Due professioniste per sconfiggere obesità e disturbi alimentari
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Due professioniste per sconfiggere obesità e disturbi alimentari
18 SABATO 5 DICEMBRE 2015 INTERVISTA IN CORSIA Due professioniste per sconfiggere obesità e disturbi alimentari La dottoressa Minichini, nutrizionista e la dottoressa Poggi, psicoterapeuta, hanno unito le loro competenze al Ctr per sconfiggere le patologie legate al difficile rapporto delle persone col cibo “Disturbi alimentari e obesità sono problematiche legate all’identità corporea ancor prima che al cibo. Bisogna spostare l’attenzione dall’ago della bilancia al benessere psicofisico della persona” “Attenzione, l’obesità è una malattia vera e propria e può favorire anche l’insorgere di tumori” LORENZO CHIERICI BASTA diete snervanti che portano a risultati parziali, poi vanificati magari da una bella vacanza nella quale al cibo non si può dire di no. Basta problemi di salute perchè si è sovrappeso e non si ha la forza di dimagrire, per la nostra salute. Oggi è invece possibile dimagrire e stare bene, ma per farlo è necessario una modificazione dello stile di vita supportato dalla capacità di riuscire ad immaginare un cambiamento personale. A tal proposito abbiamo affrontato l’argomento con le dottoresse Lucia Minichini, medico chirurgo e nutrizionista e Cristina Poggi, psicologa e psicoterapeuta, che collaborano con il Poliambulatorio Centro Medico (partner del CTR) per un progetto integrato, allo scopo di ottimizzare terapia e risultati. “I disturbi alimentari sono reali patologie - ci rispondono praticamente all’unisono - che si sono diffuse soprattutto negli ultimi 10 anni e ciò comporta una richiesta elevata da parte dell’utenza che il servizio pubblico da solo non riesce ad assolvere, visto che i centri specializzati nella riabilitazione dei disturbi alimentari sono pochi e le liste d’attesa interminabili. Al Centro Medico possiamo anche offrire un ambiente riservato e naturalmente la tutela della privacy. Che cos’è l’obesità? Cosa può comportare l’eccesso di peso ? “È una compromissione dello stato di salute determinato da un aumento del grasso corporeo che altera le funzioni fisiologiche dell’organismo. Oggi questo problema è molto diffuso già in età infantile, aumentando il rischio di cronicizzarsi in età adulta. I disturbi del comportamento alimentare, che sono invece un’altra cosa, comprendono anoressia e bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata e da alimentazione notturna. In questo caso l’età di esordio è leggermente successiva ma già a 10-11 anni possiamo identificare i primi sintomi. A volte è possibile riscontrare una condizione di obesità in copresenza di un disturbo alimentare, tipicamente le così dette “abbuffate” in cui si ha la sensazione di perdere il controllo. Per quanto riguarda le complicanze mediche dell’obesitò, le più frequenti sono le dislipidemie, ossia un aumento del colesterolo e dei trigliceridi con una diminuzione del cosiddetto colesterolo “buono”, il diabete, l’ipertensione arteriosa con rischio di ictus e infarti, le alterazioni dell’apparato respiratorio con la sindrome delle apnee notturne, fino ad arrivare all’insufficienza respiratoria e a malattie articolari da carico, principalmente artrosi nelle ginocchia, osteoporosi e anche tumori”. Ci sono consigli pratici per combattere l’obesità? “L’obesità è una malattia e non va confusa con un leggero sovrappeso. Non banalizziamo il tutto dicendo che bastano una buona dieta e un po’ di movimento Le dottoresse Lucia Minichini, nutrizionista e Cristina Poggi, psicoterapeuta perchè non è così. A nostro avviso è infatti necessario una presa in carico polispecialistica all’interno della quale si attivino più professionisti come il medico nutrizionista, il cardiologo, lo pneumologo, il fisiatra e lo psicoterapeuta”. Tantissima gente inizia mille diete e non ne termina una, oppure raggiunge l’obiettivo prefissato, poi torna com’era prima in poco tempo. È quindi fondamentale un supporto psicoterapeutico? “Tutti gli studi dimostrano che la perdita o il recupero di peso dovuto esclusivamente all’aderenza ad una prescrizione dietetica raramente si consolida nel tempo, mentre il nostro obiettivo deve essere proprio quello perchè il mantenimento di un peso salutare in assenza di comportamenti disfunzionali porta ad un inevitabile miglioramento della qualità della vita. I numeri sulla bilancia non ci interessano più di tanto, mentre riteniamo indispensabile costruire un cambiamento che sia duraturo e metta al centro la persona.E’ importante quindi che il paziente sposti il suo obiettivo primario dalla perdita di peso al miglioramento dello stato di salute”. E i disturbi del comportamento alimentare come si affrontano? “Anche in questo caso serve un approccio integrato: la valutazione medica è fondamentale per stabilire lo stato di nutrizione del soggetto, oltre a prevenire e a trattare le eventuali complicanze, ma durante questo percorso è fondamentale anche il supporto psicoterapeutico”. Che cosa sono esattamente i disturbi alimentari? “Sono una psicopatologia associata ad un rapporto disfunzionale con il cibo”. In altri termini se uno è teso vuota il frigo? “Svuotare il frigo, o digiunare perché si ha “lo stomaco chiuso”, può essere un modo per gestire le emozioni attraverso il cibo, ma è una reazione che capita un po’ a tutti, un comportamento che potremmo definire “normale” se accade sporadicamente. Il problema è quando certi comportamenti diventano eccessivi per frequenza e durata”. A proposito di tempi, come sono strutturati i percorsi terapeutici per la cura dell’obesità e dei disturbi alimentari? “Nell’obesità è auspicabile una perdita di peso del 5-10% nell’arco di sei mesi, con un successivo consolidamento del peso perso nei sei mesi successivi. Per i disturbi del comportamento alimentare è difficile dare una tempistica, perché dipende dall’età del soggetto, dalla durata della malattia, dalla coesistenza con altre psicopatologie e dalla gravità del sottopeso (più basso è e più è lungo il percorso di guarigione). Sei mesi, anche per quanto riguarda il lavoro dello psicoterapeuta, sono necessari per verificare i primi cambiamenti concreti ma in ogni caso è necessario dare al paziente degli obiettivi a breve termine da raggiungere ”. Come avete organizzato il vostro lavoro di equipe al Centro Medico e com’è iniziata quest’idea che si sta rivelando vincente… “ È stata un’idea del dottor Roberto Citarella Direttore Sanitario del CTR e del Centro Medico che cercava da tempo professionisti in questo settore, che sapessero lavorare in collaborazione con gli altri specialisti del Centro. Grazie alla mia esperienza a Villa Garda - spiega la dottoressa Poggi - sono stata contattata dal dottor Citarella al quale ho proposto il progetto di un ambulatorio polispecialistico integrato con la dottoressa Minichini”. A livello pratico come integrate le vostre competenze? “L’accesso del paziente avviene con una doppia prima visita: prima quella col medico nutrizionista, poi quella con la psicoterapeuta. In seguito, dopo una valutazione diagnostica assieme, viene individualizzato il percorso a seconda degli obiettivi concordati”. Lavorando in tandem si alza considerevolmente la percentuale di obiettivi raggiunti? “Sì, ci sta portando risultati importanti. A seconda delle tecniche utilizzate (strategiche, cognitive o sistemiche) le percentuali di successo del lavoro integrato possono variare dal 60 all’80% dei casi”. Però il paziente deve pagare due professioniste... “Sì, ma non con eguale frequenza: il medico nutrizionista, in un anno, lo si incontra mediamente dalle 5 alle 10 volte a seconda della patologia, mentre lo psicoterapeuta, varia dalle 10 alle 30 sedute, sempre nell’arco dell’anno. Il periodo più difficile è senz’altro quello iniziale perché il paziente deve “ingaggiarsi” nella terapia, coinvolgendosi attivamente nel percorso di cambiamento. Proprio per far fronte alle esigenze dei pazienti, abbiamo cercato di contenere i costi con 80 euro per la prima visita e 60 quelle successive per ogni professionista. L’obiettivo, al termine di percorso, è quello di ridare dignità alla persona che non deve essere etichettata come l’anoressica o l’obeso. È necessario però che il paziente riesca ad immaginare la possibilità di un cambiamento, per poi riuscire a raggiungerlo attraverso la scoperta di strategie e risorse interne che molti non sanno neppure di avere”. LE SCHEDE Lucia Minichini, nata a Napoli 31 anni anni fa, dopo il liceo classico si è laureata in medicina e chirurgia, sempre nel capoluogo campano, dove si è specializzata in Scienze dell’alimentazione con esperienza sia nel campo della dietologia sia della nutrizione artificiale. Per motivi professonali si è trasferita a Padova, dove lavora in un centro di riabilitazione nutrizionale ad Abano Terme, dove tratta casi di obesità e disturbi del comportamento alimentare. Collabora da settembre col Ctr Centro Medico di Reggio Emilia, dove ha creato un ambulatorio integrato con una psicoterapeuta, la dottoressa Cristina Poggi, nata a Genova 32 anni fa, dopo il liceo classico, si è laureata in psicologia a Milano, per poi proseguire in un master di Valutazione Psicodiagnostica, sempre nel capoluogo lombardo, concludendo il percorso con la specializzazione in psicoterapia a Padova. Oggi lavora in uno studio polispecialistico in provincia di Brescia, oltre che al Ctr Centro Medico dove visita ogni il lunedì e sabato. Parallelamente alla specializzazione ha svolto i tirocini di specializzazione a Villa Garda, in provincia di Verona, e nel reparto di chirugia bariatrica dell’Ospedale di Desenzano del Garda (BS) dove si è occupata di disturbi alimentari e obesità. Da questa ulteriore specializzazione nasce il progetto con la dottoressa Minichini.