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Due professioniste per sconfiggere obesità e disturbi alimentari

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Due professioniste per sconfiggere obesità e disturbi alimentari
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SABATO 5 DICEMBRE 2015
INTERVISTA IN CORSIA
Due professioniste per sconfiggere
obesità e disturbi alimentari
La dottoressa
Minichini,
nutrizionista e la
dottoressa
Poggi,
psicoterapeuta,
hanno unito le
loro competenze
al Ctr per
sconfiggere le
patologie legate
al difficile
rapporto delle
persone col cibo
“Disturbi alimentari e
obesità sono
problematiche legate
all’identità corporea
ancor prima che al cibo.
Bisogna spostare
l’attenzione dall’ago
della bilancia al
benessere psicofisico
della persona”
“Attenzione,
l’obesità è una
malattia vera
e propria e può
favorire anche
l’insorgere
di tumori”
LORENZO CHIERICI
BASTA diete snervanti che portano a
risultati parziali, poi vanificati magari da
una bella vacanza nella quale al cibo non
si può dire di no. Basta problemi di salute
perchè si è sovrappeso e non si ha la forza
di dimagrire, per la nostra salute. Oggi è
invece possibile dimagrire e stare bene,
ma per farlo è necessario una modificazione dello stile di vita supportato dalla
capacità di riuscire ad immaginare un
cambiamento personale. A tal proposito
abbiamo affrontato l’argomento con le
dottoresse Lucia Minichini, medico chirurgo e nutrizionista e Cristina Poggi, psicologa e psicoterapeuta, che collaborano
con il Poliambulatorio Centro Medico
(partner del CTR) per un progetto integrato, allo scopo di ottimizzare terapia e
risultati.
“I disturbi alimentari sono reali patologie - ci rispondono praticamente all’unisono - che si sono diffuse soprattutto negli
ultimi 10 anni e ciò comporta una richiesta elevata da parte dell’utenza che il servizio pubblico da solo non riesce ad assolvere, visto che i centri specializzati nella
riabilitazione dei disturbi alimentari sono
pochi e le liste d’attesa interminabili. Al
Centro Medico possiamo anche offrire un
ambiente riservato e naturalmente la tutela della privacy.
Che cos’è l’obesità? Cosa può comportare l’eccesso di peso ?
“È una compromissione dello stato di
salute determinato da un aumento del
grasso corporeo che altera le funzioni
fisiologiche dell’organismo. Oggi questo
problema è molto diffuso già in età infantile, aumentando il rischio di cronicizzarsi
in età adulta. I disturbi del comportamento
alimentare, che sono invece un’altra cosa,
comprendono anoressia e bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata e da alimentazione notturna. In questo
caso l’età di esordio è leggermente successiva ma già a 10-11 anni possiamo
identificare i primi sintomi. A volte è possibile riscontrare una condizione di obesità in copresenza di un disturbo alimentare, tipicamente le così dette “abbuffate” in
cui si ha la sensazione di perdere il controllo. Per quanto riguarda le complicanze mediche dell’obesitò, le più
frequenti sono le dislipidemie,
ossia un aumento del colesterolo e dei
trigliceridi con una diminuzione del
cosiddetto colesterolo “buono”, il diabete,
l’ipertensione arteriosa con rischio di ictus
e infarti, le alterazioni dell’apparato respiratorio con la sindrome delle apnee notturne, fino ad arrivare all’insufficienza respiratoria e a malattie articolari da carico,
principalmente artrosi nelle ginocchia,
osteoporosi e anche tumori”.
Ci sono consigli pratici per combattere
l’obesità?
“L’obesità è una malattia e non va confusa con un leggero sovrappeso. Non
banalizziamo il tutto dicendo che bastano
una buona dieta e un po’ di movimento
Le dottoresse Lucia Minichini, nutrizionista e Cristina Poggi, psicoterapeuta
perchè non è così. A nostro avviso è infatti
necessario una presa in carico polispecialistica all’interno della quale si attivino
più professionisti come il medico nutrizionista, il cardiologo, lo pneumologo, il
fisiatra e lo psicoterapeuta”.
Tantissima gente inizia mille diete e non
ne termina una, oppure raggiunge l’obiettivo prefissato, poi torna com’era
prima in poco tempo. È quindi fondamentale un supporto psicoterapeutico?
“Tutti gli studi dimostrano che la perdita o il recupero di peso dovuto esclusivamente all’aderenza ad una prescrizione
dietetica raramente si consolida nel
tempo, mentre il nostro obiettivo deve
essere proprio quello perchè il mantenimento di un peso salutare in assenza di
comportamenti disfunzionali porta ad un
inevitabile miglioramento della qualità
della vita. I numeri sulla bilancia non ci
interessano più di tanto, mentre riteniamo
indispensabile costruire un cambiamento
che sia duraturo e metta al centro la persona.E’ importante quindi che il paziente
sposti il suo obiettivo primario dalla perdita di peso al miglioramento dello stato
di salute”.
E i disturbi del comportamento alimentare come si affrontano?
“Anche in questo caso serve un approccio integrato: la valutazione medica è fondamentale per stabilire lo stato di nutrizione del soggetto, oltre a prevenire e a trattare le eventuali complicanze, ma durante
questo percorso è fondamentale anche il
supporto psicoterapeutico”.
Che cosa sono esattamente i disturbi
alimentari?
“Sono una psicopatologia associata ad
un rapporto disfunzionale con il cibo”.
In altri termini se uno è teso vuota il
frigo?
“Svuotare il frigo, o digiunare perché si
ha “lo stomaco chiuso”, può essere un
modo per gestire le emozioni attraverso il
cibo, ma è una reazione che capita un po’
a tutti, un comportamento che potremmo
definire “normale” se accade sporadicamente. Il problema è quando certi comportamenti diventano eccessivi per frequenza e durata”.
A proposito di tempi, come sono strutturati i percorsi terapeutici per la cura
dell’obesità e dei disturbi alimentari?
“Nell’obesità è auspicabile una perdita
di peso del 5-10% nell’arco di sei mesi,
con un successivo consolidamento del
peso perso nei sei mesi successivi. Per i
disturbi del comportamento alimentare è
difficile dare una tempistica, perché
dipende dall’età del soggetto, dalla durata
della malattia, dalla coesistenza con altre
psicopatologie e dalla gravità del sottopeso (più basso è e più è lungo il percorso di
guarigione). Sei mesi, anche per quanto
riguarda il lavoro dello psicoterapeuta,
sono necessari per verificare i primi cambiamenti concreti ma in ogni caso è
necessario dare al paziente degli obiettivi
a breve termine da raggiungere ”.
Come avete organizzato il vostro lavoro
di equipe al Centro Medico e com’è iniziata quest’idea che si sta rivelando vincente…
“ È stata un’idea del dottor Roberto
Citarella Direttore Sanitario del CTR e
del Centro Medico che cercava da tempo
professionisti in questo settore, che sapessero lavorare in collaborazione con gli
altri specialisti del Centro. Grazie alla mia
esperienza a Villa Garda - spiega la dottoressa Poggi - sono stata contattata dal dottor Citarella al quale ho proposto il progetto di un ambulatorio polispecialistico
integrato con la dottoressa Minichini”.
A livello pratico come integrate le
vostre competenze?
“L’accesso del paziente avviene con
una doppia prima visita: prima quella col
medico nutrizionista, poi quella con la
psicoterapeuta. In seguito, dopo una valutazione diagnostica assieme, viene individualizzato il percorso a seconda degli
obiettivi concordati”.
Lavorando in tandem si alza considerevolmente la percentuale di obiettivi
raggiunti?
“Sì, ci sta portando risultati importanti.
A seconda delle tecniche utilizzate (strategiche, cognitive o sistemiche) le percentuali di successo del lavoro integrato possono variare dal 60 all’80% dei casi”.
Però il paziente deve pagare due professioniste...
“Sì, ma non con eguale frequenza: il
medico nutrizionista, in un anno, lo si
incontra mediamente dalle 5 alle 10 volte
a seconda della patologia, mentre lo psicoterapeuta, varia dalle 10 alle 30 sedute,
sempre nell’arco dell’anno. Il periodo più
difficile è senz’altro quello iniziale perché
il paziente deve “ingaggiarsi” nella terapia, coinvolgendosi attivamente nel percorso di cambiamento. Proprio per far
fronte alle esigenze dei pazienti, abbiamo
cercato di contenere i costi con 80 euro
per la prima visita e 60 quelle successive
per ogni professionista. L’obiettivo, al termine di percorso, è quello di ridare dignità
alla persona che non deve essere etichettata come l’anoressica o l’obeso. È necessario però che il paziente riesca ad immaginare la possibilità di un cambiamento, per
poi riuscire a raggiungerlo attraverso la
scoperta di strategie e risorse interne che
molti non sanno neppure di avere”.
LE SCHEDE
Lucia Minichini, nata a Napoli 31 anni
anni fa, dopo il liceo classico si è laureata
in medicina e chirurgia, sempre nel capoluogo campano, dove si è specializzata in
Scienze dell’alimentazione con esperienza sia nel campo della dietologia sia della
nutrizione artificiale. Per motivi professonali si è trasferita a Padova, dove lavora in
un centro di riabilitazione nutrizionale ad
Abano Terme, dove tratta casi di obesità e
disturbi del comportamento alimentare.
Collabora da settembre col Ctr Centro
Medico di Reggio Emilia, dove ha creato
un ambulatorio integrato con una psicoterapeuta, la dottoressa Cristina Poggi,
nata a Genova 32 anni fa, dopo il liceo
classico, si è laureata in psicologia a Milano, per poi proseguire in un master di
Valutazione Psicodiagnostica, sempre nel
capoluogo lombardo, concludendo il percorso con la specializzazione in psicoterapia a Padova. Oggi lavora in uno studio
polispecialistico in provincia di Brescia,
oltre che al Ctr Centro Medico dove visita
ogni il lunedì e sabato. Parallelamente
alla specializzazione ha svolto i tirocini di
specializzazione a Villa Garda, in provincia di Verona, e nel reparto di chirugia
bariatrica dell’Ospedale di Desenzano del
Garda (BS) dove si è occupata di disturbi
alimentari e obesità. Da questa ulteriore
specializzazione nasce il progetto con la
dottoressa Minichini.
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