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Nel Padiglione dell`Arte, a Zagabria (www.umjetnicki

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Nel Padiglione dell`Arte, a Zagabria (www.umjetnicki
Nel Padiglione dell'Arte, a Zagabria (www.umjetnicki-paviljon.hr), uno dei più begli spazi
della Repubblica di Croazia, dove da 115 anni si allestiscono mostre, il 2 ottobre 2014 si
inaugurerà la mostra di Joan Miró, artista che, accanto a Picasso, ha segnato il ' 900.
Pittore, scultore, ceramista e grafico, senza nessun dubbio è uno dei più importanti, essenziali
esignificativi protagonisti dell'arte del secolo scorso.
Le opere di Joan Miró, fino ai nostri giorni, sono state presentate due volte in Croazia, nella
forma di fogli grafici, negli anni 70 e 80 del secolo scorso. Le due mostre, vanno senz'altro
ricordate, ma la mostra che si sta allestendo ed avrà luogo nel Padiglione dell'Arte ci mostrerà
il „vero“ Miró: artista pittore, scultore, grafico e ceramista, in quanto, per la prima volta in
Croazia e nella regione, saranno esposti gli originali in pittura, scultura, litografia, ceramica e
tappezzeria!
La mostra „Joan Miró: capolavori della Fondazione Maeght“, aprirà le porte, non solo in
Croazia, ma anche in questa orientale d'Europa, per presentarci le opere del famoso artista
catalano che sono custodite nella Fondation Maeght a Saint-Paul-de-Vence (Nizza). I
conservatori della mostra sono il direttore della Fondazione Maeght, Olivier Kaeppelin e la
direttrice del Padiglione dell'Arte, Jasminka Poklečki Stošić. Per questa occasione sono stati
selezionati in totale una quarantina di opere: pitture di grandi formati, 21 scultura, litografie e
tappizzerie, con l'eccento sulle sculture. Miró, inanzitutto conosciuto come pittore è stato pure
un eccellente scultore e la Fondazione Maeght è la prima nel mondo, per il numero delle sue
sculture. Ce ne sono più di 150. Nella mostra potremmo seguire dal principio la creazione e
l'evoluzione delle eccezioneli sculture di Mirò, create nel periodo di due decenni, dal
principio degli anni 60, quando ha cominciato ad interessarsi più seriamente a questa
espressione artistica, fino agli anni 80 del secolo scorso. Anche se lo si considera membro del
movimento surrealista, Mirò non è stato a lungo „amico“ di nessuno stile, non ha mai tradito
la sua autonomia e creatività. Al contrario, ha sperimentato sempre espressioni artistiche
nuove. Il contatto con l'avanguarda di Parigi, soprattutto con Pablo Picasso, Tristan Tzar ed
Andre Brenton è evidente nella nuova crazione del nuovo cosmo dell'essere e nel simbolo
delle sue opere, e si vede benissimo nell'opus della sua scultura. Mentre le sculture in
ceramica sono più modeste, quelle in bronzo sono monumentali. Il posto più adequato per
vederle è la Fondazione Maeght.
Il legame di Miró con la Fondazione Meaght è incominciato verso la metá del '900.
Un'amicizia profonda lo legava al fondatore, Aime Maeght. Da tanti anni ormai, la fondazione
è all'avanguardia per quanto si tratta dell'arte moderna e contemporanea. Nei tempi odierni è
inimmaginabile che una galleria o museo allestisca una mostra di Miró o Matisse, Bonnard,
Calder, Giacometti, Braque,.. senza presentare le opere dalla Fondazione Maeght. La mostra
rimarrà aperta fino all'8 febbraio 2015.
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