Aspettiamo con curiosità il contributo che vorrete offrirci . Grazie
A presto.
Adamo Longo. Nestore Sammarone
LA MAGIA DEL SOLE
DAL SOLE SI GENERA ENERGIA
GRATUITA
Quest’anno è la volta dei giochi solari! Ben 7 le realizzazioni del progetto
“Continuità ed orientamento” promosso dall’ITIS e rivolto
agli alunni della
scuola media. Circa
una trentina i partecipanti che sono stati
seguiti dai Proff:
Gambatese Simone,
Amicone Antonio e
Iaciancio Francesco.
Il progetto ha avuto
inizio a gennaio, si è articolato in 4
lezioni di due ore, una volta la settimana, ed è terminato il 18 febbraio
con la cerimonia di premiazione nell’Aula Magna dell’istituto Marinelli,
durante la quale sono stati conferiti a
tutti gli allievi attestati di partecipa-
zione per i 7 lavori eseguiti, di cui 3
mulini a vento, 3 aeroplani ed un elicottero. I fantastici e colorati giochi
solari sono stati realizzati in legno e
metallo e, grazie all’ausilio di pannelli
fotovoltaici posti sulla superficie superiore, forniscono energia ad un piccolo motore elettrico assolutamente
silenzioso. Il meccanismo si aziona
istantaneamente con la luce del sole o
con il fascio luminoso di una lampada. La finalità del progetto è stata
quella di far assimilare ai giovani allievi il semplice concetto che la luce
del sole non solo è vita, ma anche
“energia”. Risparmio energetico ed
efficienza energetica: ogni giorno si
cerca di investire sempre più nella ricerca per usufruire al meglio delle energie alternative provenienti da fonti
rinnovabili.
Un elegante connubio tra semplicità
ed alta tecnologia……”pulita”!!!
ALESSIA DI CARLO
Egoismo?no grazie
“Nessun uomo è un’isola...” ha scritto il poeta John Donne.
L’essere umano è nato per vivere in mezzo agli altri,per condividerne gioie, conquiste, problemi e difficoltà .e dovrebbe sviluppare non solo la sua capacità di comunicare con chi gli è vicino,
ma di instaurare con tutti gli esseri umani rapporti di affetto, amicizia, solidarietà.
A parole tutti siamo convinti di questo,soprattutto in prossimità
del Natale, ma poi basta guardarsi intorno per capire che non è
così. Sono troppi gli uomini che impegnati in una corsa frenetica
per ottenere potere, ricchezza e successo, non hanno tempo per
coltivare i rapporti con gli altri o per fermarsi ad ascoltare le richieste di chi ha bisogno di aiuto. Per fortuna non è sempre così:
la cronaca preferisce raccontare episodi negativi perchè fanno
più notizia, ma ,per fortuna, ci sono anche
tante persone pronte ad accorrere dove c’è
bisogno , a sacrificarsi per portare aiuto a chi
è in difficoltà.
Madre Teresa,”ultima tra gli ultimi” come amava definirsi, diceva “Trova il tempo per amare ed essere amato perché la giornata è
troppo corta per essere egoisti..” Cogliamo dalle sue parole l’insegnamento ad aprire in ogni occasione e in ogni momento della
nostra vita il nostro cuore, l’insegnamento che ci farà stare bene
con noi stessi e con gli altri gli altri perché la solidarietà rende felice sia chi la compie sia chi la riceve .
Auguri di Buon Natale e di un anno pieno di gioia
Dagli alunni dell’Isiss
Il coraggio di dire “ no”
La “donna- coraggio” ,Lea Garofalo, la donna
che ha avuto la forza di voltare pagi-
na e denunciare il contesto mafioso
dal quale proveniva e di cui , essendone stata a lungo parte integrante,
conosceva tanti risvolti, è stata lo
spunto da cui, il 10 ottobre
presso
l’-
aula magna
dell’I.T.I.S. l’autore del libro “IL CORAGGIO DI DIRE NO”,dott. Paolo De Chiara, ha tratto l’occasione per
proporci tematiche che pur
essendo quasi quotidianamente sotto i nostri occhi,
spesso tendiamo a ignorare o
a fingere di non vedere perché troppo dolorose o
perché presi da futili interessi .L’autore è riuscito , attraverso le sue parole,il suo racconto,a “trascinarci” letteralmente nei problemi affrontati ,ponendoci davanti agli
occhi una spiacevole realtà anche
con l’ausilio di alcuni video che ci
hanno emotivamente coinvolto . Il
progetto alla base di questa sua produzione e quello di far conoscere
all’interno degli istituti scolastici,
l’importanza del rispetto della legalità e sottolineare gli aspetti deleteri
della criminalità organizzata presente ,purtroppo ,anche nella
nostra regione.La storia di questa donna così coraggiosa, ci ha
fatto comprendere che tutti possiamo scegliere e essere liberi di
dire “NO” ai soprusi, alle ingiustizie, alla illegalità .Basta saper usare alcuni “doni” di cui tutti,volendo, possiamo usufruire:
l’intelligenza intesa come facoltà dì
intuire,di comprendere profondamente quali siano le scelte opportune da fare e la coscienza intesa come
consapevolezza di se stessi, delle
proprie azioni, dei propri scopi ,come sentimento che ciascun individuo ha dei valori morali; come
FEMMINICIDIO…..Quante volte ancora?
Il problema della violenza contro le donne viene trattato da lungo
tempo da intellettuali,giornalisti psicologi, scrittori ,dai mass media
per sensibilizzare e far riflettere l’opinione pubblica. Eppure la loro
voce rimane inascoltata: Secondo il rapporto Eures-Ansa ,dal 2001
al 2011 in Italia sono state 2061 le donne uccise e solo nel 2012
le vittime di femminicidio sono state più di cento , un numero consistente, di cui il 70 % uccise fra le mura domestiche,per mano di coloro che nella normalità, dovrebbero proteggerle e amarle cioè
da mariti o compagni, da fidanzati o ex partner,dai padri perché
si ribellano a ciò che ingiustamente viene loro imposto . Uomini malati, feriti dagli atteggiamenti provocatori delle
donne, uomini che hanno temporaneamente perso l’uso della ragione :.così sento definire
questi assassini ,quasi a voler
vergognosamente giustificare i
loro atti. Le percosse, gli inseguimenti ,le continue minacce
e i lunghi appostamenti a cui
le donne uccise sono sottoposte
denunciano un accanimento tale come si fa a parlare di “raptus” o
improvviso scatto d’ira? La verità è che la disparità tra uomini e
donne nel nostro Paese è ancora così pesante che ancora gli uomini
sono convinti che le donne sono oggetti su cui loro hanno il diritto di
controllo e quando non riescono a farlo ,preferiscono distruggerli.
Gli spot antifemminicidio, gli articoli, i dibattiti televisivi contro questo fenomeno continueranno ad essere inutili se quelli che ammazzano le donne, grazie ai patteggiamenti, possono
tornare liberi dopo poco tempo,liberi,come
è accaduto, di tornare anche a
uccidere Le
leggi dovrebbero essere molto
più dure nei loro confronti e, soprattutto, bisognerebbe insistere su un profondo cambiamento culturale nella nostra società educando gli uomini a rispettare,in ogni campo, la libertà di scelta
di tutte le donne
Francesca Mucilli, Mariaconcetta De Iuliis.
“”Considerate
la vostra semenza:
.fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conosceza.”
”Boh!!!
Ma caro Dante,che ti sei bevuto il cervello? Sei proprio un medievale arretrato
se pensi certe cose! Per questo sei poco amato dai giovani d’oggi troppo,” civilizzati”,moderni , agli antipodi di come tu vorresti che fossero .Studiare, leggere ,scrivere.impegnarsi sul piano politico e sociale? Pfui….Certo, ci sono ancora alcuni che praticano queste antiche inutili e obsolete attività ma gli esempi
che ora si seguono sono quelli dei” veri” uomini moderni sempre dediti alla
faticosa ricerca di soldi e che, per ottenerli, non esitano a uccidere genitori,
figli, amici che siano ,non esitano a rubare , a vendere il proprio corpo
e,quando è opportuno, anche quello di figli e figlie minorenni . Certo è faticoso
tenere un ritmo di vita così frenetico ma pur di guadagnarsi la stima di uomini
e donne al passo con i tempi ,ogni” sacrificio”è giusto Una donna come Beatrice, così astratta e bigotta nel mondo moderno non protrebbe sopravvivere a
meno che non decidesse di rendersi un po’ più interessante facendo almeno la
velina Oggi le donne che non sono troppo emancipate contano poco e chi vuole
può anche ucciderle tanto poi ,grazie ai patteggiamenti ,i femminicidi scontano pochi anni e poi tornano liberi ,pronti a ripetere quanto già fatto. Questi sì
che sono i veri uomini moderni! La loro più grande virtù? L’ignoranza,caro
Dante.Se si vuole essere moderni bisogna che a stento si sappia leggere e scrivere,ignorare chi tu e i tuoi amici chiusi nei libri di letteratura siate , sapere appena che la nazione in cui si vive si chiama Italia e che le sue regioni sono
quelle macchiette che si vedono in tv con qualche nuvoletta o il sole sopra
quando trasmettono le previsioni del tempo.
.Parafrasando i tuoi ritengo che per noi esseri moderni i versi più adeguati potrebbero essere
…:” fatti non foste a viver come uomini ma per seguire il Vizio e l’ignoranza”
Aggiornati Dante se vuoi che qualcuno ti ascolti ancora !
Arianna De Simone e Annarita Di Ciocco
Classe IIsez B liceo scientifico
“Che
ne dici se tolgo il velo e allargo un po’
la scollatura?
ORA BASTA!!
Durante una conferenza stampa per propagandare il filmi "Sole a catinelle" l'attore Checco Zalone si è scusato con il Molise, che ,a suo avviso ,solo per esigenze filmiche è stata descritta come una terra in cui
arretratezza e ignoranza fanno da padrone, definendola invece, durante
la conferenza, terra bellissima i cui abitanti hanno accolto lo staff con
affetto e gentilezza .Fin qui tutto bene ma poi ha
aggiunto ,in modo addirittura vergognoso, “ ci hanno accolti con entusiasmo perché non avevano mai
visto le macchine…”ed ha aggiunto ,con un sorriso
sornione riferendosi al governatore della regione ”
Se penso – ha detto-che è venuto a ringraziarmi per
tutto quello che ho fatto per il Molise, ora mi sento
una m….” Caro Checco e quanti come te continuano a ritenere la nostra
una terra di frontiera ,una terra di barbari ,hai detto una sola cosa giusta
durante la conferenza,quando con l’ultima parola (che ho preferito omettere tanto per farti capire che non siamo noi gli zotici),ti sei autodefinito e hai definito quanti come te continuano per ignoranza a volercene buttare addosso di” quel materiale” senza conoscere nulla di questa
terra e del popolo molisano in generale. Mi sarebbe piaciuto che qualche giorno fa ,nel Teatro Italo Argentino ,dove ancora campeggiava la
locandina del tuo film ,proiettato nella nostra cittadina in quest’ultima
settimana,tu avessi potuto assistere ad una conferenza tenutasi sulla civiltà dei Sanniti, , sulle sue espressioni artistiche e culturali in stridente
contrasto con l’immagine che tu e molti altri avete dato e continuate a
dare del Molise. Ti avrebbe fatto bene partecipare a questa conferenza.
Come uomo di spettacolo, ti consigliamo di visitare i teatri san-
niti di Pietrabbondante e Sepino e forse guardando la maestosità di quei resti e conoscendo meglio
la storia del nostro popolo potrai avere la consapevolezza di quanto tu
abbia offeso questa terra. Hai perso
una buona occasione per tacere
Mariagiovanna Barberis
Catolino.
e Debora
I’ m’arcord…
Rendendo in “lingua agnonese” il titolo di un vecchio e famoso film di Fellini, i’m’arcord che solo qualche anno fa in
questo paese proliferavano associazioni di genitori e gruppi di
loro sostenitori che ,quasi quotidianamente ,si recavano nelle
scuole e in Comune per esigere interventi immediati e opportuni per mettere in sicurezza le nostre scuole. Era un impegno
apprezzabile e giusto .Strano che ,a distanza di pochi anni ,
comitati e sostenitori siano spariti. E’
rumoroso,infatti, il silenzio dei nostri
rappresentanti comunali su quanto sta
accadendo oggi , con le procedure di dimensionamento, alle scuole del nostro
paese che rischia a breve di diventare
come uno di quei villaggi fantasmi,
tante volte visti nei film western, lungo
le cui strade rotolano sterpi secchi. Come mai non si sentono voci di protesta ? Dove sono i difensori delle scuole?Forse il fatto che molti di loro oggi
guidino il Comune ha reso improvvisamente sicure e agibili
tutte le strutture scolastiche esistenti e i tanti impegni impediscono loro di prendere una posizione netta a difesa delle
scuole che pure rappresentano una ricchezza non solo culturale ma economica per questo paese ? Deve essere così!
Spesso leggiamo avvisi e sollecitazioni , resoconti relativi al
piano della raccolta differenziata ,ad esempio,fiore all’occhiello di questa amministrazione (altamente condivisa e attuata dai cittadini agnonesi e anche da noi alunni delle scuole
dell’Isiss) ma non abbiamo mai letto o sentito qualcosa che
riguardasse le nostre scuole, i loro disagi o su cosa si sta facendo per andare incontro alle loro difficoltà. Come dicevamo, è un silenzio assordante …evidentemente valiamo meno
della spazzatura.
Gli alunni dell’Isiss
Un sogno nel cassetto può diventare incubo”
Diventare calciatore è il sogno di molti studenti dell’Isiss di
Agnone che coltivano questa passione in parallelo con lo studio.
Il calcio accompagna questi ragazzi fin da piccoli: essi
“scalano” le diverse categorie a partire dai “Piccoli amici” fino ad arrivare alla desiderata prima squadra, l’Olimpia Agnonese.
Tutti ricorderanno che ben sette anni fa, la squadra della piccola cittadina altomolisana vinse il campionato di Eccellenza,
dove si trovava dalla stagione 1993-1994, venendo promossa
in Serie D, dov’è tuttora.
Tuttavia, l’anno successivo alla promozione, l’Olimpia rischiò di tornare nella categoria inferiore, salvandosi.
Quest’anno la squadra ha collezionato parecchi insuccessi,
trovandosi tra le ultime cinque squadre in classifica e rischiando nuovamente la retrocessione. In maniera sensazionale, nelle ultime e decisive
giornate di campionato, l’Olimpia è riuscita ad espugnare
il Termoli ed il Renato Curi
Angolana, chiudendo il campionato a soli 43 punti che però sono bastati ad ottenere la
salvezza.
Oggi il tifo sportivo è diffuso
in misura e con forme diverse in tutto il mondo ed in occasione delle competizioni calcistiche è possibile assistere alle manifestazioni più eclatanti di tifo, che raggiungono il culmine
nel periodo dei mondiali di calcio All'interno degli stadi durante le partite i tifosi inneggiano cori e sventolano striscioni
celebrativi per la propria squadra o derisori per quella avversaria. L'euforia però degenera spesso in tumulti, risse e atti di
teppismo talvolta con gravissime conseguenze. Il gioco del
Tutti abbiamo assistito il 3 maggio 2014 alla finale di Coppa Italia tra
Napoli-Fiorentina, giocatasi all’Olimpico di Roma. Nella serata tanto
attesa dagli italiani è accaduto qualcosa che verrà ricordato a lungo
nella storia del calcio: 10 persone ferite, quasi tutti tifosi napoletani,
tre dei quali feriti da colpi di pistola esplosi nel tragitto verso lo stadio. Tutta da chiarire la dinamica della sparatoria e degli scontri successivi con i tifosi del Napoli che hanno assediato alcuni mezzi della
polizia, distruggendone un paio. All’interno dello stadio situazione
simile: tensione alle stelle e match iniziato con 45 minuti di ritardo
solo dopo che il capitano del Napoli Hamsik e le autorità hanno quasi
dovuto ‘concordare’ l’avvio della gara con un capo ultras partenopeo,
visto che la curva azzurra pretendeva che la partita non venisse disputata. Qui, oltre al danno d’immagine, per la Questura c’è stata anche
la beffa: per evitare di creare ulteriori problemi di ordine pubblico,
sono stati costretti a un conciliabolo con un rappresentante della curva campana, Gennaro De Tommaso. E’ stato lui a dare il “via libera”
all’inizio delle ostilità. Il suo è un nome noto negli ambienti da stadio
e tra le forze dell’ordine: “Genny la carogna”, con vari precedenti
giudiziari. Nell’improvvisata
‘trattativa’ in diretta tv, non è passata
inosservata la scritta gialla di un assassino che campeggiava sulla sua
maglia nera: “Speziale libero”, in riferimento ad Antonino Speziale, tifoso catanese condannato per la
morte del poliziotto Filippo Raciti,
ucciso dopo il derby CataniaPalermo del 2 febbraio 2007. I dirigenti della Questura, in pratica, hanno dovuto concordare con lui il via alla partita. Tutto in tv, davanti a
60mila spettatori e milioni di italiani collegati in diretta Rai. Nessuno
ha detto nulla: una vera vergogna!Le immagini degli incidenti hanno
fatto il giro del mondo, mortificando ancora una volta l’Italia e definendo la coppa Italia come la coppa della vergogna.Una partita di
calcio non si può trasformare in una guerra tra bande. Si va allo stadio per vedere uno spettacolo e gioire per chi vince in maniera sportiva. Questo deve essere lo scopo di queste manifestazioni, non la violenza. Speriamo di poter vedere in futuro sostenitori di tifoserie diverse stringersi la mano o, perlomeno, evitare episodi in cui i tifosi
arbitrino le partite o in cui ci scappa il morto
Alessia Di Carlo
III B
Auguri liceo!
Un augurio speciale al Liceo
Sono trascorsi 69 anni da quando sei nato
grazie alla grande volontà dei cittadini e al loro amore
per la cultura che ha fatto meritare a questa piccola e isolata
cittadina del Molise il titolo di Atene del Sannio. Quando nel
lontano 1945 sei venuto al mondo eri l’unico Liceo scientifico di questa regione allora ancora legata all’Abbruzzo. La voglia di offrire a tutti i
giovani del territorio ,indipendentemente dalle loro condizioni economiche una
maggiore possibilità di seguire gli studi superiori ( essendo le
uniche altre due scuole i due Licei classici di Campobasso e
Isernia, non facilmente frequentabili da tutti), gli Agnonesi si
sono autotassati per finanziare questo progetto,hanno
portato da casa il minimo arredo necessario alle sviluppo delle attività didattiche o si sono ingegnati a fabbricarlo con quello che c’era a disposizione.
Ma queste notizie su di te sono facilmente reperibili sul sito
della scuola .Attraverso questo articolo vorremmo evidenziare qualcosa che in quelle pagine virtuali non trovano posto .Ci
è stato suggerito dalle pagine di un libro pubblicato qualche
anno fa per festeggiare i tuoi sessant’anni. Sfogliando quelle
pagine ,oltre ai visi e ai nomi degli illustri Presidi che si sono
alternati alla tua guida , dei professori di cui alcuni, già tuoi
ex studenti, ancora oggi , con la stessa passione di chi li ha
preceduti, lavorano tra le tue mura ,abbiamo trovato le classi
formatesi dalla tua “nascita”, i nomi degli studenti che le
componevano e la loro provenienza non limitata agli agnonesi o ai ragazzi dei paesi limitrofi ma anche ad alunni provenienti da altre regioni dell’Italia . Da una piccola indagine
svolta soprattutto fra quanti avevano frequentato questa
scuola, fra cui genitori ,nonni fratelli e sorelle nostri e dei nostri compagni di classe , abbiamo appreso che la maggior
parte di quelli da loro ricordati si sono laureati , hanno svolto e molti ancora svolgono ruoli di prestigio in ogni ambito
lavorativo in cui sono stati chiamati ad operare .Caro Liceo,
anzi ottimi frutti .Frutti non appariscenti ,non visibili immediatamente ma tali da lasciare a chi ne ha mangiato un segno
indelebile e tali da produrre altri frutti, altrettanto buoni e duraturi: Ancor oggi gli alunni che escono dalle tue mura, anche
se a volte ritengono di non aver avuto da te quello che si aspettavano, col tempo capiscono e toccano con mano quanto incisivo sia stato il tuo silenzioso lavoro. Eppure fra questi ce ne
sono alcuni che nonostante l’evidenza li sconfessi ,immemori
di quanto tu hai fatto per loro e di quanto tu sia stato importante per l‘arricchimento non solo culturale ma anche economico di questo già gramo territorio, per motivi personali e opportunistici infangano il tuo nome ritenendoti ormai inadeguato ,vantando altri tipi di
scuole meno impegnative
e più consoni alle esigenze
prettamente economiche del
mondo d’oggi .Purtroppo
molti cedono a queste false
indicazioni e tu ,caro Liceo, a causa di informazioni
non sempre rispondenti a
verità ,di piccole vendette
personali, (fatte anche da
chi ,apparentemente e ipocritamente,sembra lottare
per mantenere vivo questo
territorio ), stai, a poco a
poco ,perdendo quel ruolo
primario che hai sempre avuto nell’ambito della nostra regione. E’ triste doverlo constatare ! Non possiamo far altro che sperare che il vento torni a
spirare nella giusta direzione, quella che preferisca la qualità
sull’approssimazione ,e augurarti che tu possa tornare ad essere per noi e per i ragazzi che mi auguro torneranno a riempire le tue aule il faro che ha illuminato il cammino a tanti , agnonesi e non , che ci hanno preceduto.
Annarita Di Ciocco, Arianna de Simone, Davide Mastrangelo
Classe III Liceo Scientifico
NOTIZIE ….DALL’INTERNO
Tutto quello che è accaduto tra le pareti della nostra scuola: resoconto di
attività svolte in classe, cronache di uscite didattiche, convegni, assemblee .,progetti ricette
Europe Beyond Borders”
“
Europa oltre i confini
Dopo il primo incontro a Praga avvenuto l’8 novembre del 2013 nell’ambito del progetto
“Comenius”, uno dei tanti organizzati dall’ l’Isiss di Agnone per l’ampliamento dell’Offerta
formativa , alunni e docenti si preparano, a giorni, ad affrontare la seconda fase del progetto
che li condurrà in Spagna. nel Regno Unito in Turchia e , infine, all’incontro conclusivo in Francia.
Il progetto Comenius ,nome latinizzato di Johan Amos Komenscky ,considerato il “padre” dell'educazione moderna, è un
progetto di cooperazione all’educazione scolastica elaborato da
insegnanti di diversi Stati, che offre l’opportunità ad alunni ed
insegnanti di acquisire e incentivare la conoscenza delle lingue
straniere, la possibilità di avviare scambi interculturali e di collaborazione e amicizia fra ragazzi e docenti di diverse nazioni e
contribuire a sollecitare , così, nelle formazione dei giovani,il
concetto della“dimensione europea” che l’istruzione è necessario
acquisisca Con una punta di invidia auguriamo ai partecipanti…buon viaggio!
Giacomo Carnevale e Salvatore del Basso
Classe terza del Liceo scientifico
Manteniamo aperti i cancelli di Auschwitz!
Fra pochi giorni in Italia e nel mondo, ci si fermerà per alcune ore a ricordare l'immenso
dramma della deportazione e della strage di milioni di cittadini di origine ebraica ad opera delle forze nazifasciste... . Dimenticare, soprattutto episodi terribili del nostro passato storico è
forse più rassicurante e comodo: elimina sensi di colpa, paure, evita di riflettere, nasconde gli
errori dell’umanità Ma dimenticare ,essere indifferenti di fronte alla sofferenza e alla morte di
milioni di persone è un modo
meno violento per torturarli e ucciderli di nuovo.
Come affermava George Bernard Shaw “Il peggior peccato contro i nostri simili non
è l’odio, ma l’indifferenza:
questa è l’essenza della disumanità.” Anche noi alunni
dell’ISISS ci accingiamo a
celebrare La “Giornata della
Memoria” con incontri, letture, visione di film e documentari Il ricordo di ciò che
è stato, seppur pesante e tremendo, è l'unico modo di
rompere l'indifferenza : ci stimolerà ad essere migliori, sarà un ottimo monito a non ripetere
gli errori del passato, soprattutto se ha portato a orrori inimmaginabili come i genocidi. I cancelli di Auschwitz si aprirono il 27 gennaio del ‘45 facendo conoscere al mondo l’orrore della
Shoah. Non torniamo a chiuderli col silenzio e con l’indifferenza.
Francesca Mucilli e Luana Lemme
Classe III del Liceo scientifico
Riconoscimento provinciale per l’Alberghiero di
Agnone
L’istituto Alberghiero di Agnone premiato a Isernia per
la ricorrenza dei 150 anni
dall’Unità d’Italia.
A distanza di due anni dalle manifestazioni provinciali per la ricorrenza dei 150 anni dall’Unità
d’Italia, l’IPSSEOA di Agnone è stato ulteriormente elogiato per il
premio ricevuto nel 2011 per aver partecipato al concorso “Fieri di
essere Italiani”, sezione “Arti visive”. La scuola ha presentato una
torta monumentale del peso di 10 kg composta da tre piani degradanti, ornata da miriadi di decorazioni tricolori ad evidenziare il grande
amore patriottico. La realizzazione di questa torta, come ha sostenuto
il docente di cucina professor Daniele Cardinale, ha avvicinato i ragazzi al mondo della “pasticceria scenografica”, un tipo di pasticceria
che, insieme alle tecniche del cake design, potrebbe diventare una
grande opportunità per i giovani alunni. La partecipazione a eventi
importanti come questi è stata sinonimo di crescita umana oltre che
professionale, di confronto e di apertura mentale soprattutto quando
se ne esce vincitori, come sostenuto dal professor Chiappini. Nell’incontro svoltosi il 21 novembre presso la sala convegni della Provincia di Isernia è stato presentato il volume intitolato “L’Unità d’Italia
150 anni dopo” che contiene la descrizione di tutti i lavori vincitori.
Vittorio D’Agnillo
Denise Pannunzio
Crisis Di Pasquo
TELESPAZIO ED ALBA FUCENS: UN TUFFO NEL FUTURO E NEL
PASSATO
Un’interessante
uscita didattica all’insegna dell’orientamento
universitario e della cultura,
presso Il Centro
Spaziale “Piero Fanti” del Fucino ha coinvolto ,il giorno 3 aprile 2014 , i ragazzi delle classi quinte e quarte del liceo
scientifico Giovanni Paolo I.
Un paesaggio
singolare, caratterizzato da enormi antenne paraboliche, ci ha accompagnato lungo la strada che porta al sito
spaziale, suscitando la nostra curiosità. Dopo le verifiche di riconoscimento,
siamo stati accolti all’interno del Centro da una guida, che ci ha esposto con
chiarezza la storia e le svariate attività del Centro Spaziale del Fucino, relativi
al controllo in orbita di satelliti, ai servizi di telecomunicazione, televisivi e
multimediali. Guidati tra i corridoi dell’imponente struttura, siamo giunti in un
una sala di controllo in cui , effettuando il loro monitoraggio 24 ore al giorno
per 365 giorni l’anno ,ingegneri e tecnici specializzati si occupano della gestione di diversi satelliti, tra cui quelli responsabili delle trasmissioni di segnale
fornite ad importanti gruppi e piattaforme televisive come RAI e Sky. Tra le altre attività, svolte vi sono anche la gestione dei servizi internet e di telefonia satellitare. In un’ulteriore sala, alcuni specialisti ci hanno illustrato l’accurato servizio svolto nel campo dell’ osservazione della Terra e dei sistemi di localizzazione di navi in mare, grazie alla fornitura di coordinate geografiche, ed immagini satellitari, ottenute dal telerilevamento terrestre. Proseguendo, ci siamo recati nel museo nel quale sono conservate strumentazioni di vecchia data, immortalando infine la nostra visita con una foto davanti al maestoso cimelio del
panfilo “Elettra” in ricordo di Guglielmo Marconi. Questa visita è stata di fondamentale importanza, giacché ci ha permesso di constatare come quello delle
tecnologie spaziali e delle telecomunicazioni sia un settore in continua evoluzione, e molto affascinante, poiché rappresenta ,senza dubbio, il presente ed il
futuro del progresso scientifico e tecnologico.
Completata la visita alla struttura ci siamo concessi una breve sosta nella città
di Avezzano, per poi recarci presso il sito archeologico di Alba Fucens, dove,
effettuando un tuffo nel passato, abbiamo visitato i resti di un’antica colonia
romana fondata nel 304 a.C. Qui, una guida ci ha condotto tra le rovine della
città romana, dalla basilica ornata di marmi policromi, all’anfiteatro che ospitava le lotte dei gladiatori, dal foro, sede di faccende politiche, alle terme, illustrandoci in modo esaustivo la storia e le caratteristiche dei luoghi visitati.
Terminata la nostra avventura spaziale e temporale,tra passato e futuro, tra satelliti e reliquie romane, ci siamo rimessi in cammino verso Agnone, facendo tesoro di tutto quanto appreso in questa appassionante giornata.
Alessandra Busico
Festival della filosofia 2013: un Viaggio indimenticabile !!
Quest’anno, agli inizi di Ottobre, si è svolta l’VIII edizione
del Festival della Filosofia in Magna Grecia, tenutasi nelle bellissime terre del Salento. Il Festival della Filosofia è un progetto culturale dedicato ai ragazzi dei Licei di tutta Italia che propone la riscoperta dei territori in cui è nata la filosofia in un
percorso di crescita esperienziale basato su passeggiate filosofiche, convegni, laboratori e incontri tra ragazzi provenienti da
licei di regioni diverse e da esperienze diverse.
Il tema del festival di quest’anno è stata la “mania” ,divina
potenza, riscoperta attraverso la visita di
alcuni luoghi in cui questo tema è ancora
molto presente, assieme al vago sentimento filosofico racchiuso all’interno delle possenti mura delle città visitate da cui
esso sembra ancora emanare. Tra queste,
sede del convegno filosofico animato dalla professoressa Annalisa Di Nuzzo, va
annoverata Corigliano d’Otranto, cittadina
nel cuore della Puglia meridionale ,famosa per il suo castello
feudale, e il suo giardino di “Sophia”, primo parco pubblico in
Italia dedicato alla filosofia, pieno di iscrizioni dei più grandi
filosofi esistiti; sempre aperto al pubblico “perché la filosofia
non deve spegnersi”.
Cosa dire poi di Otranto, la “Porta d’Oriente”,
che apre ai visitatori le sue splendide mura romane immettendoli in un fitto incrocio di viuzze
che portano alla cattedrale, posta al centro della
cittadina , con il suo mosaico che rappresenta l’albero della vita che impreziosisce tutto il pavimento della struttura e che rappresenta il punto d’incontro tra l’arte
orientale e occidentale,.
Quindi la splendida Lecce, la cosiddetta Firenze del Sud, che da sempre
ha coltivato un amore per la bellezza e la cultura, una “mania”,appunto,
che nel corso dei secoli ha fatto delcapoluogo salentino, uno dei centri
più vitali e vivaci del Sud, crocevia di conoscenze ed esperienze variegate dove la cultura e la bellezza sono protagonisti assoluti e si esprimono specialmente attraverso i palazzi settecenteschi,le splendide chiese e i reperti archeologici romani.
capoluogo salentino, uno dei centri più vitali e vivaci del Sud, crocevia di
conoscenze ed esperienze variegate dove la cultura e la bellezza sono protagonisti assoluti e si esprimono specialmente attraverso i palazzi settecenteschi,le splendide chiese e i reperti archeologici romani. Proprio in uno di questi splendidi palazzi settecenteschi appena giunti a Lecce c’è stata la presentazione del festival aperto
da una esibizione di Taranta e la conoscenza degli organizzatori dell’evento e dei professori responsabili dei vari, interessantissimi e
molto coinvolgenti, laboratori filosofici,
che si sono svolti all’interno del castello
di Otranto e a Leccee infine ,l’ultimo
giorno, c’è stata la presentazione dei lavori svolti nei vari laboratori a Corigliano, nel giardino di Sophia. Prima dello
svolgimento dei laboratori, abbiamo
partecipato alle passeggiate Filosofiche: la prima, avente come filo conduttore la “Follia del Saggio” si è
svolta nei territori circostanti Otranto, territori intriganti e sperduti dove
alcuni attori, nelle vesti di personaggi filosofici, recitavano passi di
grandi poeti ispirati alla follia e all’irrazionale. La
seconda passeggiata, la “Saggezza del Folle” è stata ambientata a
Lecce, tra le innumerevoli vie della città e nelle stanze del castello, animata sempre
dalla presenza degli attori e da letture adeguate all’argomento. Sempre a Lecce, nel
centro Ecotekne della locale Università, si è tenuto un convegno animato dal filosofo
di fama internazionale Gianni Vattimo che ci ha intrattenuto con un discorso sul proprio pensiero filosofico, basato sulla conoscenza intesa come virtù e la curiosità come
base della filosofia in sè. La sera,poi, nei villaggi di cui eravamo ospiti, siamo stati
intrattenuti dagli organizzatori del festival con giochi filosofici per favorire la socializzazione per mezzo della discussione su argomenti filosofici, tra gli studenti delle
varie scuole.
Questa è stata senza dubbio una delle esperienze più costruttive e più belle che io e i
miei compagni abbiamo mai fatto: oltre al divertimento e all’incontro con i ragazzi di
altre scuole, ci ha permesso di realizzare un’esperienza proficua che ci ha permesso
di conoscere e comprendere la filosofia in modo più concreto .Grazie a questa esperienza abbiamo scoperto che la filosofia è dappertutto, tutto è filosofia, tutto nasconde
un senso filosofico che va di volta in volta interpretato, tutto nasconde un amore per
la conoscenza che se pervade l’animo porta a rendere l’uomo più completo.
Arianna De Simone
Classe III sez B del Liceo Scientifico
IL TEATRO: PER CONOSCERE SE STESSI E IL MON-
DO
Tra le tante attività extrascolastiche annuali dell'ISISS
"Giovanni Paolo I" una tra la più entusiasmante è sicuramente il laboratorio teatrale. In genere gli alunni si incuriosiscono e vi si iscrivono per mettersi alla prova, poi alcuni
si tirano indietro perchè frenati dalla timidezza, dalla paura della novità ,dall'angoscia di "sbagliare". In realtà, alla
luce di quelle precedenti , è consigliabile andare fino in
fondo per non rischiare di perdere un’esperienza come
questa, divertente e gratificante , valida soprattutto per
i ragazzi più introversi in quanto li aiuta a lasciarsi andare e ad acquisire la sicurezza e il coraggio necessari ad affrontare ogni situazione,. Quel teatro dalle
quattro mura, di cui la quarta fa da contatto diretto con il
pubblico, diventa una piccola realtà in cui personalità diverse,timidi,chiacchieroni,sfaticati ,taciturni , interagiscono dando mostra ,nonostante l’inesperienza e grazie alla guida di ottimi maestri, per di
saper far propria la sublime arte della recitazione cosa che, sistematicamente, stupisce tutti: discenti docenti e gli stessi genitori che scoprono nei loro figli ,grazie a
questo laboratorio, qualità insospettabili, Ultimo, ma non per importanza, vantaggio
di questa attività è l'apprendimento della dizione italiana, la quale gioca a favore della
"buona impressione" che ognuno dovrebbe dare esprimendosi correttamente. Quest’anno stiamo preparando, guidati da Salvatore Mincione e Giovanni Gazzani.,” L’importanza di chiamarsi Ernest”, un testo teatrale in grado ancora oggi, per la sua attualità ,di far amare questo personaggio e il suo creatore,Oscar Wilde ,che in quest’opera ha scelto di prendere in giro un mondo simile a quello attuale, in cui prevalgono
la menzogna , il buonismo che nasconde ipocrisia e cattiveria, la discriminazione
celata dietro falsi atti di solidarietà . Come ci insegna Carlo Goldoni, uno dei padri
della commedia moderna, il teatro non è altro che uno spaccato di vita, un' esperienza
da fare propria per uscirne arricchiti grazie alle multiformi prospettive e situazioni
che ci pone davanti e ci fa rivivere . Il teatro,in breve, ci fa essere sempre protagonisti attivi sia da attori che da spettatori : noi abbiamo la fortuna di poter essere gli uni
o gli altri grazie al nostro laboratorio teatrale e alle proposte del teatro ItaloArgentino troppo spesso ignorate proprio da noi giovani. Cari
coetanei,abbiamo
delle opportunità che altre realtà scolastiche non hanno ,non lasciamocele
sfuggire..
Anna Paola Troilo
Classe IV Liceo Scientifico
ITIS
“LEONIDA MARINELLI”
MA CHI È COSTUI?
Agnone ha dato i natali il 28 novembre 1906 ad uno degli
scienziati più straordinari ed il miglior tributo che questo piccolo paese di montagna ha potuto dargli è ricordarlo nel nome del
suo distinto Istituto Tecnico Industriale “Leonida Marinelli”.
“Qual è la massima quantità di tossicità radioattiva sostenibile nel corpo umano?”
Questa domanda accompagnò Leonida Marinelli in tutta la sua
vita.
Lo scienziato di famiglia agnonese emigrata in America iniziò a
lavorare nel 1929, da giovane studente di ingegneria elettronica, a New York presso il Memorial Hospital ed
ebbe l’opportunità di lavorare con l’avanzata tecnologia
a “raggi x”.
Egli ci ha consegnato un’idea esauriente di come l’energia atomica interagisce
con gli esseri umani ed il loro habitat. Nei suoi 45 anni
di carriera diede forma al
modo in cui ancora oggi sono studiate le radiazioni.
Il nostro Marinelli, oltre a scienziato, può essere definito inventore per la sua “scheda a raggi gamma”, una scheda di protezione, usata ancora oggi, per chi lavora a contatto con le radiazioni.
Successivamente Marinelli abbandonò il Memorial Hospital
trasferendosi al Laboratorio Nazionale di Argonne, in Illinois,
giocando un ruolo fondamentale nello studio della radioattività
negli esseri umani e conducendo indagini sul contenuto totale
di potassio e sulla sua localizzazione all’interno del corpo.
Egli fu la persona chiave nel calcolo del rischio di sviluppare leucemia, cancro alla tiroide e alle ossa per persone
che fossero state a contatto con radiazioni, o per lavoro o
per i sopravvissuti giapponesi a Hiroshima e Nagasaki.
La metà degli anni ’50 furono il momento in cui l’industria
atomica del Governo Statunitense era in pieno sviluppo e
con la crescita dell’industria nucleare arrivarono nuove ansie. La radioattività nello scheletro umano e il suo più pauroso effetto, il cancro alle ossa, era una preoccupazione
mondiale.
Alla fine ormai della sua carriera, Marinelli rispose al suo
famoso enigma con: “Non lo sappiamo” e sosteneva con
apprensione che ci fosse necessità urgente di più studi in
materia.
Successivamente la comunità scientifica concluse che è appunto impossibile saperlo, poiché il dosaggio radioattivo
nelle ossa dipende da un processo metabolico di base che
varia, quindi, di persona in
persona.
Un lavoro così encomiabile
non può cadere nell’oblio,
per cui diamo onore a questo scienziato italiano, molisano, agnonese, che ha
raggiunto il traguardo della
sua indagine alla fine dell’esistenza terrena.
L’intelligenza è evoluzione: in tutti i sensi, la sosta è vietata!
Certame bruniano 2014
il "Giovanni Paolo I" di nuovo all'opera
Non si fermano le attività esterne dei giovani del liceo agnonese
Sempre numerose ed estremamente interessanti anche quest’anno le iniziative che hanno contribuito a dare una formazione quanto mai ampia e onnicomprensiva ai giovani studenti del locale lice3o
scientifico.
Dopo il Festival della Filosofia
in Magna Grecia, la partecipazione
ai
noti programmi di Rai3 Pane quotidiano e Per un pugno di libri, i dibattiti sul rapporto tra scienza, filosofia e religione, le iniziative per la
raccolta differenziata, gli incontri europei
del progetto Comenius e le ormai
mitiche escursioni annuali alla Grotta
del
Diavolo, lo scorso 4 aprile 2014 sei
studenti delle classi quarte hanno partecipato al Certame filosofico dedicato ogni anno al grande pensatore Giordano Bruno. Tra passeggiate
peripatetiche e simposi serali, i fortunati, accompagnati dal professore di Storia e Filosofia, Francesco Paolo Tanzj, hanno trascorso quattro piacevoli e culturalmente intense giornate nella città di Nola, patria di colui la cui statua si erge oggi a Campo dei Fiori.
Ad accoglierli, un team filosofeggiante dedito alla preparazione del concorso, che quest'anno era incentrato sull'opera bruniana "La
cena delle ceneri". Gli elaborati della prova sono stati corretti in soli
due giorni per decretarne il vincitore.
Ragazzi da tutta Italia si sono confrontati sul tema principale
dell'opera, la dimostrazione dell'eliocentrismo copernicano e dell'infinità dell'universo, ma ciò che più
li ha motivati è stato sicuramente
il pensiero di Giordano Bruno,
che arriva ad abbracciare tutte le
sfere della conoscenza del suo
tempo e addirittura a superarle
con nuove congetture.
I sei ragazzi altomolisani, entusiasti dell'esperienza, consigliano
agli studenti di età inferiore di
approfittare di proposte come
questa che l'istruzione riserva loro, per allargare le proprie conoscenze e3 confrontarsi con le altre realtà scolastiche italiane.
Anna Paola Troilo
Al via la nuova fase del progetto”Conoscere e sperimentare il proprio territorio per rispettarlo,amarlo e promuoverlo”
Grazie al successo ottenuto nell’anno scolastico precedente ,il gruppo promotore,di questol progetto ,di cui sono esimie rappresentanti la dottoressa Moauro e la dottoressa Rosato , ha deciso di continuare quest’attività formativa
per incidere in modo ancora più efficace sulla conoscenza da parte dei giovani della propria realtà territoriale in tutte le sue variegate sfaccettature, Oltre a
consentire agli alunni di acquisire maggiore sicurezza per quanto concerne la
propria identità sociale e culturale,le attività già svolte all’interno del progetto
sono servite a stabilire un diverso rapporto fra scuola e comunità in quanto
hanno proposto ai ragazzi una diversa offerta formativa fatta non solo di teoria ma di pratica ,tesa a valorizzare,con l’ausilio della ricerca, dello studio,
delle esperienze fatte sul territorio , la raccolta dati , la loro rielaborazione, le
risorse culturali,economiche e ambientali di questo fantastico territorio che
ha tanto da offrirci .Le varie fasi del progetto sviluppato nell’anno scolastico
precedente (per citarne alcuni:studio della morfologia del territorio dell’Alto
Molise;analisi di acque prelevate dal torrrente Forapecora e dal Verrino; studio
della morfologia del territorio dell’Alto Molise, con focus sull’impatto ambientale di alcune opere e sull’inquinamento di aria, acqua e suolo; focus sulle
specie vegetali presenti e realizzazione di un erbario, passeggiata lungo il Verrino con partenza dalle Antiche Fonderie del Rame e risalita lungo il fiume fino
alle cascate;passeggiata in montagna con scalata a Monte Campo con partenza dalla chiesetta di S.Lucia; percorso
strutturato per l’approfondimento di opere architettoniche, pittoriche , conl’obiettivo di acquisire la capacità di fruire
del patrimonio artistico in maniera consapevole, Visita ai musei GNAM e MAXXI di Roma ;Incontro con l’artista Ruggiero Di Lollo e così via) hanno permesso ai ragazzi di conoscere il territorio
sotto vari punti di vista: geografico,storico,scientifico e culturale ,a maturare diverse capacità di ricerca e ad
acquisire la consapevolezza che la salvaguardia di tutte le risorse di un territorio non è solo “buona pratica” di cittadinanza ma può diventare un investimento per il futuro. Al termine della prima esperienza nell’ambito di questo
progetto i ragazzi si sono impegnati nella realizzazione di alcuni lavori inerenti ai vari percorsi sviluppati alcuni dei quali sono stati esposti in occasione
della”Fiera delle arti e mestieri antichi’’ di Agnone. Nel nuovo percorso (gia
iniziato con la visita degli alunni dell’ISISS coinvolti nel progetto alle sorgenti
del Trigno e al parco eolico di Vastogirardi ),oltre ad una più ampia e capillare
indagine sulle risorse e le bellezze del territorio ,è previsto anche un momento
più “creativo”attraverso la produzione di testi poetici e narrativi con cui si cercherà di contribuire a promuovere ,in qualche misura ,il recupero di tutti
quegli aspetti di un territorio che contribuiscono a rendere un anonimo insieme di individui in un gruppo con una ben precisa identità culturale.
Annarita Di Ciocco - Arianna De Simone
Buon compleanno,Europa!
Vogliamo ricordare perché il
giorno 9 maggio si celebra la
festa dell’Europa? La motivazione risiede nel fatto che proprio il 9 maggio del 1950, a Parigi, nel Quai d’Orsay, la sede
del Ministero degli Esteri, fu comunicata alla stampa la dichiarazione dell’Europa Comunitaria, ad opera di Robert
Schuman, Ministro francese degli Affari Esteri. Non vogliamo dilungarci sulla portata e gli effetti di questo notevole avvenimento ma solo condividere con voi come noi studenti
dell’ Isiss abbiamo festeggiato il compleanno dell’Europa.
.Nell’aula Magna dell’ITIS accompagnati dal sottofondo dall’Inno Europeo , l’Inno alla Gioia di Beethoven; alcuni alunni delle classi quinte hanno proposto un breve excursus sulla storia , sugli interessi e le problematiche principali che caratterizzano l’Unione Europea a cui sono seguiti gli interventi
di vari relatori fra cui quelli di alcuni giornalisti internazionali venuti per l’occasione nella nostra cittadina. Il momento
clou, quello più emozionante , è stato quello in cui abbiamo
potuto mostrare ai nostri ospiti stranieri e al pubblico convenuto, come noi abbiamo inteso festeggiare questa giornata e
cioè un concorso di poesia in lingua promosso dalla nostra
istituzione scolastica e curato dagli insegnanti di lingue. Le
poesie erano tutte molto belle ma sul podio sono salite quella
di Simona Tagliaferri dell’Istituto Alberghiero, di Alessia Di
Carlo dell’Itis e ,sul gradino più alto quella di Matteo Carnevale del Liceo Scientifico .Crediamo che questo modo di festeggiare l’Europa sia stato veramente originale e costruttivo,
perché la poesia, come spesso dicono i nostri insegnanti, è uno degli strumenti di comunicazione più valido in quanto capace di essere recepito da tuttie in ogni angolo del mondo.
Per sottolineare quanto abbiamo appena detto vi lasciamo
alla lettura della poesia di Matteo…..
Stay strong
( Sii forte )
Stay strong
You're safe now
Not another hand
Will slap your face
Not another feet
Will kick your dignity
Not another fist
Will beat your soul
If you cry
I'll dry your tears.
If you shiver
I'll chase your fears
Now there's just
the ash of the pain
And you only have
To blow it away.
Sii forte
Sei salva adesso
Non un altra mano
Schiaffeggerà la tua faccia
Non un altro piede
Colpirà la tua dignità
Non un altro pugno
Picchierà la tua anima
Se piangerai
Asciugherò le tue lacrime
Se tremerai
Scaccerò le tue paure
Ora rimane
La cenere del dolore
E tu devi solo
soffiarla via.
Non è bellissima?
Adamo Longo e Nestore Sammarone
Classe III B Liceo
e
L
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r
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s
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t
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Dall’Istituto Alberghiero
Istituto Professionale per il Settore dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Agnone
SCHEDA OPERATIVA DI UNA RICETTA
Tortello con cicorielle di campo e fegato di suino su vellutata di zucca gialla al timo limonato.
Ingredienti per 4 persone :
500 g di pasta all’uovo
prezzemolo,olio e scaglie di formaggio vaccino q.b.
Per la vellutata :
250 g di zucca gialla
75 ml di crema di latte
olio, sale e pepe q.b.
Per la farcia:
300 g di fegato di suino
250 g cicorielle di campo
150 g di orapi
100 g di purea di patate
100 g formaggio vaccino
timo limonato q.b.
Per la vellutata
Preparare un fondo di olio e
cipolla e lasciar rosolare. Tagliare la zucca gialla a pezzi grossolani e aggiungerla al soffritto. Gustare di sale, pepe e peperoncino e completare la cottura versando
gradualmente del fondo bianco di maiale ( brodo ottenuto con acqua,
sedano, carote, cipolle e carne di maiale ). Frullare il tutto per ottenere la vellutata e aggiungere la panna per la consistenza desiderata.
Per la farcia
Sbianchire separatamente in acqua bollente salata, le cicorielle di
campo, il fegato tritato di suino e gli orapi.
Procedimento
Stendere la pasta e spennellarla con l’uovo, successivamente poggiare sulla sfoglia la farcia e prima di richiuderla aggiungere la purea di
patate, i cubetti di formaggio vaccino e il timo limonato. Con l’ausilio di un coppapasta dare la forma desiderata.
Tuffare il tortello in acqua bollente salata e lasciar cuocere per circa 7
minuti. Scaldare a bagnomaria la vellutata e versarla nel piatto ada-
di formaggio vaccino e aggiungere un filo d’olio.
Con la realizzazione di questo piatto, l’Istituto Alberghiero di Agnone ha partecipato al convegno “La cucina delle carni da non dimenticare(rigaglie e frattaglie) : dalla tradizione all’innovazione”organizzato
dall’ IPSSEOA di Termoli. La classe V A dell’IPSSEOA di Agnone protagonista dell’evento, ha riscosso
numerosi applausi e apprezzamenti dai relatori e dalla
platea per il lavoro svolto. La realizzazione del piatto
è stata supportata da un’approfondita ricerca storicosociale visto che nella pasta ripiena fatta in casa nei
giorni di festa, si intravedono origini lontane e si assaporano le intense bontà di cicorielle di campo e orapi
raccolti lungo il tratturo e la dolcezza della zucca
gialla che in questo periodo colora i campi ormai a riposo.
Antenucci Antonino
Marciano Francesca
Istituto Professionale per il Settore dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Agnone
SCHEDA OPERATIVA DI UNA RICETTA
Nome del piatto: Zuppa di ceci e crostacei profumata al limone
INGREDIENTI PER 10 Persone
Ceci
Mirepoix
Olio
Sale
Alici sott’olio
Coda di gamberi o di scampi
Fondo vegetale o fumetto
Limone
Pasta (farina, acqua)
U.M.
Quantità
gr
q.b.
q.b.
q.b.
q.b.
gr
q.b.
n.
gr
600
Foto del piatto
600
1
400
Portata
Primo
Stagionalità
Sempre
Tempo di cottura
q.b.
Difficoltà
media
Fasi di sviluppo della ricetta
Su fondo di olio e mirepoix ben soffritta, aggiungere delle alici tritate, in seguito i ceci e iniziare a bagnarli con del fondo vegetale durante tutta la cottura. A metà cottura
frullare una metà dei ceci e aggiungere le code di gamberi precedentemente pulite.
Insaporire di sale. A parte sbucciare un limone e sbianchire la buccia in acqua bollente. Tritare la buccia ed aggiungerla ai ceci. Per la preparazione della pasta mettere la farina su un piano da lavoro e poco alla volta aggiungere dell’acqua. Stendere l’impasto a forma di rettangolo. Arrotolare l’impasto prendendo un lato fino a metà
rettangolo,fare lo stesso con il lato opposto e poi chiudere a libro. Con un trinciante
tagliare il piccolo cannolo in modo irregolare per formare dei maltagliati. Cuocere la
pasta in acqua bollente e scolarla molto al dente per ultimare la cottura nel condimento. Servire la zuppa calda in delle cocottine.
Utensili e attrezzature
Tagliere, trinciante, minipimer,
casseruola, pentola, mandolino,
macchina per pasta, spatola
da
cucina.
Note od osservazioni
Ottima zuppa dal punto di vista
nutrizionale e dietetico, equilibrata e delicata al palato. Si abbina benissimo con vini bianchi
sapidi, aromatici e poco alcolici
Cafiero Anisia ,Fabrizio Davide,Vasile Marco
Sformatino di risotto alla zucca gialla su vellutata
di taleggio
INGREDIENTI PER 10 PERSONE:
Riso carnaroli
Zucca
Taleggio
Crema di latte
Burro
Parmigiano grattugiato
Fondo bianco (brodo)
Cipolla
Prezzemolo
Olio
Sale
Peperoncino
Vino
Noce moscata
gr 700
gr 500
gr 500
l1
gr 150
gr 200
q.b.
q.b.
q.b.
q.b.
q.b.
q.b.
q.b.
q.b.
PROCEDIMENTO:
In una pentola preparare abbondante fondo bianco (brodo). In una
casseruola tostare il riso su fondo di olio e cipolla tritata e spegnere
ovvero farlo leggermente rosolare finchè non raggiunge è caldo al
tatto. Intanto in una padella far cuocere su fondo di olio e cipolla la
zucca tagliata a piccoli pezzi finchè non risulta ben cotta, quindi frullare per ottenere un composto cremoso. Riaccendere la casseruola
per continuare la cottura del riso, sfumare con vino bianco, lasciar
evaporare e bagnare di tanto in tanto con il brodo filtrato. Aggiungere
la salsa di zucca ed a fine cottura aromatizzare con peperoncino, erbe aromatiche, quindi legare con burro e parmigiano e gustare di sale. Disporre il risotto ottenuto all’ interno di stampini monouso oleati,
lasciar riposare qualche minuto e sformarli al centro di un piatto segnaposto su di una vellutata al taleggio ottenuta facendo sciogliere
quest’ultimo a bagnomaria nella crema di latte con sale e noce moscata. Decorare il piatto a piacimento con prezzemolo riccio, pomodorino appassito, petali di formaggio o basilico fritto.
Filetto al pepe verde
Ingredienti:
Filetto di manzo
Panna fresca
Pepe verde in grani
Brandy
Olio
Sale
Farina
Brodo
gr 900
ml 400
q.b.
q.b.
q.b.
q.b.
q.b.
q.b.
Procedimento:
Tagliare il filetto a medaglioni. Impanarli nella farina e
scottarli in padella con dell’olio. Successivamente sfumare i medaglioni con il brandy e lasciarli cuocere.
Aggiungere la panna insieme ad un po’ di brodo. A
metà cottura aggiungere il pepe in grani. Gustare di
sale e servire con delle patate al forno.
Istituto Professionale per il Settore dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Agnone
SCHEDA OPERATIVA DI UNA RICETTA
Nome del piatto: Risotto con funghi, melanzane e provola
INGREDIENTI PER 6 Persone
R iso gr500
Funghi gr 130
Melanzane n. 2
Provola gr100
Cipolla n. 1
Parmigiano q.b.
Burro q.b.
Aglio n. 1
Olio q.b.
Fondo bianco comune q.b.
Vino bianco q.b.
Sale q.b.
Portata Primo Stagionalità Sempre Tempo di cottura q.b. Difficoltà***
Fasi di sviluppo della ricetta:
Mettere in ammollo i funghi. Successivamente saltarli su fondo di aglio, olio e peperoncino.
Tagliare le melanzane a cubetti e cuocerle su fondo di olio e cipolla tritata. Tagliare la provola a cubetti. Su fondo di burro, olio e cipolla tritata tostare il riso, sfumare con vino bianco.
Una volta evaporato tutto iniziare a bagnare con del brodo di carne. A metà cottura aggiungere i funghi e le melanzane. A fine cottura aggiungere la provola e legare con del parmigiano. Gustare di sale. Servire il risotto sformato, al centro del piatto, dopo averlo messo dentro
a degli stampini monouso oleati. Guarnire con decorazioni varie
Utensili e attrezzature: Tagliere, coltello per tritare, colabrodo, casseruola, padella, stampini monouso, mestolo.
Note od osservazioni; Abbinare un buon vino bianco con sapore di sali
minerali , asciutto e profumato
Cari ragazzi
Mi auguro di aver inserito tutti gli articoli che
mi avete inviato. Se così non fosse segnalatemeli e provvederò ad aggiungerli..
Vi ringrazio per la collaborazione
e vi auguro buone vacanze<=""
………...Naturalmente ricordatevi di leggere
qualche buon libro perchè, come raccomandaVittorio Alfieri ,
“Leggere , come io l’intendo, vuol dire pro-
fondamente pensare.”
Elena Rita Di Loreto
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