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Igor Zellweger: “Che cos`è Il curling? Ricchezza tattica ed esecuzione!”

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Igor Zellweger: “Che cos`è Il curling? Ricchezza tattica ed esecuzione!”
Popolo e Libertà 27
Venerdì 8 aprile 2016
Sport
Igor Zellweger: “Che cos’è Il curling?
Ricchezza tattica ed esecuzione!”
Lo skip di uno dei team del Curling Club Lugano ci racconta la sua esperienza
Continuiamo la nostra rubrica
sportiva approfittando dell’occasione dei mondiali di curling maschile, attualmente in corso proprio qui in Svizzera, a Basilea. Intervistiamo in questa pagina Igor
Zellweger, che da qualche anno
ha deciso di cimentarsi in questo
sport senza dubbio particolare..
Questo giovane del luganese,
nella vita studente universitario
e insegnante, Igor si approccia allo curling in un modo tutto suo
e personalissimo, il quale unisce
perfettamente la componente
tattica (e quindi, intellettuale) e
la performance atletica. Come dicevano i latini “Mens sana in corpore sano”!
Presèntati ai lettori.
Mi chiamo Igor Zellweger, ho 27
anni e vivo a Savosa. Sto finendo
il Master in Lingua, Letteratura e
Civiltà italiana all’USI di Lugano.
Nel tempo libero pratico da sempre tanti sport: da ragazzo ho giocato a calcio negli allievi del Savosa-Massagno, ora amo nuotare e
correre. Grazie a Sportissima, quasi tre anni orsono, ho iniziato a
giocare a curling nel Club di Lugano e mi è piaciuto moltissimo.
Una domanda per i lettori meno sportivi: che cos’è il curling?
Ora dirò forse una cosa un po’ da
profani, ma l’obiettivo alla base del
curling non è molto diverso da
quello del gioco delle bocce, solo
che si gioca sul ghiaccio e con i
sassi. Mi spiego: a curling si sfidano due squadre composte da quattro giocatori l’una, il cui scopo è
quello di far scivolare i propri sassi
il più vicino possibile al centro di
uno spazio circolare chiamato casa. Alla fine di ogni mano (detta
end) la squadra che più si è avvicinata segna uno o più punti.
Cosa ti piace di più di questo
sport?
Ancor prima di cominciare a giocare, mi piaceva seguire il curling in
televisione in occasione dei Mondiali o delle Olimpiadi: mi ha sempre affascinato la ricchezza delle
soluzioni tattiche a disposizione;
inoltre, giocando, ho potuto apprezzare tutti gli aspetti legati all’esecuzione: e proprio il connubio
equilibrato di questi due aspetti
costituisce la specificità di questo
sport. Una delle cose più belle del
curling è senza dubbio l’atmosfera
amichevole che si respira: nel nostro sport esiste un codice del fairplay chiamato Spirit of curling, cui
tutti i giocatori si richiamano a
qualsiasi livello: è una vera e propria scuola per il rispetto dell’avversario.
Quali sono i ruoli all’interno di
una squadra di curling? Tu quale ricopri?
In una squadra di curling i quattro
giocatori tirano a turno due sassi.
Mentre un giocatore tira il sasso,
due si occupano della fase di
sweeping, ovvero lo scaldare il
ghiaccio con la scopa in modo da
prolungare la parabola della stone
(letteralmente, la pietra, ndr); il
quarto giocatore invece è posizionato in fondo alla pista: si tratta
dello skip, che – se si vuole – è un
po’ la mente delle squadra, perché
decide dove e come debbano es-
sere tirati i sassi. Quest’anno nella
mia squadra ho ricoperto proprio
quest’ultimo ruolo. La cosa bella
del curling è che per ottenere un
tiro perfetto è necessario un ottimo lavoro d’équipe: chi tira deve
dare la giusta forza al sasso, l’azione delle scope deve essere ben calibrata e lo skip deve indicare perfettamente la direzione: se una sola di queste componenti fallisce, il
tiro non uscirà come lo si era pensato.
Il Curling Club Lugano è una società di livello nazionale: è impegnativo giocare? Quanti sono
gli allenamenti alla settimana?
No, non è impegnativo, per lo meno ai nostri livelli. Va detto che a
Lugano ci alleniamo alla Resega,
che è principalmente una pista per
la pratica del pattinaggio o dell’hockey; la disponibilità di ghiaccio
che viene data al curling è di un
allenamento di due ore e mezza a
settimana. E’ chiaro che ad alti livelli i curler si allenano tutti i giorni, ma possono anche contare su
una struttura specifica per il curling che in Ticino purtroppo non
abbiamo.
Quali sono state le tue esperienze più belle?
In generale posso raccontare quasi
soltanto esperienze positive legate
al curling; anche all’inizio, quando
mio livello non era ancora all’altezza, mi sono sempre trovato in un
ambiente amichevole e simpatico.
Quest’anno con gli altri componenti della squadra formiamo un
quartetto giovane, che gioca a curling solo da pochi anni: senza troppe ambizioni siamo comunque riusciti a fare delle belle esperienze
e toglierci una grande soddisfazione. In Ticino abbiamo giocato un
torneo a Lugano, uno ad Ascona e
uno a Chiasso; inoltre siamo stati
a Milano, dove abbiamo partecipato a un torneo internazionale, e a
Flims, dove abbiamo disputato il
nostro primo torneo in una halle,
ovvero un palazzetto specifico per
il curling. Sinora l’esperienza più
bella è stata senz’altro la vittoria al
Torneo delle Camelie sul ghiaccio
di Ascona, competizione in cui abbiamo superato squadre molto più
esperte.
intervista a cura di
Carlo Caverzasio
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