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di alcune composizioni di raffaello ispirate a monumenti antichi

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di alcune composizioni di raffaello ispirate a monumenti antichi
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EMANUELE
LOEWY
DI ALCUNE COMPOSIZIONI DI RAFFAELLO
ISPIRATE A MONUMENTI ANTICHI
•
E S T R A T T O DALL'ARCHIVIO
STORICO
DELL'ARTE
— Serie II, anno II, fase. IY
ROMA
TIPOGRAFIA DELL'UNIONE COOPERATIVA
Via di P o r t a S a l a r i a , 23-A
1896
EDITRICE
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EMANUELE LOEWY
DI ALCUNE COMPOSIZIONI DI RAFFAELLO
ISPIRATE A MONUMENTI ANTICHI
E S T R A T T O D A L L M 7?f777VIO STORICO
DELL'ARTE
— Serie li, anno II, fase. IV
ROMA
T I P O G R A F I A DELL'UNIONE COOPERATIVA E D I T R I C E
Via di Porta Salaria, 23-A
1896
PI ALCUNE COMPOSIZIONI PI RAFFAELLO
ISPIRATE A MONUMENTI ANTICHI
I.
L contributo olio qui vorrei porgere all'argomento, v e r a m e n t e
inesauribile, della parte che i m o n u m e n t i classici ebbero
nelle concezioni artistiche di Raffaello, m u o v e da u n o dei
più caratteristici esempi di tale fusione del genio proprio
d e l l ' U r b i n a t e con le f o r m e dell'arte antica, dall'incisione di
Marcantonio R a i m o n d i , che r a p p r e s e n t a il Giudizio di Paride. 1 E noto, 2 come in questa composizione Raffaello
— clic a lui i n d u b i t a t a m e n t e va a t t r i b u i t o il disegno riprodotto dal R a i m o n d i 3 — si sia ispirato al rilievo d ' u n
sarcofago antico t u t t o r a esistente in Yilla Medici, 4 mettendo però a profitto ancora u n altro sarcofago di pari
soggetto, che si conserva in Villa P a m p l i i l j . 5 Quest'ultimo
fatto, oltre che dal g r u p p o di T e n e r e ed A m o r e , G è reso
evidente, a mio parere, dalla n i n f a con l ' u r n a a sinistra nel disegno, la quale, con geniale giustaposizione di
caratteri artistici disparati, è a g g i u n t a , per completare la
triade, alle due del sarcofago Medici, di cui il disegno conserva t u t t o lo schema araldicam e n t e simmetrico, m e n t r e la terza, veduta di fianco, è proprio la n i n f a m e d i a del rilievo
J A I I N , 1. e., tv. IV, I ; Wiener Vorlegehliitter, ser. A,
PASSAVANT, n . 1 3 7 ; RARTSCII, X I V , n . 2 4 5 ;
GRCYER,
Raphael et l'antiipiite, II, pag. 99 ss.; T I I O D E , Die Antiken tv. XI, 3; R O B E R T , 1. c., II, n. 11, tv. V (da cui la n o s t r a
in den Stiviteli Marcantons, ecc., pag. 24 s., n. 12; DE- zincotlpia), pag. 13 ss.; M A T Z - D U I I N , 11, n. 3341.
5
Monumenti inediti pubblicati d a l l ' I s t i t u t o di corL A B O R D E , Mure-A ut ai ne .finimondi, pag. 159 ss., n. 114.
rispondenza archeologica, III, tv. I l i ; R O B E R T , II, n. 10,
L'incisione È riprodotta dal M Ì N T / , Raphael pag. 598;
4
1
op. cit., pag. 27, e (da u n a copia di Marco
D E L ABORRE,
Berichte iter sdchsischen <leseliscita ft (ter ]\risseuschaftcn7 1849, tv. VI.
Dente) da
2
0.
Vedi
JAIIN
in
op. cit., pag. 55 ss.;
JAUN,
TIIODE,
pag. 25.
48;
tv. IV (da cui la nostra zincotlpia), pag. 11 s.;
DUIIN,
MATZ-
11, n. 3342.
f
' I n questo gruppo, come nel cane di P a r i d e e nel
pavone di Giunone, lo
JAIIN,
pag. 68 s., ed il
TIIODE,
Antike lìildtcerke in RODI, II, n. 3 3 4 1 ; R O - pag. 25, d'accordo riconoscono l ' i n f l u e n z a del rilievo
P a m p h i l j ; vedi anche R O B E R T , pag. 1 3 . Dal medesimo riB E R T , Die antiken Sarkopìtag-lteliefs, II, pag. 1 3 s. ; S P R I N o KIT, Raff'ael ina/ Michelangelo, II 2 , pag. 121 ss.; M U N T Z , L . C . lievo pare anche tolto il particolare delle foglie di canna,
MATZ-DUIIN,
Al
ed al
GRUYER
DELABORDE
era ancora sfuggito il ravvici-
onde le due ninfe in fondo sono i n c o r o n a t e ; vedi il di-
Bcitrdge segno del Codex Coburgensis e la sua copia nel Codex
za Raphaels Studi um der Antike, non ho potuto consultare. Pigliianus, R O B E R T , ] , C., tv. IV, 10' e 10". Quanto poi
:ì
Cfr. p a r t i c o l a r m e n t e S P R I N T E R , Die Anf<iniie der Re- alle ninfe stesse, lo J A I I N le vuole tutte e tre desunte
naissance in Itali en in Bilder aus dei" neaeren Kunst- dal sarcofago P a m p h i l j , cosa su cui il T I I O D E manifesta
gesehichte, ì, pag. 2 1 5 ; T I I O D E , pag. 4 3 , il q u a l e — sulla qualche dubbio, m e n t r e il R O B E R T non si p r o n u n c i a afn a m e n t o fatto da
0 . JAIIN. L O
scritto del
PULSZKY,
272
fatto. La s t r e t t a unione però delle due figure posteriori
LM ; V, pag. 411 Mil. — q u a l i f i c a il disegno per u n ' o p e r a
non lia riscontro che nel sarcofago Medici, a cui anche
fede, s ' i n t e n d e , del
autenticata
BORDE,
p.
VASARI,
Marcantonio,
IX,
pag.
(ein heglauhigtes Werk) d e l l ' U r b i n a t e ;
24.
159.
DKUA-
nell'atteggiamento si avvicinano maggiormente le corrispondenti figure del rame. E questo a g g r u p p a m e n t o delle
242
EMANUELE
LOEWY
PampJiilj 1 tradotta in uno scorcio raffaellescamente audace e vezzoso. E questo procedimento
eclettico rivela anche più lo studio e la ponderazione che precedettero la composizione, e clic
il solo confronto con il rilievo Medici basterebbe a mettere in piena evidenza. È sorprendente
IL GIUDIZIO DI PARIDE, SARCOFAGO ANTICO IN VILLA MEDICI
invero vedere come — astrazione fatta dall'eliminazione di alcune ligure, divenuta necessaria dall'essere contratte in una sola le due scene del rilievo, e prescindendo dalla nudità
IL GIUDIZIO DI PARIDE, SARCOFAGO ANTICO IN VILLA PAMPHILJ
che, specie nel gruppo di Paride e delle dee, sarebbe stata naturale al cinquecentista,
q u a n d ' a n c h e il sarcofago P a m p h i l j non ne avesse fornito l'esempio antico — Raffaello, con
due figure nel rilievo Medici mi rende anche poco probabile la supposizione del R O B E R T , pag. 14, che una terza
ninfa possa essere perduta con un pezzo rotto alla sinistra della lastra. Xon dubito peraltro che nella composizione originale da cui dipende il rilievo Medici, le
ninfe fossero infatti tre; e surrogando con la ninfa media del sarcofago Pamphilj, Raffaello probabilissimamente ha indovinato anche l'atteggiamento della figura,
quale lo presentava quell'originale. Poiché è quasi inutile dire, che tutti e due i sarcofagi (quello Medici,
cioè, nella scena sinistra) derivano da un originale comune, come provano le concordanze nei motivi di Paride, Mercurio, Venere e delle due ninfe, nonché il paesaggio espresso entrambe le volte con i medesimi elementi
al medesimo luogo. Le figure di Giunone e di Minerva
nel rilievo Medici, dallo spostamento che hanno subito,
sono troppo alterate per ammettere un confronto. Se
anche nella nudità delle figure principali il rilievo Pamphilj renda più fedelmente il prototipo, non oserei decidere, ma badando «Ila Venere dell'esemplare Medici,
propenderei molto ad affermarlo, almeno per questa figura. Che quell'originale comune fosse, nel caso presente, una pittura, mi par certo; basterebbe, per persuadersene, il modo onde gli scalpellini dei due sarcofagi
si sono ingegnati di tradurre in rilievo il paesaggio
con il bestiame pascolante.
1
Questa figura è riprodotta sola in un rame di Agostino Veneziano ( B A R T S C H , X I V , n. 4 7 5 ) , die incise anche in due fogli separati ( B A R T S C H , n. 4 7 4 . 4 7 8 ) le due
compagne di quella (vedi T H O D E , p. 3 4 , n. 4 2 . 4 3 . 4 4 ) .
DI ALCUNE COMPOSIZIONI 1)1 R A F F A E L L O
243
t u t t a l'apparente s p o n t a n e i t à d ' u n ' i n v e n z i o n e originale, abbia seguito da per tutto i motivi
suggeritigli dal suo modello antico, e ciò non solo nelle divinità della zona superiore, m a
eziandio nel g r u p p o di dei m a r i n i e fluviali, compreso, a mio avviso, anche quello col r e m o a
IL
G I U D I Z I O
DI
P A R I D E ,
I N C I S I O N E
DI
M A R C A N T O N I O
R A I M O N D I
ll>ìi un esemplare ilei Gabinetto Nazionale delle Stampe)
destra, nel paesaggio con i buoi sparsi t r a alberi, e persino in particolari m i n u t i , quali sono
il gesto minaccioso della m a n o passato nel disegno da Minerva a Giunone, il bastone di
P a r i d e e l'elmo di Minerva.
Chi volesse formarsi u n ' i d e a completa dell'accoglienza che nel mondo artistico ebbe la
IL
G I U D I Z I O
D I
P A R I D E ,
D I S E G N O
DI
R U B E N S
P E R
U N A
B R O C C A
D ' A R G E N T O
(Da un'incisione di J a c o p o >'eefs)
composizione di Raffaello d i v u l g a t a dal r a m e m a r c a n t o n i a n o , dovrebbe, oltre che alle numerose riproduzioni, intiere o parziali, che ne esistono in disegni, stampe e p i t t u r e , 1 por m e n t e
1
Cfr.
pag. 25;
PASSAVANT,
R affavi, I I , pag. 649 s., n. 51; Tuoni:,
Quanto all' influenza dell'incisione nostra su numerose
pag. 160 a. (Della figura del dio
pitture fino a Rubens ed ai tempi più recenti, osserva
DELABORDE,
fluviale col renio si è valso anche il disegnatore del
frontispizio di
absolutum,
ROSIKUS,
Anti/juitatum rowaiturum corpus
in varie edizioni di Amsterdam, 1685, ecc.)
già il
TIIODE
Vedi anche
che essa meriterebbe uno studio speciale.
GOELER
VON
RAVENSBUKG,
Rubens und die
Antikc, pag. I l i , e la nota 4 a pag. 244.
244
a l l ' u s o n o n meno largo che dello stesso disegno fecero le arti industriali. Accennerò, a m o ' d i
esempio, ad un piatto limosino del Museo imperiale di M e n n a , descritto dall' Ilg 1 che vi ravvisò
u n a riproduzione v a r i a t a dell'incisione in p a r o l a ; poi a tre cammei della m e d e s i m a collezione, 2
di cui l ' u n o r a p p r e s e n t a n t e il g r u p p o di P a r i d e con le dee fu già pubblicato dal K e n n e r , :!
che però n o n si accorse della sua d i p e n d e n z a d a l l ' i n c i s i o n e : a questa l ' u n o degli inediti
si accosta particolarmente, oltre che negli a t t e g g i a m e n t i delle figure principali nel centro,
in t u t t a la distribuzione della scena con Giove ed altri dei in alto, e con le n i n f e ed u n
dio fluviale disposti nei due lati, infine nel paesaggio, il tutto in motivi tolti dal d i s e g n o ;
e, scendendo u n secolo più in giù, ricordo finalmente la brocca in a r g e n t o eseguita da un
disegno di Rubens per Carlo I d ' I n g h i l t e r r a ed incisa in r a m e da Jacopo Xeef's. 4 T u t t i questi
esempi n o n dovuti a ricerea sistematica, m a c a p i t a t i m i a c a s o , 5 t a n t o più v a r r a n n o ad illustrare la singolare popolarità di u n a composizione, in cui aveva preso sì l e g g i a d r a f o r m a
r e t e r n o soggetto del trionfo della bellezza.
B a d a n d o a t u t t o ciò n o n avremo, credo, difficoltà di a m m e t t e r e u n analogo legame
o (li d i p e n d e n z a o di r e m i n i s c e n z a m a n t e n u t a s i viva nel maestro stesso, se nelle g r a n d i
composizioni di Raffaello o della sua scuola i n c o n t r e r e m o motivi del nostro disegno. Tsè si
v o r r à obiettare che per p r o d u r r e u n a tale influenza, il prototipo da cui essa e m a n e r e b b e ,
e clic anche nel suo genere occupa un posto a b b a s t a n z a modesto, sia u n ' o p e r a troppo subordinata. Già n o n credo che la concezione artistica sia suscettibile di simili distinzioni. E
nel caso presente non si t r a t t a più della scultura del sarcofago, m a della trasformazione
a v v e n u t a n e nella m e n t e di Raffaello, il quale, con u n soggetto e con gli stessi motivi formali tolti d'altrove, h a saputo creare u n ' o p e r a i n t r i n s e c a m e n t e n u o v a e sua. 0
Infatti, è già stato osservato, come il motivo del dio fluviale veduto di tutta figura
ricorre n e l l ' E l i o d o r o dell'affresco vaticano ed in altri disegni e cartoni di Raffaello. 7 E, se,
non erro, n o n ci dobbiamo f e r m a r e su quel solo esempio.
Giusto sopra la corrispondente figura a b b i a m o nel rilievo Medici il g r u p p o di Giove seduto,
che poggia i piedi sopra un p a n n o gonfio sostenuto con a m b e d u e le m a n i da un personaggio
maschile, che sporge a mezzo corpo da un masso, e che d a l l ' . f a l l i i s è stato spiegato per
Caelus, personificazione del cielo. Nessuna m e r a v i g l i a però, se questa non fu l ' i n t e r p r e t a 1
Die Liuioiisiiier Grisuil/cn in deli kdis. lluiissaiiimlun-Madrid, riprodotto dal vox G O E I . E R alla tav. V , pag. 140,
</cn, in Jahrhuch der kttìixthisforischeii S«»iinhtiiyen desè quasi l'inversione nel senso opposto delle corrisponAllerh. Kaiserhaiises, II, 1884, pag. 122, n. 11.
denti ligure della brocca), nò la loro dipendenza dal2
l'incisione di Marcantonio, e non già dagli stessi sarSala XIV, vetrina Vili, n. 28. 50. 55.
3
Cameni mid Modelle de* XVI. Jahrluoiderts, nello cofagi antichi, cosa clic- il VON G O E L E R ritiene ugualmente
stesso Jahrhuch,
IV, 1880, pag. 36 s., tv. IV, 4. L'opera
dell'AitNETH, Cinquecento-Carnee», che a pag. 41, J, 38,
ammissibile.
•' Il sig. dott. 1\
KRISTELLER
gentilmente mi comunica
pubblica lo stesso cammeo, non mi ò accessibile qui.
un suo appunto sopra un piatto in maiolica del Museo
Vado debitore, anche questa volta, all'amico prof, vox
artistico di Milano, in cui è copiata una parte della no-
a Vienna della fotografìa da cui è cavata la
stra incisione. Ed altri esempi ancora si potranno cer-
ÌSCIINEIDER
nostra riproduzione (pag. 251), nonché di calchi degli
tamente aggiungere ai qui enumerati.
altri due cammei ancora inediti.
Cosi anche
TIIODE,
pag.
25.
43.
Kiìnstlerlexikon, X , pag. 164, li; R O O S K S
in DieejraphischcuKiinste, II. I N N O , pag. 32 s. (da cui
GKIJIM
la nostra zincotlpia);
ride dovendosi ritenere una delle prime eseguite dal
4
XAGLER,
GOELER
VOX
RAVENSISIMÌO,
1. e.,
7
Cfr. Tuoni:, pag. 25, che in qu"sto si riferisce al
ed al Pn.s/.KY. La stampa del Giudizio di l'a-
pag. 142 s. La stessa composizione ricorre in non meno
Raimondi da disegni di Raffaello (vedi
di tre quadri del maestro fiammingo (vedi vox
tonio, IX, pag.
GOEI.ER,
272
LM;
V,
VASARI,
pag. 411 Mil., e
Marcan-
DELABORUE,
p. 139 ss.) con omissione delle divinità spettatrici (alle
pag. 159"), non vi sarebbe difficoltà cronologica di attri-
quali un accenno forse si deve riconoscere nelle teste
buire a questa composizione la priorità nell'adoperare
di demoni silvestri nell'esemplare di Dresda, ih. pag. 140)
il motivo, come deve fare chi con noi lo considera ispi-
e con leggiere diversità nei particolari, che però non
rato dalla figura analoga del rilievo Medici.
valgono a rendere meno evidente nò la stretta affinità
di tutte queste composizioni tra di esse (il quadro di
s
BERT,
Ber. d. sii ehGeseìhch.,
1849, pag. 63 ss.; cfr. RO-
J). (int. Sarkophay-Relìefx, II, pag.
15.
245
DI ALCUNE COMPOSIZIONI 1)1 R A F F A E L L O
zione di chi, con i n t u i t o d'artista, a n d a v a r i n t r a c c i a n d o in tutto il sarcofago il significato
genuino di motivi che gli a p p a r i v a n o intirizziti e cristallizzati. E m e n t r e nel caso presente
l'atteggiamento ritto ben si accorda con la f u n z i o n e di sorreggere fermo il peso del cielo,
Raffaello, credendo di r a v v i v a r e invece la caratteristica sbiadita d ' u n dio del vento, inclinò
la figura e le aprì la bocca in atto di soffiare, facendo così di u n Giove, il cui trono
poggia sulla solida volta del cielo, quasi u n Geo va del Vecchio Testamento, che sulle n u b i
a t t r a v e r s a l'aria.
È questo precisamente il concetto d ' u n ' a l t r a composizione t r a d i z i o n a l m e n t e connessa
col n o m e di Raffaello, della Visione d'Ezec.hiello. Q u a n t o la figura principale di questa si
discosti dal solito tipo di Dio P a d r e nell'arte precedente, lo esprime già il Vasari 1 chiam a n d o l o u n « C r i s t o (errore per Geova) a uso di G i o v e » , ed a questo giudizio si associano
a n c h e i m o d e r n i . 2 Ma credo che possiamo a n d a r e ancora u n passo più in là, e ricordare la
particolare affinità che lo lega al Giove della n o s t r a incisione, e che non si limita all'aspetto
generale della figura p r e s e n t a t a di due terzi verso sinistra, con la parte superiore del corpo
i g n u d a e lo sguardo rivolto in basso, m a che si palesa a n c h e nei singoli m o t i v i : della g a m b a
sinistra p o r t a t a a v a n t i ; del m a n t o raccolto, con contorno arcuato, sul g r e m b o ; dell'aquila
disposta a m b e d u e le volte nella m e d e s i m a m a n i e r a ; e, finalmente, nell'identico modo onde
la parte inferiore della figura, con linea trasversalmente ascendente e con orlo n e t t a m e n t e
lumeggiato, è t a g l i a t a qui dal velo gonfio, lì dall'ala alzata del t o r o . 3 U n a simile concord a n z a difficilmente si potrà r i t e n e r casuale, bensì dovremo stabilire u n a relazione che,
secondo che la Visione si deve a t t r i b u i r e a Raffaello p e r s o n a l m e n t e o alla sua scuola, sarà,
come si e detto sopra, o d ' i m i t a z i o n e o di sopravvivenza, nel maestro stesso, dell'impulso
u n a volta ricevuto.
Ora so bene, che è questione t u t t o r a irresoluta a chi la Visione di Ezecliiello si debba
attribuire. Ancor l ' u l t i m o che, con critica acuta, h a t r a t t a t o di Raffaello e della sua scuola, !
si rassegna a d i c h i a r a r e quel q u a d r o un e n i m m a per q u a n t o concerne la persona del pittore.
Ma se, con t u t t o ciò che la tecnica della p i t t u r a ed il paesaggio indichino u n tempo posteriore, nella figura stessa tutti riconoscono l ' i m p r o n t a raffaellesca, sarà forse troppo ardita
la c o n g e t t u r a che il q u a d r e t t o della Galleria P i t t i
possa essere u n a copia, interpolata o
a l t e r a t a nel paesaggio, dell'originale perduto di Raffaello?
P r e s e n t o il quesito, lasciando la decisione a chi h a m a g g i o r e competenza di m e in u n
campo che non è quello dei miei studi ordinari. Mi sia lecito però di a c c e n n a r e a n c o r a ad
u n a composizione i n d u b b i a m e n t e di Raffaello, che prova infatti, come quell'impulso non
abbia cessato di a g i r e sulla f a n t a s i a creatrice del maestro: al peduccio della F a r n e s i n a , che
r a p p r e s e n t a Venere i n n a n z i a G i o v e . L a figura di questo, con l'aquila a sinistra clic gli
serve d'appoggio, f o r m a come l'anello di c o n g i u n z i o n e t r a il Giove del disegno ed il Dio
P a d r e della Visione d'Ezechiello, conservando, del primo, oltre al significato di Giove, l'ala
destra visibile dell'aquila e la, f o r m a del f u l m i n e a fascio di fiamme, m e n t r e del Dio P a d r e
della Visione ripete tale e quale la p a r t e inferiore con il motivo così i n d i v i d u a l m e n t e caratteristico del piede veduto di s o t t ' i n su, e poggiato a n c h e questa volta sull'ala, che qui è
dell'aquila come nella Visione del toro.
1
Raffaello, V i l i , pag. 32 LM; IV, pag. «50 Mil.
2
Cfr.
MUNTZ,
3
SI'KINOEK,
Raphael
li affaci und Michelangelo, IP, pag.
pag.
1
iJ.'J
540.
Al medesimo posto dove nella Visione .si trova l'an-
gelo di S. Matteo, vediamo nell'incisione del Giudizio di
P a r i d e u n a figura di sesso incerto che non h a riscontro
esatto nell'originale antico. Noto lo strano parallelismo
delle due composizioni anche in questo particolare, senza
sapere precisare il significato della figura, che nell'incisione è s u b e n t r a t a per il Mercurio del sarcofago.
DOIÌLMAYR,
Raffaela Wcrkstiitte, in Jahrh. d. Kunxt-
; xamml. d. Ali. Kaiscrìi., X VI, 1895, pag. 282. Sono anche
personalmente obbligato all'autore di vari schiarimenti
che mi ha dati su questioni inerenti al presente argomento.
&
Su questo confronta anche la nota degli editori
del Vasari al luogo citato in nota 1.
U
BRAIN,
tv.
7,
IT;
BIGOT,
Raphael et la Farnesine,
pag. 57, da cui è tolta la nostra riproduzione (pag. 247).
12
EMANUELE
LOEWY
D E T T A G L I O D E L L ' I N C I S I O N E DI MARCANTONIO RAIMONDI D E L G I U D I Z I O DI P A R I D E
Mi è parso un fatto non immeritevole d'essere rilevato, come una rappresentanza di
Giove antico, che a sua volta discende dal simulacro di J u p p i t e r capitolinus, 1 per u n a
singolare filiazione sia arrivata a prestare il motivo formale ad u n a composizione, la quale,
come poche altre, ha determinato l'ideale artistico della divinità nel mondo moderno. E
questo fatto, se da un Iato illustra, ancora u n a volta, l'indistruttibilità della forma nell'arte,
al tempo stesso ci può insegnare il valore relativo e l'inesorabile subordinazione del motivo
formale al concetto, che sovranamente gli dà carattere e vita.
II.
Aggiungo, dietro il cortese invito dell'illustre direttore di quest'Archivio, poche parole
in supplemento a quanto già da lui stesso è stato osservato sull'ispirazione spiccatamente
antica del rilievo in bronzo destinato originariamente per la base del sepolcro di Agostino
Chigi in Santa Maria del Popolo. - Nella Samaritana di questo l'archeologo non esiterà a
1
4
ROBERT,
1. c., pag. 15.
Anno II, 1889, pag. 317 ss., con fototipia del rilievo,
di cui riporto a pag. 248 la metà sinistra con la Samaritami ed il popolo che la segue.
DIO PADRE DELLA VISIONE DI EZEC1IIELLO
GIOVE E VENERE, PEDUCCIO DELLA FARNESINA
EMANUELE LOEWY
248
riconoscere una delle figure di u n noto g r u p p o di rilievi 1 con r a p p r e s e n t a n z e di fanciulle
d a n z a n t i , e precisamente quella che n e l l ' e n u m e r a z i o n e dei tipi usati dagli scultori neo-attici
presso Io Hauser h a il n u m e r o 40. Dello stesso ciclo u n ' a l t r a donzella (tipo 41 dell'Hauser)
ha prestato il modello per u n a p a r t e della seconda figura f e m m i n i l e del b r o n z o , 2 quella
cioè che esce dalla porta. Nò è questa la p r i m a volta che si verifica l ' a t t r a t t i v a esercitata
dai graziosi motivi di quei rilievi sugli artisti del Rinascimento, a cui fin dai tempi di
Raffaello offrirono prediletti oggetti di s t u d i . 3 E se, secondo l'opinione c o m u n e , siffatti studi
si fecero su quell'esemplare, che passato nel L o u v r e d a Villa Borghese, ha d a t o alle figure
stesse il n o m e di danzatrici B o r g h e s e , 4 io, senza discutere qui tale d i p e n d e n z a dal rilievo
Borghese in altri c a s i , 5 credo di poterla s i c u r a m e n t e affermare per il bronzo nostro. Delle
altre tre repliche che si conoscono della composizione medesima, d u e possono r e s t a r fuori
D E T T A G L I O
D E L L A
S E P O L T U R A
DI
A G O S T I N O
C H I G I
IN
S A N T A
M A R I A
D E L
P O P O L O
di considerazione: quella di Monaco, già Mattei, che non contiene che la sola donzella del
tipo 4 0 , ° e quella di Villa P a m p h i l j , 7 in cui la danzatrice del tipo 41 è accoppiata ad
u n ' a l t r a della stessa serie sì, m a di un tipo d i v e r s o . s Invece r i t r o v i a m o t u t t e e d u e le nostre
fanciulle dei tipi 40 e 41 in u n a replica della Galleria degli Uffizi, 9 che r i c h i a m a t a n t o
più la nostra attenzione, perchè s a p p i a m o che essa fin dai primi decenni del secolo x v i esisteva
già in R o m a nel palazzo Della Valle-Capranica, 10 architetto del quale f u lo stesso Loren1
HAUSER,
Die neit-aftischen lì eli e fa, pag. 4G ss.
BRUNN,
IJeschreibung <1. Glyptolhek, n. 145;
HAUSER,
pag. 49 s., n. (14. La figura si distingue inoltre dalla
- Di q u e s t ' i d e n t i t à anche prima di me si accorse lo
HAUSER.
S a m a r i t a n a del bronzo e dalla corrispondente fanciulla
3
dell'esemplare Borghese per il p a r t i c o l a r e della spalla
Cfr. in generale
Mnse'e (ìes antique^,
plare citato dall'
SAINT-VICTOR
nel testo a
BOUII.LON,
II, tav. 98 (o 183 secondo
HAUSER),
e
HAUSER,
Per le riproduzioni delle figure nelle Pogge del
cano, vedi
Kaiserh.,
DOLLMAYR,
in
d e s t r a coperta dalla veste.
l'esem-
1. e., pag. 4(5, n. GÌ.
7
Vati-
Jahrb. <ì. Kunatsammì. d. Ah.
XVI, 1895, pag. 304; cfr. anche la nota 3 a
pag. 250.
4
1
FI
1.
C. ;
HAUSER,
1.
KAISER, t i p o
9
DCTSCIIKE,
10
C.
Moniiinentn Mntthaeicnifi, II, tav.
X U X ,
Bildir. in
RODI,
III,
n. 3498;
HAUSER,
pag.
Cfr.
42.
Aut. Bildw. in Oheritalien, 111, n. 531;
47.
n.
MICIIAELIS,
63.
in
Jahrhitch d. «rchù'ul. Ins/iln/s,
VI. 1891, png. 230, n. Gì ; sopra la data, ih. pag. 218. 223.
Intorno alle Logge, vedi la nota 3 a pag. 250.
VENUTI,
8
HAUSER,
SAINT-VICTOR,
AUT.
MATZ-DIIIN,
pag. 47, n. 02.
2;
DI ALCUNE COMPOSIZIONI 1)1 R A F F A E L L O
249
zetto 1 cui Raffaello lasciò l'esecuzione della sepoltura C h i g i . 2 Basta però un confronto a n c h e
superficiale delle d u e figure del bronzo con la nostra riproduzione :! del rilievo fiorentino,
F A N C I U L L E DANZANTI, B A S S O R I L I E V O ANTICO DEL LOUVRE, GIÀ IN VILLA
BORGHESE
per accorgersi delle forti differenze, che p u r prescindendo dallo stato di conservazione, 4
distinguono le d u e opere nei particolari del panneggio. A l l ' i n c o n t r o c t a l m e n t e esatta la
F A N C I U L L E DANZANTI, B A S S O R I L I E V O ANTICO N E L L A G A L L E R I A D E G L I
1
VASARI,
Lorenzetto,
M i l . ; MICHAELIS,
'-' G N O L I ,
3
1.
1. c . ,
C.,
VILI,
pag.
pag.
pag. 218 L M ;
IV,
pag. 579
destro
UFFIZI
piegato avanti al petto ed avvolto nel manto,
(come per esempio la prima n i n f a del rilievo pubbli-
223.
cato negli Annali dell 1 Istituto di corrisp. areheol., 18l>3,
318.
Da una fotografia Brogi (n. 10014). La prima fan-
tav. L, 2). Se questa p a r t e si dovesse ritener genuina,
ciulla a sinistra e quella (lei tipo 4D; la media del tipo 41.
si avrebbe un' ulteriore prova che il modello di Raffaello non era l'esemplare
Cfr. la nota seguente.
4
Alla figura a sinistra (tipo 40) manca attualmente,
e così almpno fin dai tempi del
ined. I, n. 147, e
HAUSER,
WINCKELMANN
(vedi Monum.
1. c., pag. 48 s.), la parte supe-
fiorentino.
Sarebbe però pos-
sibile che quel pezzo fosse comunque r e s t a u r a t o (e si
confronti quel che lo
figura
HAUSER,
pag. 49, osserva sulla terza
nel medesimo disegno). Ma anche allora l ' i d e a
riore del corpo. Il disegno del Codex Pighianus, n. 320, in-
che Raffaello avesse fatto i suoi studi sul rilievo degli
vece, secondo gentilmente m'informa il sig. dott. F.
Uffizi, avrebbe per supposizione necessaria che tra il
KOEPP
(sul disegno del Codex Coburgensis, n. 194, mi mancano
1520 ed il 1550 (anno a cui rimontano i disegni pi-
notizie precise), dà questa figura intiera, con il braccio
ghiani, vedi
MATZ,
Munatsber. d. prea:ss. Ale ad., 1871,
EMANUELE
250
LOEWY
concordanza della S a m a r i t a n a con la prima fanciulla a destra del rilievo Borghese, 1 da far
quasi chiedere u n a motivazione per le poche e leggerissime discrepanze, che si notano nella
mossa delle m a n i e nei lembi inferiori del m a n t o a destra ed a sinistra, scendenti u n po'
meno in basso nel bronzo. Ed infatti si comprenderebbe perfettamente, come nel gesto delle
m a n i il cambiato significato della figura imponesse all'imitatore di discostarsi dal suo modello, quando in questo (cosa che dalla fotografìa risulta per lo meno dubbia) le m a n i si
dovessero ritenere antiche. E quanto ai lembi, osserviamo come nell'esemplare del Louvre
u n a r o t t u r a taglia del lembo all'estremità sinistra precisamente quel pezzo che m a n c a nel
bronzo: il che, secondo me, non lascia più dubitare, che l'esemplare copiato da Raffaello
fosse veramente quello di Parigi, sia amor di simmetria o qualunque altra la ragione della
minor lunghezza del m a n t o dalla parte destra. 2 Nò si oppone che la seconda donna del dossale
(quella derivata dalla danzatrice del tipo 41) nel particolare della g a m b a sinistra coperta
sia piuttosto conforme alla replica degli T'ilizi che a quella del Louvre, dove la g a m b a della
donzella corrispondente è n u d a . 3 Poiché la g a m b a n u d a non era motivata nell'uso che Raffaello fece della figura, e del resto nella parte superiore del corpo la d o n n a del bronzo presenta la medesima diversità dalla danzatrice media dell'esemplare fiorentino, e la stessa manifesta imitazione di quella del Louvre, che abbiamo riscontrata nella S a m a r i t a n a . 4
U n a così perfetta identità c ' i n d u c e necessariamente ad ammettere che la figura della
Samaritana, e per u n a parte anche quella della donna a sinistra, siano non semplicemente
eseguite da disegni o bozzetti, m a modellate direttamente dall'originale antico. E questo fatto
e messo anche in maggiore evidenza dalle misure, che, se non sono assolutamente identiche
pag. 458) il marmo avesse subito il deterioramento.
quello della fanciulla del tipo n. 43, che nei rilievi di
Nella veduta del giardino pensile del palazzo Della Valle
questa serie non si riscontra che nell'esemplare del
incisa dal
MI-
Louvre. Più frequente di tutte ricorre la fanciulla n. 40,
1. e., pag. 226) compariscono intiere t u t t ' e tre
talvolta esattamente copiata dalla figura del marmo Bor-
CIIAELIS,
KOCK
(vedi la riproduzione che ne dà il
lo ligure nel rilievo incastrato sopra la prima
a destra, il quale dal
nicchia
ghese (compresa l'acconciatura : vedi la nota seguente),
(pag. 230, n. 61) è stato
senonchè anche qui i lembi del manto restano più corti.
identificato con il nostro. Ma questo disegno del rilievo,
E curioso, che anche nell'incisione sopra menzionata del
assai arbitrario del resto, non fa desumere che cosa vi
KOCK
sia di antico e di restaurato.
Uffìzi, la figura corrispondente a quella del tipo 41 è in-
1
MICHAELIS
In questo mi baso sul confronto dell'originale della
cappella Chigi con la fotografia Giraudon, n. 1057, riprodotta nella nostra
(pa g. 249 s., nota 4 ), che rende 1 esemplare ora degli
tieramente nuda.
4
I motivi della testa e del braccio sinistro di questa
zincotlpia (pag. 249). La prima
seconda figura sembrano tolti da qualche statua antica
fanciulla a destra (purtroppo molto ombreggiata nella
di Diana. Non saprei decidere so in queste parti a Raf-
fotografia) è quella del tipo 40; l ' a l t r a che le viene
faello venisse meno la guida del rilievo antico da lui
immediatamente appresso, è del tipo 41.
seguito nel panneggio della figura. La fotografia del ri-
2
S'intende che anche qui è supposto lo stato intatto
lievo di Parigi farebbe sospettare che vi siano dei re-
del marmo, del quale almeno la fotografia non dà mo-
stauri al braccio sinistro ed apparentemente anche alla
testa (che in altezza supera quelle delle altre donzelle).
tivo di dubitare.
3
La stessa figura è riprodotta due volte, e sempre
D'altra parte è notevole la perfetta corrispondenza di
con la gamba scoperta, tra gli stucchi alla volta della
una delle imitazioni del motivo nelle Logge vaticane
settima divisione delle Logge vaticane, entrambe le volte
(vedi la nota precedente) con la figura del marmo pari-
messa di fronte ad un'altra fanciulla, a cui porge la mano
gino nel suo stato attuale, il quale stato non so con quanta
sinistra. A destra del quadro rappresentante Giuseppe
probabilità si potrebbe attribuire ad un restauro eseguito
che n a r r a i suoi sogni, essa ha la testa rivolta a de-
con la scorta di quell'imitazione in istucco. Il
stra ed il braccio destro alzato; il lembo del manto svo-
VICTOR,
SAINT-
1. c., declina affatto il giudizio sulla genuinità
lazzante indietro sopra la spalla destra manca. A destra
delle teste nel rilievo del Louvre. Dalla concordanza
del dipinto che r a p p r e s e n t a Giuseppe venduto dai fra-
dell'acconciatura
telli la figura somiglia invece in tutto, anche nel motivo
di alcune delle riproduzioni della figura del tipo n. 40
della Samaritana del bronzo Chigi e
della testa e del suddetto lembo, alla danzatrice n. 41
nelle Logge con quella della rispettiva fanciulla nel ri-
del rilievo Borghese. T r a gli altri motivi forniti da questo
lievo di Parigi si sarebbe indotti a credere, che questa
alle composizioni degli stucchi,
abbia conservato la testa antica.
è notevole
anzitutto
DI ALCUNE COMPOSIZIONI 1)1 R A F F A E L L O 17
nelle due opere, in ogni modo si avvicinano singolarmente. 1 Confesso che un attaccamento
così scrupoloso all'originale 2 inclinerei ad attribuirlo, piuttosto che a Raffaello stesso, a Lorenzetto, ii quale, chiamato a dare esecuzione all'opera ideata dal maestro, avrebbe creduto
di soddisfare meglio al suo compito copiando tali e quali dal m a r m o antico medesimo le parti,
che nel bozzetto gli apparivano a quello ispirate. Stando all'opinione dello G n o l i 3 veramente
l'opera di Lorenzetto si sarebbe limitata a t r a d u r r e in bronzo il modello che da Raffaello
avrebbe ricevuto beli'e finito. Ed in tal caso il rilievo della cappella Chigi lascerebbe dietro
a se tutti gli altri prodotti dell'indirizzo antichizzante di Raffaello, in cui lo vediamo sempre
a m a l g a m a r e con la propria individualità i motivi imprestati dall'arte classica, trasportandoli,
se non altro, dalla scultura nella pittura. Qui invece egli si sarebbe a d d i r i t t u r a identificato
con gli antichi, fondendone senz'altro la proprietà artistica con la sua.
EMANUELE
1
lo
L'altezza delle figure del rilievo Borghese, secondo
HAUSER
che la m i s u r ò sul calco,
Ò
di 0.62 in.; secondo
LOEAVY.
'-' E a b b a s t a n z a ovvia l ' i d e a che il modello del bronzo
Chigi possa essere lavorato a d d i r i t t u r a
con l'aiuto di
hi m i s u r a a g g i u n t a nella fotografia G i r a u d o n , la fan-
calchi dello rispettive
ciulla del tipo 40 è a l t a 0.60, m e n t r e
la fotografìa del rilievo di P a r i g i non b a s t a a verificare
la
Samaritana
del bronzo ha 0.57 di altezza con u n a s p o r g e n z a massima del rilievo (alla coscia d e s t r a ) di 0.07.
parti del m a r m o B o r g h e s e :
tale c o n g e t t u r a .
3
L. c., p a g . 325.
CAMMEO I\EL MUSEO IMPERIALE DI VIENNA
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della Pinacoteca di Brera, Paolo Fontana. — I quadri italiani nella Galleria di Strasburgo, Carlo Loeser. — Il grande
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anni 1520-152(5, Guglielmo Felice Damiani. — Nuovi documenti su Leonardo da Vinci, Nino Siniraglia S c o g n a m i g l i o .
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I L L U S T R A Z I O N I : Il giudizio di Paride, sarcofago antico in villa Medici. — Il giudizio di Paride, sarcofago antico in villa
Pamphilj. — Il giudizio di Paride, incisione di Marcantonio Raimondi. — Il giudizio di Paride, disegno di Rubens per
una brocca d'argento (Da un'incisione di .Iacopo Neefs). — Dettaglio dell'incisione di Marcantonio Raimondi del giudizio
di Paride. — Dio Padre della visione di Ezechiello. — Giove e Venere, peduccio della Farnesina. — Dettaglio della
sepoltura di Agostino Chigi in Santa Maria del Popolo. — Fanciulle danzanti, bassorilievo antico del Louvre, già in
villa Borghese. — Fanciulle danzanti, bassorilievo antico nella Galleria degli Uffizi. — Cammeo nel Museo imperiale di
Vienna. — Palazzo "oliano in Orvieto prima del restauro. — Palazzo Soliano, progetto Zampi. — Il restauro allo stato
presente. — Dettaglio di finestra dell'Episcopio in Orvieto. — Dettaglio di finestra del Palazzo del popolo. —Dettaglio di
finestra del Soliano (stemma Caetani). — Due schizzi, da una tavoletta di Luca Signorelli. — La Madonna col Bambino,
di Rocco Marconi (Fotografìa Gerschel). — La Madonna e San Giuseppe in adorazione del divin Figliuolo, di Bartolomeo
Montagna (Fotografìa M. Gerschel). — Ritratto della Fornarina, attribuito al Penili (Fotografia M. Gerschel). — Trittico
di altare in osso scolpito, della badia di Poissy. — Disposizione grafica de'soggetti nel trittico dell'Abbazia di P o i s s y . —
Avorii della storia di Paride, di Baldassare degli Embriaclii. — Cofano nuziale di legno ed osso scolpito della Biblioteca
Nazionale di Parigi. — Medaglioni della storia di Piramo e Tisbe, di Baldassare degli Embriachi.
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