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Le dimissioni protette

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Le dimissioni protette
Le dimissioni protette:
esperienze sul campo
Dott.ssa Laura Calcara
Dott.ssa Julie Lidia Citarrella
U.O.C. Integrazione Socio-Sanitaria
ASP PALERMO
Il territorio dell’ASP Palermo
Comprende la provincia di Palermo, la più
grande della Sicilia, con una popolazione residente di
1.243.638 (ISTAT 1/1/2013) e, oltre Ustica, altre 2
isole (Lampedusa e Linosa) territorialmente
appartenenti alla provincia di Agrigento con ulteriori
6.216 abitanti, per un totale 83 Comuni.
Su un totale di abitanti pari pertanto ad almeno
1.250.000, circa 240.000 sono ultra 65enni (19%).
L’ASP comprende:



10 Distretti Sanitari di cui uno è il D 42 a Palermo con 4 PTA
(Albanese, Biondo, Guadagna e Casa del Sole) e nove in
Provincia dal D33 al D41
7 Presidi Ospedalieri pubblici (Ingrassia e Villa delle Ginestre a
Palermo e gli Ospedali di Partinico, Corleone, Termini Imerese,
Petralia Sottana e Cefalù- Istituto San Raffaele)
13 Presidi Ospedalieri privati compreso il Buccheri La Ferla
Nel territorio dell’ASP operano anche:
 l’ Azienda Ospedaliera ARNAS Civico
 l’ Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello
 l’ Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU Policlinico)
 l’ ISMETT (Ospedale a gestione sperimentale)
 il Dipartimento Rizzoli – Sicilia a Bagheria
DISTRETTI ASP (Provincia di Palermo)
Regione Siciliana - Legge 5/2009
Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale
La riforma sanitaria siciliana è un modello
originale: essa prevede l’integrazione del
territorio con l’ospedale sotto un’unica
governance
Più salute e meno burocrazia, costi minori
e migliori servizi
Il riordino dell’assistenza territoriale in Sicilia
La Regione Siciliana ha riorganizzato il sistema sanitario prevedendo nella specifica
Legge di riforma n. 5/2009 “Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale”,
la promozione di azioni per realizzare condizioni di equilibrio tra la soddisfazione
dei bisogni sanitari e socio-sanitari dei cittadini e le relative risorse.
Integrazione
Ospedale-Territorio
Realizzazione della
continuità assistenziale
6
Ambiti di erogazione delle cure
Ospedale
Struttura residenziale
Cura della patologia
Domicilio
Cura del paziente
Medicina Interna
Chirurgia
Cure specialistiche
Geriatria
Medicina palliativa
La riconversione della rete ospedaliera come
presupposto della rifunzionalizzazione
delle Cure Primarie
La rifunzionalizzazione delle cure primarie con potenziamento
delle cure domiciliari, residenziali, semi-residenziali
in forma integrata con i Comuni e il tessuto sociale
RIORGANIZZARE E RIQUALIFICARE IL SISTEMA “CURE PRIMARIE”
ai sensi della L.R. n. 5 del 17/04/2009 e della Conferenza Stato-Regioni del 25/03/2009
1) RIORGANIZZARE
E RIORIENTARE
L’ASSISTENZA TERRITORIALE
3) PROMUOVERE
L’INTEGRAZIONE TERRITORIOOSPEDALE E PREVENIRE
L’OSPEDALIZZAZIONE
L’Ufficio Territoriale
4) RENDERE IL CITTADINO
INFORMATO
E IL PAZIENTE
ESPERTO E CONSAPEVOLE
2) MIGLIORARE PERCORSI DI
CURA , IN PARTICOLARE
DEI PAZIENTI CRONICI
RIORGANIZZARE E
RIQUALIFICARE LE
CURE PRIMARIE
Diabete mellito, BPCO,
Scompenso cardiaco
5) PROMUOVERE
LE INNOVAZIONI
TECNOLOGICHE
(Dr. G. Noto modificata)
LOGO
Lo sviluppo di una
sensibilità più attenta agli
aspetti qualitativi
dell’assistenza e la
necessità di razionalizzare
e contenere la spesa
sanitaria hanno imposto
negli ultimi anni un radicale
mutamento delle strategie
di sanità pubblica con una
particolare attenzione al
rilancio e sviluppo di
progetti di integrazione
Ospedale-Territorio
La continuità assistenziale deve essere
considerata un sistema integrato di
accompagnamento dell’assistito nelle diverse
fasi del “bisogno”, in particolare nel passaggio
di cura dell’assistito
dall’Ospedale al Territorio, fase molto critica,
molto delicata che richiede sicuramente la
garanzia di un collegamento “strutturato” al
fine di potere organizzare i servizi necessari
capaci di soddisfare i bisogni terapeutici ed
assistenziali, spesso molto complessi,
dell’assistito
RETE = APPROPRIATEZZA
Creare una “rete” secondo una
logica molto semplice,
fortemente orientata al
“paziente”
consente di effettuare una
scelta assistenziale che non è
più determinata dall’aforisma:
“dove lo metto”
bensì dal…
“dove lo curo meglio”
(Paziente giusto, al posto giusto, al costo giusto)
Julie Lidia Citarrella
Azienda Sanitaria Provinciale
Palermo
“UFFICIO TERRITORIALE”
istituito in AA.OO. e PP.OO. ASP per il governo delle:
 DIMISSIONI PROTETTE
 DIMISSIONI FACILITATE
ADI
L’Ufficio Territoriale
nelle Aziende Ospedaliere e nei Presidi Ospedalieri
dell’Azienda Sanitaria Provinciale,
può considerarsi l’avamposto del Distretto
all’interno dell’Ospedale,
ove operano contemporaneamente
IL REFERENTE OSPEDALIERO
UFFICIO
TERRITORIALE
IL REFERENTE TERRITORIALE
IL MODELLO ORGANIZZATIVO DI INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO
H
Paziente
autosufficiente
Paziente “fragile”
multiproblematico
non autosufficiente
“Ufficio
Territoriale”
DIMISSIONE “FACILITATA”
DIMISSIONE “PROTETTA”
DIMISSIONE PROTETTA
“Complessa”
DIMISSIONE PROTETTA “Semplice”
U.V.M.
Distretto – PTA
SPORTELLO DEL
PZ. “CRONICO”
(IN ATTO
DIABETE,
SCOMPENSO) e
(IN FUTURO
BPCO, ICTUS,
DEMENZA)
territoriale
(La Valutazione
Multidimensionale viene
effettuata dopo la dimissione
direttamente a domicilio dall’U.O.
Socio-sanitaria di residenza del
pz.)
Cure Domiciliari
Integrate
I-II-III livello e
Cure Palliative
Scheda
SVAMA
PAI
U.V.M. territoriale
(La Valutazione
Multidimensionale viene
effettuata durante il
ricovero dall’U.O. Sociosanitaria ricadente nello
stesso territorio
dell’Ospedale)
-RSA
-Hospice
IL MODELLO ORGANIZZATIVO DI INTEGRAZIONE ASSISTENZIALE OSPEDALE-TERRITORIO
H
Paziente
autosufficiente
“Ufficio
Territoriale”
DIMISSIONE “FACILITATA”
Distretto – PTA
SPORTELLO DEL
PZ. “CRONICO”
(IN ATTO
DIABETE,
SCOMPENSO) e
(IN FUTURO
BPCO, ICTUS,
DEMENZA)
La DIMISSIONE FACILITATA
riguarda i pazienti autosufficienti
con necessità di continuità di cure
perché affetti da patologie croniche, in
particolare diabete mellito,
scompenso cardiaco e BPCO i quali
vengono inviati allo
“Sportello del Paziente Cronico”
attivato nei Distretti/PTA
( DF – percorso rosso del diagramma)
IL MODELLO ORGANIZZATIVO DI INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO
H
La DIMISSIONE PROTETTA
riguarda i pazienti non autosufficienti
con necessità di continuità di cure e
avviene secondo 2 modalità:
 se tali cure verranno erogate in
ambito Domiciliare a Media o Bassa
Intensità (ADI I livello e ADI II livello) la
VMD avviene a Domicilio secondo le
procedure della Dimissione Protetta
Semplice
(DPS – percorso verde del diagramma)
 se tali cure verranno erogate in
ambito Residenziale (RSA-Hospice) o
Domiciliare al Alta Intensità (ADI III
livello e ADI Palliativa) la VMD avviene
in Ospedale secondo le procedure della
Dimissione Protetta Complessa
(DPC – percorso blu del diagramma)
Paziente “fragile”
multiproblematico
non autosufficiente
“Ufficio
Territoriale”
DIMISSIONE “PROTETTA”
DIMISSIONE PROTETTA
“Complessa”
DIMISSIONE PROTETTA “Semplice”
U.V.M.
territoriale
(La Valutazione
Multidimensionale viene
effettuata dopo la dimissione
direttamente a domicilio dall’U.O.
Socio-sanitaria di residenza del
pz.)
Cure Domiciliari
Integrate
I-II-III livello e
Cure Palliative
Scheda
SVAMA
PAI
U.V.M. territoriale
(La Valutazione
Multidimensionale viene
effettuata durante il
ricovero dall’U.O. Sociosanitaria ricadente nello
stesso territorio
dell’Ospedale)
-RSA
-Hospice
Dipartimento della programmazione e della organizzazione delle attività
territoriali e dell’Integrazione Socio Sanitaria
U.O.C. Integrazione Socio-Sanitaria, Via Pindemonte, 88 - Palermo
Tel. 091/7033242
MODULO DI SEGNALAZIONE DIMISSIONE “Protetta”
(da inviare all’Ufficio Territoriale)
ADI
Data segnalazione
ADI Palliativa
RSA
________________
SEMPLICE
COMPLESSA
Hospice
(da effettuare almeno 3 gg. lavorativi prima della dimissione)
Presidio/Azienda
Ospedaliera:___________________________________ data di ricovero______________
____________
_________________________________________________
U.O.
di ricovero__________________________________________________________________________
______
Medico referente:__________________________________________________tel.___________________
PAZIENTE: Cognome
Nome
Età
Luogo e data di nascita
Codice Fiscale
Domicilio
Via
Residenza (se diversa dal domicilio)
ASP (se diversa dall’ASP PA)
Telefono
Cellulare
Persona di riferimento:
Telefono
Cellulare
Medico di Medicina Generale
Telefono
Dott.
Cellulare
Diagnosi e patologie concomitanti:
Prestazioni necessarie:
Gestione catetere vescicale
Medicazioni ferita chirurgica
Gestione stomie
Medicazioni ulcere
Terapia infusionale
SNG
Nutrizione artificiale
Fisioterapia
OTL
Gestione catetere centrale
Altro
Si allega relazione sanitaria e SVAMA
(specificare)__________________________
Valutazione dolore con Scala NRS
(solo in caso di Dimissione Protetta Complessa)
Necessita di interventi sociali
Terapia antalgica
(scala numerica da 0 a 10)
SI
NO
Firmando la presente Lei dichiara di acconsentire al trattamento dei propri dati personali e sensibili
Firma dell’Assistito
________________________
Firma e timbro del Medico Referente o delegato
_________________________________________
Decreto Assessoriale n. 2461 del 12/11/2007,
recepito dall’Azienda con delibera 1643 del 6/12/2007:
SCHEDA
S.V.A.M.A.
S.VA.M.A.
S.VA.M.A.
VALUTAZIONE
CARTELLA
SANITARIA
pag.1
S.VA.M.A.
Copertina
VALUTAZIONE
COGNITIVA
S.VA.M.A.
VALUTAZIONE
SOCIALE
E FUNZIONALE
Distretto N°…………………
Dipartimento della programmazione e della organizzazione
delle attività territoriali e dell’Integrazione Socio Sanitaria
U.O.C. Integrazione Socio-Sanitaria
Via Pindemonte, 88
Palermo
PAI
Tel. 091/7033242
PIANO ASSISTENZIALE INDIVIDUALE
Assitito
Cognome:
Nome:
Data di nascita:
Cod. fisc:
Via
Comune:
Tel:
Cellulare:
Persona di riferimento
Tel:
MMG:
tel:
PRESTAZIONE
frequenza
attività
Visite MMG:
Obiettivi assistenziali
Accessi IP
Accessi FKT
Accessi
OTA/OSA
Visita specialistica
Patologia per cui si richiede l’ammissione
Patologie concomitanti:
Note / raccomandazioni:
PRIMA VALUTAZIONE 
Data:……./…../…….
RIVALUTAZIONE 
AGGIORNAMENTO 
ASSISTITO
DATA RIVALUTAZIONE
PREVISTA:……/…./……
MEDICO di MEDICINA GENERALE
UVD del: ………../……./……..
RESPONSABILE UVG/UVM
Dimissioni protette
4500
4039
4000
3397
3500
3000
2643
2500
2000
1614
1500
1000
500
0
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
Anno 2014
(al 30 settembre)
3100
Totali Dimissioni Protette “Semplici” e
“Complesse”:
TOTALE Anno 2013
3245
3000
2900
2800
Totale: 4.039
2700
794
2600
DPC
2500
2400
DPS
Dimissioni Protette Semplici e Complesse:
Report trimestrale Anno 2013
1014
956
994
I° Trimestre
1075
II° Trimestre
III° Trimestre
IV° Trimestre
Totale: 4.039
Dimissioni Protette “Semplici” anno 2013
10000
Totale: 3.245
1000
3076
100
169
10
1
ADI
ADI PALLIATIVA
Dimissioni Protette “Complesse” anno 2013
1000
514
100
Totale: 794
121
97
62
10
RSA
ADI
1
HOSPICE
ADI
PALLIATIVA
Dimissioni Protette e Semplici e Complesse
Anno 2013: Distribuzione per sesso
39%
61%
MASCHI
M
FEMMINE
F
Dimissioni Protette Semplici e Complesse
Anno 2013: Distribuzione per patologia
2%
10%
33%
9%
Ortopediche
Neurologiche
Internistiche/cardiologiche
Oncologiche
Lesioni da
decubito/allettamento
17%
Altre
29%
DIMISSIONI PROTETTE
Attivate dall’Ospedale al Territorio…
ADI
85%
RSA
13%
HOSPICE
2%
29
Dimissioni Protette “Semplici” e “Complesse”:
TOTALE Anno 2014 (al 30 settembre)
836
Dimissioni protette
semplici
Dimissioni protette
complesse
2561
Totale: 3397
Totali Dimissioni Protette “Semplici”
TOTALE Anno 2014 (30 Settembre)
10000
2441
1000
Totale: 2561
120
100
10
1
ADI
ADI Palliativa
Totali Dimissioni Protette “Complesse”:
TOTALE Anno 2014 (30 Settembre)
Totale: 836
1000
100
112
105
519
100
10
1
ADI
ADI Palliativa
RSA
Hospice
Conclusioni
Il processo di dimissione protetta così articolato
è un meccanismo virtuoso in quanto coinvolge in
modo
paritario
strutture
ospedaliere
e
territoriali, riduce i tempi di degenza ed è un
metodo elettivo per l’individuazione di percorsi
appropriati già nella fase pre-dimissiva.
Tutto questo infonde nell’assistito e nella sua
famiglia quel senso di sicurezza nel rientrare a
casa o in altra struttura e di far parte di un
progetto si cura che continua anche fuori
dall’Ospedale.
Conclusioni
Sotto l’aspetto dell’economia sanitaria, un uso
efficace ed efficiente di tali procedure rispetta
i criteri di appropriatezza e di uso corretto
delle risorse producendo economie su larga
scala in quanto vi è una diretta corrispondenza
tra i reali bisogni dell’assistito e della sua
famiglia ed i costi sia reali che sostenibili
dell’assistenza
TAKE HOME MESSAGE
Ufficio Territoriale del “presente”
Il “Ponte levatoio” collega il fortino-ospedale con la
terraferma-territorio scavalcando lentamente il fossato pieno di insidie
Ospedale
Territorio
TAKE HOME MESSAGE
Ufficio Territoriale del “futuro”
Il “Telepass” che garantirà velocemente il superamento senza
intoppi dello svincolo autostradale Ospedale-Territorio
Ospedale
Territorio
Grazie
Caregiver
assistente
socio - sanitario
psicologo
medico
infermiere
équipe
U.V.M.
Unità di Valutazione
Multidimensionale
fisioterapista
assistente
sociale
Unità interdisciplinare dove figure diverse con competenze
diverse operano insieme e contemporaneamente per la stessa
persona completandosi
per il raggiungimento dello stesso obiettivo.
Dimissioni Protette “Semplici” e “Complesse”:
TOTALE Anno 2011
358
Dimissioni protette
semplici
Dimissioni protette
complesse
1256
Totale: 1614
Dimissioni Protette “Semplici” e “Complesse”:
TOTALE Anno 2012
Dimissione Protetta
Semplice
575
Dimissione Protetta
Complessa
2068
Totale: 2643
Dimissioni Protette Semplici e Complesse:
Report trimestrale Anno 2012
734
625
623
661
I° Trimestre
II° Trimestre
III° Trimestre
IV° Trimestre
Dimissioni Protette Semplici e Complesse
Anno 2012: Distribuzione per tipologia di assistenza
17%
1%
ADI
ADI PALLIATIVA
4%
RSA
HOSPICE
78%
Fly UP