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Esercitazione di Meccanica Applicata alle Macchine
Esercitazione di Meccanica Applicata alle Macchine - 04/06/2013 Trasmissioni di potenza ad ingranaggi - rotismi Calcolo del rapporto di trasmissione di un rotismo ordinario/epicicloidale Si consideri il rotismo di figura, dove il primo stadio è ordinario ed il secondo è epicicloidale. L’albero della ruota 1 è il movente ed il portasatellite p è il cedente. E’ noto il numero di denti delle prime quattro ruote: z1 = 18, z2 = 36, z3 = 20, z4 = 25. Tutte le ruote dentate sono normali. Si richiede di: A) ricavare l’espressione del rapporto di trasmissione del primo stadio, in funzione dei numeri di denti; B) ricavare l’espressione del rapporto di trasmissione del secondo stadio, in funzione dei numeri di denti; C) calcolare il valore numerico del rapporto di trasmissione dell’intero rotismo; D) determinare se i versi di rotazione del movente e del cedente sono tra loro concordi o discordi (motivando la risposta). SVOLGIMENTO A) Applicando la formula generale per il rapporto di trasmissione globale τ di un rotismo ordinario al primo stadio, si ottiene: I n 2 z1 1 1 z2 (1) B) Applicando la formula di Willis per il rapporto di trasmissione globale τ di un rotismo ordinario al secondo stadio, si ottiene: II ,0 n p 3 p 1 II ,0 5 p 3 p 5 0 3 p p p 3 p 3 1 p 1 3 1 1 II ,0 p II ,0 II ,0 p 3 II ,0 II ,0 1 (2) (3) (4) (5) Applicando la formula generale per il rapporto di trasmissione globale τ di un rotismo ordinario al secondo stadio, si ottiene: II ,0 n 5 5 4 z z z p 0 3 4 3 0 3 3 4 3 z4 z5 z5 (6) dal momento che le ruote 3 e 5 hanno verso di rotazione discorde. Applicando la formula generale per il rapporto di trasmissione globale τ di un rotismo epicicloidale al secondo stadio, si ottiene: II p 3 (7) come rapporto tra membro cedente (portasatellite p) e membro movente (ruota 3). Sostituendo le relazioni (5) e (6) all’interno della relazione (7), si ottiene l’espressione del rapporto di trasmissione τII del secondo stadio del rotismo in funzione dei numeri di denti: II p 3 II ,0 II ,0 1 z3 / z5 z /z z3 3 5 z5 ( z3 / z5 ) 1 z3 z5 z3 z5 (8) C) Il rapporto di trasmissione τ dell’intero rotismo viene calcolato come prodotto dei rapporti di trasmissione dei singoli stadi del rotismo, a partire dalle relazioni (1) e (8), nel seguente modo: I II z3 z1 z2 z3 z5 (9) Il numero di denti z5 della ruota 5 viene calcolato a partire da considerazioni geometriche: R5 R3 2R4 z5 z3 2 z4 70 mm (10) (11) Il valore numerico del rapporto di trasmissione τ dell’intero rotismo è quindi uguale a: z3 z1 1 2 1 0.11 z2 z3 z5 2 9 9 (12) D) Studiamo il rotismo nella vista laterale B (vedi figura). Se supponiamo che l’albero della ruota 3 (movente del secondo stadio) ruoti in senso antiorario (Ω3 > 0), allora la ruota 4 (accoppiata alla ruota 3) gira in senso orario attorno al proprio asse (Ω4 < 0) e questo asse passante per il punto O4 ruota in senso antiorario rispetto all’asse passante per il punto O3 (Ω43 > 0). Dal momento che il portasatellite p è vincolato rotoidalmente alla ruota 4 nel punto O4, allora anche p ruota in senso antiorario rispetto al punto O3 (Ωp > 0) e pertanto i membri 3 e p (movente e cedente del secondo stadio) hanno verso di rotazione concorde. Il verso di rotazione dell’albero della ruota 3 (Ω3 > 0) è quindi concorde al verso di rotazione del portasatellite p (Ωp > 0). Il verso di rotazione dell’albero della ruota 3 (Ω3 > 0) è concorde al verso di rotazione dell’albero della ruota 2 (Ω2 > 0) perché le ruote 2 e 3 sono coassiali. Il verso di rotazione dell’albero della ruota 1 (Ω1 < 0) è discorde al verso di rotazione dell’albero della ruota 2 (Ω2 > 0) perché la ruota 1 è accoppiata alla ruota 2. Pertanto, i versi di rotazione del movente (ruota 1) e del cedente (portasatellite p) dell’intero rotismo sono tra loro discordi (Ω1 < 0, Ωp > 0).