Troppo costoso andare a caccia l`Astigiano perde 300 doppiette
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Troppo costoso andare a caccia l`Astigiano perde 300 doppiette
LANGA. IL TESSERAMENTO COSTA 500 EURO E MANCANO I GIOVANI Troppo costoso andare a caccia l’Astigiano perde 300 doppiette Da domenica si è aperta la caccia tradizionale in tutto l’Astigiano, ma i cacciatori sono circa in 300 meno rispetto al 2012. In 1.700 hanno scelto di cacciare nell’ATC Asti Nord e 1.500 in quello del Sud. Una riduzione che per quanto riguarda il Nord viene spiegata con la diminuzione dei cacciatori provenienti dalla Liguria e di quelli che giungono dagli altri ambiti territoriali piemontesi. Carlo Roveta, tecnico dell’Atc del Sud, spiega invece che «da noi, scorrendo l’elenco, si scopre che quelli che non hanno rinnovato il tesserino sono in prevalenza anziani che hanno rinunciato a proseguire nella loro passione sportiva , mentre, purtroppo, è mancato quasi del tutto l’arrivo dei giovani». Tutti, però, sono concordi nel far rilevare come sulla scelta di molti abbia influito il costo complessivo che sfiora i 500 euro tra porto d’armi ( 170 euro), tassa regionale ( 100 euro), assicurazione (100 euro) e tesserino dell’Atc (100 euro). Sulle colline della Langa, sabato si è anche conclusa la caccia selettiva ai caprioli maschi. Sui 208 capi di cui la Regione Piemonte aveva autorizzato l’abbattimento ne sono stati cacciati 159, pari al 76% del totale, quindi 49 in meno rispetto agli auto- La caccia selettiva ai caprioli non ha dato i risultati sperati rizzati. Un dato che sicuramente farà nuovamente discutere e che già preoccupa per il continuo dilatarsi dei danni alle colture agrarie che, come ha ribadito Roveta, «nel nostro Atc sono stazionarie Lotta ai caprioli: sono stati abbattuti solo 159 dei 208 capi autorizzati dalla Regione Piemonte per quanto riguarda gli altri ungulati, ma in crescita esponenziale per i caprioli». Molte domande in più, ma dati ancora da elaborare, anche per quanto riguarda l’ATC del Nord. Dopo la segnalazione della Regione, sulla presenza della «trichinella» – un verme che colpisce i cinghiali come altri animali - si stanno intensificando i controlli sanitari. «In questi mesi – afferma Antonello Murgia presidente dell’ATC del Nord - abbiamo attivato, con successo, un corso specifico per i cinghialisti sulla manipolazione della carne dopo la macellazione. Inoltre, abbiamo trovato la collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico al quale i capo squadra debbono far pervenire un pezzetto di diaframma, della lingua e del polmone degli animali abbattuti per eseguire i controlli necessari a garantire la salubrità degli stessi». [O. P.]