Comments
Transcript
Protocollo VIRGIL - Ospedale San Raffaele
Protocollo VIRGIL: approvato dal Comitato Etico dell’H San Raffaele nel giugno 2002 CHEMIOTERAPIA AD ALTE DOSI CON AUTOTRAPIANTO DI PROGENITORI EMATOPOIETICI E IMMUNOTERAPIA MEDIANTE INFUSIONE DI LINFOCITI AUTOLOGHI IN PAZIENTI CON CARCINOMA MAMMARIO METASTATICO CHEMIOSENSIBILE Valutazione della Immuno-Ricostituzione dopo Graft di cellule staminali ematopoietiche I e nfusione di Linfociti autologhi (VIRGIL PROTOCOL) Istituzioni partecipanti Ospedale Niguarda Ca’ Granda, Piazza Ospedale Maggiore 3, 20162 Milano S. C. Divisione di Oncologia Medica Falck Dr. Paolo Pedrazzoli Dr.ssa Roberta Schiavo Dr. Ornella Carminati Dr. Salvatore Siena Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Prof. Francesco Mercuriali Dr. Bruno Brando Dr. Renato Corneo Dr. Giovanni Inghilleri Dr. Luca Santoleri Istituto H San Raffaele, Via Olgettina 60, 20132 Milano Divisione di Ematologia - Unità Trapianto Midollo Osseo Dr. Marco Bregni Dr. Massimo Bernardi Dr. Jacopo Peccatori Dr.ssa Consuelo Corti Dr.ssa Patrizia Zucchinelli Dr.ssa Daniela Aldrighetti Dr. Angelo Bolognesi Dr. Eugenio Villa Divisione di Radiochemioterapia Criteri di inclusione • Diagnosi di carcinoma mammario metastatico • Età >18 anni e <66 anni • Performance status ECOG/WHO 0-1 • Consenso informato scritto • Non più di una linea chemioterapica per la malattia avanzata • Adeguata funzionalità ematologica (neutrofili >1500/mm3 and piastrine >100.000/ mm3), renale (clearance della creatinina >60 ml/min) ed epatica (bilirubina totale <2.0/dl). Criteri di esclusione • Frazione di eiezione cardiaca <50% • Pregresse malattie neoplastiche, escluso il carcinoma della cervice uterina ed il basalioma cutaneo • Gravidanza e/o allattamento • Positività per HIV. In pazienti HCV o HbsAg positivi la decisione se proseguire con il programma terapeutico verrà presa collegialmente con i colleghi epatologi. • Impossibilità di raccogliere ≥5 x 106/Kg cellule CD34+ dal sangue periferico • Presenza di malattia intercorrente che possa precludere una terapia ad alte dosi e il trapianto di cellule staminali (inclusi demenza o alterato stato mentale). • Metastasi encefaliche • Metastasi ossee come unica sede di malattia • Biopsia osteomidollare positiva per metastasi da carcinoma della mammella al momento della raccolta di cellule staminali ematopoietiche Programma di trattamento Ogni paziente eleggibile che ha acconsentito a questo programma terapeutico verrà sottoposta a terapia convenzionale con taxotere (70 mg/mq) e doxorubicina (50 mg/mq) per 4 cicli ogni 21 giorni. In caso di risposta clinica completa o parziale (>50%) le pazienti proseguiranno con ulteriori 2 cicli della stessa chemioterapia e raccolta di linfociti del sangue periferico mediante linfocitoaferesi (target di raccolta >3x108 cellule CD3+/Kg). La raccolta delle cellule staminali ematopoietiche circolanti sarà effettuate dopo il 5° e se necessario dopo il 6° ciclo di terapia con taxotere e adriamicina. A partire dal giorno 2 dopo la chemioterapia verrà iniziata somministrazione di G-CSF alla dose di 0.3 mg sc qd fino al completamento della raccolta di cellule staminali. Dal giorno +8 è previsto il monitoraggio di emocromo e cellule CD34+ nel sangue periferico. La prima leucaferesi verrà iniziata quando le cellule CD34+ saranno >20 per µL, con piastrine >50.000 per µL. L’obiettivo finale è quello di raccogliere ≥5x106 cellule CD34+ per Kg. Le cellule raccolte verranno processate e congelate mediante caduta programmata della temperatura e mantenute in azoto liquido fino al momento della reinfusione. Un piccolo campione di leucaferesi verrà utilizzato per la valutazione della malattia minima residua mediante RT-PCR dei geni CK19, maspina, mammaglobina. Dopo 3 settimane dal 6° ciclo con taxotere e doxorubicina, la paziente sarà ricoverata in camera a bassa carica batterica per praticare chemioterapia ad alte dosi con Melphalan e Thiotepa (allegato 1) con trapianto autologo di ≥ 5x106 cellule CD34+ per kg con metodica standard (giorno 0). Dal giorno +4, verrà iniziato G-CSF 0.3 mg sc qd. Il farmaco verrà sospeso alla normalizzazione parziale della crasi ematica (ANC > 1000/µL per 3 giorni consecutivi) dopo la attesa pancitopenia di grado 4. Fino a completa ricostituzione ematopoietica le paziente saranno sottoposte a terapia antimicrobica profilattica standard. Trasfusioni di piastrine verranno eseguite per valori inferiori a 10.000/µL o in presenza di episodi emorragici, mentre concentrati di globuli rossi verranno trasfusi in presenza di anemia con Hb <8.0. Le pazienti riceveranno ai giorni +14, +21 e +28 dal trapianto la reinfusione di 1 x 108 cellule CD3+/Kg. In caso di evidenza clinica o strumentale di progressione di malattia nel corso dell’itinerario terapeutico, il trattamento verrà interrotto. In questi casi la terapia di seconda linea verrà decisa sulla base delle linee guida della singola Istituzione.