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Changemakers
di Bice Mattioli
piccoli grandi rivoluzionari
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Nasce a Milano, fondato da Carol Brummer, il primo
centro multifunzionale dedicato allo yoga e al benessere,
per una giusta causa
“M
e lo dicevo sempre: un giorno, lo farò. Un giorno e poi un altro, un altro ancora. E poi sono
passati 50 anni, marito e tre figli grandi e capii che il
tempo era arrivato”. Inizia così il racconto karma di
Carol Brummer, che dopo aver passato la sua intensa
carriera nelle fusioni e acquisizioni di aziende e nello
sviluppo di marchi di moda, decide che era arrivato
il momento “dare indietro qualcosa”. “Non sapevo
bene da dove cominciare, l’unica realtà che conoscevo
e in cui ho trovato ispirazione, è quella di Fondazione Francesca Rava. Aiuta l’infanzia in condizioni
di disagio e rappresenta in Italia l’organizzazione umanitaria internazionale N.P.H. – Nuestros Pequeños
Hermanos (I nostri piccoli fratelli), fondata nel 1954
da Padre W. B. Wasson per bambini orfani e abbandonati con case e ospedali in America Latina. Sono
entrata negli uffici e ho sentito subito un’energia
bellissima, donne che lavoravano come se stessero
organizzando una campagna elettorale”. E così s’insediò e rimase 4 anni facendo di tutto, traduzioni,
ufficio stampa, ricerca di finanziatori, fino a progetti
operativi sul campo, come un ospedale pediatrico e
scuole di mestieri per orfani ad Haiti. “Volevo che le
strutture per cui operavamo ad Haiti potessero
diventare un social business. Creare competenze
e mestieri non solo per l’utilizzo nella comunità (fare
il pane, vestiti, mattoni) ma che potessero diventare
anche un valore per terzi”.
Dopo essersi investita di questa missione per 4 anni,
si trovava di fronte ad un bivio, “o andavo ad Haiti e
mi ci buttavo completamente dentro con mio marito
ricominciando tutto da capo, oppure creavo un’alternativa a Milano, perchè il suo lavoro lo rende felice
qui, e io non volevo abbandonare la famiglia”. Nasce
quindi il bisogno di rimodellare la sua missione di
karma per creare valore a Milano, a sostegno dei
proget ti della Fondazione Francesca Rava. ”Ave vo cominciato a praticare yoga e meditazione per
riprendere energie e calma, dopo i miei soggiorni
18
OM
gallery
a d H ait i ; e ra n o s e m p re
emotivamente molto intensi, a volte tristi, e la
semplice arte del respiro
mi riportava in carreggiata. Ho frequentato molto
lo yoga negli Stati Uniti a
Los Angeles, a Kripalu, e
ogni volta che tornavo a
Milano, sentivo che man-
cava un posto ampio, luminoso che potesse offrire
tanti tipi di percorsi yoga differenti e trattamenti di
benessere”. Quindi nasce l’idea di un progetto che
è poi diventato og gi Cit y Zen, una scuola di yoga
e terapie di benessere, aper ta a tut ti coloro che
vogliono iniziare un percorso yoga. Senza preclusione di stili, inclusiva di tante esperienze dedicate
ad aiutare a ricercare il proprio benessere: yoga,
meditazione, consulenze e trattamenti ayurvedici,
mind/body coaching.
“Nella mia esperienza alla Fondazione Rava ho imparato che tutti mettono a disposizione le loro
competenze. Chi sa fare il pane viene ad insegnare
come si fa; io so come organiz zare un’impresa e
quindi volevo non dare soltanto fondi alla fondazione,
ma creare qualcosa che crei valore continuativo per
la loro organizzazione”. La formula è quindi di uno
spazio con tre grandi sale yoga “dove lo spazio,
l’aria e la luce siano protagoniste, dove le persone
sentano il bisogno di fermarsi e guardarsi dentro”.
Poi un numer o d ’ins e gnant i yoga ( olt r e 20 )
competenti di tradizioni
dif ferenti, con la voglia
di insegnare la disciplina
ma anche di insegnare ad
apprendere, “che abbiano voglia di me t ter s i a
disposizione degli altri,
come io ho fat to nella
mia esperienza ad Haiti.” Il modello quindi è un
po’ quello di ashram contemporaneo, ove il lavoro, la
passione, l’intraprendenza devono creare profitti da
donare alla Fondazione Francesca Rava - NPH Italia
Onlus per finanziare progetti a sostegno di bambini
disagiati nel mondo. Tutti coloro che lavorano con noi
devono sapere che questa missione deve ispirare tutti
a fare un passo in più”.
www.cityzen.it
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