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arto inferiore e lesioni cutanee
Centro Vulnologico Italiano ARTO INFERIORE E LESIONI CUTANEE Epidemiologia, classificazioni, etiopatogenesi ROBERTO CASSINO Potius mori quam foedari Vulnera - Centro Vulnologico Italiano Torino Ambulatorio Ferite Difficili - C.d.C. San Luca - Pecetto T.se (TO) Centro Vulnologico Italiano • EPIDEMIOLOGIA: ITALIA Ulcere venose = 1,2 % della popolazione più di 700.000 persone • Decubiti = 1 % della popolazione circa 600.000 persone • Piede diabetico: 0,5% della popolazione circa 300.000 pazienti QUASI 2 MILIONI di ITALIANI Nel 76% dei pazienti l’ ulcera ha una durata di almeno un anno Nielsen et al 1995 EPIDEMIOLOGIA (Italia) Quasi 2.000.000 italiani Centro Vulnologico Italiano Ulcere Venose Ulcere Arteriose Ulcere A-V Decubiti Ulcere neuropatiche Altro • Prevalenza = 0.4 - 4 % • • • • • • Ulcere venose = 70-80 % Ulcere arteriose = 5-8 % Ulcere A-V = 8-10 % Decubiti = 4-5 % Ulcere neuropatiche = 4 % Altro = 0.5-1 % Centro Vulnologico Italiano ARTI INFERIORI PREVALENZA e INCIDENZA Centro Vulnologico Italiano • Colpiscono circa l’ 1% degli adulti ed il 3,6% delle persone con più di 65 anni London et al. - 2000 • Nel 76% dei pazienti con ulcera la durata sarà di almeno un anno Nelzen et al. - 1995 • Prevalenza del 1,8 per 1000 con età superiore ai 25 anni Harrison et al. - 2001 • Le ulcere con eziologia venosa hanno un range variabile tra il 37% e il 62% Baker - 1991 • In Inghilterra e Francia il costo di cura delle ulcere venose rappresenta il 2% della spesa totale sanitaria nazionale Laing – 1992 • In Inghilterra è stato stimato che gli infermieri che operano sul territorio spendono dal 30 al 50% del loro tempo nella cura delle ulcere Lees et al. -1992 PREVALENZA e INCIDENZA Centro Vulnologico Italiano • Uno studio fatto su una popolazione di 151.610 ha riportato che: • - 287 pazienti affetti da ulcera • - Prevalenza: 0,19% • - Ulcere venose: 38% • - Ulcere con eziologia sconosciuta: 6% vs 31% Oien et al. - 2000 • 263 pazienti su una popolazione di 186.000: 186.000 - Prevalenza: 1,41 x 1000 (simile nei due sessi: 1,3M/1,46 F x 1000) - Mediana della durata: 18 mesi (66% presentava l’ulcere per 1 anno; il 18% per 5 anni) Pina et al. - 2005 International Task Force Phlebology 1999 Ulcere aperte 2,5% Ulcere aperte guarite (valore medio) 2,0% 1,5% Incidenza annuale: 0.02% 1,0% 0,5% 0,0% Prevalenza Andersson et Al. 60 anni 65 anni 90 anni Prevalenza: 0,15 - 1,02% : 0,3% a 60 anni 1% a 65 anni 5% a 90 anni % Popolazione Centro Vulnologico Italiano EPIDEMIOLOGIA 5 4 3 2 1 0 Età Il “futuro” epidemiologico … Centro Vulnologico Italiano • In ITALIA le ulcere interessano circa 2 milioni di persone con un incidenza crescente sulla popolazione anziana • Il trend di invecchiamento che sta interessando la popolazione italiana comporterà una crescita media dell’8% delle ulcere croniche nel prossimo quinquennio • Si avranno ripercussioni sui costi di cura della patologia: si stima che circa l’1-2% dell’intero budget per la spesa sanitaria sarà assorbito dalla cura delle ulcere Fonte: AISLeC - 2003 EPIDEMIOLOGIA Centro Vulnologico Italiano Ulcere vascolari • Studi di prevalenza: - Adams et al. - 2003 - Mac Kenzie - 2003 72% 46% - DETECT Study - 2001 68% - Soldevilla et al - 2004 69% • Incidenza: entro 3-5 casi per mille/anno • Queste percentuali si triplicano se si considerano segmenti di popolazioni >75aa Centro Vulnologico Italiano “Trends in the incidence of venous stasis syndrome and venous ulcer: a 25-year population-based study” (Heit J.A. et al. J. Vasc. Surg. 2001) Incidenza ulcere: 18.0 / 100.000 ab. / anno Incidenza invariata dal 1981 945 pz. con IVC 60 con ulcere a 5 aa. Donne Uomini 20.4 / 100.000 ab. / anno 14.6 / 100.000 ab. / anno Centro Vulnologico Italiano EPIDEMIOLOGIA Costi Ulcere Venose PIEDE DIABETICO Centro Vulnologico Italiano • Scarsità di dati Italiani • USA: Circa il 15 % dei pazienti diabetici presenterà un’ulcera durante il decorso della malattia ADA 1999 • Dal 5 al 15% dei pazienti con piede diabetico subisce l’amputazione • Un paziente amputato ha una probabilità di amputazione controlaterale del 50% a 5 anni • Il 40-70% delle amputazioni delle estremità degli arti inferiori è correlata al diabete • L’85% di tutte le amputazioni è conseguenza di ulcere del piede Consensus Internazionale sul Piede Diabetico Centro Vulnologico Italiano PREVALENZA E INCIDENZA INCIDENZA ANNUALE di ulcere al piede nella popolazione: 2,5%-10,7% London 2000 PREVALENZA GLOBALE del piede diabetico: 1996 : 120 MILIONI 2025 : 250 MILIONI Si stima che si spendano per le complicanze croniche ogni anno dai 4 ai 13,7 miliardi di dollari Davson et al 2002, Gordois et al. - 2003 Centro Vulnologico Italiano COSTI ULCERE DEGLI ARTI INFERIORI Centro Vulnologico Italiano Alcuni aspetti del problema • DURATA: 50% delle ulcere e’ stato aperto per 1 anno 20% non guarito dopo 2 anni 8% ri-aperto dopo 5 anni • Più dell’80% delle ulcere è curato a domicilio da parenti o da infermieri (del 40% di queste non si hanno dati valutabili) • La maggior parte dei pazienti non è mai stata vista da specialisti nonostante le ulcere fossero aperte da anni • Mancanza di una figura specialistica di riferimento • La patologia ha un grave impatto sulla qualità della vita dei pazienti Centro Vulnologico Italiano Terapia delle ulcere e aspetti organizzativi • Le lesioni dell’arto inferiore costituiscono un impegno pari al 56% delle medicazioni eseguite in ambito domiciliare (Maggio ‘98 - Paier) • 40 - 60% degli interventi del Servizio Infermieristico Territoriale è dedicato alla cura delle ulcere; più del 50% per ulcere degli arti inferiori (M.E.V.M.U. London 1991) • Questi interventi occupano dal 30 al 50% del tempo totale dell’attività dell’infermiere del territorio • Il tempo medio per le medicazioni (esclusi i viaggi) è di circa 20-23’ (Lambert 1992 - Moffatt 1994) ANALISI DEI COSTI Centro Vulnologico Italiano • Costi delle MEDICAZIONI (costo commerciale per frequenza medicazioni) • Costi per INFERMIERI E MEDICI (comprensivo delle spese di trasporto) • Costi per BENDAGGI • COMPLICANZE E RECIDIVE • TERAPIE COMPLEMENTARI • RICOVERI ED INTERVENTI CHIRURGICI Centro Vulnologico Italiano L’ADI in Italia è il canale di erogazione delle prestazioni di medicazione che cresce ai ritmi maggiori INCIDENZA PERCENTUALE CASI TRATTATI IN ADI SUL TOTALE DEI CASI di LESIONI CRONICHE 100% TOTALE PAZIENTI ULCERATI 40% PAZIENTI CURATI IN ADI 22% 24% 27% 2001 2002 2003 45% 49% 2007(E) 2008 (E) 2009 (E) Con l’attuale trend di crescita dell’ADI si stima che i casi di ulcere trattati a domicilio arriveranno al 49% del totale nel 2009 Dati Ministero della Sanità Centro Vulnologico Italiano CLASSIFICAZIONE DI FONTAINE LESIONI ARTERIOSE • • • • Stadio 1 Stadio 2 Stadio 3 Stadio 4 AOAI asintomatica Dolore da sforzo Dolore a riposo Lesioni presenti Centro Vulnologico Italiano CLASSIFICAZIONE DEI FLEBOLINFEDEMI • Stadio 1 Edema declive serotino • Stadio 2 Edema permanente che regredisce con la posizione supina • Stadio 3 Edema permanente che non regredisce con la posizione supina • Stadio 4 Edema permanente con deformità dell’arto • Stadio 5 Edema permanente con impotenza funzionale Centro Vulnologico Italiano Tentare di guarire una ferita, approcciando correttamente il paziente in una visione olistica, prendendosi cura di una persona e non di un buco sulla pelle. QUESTA È LA VULNOLOGIA! Centro Vulnologico Italiano LA PIAGA E’ UN SINTOMO DI MALATTIA; E’ NECESSARIO DIAGNOSTICARE LA PATOLOGIA PER POTERNE OTTENERE LA GUARIGIONE Centro Vulnologico Italiano ETIOPATOGENESI DELLE ULCERE • Traumatiche • Vascolari • Infettive • Neurologiche • Altro Centro Vulnologico Italiano TRAUMATICHE VASCOLARI INFETTIVE Centro Vulnologico Italiano NEUROPATICHE ALTRE Centro Vulnologico Italiano Vascolari Neurologich e Infettive Altre IPOSSIA TRAUMATICHE Centro Vulnologico Italiano CAUSE DELL’IPOSSIA RIDOTTO AFFLUSSO EMATICO – OSTRUZIONE ARTERIOSA – STASI VENOSA – STASI LINFATICA – COMPRESSIONE – DEFICIT DEL MICROCIRCOLO – EDEMA Centro Vulnologico Italiano IPOSSIA EDEMA Centro Vulnologico Italiano DIAGNOSI E TERAPIA ETIOLOGICHE Centro Vulnologico Italiano “Ulcera trofica… …è un ossimoro!” MARIO SIRICO Centro Vulnologico Italiano VASCOLARI VENOSE • ETIOPATOGENESI: reflusso • E.O.: a carta geografica, pigmentazioni e cicatrici perilesionali, edema, scarso dolore ELASTOCOMPRESSIONE Centro Vulnologico Italiano VASCOLARI ARTERIOSE • ETIOPATOGENESI: ridotto afflusso ematico • E.O.: margini netti, polsi iposfigmici, necrosi, dolore RIVASCOLARIZZAZIONE Centro Vulnologico Italiano ALTERAZIONI CIRCOLATORIE Centro Vulnologico Italiano VASCOLARI MISTE • ETIOPATOGENESI: ipoafflusso arterioso, reflusso venoso • E.O.: a carta geografica, pigmentazioni perilesionali, polsi iposfigmici, dolore, necrosi RIVASCOLARIZZAZIONE ELASTOCOMPRESSIONE Centro Vulnologico Italiano VASCOLARI NEUROLOGICHE PIEDE DIABETICO • ETIOPATOGENESI: arteriopatia dell’infrapoplite, neuropatia • E.O.: lesione indolente nei punti di carico RIVASCOLARIZZAZIONE E SCARICO PRESSIONE Centro Vulnologico Italiano ARTERIOPATIA • Nel diabetico interessa prevalentemente il tratto infrapopliteo dell’arto inferiore • Sviluppo di calcificazioni a livello della tunica media (mediocalcinosi) • Comporta una riduzione del flusso a livello distale Centro Vulnologico Italiano ALTRE Centro Vulnologico Italiano ANGIOITI - ANGIODERMITI • ETIOPATOGENESI = lesioni del microcircolo • E.O.: lesioni multiple, spesso confluenti, necrosi, dolore IMMUNODEPRESSORI E VASOATTIVI ALTRE Centro Vulnologico Italiano MALATTIE AUTOIMMUNI • ETIOPATOGENESI: autoaggressione anticorpale • E.O.: fondo asfittico, vasi dermici trombizzati, bordi necrotici in allargamento IMMUNODEPRESSORI E VASOATTIVI ALTRE Centro Vulnologico Italiano IPERTENSIONE • ETIOPATOGENESI: ipertensione • E.O.: fondo rosso scuro e/o asfittico, spesso vasi dermici trombizzati, bordi necrotici (spesso scoscesi) in allargamento ANTIPERTENSIVI ED ANTIAGGREGANTI Centro Vulnologico Italiano NEOPLASTICHE • ETIOPATOGENESI: neoplasia • E.O.: ulcera vegetante, massa lardacea infiltrante i tessuti circostanti TERAPIE ANTIBLASTICHE E/O CHIRURGIA ABPI Ankle Brachial Pressure Index Centro Vulnologico Italiano Ankle Brachial Pressure Index Rapporto fra la pressione rilevata alla tibiale posteriore e la pressione omerale; fornisce un indice numerico di screening – 1,2-0,9 = NORMALE – 0,8-0,6 = BORDERLINE – < 0,6 = GRAVE ARTERIOPATIA – >1,2 = MEDIOCALCINOSI (esame non attendibile per arteria incomprimibile) Streptococco βDopo tre iniezioni di emolitico, gruppo A, Diaminocillina! proteina M + 1.980.000 mm3 ♦Hb 6.2 g/dl ♦MCV 72 fl ♦Presenza di schistociti, dacriociti e drepanociti ♦RBC Centro Vulnologico Italiano ULCERE E FERITE... SEMPRE ESISTITE!!! COME CURATE? DA CHI TRATTATE? Centro Vulnologico Italiano “Il medico non deve avvicinarsi ad una piaga. Non è una patologia nobile. Fatela trattare al cerusico o, al limite, a un infermiere.” CHARCOT, XVIII secolo “La piaga da decubito è la vergogna dell’infermiere!” NIGHTINGALE, XIX secolo “Una ferita?…ci metta una pomata!” OPERATORE SANITARIO, XX secolo Centro Vulnologico Italiano XXI SECOLO Sappiamo almeno quante siano le lesioni cutanee croniche in Italia? Centro Vulnologico Italiano Secondo studi epidemiologici internazionali, le piaghe da decubito avrebbero una prevalenza dell’1%, mentre le ulcere venose dell’arto inferiore colpirebbero una popolazione pari all’1.2%. Calcolando che le ulcere da stasi rappresentano il 75% delle lesioni vascolari dell’arto inferiore, induttivamente risulterebbe uno 0.3% di prevalenza delle ulcere vascolari dell’arto inferiore ad etiologia non flebostatica. Il piede diabetico è una complicanza che colpisce circa il 15% dei diabetici, ed i diabetici italiani sono poco più di 1.800.000. Centro Vulnologico Italiano CALCOLIAMO Ulcere venose degli arti inferiori (1.2% della popolazione) Vascolari, non venose, degli arti inferiori (0.3% della popolazione) Ulcere da pressione (1% della popolazione) Piede diabetico (15% dei diabetici) 720.000 180.000 600.000 300.000 TOTALE 1.800.000 CALCOLO INDUTTIVO, SICURAMENTE INCOMPLETO Centro Vulnologico Italiano LA PATOLOGIA VENOSA Centro Vulnologico Italiano BASE DI TUTTE LE PATOLOGIE VENOSE DELL’ARTO INFERIORE È IL REFLUSSO, CIOÈ L’ANDAMENTO DEL SANGUE IN SENSO CENTRIFUGO Centro Vulnologico Italiano IN ALCUNI CASI PRIMITIVO, IL REFLUSSO PUÒ ESSERE CONSEGUENZA DI FENOMENI TROMBOTICI (TVP), SCATENATI DA ALTERAZIONI COAGULATIVE O RALLENTATO FLUSSO, CHE HANNO DETERMINATO UNA DEGENERAZIONE VALVOLARE Centro Vulnologico Italiano • VARICI – grande safena – piccola safena – perforanti • INSUFFICENZA DEL SISTEMA VENOSO PROFONDO • TROMBOSI VENOSA / VARICOFLEBITE Centro Vulnologico Italiano REFLUSSO • IL REFLUSSO AVVIENE DAL CIRCOLO PROFONDO A QUELLO SUPERFICIALE • QUESTO COMPORTA UN SOVRACCARICO A LIVELLO DI UN CIRCOLO A BASSA PORTATA CON DEFORMAZIONE DEL VASO (VARICE) Centro Vulnologico Italiano REFLUSSO RALLENTAMENTO DEL CIRCOLO EDEMA Centro Vulnologico Italiano RALLENTAMENTO DEL CIRCOLO • AUMENTO DELLE TURBOLENZE • AUMENTO DELLA PRESSIONE SULLE PARETI • ALTERAZIONI LOCALI DI COAGULAZIONE ED ATTIVAZIONE DELL’AGGREGAZIONE PIASTRINICA • FORMAZIONE DI TROMBI ENDOVASALI • EDEMA Centro Vulnologico Italiano REFLUSSO EDEMA IPOSSIA Centro Vulnologico Italiano IPOSSIA • Determina un aumento della permeabilità capillare • Depositi di fibrina pericapillari conseguenti all’edema • Progressiva fibrosi del sottocutaneo • Deformazione dei tessuti molli per retrazione cicatriziale Centro Vulnologico Italiano IPOSSIA ED EDEMA FIBROSI SOTTOCUTANEA ULCERA Centro Vulnologico Italiano • VARICI • • – grande safena – piccola safena – perforanti INSUFFICENZA DEL SISTEMA VENOSO PROFONDO TROMBOSI VENOSA / VARICOFLEBITE Centro Vulnologico Italiano VARICI Centro Vulnologico Italiano Diagnostica in flebologia • Esame clinico • Doppler (estensione dell’esame clinico) • EcoColorDoppler • Flebografia Centro Vulnologico Italiano VARICI • Dal latino varix = tortuoso • Vene del circolo superficiale in cui, per incontinenza, si verifica un’inversione di flusso con progressiva dilatazione del vaso ed allungamento (da cui la tipica forma) Centro Vulnologico Italiano VARICI TELEANGECTASIE Centro Vulnologico Italiano VARICI TRATTAMENTO • Stripping • Legatura • CHIVA • Flebectomie • Scleroterapia Centro Vulnologico Italiano • VARICI – Grande safena – piccola safena – perforanti • INSUFFICENZA DEL SISTEMA VENOSO PROFONDO • TROMBOSI VENOSA / VARICOFLEBITE Centro Vulnologico Italiano INSUFFICENZA DEL SISTEMA VENOSO PROFONDO • Raramente congenita per agenesia valvolare, è prevalentemente conseguenza di una trombosi venosa • Cause di TVP – Alterazioni coagulative – Lupus anticoagulans – Deficit proteina S – Immobilizzazione – Neoplasie Centro Vulnologico Italiano INSUFFICENZA DEL SISTEMA VENOSO PROFONDO TRATTAMENTO • • • • Diuretici Antiaggreganti “Flebotropi” ELASTOCOMPRESSIONE Centro Vulnologico Italiano • VARICI – Grande safena – piccola safena – perforanti • INSUFFICENZA DEL SISTEMA VENOSO PROFONDO • TROMBOSI VENOSA / VARICOFLEBITE Centro Vulnologico Italiano TROMBOSI DEL SISTEMA VENOSO PROFONDO TRATTAMENTO • FASE ACUTA Infusione di eparina sodica (12.000 UI/24H) e bendaggio • FASE POSTACUTA LMWH (0,6-0,8 x 2 per 15 gg) e bendaggio; a seguire anticoagulanti per 6 mesi (INR 2.5) e bendaggio • FASE CRONICA Antiaggreganti e compressione elastica Centro Vulnologico Italiano VARICOFLEBITE TRATTAMENTO • LMWH per via sottocutanea (0,4 x 2) per 2-3 settimane • Antinfiammatori • Bendaggio elastocompressivo fisso