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L`urlo-Edizione straordinaria - "GN D`AGNILLO"
r u ’ L Ediz ione s s i s I ’ l l e d lo strao rdina ri a EDITORIALE Abbiamo scoperto, in questi ultimi due anni ,che la redazione di un giornalino scolastico è una delle attività più avvincenti che una scuola possa offrire ai suoi alunni: Certo, i nostri docenti hanno faticato parecchio a farci intraprendere questa” attività “ extracurriculare che inizialmene ci sembrava essere solo un modo per farci svolgere altri compiti a casa per lo “sviluppo delle nostre competenze linguistiche e comunicative…..” poi la scoperta…. Il gruppo di allievi che ha inizialmente aderito, dietro i reiterati inviti dei docenti, ha visto di giorno in giorno crescere l’entusiasmo che ,a macchia d’olio, ha invaso quasi tutti gli studenti dell ‘ISISS Giovanni Paolo I al punto che spesso ,per poter inserire tutti gli articoli,recensioni,racconti e così via giunti in redazione , ci sarebbero voluti più giornalini e non uno solo.” L’Urlo dell’Isiss”, questo il nome del nostro giornalino ,al di là delle finalità didattiche era diventata una nostra “creatura”, uno strumento per esprimere e scambiare idee con gli altri studenti , un mezzo da usare come un ponte fra i diversi sedi indirizzi del nostro istituto. Abbiamo fatto di tutto per poter continuare a farlo vivere così come era: ore piccole per correggere le bozze , discussioni animatissime sull’impostazione da dare, distribuzione porta a porta per racimolare quanto necessario a contribuire al pagamento della stampa… ma i mezzi a disposizione della scuola , ormai a quota zero, non ci consentono più di continuare da soli e per questo abbiamo chiesto “asilo” all’Eco dell’alto Molise , la cui redazione, con grande slancio e solidarietà, ci ha benevolmente riservato un cantuccio nel giornale da cui far sentire la nostra voce e dimostrare che i giovani d’oggi non sono tutti assenti e passivi rispetto a ciò che accade nella realtà che li circonda, ma hanno le “loro” idee e tanta voglia di esprimerle con le parole e se necessario con le azioni. Certo ci sentiamo un po’ intimiditi se pensiamo a quanti lettori sparsi nel mondo leggeranno i nostri articoli o le nostre performances .A tutti loro chiediamo scusa se dovessimo essere banali o scontati : perdonateci e aiutateci con le vostre critiche o con le vostre lodi(se qualcuno si sentirà di farlo). Le aspettiamo:ci aiuteranno comunque a crescere. LA REDAZIONE N.D.R Nelle .pagine seguenti abbiamo raccolto tutti gli articoli prodottidagli alunni ,sia quelli pubblicati ,sia quelli che ;per ovvi motivi editoriali ,non hanno potuto avere l’onore di essere ospitati sulle pagine dell’Eco i cui direttori e collaboratori torniamo di nuovo a ringraziare per la grande opportunità che ci hanno offerto e di cui ci uguriamo i poter usufruire anche nel prossimo anno scolastico Grazie da tutti gli alunni dell’Isiss ,dai nostri docenti ,dal Dirigente scolastico. Aula virtuale Lettera aperta a tutti gli ex dell’Isiss di Agnone Ai Presidi, ai Docenti agli Alunni a,l Personale ATA, A TUTTI I SIMPATIZZANTI Carissimi,ovunque voi siate , Attraverso questa pagina dell’Eco quest’anno abbiamo la fortu- na di poter far sì che le nostre,idee,le nostre emozioni e opinioni diventino parole vive che dal chiuso delle nostre menti ,dei nostri cuori e delle nostre aule entrino in un più ampio circolo comunicativo. Vorremmo condividere questa opportunità con tutti voi e far sì che questa pagina diventi un aula virtuale in cui ritrovarci per condividere riflessioni,sollecitare confronti che aiutino la nostra crescita democratica e civile. ma anche per accogliere i vostri ricordi,le vostre esperienze, belle o brutte che siano,che ci facciano conoscere in modo più diretto e vivo la storia di questa Istituzion di cui ,orgogliosamente, ora noi siamo, e voi siete stati , parte decisiva. Aspettiamo con curiosità il contributo che vorrete offrirci . Grazie A presto. Adamo Longo. Nestore Sammarone LA MAGIA DEL SOLE DAL SOLE SI GENERA ENERGIA GRATUITA Quest’anno è la volta dei giochi solari! Ben 7 le realizzazioni del progetto “Continuità ed orientamento” promosso dall’ITIS e rivolto agli alunni della scuola media. Circa una trentina i partecipanti che sono stati seguiti dai Proff: Gambatese Simone, Amicone Antonio e Iaciancio Francesco. Il progetto ha avuto inizio a gennaio, si è articolato in 4 lezioni di due ore, una volta la settimana, ed è terminato il 18 febbraio con la cerimonia di premiazione nell’Aula Magna dell’istituto Marinelli, durante la quale sono stati conferiti a tutti gli allievi attestati di partecipa- zione per i 7 lavori eseguiti, di cui 3 mulini a vento, 3 aeroplani ed un elicottero. I fantastici e colorati giochi solari sono stati realizzati in legno e metallo e, grazie all’ausilio di pannelli fotovoltaici posti sulla superficie superiore, forniscono energia ad un piccolo motore elettrico assolutamente silenzioso. Il meccanismo si aziona istantaneamente con la luce del sole o con il fascio luminoso di una lampada. La finalità del progetto è stata quella di far assimilare ai giovani allievi il semplice concetto che la luce del sole non solo è vita, ma anche “energia”. Risparmio energetico ed efficienza energetica: ogni giorno si cerca di investire sempre più nella ricerca per usufruire al meglio delle energie alternative provenienti da fonti rinnovabili. Un elegante connubio tra semplicità ed alta tecnologia……”pulita”!!! ALESSIA DI CARLO Egoismo?no grazie “Nessun uomo è un’isola...” ha scritto il poeta John Donne. L’essere umano è nato per vivere in mezzo agli altri,per condividerne gioie, conquiste, problemi e difficoltà .e dovrebbe sviluppare non solo la sua capacità di comunicare con chi gli è vicino, ma di instaurare con tutti gli esseri umani rapporti di affetto, amicizia, solidarietà. A parole tutti siamo convinti di questo,soprattutto in prossimità del Natale, ma poi basta guardarsi intorno per capire che non è così. Sono troppi gli uomini che impegnati in una corsa frenetica per ottenere potere, ricchezza e successo, non hanno tempo per coltivare i rapporti con gli altri o per fermarsi ad ascoltare le richieste di chi ha bisogno di aiuto. Per fortuna non è sempre così: la cronaca preferisce raccontare episodi negativi perchè fanno più notizia, ma ,per fortuna, ci sono anche tante persone pronte ad accorrere dove c’è bisogno , a sacrificarsi per portare aiuto a chi è in difficoltà. Madre Teresa,”ultima tra gli ultimi” come amava definirsi, diceva “Trova il tempo per amare ed essere amato perché la giornata è troppo corta per essere egoisti..” Cogliamo dalle sue parole l’insegnamento ad aprire in ogni occasione e in ogni momento della nostra vita il nostro cuore, l’insegnamento che ci farà stare bene con noi stessi e con gli altri gli altri perché la solidarietà rende felice sia chi la compie sia chi la riceve . Auguri di Buon Natale e di un anno pieno di gioia Dagli alunni dell’Isiss Il coraggio di dire “ no” La “donna- coraggio” ,Lea Garofalo, la donna che ha avuto la forza di voltare pagi- na e denunciare il contesto mafioso dal quale proveniva e di cui , essendone stata a lungo parte integrante, conosceva tanti risvolti, è stata lo spunto da cui, il 10 ottobre presso l’- aula magna dell’I.T.I.S. l’autore del libro “IL CORAGGIO DI DIRE NO”,dott. Paolo De Chiara, ha tratto l’occasione per proporci tematiche che pur essendo quasi quotidianamente sotto i nostri occhi, spesso tendiamo a ignorare o a fingere di non vedere perché troppo dolorose o perché presi da futili interessi .L’autore è riuscito , attraverso le sue parole,il suo racconto,a “trascinarci” letteralmente nei problemi affrontati ,ponendoci davanti agli occhi una spiacevole realtà anche con l’ausilio di alcuni video che ci hanno emotivamente coinvolto . Il progetto alla base di questa sua produzione e quello di far conoscere all’interno degli istituti scolastici, l’importanza del rispetto della legalità e sottolineare gli aspetti deleteri della criminalità organizzata presente ,purtroppo ,anche nella nostra regione.La storia di questa donna così coraggiosa, ci ha fatto comprendere che tutti possiamo scegliere e essere liberi di dire “NO” ai soprusi, alle ingiustizie, alla illegalità .Basta saper usare alcuni “doni” di cui tutti,volendo, possiamo usufruire: l’intelligenza intesa come facoltà dì intuire,di comprendere profondamente quali siano le scelte opportune da fare e la coscienza intesa come consapevolezza di se stessi, delle proprie azioni, dei propri scopi ,come sentimento che ciascun individuo ha dei valori morali; come FEMMINICIDIO…..Quante volte ancora? Il problema della violenza contro le donne viene trattato da lungo tempo da intellettuali,giornalisti psicologi, scrittori ,dai mass media per sensibilizzare e far riflettere l’opinione pubblica. Eppure la loro voce rimane inascoltata: Secondo il rapporto Eures-Ansa ,dal 2001 al 2011 in Italia sono state 2061 le donne uccise e solo nel 2012 le vittime di femminicidio sono state più di cento , un numero consistente, di cui il 70 % uccise fra le mura domestiche,per mano di coloro che nella normalità, dovrebbero proteggerle e amarle cioè da mariti o compagni, da fidanzati o ex partner,dai padri perché si ribellano a ciò che ingiustamente viene loro imposto . Uomini malati, feriti dagli atteggiamenti provocatori delle donne, uomini che hanno temporaneamente perso l’uso della ragione :.così sento definire questi assassini ,quasi a voler vergognosamente giustificare i loro atti. Le percosse, gli inseguimenti ,le continue minacce e i lunghi appostamenti a cui le donne uccise sono sottoposte denunciano un accanimento tale come si fa a parlare di “raptus” o improvviso scatto d’ira? La verità è che la disparità tra uomini e donne nel nostro Paese è ancora così pesante che ancora gli uomini sono convinti che le donne sono oggetti su cui loro hanno il diritto di controllo e quando non riescono a farlo ,preferiscono distruggerli. Gli spot antifemminicidio, gli articoli, i dibattiti televisivi contro questo fenomeno continueranno ad essere inutili se quelli che ammazzano le donne, grazie ai patteggiamenti, possono tornare liberi dopo poco tempo,liberi,come è accaduto, di tornare anche a uccidere Le leggi dovrebbero essere molto più dure nei loro confronti e, soprattutto, bisognerebbe insistere su un profondo cambiamento culturale nella nostra società educando gli uomini a rispettare,in ogni campo, la libertà di scelta di tutte le donne Francesca Mucilli, Mariaconcetta De Iuliis. “”Considerate la vostra semenza: .fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conosceza.” ”Boh!!! Ma caro Dante,che ti sei bevuto il cervello? Sei proprio un medievale arretrato se pensi certe cose! Per questo sei poco amato dai giovani d’oggi troppo,” civilizzati”,moderni , agli antipodi di come tu vorresti che fossero .Studiare, leggere ,scrivere.impegnarsi sul piano politico e sociale? Pfui….Certo, ci sono ancora alcuni che praticano queste antiche inutili e obsolete attività ma gli esempi che ora si seguono sono quelli dei” veri” uomini moderni sempre dediti alla faticosa ricerca di soldi e che, per ottenerli, non esitano a uccidere genitori, figli, amici che siano ,non esitano a rubare , a vendere il proprio corpo e,quando è opportuno, anche quello di figli e figlie minorenni . Certo è faticoso tenere un ritmo di vita così frenetico ma pur di guadagnarsi la stima di uomini e donne al passo con i tempi ,ogni” sacrificio”è giusto Una donna come Beatrice, così astratta e bigotta nel mondo moderno non protrebbe sopravvivere a meno che non decidesse di rendersi un po’ più interessante facendo almeno la velina Oggi le donne che non sono troppo emancipate contano poco e chi vuole può anche ucciderle tanto poi ,grazie ai patteggiamenti ,i femminicidi scontano pochi anni e poi tornano liberi ,pronti a ripetere quanto già fatto. Questi sì che sono i veri uomini moderni! La loro più grande virtù? L’ignoranza,caro Dante.Se si vuole essere moderni bisogna che a stento si sappia leggere e scrivere,ignorare chi tu e i tuoi amici chiusi nei libri di letteratura siate , sapere appena che la nazione in cui si vive si chiama Italia e che le sue regioni sono quelle macchiette che si vedono in tv con qualche nuvoletta o il sole sopra quando trasmettono le previsioni del tempo. .Parafrasando i tuoi ritengo che per noi esseri moderni i versi più adeguati potrebbero essere …:” fatti non foste a viver come uomini ma per seguire il Vizio e l’ignoranza” Aggiornati Dante se vuoi che qualcuno ti ascolti ancora ! Arianna De Simone e Annarita Di Ciocco Classe IIsez B liceo scientifico “Che ne dici se tolgo il velo e allargo un po’ la scollatura? ORA BASTA!! Durante una conferenza stampa per propagandare il filmi "Sole a catinelle" l'attore Checco Zalone si è scusato con il Molise, che ,a suo avviso ,solo per esigenze filmiche è stata descritta come una terra in cui arretratezza e ignoranza fanno da padrone, definendola invece, durante la conferenza, terra bellissima i cui abitanti hanno accolto lo staff con affetto e gentilezza .Fin qui tutto bene ma poi ha aggiunto ,in modo addirittura vergognoso, “ ci hanno accolti con entusiasmo perché non avevano mai visto le macchine…”ed ha aggiunto ,con un sorriso sornione riferendosi al governatore della regione ” Se penso – ha detto-che è venuto a ringraziarmi per tutto quello che ho fatto per il Molise, ora mi sento una m….” Caro Checco e quanti come te continuano a ritenere la nostra una terra di frontiera ,una terra di barbari ,hai detto una sola cosa giusta durante la conferenza,quando con l’ultima parola (che ho preferito omettere tanto per farti capire che non siamo noi gli zotici),ti sei autodefinito e hai definito quanti come te continuano per ignoranza a volercene buttare addosso di” quel materiale” senza conoscere nulla di questa terra e del popolo molisano in generale. Mi sarebbe piaciuto che qualche giorno fa ,nel Teatro Italo Argentino ,dove ancora campeggiava la locandina del tuo film ,proiettato nella nostra cittadina in quest’ultima settimana,tu avessi potuto assistere ad una conferenza tenutasi sulla civiltà dei Sanniti, , sulle sue espressioni artistiche e culturali in stridente contrasto con l’immagine che tu e molti altri avete dato e continuate a dare del Molise. Ti avrebbe fatto bene partecipare a questa conferenza. Come uomo di spettacolo, ti consigliamo di visitare i teatri san- niti di Pietrabbondante e Sepino e forse guardando la maestosità di quei resti e conoscendo meglio la storia del nostro popolo potrai avere la consapevolezza di quanto tu abbia offeso questa terra. Hai perso una buona occasione per tacere Mariagiovanna Barberis Catolino. e Debora I’ m’arcord… Rendendo in “lingua agnonese” il titolo di un vecchio e famoso film di Fellini, i’m’arcord che solo qualche anno fa in questo paese proliferavano associazioni di genitori e gruppi di loro sostenitori che ,quasi quotidianamente ,si recavano nelle scuole e in Comune per esigere interventi immediati e opportuni per mettere in sicurezza le nostre scuole. Era un impegno apprezzabile e giusto .Strano che ,a distanza di pochi anni , comitati e sostenitori siano spariti. E’ rumoroso,infatti, il silenzio dei nostri rappresentanti comunali su quanto sta accadendo oggi , con le procedure di dimensionamento, alle scuole del nostro paese che rischia a breve di diventare come uno di quei villaggi fantasmi, tante volte visti nei film western, lungo le cui strade rotolano sterpi secchi. Come mai non si sentono voci di protesta ? Dove sono i difensori delle scuole?Forse il fatto che molti di loro oggi guidino il Comune ha reso improvvisamente sicure e agibili tutte le strutture scolastiche esistenti e i tanti impegni impediscono loro di prendere una posizione netta a difesa delle scuole che pure rappresentano una ricchezza non solo culturale ma economica per questo paese ? Deve essere così! Spesso leggiamo avvisi e sollecitazioni , resoconti relativi al piano della raccolta differenziata ,ad esempio,fiore all’occhiello di questa amministrazione (altamente condivisa e attuata dai cittadini agnonesi e anche da noi alunni delle scuole dell’Isiss) ma non abbiamo mai letto o sentito qualcosa che riguardasse le nostre scuole, i loro disagi o su cosa si sta facendo per andare incontro alle loro difficoltà. Come dicevamo, è un silenzio assordante …evidentemente valiamo meno della spazzatura. Gli alunni dell’Isiss Un sogno nel cassetto può diventare incubo” Diventare calciatore è il sogno di molti studenti dell’Isiss di Agnone che coltivano questa passione in parallelo con lo studio. Il calcio accompagna questi ragazzi fin da piccoli: essi “scalano” le diverse categorie a partire dai “Piccoli amici” fino ad arrivare alla desiderata prima squadra, l’Olimpia Agnonese. Tutti ricorderanno che ben sette anni fa, la squadra della piccola cittadina altomolisana vinse il campionato di Eccellenza, dove si trovava dalla stagione 1993-1994, venendo promossa in Serie D, dov’è tuttora. Tuttavia, l’anno successivo alla promozione, l’Olimpia rischiò di tornare nella categoria inferiore, salvandosi. Quest’anno la squadra ha collezionato parecchi insuccessi, trovandosi tra le ultime cinque squadre in classifica e rischiando nuovamente la retrocessione. In maniera sensazionale, nelle ultime e decisive giornate di campionato, l’Olimpia è riuscita ad espugnare il Termoli ed il Renato Curi Angolana, chiudendo il campionato a soli 43 punti che però sono bastati ad ottenere la salvezza. Oggi il tifo sportivo è diffuso in misura e con forme diverse in tutto il mondo ed in occasione delle competizioni calcistiche è possibile assistere alle manifestazioni più eclatanti di tifo, che raggiungono il culmine nel periodo dei mondiali di calcio All'interno degli stadi durante le partite i tifosi inneggiano cori e sventolano striscioni celebrativi per la propria squadra o derisori per quella avversaria. L'euforia però degenera spesso in tumulti, risse e atti di teppismo talvolta con gravissime conseguenze. Il gioco del Tutti abbiamo assistito il 3 maggio 2014 alla finale di Coppa Italia tra Napoli-Fiorentina, giocatasi all’Olimpico di Roma. Nella serata tanto attesa dagli italiani è accaduto qualcosa che verrà ricordato a lungo nella storia del calcio: 10 persone ferite, quasi tutti tifosi napoletani, tre dei quali feriti da colpi di pistola esplosi nel tragitto verso lo stadio. Tutta da chiarire la dinamica della sparatoria e degli scontri successivi con i tifosi del Napoli che hanno assediato alcuni mezzi della polizia, distruggendone un paio. All’interno dello stadio situazione simile: tensione alle stelle e match iniziato con 45 minuti di ritardo solo dopo che il capitano del Napoli Hamsik e le autorità hanno quasi dovuto ‘concordare’ l’avvio della gara con un capo ultras partenopeo, visto che la curva azzurra pretendeva che la partita non venisse disputata. Qui, oltre al danno d’immagine, per la Questura c’è stata anche la beffa: per evitare di creare ulteriori problemi di ordine pubblico, sono stati costretti a un conciliabolo con un rappresentante della curva campana, Gennaro De Tommaso. E’ stato lui a dare il “via libera” all’inizio delle ostilità. Il suo è un nome noto negli ambienti da stadio e tra le forze dell’ordine: “Genny la carogna”, con vari precedenti giudiziari. Nell’improvvisata ‘trattativa’ in diretta tv, non è passata inosservata la scritta gialla di un assassino che campeggiava sulla sua maglia nera: “Speziale libero”, in riferimento ad Antonino Speziale, tifoso catanese condannato per la morte del poliziotto Filippo Raciti, ucciso dopo il derby CataniaPalermo del 2 febbraio 2007. I dirigenti della Questura, in pratica, hanno dovuto concordare con lui il via alla partita. Tutto in tv, davanti a 60mila spettatori e milioni di italiani collegati in diretta Rai. Nessuno ha detto nulla: una vera vergogna!Le immagini degli incidenti hanno fatto il giro del mondo, mortificando ancora una volta l’Italia e definendo la coppa Italia come la coppa della vergogna.Una partita di calcio non si può trasformare in una guerra tra bande. Si va allo stadio per vedere uno spettacolo e gioire per chi vince in maniera sportiva. Questo deve essere lo scopo di queste manifestazioni, non la violenza. Speriamo di poter vedere in futuro sostenitori di tifoserie diverse stringersi la mano o, perlomeno, evitare episodi in cui i tifosi arbitrino le partite o in cui ci scappa il morto Alessia Di Carlo III B Auguri liceo! Un augurio speciale al Liceo Sono trascorsi 69 anni da quando sei nato grazie alla grande volontà dei cittadini e al loro amore per la cultura che ha fatto meritare a questa piccola e isolata cittadina del Molise il titolo di Atene del Sannio. Quando nel lontano 1945 sei venuto al mondo eri l’unico Liceo scientifico di questa regione allora ancora legata all’Abbruzzo. La voglia di offrire a tutti i giovani del territorio ,indipendentemente dalle loro condizioni economiche una maggiore possibilità di seguire gli studi superiori ( essendo le uniche altre due scuole i due Licei classici di Campobasso e Isernia, non facilmente frequentabili da tutti), gli Agnonesi si sono autotassati per finanziare questo progetto,hanno portato da casa il minimo arredo necessario alle sviluppo delle attività didattiche o si sono ingegnati a fabbricarlo con quello che c’era a disposizione. Ma queste notizie su di te sono facilmente reperibili sul sito della scuola .Attraverso questo articolo vorremmo evidenziare qualcosa che in quelle pagine virtuali non trovano posto .Ci è stato suggerito dalle pagine di un libro pubblicato qualche anno fa per festeggiare i tuoi sessant’anni. Sfogliando quelle pagine ,oltre ai visi e ai nomi degli illustri Presidi che si sono alternati alla tua guida , dei professori di cui alcuni, già tuoi ex studenti, ancora oggi , con la stessa passione di chi li ha preceduti, lavorano tra le tue mura ,abbiamo trovato le classi formatesi dalla tua “nascita”, i nomi degli studenti che le componevano e la loro provenienza non limitata agli agnonesi o ai ragazzi dei paesi limitrofi ma anche ad alunni provenienti da altre regioni dell’Italia . Da una piccola indagine svolta soprattutto fra quanti avevano frequentato questa scuola, fra cui genitori ,nonni fratelli e sorelle nostri e dei nostri compagni di classe , abbiamo appreso che la maggior parte di quelli da loro ricordati si sono laureati , hanno svolto e molti ancora svolgono ruoli di prestigio in ogni ambito lavorativo in cui sono stati chiamati ad operare .Caro Liceo, anzi ottimi frutti .Frutti non appariscenti ,non visibili immediatamente ma tali da lasciare a chi ne ha mangiato un segno indelebile e tali da produrre altri frutti, altrettanto buoni e duraturi: Ancor oggi gli alunni che escono dalle tue mura, anche se a volte ritengono di non aver avuto da te quello che si aspettavano, col tempo capiscono e toccano con mano quanto incisivo sia stato il tuo silenzioso lavoro. Eppure fra questi ce ne sono alcuni che nonostante l’evidenza li sconfessi ,immemori di quanto tu hai fatto per loro e di quanto tu sia stato importante per l‘arricchimento non solo culturale ma anche economico di questo già gramo territorio, per motivi personali e opportunistici infangano il tuo nome ritenendoti ormai inadeguato ,vantando altri tipi di scuole meno impegnative e più consoni alle esigenze prettamente economiche del mondo d’oggi .Purtroppo molti cedono a queste false indicazioni e tu ,caro Liceo, a causa di informazioni non sempre rispondenti a verità ,di piccole vendette personali, (fatte anche da chi ,apparentemente e ipocritamente,sembra lottare per mantenere vivo questo territorio ), stai, a poco a poco ,perdendo quel ruolo primario che hai sempre avuto nell’ambito della nostra regione. E’ triste doverlo constatare ! Non possiamo far altro che sperare che il vento torni a spirare nella giusta direzione, quella che preferisca la qualità sull’approssimazione ,e augurarti che tu possa tornare ad essere per noi e per i ragazzi che mi auguro torneranno a riempire le tue aule il faro che ha illuminato il cammino a tanti , agnonesi e non , che ci hanno preceduto. Annarita Di Ciocco, Arianna de Simone, Davide Mastrangelo Classe III Liceo Scientifico NOTIZIE ….DALL’INTERNO Tutto quello che è accaduto tra le pareti della nostra scuola: resoconto di attività svolte in classe, cronache di uscite didattiche, convegni, assemblee .,progetti ricette Europe Beyond Borders” “ Europa oltre i confini Dopo il primo incontro a Praga avvenuto l’8 novembre del 2013 nell’ambito del progetto “Comenius”, uno dei tanti organizzati dall’ l’Isiss di Agnone per l’ampliamento dell’Offerta formativa , alunni e docenti si preparano, a giorni, ad affrontare la seconda fase del progetto che li condurrà in Spagna. nel Regno Unito in Turchia e , infine, all’incontro conclusivo in Francia. Il progetto Comenius ,nome latinizzato di Johan Amos Komenscky ,considerato il “padre” dell'educazione moderna, è un progetto di cooperazione all’educazione scolastica elaborato da insegnanti di diversi Stati, che offre l’opportunità ad alunni ed insegnanti di acquisire e incentivare la conoscenza delle lingue straniere, la possibilità di avviare scambi interculturali e di collaborazione e amicizia fra ragazzi e docenti di diverse nazioni e contribuire a sollecitare , così, nelle formazione dei giovani,il concetto della“dimensione europea” che l’istruzione è necessario acquisisca Con una punta di invidia auguriamo ai partecipanti…buon viaggio! Giacomo Carnevale e Salvatore del Basso Classe terza del Liceo scientifico Manteniamo aperti i cancelli di Auschwitz! Fra pochi giorni in Italia e nel mondo, ci si fermerà per alcune ore a ricordare l'immenso dramma della deportazione e della strage di milioni di cittadini di origine ebraica ad opera delle forze nazifasciste... . Dimenticare, soprattutto episodi terribili del nostro passato storico è forse più rassicurante e comodo: elimina sensi di colpa, paure, evita di riflettere, nasconde gli errori dell’umanità Ma dimenticare ,essere indifferenti di fronte alla sofferenza e alla morte di milioni di persone è un modo meno violento per torturarli e ucciderli di nuovo. Come affermava George Bernard Shaw “Il peggior peccato contro i nostri simili non è l’odio, ma l’indifferenza: questa è l’essenza della disumanità.” Anche noi alunni dell’ISISS ci accingiamo a celebrare La “Giornata della Memoria” con incontri, letture, visione di film e documentari Il ricordo di ciò che è stato, seppur pesante e tremendo, è l'unico modo di rompere l'indifferenza : ci stimolerà ad essere migliori, sarà un ottimo monito a non ripetere gli errori del passato, soprattutto se ha portato a orrori inimmaginabili come i genocidi. I cancelli di Auschwitz si aprirono il 27 gennaio del ‘45 facendo conoscere al mondo l’orrore della Shoah. Non torniamo a chiuderli col silenzio e con l’indifferenza. Francesca Mucilli e Luana Lemme Classe III del Liceo scientifico Riconoscimento provinciale per l’Alberghiero di Agnone L’istituto Alberghiero di Agnone premiato a Isernia per la ricorrenza dei 150 anni dall’Unità d’Italia. A distanza di due anni dalle manifestazioni provinciali per la ricorrenza dei 150 anni dall’Unità d’Italia, l’IPSSEOA di Agnone è stato ulteriormente elogiato per il premio ricevuto nel 2011 per aver partecipato al concorso “Fieri di essere Italiani”, sezione “Arti visive”. La scuola ha presentato una torta monumentale del peso di 10 kg composta da tre piani degradanti, ornata da miriadi di decorazioni tricolori ad evidenziare il grande amore patriottico. La realizzazione di questa torta, come ha sostenuto il docente di cucina professor Daniele Cardinale, ha avvicinato i ragazzi al mondo della “pasticceria scenografica”, un tipo di pasticceria che, insieme alle tecniche del cake design, potrebbe diventare una grande opportunità per i giovani alunni. La partecipazione a eventi importanti come questi è stata sinonimo di crescita umana oltre che professionale, di confronto e di apertura mentale soprattutto quando se ne esce vincitori, come sostenuto dal professor Chiappini. Nell’incontro svoltosi il 21 novembre presso la sala convegni della Provincia di Isernia è stato presentato il volume intitolato “L’Unità d’Italia 150 anni dopo” che contiene la descrizione di tutti i lavori vincitori. Vittorio D’Agnillo Denise Pannunzio Crisis Di Pasquo TELESPAZIO ED ALBA FUCENS: UN TUFFO NEL FUTURO E NEL PASSATO Un’interessante uscita didattica all’insegna dell’orientamento universitario e della cultura, presso Il Centro Spaziale “Piero Fanti” del Fucino ha coinvolto ,il giorno 3 aprile 2014 , i ragazzi delle classi quinte e quarte del liceo scientifico Giovanni Paolo I. Un paesaggio singolare, caratterizzato da enormi antenne paraboliche, ci ha accompagnato lungo la strada che porta al sito spaziale, suscitando la nostra curiosità. Dopo le verifiche di riconoscimento, siamo stati accolti all’interno del Centro da una guida, che ci ha esposto con chiarezza la storia e le svariate attività del Centro Spaziale del Fucino, relativi al controllo in orbita di satelliti, ai servizi di telecomunicazione, televisivi e multimediali. Guidati tra i corridoi dell’imponente struttura, siamo giunti in un una sala di controllo in cui , effettuando il loro monitoraggio 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno ,ingegneri e tecnici specializzati si occupano della gestione di diversi satelliti, tra cui quelli responsabili delle trasmissioni di segnale fornite ad importanti gruppi e piattaforme televisive come RAI e Sky. Tra le altre attività, svolte vi sono anche la gestione dei servizi internet e di telefonia satellitare. In un’ulteriore sala, alcuni specialisti ci hanno illustrato l’accurato servizio svolto nel campo dell’ osservazione della Terra e dei sistemi di localizzazione di navi in mare, grazie alla fornitura di coordinate geografiche, ed immagini satellitari, ottenute dal telerilevamento terrestre. Proseguendo, ci siamo recati nel museo nel quale sono conservate strumentazioni di vecchia data, immortalando infine la nostra visita con una foto davanti al maestoso cimelio del panfilo “Elettra” in ricordo di Guglielmo Marconi. Questa visita è stata di fondamentale importanza, giacché ci ha permesso di constatare come quello delle tecnologie spaziali e delle telecomunicazioni sia un settore in continua evoluzione, e molto affascinante, poiché rappresenta ,senza dubbio, il presente ed il futuro del progresso scientifico e tecnologico. Completata la visita alla struttura ci siamo concessi una breve sosta nella città di Avezzano, per poi recarci presso il sito archeologico di Alba Fucens, dove, effettuando un tuffo nel passato, abbiamo visitato i resti di un’antica colonia romana fondata nel 304 a.C. Qui, una guida ci ha condotto tra le rovine della città romana, dalla basilica ornata di marmi policromi, all’anfiteatro che ospitava le lotte dei gladiatori, dal foro, sede di faccende politiche, alle terme, illustrandoci in modo esaustivo la storia e le caratteristiche dei luoghi visitati. Terminata la nostra avventura spaziale e temporale,tra passato e futuro, tra satelliti e reliquie romane, ci siamo rimessi in cammino verso Agnone, facendo tesoro di tutto quanto appreso in questa appassionante giornata. Alessandra Busico Festival della filosofia 2013: un Viaggio indimenticabile !! Quest’anno, agli inizi di Ottobre, si è svolta l’VIII edizione del Festival della Filosofia in Magna Grecia, tenutasi nelle bellissime terre del Salento. Il Festival della Filosofia è un progetto culturale dedicato ai ragazzi dei Licei di tutta Italia che propone la riscoperta dei territori in cui è nata la filosofia in un percorso di crescita esperienziale basato su passeggiate filosofiche, convegni, laboratori e incontri tra ragazzi provenienti da licei di regioni diverse e da esperienze diverse. Il tema del festival di quest’anno è stata la “mania” ,divina potenza, riscoperta attraverso la visita di alcuni luoghi in cui questo tema è ancora molto presente, assieme al vago sentimento filosofico racchiuso all’interno delle possenti mura delle città visitate da cui esso sembra ancora emanare. Tra queste, sede del convegno filosofico animato dalla professoressa Annalisa Di Nuzzo, va annoverata Corigliano d’Otranto, cittadina nel cuore della Puglia meridionale ,famosa per il suo castello feudale, e il suo giardino di “Sophia”, primo parco pubblico in Italia dedicato alla filosofia, pieno di iscrizioni dei più grandi filosofi esistiti; sempre aperto al pubblico “perché la filosofia non deve spegnersi”. Cosa dire poi di Otranto, la “Porta d’Oriente”, che apre ai visitatori le sue splendide mura romane immettendoli in un fitto incrocio di viuzze che portano alla cattedrale, posta al centro della cittadina , con il suo mosaico che rappresenta l’albero della vita che impreziosisce tutto il pavimento della struttura e che rappresenta il punto d’incontro tra l’arte orientale e occidentale,. Quindi la splendida Lecce, la cosiddetta Firenze del Sud, che da sempre ha coltivato un amore per la bellezza e la cultura, una “mania”,appunto, che nel corso dei secoli ha fatto delcapoluogo salentino, uno dei centri più vitali e vivaci del Sud, crocevia di conoscenze ed esperienze variegate dove la cultura e la bellezza sono protagonisti assoluti e si esprimono specialmente attraverso i palazzi settecenteschi,le splendide chiese e i reperti archeologici romani. capoluogo salentino, uno dei centri più vitali e vivaci del Sud, crocevia di conoscenze ed esperienze variegate dove la cultura e la bellezza sono protagonisti assoluti e si esprimono specialmente attraverso i palazzi settecenteschi,le splendide chiese e i reperti archeologici romani. Proprio in uno di questi splendidi palazzi settecenteschi appena giunti a Lecce c’è stata la presentazione del festival aperto da una esibizione di Taranta e la conoscenza degli organizzatori dell’evento e dei professori responsabili dei vari, interessantissimi e molto coinvolgenti, laboratori filosofici, che si sono svolti all’interno del castello di Otranto e a Leccee infine ,l’ultimo giorno, c’è stata la presentazione dei lavori svolti nei vari laboratori a Corigliano, nel giardino di Sophia. Prima dello svolgimento dei laboratori, abbiamo partecipato alle passeggiate Filosofiche: la prima, avente come filo conduttore la “Follia del Saggio” si è svolta nei territori circostanti Otranto, territori intriganti e sperduti dove alcuni attori, nelle vesti di personaggi filosofici, recitavano passi di grandi poeti ispirati alla follia e all’irrazionale. La seconda passeggiata, la “Saggezza del Folle” è stata ambientata a Lecce, tra le innumerevoli vie della città e nelle stanze del castello, animata sempre dalla presenza degli attori e da letture adeguate all’argomento. Sempre a Lecce, nel centro Ecotekne della locale Università, si è tenuto un convegno animato dal filosofo di fama internazionale Gianni Vattimo che ci ha intrattenuto con un discorso sul proprio pensiero filosofico, basato sulla conoscenza intesa come virtù e la curiosità come base della filosofia in sè. La sera,poi, nei villaggi di cui eravamo ospiti, siamo stati intrattenuti dagli organizzatori del festival con giochi filosofici per favorire la socializzazione per mezzo della discussione su argomenti filosofici, tra gli studenti delle varie scuole. Questa è stata senza dubbio una delle esperienze più costruttive e più belle che io e i miei compagni abbiamo mai fatto: oltre al divertimento e all’incontro con i ragazzi di altre scuole, ci ha permesso di realizzare un’esperienza proficua che ci ha permesso di conoscere e comprendere la filosofia in modo più concreto .Grazie a questa esperienza abbiamo scoperto che la filosofia è dappertutto, tutto è filosofia, tutto nasconde un senso filosofico che va di volta in volta interpretato, tutto nasconde un amore per la conoscenza che se pervade l’animo porta a rendere l’uomo più completo. Arianna De Simone Classe III sez B del Liceo Scientifico IL TEATRO: PER CONOSCERE SE STESSI E IL MON- DO Tra le tante attività extrascolastiche annuali dell'ISISS "Giovanni Paolo I" una tra la più entusiasmante è sicuramente il laboratorio teatrale. In genere gli alunni si incuriosiscono e vi si iscrivono per mettersi alla prova, poi alcuni si tirano indietro perchè frenati dalla timidezza, dalla paura della novità ,dall'angoscia di "sbagliare". In realtà, alla luce di quelle precedenti , è consigliabile andare fino in fondo per non rischiare di perdere un’esperienza come questa, divertente e gratificante , valida soprattutto per i ragazzi più introversi in quanto li aiuta a lasciarsi andare e ad acquisire la sicurezza e il coraggio necessari ad affrontare ogni situazione,. Quel teatro dalle quattro mura, di cui la quarta fa da contatto diretto con il pubblico, diventa una piccola realtà in cui personalità diverse,timidi,chiacchieroni,sfaticati ,taciturni , interagiscono dando mostra ,nonostante l’inesperienza e grazie alla guida di ottimi maestri, per di saper far propria la sublime arte della recitazione cosa che, sistematicamente, stupisce tutti: discenti docenti e gli stessi genitori che scoprono nei loro figli ,grazie a questo laboratorio, qualità insospettabili, Ultimo, ma non per importanza, vantaggio di questa attività è l'apprendimento della dizione italiana, la quale gioca a favore della "buona impressione" che ognuno dovrebbe dare esprimendosi correttamente. Quest’anno stiamo preparando, guidati da Salvatore Mincione e Giovanni Gazzani.,” L’importanza di chiamarsi Ernest”, un testo teatrale in grado ancora oggi, per la sua attualità ,di far amare questo personaggio e il suo creatore,Oscar Wilde ,che in quest’opera ha scelto di prendere in giro un mondo simile a quello attuale, in cui prevalgono la menzogna , il buonismo che nasconde ipocrisia e cattiveria, la discriminazione celata dietro falsi atti di solidarietà . Come ci insegna Carlo Goldoni, uno dei padri della commedia moderna, il teatro non è altro che uno spaccato di vita, un' esperienza da fare propria per uscirne arricchiti grazie alle multiformi prospettive e situazioni che ci pone davanti e ci fa rivivere . Il teatro,in breve, ci fa essere sempre protagonisti attivi sia da attori che da spettatori : noi abbiamo la fortuna di poter essere gli uni o gli altri grazie al nostro laboratorio teatrale e alle proposte del teatro ItaloArgentino troppo spesso ignorate proprio da noi giovani. Cari coetanei,abbiamo delle opportunità che altre realtà scolastiche non hanno ,non lasciamocele sfuggire.. Anna Paola Troilo Classe IV Liceo Scientifico ITIS “LEONIDA MARINELLI” MA CHI È COSTUI? Agnone ha dato i natali il 28 novembre 1906 ad uno degli scienziati più straordinari ed il miglior tributo che questo piccolo paese di montagna ha potuto dargli è ricordarlo nel nome del suo distinto Istituto Tecnico Industriale “Leonida Marinelli”. “Qual è la massima quantità di tossicità radioattiva sostenibile nel corpo umano?” Questa domanda accompagnò Leonida Marinelli in tutta la sua vita. Lo scienziato di famiglia agnonese emigrata in America iniziò a lavorare nel 1929, da giovane studente di ingegneria elettronica, a New York presso il Memorial Hospital ed ebbe l’opportunità di lavorare con l’avanzata tecnologia a “raggi x”. Egli ci ha consegnato un’idea esauriente di come l’energia atomica interagisce con gli esseri umani ed il loro habitat. Nei suoi 45 anni di carriera diede forma al modo in cui ancora oggi sono studiate le radiazioni. Il nostro Marinelli, oltre a scienziato, può essere definito inventore per la sua “scheda a raggi gamma”, una scheda di protezione, usata ancora oggi, per chi lavora a contatto con le radiazioni. Successivamente Marinelli abbandonò il Memorial Hospital trasferendosi al Laboratorio Nazionale di Argonne, in Illinois, giocando un ruolo fondamentale nello studio della radioattività negli esseri umani e conducendo indagini sul contenuto totale di potassio e sulla sua localizzazione all’interno del corpo. Egli fu la persona chiave nel calcolo del rischio di sviluppare leucemia, cancro alla tiroide e alle ossa per persone che fossero state a contatto con radiazioni, o per lavoro o per i sopravvissuti giapponesi a Hiroshima e Nagasaki. La metà degli anni ’50 furono il momento in cui l’industria atomica del Governo Statunitense era in pieno sviluppo e con la crescita dell’industria nucleare arrivarono nuove ansie. La radioattività nello scheletro umano e il suo più pauroso effetto, il cancro alle ossa, era una preoccupazione mondiale. Alla fine ormai della sua carriera, Marinelli rispose al suo famoso enigma con: “Non lo sappiamo” e sosteneva con apprensione che ci fosse necessità urgente di più studi in materia. Successivamente la comunità scientifica concluse che è appunto impossibile saperlo, poiché il dosaggio radioattivo nelle ossa dipende da un processo metabolico di base che varia, quindi, di persona in persona. Un lavoro così encomiabile non può cadere nell’oblio, per cui diamo onore a questo scienziato italiano, molisano, agnonese, che ha raggiunto il traguardo della sua indagine alla fine dell’esistenza terrena. L’intelligenza è evoluzione: in tutti i sensi, la sosta è vietata! Certame bruniano 2014 il "Giovanni Paolo I" di nuovo all'opera Non si fermano le attività esterne dei giovani del liceo agnonese Sempre numerose ed estremamente interessanti anche quest’anno le iniziative che hanno contribuito a dare una formazione quanto mai ampia e onnicomprensiva ai giovani studenti del locale lice3o scientifico. Dopo il Festival della Filosofia in Magna Grecia, la partecipazione ai noti programmi di Rai3 Pane quotidiano e Per un pugno di libri, i dibattiti sul rapporto tra scienza, filosofia e religione, le iniziative per la raccolta differenziata, gli incontri europei del progetto Comenius e le ormai mitiche escursioni annuali alla Grotta del Diavolo, lo scorso 4 aprile 2014 sei studenti delle classi quarte hanno partecipato al Certame filosofico dedicato ogni anno al grande pensatore Giordano Bruno. Tra passeggiate peripatetiche e simposi serali, i fortunati, accompagnati dal professore di Storia e Filosofia, Francesco Paolo Tanzj, hanno trascorso quattro piacevoli e culturalmente intense giornate nella città di Nola, patria di colui la cui statua si erge oggi a Campo dei Fiori. Ad accoglierli, un team filosofeggiante dedito alla preparazione del concorso, che quest'anno era incentrato sull'opera bruniana "La cena delle ceneri". Gli elaborati della prova sono stati corretti in soli due giorni per decretarne il vincitore. Ragazzi da tutta Italia si sono confrontati sul tema principale dell'opera, la dimostrazione dell'eliocentrismo copernicano e dell'infinità dell'universo, ma ciò che più li ha motivati è stato sicuramente il pensiero di Giordano Bruno, che arriva ad abbracciare tutte le sfere della conoscenza del suo tempo e addirittura a superarle con nuove congetture. I sei ragazzi altomolisani, entusiasti dell'esperienza, consigliano agli studenti di età inferiore di approfittare di proposte come questa che l'istruzione riserva loro, per allargare le proprie conoscenze e3 confrontarsi con le altre realtà scolastiche italiane. Anna Paola Troilo Al via la nuova fase del progetto”Conoscere e sperimentare il proprio territorio per rispettarlo,amarlo e promuoverlo” Grazie al successo ottenuto nell’anno scolastico precedente ,il gruppo promotore,di questol progetto ,di cui sono esimie rappresentanti la dottoressa Moauro e la dottoressa Rosato , ha deciso di continuare quest’attività formativa per incidere in modo ancora più efficace sulla conoscenza da parte dei giovani della propria realtà territoriale in tutte le sue variegate sfaccettature, Oltre a consentire agli alunni di acquisire maggiore sicurezza per quanto concerne la propria identità sociale e culturale,le attività già svolte all’interno del progetto sono servite a stabilire un diverso rapporto fra scuola e comunità in quanto hanno proposto ai ragazzi una diversa offerta formativa fatta non solo di teoria ma di pratica ,tesa a valorizzare,con l’ausilio della ricerca, dello studio, delle esperienze fatte sul territorio , la raccolta dati , la loro rielaborazione, le risorse culturali,economiche e ambientali di questo fantastico territorio che ha tanto da offrirci .Le varie fasi del progetto sviluppato nell’anno scolastico precedente (per citarne alcuni:studio della morfologia del territorio dell’Alto Molise;analisi di acque prelevate dal torrrente Forapecora e dal Verrino; studio della morfologia del territorio dell’Alto Molise, con focus sull’impatto ambientale di alcune opere e sull’inquinamento di aria, acqua e suolo; focus sulle specie vegetali presenti e realizzazione di un erbario, passeggiata lungo il Verrino con partenza dalle Antiche Fonderie del Rame e risalita lungo il fiume fino alle cascate;passeggiata in montagna con scalata a Monte Campo con partenza dalla chiesetta di S.Lucia; percorso strutturato per l’approfondimento di opere architettoniche, pittoriche , conl’obiettivo di acquisire la capacità di fruire del patrimonio artistico in maniera consapevole, Visita ai musei GNAM e MAXXI di Roma ;Incontro con l’artista Ruggiero Di Lollo e così via) hanno permesso ai ragazzi di conoscere il territorio sotto vari punti di vista: geografico,storico,scientifico e culturale ,a maturare diverse capacità di ricerca e ad acquisire la consapevolezza che la salvaguardia di tutte le risorse di un territorio non è solo “buona pratica” di cittadinanza ma può diventare un investimento per il futuro. Al termine della prima esperienza nell’ambito di questo progetto i ragazzi si sono impegnati nella realizzazione di alcuni lavori inerenti ai vari percorsi sviluppati alcuni dei quali sono stati esposti in occasione della”Fiera delle arti e mestieri antichi’’ di Agnone. Nel nuovo percorso (gia iniziato con la visita degli alunni dell’ISISS coinvolti nel progetto alle sorgenti del Trigno e al parco eolico di Vastogirardi ),oltre ad una più ampia e capillare indagine sulle risorse e le bellezze del territorio ,è previsto anche un momento più “creativo”attraverso la produzione di testi poetici e narrativi con cui si cercherà di contribuire a promuovere ,in qualche misura ,il recupero di tutti quegli aspetti di un territorio che contribuiscono a rendere un anonimo insieme di individui in un gruppo con una ben precisa identità culturale. Annarita Di Ciocco - Arianna De Simone Buon compleanno,Europa! Vogliamo ricordare perché il giorno 9 maggio si celebra la festa dell’Europa? La motivazione risiede nel fatto che proprio il 9 maggio del 1950, a Parigi, nel Quai d’Orsay, la sede del Ministero degli Esteri, fu comunicata alla stampa la dichiarazione dell’Europa Comunitaria, ad opera di Robert Schuman, Ministro francese degli Affari Esteri. Non vogliamo dilungarci sulla portata e gli effetti di questo notevole avvenimento ma solo condividere con voi come noi studenti dell’ Isiss abbiamo festeggiato il compleanno dell’Europa. .Nell’aula Magna dell’ITIS accompagnati dal sottofondo dall’Inno Europeo , l’Inno alla Gioia di Beethoven; alcuni alunni delle classi quinte hanno proposto un breve excursus sulla storia , sugli interessi e le problematiche principali che caratterizzano l’Unione Europea a cui sono seguiti gli interventi di vari relatori fra cui quelli di alcuni giornalisti internazionali venuti per l’occasione nella nostra cittadina. Il momento clou, quello più emozionante , è stato quello in cui abbiamo potuto mostrare ai nostri ospiti stranieri e al pubblico convenuto, come noi abbiamo inteso festeggiare questa giornata e cioè un concorso di poesia in lingua promosso dalla nostra istituzione scolastica e curato dagli insegnanti di lingue. Le poesie erano tutte molto belle ma sul podio sono salite quella di Simona Tagliaferri dell’Istituto Alberghiero, di Alessia Di Carlo dell’Itis e ,sul gradino più alto quella di Matteo Carnevale del Liceo Scientifico .Crediamo che questo modo di festeggiare l’Europa sia stato veramente originale e costruttivo, perché la poesia, come spesso dicono i nostri insegnanti, è uno degli strumenti di comunicazione più valido in quanto capace di essere recepito da tuttie in ogni angolo del mondo. Per sottolineare quanto abbiamo appena detto vi lasciamo alla lettura della poesia di Matteo….. Stay strong ( Sii forte ) Stay strong You're safe now Not another hand Will slap your face Not another feet Will kick your dignity Not another fist Will beat your soul If you cry I'll dry your tears. If you shiver I'll chase your fears Now there's just the ash of the pain And you only have To blow it away. Sii forte Sei salva adesso Non un altra mano Schiaffeggerà la tua faccia Non un altro piede Colpirà la tua dignità Non un altro pugno Picchierà la tua anima Se piangerai Asciugherò le tue lacrime Se tremerai Scaccerò le tue paure Ora rimane La cenere del dolore E tu devi solo soffiarla via. Non è bellissima? Adamo Longo e Nestore Sammarone Classe III B Liceo e L e r t s no e t t e c i r Dall’Istituto Alberghiero Istituto Professionale per il Settore dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Agnone SCHEDA OPERATIVA DI UNA RICETTA Tortello con cicorielle di campo e fegato di suino su vellutata di zucca gialla al timo limonato. Ingredienti per 4 persone : 500 g di pasta all’uovo prezzemolo,olio e scaglie di formaggio vaccino q.b. Per la vellutata : 250 g di zucca gialla 75 ml di crema di latte olio, sale e pepe q.b. Per la farcia: 300 g di fegato di suino 250 g cicorielle di campo 150 g di orapi 100 g di purea di patate 100 g formaggio vaccino timo limonato q.b. Per la vellutata Preparare un fondo di olio e cipolla e lasciar rosolare. Tagliare la zucca gialla a pezzi grossolani e aggiungerla al soffritto. Gustare di sale, pepe e peperoncino e completare la cottura versando gradualmente del fondo bianco di maiale ( brodo ottenuto con acqua, sedano, carote, cipolle e carne di maiale ). Frullare il tutto per ottenere la vellutata e aggiungere la panna per la consistenza desiderata. Per la farcia Sbianchire separatamente in acqua bollente salata, le cicorielle di campo, il fegato tritato di suino e gli orapi. Procedimento Stendere la pasta e spennellarla con l’uovo, successivamente poggiare sulla sfoglia la farcia e prima di richiuderla aggiungere la purea di patate, i cubetti di formaggio vaccino e il timo limonato. Con l’ausilio di un coppapasta dare la forma desiderata. Tuffare il tortello in acqua bollente salata e lasciar cuocere per circa 7 minuti. Scaldare a bagnomaria la vellutata e versarla nel piatto ada- di formaggio vaccino e aggiungere un filo d’olio. Con la realizzazione di questo piatto, l’Istituto Alberghiero di Agnone ha partecipato al convegno “La cucina delle carni da non dimenticare(rigaglie e frattaglie) : dalla tradizione all’innovazione”organizzato dall’ IPSSEOA di Termoli. La classe V A dell’IPSSEOA di Agnone protagonista dell’evento, ha riscosso numerosi applausi e apprezzamenti dai relatori e dalla platea per il lavoro svolto. La realizzazione del piatto è stata supportata da un’approfondita ricerca storicosociale visto che nella pasta ripiena fatta in casa nei giorni di festa, si intravedono origini lontane e si assaporano le intense bontà di cicorielle di campo e orapi raccolti lungo il tratturo e la dolcezza della zucca gialla che in questo periodo colora i campi ormai a riposo. Antenucci Antonino Marciano Francesca Istituto Professionale per il Settore dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Agnone SCHEDA OPERATIVA DI UNA RICETTA Nome del piatto: Zuppa di ceci e crostacei profumata al limone INGREDIENTI PER 10 Persone Ceci Mirepoix Olio Sale Alici sott’olio Coda di gamberi o di scampi Fondo vegetale o fumetto Limone Pasta (farina, acqua) U.M. Quantità gr q.b. q.b. q.b. q.b. gr q.b. n. gr 600 Foto del piatto 600 1 400 Portata Primo Stagionalità Sempre Tempo di cottura q.b. Difficoltà media Fasi di sviluppo della ricetta Su fondo di olio e mirepoix ben soffritta, aggiungere delle alici tritate, in seguito i ceci e iniziare a bagnarli con del fondo vegetale durante tutta la cottura. A metà cottura frullare una metà dei ceci e aggiungere le code di gamberi precedentemente pulite. Insaporire di sale. A parte sbucciare un limone e sbianchire la buccia in acqua bollente. Tritare la buccia ed aggiungerla ai ceci. Per la preparazione della pasta mettere la farina su un piano da lavoro e poco alla volta aggiungere dell’acqua. Stendere l’impasto a forma di rettangolo. Arrotolare l’impasto prendendo un lato fino a metà rettangolo,fare lo stesso con il lato opposto e poi chiudere a libro. Con un trinciante tagliare il piccolo cannolo in modo irregolare per formare dei maltagliati. Cuocere la pasta in acqua bollente e scolarla molto al dente per ultimare la cottura nel condimento. Servire la zuppa calda in delle cocottine. Utensili e attrezzature Tagliere, trinciante, minipimer, casseruola, pentola, mandolino, macchina per pasta, spatola da cucina. Note od osservazioni Ottima zuppa dal punto di vista nutrizionale e dietetico, equilibrata e delicata al palato. Si abbina benissimo con vini bianchi sapidi, aromatici e poco alcolici Cafiero Anisia ,Fabrizio Davide,Vasile Marco Sformatino di risotto alla zucca gialla su vellutata di taleggio INGREDIENTI PER 10 PERSONE: Riso carnaroli Zucca Taleggio Crema di latte Burro Parmigiano grattugiato Fondo bianco (brodo) Cipolla Prezzemolo Olio Sale Peperoncino Vino Noce moscata gr 700 gr 500 gr 500 l1 gr 150 gr 200 q.b. q.b. q.b. q.b. q.b. q.b. q.b. q.b. PROCEDIMENTO: In una pentola preparare abbondante fondo bianco (brodo). In una casseruola tostare il riso su fondo di olio e cipolla tritata e spegnere ovvero farlo leggermente rosolare finchè non raggiunge è caldo al tatto. Intanto in una padella far cuocere su fondo di olio e cipolla la zucca tagliata a piccoli pezzi finchè non risulta ben cotta, quindi frullare per ottenere un composto cremoso. Riaccendere la casseruola per continuare la cottura del riso, sfumare con vino bianco, lasciar evaporare e bagnare di tanto in tanto con il brodo filtrato. Aggiungere la salsa di zucca ed a fine cottura aromatizzare con peperoncino, erbe aromatiche, quindi legare con burro e parmigiano e gustare di sale. Disporre il risotto ottenuto all’ interno di stampini monouso oleati, lasciar riposare qualche minuto e sformarli al centro di un piatto segnaposto su di una vellutata al taleggio ottenuta facendo sciogliere quest’ultimo a bagnomaria nella crema di latte con sale e noce moscata. Decorare il piatto a piacimento con prezzemolo riccio, pomodorino appassito, petali di formaggio o basilico fritto. Filetto al pepe verde Ingredienti: Filetto di manzo Panna fresca Pepe verde in grani Brandy Olio Sale Farina Brodo gr 900 ml 400 q.b. q.b. q.b. q.b. q.b. q.b. Procedimento: Tagliare il filetto a medaglioni. Impanarli nella farina e scottarli in padella con dell’olio. Successivamente sfumare i medaglioni con il brandy e lasciarli cuocere. Aggiungere la panna insieme ad un po’ di brodo. A metà cottura aggiungere il pepe in grani. Gustare di sale e servire con delle patate al forno. Istituto Professionale per il Settore dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Agnone SCHEDA OPERATIVA DI UNA RICETTA Nome del piatto: Risotto con funghi, melanzane e provola INGREDIENTI PER 6 Persone R iso gr500 Funghi gr 130 Melanzane n. 2 Provola gr100 Cipolla n. 1 Parmigiano q.b. Burro q.b. Aglio n. 1 Olio q.b. Fondo bianco comune q.b. Vino bianco q.b. Sale q.b. Portata Primo Stagionalità Sempre Tempo di cottura q.b. Difficoltà*** Fasi di sviluppo della ricetta: Mettere in ammollo i funghi. Successivamente saltarli su fondo di aglio, olio e peperoncino. Tagliare le melanzane a cubetti e cuocerle su fondo di olio e cipolla tritata. Tagliare la provola a cubetti. Su fondo di burro, olio e cipolla tritata tostare il riso, sfumare con vino bianco. Una volta evaporato tutto iniziare a bagnare con del brodo di carne. A metà cottura aggiungere i funghi e le melanzane. A fine cottura aggiungere la provola e legare con del parmigiano. Gustare di sale. Servire il risotto sformato, al centro del piatto, dopo averlo messo dentro a degli stampini monouso oleati. Guarnire con decorazioni varie Utensili e attrezzature: Tagliere, coltello per tritare, colabrodo, casseruola, padella, stampini monouso, mestolo. Note od osservazioni; Abbinare un buon vino bianco con sapore di sali minerali , asciutto e profumato Cari ragazzi Mi auguro di aver inserito tutti gli articoli che mi avete inviato. Se così non fosse segnalatemeli e provvederò ad aggiungerli.. Vi ringrazio per la collaborazione e vi auguro buone vacanze<="" ………...Naturalmente ricordatevi di leggere qualche buon libro perchè, come raccomandaVittorio Alfieri , “Leggere , come io l’intendo, vuol dire pro- fondamente pensare.” Elena Rita Di Loreto