Non chiedermi cosa è la povertà perché l`hai incontrata nella mia
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Non chiedermi cosa è la povertà perché l`hai incontrata nella mia
Non chiedermi cosa è la povertà perché l'hai incontrata nella mia casa. Guarda il tetto e conta il numero dei buchi. Guarda i miei utensili e gli abiti che indosso. Guarda dappertutto e scrivi cosa vedi. Quello che vedi è la povertà. "Kenya, 1997" Nel mondo, un miliardo e duecentomila persone vivono con meno di un euro al giorno; 963 milioni soffrono la fame, 5 milioni di bambini sotto i cinque anni muoiono ogni anno per malnutrizione e altrettanti per malattie prevenibili e curabili. Per spiegare in maniera semplice un problema complesso come quello della povertà, possiamo usare l'immagine di una ruota, che chiameremo "ruota della povertà". Immaginiamo una ruota a sei raggi, ognuno dei quali rappresenta un bisogno fondamentale dell'essere umano nei diversi ambiti. • • economico: denaro sufficiente per acquistare ciò che non riesc a produrre in proprio. sanitario: uno stato di salute psicofisicoadeguato. • ambientale: un posto sicuro dove abitare, con condizione igieniche adeguate e possibilità di accesso all'acqua potabile. • spirituale: una fede positiva, libera da concezioni del tipo "non ci puoi fare nulla". • socio-politico: un governo stabile, con un sistema sociale e politico equilibrato. • culturale-formativo: un'istruzione di base e una formazione professionale che consenta di avere un mestiere in mano. Al centro della ruota, nel punto di rotazione, abbiamo la povertà totale, in cui nessuno dei bisogni è soddisfatto. All'esterno invece, in corrispondenza del cerchione, siamo alla sufficienza in ogniuno dei sei ambiti, la ruota è rotonda. Ma se anche uno solo dei raggi non raggiunge la lunghezza adeguata, la ruota risulta deformata. Se la situazione peggiora e la soddisfazione di più bisogni contemporaneamente non raggiunge la sufficienza, la deformazione aumenta e la ruota si rompe. si capisce quindi come la povertà si manifesti in modi diversi a seconda dei Paesi e, al loro interno, delle zone, dei quartieri e delle singole famiglie. Ad esempio, mentre in alcune zone dell'Africa si lotta contro la fame e l'AIDS (ambito sanitario), in altre ci sono guerre civili e sconvolgimenti politici (socio-politico). Nel Sudamerica i problemi più ricorrenti sono il lavoro minorile (culturale-formativo), l'alcolismo e la violenza (sanitario e ambientale) mentre ad Haiti le persone sono condizionate dalla superstizione e della magia (ambito spirituale). Possono esserci quindi casi di bambini che non hanno problemi di malnutrizione o di accesso all'acqua potabile, ma vivono in quartiere malfamati e poco sicuri o con genitori che non possono mantenerli a scuola, o ancora che rischiano di cadere nelle mani dei trafficanti di droga o di bande criminali. Anche questa è la povertà Salvatore Condarcuri