Estrazione acidi nucleici con particolare riferimento a DNA estratto
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Estrazione acidi nucleici con particolare riferimento a DNA estratto
ESTRAZIONE ACIDI NUCLEICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A DNA ESTRATTO DA TESSUTI FISSATI IN FORMALINA E INCLUSI IN PARAFFINA (FFPE) SALVATORE GIRLANDO LABORATORIO PATOLOGIA MOLECOLARE ANATOMIA PATOLOGICA TRENTO Estrazione acidi nucleici • Estrazione DNA primo passo nelle applicazioni di biologia molecolare • Metodi si basano sul tipo di acido nucleico che si vuole estrarre (DNA/RNA) • Materiale di partenza ad esempio sangue o tessuti o altro materiale • Risultato desiderato (quantità, purezza) • Applicazione prevista post-estrazione ad esempio tipo di indagine molecolare Estrazione acidi nucleici • DNA molecola molto lunga soggetta a frammentazioni • Difficile estrarlo in forma intatta • Frammenti di 50 – 100 kilobasi (kb) sono ottimi per effettuare tutte le indagini di biologia molecolare • Da materiale fissato in formalina e incluso in paraffina (FFPE) il DNA si presenta molto degradato ed è consigliabile amplificare al massimo frammenti di 300 bp Estrazione degli acidi nucleici • Può essere estratto da qualsiasi tessuto o cellula nucleata • Da materiale fresco e/o congelato • Da materiale fissato in formalina e incluso in paraffina • Altro (sangue, plasma, capelli, frammenti di tessuti, ecc.) Estrazione degli acidi nucleici (DNA/RNA) da campioni fissati in formalina e inclusi in paraffina (FFPE): fasi 1. Taglio 8-10 fette da biopsie, 2-3 da pezzo operatorio dello spessore di 10 µm 2. Sparaffinatura/digestione O.N. con tampone di lisi più proteinasi K 3. Purificazione dell’acido nucleico (più metodi) 4. Precipitazione DNA 5. Valutazione quantitativa 6. Conservazione 1. Taglio delle fette di tessuto • Da pezzo operatorio: 3-4 fette spesse 10 µm in provetta o su vetrino • Da biopsia: 7-8 fette sempre dello stesso spessore (10µm ) • Altri metodi prevedono lo scraping, direttamente da vetrino, di cellule o fette di tessuto precedentemente colorate e utilizzati per diagnosi cito o istologiche Fase 2. Processo di Sparaffinatura • Aggiungere 1 ml di xilene e mescolare per 10 minuti • Centrifugare a 12000 rpm per 5 minuti • Eliminare il surnatante facendo attenzione al pellet • Si ripete una seconda volta il passaggio 2. Processo di sparaffinatura • Aggiungere 1 ml di Etanolo Assoluto • Mescolare per 5 min • Centrifugare a 12000 rpm per 2 min • Eliminare l’Etanolo assoluto attenzione a non toccare il pellet facendo • Fare asciugare i campioni e aggiungere il tampone di lisi (TRIS-HCl 50 mM ph 8.3) e proteinasi K (20 mg/ml) 3. Purificazione acidi nucleici Metodo fenolo/cloroformio (miscela fenolo:cloroformio: alcool isoamilico (25:24:1) Metodo del salting out (precipitazione delle molecole proteiche) Kits commerciali (molto in uso), maggiore velocità di estrazione Purificazione Fenolo/Cloroformio • Inattivazione della proteinasi K ad alta temperatura • Purificazione con miscela fenolo: cloroformio: isoamil alcool (25:24:1) • Separa una componete organica inferiore contenete lipidi, proteine e estratti cellulari • Fase acquosa superiore contenente gli acidi nucleici • Fase intermedia proteine denaturate e in parte dissolte dal fenolo Precipitazione DNA - Aggiunta etanolo assoluto (1 mL) e tampone ad alta forza ionica (50 µL) (Na acetato 3 M pH 5.2) - Precipitazione DNA (formazione gomitolo) - Centrifugazione a velocità alta (12.000 rpm) - Lavaggio pellet con etanolo 70 %(1 mL) per rimuovere sali in eccesso - Evaporazione etanolo (potente inibitore enzimatico), per almeno 15 min a provetta aperta - Il DNA precipitato e asciutto può essere conservato a -20°C. Risospensione DNA precipitato - Il DNA viene risospeso in H2O o nel tampone previsto dalla metodica. - Può essere conservato a +4°C per qualche settimana o a - 80°C per molti anni (evitare i congelamenti e scongelamenti ripetuti che danneggiano il DNA) 11 Estrazione fenolo/cloroformio • Precipitazione del DNA in etanolo assoluto e in presenza di Sali ad alte concentrazioni (100 – 500 mM) per eliminare i residui di Fenolo e cloroformio • Eliminazione surnatante e successivo lavaggio con EtOH 70% per eliminare i cationi • Centrifugazione ed eliminazione dell’ETOH 70% • Risospendere il pellet con buffer TE o con H2O Purificazione con metodica salting-out • Dopo inattivazione della proteinasi K mediante alta temperatura vengono aggiunte 200µl di ammonio acetato (sale) 4 M favorendo la precipitazione delle proteine • Campioni vengono vortexati e centrifugati ad alta velocità per 3 min. • Trasferimento del surnatante in altra provetta e aggiunta di isopropanolo (600 ul) Purificazione con metodica salting-out • Centrifugazione ad alta velocità per 5 min. • Pellet lavato con ETOH 70% e centrifugazione sempre ad alta velocità per 1 min • Eliminazione del surnatante • DNA sciolto in 50 µl di TE o H2O Estrazione con kit commerciale (Qiagen) • QIAmp DNA mini kit • QIAmp DNA FFPE kit (specifico per tessuti paraffinati) • Accorciamento dei tempi di estrazione • Minore resa in termini di concentrazione di DNA (solo se si usa sistema automatizzato) Purificazione DNA da tessuti FFPE • Lasciare asciugare il pellet facendo attenzione a non seccarlo • Risospendere in 180 µl di buffer ATL contenente detergenti più 20 µl di proteinasi k • Incubare a 56°C per almeno 3 ore o fino a che il pellet non sia completamente digerito • Procedere con la fase di purificazione Purificazione DNA da tessuti FFPE • Aggiungere 200 µl di buffer AL contenente agenti caotropici e incubare per 10 min a 70°C; • Aggiungere 200 µl di ETOH ass. • Trasferire il tutto in una colonnina con una base di silice, centrifugare • Fare lavaggi con due passaggi con buffer AW1 e AW2 per lavare il DNA legati alla membrana • Eluire con 50 – 200 µl di buffer AE o H2O MACRODISSEZIONE Blocchetto paraffina Ematossilina/eosina Fetta in bianco MICRODISSEZIONE Biopsia bronchiale colorazione EE Dopo microdissezione MICRODISSEZIONE Agoaspirato polmonare citologico Dopo microdissezione BAL > 50 tumor cells Esperienza di Modena