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SLIDE FOCUS GROUP File
Corso di Sociologia e Management del rischio
Prof.ssa Tatiana Pipan
Focus Group:
tecnica qualitativa di ricerca-azione
Barbara Pentimalli
Assegnista di ricerca DiSSE- Roma Sapienza
[email protected]
Focus group
(Vanda Lucia Zammuner, 2003)
• Coinvolge in una discussione di gruppo (da 4 a 12
persone) che con l’aiuto di un moderatore discutono di
un argomento che si vuole indagare in profondità in un
ambiente informale e amichevole
• Il confronto con gli altri e l’ambiente amichevole
spingono i partecipanti ad aprirsi ed esprimere
liberamente ciò che pensano, interpretando
diversamente le proprie opinioni ed emozioni
• Nascono spiegazioni diverse: i partecipanti si rendono
conto che non esiste solamente il loro punto di vista
• I partecipanti si pongono domande l’un l’altro:
la discussione aiuta a scoprire aspetti dei temi
indagati ai quali non si era pensato in precedenza
Tecnica intermedia fra osservazione e interviste
• Permette di osservare l’interazione tra i partecipanti
• Permette di porre delle domande
• L’intervista in profondità permette di avere informazioni
dettagliate e approfondite da ogni persona, raccogliendo
una quantità di dati maggiore rispetto al focus group
• Il
focus
group
permette
di
raccogliere
contemporaneamente informazioni da un gruppo di
persone con notevole risparmio di tempo
Ambiti di applicazione
• Ricerche di mercato
• Opinioni della popolazione su un determinato prodotto
• Creazione di nuovi prodotti
• Comunicazione e promozione di un prodotto
•
Modalità di uso di un prodotto
• Livello di soddisfazione del consumatore di un prodotto
•
Il suo comportamento al momento dell’acquisto
Il focus group nelle organizzazioni (ospedali, scuole…)
• Infermieri, medici e insegnanti reclutati… per avere informazioni su:
• Come giudicano il contesto lavorativo in cui sono inseriti
• Per valutare i bisogni formativi
• le loro motivazioni, punti di vista, lacune per mettere a punto e realizzare il
corso, evidenziando i problemi nello svolgimento dell’attività lavorativa:
argomenti e ambiti sui quali impostare la formazione,
• Partecipanti percepiscono il loro bisogno di formazione, imparano a
essere autocritici e ciò li spinge a partecipare al corso di formazione
con più entusiasmo, corsi di formazione adatti alle esigenze
incontrate: quali competenze sono da apprendere
• Per valutare il corso di formazione appena frequentato
• poco frequentato: orari e luogo difficilmente accessibili, ritenere superflui i
corsi di formazione, creare opuscoli descrittivi
Focus group e risk management
• Gruppo multiprofessionale
• Racconto di storie di errori per cercare le cause congiunte che li
hanno generati
• Attenzione agli artefatti testuali (cartella clinica) come oggetti di
rischio
• Progettare azioni di miglioramento e corsi di formazione
• Per sviluppare:
cultura dell’apprendimento
attenzionalità e riflessività nell’uso della cc per prevenire gli errori
cultura della sicurezza
Focus group e selezione del personale
• Per valutare capacità e conoscenze del personale
all’interno delle organizzazioni
• Lacune percepite dalle figure professionali
svolgimento della loro professione
nello
• Per definire i profili professionali delle caposala di
un ospedale e individuare i fattori critici del ruolo nella
realtà organizzativa
• Sulla base dei dati raccolti durante il focus group:
elaborazione del profilo finale per la definizione
delle competenze e degli strumenti di valutazione
utilizzati nel condurre i colloqui di selezione
Le figure del focus group
• Il committente e/o ricercatore
• I partecipanti (gruppo che discute)
• Il moderatore
modera la discussione e formula le domande
• L’assistente moderatore
assiste il moderatore nei suoi compiti
Ruolo, competenze e abilità comunicative del moderatore
•
Guida, partecipa alla discussione di gruppo e pone domande ‘giuste’ e pianificate
•
Invita i partecipanti a esprimere le loro opinioni / raccontare le loro esperienze
•
Osserva il loro comportamento verbale e non verbale, le dinamiche di gruppo
•
Coinvolge i partecipanti in un processo di analisi del problema
•
Carisma, è amichevole, non è né timido né autoritario
•
Socievole con senso dell’umorismo per rendere piacevole e informale l’atmosfera
della discussione, mettendo a loro agio i partecipanti
•
Buon ascoltatore: concentra l’attenzione su aspetti rilevanti della conversazione
•
Capace di ricordare i commenti di ogni partecipante, correlarli con quelli degli
altri, interpretare ciò che viene detto
•
Sa improvvisare e far fronte a eventi inattesi
•
Controlla e regola le sue risposte verbali e non verbali (Cenni di assenso)
L’assistente moderatore
• Prende nota in modo dettagliato di quanto viene detto, talvolta usa una
griglia per le informazioni emerse durante la discussione
• Osserva le espressioni linguistiche usate dai partecipanti - citazioni
testuali - e il loro comportamento non verbale
• Descrive l’atmosfera che si è creata nel gruppo, disegna su di una
piantina la stanza con la posizione di ogni partecipante
• Pone talvolta domande senza assumere il ruolo del moderatore o, se è
esperto, senza correggere eventuali credenze erronee dei partecipanti
• Organizza gli aspetti logistici della stanza in cui si svolge il focus group,
accoglie i partecipanti insieme al moderatore
• Formula talvolta il riassunto finale della discussione per il gruppo
• Partecipa all’analisi dei dati
Pianificazione e Fasi focus group
• Reclutamento dei partecipanti “giusti”
• Gruppo omogeneo: persone con caratteristiche simili, stimola
conversazione, crea ambiente confortevole, uso stessa terminologia
la
• Crea disagio mettere insieme: superiori e dipendenti, genitori e figli…
• gruppo disomogeneo (manager e operai) può portare all’ascolto delle
prospettive degli altri (ad es.: come migliorare comunicazione medico –
pazienti)
• Discussione di gruppo
pianificata con una guida: elenco di domande per coinvolgere i
partecipanti a parlare apertamente senza annoiarli
• Analisi dei dati
• Il focus group è solo apparentemente una discussione spontanea, informale.
Accurata preparazione delle diverse fasi, è grazie alla pianificazione che la
discussione può apparire informale e amichevole agli occhi dei partecipanti
Focus group non strutturato e strutturato
• Focus group non strutturato: Scopo esplorativo:
• il moderatore pone poche domande sostanziali (3-5)
aperte e interviene poco per favorire la libera discussione
dei partecipanti e l’esplorazione dell’oggetto di indagine
• “Vogliamo sapere la vostra opinione sull’argomento”
• “Chi ha esperienza in questo settore ?”
• “Qualcuno ha qualcos’altro da aggiungere su questo argomento ?”
• Focus group strutturato
• Il moderatore pone domande precise ed esige risposte
precise, esercita maggior controllo sul gruppo
• Introduzione ha una forma ‘restrittiva’:
“Abbiamo una scaletta da seguire, perciò sarò costretto ad interrompervi
quando avrò ottenuto le informazioni che mi interessano e vi porrò altre
domande”
Formulazione di domande
• Domande comprensibili e chiare
solo se i partecipanti comprendono il significato della
domanda sono in grado di rispondere correttamente
• Domande brevi :
Non lunghe, confuse e ridondanti
• Registro linguistico condiviso e noto ai partecipanti
Adottare la stessa terminologia o registro linguistico
utilizzato quotidianamente dalle persone
Guida per il moderatore
• Introduzione
• Moderatore si presenta e spiega brevemente lo scopo della ricerca,
informa che la discussione verrà registrata. Invita i partecipanti a
presentarsi l’un l’altro
• “Non esistono risposte giuste o sbagliate, vogliano conoscere il vostro
punto di vista e le vostre esperienze”, “Cercate di parlare uno alla volta,
registreremo la conversazione per non dimenticare nulla di quello che si
dirà oggi”
• Domande introduttive
• Moderatore pone domande che invogliano i partecipanti a discutere in
modo generale sull’argomento
• Domande sostanziali
• L’argomento trattato in modo superficiale viene approfondito
• Riassunto
• Il moderatore riassume ciò che è stato detto durante la discussione, dando
la possibilità ai partecipanti di aggiungere altri commenti e opinioni
sull’argomento
Categorie di domande
• 1) Domanda di apertura
Per creare un ambiente confortevole. Mettere in evidenza le
caratteristiche che i partecipanti hanno in comune, serve per “rompere
il ghiaccio”
• 2) Domanda introduttiva
Introduce l’argomento che verrà discusso dal gruppo e permette ai
partecipanti di cominciare a riflettere su di esso
“Quando senti il termine di customer service a cosa pensi?”, “Cosa pensi del
corso di formazione?”
• 3) Domanda di transizione
Anticipa la domanda sostanziale,
l’argomento
domanda
che
approfondisce
“Il corso di formazione ha migliorato le sue prestazioni al lavoro?”
Categorie domande
• 4) Domanda sostanziale
Durante la discussione il moderatore pone 2-5 domande sostanziali, le cui
risposte sono lunghe e articolate “Immagina di coinvolgere un collega in
questo programma di formazione cosa gli diresti per convincerlo a
partecipare ?”, “Elencate aspetti postivi e negativi della riorganizzazione”
• 5) Domanda finale
Chiude la discussione, consente ai partecipanti di riflettere su ciò che è stato
detto e permette di chiarirne i punti fondamentali della discussione
• 3 tipi di domande finali
• A) Incoraggia il gruppo a riflettere su i commenti fatti per identificare i
più importanti: “Abbiamo parlato di diversi argomenti, qual è il principale
per te?” Prendi un foglio e scrivi la frase che descrive più accuratamente il
tuo punto di vista”,
• B) Fa un breve riassunto di quanto è emerso dalla discussione
• “Ho detto tutto ciò di cui abbiamo parlato durante la discussione”?
• C) Si assicura che sia stato detto tutto ciò che c’era da dire
sull’argomento “C’è qualcos’altro che dovremmo dire sull’argomento
trattato oggi?”
Analisi e interpretazione dei dati
• Categorizzare e interpretare le informazioni emerse nel focus group
• Diversità delle fonti: osservazione, conversazione registrata, informazioni
sulle caratteristiche dei partecipanti
• Le opinioni cambiano nel corso della discussione, emergono nuovi elementi,
momenti di silenzio….
• Approccio etnografico
• Studiare come le persone attribuiscono significati, capire il loro punto di
vista, la loro prospettiva Descrizioni più accurate possibile di ciò che i
partecipanti hanno detto, cogliere la loro cultura
• Analisi di contenuto
• Ridurre varietà di informazioni a un insieme più piccolo e interpretabile,
informazioni espresse come dati quantitativi, tabelle con dati e frequenze
espresse. Definire contenuto categorie, unità di analisi e frasi dette dai
partecipanti
• Macro categorie e sottocategorie più raffinate
Analisi dati
• Analisi focalizzata su domande sostanziali
• Durante discussione annotare cambiamento di opinione,
come i partecipanti si influenzano reciprocamente,
• Frequenza di un dato: numero di volte che un certo
commento ricorre durante la conversazione, citare stralci
significativi
• Intensità: grado di coinvolgimento delle persone
• Estensione:
argomento
numero
di
partecipanti
che
citano
• Specificità: risposte precise basate su esperienze
tale
Resoconto finale
• Il formato narrativo
• 20-30 pagine con citazioni (risposte a domande
sostanziali): dati grezzi, riassunto con esemplificazioni e
raccomandazioni
• Appendice con domande poste ai partecipanti
• Memorandum
• Breve: due pagine, espone lo scopo della ricerca, riporta
risultati ottenuti, suggerisce applicazioni pratiche
• Bollettino - prima bozza resoconto finale
Vanda Lucia Zammuner (2003), I focus group,
Il Mulino, Bologna
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