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Sele, ferma al palo la messa in sicurezza Allarme allagamenti

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Sele, ferma al palo la messa in sicurezza Allarme allagamenti
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LA CITTÀ SABATO 3 OTTOBRE 2015
Agropoli-Capaccio
26
■ e-mail: [email protected]
»
agropoli
CAPACCIO LA DIFESA DEL TERRITORIO
di Angela Sabetta
◗ CAPACCIO
«Siamo stanchi di promesse
ora vogliamo i fatti. Se gli organi competenti non provvederanno alla messa in sicurezza
del Sele, ci troveremo per l’ennesima volta sommersi dall’acqua». A parlare è Matteo Castoro, presidente dell’associazione “Difesa del territorio”,
della quale fanno parte le vittime dei danni causati dall’esondazione del fiume Sele, al termine dell’incontro tenutosi
giovedì sera a Ponte Barizzo.
Al centro del dibattito: rischio idraulico del fiume Sele,
funzioni del Consorzio di Bonifica sinistra Sele e sicurezza
del territorio. «L’obiettivo è
trovare una soluzione per la
messa in sicurezza del territorio per evitare nuove esondazioni del fiume», afferma Castoro. L’associazione lamenta
la mancata messa in atto del
progetto di messa in sicurezza
del Sele: «Si passano la palla da
un ente all’altro – evidenzia – i
lavori per il decespugliamento
degli argini del fiume Sele sono stati autorizzati, da giugno
non sono ancora partiti. Sono
prioritari per effettuare i rilievi
topografici che occorrono per
procedere con la variante al
progetto relativamente alla
portata di piena da 150 a 200
anni. Altrimenti non si può
proseguire con la progettazione. Il Consorzio ha sostenuto
che, siccome il progetto è ora
del Comune non sarebbe competenza dell’ente. Però l’autorizzazione è stata rilasciata al
Consorzio, che può procedere
con una nota spesa per il recupero delle risorse impiegate».
Il problema è stato quindi
portato all’attenzione del presidente del Consorzio Vincenzo Fraiese che ha preso parte
all’incontro, che ha assicurato
l’impegno dell’ente consortile, riferisce Castoro. «Il presidente Fraiese ci ha assicurato
– conclude Castoro – che la pulizia sarà fatta così da procedere con la progettazione ed effettuare i rilievi topografici.
Per quanto riguarda l’isolotto
alla foce del fiume Sele, l’ex assessore Eustachio Voza, ci ha
detto che sono stati ottenuti
tutti i pareri necessari e che il
12 ottobre partiranno i lavori
per la rimozione dello stesso.
Ci auguriamo che gli impegni
Cerere in “rosa”
per combattere
il cancro al seno
Sele, ferma al palo
la messa in sicurezza
Allarme allagamenti
La rabbia del Comitato civico che raccoglie gli alluvionati
«Il Comune ed il Consorzio si rimpallano le responsabilità»
Il Tempio di Cerere illuminato
di rosa. Torna per il secondo
anno consecutivo l’iniziativa
organizzata dall’associazione
C’He.La.Vie di Capaccio,
presieduta da Anna D’Elia, in
occasione della campagna
internazionale “Nastro rosa”
per la prevenzione del tumore
al seno. L’evento, promosso in
collaborazione con il
ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del
Turismo, il Segretariato
regionale della Campania, il
Parco archeologico di
Paestum con il patrocinio
della Lilt di Salerno e del
Comune di Capaccio, si
svolgerà domani a partire
dalle 15.30 con una visita
guidata gratuita al sito
archeologico e al museo a cura
delle guide turistiche della
Regione Campania
(prenotazioni 3339491133 e
3393298346). Dalle 17 alle
18.30 il dottore Gerardo Siano
effettuerà visite senologiche
gratuite nella sede del
Comune in Piazza Basilica
Paleocristiana (prenotazioni
numeri 3339491133 e
3393298346). Alle 19.30
accensione delle luci che
tingeranno di rosa il tempio di
Cerere e alle 20.30 concerto di
Peppe Cirillo e Antiquasaxa.
I danni provocati dall’ultima esondazione del fiume Sele
presi saranno mantenuti, in
caso contrario per l’ennesima
volta anche quest’anno ci allagheremo per colpa degli entri
competenti».
Tre i progetti in cantiere per
contrastare il fenomeno degli
allagamenti e per la messa in
sicurezza del fiume. Gli inter-
venti prevedono oltre 18 milioni di investimenti qualora, effettivamente, otterranno i finanziamenti con l’erogazione
dei fondi Rendis per la difesa
del suolo. L’amministrazione
Voza ha affidato l’incarico per
lo studio specialistico necessario e propedeutico alla realiz-
zazione del progetto denominato “Regolarizzazione confluenza fiumi Sele - Calore Lucano - adeguamento e sistemazione degli argini esistenti
del Sele”, che prevede un investimento di 15 milioni, elaborato dal Consorzio di bonifica
Sinistra Sele di Paestum, e da
febbraio ceduto al Comune.
L’integrazione riguarda il nuovo calcolo idraulico con un
tempo di ritorno a 200 anni e
uno studio vegetazionale. Con
il progetto si punta alla realizzazione di nuovi argini e al miglioramento di quelli esistenti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Sos del legale
«La Marotta
sta male in cella
Scarceratela»
◗ AGROPOLI
Sta male ed ha perso oltre venti chili. Antonina Marotta, 44
anni, rinchiusa nel carcere di
Fuorni da sette mesi, soffre di
una forte crisi depressiva. Situazione che si è aggravata dopo la tragedia del figlio, Fioravante Cesarulo, 19 anni, detto
Fiore, morto nell’incidente
con il pullman dei fan calabresi di Biagio Antonacci avvenuto ad Eboli la notte del 12 novembre 2014. A lanciare l’allarme è l’avvocato della donna,
Leopoldo Catena, che l’ha fatta sottoporre, in questi giorni,
ad una consulenza psichiatrica del professor Meluzzi.
Un primo ricorso del legale
è stato respinto dal Riesame.
La difesa aveva chiesto una detenzione alternativa, semmai
in un luogo per curarsi. Di
fronte a tale diniego l’avvocato
Catena ha deciso di farla sottoporre a visita per certificare la
patologia della sua assistita.
«La signora Marotta regredisce di giorno in giorno – ha detto l’avvocato – la mia assistita
ha bisogno di cure». Intanto,
sul piano giudiziario, si prepara un’altra azione per chiedere
che la donna sia curata in una
struttura adeguata.
A febbraio i carabinieri della
locale compagnia diedero esecuzione ad un provvedimento
di cattura disposto dalla Procura di Vallo. La donna agropolese deve scontare in carcere
una pena residua di 10 anni e
nove mesi. Il provvedimento
carcerario fa riferimento ad
una serie di sentenze per reati
commessi dalla Marotta, in
prevalenza furti con destrezza
soprattutto in danno di gioiellerie. Reati che la 44enne ha
commesso in giro per l’Italia.
La procura vallese ha messo
assieme le condanne dei vari
tribunali ed ha emesso l’ordinanza di cattura. Stante così le
cose, Antonina Marotta non
dovrebbe uscire dal carcere
prima del 2025. Però sta male.
Lo stato depressivo sta annientando il fisico della detenuta.
Massimiliano Lanzotto
agropoli
Rete fognaria nell’area templi
Malore durante la crociera
«Attenzione ai monumenti» Animali vaganti bloccano l’ex Statale Francese salvato ad Agropoli
◗ CAPACCIO
Scavi per la rete fognaria
nell’area archeologica: il Ministero dei Beni e delle Attività
culturali risponde all’interrogazione del senatore Franco
Cardiello. A darne notizia il delegato Giovanni Piano. «Il primo progetto di realizzazione
di una rete fognaria presentato dal Comune alla Soprintendenza era stato autorizzato nel
gennaio 2009, non prevedeva
alcun tratto di fognatura – si
legge nella risposta - attraversante l’area archeologica di Paestum. Lo stesso lasciava irrisolta la problematica degli scarichi fognari, dell’insediamen-
to abitativo nella cinta muraria, delle strutture di ricezione
e ristoro, dello stesso museo di
Paestum, le cui condotte fognarie sono tuttora a libera disposizione nel terreno, con
problemi igienico-sanitario e
di tutela delle testimonianze riguardo lo smaltimento delle
acque reflue, bianche e nere».
Nel 2014 il Comune ha presentato una variante, poi un’altra
a seguito delle perplessità
avanzate dalla Soprintendenza. Tenuto conto dell’andamento del nuovo tracciato, nel
febbraio 2015, i lavori furono
autorizzati considerando che
l’opera prevista non interferisce con i monumenti antichi.
◗ AGROPOLI
■ ■ Ancora animali vaganti sull’ex Statale 267 tra Agropoli e Ca-
stellabate. L’altra mattina due cavalli erano al centro della carreggiata impedendo il transito ai mezzi. Una vecchia storia che si
ripete da tempo senza che il problema venga mai risolto.
Turista francese in viaggio su
una nave da crociera salvato
ad Agropoli. L'intervento è avvenuto nella notte tra giovedì e
venerdì: il 74enne, cardiopatico, si è sentito male mentre era
in crociera, sulla “Costa Romantica”, proveniente da Palermo. Scattato l'allarme, sono
intervenuti gli uomini della
Guardia costiera di Agropoli,
diretti dal Tenente di Vascello
Gianluca Scuccimarri e il personale dell'ambulanza Psaut.
I soccorritori, nonostante le
condizioni meteomarine non
favorevoli, dopo circa 40 minuti di navigazione, hanno rag-
giunto la nave, che è stata dirottata verso le coste cilentane
per permettere il soccorso del
74enne. Dai circa 50 miglia nella quale si trovava al momento
della chiamata di soccorso, la
nave ha raggiunto la distanza
di circa 16 miglia dal porto di
Agropoli. Raggiunta la nave,
con la motovedetta CP 855 Search and Rescue, il personale
del 118 ha defibrillato l’uomo
che, una volta stabilizzato, è
stato condotto a terra, presso il
porto cilentano. Da qui è partita un'ambulanza che lo ha trasportato presso l'ospedale di
Vallo, dove è ora ricoverato. Le
sue condizioni non destano
particolari preoccupazioni.
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