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La logica del neoliberismo → Milton Friedman (1912 2006) “Scuola

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La logica del neoliberismo → Milton Friedman (1912 2006) “Scuola
La logica del neoliberismo
Î Milton Friedman (1912‐2006)
(1912 2006) – “Scuola di Chicago”
Î Ridurre il deficit pubblico, per evitare di pagare interessi troppo onerosi; quindi
abbattere
bb tt
l spesa pubblica;
la
bbli
e ridimensionare
idi
i
il Welfare
W lf
St t
State,
considerato
id t
economicamente inefficiente
Î la
l diminuzione
di i i
d ll spesa pubblica
della
bbli consente
t di ridurre
id
l pressione
la
i
fi l specie
fiscale,
i suii
redditi alti
Î se glili imprenditori
i
di i hanno
h
maggiori
i i risorse
i
a disposizione,
di
ii
possono investire
i
i di più
iù in
i
innovazioni tecnologiche che facciano diminuire i costi di produzione
Î in
i tall modo
d l’economia
l’
i potrebbe
bb ridiventare
idi
competitiva
i i e imboccare
i b
una fase
f
di
espansione
Î e la disoccupazione sarebbe gradualmente riassorbita dagli effetti benefici del nuovo
ciclo di investimenti
Î così sarebbe rilanciata anche la domanda di beni di consumo
L’azione di governo di Margaret Thatcher (1979‐1990)
Î Grande piano di privatizzazioni (Britoil, Rolls Royce, British
Airways,
y , ecc.)) – chiusura di p
parte delle miniere di carbone statali
Î Scontro con i sindacati, per diminuirne il peso in sede di
definizione dei contratti di lavoro [1985]
Î Contenimento della pressione fiscale sui redditi,
redditi in particolare
sulle fasce più alte
Î Tagli netti alla spesa pubblica (conservato l’intervento statale in
scuola, università, assistenza sanitaria, assistenza pensionistica; ma
d
diminuzione
d finanziamenti;
dei
f
bl
blocco
d l turn over; in qualche
del
l h caso
peggioramento dei servizi offerti)
Il neoliberismo negli USA: Ronald Reagan
Î 1981‐1989: Ronald Reagan Presidente repubblicano degli USA
Î Importanti, per Reagan, i temi della politica estera
Î Adozione di una politica economica neo‐liberista:
‐ abbassamento della pressione fiscale [vedi tabella]
‐ tagli
g alla spesa
p
pubblica ((ma non alla spesa
p
p
per ggli armamenti,, in
p
crescita del 40%)
‐ deregulation:
d
l
eliminazione
l
d norme (sindacali,
di
( d l sociali,
l ambientali)
b
l)
che limitano l’attività imprenditoriale
Aliquote fiscali ‐ USA
Year
1946
Brackets
24
First Bracket
Rate
20%
1964
26
16%
77%
$400,000
Johnson [dem]
1965
1981
1982
1987
1988
25
16
14
5
2
14%
14%
12%
11%
15%
70%
70%
50%
38.5%
28%
$200,000
$212,000
$
,
$106,000
$90,000
$29,750
$
,
Johnson [dem]
Reagan [rep]
g [ p]
Reagan [rep]
Reagan [rep]
Reagan [rep]
g [ p]
1991
3
15%
31%
$82,150
Bush I [rep]
1993
5
15%
39.6%
$250,000
Clinton [dem]
2003
2011
2013
6
6
7
10%
10%
10%
35%
35%
39.6%
$311,950
$379,150
$400,000
Bush II [rep]
Obama [dem]
Obama [dem]
Number of
Number of
Top Bracket
Top Bracket
Rate
91%
Income
$200,000
Governi
Truman [dem]
Risultati e contesto delle politiche neoliberiste
Î Aumenta il PIL; l’inflazione viene contenuta
ÎThatcher e Reagan operano in un periodo di nuova discesa dei prezzi del petrolio
g
p
p
p
p
Î Peraltro: pesanti contraccolpi sociali: la disoccupazione resta stabile (5‐10%); negli
USA il sistema sanitario costringe le famiglie a sottoscrivere costose assicurazioni, o ad
affrontare costi egualmente elevati al momento del bisogno; restano in piedi solo
Medicaid (famiglie povere) e Medicare (anziani)
Il “dogma” neo‐liberista
Î Dopo il decennio thatcheriano‐reaganiano, la linea neoliberista, rimodulata e
resa meno aggressiva ed estrema, è diventata il credo politico fondamentale
d ll’O id t
dell’Occidente
Î Nessuno dei governi che si sono succeduti nel Regno Unito o negli USA dopo
la Thatcher e dopo Reagan, né quelli conservatori o repubblicani (UK: governo
Major, 1990‐97; USA: governi Bush sr., 1989‐9; e Bush jr., in carica dal 2001), né
quelli laburisti o democratici (UK: governo Blair, 1997‐2007; USA: governo
Clinton, 1993‐2001) si sono significativamente discostati dalle linee di politica
economica fissate negli anni ’80
Î Eccezione apparente: la Francia, dove, nel 1981, François Mitterand, leader
del Partito Socialista, diventa presidente della Repubblica (1981‐95)
Da Thomas Piketty, Il capitale nel XXI secolo, Bompiani, 2014 [ed. or. 2013]
Conseguenze sociali
Î Aumento della disuguaglianza sociale
[Grafici tratti da Tony Judt, Guasto è il mondo, Laterza, Roma‐Bari 2011 [ed or 2010]
[ed. or. 2010]
Il crollo del sistema sovietico
Î Contraccolpi anche sulle economie comuniste – scarsa efficienza dell’agricoltura e del
sistema commerciale
Î Quadro economico URSS reso più grave dalle spese del bilancio militare che non
diminuiscono (1979‐89: guerra in Afghanistan)
Î 1985:
1985 Michail
Mi h il Gorbačëv
G b čë segretario
i del
d l PCUS
Î 1988‐90: tentativo di riforma e liberalizzazione del sistema
Î Ripresa di forze nazionaliste, specie nelle aree periferiche
Î 1990: indipendenza di Lituania,
Lituania Lettonia,
Lettonia Estonia
Î 1991, giugno: eletto presidente dell’URSS Boris Eltsin
Î 1991, agosto: tentativo di colpo di Stato comunista, che fallisce
Î Scioglimento del PCUS
Î Dissoluzione dell
dell’URSS
URSS
Dissoluzione dell’Europa ex‐comunista
Î 1989‐90: dissoluzione del blocco comunista
Î 1989,, 9 novembre: abbattimento collettivo del Muro di Berlino
Î 1989, dicembre: rivolta contro il leader comunista rumeno, Ceausescu,
giustiziato insieme alla moglie,
giustiziato,
moglie il 25 dicembre
Î1990: Germania est annessa dalla Germania Federale
Î 1993: Repubblica Ceca e Slovacchia si separano
Î 1991‐95:
1991 95 dissoluzione
di l i
d ll Jugoslavia
della
J
l i
Î 1993‐95: guerra in Bosnia‐Erzegovina
Î 1996‐99: guerra in Kosovo
L’Italia dagli anni ‘70 a oggi: sviluppi politici
g
gg
pp p
Innovazioni normative all’inizio degli anni ‘70
Îmaggio
Î
i 1970:
1970 Statuto
S
d i lavoratori,
dei
l
i un insieme
i i
organico
i di disposizioni
di
i i i che
h
riconosce la libertà sindacale e tutela i diritti dei lavoratori all’interno delle
fabbriche
Îmaggio 1970: norme che disciplinano il referendum abrogativo
Îdicembre 1970: la legge che introduce il divorzio
Îmaggio 1974: referendum sul divorzio: il fronte «divorzista» favorevole alla
conservazione della legge ottiene il 60% dei voti
Î1975: riforma del diritto di famiglia,
famiglia che sancisce ll’uguaglianza
uguaglianza dei coniugi; nello
stesso anno viene approvato l’abbassamento della maggiore età dai 21 ai 18 anni
Î1977: una legge
Î1977
l
stabilisce
t bili
l’ bbli a un eguale
l’obbligo
l trattamento
t tt
t salariale
l i l e lavorativo
l
ti
di uomini e donne
Î 1978: legalizzata l’interruzione volontaria di gravidanza (cioè l’aborto), legge
confermata nel 1981 dall’esito negativo di un altro referendum abrogativo
Lo scontro referendario del 1974: strategie comunicative
Campagna per il referendum sul divorzio, 1974 – Manifesti della DC
Campagna per il referendum sul divorzio, 1974 – Manifesti della FGCI e dell’ANPI
Campagna per il referendum sul divorzio, 1974 – Manifesti del PSI
Campagna per il referendum sul divorzio, 1974 – Manifesti del PCI
Spot elettorali – Fronte anti‐divorzio
Spot elettorali – Fronte pro‐divorzio
L’evoluzione socio‐politica negli anni ’70 / 1
Î Gravi tensioni sociali, acuite dalla formazione di gruppi terroristici, di destra
(12.12.1969: Piazza Fontana; 1974: Brescia e Italicus; 1980: Bologna) e di sinistra
(Brigate Rosse Æ 1970; primo rapimento, 1972) Î 400 morti ca.; oltre 2.000 feriti
Î 1972: Enrico Berlinguer segretario del PCI
Î «Compromesso storico» (colpo di Stato in Cile,
Cile 11 settembre 1973)
Î Distacco del modello sovietico
Î Critica fermissima al terrorismo di sinistra
Î costante
t t crescita
it elettorale
l tt l del
d l PCI fino
fi all 1976
Risultati elettorali in % dei tre principali partiti italiani 1968‐1983
italiani, 1968
1983
L’evoluzione socio‐politica negli anni ‘70 / 2
Î 20 giugno 1976, elezioni politiche: DC, 39%; PCI, 35%
Î ggoverni di «solidarietà nazionale»
Î 11 agosto 1976: governo Andreotti («non‐sfiducia» del PCI)
Î 11 marzo 1978: governo DC guidato da Giulio Andreotti, con appoggio esterno
PCI
Î 16 marzo 1978: rapimento di Moro da parte delle BR
Î 9 maggio
i 1978:
1978 Moro
M
viene
i
ucciso
i
Î 3 giugno 1979, elezioni politiche: DC 38%; PCI, 31%
Î Il PCI cambia linea; il PSI lo sostituisce nell’alleanza alla DC (Bettino Craxi è
segretario
g
del PSI dal 1976))
Il caso italiano: gli anni ‘80‐’90
Î Anni
A i ‘80:
‘80 governii di coalizione,
li i
a guida
id variabile,
i bil ma coll PCI nuovamente emarginato
i
all’opposizione [1983‐1987: governi Craxi]
Î 1989‐1991:
1989 1991 [la crisi del sistema comunista] determina la crisi e lo scioglimento del PCI
[PDS – PRC]
Î 1991: nascita della Lega Nord
Î 1992: grande inchiesta della magistratura milanese sul sistema corruttivo che coinvolge
tutti i maggiori partiti
Î 1993: referendum abrogativo, relativo alla legge elettorale per il Senato, che induce il
passaggio da un sistema elettorale proporzionale a un sistema elettorale maggioritario
(corretto)
Î 1994: Silvio Berlusconi fonda un suo p
partito,, Forza Italia
Î 1995: il MSI diventa Alleanza Nazionale
Peculiarità del sistema politico dell’Italia contemporanea
Î Sino
Si all 2013 sistematica
i
i alternanza
l
politica:
li i
70
60
50
40
centro‐destra
centro sinistra
centro‐sinistra
30
altri
20
10
0
1994
1996
2001
2006
2008
2013
Elezioni in Italia, 1994‐2008. Percentuale dei seggi alla Camera dei El
i i i I li 1994 2008 P
l d i
i ll C
d i
Deputati.
1) Concentrazione mediatica
Î1961: Secondo
Î1961
S
d programma (dal
(d l 1975,
1975 RAI 2);
2) 1979:
1979 RAI 3 (1987:
(1987 «lottizzazione
l i
i
politica» delle tre reti)
Î 1976: televisioni via etere con trasmissioni solo locali
Î 1980: Telemilano58, di Silvio Berlusconi, ribattezzata Canale 5, comincia a
trasmettere prima in tutta l’Italia settentrionale e poi in tutta Italia. Lo stesso fanno
Rete 4, di proprietà Mondadori (acquistata da Berlusconi nel 1984), e Italia 1, di
proprietà Rusconi (acquistata da Berlusconi nel 1985)
Î 1985: legge che sana la situazione di illegalità, permettendo alle tre emittenti di
trasmettere sull
sull’intero
intero territorio nazionale
Î Legge Maccanico 1997: limite alla concentrazione delle emittenti; entro il 31
di
dicembre
b 2003 Rete
R t 4 avrebbe
bb dovuto
d t diventare
di t
un canale
l satellitare,
t llit
l i d le
lasciando
l
frequenze a Europa 7
Î 3 maggio 2004: legge Gasparri, che autorizza la prosecuzione delle trasmissioni di
Rete 4 e impianta il digitale terrestre
2) Innovazioni comunicative introdotte da Silvio Berlusconi
Î Forza Italia / azzurri / “scendere in campo”
p / anticomunismo / p
positività delle energie
g imprenditoriali
p
Î Il discorso della “discesa in campo” (26 gennaio 1994):
1994 ‐ Propaganda elettorale sulle reti Fininvest
… e nel 2001
3) Parlamentari con condanne giudiziarie
Î Silvio Berlusconi:
‐ 1 agosto 2013: condanna definitiva a quattro anni di reclusione (con tre anni condonati
dall'indulto
dall
indulto del 2006) per frode fiscale
‐ 19 ottobre 2013: pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per due anni a seguito
dello
de
o stesso p
processo
ocesso
‐ 27 novembre 2013: il Senato della Repubblica ha votato a favore della sua decadenza dalla
carica di senatore
‐ 10 aprile 2014: il Tribunale di Milano «condanna» Berlusconi a svolgere attività di
volontariato presso la Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone per un giorno alla
settimana e per quattro ore consecutive; ha tuttavia il permesso di recarsi a Roma senza
restrizioni «dal martedì al giovedì, con rientro al suo domicilio in Lombardia entro le 23 del
giovedì stesso»
Î Marcello Dell’Utri:
‐ 9 maggio
i 2014:
2014 condanna
d
d fi i i a 7 annii di reclusione
definitiva
l i
per concorso esterno in
i
associazione mafiosa
4) Leggi “ad personam”: il Lodo Alfano
‐ Luglio del 2008: il Parlamento approva una legge proposta dal ministro di Grazia e
Giustizia, Angelino Alfano, e approvata dal Consiglio dei ministri presieduto da Silvio
Berlusconi, che prevede che i processi penali nei confronti del Presidente della Repubblica,
del Presidente del Senato, del Presidente della Camera e del Presidente del Consiglio dei
Ministri siano sospesi dal momento in cui una persona riceva uno di questi incarichi fino al
momento in cui concluda il suo mandato.
‐ Nel linguaggio corrente la legge è stata definita «lodo Alfano»
‐ Nel
N l settembre
tt b del
d l 2008,
2008 nell corso di due
d processii che
h vedevano
d
i
imputato
t t il presidente
id t del
d l
consiglio, Silvio Berlusconi, è stata sollevata l'eccezione di costituzionalità nei confronti del
«lodo Alfano», che è dunque stato rinviato al giudizio della Corte costituzionale
‐ Il 7 ottobre 2009 la Corte si è pronunciata, e ha giudicato la legge incostituzionale per
violazione dell'art. 3 della Costituzione («Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge [...]»).
[ ]»)
5) Lega Nord
Statuto Lega Nord ‐ 2012
Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 1 ‐ Finalità
Il
Movimento
politico
confederale
denominato “Lega Nord per l’Indipendenza
della Padania” (in seguito indicato come
Movimento oppure Lega Nord o Lega Nord ‐
Padania), costituito da Associazioni
Politiche, ha per finalità il conseguimento
p
della Padania attraverso
dell’indipendenza
metodi democratici e il suo riconoscimento
internazionale quale Repubblica Federale
indipendente e sovrana.
Art. 5.
La Repubblica,
Repubblica una e indivisibile,
indivisibile riconosce
e promuove le autonomie locali; attua nei
servizi che dipendono dallo Stato il più
ampio decentramento amministrativo;
adegua i principi ed i metodi della sua
legislazione alle esigenze dell'autonomia e
del decentramento.
6) Convergenze neoliberiste
Si i
Sia i governi di centro‐destra che i governi di centro‐sinistra hanno
i di
d
h i
i di
i i
h
Î … operato tagli alla spesa pubblica
Î … proceduto alla privatizzazione di beni o aziende di proprietà dello Stato
proceduto alla privatizzazione di beni o aziende di proprietà dello Stato
Î … riorganizzato il prelievo fiscale a favore dei redditi più alti Anni
Redditi
fino a
Aliquota
minima
Redditi
oltre
1974
10%
1983
18%
1986
12%
1989
10%
1998
18,5%
2001
18%
2003 15.000 23%
70.000
2005 26.000
26 000 23%
100 000
100.000
2007 15.000 23%
75.000
Aliquota
massima
N. aliquote Governi
72%
65%
62%
50%
45,5%
45%
45%
43%
43%
32
9
9
7
5
5
5
4
5
Rumor [DC‐PSI‐PSDI]
Craxi [DC PSI PSDI PRI PLI]
Craxi [DC ‐ PSI ‐ PSDI ‐ PRI –PLI]
Andreotti [DC ‐ PSI ‐ PSDI ‐ PRI – PLI]
Prodi [cs]
Berlusconi [cd]
Berlusconi [cd]
Berlusconi [cd]
Prodi [cs]
Conseguenze sociali delle politiche neoliberiste
Rapporto Censis 2014:
«i 10 uomini p
più ricchi d'Italia dispongono
p g
di un p
patrimonio di circa 75 miliardi di
euro, pari a quello di quasi 500.000 famiglie operaie messe insieme. Poco meno di
2.000 italiani ricchissimi, membri del club mondiale degli ultraricchi, dispongono
di un patrimonio complessivo superiore a 169 miliardi di euro (senza contare il
valore degli immobili): cioè lo 0,003% della popolazione italiana possiede una
ricchezza pari a quella del 4,5% della popolazione totale. Ecco plasticamente
rappresentate le disuguaglianze di oggi in Italia.
Italia Le distanze nella ricchezza sono
cresciute nel tempo. Oggi, in piena crisi, il patrimonio di un dirigente è pari a 5,6
volte quello di un operaio, mentre era pari a circa 3 volte vent'anni fa. Il
patrimonio
i
i di un libero
lib
professionista
f i i
è parii a 4,5
4 5 volte
l quello
ll di un operaio
i (4
volte vent'anni fa). Quello di un imprenditore è pari a oltre 3 volte quello di un
operaio (2,9 volte vent'anni fa)»
ÎIl quadro delle disuguaglianze è aggravato dalla evasione fiscale
Î Secondo La Corte dei Conti nel 2012 l’evasione fiscale è stata di 180 miliardi
di €, pari al 10% del PIL
7) «Larghe intese»
‐ novembre 2011: governo Monti (PDL + PD) Æ dicembre 2011: riforma Fornero
‐ 24‐25 febbraio 2013: elezioni
‐ 20 aprile 2013: rielezione di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica
‐ 28 aprile 2013 –
28
il 2013 22 febbraio 2014: governo Letta
22 f bb i 2014
L
‐ dicembre 2013: Matteo Renzi segretario del PD
‐ 22 febbraio 2014: governo Renzi
Partito Democratico Movimento 5 Stelle F
Forza Italia It li
Lega Nord Nuovo Centro Destra Altri 40,81%
21,16 %
16 82%
16,82% 6,16% 4,38%
10,67%
Non ha votato il 41,32% degli aventi diritto al voto.
Risultati delle elezioni per il
Parlamento Europeo
25 maggio 2014
L’Europa unita
Una nuova Europa
Î Belgio, Francia, Germania
occidentale,
Italia,
Lussemburgo e Paesi Bassi
Î 1951 (Ceca)
Î 1957 (Cee – Mec; ed
Euratom)
Î Progressivo ingresso di altri
paesi
Î 1978: Parlamento eleggibile
Î 1992: Trattato di Maastricht
Î 2002: adozione dell’Euro
Î 2007‐09: Trattato di Lisbona
Î 2007: Carta
fondamentali
Europea
dei diritti
dell’Unione
Dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea ‐ 1
«CAPO I. DIGNITÀ.
Articolo 1. Dignità umana. La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata.
Articolo
A
ti l 2.
2 Diritto
Di itt alla
ll vita.1.
it 1 Ogni
O i individuo
i di id ha
h diritto
di itt alla
ll vita.
it 2.
2 Nessuno
N
può
ò essere condannato
d
t alla
ll
pena di morte, né giustiziato.
Articolo 3. Diritto all'integrità
g
della p
persona. 1. Ogni
g individuo ha diritto alla p
propria
p integrità
g
fisica e
psichica. 2. Nell'ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati:
‐ il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge
‐ il divieto delle pratiche eugenetiche, in particolare di quelle aventi come scopo la selezione delle
persone
‐ il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro
‐ il divieto della clonazione riproduttiva degli esseri umani.
Articolo 4. Proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti. Nessuno può
essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti.
Articolo 5.
5 Proibizione della schiavitù e del lavoro forzato.
forzato 1.
1 Nessuno può essere tenuto in condizioni di
schiavitù o di servitù. 2. Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio. 3. È
proibita la tratta degli esseri umani.
Dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea – 2
CAPO II. LIBERTÀ.
À
Articolo 6. Diritto alla libertà e alla sicurezza.
Ogni individuo ha diritto alla libertà e alla sicurezza.
sicurezza
[…]
Articolo 10. Libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. […]
Articolo 11. Libertà di espressione e d'informazione.
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. […]
Articolo 12. Libertà di riunione e di associazione.
1 Ogni
1.
O i individuo
i di id ha
h diritto
di itt alla
ll libertà
lib tà di riunione
i i
pacifica
ifi e alla
ll libertà
lib tà di associazione
i i
a tutti
t tti i
livelli, segnatamente in campo politico, sindacale e civico, il che implica il diritto di ogni
individuo di fondare sindacati insieme con altri e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
2 I partiti politici a livello dell
2.
dell'Unione
Unione contribuiscono a esprimere la volontà politica dei
cittadini dell'Unione.
Articolo 13. Libertà delle arti e delle scienze.
Le arti e la ricerca scientifica sono libere. La libertà accademica è rispettata.
Dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea – 3
Articolo 14.
14 Diritto all
all'istruzione
istruzione.
1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione e all'accesso alla formazione professionale e continua.
2. Questo diritto comporta la facoltà di accedere gratuitamente all'istruzione obbligatoria.
3. La libertà di creare istituti di insegnamento nel rispetto dei principi democratici, così come il diritto
dei genitori di provvedere all'educazione e all'istruzione dei loro figli secondo le loro convinzioni
religiose, filosofiche e pedagogiche, sono rispettati secondo le leggi nazionali che ne disciplinano
l'esercizio.
Articolo 15. Libertà professionale e diritto di lavorare.
1. Ogni individuo ha il diritto di lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata.
2. Ogni cittadino dell’Unione ha la libertà di cercare un lavoro, di lavorare, di stabilirsi o di prestare
servizi in qualunque Stato membro.
3. I cittadini dei paesi terzi che sono autorizzati a lavorare nel territorio degli Stati membri hanno diritto
a condizioni di lavoro equivalenti a quelle di cui godono i cittadini dell’Unione.
Articolo 16. Libertà d'impresa.
È riconosciuta la libertà d'impresa, conformemente al diritto comunitario e alle legislazioni e prassi
nazionali.
Articolo 17. Diritto di proprietà.
1. Ogni individuo ha il diritto di godere della proprietà dei beni che ha acquistato legalmente, di usarli,
di disporne e di lasciarli in eredità.
eredità […]
[ ]
Dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea – 4
CAPO III UGUAGLIANZA
Articolo 20. Uguaglianza davanti alla legge. Tutte le persone sono uguali davanti alla legge.
Articolo 21. Non discriminazione. 1. È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare,
sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua,
la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad
una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali. […]
Articolo 22. Diversità culturale, religiosa e linguistica. L'Unione rispetta la diversità culturale, religiosa e
linguistica.
Articolo 23. Parità tra uomini e donne. La parità tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i
campi, compreso in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione. Il principio della parità non
osta al mantenimento o all'adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso
sottorappresentato.
tt
t t
Articolo 24. Diritti del bambino. 1. I bambini hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il
loro benessere. Essi p
possono esprimere
p
liberamente la p
propria
p
opinione;
p
; q
questa viene p
presa in
considerazione sulle questioni che li riguardano in funzione della loro età e della loro maturità. 2. In
tutti gli atti relativi ai bambini, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private,
l'interesse superiore del bambino deve essere considerato preminente. 3. Ogni bambino ha diritto di
i t tt
intrattenere
regolarmente
l
t relazioni
l i i personalili e contatti
t tti diretti
di tti con i due
d genitori,
it i salvo
l qualora
l
ciò
iò sia
i
contrario al suo interesse. […]
Le istituzioni dell’Unione Europea ‐ 1
Î Potere esecutivo affidato alla Commissione europea
Consiglio Europeo
propone
composto dai capi degli esecutivi degli Stati
esecutivi degli Stati ―――►
►
membri + ministri degli Esteri
(sede a Bruxelles)
(sede a Bruxelles)
[presidente: Donald Tusk]
Presidente della approva
Commissione E
Europea
◄
◄―――
che, d’accordo con i governi degli Stati membri
Stati membri, indica un Commissario per ciascuno Stato
[Jean‐Claude
Juncker]
Parlamento Europeo
eletto ogni 5 anni
(sede a Strasburgo)
[presidente del Parlamento: Martin Schulz]
i
h l]
Î Procedimento legislativo
Commissione E
Europea
―――►
propone un testo di legge che deve essere approvato da ―――►
Æ Parlamento Europeo
Æ Consiglio dell’Unione Europea, composto dai ministri de li Stati membri
ministri degli Stati membri
[da luglio a dic. 2014 –
presidenza italiana]
Le istituzioni dell’Unione Europea ‐ 2
Î Banca Centrale Europea
Î Comitato esecutivo – composto da Presidente,
Vicepresidente + altri 4 membri Î monetazione; tasso di sconto; interventi straordinari
Il Comitato
C it t esecutivo
ti della
d ll BCE è nominato
i t dal
d l Consiglio
C i li Europeo
E
su indicazione
i di i
d l
del
Consiglio dell’Unione Europea e parere favorevole del Parlamento Europeo
Î Corte di Giustizia Europea, composta da un giudice per ogni Stato dell’Unione, C t di Gi ti i E
t d
i di
i St t d ll’U i
nominato dai governi dei singoli Stati
Leggi comunitarie e direttive europee in Italia
Î L'attuazione nazionale della normativa comunitaria è garantita da un disegno
di legge, da presentarsi entro il 31 gennaio di ogni anno, recante le "disposizioni
per l'adempimento
l' d
i
t degli
d li obblighi
bbli hi derivanti
d i ti dall'appartenenza
d ll'
t
d ll'It li alle
dell'Italia
ll
Comunità europee".
ÎIn esso il Governo riferisce al Parlamento sullo stato di conformità
dell'ordinamento interno al diritto comunitario e sullo stato delle eventuali
procedure di infrazione, nonché sulla giurisprudenza della Corte di Giustizia,
inoltre fornisce l'elenco delle direttive attuate o da attuare per via
amministrativa e di quelle attuate per via regolamentare
Î La legge comunitaria garantisce il periodico aggiornamento dell'ordinamento
nazionale a q
quello comunitario
Î Una direttiva europea è uno degli atti che il Parlamento europeo
congiuntamente con il Consiglio dell’Unione Europea può adottare per invitare
uno Stato membro ad attuare le norme comunitarie
La globalizzazione
La globalizzazione
La globalizzazione
Î In corso sin dal XVI sec.:
‐ Immanuel Wallerstein, Il Sistema mondiale dell’economia moderna, I,
L’agricoltura capitalistica e le origini del sistema mondiale dell’economia
europea nel XVII secolo, 1974; II, Il mercantilismo e il consolidamento
dell’economia‐mondo europea, 1980; III, L’era della seconda grande
espansione dell’economia‐mondo capitalistica 1730‐1840, 1989
‐ Christopher Bayly, La nascita del mondo moderno 1780‐1914, 2004
Î Tuttavia in evidente accelerazione negli ultimi 20‐30 anni
Caratteri essenziali
Î processo di progressiva integrazione dei mercati mondiali
Î accompagnato da imponenti flussi migratori,
migratori anche questi su scala
mondiale
Î utilizzazione temporanea a basso costo della forza lavoro giovanile
(flessibilità)
Î delocalizzazione
Delocalizzazione
Î Delocalizzazione della produzione dalle zone industrializzate dell’Occidente ad aree
europee marginali o ad extra‐occidentali (Romania; India; Thailandia; Cina; ecc.)
‐ può
ò avvenire
i con l’organizzazione
l’
i
i
di impianti
i i ti produttivi
d tti i posseduti
d ti e gestiti
titi dalla
d ll casa
madre;
‐ o con il ricorso
i
a contratti
t tti di fornitura
f it
mercii stipulati
ti l ti con aziende
i d locali
l li (a
( volte
lt anche
h
molto piccole)
‐ o con una combinazione
bi i
d ll due
delle
d
soluzioni:
l i i le
l aziende
i d locali
l li producono
d
parti,i
assemblate negli impianti di finitura
Î l’obiettivo
l’ bi i della
d ll delocalizzazione
d l li
i
è di sfruttare
f
un costo del
d l lavoro
l
i fi i
infinitamente
più
iù
basso che nelle aree industrializzate euro‐americane e altre favorevoli condizioni locali
(minore pressione fiscale; minore regolamentazione normativa)
Î l’esito è la produzione di merci, anche di qualità, con prezzi relativamente contenuti
Î delocalizzazione dei servizi per le imprese in aree extraoccidentali (call centers;
computing centers)
Economie extraeuropee:
Î benefici diretti alle economie dei paesi marginali:
‐ stimolo alla produzione
‐ crescita dei redditi
‐ aumento della domanda
‐ miglioramenti significativi delle competenze tecnologiche
‐ buon
b
andamento
d
t PIL
Economie occidentali:
‐ andamento PIL progressivamente negativo
Andamento del PIL, 1983‐
2012
La nuova crisi economica dei paesi occidentali
Î fattori congiunturali:
‐ 2003: crescita prezzi petrolio
‐ 2007‐08:
2007 08: crisi dei mutui in USA
Î fattori strutturali
Î delocalizzazione Æ
Î aumento stratosferico dei redditi dei grandi imprenditori, finanzieri,
manager, grandi azionisti, banche
Îaumento della disoccupazione nei paesi occidentali
Un interrogativo aperto: partiti di sinistra o di centro‐sinistra e politiche
neoliberiste
Î Effetti psicologici e culturali della caduta del sistema sovietico
Î Effetti prodotti dai meccanismi di finanziamento dei partiti:
‐ Bill Clinton,
Clinton presidente democratico degli USA dal 1993 al 2001.
2001
‐ All’epoca della elezione di Clinton alla presidenza il Partito Democratico ha una
frastagliata base elettorale fatta di donne, neri, organizzazioni dei lavoratori,
ispanici organizzazioni politiche urbane: nessuna di queste componenti,
ispanici,
componenti tuttavia,
tuttavia
è dominante. D’altro canto lo stesso Clinton, come il resto dei parlamentari
democratici, è massicciamente finanziato da imprenditori e gruppi
i
imprenditoriali,
di i li che
h chiedono
hi d
il mantenimento
i
di politiche
li i h liberiste,
lib i
d cuii
da
traggono enormi benefici economici. Portato al successo dalla tradizione
populista democratica, Clinton alla resa dei conti, dovendo scegliere se favorire i
finanziatori o la base popolare del partito, sceglie la prima strada e attua politiche
neoliberiste. [David Harvey, Breve storia del neoliberismo, 2005]
Î Impatto dei media
Media e potere
Î Noam Chomsky – Edward S. Herman, La fabbrica del consenso, ovvero la politica dei mass media, 1998
(1) Concentrazione mediatica
(2) Peso degli inserzionisti pubblicitari
(3) Scelta delle fonti da parte di media
S lt d ll f ti d
t di
di
((4)) Attacchi contro media o giornalisti indipendenti
g
p
(5) Conformismo ideologico
Mega‐conglomerate ‐ 1
Î News Corporation ‐ Rupert Murdoch (nato nel 1931): giornali in Australia, USA, UK; nel
1985 acquisisce il 50% delle azioni della 20th Century Fox ; 1996, Fox News, canale di
informazioni h24; 1989, lancia nel Regno Unito Sky Television; emittenti in Asia e in
Turchia; nel 2005 acquisisce Intermix Media, società attiva in internet, che controlla
MySpace; nel 2007 acquisisce Dow Jones & Company, proprietaria del «Wall Street
Journal». Nel 2013 Murdoch ha diviso il suo impero in due mega‐conglomerati distinti:
21 Century
21st
C
F
Fox,
che
h possiede
i d il Fox
F Entertainment
E
i
G
Group,
a cuii fanno
f
capo la
l casa di
produzione cinematografica 20th Century Fox e la Fox Television, che a sua volta controlla
STAR TV (una pay.tv asiatica), Sky Italia e Sky Deutschland; e News Corp, che si occupa di
giornali
i
li ed
d editoria
dit i
Î Time Warner – 1990: fusione tra Time Inc.,
Inc proprietaria del giornale omonimo e di
altre importanti testate giornalistiche e televisive (tra cui la CNN), e la Warner, storica casa
di produzione cinematografica
‐ Giornali: Time; Fortune; Travel + Leisure,
Leisure Food & Wine,
Wine Departures,
Departures Black Ink and
Executive Travel
‐ Sussidiarie: New Line Cinema, HBO, Turner Broadcasting System, The CW Television
Network, Warner Bros., Kids
Kids' WB, Cartoon Network, Boomerang, Adult Swim, CNN, DC
Comics, Warner Bros. Animation, Cartoon Network Studios, Hanna‐Barbera, and Castle
Rock Entertainment
Mega‐conglomerate – 2
N York
New
Y k Times
Ti
M di Group
Media
G
[fi all 2012] Arthur
[fino
A th Ochs
O h Sulzberg
S lb
‐ The New York Times of New York City
‐ The Gadsden Times of Gadsden, Alabama; The Tuscaloosa News of Tuscaloosa, Alabama; Petaluma
Argus‐Courier of Petaluma, California (weekly); The Press Democrat of Santa Rosa, California; The
Gainesville Sun of Gainesville, Florida; The Ledger of Lakeland, Florida; Sarasota Herald‐Tribune of
S
Sarasota,
t Florida;
Fl id Star‐Banner
St B
off Ocala,
O l Florida;
Fl id The
Th Courier
C i off Houma,
H
L ii
Louisiana;
Th Daily
The
D il Comet
C
t off
Thibodaux, Louisiana; The Dispatch of Lexington, North Carolina; Times‐News of Hendersonville, North
Carolina; The Star‐News of Wilmington, North Carolina; Spartanburg Herald‐Journal of Spartanburg,
South Carolina;; The Boston Globe of Boston,, Massachusetts;; Boston.com;; BostonGlobe.com;; Telegram
g
& Gazette of Worcester, Massachusetts Telegram.com
‐ Broadcast Media Group: WQEW Radio; WQXR Radio; KFOR‐TV Channel 4 in Oklahoma City; KFSM‐TV
Ch
Channel
l 5 in
i Fort
F t Smith,
S ith Arkansas;
Ak
WHO TV Channel
WHO‐TV
Ch
l 13 in
i Des
D Moines,
M i
I
Iowa;
WHNT TV Channel
WHNT‐TV
Ch
l 19 in
i
Huntsville, Alabama; WNEP‐TV Channel 16 in Scranton‐Wilkes‐Barre, Pennsylvania; WQAD‐TV Channel
8 in Moline‐Rock Island, Illinois; WREG‐TV Channel 3 in Memphis, Tennessee; WTKR‐TV Channel 3 in
Norfolk,, Virginia.
g
‐ Fenway Sports Group (17.75%): Boston Red Sox; Fenway Park; Liverpool Football Club; Fenway Sports
Management; New England Sports Network (NESN) (80%); Roush Fenway Racing (50%)
About.com; ConsumerSearch.com
Mega‐conglomerate – 3
G
Gruppo
Edi i l L’Espresso
Editoriale
L’E
[C l De
[Carlo
D Benedetti]
B
d i]
‐La Repubblica
‐ l'Espresso (settimanale); MicroMega (bimestrale); Limes (mensile); Le Scienze, in joint
venture con Scientific American (mensile); Mente e Cervello, in joint venture con Scientific
American Mind (mensile); National Geographic Channel,
Channel in joint venture con la National
Geographic Society (mensile); Le Guide dell'Espresso; TV Magazine
‐IlIl Tirreno,
Tirreno Livorno; La Nuova Sardegna,
Sardegna Sassari; Messaggero Veneto ‐ Giornale del Friuli,
Friuli
Udine; Alto Adige, Bolzano, Belluno, Trento; Il Piccolo, Trieste; Gazzetta di Mantova,
Mantova; Il Mattino di Padova, Padova; la Provincia Pavese, Pavia; il Centro, Pescara; La
Tribuna di Treviso, Treviso; la Nuova Ferrara, Ferrara; Gazzetta di Modena, Modena;
Gazzetta di Reggio, Reggio Emilia; la Nuova Venezia, Venezia; la Città, Salerno
‐Radio Radio DeeJay;
y; Radio Capital;
p ; m2o
‐Deejay Tv; MyDeejay; Radio Capital TV; Onda Latina; m2o Tv
‐ Internet Kataweb
‐ Pubblicità A. Manzoni & C. Spa
Mega‐conglomerate – 4
Comcast Corporation ‐ USA ‐ TV via cavo; NBC Universal [azienda nata dalla fusione tra un
network televisivo (NBC) e una casa di produzione cinematografica (Universal)]
Microsoft ‐ Bill Gates (nato nel 1955) ‐ software per computer (Windows); piattaforma X‐
Box; nel 2007 ha acquistato quote di Facebook; nel 2011 ha acquisito Skype
Walt Disney Corp.
Sony
Vivendi
Thompson Corporation
Fininvest / Mediaset
Centralità della comunicazione televisiva
Î Ruolo della pubblicità Æ Programmi rassicuranti
Î Sostegno alle teorie neoliberiste (1) Mito della competi ione
(1) Mito della competizione
(2) «Naturalità» degli eventi negativi
(2) «Naturalità» degli eventi negativi
Î Grande restaurazione narrativa
Î Materiali resistenti
Nuove tecnologie: due ondate di innovazioni
a) dagli anni Ottanta alla fine degli anni Novanta:
‐ TV via cavo, via satellite, pay/TV; personal computer; videocassette VHS;
CD‐ROM;
CD
ROM; fax di nuova generazione; data bank tascabili; i libri elettronici
b) inizio del XXI secolo
‐ Sviluppo su base mondiale di internet, del sistema World Wide Web, dei
DVD, dei computer palmtop e palmari (PDA), dei lettori MP3 e di sistemi
interattivi come ee‐mail
mail e podcasting;
‐ YouTube, MySpace e Facebook;
‐ Blog
‐ Telefoni
T l f i cellulari
ll l i di nuova generazione:
i
i breve
in
b
t
tempo
siamo
i
passati
ti da
d
un mondo nel quale gran parte delle persone non conosceva il telefono,
a un mondo nel q
quale p
più della metà della p
popolazione
p
mondiale
possiede un telefono cellulare (nel 2008 i proprietari di telefonini erano
già 3 miliardi).
LLa vita, la morte, il corpo, la sessualità it l
t il
l
lità
p
dell’occidente post‐1945
p
Biopolitica
Culture del corpo dopo il 1945
Î Dissoluzione del discorso nazionalista, di cui restano tuttavia alcune tracce
Î Ma sono tracce scoordinate,, come se non fossero p
più p
parte integrale
g
di un
coerente ordine del discorso:
‐ leggi sulla nazionalità
‐ tradizione didattica nello studio della storia o della letteratura
‐ passioni sportive
Î L’idea
L’id di bellezza
b ll
corporea, la
l concezione
i
e la
l pratica
i della
d ll sessualità,
li à e la
l
cultura del morire non dipendono più dalla logica del discorso nazionalista
Î Narrazioni, rituali, pratiche apparentemente strani, o marginali – 2 esempi
1° esempio
Elton John, Goodbye England’s Rose, Westminster Abbey, 6 settembre 1997
Elton John, Goodbye England’s Rose [Candle in the Wind]
Addio, rosa d’Inghilterra;
Possa tu fiorire nei nostri cuori.
Sei stata la grazia che è apparsa
Là dove le vite erano state strappate.
Hai fatto appello al tuo Paese,
ed hai sussurrato ai sofferenti.
ed hai sussurrato ai sofferenti.
Ora appartieni al Cielo
E le stelle pronunciano il tuo nome.
Abbiamo perso la [tua] grazia;
Questi giorni sono vuoti senza il tuo sorriso.
Terremo sempre sollevata questa torcia
Per la figlia adorata della nostra nazione.
Per la figlia adorata della nostra nazione.
E per quanto ci proviamo,
la verità ci spinge alle lacrime.
Tutte le nostre parole non possono
Tutte le nostre parole non possono E mi sembra che tu abbia vissuto la tua esprimere
La gioia che ci hai recato nel corso degli vita
Come una candela nel vento
Come una candela nel vento:
anni
anni.
Senza mai svanire nel tramonto, quando
La pioggia cade.
Addio, rosa d’Inghilterra,
E le tue impronte resteranno per sempre l
da un paese smarrito senza la tua anima
l
qui,
che sentirà la mancanza delle ali della tua sulle più verdi colline d’Inghilterra;
compassione
la tua candela si è esaurita molto prima più di quanto tu abbia mai creduto.
che la tua leggenda possa svanire.
2° esempio
Î La narrativa popolare del secondo dopoguerra, specialmente quella
cinematografica, e specialmente quella di maggior successo, vive sotto l’impero
ppy ending.
g
dell’happy
Î L’happy ending non comporta solo che «tutti vivano felici e contenti»
‐ comporta anche una esplicita rassicurazione sul fatto che gli eroi positivi non
muoiono
‐ poiché la struttura narrativa è costruita in modo tale da favorire una
identificazione degli spettatori negli eroi positivi, l’effetto finale del messaggio è:
«poiché
i hé lui
l i non può
ò morire,
i neanch’io
h’i morirò»
iò
Î L’esempio più estremo e più scoperto di questo tipo di impianto narrativo è
p
,iq
quali sono narrati
dato dalle storie ((a fumetti o in forma di film)) dei super‐eroi,
secondo due registri essenziali:
infatti il supereroe ha una doppia natura:
1.
2.
persona normale, e qualche volta persino mediocre, quando non è in
possesso dei suoi superpoteri
che tuttavia dietro la sua normalità nasconde un contenuto di eccezionalità
Î ill registro doppio
d
consente una possibile
b l identificazione,
d
f
garantita da
d una
compente di credibilità che è incorporata nel personaggio
Î in ogni caso, il supereroe è immortale: qualunque cosa possa succedergli, è
comunque al riparo dalla morte
Î variante narrativa della morte apparente e susseguente risurrezione: esempio
tratto da Matrix ((Andyy e Larryy Wachowski,, 1999)) Î
Î il modello narrativo offerto da Matrix ha una speciale rilevanza perché
ll‘ambientazione
ambientazione narrativa,
narrativa la grafica,
grafica ll’interazione
interazione musica
musica‐immagine
immagine stringono un
nesso intertestuale piuttosto stretto con l’universo dei videogiochi, in particolare
con i videogiochi di combattimento, che incorporano, in modo strutturale, la
necessità narrativa della resurrezione virtuale.
virtuale
Î Che
h cosa ci suggeriscono frammenti
f
narrativi come quelli
ll che
h abbiamo
bb
preso
in considerazione fino ad ora?
Î Ci suggeriscono che viviamo in un mondo che – come mai prima nella storia
dell’Occidente – rimuove la morte e sogna sogni di immortalità.
Andy e Larry Wachowski , Matrix, 1999 – scene finali ‐ 1
Andy e Larry Wachowski , Matrix, 1999 – scene finali ‐ 2
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