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2014.14.Tessuto epiteliale
EUCARIOTI ORGANISMI UNICELLULARI • alghe unicellulari • protozoi ORGANISMI PLURICELLULARI suddivisione del lavoro a livello cellulare da cellule tutte “uguali” (prime fasi sviluppo embrionale) a popolazioni cellulari sempre più differenziate (circa 200 tipi cellulari diversi) DIFFERENZIAMENTO ISTOLOGICO le cellule si associano tra loro a costituire i tessuti ISTOLOGIA studia i tessuti degli organismi pluricellulari cellule, tessuti, organi le cellule sono le unità costitutive di tutti gli organismi viventi BIOLOGIA CELLULARE i tessuti sono costituiti dall’aggregazione di cellule dello stesso tipo ISTOLOGIA gli organi sono costituiti da tessuti che funzionano in maniera coordinata per svolgere un compito particolare i sistemi o apparati sono gruppi di organi che lavorano insieme ANATOMIA microscopica e macroscopica I TESSUTI DERIVANO DAI FOGLIETTI EMBRIONALI Primi stadi dello sviluppo progressivo differenziamento nei diversi tessuti vi sono cellule diverse 200 tipi 4 tessuti fondamentali •origine embriologica •organizzazione morfologica •funzione •localizzazione Un organismo è formato dai quattro tessuti fondamentali EPITELIALE CONNETTIVO MUSCOLARE NERVOSO Quali strutture, organi, sistemi, sono formati da questi tessuti? Come mai solo quattro tessuti formano una così grande varietà di organi e sistemi? 1) Un organo non è quasi mai costituito da un solo tessuto 2) Un organo può essere prevalentemente costituito da un solo tessuto 3) Ogni tessuto è suddiviso in una grande varietà di sottotipi TESSUTO EPITELIALE ORIGINE EMBRIONALE è l’unico tessuto che origina da tutti e 3 i foglietti embrionali (ectoderma, mesoderma, endoderma) ORGANIZZAZIONE MORFOLOGICA cellule contigue, con scarsa sostanza intercellulare CLASSIFICAZIONE (a) rivestimento di superfici interne ed esterne (b) ghiandolare parenchima delle ghiandole esocrine ed endocrine (c) sensoriale cellule dotate di recettori specifici a) Epiteli di rivestimento Struttura: strati continui di cellule Localizzazione: superfici libere dell’organismo Esterne: rivestimento dell’organismo epidermide nella cute (o pelle) Interne: di CAVITÀ (con lume) canale digerente apparato respiratorio comunicanti con l’esterno oppure NON comunicanti con l’esterno sistema uro-genitale sistema circolatorio sierose pleura pericardio peritoneo Funzioni rivestono e proteggono i tessuti connettivi sottostanti, controllano il passaggio di sostanze 1) PROTEZIONE -barriera contro agenti esterni chimici o microrganismi -barriera meccanica -barriera contro la disidratazione -barriera contro i raggi UV 2) PASSAGGIO DI SOSTANZE -secrezione -assorbimento -escrezione -scambi 3) SENSIBILITA’ GLI EPITELI DI RIVESTIMENTO sono privi di vasi, membrana basale (collagene non organizzato in fibrille, proteoglicani, glicoproteine) interposta tra epitelio e connettivo poggiano sempre su un connettivo propriamente detto …e sono ricchi di terminazioni nervose Classificazione epiteli di rivestimento 1. Forma delle cellule 2. Numero di strati di cellule monostratificati o semplici pluristratificati o composti N.B. nuclei!!!! 3. Specializzazioni della superficie libera …l’immagine dipende dal piano di sezione! sezione obliqua sezione perpendicolare al piano dell’epitelio nuclei!!! sezione circa parallela al piano dell’epitelio CLASSIFICAZIONE monostratificati epitelio cubico semplice (monostratificato) relativamente poco diffuso esempi: - tubuli renali -dotti escretori ghiandole Epitelio cilindrico semplice (batiprismatico, colonnare) il più diffuso! - apparato digerente (stomaco, cistifellea) DOTTI ESCRETORI GHIANDOLE - apparato digerente (intestino tenue) - vie genitali femminili (ovidutti) con microvilli con ciglia INTESTINO TENUE villi singolo villo TCPD epitelio orletto striato due villi adiacenti epitelio cilindrico semplice dell’intestino orletto striato o a spazzola Microscopio Ottico microvilli (TEM) TEM SEM ATTENZIONE! non confondete villi e microvilli! lunghezza 0,5-1,5 mm lunghezza 1-2 m INTESTINO TENUE – epitelio cilindrico semplice con microvilli MICROVILLI diametro 50-100 nm lunghezza 1-2 m MUCO - adsorbimento - contro autodigestione CIGLIA diametro 200 nm lunghezza 7-10 m MUCO - spostamento ovocita Ovidutto MICROVILLI diametro 50-100 nm lunghezza 1-2 m CIGLIA diametro 200 nm lunghezza 7-10 m TEM su ogni cellula circa 3.000 microvilli aumento della superficie di ca 30 volte ASSORBIMENTO il battito coordinato delle ciglia consente SPOSTAMENTI DI SUPERFICIE CLASSIFICAZIONE il più diffuso! pluristratificati N.B. • in caso di epitelio pluristratificato la classificazione si basa sulla morfologia delle cellule dello strato più superficiale epitelio pavimentoso pluristratificato o squamoso NON cheratinizzato X 500 con strato corneo o cheratinizzato X 125 EPIDERMIDE papille dermiche Epitelio pavimentoso pluristratificato cheratinizzato EPIDERMIDE strato corneo o cheratinizzato barriera a: MICRORGANISM FUNGHI, UV DISIDRATAZIONE, INSULTI MECCANICI E CHIMICI palmo della mano - addome CLASSIFICAZIONE Epitelio pseudostrratificato VIE RESPIRATORIE MUCO - spostamento particelle - contro disidratazione caliciforme CLASSIFICAZIONE Epitelio di transizione epitelio di transizione VIE URINARIE - vescica epitelio di transizione VIE URINARIE - vescica vescica vuota cupuliformi clavate basali vescica piena TESSUTO EPITELIALE (a) rivestimento di superfici interne ed esterne (b) ghiandolare tessuto delle ghiandole esocrine ed endocrine (c) sensoriale cellule con specifici recettori EPITELI GHIANDOLARI -cellule epiteliali specializzate nella SECREZIONE = elaborazione e liberazione di sostanze di varia natura: -proteica - -polisaccaridica - -lipidica - piccole molecole utili per l’organismo, utilizzate da cellule diverse da quelle secernenti Origine epiteliale delle ghiandole secreto veicolato da dotto/i sulla superficie dell’ epitelio di origine secreto veicolato dai vasi sanguigni in altri distretti dell’organismo GHIANDOLE ESOCRINE intra-epiteliali unicellulari Pluricellulari (rare nei mammiferi) nel sist. digerente, il muco 1)favorisce l’assorbimento 2) Protegge da autodigestione 3)lubrifica nel sist. respiratorio, il muco 1)intrappola particelle estranee 2)con le ciglia le allontana 3)protegge dalla disidratazione GHIANDOLE ESOCRINE EXTRAEPITELIALI intra-epiteliali extra-epiteliali pluricellulari dotto adenomero • unità morfo-funzionale secernente • uno o più adenomeri per ghiandola esocrina (extra-epiteliale) CLASSIFICAZIONE ghiandole esocrine adenomero tubulari dotto unico • SEMPLICI ramificato • COMPOSTE forma: tubulo-acinose tubulo-alveolari alveolari • SEMPLICI • SEMPLICI ramificate tubulare a gomitolo • COMPOSTE CLASSIFICAZIONE ghiandole esocrine modalità di emissione del secreto esocitosi merocrina a secrezione proteica e polisaccaridica (la maggior parte delle ghiandole) apocrina a secrezione proteica-lipidica (mammarie, sudoripare ascellari e inguinali) olocrina a secrezione lipidica (sebacee) Molte ghiandole semplici e composte sono associate al CANALE ALIMENTARE INTESTINO TENUE cripte di Lieberkühn (tubulari semplici) <[email protected] Ghiandole extraparietali: esocrine composte stroma connettivale PANCREAS esocrino: ghiandola tubulo-acinosa composta SETTI CONNETTIVALI (bianco) ACINI (viola) GHIANDOLE ESOCRINE intra-epiteliali extra-epiteliali pluricellulari unicellulari GHIANDOLE ENDOCRINE secreto veicolato dai vasi dotto sanguigni in altri secreto veicolato distretti dell’organismo da dotto/i sulla superficie ORMONI dell’ epitelio di di varia origine molecole natura, riconosciute da recettori presenti adenomero in cellule bersaglio GHIANDOLE ENDOCRINE GHIANDOLE ENDOCRINE NELL’UOMO organizzazione istologica • ammassi o cordoni cellulari solidi (la maggior parte) ipofisi, paratiroidi, pancreas endocrino, surrene • a follicoli o vescicole chiuse tiroide • cellule isolate o a piccoli gruppi nel connettivo o nell’epitelio cellule endocrine della mucosa gastrointestinale, cellule parafollicolari della tiroide, ghiandola interstiziale del testicolo e ovaio PANCREAS endocrino: le isole di Langerhans