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opere di sostegno

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opere di sostegno
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Sezione di ingegneria geotecnica (www.dicar.unict.it/)
“OPERE
DI SOSTEGNO”
Corso di Geotecnica
Ingegneria Edile-Architettura, A.A. 2014/2015
Salvatore Grasso
[email protected]
http://www.dicar.unict.it/Personale/Docenti/Docenti/Grasso.html
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
SPINTA DELLE TERRE NELLE OPERE DI SOSTEGNO
INDICE DEGLI ARGOMENTI
• Teorie di calcolo per la determinazione delle spinte
dei terreni;
• Regime di spinta attiva e spinta passiva;
• Influenza delle condizioni al contorno sulla spinta
delle terre;
• Scelta dei parametri geotecnici: comportamento a
breve e lungo termine del terreno;
• Opere di sostegno rigide;
• Opere di sostegno flessibili.
Opere di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
OPERE DI SOSTEGNO
Principali tipologie di opere di sostegno:
opere di sostegno a gravità (muri, gabbionate, crib walls) e in cemento
armato (muri a mensola, muri a contrafforti e speroni);
terra armata;
paratie (palancole e diaframmi);
strutture di sostegno di scavi e trincee
La principale differenza fra i muri, di ogni tipo (opere di sostegno rigide) e le
paratie (opere di sostegno flessibili) consiste nel meccanismo di trasmissione
della spinta esercitata dal terreno sostenuto al terreno di fondazione:
• nei muri la trasmissione avviene attraverso la struttura di fondazione
dell’opera (l’equilibrio è garantito dal peso proprio dell’opera e del terreno che
grava sulla fondazione)
• nelle paratie la trasmissione
(e quindi la stabilità) è assicurata dal
prolungamento della parete nel terreno di fondazione, e dal sistema
equilibrato di spinte e controspinte che viene a determinarsi.
Altra differenza: il terreno sostenuto dai muri è generalmente di riporto, il
terreno sostenuto dalle paratie è spesso terreno naturale
Muri di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
MURI DI SOSTEGNO
a)
Terreno di
riempimento
b)
Piattaforma
Piattaforma
A) MURO IN STERRO
Terreno di
riempimento
Terrazzamento
provvisorio
Terrazzamento
provvisorio
B) MURO IN RILEVATO
FASI DI REALIZZAZIONE:
• sbancamento
• costruzione dell’opera
• riempimento a tergo e realizzazione delle necessarie opere di drenaggio
Muri di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
MURI DI SOSTEGNO
La realizzazione di un muro di sostegno modifica le condizioni di equilibrio
generale
se in pendio le modifiche possono produrre instabilità generale o
localizzata.
Nel caso di muro in sterro: può determinarsi la rottura localizzata del ripido
pendio a monte che si crea con i lavori di sbancamento preliminari.
Nel caso di muro in rilevato : rischio di una rottura generale profonda (a) o
superficiale (b) del pendio dovuta al sovraccarico trasmesso dal terreno di
a)
Sovraccarico
Sovraccarico
b)
Scavo
Terreno a minore
resistenza
Muri di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
CRITERI DI DIMENSIONAMENTO
a) muri di sostegno a gravità (altezza max
3.5.): resistono alla spinta esercitata dal
terreno solo in virtù del proprio peso. Sono
realizzati con muratura di mattoni o di
pietrame, o in calcestruzzo. La risultante
delle azioni sulla fondazione deve essere
interna al nocciolo d’inerzia.
b) muri di sostegno a mensola e a contrafforti
e speroni (c): sfruttano anche il peso del
terreno che grava sulla fondazione per la
stabilità al ribaltamento ed alla traslazione
orizzontale. Le diverse parti della struttura
sono armate in modo da resistere anche a
flessione e taglio. I muri a contrafforti e
speroni sono preferiti per i muri di grande
altezza (fino a 7÷7.5m), ma richiedono molto
lavoro di carpenteria e di armatura.
b)
a)
c)
sufficientemente
grande
Muri di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
MURI DI SOTEGNO
Terreno di
Fori di drenaggio
riempimento
Materiale
drenante
Tappeto drenante
Argilla
Canaletta al
piede
Terreno di
riempimento
Argilla
Per ridurre l’intensità della spinta esercitata dal terreno si utilizzano terreni di
riempimento sabbiosi e ghiaiosi, con elevato angolo di resistenza al taglio.
Per ridurre, e possibilmente eliminare, la spinta esercitata dall’acqua si realizza un
sistema di drenaggio dietro l’opera di sostegno (le acque di drenaggio vengono
convogliate in una canaletta al piede) :
• fori di drenaggio, di 10÷15 cm di diametro e interasse 2÷4 m, muniti apposito di
filtro, disposti a quinconce su tutta l’altezza del muro, con maggiore densità nella
parte inferiore;
• materiali drenanti a tergo del muro, sia verticalmente a contatto con la parete, sia
come tappeti drenanti inseriti nel pendio di terreno naturale prima del
riempimento
Muri di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
GABBIONATE
Terreno di
riempimento
Terreno
naturale
CRIB-WALL
Terreno di
riempimento
Muri di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
GABBIONATE
Muri di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
CRIB-WALL
Muri di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
CRIB-WALL
Muri di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
CRIB-WALL
Muri di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
CRIB-WALL
Muri di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
TERRE ARMATE O RINFORZATE
Armature
Zona attiva
Zona resistente
Terreno di
riempimento
Spaziatura
Paramento
esterno
Terreno
Lunghezza
Ripartizione degli sforzi di trazione
Larghezza
Muri di sostegno
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
TERRE ARMATE O RINFORZATE
Armature
Zona attiva
Zona resistente
Terreno di
riempimento
Paramento
esterno
Terreno
Lunghezza
Ripartizione degli sforzi di trazione
Larghezza
Verifiche di stabilità
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
VERIFICHE DI STABILITÀ
Per la progettazione di un muro di sostegno devono essere eseguite:
verifica al ribaltamento
verifica allo slittamento
verifica di capacità portante
verifica di stabilità generale
La verifica di stabilità generale consiste in un’analisi di
stabilità del pendio in cui è inserito il muro, e si esegue
secondo i tradizionali metodi
Per le altre verifiche si considerano le forze risultanti agenti
sul muro:
• W = peso del muro e del terreno che grava sulla fondazione
• PA = spinta esercitata dal terreno a monte
(compresa l’eventuale spinta dell’acqua)
• PP = spinta esercitata dal terreno a valle
(trascurata di norma a favore di sicurezza)
• N = componente normale della reazione di appoggio
• F = componente tangenziale della reazione di appoggio
Verifiche di stabilità
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
VERIFICHE DI STABILITÀ
Verifiche di stabilità
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
VERIFICHE DI STABILITÀ
In base al D.M. 11.03.1988
VERIFICA AL RIBALTAMENTO
FS =
momento forzestabilizzanti*
momento forze ribaltanti
*
=
W ·a
PaH ·h − PaV ·b
≥1.5
W
a
Pa
* calcolati rispetto al punto O
VERIFICA ALLO SLITTAMENTO (LUNGO LA BASE)
forze resistenti ( W +PaV ) · tanδb
≥1.3
FS =
=
forze spingenti
PaH
Pp
VERIFICA DI CAPACITÀ PORTANTE
FS ≥ 2
h
O
F
N
al massimo il 50%
b
Il calcolo della capacità portante della fondazione è eseguito con i metodi noti
(tenendo conto dell’inclinazione e dell’eccentricità della risultante delle
azioni trasmesse dall’opera al terreno tramite la fondazione e delle condizioni
più cautelative nella stima del sovraccarico agenti ai bordi della fondazione).
Verifiche di stabilità
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
VERIFICHE DI STABILITÀ
In base al D.M. 14.01.2008 (NTC-08)
Le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC-08) si applicano alle “opere
di sostegno” intese come tutte le opere geotecniche e gli interventi atti a
sostenere in sicurezza un corpo di terreno o di materiale con comportamento
simile:
muri, per i quali la funzione di sostegno è affidata al peso proprio del muro
e a quello del terreno direttamente agente su di esso (ad esempio muri a
gravità, muri a mensola, muri a contrafforti);
paratie, per le quali la funzione di sostegno è assicurata principalmente
dalla resistenza del volume di terreno posto innanzi l’opera e da eventuali
ancoraggi e puntoni;
strutture miste, che esplicano la funzione di sostegno anche per effetto di
trattamenti di miglioramento e per la presenza di particolari elementi di
rinforzo e collegamento (adesempio, ture, terra rinforzata, muri cellulari).
Le verifiche agli stati limite eseguite mediante analisi di interazione terrenostruttura o con metodi semplificati devono sempre rispettare le condizioni di
equilibrio e congruenza e la compatibilità con i criteri di resistenza del
terreno. E’ necessario inoltre portare in conto la dipendenza della spinta dei
terreni dallo spostamento dell’opera.
Verifiche di stabilità
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
VERIFICHE DI STABILITÀ
In base al D.M. 14.01.2008 (NTC-08)
Le NTC-08 prevedono per le “opere di sostegno”:
A. le analisi relative alle condizioni di esercizio (SLE) e
B. le verifiche di sicurezza relative agli stati limite ultimi (SLU)
A. Analisi relative alle condizioni di esercizio (SLE)
Gli stati limite di esercizio sono definiti in relazione agli spostamenti
compatibili e le prestazioni attese per lʹopera stessa.
Per ciascun stato limite di esercizio deve essere rispettata la condizione:
Ed ≤ Cd
dove Ed è il valore di progetto dell’effetto delle azioni e Cd è il prescritto
valore limite dell’effetto delle azioni. Quest’ultimo deve essere stabilito in
funzione del comportamento della struttura in elevazione.
Verifiche di stabilità
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
B. Verifiche di sicurezza relative agli stati limite ultimi (SLU)
Per ogni stato limite ultimo deve essere rispettata la condizione:
Ed ≤ Rd
dove Ed è il valore di progetto dell’azione o dell’effetto dell’azione:
Ed
=E
γ FF;k
X
k
γM
;a d =γ
E · F k;
X
k
γ
;a
d
M
e Rd il valore di progetto della resistenza del sistema geotecnico:
1
Rd = · R
γ FF;k
Xk
;a d
γM
γR
L’azione (o l’effetto dell’azione) e la resistenza di progetto sono espresse in
funzione:
delle azioni di progetto, γFFk
dei parametri geotecnici di progetto, Xk/γM
della geometria di progetto, ad.
I valori di progetto delle azioni, dei parametri geotecnici e della resistenza
sono ottenuti applicando dei coefficienti di sicurezza parziali, che vanno a
moltiplicare nel caso delle azioni (γF o γE) e a dividere nel caso dei parametri
geotecnici (γM) e della resistenza (γR).
Origine e struttura dei terreni – Fondamenti di Geotecnica
Salvatore Grasso
Verifiche di stabilità
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
In base al D.M. 14.01.2008 (NTC-08)
La verifica della condizione (Ed ≤ Rd) deve essere effettuata impiegando
diverse combinazioni di gruppi di coefficienti parziali, rispettivamente
definiti:
per le azioni (A1 e A2)
per i parametri geotecnici (M1 e M2)
per le resistenze (R1, R2 e R3).
I diversi gruppi di coefficienti di sicurezza parziali sono scelti nell’ambito di
due approcci progettuali distinti e alternativi:
• Approccio 1 - sono previste due diverse combinazioni di gruppi di
coefficienti, la prima combinazione è generalmente più severa nei confronti
del dimensionamento strutturale delle opere a contatto con il terreno, mentre
la seconda combinazione è generalmente più severa nei riguardi del
dimensionamento geotecnico.
• Approccio 2 - è prevista un’unica combinazione di gruppi di coefficienti, da
adottare sia nelle verifiche strutturali sia nelle verifiche geotecniche.
Salvatore Grasso
Verifiche di stabilità
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
In base al D.M. 14.01.2008 (NTC-08)
La verifica della condizione (Ed ≤ Rd) deve essere effettuata impiegando
diverse combinazioni di gruppi di coefficienti parziali, rispettivamente
definiti:
per le azioni (A1 e A2)
per i parametri geotecnici (M1 e M2)
per le resistenze (R1, R2 e R3).
I diversi gruppi di coefficienti di sicurezza parziali sono scelti nell’ambito di
due approcci progettuali distinti e alternativi:
• Approccio 1 - sono previste due diverse combinazioni di gruppi di
coefficienti, la prima combinazione è generalmente più severa nei confronti
del dimensionamento strutturale delle opere a contatto con il terreno, mentre
la seconda combinazione è generalmente più severa nei riguardi del
dimensionamento geotecnico.
• Approccio 2 - è prevista un’unica combinazione di gruppi di coefficienti, da
adottare sia nelle verifiche strutturali sia nelle verifiche geotecniche.
Verifiche di stabilità
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
AZIONI
Nelle verifiche agli stati limite ultimi si distinguono:
- lo stato limite di equilibrio come corpo rigido: EQU
- lo stato limite di resistenza della struttura compresi gli elementi di
fondazione: STR
- lo stato limite di resistenza del terreno: GEO
Tabella 6.2.I (2.6.I) - Coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni
CARICHI
Permanenti
Permanenti non strutturali
Variabili
EFFETTO
Coefficiente
Parziale
γF (o γE)
Favorevole
Sfavorevole
γG1
Favorevole
Sfavorevole
γG2
Favorevole
Sfavorevole
γQi
EQU
( A1 )
STR
( A2 )
GEO
0,9
1,0
1,0
1,1
1,3
1,0
0,0
0,0
0,0
1,5
1,5
1,3
0,0
0,0
0,0
1,5
1,5
1,3
Verifiche di stabilità
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
Per le verifiche nei confronti dello stato limite ultimo di equilibrio come
corpo rigido (EQU) si utilizzano i coefficienti parziali γF relativi alle azioni
riportati nella colonna EQU (un solo approccio, una sola combinazione).
Nelle verifiche nei confronti degli stati limite ultimi strutturali (STR) e
geotecnici (GEO) si possono adottare, in alternativa, i due diversi approcci
progettuali (Approccio 1: Combinazione 1 (A1), Combinazione 2 (A2);
Approccio 2 (A1).
Tabella 6.2.I (2.6.I) - Coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni
CARICHI
Permanenti
Permanenti non strutturali
Variabili
EFFETTO
Coefficiente
Parziale
γF (o γE)
Favorevole
Sfavorevole
γG1
Favorevole
Sfavorevole
γG2
Favorevole
Sfavorevole
γQi
EQU
( A1 )
STR
( A2 )
GEO
0,9
1,0
1,0
1,1
1,3
1,0
0,0
0,0
0,0
1,5
1,5
1,3
0,0
0,0
0,0
1,5
1,5
1,3
Salvatore Grasso
Verifiche di stabilità
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
Nel caso delle opere di sostegno si considerano azioni quelle dovute al
peso proprio del terreno e del materiale di riempimento, ai sovraccarichi,
all’acqua, ad eventuali ancoraggi presollecitati, al moto ondoso, ad urti e
collisioni, alle variazioni di temperatura e al ghiaccio.
Nel valutare il sovraccarico a tergo di un’opera di sostegno si deve tener
conto della eventuale presenza di costruzioni, di depositi di materiale, di
veicoli in transito, di apparecchi di sollevamento.
γG1 coefficiente parziale del peso proprio della struttura, nonché del
peso proprio del terreno e dell’acqua, quando pertinenti;
γG2 coefficiente parziale dei pesi propri degli elementi non strutturali;
γQi coefficiente parziale delle azioni variabili
N.B. Il terreno e l’acqua costituiscono carichi permanenti (strutturali)
quando, nella modellazione utilizzata, contribuiscono al comportamento
dell’opera con le loro caratteristiche di peso, resistenza e rigidezza. Se i
carichi permanenti non strutturali siano compiutamente definiti, si
possono adottare gli stessi coefficienti validi per le azioni permanenti.
Verifiche di stabilità
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
PARAMETRI DI PROGETTO - TERRENO
I coefficienti parziali γM da adottare per determinare i parametri
geotecnici di progetto del terreno sono:
Tabella 6.2.II - Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno
PARAMETRO
GRANDEZZA ALLA QUALE
APPLICARE IL COEFFICIENTE
PARZIALE
Tangente dell’angolo di
resistenza al taglio
tan φ’k
Coesione efficace
c’k
Resistenza non drenata
cuk
Peso dell’unità di volume
γ
COEFFICIENTE
PARZIALE
( M1 )
( M2 )
γφ’
1.0
1.25
γc’
γcu
γγ
1.0
1.25
1.0
1.4
1.0
1.0
Verifiche di stabilità
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
RESISTENZA
Il coefficiente parziale γR da adottare per determinare la resistenza di
progetto del sistema geotecnico , è applicato solo in specifici casi:
Tabella 6.5.I - Coefficienti parziali γR per le verifiche agli stati limie ultimi STR e GEO dei muri di sostegno
VERIFICA
COEFFICIENTE
PARZIALE (R1)
COEFFICIENTE
PARZIALE (R2)
COEFFICIENTE
PARZIALE (R3))
Capacità portante della fondazione
1.0
1.0
1.4
Scorrimento
1.0
1.0
1.1
Resistenza del terreno a valle
1.0
1.0
1.4
Tabella 6.8.I - Coefficienti parziali per le verifiche di sicurezza di opere di materiali sciolti e di fronti di scavo
COEFFICIENTE
( R2 )
γR
1.15
Verifiche di stabilità
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
Muri di sostegno (§ 6.5.3.1.1)
Verifiche agli stati limite ultimi (SLU)
Nel caso dei muri di sostegno (o per altre strutture miste ad essi assimilabili)
devono essere effettuate le verifiche con riferimento almeno ai seguenti stati
limite (ultimi):
SLU di tipo geotecnico (GEO) e di corpo rigido (EQU)
1.
Stabilità globale del complesso opera di sostegno-terreno (GEO)
(Approccio 1 - Comb. 2 (A2+M2+R2)) - Tab. 6.2.I, 6.2.II, 6.8.I
2. Ribaltamento (EQU)
(Azioni (EQU); Parametri di progetto (M2); Resistenza (-))
Tab. 2.6.I (= 6.2.I), 6.2.II)
3. Scorrimento del piano di posa (GEO)
(Approccio 1 - Comb. 1 (A1+M1+R1) e Comb. 2 (A2+M2+R2)
e/o Approccio 2 - (A1+M1+R3)) - Tab. 6.2.I, 6.2.II, 6.5.I
4. collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno (GEO)
(Approccio 1 - Comb. 1 (A1+M1+R1) e Comb. 2 (A2+M2+R2)
e/o Approccio 2 - (A1+M1+R3)) - Tab. 6.2.I, 6.2.II, 6.5.I
SLU di tipo strutturale (STR)
5.
raggiungimento della resistenza negli elementi strutturali
(Approccio 1 - Comb. 1 (A1+M1+R1) e Comb. 2 (A2+M2+R2)
e/o Approccio 2 - (A1+M1+R3)) - Tab. 6.2.I, 6.2.II, 6.5.I
Salvatore Grasso
Verifiche di stabilità
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
Verifiche agli stati limite ultimi (SLU)
Nel caso della verifica di collasso per carico limite dell’insieme fondazioneterreno (4):
Ed = qes (carico di esercizio agente sul piano di posa)
Rd =qlim (capacità portante)
Nel caso della verifica di collasso per scorrimento del piano di posa (3):
Ed = H (carico orizzontale agente sul piano di posa)
Rd = H∙tg(δ) = H·f(ϕ)
Nel caso della verifica di ribaltamento (2):
Ed = ? (?)
Rd = ?
Salvatore Grasso
Verifiche di stabilità
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
OSSERVAZIONI
1)
2)
3)
4)
5)
Nel caso di muri di sostegno dotati di ancoraggi al terreno, le verifiche
devono essere effettuate con riferimento al solo approccio 1.
Nelle verifiche effettuate con l’approccio 2 che siano finalizzate al
dimensionamento strutturale, il coefficiente γR non deve essere portato
in conto.
Lo stato limite di ribaltamento non prevede la mobilitazione della
resistenza del terreno di fondazione e deve essere trattato come uno
stato limite di equilibrio come corpo rigido (EQU), utilizzando i
coefficienti parziali sulle azioni della tabella
2.6.I e adoperando
coefficienti parziali del gruppo (M2) per il calcolo delle spinte.
Essendo R1 < R3 la verifica secondo l’Approccio 1-Combinazione 1 può
essere omessa.
In generale, le ipotesi di calcolo delle spinte devono essere giustificate
sulla base dei prevedibili spostamenti relativi manufatto-terreno,
ovvero determinate con un’analisi dell’interazione terreno-struttura.
Salvatore Grasso
Verifiche di stabilità
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
6)
In generale, le ipotesi di calcolo delle spinte devono essere giustificate
sulla base dei prevedibili spostamenti relativi manufatto-terreno,
ovvero determinate con un’analisi dell’interazione terreno-struttura.
7)
Le spinte devono tenere conto del sovraccarico e dell’inclinazione del
piano campagna, dell’inclinazione del paramento rispetto alla verticale,
delle pressioni interstiziali e degli effetti della filtrazione nel terreno.
8) Nel calcolo della spinta si può tenere conto dell’attrito che si sviluppa fra
parete e terreno. I valori assunti per il relativo coefficiente di attrito
devono essere giustificati in base alla natura dei materiali a contatto e
all’effettivo grado di mobilitazione.
9)
Ai fini della verifica alla traslazione sul piano di posa di muri di sostegno
con fondazioni superficiali, non si deve in generale considerare il
contributo della resistenza passiva del terreno antistante il muro. In casi
particolari, da giustificare con considerazioni relative alle caratteristiche
meccaniche dei terreni e alle modalità costruttive, la presa in conto di
un’aliquota (comunque non superiore al 50%) di tale resistenza è
subordinata all’assunzione di effettiva permanenza di tale contributo,
nonché alla verifica che gli spostamenti necessari alla mobilitazione di
tale aliquota siano compatibili con le prestazioni attese dell’opera.
Salvatore Grasso
Verifiche di stabilità
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
10) Nel caso di strutture miste o composite, le verifiche di stabilità globale
devono essere accompagnate da verifiche di stabilità locale e di
funzionalità e durabilità degli elementi singoli.
Verifiche agli stati limite di esercizio (SLE)
In tutti i casi, nelle condizioni di esercizio, gli spostamenti dell’opera di
sostegno e del terreno circostante devono essere valutati per verificarne la
compatibilità con la funzionalità dell’opera e con la sicurezza e
funzionalità e di manufatti adiacenti, anche a seguito di modifiche indotte
sul regime delle acque sotterranee.
In presenza di manufatti particolarmente sensibili agli spostamenti
dell’opera di sostegno, deve essere sviluppata una specifica analisi
dell’interazione tra opere e terreno, tenendo conto della sequenza delle fasi
costruttive.
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
SPINTA DELLE TERRE NELLE OPERE DI SOSTEGNO
INDICE DEGLI ARGOMENTI
• Teorie di calcolo per la determinazione delle spinte
dei terreni;
• Regime di spinta attiva e spinta passiva;
• Influenza delle condizioni al contorno sulla spinta
delle terre;
• Scelta dei parametri geotecnici: comportamento a
breve e lungo termine del terreno;
• Opere di sostegno rigide;
• Opere di sostegno flessibili.
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
DELLE OPERE DI SCAVO”
Paratie
Salvatore Grasso
“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
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Paratie
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Paratie
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Paratie
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Paratie
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Paratie
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DELLE OPERE DI SCAVO”
Paratie
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Paratie
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Paratie
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Paratie
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“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
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Paratie
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“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
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Paratie
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“LA PROGETTAZIONE E LA SICUREZZA
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Paratie
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Paratie
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Paratie
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