Mesotelioma pleurico da asbesto in addetto all`attività di riciclaggio
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Mesotelioma pleurico da asbesto in addetto all`attività di riciclaggio
Eur. J. Oncol., vol. 3, n. 5, pp. 585-591, 1998 Tematiche specifiche/Specific topics Cancerogenesi industriale/Industrial carcinogenesis Mesotelioma pleurico da asbesto in addetto all’attività di riciclaggio di sacchi di iuta e di plastica (1) C. Pinto, D. Valenti, E. Amaducci, M. Di Bisceglie, A. Marino e C. Maltoni Fondazione Europea di Oncologia e Scienze Ambientali “B. Ramazzini”, Bologna, Italia Riassunto Summary A case is described of pleural mesothelioma arising in a farmer who, together with is wife and family, recycled plastic and hemp bags contaminated with asbestos from ports and an asbestos products factory. The latency time, i.e. the period elapsing between the start of exposure to asbestos and the onset of early symptoms and signs of neoplasia, was 36 years. The wife also suffers from pleural mesothelioma. Parole chiave: asbesto, mesotelioma pleurico, addetto al riciclaggio di sacchi Key words: asbestos, pleural mesothelioma, recycling bags Introduzione esposizione ad asbesto, e gli effetti patologici derivanti, in lavoratori venuti a contatto con sacchi di vario materiale usati per il trasporto del minerale e riutilizzati per altri impieghi. Monchi et al. (1987) e Paci et al. (1987) riportano un’esposizione ad asbesto fra cernitori dell’industria tessile del riciclaggio dell’area di Prato, che manipolavano stracci contenuti in sacchi già utilizzati per il trasporto di asbesto. L’asbesto era già visibile macroscopicamente nei sacchi e teli di imballaggio sotto forma di un sottile strato di polvere, e le analisi mineralogiche successive di questa polvere avevano confermato la presenza di asbesto, ed in particolare di crisotilo (nella maggior parte), e di amosite e crocidolite (in misura minore). Fra quei cernitori erano stati identificati, fra il 1979 ed il 1985, sei casi di mesotelioma. Anche in Inghilterra, a Merseyside, casi di mesotelioma sono stati riscontrati tra lavoratori che avevano utilizzato sacchi che in precedenza avevano contenuto asbesto (Owen, 1964; Whitewell e Rawcliffe, 1971; Greenberg e Lloyd Davies, 1974). In questo resoconto viene riportato un caso di mesotelioma pleurico insorto in un agricoltore che ha svolto anche l’attività di cernita e di riciclaggio di sacchi di iuta e di plastica contaminati con asbesto. Viene riportato un caso di mesotelioma pleurico insorto in un agricoltore che ha svolto, insieme alla moglie e ad altri familiari, anche l’attività di riciclaggio di sacchi di iuta e di plastica, contaminati con asbesto, provenienti da porti e da uno stabilimento di manufatti in cemento-amianto. Il tempo di latenza, periodo intercorso tra l’inizio dell’esposizione e la comparsa dei primi sintomi e segni della neoplasia, è stato di 36 anni. La moglie è risultata anch’essa affetta da mesotelioma pleurico. Il mesotelioma rappresenta una neoplasia di sempre maggiore interesse epidemiologico e clinico per il continuo aumento dell’incidenza/mortalità, per la cattiva prognosi (sopravvivenza media di 7-17 mesi) e la correlazione causale con l’esposizione all’asbesto (Pinto et al., 1997). Di particolare interesse è la ricostruzione delle storie espositive per i casi di mesotelioma insorti in individui non appartenenti a categorie ritenute storicamente a rischio (Pinto, Soffritti e Maltoni, 1995). Con riferimento al caso qui di seguito riportato, alcune pubblicazioni della letteratura scientifica hanno evidenziato il rischio di Questa indagine è stata condotta nell’ambito dei programmi di epidemiologia oncologica, promossi dalla Sezione Bolognese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. (1) Indirizzo/Address: Carmine Pinto, Fondazione Europea di Oncologia e Scienze Ambientali “B. Ramazzini”, Via Guerrazzi 18, 40125 Bologna, Italia 585 C. Pinto et al. Resoconti del caso G.G., nato il 7/9/1913 in provincia di Ferrara, e deceduto il 16/12/1982. Non fumatore Anamnesi lavorativa – 1930-1980: Ha sempre lavorato come agricoltore. Dal 1945, insieme con la moglie ed altri familiari, ha svolto anche l’attività di riciclaggio di sacchi di iuta e di plastica che provenivano da porti e soprattutto da uno stabilimento di manufatti di cemento-amianto (la Ditta Cemental con sede a Correggio, in provincia di Reggio Emilia). I sacchi di iuta, dopo essere stati riparati, venivano in parte riutilizzati dal paziente nella sua attività di agricoltore per l’insaccamento dei prodotti agricoli, e in parte venivano rivenduti alle stesse aziende di provenienza. Dal 1973 oltre ai sacchi di iuta sono stati riutilizzati anche sacchi di plastica, molti dei quali, provenienti soprattutto da Canada, Sud Africa e Iran, con la scritta “ASBESTOS”. Il paziente pertanto è stato esposto ad asbesto per circa 35 anni. Anamnesi familiare – Moglie B.D., nata il 29/12/1919, effettuava il riciclaggio e soprattutto le riparazioni dei sacchi di iuta ed è stata affetta anch’essa da mesotelioma pleurico. – Tre figli (G.P., G.G., G.F.) e una nuora (M.F.) del paziente hanno pure svolto l’attività di riciclaggio dei sacchi. – Tre nipoti (G.P., G.G., G.L.) giocavano quotidianamente nel deposito dei sacchi. Storia clinica – Giugno 1981: Il paziente lamenta astenia intensa, tosse insistente e dolori toracici. – 24/8/1981: Rx torace: “Versamento pleurico sn”. – 29/8/1991: 1° Ricovero ospedaliero in Divisione di Medicina e trasferimento in Divisione di Chirurgia Toracica. – Il paziente lamenta tosse insistente e dispnea ingravescente. – Esame obiettivo: “Emitoraci simmetrici, fremito vocale tattile (FVT) assente, ottusità alla percussione e murmure vescicolare (MV) ridotto su tutto l’ambito polmonare sn”. – 1a Rx torace: “Aumento dell’opacamento pleurico già segnalato il 24/8/1981 che attualmente interessa l’emitorace sn nella quasi totalità. L’asse cardio-mediastinico risulta lievemente dislocato verso ds”. – 1a Toracentesi (esplorativa): si estraggono 20 cc di liquido pleurico, francamente emorragico. – 1° Esame citologico del liquido pleurico: cellule neoplastiche indicative di mesotelioma epiteliomorfo (figg. 1-4). – Il paziente lamenta dispnea da sforzo. – 2a Rx torace e stratigrafia: “Ulteriore aumento del versamento nel grande cavo pleurico di sn, con opacamento massivo dell’intero ambito polmonare, con maggior spostamento del mediastino verso ds”. – 2a Toracentesi: si estraggono 600 cc di liquido pleurico, francamente emorragico. – Si esegue trasfusione di emazie concentrate. – Trasferimento in Divisione di Chirurgia Toracica. – Diagnosi di trasferimento: “Versamento pleurico neoplastico sn con insufficienza respiratoria”. – Esame obiettivo: “Emitoraci simmetrici, FVT ridotto a sn, MV abolito a sn e diminuito a ds”. – Broncoscopia: “Silenzio funzionale dell’emisistema bronchiale sn. Dopo aspirazione si evidenzia rigidità della parete anteriore della carena, tumefazione delle pareti del bronco principale di sn (specie nella sua metà distale, ove devia verso l’interno), ostruzione del bronco lobare inferiore da compressione estrinseca, e stenosi del bronco lobare superiore sempre da compressione estrinseca. Nel bronco lobare inferiore sn, su una nodulazione della parete mediale, si eseguono broncoaspirato per esame citologico e prelievi bioptici”. – Esame citologico del broncoaspirato: “Negativa la ricerca di cellule atipiche”. – Esame istologico delle biopsie bronchiali: “Bronchite cronica”. – 3a Toracentesi: si estraggono 1500 cc di liquido pleurico. – 3a Rx torace: “Cospicuo versamento nel grande cavo pleurico di sn, con spostamento controlaterale dell’ombra mediana”. 586 – 4a Toracentesi: si estraggono 2100 cc di liquido pleurico. – 4a Rx torace: “Idro-pneumotorace sn, con livello liquido libero alla nona costa con riferimento posteriore”. – Scintigrafia epatica: “Fegato e milza normoconformati, omogenei”. – Scintigrafia cerebrale: “Non si rilevano accumuli patologici di radiocomposto”. – Scintigrafia ossea: “Non si rilevano accumuli patologici di radiocomposto”. – Scintigrafia polmonare: “A sn il parenchima polmonare appare ridotto e spostato verso il centro. Quadro nella norma a ds”. – Toracotomia esplorativa sn: “Toracotomia minima al 4° spazio intercostale sn. Massivo emotorace (2000 cc) che viene aspirato. Il lobo inferiore sn risulta completamento atelectasico e rivestito da un deposito di fibrina. Si asportano ampi lembi di fibrina fino a detersione completa del cavo pleurico. La pleura parietale appare completamente ricoperta da granulazioni, di dimensioni variabili (del diametro da 2 mm a 1 cm), facilmente sanguinanti. Si asportano diversi frammenti pleurici per esame istologico. Emostasi. Drenaggio con 2 tubi. Sutura a strati della parete”. – 2° Esame citologico del liquido pleurico: “Versamento emorragico con presenza di isolati nidi cellulari atipici neoplastici”. – Esame istologico delle biopsie della pleura parietale sn: “Mesotelioma maligno epiteliomatoso”. Secondo la Classificazione del Panel Nazionale dei Mesoteliomi (1985), si tratta di un mesotelioma epiteliomorfo con aspetti papillari (rari), lacunari e solidi (a plaquard) (figg. 5-9). – Iniezione in cavo pleurico di peptichemio. – 5a Rx torace: “Riespansione pressoché completa del parenchima polmonare sn”. – Trasferimento in Divisione di Medicina. – Diagnosi di trasferimento: “Emotorace sn da mesotelioma pleurico”. – Esame obiettivo: “Emitorace sn ipoespansibile, con ottusità alla percussione”. – ECG: “Nella norma”. – 6a Rx torace: “Diminuzione dell’opacamento pleurico sn. L’asse cardiomediastinico risulta situato sulla linea mediana”. – Diagnosi di dimissione: “Mesotelioma pleurico. Trattamento endocavitario con peptichemio”. – Maggio 1982: Ictus cerebrale con emiraresi sn. – 16/12/1982: Decesso, l’autopsia non è stata effettuata. Età al decesso: 79 anni; tempo intercorso tra la comparsa dei primi sintomi e segni della neoplasia ed il decesso: 16 mesi. Conclusioni Il caso di mesotelioma pleurico qui descritto va correlato causalmente all’esposizione ad asbesto subita dal paziente nel corso della sua attività di riciclaggio di sacchi di iuta, e successivamente anche di plastica, che avevano contenuto asbesto, e quindi contaminati da fibre di questo minerale. Il tempo di latenza, periodo intercorso tra l’inizio dell’esposizione e la comparsa dei primi sintomi e segni della neoplasia, è stato di 36 anni. Questo resoconto evidenzia inoltre come interi nuclei familiari possano risultare esposti ad asbesto in situazioni che spesso, senza una accurata ricostruzione anamnestica, non verrebbero rilevate. In questo gruppo familiare infatti sono stati esposti al minerale, oltre al paziente, la moglie, affetta anch’essa da mesotelioma pleurico, tre figli, una nuora e tre nipoti. L’esposizione di un intero gruppo familiare è stata descritta anche in Danimarca, dove in una famiglia di sei componenti, che aveva prodotto direttamente cemento-amianto per la costruzione della propria abitazione, sono stati riscontrati tre casi di mesotelioma (uno pleurico e due peritoneali (Otte, Sigsgaard e Kajerulff, 1990). Il controllo dello stato di salute di questo intero gruppo familiare è in corso. Mesotelioma pleurico da asbesto Fig. 1 - Versamento pleurico. Cellule neoplastiche indicative di mesotelioma epiteliomorfo. Pap. x 320. Fig. 2 - Versamento pleurico. Cellule neoplastiche indicative di mesotelioma epiteliomorfo. Pap. x 320. 587 C. Pinto et al. Fig. 3 - Versamento pleurico. Cellule neoplastiche indicative di mesotelioma epiteliomorfo. M.G.G. x 512. Fig. 4 - Versamento pleurico. Cellule neoplastiche indicative di mesotelioma epiteliomorfo. M.G.G. x 1280. 588 Mesotelioma pleurico da asbesto Fig. 5 - Biopsia pleurica. Mesotelioma epiteliomorfo: area con aspetto papillare. E.-E. x 200. Fig. 6 - Biopsia pleurica. Mesotelioma epiteliomorfo: area con aspetto papillare. E.-E. x 200. 589 C. Pinto et al. Fig. 7 - Biopsia pleurica. Mesotelioma epiteliomorfo: area con aspetto lacunare. E.-E. x 320. Fig. 8 - Biopsia pleurica. Mesotelioma epiteliomorfo: area con aspetto solido (a plaquard). E.-E. x 200. 590 Mesotelioma pleurico da asbesto Fig. 9 - Biopsia pleurica. Mesotelioma epiteliomorfo: area con aspetto solido (a plaquard). E.-E. x 200. Bibliografia Greenberg M., and Lloyd Davies T.A.: Mesothelioma register 1967-68. Br. J. Ind. Med., 31, 91-104, 1974. Monchi M.V., Di Natale M., Vannucchi G., et al.: Inquinamento da asbesto nel ciclo tessile pratese: l’indagine ambientale. Med. Lav., 78, 293-300, 1987. Otte K.E., Sigsgaard T.I., and Kajerulff J.: Malignant mesothelioma: clustering in a family producing asbestos cement in their home. Br. J. Med., 47, 10-13, 1980. Owen W.G.: Diffuse mesothelioma and exposure to asbestos dust in the Merseyside area. Br. Med. J., 2, 214-218, 1964. Paci E., Buiatti E., Zappa M., et al.: Inquinamento da asbesto nel ciclo tessile pratese: l’evidenza epidemiologica. Med. Lav., 78, 283-302, 1987. Panel Nazional dei Mesoteliomi: Mesotelioma maligno. Regione Piemonte e Università di Torino, 1985. Pinto C., Soffritti M., and Maltoni C.: Ignored occupational risks of asbestos mesotheliomas. Med. Lav., 86, 484-489, 1995. Pinto C., Valenti D., Amaducci E., et al.: Sintomi e segni clinici del mesotelioma pleurico. Eur. J. Oncol., 2, 115-117, 1997. Whiteweel F., and Rawcliffe R.M.: Diffuse malignant pleural mesothelioma and asbestos exposure. Thorax, 26, 6-22, 1971. 591