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Automobili e Materiali
Automobili e Materiali luglio 2010 Engineering & Design – Materials Engineering Produzione auto nel mondo Nel 2009 sono state prodotte circa 62 milioni di auto contro i 70 del 2008. 14 12 10 Milioni di vetture • 8 6 4 2 0 2004 2005 2006 2007 YEAR 2008 2009 CHINA JAPAN GERMANY FRANCE ITALY UK SPAIN USA RUSSIA BRAZIL S. KOREA 2010 MEXICO CANADA Engineering & Design – Materials Engineering • La tendenza è quella di spostare la produzione nei paesi attualmente detti in via di sviluppo… Engineering & Design – Materials Engineering Come son fatte le auto? Engineering & Design – Materials Engineering CARROZZERIA - GENERALITA’ Engineering & Design – Materials Engineering CARROZZERIA - GENERALITA’ Inoltre parlando di carrozzeria portante adottiamo le seguenti definizioni: – Carrozzeria è il componente del veicolo che comprende tutta la struttura atta al contenimento del carico (per intenderci tutto ciò che rimane nel veicolo eliminando l’autotelaio di meccanica, il motore, il cambio e gli impianti elettrico, alimentazione, aspirazione, raffreddamento e scarico); – Scocca è la parte propriamente resistente della carrozzeria, ovvero ciò che rimane di essa eliminando finizioni ed accessori; – Autotelaio di carrozzeria è la parte bassa della carrozzeria destinata a sostenere la maggior parte degli organi meccanici; – Parti estetiche della scocca sono il rimanente della scocca eliminato l’autotelaio di carrozzeria e tutte le parti mobili; – Parti mobili della scocca, sono i componenti in lamiera che sono smontabili senza distruzione di saldature, ovvero porte, coperchi, e talvolta i parafanghi; – Finizioni sono tutte le parti della carrozzeria praticamente prive di funzione strutturale, ma con funzione prevalentemente di comfort o di estetica (ad esempio elementi di tappezzeria, sedili, rivestimenti interni delle porte, guarnizioni, specchi, profilati estetici, ecc.); – Accessori sono tutti i dispositivi che assolvono a funzioni specifiche, quali ad esempio serrature porta, alzacristalli, condizionamento, ecc. Engineering & Design – Materials Engineering SOLLECITAZIONI DELLA STRADA Engineering & Design – Materials Engineering SOLLECITAZIONI DELLA STRADA La strada sollecita la scocca in modo casuale ovvero ogni ruota si troverà ad affrontare nel caso più generale ostacoli di altezza differente (anche negativa!) in momenti differenti. La scocca è anche sollecitata dai carichi che essa contiene e che non sono generalmente disposti in modo da essere simmetrici in valore e posizione. Ecco il perché dell’enorme rilevanza del comportamento della scocca a torsione; inoltre essendo la scocca sostanzialmente una gabbia rivestita di pannelli metallici e vetrature, nella sua torsione si avrà cambiamento degli angoli che formano fra loro le varie travi che compongono la gabbia, con deformazione dei vani che esse individuano. È facile comprendere come i moti relativi che vengono a crearsi fra elementi deformati della scocca ed elementi indeformati, quali finizioni o parti mobili comportino potenzialmente fastidiosi scricchiolii od usure; per questo motivo la rigidezza torsionale e flessionale della scocca sono grandezze mai abbastanza elevate. Engineering & Design – Materials Engineering SOLLECITAZIONI DELLA STRADA Per definire i carichi insistenti sugli assali e per risalire poi da questi ai carichi sulla carrozzeria: -occorre conoscere la massa a vuoto del veicolo e posizionare su di esso tutte le combinazioni di carichi possibili; -occorre anche tenere conto degli accessori effettivamente imbarcati; - nell’omologazione del veicolo devono essere dichiarati -la massa complessiva a pieno carico, -la massa massima sugli assali, -la massa in ordine di marcia (con i rifornimenti) -il numero massimo di sedili. Normalmente i valori dichiarati sono unici per un accoppiamento motore motopropulsore e non discriminano il numero di accessori effettivamente imbarcato. Engineering & Design – Materials Engineering LA SCOCCA Engineering & Design – Materials Engineering L’automobile Descrizione funzionale La Scocca è la struttura portante del veicolo. Costituisce l’elemento di integrazione di tutti i sistemi del veicolo (organi di sospensione, motopropulsione, sterzo, elettrici etc) ed accoglie e protegge conducente e passeggeri. E’ composta basilarmente da un’ossatura di elementi scatolati in lamiera stampata, uniti fra loro e ai pannelli con saldature a punti od a tratti. Si ripartisce in: • parte alta di scocca (“Upperbody”): è la parte maggiormente legata allo stile e quindi risulta specifica per ogni modello. • autotelaio di carrozzeria (“Pianale” o “Underbody”): costituisce l’elemento di collegamento con gli organi di sospensione e motopropulsione, ed essendo meno legato allo stile è quello su cui si realizza il maggior livello di carry-over e di sinergia tra modelli. Engineering & Design – Materials Engineering RIGIDEZZA DELLA SCOCCA APPOGGI TRAVE APPOGGIO SOSPENSIONI RIGIDE ANTERIORI TRAVE APPOGGIO SOSPENSIONI RIGIDE POSTERIORI CERNIERE Engineering & Design – Materials Engineering RIGIDEZZA DELLA SCOCCA Le rigidezze della scocca vengono valutate mediante modelli matematici e verificate sperimentalmente mediante una attrezzatura simile a quella in figura, nella quale opportune strutture sollecitano la scocca negli stessi punti di attacco delle sospensioni; nel caso della flessione la scocca è sollecitata in modo concorde e vincolata nel suo baricentro; nel caso della torsione essa è vincolata su un asse e sollecitata sull’altro mediante una coppia pura. Si valutano normalmente le rigidezze, ovvero i rapporti fra forze e deformazioni e le deformazioni delle diagonali dei vani porta e/o portelloni. Engineering & Design – Materials Engineering RIGIDEZZA DELLA SCOCCA: FLESSIONALE E TORSIONALE Engineering & Design – Materials Engineering LA SCOCCA La scocca è il guscio di lamiera saldata che integra le funzioni strutturali e di contenimento del carico. La figura sottolinea in colore arancione le parti della scocca con funzione prevalentemente strutturale (ossatura) ed in colore grigio gli elementi di rivestimento e completamento. Occorre comunque sottolineare che anche gli elementi di rivestimento svolgono un ruolo strutturale non trascurabile. Tra le funzioni strutturali della scocca, occorre annoverare anche quella, fondamentale, di protezione degli occupanti, nel caso in cui la vettura subisca urti esterni. Engineering & Design – Materials Engineering LA SCOCCA: PROTEZIONE DEGLI OCCUPANTI Per comprendere cosa si intenda per protezione occupanti riferiamoci all’urto contro una barriera rigida a 60 km/h, una delle prove di dimensionamento della scocca; una vettura di 1000 kg di massa possiede a questa velocità un’energia cinetica (1/2 mv2) di circa 140000 Nm, corrispondente a quella che la vettura avrebbe al termine di una caduta libera da circa 14 metri di altezza! Questa energia deve essere dissipata senza danneggiare gli occupanti; questa energia cresce con il quadrato della velocità d’urto ed è facile rendersi conto di come sia impossibile costruire un veicolo sicuro in questa prova a qualsiasi velocità. La carrozzeria è schematicamente composta di due parti: una parte anteriore sacrificale ed una parte centrale di protezione. Engineering & Design – Materials Engineering LA SCOCCA: PROTEZIONE DEGLI OCCUPANTI La parte anteriore accorciandosi dopo l’urto assorbe, dissipandola in forma di deformazione plastica, tutta l’energia in gioco; la parte retrostante reagisce alle forze trasmesse, senza significative deformazioni permanenti, e senza restringere così lo spazio vitale dei passeggeri. È ovvio come debbano esistere degli idonei organi di ritenuta degli occupanti, per impedire il loro urto contro le pareti dell’abitacolo, comunque pericolose anche se indeformate; le accelerazioni in gioco possono raggiungere anche 1000 m/s2. Engineering & Design – Materials Engineering LA STRUTTURA DELLA SCOCCA Engineering & Design – Materials Engineering LA STRUTTURA DELLA SCOCCA La parte strutturale della scocca può essere considerata come un componente unico, in quanto nessuna delle sue parti, normalmente collegate fra loro mediante saldature, può essere smontata mediante operazioni semplici; le denominazioni delle parti della scocca riflettono quindi la funzione che svolgono o richiamano una certa zona di essa. Gli elementi 1, 12, 6 vengono denominati montanti parabrezza, centrale e posteriore, oppure A, B, C. L’elemento 15 traversa paraurto anteriore; 4 e 9 sono le traverse pavimento centrale e posteriore; esiste normalmente anche una traversa pavimento anteriore, qui non visibile. L’elemento 13 è il longherone laterale o brancardo; 3 il longherone del tetto; l’insieme 3, 13, 14, 12, 11, 6, viene anche denominato anello porta. 18 rappresenta la traversa sottoparabrezza o curvano; 10 la traversa sottolunotto e 7 la traversa paraurto posteriore. Infine l’elemento 16 rappresenta il puntone anteriore. Engineering & Design – Materials Engineering LA STRUTTURA DELLA SCOCCA SEZIONE MONTANTE CENTRALE SEZIONE MONTANTE POSTERIORE SEZIONE LONGHERONE LATERALE SEZIONE MONTANTE ANTERIORE Nelle figure sono mostrate delle sezioni che evidenziano in 12 la struttura del montante centrale ed in 6 la struttura del montante posteriore. Parimenti si nota la sezione del longherone laterale o brancardo e del pavimento 13; si osservi come il longherone sia costituito di tre lamiere distinte saldate fra di loro e come sul pavimento sia saldato un secondo elemento che viene a costituire un secondo longherone centrale. Parimenti il montante centrale è costituito anch’esso di tre lamiere saldate fra di loro. Engineering & Design – Materials Engineering LA STRUTTURA DELLA SCOCCA Gli elementi di chiusura sono il tetto, il pavimento anteriore e posteriore, il parafiamma o cruscotto ed i parafanghi posteriori. Su questa vettura i parafanghi anteriori non sono rappresentati in quanto smontabili, ovvero montati con viti; talvolta questa soluzione può essere adottata anche per i parafanghi posteriori, sempre per facilità di riparazione dei danni conseguenti agli urti. Elementi di lamiera sottile saldati fra di loro costituiscono delle cavità assimilabili a travi, che posseggono una resistenza elevata grazie alla loro forma chiusa. Engineering & Design – Materials Engineering L’automobile Componenti principali FIANCATA SX PADIGLIONE FIANCATA DX PAVIMENTO POSTERIORE Vano ruota di scorta Passaruota PAVIMENTO CENTRALE STRUTTURA ANTERIORE Pedana Puntoncino superiore Puntone Tunnel Parete cruscotto Engineering & Design – Materials Engineering L’automobile Glossario Longherone: elemento strutturale longitudinale. Traversa: elemento strutturale trasversale. “Brancardo”: longherone sottoporta. Vasca “presa aria”: vasca dei servizi in corrispondenza della traversa sottoluce ove si trovano il motorino ed i leveraggi del tergicristallo. “Curvano”: traversa sottoparabrezza “Parafiamma”: è la parete cruscotto, lamiera che isola l’abitacolo dal vano motore Tunnel: elemento centrale del pavimento del veicolo che si connette anteriormente alla parete cruscotto e posteriormente al pavimento posteriore. Assolve un’importante funzione strutturale e di collegamento. “Coccodrillo” : elemento fissato internamente al Tunnel al quale vengono collegati i comandi del cambio del freno a mano e della tubazione di scarico. Non più utilizzato sulle nuove vetture. “Borlotto”: arco passaruota sulla fiancata parafango, individuabile dal motivo di piegatura. Engineering & Design – Materials Engineering L’automobile Tipologie della parte alta della scocca Fiancata Integrale ( 3, 5 porte) Scomposta (Fam.: 2 vol., 3 vol., SW; più Marchi) Quadro parabrezza preassemblato scomposto Engineering & Design – Materials Engineering L’automobile Tipologie di Pianali Passaruota posteriore Puntoni anteriori * Architettura più efficiente in urto frontale ad alta velocità a pianale alti bassi * su fiancata E LAIO 43 Paratia retroschienale fissa solo cappelliera strutturale assente ELAIO 43 Engineering & Design – Materials Engineering L’automobile I parametri prestazionali Le principali prestazioni che guidano la progettazione della scocca sono: • Assorbimento dell’energia e protezione dell’occupante in caso di urto. • La struttura anteriore del veicolo è realizzata secondo un concetto di deformazione programmata ed appositamente studiata per assorbire l’energia negli urti frontali ad alta velocità, mentre l’abitacolo costituisce una cellula, a defomabilità controllata, a protezione dell’occupante. Analogamente viene studiato il comportamento della scocca agli urti laterali e posteriori. • Rigidezza torsionale/flessionale e prime frequenze proprie di scocca. Legate alla dinamica del veicolo (es. handling) contribuiscono alla sensazione di solidità e compattezza del veicolo. • Funzioni di trasferimento acustico/vibrazionali e trasparenza acustica delle pareti: legata alla percezione delle vibrazioni e del rumore. • Rigidezze statiche e dinamiche locali: valutate su tutti i punti di fissaggio dei principali organi collegati a scocca. • Durata a fatica: testata con opportune prove affaticanti su banco e su strada. • Protezione dalla corrosione: ottenuta attraverso la zincatura delle lamiere, cataforesi, trattamento con olio ceroso e verniciatura. Engineering & Design – Materials Engineering L’automobile LE PARTI MOBILI Engineering & Design – Materials Engineering L’automobile Descrizione funzionale •Le parti mobili raggruppano i componenti e sistemi delle porte, portelloni, cofani, sportelli baule, cristalli. •Alle parti mobili è affidato il compito di garantire: –Accessibilità –Visibilità –Tenuta aria e acqua dei vani •I componenti e sistemi delle parti mobili partecipano all’estetica veicolo e al confort cliente (acustico, climatico, tattile,…). •Inoltre i componenti delle parti mobili contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza (urti, anti-effrazione,…). Engineering & Design – Materials Engineering L’automobile Componenti perimetro parti mobili 1 - LAMIERATI • Struttura porta / portellone / cofano / sportello baule / pls •Traverse anti-intrusione 2 - DISPOSITIVI APERTURA / CHIUSURA • Serrature porte / portellone / cofani • Maniglie interne ed esterne • Portablocchetti • Tiranteria rigida e bowden collegamento • Cerniere • Tiranti porta • Molle a gas per portellone / cofano Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Situazione attuale • Negli ultimi 30 anni il mix di materiali per i veicoli ad elevati volumi produttivi non ha subito significative variazioni. 100% OTHERS 90% PLASTIC 80% PAINT 70% ELASTOMER ASTOMER GLASS 60% 50% 40% METALLICS 30% 20% 10% 0% '70 YEARS luglio 2007 '80 YEARS '90 YEARS Engineering & Design – Materials Engineering 20 10 altri metalli (Zn, Mg, etc) alluminio ghisa lunghi acciaio 30 altri materiali (plastica, legno vetro, etc) 0 laminati acciaio Mt • In termini di tonn/year (anno 2008): 50 40 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali • I metalli rimangono la maggiore applicazione (> 70%); • Interessante è stata ultimamente l’evoluzione delle lamiere metalliche verso formulazioni capaci di garantire una riduzione dei pesi : ad esempio gli High Strength steels. • Nell’ ambito dei materiali metallici l’acciaio rimane ancora il più utilizzato (75%), grazie al favorevole rapporto costi/prestazioni; luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali • Lenta ma costante è stata, negli ultimi 20 anni, la crescita dei polimeri, ma si prevede che non vada oltre gli attuali valori. luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali I metalli rimangono la maggiore applicazione (> 70%) 100% 90% 100% 90% 60% MAGNESIUM 70% ALUMINUM 60% 50% 50% 40% 30% CAST IRON FORGED-BARS STEEL 40% 20% 10% 30% 0% STEEL SHEETS '70 YEARS '80 YEARS '90 YEARS Nell’ ambito dei materiali metallici l’acciaio rimane ancora il più utilizzato (75%), grazie al favorevole rapporto costi/prestazioni. luglio 2007 ZINC 80% 80% 70% OTHERS 20% 10% 0% 2000 YEARS: METALLICS IN THE FIAT’s CARS Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali • Le principali linee guida per Fiat nella scelta e sviluppo dei materiali metallici sono: - Riduzione del peso - Miglioramento delle prestazioni (crash) - Corrosione - Ecologia - Contenimento dei costi • Riduzione del peso: Fiat si sta focalizzando sullo sviluppo di nuove lamiere in acciaio, Acciai alto resistenziali (HSS) and Acciai Ultra Resistenziali (UHSS), che consentono significative riduzioni in peso. Fiat intende inoltre incrementare l’impiego di alluminio e magnesio • Corrosione: a partire dagli anni ‘80 Fiat ha introdotto sempre più lamiere zincate. Ciò permette di evitare i problemi di corrosione, incrementando la soddisfazione cliente. Attualmente la Fiat Stilo sta usando il 100% di lamiere zincate • Ecologia: Fiat è sempre stata sensibile agli impatti ambientali delle fasi di produzione, uso e fine vita. Nel 2000 la Direttiva 2000/53/CE ha introdotto vincoli stringenti per le fasi di progettazione e fine vita del veicolo luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Perchè alleggerire Il protocollo di Kyoto: • L’accordo di Kyoto prevede che i principali Paesi Industrializzati riducano mediamente le emissioni di gas serra del 5,2% nel periodo 2008-2012 rispetto al livello del 1990 • L’ UE ha ratificato il protocollo di Kyoto e deve raggiungere una riduzione nelle emissioni di gas serra del 8% • Sono state poi definite le quote di riduzione che competono a ciascun Stato Membro • Gli obiettivi del Protocollo di Kyoto appaiono oggi ancora più difficili da raggiungere a seguito dell’aumento delle emissioni di CO2 registrate in questi anni. luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali ATTIVITA’ UMANE 4,5% COMBUSTIBILI FOSSILI 77,7% TRASPORTI 24,8% ALTRO 75,2% TRASPORTI SU STRADA 77% VETTURE 72% ALTRO 23% AUTOCARRI E ALTRO 28% DEFORESTAZIONE 22,3% FONTI NATURALI 95,5% LE EMISSIONI DI CO2 DELLE VETTURE RAPPRESENTANO: • 0,5% DELLE EMISSIONI TOTALI; • 10% DELLE EMISSIONI DA ATTIVITA’ ATTIVITA’ UMANE TOTALE EMISSIONI CO2 luglio 2007 ATTIVITA’ UMANE COMBUSTIBILI FOSSILI TRASPORTI TRASPORTI SU STRADA Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Contesto legislativo • A livello UE, NON esiste una legislazione che definisca limiti di emissione di CO2 per le autovetture • Esiste solo una direttiva relativa alla metodologia di misurazione consumi – CO2 (omologazione – obbligo informazione al pubblico) Accordo Volontario (1998) • Accordo volontario Commissione-ACEA: Impegno dei costruttori a raggiungere entro il 2008 un obiettivo di 140 g CO2/km come media delle nuove vetture immatricolate dalle aziende Europee nel loro insieme. • Nel 2004 analisi dei risultati finora ottenuti (prospettive per il conseguimento dell’obiettivo 2008) e verifica potenzialità ulteriori riduzioni verso obiettivo 120 g/km entro 2012. luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Main topics for car manufacturers: - Reduction of fuel consumption - Crash resistance increase - Environmental aspects - Costs Automotive industry answers: Cleaner fuels increase such as diesel, methane, LPG Increase of electric cars Vehicle weight reduction through the introduction of lighter materials luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Comunicazione della Commissione Europea sulla fiscalita’ dell’auto (CO2) • La Commissione Europea ha pubblicato nel settembre 2002 una Comunicazione relativa alla tassazione delle autovetture, mirata a: – una graduale abolizione delle tasse di immatricolazione – introduzione di criteri connessi alla CO2 nel calcolo della tassazione auto (in particolare tassa di circolazione e company car) • La mancanza di una direttiva che fissi degli standard di riferimento a livello comunitario crea di fatto le condizioni per interventi diversificati nei diversi Stati Membri. luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali GREENHOUSE REFERENCES: S. LAZZARI (Centro Ricerche Fiat) - G. FOGLIA (Fiat Auto), Life Cycle Management of a Vehicle Component or Sub-System, Cannes 2005 250 ENERGY 3500 3000 200 2500 150 2000 1500 100 St re- MJ kg CO2 eq St NP 1000 St NP Al re- 500 50 St re- Usi 1,3 reAl re- 0 Usi 1,5 re- PRODUCTION 0 USE EOL TOTAL -500 PRODUCTION USE EOL TOTAL Usi 1,3 reUsi 1,5 re- -1000 -50 Optimised Steel based solutions appear more environmentally-friendly and cheaper than aluminum ones, thanks to: • • • the lower environmental impacts recorded all along the bonnets’ life cycle the higher environmental credits for steel prompt and obsolete scraps the well-established recycling routes for steel-base3d components, compared to aluminum. luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Materials Strategy • Reduction of fuel consumption weight reduction • Environmental aspects lightweight vehicles • Crash resistance increase introduction of more performing materials • Costs low cost materials Weight reduction through extensive introduction of HSS-UHSS luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali The steel sheets used by Fiat are the same of the others European cars manufacturers LEGENDA Low High Ultra High 90 Strength Steels Strength Steels Strength Steels IF – Interstitial free LC – Low Carbon 80 70 HSLA – High Strength Low Alloyed 60 DP – Dual Phase Steel FB – Ferritic Bainitic 50 TRIP – Trip Steel IF 40 MP – Multi Phase Steel LC Elongation (%) BH – Bake Hardening MS – Martensitic BH 30 HS L 20 A DP & T RI P FB MP MS 10 0 200 400 600 800 1000 1200 Yield Strength (MPa) - traditional: (deep drawing steel) - high strength steel-HSS: (bake-hardening, rephosphorized and HSLA) - ultra high strength steel-UHSS: (Dual Phase, Ferritic-Bainitic, Trip) luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali The introduction of HSS-UHSS steels requires Laboratory tests to determine the rheological datas for crash and stamping simulations: 900 PAM-CRASH 1 DYNAMIC Strain rate ARCELOR FB590 800 700 TRUE STRESS 600 PAM-CRASH 2 500 V=0,008 s-1 V=0,34 s-1 V=0,96 s-1 400 V=4,95 s-1 V=9,6 s-1 • Static test 300 V=32,3 s-1 PAM-CRASH 3 V=193 s-1 • 1 - 5 s^-1 • 10 - 50 s^-1 • 100 - 500 s^-1 200 100 V=573 s-1 V=1014 s-1 0 0 0,02 0,04 0,06 0,08 TRUE PLASTIC STRAIN 0,1 0,12 PAM-CRASH 4 PAM-CRASH 5 FIAT real case luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali UHSS 17% LOW CARBON 33% With this new model a new generation period starts HSS 50% luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali BIW 939 (whit closures) UHSS 9% LOW CARBON 36% HSS 55% luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali The introduction of HSS-UHSS steels requires Laboratory tests to determine the rheological datas for crash and stamping simulations: AUTOFORM 1 AUTOFORM 2 luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali The introduction of HSS-UHSS steels requires also different process evaluations: - 34 % - thickness variations + 8.4 % Thickness variation - 20 % + 10% + 6.2 % +7% drawing – 50 mm drawing – 20 mm drawing– 5 mm - drawing cycles Complete drawing THEORICAL TOOL - spingback effects FALSE TOOL FALSE TOOL THEORICAL TOOL luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali The introduction of HSS-UHSS steels requires different process evaluations: • Weldability • Fatigue resistance PROJECT FATIGUE RESISTANCE (MPa) 600 500 400 BASE MATERIAL 300 SPOT WELD 200 luglio 2007 TRIP800 FE600DP (3) FE600DP (2) FE600DP (1) FE450FB FEE355 FEP13 FEP04 0 FEE220BH 100 For each material the major welding processes are evaluated (spot welding, arc welding, MIG Brazing, laser welding) and…. Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali • Paintability Corrosion Resistance Test: SALT SPRAY 500 h luglio 2007 Phosphatability Test Corrosion Resistance Test: SCAB in DOOR 40 gg Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali An example of how these steels has been introduced by Fiat Auto on the different evolutions of the same model. ANNI '80 (FIAT UNO) Eighties HSS 6% ANNI '90 (FIAT PUNTO-176) Nineties UHSS 0% HSS 10% LOW CARBON 94% LOW CARBON 90% ANNI 2000 - 2005 (FIAT PUNTO-188) 2000-2005 HSS 22% UHSS 4% 2005 ed oltre (FIAT NUOVA PUNTO-199) beside2005 UHSS 17% LOW CARBON 74% luglio 2007 UHSS 0% LOW CARBON 33% HSS 50% Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali High Strength Steel and Ultra High Strength Steels usage in latest Fiat Auto models DP 450-600-1000 Trip 800 BH220 FEE270-FEE340 Low Carbon Fiat Nuova PANDA (M.Y. 2003) Fiat 199 (M.Y. 2005) LC 33% LC 48% HS + UHS 52% luglio 2007 HS + UHS 67% Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali 5 doors BODY Kg. 274 HIGH STRENGHT STEEL 15% 5 doors BODY Kg. 353 BAKE ULTRA HARDENING HSS 6% 3% BAKE HARDENING 5% LOW CARBON 76 % GRANDE PUNTO with PUNTO sharing of materials luglio 2007 BAKE HARDENING 5% ULTRA HSS 3% ULTRA HSS 17% LOW CARBON 33% HIGH STRENGHT STEEL 45% HIGH STRENGHT STEEL 29% Kg. 393 LOW CARBON 63% Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali 90 Low Strength Steels High Strength Steels IF – Interstitial free LC – Low Carbon 1 80 BH – Bake Hardening 70 HSLA – High Strength Low Alloyed 2 DP – Dual Phase Steel 60 FB – Ferritic Bainitic 50 TRIP – Trip Steel IF 40 MP – Multi Phase Steel LC Elongation (%) LEGENDA Ultra High Strength Steels MS – Martensitic BH 30 HSL 20 A DP & TRIP 3 FB MP MS 10 0 200 400 600 800 1000 1200 Yield Strength (MPa) Fiat works with the most important steel manufacturers in order to develop more sophisticated steels and to introduce the latest developments in its model luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Rs (MPa) G: S N I M EL R E ST FO LD ITIC O C EN T S AU R (MPa) A80 1 NO 70 I IC IT N TE US *A 60 50 AUMENTO RITORNO ELASTICO IF LC Allungamento (%) RO’ BOILITATICO AL AB LAS AI RM O E CI X FOORN AC MA RIT 80 DIMINUZIONE FORMABILITA’ BH 30 HSL A 20 DP & T RIP FB MP MS 10 0 1134 (%) 50 r 0,70 n 0,41 Rs/R 0,51 Austenitic steels are a typical 90 40 579 200 400 600 800 1000 1200 1400 example of cooperation between Fiat Auto and some steel suppliers. The steel manufacturer is industrializing the material and Fiat Auto is testing it in terms of metallurgy, weldability, paintability, corrosion resistance. Carico di Snervamento (MPa) luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Hot formed steels have the highest mechanical characteristics (R=1500MPa, Rs=1200MPa), but without the typical cold forging problems, such as formability or spring-back. HO T BO R FO RM O N ST ING : EE LS 90 NO 70 I IC IT N TE US *A 60 50 AUMENTO RITORNO ELASTICO IF 40 2 LC Allungamento (%) RO’ BOILITATICO AL AB LAS AI RM O E CI X FOORN AC MA RIT 80 DIMINUZIONE FORMABILITA’ BH 30 HSL A 20 DP & T RIP FB MP MS 10 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 Carico di Snervamento (MPa) luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali • Design (FIAT): Simple shapes 3 • Technologies (FIAT/PART SUPPLIER): Process (bending, rolling, profiling) • STEELMAKERS: Galvanized Sheets for Cold forming process with Rm > 1200 MPa and higher luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Application : cross member Model : new Fiat Ducato Material : FE1000 DP th.1,50 Subctr : EMARC rear front luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Application : impact door beam Material : FE 800 DP Model : Fiat IDEA Subctr : FRIGOSTAMP Based on this project, impact door beams for ALFA ROMEO 159 model 3 and 5 doors and CROMA have been produced successfully. luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Application : impact door beam Material : FE1000 DP luglio 2007 Model : Fiat GRANDE PUNTO Subctr : FRIGOSTAMP Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Application : doors reinforcement Model : Fiat GRANDE PUNTO Material : FE1000DP ELZ Subctr : WAGON Automotive luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Component : B-Pillar reinforcement Material project ……… TRIP 800 ELZ supplier : only 1 Material replacement ... FE 800DP ELZ supplier : more then 1 Consumption …………. 700 tons. / year Study reasons ………. cost reduction ( more suppliers ) ………. weldability improvement luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali RIDUZIONE CONSUMI FORME SEMPLICI TECNOLOGIE A BASSO COSTO: RIDUZIONE SPESSORI - STAMPAGGIO A FREDDO (modesta entità) - RULLATURA AUMENTO RESISTENZA - PROFILATURA RIDUZIONE FORMABILITA’ 90 Low Strength Steels High Strength Steels FORME COMPLESSE LEGENDA Ultra High Strength Steels TECNOLOGIE AD ALTO COSTO: - STAMPAGGIO A IF – Interstitial free CALDO LC – Low Carbon 80 HSLA – High Strength Low Alloyed 60 DP – Dual Phase Steel TRIP – Trip Steel MS – Martensitic BH 30 HSL A 20 TECNOLOGIE A BASSO COSTO: MP – Multi Phase Steel LC 40 DP & TRIP - STAMPAGGIO A FREDDO FB MP (anche di profonda entità) MS 10 0 CON MATERIALI SPECIALI: FB – Ferritic Bainitic 50 IF Elongation (%) BH – Bake Hardening 70 200 400 600 Yield Strength (MPa) luglio 2007 800 1000 1200 - RULLATURA - PROFILATURA Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali Progetto VSheets Caratterizzazione delle lamiere orientata all’ applicazione in VProject Descrizione La caratterizzazione statica delle lamiere necessaria per la progettazione tradizionale non è più sufficiente nella progettazione virtuale delle vetture in ottica crash. Occorre la caratterizzazione dinamica delle lamiere da inserire nei SW dedicati. • Static test Benefici ed impatto Ottimizzazione dell’utilizzo dei nuovi materiali ad elevate prestazioni in ottica riduzione pesi Miglior supporto alla Funzione nella scelta delle soluzioni progettuali più idonee al raggiungimento degli obiettivi prefissati luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering I Materiali luglio 2007 Engineering & Design – Materials Engineering